EAST COAST NEW YORK . PHILADELPHIA WASHINGTON . CONTEA AMISH 15 - 24 ottobre 2019
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PIANO VOLI: 15/10 Venezia – Philadelphia 11:55 – 15:50 23/10 New York – Venezia 16:30 – 11:00 (+1) con scalo I DATI TECNICI IN PILLOLE: massimo 16 partecipanti spostamenti interni in treno e in comodi van privati voli di linea hotel 4* e country hotel 4 cene incluse visite guidate da storico dell’arte italiano GLI INGREDIENTI DEL VIAGGIO: architettura contemporanea grandi musei storia americana urbanistica innovativa jazz & co. storia degli Amish città storiche e rinnovamento IL NOSTRO ITINERARIO
il racconto Ci sono città che sono nel cuore di molte persone, e certamente New York è tra queste: uno dei nostri grandi amori, effettivamente, condiviso con milioni di persone di ogni cultura, religione e provenienza. Ma ci sono anche i piccoli colpi di fulmine che ti sorprendono irrimediabilmente, e Philadelphia per noi è stato esattamente questo. Sarà per l’aria da vecchia Inghilterra mescolata alla più rampante modernità statunitense, sarà per l’eleganza delle sue piazze contornate da ristoranti francesi, sarà per una collezione, la Barnes Foundation, di livello mondiale, e con un capolavoro, La gioia di vivere di Henri Matisse, di quelli che da soli varrebbero il viaggio, visto che sicuramente è tra le opere chiave della rivoluzione artistica del ‘900. Dopo Philly, come la chiamano affettuosamente gli abitanti, ci sposteremo a Washington, per completare un percorso iniziato con la Campana della Libertà nei giorni precedenti, scoprendo da vicino l’epicentro del potere USA, tra Campidoglio e Casa Bianca, memoriali a Lincoln e allo stesso Washington, senza dimenticare un museo, la National Gallery, fitto di opere di primissimo livello, immancabili per gli amanti dell’arte. Solo per darvi un’idea qui sono conservate, tra quadri di Antonello da Messina e Botticelli, Leonardo e Raffaello, Van Gogh e Monet, ben quattro capolavori di Jan Vermeer! E last but not least, come direbbero gli americani, dopo un passaggio nella contea Amish, uno dei gruppi religiosi più studiati di occidente, con il loro caparbio rifiuto della modernità, arriveremo a New York. Qui vi faremo scoprire o riscoprire i grandi musei, come il Metropolitan e il Guggenheim, e i classici senza tempo, tra cui Central Park, il Chrysler Building e il ponte di Brooklyn, ma cercheremo anche di farvi conoscere le ultime novità della città che più di ogni altra cambia di continuo, passeggiando tra Hudson Yard e la High Line, e consigliandovi i ristoranti, i cocktail bar panoramici e i jazz club più autentici nelle zone “rampanti”, come Williamsburg o Hell’s Kitchen, perché New York, semplicemente, non smette mai di stupire e di far innamorare…
il diario di viaggio 15 ottobre: 18 ottobre: ore 9.45 ritrovo in aeroporto in mattinata visita della per il volo di andata National Gallery di all’arrivo a Philadelphia Washington trasferimento in città e prima nel primo pomeriggio passeggiata nella zona di Old trasferimento a Lancaster e City visita della contea Amish pernottamento a Philadelphia pernottamento in country hotel in hotel 4* e cena in ristorante e cena in ristorante tradizionale 16 ottobre: 19 ottobre: in mattinata visita in mattinata trasferimento a dell’Independence National New York Historical Park prima passeggiata nella zona di nel primo pomeriggio visita Midtown della Barnes Foundation pernottamento a New York in tempo libero per visitare la città hotel 4* e cena in ristorante cena libera e pernottamento in 20 ottobre: hotel 4* visita della pinacoteca del 17 ottobre: Metropolitan Museum in mattinata trasferimento in pomeriggio libero per visitare stazione e treno per le altre sezioni del Museo o per Washington DC una passeggiata autonoma a nel pomeriggio visita del Central Park National Mall pernottamento in hotel 4* e pernottamento a Washington in cena libera hotel 4* e cena in ristorante
21 ottobre: del MoMA: in entrambi non in mattinata visita della High sono ammesse visite guidate) Line e di Hudson Yard nel pomeriggio visita di tempo libero per il pranzo al Downtown e del ponte di Chelsea Market Brooklyn pomeriggio libero per visitare pernottamento in hotel 4* e Soho, il Greenwich Village e cena libera Nolita pernottamento in hotel 4* e 23 ottobre: cena libera in mattinata visita del Guggenheim Museum 22 ottobre: trasferimento in aeroporto mattina libera libero (vi volo di rientro (con arrivo in consigliamo una visita della Italia il giorno seguente) splendida Frick Collection o
cosa vedremo: luoghi storici Independence National Historical Park Philadelphia: semplicemente il luogo più importante della storia moderna americana, visto che qui, nell’Independece Hall, è stata pronunciata la Dichiarazione di Indipendenza del 1776 (quella del celebre 4 luglio, per intendersi), con tanto di campana autentica che aveva suonato all’epoca per radunare i cittadini per la lettura della Carta. Sullo stesso parco inoltre si affacciano diversi altri edifici storici, tra cui la Carpenters’ Hall (stabile che ospitò la più antica corporazione americana e il primo Congresso Continentale, primo passo verso la successiva guerra di Indipendenza) e la Congress Hall, sede, ovviamente, del Congresso USA negli anni in cui Philadelphia fu capitale del paese. Insomma, gli Stati Uniti sono nati esattamente qui! National Mall Washington: se nella tappa precedente avevamo scoperto i luoghi dove il potere politico statunitense aveva mosso i propri, decisivi, passi, è ovviamente a Washington che quel potere è diventato “grande”. Il viale di circa 3 km di lunghezza detto appunto National Mall si estende dal Campidoglio al memoriale dedicato a Lincoln, ospitando al suo interno anche i monumenti dedicati ai veterani del Vietnam, a quelli della II guerra mondiale, a Martin Luther King e, ovviamente, a Washington stesso. Sullo stesso viale inoltre si trovano i musei di storia naturale, di storia americana, della storia sui nativi americani e l’Air & Space Museum, oltre alla spettacolare National Gallery of Art. E se il posto vi sembra già abbastanza importante così, sappiate che a pochissimi passi si trova, oltre ad altri due memoriali, a Jefferson e a Roosvelt, la Casa Bianca, vero epicentro dei moderni Stati Uniti. Contea Amish: il solo fatto che questa comunità religiosa abbia uno dei suoi gruppi più numerosi in questa zona, a poche ore di auto da New York o da Washington, può sembrare incredibile. Se si pensa poi che rifiutano televisione, elettricità e gas, che hanno una media di 7 figli per famiglia e che tendono a spostarsi su carretti trainati da cavalli, di cui sono grandi allevatori, il contrasto risulta ancor più evidente. Noi avremo modo di immergerci nell’Amish Country di Lancaster proprio passando dalla capitale Usa alla città della modernità per eccellenza, e una volta qui vi racconteremo storia, pensiero ed evoluzione di questi lontani eredi degli anabattisti europei. Downtown Manhattan: l’abbiamo messa qui, tra i luoghi storici, perché è la zona più antica di New York, quella dove era stata fondata la vecchia New Amsterdam, e perché qui si concentrano posti che la storia l’hanno vista succedere. Battery Park, da dove le truppe britanniche partirono per lasciare gli Stati Uniti al termine della guerra di indipendenza, Wall Street, dove si ergeva la palizzata che difendeva i confini della
neonata colonia olandese e divenuto poi epicentro dell’economia mondiale, e, ovviamente Ground Zero, oggi totalmente ricostruita con interventi architettonici spettacolari ma che resterà per sempre il punto in cui la storia mondiale recente è irrimediabilmente e drammaticamente cambiata. Il memoriale all’11 settembre continua a commuovere e le due enormi fontane poste dove stavano le fondamenta delle Torri gemelle sono un monito continuo. Lasceremo Downtown attraversando l’East river in traghetto per goderci infine lo skyline più celebre al mondo dalla base dell’iconico ponte di Brooklyn, miracolo ingegnieristico della sua epoca che costò molte vite ma che è diventato uno dei simboli statunitensi più noti e amati.
cosa vedremo: architettura contemporanea e urban life Old City Philadelphia: un incrocio di vie in cui sembra di passeggiare nella Londra di inizio ‘900, tra case basse e vicoli inaspettati, diventati oggi una delle zone più cool della città. Elfreth’s Alley ad esempio è un agglomerato di 32 case risalenti al 1702, una vera rarità negli USA, mentre a poca distanza si trova l’abitazione di Betsy Ross, ossia colei che nel 1776 cucì la prima bandiera americana. Noi la scopriremo a piedi, lasciandovi anche il tempo per godervi i suoi piccoli negozi alla moda e i suoi locali, sospesi tra tradizione e innovazione. Downtown Philadelphia: l’altra faccia della medaglia rispetto a Old City è fatta di viali larghi e imponenti, grattacieli come il Comcast Technology Center e ristoranti alla moda. Ma anche qui l’aria vecchio stile della città continua a farsi sentire, in particolar modo nel municipio in stile Napoleone III, della fine del XIX secolo, e intorno a Rittenhouse Square, incantevole piazza circondata da edifici inizio ‘900 che ha tutto l’aspetto di un centro cittadino “all’europea”, molto distante dalla spezzettata urbanistica tipica delle metropoli americane. A breve distanza da qui si allarga il parco cittadino appoggiato sul fiume Schuylkill, dove si trovano, a pochi passi l’uno dall’altro, il Museo della scienza, la Barnes Foundation e il Philadephia Museum of Art, oltre a due mansion, Lemon Hill e Mount Pleasant, risalenti alla fine del XVIII secolo, quando quest’area era una zona di campagna. Midtown Manhattan: semplicemente New York. Quasi tutto quello che viene in mente appena si nomina la Grande Mela è qui: l’Empire State Building, il Chrysler, Grand Central Station, Bryant Park, Times Square, il Rockfeller Center, la porzione più lussuosa di Fifth Avenue, Tiffany, il MoMA, la Public Library e Radio City Hall si trovano tutti in quest’area, che ovviamente sarà la prima che inizieremo a scoprire. E cercheremo di farvela apprezzare non solo attraverso i suoi simboli più noti, ma portandovi alla scoperta degli edifici che hanno fatto la storia dell’architettura contemporanea, da Mies Van der Rohe a quelli realizzati negli anni ’70, dalle recenti creazioni di Renzo Piano a quelle di sir Norman Foster, passando dalle zone più affollate agli angoli più nascosti. Ebbene sì, anche qui, dove tutto è iper-famoso, dove anche se non siete mai stati avrete la sensazione di muovervi in un luogo conosciuto, grazie alle migliaia di film e di libri che qui sono stati ambientati, ci sono piccoli segreti tutti da scoprire… che poi sono quelli che di New York ti fanno innamorare irrimediabilmente.
Flatiron district ed Empire State Building: forse una delle zone di Manhattan che preferiamo, e non solo per il celebre palazzo a forma di ferro da stiro, con tutta la sua eleganza Beaux-Arts. Davanti a lui un piccolo parco, Madison Square Park, spesso sede di installazioni artistiche strabilianti, e a pochi passi Union Square, altro spazio verde creato, come il precedente, dall’intersezione di Broadway con una delle Avenue verticali, dove ogni due giorni si svolge il mercato degli agricoltori dei dintorni di New York. E ancora, sempre in zona, una delle librerie più famose della città, uno splendido cocktail bar frequentato solo da veri newyorkers, il nostro bar panoramico preferito per la spettacolare vista sull’Empire State Building. Eh già, il vecchio simbolo cittadino ancora non cede a nessun’altro il suo scettro, e resta sempre il grattacielo più amato su cui “arrampicarsi” per ammirare Manhattan dall’alto. A voi la scelta su quando sia meglio andarci: se di giorno la fila è assicurata ma la vista spazia da Central Park alla Statua della Libertà, la sera troverete meno ressa e un incredibile sfavillio delle mille luci di New York. Per noi è una decisione impossibile da prendere, in entrambi i casi si tratta di uno spettacolo mozzafiato!!! High Line e Hudson Yard: ed eccoci alle ultime novità newyorkesi. Se la High Line, vecchia ferrovia sopraelevata trasformata in una bellissima passeggiata pedonale, è ormai diventata uno dei simboli cittadini, è tutta l’aerea ad essere in continua trasformazione. Qui sono stati realizzati gli splendidi edifici firmati da Frank O. Gehry, Jean Nouvel e Zaha Hadid, qui si trova il Chelsea Market, ex fabbrica di biscotti trasformata in un luogo dove sono presenti ristoranti di ogni angolo del pianeta, e sempre qui è stata aperta la nuova sede, disegnata da Renzo Piano, del Whitney Museum. Ma fino a qui vi stiamo raccontando di cose quasi “vecchie” per New York, visto che alcune di queste realizzazioni hanno già più di dieci anni! Quello che quasi certamente non avete visto, anche se siete già stati in città, è la zona di Hudson Yard, con le sue strabilianti nuove costruzioni, a cominciare dallo Shed, centro culturale letteralmente avvolto da un guscio retrattile, e dal surreale Vessel, una specie di alveare di acciaio e bronzo alto 46 metri e composto da 2500 gradini che portano a 80 terrazze panoramiche. Inaugurato a marzo sta già dividendo l’opinione pubblica tra fan sfegatati e critici impietosi! Siamo curiosi di sapere la vostra opinione… Soho, Greenwich Village, East Village e Nolita: mete imperdibili per gli amanti dello shopping questi quarteri formano la fascia che si trova tra midtown e downtown. Caratterizzate da case basse con le tradizionali scale antincendio sulle facciate, sono tra le zone più amate della città. Se Soho è diventata sede di tutte le firme più famose del mondo, a Greenwich Village l’atmosfera meno turistica ha creato il terreno più adatto ai piccoli grandi nomi della moda e della ristorazione locale. L’altro Village invece è da sempre uno dei luoghi per eccellenza del jazz e del blues nonché il posto perfetto per passeggiare in un clima meno metropolitano e più umano, mentre Nolita è da qualche anno sempre più di tendenza, con locali alternativi, boutique minuscole e vere e proprie chicche per intenditori (di occhiali da sole vintage, di cashmere, di scarpe etc…). E in zona, per gli amanti dell’architettura contemporanea, ancora tanto da scoprire, dalla sede del New Museum disegnata dallo studio vincitore del premio Pritzker SANAA, ad un edicio abitativo firmato da Herzog & De Meuron, le nuove stelle del variegato panorama delle archistars mondiali.
Central Park: semplicemente uno dei parchi urbani più belli del mondo. Sembra incredibile che una città così frenetica e inglobante sia riuscita a preservare negli anni un’area così grande nel suo stesso cuore, ma i newyorkesi non potrebbero vivere senza il loro parco, che affollano per fare jogging, per pranzare sulle sue innumerevoli panchine, per prendere il sole o solo per passeggiare. Noi amiamo fare qui il Sunday Brunch, in un ristorante appoggiato sul lago interno, ma anche semplicemente girare con il naso all’insù tra alberi secolari e scoiattoli, “inciampando” di tanto in tanto in stravaganti musicisti o artisti di strada, e cercando la nostra strada per arrivare negli angoli più celebri, come lo Strawberry Field dove campeggia la scritta Imagine in omaggio a John Lennon, o le statue dedicate all’eroico cane Balto, ad Hans Christian Andersen o ad Alice nel paese delle meraviglie. Fine ottobre poi potrebbe già essere il momento per il foliage, quando larghe aree del parco si colorano di rosso, giallo e arancione, rendendo ancor spettacolare questo luogo ormai parte della coscienza collettiva di tutti noi… Brooklyn, Queens, Williamsburg & co.: è che a New York il tempo sembra non bastare mai, quindi di solito si fa molta fatica a uscire da Manhattan. Ma se siete esploratori per vocazione o se avete già fatto conoscenza con la città, i quartieri dall’altro lato dell’East River potrebbero fare al caso vostro. Noi semplicemente li adoriamo. Da dove cominciare? Forse da Dumbo, la zona sotto il ponte di Brooklyn con le sue spiaggette di ciottoli con vista panoramica e i suoi ex magazzini trasformati in bellissimi negozi, o dal bellissimo giardino botanico fiancheggiante Prospect Park, di solito stupendo in questa stagione. Oppure potete decidere di perdervi felicemente a Brooklyn Heights, dove troverete la casa di Truman Capote e un piccolo parco da cui apprezzare una delle migliori viste su Downtown, o a Park Slope, tra splendide case inizio ‘900 che vi daranno l’idea di essere in un’altra città, pur mantenendo ben viva la straordinaria vitalità locale. Spostandovi più a nord incontrerete Williamsburg, il nuovo quartiere alla moda di New York, dove tutto profuma di ultimissima tendenza, dai ristoranti orientali ai negozi, dalle terrazze dove bere un aperitivo con vista città ai murales pacifisti, e poi Long Island City, con il nuovo MoMA PS1, sede distaccata del museo di Manhattan che ospita mostre di artisti giovanissimi, concerti ed happening. La lista delle cose da fare e vedere “di qua dal fiume” sarebbe ancora molto ampia, e noi stessi stiamo finendo di scoprire questo variegatissimo mondo che da l’idea di non finire mai di cambiare, di muoversi e di stupire chi ci si avventura…
cosa vedremo: i grandi musei Barnes Foundation, Philadelphia: nata nel 1922 per volontà dell’imprenditore farmaceutico Albert C. Barnes, conta oltre 4000 oggetti, di cui oltre 900 dipinti. In questa enorme collezione spiccano i ben 181 Renoir, seguiti da un’impressionante raccolta di 69 Cézanne, 59 Matisse e 46 Picasso, acquistati anche grazie all’amicizia con Gertrude Stein. Tra i pezzi più clamorosi il ritratto della “rossa” di Henri Tolouse Lautrec, il Bateau-atelier di Monet, i Giocatori di carte di Cézanne e il Ritratto del postino Roulin di Van Gogh, ma soprattutto Le bonheur de vivre di Henri Matisse, capolavoro tra i più dirompenti della sua epoca e realizzato nel 1906, quando Picasso stava ideando Les demoiselles d’Avignon, dando vita ad un confronto a distanza da cui nasceranno le prime Avanguardie novecentesche. Due quadri che già da soli varrebbero il viaggio, secondo noi. National Gallery of Art, Washington: la pinacoteca più “fornita” degli Stati Uniti è una incredibile carrellata di capolavori, tale da rendere difficile anche provare a fare un elenco degli autori qui ospitati. Proviamo a scegliere alcuni capolavori da nominarvi, anche se davvero si tratta di una nostra personalissima e piccolissima selezione: la Madonna Benson di Antonello da Messina, l’Adorazione dei Magi di Botticelli, il Ritratto di Ginerva de’ Benci di Leonardo, San Giorgio e il drago di Raffaello e ben quattro opere di Jan Vermeer. Come direbbe un noto attore in un’altrettanto nota pubblicità: what else?
Metropolitan Museum, New York: altro super-museo, altra pinacoteca incredibile. Caravaggio e Tiziano, Rembrandt e Mantegna, Rubens e Vermeer, Monet e Picasso, Hopper e David sono solo alcuni dei grandi nomi che ci vengono in mente di primo acchito, e tutti con capolavori fondamentali. Ma cercheremo di farvi scoprire anche i piccoli tesori meno famosi, tra Ingres e i pastelli di Degas e Manet, Böcklin e Redon, Moreau e Daumier, in un percorso che vi racconterà tutta la storia della pittura occidentale dal medioevo al ‘900. E in più, per chi vuole, le altre sezioni di questo incredibile museo, tra cui vi consigliamo caldamente le collezioni africane e dell’Oceania, persiane ed egiziane. Potrebbe non bastarvi una vita per scoprire tutti i capolavori di questo luogo, ma da qualche parte bisognerà pur cominciare, no? Guggenheim Museum, New York: l’edificio è forse il più noto capolavoro di Frank Lloyd Wright, e già di per sé varrebbe la pena di arrivare fin qui per il “contenitore”. Ma non che il “contenuto” sia da meno. Non aspettatevi le infinite collezioni di altri musei, ma la qualità delle opere novecentesche è da far girare la testa: Kandinsky tra i più belli che avrete mai visto, innanzitutto, ma anche veri e propri pezzi da novanta di Manet e Degas, Rousseau e Van Gogh, Courbet e Monet, senza contare due tra i quadri più sconvolgenti di Picasso. Il tutto impreziosito da mostre temporanee sempre di grande livello. gli altri: durante il viaggio avrete un po’ di tempo libero in ogni città, in modo che possiate dedicarvi a ciò che più vi interessa. Tra i musei che non visiteremo insieme vi consigliamo quindi il Philadelphia Museum of Art, con due opere di Jeronimus Bosch e una notevole serie di capolavori rinascimentali e ottocenteschi, e a Washington la Phillips Collection, sede de La collezione dei canottieri di Renoir e il National Air and Space Museum, forse il più importante al mondo dedicato ad aereonautica e astronavi. Per quanto riguarda New York la lista sarebbe interminabile, ma non possiamo non nominare almeno il MoMA, autentica icona mondiale, con le già nominate Demoiselles d’Avignon di Picasso e opere imperdibili di quasi tutti gli artisti “celebri” del’900 e la Frick Collection, casa-museo newyorkese a nostro avviso semplicemente imperdibile.
le cose non dette cocktail bar & jazz club: non bisogna essere Jay Gatsby per apprezzare la vita notturna di queste grandi città, che anzi, a nostro modo di vedere, è una delle cose da conoscere per “entrare” nell’anima statunitense. Che preferiate il jazz o il blues, o che siate amanti dei musical, New York è senza dubbio il posto migliore del mondo per soddisfare ogni vostro gusto. Cercheremo di aiutarvi a districarvi tra le mille proposte che animano le sere della città che non dorme mai: sappiamo come provare a spendere di meno per vedere uno spettacolo di Brodway e conosciamo i templi del jazz più noti così come i club più piccoli e “intriganti”, come quelli dove suonano per lo più eccellenti artisti giapponesi o quelli più tradizionali nei sottoscala del Village. Ma secondo noi non dovreste perdervi nemmeno qualcuno degli innumerevoli cocktail bar: anche qui ce n’è davvero per tutti i gusti, dai secret bar dove si entra solo se si conosce la parola segreta a quelli con terrazze panoramiche perfetti per il tramonto, dai posti dove avventurarsi alla scoperta di sapori e profumi nuovi a quelli dove la tradizione è sacra. Non vi sveliamo i nomi perché sono i nostri piccoli segreti, ma promettiamo che durante il viaggio non vi faremo mancare tutti i consigli di cui avrete bisogno… cucina e ristoranti: avete voglia di provare la sempre più di moda cucina peruviana? Oppure preferite provare la zuppa giapponese più in voga degli ultimi anni? Volete sperimentare le piccantissime preparazioni della Cina del nord o deliziarvi con gli avvolgenti gusti mediorientali? Oppure siete più tradizionalisti e volete provare il miglior hamburger della città o le celebri bistecche americane? Comunque non vi preoccupate, nelle grandi città statunitensi si trova davvero di tutto e ormai a ottimi livelli e decisamente per tutte le tasche. L’ultima tendenza newyorkese? L’anguria affumicata servita come se fosse un prosciutto! Stranezze a parte, “giocare” con i sapori è uno dei divertimenti più intriganti delle serate americane e anche qui non vi faremo mancare i nostri suggerimenti. shopping: altra esperienza immancabile negli States, sia che vogliate infilarvi in un grande centro commerciale tipo Macy’s (più economico) o Bloomingdale (più lussuoso), sia che preferiate girare tra le migliaia di piccoli negozi. Due su tutti? Art in the age of Mechanical Reproduction a Philadelphia, un posto dove si vende qualsiasi cosa collegata alla produzione di cocktail, dagli utensili agli aromi naturali, e la Magnolia Bakery di New York, resa celebre dalla serie tv Sex in the City, un autentico must cittadino…
Il pacchetto, comprensivo di voli American Airlines come da programma (quotazione valida con un minimo di 10 partecipanti, da riconfermare in caso contrario), alloggio 8 notti in hotel 4* e country hotel, 4 cene, ingressi ai musei previsti nel programma, trasferimenti interni in treno e con minivan privati, visite guidate condotte da storico dell’arte italiano, assicurazione medico- bagaglio, ha un costo di 2880 euro a persona in camera doppia con almeno 16 partecipanti (dai 12 ai 15 di 3090 euro, dagli 8 agli 11 di 3190 ). Sconto con tessera “viaggi” de laformadelviaggio: 20 euro. Supplemento camera singola: 980 euro. Supplemento camera twin (doppia con letti separati): 180 euro. Assicurazione annullamento, opzionale e da richiedere al momento dell’iscrizione. L’acconto del 25% va versato al momento dell’iscrizione. NB: non sono inclusi nella quota i trasferimenti da e per l’aeroporto di Venezia, le tasse aeroportuali (circa 90 euro a persona), i pranzi e le cene non indicate, i biglietti di ingresso a monumenti e musei non menzionati nel programma di viaggio, eventuali mance e quanto non specificato nelle voci precedenti. Si prega inoltre di notare che al momento della partenza verrà formata una cassa comune destinata a mance, eventuali ingressi non menzionati nel “diario di viaggio” e benzina dei van, per un ammontare di circa 50 euro a testa. Il programma potrà subire piccole variazioni indipendenti dalla volontà dell’organizzazione. L’agenzia di viaggi laformadelviaggio.it srl ricorda che il viaggiatore è tenuto ad informarsi sui documenti necessari per l’espatrio e sulla loro validità. Iscrivendosi a questo viaggio si accettano termini e condizioni elencati nel contratto di vendita di pacchetti turistici (disciplinata - fino alla sua abrogazione ai sensi dell’art. 3 del D. Lgs. n. 79 del 23 maggio 2011 [il "Codice del Turismo"] - dalla L. 27/12/1977 n° 1084 di ratifica ed esecuzione della Convenzione Internazionale relativa al contratto di viaggio [CCV], firmata a Bruxelles il 23.4.1970 - in quanto applicabile - nonchè dal Codice del Turismo [artt. 32-51] e sue successive modificazioni) che potete consultare sul nostro sito alla pagina www.viaventisettembre.it/condizioni-generali o richiedere presso la nostra sede.
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