ASSENZE DI CALCIATORI DA PARTITE UFFICIALI CAUSA INFORTUNIO NEL CAMPIONATO DI SERIE A TIM 2014-2015
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ASSENZE DI CALCIATORI DA PARTITE UFFICIALI CAUSA INFORTUNIO NEL CAMPIONATO DI SERIE A TIM – 2014-2015 Prof. R. Sassi, E. Gastaldi Pubblichiamo l’analisi di confronto degli infortuni dei giocatori delle squadre di Serie A Tim che non hanno potuto partecipare agli impegni ufficiali della stagione 2014-15 ed un confronto sulle stagioni precedenti. In aggiunta, vengono anche analizzati i dati riguardanti gli impegni ufficiali delle squadre partecipanti al campionato di Serie A Tim per la stagione 2014-15. La fonte utilizzata per questa raccolta dati sono i quotidiani nel giorno della partita di campionato, con la verifica dei giocatori effettivamente scesi in campo ed in panchina il giorno successivo. Figura 1. – Assenze di calciatori da partite ufficiali nel Campionato “Serie A” 2013-14. Figura 2. - Totale assenze di calciatori durante le singole giornate del Campionato di "Serie A" 2014-15. Il quadrato rosso indica la fine del girone di andata.
Figura 3. - Confronto totale assenze di calciatori da partite ufficiali a causa di infortunio nel Campionato “Serie A” nelle ultime sette stagioni sportive, e differenza percentuale fra le varie stagioni. Analizzando i dati della stagione 2014-15 si osserva che il numero totale di assenze per infortunio è stato di 2489 e confrontandoli con quelli delle 8 stagioni precedenti (Figura 3) si può notare che c’è stato un incremento di assenze del 14% rispetto alla stagione precedente (2013-14), segnando un’inversione di tendenza rispetto alla stagione 2010-11. Tuttavia, la stagione 2009-10 con un totale di 2633 rimane quella con il maggior numero di assenze, con una differenza rispetto alla stagione 2014-15 del 5%. Analizzando nel dettaglio i dati della stagione 2014-15 si ottiene una media di assenze per infortunio per giornata di campionato di 66, con un massimo di 78 alla 38a giornata ed un minimo di 43 alla 2a giornata. Inoltre, la media di assenze per il girone di andata è di 63, mentre per il girone di ritorno di 68, con valori massimi e minimi rispettivamente di 77 e 43 per il girone di andata e 78 e 53 per quello di ritorno.
Figura 4. - Confronto medie stagionali di ogni squadra – campionato – girone di andata – girone di ritorno. Passando al confronto tra le squadre del campionato di Serie “A Tim” per la stagione 2014-15 si può notare come, a differenza della passata stagione, non vi sia un maggior numero di squadre con una media assenze per partita nel girone di andata più alta rispetto alla media assenze per partita sull’intero campionato. Nel dettaglio, rispetto alla media sul campionato, 7 squadre (Cagliari, Empoli, Juventus, Lazio, Parma, Torino, Verona) hanno una media assenze per partite maggiore nel girone di andata, 5 squadre (Atalanta, Chievo, Fiorentina, Roma, Udinese) una media assenze uguale e 8 squadre (Cesena, Genoa, Inter, Milan, Napoli, Palermo, Sampdoria e Sassuolo) una media assenze inferiore. Figura 5. - Rappresentazione grafica degli impegni ufficiali della stagione 2014-15 suddivisi per tipologia di competizione.
Figura 6. - Confronto totale competizioni ufficiali e totale assenze per infortunio per ogni squadra nel campionato serie A. In giallo le squadre che hanno disputato le Coppe Europee. Le Figure 5 e 6 mostrano come, mettendo a confronto il numero di assenze per infortunio di ogni squadra del campionato di Serie A con il numero di impegni ufficiali disputati durante la stagione 2014-15, la stagione appena conclusa segua il trend della 2013-14. Infatti, osservando i grafici si nota come le squadre che hanno disputato il maggior numero di impegni ufficiali (Torino, Fiorentina, Inter, Roma, Juventus e Napoli) non siano le stesse con il maggior numero di assenze per infortunio. Nel dettaglio, solamente Fiorentina Juventus e Roma hanno avuto un numero di infortunati superiore alla media, rispettivamente con un totale assenze per infortunio di 141, 157 e 197.
Figura 7. - Confronto presenze ideali e reali delle squadre che hanno partecipato al Campionato di "Serie A"(La classifica è presentata con ordine decrescente della percentuale di disponibilità). Per avere una completezza delle informazioni, la Figura 7 mostra un’analisi delle presenze ideali e reali dei giocatori per ogni squadra del campionato di Serie “A Tim” per la stagione 2014-15. Per presenze ideali si intende il totale delle possibili presenze dei giocatori nelle competizioni ufficiali che ogni squadra ha disputato. Per questo calcolo viene considerato il numero di giocatori in rosa della squadra e viene moltiplicato per il totale degli incontri ufficiali disputati (rosa x totale competizioni ufficiali). Per presenze reali invece, si intende il totale delle reali presenze di giocatori nelle competizioni ufficiali disputate da ogni squadra e viene calcolata sottraendo alle presenze ideali il totale delle assenze per infortunio che ogni squadra ha avuto nella stagione 2014-15 (presenze ideali – assenze per infortunio totali). Infine, viene calcolata la percentuale di disponibilità che rappresenta la differenza, espressa in percentuale, tra le presenze ideali e quelle reali. Quindi, maggiore è la percentuale di disponibilità più il numero di presenze reali di una squadra si avvicina alle proprie presenze ideali stimate con il calcolo esposto precedentemente. Per calcolare la percentuale di disponibilità si applica la seguente formula: presenze reali x 100/presenze ideali. La Figura 7 rafforza quanto detto per il confronto tra il totale delle assenze per infortunio e le competizioni ufficiali disputate. Analizzando i dati del confronto tra le presenze ideali e quelle reali si può notare come anche in questo caso le squadre che hanno disputato un maggior numero di competizioni ufficiali durante la stagione 2014-15 non siano quelle con una differenza percentuale tra le presenze ideali e reali più bassa.
Figura 8. - Confronto tra le 10 squadre che hanno partecipato al Campionato di "Serie A". La classifica è presentata in ordine crescente di assenze per infortunio nella stagione 2014-15. Figura 9. - Confronto tra numero assenze della stagione 2014-15 e media assenze delle 7 stagioni precedenti con differenza percentuale delle 10 squadre. Infine, viene proposta un’analisi di confronto tra le dieci (10) squadre che nelle ultime otto (8) stagioni hanno partecipato al campionato di Serie “A Tim”. Come mostrato nella Figura 9, confrontando le assenze per infortunio delle squadre nella stagione 2014-15 con la media assenze per infortunio delle precedenti sette (7) stagioni si riscontra che la metà delle squadre prese in considerazione ha avuto un numero totale di assenze inferiori rispetto alla propria media.
Nel dettaglio, l’Inter è stata la squadra con la riduzione di assenze migliore rispetto alla media delle stagioni precedenti (-41%), seguita da Genoa, Udinese, Cagliari e Milan rispettivamente con il -22%, -19%, -13% e -12%. Inoltre, la squadra con l’incremento maggiore di assenze per infortunio, rispetto alla media delle stagioni precedenti, è stata la Roma con il 35%. L’analisi oggettiva delle assenze per infortunio dalle competizioni ufficiali è uno strumento di controllo molto utile per le Società sportive, Staff Tecnici e Medici per riuscire ad organizzare e gestire al meglio le strategie di allenamento e prevenzione. È noto che un giocatore che si trovi in uno stato di affaticamento eccessivo sia maggiormente esposto al rischio di infortuni ed è corretto presumere che il crescente numero di competizioni disputate dalle squadre contribuisca ad avvicinare i giocatori a tale rischio. Ciò nonostante, non è certo che chi disputa il maggior numero di competizioni sia anche chi ha un maggior numero di infortuni (vedi i dati della Lega Inglese proposti in un nostro precedente articolo). Guardando i dati della stagione 2014-15, tale affermazione trova riscontro poiché solamente tre (3) delle sei (6) squadre aventi il maggior numero di competizioni ufficiali ha avuto un numero di assenze per infortunio maggiore rispetto alla media delle assenze totali delle quadre partecipanti al campionato di “Serie A Tim”. Inoltre, sempre per la stagione 2014-15, anche l’analisi della media assenze per partita delle squadre di Serie A non ha mostrato un maggior numero di assenze nel girone di ritorno rispetto alla media del campionato, periodo nel quale aumenta il numero di competizioni disputate. In aggiunta, pensando al confronto tra presenze ideali e reali, sembrerebbe corretto credere che le squadre con il maggior numero di competizioni siano anche quelle con la percentuale di disponibilità più bassa. Tuttavia, l’analisi dei dati rafforza quanto detto finora e ci mostra che solamente due (2) delle sei (6) squadre partecipanti anche alle competizioni Europee (quindi con il maggior numero di competizioni) hanno avuto una percentuale di disponibilità inferiore alla media delle squadre partecipanti al campionato di “Serie A Tim” 2014-15. In conclusione, riteniamo importante che il numero totale di assenze venga messo in rapporto oltre che al numero totale di impegni ufficiali anche con il tempo nel quale questi impegni sono distribuiti. Inoltre, è plausibile ritenere che i giocatori che devono affrontare i preliminari delle Coppe Europee e/o giochino in competizioni quali il Mondiale od entrambi siano maggiormente esposti al rischio di un affaticamento precoce rispetto alla durata del campionato e di conseguenza ad un aumento del rischio di infortuni.
Alcune considerazioni finali degli Autori, già riportate negli articoli degli anni precedenti: Quale può essere la causa del numero crescente di infortuni? La ricerca indica: • Troppe partite – poca preparazione • Stress (psico-fisico) • Campi non idonei • Condizioni climatiche • Fatalità Noi crediamo che le motivazioni indicate sopra siano cause importanti, ma non tutte determinanti le assenze di calciatori per problemi muscolari e/o traumatici. Altri aspetti ben più importanti che riguardano l’allenamento dovranno essere oggetto di una attenta revisione, e più precisamente: Strategie di prevenzione Riscaldamento condotto in maniera specifica e personalizzata Programmazione adeguata dell’allenamento (e sua costante revisione), soprattutto nella successione dei mezzi di allenamento Sensibilizzazione dell’atleta (percezione dello sforzo – qualità del recupero) Prevenzione attraverso l'allenamento muscolare eccentrico Cultura all'allenamento a partire dai settori giovanili.
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