Disturbo bipolare e trattamento con sali di litio - AboutScience
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2016; 2(1): 30-47 Doi: 10.19156/abtpn.2016.0015 Disturbo bipolare e trattamento con sali di litio Maurizio Pompili Professore Associato di Psichiatria, Azienda Ospedaliera Universitaria Sant’Andrea, Sapienza Università di Roma I disturbi bipolari sono disturbi psichiatrici a elevata senza di uno o più episodi maniacali o episodi misti; prevalenza, diffusi in tutto il mondo, che si presen- spesso i soggetti presentano anche uno o più episodi tano spesso in forma grave e con esiti a volte fatali. depressivi maggiori. Un episodio maniacale può es- La prevalenza lifetime del disturbo bipolare I (ca- sere definito come un periodo in cui l’umore del sog- ratterizzato da episodi maniacali spesso associati a getto è caratterizzato da espansione ed eccitazione, condizioni psicotiche) è di circa l’1% e la stima della associato o meno a irritabilità, della durata di almeno prevalenza lifetime dei disturbi bipolari in generale, 1 settimana (o di qualsiasi durata nei casi in cui è compresi il disturbo bipolare II e la ciclotimia, può necessaria l’ospedalizzazione), in cui il paziente ma- arrivare fino al 5% [1]. La prevalenza annua di coloro nifesta: che soffrono di disturbo bipolare e che si rivolgono • autostima ipertrofica o grandiosità; a esperti per un trattamento psichiatrico può essere • diminuito bisogno di sonno (per es., si sente ripo- stimata intorno al 17,4% [2]. Si tratta di pazienti che sato dopo solo 3 ore di sonno); possono presentare importanti comorbilità, oltre a • maggiore loquacità del solito, oppure spinta con- complicanze dovute all’abuso di sostanze e un tasso tinua a parlare; di suicidio di oltre 20 volte maggiore rispetto alla po- • fuga delle idee o esperienza soggettiva che i pen- polazione generale [3]. sieri si succedano rapidamente; • distraibilità (cioè uno stato in cui l’attenzione è troppo facilmente deviata da stimoli esterni non Lo spettro bipolare importanti o non pertinenti); • aumento dell’attività finalizzata (sociale, lavorati- Disturbo bipolare di tipo I va, scolastica o sessuale); La caratteristica essenziale del disturbo bipolare di • agitazione psicomotoria; tipo I è un decorso clinico caratterizzato dalla pre- • eccessivo coinvolgimento in attività ludiche che hanno un alto potenziale di conseguenze danno- se (per es., eccessi nel comprare, comportamento Indirizzo per la corrispondenza: sessuale sconveniente, investimenti in affari av- Maurizio Pompili e-mail: maurizio.pompili@uniroma1.it ventati). Accettato: 15/12/16 - Pubblicato online: 20/12/2016 © 2016 The Authors. This article is published by HPS Srl and licensed A questi episodi possono alternarsi episodi depressivi under Creative Commons Attribution-NC-ND 4.0 International nei quali due dei seguenti sintomi sono stati contem- (CC BY-NC-ND 4.0). Any commercial use is not permitted and is subject to Publisher’s permissions. Full information is available at poraneamente presenti per un periodo di 2 settimane www.aboutpharma.com/publishing/riviste/aboutopen/ e rappresentano un cambiamento rispetto al prece- dente livello di funzionamento: 30
Disturbo bipolare e trattamento con sali di litio • umore depresso per la maggior parte del giorno, essenzialmente sovrapponibili a quelli che definisco- quasi ogni giorno, come riportato dal soggetto no un episodio maniacale, ma se ne differenziano (per es., riferisce di sentirsi triste o vuoto) o come presentando una gravità minore: si parla infatti di un osservato dagli altri (per es., appare lamentoso); periodo definito di umore persistentemente elevato, • marcata diminuzione di interesse o piacere per espansivo o irritabile, che dura ininterrottamente per tutte o quasi tutte le attività per la maggior parte almeno 4 giorni, e che è chiaramente diverso dall’u- del giorno, quasi ogni giorno (come riportato dal more non depresso abituale. soggetto o come osservato dagli altri); Gli individui con disturbo bipolare II possono consi- • significativa perdita di peso senza essere a dieta, o derare gli episodi ipomaniacali come non patologici, aumento di peso (per es., un cambiamento supe- sebbene le altre persone possano essere turbate dal riore al 5% del peso corporeo in un mese) oppure comportamento imprevedibile dell’individuo. diminuzione o aumento dell’appetito quasi ogni giorno; Disturbo ciclotimico • agitazione o rallentamento psicomotorio quasi Il disturbo ciclotimico è caratterizzato essenzialmen- ogni giorno (osservabile dagli altri, non sempli- te da un’alterazione dell’umore cronica, fluttuante, cemente sentimenti soggettivi di irrequietudine o con periodi caratterizzati da sintomi ipomaniacali rallentamento); e numerosi periodi da sintomi depressivi. I sintomi • affaticabilità o mancanza di energia quasi ogni ipomaniacali sono insufficienti come numero, gra- giorno; vità, pervasività o durata per soddisfare pienamente • sentimenti di autosvalutazione o di colpa eccessi- i criteri indicativi di un episodio ipomaniacale, e i vi o inappropriati (che possono essere deliranti), sintomi depressivi sono insufficienti come numero, quasi ogni giorno (non semplicemente definibili gravità, pervasività o durata per soddisfare piena- come autoaccuse o sentimenti di colpa per essere mente i criteri indicativi di un episodio depressivo ammalato); maggiore. • ridotta capacità di pensare o di concentrarsi, o in- Il disturbo bipolare è spesso non diagnosticato e i decisione, quasi ogni giorno (come impressione pazienti presentano frequentemente stati misti sub- soggettiva o osservata dagli altri); sindromici. È importante quindi chiedere ai pazienti • pensieri ricorrenti di morte (che non comprendo- con disturbo depressivo maggiore se hanno sintomi no solo la paura di morire), ricorrente ideazione maniacali, in quanto questi sintomi hanno importanti suicidaria senza un piano specifico, o un tentativo implicazioni diagnostiche e terapeutiche. di suicidio, o l’ideazione di un piano specifico per Gli “stati misti” del disturbo bipolare sono la chiave commettere suicidio. psicopatologica di lettura della malattia maniaco-de- pressiva: essi infatti, insieme alla mania e alla de- Disturbo bipolare di tipo II pressione, rappresentano le fasi sintomatiche acu- Il disturbo bipolare di tipo II è caratterizzato da un te del disturbo bipolare, e sono caratterizzati dalla decorso clinico in cui sono riconoscibili uno o più commistione di sintomi depressivi ed espansivi. Il episodi depressivi maggiori, accompagnati da alme- concetto moderno di stati misti è stato introdotto da no un episodio ipomaniacale. La compromissione del Kraepelin per identificare “fasi” caratterizzate dalla paziente può derivare dalla gravità dei singoli episodi presenza contemporanea di caratteristiche maniaca- depressivi maggiori o da un andamento cronico con li e depressive, in pazienti affetti da “follia” mania- episodi imprevedibili di alterazione dell’umore e da co-depressiva. Gli stati misti hanno quindi rappre- un funzionamento interpersonale e lavorativo flut- sentato, a partire da Kraepelin, il principale elemen- tuante e non affidabile. to unificatore della malattia maniaco-depressiva, I criteri per definire un episodio ipomaniacale sono indicando chiaramente come mania e depressione 31
M. Pompili Tabella 1. Criteri per la classificazione degli stati misti secondo il DSM-5. Episodi di mania o ipomania in presenza di elementi Episodi di depressione quando sono presenti depressivi caratteristiche di mania/ipomania Soddisfatti i criteri per episodio maniacale e 3 o Soddisfatti i criteri per episodio depressivo maggiore più sintomi depressivi tra i seguenti: e 3 o più sintomi maniacali/ipomaniacali tra i • Disforia o umore depresso seguenti: • Anedonia • Umore elevato, espanso • Rallentamento psicomotorio quasi tutti i giorni • Autostima ipertrofica o grandiosità (osservato dagli altri, non sensazione soggettiva • Maggiore loquacità del solito o spinta continua a di lentezza) parlare • Astenia o perdita di energia • Fuga delle idee • Sensazione di inadeguatezza o eccessivo • Aumento dell’energia o dell’attività finalizzata o inappropriato senso di colpa (non (sociale, lavorativa, scolastica o sessuale) semplicemente il senso di colpa per essere • Eccessivo coinvolgimento in attività che hanno un malati) alto potenziale dannoso • Pensieri ricorrenti di morte (non solo la paura • Diminuito bisogno di sonno di morire), ideazione suicidaria ricorrente o tentativi di suicidio rappresentino espressioni diverse di una stessa con- La terapia dizione morbosa. Dal punto di vista diagnostico, per migliorare l’accu- La terapia del disturbo bipolare può essere complessa ratezza e il riconoscimento precoce in ambito clinico, e mettere a dura prova le capacità del clinico. Si tratta il Criterio A per gli episodi maniacali e ipomaniaca- infatti di un disturbo con molte sfaccettature e un’am- li del DSM-5 (Diagnostic and Statistical Manual of pia variabilità anche in riferimento al decorso e alla Mental Disorders-5) pone ora l’accento sui cambia- soggettività individuale. In termini generali, i presi- menti di attività, di energia e di umore. La diagno- di terapeutici maggiormente utilizzati sono il litio, gli si nel DSM-IV di disturbo bipolare di tipo I, che per anticonvulsivanti e gli antipsicotici atipici in quanto l’episodio misto richiedeva di soddisfare pienamente dotati di azione stabilizzante il tono dell’umore. Nel i criteri per entrambi, mania ed episodio depressivo caso di episodi di depressione maggiore, anche gli maggiore, è stata rimossa, mentre un nuovo “identifi- antidepressivi possono giocare un ruolo importante catore” con “caratteristiche miste” è stato aggiunto nel ma sempre accompagnati dagli stabilizzanti dell’u- DSM-5 [4]. Tale “identificatore” può essere applicato more, per evitare prevedibili viraggi verso la fase ec- agli episodi indicati nella Tabella 1 [4]: citativa e per ridurre gli elementi eccitativi nell’ambi- Una parte non trascurabile di pazienti con diagnosi to della depressione. Gli antidepressivi, tuttavia, non di grave episodio depressivo presentano anche sin- si adattano in maniera ottimale alla disforia di questi tomi maniacali [5]. La depressione maggiore associata pazienti e se non ben dosati possono aumentare il a sintomi maniacali o ipomaniacali è comunemente rischio di recidive e di suicidio. chiamata depressione mista. Sintomi depressivi sub- Fra tutti i farmaci prescritti, il litio è invece quello che sindromici sono stati riportati anche durante la ma- più si adatta alla gestione dei pazienti affetti da distur- nia nel 25-40% dei pazienti [6-8]. Non vi è uniformi- bo bipolare. Sin dalla sua prima introduzione nel 1949, tà terminologica in letteratura e vi è una tendenza a il litio ha rivoluzionato la terapia dei disturbi dell’umo- utilizzare termini come “mania mista”, “depressione re. La terza rivoluzione, quella biologica, nell’ambito durante mania” e “mania disforica”. della psichiatria si può far risalire alla scoperta di John 32
Disturbo bipolare e trattamento con sali di litio Cade (1949). Successivamente, nel 1952, Schou, uno bipolare. I pazienti possono essere a maggiore rischio psichiatra danese, iniziò a interessarsi al litio condu- se si rilevano fasi disforico-irritabili, se sono presenti cendo uno studio in doppio cieco controllato con pla- agitazione e ansia e in casi di impulsività e aggressività, cebo. Lo studio di Schou (1954) confermò l’osserva- e se tali stati si presentano nell’ambito di episodi de- zione di Cade, sottolineando che il litio apportava un pressivi la terapia antidepressiva è controindicata. I be- miglioramento sintomatico alla mania e che quando il nefici anti-suicidari del litio sono legati al fatto che esso paziente interrompeva la terapia si verificava una reci- non solo consente una solida stabilizzazione dell’umo- diva. Fu allora che il litio fu lanciato nel mondo della re, ma anche una consolidata azione di contrasto nei psichiatria a livello internazionale. confronti del rischio di suicidio [11]. Tali effetti sembra- Nei primi anni ‘70 vennero condotti trials clinici atti a no essere nettamente superiori rispetto a qualsiasi altra definire le proprietà terapeutiche del litio rispetto al pla- terapia indicata per il disturbo bipolare. L’efficacia del cebo e ad altri farmaci, e si affermò il valore della terapia litio è inoltre correlata alla modalità di sospensione del profilattica con litio per la malattia maniaco-depressiva. farmaco: sospensioni rapide possono infatti causare A tali evidenze si aggiunsero quelle dei primi anni ‘80 e un aumentato rischio di nuove fasi depressive o ma- successivamente il trattamento con litio ha continuato a niacali, oltre a un maggiore rischio di suicidio, rispetto riservare sorprese nel corso degli anni. Proprio a questo alla sospensione graduale. Pazienti trattati nuovamente proposito, negli anni ‘90 sono state pubblicate alcune con litio dopo la sospensione sembrano beneficiarne evidenze cliniche che dimostravano come quest’ultimo in maniera pressoché analoga agli utilizzi precedenti, fosse l’unico farmaco con evidente azione anti-suicida- manifestando soltanto una lieve riduzione degli effetti ria nei pazienti con disturbo bipolare. terapeutici [12-14]. In merito agli studi più recenti, Hayes e colleghi hanno L’obiettivo del trattamento è in ogni caso la stabiliz- condotto una ricerca che si è posta l’obiettivo di valu- zazione dell’umore, che deve essere realizzata attra- tare quale tra le opzioni terapeutiche disponibili per il verso l’utilizzo di trattamenti ad azione modulante l’u- paziente con disturbo bipolare avesse comportato un more, diversificati a seconda della fase della malattia: maggior numero di fallimenti terapeutici in termini di acuta o di mantenimento. È necessario tener presente interruzione della terapia oppure di aggiunta di un altro che i pazienti affetti da disturbo bipolare manifestano stabilizzante dell’umore. I risultati dello studio hanno sintomi per buona parte della loro vita e la sintomato- evidenziato che i pazienti in terapia con litio hanno so- logia depressiva è di gran lunga predominante rispet- speso meno frequentemente il trattamento rispetto ai to a quella depressiva maniacale [15]. pazienti trattati con stabilizzanti dell’umore, antipsicoti- Studi naturalistici confermano che l’assunzione rego- ci, antidepressivi o benzodiazepine [9]. lare di litio ha la capacità di modificare il decorso del I pazienti in trattamento con litio sembrano inoltre disturbo bipolare prevenendo le recidive con un’ef- non risentire della storia della malattia, infatti, indi- ficacia superiore rispetto agli altri trattamenti, come pendentemente dal numero di episodi e dalla pro- dimostrato dall’analisi complessiva dei dati disponi- gnosi meno favorevole rispetto a pazienti che hanno bili a oggi [16]. Il litio appare efficace anche nella de- risposto più efficacemente, coloro che sono trattati pressione unipolare, proponendosi come agente per con litio ottengono comunque miglioramenti signifi- la terapia di mantenimento a lungo termine, come cativi rispetto ad altre opzioni terapeutiche [10]. dimostrano diverse gerarchie di evidenze, sebbene Il litio ha anche dimostrato di essere il principale agen- l’azione terapeutica appaia più modesta rispetto all’u- te anti-suicidario. Ciò appare come una caratteristica tilizzo nel disturbo bipolare [17]. terapeutica molto importante, dato che il rischio di sui- Esistono differenti formulazioni di litio. L’utilizzo cidio è un problema centrale nell’ambito del disturbo di litio solfato a rilascio prolungato* rappresenta *Nota: Prodotto attualmente non commercializzato in Italia, reperibile presso lo Stato della Città del Vaticano e all’estero. 33
M. Pompili un’opzione terapeutica di grande vantaggio per il caratteristiche cliniche dei disturbi bipolari. La for- clinico, in quanto permette di avere concentrazio- mulazione a rilascio prolungato permette inoltre di ni plasmatiche di litio costanti, minimizzando al minimizzare gli effetti renali potenzialmente lesivi, TmPO /eGFR contempo gli effetti 4 >0,8 mmol/L 0,6-0,8 indesiderati spesso associati aimmol/L legati 0,4-0,59 ai picchimmol/L
Disturbo bipolare e trattamento con sali di litio una discreta quota di ansia libera; la paziente inoltre migliore riposo notturno e per incidere fin da subito riferisce insonnia iniziale e terminale. Al momento sui sintomi diurni. del colloquio nega idee, propositi e intenti suicidari. Al primo dosaggio la litiemia è pari a 0,7 mEq/L. Do- In anamnesi reca una storia di disturbo bipolare di po circa un mese la paziente presenta un netto mi- tipo II, trattato con vari cicli di terapia farmacologi- glioramento del quadro clinico. La stabilizzazione ca prescritti da tre psichiatri diversi. La paziente ha dell’umore è ottimale: le note di irritabilità, disforia e presentato fasi di elevazione del tono dell’umore con demoralizzazione sono pressoché scomparse. La pa- irrequietezza, diminuito bisogno di sonno, logorrea, ziente ha iniziato a dormire regolarmente e i momenti tendenza a spendere cifre superiori alle proprie pos- di agitazione si sono ridimensionati fino a essere as- sibilità, episodi di agitazione, ansia e incapacità a con- senti in alcune giornate. Il rischio di suicidio valuta- centrarsi sul lavoro. Nell’anamnesi si rilevano inoltre to con scale ad hoc, come ad esempio la Columbia almeno altri due episodi depressivi, caratterizzati da Suicide Severity Rating Scale, è praticamente nullo. tendenza al pianto, sonnolenza, incapacità ad alzar- La paziente è regolarmente seguita con cadenza in si dal letto, sentimenti di autosvalutazione e idee di media ogni mese e mezzo presentando una litiemia suicidio. Nell’ultimo episodio depressivo, nella fase sovrapponibile a quella iniziale. Il trattamento con di miglioramento della sintomatologia la paziente ha quetiapina viene progressivamente ridotto a 50 mg. iniziato a virare verso un aumentato tono dell’umore Nell’arco di due anni la paziente mostra stabilità del con ansia, agitazione e irritabilità. Alle prese con ta- tono dell’umore nella maggior parte del tempo, es- le condizione clinica, ha tentato il suicidio ingerendo sendo esente da episodi di eccitamento o di depres- numerose compresse di farmaci prescritti dallo psi- sione del tono dell’umore. Gli effetti indesiderati del chiatra curante e pertanto è stata ricoverata presso un litio sono pressoché assenti. La paziente non riferisce reparto psichiatrico della sua zona di residenza. Du- sintomi clinicamente osservabili. Si sono notate pic- rante la degenza la paziente è stata trattata con olan- cole variazioni a carico degli ormoni tiroidei che sono zapina 5 mg 1 cpr la sera, lamotrigina 200 mg/die, state corrette con successo introducendo, dopo circa lorazepam 2,5 mg 1 cpr al mattino e una la sera, pro- sei mesi di terapia, una compressa di tiroxina da 50 mazina 20 gocce la sera, ed è stata poi dimessa con mcgr. L’ecografia tiroidea e il consulto con l’endocri- terapia simile a quella effettuata durante il ricovero. nologo non evidenziano elementi degni di nota. Non si rilevano malattie degne di nota in anamnesi tranne le comuni malattie esantematiche dell’infanzia 2. Caso clinico e non vi è familiarità per disturbi psichiatrici. La storia M.C. è un uomo di 62 anni, divorziato e attualmente clinica rivela che la paziente, pur avendo ricevuto al- impiegato presso un’azienda privata. Giunge presso cuni approcci terapeutici per il disturbo bipolare, non il nostro ambulatorio nel 2013, in seguito a un tenta- ha risposto presentando remissione della sintomato- tivo di suicidio e al conseguente ricovero nel reparto logia e un discreto numero di sintomi è perdurato nel SPDC (Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura). Al tempo. primo colloquio il paziente presenta una sintomato- La necessità di provvedere a un’adeguata profilassi logia depressiva con tematiche di colpa e fallimento, per la paziente, a una migliore stabilità del tono dell’u- oltre che ideazione suicidaria. more e di proteggerla dal ripresentarsi del rischio di La storia psicopatologica del paziente viene fatta ri- suicidio induce il clinico a prescrivere litio solfato salire all’età di circa 16 anni quando, a seguito della a rilascio prolungato* al dosaggio di 660 mg 1 cpr fine di una relazione, ha sviluppato una sintomato- da assumere al mattino e alla sera, a cui associa que- logia di tipo depressivo caratterizzata da deflessione tiapina 200 mg a rilascio prolungato per ottenere un del tono dell’umore, ansia libera e somatizzata, forte *Nota: Prodotto attualmente non commercializzato in Italia, reperibile presso lo Stato della Città del Vaticano e all’estero. 35
M. Pompili componente apatico-abulico-anedonica, iperfagia e stione di farmaci e quindi a un nuovo ricovero, questa insonnia di tipo centrale. All’epoca, con l’introduzio- volta in un Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura. ne di una terapia farmacologica a base di paroxetina Giunge al nostro ambulatorio e, in considerazione del- (antidepressivo) e delorazepam (benzodiazepina), si le diverse ricadute e alle tematiche legate al suicidio, ottiene una risoluzione della sintomatologia in circa viene introdotta una terapia con litio carbonato a dosi 6 mesi. Il paziente negli anni successivi mantiene un crescenti a partire da 150 mg/die fino a 300 mg/die buon funzionamento sul piano prima universitario nel corso di una settimana; Global Assessment of (laurea in giurisprudenza) e poi lavorativo (diversi in- Functioning (GAF) [40 pt], Hamilton Depression Rat- carichi come ricercatore e numerose pubblicazioni); ing Scale-D (HAM-D) [23 pt], Scale for Suicide Ide- in ambito relazionale mantiene una vita sociale sod- ation (SSI) [29 pt]. disfacente e relazioni sentimentali valide. Al primo controllo ematochimico la concentrazione Tale situazione perdura fino a quando iniziano delle di litio è di circa 0,5 mEq/L e non emergono altera- problematiche relazionali sul posto di lavoro, con il zioni della funzionalità renale o tiroidea; l’elettrocar- ripresentarsi di una sintomatologia di tipo depressivo diogramma risulta nella norma. Nei mesi successivi il che richiede nuovamente una terapia farmacologica paziente mostra, in relazione alle difficoltà familiari, con antidepressivi. La remissione clinica è solo par- una nuova fase maniforme con ridotto bisogno di dor- ziale con due ricadute nel corso di qualche mese. Il mire e aumento dell’attività finalizzata. Per tale motivo paziente subisce un grave lutto per il suicidio di una si aumenta il dosaggio di litio carbonato a 450 mg/die sua compagna del tempo. (in due somministrazioni, mattina e sera) e successi- All’età di circa 36 anni il paziente sviluppa una sinto- vamente a 600 mg/die (300 mg 1 cpr mattina e sera). matologia “maniforme”, caratterizzata da innalzamen- In questa fase il paziente presenta una litiemia di 0,7 to del tono dell’umore, aumento dell’energia, aumen- mEq/L. Tuttavia, a seguito di tremori e della persisten- to delle attività finalizzate, riduzione della necessità di za di sintomi eccitatori, si decide di assicurare una li- dormire. In tale occasione il paziente spende un’ingen- tiemia più stabile introducendo il litio solfato 660 mg te somma di denaro per oggetti dedicati al suo hobby 1+1/2 cpr in un’unica somministrazione serale. (modellismo di aerei). Per questo motivo, lo speciali- Da ormai 13 mesi il paziente presenta una stabilizza- sta psichiatra introduce una terapia stabilizzante il tono zione del quadro clinico [scala di Hamilton D, GAF, dell’umore con acido valproico (mood stabilizer, MS), Clinical Global Impression (CGI), scala di Beck] con che determina un temporaneo miglioramento sul pia- delle lievi fasi apatico-abuliche che non soddisfano i no clinico ma con diverse ricadute sia di tipo depressi- criteri per essere definite come “episodi depressivi”, vo che ipomaniacale. Viene posta diagnosi di disturbo e con un sostanziale miglioramento delle condizioni bipolare di tipo I. Il paziente mantiene comunque un sociali e lavorative. Global Assessment of Functioning buon funzionamento, si sposa e ha un figlio. (65 pt), Hamilton Depression Rating Scale-D (16 pt), Nel 2014 il paziente presenta una nuova fase di tipo Scale for Suicide Ideation (17 pt). maniacale, caratterizzata questa volta anche da un au- Non si sono più ripresentate delle recidive e la terapia mento delle spese economiche ben al di sopra delle farmacologica è ben tollerata. sue possibilità, che porta a gravi problemi familiari e alla successiva separazione e al divorzio dalla moglie. 3. Caso clinico Per tale motivo il paziente viene ricoverato presso Giunge alla nostra osservazione L.B., di anni 42, co- una Casa di Cura dove gli viene modificata la terapia niugato, impiegato in un ente pubblico. Al momento farmacologica con un add-on di antipsicotici. della visita egli appare vigile, lucido e orientato nei In seguito, l’oscillazione dell’umore sfocia in una gra- tre assi. Accede al colloquio con disponibilità, suffi- ve fase depressiva con una marcata componente di cientemente curato nell’aspetto e nella cura della per- colpa che lo porta a un tentativo di suicidio per inge- sona, con mimica improntata alla tristezza. L’eloquio 36
Disturbo bipolare e trattamento con sali di litio appare normale per ritmo e produttività, mentre si le quadro ha ridotto sempre più il funzionamento del denota una lieve agitazione sul piano psicomotorio. paziente sul piano lavorativo con crescente demora- Non emergono alterazioni formali e del contenuto lizzazione e un pervasivo senso di fallimento. del pensiero, né dispercezioni. Il tono dell’umore La diagnosi assegnata a questo paziente è disturbo emerge come deflesso con note disforiche e si rileva bipolare di tipo II. La terapia prescritta è litio solfa- la presenza di una quota d’ansia libera e somatizzata. to compresse a rilascio prolungato* da 660 mg, mat- Il paziente riferisce alterazioni del ritmo sonno-ve- tina e sera. La prima litiemia dopo 5 giorni è pari a glia, angoscia e ansia al risveglio e nega idee, intenti 0,6 mEq/L. Al paziente viene anche prescritto valpro- e propositi suicidari. ato (300 mg/die), olanzapina (2,5 mg/die), promazina L’esordio psicopatologico viene fatto risalire al 2005 gocce (15 gocce/die), alprazolam (2 mg/die). Succes- quando, in seguito a problematiche in ambito lavora- sivamente, il paziente mostra un innalzamento del to- tivo, il paziente avrebbe sviluppato una sintomatolo- no dell’umore con ridotto bisogno di sonno (3-4 ore gia caratterizzata da astenia, apatia, perdita degli inte- per notte), aumento dell’attività ludica che si manife- ressi, deflessione del tono dell’umore e ideazione sui- sta soprattutto con un esagerato bisogno di recarsi in cidaria non strutturata. Per tale motivo è stato seguito palestra, acquisto di attrezzature per lo sport e pianifi- da uno specialista neurologo che gli avrebbe prescrit- cazione di viaggi in posti esotici. In questa fase viene to una terapia a base di un antidepressivo (sertralina) prescritto litio solfato a rilascio prolungato* 660 mg alla e una benzodiazepina (alprazolam), a dosaggi impre- dose di 1+1/2 cpr in un’unica somministrazione serale. cisati e con solo parziale miglioramento. A giugno del Il paziente dopo circa 10 giorni appare nettamente mi- 2007 il paziente sviluppa un episodio ipomaniacale gliorato; sebbene permangano le difficoltà nel dormi- caratterizzato dalla presenza di acquisti superiori alle re, l’attività ludica è diminuita e la concentrazione sul proprie possibilità, ridotta necessità di dormire, mag- lavoro aumentata. giore loquacità e maggiore interesse sessuale; a segui- to di quest’ultimo aspetto, sperimenta problematiche 4. Caso clinico nell’ambito della relazione di coppia. Nel corso di una S.A., anni 43, celibe, dirigente di una grande azienda crisi di agitazione psicomotoria è ricoverato in regime alberghiera, giunge a visita lamentando la difficoltà di trattamento sanitario obbligatorio (TSO), presso il di trovare una motivazione per affrontare la vita e di Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura della zona di poter fare “cose belle”. Comunica di aver avuto un residenza e poi in una Casa di Cura. Successivamen- contatto con uno psichiatra che gli ha prescritto una te è seguito presso il Centro di Salute Mentale con terapia con valproato chrono 500 mg 1 cpr/die, que- una terapia a base di sodio valproato (900 mg/die) tiapina 300 mg RP 1 cpr/die e dosi non meglio pre- e risperidone (1 mg/die). cisate di benzodiazepine. Riferisce di aver interrotto Progressivamente, nel corso degli anni, il paziente alcuni mesi prima del nostro incontro la relazione sviluppa sempre maggiori tensioni emotive soprat- con la propria fidanzata, che durava da alcuni anni. tutto in ambito lavorativo con deflessione del tono A seguito di questo evento ha sperimentato abbassa- dell’umore, disforia, crisi di ansia libera e un profon- mento del tono dell’umore e perdita di peso. Più re- do sentimento di inadeguatezza. Trattato prima della centemente, è stato notato assumere comportamenti nostra conoscenza con antidepressivi (citalopram 20 incongrui al proprio ruolo dirigenziale: il paziente mg/die), ha sviluppato progressivamente l’alternanza non rispetta più l’orario lavorativo, l’abbigliamento di eccitamento e di depressione del tono dell’umore non è consono con il luogo di lavoro e spende l’in- con maggiore preponderanza della fase depressiva, tero stipendio poco dopo averlo percepito per spe- pochi intervalli liberi e brevi periodi di ipomania. Ta- se superflue, regalando il denaro oppure nel gioco *Nota: Prodotto attualmente non commercializzato in Italia, reperibile presso lo Stato della Città del Vaticano e all’estero. 37
M. Pompili d’azzardo. Si rileva una marcata promiscuità sessuale 5. Caso clinico con frequentazioni di partner sempre diversi anche B.V. di anni 25, nubile, studentessa universitaria, nell’ambito lavorativo e ogni giorno della settimana. giunge alla nostra osservazione nel novembre del Il paziente riferisce inoltre assunzione di alcool con 2015, condotta dai genitori, per il ripresentarsi di modalità incongrue e un’infanzia caratterizzata da pensieri a carattere suicidario. Da alcune settimane solitudine, sebbene potesse ritenersi soddisfatto dal non è riuscita ad accedere ai corsi di specializzazione punto di vista dell’agiatezza familiare. Fin da adole- universitaria e tale situazione l’ha fatta sentire allon- scente descrive episodi di bipolarità che tuttavia non tanata, “respinta”, con un sempre maggiore senso di gli hanno impedito di raggiungere un grado di com- svuotamento che le avrebbe fatto pensare al suicidio. petenza professionale di altissimo valore, con cono- Riferisce di non sentire più la necessità di vivere e scenze e abilità manageriali tra le più accreditate. Di- tali dichiarazioni vengono fatte con profondo distac- ce anche di assumere circa 10 caffè al giorno e di aver co e freddezza. Parla del pensiero di “sparire” e di fatto uso di cannabis e cocaina in passato. Nega idee, come questo si potrebbe configurare, oltre che con la propositi e intenti suicidari. La diagnosi formulata è morte, anche con la possibilità di abbandonare casa e di disturbo bipolare di tipo I, che a suo dire gli ha vivere senza una fissa dimora. Ha dato disposizioni in impedito di formare una famiglia. Gli viene prescritta merito di non cercarla e in caso di morte ha chiesto di quindi la seguente terapia: litio 300 mg 1 cpr al mat- donare il corpo alla scienza, avere un funerale laico tino e 1 cpr la sera; litio 150 mg 1 cpr a pranzo; sodio ed essere cremata. Al colloquio la paziente è precisa valproato + acido valproico 500 mg 1 cpr a pranzo; nelle descrizioni degli eventi e dei vissuti; la voce mo- alprazolam 20 gocce la sera. La prima litiemia è pari notona; la mimica rigida e poco mobile, lo sguardo a 0,8 mEq/L e gli esami ematochimici sono nella nor- fisso ma attento sull’interlocutore. Non sono emerse ma. Fin dall’inizio il paziente riferisce tremori marcati alterazioni formali del pensiero, né dispercezioni; il agli arti superiori che gli impediscono di lavorare e contenuto era polarizzato sulle problematiche negli che, a suo dire, lo mettono a disagio nei confronti di studi, l’umore misto ed erano presenti idee di morte colleghi e amici. Viene mantenuta la stessa terapia, tuttavia non strutturate su un umore depresso o su tuttavia dopo circa quindici giorni egli continua a la- una perdita di speranza, ma più su un senso di ver- mentare la presenza dei tremori. Si decide dunque di gogna e fallimento. Riferisce di un’infanzia trascorsa sostituire il litio a rilascio standard con il litio solfato senza caratteristiche degne di nota dal punto di vista a rilascio prolungato*, alla dose di 660 mg 1 cpr mat- anamnestico; si descrive come una bambina “norma- tina e sera. Al controllo dopo circa quindici giorni il le”, educata, obbediente e mite. Nell’adolescenza co- paziente riferisce la quasi scomparsa dei tremori con munica di aver mostrato scarso interesse per le rela- migliore tollerabilità generale. Dopo circa un mese di zioni (pochi amici e nessuna relazione sentimentale, trattamento, descrive una netta diminuzione dei com- pochi interessi extra-scolastici) ed elevata concentra- portamenti incongrui ed esagerati: nello specifico, zione nello studio: supera brillantemente la maturità riferisce migliore concentrazione durante il lavoro e scientifica (nel 2009) e si iscrive alla facoltà di giuri- migliore attitudine anche con il rispetto degli orari e sprudenza. Nel 2010 subisce la morte del fratello per delle regole, diminuzione della promiscuità sessuale suicidio. Ci descrive quindi una profonda depressio- e frequentazione di una persona di sesso femmini- ne, aggressività, impulsività e vari tentativi di suicidio. le con la quale condivide parte del tempo libero. Il Nel 2010 comincia a sviluppare un disturbo del com- paziente ci comunica inoltre di aver migliorato la ge- portamento alimentare con condotte in senso restrit- stione del denaro riducendo gli acquisti superflui e tivo e poi compensatorie (attività fisica). Si rivolgeva superiori alle proprie disponibilità. perciò a uno specialista psichiatra che imposta una *Nota: Prodotto attualmente non commercializzato in Italia, reperibile presso lo Stato della Città del Vaticano e all’estero. 38
Disturbo bipolare e trattamento con sali di litio terapia farmacologica a base di antidepressivi (fluo- cui si è resa conto di poter andare incontro in caso xetina) e stabilizzanti dell’umore (valproato). Lo stu- fallisse il tentativo. dio diventa sempre più una certezza identitaria che Il nucleo delle problematiche è sempre in relazio- le dà grandi soddisfazioni e che la fa sentire anche ne alle difficoltà nello studio e alla necessità di po- diversa dal resto della sua famiglia. A seguito della ter accedere a una scuola di specializzazione. Parla fine di un rapporto sentimentale, la paziente comin- dell’università come del suo unico problema. Succes- cia a sviluppare una sintomatologia caratterizzata da sivamente riesce a fare un piano studi e a organiz- umore depresso associato a insonnia iniziale (per la zare un progetto da presentare ai docenti. Studia a quale iniziava ad assumere lormetazepam), sensazio- casa da sola perché non riesce a tornare in facoltà ne di possedere grande energia con ipertrofia dell’au- per il senso di vergogna che questo le provocherebbe tostima. Presenta inoltre maggiore loquacità e speri- (il fatto che non abbia superato un esame di abili- menta maggiore desiderio sessuale, con promiscuità tazione per lei è una cosa intollerabile da sostenere marcata. Inizialmente la paziente non chiede alcun di fronte agli altri). La dipendenza da lormetazepam tipo di aiuto specialistico e tenta di gestire la sua con- è molto ridotta e la paziente assume una bottigliet- dizione aumentando l’assunzione di benzodiazepine ta ogni tanto (1 a settimana), sempre la sera, per fino a dosi notevoli. Un primo contatto con il Centro “interrompere” le giornate. La litiemia è 0,6 mEq/L di Salute Mentale per tentare di arginare l’abuso di e comincia a prendere peso. Si propone inoltre un benzodiazepine non consegue una sufficiente ade- approccio di psicoterapia per provare a lavorare sulla renza da parte della paziente. Lo studio e il rendimen- sua storia e cercare di ridimensionare (almeno mo- to universitario inevitabilmente continuano a calare, mentaneamente) le sue aspettative in termini di am- provocandole un senso di scoramento ma soprattutto bizioni lavorative. Quello che ci colpisce ogni volta di profonda vergogna verso professori e colleghi e di è la sua incapacità di mostrare una seppur minima sconfitta fino a quando, a novembre 2014, compie un risposta affettiva alla narrazione della sua vita nei tentativo di suicidio (stato misto; impulsività acritica). suoi aspetti più drammatici. Ascolta la ricostruzione La diagnosi della paziente è riconducibile alla catego- dei vari eventi della sua vita sempre con una certa ria degli stati misti con il riconoscimento della depres- distanza interna, dando quasi la sensazione di esse- sione maggiore ricorrente e sintomi maniacali. re spettatrice. È fredda, lucida e racconta episodi di Si decide, in base alla storia clinica e alla valutazione binge eating e un peggioramento della dipendenza psicopatologica attuale, di prescrivere litio carbonato da benzodiazepine in relazione all’avvicinarsi della (600 mg/die, in due somministrazioni) e olanzapina consegna dei progetti per l’università. Nelle ultime 5 mg/die. La paziente accetta di seguire le nostre in- settimane il peso corporeo peggiora (aumento totale dicazioni farmacologiche, anche se mostra un certo di 15 kg) e la paziente lamenta inoltre il perdurare di timore di prendere peso e di non riuscire a concen- tremori, precedentemente insorti, ma di minore enti- trarsi. È comunque motivata e si affida al nostro am- tà. Le condizioni cliniche suggeriscono l’introduzione bulatorio. I colloqui nel primo periodo hanno una di quetiapina RP (150 mg/die) e di litio solfato a rila- cadenza settimanale e avvengono insieme a una psi- scio prolungato* in dosi di 660 mg, mattina e sera. La cologa clinica del nostro Centro. La paziente sembra paziente presenta buona tollerabilità alla nuova tera- “razionalizzare” l’ideazione suicidaria e già nel giro di pia, la stabilizzazione dell’umore appare efficace e i qualche settimana il rischio di suicidio sembra esse- tremori scompaiono. La prima litiemia disponibile è re basso. Appare progressivamente critica, non tanto di 0,8 mEq/L. verso le conseguenze definitive che tale atto avrebbe, A distanza di circa un anno la paziente non ha più quanto per le conseguenze in termini di invalidità a avuto stati misti della gravità descritta e dunque si è *Nota: Prodotto attualmente non commercializzato in Italia, reperibile presso lo Stato della Città del Vaticano e all’estero. 39
M. Pompili notato il venir meno della promiscuità e dei sintomi zapina 2,5 mg 1 cpr la sera. La paziente torna al con- eccitativi nell’ambito del disturbo depressivo. Il ren- trollo dopo circa due settimane riferendo un lieve mi- dimento universitario è tornato a un buon livello con glioramento; la litiemia è 0,2 mEq/L. Al colloquio, la frequenza ai corsi e l’accesso a un corso di perfezio- paziente ammette di aver preso il litio saltuariamente, namento desiderato da anni. in quanto a suo dire l’assunzione di questo farmaco le causa malessere gastrico. Viene prescritto litio solfato 6. Caso clinico a rilascio prolungato* 660 mg 1/2 cpr al mattino e 1 La paziente, di anni 39, vive col compagno e svolge la sera. Dopo circa due settimane la paziente riferisce attività di impiegata in un’azienda di confezioni ali- l’assenza dei disturbi gastrici e una migliore stabili- mentari al mattino e di cameriera in una pizzeria alla tà del tono dell’umore. La prima litiemia è pari a 0,7 sera. Giunge alla nostra osservazione raccontando mEq/L; il valore si è stabilizzato per i sei mesi di os- dell’attività lavorativa e di relazione prima dell’insor- servazione permettendole una migliore gestione del- genza dello stato depressivo. Si descrive come molto la vita quotidiana. La paziente ha iniziato a dormire efficiente nel proprio lavoro, con un ottimo contatto più regolarmente e ha deciso, dopo circa tre mesi di con i clienti. Riferisce di dormire dalle 4 alle 5 ore trattamento con litio solfato, di abbandonare il lavoro per notte; al mattino è sempre energica e ben predi- serale e di dedicarsi dunque a un solo lavoro. Questa sposta ad affrontare la giornata, tuttavia da qualche scelta si è associata a una migliore consapevolezza tempo, anche secondo il suo compagno, vi sono stati della malattia che ha anche indotto la paziente a smet- cambiamenti nel senso di un peggioramento di alcu- tere l’uso di cocaina e a dedicarsi al solo rapporto di ne attività. La paziente riferisce alcune frequentazioni coppia, con l’intento di tutelare la famiglia gestendo sessuali con clienti del locale dove presta servizio la in modo più corretto le spese e l’uso del denaro. sera. La cura dell’aspetto fisico è divenuta esasperata con abbigliamento provocante e a volte poco adat- 7. Caso clinico to alle circostanze. Inoltre, proprio in considerazione La paziente A.R., 56 anni, vedova con un figlio, impie- dell’abbigliamento, la paziente ha affrontato spese gata presso un istituto di produzione cinematografi- superiori alle proprie possibilità, mettendo in serio ca, giunge alla nostra osservazione nel novembre del pericolo il budget familiare e ha iniziato a far uso di 2015, dopo molti anni di trattamenti farmacologici cocaina spesso associata alle frequentazioni fuori dal presso diversi specialisti. rapporto di coppia. Comunica infine che da alcuni A 24 anni presentava il suo primo episodio depres- mesi ha sperimentato un senso di grande prostrazio- sivo, caratterizzato da una improvvisa stanchezza, ne, incapacità ad alzarsi dal letto, tristezza vitale, in- pianto, iperfagia, insonnia centrale, sensazione di capacità a compiere le proprie mansioni lavorative. inadeguatezza sul lavoro (la paziente si occupava a Recatasi da uno psichiatra, ha ricevuto una terapia a quel tempo di una neonata di pochi mesi), marcata base di paroxetina 20 mg/die e alprazolam 0,50 mg ansia libera e pensieri di controllo ossessivo (contava 1 cpr la sera. La paziente non ha tratto beneficio da sempre dei numeri dispari nella sua testa). Per tale tale terapia e al contempo ha iniziato a sperimentare motivo è stata visitata da uno psichiatra e trattata far- maggiore irritabilità, un senso di malessere interno macologicamente con paroxetina (AD) ma con scarso verosimilmente collocabile nell’ambito della disforia, beneficio. La paziente di fatto, ha mostrato frequenti agitazione, e ansia. Anche l’insonnia è peggiorata. La episodi di irrequietezza, insonnia e tensione interna paziente viene inquadrata nell’ambito del disturbo bi- con varie modifiche alla terapia farmacologica fino polare II. La terapia iniziale è litio carbonato 300 mg all’assunzione di amitriptilina e varie benzodiazepi- mattina e sera, valproato chrono 300 mg 1 cpr; olan- ne. La paziente è andata incontro a un progressivo *Nota: Prodotto attualmente non commercializzato in Italia, reperibile presso lo Stato della Città del Vaticano e all’estero. 40
Disturbo bipolare e trattamento con sali di litio peggioramento clinico e ha effettuato 3 tentativi di alla formulazione di litio solfato a rilascio prolungato* suicidio con ingestione di farmaci, di cui almeno uno (660 mg/die in monosomministrazione) che è stata ad alto rischio che ha comportato il ricovero in clinica. da subito meglio tollerata. Non si sono verificati più Nel 2006, a seguito di un grave lutto familiare causa- episodi di intolleranza al farmaco e da un punto di vi- to da un incidente sul lavoro del marito di cui la pa- sta psicopatologico la paziente ha mostrato una mag- ziente è stata testimone, ha manifestato disturbo post giore stabilizzazione con un solo episodio depressivo traumatico da stress. Erano presenti immagini e ricor- importante ma senza nessun altro episodio manifor- di intrusivi dell’accaduto, sogni disturbanti, ipervigi- me. Esegue controlli ematici regolari e ha una buona lanza, difficoltà di concentrazione, esagerate risposte compliance farmacologica. Attualmente è in psicote- di allarme, irritabilità, difficoltà di addormentamento. rapia per acquisire gli strumenti idonei ad affrontare La paziente è stata sostenuta farmacologicamente con il grave lutto. inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) e mediante psicoterapia, inizialmente di soste- 8. Caso clinico gno e poi con una tecnica particolare per affrontare La sig.ra O.L. è una paziente di 53 anni, sposata da l’evento (Eye Movement Desensitization and Repro- circa 20 con due figli di 15 e 19 anni. Lavora come cessing, EMDR). sarta nella boutique di una nota catena di negozi di Negli anni la paziente è riuscita ad affrontare l’even- abbigliamento. Al primo colloquio presso il nostro to cercando di reagire e provando a occuparsi della Servizio, la paziente appare apatica e astenica, il tono figlia con l’aiuto di parenti e amici. Con il tempo ha dell’umore è deflesso con note disforiche e riferisce ripresentato una sintomatologia depressiva con forte insonnia intermedia con frequenti risvegli. Critica un apatia e anedonia, deflessione dell’umore, pensieri di tentato suicidio compiuto a causa della fine di una re- morte, insonnia centrale, forti vissuti di rovina che si lazione extraconiugale tramite ingestione di farmaci e alternavano ciclicamente con periodi di aumento del- per il quale è ricoverata nel reparto di terapia intensi- le energie, riduzione del sonno, innalzamento del to- va e successivamente trasferita nel reparto psichiatri- no dell’umore e aumento delle attività finalizzate, tale co, dove effettua una farmacoterapia a base di litio a da configurarsi un quadro di disturbo bipolare di tipo rilascio immediato (900 mg/die; litiemia 0,70 mEq/L), I. La terapia farmacologica è stata modificata con l’ag- olanzapina (15 mg/die) e lorazepam (2,5 mg/die), giunta di acido valproico e alti dosaggi di benzodia- sebbene sia ancora presente una sfumata ideazione zepine, che ha indotto soltanto un parziale benefico suicidaria non strutturata. Nega l’abuso di alcool, la- sintomatico. Le fasi depressive e quelle ipomaniformi menta xerostomia, tremore marcato agli arti superio- si alternavano in maniera sempre più ravvicinata fino ri e sedazione diurna. In anamnesi riferisce l’esordio a una produzione sintomatica mista per la quale ha psicopatologico all’età di 17 anni, quando avrebbe richiesto un ricovero in clinica. manifestato una sintomatologia caratterizzata da una Alla dimissione, la paziente è stata presa in carico condotta alimentare restrittiva, preoccupazioni per il dal nostro ambulatorio e abbiamo iniziato da subito proprio peso, deflessione del tono dell’umore, ansia, una terapia farmacologica con litio carbonato 300 mg insonnia e abuso di sostanze (alcool e cannabis). Per nei primi giorni e poi 600 mg/die nel giro di 10 gior- tali sintomi la paziente è stata seguita da uno speciali- ni. Buoni i risultati ematochimici e una litiemia di sta psichiatra con psicoterapia e farmacoterapia a base 0,7 mEq/L. Da un punto di vista sintomatologico la di antidepressivi (sertralina), stabilizzatori dell’umore paziente ha mostrato nelle prime settimane nausea (acido valproico) e benzodiazepine (lorazepam) con ingravescente, oltre a un paio di episodi di diarrea parziale beneficio. Dopo circa 5 anni, la paziente ha e vomito; per tale motivo abbiamo deciso di passare sospeso la terapia in accordo con il curante e ha con- *Nota: Prodotto attualmente non commercializzato in Italia, reperibile presso lo Stato della Città del Vaticano e all’estero. 41
M. Pompili servato un certo benessere per circa 10 anni, quando, e il tono di voce flebile, molto teso. Appare evidente poco dopo il matrimonio, avrebbe presentato una al colloquio la presenza di ideazione delirante per- deflessione del tono dell’umore, agitazione, vissuti di secutoria e ipocondriaca e di ideazione suicidaria. perdita di speranza e solitudine, ideazione suicidaria, Buono il riposo notturno; il tono dell’umore appare ansia, insonnia e abuso alcolico. A causa di tali sin- gravemente deflesso, con perdita di speranza e di tomi la paziente ha effettuato un ricovero di alcuni prospettive future. Vengono riferite apatia e clinofi- mesi in una Casa di Cura psichiatrica, durante il quale lia durante tutto il corso della giornata, con peggio- ha assunto una terapia a base di antipsicotici (quetia- ramento alla sera. Sono presenti inoltre grave ritiro pina), stabilizzatori dell’umore (oxcarbamazepina) e sociale e grave compromissione delle relazioni e del- benzodiazepine (delorazepam). Successivamente la le attività lavorative e quotidiane. Il paziente riferisce paziente ha mantenuto un relativo benessere fino a anche un importante tremore agli arti superiori, dopo circa un anno fa, quando ha manifestato grave apatia, inizio della terapia farmacologica prescritta nell’ulti- anedonia e abulia, deflessione del tono dell’umore, mo ricovero. L’anamnesi riporta uno stato di benes- irritabilità e nervosismo, insonnia, abuso alcolico. La sere fino all’età di 25 anni, quando a seguito di un diagnosi è stata di disturbo bipolare, episodio misto e trasferimento in Asia per cause lavorative (il paziente abuso alcolico. Allo scopo di ridurre i sintomi proba- era fotoreporter), avrebbe presentato una sintomato- bilmente riconducibili agli effetti collaterali della te- logia caratterizzata da ideazione delirante a caratte- rapia farmacologica (xerostomia, tremore importan- re persecutorio, di influenzamento e ipocondriaco, te agli arti superiori e sedazione diurna), si propone espansione del tono dell’umore, insonnia, agitazione il passaggio dal litio carbonato a rilascio immediato psicomotoria e aggressività eterodiretta. Dopo aver a litio solfato a rilascio prolungato*, al dosaggio di effettuato un ricovero in ambiente psichiatrico con 1 cpr 660 mg al mattino e la sera, con richiesta de- una terapia non meglio precisata, il paziente avreb- gli esami ematici di routine, litiemia ed elettrocardio- be fatto ritorno in Italia. Successivamente avrebbe gramma. Viene ridotto lentamente anche il dosaggio effettuato numerosi ricoveri in ambiente psichiatri- di olanzapina prima a 10 mg/die e poi a 5 mg/die. co a causa della persistenza della sintomatologia; Dopo circa 2 mesi, la paziente riferisce un importan- ha cessato di lavorare e ha divorziato dalla moglie. te miglioramento della sedazione e del tremore agli Il paziente ha effettuato numerose terapie farmacolo- arti superiori, sebbene la xerostomia persista ancora giche a base di antipsicotici (aloperidolo, risperido- oggi, e un lieve e progressivo miglioramento del to- ne, clozapina, paliperidone, olanzapina, asenapina, no dell’umore e dell’apatia. Attualmente nega idee, clorpromazina), stabilizzatori dell’umore (acido val- propositi e intenti suicidari e risultano nella norma gli proico, lamotrigina, carbamazepina) e varie benzo- esami ematici e l’ECG. Nel caso qui descritto abbiamo diazepine. Circa 2 mesi fa, a causa di una grave recru- quindi osservato che il passaggio da litio a rilascio im- descenza della sintomatologia ha tentato il suicidio mediato a litio a rilascio prolungato* ha determinato tramite impiccagione. A seguito di un lungo ricovero un miglioramento dell’ideazione suicidaria e degli ef- in un reparto di Terapia Intensiva, è stato trasferito fetti collaterali. presso il reparto di Psichiatria e successivamente in- viato al nostro Servizio con diagnosi di disturbo bipo- 9. Caso clinico lare di tipo II. Il paziente ha effettuato durante il rico- S.B. è un paziente di 35 anni, attualmente disoccu- vero una terapia a base di litio a rilascio immediato pato, divorziato senza figli. Al primo colloquio pres- (300 mg × 2 volte/die; litiemia: 0,55 mEq/L), aripipra- so il nostro Servizio, il paziente appare poco curato zolo (30 mg/die) e benzodiazepine (delorazepam). nell’aspetto, cupo in volto, con lo sguardo sfuggente A seguito della prima visita effettuata, consigliamo la *Nota: Prodotto attualmente non commercializzato in Italia, reperibile presso lo Stato della Città del Vaticano e all’estero. 42
Disturbo bipolare e trattamento con sali di litio sostituzione del litio a rilascio immediato con litio a ratterizzato da incremento ulteriore dell’attività la- rilascio prolungato*, allo scopo di ridurre gli effetti vorativa, frequenti litigi con i dipendenti, diagnosi collaterali e determinare un miglioramento del tono di tumore cerebrale del fratello e separazione dalla dell’umore e della ideazione suicidaria. Viene pre- compagna, egli ha iniziato a manifestare deflessione scritta 1 cpr da 400 mg di litio a rilascio prolungato* del tono dell’umore con agitazione e ansia, crisi di la sera per una settimana e successivamente 2 cpr da pianto, perdita di speranza e insonnia totale. Dopo 400 mg/die (una al mattino e una alla sera). Vengono pochi giorni aveva impulsivamente tentato il suici- prescritti anche gli esami di laboratorio, la litiemia e dio come descritto prima. La diagnosi riconosciuta è un elettrocardiogramma. Viene inoltre gradualmente stata di disturbo bipolare, stato misto. Durante il rico- sostituito aripiprazolo con quetiapina e confermato il vero per il tentato suicidio ha effettuato una terapia dosaggio di delorazepam (2 mg/die). prevalentemente a base di olanzapina (10 mg/die) e Nei mesi successivi assistiamo a un lieve e progres- acido valproico (600 mg/die). Riferisce di aver sospe- sivo miglioramento del tono dell’umore, con una so di propria iniziativa olanzapina in quanto troppo riduzione del tremore agli arti superiori e della se- sedativa e inoltre assumerebbe solo saltuariamente dazione diurna. Il peggioramento serale della sin- acido valproico, in quanto non percepirebbe alcun tomatologia è assente e risultano in miglioramento miglioramento con questo farmaco. Data la scarsa anche gli indici tiroidei. Appaiono nella norma gli aderenza del paziente, miriamo a scegliere un farma- esami ematici e l’ECG, mentre persiste l’ideazione co che possa permettere una somministrazione uni- delirante che viene però vissuta con minore par- ca o doppia durante la giornata e che determini una tecipazione affettiva. Nel caso del sig. S.B. appare stabilizzazione dell’umore e dell’ideazione suicidaria adatto il passaggio al litio a rilascio prolungato* in senza una eccessiva incidenza di effetti collaterali. monosomministrazione serale (660 mg 1+1/2 cpr) Viene prescritto litio solfato a rilascio prolungato*, per una maggiore aderenza, sebbene avessimo in- 660 mg 1 cpr la sera per una settimana e successiva- crementato il dosaggio giornaliero. mente 660 mg al mattino e 660 mg la sera. Vengono inoltre prescritti gli esami ematici di routine, la litie- 10. Caso clinico mia e l’elettrocardiogramma. Dopo circa due settima- Il sig. F.R. è un uomo di 46 anni, di professione fale- ne viene effettuato il colloquio successivo, durante gname, che convive con una compagna coetanea da il quale il paziente riferisce di non aver manifestato circa 10 anni, con cui ha un figlio di 8. Al colloquio effetti collaterali come eccessiva sedazione o tremo- presso il nostro Servizio, il paziente appare lieve- re. Segue correttamente la prescrizione, assumendo mente agitato sul piano psicomotorio, ansioso e an- ogni giorno il farmaco, poiché non ne avverte alcuna gosciato. Critica il tentato suicidio effettuato tramite incidenza negativa sulle attività quotidiane. Effettua defenestrazione, spaventato dall’impulsività che lo ha gli esami di laboratorio richiesti che risultano tutti caratterizzato, e per il quale era stato ricoverato in Ri- nella norma. animazione e successivamente in Psichiatria. L’umore appare lievemente deflesso e vengono riferite irritabi- lità e nervosismo; buono è invece il riposo notturno. Discussione L’uomo riferisce di essere sempre stato molto attivo, con molti amici e tanti interessi. Lavora molte ore I casi clinici presentati permettono di confermare al giorno, frequenta spesso la palestra, dorme soli- il ruolo centrale dei sali di litio nell’ambito della tamente 4 ore per notte. In anamnesi racconta che terapia dei disturbi bipolari. Come detto, si tratta durante un periodo particolarmente stressante, ca- di un disturbo che pone numerosi quesiti al clini- *Nota: Prodotto attualmente non commercializzato in Italia, reperibile presso lo Stato della Città del Vaticano e all’estero. 43
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