ELEZIONI POLITICHE 2022 - Intervista ai partiti sulla giustizia penale - a cura di - Giurisprudenza Penale

Pagina creata da Giuseppe Di Maio
 
CONTINUA A LEGGERE
ELEZIONI POLITICHE 2022 - Intervista ai partiti sulla giustizia penale - a cura di - Giurisprudenza Penale
ELEZIONI POLITICHE 2022
Intervista ai partiti sulla giustizia penale

a cura di
Guido Stampanoni Bassi e Lorenzo Roccatagliata
ELEZIONI POLITICHE 2022 - Intervista ai partiti sulla giustizia penale - a cura di - Giurisprudenza Penale
ELEZIONI POLITICHE 2022
Intervista ai partiti sulla giustizia penale
                a cura di Guido Stampanoni Bassi e Lorenzo Roccatagliata

Con alcuni mesi di anticipo rispetto    difficoltà della giustizia italiana.
al mandato che avevano conferito        Nella prospettiva di risolvere i pro-
nel 2018, il prossimo 25 settembre i    blemi emersi in questi anni in seno
cittadini italiani saranno chiamati a   alla Magistratura, il Parlamento ha
scegliere la composizione del nuo-      approvato una legge di riforma
vo, più ridotto, Parlamento e, indi-    dell’Ordinamento           giudiziario
rettamente, del nuovo Governo.          e del Consiglio Superiore della
Si tratta delle prime elezioni po-      Magistratura, sulla quale la poli-
litiche dopo la pandemia e dopo         tica e l’opinione pubblica si sono
l’inizio del conflitto ucraino. Dopo    divise, talora plaudendo a questa
che il mondo e il nostro paese, nel     iniziativa, talaltra ritenendola in-
bene o nel male, sono profonda-         sufficiente. Una parte significativa
mente cambiati.                         di questo provvedimento consiste
A questo appuntamento elettora-         in una delega al (prossimo) Gover-
le, la giustizia penale si presenta     no per il completamento del pro-
dopo essere stata oggetto di alcu-      getto di riforma.
ni profondi interventi di riforma,      Nella prospettiva di rendere più
gli ultimi dei quali sono tuttora in    rapido ed efficiente il processo
attesa di essere completati.            penale, e così di ricevere i noti e
La legislatura che oggi volge al        cospicui fondi europei post-pan-
termine ha espresso maggioran-          demia, il Parlamento e il Governo
ze parlamentari e governi molto         hanno tracciato una strada e han-
diversi tra loro e queste differen-     no iniziato a percorrerla, l’uno ap-
ze si sono manifestate in modo          provando una legge delega molto
evidente nella materia penale. Si       ampia per la riforma del processo
pensi solo alla concezione e alla       penale (cd. Riforma Cartabia),
disciplina della prescrizione nelle     l’altro approvando uno schema di
due leggi n. 3/2019 (“Legge Spaz-       decreto legislativo che raccoglieva
zacorrotti”) e n. 134/2021 (“Rifor-     tale delega.
ma Cartabia”).                          Spetterà evidentemente al pros-
L’ultima maggioranza e l’ultimo         simo Parlamento e al prossimo
Governo sono intervenuti con l’o-       Esecutivo decidere se proseguire
biettivo di superare alcune ataviche    o meno questo percorso, anche se
ELEZIONI POLITICHE 2022 - Intervista ai partiti sulla giustizia penale - a cura di - Giurisprudenza Penale
molti ritengono che non sia sag-          politica da esprimere nel segreto
gio o addirittura possibile modifi-       dell’urna, Giurisprudenza Pena-
care o invertire la rotta. Gli spazi di   le ha raccolto una intervista ai
manovra nel prossimo futuro par-          Responsabili della Giustizia dei
rebbero ridotti.                          principali partiti politici, sui se-
Eppure, questi temi dividono le           guenti temi:
forze politiche che partecipano
alle elezioni, che mostrano distin-       1. Realizzazione della Riforma Car-
te concezioni del processo penale         tabia.
e distinte priorità di riforma: alcuni    2. Ragionevole durata del proces-
propongono una visione del pro-           so, diritti e garanzie dell’imputato.
cesso incentrata sui diritti dell’im-     3. Custodia cautelare e situazione
putato, volendo rendere inappel-          carceri.
labili le sentenze di assoluzione e       4. Riforma dell’ordinamento giu-
meno agevole la custodia caute-           diziario.
lare; altri sui diritti delle persone     5. Priorità e punti programmatici
offese e sulle esigenze di giustizia,     del Partito.
auspicando una (ulteriore) riforma
della prescrizione; altri ancora sui      Ringraziamo gli intervistati per il
diritti dei detenuti, proponendo          tempo che ci hanno dedicato e
depenalizzazioni e amnistie.              auguriamo a tutti una buona let-
Nel tentativo di comporre que-            tura.
sto scenario, e di offrire al letto-
re-elettore uno strumento utile                      Guido Stampanoni Bassi
per la formazione di una opinione                      Lorenzo Roccatagliata
ELEZIONI POLITICHE 2022 - Intervista ai partiti sulla giustizia penale - a cura di - Giurisprudenza Penale
SOMMARIO

TEMA 1: Realizzazione della Riforma Cartabia................................................................6

TEMA 2: Ragionevole durata del processo, diritti e garanzie dell’imputato.............11

TEMA 3: Custodia cautelare e situazione carceri.............................................................18

TEMA 4: Riforma dell’ordinamento giudiziario.................................................................24

TEMA 5: Priorità e punti programmatici del Partito........................................................30
ELEZIONI POLITICHE 2022 - Intervista ai partiti sulla giustizia penale - a cura di - Giurisprudenza Penale
GLI INTERVISTATI
ELEZIONI POLITICHE 2022 - Intervista ai partiti sulla giustizia penale - a cura di - Giurisprudenza Penale
1
         Realizzazione della Riforma Cartabia

Lo scorso 4 agosto il Consiglio dei Ministri ha approvato uno schema di decreto
legislativo per la realizzazione della riforma del processo penale (“Riforma
Cartabia”). Qual è la posizione del vostro Partito sulle novità previste dal decreto?
Siete favorevoli a mantenere il testo così come approvato o vorreste intervenire per
modificarlo?

             On.le Avv. ENRICO                                  On.le Avv. LUCIA
             COSTA                                              ANNIBALI
             Responsabile giustizia                             Responsabile giustizia
             Azione - Italia Viva                               Azione - Italia Viva

Io penso che la legge delega sia stata un           La commissione Giustizia è convocata a
grande passo avanti, anche considera-               settembre per la valutazione dei decreti
te le condizioni politiche in cui è stata           e siamo ancora in una fase di analisi del
approvata: con una maggioranza così                 testo. E però indubbio che con l’appro-
difficile da rendere omogenea sui temi              vazione della riforma Cartabia siano stati
della giustizia, la ministra Cartabia è co-         fatti passi importanti per il superamento
munque riuscita nell’identificare, anche            della deriva populista e giustizialista che
attraverso i lavori della Commissione               voleva realizzare il processo infinito e in-
Lattanzi, temi sui cui sono stati fatti passi       dividuava nel carcere l’unico trattamen-
in avanti.                                          to sanzionatorio possibile. E’ però altret-
Detto ciò, noi avevamo comunque pre-                tanto vero che la natura composita della
sentato emendamenti ulteriori su temi,              maggioranza fatta di forze politiche con
ad esempio, quali quelli della custodia             culture giuridiche talora molto distanti,
cautelare, delle intercettazioni o delle            non ha consentito che alcuni nodi venis-
sanzioni a fronte delle inerzie nell’ambito         sero affrontati con più coraggio, penso
delle indagini, che non sono stati toccati.         ad esempio alla prescrizione. Come ab-
Ecco, su questi temi ci piacerebbe poter            biamo sottolineato durante l’iter di ap-
intervenire in Commissione Giustizia, ma            provazione della delega penale, bisogna
l’impianto deve rimanere quello attuale.            evitare che si affievoliscano le garanzie
Vedo che ci sono delle forze politiche              riconosciute all’imputato e all’indagato,
che si stanno mettendo di traverso (pen-            così come, sul tema delle impugnazioni,
so, ad esempio, al tema della giustizia ri-         a nostro avviso vanno superate le resi-
parativa) ma avrebbero dovuto pensarci              due criticità che ostacolano l’accesso al
prima, quando hanno votato le deleghe,              giudizio di appello.
perché il testo sarà comunque conse-
guenza delle deleghe.

                                                6
ELEZIONI POLITICHE 2022 - Intervista ai partiti sulla giustizia penale - a cura di - Giurisprudenza Penale
On.le Avv. FRANCESCO                               On.le Avv. ANDREA
            PAOLO SISTO                                        DELMASTRO DELLE VEDOVE
            Sottosegretario alla Giustizia                     Responsabile Giustizia
            e Responsabile Giustizia                           Fratelli d’Italia
            Forza Italia

La “riforma Cartabia” del processo pena-           Assolutamente non ci soddisfa. La Car-
le è un passo avanti notevole sulla via            tabia ha sprecato una grande occasione
del garantismo. Siamo di fronte innan-             per archiviare definitivamente l’infausta
zitutto ad un nuovo calibro del concet-            e sgrammaticata, sotto il profilo giuridi-
to di rieducazione: sostanzialmente, la            co, parentesi “Bonafediana”, allorquando
pena non è soltanto quella carceraria. La          non è riuscita a ripristinare la prescrizio-
necessità di premiare tempi e di fare del          ne, che è un istituto di diritto sostanziale
processo un rapido strumento di accer-             a tutela e a presidio del diritto del citta-
tamento della verità processale ha avu-            dino a non vivere in un universo concen-
to – nell’ambito del superamento della             trazionario di indagato e imputato a vita.
dicotomia libertà/carcere – una funzione           Ma al di là della prescrizione, di cui par-
certamente rilevante. Da questo punto              lerò dopo, credo sia necessario interve-
di vista, la riforma Cartabia è indubbia-          nire per fare una riforma della giustizia
mente “benvenuta”.                                 che dia ancor più garanzie agli indagati
È la nostra riforma? No, questo va det-            e agli imputati in sede di accertamento
to con molta chiarezza; è una riforma di           della verità storica. E che però, invece,
mediazione in cui ci sono molti contenu-           sia poi più dura rispetto al momento
ti e principi anche di Forza Italia, che no-       della eventuale (e non sperata) condan-
toriamente si ispira, da sempre, alla so-          na. Cioè, in Italia a me sembra che, se sei
lidità nobile della Costituzione. Ed infatti       indagato, sui giornali sei già un condan-
, nel nostro programma sulla giustizia, il         nato esposto al pubblico ludibrio, e non
titolo è “Giustizia secondo Costituzione”:         va bene. Quando poi diventi condan-
questa ispirazione , forte e rigorosa sui          nato per davvero, ti si aprono le porte
principi costituzionali, trova indubbia-           del paradiso, perché il condannato deve
mente, nella riforma Cartabia, utili spunti        essere trattato meglio dell’indagato. Mi
e scelte meritevoli di approfondimento e           pare che sia un cortocircuito logico fra
sviluppo.                                          garantismo e giustizialismo che non ren-
La riforma, in questa fase finale della            de una giustizia giusta.
Legislatura, con la scadenza dei tempi
europei addosso, non può che essere
mantenuta così com’è: poi è chiaro che,
quando e se dovesse toccare a noi even-
tualmente il Governo della Giustizia, ri-
meditare talune categorie. In ogni caso,
il nostro mantra sarà sempre il seguente:
processo più efficiente, ma mai a spese
delle garanzie del cittadino.

                                               7
ELEZIONI POLITICHE 2022 - Intervista ai partiti sulla giustizia penale - a cura di - Giurisprudenza Penale
Sen. Avv. GIULIA                                   On.le GIULIA
             BONGIORNO                                          SARTI
             Responsabile giustizia                             Responsabile giustizia
             Lega                                               Movimento 5 stelle

  È un atto che può rappresentare un                Sono relatrice del provvedimento e in-
punto di partenza ma non di arrivo.                 terverremo come M5S per proporre del-
Alcune novità sono positive: i criteri di           le modifiche.
priorità per le iscrizioni delle notizie di         Durante l’approvazione della legge de-
reato, il fascicolo telematico, la nuova            lega siamo riusciti a modificare norme
regola di giudizio per l’udienza prelimi-           precettive come l’istituto della improce-
nare, la nuova udienza filtro per i casi di         dibilità che, per come era stato conge-
citazione diretta. Si tratta, però, di un in-       niato nell’impianto originario, avrebbe
tervento circoscritto, che non riesce ad            sicuramente falcidiato più di duemila
incidere in modo rilevante sui problemi             procedimenti in Appello. Solo noi ave-
che paralizzano il processo. Per questa             vamo sollevato il problema e portato in
ragione è forse eccessivo definirlo “Ri-            audizione autorevoli magistrati e presi-
forma del processo penale”. È necessario            denti di Corte d’Appello che hanno lan-
andare oltre, pur dando atto al Ministro            ciato il nostro stesso allarme. Oggi, allo
Cartabia di avere compiuto un notevo-               stesso modo, rileviamo che nella boz-
le sforzo di mediazione tra le diverse              za del decreto legislativo ci sono gravi
sensibilità politiche che componevano               conseguenze sul sistema delle confische
la maggioranza di governo. Reputiamo,               penali nel caso in cui venga dichiarata
pertanto, necessario intervenire: un pro-           l’improcedibilità. Troppi reati contro la
cesso penale efficiente e moderno dovrà             persona diventerebbero procedibili solo
ispirarsi, sin dalle fondamenta, ai principi        a querela di parte e rileviamo problemi
del processo accusatorio; è perciò indi-            anche sul diritto all’oblio e sulle sanzio-
spensabile e non più procrastinabile una            ni accessorie in conseguenza del pat-
revisione costituzionale che preveda, fi-           teggiamento. Insomma, sicuramente ci
nalmente, la separazione delle carriere             sono norme che non vanno affatto nella
dei magistrati inquirenti e giudicanti.             direzione di velocizzazione del proces-
                                                    so, ma piuttosto tendono allo svilimento
                                                    delle vittime di reato. Per questi motivi
                                                    proporremo modifiche.

                                                8
ELEZIONI POLITICHE 2022 - Intervista ai partiti sulla giustizia penale - a cura di - Giurisprudenza Penale
Sen. Avv. ANNA                                      Avv. MARIA GABRIELLA
            ROSSOMANDO                                          BRANCA
            Vice Presidente del Senato                          Responsabile Nazionale
            e Responsabile Giustizia                            Giustizia e Legalità
            Partito Democratico                                 Verdi – Sinistra Italiana

Riteniamo assolutamente prioritario as-            Il giudizio è complessivamente positivo
sicurare l’attuazione della riforma del            con qualche riserva su alcuni aspetti ri-
processo penale entro il 19 ottobre, no-           guardanti la tutela della persona offesa
nostante la fase elettorale. Non possia-           nel corso del processo, quale ad esem-
mo dimenticare, infatti, che si tratta di          pio l’individuazione di termini eccessiva-
un intervento richiesto ai fini dell’otteni-       mente ridotti (udienza predibattimenta-
mento dei fondi legati al PNRR ma non              le-filtro) per la costituzione della parte
solo, contiene importanti innovazioni e            civile.
un avanzamento sul piano delle garanzie            Deve ritenersi positivo l’allargamento
per imputati e persone offese.                     delle misure alternative e dei riti alter-
                                                   nativi nonché la riduzione dei termini
                                                   previsti per la durata delle indagini pre-
                                                   liminari. Riteniamo, altresì, positivo il
                                                   potenziamento e soprattutto l’incentiva-
                                                   zione del ricorso alla giustizia riparativa,
                                                   perché può avere ottimi effetti sul tema
                                                   di riuscire a risanare le ferite delle vittime
                                                   e anche dei congiunti.
                                                   Qualche riserva, inoltre, riguardo al mec-
                                                   canismo di notifica al solo difensore
                                                   (dopo il primo avviso) e alla necessità
                                                   di procura ad hoc per la proposizione
                                                   dell’appello: questo renderà più diffi-
                                                   coltosa la difesa soprattutto dei ceti più
                                                   poveri. Si ravvisa, inoltre, la necessità di
                                                   limitare al minimo le udienze e le attività
                                                   da remoto, relegandole ad alcuni speci-
                                                   fici e tassativi casi.

                                               9
ELEZIONI POLITICHE 2022 - Intervista ai partiti sulla giustizia penale - a cura di - Giurisprudenza Penale
Avv. SIMONA
             VIOLA
             Segreteria con delega allo Stato
             di diritto
             +Europa

Il giudizio di +Europa è nel complesso
positivo, soprattutto se si considera che
il lavoro del Governo e del Parlamento
partiva dalla proposta Bonafede, intrisa
di “panpenalismo” e di diffidenza per le
garanzie. Credo che la Ministra sia riu-
scita a strappare molto rispetto alle con-
dizioni date. Ci sono alcuni aspetti che
possono però essere migliorati: occorre
ridare centralità alla dialettica orale nelle
impugnazioni, soprattutto nel giudizio
di appello e si deve tornare ad assegna-
re all’istituto della prescrizione natura
sostanziale, recuperando la disciplina
previgente alle modifiche introdotte dal
Governo Conte 1.

                                                10
2
            Ragionevole durata del processo,
             diritti e garanzie dell’imputato

Credete che in Italia la durata del processo penale sia eccessiva? Quali soluzioni
propone il vostro Partito per far fronte a questo problema?
In particolare, qual è la vostra posizione sulla possibilità di rendere inappellabili le
sentenze di assoluzione da parte del Pubblico Ministero?
Infine, qual è la vostra posizione rispetto all’attuale struttura della prescrizione del
reato e alla improcedibilità dell’azione penale, recentemente introdotta dalla Riforma
Cartabia?

            On.le Avv. ENRICO                       re in un altro modo, se proprio non si
            COSTA                                   vuole intervenire direttamente. E, cioè,
            Responsabile giustizia                  attraverso un passaggio sul tema delle
            Azione - Italia Viva                    valutazioni di professionalità del magi-
                                                    strato: se un Pubblico Ministero manda a
                                                    processo un imputato e quello viene as-
La ragionevole durata del processo in               solto e se, dopo la assoluzione, il Pubbli-
Italia oggi è sconosciuta per molteplici            co Ministero impugna e l’imputato vie-
ragioni: organizzative, di organico e an-           ne nuovamente assolto in appello, beh
che di “macchinosità” del nostro proces-            di questo si deve tener conto nella sua
so così come congeniato.                            valutazione. Deve essere un elemento
È noto che è matematicamente impossi-               assolutamente centrale ai fini della sua
bile riuscire, anche quando lo si volesse           valutazione.
fare davvero, a condensare in un’unica              Assistiamo, in troppi casi, a impugnazio-
giornata tutta la fase del processo. Sotto          ni fatte per puntiglio o solo per non far
il profilo organizzativo è impossibile, ba-         passare in giudicato una sentenza che,
sti pensare ai rinvii delle udienze: c’è uno        magari, comporterebbe un indennizzo
studio delle Camere Penali che indica in            per ingiusta detenzione; molto spesso,
pochi minuti la durata media dell’udien-            di fatto, si impugna solo per tenere aper-
za e, al tempo stesso, un lasso di tempo            ta – sulla pelle della gente – una partita
molto ampio tra un rinvio e l’altro.                che è già chiusa.
Sicuramente, con il PNRR, una iniezione             Quanto alla prescrizione, il tema è, an-
di personale c’è stata e l’auspicio è che           che in questo caso, frutto della comples-
ciò possa dare vigore, ma sicuramen-                sità della maggioranza, nel senso che si
te serve un intervento sulla meccanica              è voluta tenere in piedi la riforma Bona-
complessiva del processo (e quello non              fede mettendo, però, un “timer” al pro-
c’è stato).                                         cesso di appello. Nel nostro programma
Sul tema delle impugnazioni delle sen-              proponiamo, comunque, il ritorno alla
tenze di assoluzione, io penso che se               prescrizione sostanziale che però, dal
c’è una contraddizione rispetto al tema             mio punto di vista, si può anche accom-
della regola dell’oltre ogni ragionevole            pagnare al tema della prescrizione pro-
dubbio, si potrebbe comunque ovvia-                 cessuale.

                                               11
On.le Avv. LUCIA                                  On.le Avv. FRANCESCO
            ANNIBALI                                          PAOLO SISTO
            Responsabile giustizia                            Sottosegretario alla Giustizia
            Azione - Italia Viva                              e Responsabile Giustizia
                                                              Forza Italia

Una giustizia celere ed efficiente ce la          La durata attuale del nostro processo è
chiede l’Europa ed è una priorità per il          semplicemente intollerabile: e la risposta
Paese. Intervenire sulla durata dei pro-          naturale a questa patologia non può che
cessi è necessario anche per riportare i          essere l’aumento del numero dei magi-
principi costituzionali e convenzionali           strati.
all’interno del processo penale, per una          In Italia abbiamo un rapporto magistra-
giustizia penale liberale e per un giusto         to/popolazione che è forse il più basso
processo. E’ dunque importante prose-             d’Europa, sicché credo sia necessario,
guire sulla scia delle riforme “Cartabia”         soprattutto in luoghi decisivi come la
per processi più celeri, e per l’abbatti-         Cassazione, incrementare l’organico. Il
mento degli arretrati. Abbiamo tuttavia           carico medio di un consigliere della Cas-
                                                  sazione penale è di circa di 400 sentenze
ribadito in più occasioni che per noi va
                                                  all’anno: un fardello veramente sconsi-
ripristinata la prescrizione sostanziale:
                                                  derato, più di una sentenza al giorno, e
anche la riforma Cartabia della prescri-
                                                  parliamo di sentenze di Cassazione, cioè
zione processuale, per noi non va bene.
                                                  sentenze che, ponendo la parola “fine” al
Siamo favorevoli al divieto di appello dei        processo, meritano attenzione davvero
Pm contro le sentenze di assoluzione.             particolare. Senza omettere di segnalare
                                                  come frutto dello stesso seme (del cari-
                                                  co eccessivo) sia la formula della “inam-
                                                  missibilità per manifesta infondatezza”
                                                  che caratterizza , con iconoclastia inar-
                                                  restabile , molte decisioni di legittimità .
                                                  C’è poi un’altro rimedio , direttamen-
                                                  te collegato alla prima soluzione. Sia-
                                                  mo, ahimè, abituati a rinvii delle udien-
                                                  ze spesso lunghissimi, che spezzano il
                                                  “processo di memorizzazione” del Giu-
                                                  dice e mortificano i princìpi di oralità e
                                                  di concentrazione. Rinvii più brevi, come
                                                  previsto dal codice, possono consentire
                                                  una maggiore concentrazione e, giusti-
                                                  zia. Per far questo, però, ci vogliono più
                                                  investimenti e “grinta”.
                                                  Altro tema: necessità di incremento dei
                                                  riti alternativi, che per funzionare devo-
                                                  no essere per l’imputato convenienti; ed
                                                  anche su questo sarebbe opportuna una
                                                  riflessione molto approfondita.
                                                  Quanto alla inappellabilità delle senten-
                                                  ze di assoluzione, sono assolutamen-
                                                  te favorevole alla modifica , perché, da

                                             12
un lato, avrebbe l’effetto di diminuire il                      On.le Avv. ANDREA
carico dei giudici di appello e, dall’altro,                    DELMASTRO DELLE VEDOVE
quello di seriamente responsabilizzare il                       Responsabile Giustizia
giudice di primo grado allorquando deve                         Fratelli d’Italia
assolvere. E poi resta sempre il ricorso
per Cassazione. Si tratta di una modifica,
oltre che tecnicamente corretta, molto
                                                    In Italia la giustizia ha dei ritardi pazze-
“sentita” nel Paese, più volte riproposta,
                                                    schi. Non è possibile puntare solo sulla
frutto di una sensibilità condivisa .
                                                    digitalizzazione – come ha fatto il mini-
Quanto a prescrizione e improcedibilità,
                                                    stro Cartabia – tanto meno nel processo
non devo che citare Giorgio Spangher
                                                    penale, perché il rischio della smateria-
per rammentare che la prescrizione pro-
                                                    lizzazione dello stesso è dietro l’angolo
cessuale è una sorta di “ircocervo”: un
                                                    e questo contraddice i criteri di imme-
“mostro” che abbiamo subito, una spe-
                                                    diatezza e di contraddittorietà nella for-
cie di patchwork fra una componente
                                                    mazione della prova, che sono capisaldi
sostanziale e una componente proces-
                                                    costituzionali ineliminabili. Noi coltivia-
suale, per un istituto tradizionalmente a
                                                    mo l’idea, per esempio, di delegare una
matrice sostanziale. Una pietanza indi-
                                                    serie di reati ai magistrati onorari, che
geribile, figlia di un compromesso politi-
                                                    debbono essere stabilizzati, partendo
co perché i 5 Stelle potessero mantenere
                                                    dal presupposto che li abbiamo formati
e leggere un “po’ di Bonafede” all’inter-
                                                    per 20 anni e ora li abbiamo introdotti
no della disciplina. Cosa fare? Basta leg-
                                                    nel cosiddetto “Ufficio per il Processo”
gere le recenti decisioni sul punto della
                                                    (che in verità è l’“Ufficio del paggetto”,
Cassazione per rendersi conto di quanta
                                                    cioè colui che fa fotocopie e stende boz-
fatica si faccia ad accettare un istituto
                                                    ze per un togato). Lavorino i togati, ma
siffatto. Ripensare alla soluzione Lattanzi
                                                    lavorino gli onorari da stabilizzati, ovvia-
potrebbe essere una via da seguire
                                                    mente ognuno con competenze diverse.
                                                    Quanto alla inappellabilità, il discorso è
                                                    un po’ più complicato. C’è una senten-
                                                    za della Consulta che è già intervenuta:
                                                    il problema è che quella sentenza della
                                                    Consulta sarebbe assolutamente perfet-
                                                    ta se le parti fossero in parità nel pro-
                                                    cesso. Io posso anche accettare questa
                                                    sentenza, a condizione che si faccia la
                                                    separazione delle carriere. In mancan-
                                                    za, è evidente che non vi è una parità
                                                    processuale e, quindi, viene da chiedersi
                                                    come sia possibile che il giudice di se-
                                                    condo grado (che generalmente non
                                                    appura niente di persona se non per un
                                                    dato cartolare) possa stabilire, al di là di
                                                    ogni ragionevole dubbio, la colpevolez-
                                                    za di uno che è stato assolto in primo
                                                    grado da un giudice che invece ha ap-
                                                    preso tutto de visu.
                                                    Quanto a prescrizione e improcedibilità,
                                                    il recente intervento – dovendo tenere

                                               13
in piedi i due forni, quello garantista di                     Sen. Avv. GIULIA
Forza Italia e quello giustizialista “ma-                      BONGIORNO
nettaro” del Movimento 5 Stelle – ha                           Responsabile giustizia
mantenuto la riforma Bonafede, salvo                           Lega
introdurre una improcedibilità proces-
suale in appello. Credo che siamo l’unico
Paese d’Europa che, quindi, miscela in
un “Frankenstein giuridico” allucinante           La durata eccessiva dei processi è uno
l’istituto della prescrizione sostanziale         dei problemi più urgenti da affrontare.
in primo grado e quello della improce-            Servono nuove misure in grado di garan-
dibilità processuale in secondo grado.            tire il corretto funzionamento degli uffici
Quest’ultima diventa poi, per paradosso,          (ad esempio, l’assunzione di nuovi ma-
una corsa ad ostacoli contro l’accerta-           gistrati e di personale amministrativo),
mento della verità. Banalmente, biso-             e al contempo occorre intervenire sul
gnava coraggiosamente ripristinare la             codice di procedura penale assicurando
prescrizione come istituto di diritto so-         celerità nella celebrazione dei processi
stanziale, collaudato a garanzia del cit-         senza scalfire il diritto di difesa e la pre-
tadino.                                           sunzione di innocenza. Siamo contrari
                                                  ad eliminare l’appello o a ridurre i casi
                                                  di ricorso per cassazione. Occorre inve-
                                                  ce prevedere strumenti volti ad assicu-
                                                  rare più efficacemente l’effettivo rispet-
                                                  to dei termini delle indagini preliminari,
                                                  trasformare alcuni termini ordinatori in
                                                  perentori, combattere i tempi morti tra
                                                  le udienze e tra i vari gradi di giudizio.
                                                  Siamo a favore dell’inappellabilità del-
                                                  le sentenze di assoluzione da parte del
                                                  pubblico ministero.
                                                  L’improcedibilità dell’azione penale ser-
                                                  ve ad evitare che l’imputato resti ostag-
                                                  gio della giustizia in eterno; ma l’istituto
                                                  potrebbe essere migliorato.

                                             14
On.le GIULIA                                          Sen. Avv. ANNA
             SARTI                                                 ROSSOMANDO
             Responsabile giustizia                                Vice Presidente del Senato
                                                                   e Responsabile Giustizia
             Movimento 5 stelle
                                                                   Partito Democratico

Sul fatto che la durata dei processi vada            Ridurre i tempi del processo per noi è una
abbreviata siamo tutti d’accordo e, per              priorità e un presupposto delle garanzie
raggiungere questo obiettivo, durante i              che uno stato di diritto deve assicurare a
Governi presieduti da Giuseppe Conte                 tutti i cittadini. La riforma “Cartabia” ha l’o-
sono stati fatti massicci investimenti, sia          biettivo di determinare un avanzamento
per le assunzioni di personale (22.000               significativo in termini di riduzione della
unità circa) sia per la digitalizzazione. Per        durata dei processi. Chiaramente la larga
questo la riforma Bonafede aveva sta-                maggioranza in Parlamento ha imposto
bilito il blocco della prescrizione dopo             delle mediazioni, ad esempio noi avremmo
la sentenza di I grado. Al contrario, di-            voluto di più su riti alternativi e pene sosti-
chiarare improcedibile un processo non               tutive al carcere e poi manca la cosiddetta
significa velocizzare la Giustizia bensì ri-         archiviazione meritata che ha dato ottimi
nunciare alla Giustizia. L’inappellabilità           risultati in Germania. Dal nostro punto di
delle sentenze di assoluzione è materia              vista, sarà fondamentale completare la di-
già bocciata dalla Corte costituzionale              gitalizzazione, organizzare la giustizia coe-
con la legge Pecorella. Non possiamo                 rentemente con questa nuova tecnologia
ritornare ai tempi delle norme berlusco-             e rendere strutturale l’ufficio del processo.
niane contrarie alla nostra Costituzione.            L’inappellabilità della sentenza di assolu-
                                                     zione da parte del PM era stata presa in
                                                     considerazione dalla commissione Lattan-
                                                     zi, che l’aveva però collegata direttamente
                                                     a forti limitazioni dell’appello dell’imputato;
                                                     nel testo finale della riforma entrambi gli
                                                     aspetti sono stati accantonati. Nell’attuale
                                                     sistema italiano limitare l’appello dell’im-
                                                     putato non credo che sia proponibile. Noi
                                                     ci eravamo impegnati a modificare la so-
                                                     stanziale abolizione della prescrizione per
                                                     mano del governo giallo-verde. E abbia-
                                                     mo mantenuto l’impegno. La riforma della
                                                     prescrizione deve essere letta nel quadro
                                                     complessivo della riforma del processo.
                                                     L’obiettivo è, di nuovo, quello di garantire
                                                     tempi certi e ragionevoli con le innovazioni
                                                     introdotte ed evitare che – in conseguenza
                                                     della cessazione del corso della prescrizio-
                                                     ne dopo la sentenza di primo grado – l’im-
                                                     putato resti in qualche misura “prigioniero”
                                                     del processo. Di qui la previsione dell’im-
                                                     procedibilità dell’azione penale in appello
                                                     nei termini previsti dalla riforma.

                                                15
Avv. MARIA GABRIELLA                                Avv. SIMONA
            BRANCA                                              VIOLA
            Responsabile Nazionale                              Segreteria con delega allo Stato
            Giustizia e Legalità                                di diritto
            Verdi – Sinistra Italiana                           +Europa

La durata del processo penale è da con-             La durata del processo penale è sicura-
siderarsi eccessiva, anche se andrebbe-             mente eccessiva. La soluzione non è tut-
ro fatte valutazioni specifiche in ragio-           tavia la cancellazione della prescrizione,
ne delle diverse aree geografiche del               che solamente renderebbe il processo
Paese. Non vi è dubbio che l’eccessiva              infinito, rovinando vite e alimentando la
durata del processo sia in parte dovuta             sfiducia nella capacità dello Stato di es-
alla eccessiva durata delle indagini preli-         sere giusto. Bisogna, al contrario, inve-
minari. Sono necessari, quindi, maggio-             stire – anche culturalmente – sulla giusti-
ri investimenti riguardanti il personale            zia riparativa e procedere con organica
amministrativo e giudiziario, nonché per            depenalizzazione. Inoltre, si deve avere
il processo telematico. Sono, pertanto,             il coraggio di parlare di amnistia; ci sono
auspicabili nuovi concorsi volti ad incre-          molte soluzioni giuridiche da percorrere
mentare il numero dei magistrati.                   per evitare di creare zone di impunità.
In considerazione di quanto previsto                Basta pensare ai reati minori, per lo più
dall’art. 111 Cost., che consente l’impu-           di competenza del tribunale monocrati-
gnazione di tutte le sentenze tramite il            co, che sono privi di concreto disvalore,
ricorso in Cassazione per violazione di             ma intasano gli uffici giudiziari, sottra-
legge, riteniamo accettabile la proposta            endo risorse ai processi per i reati più
di limitare il ricorso in appello avverso le        gravi e di allarme sociale. Indispensabile,
sentenze di assoluzione.                            infine, la depenalizzazione dei compor-
Pur esprimendo un giudizio negativo sul             tamenti legati alla cannabis.
mantenimento dell’istituto della prescri-           Siamo assolutamente favorevoli alla
zione, così come attualmente formulato,             inappellabilità delle sentenze di assolu-
che ha introdotto l’improcedibilità, isti-          zione, come peraltro aveva suggerito di
tuto giuridicamente poco omogeneo                   fare alla Ministra Cartabia anche la Com-
con l’impianto del codice di procedura              missione Lattanzi.
penale, si auspica un intervento legislati-         La prescrizione deve avere natura so-
vo sulla materia al fine di rendere effet-          stanziale e occorrono limiti temporali per
tiva la ragionevole durata del processo             evitare che il processo infinito distrugga
senza nocumento per gli interessi delle             la vita degli imputati. Peraltro, già prima
persone offese dal reato.                           della sciagurata riforma del 2019, i reati
                                                    più gravi erano, di fatto, imprescrittibili,
                                                    come sanno tutti. La soluzione fatta pro-
                                                    pria dalla Riforma Cartabia – quella di
                                                    assegnare alla prescrizione natura pro-
                                                    cessuale – è un intelligente espediente
                                                    politico, dettato dalla necessità di non
                                                    scontentare l’approccio giustizialista del
                                                    Movimento 5 Stelle e contemperarlo con
                                                    la visione liberale che ispirava la Commis-

                                               16
sione Lattanzi, sostenuta da molte forze
dalla maggioranza, tra le quali +Europa.
Tuttavia, crediamo che, quando sono in
gioco libertà fondamentali della persona
e istituti fondamentali per l’ordinamen-
to, i compromessi debbano essere ridot-
ti al minimo. Per questo, nella prossima
legislatura, ci batteremo perché l’istituto
della prescrizione torni ad avere natura
sostanziale, nel solco della nostra conso-
lidata tradizione giuridica.

                                              17
3
       Custodia cautelare e situazione carceri

Qual è la posizione del vostro Partito sull’attuale sistema di applicazione delle
misure cautelari personali in Italia? Ritenete che siano necessari interventi per
limitare il cosiddetto “abuso della custodia cautelare in carcere”?
Cosa pensate della attuale situazione delle carceri? Secondo voi esiste una
“emergenza carceraria” e come pensate di intervenire?

                                                    avviene per tanti motivi, dai sistemi di
            On.le Avv. ENRICO                       controllo alle strutture che spesso non
            COSTA                                   lo consentono.
            Responsabile giustizia                  A mio avviso servirebbe, inoltre, separare
            Azione - Italia Viva                    le strutture dove si trovano coloro i qua-
                                                    li sono in custodia cautelare da quelle
                                                    dove si trovano coloro che stanno scon-
Noi abbiamo proposto una riforma com-               tando una pena definitiva: i primi sono
plessiva del sistema penitenziario. Ho              presunti innocenti e i secondi scontano
avuto modo di leggere la relazione del-             una pena, le esigenze sono diverse.
la Commissione che ha lavorato per la               Quanto alle misure cautelari, il loro abu-
Ministra Cartabia e ci sono senz’altro dei          so è evidente. Noi abbiamo sostenuto
suggerimenti utili, ma non di sistema. Ci           il referendum ma crediamo che il tema
vuole, invece, una riforma complessiva,             vada affrontato anche sotto il profilo
perché oggi il carcere è un luogo ove si            della ingiusta detenzione, anche consi-
“trascorre” la pena e non un luogo ove              derato che sono tantissime le persone
ci siano le condizioni perché le persone,           coinvolte (e non bisogna contare solo gli
dopo aver espiato la pena, possano tor-             indennizzati, perché moltissimi se la ve-
nare ad integrarsi nella società svolgen-           dono respinta per i motivi più disparati).
do, ad esempio, una attività lavorativa.            Siamo, inoltre, favorevoli ad una scelta
Le statistiche ci dicono che c’è una per-           collegiale nella applicazione della misura
centuale di detenuti che lavora ma,                 cautelare personale; avevo avanzato una
all’atto pratico, si scopre che lavorano            proposta su questo tema, ma poi non è
per l’amministrazione penitenziaria svol-           passata. Credo che, in questa materia, tre
gendo attività che non consente loro                magistrati siano meglio di uno: ci sareb-
un reinserimento una volta usciti. Servi-           be una miglior ponderazione. Quando si
rebbe, invece, che venissero svolte delle           legge, nelle maxi-inchieste, di centinaia
attività, all’interno del carcere, grazie al        di persone arrestate e poi di decine e
coinvolgimento di ditte esterne che va-             decine di persone scarcerate, c’è un pro-
dano a formare le persone affinché le               blema. È un tema su cui bisogna anda-
stesse possano poi lavorare all’esterno             re con i piedi di piombo anche perché è
in autonomia; questo, purtroppo, non                quella la vera pena.

                                               18
On.le Avv. LUCIA                                  On.le Avv. FRANCESCO
           ANNIBALI                                          PAOLO SISTO
           Responsabile giustizia                            Sottosegretario alla Giustizia
           Azione - Italia Viva                              e Responsabile Giustizia
                                                             Forza Italia

Noi abbiamo sostenuto il quesito re-             Che il carcere debba essere una necessi-
ferendario e crediamo che occorra con            tà, se non un’eccezione, certamente non
urgenza una riforma della normativa              lo dicono solo i garantisti, non è un’o-
sulla custodia cautelare, perché diventi         pinione qualsiasi: è scritto nel codice e
misura realmente eccezionale: ad oggi,           nella Costituzione. Di conseguenza, sul
circa un terzo dei detenuti non ha subito        fatto che l’applicazione della custodia
una condanna definitiva. Sul carcere poi         carceraria, soprattutto nella fase delle
continuano a scaricarsi problemi che la          indagini preliminari, debba essere una
                                                 scelta estrema, molto ponderata e mo-
società non riesce a risolvere, e che nel
                                                 tivata, non c’è dubbio.
carcere non possono essere risolti. A pa-
                                                 Più che parlare di “abuso”, io ragionerei
garne le conseguenze sono i detenuti.
                                                 sull’inutilità...sopravvenuta di talune mo-
Ma lo sono anche gli operatori e gli uo-
                                                 difiche che sono state pure effettuate in
mini e le donne del Corpo della polizia          tema di esigenze cautelari. La concretez-
penitenziaria. Come Italia Viva riteniamo        za e l’attualità sono concetti, pure “spin-
che occorra rafforzare il sistema dell’e-        ti” dal Legislatore, che molto spesso
secuzione penale alternativa alla deten-         sono rimasti poco più di parole, grazie
zione in carcere, e riteniamo che i tempi        ad una giurisprudenza che non è stata
siano maturi per la riforma dell’ordina-         capace di un prodursi in un vero “salto di
mento penitenziario, superando l’idea            qualità”, propendendo per le mai trop-
carcerocentrica della sanzione penale e          po deprecate formule standardizzate e
delle ostatività.                                spesso addirittura tautologiche. Resta
                                                 sempre la grande tentazione di fare ri-
                                                 posare, in sostanza, le esigenze cautelari
                                                 sulla gravità del fatto, con metodo incli-
                                                 ne alla “consuetudo contra legem”.
                                                 A mio avviso, è necessario coraggio in
                                                 uno a pragmatismo. Il tempo della misu-
                                                 ra rispetto al fatto: una misura cautelare
                                                 richiesta a distanza di anni dal fatto può
                                                 ritenersi “attuale”? Lo stato di incensu-
                                                 ratezza necessità di una motivazione
                                                 rafforzata sulla sussistenza della “con-
                                                 cretezza” del rischio di reiterazione ? Su
                                                 questi elementi bisognerebbe riflettere
                                                 approfonditamente.
                                                 Quanto alla situazione delle carceri, in
                                                 virtù della delega all’edilizia carceraria,
                                                 ho visitato molti istituti: la situazione è
                                                 veramente drammatica, nonostante i
                                                 grandi sforzi da parte del Ministero per
                                                 rendere più fruibile l’ambiente in cui vi-

                                            19
vono i detenuti, per consentire agli isti-                        On.le Avv. ANDREA
tuti di essere più degnamente in linea                            DELMASTRO DELLE VEDOVE
con l’art. 27 della Costituzione. Su que-                         Responsabile Giustizia
sto siamo stati vigili, anche grazie all’ap-                      Fratelli d’Italia
porto, culturale e fattivo, di Carlo Renol-
di, un giudice di sorveglianza, dopo tanti
PM, a capo del DAP.
                                                     C’è un abuso della custodia cautelare,
A seguire la Costituzione, la pena deve
                                                     basta vedere il dato statistico. Oltre ad
essere giusta – deve punire – ma non
                                                     un abuso della custodia cautelare, io
contraria al senso di umanità e deve ten-
                                                     avrei il coraggio anche di denunciare un
dere alla rieducazione. Se le due cose
                                                     uso snaturato della stessa volto a provo-
devono stare insieme, l’aspetto retribu-
                                                     care una più o meno genuina confessio-
tivo deve in qualche modo avere la sua
                                                     ne. Questo è il dato da cui partire. E i dati
finalizzazione nella possibilità che il sog-
                                                     statistici rispetto agli altri paesi europei
getto possa validamente tornare all’in-
                                                     ce lo raccontano. Detto ciò, il nostro par-
terno della società: e non come se fosse
                                                     tito è stato contrarissimo al referendum
stato in gabbia, ma avendo espiato la
                                                     perché non si può abbattere la misura
sua pena in modo conforme a Costitu-
                                                     cautelare per reiterazione. Questo per-
zione, pronto al reinserimento .
                                                     ché, banalmente, io non avrei potuto più
È inteso che l’emergenza carceraria –
                                                     arrestare un solo spacciatore o un solo
proprio perché è un’emergenza – deve
                                                     stalker, fino a quando eventualmente
vedere tutelati i diritti di tutti i soggetti
                                                     lo stalker non commettesse reati di vio-
coinvolti. La polizia penitenziaria è co-
                                                     lenza contro la persona. Ma siccome è
stituita da un esercito di eroi, e nel loro
                                                     meglio arrestarlo un po’ prima, non pos-
interesse sono stati fatti investimenti su
                                                     siamo accettare di dire a una signora
sanità, psicologi e, soprattutto, un pro-
                                                     “guardi, c’è uno spacciatore sotto casa,
getto di redistribuzione territoriale del
                                                     c’è il video, c’è tutto: guardi, signora, fra
personale, perché va in pensione più
                                                     8/9 anni, quando avrà finito di seminare
gente di quanta se ne riesce ad assume-
                                                     morte lucrando, forse ne fermeremo la
re. Questo è il tema dei temi, perché se i
                                                     carriera criminosa”. Questo non è accet-
numeri progressivamente diminuiscono,
                                                     tabile. Quindi, così come era stato po-
si crea un maggiore carico per gli coloro
                                                     sto, il referendum per noi era indigeribile
che restano, perché, in qualche manie-
                                                     per motivi di politica criminale e social
ra, debbono sopportare una situazione
                                                     preventiva. È necessario un intervento
sempre più difficile. In questa logica, si
                                                     sull’abuso della custodia cautelare, ma
è fatto tanto anche, ad esempio, in tema
                                                     non può essere tagliato con l’accetta
di videosorveglianza per aumentare la
                                                     come con il referendum, perché non ci
sicurezza sia della polizia penitenziaria
                                                     sentiamo, come destra italiana, di pri-
sia dei detenuti. In conclusione, è vero
                                                     vare la magistratura di un potente stru-
che abbiamo a che fare con una vera
                                                     mento contro la criminalità più comune
emergenza: però, la situazione è stata
                                                     che flagella quotidianamente i cittadini.
consapevolmente e responsabilmente
                                                     La soluzione – avanzata, ad esempio,
affrontata dal Ministero. Ancora tanto si
                                                     dall’On.le Costa – di introdurre una de-
può e si deve fare.
                                                     cisione collegiale per l’applicazione delle
                                                     misure cautelari è anche nel programma
                                                     di Fratelli d’Italia.

                                                20
Sen. Avv. GIULIA                                   On.le GIULIA
            BONGIORNO                                          SARTI
            Responsabile giustizia                             Responsabile giustizia
            Lega                                               Movimento 5 stelle

In tema di giustizia penale gli interventi        Sul presupposto che in Italia esista un
devono ispirarsi a due principi cardine:          ‘abuso’ della custodia cautelare in carce-
garantismo e certezza della pena, i quali         re, alcune forze politiche – Lega, Radicali,
non confliggono tra loro. Noi riteniamo           gran parte del centrodestra e renziani –
che la custodia cautelare non sempre              hanno chiesto, ottenuto e fatto svolgere
venga adottata in modo corretto: pur-             un referendum che si è rivelato un flop
troppo, a volte vengono sottovalutati             senza precedenti. L’emergenza carce-
episodi violenti e non si applica la misu-        raria è determinata soprattutto da un
ra adeguata, altre volte assistiamo ad un         sovraffollamento riconducibile a leggi,
abuso della custodia cautelare. È dunque          soprattutto quelle sulle sostanze stupe-
una materia sulla quale è necessario in-          facenti, che andrebbero completamente
tervenire. Al contempo, occorre lavorare          riviste. Voglio però ricordare che anche
per assicurare anche la specializzazione          nel settore del personale di Polizia Peni-
dei magistrati.                                   tenziaria e nell’edilizia carceraria l’ex mi-
Siamo contrari ai provvedimenti “svuo-            nistro Bonafede ha disposto significativi
ta carceri”; l’emergenza carceraria va af-        investimenti che non dovevano essere
frontata anche investendo nell’edilizia           interrotti.
carceraria. È urgente una riforma dell’or-
dinamento penitenziario per garantire
piena dignità al detenuto e sicurezza
nelle carceri.

                                             21
Sen. Avv. ANNA                          luce delle indicazioni della Commissio-
             ROSSOMANDO                              ne Ruotolo. Intervenire sull’emergenza
             Vice Presidente del Senato              carceri è prioritario, altresì, per quel che
             e Responsabile Giustizia                riguarda le infrastrutture e l’effettiva ga-
             Partito Democratico                     ranzia di percorsi – anche lavorativi – di
                                                     reinserimento sociale. Investire su trat-
A differenza di altri, il Pd non scopre ora          tamenti umani e dignitosi vuol dire, ag-
il tema di come viene applicata la custo-            giungo, investire nella sicurezza di tutti i
dia cautelare in carcere. Se ne è occupa-            cittadini.
to con la riforma del 2015 introducen-
do l’ancoraggio delle esigenze cautelari
all’attualità oltre che alla concretezza del
pericolo, ponendo criteri più stringenti
per il giudice in sede di valutazione.
Dobbiamo sconfiggere la cultura carce-
rocentrica. Un terreno di confronto po-
trebbe essere quello di ampliare ulterior-
mente il ventaglio delle misure cautelari
alternative al carcere. Su questo versante
in Parlamento abbiamo trovato sempre
l’opposizione delle forze conservatrici.
La lunghezza dei tempi del processo nei
fatti ha reso spesso la custodia cautelare
una sorta di anticipazione ed espiazione
della pena. Anche per questo è per noi
prioritario ridurre i tempi del processo.
In generale gli interventi previsti nelle ri-
forme del processo penale e del Csm, in-
troducono elementi di avanzamento sul
piano delle garanzie per chi è sottoposto
a processo e dovranno necessariamente
influire anche su questo aspetto specifi-
co. Una più concreta attuazione del prin-
cipio di non colpevolezza ha animato gli
interventi approvati, i cui effetti dovran-
no essere monitorati.
L’emergenza carceraria esiste, ci preoc-
cupa e dobbiamo occuparcene: penso al
tasso di suicidi in carcere e alle condizioni
difficili che hanno vissuto le persone de-
tenute, anche in relazione all’emergen-
za sanitaria. La riforma dell’ordinamento
penitenziario non può essere l’eterna
incompiuta. La prematura conclusione
di questa legislatura non ha consentito
di intervenire su questi temi, anche alla

                                                22
Avv. MARIA GABRIELLA                                  Avv. SIMONA
            BRANCA                                                VIOLA
            Responsabile Nazionale                                Segreteria con delega allo Stato
            Giustizia e Legalità                                  di diritto
            Verdi – Sinistra Italiana                             +Europa

L’utilizzo delle misure cautelari appare            Le misure cautelari in Italia sono state trop-
oggettivamente eccessivo. È apparso, in             po abusate, soprattutto negli ultimi anni.
ogni caso, erroneo l’approccio volto ad             Occorre attuare nella massima misura pos-
eliminare la lettera c) dell’art. 274 c.p.p.        sibile il principio della presunzione di inno-
in sede di referendum abrogativo, che,              cenza: in proposito, ricordo che avevamo
unitamente al mantenimento del perico-              convintamente sostenuto il referendum
lo di fuga e di inquinamento probatorio,            che interveniva sull’articolo 274 del Codi-
proponeva l’abrogazione del pericolo                ce di procedura penale. Lo scenario che
di reiterazione dei reati nell’adozione di          sarebbe scaturito dal raggiungimento del
tutte le misure cautelari, ivi compresa la          quorum e dalla vittoria dei sì sarebbe stato
custodia in carcere. Si auspica, pertanto,          sicuramente più aderente allo spirito costi-
l’intervento del legislatore per la modifi-         tuzionale. Da lì speriamo si possa ripartire
ca dell’art. 274 lett. c).                          nella prossima legislatura, se ci saranno le
La situazione carceraria appare allo stato          condizioni politiche. L’emergenza carcera-
molto precaria, sia per il numero elevato           ria è sotto gli occhi di tutti, e solo la nostra
di persone ristrette, sia per le condizio-          forza politica, insieme ai radicali, lo denun-
ni strutturali delle carceri. È necessario          cia senza sosta ormai da decenni: le ricette
intervenire al più presto introducendo              in parte si trovano nella Riforma Cartabia,
norme volte ad evitare carcerazioni per             nella parte in cui modifica il sistema san-
pene brevi attraverso un allargamento               zionatorio abbandonando una ventennale
delle misure alternative. È necessaria al           visione “carcerocentrica”.
più presto una riforma dell’ordinamento             La depenalizzazione dei reati connessi alla
penitenziario volta a consentire condi-             cannabis determinerebbe un alleggeri-
zioni di detenzione umane e dignitose               mento straordinario sul sistema carcerario
(sanità, affettività, lavoro, reinserimento,        (oltre a molteplici benefici effetti sociali, fi-
sostegno psicologico, etc.).                        scali etc.). Occorre però una profonda rifor-
                                                    ma del sistema carcerario, a partire dalle mi-
                                                    sure elaborate dalla Commissione Ruotolo
                                                    sull’innovazione del sistema penitenziario,
                                                    ed è necessario riprendere il confronto
                                                    aperto dagli Stati generali sull’esecuzione
                                                    penale. Segnalo in particolare l’importanza
                                                    di una riforma che impedisca la nomina di
                                                    magistrati ai vertici del sistema carcerario
                                                    e che vieti, non è inutile ricordarlo, ai ma-
                                                    gistrati di assumere incarichi al Ministero
                                                    di Giustizia. Nell’immediato, bisogna ap-
                                                    provare forme di liberazione anticipata più
                                                    ampie per chi ha subito la privazione del-
                                                    la libertà durante la pandemia e, lo ripeto,
                                                    elaborare proposte di amnistia.

                                               23
4
        Riforma dell’ordinamento giudiziario

Quali sono secondo voi i problemi più significativi rispetto all’organizzazione e al
funzionamento della Magistratura? In particolare, qual è la vostra posizione sul tema
della separazione delle carriere dei magistrati giudicanti e requirenti?
Il Parlamento ha recentemente approvato una legge di riforma dell’ordinamento
giudiziario e del Consiglio Superiore della Magistratura. Credete che si tratti di un
provvedimento sufficiente per far fronte a questi problemi o vorreste fare qualcosa
di più o di diverso?

             On.le Avv. ENRICO                       far causa ad un magistrato, si sentirebbe
             COSTA                                   dire che ci sono pochi margini; e, infatti,
             Responsabile giustizia                  abbiamo pochissimi casi di condanne di
             Azione - Italia Viva                    magistrati negli ultimi anni.
                                                     Delle moltissime segnalazioni che arrivano
                                                     al Procuratore Generale presso la Suprema
La separazione delle carriere fa parte               Corte di Cassazione, la stragrande mag-
del nostro programma. Crediamo forte-                gioranza viene archiviata senza che venga
mente che sia il giusto completamento                spiegato il perché e senza, addirittura, che
dell’art. 111 Cost., perché un giudice cer-          venga chiesto a qualcuno di archiviare. Si
to ed imparziale lo si può avere solo nella          archivia e stop e questo alimenta la assen-
misura in cui si sia attuata la separazione          za di responsabilizzazione.
delle carriere tra magistrati giudicanti ed          Proprio recentemente mi è capitato di
inquirenti.                                          leggere la motivazione di un provvedi-
Abbiamo sempre sostenuto la propo-                   mento di archiviazione in sede discipli-
sta, ma purtroppo PD e M5S non ci han-               nare, ove si afferma che “non commette
no consentito neanche di discutere gli               illecito disciplinare il Pm che acquisisce
emendamenti.                                         copia di atti di un procedimento che lo
Quando alla riforma dell’ordinamento                 riguarda avvalendosi delle relazioni di uf-
giudiziario, anche questo è un tema che              ficio con il personale di cancelleria laddo-
ha dovuto fare i conti con la maggioranza            ve tale condotta sia stata posta in essere
di questi ultimi mesi.                               in uno stato di evidente turbamento…”:
Noi avremmo voluto dei provvedimenti                 queste situazioni non possono più ac-
più netti soprattutto sul tema della re-             cadere. Anche per i magistrati, come per
sponsabilizzazione dei magistrati. Oggi              tutti i professionisti, deve valere la regola
ogni magistrato sente che, comunque                  per cui chi è bravo deve essere promosso
si comporti, non andrà incontro a delle              e chi commette errori deve essere sanzio-
conseguenze: se svolgerà male il suo la-             nato. Se le valutazioni sono sempre posi-
voro o se commetterà degli errori, non ci            tive per tutti, si verifica il paradosso per
saranno per lui delle serie conseguenze              cui neanche chi lavora bene viene pro-
né disciplinari, né civili. Oggi il magistra-        mosso, perché alla fine decidono tutto le
to si sente al sicuro: se qualcuno doves-            correnti.
se andare da un avvocato a dire di voler

                                                24
On.le Avv. LUCIA                                  On.le Avv. FRANCESCO
            ANNIBALI                                          PAOLO SISTO
            Responsabile giustizia                            Sottosegretario alla Giustizia
            Azione - Italia Viva                              e Responsabile Giustizia
                                                              Forza Italia

Per quel che riguarda la riforma dell’or-         Con la riforma abbiamo già raggiunto al-
dinamento giudiziario e del Csm, noi              cuni importanti obiettivi, sia pure insuf-
abbiamo sempre sostenuto che quella               ficienti e meritevoli di rivisitazione, con
riforma è poco coraggiosa e non va a              il coraggio derivante dalla sopravvenuta,
fondo delle tante anomalie e criticità che        totale legittimazione popolare.
caratterizzano l’ordinamento giudiziario.         Il primo riguarda le cd. “porte girevoli”.
Dunque a nostro avviso si è persa una             Finalmente tra politica e magistratura c’è
occasione importante per restituire cre-          una porta “non girevole”, praticamente
                                                  una saracinesca, e di ciò si ha un signifi-
dibilità e autorevolezza alla magistratu-
                                                  cativo segnale già in queste elezioni, in
ra, che vive una gravissima crisi morale e
                                                  vista delle quali non c’è un magistrato in
di immagine, dopo i noti fatti di due anni
                                                  servizio che si sia candidato. Probabil-
fa e le vicende successive. Per restituire
                                                  mente si preferisce la giurisdizione alla
efficienza e credibilità all’ordinamen-           politica, e questa è la scelta, l’alternati-
to giudiziario, per noi occorre rivedere          va giusta e legittima. Se vuoi fare poli-
quella riforma per superare davvero il            tica, non torni a fare il giudice; e anche
sistema delle correnti. Occorre poi ap-           in ipotesi di non elezione, hai una serie
provare il DDL di iniziativa popolare pro-        di conseguenze che mettono al riparo
mosso dalle Camere Penali sulla separa-           il cittadino dal rischio che chi si è espo-
zione delle carriere tra giudici e PM, per        sto politicamente torni poi nelle Aule,
assicurare la effettiva parità tra accusa         riprendendosi ingiustificatamente indi-
e difesa. E bisogna prevedere un siste-           pendenza, autonomia , terzierà e impar-
ma di valutazione di professionalità dei          zialità – artt. 101 e 111 Cost. – che sono
magistrati effettivo e puntuale, anche da         state evidentemente compromesse.
parte dei rappresentanti delle università         In secondo luogo, abbiamo scritto un
e dell’avvocatura all’interno dei consigli        meccanismo di “separazione delle fun-
giudiziari.                                       zioni” in virtù del quale, dopo nove anni
                                                  dall’ingresso in Magistratura, o sei Pub-
                                                  blico Ministero o sei Giudice, e per sem-
                                                  pre. Questo è un deciso passo avanti, ma
                                                  non basta dal punto di vista strutturale e
                                                  culturale . Noi riteniamo che sia necessa-
                                                  rio un percorso diverso, con un Consiglio
                                                  Superiore distinto per pubblici ministeri
                                                  e giudici. È la filosofia della nota propo-
                                                  sta di iniziativa popolare promossa dal-
                                                  le Camere Penali – di cui ero relatore in
                                                  Commissione – che mi sembra si limiti
                                                  a ribadire una differenza che è già nella
                                                  struttura basica del processo: il pm è una
                                                  parte e il giudice non lo è. In definitiva ,
                                                  vi è una diversità genetica tra chi accusa

                                             25
e chi giudica, identica a quella che esiste                    On.le Avv. ANDREA
tra chi difende e chi giudica.                                 DELMASTRO DELLE VEDOVE
È sufficiente quello che quello che è sta-                     Responsabile Giustizia
to fatto? No. Sull’ordinamento giudizia-                       Fratelli d’Italia
rio, a nostro avviso, è necessario inter-
venire ulteriormente con aggiustamenti
che possano intensificare la piena vigen-
za dei pilastri di matrice costituzionale.         Riteniamo l’intervento assolutamente
Vedremo quali saranno le priorità che “il          insufficiente e inadeguato, tanto più di
tempo del Governo” ci riserverà…                   fronte alle propalazioni di Palamara, che
                                                   hanno reso evidente tutto ciò che una
                                                   buona parte del fronte politico e tutti
                                                   gli avvocati penalisti sapevano. E allora,
                                                   di fronte alla vastità, alla magnitudine
                                                   e alla profondità della scossa tellurica
                                                   di Palamara, mi sembra che la Cartabia
                                                   abbia fatto il verso a Speranza e abbia
                                                   risposto con tachipirina e vigile attesa.
                                                   La madre delle riforme sul Csm è quel-
                                                   la del sorteggio per eradicare comple-
                                                   tamente quella cancerogena cancrena
                                                   correntizia che tanto male ha fatto alla
                                                   giustizia italiana, che ha inquinato la vita
                                                   politica italiana, che tanto ha leso l’ono-
                                                   rabilità sociale della magistratura e, ag-
                                                   giungo di più, che contribuisce a tenere
                                                   sotto il giogo delle correnti quella stra-
                                                   grande maggioranza di giudici perbene,
                                                   dal quale dobbiamo liberarli. La risposta,
                                                   quindi, è: sorteggio. E ai soloni che ci
                                                   parlano di Costituzione, noi rispondia-
                                                   mo che in Costituzione è solo prevista
                                                   l’elezione, ma un’elezione con sorteggio
                                                   a monte o a valle rimane pur sempre
                                                   un’elezione. Quindi rimane un fatto non
                                                   anticostituzionale. Noi abbiamo anche
                                                   lavorato come dei matti per scongiurare
                                                   l’idea che gli avvocati potessero essere
                                                   il convitato di pietra silenzioso e senza
                                                   diritto di voto, e questo la dice lunga su
                                                   come una tecnostruttura ministeriale ri-
                                                   tiene che il processo sia un fatto della
                                                   magistratura inquirente e requirente e
                                                   che ci sia un fastidioso ammennicolo che
                                                   si chiama avvocato. Se la cantavano e se
                                                   la suonavano; si davano i voti. Ora l’idea
                                                   che, invece, partecipino alla valutazione
                                                   pure professori e avvocati mi pare il mi-
                                                   nimo, perché è un po’ troppo facile auto
                                                   assolversi o auto votarsi.

                                              26
Puoi anche leggere