PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PER LA
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COMUNE DI CAPOLONA Provincia di Arezzo Piazza Della Vittoria, 1. Telefono 0575/421317 Fax 0575/420456 PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA 1 CORRUZIONE T C P ’I E PER LA PIANO RIENNALE DI REVENZIONE DELLA ORRUZIONE E DELL LLEGALITÀ TRASPARENZA 2019/2021 Approvato con deliberazione della Giunta comunale n. 12 del 28/01/2019
INDICE Parte I - Il Piano anticorruzione Art. 1 - Oggetto del piano Art. 2 - Predisposizione dell’aggiornamento del piano Art. 3 - Soggetti che concorrono alla prevenzione Art. 4 – Integrazione degli strumenti di controllo e prevenzione del rischio Art. 5 – Disciplina specifica per piccoli Comuni Art. 6 – Contesto esterno Art. 7 - Contesto interno Art. 8 - Individuazione delle attività a rischio Art. 9 – Identificazione aree/sottoaree, uffici interessati e classificazione rischio Art. 10 - Misure di prevenzione utili a ridurre la probabilità che il rischio si verifichi Art. 11 - Misure di prevenzione di carattere generale incidenti sull’organizzazione generale Art. 12 - Aggiornamento Parte II – Trasparenza 1. La trasparenza 2. Obiettivi strategici 3. Altri strumenti di programmazione 4. Comunicazione 5. Attuazione 6. Organizzazione 7. Accesso civico 8. Dati ulteriori 9. Tabelle
Art. 1 – Principi generali 1. Il presente Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione (di seguito P.T.P.C.) costituisce aggiornamento del piano 2018/2020, attuativo delle disposizioni di cui alla L. 190 del 6 novembre 2012, redatto secondo le indicazioni contenute nel Piano Nazionale Anticorruzione (di seguito P.N.A.) approvato da CIVIT ora ANAC con delibera n.72 del 6 settembre 2013, aggiornato con determinazione n. 12 del 28 ottobre 2015 e con Delibera n. 831 del 03/08/2016 e tenendo conto del protocollo della legalità sottoscritto in ambito provinciale il 31/10/2015 e delle risultanze del controllo dei piani precedenti. 2. La nozione di “corruzione” presa in considerazione dal PNA comprende non solo lo specifico reato di corruzione e del complesso dei reati contro la pubblica amministrazione, ma coincide con la “maladministration”, intesa come assunzione di decisioni (di assetto di interessi a conclusione di procedimenti, di determinazioni di fasi interne a singoli procedimenti, di gestione di risorse pubbliche) devianti dalla cura dell’interesse generale a causa del condizionamento improprio da parte di interessi particolari. Occorre, cioè, avere riguardo ad atti e comportamenti che, anche se non consistenti in specifici reati, contrastano con la necessaria cura dell’interesse pubblico e pregiudicano l’affidamento dei cittadini nell’imparzialità delle amministrazioni e dei soggetti che svolgono attività di pubblico interesse. 3. Il Sistema di Gestione per la Prevenzione della Corruzione (SGPC) è costituito da sette componenti, cioè da sette tipi diversi di attività che devono essere svolte dall’amministrazione, per tenere sotto controllo il rischio di corruzione: A. definizione delle responsabilità; B. analisi del contesto; C. mappatura dei processi; D. valutazione del rischio; E. controllo delle attività a rischio di corruzione; F. gestione della performance; G. miglioramento continuo. Art. 2 - Predisposizione dell’aggiornamento del piano 1. Il presente aggiornamento al piano viene redatto analizzando la struttura dei piani approvati per i trienni 2015/2017, 2016/2018, 2017/2019 e 2018/2020, tenendo conto dell’aggiornamento al PNA, del protocollo della legalità sottoscritto in ambito provinciale e delle risultanze del controllo dei piani precedenti. 2. Il piano della trasparenza è integrato all’interno del piano della corruzione, per coordinare pienamente i due sistemi, come previsto dalla normativa. 3. Per favorire l’apporto partecipativo dei portatori di interessi pubblici e privati è stato pubblicato apposito avviso sul sito istituzionale, sollecitando la presentazione di proposte ed integrazioni, ma nessun suggerimento è intervenuto. 4. Il piano proposto dal RPCT, conforme alle linee guida dettate dal Consiglio Comunale con Delibera C.C. n. 4 del 26/01/2016, è sottoposto all’approvazione della Giunta Comunale. 5. Il presente aggiornamento si pone in coerenza con gli strumenti generali di programmazione, ossia il DUP e il piano della performance, i quali contengono esplicito riferimento all’obbligo dei Responsabili di Area di gestire i flussi procedimentali degli atti di propria competenza per la pubblicazione del sito e per la corretta gestione dei procedimenti amministrativi di competenza.
Art. 3 - Soggetti che concorrono alla prevenzione 1. In ossequio al principio di separazione delle funzioni di indirizzo politico e gestionale, l’Amministrazione e il personale collaborano nella predisposizione ed attuazione di un efficace sistema di prevenzione della corruzione. 2. Il Sindaco è competente alla nomina del Responsabile della prevenzione della corruzione, mentre la Giunta adotta il PTPC, individua gli obiettivi nella logica di una effettiva e consapevole partecipazione alla costruzione del sistema di prevenzione, tra i quali la promozione di maggiori livelli di trasparenza, adotta le necessarie modifiche organizzative per assicurare al RPC funzioni e poteri idonei allo svolgimento del ruolo con autonomia ed effettività nella impostazione della strategia di prevenzione della corruzione. Gli organi di indirizzo, inoltre, ricevono la relazione annuale del RPC, possono chiamare quest’ultimo a riferire sull’attività e ricevono dallo stesso segnalazioni su eventuali disfunzioni riscontrate inerenti l’attuazione delle misure di prevenzione e di trasparenza. 3. Le funzioni di responsabile della prevenzione della corruzione e responsabile della trasparenza (di seguito “responsabile della prevenzione”) sono svolte dal Segretario Generale, quale figura indipendente, in applicazione di quanto previsto dall’art. 1, comma 7, legge 190/2012, nominato dal Sindaco. 4. I Responsabili di Posizione Organizzativa sono coinvolti nella fase di formazione del Piano, nell’attuazione delle regole e degli obiettivi del piano e sono tenuti a dare informazioni e collaborare con il RPCT. Art. 4 – Integrazione degli strumenti di controllo e prevenzione del rischio 1. Poiché l’attività di controllo interno viene affidata al Segretario Generale, già Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza, sarà cura di quest’ultimo, all’inizio di ogni annualità, presentare ai responsabili di servizio l’attività di controllo programmata e i parametri di riferimento o standards che verranno utilizzati per il controllo degli atti. 2. Il controllo interno già dall’anno 2015 e sino all’anno 2018, si è appuntato su taluni elementi già oggetto di dettagliata disciplina da parte del codice di comportamento, ovvero la competenza del titolare all’emanazione degli atti, in particolare verificando che il funzionario responsabile del procedimento e il Responsabile di Area competente all’emanazione dell’atto non risultino obbligati ad astenersi dall’adozione del provvedimento per eventuali conflitti di interesse; l’attestazione in merito al rispetto della tempistica di ogni fase del procedimento; la corretta gestione del rapporto con il destinatario del provvedimento; l’avvenuta pubblicazione degli atti ai sensi del D.Lgs. 33/2013, in particolare nell’ipotesi di pubblicità integrativa dell’efficacia. Art. 5 – Disciplina specifica per piccoli Comuni 1. Il PNA 2016 di ANAC denomina “piccoli Comuni” quelli con popolazione inferiore a 15.000 abitanti, per i quali vengono previsti interventi di semplificazione dell’attuazione della normativa in una logica di ausilio e sostegno e non derogatoria della normativa, per evitare che le attività di individuazione e attuazione delle misure organizzative di prevenzione della corruzione siano intese come un mero adempimento burocratico, piuttosto che come un processo costante e sinergico finalizzato alla ricerca di maggiore funzionalità e - di conseguenza - alla prevenzione di fenomeni di “maladministration”.
Art. 6 – Contesto esterno 1.Secondo la relazione periodica sullo stato dell'ordine e della sicurezza pubblica del Ministero dell'Interno relativa al 2015 e presentate al Parlamento nel 2017 , il territorio aretino continua ad attrarre le attenzioni della criminalità organizzata: il territorio aretino, caratterizzato dall’insediamento di aziende manifatturiere e agricole, continua a risultare attrattiva per soggetti contigui alle storiche associazioni di criminalità organizzata – soprattutto di origine calabrese e campana – che rivolgono le proprie attenzioni soprattutto nei settori dell’imprenditoria edile, alberghiera e ristorazione. Più in dettaglio, nel corso degli anni sono emersi interessi, sul territorio della provincia, da parte di soggetti riconducibili ad appartenenti alla ‘indrina dei “ Farao Marincola” (KR). Quanto alla Camorra, sono segnalati elementi riconducibili al clan dei casalesi, soprattutto nelle zone di Valdarno e Valdichiana, dove risultano praticare condotte estorsive ( soprattutto in pregiudizio dei proprietari dei principali locali notturni) e reinvestire capitali illeciti in attività economiche legali, quali attività commerciali ed imprese edili. Non risulta particolarmente estesa la criminalità di matrice etnica: in particolare la criminalità albanese e quella rumena e’ dedita ai reati contro il patrimonio mentre quella nordafricana predilige i reati predatori e il piccolo spaccio di sostanze stupefacenti. 8. Nel corso di vari incontri tenutisi nel 2015 tra le Amministrazioni Locali e la Prefettura di Arezzo è stata condivisa la necessità di procedere alla costituzione di tavoli interistituzionali territoriali per la sicurezza coordinati da dirigenti designati dal Prefetto e composti dai rappresentanti dei sindaci dei comuni ricadenti nelle zone sociosanitarie, nonché da rappresentanti delle forze di polizia e di tutti i soggetti di volta in volta competenti per la trattazione delle singole tematiche. I tavoli in questione procederanno all’analisi delle tematiche rilevanti per i territori ed alla definizione di attività operative nel campo della sicurezza, del sociale, della definizione di percorsi condivisi per l’accoglienza dei migranti e quanto altro ritenuto di importanza per i singoli comprensori. In occasione del convegno dal titolo “Legalità per lo sviluppo. La condivisione delle regole come fattore di crescita del territorio”, che ha avuto luogo presso la sede della Prefettura di Arezzo lo scorso 31 ottobre, è stato stipulato il “Protocollo d’intesa per la legalità e la prevenzione dei tentativi di infiltrazione criminale nell’economia legale tra la Prefettura di Arezzo, la Provincia di Arezzo, la camera di commercio di Arezzo e i comuni della provincia di Arezzo”. Mediante la stipula di tale atto pattizio, i Comuni si sono impegnati ad estendere i controlli e le verifiche antimafia previsti dagli artt. 91 e 94 del D. Lgs. 6 settembre 2011, n. 159 anche al di sotto delle soglie di valore previste dalla normativa vigente, nonché in relazione ad atti e settori amministrativi ulteriori rispetto a quelli previsti dalla normativa vigente. Tale protocollo d’Intesa risulta attualmente scaduto ed e’ in fase di rinnovo. 9. Le attività delittuose che afferiscono a settori di competenza comunale attengono, pertanto, gli appalti pubblici e le attività commerciali, che saranno oggetto di particolare attenzione nel presente aggiornamento al piano triennale. Art. 7 - Contesto interno 1. Il Comune alla data del 31/12/2018 conta una popolazione di 5.439 abitanti. La sua dimensione organizzativa è costituita da quattro strutture di massima dimensione, denominate aree, così individuate: AREA 1 - unità organizzativa per la gestione degli affari generali e cultura; AREA 2 - unità organizzativa servizi finanziari, scuola e sociale;
AREA 3 - unità organizzativa per l’assetto del territorio; AREA 4 - unità organizzativa della Polizia Municipale. Ognuna delle suddette aree, articolate in uffici e servizi in relazione a materie omogenee, fanno capo ad un Responsabile incaricato di P.O; l’Area 1 è assegnata al Segretario Generale. 2. Ai fini di un inquadramento complessivo del contesto interno un dato rilevante è la dotazione organica complessivo costituito da n. 23 dipendenti, compresi i responsabili apicali, su una dotazione organica di 34. Il personale è assunto in media da oltre un decennio, ma, salvo limitatissime eccezioni, i dipendenti che svolgono mansioni di ufficio hanno un’età media di 45 anni, sono esperti di informatica e in buona parte sono laureati. A seguito di due pensionamenti si attua una rotazione del personale. 3. Per quanto attiene i servizi e le attività dell’ente si precisa che il Comune gestisce in convenzione con l’Unione dei Comuni Montani del Casentino il Suap e la Protezione Civile, il Segretario Comunale è attualmente in convenzione con un altro Ente, con l’Unione dei Comuni del Pratomagno la CUC (Centrale Unica di Committenza); i servizi sociali sono stati delegati alla ASL. Gli altri servizi e funzioni sono invece svolti direttamente. 4. Stante il ridotto organico non è presente all’interno una struttura specifica, dedicata ai controlli amministrativi, alla performance, alla trasparenza e anticorruzione, ma è il Segretario Generale che svolge tali funzioni, compresa la titolarità dell’Area Affari Generali. 5. La piccola dimensione dell’ente e la ridotta dimensione organizzativa consentono di verificare le anomalie più evidenti nei comportamenti e nello svolgimento dei processi senza necessità di particolari analisi ed approfondimenti. 6. Nel corso dell’anno 2018, ma anche negli anni immediatamente precedenti, non sono stati avviati procedimenti disciplinari, né sono pervenute al RPC segnalazioni o fenomeni rilevanti ai fini dell’analisi del rischio di corruzione. Dal controllo amministrativo successivo non sono emerse irregolarità, che abbiano dato luogo a provvedimenti correttivi o sanzionatori. 7. Il Comune detiene quote di partecipazione in 6 società partecipate. Tutte le società partecipate, avendo un bilancio superiore a € 500.000,00, ed esercitando funzioni amministrative, attività di produzione di beni e servizi a favore delle amministrazioni pubbliche o di gestione di servizi pubblici, sono soggette alle norme in materia di trasparenza «in quanto compatibile» e «limitatamente ai dati e ai documenti inerenti all’attività di pubblico interesse disciplinata dal diritto nazionale o dell’Unione europea», mentre l’art. 1, comma 2- bis, della L. 190/2012 non prevede alcuna espressa disciplina in materia di adozione di misure di prevenzione della corruzione. In linea con l’impostazione della determinazione ANAC 8/2015, le amministrazioni partecipanti o che siano collegate a detti soggetti in relazione alle funzioni amministrative o ai servizi pubblici da essi svolti ovvero all’attività di produzione di beni e servizi dovrebbero, per le società, promuovere l’adozione del modello di organizzazione e gestione ai sensi del d.lgs. 231/2001, ferma restando la possibilità, anche su indicazione delle Amministrazioni partecipanti, di programmare misure organizzative ai fini di prevenzione della corruzione ex L. 190/2012. 8. Per quanto sopra rappresentato, tenuto anche conto della evidente carenza di strutture di supporto all’attività del RPC, il piano in questione è formulato con modalità necessariamente semplificate rispetto a quello di enti più grandi e strutturati e che presentano un contesto, interno e/o esterno, con problematiche maggiormente favorevoli alla corruzione. 9. Si ritiene opportuno indirizzare l’attenzione del presente piano, oltre a quelli già individuati nel PNA, sui settori a maggior contatto con gli utenti, vale a dire il settore tributario, finanziario,
tecnico, proseguendo nelle attività di formazione e di controllo delle aree di rischio già individuate con i piani precedenti. 10. I processi mappati sono i seguenti:
n. processi di governo 1 stesura e approvazione delle "linee programmatiche" 2 stesura ed approvazione del documento unico di programmazione 3 stesura ed approvazione del programma triennale delle opere pubbliche 4 stesura ed approvazione del bilancio pluriennale 5 stesura ed approvazione dell'elenco annuale delle opere pubbliche 6 stesura ed approvazione del bilancio annuale 7 stesura ed approvazione del PEG 8 stesura ed approvazione del piano dettagliato degli obiettivi 9 stesura ed approvazione del piano della perfomance 10 stesura ed approvazione del piano di razionalizzazione della spesa 11 controllo politico amministrativo 12 controllo di gestione 13 controllo di revisione contabile 14 monitoraggio della "qualità" dei servizi erogati n. processi operativi n. sotto-processi operativi servizi demografici, stato civile, servizi elettorali, 15 leva 15.a pratiche anagrafiche 15.b documenti di identità 15.c certificazioni anagrafiche 15.d atti di nascita, morte, cittadinanza e matrimonio 15.e leva 15.f archivio elettori 15.g consultazioni elettorali 16 servizi sociali 16.a servizi assistenziali e socio-sanitari per anziani 16.b servizi per minori e famiglie
16.c servizi per disabili 16.e integrazione di cittadini stranieri 16.f alloggi popolari 17 servizi educativi 17.a asili nido 17.b manutenzione degli edifici scolastici 17.c diritto allo studio 17.d sostegno scolastico 17.e trasporto scolastico 17.f mense scolastiche 17.g dopo scuola 18 servizi cimiteriali 18.a inumazioni, tumulazioni 18.b esumazioni, estumulazioni 18.c concessioni demaniali per cappelle di famiglia 18.d manutenzione dei cimiteri 18.e pulizia dei cimiteri 18.f servizi di custodia dei cimiteri 19 servizi culturali e sportivi 19.a organizzazione eventi 19.b patrocini 19.c gestione biblioteche 19.d gestione impianti sportivi 19.e associazioni culturali 19.f associazioni sportive 20 turismo 20.a promozione del territorio 21 mobilità e viabilità 21.a manutenzione strade 21.b circolazione e sosta dei veicoli 21.c segnaletica orizzontale e verticale
21.d trasporto pubblico locale 21.e vigilanza sulla circolazione e la sosta 21.f pulizia delle strade 21.g servizi di pubblica illuminazione 22 territorio e ambiente 22.a raccolta, recupero e smaltimento rifiuti 22.b isole ecologiche 22.c manutenzione delle aree verdi 22.d pulizia strade e aree pubbliche sviluppo urbanistico del 23 territorio 23.a pianificazione urbanistica generale 23.b pianificazione urbanistica attuativa 23.c edilizia privata 23.d edilizia pubblica 23.e realizzazione di opere pubbliche 23.f manutenzione di opere pubbliche 24 servizi di polizia 24.a protezione civile 24.b sicurezza e ordine pubblico 24.c vigilanza sulla circolazione e la sosta 24.d verifiche delle attività commerciali 24.e verifica della attività edilizie 24.f gestione dei verbali delle sanzioni comminate 25 attività produttive 25.a agricoltura 25.b industria 25.c artigianato 25.d commercio società a partecipazione 26 pubblica 26.a gestione servizi strumentali
26.b gestione servizi pubblici locali servizi economico 27 finanziari 27.a gestione delle entrate 27.b gestione delle uscite 27.c monitoraggio dei flussi di cassa 27.d monitoraggio dei flussi economici 27.e adempimenti fiscali 27.f stipendi del personale 27.g tributi locali 28 servizi di informatica 28.a gestione hardware e software 28.b disaster recovery e backup 28.c gestione del sito web 29 gestione dei documenti 29.a protocollo 29.b archivio corrente 29.c archivio di deposito 29.d archivio storico 29.e archivio informatico 30 risorse umane 30.a selezione e assunzione 30.b gestione giuridica ed economica dei dipendenti 30.c formazione 30.d valutazione 30.e relazioni sindacali (informazione, concertazione) 30.f contrattazione decentrata integrativa 31 segreteria 31.a deliberazioni consiliari 31.b riunioni consiliari 31.c deliberazioni di giunta 31.d riunioni della giunta
31.e determinazioni 31.f ordinanze e decreti 31.g pubblicazioni all'albo pretorio online 31.h contratti 32 gare e appalti 32.a gare d'appalto ad evidenza pubblica 32.b acquisizioni in "economia" 32.c gare ad evidenza pubblica di vendita 32.d contratti 33 servizi legali 33.a gestione del contenzioso 34 relazioni con il pubblico 34.a accesso agli atti e trasparenza Art. 8 - Individuazione delle attività a rischio 1. Stante la valutazione dei rischi svolta dal responsabile della prevenzione di concerto con i responsabili di posizione organizzativa per il triennio 2019/2021, si ritiene di individuare la casistica dettagliata come segue: - attività in materia di appalti pubblici - attività in materia di rilascio titoli autorizzativi e concessori - attività in materia di erogazione di benefici economici diretti e indiretti a persone e associazioni -attività in materia di selezione, acquisizione e progressione del personale, concorsi, prove selettive, formazione di graduatorie in tutti i settori - attività in materia di controlli, verifiche successive, ispezioni - attività repressive 2. Sulle modalità di valutazione delle aree di rischio, si tiene fermo il sistema già dettagliato dall’art. 6 del piano di prevenzione del triennio 2018/2020. Art. 9 – Identificazione aree/sotto aree, uffici interessati e classificazione rischio 1. Il valore della probabilità e il valore dell’impatto debbono essere moltiplicati per ottenere il valore complessivo, che esprime il livello di rischio del processo. Valore della probabilità: 0 = nessuna probabilità; 1 = improbabile; 2 = poco probabile; 3 = probabile; 4 = molto probabile; 5 = altamente probabile. Valore dell’impatto: 0 = nessun impatto; 1 = marginale; 2 = minore; 3 = soglia; 4 = serio; 5 = superiore. Valutazione complessiva del rischio (valore probabilità x valore impatto): Forbice da 0 a 25 (0 = nessun rischio; 25 = rischio estremo)
La ponderazione dei rischi consiste nel considerare il rischio alla luce dell’analisi e nel raffrontarlo con altri rischi al fine di decidere le priorità e l’urgenza di trattamento. Intervallo da 1 a 5 rischio basso Intervallo da 6 a 15 rischio medio Intervallo da 15 a 25 rischio alto A) Area gestione del personale 1. Progressioni economiche 2. Conferimento di incarichi di collaborazione 3. Conferimento incarichi di responsabile di posizione organizzativa 4. Gestione di eventuali conflitti di interesse Area di Sottoaree di Processo Esemplificazio Valore Valor Valutazione rischio rischio interessato ne del medio e complessiva rischio della medi del rischio probabili o tà dell’impat to Ufficio Progressi Espletament Alterazione 3 3 9 Personale e oni o procedure dei risultati medio altri uffici economic concorsuali della he o di procedura selezione concorsuale, discrezionalit à di valutazione Ufficio Reclutamento Mobilità tra enti Alterazione 2 1 2 Personale dei risultati basso della procedura concorsuale Ufficio Conferiment Attribuzione Alterazione 3 2 6 Personale e o di incarichi incarichi ex dei risultati medio altri uffici di art.7 della collaborazion D.Lgs.n.165/0 procedura e 1 concorsuale Ufficio Conferimen Attribuzione Valutazion 2 3 6 Personale e to incarichi incarichi ex e medio altri uffici di art. 8 CCNL discrezion responsabil 31/3/1999 ale e di nell’assegnazi posizione one organizzativ dell’indennità a d posizione
Ufficio Gestione di Sussistenza di 3 3 9 Personale eventuali interessi medio conflitti di personali interesse rispetto ai procedimenti trattati B) Area affidamento di lavori, servizi e forniture 1. Per le modalità di scelta del contraente, si ricorre agli strumenti del mercato elettronico e, per gli appalti di lavori pubblici, alla Centrale di Committenza istituita presso l’ASMEL – Associazione per la sussidiarietà e la Modernizzazione degli Enti Locali.
2 Il bilancio di previsione viene approvato entro il mese di dicembre, e questo consente di attivare una migliore programmazione, evitando la reiterazione di piccoli affidamenti per far fronte alle ridotte capacità di spesa dell’esercizio provvisorio. 1. Individuazione dello strumento/istituto per l’affidamento 2. Affidamenti diretti 3. Revoca del bando 4. Varianti in corso di esecuzione del contratto 5. Subappalto 6. ricorrenza di ipotesi di proroghe di contratto. Area di Sottoaree di rischio Esemplificazione del Valore Valore Valutazione rischio rischio medio medio complessiva della dell’impatt del probabilità o rischi o Tutti gli Individuazione dello Artificioso frazionamento 3 4 12 uffici strumento per dell’appalto medi affidamento o Alterazione concorrenza 4 3 12 Tutti gli Affidamenti diretti (mancato ricorso a minima medi uffici o indagine di mercato; violazione divieto artificioso frazionamento; abuso di deroga a ricorso procedure telematiche di acquisto ove necessarie) Ufficio Varianti in corso di Il RUP, a seguito di accordo 2 2 4 Appalti esecuzione del con l’affidatario, certifica in basso contratto corso d’opera la necessità di varianti non necessarie Uffici Subappalto Autorizzazione illegittima al 3 3 9 o subappalto; mancato medi o Appal rispetto iter art. 118 Codice ti Contratti; rischio che operino ditte subappaltatrici non qualificate o colluse con associazioni mafiose Tutti gli Utilizzo reiterato e Illegittima rendita di 3 5 15 uffici ingiustificato di posizione dell’affidatario media proroga e chiusura alla del contratto concorrenza C) Area provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi di effetto economico diretto ed immediato per il destinatario
1. Provvedimenti amministrativi vincolati nell’an 2. Provvedimenti amministrativi a contenuto vincolato 3. Provvedimenti amministrativi vincolati nell’an e a contenuto vincolato 4. Provvedimenti amministrativi a contenuto discrezionale 5. Provvedimenti amministrativi discrezionali nell’an 6. Provvedimenti amministrativi discrezionali nell’an e nel contenuto Ufficio Sottoaree Processo Esemplificazio Valore Valore Valutazione interessa di interessato ne medio medio complessiva to rischio del rischio del
della dell’impat rischio probabilit to à Ufficio Provvedime Controllo Scia Mancate 2 2 4 verifiche basso Commercio nti attività amministra commerciali e tivi produttive vincolati nell’an Uffici Provvedime Controllo Mancate 2 2 4 verifiche basse o nti Scia edilizia edilizi amministra privata a tivi privata vincolati nell’an Uffici Provvedimen Rilascio permessi Rilascio 2 2 4 o ti a costruire e permesso in basso edilizi amministrati concessioni in assenza di a vi vincolati materia di edilizia requisiti o privat nell’an privata diniego a illegittimo che produce danno al richiedente Ufficio Provvedimenti Richiesta di Errata modalità 2 2 4 Patrimonio amministrativi a sdemanializzazion di computo del basso contenuto e di un tratto di valore con vincolato strada di uso danno per pubblico l’Ente e vantaggio per il richiedente Polizia Provvedimenti Controlli ed Omission 3 2 6 Municipale amministrativi a interventi in ee medio contenuto materia di edilizia alterazion vincolato e e ambiente/abban controlli; dono omissione rifiuti/affissioni sanzioni Ufficio Provvedim Scomputo Verifiche errate 2 2 4 Urbanisti enti oneri a vantaggio del basso ca amministra urbanizzazio privato e a tivi ne danno discrezional dell’Ente i nell’an Ufficio Provvedime Varianti Procedimento 2 3 6 Urbanisti nti urbanistiche e svolto in medio ca amministra correlati atti modo non tivi convenzionali corretto al discrezional con i privati fine di i nell’an e beneficiari procurare
nel vantaggio del contenuto privato con danno per l’Ente D) Area provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con effetto economico diretto ed immediato per il destinatario 1. Provvedimenti amministrativi vincolati nell’an 2. Provvedimenti amministrativi a contenuto vincolato 3. Provvedimenti amministrativi vincolati nell’an e a contenuto vincolato 4. Provvedimenti amministrativi a contenuto discrezionale 5. Provvedimenti amministrativi discrezionali nell’an 6. Provvedimenti amministrativi discrezionali nell’an e nel contenuto Ufficio Sottoaree di Processo Esemplificazio Valore Valore Valutazione rischio medio complessiva interessa interessat ne del medio della del rischio to o rischio dell’impatt probabili tà o Ufficio Provvedimen Assegnazio Errato 2 3 6 Case ti ne alloggi svolgimento medio popolari amministrati erp procedimento vi vincolati per favorire uno nell’an o più soggetti, omissione controllo requisiti
Uffici Provvedimen Rilascio Errato 2 3 6 o ti prestazio svolgimento medio servi amministrati ni socio procedimento zi vi vincolati assistenzi per favorire uno social nell’an ali o più soggetti, i omissione controllo requisiti Tutti Provvedimenti Concessione Mancato 2 3 6 gl amministrativi di contributi rispetto del medio i uffici disciplinare ove a contenuto e benefici esistente o discrezionale economici errato svolgimento del a privati procedimento per procurare vantaggi a privati Tutti Provvedime Concessione Mancato 2 3 6 gl nti di contributi rispetto del medio i uffici amministra disciplinare tivi e benefici ov discrezionali economici e esistente o nell’an e nel errato contenuto a privati svolgimento procedimento E) Area provvedimenti ulteriori soggetti a rischio Ufficio Sottoaree di Processo Esemplificazio Valor Valor Valutazione interessato rischio interessat ne del e e complessiva o rischio medi medi del rischio o o della dell’impat to probabilit à Ufficio Processi di spesa Emissione Influenza sui 2 3 6 Ragioneria mandati di tempi di medio pagamento pagamento e mancato rispetto dell’ordine delle liquidazioni
Ufficio Anagrafe Stato civile Rilascio carte Rilascio in 2 2 4 di identità assenza dei basso presupposti di legge o diniego arbitrario Ufficio Tributi Verifiche Verifiche Esclusione 3 5 15 evasione s controlli su medio tributaria u annualità taluni pregresse contribuenti Ufficio Espropri Espropriazioni Iter Alterazione 3 2 6 per pubblica espropriativo de medio utilità , in l procedimento particolare espropriativo Individuazion per attribuire e indennità di vantaggi a esproprio o privati di superficie Ufficio Corretta Adozione Uso arbitrario 3 3 9 patrimonio media gestio regolamenti di beni ne dei beni di gestione pubblici comunali de i beni e applicazio ne tariffe di uso Ufficio Prevenzione Volture Monitoraggio 3 3 9 Commercio usura e licenze mensile su media riciclaggio commerciali volture e ne subentri di l commercio licenze
commerciali Tutti gli uffici Pareri Rilascio pareri Violazione 2 2 4 endoprocedimen ad altri uffici normativa di basso tali in particolare settore (in durante le fasi particolare per di un favorire procedimento destinatario del amministrativ procedimento) o Art. 10 - Misure di prevenzione utili a ridurre la probabilità che il rischio si verifichi 1. Per il trattamento del rischio come sopra individuato, si individuano le seguenti misure di prevenzione e contrasto, idonee a neutralizzare o mitigare il livello di rischio-corruzione connesso ai processi amministrativi posti in essere dall’Ente, alle quali seguirà un’azione di monitoraggio, ossia la verifica dell’efficacia dei sistemi di prevenzione adottati e l’eventuale successiva introduzione di ulteriori strategie di prevenzione. A) Area acquisizione e progressione del personale Misura di prevenzione Obiettivi Tempi Responsabili Ricorso a procedure ad evidenza pubblica per ogni Creazione di 2019 P.O. tipologia di assunzione, compresi artt. 90 e 107 contesto non D.Lgs. favorevole alla 267/00 corruzione Dichiarazione in capo ai Commissari di concorso di Riduzione delle 2019 Commissari insussistenza di situazione di incompatibilità tra possibilità di essi e i concorrenti ex artt. 51 e 52 cpc manifestazione di eventi corruttivi Dichiarazione espressa, all’interno dell’atto di Riduzione delle 2019 Responsabile approvazione della graduatoria, da parte del possibilità di procedimento, P.O., responsabile del procedimento, del responsabile manifestazione di commissari d’ufficio e dei commissari, in merito all’assenza eventi corruttivi di conflitti di interesse ex art. 6 bis L. 241/90 Rispetto della normativa e di eventuali Creazione di 2019 P.O. regolamenti interni in merito all’attribuzione di contesto non incarichi ex art 7 favorevole alla D.Lgs.n. 165/2001 e art. 107 D.Lgs. 267/2000 corruzione Rispetto dei principi di pubblicità e trasparenza ex Creazione di Come da P.O. D.Lgs.n.33/2013 e inseriti nel Programma contesto d.lgs. non favorevole alla n.33/201 triennale corruzione 3 Rispetto del Codice di Comportamento e onere in Aumento delle 2019 Tutto il personale capo possibilità di ai dipendente di segnalare eventuali anomalie al scoprire eventi Responsabile prevenzione corruttivi
Obbligo di adeguata attività istruttoria e di Aumento delle 2019 Responsabili del motivazione del provvedimento possibilità di procedimento e P.O. scoprire eventi corruttivi In sede di assegnazione degli incarichi, Garantire piena 2019 Segretario e delle P.O acquisizione della certificazione (sottoposta ad trasparenza delle aggiornamento annuale) in materia di posizioni personali insussistenza di cause di del inconferibilità o di incompatibilità, da pubblicare Segretario e delle sul P.O.
sito web istituzionale in “Amministrazione Trasparente” Previsione regolamentare secondo la quale Evitare di assegnare 2019 Giunta che approva nell'assegnazione del dipendente all'ufficio si ad ufficio personale regolamento di uffici debba verificare la condizione personale del per il quale si e servizi dipendente possano prefigurare ipotesi generalizzate di conflitto di interesse ed obbligo di astensione, con conseguente rallentamento dell'ordinaria gestione delle attività di ufficio e la precostituzione di situazioni a rischio di eventi corruttivi Predeterminazione dei criteri di Delimitare la 2019 Giunta che approva valutazione dei punteggi per titoli vari e discrezionalità della regolamento di uffici curriculum commissione di e servizi concorso Per dare piena attuazione al dispositivo degli artt. 5, 6 e 14 del D.P.R. 62/2013 (codice di comportamento), si è predisposta apposita modulistica, allegata al programma 2015/2017 e già in uso al personale. Stante l’esiguità della dotazione organica e la specializzazione richiesta per la titolarità delle Posizioni Organizzative, non è possibile attuare la rotazione del personale avente funzione dirigenziale. Obiettivi per gli anni 2019/2021: Nel riorganizzare il personale in vista della riduzione della dotazione organica, provvedere a garantire la sostituibilità quanto più ampia possibile tra i dipendenti dello stesso ufficio, anche se addetti a mansioni diverse, per garantire la copertura del servizio anche nel caso di assenza per ferie o malattia, e per evitare indebito accentramento di funzioni e competenze, che potrebbero favorire comportamenti inopportuni, prima ancora che illegittimi. B) Area affidamento di lavori, servizi e forniture Misura di prevenzione Obiettivi Tempi Responsabili
Pubblicazione entro il 31 gennaio di ogni Aumento 31 gennaio P.O. anno sul sito istituzionale di tabelle indicanti: dell 2020 struttura proponente oggetto del bando, e possibilità di elenco degli operatori invitati a presentare scoprire eventi offerte, aggiudicatario e importo di corruttivi aggiudicazione, tempi di completamento dell’opera, servizio o fornitura, importo delle somme liquidate. Tali tabelle
riassuntive devono essere scaricabili in formato aperto e trasmissione delle stesse all’AVCP Ricorso a Consip e al MEPA o mercato Riduzione delle Misura già P.O. e elettronico regionale per acquisizioni di possibilità di attuata responsabile del forniture e servizi sottosoglia comunitaria manifestazione di procedimento eventi corruttivi Ricorso alla CUC per le procedura di appalti di Riduzione delle 2019 P.O. Area Tecnica lavori, servizi e forniture possibilità di manifestazione di eventi corruttivi Nei casi di ricorso all’affidamento diretto ex Riduzione delle Misura già P.O. e D.Lgs. 50/16 assicurare sempre un livello possibilità di operativ responsabile del minimo di confronto concorrenziale (2 manifestazione di a procedimento preventivi fino a € 20.000,00; 3 preventivi eventi corruttivi fino a 40.000,00) e applicazione del criterio della rotazione Specificazione nei bandi, negli avvisi e nei Creazione di contesto 2019 P.O. e contratti di appalto che il mancato rispetto non favorevole alla responsabile del delle clausole del codice di comportamento è corruzione procedimento causa di esclusione dalle gare Creazione di contesto 2019 Dettagliata motivazione nel caso di ricorso agli P.O. istituti di proroga e rinnovo contrattuale non favorevole alla corruzione Rispetto della programmazione delle opere Creazione di contesto 2019 P.O. inserite nel programma triennale e non favorevole alla individuazione delle risorse aggiuntive per corruzione opere non inserite nell’elenco annuale Predisposizione ed utilizzo di schemi standard Creazione di contesto 2019 P.O. e per convenzioni di lottizzazione non favorevole responsabile del alla procedimento corruzione Rispetto dei principi di pubblicità e Creazione di contesto Come da D.Lgs. P.O. trasparenza ex D.Lgs.n.33/2013 non favorevole n.33/2013 alla corruzione Rispetto del Codice di Comportamento e Aumento Misura già in Tutto il personale onere in capo ai dipendente di delle corso di segnalare eventuali possibilità di applicazione anomalie al Responsabile prevenzione scoprire eventi corruttivi Integrazione dei bandi di gara e delle lettere Aumento 2019 P.O. di invito con una clausola che preveda la dell dichiarazione delle relazioni di parentela e e possibilità di affinità tra i titolari, i soci e gli amministratori scoprire eventi della società con i dipendenti corruttivi dell’amministrazione, per gestire l’eventuale conflitto di interesse
Indicazione dei motivi qualificati per Evitare abusi volti ad Misura già in Responsabil de l’adozione delle procedure di somma eludere il rispetto dei corso di e l urgenza e per le proroghe dei contratti principi attuazione procediment e pe o P.O. r l’affidamento C) Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi di effetto economico diretto per il destinatario
Misura di prevenzione Obiettivi Tempi Responsabili Rispetto dei principi di pubblicità e trasparenza Creazione di Come P.O. ex D.Lgs.n.33/2013 contesto non d favorevole alla a D.Lgs. corruzione n.33/2013 Obbligo di adeguata attività istruttoria e di Aumento 2019 Responsabili motivazione del provvedimento dell de e possibilità di l procedimento e P.O. scoprire eventi corruttivi Verbalizzazione delle operazioni di controllo a Aumento 2019 Segretario Generale campione dell e possibilità di scoprire eventi corruttivi Rispetto del Codice di Comportamento e onere Aumento 2019 Tutto il personale in capo ai dipendente di segnalare eventuali dell anomalie al e possibilità di Responsabile prevenzione scoprire eventi corruttivi D) Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con effetto economico diretto ed immediato per il destinatario Misura di prevenzione Obiettivi Tempi Responsabili Controllo, anche a mezzo campionamento Aumento delle 2019 P.O. delle autocertificazioni ex DPR 445/00 possibilità di utilizzate per scoprire accedere alle prestazioni eventi corruttivi Verbalizzazione delle operazioni di controllo Aumento delle 2019 P.O. possibilità di scoprire eventi corruttivi Valutazione analitica dei costi di Aumento delle 2019 P.O. urbanizzazione da scomputare possibilità di scoprire eventi corruttivi Rispetto del Regolamento Contributi dell’Ente Riduzione delle 2019 P.O. possibilità di manifestazione di eventi corruttivi Repressione abusi edilizi Creazione di contesto 2019 P.O. non favorevole
all a corruzione Obbligo di adeguata attività istruttoria e di Aumento delle Immediata Responsabili motivazione del provvedimento possibilità de di scoprire eventi corruttivi l procedimento e P.O. Rispetto del Codice di Comportamento e Aumento delle Immediato Tutto il personale onere in possibilità capo ai dipendente di segnalare di scoprire eventuali anomalie al Responsabile eventi corruttivi prevenzione E) Altre attività soggette a rischio Misura di prevenzione Obietti Tempi Responsabili vi Controllo SCIA previa formazione di criteri Aumento delle 2019 P.O. per possibilità la creazione di un campione di di scoprire eventi pratiche da
controllare corruttivi Obbligo di adeguata attività istruttoria e di Aumento delle 2019 Responsabili motivazione del provvedimento possibilità di de scoprire l procedimento e eventi P.O. corruttivi Rispetto tassativo del Regolamento Tributi e Riduzione delle 2019 P.O. e del regolamento delle entrate in materia di possibilità di responsabili rateizzazione, sgravi e rimborsi manifestazione di procedimento eventi corruttivi Individuazione preventiva di criteri di Riduzione delle 2019 P.O. e controllo per l’attività di accertamento, possibilità di responsabili verifica ed iscrizione a ruolo dei tributi manifestazione di procedimento eventi corruttivi Attività di controllo e modalità di verifica dell’attuazione delle misure: Monitoraggio a mezzo di campionamento sul dovere di astensione in caso di conflitto d'interessi Relazione periodica delle P.O. rispetto all'attuazione delle previsioni del Piano Controllo a campione dei provvedimenti emanati, attraverso il vigente sistema di controlli interni Esclusione dalle commissioni di gara e dai compiti di segretario per coloro che sono stati condannati, anche con sentenza non passata in giudicato, per i reati previsti nel capo I del titolo II del libro secondo del codice penale: l’accertamento sui precedenti penali avviene mediante acquisizione d’ufficio ovvero mediante dichiarazione sostitutiva di certificazione resa dall’interessato ex art. 46 D.P.R. n. 445 del 2000 (art. 20 d.lgs. n. 39 del 2013) Monitoraggio degli affidamenti diretti, per verificare l’effettivo rispetto dell’acquisizione di più preventivi Monitoraggio a mezzo di campionamento sul rispetto del principio della rotazione dei contraenti nelle procedure di gara. Art. 11 - Misure di prevenzione di carattere generale incidenti sull’organizzazione generale 1. Oltre alle misure già adottate con il piano di prevenzione 2014/2016, 2015/2017 e 2016/2018, si ritiene utile per il nuovo triennio confermare le seguenti misure di prevenzione aventi carattere generale già indicate nel precedente piano 2018/2020: a) codice di comportamento: non risulta necessario apportare alcuna modifica, mentre continua a trovare applicazione l’apposita modulistica predisposta per omogeneizzare le dichiarazioni e semplificare la richiesta di informazioni da parte dei dipendenti, oltre ad essere stata fornita dal Segretario Generale apposita informazione in merito a concrete situazioni del personale; b) rapporto con le imprese: nell’avviso pubblico o nella lettera di invito, richiamare espressamente l’obbligo del contraente al rispetto delle norme del codice di comportamento per quanto applicabili, pena la risoluzione del rapporto contrattuale; c) integrazione con la fase dei controlli interni: il Segretario Generale, in qualità di organo preposto ai controlli, nonché di responsabile della prevenzione della corruzione, fornisce periodicamente direttive in merito ai controlli effettuati, indicando le eventuali azioni correttive che si rendono necessarie; d) formazione del personale dipendente: nel sottolineare l’importanza dell’attività formativa per prevenire fenomeni corruttivi, e tenuto conto della scarsità di risorse finanziarie, si
prevede di curare l’aggiornamento professionale del personale preposto alle aree più a rischio corruttivo, attraverso partecipazione a corsi gratuiti, in house o con webseminar; e) verifica delle incompatibilità alla cessazione del rapporto di lavoro: il responsabile della prevenzione della corruzione dà disposizioni affinché: 1) nei contratti di assunzione sia prevista la clausola che preveda il divieto, nei 3 anni successivi alla cessazione del rapporto di lavoro con il Comune, di prestare attività lavorativa nei confronti dei destinatari dei provvedimenti adottati e dei contratti conclusi con l’apporto decisionale del dipendente; 2) nei bandi di gara e negli atti prodromici agli affidamenti sia inserita la condizione soggettiva di non aver attribuito incarichi ad ex-dipendenti che hanno esercitato poteri autoritativi o negoziali nei loro confronti nei 3 anni successivi alla cessazione del rapporto di lavoro; 3) sia disposta l’esclusione dalle procedure di affidamento di chi non ha rispettato tali clausole; f) tutela per chi segnala eventuali fenomeni corruttivi: ogni segnalazione da parte di dipendenti o di cittadini può essere inoltrata personalmente via mail all’indirizzo di posta del Segretario Generale, che la tratterà nel rispetto dell’obbligo di riservatezza; g) pubblicità e trasparenza: la trasparenza rappresenta uno strumento fondamentale per la prevenzione della corruzione e per l'efficienza e l'efficacia dell'azione amministrativa, assicurando il controllo, da parte del cittadino e/o utente, delle decisioni dell’amministrazione. In attuazione del D.gs. 33/2013, si è già provveduto ad implementare il sito istituzionale e le specifiche sezioni di “Amministrazione trasparente”. Si punta ad un maggior coinvolgimento di tutti i Responsabili, affinché si impegnino a curare le pubblicazioni delle aree di rispettiva competenza. Tale obiettivo viene enucleato anche nel piano della performance ed è oggetto di valutazione. I responsabili della trasmissione e della pubblicazione dei documenti, delle informazioni e dei dati ai sensi del d.lgs. 33/2013, sono i Responsabili di Area, ovvero i responsabili di procedimento che essi provvederanno a designare con specifico atto formale; h) verifiche e controlli dell’insussistenza di cause di inconferibilità e di incompatibilità di incarichi: all’atto del conferimento dell’incarico di Responsabile di Area occorre verificare l’insussistenza delle cause di inconferibilità o di incompatibilità ai sensi dell’art. 20 del d.lgs. 39/2013, corredando la documentazione con l’elenco degli incarichi ricoperti nonché delle eventuali condanne subite per reati contro la pubblica amministrazione; i) Inserimento dei dati nell’Anagrafe unica delle stazioni appaltanti (AUSA): il soggetto preposto all’iscrizione e all’aggiornamento dei dati (RASA) fino all’entrata in vigore del nuovo sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti, previsto dall’art. 38 del nuovo Codice dei contratti pubblici, è l'Arch. Cristina Frosini; j) rotazione del personale: non essendo possibile procedere alla rotazione dei Responsabili di Area per l’infungibilità delle funzioni, per l’esiguità della dotazione organica e per la pluralità di funzioni in capo ad ogni Responsabile, tale che un passaggio di consegne comporterebbe una paralisi delle attività ordinarie, un sistema utile a prevenire la creazione di una situazione di totale elusione di controlli è garantita dal fatto che i Responsabili di Area Tecnica e della P.M. hanno un sostituto che collabora con gli stessi con uno scambio di informazioni e talora la piena sostituzione di funzioni; per quanto attiene all’Area Ragioneria, sociale e scuola, data l’estensione di compiti, le pratiche sono gestite dai responsabili di procedimento individuati, residuando alla Responsabile di Area l’adozione dell’atto finale, previa verifica dell’iter procedimentale, così da effettuare una valutazione condivisa delle procedure; il Responsabile dell’Area Affari Generali, che è attualmente il
Segretario Generale, in caso di assenza viene sostituito dalla Responsabile dell’Area Ragioneria; k) accesso civico: il RPCT, oltre alla facoltà di chiedere agli uffici informazioni sull’esito delle istanze, deve occuparsi, per espressa disposizione normativa (art. 5, co.7, d.lgs. 33/2013, come novellato dal d.lgs. 97/2016), dei casi di riesame (sia che l’accesso riguardi dati a pubblicazione obbligatoria o meno); in tale occasione il RPC fornirà più ampia formazione in merito, con la predisposizione di apposita modulistica; l) partecipazioni societarie: in attuazione della L 124/2015, è stato adottato il D. Lgs. 175/2016, Testo Unico, «per il riordino della disciplina in materia di partecipazioni societarie delle amministrazioni pubbliche», che ha ad oggetto «la costituzione di società da parte di amministrazioni pubbliche nonché l’acquisto, il mantenimento e la gestione di partecipazioni da parte di tali amministrazioni in società a totale o parziale partecipazione pubblica, diretta o indiretta». La nuova disciplina, al fine di perseguire gli scopi della riconduzione delle partecipazioni al perseguimento dei fini istituzionali dell’amministrazione e del massimo risparmio di risorse pubbliche, detta regole più stringenti sulle procedure di scelta quanto al mantenimento di partecipazioni in atto, che devono essere oggetto di “analitica motivazione” (art. 5) e di una annuale analisi dell’assetto delle società di cui detengono partecipazione, anche attraverso un “piano di riassetto” o di “razionalizzazione” (art. 20). Sono, poi, dettate norme sulle finalità perseguibili con la partecipazione in società (art. 4), sull’organizzazione e gestione delle società a controllo pubblico, la valutazione del rischio aziendale, l’adozione di più qualificati strumenti di “governo societario” (art. 6), la gestione del personale secondo regole sul reclutamento che avvicinino tali società al regime del lavoro con le pubbliche amministrazioni (art. 19). Il PNA 2016 indica alle amministrazioni pubbliche, titolari di partecipazioni, soprattutto di controllo, in enti di diritto privato, una serie di misure, coerenti con il processo di revisione delle partecipazioni avviato con il decreto legislativo di attuazione dell’art. 18 della l. 124/2015, ma mirate in modo specifico alla maggiore imparzialità e alla trasparenza, con particolare riguardo per le attività di pubblico interesse affidate agli enti partecipati. Le amministrazioni valutano, ai fini dell’analitica motivazione per la costituzione di nuovi enti o del mantenimento di partecipazione in essere, se la forma privatistica sia adeguata alla garanzia dell’imparzialità e della trasparenza delle funzioni affidate. In caso di valutazione negativa, si dovrebbe procedere alla “reinternalizzazione” dei compiti riportandoli alla competenza di uffici dell’amministrazione. Le amministrazioni valutano se sia necessario limitare la esternalizzazione dei compiti di interesse pubblico. Ciò vale in particolare con riferimento alle attività strumentali. Le amministrazioni dovrebbero vigilare perché siano affidate agli enti privati partecipati le sole attività strumentali più “lontane” dal diretto svolgimento di funzioni amministrative. Le amministrazioni sottopongono gli enti partecipati a più stringenti e frequenti controlli sugli assetti societari e sullo svolgimento delle attività di pubblico interesse affidate. In particolare, occorre avere riguardo alle procedure di affidamento di lavori, servizi e forniture, alle procedure di espropriazione di pubblico interesse, all’erogazione di servizi di interesse generale e di interesse economico generale. Nella valutazione di scelte organizzative tra esternalizzazione o reinternalizzazione va considerato anche il profilo della capacità dell’amministrazione di svolgere adeguati controlli. Riservandosi una più approfondita verifica sui dispositivi del D.Lgs. 175/2016,
compito primario del RPC è la verifica che le società attuino le misure in materia di trasparenza in quanto compatibili. Art. 12 - Aggiornamento 1. Le modifiche e gli aggiornamenti del piano triennale vengono disposte a cura del responsabile della prevenzione e approvate dalla Giunta comunale. 2. L’aggiornamento viene pubblicato in forma permanente sul sito internet istituzionale dell'Ente in apposita sottosezione all'interno di quella denominata “Amministrazione trasparente” e trasmesso per mail o in forma cartacea a ciascun dipendente. 3. L'amministrazione, contestualmente alla sottoscrizione del contratto di lavoro o, in mancanza, all'atto di conferimento dell'incarico, consegna e fa sottoscrivere ai nuovi assunti, con rapporti comunque denominati, copia del presente piano. PARTE II - TRASPARENZA 1. La trasparenza Questa amministrazione ritiene la trasparenza sostanziale e l’accesso civico le misure principali per contrastare i fenomeni corruttivi. Il 14 marzo 2013 il legislatore ha varato il decreto legislativo 33/2013 di “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”. Successivamente, il decreto legislativo 97/2016, ha modificato la quasi totalità degli articoli e degli istituiti del suddetto “decreto trasparenza”. Il 28 dicembre 2016, l’Autorità nazionale anticorruzione ha approvato la deliberazione numero 1310 sulle “Prime linee guida recanti indicazioni sull’attuazione degli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni contenute nel d.lgs. 33/2013 come modificato dal d.lgs. 97/2016”. Nella versione originale il decreto 33/2013 si poneva quale oggetto e fine la “trasparenza della PA”. Il Foia ha spostato il baricentro della normativa a favore del “cittadino” e del suo diritto di accesso. E’ la libertà di accesso civico l’oggetto ed il fine del decreto, libertà che viene assicurata, seppur nel rispetto “dei limiti relativi alla tutela di interessi pubblici e privati giuridicamente rilevanti”, attraverso l’istituto dell'accesso civico e la pubblicazione di documenti, informazioni e dati concernenti l'organizzazione e l'attività delle pubbliche amministrazioni. In ogni caso, la trasparenza rimane la misura cardine dell’intero impianto anticorruzione delineato dal legislatore della legge 190/2012. Secondo l’articolo 1 del d.lgs. 33/2013, rinnovato dal decreto legislativo 97/2016: “La trasparenza è intesa come accessibilità totale dei dati e documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni, allo scopo di tutelare i diritti dei cittadini, promuovere la partecipazione degli interessati all'attività amministrativa e favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull'utilizzo delle risorse pubbliche.” In conseguenza della cancellazione del programma triennale per la trasparenza e l’integrità, ad opera del decreto legislativo 97/2016, l’individuazione delle modalità di attuazione della trasparenza è parte integrante del PTPC in una “apposita sezione”. L’ANAC raccomanda alle amministrazioni di “rafforzare tale misura nei propri PTPC anche oltre al rispetto di specifici obblighi di pubblicazione già contenuti in disposizioni vigenti” (PNA 2016 pagina 24).
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