ECONOMIA INTERVISTE MARCO VALLI, LE BANCHE CENTRALI NUOVAMENTE PROTAGONISTE LUCA BAGATO, EUROTLX UN MERCATO IN CRESCITA - UNICREDIT INVESTIMENTI
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M E G L I O. C H I A R O, I N V E S T I VEDI OTTOBRE | 2019 Economia Interviste Il ritorno di politiche monetarie Marco Valli, Le banche centrali accomodanti nuovamente protagoniste Luca Bagato, EuroTLX Focus un mercato in crescita Le sfide economiche del nuovo governo italiano
SOMMARIO Numero 14 Ottobre 2019 ECONOMIA E MERCATI EDUCATION 04 Le banche centrali nuovamente protagoniste 21 Nuove opportunità di rendimento con i Cash Collect 08 Le sfide economiche del nuovo governo italiano 24 Certificati Equity Protection: protezione del capitale 10 Focus euro-dollaro, alla ricerca di un trend e performance in un’unica soluzione d’investimento 12 Mercato obbligazionario tra tassi negativi e credit spread MERCATO DEI CERTIFICATE 14 Petrolio: elevato rischio geopolitico, 26 EuroTLX, un mercato in crescita ma fondamentali solidi CATALOGO PRODOTTI OSSERVATORIO INTERNAZIONALE 28 Catalogo Certificate 16 È davvero ritornato il capitalismo degli “Stakeholder”? DIRETTORE Alessandro Secciani, SOTTO LA LENTE CASA EDITRICE GMR SRL Viale San Michele del Carso 1 20144 Milano, STAMPA Arti grafiche alpine Via Luigi Belotti 14 21052 Busto Arsizio (VA), 18 Una strategia long/short per guidare la AUTORIZZAZIONE N.151 del 14 maggio 2015 del tribunale di Milano, volatilità di Tesla SERVIZIO CLIENTI info.investimenti@unicredit.it La presente pubblicazione (Pubblicazione) è prodotta dall’Editore GMR Srl Viale San Michele del Carso, 1 20144 Milano. La medesima è rivolta al pubblico indistinto ed ha contenuto di carattere informativo - promozionale. Essa non costituisce né da parte dell’Editore, né da parte dell’Emittente/Emittenti ivi citati, né offerta, né raccomandazione, né consulenza in materia di investimenti per l’acquisto, la vendita o la tenuta degli strumenti finanziari ivi menzionati, né è da intendersi, nemmeno in parte, come presupposto di o in connessione a un qualsiasi contratto o impegno di qualsivoglia tipo. Qualsiasi eventuale riferimento nella Pubblicazione a specifici obiettivi e situazioni finanziarie degli investitori si basa su generiche assunzioni, non confermate dagli investitori stessi. Gli strumenti finanziari e gli investimenti ivi rappresentati potrebbero essere non appropriati/adeguati per gli investitori che ricevono la Pubblicazione. I medesimi sono responsabili in modo esclusivo di effettuare le proprie indipendenti valutazioni e verifiche sulle condizioni di mercato, sui prodotti, sugli investimenti ed operazioni cui si riferisce la Pubblicazione. Gli investitori devono effettuare le proprie valutazioni di appropriatezza/adeguatezza degli investi- menti negli strumenti ivi rappresentati, basandosi sui relativi rischi e meriti, nonché sulla propria strategia di investimento e situazione legale, fiscale, finanziaria. Prima di ogni investimento si raccomanda pertanto agli Investitori di informarsi presso il proprio intermediario sulla natura e sul rischio che esso comporta e di prendere visione del Prospetto di Base, dei successivi supplementi al Prospetto di Base e del Documento contenente le Informazioni Chiave (Key Information Do- cument - KID) degli strumenti finanziari disponibile presso il sito web dell’Emittente. Qualsiasi informazione contenuta nella Pubblicazione relativa a rendimenti passati, proiezioni, previsioni, stime o dichiarazioni di prospettive future, così come qualsiasi valutazione o altra informazione dai medesimi ricavata è a scopo esclusivamente illustrativo e non è da considerarsi indicatore affidabile di andamenti futuri. 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Gli Emittenti così come altre società del relativo Gruppo di ap- partenenza cui fa riferimento la Pubblicazione, hanno adottato misure, sistemi interni, controlli e procedure per identificare e gestire potenziali conflitti di interesse. Le informazioni contenute nella Pubblicazione non hanno la pretesa di essere esaustive e possono essere soggette a revisione o modifica materiale, senza obbligo di avviso. Esse si basano sulle informazioni ottenute da, o che si basano su, fonti informative che l’Editore e gli Emittenti considerano affidabili. Ad ogni modo, salvo il caso di false dichiarazioni fraudolente, né l’Editore né gli Emittenti né il relativo personale, rilasciano alcuna dichiarazione di accuratezza o completezza della Pubblicazione, né si assume alcuna responsabilità per qualsiasi danno perdita dovesse sorgere in relazione all’utilizzo o all’affidamento che venisse fatto sulla medesima. 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Inoltre UniCredit Bank AG è soggetta alla vigilanza della German Financial Supervisory Authority (BaFin), UniCredit Bank Austria AG alla vigilanza della Austrian Financial Market Authority (FMA) e UniCredit S.p.A. alla vigilanza sia di Banca d’Italia sia dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB). UniCredit Bank AG Milan branch è soggetto vigilato da Banca d’Italia, dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB) e dalla Federal Financial Supervisory Authority (BaFin). 2 onemarkets Magazine Ottobre I 2019
EDITORIALE Investire al tempo dei tassi negativi L’estate appena trascorsa è stata ricca di colpi di scena politici e i mercati non ci hanno risparmiato la solita volatilità agostana. In pochi giorni il parlamento italiano ha rimescolato le alleanze tra i partiti, scongiurando nuove elezioni e dando vita al governo “Conte bis”. I mercati inizialmente hanno apprezzato il nuovo equilibrio politico italiano e le prospettive di maggiore stabilità. Tuttavia serve ancora tempo affinché il nuovo governo confermi la fiducia degli operatori e ponga le basi per una ripresa dei nostri mercati domestici nel lungo termine. Nel frattempo, estendendo lo sguardo fuori dai nostri confini, tutti i fattori di rischio osservati negli ultimi mesi pesano ancora sulle previsioni economiche e rendono molto incerte le prospettive sui mercati. La guerra dei dazi intrapresa da Trump Nicola Francia non solo non si è attenuata, ma anzi, si è estesa su nuovi fronti, con l’introduzione Responsabile Private Investor Products Italy recente di nuove misure protezionistiche verso i prodotti europei. I negoziati sulla UniCredit Brexit non hanno fatto molti progressi e anche il parlamento inglese è lontano Presidente ACEPI dal trovare una soluzione condivisa. In questo scenario d’incertezza, le banche centrali vengono in aiuto dimostrandosi molto attive con politiche monetarie espansive. La Fed ha ricominciato a tagliare i tassi di riferimento, dopo un periodo di rialzo, mentre la Bce continua con la politica ultra-accomodante di misure “non convenzionali”, spingendo i tassi d’interesse in territorio negativo. Questa è una situazione nuova, mai sperimentata prima, che il mercato si trova ad affrontare e che in alcuni paesi ha già avuto come conseguenza l’applicazione di tassi negativi sui depositi bancari (al momento solo per grandi clienti con ammontari superiori a determinate soglie). Il risultato è contro-intuitivo e inizialmente scioccante: i clienti sostengono un costo per detenere liquidità presso una banca commerciale, ma del resto questo già avviene da alcuni anni per le banche quando depositano in banca centrale. Si tratta di una conseguenza quasi inevitabile. In tale contesto, per evitare il costo dei tassi negativi sui depositi, la liquidità sarà “forzatamen- te” indirizzata verso forme d’investimento con rendimenti positivi (a maggiore rischiosità), aumentando la domanda degli asset più rischiosi. Esattamente que- sta tendenza si ritrova nelle forme d’investimento preferite dai nostri lettori, i Certificati d’investimento. La rapida e consistente discesa dei tassi d’interesse ha influito notevolmente sui prodotti a capitale protetto, allungandone le scadenze e/o abbassandone i rendimenti potenziali. In questo scenario, dopo alcuni mesi di grande domanda per gli strumenti a capitale protetto, di nuovo la preferenza degli investitori si sposta gradualmente verso strumenti con protezione condi- zionata del capitale e opzione di rimborso anticipato del capitale (Cash Collect Auto-Callable ed Express). Questa tendenza si avvicina a quello che già da alcuni anni avviene negli altri mercati europei, dove gli strumenti d’investimento non hanno goduto dei maggiori rendimenti concessi dal più elevato credit spread de- gli emittenti italiani (Btp e Banche). Un interesse crescente verso i Certificati d’investimento si registra, inoltre, da parte della clientela corporate, la prima ad essere penalizzata dai rendimenti negativi. Di tutto questo, oltre ad un interessante articolo del Prof. Stiglitz (Premio Nobel per l’economia) si parla nelle pagine che seguono. Buona lettura e buoni investimenti onemarkets Magazine Ottobre I 2019 3
ECONOMIA E MERCATI Le banche centrali nuovamente protagoniste • Il ciclo economico globale è entrato in una fase di rallentamento della crescita • La direzione prevalente della politica monetaria è verso un ribasso dei tassi di interesse • Dalla Bce un nuovo programma di quantitative easing Marco Valli, Capo Economista Euro- mi idiosincratici molto complessi, giun- pa di UniCredit analizza il ritorno a gono indicazioni ‘dovish’ sul fronte della politiche monetarie espansive da parte politica monetaria e vediamo che la di- dei principali istituti centrali alla luce rezione prevalente è quella di un ribasso dell’attuale contesto economico, carat- dei tassi d’interesse. terizzato da fondamentali in progressivo D’altronde, pur con differenze da Paese deterioramento. a Paese, siamo in un contesto in cui la crescita delle principali economie è in Crescita in rallentamento, incertez- rallentamento, e dove a seguito di que- za riguardo alle tensioni commerciali sto rallentamento le dinamiche infla- tra Usa e Cina, indebolimento delle zionistiche tendono a indebolirsi. Negli aspettative di inflazione. In questo Stati Uniti l’economia sta ancora bene- contesto cosa ci possiamo aspettare ficiando dell’impatto positivo associa- dalle banche centrali? to allo stimolo fiscale, ma si iniziano a Possiamo affermare che siamo entrati vedere i primi, graduali segnali di fatica, in una nuova fase di allentamento mo- provenienti in particolare dal settore netario a livello globale, perché di fatto manifatturiero, che è il più esposto agli molte delle principali banche centrali, effetti della guerra commerciale. Nelle con l’eccezione della Bank of England nostre previsioni, la crescita negli Stati che è ancora alle prese con l’incertezza Uniti è destinata a perdere slancio nei legata alla Brexit, e della Banca centrale prossimi trimestri. norvegese, che di recente ha rivisto al ri- La crescita in Europa è tradizionalmen- alzo i tassi, hanno iniziato ad attuare (o te più esposta alle dinamiche del ciclo a segnalare) politiche monetarie espan- economico globale, prevalentemente sive. Dalla Fed, alla Bce, alla Banca del quelle afferenti al commercio mondiale, Giappone (che sembra aver aperto a e questo vale soprattutto per le econo- possibili nuove mosse), ma anche dai mie basate sull’attività manifatturiera e Marco Valli Capo Economista Europa principali mercati emergenti, a parte orientate all’export, come la Germania e UniCredit Bank AG l’Argentina che è alle prese con proble- l’Italia, che infatti in questa fase stanno 4 onemarkets Magazine Ottobre I 2019
ECONOMIA E MERCATI soffrendo di più. accompagnato da un meccanismo, il mità tra i membri del consiglio della La Cina è alle prese da un lato con un tiering, di aiuto per il settore bancario, Bce? aumento dei dazi doganali e dall’altro al fine di mitigare gli effetti dei tassi Questa volta Draghi ha dovuto fron- con una fase di rallentamento struttu- negativi sulla loro profittabilità: il mec- teggiare un’opposizione molto forte rale della crescita legato alla difficile canismo prevede che una quota della all’interno del consiglio della Bce, pro- transizione dell’economia cinese verso liquidità in eccesso degli istituti di cre- babilmente la più forte da quando l’Eu- un sentiero di sviluppo più sostenibile dito rimanga esente dal tasso di -0.50% rotower ha iniziato ad adottare misure rispetto ad un passato nel quale la cre- e venga remunerata allo zero per cento. non convenzionali di politica moneta- scita era guidata in buona parte da un’e- Con l’ultimo provvedimento la Bce ha ria. Verosimilmente, nel promuovere spansione del credito. infine stabilito termini più favorevoli per l’implementazione di un pacchetto di le operazioni di Tltro3, i programmi di misure così aggressivo, Draghi ha agito In cosa consiste il pacchetto di misure rifinanziamento a più lungo termine per considerando la prospettiva della fu- adottate dalla Bce nel meeting del 12 gli istituti creditizi, allungandone inoltre tura successione di Christine Lagarde a settembre? la durata da due a tre anni. presidente della Bce. Con la consapevo- Il pacchetto consiste di quattro misure In generale quando la Bce agisce trami- lezza che Lagarde, almeno nella prima fondamentali. Innanzitutto la Bce ha te un pacchetto di misure vuole che gli fase del suo mandato, non avrebbe for- lanciato un nuovo programma di quan- effetti di ogni singola misura vengano se voluto creare tensioni tra i membri titative easing che prevede acquisti di rafforzati dal dispiegamento contem- del consiglio. Presumibilmente, Draghi titoli per 20 miliardi al mese, con una poraneo di misure addizionali. Tramite ha quindi agito anche per rendere il pe- grande novità rispetto al passato: non è questi interventi la Banca centrale sta riodo di transizione un po’ più semplice stata comunicata una data esplicita di cercando di fornire stimolo monetario per il nuovo presidente, assumendosi termine delle operazioni di acquisto, ma all’economia in una fase in cui l’infla- l’onere di gestire una fase di contrasto il piano rimarrà in vigore fino a poco pri- zione continua a mantenersi lontana con alcuni esponenti contrari a mosse ma del primo rialzo dei tassi di interes- dall’obiettivo prefissato e in cui i rischi particolarmente espansive nel contesto se. La seconda misura consiste in un ta- per la crescita sembrano essere per lo attuale. glio del tasso sui depositi presso la Bce, più al ribasso. che è stato portato da -0,40% a -0,50% Quale potrà essere l’effetto sui mer- unitamente a una forward guidance raf- Si tratta di un pacchetto di stimoli cati? forzata. Questo provvedimento è stato piuttosto aggressivo, c’è stata unani- Uno degli effetti sarà probabilmente un onemarkets Magazine Ottobre I 2019 5
ECONOMIA E MERCATI appiattimento, o comunque un manteni- sono più esposti i paesi che sono ca- si d’interesse di un quarto di punto ma mento delle attuali curve dei rendimen- ratterizzati da una forte propensione il linguaggio è stato forse meno dovish ti dei titoli obbligazionari, soprattutto a all’export e che hanno una robusta base del previsto riguardo agli interventi fu- seguito del nuovo programma di quan- manifatturiera: questo è tipicamente il turi: per la maggioranza del Fomc que- titative easing. Il piano da 20 miliardi caso della Germania, che infatti sta cre- sto sarà l’ultimo taglio, perché di fatto di euro mensili di per sé non implica un scendo meno della maggior parte degli la banca centrale non prevede ulteriori flusso di acquisti particolarmente eleva- altri paesi della zona euro, e dall’Italia. riduzioni dei tassi, non solo da qui a fine to se confrontato ai programmi QE at- Di converso reggono meglio le econo- anno ma neanche negli anni successivi. tuati in precedenza dalla Bce, ma diven- mie che hanno un’economia maggior- Si tratta di una posizione basata su as- ta molto rilevante nel momento in cui si mente focalizzata sulla componente sunzioni di crescita che riteniamo trop- considera che non è stata indicata un’e- servizi, e che hanno una minore esposi- po ottimistiche. Noi continuiamo a pre- splicita scadenza del programma. Un zione al canale estero, come la Francia e vedere un rallentamento dell’economia piano a tempo indeterminato dovrebbe soprattutto la Spagna. statunitense, e l’indebolimento dei dati continuare a comprimere la parte lunga del settore manifatturiero rappresenta- della curva, e tramite questo, avere due Come si stanno muovendo le altre no dei segnali in questa direzione. L’e- effetti: da un lato stimolare l’economia, Banche centrali europee, in particola- conomia esibisce ancora una dinamica tramite un allentamento finanziario, e re la Bank of England e la Banca cen- positiva per quanto riguarda il mercato dall’altro fornire ai governi uno spazio di trale svizzera? del lavoro e i consumi, ma nel corso del manovra affinché possano agire con una La Bank of England deve necessaria- tempo anche questi punti di forza sono politica fiscale più incisiva. mente attendere di capire quello che destinati a indebolirsi. Di conseguenza, Con il pacchetto di misure per le banche, succederà in merito a Brexit per ave- di fronte a numeri di crescita inferiori al ovvero il tiering per limitare gli effetti re qualche indicazione sulla direzione previsto, la Banca centrale americana deleteri dei tassi negativi e il migliora- della politica monetaria. Se si concre- sarà probabilmente costretta a interve- mento dei termini della Tltro3, la Bce tizzasse uno scenario di soft Brexit po- nire con ulteriori tagli dei tassi, ancora intende non tanto supportare la profit- tremmo addirittura potenzialmente as- uno nel corso del 2019 e almeno altri tabilità degli istituti di credito, che non sistere ad un rialzo dei tassi, anche se due nel corso dell’anno prossimo. è uno dei suoi obiettivi, ma far sì che le riteniamo che questo non avverrà dato Questo scenario potrebbe cambiare se banche non soffrano eccessivamente ed che i rischi alla crescita sono al ribasso ci dovesse essere una svolta positiva evitare quindi problemi di trasmissione indipendentemente dall’esito dei nego- vera e propria riguardo alle tensioni della politica monetaria all’economia ziati sulla Brexit, visto che il Regno Uni- commerciali tra Stati Uniti e Cina. Se ci reale. to non è certo immune dall’andamento fosse un reale accordo tra le parti, che Anche il fatto che la forward guidance del ciclo economico mondiale. Quindi, in facesse venir meno l’incertezza che sta sia stata rafforzata, ovvero ci sia stata la sintesi, la Bank of England al momento caratterizzando il sistema produttivo dichiarazione esplicita da parte dell’Eu- è in posizione attendista senza un bias globale, questo avrebbe ovviamente un rotower che prima di procedere con un prestabilito; ma riteniamo che il rallen- impatto forte sul sentiment, che in ter- futuro rialzo dei tassi bisognerà assiste- tamento economico globale alla fine mini relativi sarebbe particolarmente re ad un rafforzamento dell’inflazione di costringerà la banca centrale a tagliare positivo per la zona euro, dal momento fondo che sia degno di nota, contribuirà i tassi. Anche la Banca centrale svizze- che è la più esposta al ciclo economico a mantenere piatte le curve dei tassi. ra nell’ultimo meeting è rimasta ferma globale. Si tratta comunque di uno sce- Per quanto riguarda gli effetti dei prov- e ha lasciato i tassi invariati, ma ha nario che non riteniamo si realizzerà. vedimenti della Bce su altri asset diversi dichiarato di essere pronta a prendere Non bisogna invece dimenticare l’av- dall’obbligazionario, direi che in questa provvedimenti qualora ritenesse neces- vicinarsi della data entro cui l’ammi- fase ne ha beneficiato il comparto azio- sario intervenire per indebolire il franco nistrazione Trump dovrà prendere una nario in generale, e in particolare l’equi- svizzero - sappiamo, infatti, che uno decisione relativamente all’imposizione ty bancario, dato che come abbiamo degli obiettivi primari della Bns è evi- di dazi sulle importazioni di automobili. visto alcune delle misure sono mirate a tare un apprezzamento eccessivo della Non abbiamo incorporato tale evento sostenere il settore creditizio. valuta elvetica contro le altre principali nel nostro scenario di base, ma se la divise. Casa Bianca annunciasse l’imposizione Il contesto economico è in deteriora- di tariffe sulle auto, questo avrebbe un mento. Qual è lo stato di salute della Che valutazioni si possono dare delle impatto negativo rilevante sull’econo- zona euro? E quali paesi in questo mo- decisioni prese dalla Federal Reserve mia europea, in particolare quella tede- mento sono in maggiore difficoltà? nel meeting del 18 settembre? sca, e su quella giapponese. • Come già evidenziato, in questa fase Come previsto, la Fed ha tagliato i tas- 6 onemarkets Magazine Ottobre I 2019
ECONOMIA E MERCATI Le sfide economiche del nuovo governo italiano • Il primo appuntamento urgente è l’approvazione del documento programmatico di bilancio per il 2020 Loredana Maria Federico Capo Economista Italia UniCredit Bank AG, Milano • La riduzione del cuneo fiscale è tra le principali priorità della coalizione guidata da Giuseppe Conte Nel suo discorso al Parlamento, il Pre- Il varo della manovra sarà comunque dell‘IVA da gennaio 2020 (per un am- sidente del Consiglio Giuseppe Conte impegnativo, in quanto il nuovo gover- montare inizialmente stimato in 23 mi- ha illustrato l‘ambiziosa agenda del go- no si è impegnato ad evitare aumenti liardi di euro, l‘1,3% del PIL, in termini di verno, elencando le principali priorità e sottolineando le sfide da affrontare. In linea di massima si tratta però di punti ancora vaghi e privi di dettaglio. Sulla base delle informazioni disponibili, di- scuteremo nel seguito soprattutto del- la manovra di bilancio per il 2020 e di quella che pare essere la priorità nume- ro uno del governo, ovvero la riduzione del cuneo fiscale. IL GOVERNO SI IMPEGNA A UNA MA- NOVRA 2020 ESPANSIVA La prima questione urgente è approvare il documento programmatico di bilan- cio per il 2020 entro la metà di otto- bre. Sarà il primo test importante che la nuova coalizione di governo dovrà affrontare. Il governo si è impegnato a cercare di bilanciare l‘esigenza di stimo- lare l‘economia con l‘obbligo di tenere sotto controllo il disavanzo di bilancio ed il debito pubblico, evitando rischi per le finanze pubbliche italiane. In teoria, ciò dovrebbe implicare il rispetto delle norme del Patto di stabilità e crescita dell‘UE, dato che il governo ha espresso l‘intenzione di ricostruire un dialogo co- struttivo con la Commissione europea. onemarkets Magazine Ottobre I 2019 7
ECONOMIA E MERCATI che se in quest’ultimo caso il governo dovrebbe probabilmente provare di essere in grado di utilizzare la flessibi- lità concessa quest‘anno, dimostrando un effettivo aumento delle spese in conto capitale. Qualora l‘Italia evitasse un confronto con la UE, un obiettivo di moderata espansione fiscale nel 2020 sarebbe valutato positivamente dai mercati. Con un disavanzo di bilancio fissato al 2,2% del PIL, oltre alle risorse che si dovranno trovare per compensare il gettito IVA, vi sarà probabilmente la necessità di reperire risorse aggiuntive per iniziare ad implementare l‘agenda economica del governo, a partire dalla riduzione del cuneo fiscale. Non sarà facile trovare un tale ammontare di ri- sorse. L‘impegno del governo prevede un incremento delle entrate e una se- ria spending review, comprendente una razionalizzazione della spesa corrente e una revisione delle spese fiscali, ma maggiori entrate). Per fare ciò il governo ha fissato un target al 2.2%. Il governo i tempi stretti renderanno inevitabil- dovrà introdurre diverse misure in gra- in questo caso tuttavia rinuncerebbe mente incerto il risultato di tale impe- do di sostituire le entrate che sarebbero all‘impegno di ridurre il disavanzo di gno. Sul fronte delle entrate, il governo derivate dall‘aumento dell‘IVA, e dovrà bilancio strutturale, che finirebbe quin- si propone di rafforzare la lotta contro sperare in un certo grado di flessibilità di per peggiorare rispetto al livello del l‘evasione fiscale. In generale il gover- da parte della Commissione europea. 2019 ed è quindi altamente probabile no avrà bisogno o di aumentare la base Per il 2020 il target per il disavanzo che il governo dovrà richiedere qualche imponibile oppure di aumentare le ali- di bilancio ad aprile era stato fissato concessione alla UE in termini di flessi- quote fiscali e tagliare la spesa pubblica al 2,1% del PIL, con un miglioramento bilità delle regole sul bilancio. per un importo pari almeno a quanto del saldo di bilancio strutturale (il sal- Ciò potrà essere associato a investi- incluso nella manovra 2019, quando il do che rileva per le regole di bilancio menti per dissesto idrogeologico, an- governo decise di adottare diverse mi- europee) dello 0,2% del PIL. Rispetto a tale stima, il saldo di bilancio potrebbe ora essere migliore di quanto previsto Grafico 1. Il cuneo fiscale: un confronto tra paesi, dati 2018 in % sul costo del lavoro • • inizialmente. Il governo può contare in- Single al 100% della retribuzione media, senza figli fatti su risparmi potenziali per minori Coppia monoreddito al 100% della retribuzione media, con due figli spese pubbliche, soprattutto per minori 60 esborsi per spesa pensionistica e mino- 50 ri spese per interessi, poiché l‘adesione al piano di pensionamento anticipato 40 “Quota 100” è stata finora inferiore alle 30 previsioni iniziali e la spesa per interes- si è diminuita sensibilmente da aprile. 20 Secondo le nostre stime, se l’anno pros- 10 simo il governo impiegherà tali risparmi per finanziare nuove misure di spesa o 0 per compensare le minori entrate, il di- Belgio Germania Italia Francia Austria Slovenia Finlandia Rep.Slovacca Grecia Portogallo Spagna Lux PaesiBassi Estonia OECD-Avg Irlanda Uk savanzo probabilmente si attesterà in Fonte: OCSE, UniCredit Research un intorno del 2,0% del PIL ed il governo 8 onemarkets Magazine Ottobre I 2019
ECONOMIA E MERCATI sure, che andavano dall‘aumento delle mo è sceso negli ultimi sei anni (era pari ma di riforme, il governo Renzi ridusse entrate dalle banche, imposte sui gio- al 50% del costo del lavoro totale nel il cuneo fiscale per i redditi bassi, intro- chi, cessioni immobiliari a tagli lineari 2012, rispetto al 47,7% in Italia). ducendo un bonus di 80 euro al mese alla spesa dei ministeri. Questo obietti- I dati, tuttavia, mostrano che, anche se per chi aveva un reddito annuo da lavo- vo sembrava molto difficile un anno fa, in Germania il cuneo fiscale è elevato ro dipendente tra 8.174 e 24.600 euro. ma per il 2019 tali risorse sono risultate per i dipendenti, è significativamente Questa misura portò ad una riduzione complessivamente pari a 17 miliardi di più basso per le famiglie: scende infatti del cuneo fiscale di circa il 4% del costo euro (o 1,0% del PIL). In teoria, non c‘è al 35% del costo totale del lavoro per totale del lavoro per questa categoria motivo per cui uno sforzo analogo non una coppia sposata monoreddito con di lavoratori. Per le finanze pubbliche, possa essere ripetuto oggi. due figli. Questo grazie a una consisten- il costo annuale dell‘implementazione te riduzione nella tassazione sui redditi di tale misura fu di circa 10 miliardi di LA PRIORITÀ NUMERO UNO A LIVELLO per i nuclei familiari. euro, lo 0,6% del PIL, in quanto riguarda- DI TASSAZIONE: RIDURRE IL CUNEO La composizione del cuneo fiscale nei va una categoria di contribuenti partico- FISCALE vari Paesi indica che, in Italia, i contri- larmente ampia, pari al 50% del totale. Nel suo discorso al Parlamento il Presi- buti a carico dei dipendenti sono relati- La decisione del governo attuale potreb- dente del Consiglio ha detto che la ridu- vamente bassi rispetto ai principali Pa- be quindi essere di estendere questa zione del cuneo fiscale a vantaggio dei esi simili, ma c‘è spazio per abbassare misura sia per i redditi bassi, inferiori a lavoratori è una delle priorità principali quelli a carico dei datori di lavoro e le 8.000 euro l‘anno sia aumentando il tet- del suo governo. Ciò implicherebbe una imposte sul reddito. La prima misura to del reddito annuo sopra 24.600 euro riduzione delle imposte sul lavoro e dei ridurrebbe i costi totali legati al lavoro e prevedendo sgravi fiscali decrescenti contributi previdenziali per chi percepi- e versati dalle imprese italiane. Ciò po- fino a un reddito annuo probabilmente sce redditi medio-bassi. Il governo ha trebbe stimolare la domanda di lavoro di 55.000 euro. L‘implementazione della quindi confermato l‘intenzione di ab- e aumentare la loro competitività. Il riduzione del cuneo fiscale sarà molto bassare l‘elevato carico fiscale, a partire governo ha annunciato che opterà per probabilmente programmata nell‘arco dalla manovra 2020. la seconda misura, puntando ad abbas- di tre anni, alla luce della difficoltà di Le tasse sul lavoro in Italia sono parti- sare l’aggravio sui redditi delle perso- reperire risorse consistenti nel 2020. Da colarmente elevate, un fattore che ha ne fisiche per i dipendenti con redditi un lato, ciò dovrebbe contenere il costo ostacolato la riduzione della disoccu- medio-bassi. L‘obiettivo è stimolare la di implementazione di questa misura pazione. Il cuneo fiscale (per un lavora- crescita economica nel breve termine, per il prossimo anno. Dall‘altro, inevita- tore medio senza figli, come misurato rilanciando i consumi privati, e fornire bilmente ridurrà la spinta positiva sulla dall‘OCSE) è attualmente pari al 48% maggiori incentivi al lavoro, sostenendo domanda interna. del costo totale a carico delle aziende. È l‘offerta di lavoro, in particolare se l‘in- Sempre sul fronte del mercato del la- leggermente inferiore a quello della Ger- tervento è diretto ai lavoratori a basso voro, pare esserci anche un certo con- mania (49,5%) e pressoché in linea con reddito. senso, all‘interno della coalizione di quello della Francia, anche se quest‘ulti- Nel 2014, nel quadro del suo program- governo, riguardo all‘introduzione di un salario minimo ed è stata già annuncia- ta la volontà di garantire un aumento Grafico 2. La composizione del cuneo fiscale, dati 2018 in % sul costo del lavoro delle tutele a beneficio dei lavoratori. • Imposte sui redditi • Contributi, lavoratore dipendente • Contributi, datore di lavoro Tuttavia, le caratteristiche principali degli interventi sembrano tutt‘altro che 50 definite. Pertanto al momento appare 16.0 meno probabile che vengano allocate 40 12.3 16.7 risorse per questa misura nella pros- 11.5 sima manovra di bilancio. Inoltre, alla 30 8.8 17.3 7.2 luce del rischio di un ulteriore aumento 4.9 12.6 20 del costo del lavoro per le imprese e la 24.0 26.5 conseguente penalizzazione della loro 23.0 8.5 10 16.2 competitività, sarebbe auspicabile che 9.8 il governo avesse tempo sufficiente per 0 valutare costi e benefici per il settore Germania Italia Francia Spagna Uk privato dell’introduzione di tale misu- Fonte: OCSE, UniCredit Research ra. • onemarkets Magazine Ottobre I 2019 9
ECONOMIA E MERCATI Focus euro-dollaro, alla ricerca di un trend • L’attuale situazione di stallo del cambio potrebbe continuare, con margini di recupero meno intensi per la valuta comune Roberto Mialich Director, FX Strategist • Le sorti della sterlina sono sempre più legate all’esito del dibattito sulla Brexit UniCredit Bank AG La dinamica del cambio euro-dollaro è ri- Ne è derivato un progressivo calo della masta compressa all’interno di margini di volatilità del tasso di cambio: anche i ten- oscillazione ristretti durante i mesi estivi. tativi di risalita di questo indicatore nel Da un lato, i tentativi di rialzo non sono corso dell’estate si sono rivelati tempora- andati molto oltre quota 1.12; dall’altro nei, con la volatilità storica dell’euro-dol- il permanere dell’impostazione ribassista laro tendenzialmente più bassa di quella che ha caratterizzato la moneta comune implicita, come si evince dal grafico 1. La da inizio anno non ha portato a una rottu- bassa leva finanziaria e la riluttanza de- ra definitiva di quota. gli investitori ad assumersi rischi hanno I segnali di decelerazione in eurozona – e quindi probabilmente ridotto la domanda segnatamente in Germania – hanno ov- di protezione e questo può altresì spie- viamente pesato insieme alla decisione gare il perdurare di una bassa volatilità della BCE di ridurre nuovamente il costo sul cambio, anche in un contesto globale del denaro e riaprire il processo di allenta- molto incerto. mento quantitativo. La relativa tenuta del Pur mantenendo un quadro relativamen- cambio ha comunque costituito un segna- te costruttivo sulle sorti di medio/lungo le importante. termine della moneta comune, i rischi che L’euro-dollaro si è poi trovato esposto a un l’attuale “stallo” valutario possa continua- quadro d’incertezza globale e di forze con- re appaiono non marginali, alla luce delle trapposte che si sono in gran parte com- fonti d’incertezza ancora aperte e che po- pensate e hanno impedito la formazione trebbero oltremodo acuirsi nei mesi a ve- di trend definiti, rafforzando così lo status nire (guerra commerciale tra Stati Uniti e quo. In particolare, la crisi commerciale Cina; Brexit; debolezza economiche e nuo- tra Stati Uniti e Cina ha rappresentato un ve misure espansive delle banche centrali, fattore di freno all’assunzione di rischi a etc.). I margini di recupero della moneta livello globale, mentre l’economia ame- comune appaiono, quindi, in prospettiva ricana e quella europea hanno mostrato meno intensi e più diluiti nel tempo. segnali di decelerazione in maniera quasi contemporanea, con il contestuale ritorno IL DESTINO DELLA STERLINA LEGATO a politiche monetarie espansive da parte ALL’EVOLVERSI DELLA BREXIT delle rispettive banche centrali. Le sorti della sterlina sono sempre più 10 onemarkets Magazine Ottobre I 2019
ECONOMIA E MERCATI 2020. All’opposto, il premier Boris John- Grafico 1. EUR-USD ancora in assestamento in un quadro ancora di bassa volatilità son continua a perorare l’uscita sulla • Volatilità storica a tre mesi (sn) • Volatilità implicita a tre mesi (sn) • EUR-USD 8.00 scadenza attuale, minacciando ancora nuove elezioni, forse a metà novembre. 1.19 I timori di un’uscita “senza accordo” 7.00 (“no deal” o “hard Brexit”) da parte di 1.17 Londra, specie dopo la nomina di Boris 6.00 Johnson a nuovo Primo Ministro, si sono subito riflessi nel netto calo della ster- 1.15 5.00 lina durante i mesi estivi. Nel rapporto con il dollaro, la divisa britannica è ca- 4.00 duta fin sotto quota 1.20 a inizio set- 1.13 tembre, mentre il cambio euro-sterlina 3.00 è contestualmente salito fino a picchi 1.11 oltre quota 0.93. 2.00 Tutto questo si è riflesso anche in un’ac- celerazione delle volatilità sui principali 1.09 1.00 tassi di cambio della sterlina, dopo che 01.19 02.19 04.19 05.19 07.19 09.19 la stessa volatilità implicita era rima- Fonte: Bloomberg, UniCredit Research sta sorprendentemente bassa nei mesi passati, quasi a riflettere la convinzio- ne del mercato che un accordo volto a escludere un’uscita “dura” sarebbe stato comunque raggiunto. Gli sviluppi Grafico 2. Il mercato “crede” a un accordo sulla Brexit, ma permane politici più recenti – che sembrano con- l’incertezza: EUR-GBP in calo ma con una volatilità tendenzialmente in rialzo vergere verso un’uscita con accordo per • • fine ottobre o a un rinvio dell’attuale EUR-GBP Volatilità implicita a tre mesi (sn) scadenza – hanno peraltro fatto scen- 0.94 14 dere la volatilità implicita solo margi- nalmente dai picchi dei mesi scorsi, come indicato in grafica. Un distacco 12 0.92 con un accordo resta ancora l’ipotesi più probabile, anche se ovviamente i tempi tecnici di negoziazione si stanno 0.90 10 assottigliando: un esito costruttivo sa- rebbe ovviamente molto positivo anche 0.88 8 per la valuta, con la sterlina che do- vrebbe quindi riportarsi in fretta in area 0.85 contro euro e verso 1.30 e oltre 0.86 6 contro dollaro. Una simile reazione si è già vista in parte con il ritorno del cam- bio sterlina/dollaro oltre quota 1.25 e 0.84 4 dell’euro/sterlina sotto 0.88 dopo al- 01.19 02.19 04.19 05.19 07.19 09.19 cune dichiarazioni del Presidente della Fonte: Bloomberg, UniCredit Research Commissione Europea Juncker su una possibile intesa con il Regno Unito per fine ottobre. Al contrario, un mancato accordo porterebbe a nuove pressioni condizionate dall’evolversi del dibattito Brexit) entro il prossimo Consiglio Euro- contro la divisa britannica che, in que- sulla Brexit: allo stato attuale, il Par- peo del 17-18 ottobre. In caso contrario, sto scenario, potrebbe spingersi fino lamento britannico è riuscito a votare la data per l’uscita del Regno Unito, pre- alla parità e oltre contro la moneta co- una risoluzione che vincola il Governo vista per il prossimo 31 ottobre, sareb- mune. • a trovare un accordo con Bruxelles (deal be spostata di tre mesi, a fine gennaio onemarkets Magazine Ottobre I 2019 11
ECONOMIA E MERCATI Mercato obbligazionario tra tassi negativi e credit spread • La domanda di titoli di Stato governativi si mantiene elevata a causa delle prospettive di rallentamento economico e dei rischi geopolitici Luca Cazzulani Deputy Head of Fixed Income Strategy UniCredit Bank AG • A comprimere i rendimenti contribuiscono anche le politiche nuovamente accomodanti delle banche centrali Bassa inflazione, prospettive di crescita za di queste misure da un lato i tassi un caveat importante: quando il rendi- debole e rischi geopolitici sono un mix a breve diventano sempre più negativi, mento è sottozero, per guadagnare oc- di fattori che dà forte supporto alla do- dall’altro l’acquisto di titoli contribuisce corre che i tassi continuino a scendere. manda per obbligazioni (in particolar a comprimere i premi per il rischio. Se Nel momento in cui si stabilizzano la modo quelle emesse da governi che go- il rendimento del decennale tedesco a festa è finita e il valore di questi titoli dono di un alto merito di credito) e che -0.6% non fa più notizia, vedere il Bund inizia inevitabilmente a scendere. hanno contribuito a spingere al ribasso trentennale a zero fa certamente riflet- i rendimenti negli ultimi mesi. tere. COSA POSSIAMO ASPETTARCI SUL Ma c’è un altro fattore che tiene schiac- Si tratta di una situazione paradossale, MERCATO OBBLIGAZIONARIO PER I ciati rendimenti obbligazionari: l’azione in cui gli investitori acquistano un as- PROSSIMI MESI? delle banche centrali. Negli Stati Uniti set che, se mantenuto fino a scadenza, In eurozona, la BCE ha portato il tasso la Fed sta tagliando il costo del denaro dà la certezza di perdere denaro o nel- sui depositi a -0.50% e questo deter- e ha cessato di ridurre il suo portafoglio la migliore delle ipotesi di ottenere un minerà il punto di partenza della curva di titoli di stato. rendimento nullo, dopo 30 anni, e solo dei rendimenti. Siamo verosimilmente In area euro, la BCE ha annunciato un in termini nominali, senza contare il vicini al lower bound: come ha sotto- pacchetto di misure di easing moneta- possibile ulteriore effetto negativo dato lineato Mario Draghi, i tassi negativi rio decisamente importante: un taglio dall’impatto dell’inflazione. E’ evidente hanno effetti collaterali indesiderati. del tasso sui depositi di 10 punti base, che a queste condizioni il Bund non ha Inoltre, a partire dal 1°novembre, pren- con l’esplicito obiettivo di mantenere i alcun appeal per un investitore con ot- derà il via un nuovo programma di QE, tassi fermi o eventualmente di tagliarli tica di lungo periodo, e va approcciato che prevede acquisti mensili di bond finché l’inflazione non si sarà stabiliz- esclusivamente con un orientamento pari a 20 miliardi di euro. Questo do- zata, un nuovo round di acquisto titoli di breve periodo. A tal proposito vale vrebbe avere l’effetto di abbassare ul- (quantitative easing) e alcune misure la pena ricordare che da inizio anno i teriormente i premi per il rischio sulle per mitigare l’impatto dei tassi negativi titoli decennali tedeschi hanno avuto scadenze a lungo termine, almeno in sul sistema bancario. Come conseguen- una performance di quasi 6%, ma con una fase iniziale. Solo se l’azione della 12 onemarkets Magazine Ottobre I 2019
ECONOMIA E MERCATI BCE sarà ritenuta efficace potremmo Grafico 1. Rendimenti governativi: Germania e Italia a confronto • • assistere ad una ripresa delle aspetta- tive di inflazione e, di conseguenza, dei Germania Italia 2.0 rendimenti. Ma dopo anni di dinamica dei prezzi sotto le attese, gli investitori 1.5 sono sempre più cauti, e servirà eviden- za convincente di ripartenza dell’infla- zione per indurli ad alleggerire le posi- 1.0 zioni sul fixed-income. Con rendimenti obbligazionari estre- 0.5 mamente bassi, l’orientamento rimarrà quello di cercare ritorni aumentando, 0.0 laddove possibile, l’esposizione al ri- schio di credito. In questo contesto, i -0.5 titoli di Stato italiani offrono un’oppor- tunità potenzialmente interessante, -1.0 soprattutto in ottica di medio termine. Innanzitutto, i rendimenti oltre la sca- 6M 2Y 5Y 10Y 30Y denza triennale sono positivi: un BTP a Fonte: Bloomberg cinque anni offre un rendimento intor- no a 0,30%. A prima vista non sembra un livello interessante, ma se confron- tato con altri emittenti offre uno pi- Grafico 2. Spread BTP-Bund e investitori esteri • • ck-up generoso: 100 punti base verso BTP-Bund Investitori esteri (dx) la Germania e 55 punti base verso la BTP-Bund Miliardi di euro Spagna. In aggiunta, il quadro politico 350 690 negli ultimi mesi si è fatto più diste- so, portando ad un notevole restringi- 670 mento dello spread, che è passato da 300 240 punti base il 9 agosto, quando si 650 è aperta la crisi di governo, agli attua- li 140 punti base. Il restringimento è 250 630 stato guidato da un ritorno degli inve- stitori esteri, che si erano allontanati 610 dal mercato nell’ultimo anno a seguito 200 dell’incertezza politica. Nonostante gli acquisti di giugno e luglio, gli investitori 590 esteri restano comunque ancora sotto- 150 pesati sui titoli italiani rispetto ai livelli 570 di inizio 2018, per cui un proseguimen- to del trend dovrebbe offrire ulteriore 100 550 sostegno ai prezzi dei BTP. Infine con 01.18 04.18 07.18 10.18 01.19 04.19 07.19 la ripresa del programma di QE, la BCE Fonte: Bloomberg, BCE e Banca Italia acquisterà circa 25/30 miliardi di euro di titoli, contribuendo a dare supporto al mercato. A fronte di questi fattori positivi riman- gli effetti di questi due elementi di de- gazionari corporate, anche se gli spread gono i punti deboli più strutturali del bolezza. Senza dimenticare gli sviluppi nel comparto del credito sono già parti- Paese: bassa crescita da un lato ed ele- del quadro politico, che resteranno un colarmente compressi e le prospettive vato debito pubblico dall’altro. Tuttavia, fattore chiave per il mercato dei titoli di di bassa crescita nell’area euro restano finché le banche centrali manterranno Stato italiani. La ricerca di rendimento un potenziale rischio, specialmente per una politica monetaria espansiva, la ri- e il programma di acquisto di bond do- il comparto high-yield. • cerca di rendimento dovrebbe mitigare vrebbero sostenere altresì i titoli obbli- onemarkets Magazine Ottobre I 2019 13
ECONOMIA E MERCATI Petrolio: elevato rischio geopolitico, ma fondamentali solidi • L’attacco dei ribelli yemeniti alle raffinerie saudite ha scosso nuovamente il mercato dell’oro nero • In questo contesto di imprevedibilità è importante non perdere di vista i fondamentali del mercato, che evidenziano un problema di eccesso, e non di scarsità dell’offerta di petrolio, dovuta ad un Opec+ debole Edoardo Campanella • In assenza di un’escalation delle tensioni in Medio Oriente, è probabile che riprenderanno le pressioni Economista UniCredit Bank AG al ribasso del prezzo dell’oro nero Il rischio geopolitico sta nuovamen- ministrazione Trump ha autorizzato il non è chiaro se l‘attacco avvenuto il te scuotendo il mercato petrolifero. A ricorso alle riserve strategiche USA di 14 settembre sia un evento isolato o metà settembre dieci droni sono en- greggio. Si tratta della più grave inter- se condurrà a una crisi diplomatica, o trati nel territorio saudita e hanno dan- ruzione petrolifera mai registrata (vedi addirittura militare, tra le due potenze neggiato parti dell‘impianto di lavora- grafico 1) e fa dubitare della sicurezza concorrenti della regione: Arabia Sau- zione Abqaiq, che con i suoi 7 milioni di delle infrastrutture petrolifere dell‘Ara- dita e Iran, con quest‘ultimo che ap- barili al giorno è il più grande al mondo, bia Saudita, che resta il principale at- poggia i rebelli Houthi nello Yemen che e un‘altra installazione produttiva del tore del mercato petrolifero. Secondo hanno rivendicato la responsabilità de- giacimento Khurais da 1,2 milioni di l‘Agenzia Internazionale per l‘Energia, gli attacchi. Allo stesso modo, gli Stati barili. L‘attacco ha quasi dimezzato la le perdite produttive sono superiori Uniti potrebbero decidere di adottare produzione petrolifera dell‘Arabia Sau- a quelle provocate dall‘invasione del una posizione più dura nei confronti dita, che ammonta a circa 10 milioni di Kuwait ad opera di Saddam Hussein nel dell‘Iran in un momento in cui l‘ammi- barili al giorno e costituisce il 10% cir- 1990 e a quelle causate in Iran dalla nistrazione Trump sembrava propensa ca della produzione globale. Metà delle rivoluzione islamica nel 1979. Il mer- a riprendere le trattative sul program- perdite produttive è stata ripristinata cato ha reagito di conseguenza, con il ma nucleare iraniano e ad ammorbidi- entro la fine della settimana, mentre prezzo del Brent che il lunedì dopo l’at- re le sanzioni economiche imposte al per il ripristino totale potrebbero ser- tacco ha aperto con un balzo del 19%, Paese. vire alcune settimane (con una perdita passando da 60 dollari a 71 dollari al giornaliera di circa 2,5 milioni di barili). barile, ma nelle settimane successive IL PROBLEMA RIMANE L’ECCESSO DI Nel frattempo, altri membri dell‘OPEC si è riportato sulle quotazioni pre-crisi. OFFERTA potrebbero aumentare la produzione La probabilità di nuove impennate Tuttavia, considerata l‘imprevedibili- per stabilizzare il mercato mentre l‘am- dei prezzi resta elevata. Al momento tà della situazione, è importante non 14 onemarkets Magazine Ottobre I 2019
ECONOMIA E MERCATI perdere di vista i fondamentali del Grafico 1. Maggiore perdita mai registrata mercato che al momento segnalano un problema di eccesso di offerta, e Interruzioni della produzione di petrolio (milioni di barili al giorno) non di carenza, causato da un OPEC+ Sciopero in Venezuela (2002-2003) 2.6 impotente. Del resto, solo due giorni prima degli attacchi, nella sua riunio- ne mensile ad Abu Dhabi, il gruppo Invasione irachena (1990-1991) 4.3 OPEC+ aveva tentato di concordare tagli alla produzione più duraturi e più consistenti per sostenere i prezzi del Invasione irachena (1973-1974) 4.3 greggio, sottolineando l‘importanza di rispettare i vincoli precedentemente Rivoluzione iraniana (1978-1979) 5.6 convenuti a livello di offerta. La verità è che i produttori tradizionali stanno ancora pompando troppo greggio e che Attacco droni sauditi (2019) 5.7 le scorte commerciali sono elevate. La differenza tra le scorte attuali dell‘OC- SE e la loro media del boom pre-shale 0 2 4 6 segnala un eccesso di scorte attorno a Fonte: Bloomberg, IEA, UniCredit Research 300 milioni di barili, tornato quasi ai livelli registrati nel 2016 quando i pro- duttori tradizionali decisero di ridurre la produzione (grafico 2). Ciò significa Grafico 2. La sovrabbondanza di petrolio • • che, se lo shock legato all’attacco si rivelerà un episodio isolato, ci saranno Differenza scorte OCSE e media a 5 anni Differenza scorte OCSE e media a 5 anni YMA scorte sufficienti per assorbirlo. m/b 400 Inoltre, in futuro il mercato potrebbe tollerare perdite produttive prolungate da parte dell‘Arabia Saudita per motivi 300 legati sia alla domanda che all’offerta. Sul fronte dell‘offerta Kuwait ed Emirati 200 Arabi Uniti hanno una capacità inutiliz- zata complessiva di quasi 940.000 ba- rili al giorno, mentre la Russia potrebbe 100 produrre 100.000 barili in più. Poi c‘è ovviamente l‘Iran, che ha una capacità 0 inutilizzata di quasi 2 milioni di barili, 1.16 6.16 11.16 4.17 9.17 2.18 7.18 12.18 5.19 10.19 3.20 8.20 ma che potrebbe non essere in grado di far arrivare questo petrolio sul mercato a causa delle sanzioni americane. L‘IEA, Fonte: Bloomberg, IEA, UniCredit Research inoltre, prevede un aumento della pro- duzione da parte dei produttori non OPEC. In agosto, la produzione petroli- aumentando più del previsto. L‘eccesso malizzerà, gli investitori si troveranno fera statunitense ha stabilito un record di petrolio è peraltro anche il risultato presto alle prese con fondamentali del di 12,5 milioni di barili giornalieri e si dell‘indebolimento della domanda, in mercato sfavorevoli e con l‘incapacità prevede che i produttori a stelle e stri- un contesto di rallentamento dell‘e- dell‘OPEC+ di attuare tagli più consistenti sce continueranno a pompare. Infine, conomia. Nell‘ultimo aggiornamento e più duraturi per mancanza di coesione in Norvegia alcuni progetti in cantiere mensile, l‘OPEC ha rivisto al ribasso interna. In assenza di un‘escalation del- da tempo stanno per entrare in fun- la sua previsione di crescita della do- le tensioni nel Medio Oriente, è pertanto zione prima del previsto e il Paese po- manda per il secondo mese consecuti- probabile che la pressione al ribasso sui trebbe arrivare a picchi di produzione vo, mentre prevediamo una recessione prezzi del petrolio riprenderà nel breve in anticipo sui piani, mentre anche la dell‘economia statunitense nel 2020. termine. • produzione petrolifera del Brasile sta Se la situazione in Arabia Saudita si nor- onemarkets Magazine Ottobre I 2019 15
OSSERVATORIO È davvero ritornato il capitalismo degli “Stakeholder”? Il nuovo orientamento dei più potenti leader aziendali americani è il benvenuto, ma bisognerà aspettare e vedere se è una Joseph E. Stiglitz vera inversione di rotta o se si tratta solo di un’altra acrobazia Copyright Project Syndicate, in collaborazione con UniCredit propagandistica Per quattro decenni, la dottrina prevalen- terno della legislazione sulla gestione te negli Stati Uniti è stata quella secondo societaria – come se esse fossero basate cui le società dovrebbero massimizzare su una solida teoria economica – Sandy la creazione di valore per gli azionisti – Grossman ed io abbiamo dimostrato, in ovvero profitti e prezzi delle azioni – qui una serie di articoli alla fine degli anni e ora, costi quel che costi, indipendente- ‘70, che il capitalismo degli azionisti non mente dalle conseguenze per lavoratori, aveva massimizzato il benessere sociale. utenti, produttori e comunità. Quindi la dichiarazione a sostegno del capitali- I DANNI DELLA DOTTRINA DEL PRIMA- smo degli stakeholder, firmata all’inizio TO DEGLI AZIONISTI di questo mese praticamente da tutti i Questo è ovviamente vero quando si membri della Business Roundtable degli presentano importanti esternalità come Stati Uniti, ha suscitato grande scalpore. i cambiamenti climatici, o quando le so- Dopotutto, si tratta dei CEO delle società cietà avvelenano l’aria che respiriamo o più potenti d’America, che dicono agli l’acqua che beviamo. Ed è ovviamente americani e al mondo che l’impresa va vero quando promuovono prodotti mal- oltre il bilancio. Si tratta proprio di una sani come le bevande zuccherate che inversione di rotta. Oppure no? contribuiscono all’obesità infantile, o L’ideologo del libero mercato ed econo- come gli antidolorifici che scatenano crisi mista premio Nobel Milton Friedman è da oppiacei, o quando si approfittano di stato influente non solo nel diffondere la persone sprovvedute e vulnerabili, come dottrina del primato degli azionisti, ma fanno la Trump University e tante altre anche nel farla inserire all’interno della istituzioni americane di istruzione supe- legislazione degli Stati Uniti. Egli è arri- riore a scopo di lucro. Ed è vero quando vato al punto di affermare: “un’impresa traggono profitti mediante l’esercizio del ha una, e solo una, responsabilità socia- proprio potere di mercato, come fanno le: usare le proprie risorse e condurre at- molte banche e società tecnologiche. tività studiate per incrementare i propri Ma è anche vero più in generale: il mer- Joseph E. Stiglitz, Premio Nobel per l’economia, profitti”. cato può spingere le imprese a essere è professore alla Columbia University e capo L’ironia del caso ha voluto che poco dopo poco lungimiranti e a fare investimenti economista presso il Roosevelt Institute. l’enunciazione di tali idee da parte di insufficienti nei confronti dei loro lavo- Di recente ha pubblicato People, Power, and Profits: Progressive Capitalism for an Age of Friedman, e nel periodo della loro diffu- ratori e delle loro comunità. Quindi è un Discontent (W.W. Norton and Allen Lane). sione, e poi della loro inclusione all’in- sollievo che i leader delle imprese, che 16 onemarkets Magazine Ottobre I 2019
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