Don Giustino Santo: a maggio la proclamazione

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Don Giustino Santo: a maggio la proclamazione
Don Giustino Santo: a maggio
la proclamazione
                       Annunciato il rito di canonizzazione.
                       Esultano tantissimi devoti nel Mondo

Napoli.   Il   15   maggio   2022   sarà   celebrato   il   rito   di
canonizzazione, durante il quale sarà proclamato Santo,
insieme ad altri sei beati, da Papa Francesco, il beato Don
Giustino Russolillo, “Apostolo delle Vocazioni” e “Santo della
Santità”: tale sarà dunque riconosciuto nei cinque continenti,
dove ha operato ed in particolare nelle 19 nazioni dove è noto
soprattutto per il suo primario impegno.

Sacerdote, fondatore della Società delle Divine Vocazioni,
cioè dei Vocazionisti, e della Congregazione delle Suore delle
Divine Vocazioni, Vocazioniste.
Un grande evento che concretizza un importantissimo scopo
comune, l’unione d’intenti che travalica le distanze, la
Don Giustino Santo: a maggio la proclamazione
determinazione nella fede dei tantissimi devoti al Beato
Giustino Maria Russolillo.
Tutti orgogliosi gli abitanti di Pianura che gli ha dato i
natali e dove è fervido il culto di colui che sta per
diventare nuovo Santo.

Già si parla dell’organizzazione dei rituali festeggiamenti.
Fermento non solo nel quartiere ma in tutta la città di Napoli
che conta moltissimo fedeli e nei comuni flegrei, in primis
quello di Pozzuoli che è al confine, e così pure
nell’Arcidiocesi di Napoli e nella Diocesi di Pozzuoli. Grande
gioia particolarmente anche nelle nazioni dove sono presenti e
operano con grande impegno le Comunità religiose Vocazioniste:
Africa, Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cile, Colombia,
Ecuador, Filippine, Francia, India, Indonesia, Madagascar,
Nigeria, Regno Unito, Stati Uniti d’America, Sud Vietnam.

“Una spiritualità sentita e condivisa il cui messaggio è stato
più e più volte occasione d’incontro” – dichiara Claudio
Ciotola, avvocato e giornalista, responsabile dell’Ufficio
Stampa per la canonizzazione.

Don Giustino Maria Russolillo è nato a Napoli, il 18 gennaio
1891, nel quartiere di Pianura, a quei tempi ancora più verde
e rigoglioso, celebre per le apprezzate coltivazioni.

Terzo di dieci figli, fu ordinato sacerdote il 20 settembre
del 1913 nella cattedrale di Pozzuoli. Nell’ottobre del 1920
promosse la fondazione della Congregazione religiosa dei
Vocazionisti, concepita per aiutare i giovani, innanzitutto
coloro che hanno meno materialmente, a rispondere alla propria
vocazione nella vita. Fi nel ‘21 che fondò l’ordine delle
Suore Vocazioniste, “madri delle vocazioni”.

Morì a Pianura il 2 agosto 1955.

Papa Giovanni Paolo II lo dichiarò Venerabile il 18 dicembre
del 1997. Nel 2011, il 7 maggio, Papa Benedetto XVI lo
riconobbe Beato.
Don Giustino Santo: a maggio la proclamazione
Fondamentale per arrivare alla proclamazione della santità, è
stato il riconoscimento da parte di Papa Francesco della
“miracolosa guarigione” di Jean Emile Rasolofo, giovane
vocazionista originario del Madagascar, avvenuto per
intercessione del Beato Giustino, il 3 maggio di quest’anno.

Ultimate le celebrazioni per il primo centenario della
Fondazione delle Congregazioni Vocazioniste, l’attenzione è
ora rivolta all’intenso programma di preparazione a questo
eccezionale evento che avrà luogo nella prossima primavera, e
alle celebrazioni di ringraziamento nelle tante località
disseminate sui cinque continenti, che ospitano le
comunità vocazioniste. Iniziando il 22 maggio 2022 dal
Vocazionario di Pianura che custodisce i resti mortali Di Don
Giustino, beato e tra poco santo a tutti gli effetti.

                                             Teresa Lucianelli
Don Giustino Santo: a maggio la proclamazione
“Resilience”: Domani la Vigna
didattica apre ai bambini
La famiglia Varchetta, da sempre operante nel territorio, in
modo specifico in agricoltura, ha creato un progetto
denominato “Resilience”. Il termine resilienza allude ed evoca
in modo efficace al mutamento di approccio ritenuto necessario
per continuare a garantire prospettive di sostenibilità e di
socialità che hanno rapidamente investito e continuano a
investire gli ambienti di vita delle comunità locali.

Una sfida, quella dei Varchetta, per valorizzare un’area
dismessa e inutilizzata di Pianura, a ridosso della cosiddetta
“Urban winery”, con un progetto atto a promuovere nuove forme
di integrazione soprattutto per i ragazzi del quartiere.

Per lo sviluppo di “Resilience, sono state coinvolte, le
scuole e le associazioni locali, redigendo un programma di
formazione che permetterà loro di conoscere e approfondire
tutti gli aspetti del settore enologico.

Oltre al lato agronomico, i ragazzi saranno coinvolti anche
nella realizzazione del vino, che andrà in commercio dal
biennio 2026 – 2027.

Giovedì 23 Settembre, la vigna didattica verrà inaugurata col
taglio del nastro da parte dei bambini delle prime scuole che
hanno aderito al progetto: Istituto comprensivo Don Giustino
Russolillo, Istituto comprensivo Ferdinando Russo, I.C.
Palasciano, Scuola primaria Risorgimento. Durante la giornata
inaugurale, i bambini avranno inoltre la possibilità di
colorare le pareti della vignaguidati dall’ artista Luca
Danza, famoso per i suoi lavori di street art finalizzati alla
valorizzazione delle mura e dei beni comuni per permettergli
di acquisire un valore culturale.

Numerosi   gli   esponenti   che   presenzieranno   e   che   hanno
Don Giustino Santo: a maggio la proclamazione
attivamente contribuito alla creazione della vigna didattica,
dalla famiglia Varchetta, all’ Assessore all’ agricoltura
Nicola Caputo, ai politici locali come Tommaso Nugnes ed
Emanuela Guarnieri.

L’evento avrà inizio alle ore 10:00 e proseguirà sino alle ore
13:30 con un intermezzo degustativoper i più piccoli.

Il progetto è stato realizzato dall’architetto        Giorgio
Colimoro e dall’agronomo Vincenzo Varchetta.

Napoli: La “piccola Lourdes”
santuario e vera oasi di
preghiera
Don Giustino Santo: a maggio la proclamazione
La Piccola Lourdes sorge ai piedi della Collina dei Camaldoli,
in Via Comunale del collettore, nei pressi del noto Ristorante
“Da Basilio” a Pianura – Napoli.
Una piccola significativa oasi di preghiera, immersa nel verde
e situata nel silenzio del luogo.
La sua collocazione geografica, isolata ma non lontana dal
centro del quartiere, ne fa la cornice ideale per giornate di
spiritualità e riflessione.
Potremmo definirla una Lourdes in miniatura immersa nella
quiete, in una zona incantevole che trasmette pace e
tranquillità. Un luogo ove il fedele può rivolgere alla
Vergine ogni preghiera, ogni sua speranza.
Per arrivarci bisogna percorrere la lunga strada di Via Monti,
giungere a Via Comunale del collettore ed imboccare la salita
ad un tratto un po’ ripida.
È costituita da due realtà: una esterna che riproduce in
miniatura la più famosa località di preghiera francese,
incastonata fra la verde vegetazione di noci e castagni e una
seconda al chiuso costituita da una gradevole e spaziosa
chiesa per le celebrazioni invernali.
Le due sono collegate da una scala pedonale e una stradina
percorribile con le auto.
All’ingresso vi è la statua raffigurante Bernadette Soubirous,
la cittadina francese proclamata santa da Papa Pio XI nel 1933
Don Giustino Santo: a maggio la proclamazione
per le apparizioni mariane in una grotta del suo paese natale
(grotta di Massabielle). Tali visioni riguardano, come
sappiamo, una “signora vestita di bianco”, divenuta nota poi
come Nostra Signora di Lourdes, cui l’allora quattordicenne
Bernadette dichiarò di aver assistito.
I sacerdoti di Pianura che vi svolgono le funzioni religiose
appartengono alla Parrocchia vocazionista di San Giorgio
Martire, della quale la Piccola Lourdes costituisce una
preziosa appendice e la cui guida spirituale è Padre Giuseppe
Pugliese.
A far da custode-sacrestano è il fedele e fattivo Sig. Angelo
che qualche volta si presta come valida guida a turisti e
pellegrini.
“Il nostro orgoglio”, in queste parole è racchiuso il forte
legame che i fedeli di Pianura, e non solo, hanno per La
piccola Lourdes. Un santuario che, dicevamo, nasce ai piedi
della Collina dei Camaldoli, una riproduzione fedele del
famosissimo e più grande sito religioso d’oltralpe, fortemente
voluto da Padre Giuseppe Scotto che lo fondò negli anni ‘80,
un sacerdote Vocazionista, le cui spoglie sono conservate
all’ingresso della Chiesa.
Egli spinto dalla sua devozione alla Vergine Maria, e pregno
della religiosità del fondatore dei Padri Vocazionisti, il
Beato Don Giustino Maria Russolillo di cui si attende la
canonizzazione, pare, secondo alcune testimonianze raccolte,
che ad ogni passaggio nel luogo in cui oggi sorge il
Santuario, avrebbe detto: ”Questo un giorno diventerà luogo di
Maria”, e Don Giuseppe, ai tempi giovane seminarista, fece
tesoro di quelle parole del Beato Giustino, le prese come una
profezia, e con pazienza ed assoluta dedizione decise di
edificare il santuario che oggi rappresenta un luogo di
significativa religiosità e di singolare impatto emotivo.
Qui arrivano pellegrini cristiani che si sentono attirati
dalla maestosità del posto ma soprattutto dalla bellezza della
grotta e dal contesto santo. Una vera e propria sorgente
religiosa.
Uno spazio magico che prepara e anticipa l’ingresso di quanti
Don Giustino Santo: a maggio la proclamazione
convengono per il medesimo motivo, guidati dalla stessa fede,
cerniera tra il momento quotidiano e l’appuntamento religioso.
È un posto familiare, la Piccola Lourdes, è casa, è
accoglienza, è un luogo che genera fiducia e tranquillità.
Una dimora di preghiera, aperta a chi vuole sperimentare un
tempo di grazia, un momento forte di incontro con la Madonna,
un punto di riferimento, un angolo dove fermarsi a riflettere,
a pregare e a contemplare in ossequioso silenzio a contatto
con la natura.
Accorriamo in questa piccola oasi e come i discepoli sul monte
Tabor lasciamoci pervadere dallo straordinario splendore
emanato da Nostra Signora di Lourdes.
La luce del pomeriggio filtra appena fra gli arbusti di
castagni e va a stamparsi sulle pareti di roccia riprodotte in
cima all’altare. Seduti su panche e sgabelli i fedeli pregano
davanti ad una bellezza incastonata nella vegetazione e
rendono l’atmosfera di questa piccola grotta ancora più
mistica.
Una location santa concepita e nata in maniera assolutamente
sublime, ritirata dalla confusione del mondo, guidata e
ispirata dallo Spirito Santo per dimorare nella tranquillità,
dove l’aria è più pura, il cielo più aperto, e Dio più
familiare.
Il vento trasporta un piacevole profumo di fiori ed erbe
selvatiche mentre il silenzio è rotto appena in lontananza dal
cinguettio degli uccelli che, dalla primavera all’estate,
s’inseguono felici nella valle del quartiere flegreo.

                                       Ennio Silvano Varchetta
Don Giustino Santo: a maggio la proclamazione
La Forneria di Massimiliano
Maiorano, dal Lievito madre
per passione a eccellenza
Flegrea
                             La sua Forneria ha da poco
                             compiuto 17 anni di attività, ma
                             la sua storia inizia molto
                             prima,    da  quando,    appena
                             adolescente,       decise     di
                             intraprende questo mestiere.

Parliamo di Massimiliano Maiorano e della sua attività, La
Forneria di Via Giorgio dè Grassi a Pianura – Napoli. Sita in
una zona centrale del quartiere nello storico Palazzo
Varchetta a pochi metri dalla Casa della cultura e della sede
municipale.

Premiato da varie associazioni tra cui la Stampa Campana –
Giornalisti Flegrei.
Don Giustino Santo: a maggio la proclamazione
Vincitore del 2° Premio per il miglior panettone artigianale.
1° Premio Dolce per Don Giustino con la torta “La penitenza”,
organizzato dal Corriere di Pianura.
Medaglia di bronzo Migliore Colomba d’Italia.

Membro della Federazione Internazionale Pasticceria Gelateria
Cioccolateria

Massimiliano ci racconta il suo percorso:

Come è ’ nata la passione per il pane e i suoi derivati,
focacce, dolci, torte e pasticcini?
All’età di.10. anni, parlando con un amico sul percorso da
intraprendere dopo le scuole medie, ho preso per la prima
volta in considerazione la possibilità di frequentare un corso
per artigiani e in particolare il corso dedicato alla
pasticceria. Non sono un golosone – spiega Massimiliano – però
la parola fornaio/pasticcere mi suscitava curiosità, lo vedevo
un mestiere giusto per me. Mi affascinava tutto il mondo delle
ricette legate al pane, rustici, dolci e la possibilità di
esprimere me stesso attraverso un lavoro artigianale e
creativo come questo.

La tua formazione:
Mi piace definirla formazione dei miei tempi perchè durante
l’anno di studio del Corso ho avuto l’occasione di fare un
tirocinio in un laboratorio: La forneria di Remigio Coppola a
Pianura, il mio maestro. È stato un periodo molto importante
per la mia crescita perché ciò che imparavo la mattina, potevo
poi metterlo in pratica. Avere fin da subito le mani in pasta
è stata una fortuna di cui ho approfittato rimanendo in questo
laboratorio per i 3 anni successivi alla fine della
formazione. Durante questa esperienza ho acquisito le basi
fondamentali del mestiere e grazie agli insegnamenti di chi mi
circondava ho fatto miei anche molti segreti. Subito dopo ho
iniziato un nuovo percorso lavorativo, durato circa 20 anni,
in un altro laboratorio/forno. Qui oltre alla conoscenza di
nuove tecniche di lavorazione e l’uso di ingredienti diversi,
ho iniziato pian piano ad occuparmi di altri aspetti
riguardanti questo lavoro, arrivando a gestire in autonomia il
laboratorio, grazie alla grande fiducia che negli anni mi è
stata data. La mia curiosità, però, non si è mai fermata e
sentivo l’esigenza di sperimentarmi in altri ambiti. Così ho
provato ad inserirmi nella realtà locale, facendomi conoscere
ed apprezzare e con il desiderio di cimentarmi in nuovi sfide
e ampliare così il mio bagaglio di conoscenze con un tipo di
pasticceria diversa: presentazioni, condivisione del lavoro,
preparazioni di eventi, feste, cerimonie…
Nel settore ho iniziato a Pianura ma poi ho allargato i miei
orizzonti sull’intera area flegrea e oltre. Il mio territorio
è fatto di luoghi dove ho avuto la possibilità di confrontarmi
con realtà completamente diverse, dalle quali ho imparato
tanto e nei quali sto ottenendo significativi riconoscimenti e
grandi soddisfazioni.

Che consiglio daresti ai giovani che vogliono diventare
fornai-pasticcieri?
Il mio consiglio ai giovani che vogliono intraprendere questo
meraviglioso mestiere è di avere la voglia di imparare il più
possibile dai propri maestri e acquisire una conoscenza
approfondita del mestiere. Allo stesso tempo, però, dovrebbero
curare anche altri aspetti della propria formazione diventati
altrettanto importanti, come la conoscenza dell’ imprenditoria
e anche delle lingue, inglese in testa. Questo perché il
nostro mestiere si è evoluto e non basta più rimanere chiusi
in un laboratorio se si vuole crescere professionalmente e
raggiungere alti livelli. Secondo me, inoltre, i passi
iniziali di un giovane fornaio-pasticciere sono fondamentali e
bisogna per questo puntare fin da subito ad inserirsi in
ambienti di lavoro importanti che puntano alla crescita e al
miglioramento continuo, per evitare così il rischio di
fossilizzarsi rimanendo indietro mentre il mondo della
forneria-pasticceria cambia e si evolve.

Tradizione e/o innovazione? Il tuo pensiero.
La tradizione, a mio modo di vedere, non va abbandonata
soprattutto se parliamo di preparazione, di tecnica e di
ricette classiche. L’innovazione può esserci per quanto
riguarda altri aspetti, come la presentazione, l’immagine e la
misura.

Quali sono state le soddisfazioni più grandi in tanti anni di
lavoro?
Per l’esattezza 37… Ad essere sincero è difficile parlare di
una cosa in particolare, mi piace piuttosto guardare con
soddisfazione alla crescita e al percorso che ho fatto nella
mia vita lavorativa. Riuscire nel tempo ad avviare una mia
attività, vederla crescere e soprattutto conquistare a piccoli
passi la fiducia dei miei clienti e il compiacimento di
quanti, anche turisti, vengono a gustare le mie preparazioni,
mi dà ogni giorno conferma che la direzione è quella giusta.

Oggi c’è molta cucina in Tv e diversi chef stellati
partecipano a programmi e Talent . Tu cosa ne pensi? Hai
qualche punto di riferimento tra questi personaggi?
Negli ultimi anni il boom di programmi di cucina in TV ha
portato sicuramente alla diffusione di più informazione e una
maggiore conoscenza degli ingredienti, delle materie prime,
della loro lavorazione e delle particolari tecniche di
decorazione. Il lato negativo di tutto questo è che il cliente
si è abituato ad una realtà televisiva che ovviamente ha
tempistiche diverse e presenta una perfezione che nella realtà
necessita di preparazioni più lunghe che non vengono trasmesse
in Tv. Questa disponibilità immediata di novità, attraverso
non solo la televisione ma anche le nuove tecnologie, rischia
inoltre di eliminare l’effetto sorpresa. Credo che oggi
accontentare un cliente sia diventato un po’ più difficile che
nel passato. I prodotti che produco, dal pane alle focacce,
dai taralli al panettone natalizio, dalla schiacciata romana
(pane focaccia) alla colomba pasquale, dal tortano al
casatiello napoletano, quello a cui sono particolarmente
legato è sicuramente la pizza dolce, tipica della Pianura che
fu.
Torta farcita con crema ed amarene dal sapore unico e
delicato. Un tempo a Pianura si faceva in ogni casa e si
infornava nei famosi forni dei cortili. Anche nel palazzo dove
sorge la mia attività c’è un antico forno, storico di
proprietà della famiglia Varchetta, ormai purtroppo dismesso.

Come giudichi la pasticceria-rosticceria napoletana rispetto a
quella italiana o di altri paesi? Essere napoletano, secondo
te, ti dà una marcia in più?
Per me è una fortuna essere nato a Napoli e in particolare a
Pianura e lavorare qui come fornaio perché la nostra terra
offre materie prime di grandissima qualità. I nostri punti di
forza sono sicuramente la farina, la mozzarella, il pomodoro,
le mandorle ed altri prodotti conosciuti e apprezzati in tutto
il mondo, ma anche per esempio l’ottima ricotta e i buoni
salumi. La vera specialità è il lievito madre di cui vado
molto fiero. Ovviamente ogni regione ha i suoi dolci tipici,
ma ciò che distingue Napoli, i suoi straordinari territori
flegrei e la Campania dagli altri luoghi d’Italia e del mondo
sono appunto le sue materie prime, capaci di offrire un
eccezionale punto di partenza da cui poter ricavare ottimi
risultati, lavorando con passione e competenza.
Qual è il tuo dolce/torta preferito? E quale ti piace di più
preparare?
Sembra strano ma non ho un dolce preferito, anche se prima ho
scherzato parlando della pizza dolce: con il mio lavoro
assaggio sempre tutto, ogni giorno mi piace preparare tante
torte, dolci e rustici diversi perché amo che le vetrine della
mia Forneria siano sempre piene, colorate e invitanti.

                    Non solo pane e dolci, possiamo dire che
                    sei un imprenditore oltre che maestro
                    fornaio-pasticciere?
                    Assolutamente d’accordo perché crescere e
                    migliorarsi porta inevitabilmente a
                    occuparsi di molti altri aspetti che
                    vanno  al  di     là  della  semplice
                    preparazione      del   prodotto   da
                    vendere. Diciamo che a piccoli passi si
                    cerca sempre di offrire di più,
                    individuando altri stimoli per vivere
                    nuove esperienze.

Quali sono i tuoi progetti futuri?
Dopo aver dato vita alla mia piccola Forneria, il mio gioiello
da 17 anni, e aver creato un laboratorio creativo, credo che
il passo logico successivo sarà aprire magari un altro punto
vendita. Una vetrina, un fiore all’occhiello, magari sulla
strada principale di una bella città dove tutti i turisti
fanno la loro passeggiata e ammirano le bellezze del
territorio: chissà se riuscirò a realizzare questo sogno…

Massimiliano Maiorano e il suo staff vi aspettano ogni giorno
in Forneria per deliziarvi con le loro preparazioni e le loro
prelibatezze.

È possibile anche acquistare i prodotti ordinando
telefonicamente. Per rimanere costantemente aggiornati sulle
continue novità della Forneria Maiorano di Pianura basta
seguire i canali social.
Intervista a cura di Ennio Silvano Varchetta

Napoli: A Pianura la 1a
edizione dell’evento benefico
“Un dolce per San Giustino”
Il 27 ottobre 2020 il Papa ha autorizzato il Prefetto per la
Congregazione per la Causa dei Santi a firmare il Decreto per
la canonizzazione di Don Giustino. Figura rappresentativa del
quartiere Pianura, è riuscito, durante la sua vita ad essere
amato e venerato in tutto il mondo. A sessanta anni dalla sua
morte, “il Corriere di Pianura” ha promosso l’evento benefico
“Un dolce per San Giustino” I^ edizione. Con il Patrocinio
Morale della IX Municipalità Pianura Soccavo, il contest vuole
celebrare il santo di Pianura, il territorio da egli tanto
amato e dare lustro e valore ai laboratori dolciari della
zona, permettendo loro di esprimere la propria creatività e
competenza nel settore. Il 18 gennaio 2021, in ricordo del
130° anniversario della nascita di don Giustino, avverrà la
premiazione finale. Una giuria d’élite, valuterà le creazioni
che, non solo dovranno rappresentare il territorio dei Campi
Flegrei, ma dovranno riportare un’analogia con don Giustino.
La giuria sarà composta da Stefano Avellano, pasticciere dello
storico bar di Napoli “Gambrinus”; Ulderico Carraturo,
pasticciere dell’“Antica Pasticceria Carraturo”; Rosario
Mattera, ideatore di MALAZE’; Mina Perna, cake designer e
docente presso la scuola professionale “Dolce&Salato”.
Presidente della giuria: don Ciro Sarnataro, Rettore del
Vocazionario “Deus Charitas”.
Inoltre, grazie alla preziosa collaborazione con l’AIS
(Associazione Italiana Sommelier) – Delegazione di Napoli – ,
per ogni dolce sarà presentato l’abbinamento con un vino o
liquore suggerito dal sommelier, degustatore Davide Romanelli.
Un evento che, in questo momento storico, vuole essere un
incoraggiamento per tutti gli artigiani a superare ancora una
volta con tenacia e anche con tanta fede una situazione
difficile. Durante la premiazione verrà, inoltre, assegnata
una fascia a chi sarà stato in grado di preparare la miglior
“pizza dolce”, piatto tipico della zona che sarà valutato da
una giuria altrettanto caratteristica, rappresentata
esclusivamente dai cittadini del quartiere. L’evento vedrà la
partecipazione di sponsor e realtà molto conosciute sul
territorio campano e grazie al loro contributo l’intera somma
raccolta sarà devoluta in beneficenza. Fondamentale il
contributo della Chiesa, di Padre Ciro Sarnataro e Padre
Vittorio Zeccone, parte attiva nell’organizzazione e
importante punto di riferimento per tutti. È stata istituita
la pagina Facebook: “Un dolce per San Giustino” ed il profilo
Instagram: “undolce per_sangiustino” il cui scopo è di rendere
partecipi tutti delle varie fasi di selezione e di permettere,
a chi lo vorrà, di raccontarsi attraverso un dolce, una storia
o semplicemente condividendo un pensiero. Don Giustino è stato
in grado di riunire persone anche dopo la sua morte, in sua
memoria oggi il quartiere si stringe in un enorme dolcissimo
abbraccio al Santo amato nel mondo.
In ottemperanza delle normative vigenti anti- covid, e per
evitare assembramenti, l’evento sarà in diretta social sulla
pagina Facebook de “IL CORRIERE DI PIANURA” e in collegamento
radiofonico sul sito www.radioshamal.it.

Evento organizzato in collaborazione con:
“AIS CAMPANIA” – DELEGAZIONE DI NAPOLI; “RADIO SHAMAL”;
ASSOCIAZIONE DELLA STAMPA CAMPANA “GIORNALISTI FLEGREI”;
“MATEGY”; ASSOCIAZIONE “AMICI DI DON GIUSTINO” ONLUS.

Evento organizzato grazie al contributo degli sponsor:
“MEPA”; “VODAFONE – GRUPPO SCHERILLO”; “L’ENOTECA VARCHETTA”;
“MULTICENTER SCHOOL”; “DOLCE VITA di GIANLUCA CIOCE”.

per info e accrediti: Roberta Luppino – 333/9292705; Antonio
Di Maio -335/5350267
mail:          undolcepersangiustino@gmail.com             ;
corrieredipianura@email.it

(N.B. Per il parcheggio è consigliabile utilizzare l’ingresso
di via Evangelista Torricelli n. 29)

Napoli: Lunedì 18 Gennaio “Un
dolce per San Giustino” al
Vocazionario di Pianura
Lunedi 18 gennaio 2021 ore 10.00 – Vocazionario “Deus
Charitas” via Parroco Giustino Russolillo 14 – 80126 Napoli

Il 27 ottobre 2020 il Papa ha apposto la firma che autorizza
il Prefetto per la Congregazione per la Causa dei Santi per
avviare il processo di canonizzazione di Don Giustino. Figura
iconica del quartiere Pianura, è riuscito, durante la sua vita
ad essere amato e venerato in tutto il mondo. A sessanta anni
dalla sua morte, nell’accogliere la proposta del concittadino
Fabio Vivenzio, conosciuto a molti per il suo impegno nel
sociale, “il Corriere di Pianura” ha promosso l’evento
benefico “Un dolce per San Giustino” I^ edizione. Sulla
falsariga del “Dolce di San Gennaro”, il contest vuole
celebrare il santo di Pianura, il territorio da egli tanto
amato e dare lustro e valore ai laboratori dolciari della
zona, permettendo loro di esprimere la propria creatività e
competenza nel settore. Il 18 Gennaio 2021, in ricordo della
nascita del Santo, avverrà la premiazione finale. Una giuria
d’élite valuterà le creazioni che, non solo dovranno
rappresentare il territorio dei Campi Flegrei, ma dovranno
riportare un’analogia con don Giustino. Un evento che, in
questo momento storico, vuole essere un incoraggiamento per
tutti gli artigiani a superare ancora una volta con tenacia e
anche con tanta fede una situazione difficile. Durante la
premiazione verrà, inoltre, assegnata una fascia a chi sarà
stato in grado di preparare la miglior “pizza dolce”, piatto
tipico della zona che sarà valutato da una giuria altrettanto
caratteristica, rappresentata esclusivamente dai cittadini del
quartiere. L’evento vedrà la partecipazione di sponsor e
realtà molto conosciute sul territorio campano e grazie al
loro contributo l’intera somma raccolta sarà devoluta in
beneficenza. Fondamentale il contributo della Chiesa, di Padre
Ciro Sarnataro e Padre Vittorio Zeccone, parte attiva
nell’organizzazione e importante punto di riferimento per
tutti. E’ stata istituita la pagina Facebook: “Un dolce per
San     Giustino”       ed     il   profilo      Instagram:
“undolceper_sangiustino” il cui scopo è di rendere partecipi
tutti delle varie fasi di selezione e di permettere, a chi lo
vorrà, di raccontarsi attraverso un dolce, una storia o
semplicemente condividendo un pensiero. Don Giustino è stato
in grado di riunire persone anche dopo la sua morte, in sua
memoria oggi il quartiere si stringe in un enorme dolcissimo
abbraccio al Santo amato nel mondo.

per info: Roberta Luppino – 333/9292705; Antonio Di Maio
-335/5350267
mail:        undolcepersangiustino@gmail.com           ;
corrieredipianura@email.it
(N.B. Per il parcheggio è consigliabile utilizzare l’ingresso
di via Evangelista Torricelli n. 29)

“Noi siamo Napoli”: festa per
l’ attività de “Il Corriere
di   Pianura”,    voce    del
quartiere da circa 20 anni
Antonio Di Maio – Direttore
responsabile

“Noi siamo Napoli. Dalla periferia al centro passando per     il
cuore”. Questo lo slogan utilizzato dal gruppo di redattori   de
“Il Corriere di Pianura” per celebrare i quasi 20 anni        di
attività di un progetto editoriale che probabilmente non      ha
eguali in termini di longevità e popolarità. Il giornale, con
uscite periodiche durante l’anno, rigorosamente stampato, è
oramai una “sentinella” sulle questioni di Pianura, quartiere
ubicato nell’area nord di Napoli, da sempre denominato
“quartiere dormitorio” che ha dovuto fare i conti nel corso
della sua storia con problematiche decisamente complesse quali
l’ambiente (chi non ricorda la discarica dei Pisani) , la
micro criminalità, lo spaccio di droga ed altre che non
staremo ad elencare … La manifestazione che si è svolta ieri
sera presso il cortile dell’Istituto Comprensivo “Don Giustino
Russolillo”, si è concretizzata con l’assegnazione dei trofei
del 1° Premio “Il Corriere di Pianura”      a personalità di
spicco del mondo della politica, dell’associazionismo, medico,
religioso e del tessuto imprenditoriale locale; tra questi
l’europarlamentare Franco Roberti, Luigi Cuomo di “SOS
impresa”, don Enzo Tiano per l’impegno dimostrato dalle
parrocchie e nell’organizzare l’assistenza alle famiglie
bisognose, Massimo Zollo, medico, capo della task-force anti-
covid, Nino Daniele, ex assessore alla cultura del Comune di
Napoli, l’imprenditore pizzaiolo Errico Porzio e tanti altri
che si sono distinti per la propria attività all’interno del
quartiere Pianura , soprattutto durante la delicata fase del
lockdown

                                  Errico Porzio durante la
                                  premiazione

verificatosi a causa della   pandemia. Ma aldilà della
manifestazione e del Premio,    l’aspetto che ci preme
 sottolineare è la capacità dei tenaci redattori  de “Il
Corriere di Pianura” di essere riusciti      a diventare
“collagene” per un quartiere che attraverso le colonne del
giornale “amplifica” la propria voce da circa venti anni. In
sintesi, come dice Ciro Biondi, vice presidente
dell’Associazione della Stampa Campana “Giornalisti Flegrei”:
 “Il giornalismo locale è spesso considerato minore rispetto
ai mainstream media. Invece le piccole testate giornalistiche
svolgono un ruolo fondamentale per aiutare a comprendere e a
migliorare i territori. Le difficoltà non mancano. Ma se si
lavora con serietà si possono raggiungere traguardi
importanti”. Auguri quindi ai colleghi de “Il Corriere di
Pianura” per i venti anni di attività. Al Direttore Antonio Di
Maio, a Roberta Luppino, a Rosa Caputo , ad Armando De
Martino, ai collaboratori tutti,     all’editore,   il nostro
sincero apprezzamento per il lavoro svolto fino ad ora per il
quartiere Pianura e per la professione giornalistica , sicuri
che continueranno a farlo con la stessa passione e dedizione
negli anni avvenire. Ad maiora!
Napoli: incontro sul tema
“bullismo e disagio sociale”
a Pianura
NAPOLI – Si svolgerà venerdì     31 gennaio 2014   alle ore
10.00, presso la Scuola Media Palasciano in via Padula civ.
131 a Pianura, un’incontro con i ragazzi della scuola, per
affrontate le problematiche legate al bullismo ed al disagio
sociale.

Lectio Magistralis del Maestro di Taekwondo Park Young Ghill
che illustrerà le energie positive delle Arti Marziali.

All’evento saranno presenti apportando il loro contributo:

Il Comandante del Gruppo Carabinieri di Napoli Ten. Col. Marco
Pecci.

Il Dirigente Polizia di Stato del Commissariato di Pianura
Dott.ssa Maria Antonietta Ferrara.

Il Funzionario della Cancelleria del Tribunale di Napoli
Dott. Mario De Rosa.

Il Referente Associazione Antiracket Dott. Luigi Cuomo.

I lavori saranno moderati       dal Dott. Claudio Ciotola
Giornalista dell’Esecutivo      dell’Ordine Nazionale dei
Giornalisti.

Celebrazioni     cento   anni
sacerdozio del Beato Don
Giustino Russolillo/IL VIDEO
NAPOLI – Sabato 18 gennaio 2014 , alle ore 11:30, presso la
sala conferenze del Vocazionario di Pianura, sono state
illustrate le iniziative che coinvolgeranno la comunità
Vocazionista, nell’anno centenario del sacerdozio del Beato
Don Giustino e della fondazione dell’omonimo Centro studi.
L’incontro introdotto dal prof. Giovanni Palmers, responsabile
della comunicazione, si è arricchito della presenza del Rev.
Antonio Rafael Do Nascimento, Padre generale dei Vocazionisti
e di suor Teresa Soria. Le iniziative dell’anno Giustiniano
(20 settembre 2013 – 20 settembre 2014), sono state esposte da
Don Salvatore Musella, il quale ha evidenziato gli
appuntamenti più significativi che si svolgeranno nei prossimi
mesi. Dopo la solenne celebrazione eucaristica nella
parrocchia di San Giorgio Martire (19 gennaio 2014, ore
18:30), per ricordare il battesimo del Beato, presieduta da
Mons. Gennaro Pascarella (Vescovo di Pozzuoli), si proseguirà
con la commemorazione del primo centenario della fondazione
del Vocazionario, in programma per il 30 aprile 2014 alla
Pagliarella (la “porziuncola” dei Vocazionisti) di Villa
Simpatia a Pianura. Mentre il 7 maggio 2014, in occasione
del III anniversario della Beatificazione di Don Giustino, la
comunità Vocazionista sarà in udienza a Roma dal Santo Padre.
Il 20 settembre, la conclusione dell’Anno Giustiniano, con
l’ordinazione presbiteriale dei Diaconi provenienti dai 4
continenti dove la congregazione è presente.

(Servizio video a cura della redazione Donna Fashion News –
Programma Cattolici News)
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