Don Giustino Santo: a maggio la proclamazione
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Don Giustino Santo: a maggio la proclamazione Annunciato il rito di canonizzazione. Esultano tantissimi devoti nel Mondo Napoli. Il 15 maggio 2022 sarà celebrato il rito di canonizzazione, durante il quale sarà proclamato Santo, insieme ad altri sei beati, da Papa Francesco, il beato Don Giustino Russolillo, “Apostolo delle Vocazioni” e “Santo della Santità”: tale sarà dunque riconosciuto nei cinque continenti, dove ha operato ed in particolare nelle 19 nazioni dove è noto soprattutto per il suo primario impegno. Sacerdote, fondatore della Società delle Divine Vocazioni, cioè dei Vocazionisti, e della Congregazione delle Suore delle Divine Vocazioni, Vocazioniste. Un grande evento che concretizza un importantissimo scopo comune, l’unione d’intenti che travalica le distanze, la
determinazione nella fede dei tantissimi devoti al Beato Giustino Maria Russolillo. Tutti orgogliosi gli abitanti di Pianura che gli ha dato i natali e dove è fervido il culto di colui che sta per diventare nuovo Santo. Già si parla dell’organizzazione dei rituali festeggiamenti. Fermento non solo nel quartiere ma in tutta la città di Napoli che conta moltissimo fedeli e nei comuni flegrei, in primis quello di Pozzuoli che è al confine, e così pure nell’Arcidiocesi di Napoli e nella Diocesi di Pozzuoli. Grande gioia particolarmente anche nelle nazioni dove sono presenti e operano con grande impegno le Comunità religiose Vocazioniste: Africa, Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Ecuador, Filippine, Francia, India, Indonesia, Madagascar, Nigeria, Regno Unito, Stati Uniti d’America, Sud Vietnam. “Una spiritualità sentita e condivisa il cui messaggio è stato più e più volte occasione d’incontro” – dichiara Claudio Ciotola, avvocato e giornalista, responsabile dell’Ufficio Stampa per la canonizzazione. Don Giustino Maria Russolillo è nato a Napoli, il 18 gennaio 1891, nel quartiere di Pianura, a quei tempi ancora più verde e rigoglioso, celebre per le apprezzate coltivazioni. Terzo di dieci figli, fu ordinato sacerdote il 20 settembre del 1913 nella cattedrale di Pozzuoli. Nell’ottobre del 1920 promosse la fondazione della Congregazione religiosa dei Vocazionisti, concepita per aiutare i giovani, innanzitutto coloro che hanno meno materialmente, a rispondere alla propria vocazione nella vita. Fi nel ‘21 che fondò l’ordine delle Suore Vocazioniste, “madri delle vocazioni”. Morì a Pianura il 2 agosto 1955. Papa Giovanni Paolo II lo dichiarò Venerabile il 18 dicembre del 1997. Nel 2011, il 7 maggio, Papa Benedetto XVI lo riconobbe Beato.
Fondamentale per arrivare alla proclamazione della santità, è stato il riconoscimento da parte di Papa Francesco della “miracolosa guarigione” di Jean Emile Rasolofo, giovane vocazionista originario del Madagascar, avvenuto per intercessione del Beato Giustino, il 3 maggio di quest’anno. Ultimate le celebrazioni per il primo centenario della Fondazione delle Congregazioni Vocazioniste, l’attenzione è ora rivolta all’intenso programma di preparazione a questo eccezionale evento che avrà luogo nella prossima primavera, e alle celebrazioni di ringraziamento nelle tante località disseminate sui cinque continenti, che ospitano le comunità vocazioniste. Iniziando il 22 maggio 2022 dal Vocazionario di Pianura che custodisce i resti mortali Di Don Giustino, beato e tra poco santo a tutti gli effetti. Teresa Lucianelli
“Resilience”: Domani la Vigna didattica apre ai bambini La famiglia Varchetta, da sempre operante nel territorio, in modo specifico in agricoltura, ha creato un progetto denominato “Resilience”. Il termine resilienza allude ed evoca in modo efficace al mutamento di approccio ritenuto necessario per continuare a garantire prospettive di sostenibilità e di socialità che hanno rapidamente investito e continuano a investire gli ambienti di vita delle comunità locali. Una sfida, quella dei Varchetta, per valorizzare un’area dismessa e inutilizzata di Pianura, a ridosso della cosiddetta “Urban winery”, con un progetto atto a promuovere nuove forme di integrazione soprattutto per i ragazzi del quartiere. Per lo sviluppo di “Resilience, sono state coinvolte, le scuole e le associazioni locali, redigendo un programma di formazione che permetterà loro di conoscere e approfondire tutti gli aspetti del settore enologico. Oltre al lato agronomico, i ragazzi saranno coinvolti anche nella realizzazione del vino, che andrà in commercio dal biennio 2026 – 2027. Giovedì 23 Settembre, la vigna didattica verrà inaugurata col taglio del nastro da parte dei bambini delle prime scuole che hanno aderito al progetto: Istituto comprensivo Don Giustino Russolillo, Istituto comprensivo Ferdinando Russo, I.C. Palasciano, Scuola primaria Risorgimento. Durante la giornata inaugurale, i bambini avranno inoltre la possibilità di colorare le pareti della vignaguidati dall’ artista Luca Danza, famoso per i suoi lavori di street art finalizzati alla valorizzazione delle mura e dei beni comuni per permettergli di acquisire un valore culturale. Numerosi gli esponenti che presenzieranno e che hanno
attivamente contribuito alla creazione della vigna didattica, dalla famiglia Varchetta, all’ Assessore all’ agricoltura Nicola Caputo, ai politici locali come Tommaso Nugnes ed Emanuela Guarnieri. L’evento avrà inizio alle ore 10:00 e proseguirà sino alle ore 13:30 con un intermezzo degustativoper i più piccoli. Il progetto è stato realizzato dall’architetto Giorgio Colimoro e dall’agronomo Vincenzo Varchetta. Napoli: La “piccola Lourdes” santuario e vera oasi di preghiera
La Piccola Lourdes sorge ai piedi della Collina dei Camaldoli, in Via Comunale del collettore, nei pressi del noto Ristorante “Da Basilio” a Pianura – Napoli. Una piccola significativa oasi di preghiera, immersa nel verde e situata nel silenzio del luogo. La sua collocazione geografica, isolata ma non lontana dal centro del quartiere, ne fa la cornice ideale per giornate di spiritualità e riflessione. Potremmo definirla una Lourdes in miniatura immersa nella quiete, in una zona incantevole che trasmette pace e tranquillità. Un luogo ove il fedele può rivolgere alla Vergine ogni preghiera, ogni sua speranza. Per arrivarci bisogna percorrere la lunga strada di Via Monti, giungere a Via Comunale del collettore ed imboccare la salita ad un tratto un po’ ripida. È costituita da due realtà: una esterna che riproduce in miniatura la più famosa località di preghiera francese, incastonata fra la verde vegetazione di noci e castagni e una seconda al chiuso costituita da una gradevole e spaziosa chiesa per le celebrazioni invernali. Le due sono collegate da una scala pedonale e una stradina percorribile con le auto. All’ingresso vi è la statua raffigurante Bernadette Soubirous, la cittadina francese proclamata santa da Papa Pio XI nel 1933
per le apparizioni mariane in una grotta del suo paese natale (grotta di Massabielle). Tali visioni riguardano, come sappiamo, una “signora vestita di bianco”, divenuta nota poi come Nostra Signora di Lourdes, cui l’allora quattordicenne Bernadette dichiarò di aver assistito. I sacerdoti di Pianura che vi svolgono le funzioni religiose appartengono alla Parrocchia vocazionista di San Giorgio Martire, della quale la Piccola Lourdes costituisce una preziosa appendice e la cui guida spirituale è Padre Giuseppe Pugliese. A far da custode-sacrestano è il fedele e fattivo Sig. Angelo che qualche volta si presta come valida guida a turisti e pellegrini. “Il nostro orgoglio”, in queste parole è racchiuso il forte legame che i fedeli di Pianura, e non solo, hanno per La piccola Lourdes. Un santuario che, dicevamo, nasce ai piedi della Collina dei Camaldoli, una riproduzione fedele del famosissimo e più grande sito religioso d’oltralpe, fortemente voluto da Padre Giuseppe Scotto che lo fondò negli anni ‘80, un sacerdote Vocazionista, le cui spoglie sono conservate all’ingresso della Chiesa. Egli spinto dalla sua devozione alla Vergine Maria, e pregno della religiosità del fondatore dei Padri Vocazionisti, il Beato Don Giustino Maria Russolillo di cui si attende la canonizzazione, pare, secondo alcune testimonianze raccolte, che ad ogni passaggio nel luogo in cui oggi sorge il Santuario, avrebbe detto: ”Questo un giorno diventerà luogo di Maria”, e Don Giuseppe, ai tempi giovane seminarista, fece tesoro di quelle parole del Beato Giustino, le prese come una profezia, e con pazienza ed assoluta dedizione decise di edificare il santuario che oggi rappresenta un luogo di significativa religiosità e di singolare impatto emotivo. Qui arrivano pellegrini cristiani che si sentono attirati dalla maestosità del posto ma soprattutto dalla bellezza della grotta e dal contesto santo. Una vera e propria sorgente religiosa. Uno spazio magico che prepara e anticipa l’ingresso di quanti
convengono per il medesimo motivo, guidati dalla stessa fede, cerniera tra il momento quotidiano e l’appuntamento religioso. È un posto familiare, la Piccola Lourdes, è casa, è accoglienza, è un luogo che genera fiducia e tranquillità. Una dimora di preghiera, aperta a chi vuole sperimentare un tempo di grazia, un momento forte di incontro con la Madonna, un punto di riferimento, un angolo dove fermarsi a riflettere, a pregare e a contemplare in ossequioso silenzio a contatto con la natura. Accorriamo in questa piccola oasi e come i discepoli sul monte Tabor lasciamoci pervadere dallo straordinario splendore emanato da Nostra Signora di Lourdes. La luce del pomeriggio filtra appena fra gli arbusti di castagni e va a stamparsi sulle pareti di roccia riprodotte in cima all’altare. Seduti su panche e sgabelli i fedeli pregano davanti ad una bellezza incastonata nella vegetazione e rendono l’atmosfera di questa piccola grotta ancora più mistica. Una location santa concepita e nata in maniera assolutamente sublime, ritirata dalla confusione del mondo, guidata e ispirata dallo Spirito Santo per dimorare nella tranquillità, dove l’aria è più pura, il cielo più aperto, e Dio più familiare. Il vento trasporta un piacevole profumo di fiori ed erbe selvatiche mentre il silenzio è rotto appena in lontananza dal cinguettio degli uccelli che, dalla primavera all’estate, s’inseguono felici nella valle del quartiere flegreo. Ennio Silvano Varchetta
La Forneria di Massimiliano Maiorano, dal Lievito madre per passione a eccellenza Flegrea La sua Forneria ha da poco compiuto 17 anni di attività, ma la sua storia inizia molto prima, da quando, appena adolescente, decise di intraprende questo mestiere. Parliamo di Massimiliano Maiorano e della sua attività, La Forneria di Via Giorgio dè Grassi a Pianura – Napoli. Sita in una zona centrale del quartiere nello storico Palazzo Varchetta a pochi metri dalla Casa della cultura e della sede municipale. Premiato da varie associazioni tra cui la Stampa Campana – Giornalisti Flegrei.
Vincitore del 2° Premio per il miglior panettone artigianale. 1° Premio Dolce per Don Giustino con la torta “La penitenza”, organizzato dal Corriere di Pianura. Medaglia di bronzo Migliore Colomba d’Italia. Membro della Federazione Internazionale Pasticceria Gelateria Cioccolateria Massimiliano ci racconta il suo percorso: Come è ’ nata la passione per il pane e i suoi derivati, focacce, dolci, torte e pasticcini? All’età di.10. anni, parlando con un amico sul percorso da intraprendere dopo le scuole medie, ho preso per la prima volta in considerazione la possibilità di frequentare un corso per artigiani e in particolare il corso dedicato alla pasticceria. Non sono un golosone – spiega Massimiliano – però la parola fornaio/pasticcere mi suscitava curiosità, lo vedevo un mestiere giusto per me. Mi affascinava tutto il mondo delle ricette legate al pane, rustici, dolci e la possibilità di esprimere me stesso attraverso un lavoro artigianale e creativo come questo. La tua formazione: Mi piace definirla formazione dei miei tempi perchè durante l’anno di studio del Corso ho avuto l’occasione di fare un tirocinio in un laboratorio: La forneria di Remigio Coppola a Pianura, il mio maestro. È stato un periodo molto importante per la mia crescita perché ciò che imparavo la mattina, potevo poi metterlo in pratica. Avere fin da subito le mani in pasta è stata una fortuna di cui ho approfittato rimanendo in questo laboratorio per i 3 anni successivi alla fine della formazione. Durante questa esperienza ho acquisito le basi fondamentali del mestiere e grazie agli insegnamenti di chi mi circondava ho fatto miei anche molti segreti. Subito dopo ho iniziato un nuovo percorso lavorativo, durato circa 20 anni, in un altro laboratorio/forno. Qui oltre alla conoscenza di nuove tecniche di lavorazione e l’uso di ingredienti diversi,
ho iniziato pian piano ad occuparmi di altri aspetti riguardanti questo lavoro, arrivando a gestire in autonomia il laboratorio, grazie alla grande fiducia che negli anni mi è stata data. La mia curiosità, però, non si è mai fermata e sentivo l’esigenza di sperimentarmi in altri ambiti. Così ho provato ad inserirmi nella realtà locale, facendomi conoscere ed apprezzare e con il desiderio di cimentarmi in nuovi sfide e ampliare così il mio bagaglio di conoscenze con un tipo di pasticceria diversa: presentazioni, condivisione del lavoro, preparazioni di eventi, feste, cerimonie… Nel settore ho iniziato a Pianura ma poi ho allargato i miei orizzonti sull’intera area flegrea e oltre. Il mio territorio è fatto di luoghi dove ho avuto la possibilità di confrontarmi con realtà completamente diverse, dalle quali ho imparato tanto e nei quali sto ottenendo significativi riconoscimenti e grandi soddisfazioni. Che consiglio daresti ai giovani che vogliono diventare fornai-pasticcieri? Il mio consiglio ai giovani che vogliono intraprendere questo meraviglioso mestiere è di avere la voglia di imparare il più possibile dai propri maestri e acquisire una conoscenza approfondita del mestiere. Allo stesso tempo, però, dovrebbero curare anche altri aspetti della propria formazione diventati altrettanto importanti, come la conoscenza dell’ imprenditoria e anche delle lingue, inglese in testa. Questo perché il nostro mestiere si è evoluto e non basta più rimanere chiusi in un laboratorio se si vuole crescere professionalmente e raggiungere alti livelli. Secondo me, inoltre, i passi iniziali di un giovane fornaio-pasticciere sono fondamentali e bisogna per questo puntare fin da subito ad inserirsi in ambienti di lavoro importanti che puntano alla crescita e al miglioramento continuo, per evitare così il rischio di fossilizzarsi rimanendo indietro mentre il mondo della
forneria-pasticceria cambia e si evolve. Tradizione e/o innovazione? Il tuo pensiero. La tradizione, a mio modo di vedere, non va abbandonata soprattutto se parliamo di preparazione, di tecnica e di ricette classiche. L’innovazione può esserci per quanto riguarda altri aspetti, come la presentazione, l’immagine e la misura. Quali sono state le soddisfazioni più grandi in tanti anni di lavoro? Per l’esattezza 37… Ad essere sincero è difficile parlare di una cosa in particolare, mi piace piuttosto guardare con soddisfazione alla crescita e al percorso che ho fatto nella mia vita lavorativa. Riuscire nel tempo ad avviare una mia attività, vederla crescere e soprattutto conquistare a piccoli passi la fiducia dei miei clienti e il compiacimento di quanti, anche turisti, vengono a gustare le mie preparazioni, mi dà ogni giorno conferma che la direzione è quella giusta. Oggi c’è molta cucina in Tv e diversi chef stellati partecipano a programmi e Talent . Tu cosa ne pensi? Hai qualche punto di riferimento tra questi personaggi? Negli ultimi anni il boom di programmi di cucina in TV ha portato sicuramente alla diffusione di più informazione e una maggiore conoscenza degli ingredienti, delle materie prime, della loro lavorazione e delle particolari tecniche di
decorazione. Il lato negativo di tutto questo è che il cliente si è abituato ad una realtà televisiva che ovviamente ha tempistiche diverse e presenta una perfezione che nella realtà necessita di preparazioni più lunghe che non vengono trasmesse in Tv. Questa disponibilità immediata di novità, attraverso non solo la televisione ma anche le nuove tecnologie, rischia inoltre di eliminare l’effetto sorpresa. Credo che oggi accontentare un cliente sia diventato un po’ più difficile che nel passato. I prodotti che produco, dal pane alle focacce, dai taralli al panettone natalizio, dalla schiacciata romana (pane focaccia) alla colomba pasquale, dal tortano al casatiello napoletano, quello a cui sono particolarmente legato è sicuramente la pizza dolce, tipica della Pianura che fu. Torta farcita con crema ed amarene dal sapore unico e delicato. Un tempo a Pianura si faceva in ogni casa e si infornava nei famosi forni dei cortili. Anche nel palazzo dove sorge la mia attività c’è un antico forno, storico di proprietà della famiglia Varchetta, ormai purtroppo dismesso. Come giudichi la pasticceria-rosticceria napoletana rispetto a quella italiana o di altri paesi? Essere napoletano, secondo te, ti dà una marcia in più? Per me è una fortuna essere nato a Napoli e in particolare a Pianura e lavorare qui come fornaio perché la nostra terra offre materie prime di grandissima qualità. I nostri punti di forza sono sicuramente la farina, la mozzarella, il pomodoro, le mandorle ed altri prodotti conosciuti e apprezzati in tutto il mondo, ma anche per esempio l’ottima ricotta e i buoni salumi. La vera specialità è il lievito madre di cui vado molto fiero. Ovviamente ogni regione ha i suoi dolci tipici, ma ciò che distingue Napoli, i suoi straordinari territori flegrei e la Campania dagli altri luoghi d’Italia e del mondo sono appunto le sue materie prime, capaci di offrire un eccezionale punto di partenza da cui poter ricavare ottimi risultati, lavorando con passione e competenza.
Qual è il tuo dolce/torta preferito? E quale ti piace di più preparare? Sembra strano ma non ho un dolce preferito, anche se prima ho scherzato parlando della pizza dolce: con il mio lavoro assaggio sempre tutto, ogni giorno mi piace preparare tante torte, dolci e rustici diversi perché amo che le vetrine della mia Forneria siano sempre piene, colorate e invitanti. Non solo pane e dolci, possiamo dire che sei un imprenditore oltre che maestro fornaio-pasticciere? Assolutamente d’accordo perché crescere e migliorarsi porta inevitabilmente a occuparsi di molti altri aspetti che vanno al di là della semplice preparazione del prodotto da vendere. Diciamo che a piccoli passi si cerca sempre di offrire di più, individuando altri stimoli per vivere nuove esperienze. Quali sono i tuoi progetti futuri? Dopo aver dato vita alla mia piccola Forneria, il mio gioiello da 17 anni, e aver creato un laboratorio creativo, credo che il passo logico successivo sarà aprire magari un altro punto vendita. Una vetrina, un fiore all’occhiello, magari sulla strada principale di una bella città dove tutti i turisti fanno la loro passeggiata e ammirano le bellezze del territorio: chissà se riuscirò a realizzare questo sogno… Massimiliano Maiorano e il suo staff vi aspettano ogni giorno in Forneria per deliziarvi con le loro preparazioni e le loro prelibatezze. È possibile anche acquistare i prodotti ordinando telefonicamente. Per rimanere costantemente aggiornati sulle continue novità della Forneria Maiorano di Pianura basta seguire i canali social.
Intervista a cura di Ennio Silvano Varchetta Napoli: A Pianura la 1a edizione dell’evento benefico “Un dolce per San Giustino” Il 27 ottobre 2020 il Papa ha autorizzato il Prefetto per la Congregazione per la Causa dei Santi a firmare il Decreto per la canonizzazione di Don Giustino. Figura rappresentativa del quartiere Pianura, è riuscito, durante la sua vita ad essere amato e venerato in tutto il mondo. A sessanta anni dalla sua morte, “il Corriere di Pianura” ha promosso l’evento benefico “Un dolce per San Giustino” I^ edizione. Con il Patrocinio Morale della IX Municipalità Pianura Soccavo, il contest vuole celebrare il santo di Pianura, il territorio da egli tanto amato e dare lustro e valore ai laboratori dolciari della zona, permettendo loro di esprimere la propria creatività e competenza nel settore. Il 18 gennaio 2021, in ricordo del 130° anniversario della nascita di don Giustino, avverrà la premiazione finale. Una giuria d’élite, valuterà le creazioni che, non solo dovranno rappresentare il territorio dei Campi Flegrei, ma dovranno riportare un’analogia con don Giustino. La giuria sarà composta da Stefano Avellano, pasticciere dello storico bar di Napoli “Gambrinus”; Ulderico Carraturo, pasticciere dell’“Antica Pasticceria Carraturo”; Rosario
Mattera, ideatore di MALAZE’; Mina Perna, cake designer e docente presso la scuola professionale “Dolce&Salato”. Presidente della giuria: don Ciro Sarnataro, Rettore del Vocazionario “Deus Charitas”. Inoltre, grazie alla preziosa collaborazione con l’AIS (Associazione Italiana Sommelier) – Delegazione di Napoli – , per ogni dolce sarà presentato l’abbinamento con un vino o liquore suggerito dal sommelier, degustatore Davide Romanelli. Un evento che, in questo momento storico, vuole essere un incoraggiamento per tutti gli artigiani a superare ancora una volta con tenacia e anche con tanta fede una situazione difficile. Durante la premiazione verrà, inoltre, assegnata una fascia a chi sarà stato in grado di preparare la miglior “pizza dolce”, piatto tipico della zona che sarà valutato da una giuria altrettanto caratteristica, rappresentata esclusivamente dai cittadini del quartiere. L’evento vedrà la partecipazione di sponsor e realtà molto conosciute sul territorio campano e grazie al loro contributo l’intera somma raccolta sarà devoluta in beneficenza. Fondamentale il contributo della Chiesa, di Padre Ciro Sarnataro e Padre Vittorio Zeccone, parte attiva nell’organizzazione e importante punto di riferimento per tutti. È stata istituita la pagina Facebook: “Un dolce per San Giustino” ed il profilo Instagram: “undolce per_sangiustino” il cui scopo è di rendere partecipi tutti delle varie fasi di selezione e di permettere, a chi lo vorrà, di raccontarsi attraverso un dolce, una storia o semplicemente condividendo un pensiero. Don Giustino è stato in grado di riunire persone anche dopo la sua morte, in sua memoria oggi il quartiere si stringe in un enorme dolcissimo abbraccio al Santo amato nel mondo. In ottemperanza delle normative vigenti anti- covid, e per evitare assembramenti, l’evento sarà in diretta social sulla pagina Facebook de “IL CORRIERE DI PIANURA” e in collegamento radiofonico sul sito www.radioshamal.it. Evento organizzato in collaborazione con: “AIS CAMPANIA” – DELEGAZIONE DI NAPOLI; “RADIO SHAMAL”;
ASSOCIAZIONE DELLA STAMPA CAMPANA “GIORNALISTI FLEGREI”; “MATEGY”; ASSOCIAZIONE “AMICI DI DON GIUSTINO” ONLUS. Evento organizzato grazie al contributo degli sponsor: “MEPA”; “VODAFONE – GRUPPO SCHERILLO”; “L’ENOTECA VARCHETTA”; “MULTICENTER SCHOOL”; “DOLCE VITA di GIANLUCA CIOCE”. per info e accrediti: Roberta Luppino – 333/9292705; Antonio Di Maio -335/5350267 mail: undolcepersangiustino@gmail.com ; corrieredipianura@email.it (N.B. Per il parcheggio è consigliabile utilizzare l’ingresso di via Evangelista Torricelli n. 29) Napoli: Lunedì 18 Gennaio “Un dolce per San Giustino” al
Vocazionario di Pianura Lunedi 18 gennaio 2021 ore 10.00 – Vocazionario “Deus Charitas” via Parroco Giustino Russolillo 14 – 80126 Napoli Il 27 ottobre 2020 il Papa ha apposto la firma che autorizza il Prefetto per la Congregazione per la Causa dei Santi per avviare il processo di canonizzazione di Don Giustino. Figura iconica del quartiere Pianura, è riuscito, durante la sua vita ad essere amato e venerato in tutto il mondo. A sessanta anni dalla sua morte, nell’accogliere la proposta del concittadino Fabio Vivenzio, conosciuto a molti per il suo impegno nel sociale, “il Corriere di Pianura” ha promosso l’evento benefico “Un dolce per San Giustino” I^ edizione. Sulla falsariga del “Dolce di San Gennaro”, il contest vuole celebrare il santo di Pianura, il territorio da egli tanto amato e dare lustro e valore ai laboratori dolciari della zona, permettendo loro di esprimere la propria creatività e competenza nel settore. Il 18 Gennaio 2021, in ricordo della nascita del Santo, avverrà la premiazione finale. Una giuria d’élite valuterà le creazioni che, non solo dovranno rappresentare il territorio dei Campi Flegrei, ma dovranno riportare un’analogia con don Giustino. Un evento che, in questo momento storico, vuole essere un incoraggiamento per tutti gli artigiani a superare ancora una volta con tenacia e anche con tanta fede una situazione difficile. Durante la premiazione verrà, inoltre, assegnata una fascia a chi sarà stato in grado di preparare la miglior “pizza dolce”, piatto tipico della zona che sarà valutato da una giuria altrettanto caratteristica, rappresentata esclusivamente dai cittadini del quartiere. L’evento vedrà la partecipazione di sponsor e realtà molto conosciute sul territorio campano e grazie al loro contributo l’intera somma raccolta sarà devoluta in beneficenza. Fondamentale il contributo della Chiesa, di Padre Ciro Sarnataro e Padre Vittorio Zeccone, parte attiva nell’organizzazione e importante punto di riferimento per
tutti. E’ stata istituita la pagina Facebook: “Un dolce per San Giustino” ed il profilo Instagram: “undolceper_sangiustino” il cui scopo è di rendere partecipi tutti delle varie fasi di selezione e di permettere, a chi lo vorrà, di raccontarsi attraverso un dolce, una storia o semplicemente condividendo un pensiero. Don Giustino è stato in grado di riunire persone anche dopo la sua morte, in sua memoria oggi il quartiere si stringe in un enorme dolcissimo abbraccio al Santo amato nel mondo. per info: Roberta Luppino – 333/9292705; Antonio Di Maio -335/5350267 mail: undolcepersangiustino@gmail.com ; corrieredipianura@email.it (N.B. Per il parcheggio è consigliabile utilizzare l’ingresso di via Evangelista Torricelli n. 29) “Noi siamo Napoli”: festa per l’ attività de “Il Corriere di Pianura”, voce del quartiere da circa 20 anni
Antonio Di Maio – Direttore responsabile “Noi siamo Napoli. Dalla periferia al centro passando per il cuore”. Questo lo slogan utilizzato dal gruppo di redattori de “Il Corriere di Pianura” per celebrare i quasi 20 anni di attività di un progetto editoriale che probabilmente non ha eguali in termini di longevità e popolarità. Il giornale, con uscite periodiche durante l’anno, rigorosamente stampato, è oramai una “sentinella” sulle questioni di Pianura, quartiere ubicato nell’area nord di Napoli, da sempre denominato “quartiere dormitorio” che ha dovuto fare i conti nel corso della sua storia con problematiche decisamente complesse quali l’ambiente (chi non ricorda la discarica dei Pisani) , la micro criminalità, lo spaccio di droga ed altre che non staremo ad elencare … La manifestazione che si è svolta ieri sera presso il cortile dell’Istituto Comprensivo “Don Giustino Russolillo”, si è concretizzata con l’assegnazione dei trofei del 1° Premio “Il Corriere di Pianura” a personalità di spicco del mondo della politica, dell’associazionismo, medico, religioso e del tessuto imprenditoriale locale; tra questi l’europarlamentare Franco Roberti, Luigi Cuomo di “SOS impresa”, don Enzo Tiano per l’impegno dimostrato dalle parrocchie e nell’organizzare l’assistenza alle famiglie bisognose, Massimo Zollo, medico, capo della task-force anti- covid, Nino Daniele, ex assessore alla cultura del Comune di Napoli, l’imprenditore pizzaiolo Errico Porzio e tanti altri che si sono distinti per la propria attività all’interno del quartiere Pianura , soprattutto durante la delicata fase del
lockdown Errico Porzio durante la premiazione verificatosi a causa della pandemia. Ma aldilà della manifestazione e del Premio, l’aspetto che ci preme sottolineare è la capacità dei tenaci redattori de “Il Corriere di Pianura” di essere riusciti a diventare “collagene” per un quartiere che attraverso le colonne del giornale “amplifica” la propria voce da circa venti anni. In sintesi, come dice Ciro Biondi, vice presidente dell’Associazione della Stampa Campana “Giornalisti Flegrei”: “Il giornalismo locale è spesso considerato minore rispetto ai mainstream media. Invece le piccole testate giornalistiche svolgono un ruolo fondamentale per aiutare a comprendere e a migliorare i territori. Le difficoltà non mancano. Ma se si lavora con serietà si possono raggiungere traguardi importanti”. Auguri quindi ai colleghi de “Il Corriere di Pianura” per i venti anni di attività. Al Direttore Antonio Di Maio, a Roberta Luppino, a Rosa Caputo , ad Armando De Martino, ai collaboratori tutti, all’editore, il nostro sincero apprezzamento per il lavoro svolto fino ad ora per il quartiere Pianura e per la professione giornalistica , sicuri che continueranno a farlo con la stessa passione e dedizione negli anni avvenire. Ad maiora!
Napoli: incontro sul tema “bullismo e disagio sociale” a Pianura NAPOLI – Si svolgerà venerdì 31 gennaio 2014 alle ore 10.00, presso la Scuola Media Palasciano in via Padula civ. 131 a Pianura, un’incontro con i ragazzi della scuola, per affrontate le problematiche legate al bullismo ed al disagio sociale. Lectio Magistralis del Maestro di Taekwondo Park Young Ghill che illustrerà le energie positive delle Arti Marziali. All’evento saranno presenti apportando il loro contributo: Il Comandante del Gruppo Carabinieri di Napoli Ten. Col. Marco Pecci. Il Dirigente Polizia di Stato del Commissariato di Pianura Dott.ssa Maria Antonietta Ferrara. Il Funzionario della Cancelleria del Tribunale di Napoli
Dott. Mario De Rosa. Il Referente Associazione Antiracket Dott. Luigi Cuomo. I lavori saranno moderati dal Dott. Claudio Ciotola Giornalista dell’Esecutivo dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti. Celebrazioni cento anni sacerdozio del Beato Don Giustino Russolillo/IL VIDEO NAPOLI – Sabato 18 gennaio 2014 , alle ore 11:30, presso la sala conferenze del Vocazionario di Pianura, sono state illustrate le iniziative che coinvolgeranno la comunità Vocazionista, nell’anno centenario del sacerdozio del Beato Don Giustino e della fondazione dell’omonimo Centro studi. L’incontro introdotto dal prof. Giovanni Palmers, responsabile della comunicazione, si è arricchito della presenza del Rev. Antonio Rafael Do Nascimento, Padre generale dei Vocazionisti e di suor Teresa Soria. Le iniziative dell’anno Giustiniano (20 settembre 2013 – 20 settembre 2014), sono state esposte da Don Salvatore Musella, il quale ha evidenziato gli
appuntamenti più significativi che si svolgeranno nei prossimi mesi. Dopo la solenne celebrazione eucaristica nella parrocchia di San Giorgio Martire (19 gennaio 2014, ore 18:30), per ricordare il battesimo del Beato, presieduta da Mons. Gennaro Pascarella (Vescovo di Pozzuoli), si proseguirà con la commemorazione del primo centenario della fondazione del Vocazionario, in programma per il 30 aprile 2014 alla Pagliarella (la “porziuncola” dei Vocazionisti) di Villa Simpatia a Pianura. Mentre il 7 maggio 2014, in occasione del III anniversario della Beatificazione di Don Giustino, la comunità Vocazionista sarà in udienza a Roma dal Santo Padre. Il 20 settembre, la conclusione dell’Anno Giustiniano, con l’ordinazione presbiteriale dei Diaconi provenienti dai 4 continenti dove la congregazione è presente. (Servizio video a cura della redazione Donna Fashion News – Programma Cattolici News)
Puoi anche leggere