DOMENICA DI PASQUA Meditazione di Padre Giorgio Maria Faré - 9 aprile 2023

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DOMENICA DI PASQUA Meditazione di Padre Giorgio Maria Faré - 9 aprile 2023
Meditazione di Padre Giorgio Maria Faré

DOMENICA DI PASQUA
           9 aprile 2023
P. Giorgio Maria Faré — Meditazione del 9 aprile 2023

✠       Dal Vangelo secondo Giovanni [Gv 20, 1-9]

   Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro
di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal
sepolcro.
  Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che
Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e
non sappiamo dove l’hanno posto!».
   Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro.
Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di
Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma
non entrò.
   Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel se-
polcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo
– non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte.
   Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al se-
polcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrit-
tura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.

                                     ☙

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P. Giorgio Maria Faré — Meditazione del 9 aprile 2023

                 Sia lodato Gesù Cristo! Sempre sia lodato!

   Eccoci giunti a domenica 9 aprile 2023.
   Tantissimi auguri di Pasqua a tutti voi!
    Oggi siamo finalmente giunti al giorno di Pasqua. Un ricordo spe-
ciale, una benedizione speciale va a ciascuno di voi, alle vostre famiglie,
alle vostre intenzioni, a questa giornata particolare che vi auguro di cuore
di trascorrere con le persone a voi più care, in un clima di grande e bel-
lissima serenità e anche di gratitudine per questa Settimana Santa appena
terminata, che ha portato sicuramente a tanti di noi delle grazie speciali.
   Abbiamo ascoltato il Vangelo della Santa Messa di oggi, tratto dal
capitolo ventesimo di San Giovanni, versetti 1-9.
   Continuiamo la nostra preparazione all’Atto di Offerta che pronunce-
remo domenica prossima al santuario di Maria Rosa Mistica a Fontanelle
di Montichiari, in provincia di Brescia, dove ci troveremo alle 7:30 per
poi vivere insieme la Santa Messa alle 8. Dopo faremo un momento di
catechesi, poi la vestizione degli scapolari e poi faremo un pranzo in-
sieme, quindi ciascuno porti qualcosa al sacco. Poi faremo alle 15 l’Atto
di Offerta all’Amore Misericordioso di Dio, scritto da Santa Teresa di
Gesù Bambino e del Volto Santo.
   Questi giorni ci servono proprio a prepararci alla festa della Divina
Misericordia e, in particolare, ci servono per prepararci a questo mo-
mento dell’Atto di Offerta. Stiamo cercando proprio di capirne la bel-
lezza.
  Oggi siamo al terzo giorno della novena e sentiamo cosa ci chiede
Gesù attraverso Santa Faustina Kowalska.
   “Oggi conducimi tutte le anime devote e fedeli e immergile
   nell’oceano della mia Misericordia; esse mi confortarono lungo la
   Via Crucis: furono quella goccia che mi consolò nell’oceano
   dell’amarezza”.

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P. Giorgio Maria Faré — Meditazione del 9 aprile 2023

   Mi sembra che oggi sia bello pregare soprattutto per tutti noi, che
magari non ci conosciamo personalmente, ma che siamo uniti da questo
grande amore per Gesù, per i Sacri Cuori di Gesù e di Maria, che ab-
biamo imparato in questi anni ad apprezzare tanto, per il Santo Volto di
Gesù. Pregare oggi per ciascuno di noi, portarci in questo oceano della
Divina Misericordia di Dio e immergerci.
   Perché è vero che siamo — soprattutto siete — anime devote e fedeli,
cioè persone che, con i loro limiti, con i loro difetti e anche con le im-
perfezioni, quei peccati forse che ci sono, anche veniali, noi si vuole però
seguire seriamente il Signore.
    Ecco, allora andiamo avanti a leggere questo testo tratto da Consigli
e ricordi di Célina [la sorella di S. Teresina], che parla dell’Offerta
all’Amore Misericordioso di Dio.
   Teresa invita tutte le piccole anime a fare questo. — cioè questo
   Atto di Offerta — Nella sua intenzione, in effetti, non si trattava di
   tutto un lusso di sofferenze supererogatorie, ma di abbandonarsi
   con totale confidenza alla Misericordia di Dio.
    Quindi noi abbiamo visto che questo Atto di Offerta all’Amore Mi-
sericordioso, innanzitutto, ha come scopo, diciamo come ragione, quello
di ricevere nel nostro cuore tutto l’amore disprezzato dalle creature, que-
sto è il primo scopo. Poi il secondo è abbandonarsi con totale confidenza
alla misericordia di Dio. Vedete? Céline ci dice che è per le piccole
anime, per le anime semplici.
   Qui dietro c’è tutta la dottrina della dell’infanzia spirituale di Santa
Teresa, che appunto è una dottrina di un certo livello, che adesso non mi
metto a sintetizzare in tre parole, ma potremmo anche in un certo senso
si sintetizzarla in tre parole, nel senso che “la piccola via” non è altro
che la via di coloro che si abbandonano, appunto, con totale confidenza
alla Misericordia di Dio. La piccola via di Santa Teresa è la via di colei
che si mette totalmente nelle mani di Dio, cresce dentro a questa infanzia
spirituale. E ciò che contraddistingue più di tutto un infante è quello di
abbandonarsi, di essere abbandonato nelle mani dei suoi genitori.

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   Quindi noi pronunceremo questo Atto di Offerta proprio con lo scopo
di un abbandono totale, di una confidenza totale alla misericordia di Dio.
E già precisa che non è come offrirsi vittima alla giustizia; quindi, non è
quello di avere delle sofferenze ulteriori.
   Suor Maria del Sacro Cuore, nostra sorella maggiore, dapprima
   rifiutò di fare questo atto di offerta, non volendo attirare su di se
   un sovrappiù di prove.
    Perché appena si sente parlare di atto di offerta, atto di vittima
all’amore memorioso, subito uno pensa “Ecco, questo vuol dire che mi
arriveranno addosso delle croci terribili”, anche Suor Maria del Sacro
Cuore temeva questo e quindi non lo vuole fare.
   A questo proposito ecco la relazione che la sua infermiera affidò
   ad appunti intimi inediti: «Oggi 6 giugno 1934, parlavo con suor
   Maria del S. Cuore dell’atto di offerta all’Amore Misericordioso.
   Lei mi disse che, mentre rivoltava l’erba, suor Teresa del Bam-
   bino Gesù che era vicino a lei, le aveva chiesto se voleva offrirsi
   spontaneamente…
   Ecco, questa è una cosa molto importante: mi raccomando, questo
atto di offerta deve essere fatto in totale piena spontaneità e libertà. Que-
sto è fondamentale, non ci deve essere nessuna ragione che condiziona
questo atto di offerta, se non quello dell’atto di offerta stesso.
   … come vittima all’Amore Misericordioso di Dio, e che aveva ri-
   sposto: “No di certo, non voglio offrirmi come vittima; Dio mi
   prenderebbe in parola e la sofferenza mi fa veramente troppa
   paura… Inoltre questa parola vittima non mi piace molto”.
   Suor Maria aveva completamente frainteso o, comunque, non aveva
capito nulla di questo atto di offerta, si era concentrata su un termine che
è “vittima”. E quindi lei pensava solamente alle sofferenze, alla paura e
poi non le piaceva la parola vittima perché, appunto, le ricordava tutto
quello che abbiamo detto.

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   Allora Teresina le disse che la capiva bene, ma che offrirsi vittima
   all’Amore di Dio non era la stessa cosa che offrirsi alla sua Giu-
   stizia, che non avrebbe sofferto di più, che era per poter meglio
   amare Dio, al posto di quelli che non vogliono amarLo.
    Ecco, vedete, qui c’è proprio la spiegazione. Quindi, un conto è of-
frirsi all’Amore di Dio e un conto è offrirsi alla giustizia di Dio, sono
due cose diverse. Offrirsi vittima all’Amore di Dio vuol dire amare me-
glio Dio, amarlo al posto di quelli che non vogliono amarlo. Cioè, amarlo
meglio cosa vuol dire? Vuol dire che ti amo per me e anche per quelli
che non vogliono amarti. È come se fosse “un amore al quadrato”. Que-
sto non dobbiamo mai dimenticarlo.
   “Alla fine era così eloquente – soggiunse suor Maria del Sacro
   Cuore – che mi sono lasciata convincere; neanche io me ne
   pento”». C’è da far notare che suor Maria del Sacro Cuore si im-
   pegnò in seguito a fare pronunciare questo atto a tutti i suoi amici
   e a tutte le persone con le quali era in contatto epistolare. Per
   quanto ne so, una sola resistette a questo invito. Ed è rinnovando
   questa offerta a voce bassa, ma scandendo nettamente le parole,
   che suor Maria del S. Cuore spirò il 19 gennaio 1940, alle 2.20 del
   mattino.
  Bene, domani andremo avanti ancora con la nostra lettura perché —
come vedete — questo testo di Céline ci sta dando delle informazioni
importanti per poter arrivare preparati bene a questo momento.
   Adesso leggiamo ancora un pochino dell’Atto di Offerta come Vit-
tima di Olocausto all’Amore Misericordioso di Dio, scritto da Santa Te-
resa.
   Ti offro anche tutti i meriti dei Santi che sono in Cielo e sulla
   terra, i loro atti d’Amore e quelli dei Santi Angeli.
   In questo atto di offerta noi siamo chiamati ad offrire anche i meriti
di tutti i Santi, cioè di tutti coloro che hanno fatto dell’amore di Dio il
centro della loro vita. Questo non dobbiamo mai dimenticarlo. E poi i

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P. Giorgio Maria Faré — Meditazione del 9 aprile 2023

Santi Angeli, l’amore bellissimo, purissimo, che hanno tutti gli Angeli
verso Dio. Santa Teresa ci invita ad offrire a Dio questi meriti dei Santi,
i loro atti d’amore e quelli degli Angeli.
   Infine ti offro, o Beata Trinità, l’Amore e i meriti della Santa Ver-
   gine, mia madre, proprio a lei consegno la mia offerta, pregan-
   dola di presentartela.
    Poteva forse mancare la Vergine Maria? Ovviamente no. Offrire
l’amore e i meriti della Santa Vergine, vuol dire offrire tutto, proprio
tutto. Non c’è niente di più bello di questo. E non c’è niente di più bello
di chiamarla madre. Lei è la nostra madre, la nostra unica vera madre, la
Vergine Maria. E quindi questo atto di offerta a chi lo consegniamo? A
chi lo consegneremo? Vi dicevo, il sacerdote lo presenterà, ma chi poi
di fatto porterà ciascun atto davanti a Dio? La Vergine Maria, sarà lei
quel giorno — ecco perché ci troveremo al santuario di Maria Rosa Mi-
stica — sarà lei quel giorno a consegnare a Dio questa offerta.
   Ecco, allora restiamo profondamente raccolti in questi giorni, cer-
chiamo proprio di preparare bene il nostro cuore a questo incontro, a
questo atto di offerta, e cerchiamo, se possibile e per quanto possibile,
di intensificare il salterio di Gesù e di Maria, il Santo Rosario, così da
supplicare la Vergine di prepararci lei, di accompagnarci lei domenica
prossima e di essere poi lei che consegna a Dio questo Atto di Offerta.
   Ancora, di cuore, rinnovo a ciascuno di voi i miei più sinceri auguri
di Pasqua. E mi raccomando, trascorretela proprio nel modo più bello
possibile, non lasciate solo nessuno di coloro che amate.
   E la benedizione che vi do adesso scenda su di voi, sulle vostre inten-
zioni e su tutte le persone a voi più care.

    Benedicat vos omnipotens Deus, Pater, et Filius, et Spiritus Sanctus.
                                  Amen
                 Dio ci benedica e la Vergine ci protegga.
                Sia lodato Gesù Cristo sempre sia lodato.
                      p. Giorgio Maria del Volto Santo

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P. Giorgio Maria Faré — Meditazione del 9 aprile 2023

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