Disturbo bipolare e trattamento con sali di litio - AboutScience

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2016; 2(1): 30-47
                                                                                                       Doi: 10.19156/abtpn.2016.0015

Disturbo bipolare
e trattamento con sali di litio
Maurizio Pompili
Professore Associato di Psichiatria, Azienda Ospedaliera Universitaria Sant’Andrea, Sapienza Università di Roma

I disturbi bipolari sono disturbi psichiatrici a elevata                      senza di uno o più episodi maniacali o episodi misti;
prevalenza, diffusi in tutto il mondo, che si presen-                         spesso i soggetti presentano anche uno o più episodi
tano spesso in forma grave e con esiti a volte fatali.                        depressivi maggiori. Un episodio maniacale può es-
La prevalenza lifetime del disturbo bipolare I (ca-                           sere definito come un periodo in cui l’umore del sog-
ratterizzato da episodi maniacali spesso associati a                          getto è caratterizzato da espansione ed eccitazione,
condizioni psicotiche) è di circa l’1% e la stima della                       associato o meno a irritabilità, della durata di almeno
prevalenza lifetime dei disturbi bipolari in generale,                        1 settimana (o di qualsiasi durata nei casi in cui è
compresi il disturbo bipolare II e la ciclotimia, può                         necessaria l’ospedalizzazione), in cui il paziente ma-
arrivare fino al 5% [1]. La prevalenza annua di coloro                        nifesta:
che soffrono di disturbo bipolare e che si rivolgono                          • autostima ipertrofica o grandiosità;
a esperti per un trattamento psichiatrico può essere                          • diminuito bisogno di sonno (per es., si sente ripo-
stimata intorno al 17,4% [2]. Si tratta di pazienti che                          sato dopo solo 3 ore di sonno);
possono presentare importanti comorbilità, oltre a                            • maggiore loquacità del solito, oppure spinta con-
complicanze dovute all’abuso di sostanze e un tasso                              tinua a parlare;
di suicidio di oltre 20 volte maggiore rispetto alla po-                      • fuga delle idee o esperienza soggettiva che i pen-
polazione generale [3].                                                          sieri si succedano rapidamente;
                                                                              • distraibilità (cioè uno stato in cui l’attenzione è
                                                                                 troppo facilmente deviata da stimoli esterni non
Lo spettro bipolare                                                              importanti o non pertinenti);
                                                                              • aumento dell’attività finalizzata (sociale, lavorati-
Disturbo bipolare di tipo I                                                      va, scolastica o sessuale);
La caratteristica essenziale del disturbo bipolare di                         • agitazione psicomotoria;
tipo I è un decorso clinico caratterizzato dalla pre-                         • eccessivo coinvolgimento in attività ludiche che
                                                                                 hanno un alto potenziale di conseguenze danno-
                                                                                 se (per es., eccessi nel comprare, comportamento
 Indirizzo per la corrispondenza:                                                sessuale sconveniente, investimenti in affari av-
 Maurizio Pompili
 e-mail: maurizio.pompili@uniroma1.it                                            ventati).
 Accettato: 15/12/16 - Pubblicato online: 20/12/2016
 © 2016 The Authors. This article is published by HPS Srl and licensed        A questi episodi possono alternarsi episodi depressivi
 under Creative Commons Attribution-NC-ND 4.0 International                   nei quali due dei seguenti sintomi sono stati contem-
 (CC BY-NC-ND 4.0). Any commercial use is not permitted and is
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                                                                              poraneamente presenti per un periodo di 2 settimane
 www.aboutpharma.com/publishing/riviste/aboutopen/                            e rappresentano un cambiamento rispetto al prece-
                                                                              dente livello di funzionamento:

                                                                         30
Disturbo bipolare e trattamento con sali di litio

• umore depresso per la maggior parte del giorno,               essenzialmente sovrapponibili a quelli che definisco-
  quasi ogni giorno, come riportato dal soggetto                no un episodio maniacale, ma se ne differenziano
  (per es., riferisce di sentirsi triste o vuoto) o come        presentando una gravità minore: si parla infatti di un
  osservato dagli altri (per es., appare lamentoso);            periodo definito di umore persistentemente elevato,
• marcata diminuzione di interesse o piacere per                espansivo o irritabile, che dura ininterrottamente per
  tutte o quasi tutte le attività per la maggior parte          almeno 4 giorni, e che è chiaramente diverso dall’u-
  del giorno, quasi ogni giorno (come riportato dal             more non depresso abituale.
  soggetto o come osservato dagli altri);                       Gli individui con disturbo bipolare II possono consi-
• significativa perdita di peso senza essere a dieta, o         derare gli episodi ipomaniacali come non patologici,
  aumento di peso (per es., un cambiamento supe-                sebbene le altre persone possano essere turbate dal
  riore al 5% del peso corporeo in un mese) oppure              comportamento imprevedibile dell’individuo.
  diminuzione o aumento dell’appetito quasi ogni
  giorno;                                                       Disturbo ciclotimico
• agitazione o rallentamento psicomotorio quasi                 Il disturbo ciclotimico è caratterizzato essenzialmen-
  ogni giorno (osservabile dagli altri, non sempli-             te da un’alterazione dell’umore cronica, fluttuante,
  cemente sentimenti soggettivi di irrequietudine o             con periodi caratterizzati da sintomi ipomaniacali
  rallentamento);                                               e numerosi periodi da sintomi depressivi. I sintomi
• affaticabilità o mancanza di energia quasi ogni               ipomaniacali sono insufficienti come numero, gra-
  giorno;                                                       vità, pervasività o durata per soddisfare pienamente
• sentimenti di autosvalutazione o di colpa eccessi-            i criteri indicativi di un episodio ipomaniacale, e i
  vi o inappropriati (che possono essere deliranti),            sintomi depressivi sono insufficienti come numero,
  quasi ogni giorno (non semplicemente definibili               gravità, pervasività o durata per soddisfare piena-
  come autoaccuse o sentimenti di colpa per essere              mente i criteri indicativi di un episodio depressivo
  ammalato);                                                    maggiore.
• ridotta capacità di pensare o di concentrarsi, o in-          Il disturbo bipolare è spesso non diagnosticato e i
  decisione, quasi ogni giorno (come impressione                pazienti presentano frequentemente stati misti sub-
  soggettiva o osservata dagli altri);                          sindromici. È importante quindi chiedere ai pazienti
• pensieri ricorrenti di morte (che non comprendo-              con disturbo depressivo maggiore se hanno sintomi
  no solo la paura di morire), ricorrente ideazione             maniacali, in quanto questi sintomi hanno importanti
  suicidaria senza un piano specifico, o un tentativo           implicazioni diagnostiche e terapeutiche.
  di suicidio, o l’ideazione di un piano specifico per          Gli “stati misti” del disturbo bipolare sono la chiave
  commettere suicidio.                                          psicopatologica di lettura della malattia maniaco-de-
                                                                pressiva: essi infatti, insieme alla mania e alla de-
Disturbo bipolare di tipo II                                    pressione, rappresentano le fasi sintomatiche acu-
Il disturbo bipolare di tipo II è caratterizzato da un          te del disturbo bipolare, e sono caratterizzati dalla
decorso clinico in cui sono riconoscibili uno o più             commistione di sintomi depressivi ed espansivi. Il
episodi depressivi maggiori, accompagnati da alme-              concetto moderno di stati misti è stato introdotto da
no un episodio ipomaniacale. La compromissione del              Kraepelin per identificare “fasi” caratterizzate dalla
paziente può derivare dalla gravità dei singoli episodi         presenza contemporanea di caratteristiche maniaca-
depressivi maggiori o da un andamento cronico con               li e depressive, in pazienti affetti da “follia” mania-
episodi imprevedibili di alterazione dell’umore e da            co-depressiva. Gli stati misti hanno quindi rappre-
un funzionamento interpersonale e lavorativo flut-              sentato, a partire da Kraepelin, il principale elemen-
tuante e non affidabile.                                        to unificatore della malattia maniaco-depressiva,
I criteri per definire un episodio ipomaniacale sono            indicando chiaramente come mania e depressione

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M. Pompili

Tabella 1. Criteri per la classificazione degli stati misti secondo il DSM-5.
Episodi di mania o ipomania in presenza di elementi                       Episodi di depressione quando sono presenti
depressivi                                                                caratteristiche di mania/ipomania
Soddisfatti i criteri per episodio maniacale e 3 o                        Soddisfatti i criteri per episodio depressivo maggiore
più sintomi depressivi tra i seguenti:                                    e 3 o più sintomi maniacali/ipomaniacali tra i
• Disforia o umore depresso                                               seguenti:
• Anedonia                                                                • Umore elevato, espanso
• Rallentamento psicomotorio quasi tutti i giorni                         • Autostima ipertrofica o grandiosità
   (osservato dagli altri, non sensazione soggettiva                      • Maggiore loquacità del solito o spinta continua a
   di lentezza)                                                              parlare
• Astenia o perdita di energia                                            • Fuga delle idee
• Sensazione di inadeguatezza o eccessivo                                 • Aumento dell’energia o dell’attività finalizzata
   o inappropriato senso di colpa (non                                       (sociale, lavorativa, scolastica o sessuale)
   semplicemente il senso di colpa per essere                             • Eccessivo coinvolgimento in attività che hanno un
   malati)                                                                   alto potenziale dannoso
• Pensieri ricorrenti di morte (non solo la paura                         • Diminuito bisogno di sonno
   di morire), ideazione suicidaria ricorrente o
   tentativi di suicidio

rappresentino espressioni diverse di una stessa con-                            La terapia
dizione morbosa.
Dal punto di vista diagnostico, per migliorare l’accu-                          La terapia del disturbo bipolare può essere complessa
ratezza e il riconoscimento precoce in ambito clinico,                          e mettere a dura prova le capacità del clinico. Si tratta
il Criterio A per gli episodi maniacali e ipomaniaca-                           infatti di un disturbo con molte sfaccettature e un’am-
li del DSM-5 (Diagnostic and Statistical Manual of                              pia variabilità anche in riferimento al decorso e alla
Mental Disorders-5) pone ora l’accento sui cambia-                              soggettività individuale. In termini generali, i presi-
menti di attività, di energia e di umore. La diagno-                            di terapeutici maggiormente utilizzati sono il litio, gli
si nel DSM-IV di disturbo bipolare di tipo I, che per                           anticonvulsivanti e gli antipsicotici atipici in quanto
l’episodio misto richiedeva di soddisfare pienamente                            dotati di azione stabilizzante il tono dell’umore. Nel
i criteri per entrambi, mania ed episodio depressivo                            caso di episodi di depressione maggiore, anche gli
maggiore, è stata rimossa, mentre un nuovo “identifi-                           antidepressivi possono giocare un ruolo importante
catore” con “caratteristiche miste” è stato aggiunto nel                        ma sempre accompagnati dagli stabilizzanti dell’u-
DSM-5 [4]. Tale “identificatore” può essere applicato                           more, per evitare prevedibili viraggi verso la fase ec-
agli episodi indicati nella Tabella 1 [4]:                                      citativa e per ridurre gli elementi eccitativi nell’ambi-
Una parte non trascurabile di pazienti con diagnosi                             to della depressione. Gli antidepressivi, tuttavia, non
di grave episodio depressivo presentano anche sin-                              si adattano in maniera ottimale alla disforia di questi
tomi maniacali [5]. La depressione maggiore associata                           pazienti e se non ben dosati possono aumentare il
a sintomi maniacali o ipomaniacali è comunemente                                rischio di recidive e di suicidio.
chiamata depressione mista. Sintomi depressivi sub-                             Fra tutti i farmaci prescritti, il litio è invece quello che
sindromici sono stati riportati anche durante la ma-                            più si adatta alla gestione dei pazienti affetti da distur-
nia nel 25-40% dei pazienti [6-8]. Non vi è uniformi-                           bo bipolare. Sin dalla sua prima introduzione nel 1949,
tà terminologica in letteratura e vi è una tendenza a                           il litio ha rivoluzionato la terapia dei disturbi dell’umo-
utilizzare termini come “mania mista”, “depressione                             re. La terza rivoluzione, quella biologica, nell’ambito
durante mania” e “mania disforica”.                                             della psichiatria si può far risalire alla scoperta di John

                                                                        32
Disturbo bipolare e trattamento con sali di litio

Cade (1949). Successivamente, nel 1952, Schou, uno                           bipolare. I pazienti possono essere a maggiore rischio
psichiatra danese, iniziò a interessarsi al litio condu-                     se si rilevano fasi disforico-irritabili, se sono presenti
cendo uno studio in doppio cieco controllato con pla-                        agitazione e ansia e in casi di impulsività e aggressività,
cebo. Lo studio di Schou (1954) confermò l’osserva-                          e se tali stati si presentano nell’ambito di episodi de-
zione di Cade, sottolineando che il litio apportava un                       pressivi la terapia antidepressiva è controindicata. I be-
miglioramento sintomatico alla mania e che quando il                         nefici anti-suicidari del litio sono legati al fatto che esso
paziente interrompeva la terapia si verificava una reci-                     non solo consente una solida stabilizzazione dell’umo-
diva. Fu allora che il litio fu lanciato nel mondo della                     re, ma anche una consolidata azione di contrasto nei
psichiatria a livello internazionale.                                        confronti del rischio di suicidio [11]. Tali effetti sembra-
Nei primi anni ‘70 vennero condotti trials clinici atti a                    no essere nettamente superiori rispetto a qualsiasi altra
definire le proprietà terapeutiche del litio rispetto al pla-                terapia indicata per il disturbo bipolare. L’efficacia del
cebo e ad altri farmaci, e si affermò il valore della terapia                litio è inoltre correlata alla modalità di sospensione del
profilattica con litio per la malattia maniaco-depressiva.                   farmaco: sospensioni rapide possono infatti causare
A tali evidenze si aggiunsero quelle dei primi anni ‘80 e                    un aumentato rischio di nuove fasi depressive o ma-
successivamente il trattamento con litio ha continuato a                     niacali, oltre a un maggiore rischio di suicidio, rispetto
riservare sorprese nel corso degli anni. Proprio a questo                    alla sospensione graduale. Pazienti trattati nuovamente
proposito, negli anni ‘90 sono state pubblicate alcune                       con litio dopo la sospensione sembrano beneficiarne
evidenze cliniche che dimostravano come quest’ultimo                         in maniera pressoché analoga agli utilizzi precedenti,
fosse l’unico farmaco con evidente azione anti-suicida-                      manifestando soltanto una lieve riduzione degli effetti
ria nei pazienti con disturbo bipolare.                                      terapeutici [12-14].
In merito agli studi più recenti, Hayes e colleghi hanno                     L’obiettivo del trattamento è in ogni caso la stabiliz-
condotto una ricerca che si è posta l’obiettivo di valu-                     zazione dell’umore, che deve essere realizzata attra-
tare quale tra le opzioni terapeutiche disponibili per il                    verso l’utilizzo di trattamenti ad azione modulante l’u-
paziente con disturbo bipolare avesse comportato un                          more, diversificati a seconda della fase della malattia:
maggior numero di fallimenti terapeutici in termini di                       acuta o di mantenimento. È necessario tener presente
interruzione della terapia oppure di aggiunta di un altro                    che i pazienti affetti da disturbo bipolare manifestano
stabilizzante dell’umore. I risultati dello studio hanno                     sintomi per buona parte della loro vita e la sintomato-
evidenziato che i pazienti in terapia con litio hanno so-                    logia depressiva è di gran lunga predominante rispet-
speso meno frequentemente il trattamento rispetto ai                         to a quella depressiva maniacale [15].
pazienti trattati con stabilizzanti dell’umore, antipsicoti-                 Studi naturalistici confermano che l’assunzione rego-
ci, antidepressivi o benzodiazepine [9].                                     lare di litio ha la capacità di modificare il decorso del
I pazienti in trattamento con litio sembrano inoltre                         disturbo bipolare prevenendo le recidive con un’ef-
non risentire della storia della malattia, infatti, indi-                    ficacia superiore rispetto agli altri trattamenti, come
pendentemente dal numero di episodi e dalla pro-                             dimostrato dall’analisi complessiva dei dati disponi-
gnosi meno favorevole rispetto a pazienti che hanno                          bili a oggi [16]. Il litio appare efficace anche nella de-
risposto più efficacemente, coloro che sono trattati                         pressione unipolare, proponendosi come agente per
con litio ottengono comunque miglioramenti signifi-                          la terapia di mantenimento a lungo termine, come
cativi rispetto ad altre opzioni terapeutiche [10].                          dimostrano diverse gerarchie di evidenze, sebbene
Il litio ha anche dimostrato di essere il principale agen-                   l’azione terapeutica appaia più modesta rispetto all’u-
te anti-suicidario. Ciò appare come una caratteristica                       tilizzo nel disturbo bipolare [17].
terapeutica molto importante, dato che il rischio di sui-                    Esistono differenti formulazioni di litio. L’utilizzo
cidio è un problema centrale nell’ambito del disturbo                        di litio solfato a rilascio prolungato* rappresenta

*Nota: Prodotto attualmente non commercializzato in Italia, reperibile presso lo Stato della Città del Vaticano e all’estero.

                                                                        33
M. Pompili

un’opzione terapeutica di grande vantaggio per il            caratteristiche cliniche dei disturbi bipolari. La for-
clinico, in quanto permette di avere concentrazio-           mulazione a rilascio prolungato permette inoltre di
ni plasmatiche di litio costanti, minimizzando al            minimizzare gli effetti renali potenzialmente lesivi,
            TmPO  /eGFR
contempo gli effetti
                 4
                            >0,8 mmol/L       0,6-0,8
                      indesiderati spesso associati aimmol/L legati 0,4-0,59
                                                                    ai picchimmol/L
Disturbo bipolare e trattamento con sali di litio

una discreta quota di ansia libera; la paziente inoltre                      migliore riposo notturno e per incidere fin da subito
riferisce insonnia iniziale e terminale. Al momento                          sui sintomi diurni.
del colloquio nega idee, propositi e intenti suicidari.                      Al primo dosaggio la litiemia è pari a 0,7 mEq/L. Do-
In anamnesi reca una storia di disturbo bipolare di                          po circa un mese la paziente presenta un netto mi-
tipo II, trattato con vari cicli di terapia farmacologi-                     glioramento del quadro clinico. La stabilizzazione
ca prescritti da tre psichiatri diversi. La paziente ha                      dell’umore è ottimale: le note di irritabilità, disforia e
presentato fasi di elevazione del tono dell’umore con                        demoralizzazione sono pressoché scomparse. La pa-
irrequietezza, diminuito bisogno di sonno, logorrea,                         ziente ha iniziato a dormire regolarmente e i momenti
tendenza a spendere cifre superiori alle proprie pos-                        di agitazione si sono ridimensionati fino a essere as-
sibilità, episodi di agitazione, ansia e incapacità a con-                   senti in alcune giornate. Il rischio di suicidio valuta-
centrarsi sul lavoro. Nell’anamnesi si rilevano inoltre                      to con scale ad hoc, come ad esempio la Columbia
almeno altri due episodi depressivi, caratterizzati da                       Suicide Severity Rating Scale, è praticamente nullo.
tendenza al pianto, sonnolenza, incapacità ad alzar-                         La paziente è regolarmente seguita con cadenza in
si dal letto, sentimenti di autosvalutazione e idee di                       media ogni mese e mezzo presentando una litiemia
suicidio. Nell’ultimo episodio depressivo, nella fase                        sovrapponibile a quella iniziale. Il trattamento con
di miglioramento della sintomatologia la paziente ha                         quetiapina viene progressivamente ridotto a 50 mg.
iniziato a virare verso un aumentato tono dell’umore                         Nell’arco di due anni la paziente mostra stabilità del
con ansia, agitazione e irritabilità. Alle prese con ta-                     tono dell’umore nella maggior parte del tempo, es-
le condizione clinica, ha tentato il suicidio ingerendo                      sendo esente da episodi di eccitamento o di depres-
numerose compresse di farmaci prescritti dallo psi-                          sione del tono dell’umore. Gli effetti indesiderati del
chiatra curante e pertanto è stata ricoverata presso un                      litio sono pressoché assenti. La paziente non riferisce
reparto psichiatrico della sua zona di residenza. Du-                        sintomi clinicamente osservabili. Si sono notate pic-
rante la degenza la paziente è stata trattata con olan-                      cole variazioni a carico degli ormoni tiroidei che sono
zapina 5 mg 1 cpr la sera, lamotrigina 200 mg/die,                           state corrette con successo introducendo, dopo circa
lorazepam 2,5 mg 1 cpr al mattino e una la sera, pro-                        sei mesi di terapia, una compressa di tiroxina da 50
mazina 20 gocce la sera, ed è stata poi dimessa con                          mcgr. L’ecografia tiroidea e il consulto con l’endocri-
terapia simile a quella effettuata durante il ricovero.                      nologo non evidenziano elementi degni di nota.
Non si rilevano malattie degne di nota in anamnesi
tranne le comuni malattie esantematiche dell’infanzia                        2. Caso clinico
e non vi è familiarità per disturbi psichiatrici. La storia                  M.C. è un uomo di 62 anni, divorziato e attualmente
clinica rivela che la paziente, pur avendo ricevuto al-                      impiegato presso un’azienda privata. Giunge presso
cuni approcci terapeutici per il disturbo bipolare, non                      il nostro ambulatorio nel 2013, in seguito a un tenta-
ha risposto presentando remissione della sintomato-                          tivo di suicidio e al conseguente ricovero nel reparto
logia e un discreto numero di sintomi è perdurato nel                        SPDC (Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura). Al
tempo.                                                                       primo colloquio il paziente presenta una sintomato-
La necessità di provvedere a un’adeguata profilassi                          logia depressiva con tematiche di colpa e fallimento,
per la paziente, a una migliore stabilità del tono dell’u-                   oltre che ideazione suicidaria.
more e di proteggerla dal ripresentarsi del rischio di                       La storia psicopatologica del paziente viene fatta ri-
suicidio induce il clinico a prescrivere litio solfato                       salire all’età di circa 16 anni quando, a seguito della
a rilascio prolungato* al dosaggio di 660 mg 1 cpr                           fine di una relazione, ha sviluppato una sintomato-
da assumere al mattino e alla sera, a cui associa que-                       logia di tipo depressivo caratterizzata da deflessione
tiapina 200 mg a rilascio prolungato per ottenere un                         del tono dell’umore, ansia libera e somatizzata, forte

*Nota: Prodotto attualmente non commercializzato in Italia, reperibile presso lo Stato della Città del Vaticano e all’estero.

                                                                        35
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componente apatico-abulico-anedonica, iperfagia e                  stione di farmaci e quindi a un nuovo ricovero, questa
insonnia di tipo centrale. All’epoca, con l’introduzio-            volta in un Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura.
ne di una terapia farmacologica a base di paroxetina               Giunge al nostro ambulatorio e, in considerazione del-
(antidepressivo) e delorazepam (benzodiazepina), si                le diverse ricadute e alle tematiche legate al suicidio,
ottiene una risoluzione della sintomatologia in circa              viene introdotta una terapia con litio carbonato a dosi
6 mesi. Il paziente negli anni successivi mantiene un              crescenti a partire da 150 mg/die fino a 300 mg/die
buon funzionamento sul piano prima universitario                   nel corso di una settimana; Global Assessment of
(laurea in giurisprudenza) e poi lavorativo (diversi in-           Functioning (GAF) [40 pt], Hamilton Depression Rat-
carichi come ricercatore e numerose pubblicazioni);                ing Scale-D (HAM-D) [23 pt], Scale for Suicide Ide-
in ambito relazionale mantiene una vita sociale sod-               ation (SSI) [29 pt].
disfacente e relazioni sentimentali valide.                        Al primo controllo ematochimico la concentrazione
Tale situazione perdura fino a quando iniziano delle               di litio è di circa 0,5 mEq/L e non emergono altera-
problematiche relazionali sul posto di lavoro, con il              zioni della funzionalità renale o tiroidea; l’elettrocar-
ripresentarsi di una sintomatologia di tipo depressivo             diogramma risulta nella norma. Nei mesi successivi il
che richiede nuovamente una terapia farmacologica                  paziente mostra, in relazione alle difficoltà familiari,
con antidepressivi. La remissione clinica è solo par-              una nuova fase maniforme con ridotto bisogno di dor-
ziale con due ricadute nel corso di qualche mese. Il               mire e aumento dell’attività finalizzata. Per tale motivo
paziente subisce un grave lutto per il suicidio di una             si aumenta il dosaggio di litio carbonato a 450 mg/die
sua compagna del tempo.                                            (in due somministrazioni, mattina e sera) e successi-
All’età di circa 36 anni il paziente sviluppa una sinto-           vamente a 600 mg/die (300 mg 1 cpr mattina e sera).
matologia “maniforme”, caratterizzata da innalzamen-               In questa fase il paziente presenta una litiemia di 0,7
to del tono dell’umore, aumento dell’energia, aumen-               mEq/L. Tuttavia, a seguito di tremori e della persisten-
to delle attività finalizzate, riduzione della necessità di        za di sintomi eccitatori, si decide di assicurare una li-
dormire. In tale occasione il paziente spende un’ingen-            tiemia più stabile introducendo il litio solfato 660 mg
te somma di denaro per oggetti dedicati al suo hobby               1+1/2 cpr in un’unica somministrazione serale.
(modellismo di aerei). Per questo motivo, lo speciali-             Da ormai 13 mesi il paziente presenta una stabilizza-
sta psichiatra introduce una terapia stabilizzante il tono         zione del quadro clinico [scala di Hamilton D, GAF,
dell’umore con acido valproico (mood stabilizer, MS),              Clinical Global Impression (CGI), scala di Beck] con
che determina un temporaneo miglioramento sul pia-                 delle lievi fasi apatico-abuliche che non soddisfano i
no clinico ma con diverse ricadute sia di tipo depressi-           criteri per essere definite come “episodi depressivi”,
vo che ipomaniacale. Viene posta diagnosi di disturbo              e con un sostanziale miglioramento delle condizioni
bipolare di tipo I. Il paziente mantiene comunque un               sociali e lavorative. Global Assessment of Functioning
buon funzionamento, si sposa e ha un figlio.                       (65 pt), Hamilton Depression Rating Scale-D (16 pt),
Nel 2014 il paziente presenta una nuova fase di tipo               Scale for Suicide Ideation (17 pt).
maniacale, caratterizzata questa volta anche da un au-             Non si sono più ripresentate delle recidive e la terapia
mento delle spese economiche ben al di sopra delle                 farmacologica è ben tollerata.
sue possibilità, che porta a gravi problemi familiari e
alla successiva separazione e al divorzio dalla moglie.            3. Caso clinico
Per tale motivo il paziente viene ricoverato presso                Giunge alla nostra osservazione L.B., di anni 42, co-
una Casa di Cura dove gli viene modificata la terapia              niugato, impiegato in un ente pubblico. Al momento
farmacologica con un add-on di antipsicotici.                      della visita egli appare vigile, lucido e orientato nei
In seguito, l’oscillazione dell’umore sfocia in una gra-           tre assi. Accede al colloquio con disponibilità, suffi-
ve fase depressiva con una marcata componente di                   cientemente curato nell’aspetto e nella cura della per-
colpa che lo porta a un tentativo di suicidio per inge-            sona, con mimica improntata alla tristezza. L’eloquio

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Disturbo bipolare e trattamento con sali di litio

appare normale per ritmo e produttività, mentre si                           le quadro ha ridotto sempre più il funzionamento del
denota una lieve agitazione sul piano psicomotorio.                          paziente sul piano lavorativo con crescente demora-
Non emergono alterazioni formali e del contenuto                             lizzazione e un pervasivo senso di fallimento.
del pensiero, né dispercezioni. Il tono dell’umore                           La diagnosi assegnata a questo paziente è disturbo
emerge come deflesso con note disforiche e si rileva                         bipolare di tipo II. La terapia prescritta è litio solfa-
la presenza di una quota d’ansia libera e somatizzata.                       to compresse a rilascio prolungato* da 660 mg, mat-
Il paziente riferisce alterazioni del ritmo sonno-ve-                        tina e sera. La prima litiemia dopo 5 giorni è pari a
glia, angoscia e ansia al risveglio e nega idee, intenti                     0,6 mEq/L. Al paziente viene anche prescritto valpro-
e propositi suicidari.                                                       ato (300 mg/die), olanzapina (2,5 mg/die), promazina
L’esordio psicopatologico viene fatto risalire al 2005                       gocce (15 gocce/die), alprazolam (2 mg/die). Succes-
quando, in seguito a problematiche in ambito lavora-                         sivamente, il paziente mostra un innalzamento del to-
tivo, il paziente avrebbe sviluppato una sintomatolo-                        no dell’umore con ridotto bisogno di sonno (3-4 ore
gia caratterizzata da astenia, apatia, perdita degli inte-                   per notte), aumento dell’attività ludica che si manife-
ressi, deflessione del tono dell’umore e ideazione sui-                      sta soprattutto con un esagerato bisogno di recarsi in
cidaria non strutturata. Per tale motivo è stato seguito                     palestra, acquisto di attrezzature per lo sport e pianifi-
da uno specialista neurologo che gli avrebbe prescrit-                       cazione di viaggi in posti esotici. In questa fase viene
to una terapia a base di un antidepressivo (sertralina)                      prescritto litio solfato a rilascio prolungato* 660 mg alla
e una benzodiazepina (alprazolam), a dosaggi impre-                          dose di 1+1/2 cpr in un’unica somministrazione serale.
cisati e con solo parziale miglioramento. A giugno del                       Il paziente dopo circa 10 giorni appare nettamente mi-
2007 il paziente sviluppa un episodio ipomaniacale                           gliorato; sebbene permangano le difficoltà nel dormi-
caratterizzato dalla presenza di acquisti superiori alle                     re, l’attività ludica è diminuita e la concentrazione sul
proprie possibilità, ridotta necessità di dormire, mag-                      lavoro aumentata.
giore loquacità e maggiore interesse sessuale; a segui-
to di quest’ultimo aspetto, sperimenta problematiche                         4. Caso clinico
nell’ambito della relazione di coppia. Nel corso di una                      S.A., anni 43, celibe, dirigente di una grande azienda
crisi di agitazione psicomotoria è ricoverato in regime                      alberghiera, giunge a visita lamentando la difficoltà
di trattamento sanitario obbligatorio (TSO), presso il                       di trovare una motivazione per affrontare la vita e di
Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura della zona di                       poter fare “cose belle”. Comunica di aver avuto un
residenza e poi in una Casa di Cura. Successivamen-                          contatto con uno psichiatra che gli ha prescritto una
te è seguito presso il Centro di Salute Mentale con                          terapia con valproato chrono 500 mg 1 cpr/die, que-
una terapia a base di sodio valproato (900 mg/die)                           tiapina 300 mg RP 1 cpr/die e dosi non meglio pre-
e risperidone (1 mg/die).                                                    cisate di benzodiazepine. Riferisce di aver interrotto
Progressivamente, nel corso degli anni, il paziente                          alcuni mesi prima del nostro incontro la relazione
sviluppa sempre maggiori tensioni emotive soprat-                            con la propria fidanzata, che durava da alcuni anni.
tutto in ambito lavorativo con deflessione del tono                          A seguito di questo evento ha sperimentato abbassa-
dell’umore, disforia, crisi di ansia libera e un profon-                     mento del tono dell’umore e perdita di peso. Più re-
do sentimento di inadeguatezza. Trattato prima della                         centemente, è stato notato assumere comportamenti
nostra conoscenza con antidepressivi (citalopram 20                          incongrui al proprio ruolo dirigenziale: il paziente
mg/die), ha sviluppato progressivamente l’alternanza                         non rispetta più l’orario lavorativo, l’abbigliamento
di eccitamento e di depressione del tono dell’umore                          non è consono con il luogo di lavoro e spende l’in-
con maggiore preponderanza della fase depressiva,                            tero stipendio poco dopo averlo percepito per spe-
pochi intervalli liberi e brevi periodi di ipomania. Ta-                     se superflue, regalando il denaro oppure nel gioco

*Nota: Prodotto attualmente non commercializzato in Italia, reperibile presso lo Stato della Città del Vaticano e all’estero.

                                                                        37
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d’azzardo. Si rileva una marcata promiscuità sessuale                        5. Caso clinico
con frequentazioni di partner sempre diversi anche                           B.V. di anni 25, nubile, studentessa universitaria,
nell’ambito lavorativo e ogni giorno della settimana.                        giunge alla nostra osservazione nel novembre del
Il paziente riferisce inoltre assunzione di alcool con                       2015, condotta dai genitori, per il ripresentarsi di
modalità incongrue e un’infanzia caratterizzata da                           pensieri a carattere suicidario. Da alcune settimane
solitudine, sebbene potesse ritenersi soddisfatto dal                        non è riuscita ad accedere ai corsi di specializzazione
punto di vista dell’agiatezza familiare. Fin da adole-                       universitaria e tale situazione l’ha fatta sentire allon-
scente descrive episodi di bipolarità che tuttavia non                       tanata, “respinta”, con un sempre maggiore senso di
gli hanno impedito di raggiungere un grado di com-                           svuotamento che le avrebbe fatto pensare al suicidio.
petenza professionale di altissimo valore, con cono-                         Riferisce di non sentire più la necessità di vivere e
scenze e abilità manageriali tra le più accreditate. Di-                     tali dichiarazioni vengono fatte con profondo distac-
ce anche di assumere circa 10 caffè al giorno e di aver                      co e freddezza. Parla del pensiero di “sparire” e di
fatto uso di cannabis e cocaina in passato. Nega idee,                       come questo si potrebbe configurare, oltre che con la
propositi e intenti suicidari. La diagnosi formulata è                       morte, anche con la possibilità di abbandonare casa e
di disturbo bipolare di tipo I, che a suo dire gli ha                        vivere senza una fissa dimora. Ha dato disposizioni in
impedito di formare una famiglia. Gli viene prescritta                       merito di non cercarla e in caso di morte ha chiesto di
quindi la seguente terapia: litio 300 mg 1 cpr al mat-                       donare il corpo alla scienza, avere un funerale laico
tino e 1 cpr la sera; litio 150 mg 1 cpr a pranzo; sodio                     ed essere cremata. Al colloquio la paziente è precisa
valproato + acido valproico 500 mg 1 cpr a pranzo;                           nelle descrizioni degli eventi e dei vissuti; la voce mo-
alprazolam 20 gocce la sera. La prima litiemia è pari                        notona; la mimica rigida e poco mobile, lo sguardo
a 0,8 mEq/L e gli esami ematochimici sono nella nor-                         fisso ma attento sull’interlocutore. Non sono emerse
ma. Fin dall’inizio il paziente riferisce tremori marcati                    alterazioni formali del pensiero, né dispercezioni; il
agli arti superiori che gli impediscono di lavorare e                        contenuto era polarizzato sulle problematiche negli
che, a suo dire, lo mettono a disagio nei confronti di                       studi, l’umore misto ed erano presenti idee di morte
colleghi e amici. Viene mantenuta la stessa terapia,                         tuttavia non strutturate su un umore depresso o su
tuttavia dopo circa quindici giorni egli continua a la-                      una perdita di speranza, ma più su un senso di ver-
mentare la presenza dei tremori. Si decide dunque di                         gogna e fallimento. Riferisce di un’infanzia trascorsa
sostituire il litio a rilascio standard con il litio solfato                 senza caratteristiche degne di nota dal punto di vista
a rilascio prolungato*, alla dose di 660 mg 1 cpr mat-                       anamnestico; si descrive come una bambina “norma-
tina e sera. Al controllo dopo circa quindici giorni il                      le”, educata, obbediente e mite. Nell’adolescenza co-
paziente riferisce la quasi scomparsa dei tremori con                        munica di aver mostrato scarso interesse per le rela-
migliore tollerabilità generale. Dopo circa un mese di                       zioni (pochi amici e nessuna relazione sentimentale,
trattamento, descrive una netta diminuzione dei com-                         pochi interessi extra-scolastici) ed elevata concentra-
portamenti incongrui ed esagerati: nello specifico,                          zione nello studio: supera brillantemente la maturità
riferisce migliore concentrazione durante il lavoro e                        scientifica (nel 2009) e si iscrive alla facoltà di giuri-
migliore attitudine anche con il rispetto degli orari e                      sprudenza. Nel 2010 subisce la morte del fratello per
delle regole, diminuzione della promiscuità sessuale                         suicidio. Ci descrive quindi una profonda depressio-
e frequentazione di una persona di sesso femmini-                            ne, aggressività, impulsività e vari tentativi di suicidio.
le con la quale condivide parte del tempo libero. Il                         Nel 2010 comincia a sviluppare un disturbo del com-
paziente ci comunica inoltre di aver migliorato la ge-                       portamento alimentare con condotte in senso restrit-
stione del denaro riducendo gli acquisti superflui e                         tivo e poi compensatorie (attività fisica). Si rivolgeva
superiori alle proprie disponibilità.                                        perciò a uno specialista psichiatra che imposta una

*Nota: Prodotto attualmente non commercializzato in Italia, reperibile presso lo Stato della Città del Vaticano e all’estero.

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Disturbo bipolare e trattamento con sali di litio

terapia farmacologica a base di antidepressivi (fluo-                        cui si è resa conto di poter andare incontro in caso
xetina) e stabilizzanti dell’umore (valproato). Lo stu-                      fallisse il tentativo.
dio diventa sempre più una certezza identitaria che                          Il nucleo delle problematiche è sempre in relazio-
le dà grandi soddisfazioni e che la fa sentire anche                         ne alle difficoltà nello studio e alla necessità di po-
diversa dal resto della sua famiglia. A seguito della                        ter accedere a una scuola di specializzazione. Parla
fine di un rapporto sentimentale, la paziente comin-                         dell’università come del suo unico problema. Succes-
cia a sviluppare una sintomatologia caratterizzata da                        sivamente riesce a fare un piano studi e a organiz-
umore depresso associato a insonnia iniziale (per la                         zare un progetto da presentare ai docenti. Studia a
quale iniziava ad assumere lormetazepam), sensazio-                          casa da sola perché non riesce a tornare in facoltà
ne di possedere grande energia con ipertrofia dell’au-                       per il senso di vergogna che questo le provocherebbe
tostima. Presenta inoltre maggiore loquacità e speri-                        (il fatto che non abbia superato un esame di abili-
menta maggiore desiderio sessuale, con promiscuità                           tazione per lei è una cosa intollerabile da sostenere
marcata. Inizialmente la paziente non chiede alcun                           di fronte agli altri). La dipendenza da lormetazepam
tipo di aiuto specialistico e tenta di gestire la sua con-                   è molto ridotta e la paziente assume una bottigliet-
dizione aumentando l’assunzione di benzodiazepine                            ta ogni tanto (1 a settimana), sempre la sera, per
fino a dosi notevoli. Un primo contatto con il Centro                        “interrompere” le giornate. La litiemia è 0,6 mEq/L
di Salute Mentale per tentare di arginare l’abuso di                         e comincia a prendere peso. Si propone inoltre un
benzodiazepine non consegue una sufficiente ade-                             approccio di psicoterapia per provare a lavorare sulla
renza da parte della paziente. Lo studio e il rendimen-                      sua storia e cercare di ridimensionare (almeno mo-
to universitario inevitabilmente continuano a calare,                        mentaneamente) le sue aspettative in termini di am-
provocandole un senso di scoramento ma soprattutto                           bizioni lavorative. Quello che ci colpisce ogni volta
di profonda vergogna verso professori e colleghi e di                        è la sua incapacità di mostrare una seppur minima
sconfitta fino a quando, a novembre 2014, compie un                          risposta affettiva alla narrazione della sua vita nei
tentativo di suicidio (stato misto; impulsività acritica).                   suoi aspetti più drammatici. Ascolta la ricostruzione
La diagnosi della paziente è riconducibile alla catego-                      dei vari eventi della sua vita sempre con una certa
ria degli stati misti con il riconoscimento della depres-                    distanza interna, dando quasi la sensazione di esse-
sione maggiore ricorrente e sintomi maniacali.                               re spettatrice. È fredda, lucida e racconta episodi di
Si decide, in base alla storia clinica e alla valutazione                    binge eating e un peggioramento della dipendenza
psicopatologica attuale, di prescrivere litio carbonato                      da benzodiazepine in relazione all’avvicinarsi della
(600 mg/die, in due somministrazioni) e olanzapina                           consegna dei progetti per l’università. Nelle ultime
5 mg/die. La paziente accetta di seguire le nostre in-                       settimane il peso corporeo peggiora (aumento totale
dicazioni farmacologiche, anche se mostra un certo                           di 15 kg) e la paziente lamenta inoltre il perdurare di
timore di prendere peso e di non riuscire a concen-                          tremori, precedentemente insorti, ma di minore enti-
trarsi. È comunque motivata e si affida al nostro am-                        tà. Le condizioni cliniche suggeriscono l’introduzione
bulatorio. I colloqui nel primo periodo hanno una                            di quetiapina RP (150 mg/die) e di litio solfato a rila-
cadenza settimanale e avvengono insieme a una psi-                           scio prolungato* in dosi di 660 mg, mattina e sera. La
cologa clinica del nostro Centro. La paziente sembra                         paziente presenta buona tollerabilità alla nuova tera-
“razionalizzare” l’ideazione suicidaria e già nel giro di                    pia, la stabilizzazione dell’umore appare efficace e i
qualche settimana il rischio di suicidio sembra esse-                        tremori scompaiono. La prima litiemia disponibile è
re basso. Appare progressivamente critica, non tanto                         di 0,8 mEq/L.
verso le conseguenze definitive che tale atto avrebbe,                       A distanza di circa un anno la paziente non ha più
quanto per le conseguenze in termini di invalidità a                         avuto stati misti della gravità descritta e dunque si è

*Nota: Prodotto attualmente non commercializzato in Italia, reperibile presso lo Stato della Città del Vaticano e all’estero.

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M. Pompili

notato il venir meno della promiscuità e dei sintomi                          zapina 2,5 mg 1 cpr la sera. La paziente torna al con-
eccitativi nell’ambito del disturbo depressivo. Il ren-                       trollo dopo circa due settimane riferendo un lieve mi-
dimento universitario è tornato a un buon livello con                         glioramento; la litiemia è 0,2 mEq/L. Al colloquio, la
frequenza ai corsi e l’accesso a un corso di perfezio-                        paziente ammette di aver preso il litio saltuariamente,
namento desiderato da anni.                                                   in quanto a suo dire l’assunzione di questo farmaco le
                                                                              causa malessere gastrico. Viene prescritto litio solfato
6. Caso clinico                                                               a rilascio prolungato* 660 mg 1/2 cpr al mattino e 1
La paziente, di anni 39, vive col compagno e svolge                           la sera. Dopo circa due settimane la paziente riferisce
attività di impiegata in un’azienda di confezioni ali-                        l’assenza dei disturbi gastrici e una migliore stabili-
mentari al mattino e di cameriera in una pizzeria alla                        tà del tono dell’umore. La prima litiemia è pari a 0,7
sera. Giunge alla nostra osservazione raccontando                             mEq/L; il valore si è stabilizzato per i sei mesi di os-
dell’attività lavorativa e di relazione prima dell’insor-                     servazione permettendole una migliore gestione del-
genza dello stato depressivo. Si descrive come molto                          la vita quotidiana. La paziente ha iniziato a dormire
efficiente nel proprio lavoro, con un ottimo contatto                         più regolarmente e ha deciso, dopo circa tre mesi di
con i clienti. Riferisce di dormire dalle 4 alle 5 ore                        trattamento con litio solfato, di abbandonare il lavoro
per notte; al mattino è sempre energica e ben predi-                          serale e di dedicarsi dunque a un solo lavoro. Questa
sposta ad affrontare la giornata, tuttavia da qualche                         scelta si è associata a una migliore consapevolezza
tempo, anche secondo il suo compagno, vi sono stati                           della malattia che ha anche indotto la paziente a smet-
cambiamenti nel senso di un peggioramento di alcu-                            tere l’uso di cocaina e a dedicarsi al solo rapporto di
ne attività. La paziente riferisce alcune frequentazioni                      coppia, con l’intento di tutelare la famiglia gestendo
sessuali con clienti del locale dove presta servizio la                       in modo più corretto le spese e l’uso del denaro.
sera. La cura dell’aspetto fisico è divenuta esasperata
con abbigliamento provocante e a volte poco adat-                             7. Caso clinico
to alle circostanze. Inoltre, proprio in considerazione                       La paziente A.R., 56 anni, vedova con un figlio, impie-
dell’abbigliamento, la paziente ha affrontato spese                           gata presso un istituto di produzione cinematografi-
superiori alle proprie possibilità, mettendo in serio                         ca, giunge alla nostra osservazione nel novembre del
pericolo il budget familiare e ha iniziato a far uso di                       2015, dopo molti anni di trattamenti farmacologici
cocaina spesso associata alle frequentazioni fuori dal                        presso diversi specialisti.
rapporto di coppia. Comunica infine che da alcuni                             A 24 anni presentava il suo primo episodio depres-
mesi ha sperimentato un senso di grande prostrazio-                           sivo, caratterizzato da una improvvisa stanchezza,
ne, incapacità ad alzarsi dal letto, tristezza vitale, in-                    pianto, iperfagia, insonnia centrale, sensazione di
capacità a compiere le proprie mansioni lavorative.                           inadeguatezza sul lavoro (la paziente si occupava a
Recatasi da uno psichiatra, ha ricevuto una terapia a                         quel tempo di una neonata di pochi mesi), marcata
base di paroxetina 20 mg/die e alprazolam 0,50 mg                             ansia libera e pensieri di controllo ossessivo (contava
1 cpr la sera. La paziente non ha tratto beneficio da                         sempre dei numeri dispari nella sua testa). Per tale
tale terapia e al contempo ha iniziato a sperimentare                         motivo è stata visitata da uno psichiatra e trattata far-
maggiore irritabilità, un senso di malessere interno                          macologicamente con paroxetina (AD) ma con scarso
verosimilmente collocabile nell’ambito della disforia,                        beneficio. La paziente di fatto, ha mostrato frequenti
agitazione, e ansia. Anche l’insonnia è peggiorata. La                        episodi di irrequietezza, insonnia e tensione interna
paziente viene inquadrata nell’ambito del disturbo bi-                        con varie modifiche alla terapia farmacologica fino
polare II. La terapia iniziale è litio carbonato 300 mg                       all’assunzione di amitriptilina e varie benzodiazepi-
mattina e sera, valproato chrono 300 mg 1 cpr; olan-                          ne. La paziente è andata incontro a un progressivo

*Nota: Prodotto attualmente non commercializzato in Italia, reperibile presso lo Stato della Città del Vaticano e all’estero.

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Disturbo bipolare e trattamento con sali di litio

peggioramento clinico e ha effettuato 3 tentativi di                         alla formulazione di litio solfato a rilascio prolungato*
suicidio con ingestione di farmaci, di cui almeno uno                        (660 mg/die in monosomministrazione) che è stata
ad alto rischio che ha comportato il ricovero in clinica.                    da subito meglio tollerata. Non si sono verificati più
Nel 2006, a seguito di un grave lutto familiare causa-                       episodi di intolleranza al farmaco e da un punto di vi-
to da un incidente sul lavoro del marito di cui la pa-                       sta psicopatologico la paziente ha mostrato una mag-
ziente è stata testimone, ha manifestato disturbo post                       giore stabilizzazione con un solo episodio depressivo
traumatico da stress. Erano presenti immagini e ricor-                       importante ma senza nessun altro episodio manifor-
di intrusivi dell’accaduto, sogni disturbanti, ipervigi-                     me. Esegue controlli ematici regolari e ha una buona
lanza, difficoltà di concentrazione, esagerate risposte                      compliance farmacologica. Attualmente è in psicote-
di allarme, irritabilità, difficoltà di addormentamento.                     rapia per acquisire gli strumenti idonei ad affrontare
La paziente è stata sostenuta farmacologicamente con                         il grave lutto.
inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina
(SSRI) e mediante psicoterapia, inizialmente di soste-                       8. Caso clinico
gno e poi con una tecnica particolare per affrontare                         La sig.ra O.L. è una paziente di 53 anni, sposata da
l’evento (Eye Movement Desensitization and Repro-                            circa 20 con due figli di 15 e 19 anni. Lavora come
cessing, EMDR).                                                              sarta nella boutique di una nota catena di negozi di
Negli anni la paziente è riuscita ad affrontare l’even-                      abbigliamento. Al primo colloquio presso il nostro
to cercando di reagire e provando a occuparsi della                          Servizio, la paziente appare apatica e astenica, il tono
figlia con l’aiuto di parenti e amici. Con il tempo ha                       dell’umore è deflesso con note disforiche e riferisce
ripresentato una sintomatologia depressiva con forte                         insonnia intermedia con frequenti risvegli. Critica un
apatia e anedonia, deflessione dell’umore, pensieri di                       tentato suicidio compiuto a causa della fine di una re-
morte, insonnia centrale, forti vissuti di rovina che si                     lazione extraconiugale tramite ingestione di farmaci e
alternavano ciclicamente con periodi di aumento del-                         per il quale è ricoverata nel reparto di terapia intensi-
le energie, riduzione del sonno, innalzamento del to-                        va e successivamente trasferita nel reparto psichiatri-
no dell’umore e aumento delle attività finalizzate, tale                     co, dove effettua una farmacoterapia a base di litio a
da configurarsi un quadro di disturbo bipolare di tipo                       rilascio immediato (900 mg/die; litiemia 0,70 mEq/L),
I. La terapia farmacologica è stata modificata con l’ag-                     olanzapina (15 mg/die) e lorazepam (2,5 mg/die),
giunta di acido valproico e alti dosaggi di benzodia-                        sebbene sia ancora presente una sfumata ideazione
zepine, che ha indotto soltanto un parziale benefico                         suicidaria non strutturata. Nega l’abuso di alcool, la-
sintomatico. Le fasi depressive e quelle ipomaniformi                        menta xerostomia, tremore marcato agli arti superio-
si alternavano in maniera sempre più ravvicinata fino                        ri e sedazione diurna. In anamnesi riferisce l’esordio
a una produzione sintomatica mista per la quale ha                           psicopatologico all’età di 17 anni, quando avrebbe
richiesto un ricovero in clinica.                                            manifestato una sintomatologia caratterizzata da una
Alla dimissione, la paziente è stata presa in carico                         condotta alimentare restrittiva, preoccupazioni per il
dal nostro ambulatorio e abbiamo iniziato da subito                          proprio peso, deflessione del tono dell’umore, ansia,
una terapia farmacologica con litio carbonato 300 mg                         insonnia e abuso di sostanze (alcool e cannabis). Per
nei primi giorni e poi 600 mg/die nel giro di 10 gior-                       tali sintomi la paziente è stata seguita da uno speciali-
ni. Buoni i risultati ematochimici e una litiemia di                         sta psichiatra con psicoterapia e farmacoterapia a base
0,7 mEq/L. Da un punto di vista sintomatologico la                           di antidepressivi (sertralina), stabilizzatori dell’umore
paziente ha mostrato nelle prime settimane nausea                            (acido valproico) e benzodiazepine (lorazepam) con
ingravescente, oltre a un paio di episodi di diarrea                         parziale beneficio. Dopo circa 5 anni, la paziente ha
e vomito; per tale motivo abbiamo deciso di passare                          sospeso la terapia in accordo con il curante e ha con-

*Nota: Prodotto attualmente non commercializzato in Italia, reperibile presso lo Stato della Città del Vaticano e all’estero.

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M. Pompili

servato un certo benessere per circa 10 anni, quando,                         e il tono di voce flebile, molto teso. Appare evidente
poco dopo il matrimonio, avrebbe presentato una                               al colloquio la presenza di ideazione delirante per-
deflessione del tono dell’umore, agitazione, vissuti di                       secutoria e ipocondriaca e di ideazione suicidaria.
perdita di speranza e solitudine, ideazione suicidaria,                       Buono il riposo notturno; il tono dell’umore appare
ansia, insonnia e abuso alcolico. A causa di tali sin-                        gravemente deflesso, con perdita di speranza e di
tomi la paziente ha effettuato un ricovero di alcuni                          prospettive future. Vengono riferite apatia e clinofi-
mesi in una Casa di Cura psichiatrica, durante il quale                       lia durante tutto il corso della giornata, con peggio-
ha assunto una terapia a base di antipsicotici (quetia-                       ramento alla sera. Sono presenti inoltre grave ritiro
pina), stabilizzatori dell’umore (oxcarbamazepina) e                          sociale e grave compromissione delle relazioni e del-
benzodiazepine (delorazepam). Successivamente la                              le attività lavorative e quotidiane. Il paziente riferisce
paziente ha mantenuto un relativo benessere fino a                            anche un importante tremore agli arti superiori, dopo
circa un anno fa, quando ha manifestato grave apatia,                         inizio della terapia farmacologica prescritta nell’ulti-
anedonia e abulia, deflessione del tono dell’umore,                           mo ricovero. L’anamnesi riporta uno stato di benes-
irritabilità e nervosismo, insonnia, abuso alcolico. La                       sere fino all’età di 25 anni, quando a seguito di un
diagnosi è stata di disturbo bipolare, episodio misto e                       trasferimento in Asia per cause lavorative (il paziente
abuso alcolico. Allo scopo di ridurre i sintomi proba-                        era fotoreporter), avrebbe presentato una sintomato-
bilmente riconducibili agli effetti collaterali della te-                     logia caratterizzata da ideazione delirante a caratte-
rapia farmacologica (xerostomia, tremore importan-                            re persecutorio, di influenzamento e ipocondriaco,
te agli arti superiori e sedazione diurna), si propone                        espansione del tono dell’umore, insonnia, agitazione
il passaggio dal litio carbonato a rilascio immediato                         psicomotoria e aggressività eterodiretta. Dopo aver
a litio solfato a rilascio prolungato*, al dosaggio di                        effettuato un ricovero in ambiente psichiatrico con
1 cpr 660 mg al mattino e la sera, con richiesta de-                          una terapia non meglio precisata, il paziente avreb-
gli esami ematici di routine, litiemia ed elettrocardio-                      be fatto ritorno in Italia. Successivamente avrebbe
gramma. Viene ridotto lentamente anche il dosaggio                            effettuato numerosi ricoveri in ambiente psichiatri-
di olanzapina prima a 10 mg/die e poi a 5 mg/die.                             co a causa della persistenza della sintomatologia;
Dopo circa 2 mesi, la paziente riferisce un importan-                         ha cessato di lavorare e ha divorziato dalla moglie.
te miglioramento della sedazione e del tremore agli                           Il paziente ha effettuato numerose terapie farmacolo-
arti superiori, sebbene la xerostomia persista ancora                         giche a base di antipsicotici (aloperidolo, risperido-
oggi, e un lieve e progressivo miglioramento del to-                          ne, clozapina, paliperidone, olanzapina, asenapina,
no dell’umore e dell’apatia. Attualmente nega idee,                           clorpromazina), stabilizzatori dell’umore (acido val-
propositi e intenti suicidari e risultano nella norma gli                     proico, lamotrigina, carbamazepina) e varie benzo-
esami ematici e l’ECG. Nel caso qui descritto abbiamo                         diazepine. Circa 2 mesi fa, a causa di una grave recru-
quindi osservato che il passaggio da litio a rilascio im-                     descenza della sintomatologia ha tentato il suicidio
mediato a litio a rilascio prolungato* ha determinato                         tramite impiccagione. A seguito di un lungo ricovero
un miglioramento dell’ideazione suicidaria e degli ef-                        in un reparto di Terapia Intensiva, è stato trasferito
fetti collaterali.                                                            presso il reparto di Psichiatria e successivamente in-
                                                                              viato al nostro Servizio con diagnosi di disturbo bipo-
9. Caso clinico                                                               lare di tipo II. Il paziente ha effettuato durante il rico-
S.B. è un paziente di 35 anni, attualmente disoccu-                           vero una terapia a base di litio a rilascio immediato
pato, divorziato senza figli. Al primo colloquio pres-                        (300 mg × 2 volte/die; litiemia: 0,55 mEq/L), aripipra-
so il nostro Servizio, il paziente appare poco curato                         zolo (30 mg/die) e benzodiazepine (delorazepam).
nell’aspetto, cupo in volto, con lo sguardo sfuggente                         A seguito della prima visita effettuata, consigliamo la

*Nota: Prodotto attualmente non commercializzato in Italia, reperibile presso lo Stato della Città del Vaticano e all’estero.

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Disturbo bipolare e trattamento con sali di litio

sostituzione del litio a rilascio immediato con litio a                      ratterizzato da incremento ulteriore dell’attività la-
rilascio prolungato*, allo scopo di ridurre gli effetti                      vorativa, frequenti litigi con i dipendenti, diagnosi
collaterali e determinare un miglioramento del tono                          di tumore cerebrale del fratello e separazione dalla
dell’umore e della ideazione suicidaria. Viene pre-                          compagna, egli ha iniziato a manifestare deflessione
scritta 1 cpr da 400 mg di litio a rilascio prolungato*                      del tono dell’umore con agitazione e ansia, crisi di
la sera per una settimana e successivamente 2 cpr da                         pianto, perdita di speranza e insonnia totale. Dopo
400 mg/die (una al mattino e una alla sera). Vengono                         pochi giorni aveva impulsivamente tentato il suici-
prescritti anche gli esami di laboratorio, la litiemia e                     dio come descritto prima. La diagnosi riconosciuta è
un elettrocardiogramma. Viene inoltre gradualmente                           stata di disturbo bipolare, stato misto. Durante il rico-
sostituito aripiprazolo con quetiapina e confermato il                       vero per il tentato suicidio ha effettuato una terapia
dosaggio di delorazepam (2 mg/die).                                          prevalentemente a base di olanzapina (10 mg/die) e
Nei mesi successivi assistiamo a un lieve e progres-                         acido valproico (600 mg/die). Riferisce di aver sospe-
sivo miglioramento del tono dell’umore, con una                              so di propria iniziativa olanzapina in quanto troppo
riduzione del tremore agli arti superiori e della se-                        sedativa e inoltre assumerebbe solo saltuariamente
dazione diurna. Il peggioramento serale della sin-                           acido valproico, in quanto non percepirebbe alcun
tomatologia è assente e risultano in miglioramento                           miglioramento con questo farmaco. Data la scarsa
anche gli indici tiroidei. Appaiono nella norma gli                          aderenza del paziente, miriamo a scegliere un farma-
esami ematici e l’ECG, mentre persiste l’ideazione                           co che possa permettere una somministrazione uni-
delirante che viene però vissuta con minore par-                             ca o doppia durante la giornata e che determini una
tecipazione affettiva. Nel caso del sig. S.B. appare                         stabilizzazione dell’umore e dell’ideazione suicidaria
adatto il passaggio al litio a rilascio prolungato* in                       senza una eccessiva incidenza di effetti collaterali.
monosomministrazione serale (660 mg 1+1/2 cpr)                               Viene prescritto litio solfato a rilascio prolungato*,
per una maggiore aderenza, sebbene avessimo in-                              660 mg 1 cpr la sera per una settimana e successiva-
crementato il dosaggio giornaliero.                                          mente 660 mg al mattino e 660 mg la sera. Vengono
                                                                             inoltre prescritti gli esami ematici di routine, la litie-
10. Caso clinico                                                             mia e l’elettrocardiogramma. Dopo circa due settima-
Il sig. F.R. è un uomo di 46 anni, di professione fale-                      ne viene effettuato il colloquio successivo, durante
gname, che convive con una compagna coetanea da                              il quale il paziente riferisce di non aver manifestato
circa 10 anni, con cui ha un figlio di 8. Al colloquio                       effetti collaterali come eccessiva sedazione o tremo-
presso il nostro Servizio, il paziente appare lieve-                         re. Segue correttamente la prescrizione, assumendo
mente agitato sul piano psicomotorio, ansioso e an-                          ogni giorno il farmaco, poiché non ne avverte alcuna
gosciato. Critica il tentato suicidio effettuato tramite                     incidenza negativa sulle attività quotidiane. Effettua
defenestrazione, spaventato dall’impulsività che lo ha                       gli esami di laboratorio richiesti che risultano tutti
caratterizzato, e per il quale era stato ricoverato in Ri-                   nella norma.
animazione e successivamente in Psichiatria. L’umore
appare lievemente deflesso e vengono riferite irritabi-
lità e nervosismo; buono è invece il riposo notturno.                        Discussione
L’uomo riferisce di essere sempre stato molto attivo,
con molti amici e tanti interessi. Lavora molte ore                          I casi clinici presentati permettono di confermare
al giorno, frequenta spesso la palestra, dorme soli-                         il ruolo centrale dei sali di litio nell’ambito della
tamente 4 ore per notte. In anamnesi racconta che                            terapia dei disturbi bipolari. Come detto, si tratta
durante un periodo particolarmente stressante, ca-                           di un disturbo che pone numerosi quesiti al clini-

*Nota: Prodotto attualmente non commercializzato in Italia, reperibile presso lo Stato della Città del Vaticano e all’estero.

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