PMIC 2020 Protocollo di valutazione riabilitativa di Minima della persona con Ictus Cerebrale Versione 2020
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ARTICOLO ORIGINALE PMIC 2020 Protocollo di valutazione riabilitativa di Minima della persona con Ictus Cerebrale Versione 2020 GRUPPO DI LAVORO Mariangela TARICCO Coordinatore (AOU S. Orsola, Bologna); Francesca CECCHI (Università di Firenze, IRCCS Fondazione don Carlo Gnocchi, Firenze); Anna CASSIO (AUSL Piacenza); Susanna LAVEZZI (AOU Ferrara); Federico SCARPONI (USL Umbria 2, Foligno); Andrea MONTIS (Ospedale S Martino, Oristano); Giordano GATTA (SIMFER, Ravenna); Chiara BER- NUCCI (AUSL Romagna, Rimini); Marco FRANCESCHINI (IRCCS San Raffaele Pisana, Roma); Stefano PAOLUCCI (IRCCS Fondazione S. Lucia, Roma); Stefano BARGELLESI (AULSS 2 Marca Trevigiana, Ospedale Ca’ Foncello, Treviso). Introduzione dovuto essenzialmente alla minore rappresenta una sfida impegnativa mortalità nella fase acuta, sia per l’i- non solo sul piano clinico, ma anche Nei paesi occidentali l’ictus ed in par- ctus ischemico, passata dal 2,7% del organizzativo. ticolare le problematiche legate alle 1990 al 4,9% del 2010, che per quel- La valutazione della persona con ictus sue conseguenze, rappresentano sem lo emorragico, passato dal 1,0% del costituisce un momento fondamenta- pre più una emergenza clinico-assi- 1990 a 1,9% del 2010 [1]. La mortali- le ai fini della presa in carico riabilita- stenziale. tà globale per ictus (standardizzata tiva e della messa a punto del Proget- Un recente rapporto del King’s Col- per età) si è ridotta del 20% nell’i- to Riabilitativo Individuale. Essa deve lege London per la Stroke Alliance ctus ischemico e del 25% nell’ictus essere la più esaustiva possibile ed for Europe (SAFE) ha previsto un emorragico[1]. inglobare le varie problematiche che aumento del 34% del numero totale Un terzo circa dei sopravvissuti pre- influiscono sullo stato di salute, ma di ictus nell’Unione Europea tra il senta una rilevante disabilità[2;3] con essere anche facilmente applicabile 2015 e il 2035, con un passaggio da necessità di uno specifico trattamento nei diversi setting e condivisibile dal 613.148 casi nel 2015 a 819.771 nel riabilitativo, spesso in regime di rico- team riabilitativo per tutta la evolu- 2035[1]. Tale previsione è legata a di- vero, nella fase acuta e post acuta. La zione del percorso. versi fattori. Infatti, malgrado la ri- riabilitazione della persona con ictus Nel 2004 la SIMFER e l’IRCCS Fon- duzione dell’incidenza, essenzial- è rivolta non solo alla compromissio- dazione S. Lucia costituirono un mente legata ad un migliore ne senso-motoria, ma deve affrontare gruppo di lavoro per redigere la pri- controllo dei fattori di rischio, si è tutte le problematiche che tale pato- ma versione del protocollo di minima osservato un aumento della preva- logia comporta, quali dolore, depres- che potesse seguire la persona con lenza, sia per la maggiore longevità sione, difficoltà cognitive, di comuni- ictus dalla fase acuta a quella territo- della popolazione, che per una mi- cazione, di linguaggio, di deglutizione, riale. Nel 2008 il “Protocollo di mini- nore mortalità nella fase acuta. I dati problematiche sfinteriche e respirato- ma per l’ictus – PMIC” [6], venne pub- Italiani sono in linea con i dati euro- rie[4;5]. Inoltre, l’aumento dell’età del- blicato e nell’applicazione pratica si pei. In Italia si è registrato infatti da la popolazione condiziona un bisogno rilevò sufficientemente esaustivo e una parte un calo dell’incidenza assistenziale/riabilitativo a lungo ter- veloce nella somministrazione, con (standardizzata per età) dell’ictus mine in relazione anche alle proble- un tempo medio di esecuzione ischemico, da 128/100.000 casi/ matiche psicosociali nella fase di rein- 16.15±1.43 minuti [7]. Tuttavia, con il anno del 1990 a 114/100.000/anno tegro nella comunità. passare del tempo si sono evidenzia- nel 2013, ma non dell’ictus emorra- Gli esiti disabilitanti dopo l’ictus sono te, nei vari reparti che hanno imple- gico, la cui incidenza invece è risul- un problema di particolare rilevanza mentato il PMIC, alcune criticità tata stabile (53 vs 54 casi per 100.000 sanitaria e sociale. Per la Medicina Ri- nell’uso quotidiano che hanno indot- all’anno). Dall’altra parte si eviden- abilitativa la presa in carico e il tratta- to la SIMFER a costituire, attraverso zia un aumento della prevalenza, mento del paziente e della famiglia la sua sezione di approfondimento Vol. 34 - N. 2 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa 11
ARTICOLO ORIGINALE dedicata all’ictus, un nuovo gruppo di del testo, comprensivo di Scheda di riferimento, oltre agli Item della lavoro per migliorarlo rendendolo Valutazione e di una Appendice con- NIHSS, al MMSE già contenuto nella più attuale e fattibile. Innanzitutto, ci tenente gli strumenti di valutazione prima versione. Sia la OCS che la MAS si è resi conto che la presenza di 3 di- adottati e le istruzioni per la loro rimangono comunque consigliate verse schede per ognuna delle fasi del compilazione. come eventuali strumenti di appro- percorso di cura (fase acuta, di riabili- fondimento, in ambito clinico e di ri- tazione ospedaliera e territoriale) non Obiettivo del PMIC 2020 cerca. Per la valutazione del dolore, era funzionale e che di fatto solo la oltre alla scala verbale NRS, si è voluto scheda di riabilitazione ospedaliera Il PMIC 2020 si propone di fornire ad inserire anche una scala non verbale. veniva compilata con una certa rego- ogni fisiatra/Team Riabilitativo uno Dopo confronto collegiale si è concor- larità. Inoltre, in linea con le innova- strumento uniforme per la valutazio- dato per l’utilizzo della “PAINAD” che zioni proposte dalla pratica clinica e ne della persona con ictus nelle diver- è uno strumento validato e rapido ed è dalla più recente letteratura, si rende- se fasi di malattia, da quella acuta stato utilizzando anche nello stroke. va necessario rivedere ed aggiornare ospedaliera a quella di riabilitazione Per la valutazione delle ADL primarie alcuni strumenti di valutazione. Un territoriale. è stato inserito il Barthel Index Modi- esempio su tutti è dato dalla National Il protocollo dovrà permettere la rac- ficato (BIM) nella Versione a 100 pun- Institutes of Health Stroke Scale colta di una serie di variabili clini- ti con 5 livelli discriminanti, validato (NIHSS)[8], regolarmente oggi utiliz- co-funzionali ritenute essenziali, in su un campione di soggetti con ictus; zata sia nei reparti per acuti sia in base all’esperienza clinica e ai dati di in Appendice viene comunque ripor- quelli di Medicina Riabilitativa e che letteratura, a fini prognostici/valuta- tato anche il BI originale e la corri- di fatto ha reso obsoleta la Canadian tivi finalizzati alla elaborazione del spondenza con il BIM. Neurological Scale. Progetto Riabilitativo Individuale ed alla sua verifica. Il protocollo costitui Compito pertanto del nuovo gruppo sce una base di partenza comune, Struttura del protocollo di lavoro è stato quello di aggiornare il PMIC per renderlo più funzionale, semplice e riproducibile che punta a Il PMIC 2020 fa riferimento alla clas- anche nell’ottica indicata dalla stes- facilitare la comunicazione tra centri. sificazione ICF dell’OMS[11] e alle li- sa SAFE, là dove raccomanda che “la Nella selezione delle variabili si è te- nee guida più aggiornate[2, 12]. I campi Commissione Europea e il Centro nuto conto dei seguenti aspetti: di valutazione sono stati organizzati Comune di Ricerca (Joint Research – necessità di avere un sufficiente al fine di elaborare il Progetto Riabili- Centre) dovrebbero sostenere e pro- valore informativo; tativo Individuale orientato all’outco- muovere a livello europeo lo svilup- – necessità di mantenere un livello me[13]. Sono state quindi seguite le po di un set di strumenti per valuta- di minima, con possibilità di som- differenti Aree di intervento: stabilità re le necessità di prevenzione e di ministrazione in tutti i setting, da internistica, funzioni vitali di base, cura, così come la qualità dell’assi- quello della degenza da parte del menomazioni comunicativo relazio- stenza lungo tutto il percorso dell’i- team multiprofessionale, a quello nali e cognitivo comportamentali, ctus”[1]. ambulatoriale dove il fisiatra può menomazioni senso motorie, mobili- trovarsi anche da solo ad effettua- tà e trasferimenti, autonomia nelle re tutta la valutazione; attività della vita quotidiana, adatta- Metodologia di lavoro – possibilità di reperire effettiva- mento e reinserimento sociale. Sul piano metodologico il gruppo di mente i dati nella maggior parte Rispetto alla precedente versione (co- revisione ha operato attraverso riu- dei contesti; stituita da 3 schede separate), il pro- nioni collegiali degli esperti e comu- – utilizzo di strumenti di valutazio- tocollo attuale è un unicum ed è co- nicazioni via mail con le seguenti tap- ne possibilmente validati a livello stituito di due parti: pe. È stata fatta dapprima una revisio- internazionale e in lingua italiana. Nella prima parte sono contenute in- ne critica del protocollo già esistente Dopo condivisione collegiale, la prima formazioni demografiche ed anam- discutendone limiti e criticità, seguita modifica apportata al PMIC originale, nestiche, da raccogliere necessaria- da una condivisione degli obiettivi è stata la sostituzione della Canadian mente al momento del primo contatto previsti per la nuova versione. Si è ef- Neurological Scale con la National In- con la persona con ictus, indipenden- fettuata una ricognizione della lette- stitutes of Health Stroke Scale (NIHSS) temente dal setting di valutazione. ratura nazionale e internazionale per [8] . Molti degli strumenti della versione La seconda parte è costituita da dati valutare la validità degli strumenti precedente risultavano ancora validi e clinici relativi all’ictus e agli interventi utilizzati e la possibilità di inserire sono stati confermati. Sono stati poi effettuati in acuto (sede lesione, ische- nuove modalità. Per ogni proposta esclusi dal PMIC 2020 alcuni strumen- mico, emorragico, sindromi, tromboli- avanzata, la discussione è stata colle- ti valutativi come ad esempio la Oxford si/trombectomia patologie associate/ giale cercando di raggiungere un con- Cognitive Scale (OCS)[9] e la Modified comorbilità). Segue poi la valutazione senso in caso di opinioni contrastanti. Ashworth Scale (MAS)[10], utilizzabili clinica, con strumenti di minima uti- Sono state elaborate diverse bozze comunque come approfondimento lizzabili nelle diverse fasi del percorso con proposte di modifica del PMIC del dato descrittivo già rilevato nella di cura e nei diversi setting, ripetibili 2020 condividendo la versione finale. scheda. Per quanto riguarda le funzio- ogni volta lo si ritenga necessario per il Infine, si è proceduto alla redazione ni cognitive il PMIC 2020 farà quindi monitoraggio del paziente. 12 Vol. 34 - N. 2 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa
ARTICOLO ORIGINALE Di seguito in sintesi ICF le aree di in- Bibliografia 7. Pratesi L, Paolucci S, Albuzza M, France- tervento esaminate nel PMIC 2020 e schini M: Exploring the use of ‘’Proto- 1. King’s College London per la Stroke Al- collo di Minima per l’ictus - PMIC’’: pre- le relative valutazioni. liance for Europe (SAFE): L’impatto liminary data in two Italian rehabilitation dell’ictus in Europa. SAFE (Stroke Al- units. Eur J Phys Rehabil Med Strutture e Funzioni liance For Europe); Osservatorio Ictus 2008;44:271-275. Italia; A.L.I.Ce; ARS Umbria; Neuromed, 8. Brott T, Adams HP, Jr., Olinger CP, Mar- – Nutrizione, Respirazione, Conti- 2017. ler JR, Barsan WG, Biller J, Spilker J, nenza 2. SPREAD - Stroke Prevention and Edu- Holleran R, Eberle R, Hertzberg V, .: Me- cational Awareness Diffusion: Ictus cere- asurements of acute cerebral infarction: – NIHSS brale: linee guida italiane di prevenzione a clinical examination scale. Stroke – Spasticità e trattamento. http://wwwiso-spread it/. 1989;20:864-870. – Trunk Control Test 3. Veerbeek JM, Kwakkel G, van Wegen 9. Demeyre N, Riddoch MJ, Slevkova ED, – Motricity Index EE, Ket JC, Heymans MW: Early predi- Bickartov WL, Humphreys GW. The – Dolore:scala verbale NRS, scala ction of outcome of activities of daily li- Oxford Cognitive Screen (OCS): Valida- non verbale PAINAD ving after stroke: a systematic review. tion of a Stroke-Specific Short Cognitive Stroke 2011;42:1482-1488. Screen Tool. Psycological Assessment – Mini Mental State Examination 4. Van Wijck F, Bernhardt J, Billinger SA, 2015 Sept;27(3): 883-94 (MMSE) Bird ML, Eng J, English C, Teixeira-Sal- 10. Pandyan AD, Johnson GR, Price CI, – Tono dell’umore mela LF, MacKay-Lyons M, Melifonwu Curless RH, Barnes MP, Rodgers H.A R, Sunnerhagen KS, Solomon JM, Thi- review of the properties and limitations larajah S, Mead G: Improving life after of the Ashworth and modified Ashwor- Attività stroke needs global efforts to imple- th Scales as measures of spasticity. Clin- – RANKIN Modificata Pre-morbosa ment evidence-based physical activity Rehabil. 1999 Oct;13(5):373-83. pathways. Int J Stroke 2019;14:457- 11. World Health Organization: ICF. Classifi- e Attuale 459. cazione Internazionale del Funziona- – Short Physical Performance Bat- 5. Skolarus LE, Burke JF, Brown DL, Fre- mento, della Disabilità e della Salute. ed tery (SPPB) edman VA: Understanding stroke survi- Edizione Italiana, Spini di Gardolo - – Functional Ambulation Classifica- vorship: expanding the concept of post- Trento, Erickson, 2002. tion (FAC) stroke disability. Stroke 2014;45: 12. Winstein C.J., Stein C.J., Arena V.C.R, 224-230. Bates B., Cherney L.R, et al. Guidelines – Barthel Index Modificato/ Barthel 6. Lenti G, Agosti M, Massucci M, Zampo- for Adult Stroke Rehabilitation and re- Index lini M, Paolucci S, Franceschini M: De- covery From the American Heart Asso- veloping a minimum data set for stroke ciation/American Stroke Association Partecipazione patients assessment: the PMIC as a star- StrokeStroke 2016; 47(6):e98-e169 ting point towards an Italian stroke regi- 13. Basaglia N., Progettare la riabilitazione. – Walking Handicap Scale (WHS) stry. Eur J Phys Rehabil Med Il lavoro in team interprofessionale, – FAI (Frenchay Activities Index) 2008;44:263-269. Edi-Ermes Editore 2002 Vol. 34 - N. 2 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa 13
ARTICOLO ORIGINALE PMIC 2020 In questa sezione viene presentata la sua compilazione. Per ogni strumento Segue infine una Appendice che rac- scheda finale di valutazione del PMIC di valutazione adottato si riporta la re- coglie tutti gli strumenti individuati, 2020 oltre ad alcune indicazioni per la lativa voce bibliografica di rifermento. con le relative istruzioni di utilizzo. 14 Vol. 34 - N. 2 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa
ARTICOLO ORIGINALE Indicazioni d’uso del PMIC 2020: La scheda deve essere compilata in vratentoriale che sottotentoriale (1) • Tono dell’umore: Adeguato / Defles ogni item • Patologie associate/comorbilità so/ Non valutabile • Se una condizione viene barrata si- • Continenza sfinterica • Trunk Control Test (11) gnifica che essa è presente o attri- • Disfagia: indicare semplicemente • Motricity Index (12) buibile in quel caso clinico se presente nelle sedi specificate. • Short Physical Performance Bat- • Non barrare una condizione signi- Barrare questo item quando il pa- tery (SPPB) (13) fica che la stessa non è presente o ziente presenta disfagia secondo la • Spasticità: indicare semplicemente attribuibile a quel paziente classica valutazione clinica (test se presente nelle sedi specificate. Se • Data valutazione: corrisponde alla dell’acqua) o sulla base di criteri richiesto dal contesto quantificare data in cui viene compilata la sche- anamnestici e clinici. La scala DOSS il dato con la scala di Ashworth(14) da (o la sua prima parte) (Dysphagia Outcome and Severity • FAC: Functional Ambulation Clas- • Lato del corpo affetto nel caso di Scale) stabilisce, sulla base della sification (15) • Barthel Index Modificato (BIM):ci ictus bilaterale barrare sia destra gravità, la modalità di nutrizione (3) si riferisce alla versione con pun- (Dx) che sinistra (Sin) • Obesità/Malnutrizione: vedi BMI teggio 0-100, ma con 5 livelli di- • Ictus Ischemico, sindrome: si fa riferi- di riferimento. Malnutrizione: BMI scriminanti (16, 17) mento alla classificazione in sindromi
ARTICOLO ORIGINALE Appendice DEGLUTIZIONE: Procedura di screening, se c’è possibilità di rimanere seduto e vigile per 15 minuti. Posizio- nare le dita sopra la linea mediana sopra e sotto la laringe per sentire la deglutizione Osservare ad ogni cucchiaino se sono 1.Somministrare un cucchiaino 2.Osservare il paziente mentre presenti: d’acqua per 3 volte beve un bicchiere d’acqua senza interruzione Assenza di deglutizione Tosse Tosse ritardata Alterazione della qualità della voce: chiedere di dire “AAAAA” Dysphagia Outcome and Severity Scale (DOSS)(3) Nutrizione Dieta Livello Descrizione 7 – Non sono necessarie strategie di compenso normale – Non è richiesto un tempo maggiore per alimentarsi 6 – Dieta normale, deglutizione funzionale NORMALE nei limiti funzionali – Può esserci lieve ritardo della fase orale o faringea indipendenza con – Ritenzione o tracce di cibo nell’epiglottide, ma con compensi spontanei compensi indipendenti e spontanei – Può richiedere più tempo per mangiare – No aspirazione 5 – Minima supervisione disfagia lieve – Dieta che richiede modificazione per una consistenza – Ritenzione in faringe o lieve disfagia orale con diminuita masticazione o con ritenzione orale – Segni clinici di aspirazione (solo per i liquidi) e/o di ORALE penetrazione – Tosse riflessa efficace 4 – Supervisione intermittente/consigli e suggerimenti DIETA E/O disfagia lieve-mode- – Dieta con modificazione per una o due consistenze AUTONOMIA rata – Ritenzione in faringe o della cavità orale controllata con MODIFICATA suggerimenti – Segni clinici di penetrazione/aspirazione – Tosse inefficace 3 – Assistenza totale, supervisione o strategie disfagia moderata – Dieta con modificazione per due o più consistenze – Ritenzione moderata in faringe o in cavo orale che richiede suggerimenti – Segni clinici di penetrazione/aspirazione – Tosse inefficace 2 – Assistenza totale o uso di strategie con nutrizione orale disfagia moderata- parziale mente severa – Severa ritenzione faringea, ristagno o perdita di bolo a livello orale: rimozione non possibile/possibile con diverse strategie – Aspirazione per due o più consistenze NON ORALE ARTIFICIALE – No riflesso della tosse/tosse intenzionale debole 1 – Nutrizione orale impossibile disfagia severa – Severa ritenzione in faringe, severo ristagno o perdita del bolo alimentare con incapacità a rimuoverlo – Aspirazione silente per due o più consistenze – Tosse intenzionale non funzionale – Incapacità a realizzare la deglutizione Vol. 34 - N. 2 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa 17
ARTICOLO ORIGINALE Scala Rankin modificata(6) 0 Nessuna sintomatologia Nessuna disabilità significativa malgrado i sintomi: è in grado di svolgere tutte le attività e i compiti 1 abituali Disabilità lieve: non riesce più a svolgere tutte le attività precedenti, ma è autonomo/a nel camminare e 2 nelle attività della vita quotidiana Disabilità moderata: richiede qualche aiuto nelle attività della vita quotidiana, ma cammina senza assi- 3 stenza Disabilità moderatamente grave: non è più in grado di camminare senza aiuto né di badare ai propri 4 bisogni corporali Disabilità grave: costretto/a a letto, incontinente e bisognoso/a di assistenza infermieristica e di attenzione 5 costante Livello 1 Assenza di disabilità di ri- Livello 3 Richiede qualche aiuto nel- la notte; non necessariamente un lievo malgrado la presenza di sinto- le attività della vita quotidiana, ma infermiere professionale, può trat- mi; si mantiene la capacità di realiz- cammina senza assistenza tarsi di un “badante” zare le attività abituali – È in grado di muoversi da solo “Ha sintomi residui?” 0o1 – Aree dei sintomi fisico/cognitivi • Con ausilio di bastone, stam- • Difficoltà nell’ espressione ver- pella o “girello” “È in grado di realizzare bale, nella lettura o nella scrit- – È in grado di vestirsi da solo, prov- (portare avanti) tutte le sue 1o2 tura vedere alla propria igiene perso- attività abituali?” • Difficoltà nei movimenti, nelle nale e ad alimentarsi “Si sente indipendente per sensazioni, visione o capacità – Necessita di aiuto per le attività la gestione della sua vita 2o3 di inghiottire più complesse quotidiana?” • Umore • Fare acquisti, cucinare o fare le “Riesce a camminare senza – Il paziente è in grado di realizzare pulizie assistenza da parte di altri (ad 3 o 4 (portare avanti) le sue precedenti • Richiede di essere assistito più esempio con un bastone)?” attività lavorative, sociali o hob- frequentemente di una volta la “Può essere lasciato solo per bies settimana alcune ore della giornata, o – Si considerano attività abituali • Richiede di essere consigliato. richiede supporto costante da 4o5 quelle che si compiono con fre- Necessita di supervisione parte di una badante/infer- quenza almeno mensile miera?” Livello 4 Non è più in grado di cam- Livello 2 Non riesce più di svolgere minare senza aiuto né di badare ai tutte le attività precedenti, ma è auto- propri bisogni corporali Criteri di classificazione nomo/a nel camminare e nelle attivi- – Non è in grado di muoversi da solo La scala è di tipo gerarchico. In caso di tà della vita quotidiana – Necessita di aiuto per alcune atti- dubbio affidarsi ai principali criteri di- – Incapacità di realizzare alcune del- vità quotidiane scriminanti le attività abituali prima dell’Ictus • Camminare, vestire, nutrirsi o • Guidare un veicolo, ballare, Sintomatologia seguire l’igiene personale >/=1 non 0 residua leggere o lavorare • Necessita di visite perlomeno quo- – Comunque in grado di prendersi tidiane o deve vivere in prossi- Incapacità a realizzare >/=2 non 1 cura di se senza assistenza quoti- mità di qualcuno che lo aiuti le attività abituali diana – Il paziente può essere lasciato solo Necessità di supporto • Vestirsi, muoversi nell’abita- con regolarità per brevi periodi per le attività quoti- >/=3 non 2 zione, nutrirsi, igiene perso- durante la giornata diane nale, preparare pasti sempli- Incapacità a cammina- ci, fare spese o fare viaggi Livello 5 Costretto/a letto, inconti- >/=4 non 3 re senza assistenza brevi nente e bisognoso/a di assistenza – Non è richiesta supervisione. Il pa- infermieristica e di attenzione co- Costretto a letto, ziente può essere lasciato da solo stante necessità di supporto >/=5 non 4 in casa, per periodi anche superio- – Presenza di qualcuno che sia co- infermieristico ri ad una settimana, senza preoc- stantemente disponibile durante il In caso di ulteriori dubbi fare riferi- cupazione giorno ed eventualmente durante mento al livello più grave. 18 Vol. 34 - N. 2 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa
ARTICOLO ORIGINALE NIH Stroke Scale(7) Scala per l’ictus del National Institute of Health Funzioni da esaminare - Istruzioni Punteggi Orario visita 1a. Livello di coscienza: vigilanza 0. Vigile 00000 L’esaminatore deve scegliere una risposta anche se la 1. Soporoso, ma obbedisce, risponde o 11111 valutazione è resa difficoltosa dalla presenza di tubi endo- esegue in seguito a stimoli di modesta entità. tracheali, difficoltà linguistiche, traumi o medicazioni 2. Stuporoso, presta attenzione solo in orotracheali. Il punteggio “3” viene attribuito solo se il seguito a stimolazioni ripetute, oppure 22222 paziente non fa alcun movimento (eccettuati i riflessi compie movimenti (non stereotipati) in posturali) in risposta a stimolazioni nocicettive. seguito a stimoli intensi o dolorosi. 3. Gli stimoli suscitano solo risposte motorie riflesse o manifestazioni vegeta- 33333 tive, oppure non c’è alcuna risposta 1b. Livello di coscienza: orientamento 0. Risponde correttamente ad entrambe 00000 Va chiesto al paziente prima in che mese siamo e poi la sua le domande. età. Le risposte devono essere precise: risposte parziali non 1. Risponde correttamente ad una delle 11111 vanno considerate valide. Se il paziente è afasico o stuporo- due domande. so (1a=’2’) il punteggio è ‘2’. Se il paziente non può parlare 2. Non risponde correttamente a nessuna 22222 perché intubato o per trauma orotracheale, disartria grave, delle due domande difficoltà linguistiche o altro problema non secondario ad afasia, il punteggio è ‘1’. 1c. Livello di coscienza: comprensione ed 0. Esegue correttamente entrambi gli 00000 esecuzione di ordini semplici ordini. Va chiesto al paziente di aprire e chiudere gli occhi e poi di 1. Esegue correttamente uno dei due 11111 aprire e chiudere la mano non paretica. Se le mani non ordini. possono essere usate, l’ordine va sostituito con un altro 2. Non esegue correttamente nessuno dei 2 2 2 2 2 comando semplice. L’ordine si considera correttamente due ordini. eseguito anche se il paziente non riesce a portarlo a termine per ipostenia. Se il paziente non risponde al comando verbale, l’esaminatore può mimare il gesto e dare comun- que un punteggio. Se il paziente ha esiti di trauma, amputa- zioni o altri impedimenti fisici vanno utilizzati ordini semplici adeguati. Viene valutato solo il primo tentativo 2. Sguardo 0. Normale. 00000 Si valutano solo i movimenti oculari orizzontali, volontari o 1. Paralisi parziale dello sguardo orizzon- 11111 riflessi (oculo-cefalici), ma senza ricorso al test calorico. Se il tale. Lo sguardo è anormale in uno od paziente ha una deviazione coniugata dello sguardo che entrambi gli occhi, ma non c’è paralisi può essere superata dall’attività volontaria o riflessa, il totale o deviazione forzata. punteggio è ‘1’. In caso di paralisi periferica isolata (III, IV o 2. Deviazione forzata dello sguardo, o 22222 VI nervo cranico) il punteggio è ‘1’. Lo sguardo è valutabile paralisi totale. La manovra oculo-cefalica anche negli afasici. In caso di trauma oculare, bende, cecità non riesce a spostare gli occhi oltre la o altri disturbi visivi preesistenti verrà valutata la motilità linea mediana riflessa e il punteggio verrà attribuito a discrezione dell’esa- minatore. Stabilire un contatto visivo col paziente e poi muoversi attorno a lui può a volte servire a svelare la presenza di una paralisi parziale dello sguardo 3. Campo visivo 0. Normale. Assenza di deficit campime- 00000 Il campo visivo (quadranti superiori ed inferiori) viene valuta- trici. to per confronto o con la tecnica della minaccia visiva, a 1. Emianopsia parziale (quadrantopsia). 11111 seconda della situazione. Il movimento laterale dello sguardo 2. Emianopsia completa. 22222 verso le dita in movimento è considerato indice di normalità 3. Emianopsia bilaterale (include la cecità 33333 del campo visivo da quel lato. In presenza di cecità mono-ocu- bilaterale di qualunque causa). lare, si valuta il campo visivo dell’occhio sano. Il punteggio ‘1’ va attribuito solo in caso di chiara asimmetria. In presenza di cecità bilaterale, qualsiasi ne sia l’origine, il punteggio è ‘3’. Il test va concluso con la stimolazione simultanea bilaterale. Se c’è estinzione il punteggio è ‘1’ e il risultato viene utilizzato per rispondere alla domanda 11 (inattenzione) Vol. 34 - N. 2 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa 19
ARTICOLO ORIGINALE 4. Paralisi facciale 0. Assente. Movimenti facciali simmetrici. 00000 Va chiesto al paziente di mostrare i denti, alzare le sopracciglia 1. Paresi lieve. Spianamento del solco 11111 e chiudere gli occhi. Le richieste possono essere mimate. In naso-labiale. Asimmetria del sorriso. caso di afasia o scarsa collaborazione, va valutata la simmetria 2. Paresi parziale. Ipostenia totale o 22222 dei movimenti del volto in risposta agli stimoli dolorosi. Se il subtotale della metà inferiore della faccia. paziente ha esiti di trauma, bende, tubo orotracheale, cerotti o 3. Paralisi completa mono o bilaterale. 33333 altri ostacoli fisici all’esame completo della faccia, questi Assenza di movimenti della metà supe- dovrebbero essere rimossi per quanto possibile riore ed inferiore della faccia 5a. Motilità dell’arto superiore sinistro 0. Nessun slivellamento per 10 sec. 00000 L’arto superiore sin va posizionato dall’esaminatore con i 1. Slivellamento (senza caduta) prima 11111 palmi verso il basso, a 90° se il paziente è seduto, o a 45° se che siano trascorsi 10 sec. è supino. Il paziente deve mantenere la posizione per 10 2. Caduta prima di 10 sec. 22222 secondi. Se è afasico viene incoraggiato usando un tono 3. Presenza di movimento a gravità 33333 imperioso e la mimica, ma non con stimoli dolorosi. Gli arti eliminata si esaminano uno alla volta, iniziando dal lato non paretico. 4. Nessun movimento 44444 In caso di amputazione o di anchilosi si assegna il punteggio NV. Amputazione o anchilosi (spiegare) NV ‘NV’ (non valutabile). Occorre comunque fornire spiegazio- ne scritta del perché di tale punteggio 5b. Motilità dell’arto superiore destro 0. Nessun slivellamento per 10 sec. 00000 L’arto superiore dx va posizionato dall’esaminatore con i 1. Slivellamento (senza caduta) prima 11111 palmi verso il basso, a 90° se il paziente è seduto, o a 45° se che siano trascorsi 10 sec. è supino. Il paziente deve mantenere la posizione per 10 2. Caduta prima di 10 sec. 22222 secondi. Se è afasico viene incoraggiato usando un tono 3. Presenza di movimento a gravità 33333 imperioso e la mimica, ma non con stimoli dolorosi. Gli arti eliminata si esaminano uno alla volta, iniziando dal lato non paretico. 4. Nessun movimento 44444 In caso di amputazione o di anchilosi si assegna il punteggio NV. Amputazione o anchilosi (spiegare) NV ‘NV’ (non valutabile). Occorre comunque fornire spiegazio- ne scritta del perché di tale punteggio 6a. Motilità dell’arto inferiore sinistro 0. Nessun slivellamento per 5 sec. 00000 L’arto inferiore sin va esaminato sollevandolo con un 1. Slivellamento (senza caduta) prima 11111 angolo di 30° a paziente supino. Il paziente deve mantenere che siano trascorsi 5 sec. la posizione per 5 secondi. Il paziente afasico viene incorag- 2. Caduta prima di 5 sec. 22222 giato usando un tono imperioso e la mimica, ma non con 3. Presenza di movimento a gravità 33333 stimoli dolorosi. Gli arti si esaminano uno alla volta, ini- eliminata. ziando dal lato non paretico. In caso di amputazione o di 4. Nessun movimento. 44444 anchilosi si assegna il punteggio ‘NV’ (non valutabile). NV. Amputazione o anchilosi (spiegare). NV Occorre comunque fornire spiegazione scritta del perché di tale punteggio 6b. Motilità dell’arto inferiore destro 0. Nessun slivellamento per 5 sec. 00000 L’arto inferiore dx va esaminato sollevandolo con un angolo 1. Slivellamento (senza caduta) prima 11111 di 30° a paziente supino. Il paziente deve mantenere la che siano trascorsi 5 sec. posizione per 5 secondi. Il paziente afasico viene incoraggia- 2. Caduta prima di 5 sec. 22222 to usando un tono imperioso e la mimica, ma non con 3. Presenza di movimento a gravità 33333 stimoli dolorosi. Gli arti si esaminano uno alla volta, ini- eliminata. ziando dal lato non paretico. In caso di amputazione o di 4. Nessun movimento. 44444 anchilosi si assegna il punteggio ‘NV’ (non valutabile). NV. Amputazione o anchilosi (spiegare). NV Occorre comunque fornire spiegazione scritta del perché di tale punteggio 7. Atassia degli arti 0. Assente. 00000 Questa prova è finalizzata al rilevamento di un disturbo di 1. Presente o all’arto superiore o all’infe- 11111 circolo posteriore. Deve essere eseguita con il paziente ad riore. occhi aperti, in caso di deficit del campo visivo assicurarsi 2. Presente sia all’arto superiore che 22222 che la prova avvenga nella parte non compromessa. La all’arto inferiore. prova indice-naso e calcagno-ginocchio viene eseguita su NV. Amputazione o anchilosi (spiegare). NV entrambi i lati, l’asimmetria è considerata presente solo in assenza di deficit di forza. L’atassia è considerata assente in caso di plegia o di paresi grave, o se il paziente non collabo- ra. Il punteggio ‘NV’ sarà assegnato solo in caso di amputa- zione o anchilosi dell’arto, fornendo spiegazione scritta 20 Vol. 34 - N. 2 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa
ARTICOLO ORIGINALE 8.Sensibilità 0. Normale. 00000 Si stima valutando la risposta del paziente alla puntura di 1. Ipoestesia lieve o moderata. Il paziente 1 1 1 1 1 spillo su tutte le sezioni corporee (braccia, non mani, riferisce che la puntura di spillo è meno gambe, tronco, viso). Il punteggio ‘2’ dovrebbe essere acuta sul lato affetto, oppure non avverte assegnato solo quando può essere chiaramente dimostrata sensazioni dolorose ma è consapevole di una perdita sensoriale grave o totale essere toccato. 2. Ipoestesia grave. Il paziente non sente 2 2 2 2 2 di essere toccato sul lato affetto. 9. Linguaggio 0. Normale. 00000 Molte informazioni sulla comprensione si deducono dalle 1.Afasia da lieve a moderata. Nell’eloquio 11111 precedenti sezioni della scala. Al paziente viene chiesto di spontaneo fluenza o comprensione sono descrivere ciò che sta accadendo nella vignetta allegata, di un po’ ridotte, ma le idee vengono denominare gli oggetti illustrati nella pagina allegata e di espresse senza significative limitazioni. La leggere l’elenco di frasi allegato. La comprensione verbale è conversazione sul materiale allegato può valutata anche in base alle risposte ottenute nelle preceden- essere difficile o impossibile, ma le ti prove, incluso l’esame neurologico globale. Se un deficit risposte del paziente consentono di visivo interferisce con i test, va chiesto al paziente di identificare la figura o gli oggetti denomi- identificare gli oggetti che gli vengono posti nella mano, di nati. ripetere e di pronunciare le parole. Al paziente intubato 2. Afasia grave. L’espressione è frammen- 22222 dovrebbe essere chiesto di scrivere una frase. Al paziente in taria e l’ascoltatore è costretto a fare coma (domanda 1a = 3) viene arbitrariamente assegnato il domande e a tentare di estrapolare i punteggio ‘3’. In caso di stupor o limitata collaborazione, contenuti delle risposte. La quantità di l’esaminatore sceglierà il punteggio ricordando che ‘3’ va informazioni scambiata è modesta e la assegnato solo se il soggetto è muto e non esegue alcun comunicazione è possibile solo grazie allo ordine sforzo dell’ascoltatore. Le risposte del paziente non consentono di identificare la figura o gli oggetti denominati. 3. Muto, afasia totale. Fluenza e com- 33333 prensione totalmente inefficaci. 10. Disartria 0. Assente. 00000 Anche se si ritiene che il paziente non sia disartrico, l’elo- 1. Disartria da lieve a moderata. Il 11111 quio va comunque valutato chiedendo di leggere o ripetere paziente pronuncia male almeno alcune le parole dell’elenco allegato. In caso di afasia grave può parole ma l’eloquio è comprensibile. essere valutata la chiarezza dell’articolazione del linguaggio 2. Disartria grave. L’articolazione della 22222 spontaneo. Il punteggio ‘NV’ va assegnato solo ad un parola è talmente alterata da rendere paziente intubato o con altri impedimenti fisici a pronuncia- l’eloquio incomprensibile, in assenza di re le parole. Occorre comunque fornire spiegazione scritta afasia o in modo non spiegabile dall’enti- del perché di tale punteggio tà dell’afasia. Il paziente può essere muto o anartrico. NV. Intubato o altro impedimento fisico NV all’articolazione della parola (spiegare). 11. Inattenzione 0. Assente. 00000 L’inattenzione può essere identificata mediante i test 1. Inattenzione visiva, tattile, uditiva, 11111 precedenti. In caso di deficit visivo grave che non consente spaziale o corporea, oppure estinzione la stimolazione simultanea visiva doppia, se gli stimoli alla stimolazione bilaterale simultanea in cutanei sono normali, il punteggio è normale. Se il paziente una delle modalità sensoriali. è afasico, ma mostra normale attenzione verso entrambi i 2. Grave emi-inattenzione o estinzione a 22222 lati, il punteggio è normale. Il neglect visuo-spaziale e più di una modalità. Non riconosce la l’anosognosia vanno considerate come prove di inattenzio- propria mano o si rivolge solo ad un lato ne dello spazio. Vol. 34 - N. 2 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa 21
ARTICOLO ORIGINALE Descrizione della figura (allegato ITEM 9) TU SAI COME GIÙ PER TERRA SONO TORNATO A CASA DAL LAVORO VICINO AL TAVOLO NELLA SALA DA PRANZO LO HANNO SENTITO PARLARE ALLA RADIO IERI SERA Lettura (allegato ITEM 9) 22 Vol. 34 - N. 2 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa
ARTICOLO ORIGINALE Denominazione (allegato ITEM 9) MAMMA TIP – TAP FIFTY – FIFTY GRAZIE OCCHI BELLI BISBIGLIARE Lettura o ripetizione (allegato ITEM 10) Vol. 34 - N. 2 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa 23
ARTICOLO ORIGINALE DOLORE: Scala verbale NRS: NUMERICAL RATING SCALE (8,9) 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Nessuno Lieve Moderato Forte Molto Dolore Forte Atroce La “Numerical Rating Scale – NRS” (Downie, 1978; Grossi, 1983) è una scala numerica unidimensionale quantitativa di valutazione del dolore in 11 punti; la scala prevede che l’operatore chieda al malato di selezionare il numero che meglio descriva l’intensità del suo dolore, da 0 a 10, in quel preciso momento. DOLORE: Scala non verbale PAINAD (Pain Assessment in Advanced Dementia) (10) Descrizione Punteggio Normale 0 Respiro (Indipendente dalla Respiro a tratti alterato, brevi periodi di iperventilazione 1 vocalizzazione) Respiro alterato, iperventilazione, Cheyne- Stokes 2 Nessuna 0 Vocalizzazione Occasionali lamenti, saltuarie espressioni negative 1 Ripetuti richiami, lamenti, pianto 2 Sorridente o inespressivo 0 Espressione Triste, ansioso, contratto 1 facciale Smorfie 2 Rilassato 0 Linguaggio del Teso, movimenti nervosi, irrequietezza. 1 corpo Rigidità, agitazione, ginocchia piegate, a tratti movimento afinalistico 2 Non necessita di consolazione 0 Consolabilità Distratto o rassicurato da voce o tocco 1 Inconsolabile; non si distrae né si rassicura 2 24 Vol. 34 - N. 2 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa
ARTICOLO ORIGINALE Trunk Control Test (TCT)(11) TEST INGRESSO DIMISSIONE FOLLOW-UP 1. Girarsi sul lato malato 2. Girarsi sul lato sano 3. Passaggio da supino a seduto 4. Equilibrio da seduto (bordo del letto) Totale Punteggio Trunk control test - indicazioni Passaggio dalla posizione supina a quella seduta 0 il paziente necessita dell’aiuto di Sono testati quattro movimenti, con un assistente (anche minimo con il paziente disteso sul letto. Il paziente deve sedersi partendo dal- contatto fisico) per eseguire la posizione supina. Può spingersi/ti- Girarsi sul lato patologico quanto richiesto rarsi con gli arti superiori 12 il paziente è in grado di effettua- Dalla posizione supina il paziente Punteggio = 12 se il paziente si ag- re il movimento richiesto soltan- deve girarsi sul lato patologico. Può grappa a sponde, trapezi, persone to aggrappandosi a sponde, tra- tirarsi/spingersi con l’arto sano (in tal pezi, persone caso il punteggio è 12) Equilibrio da seduto 25 il paziente effettua il movimento Girarsi sul lato sano Seduto sul bordo del letto, piedi non in maniera normale appoggiati a terra, deve rimanere se- Dalla posizione supina il paziente deve duto in equilibrio per 30 secondi Punteggio del tronco: (1) + (2) + (3) + girarsi sul lato sano. Punteggio = 12 se il paziente si aiuta con gli arti sani Punteggio = 12 se il soggetto deve so- (4) stenersi con le mani; punteggio = 0 se non è in grado di rimanere in equili- brio per 30 secondi Vol. 34 - N. 2 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa 25
ARTICOLO ORIGINALE Motricity Index (MI) (12) Punteggio Presa a pinza 0 11 19 22 26 33 Arto superiore destro Flessione del gomito 0 9 14 19 25 33 Abduzione spalla 0 9 14 19 25 33 Punteggio totale arto superiore _____/100 destro: Punteggio Presa a pinza 0 11 19 22 26 33 Arto superiore sinistro Flessione del gomito 0 9 14 19 25 33 Abduzione spalla 0 9 14 19 25 33 Punteggio totale arto superiore _____/100 sinistro: Punteggio Dorsiflessione caviglia 0 9 14 19 25 33 Arto inferiore destro Estensione ginocchio 0 9 14 19 25 33 Flessione anca 0 9 14 19 25 33 Punteggio totale arto inferiore _____/100 destro: Punteggio Dorsiflessione caviglia 0 9 14 19 25 33 Arto inferiore sinistro Estensione ginocchio 0 9 14 19 25 33 Flessione anca 0 9 14 19 25 33 Punteggio totale arto inferiore _____/100 sinistro: 26 Vol. 34 - N. 2 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa
ARTICOLO ORIGINALE Modalità di attribuzione del punteggio Presa a pinza: Tutti gli altri items: 0 nessun movimento 0 nessun movimento 11 inizio di prensione, qualche movimento di pollice o 9 contrazione palpabile del muscolo ma senza indice movimento apprezzabile 19 presa possibile ma non contro gravità 14 movimento visibile ma non per l’intero range articolare o contro gravità 22 presa possibile contro gravità ma non contro resistenza 19 movimento possibile per l’intero range articolare contro gravità ma non contro resistenza 26 presa possibile contro resistenza ma più debole della 25 movimento possibile contro resistenza ma più controlaterale debole del controlaterale 33 presa normale 33 movimento eseguito con forza normale Istruzioni per l’uso del Motricity Index Sono testati sei movimenti degli arti. piegare il gomito in modo che la Estensione ginocchio. Piedi non Il paziente è seduto su una sedia o sul mano tocchi la spalla. L’esaminatore appoggiati, ginocchi a 90°, viene ri- bordo del letto oppone resistenza con la mano sul chiesta la completa estensione del gi- Se necessario può essere testato an- polso. Monitorare il bicipite nocchio. Monitorare il quadricipite che da sdraiato 14 = non è visibile alcun movimento, 14 = meno dell’estensione completa ma il gomito resta flesso a 90° AGGIUNGERE 1 alla somma dei punteggi 19 = ginocchio esteso completamente Abduzione spalla. A gomito com- attribuiti per riportare il totale a 100 ma può essere spinto giù facilmente pletamente flesso e contro il petto, Presa. Viene chiesto al paziente di af- viene chiesto al paziente di abdurre il Flessione anca. Paziente seduto ferrare un cubo di 2.5 cm di lato tra il braccio. Monitorare il deltoide. Il mo- con anche flesse a 90°, viene chiesto pollice e l’indice. L’oggetto deve esse- vimento del cingolo scapolare non è di sollevare il ginocchio verso il men- re posto su una superficie piana. Con- da considerare, si deve evidenziare il to. Verificare i movimenti “trucco” trollare i muscoli dell’avambraccio ed movimento dell’omero rispetto alla associati di propulsione indietro del i piccoli muscoli della mano scapola tronco, ponendo una mano sulla 19 = l’oggetto cade quando viene sol- 19 = abduce più di 90°, oltre l’oriz- schiena del paziente e chiedendogli levato (l’esaminatore potrebbe dover zontale di non inclinarsi indietro. Monitora- sostenere il polso) Dorsiflessione caviglia. Piedi rilas- re l’ileopsoas 22 = l’oggetto può essere sollevato sati in posizione di flessione plantare, 14 = meno del range completo della ma può essere rimosso con facilità viene richiesta la dorsiflessione del flessione (controllare il movimento Flessione gomito. Gomito flesso a piede. Monitorare il tibiale anteriore passivo) 90, avambraccio orizzontale e braccio 14 = meno dell’intero range articola- 19 = flessione completa ma può esse- verticale. Viene chiesto al paziente di re della dorsiflessione re facilmente spinta giù Short Physical Performance Battery (SPPB)(13) PUNTEGGIO 0 1 2 3 4 EQUILIBRIO Piedi Semi-tandem Tandem 0-2” Tandem 3-9” Tandem 10” paralleli16.6” 13.7-16.6” 11.2-13.6” 7.5” 5.4-7.4” 4.1-5.3”
ARTICOLO ORIGINALE Istruzioni SPPB Usare un cronometro. Il punteggio zione con i piedi paralleli per 2. Tempo compreso fra sec. 13.7” totale si ottiene sommando i punteggi un tempo inferiore a 10” e 16.5” ottenuti in tre test di performance: 1. Tempo superiore a 16.5” equilibrio, alzarsi da una sedia e ALZARSI DA UNA SEDIA: si uti- 0. Incapace a compiere la prova deambulazione. lizza il test Repeated Chair Stand che consiste nel chiedere al soggetto di al- VELOCITÀ CAMMINO: si misura il EQUILIBRIO: si valuta la capacità zarsi per 5 volte di seguito da una se- tempo impiegato a percorrere 4 metri di mantenere la stazione eretta con dia di altezza normale (senza braccio- (partenza da fermo). Il soggetto è in base stretta (con le scarpe); per assu- li con altezza della seduta a 45 cm da piedi all’inizio del percorso ed è istru- mere la posizione di esame il sogget- terra), con le braccia conserte. Il sog- ito a camminare in linea retta a velo- to può sostenersi con le mani ad un getto è istruito ad iniziare il test al via cità libera al via dell’esaminatore. L’e- appoggio; quando è stabilizzato e la- dell’esaminatore e a completare la saminatore fa partire il cronometro scia l’appoggio si inizia a contare il serie di 5 alzate dalla sedia, raggiun- nell’istante in cui dà il segnale di via e tempo. gendo ogni volta la stazione comple- stoppa il tempo quando il tronco del tamente eretta, nel minor tempo pos- soggetto oltrepassa la linea dei 4 me- PUNTEGGIO: sibile. L’esaminatore fa partire il tri. 4. Capace di mantenere la posi- cronometro nell’istante in cui dà il zione di tandem per 10” PUNTEGGIO: segnale di via e stoppa il tempo quan- 3. Capace di mantenere la posi- do il soggetto ha raggiunto la posizio- 4. Tempo inferiore a sec 4.0 zione di tandem per 3-9” ne eretta per la quinta volta. 3. Tempo compreso fra 4.0 e 5.4” 2. Capace di mantenere la posi- 2. Tempo compreso fra sec. 5.5 e zione di tandem per 0-2” PUNTEGGIO: 7.5” 1. Capace di mantenere la posi- 4. Tempo inferiore a sec 11.2 1. Tempo superiore a 7.5” zione di semi-tandem per 0-9” 3. Tempo compreso fra sec. 11.2 e 0. Incapace di completare il per- 0. Capace di mantenere la posi- 13.6” corso senza assistenza Functional Ambulation Classification, (FAC)(14) Abilità di cammino per pazienti ospedalizzati (Massachusetts General Hospital Functional Classification) 0 – Deambulazione non funzionale 2 – Deambulazione dipendente da 4 – Deambulazione dipendente dalla Il paziente non è in grado di cammi- assistenza fisica (L-I) superficie nare. Vi riesce tra le parallele e richie- Il paziente richiede il contatto ma- Il paziente può deambulare su diverse de una supervisione o assistenza fisi- nuale di una persona durante la de- superfici ma richiede supervisione o ca di più di una persona per farlo al di ambulazione al fine di prevenire la assistenza fisica per eseguire scale, su- fuori delle parallele. caduta. Il contatto manuale consiste perfici inclinate o irregolari. in un continuo o intermittente tocco 1 – Deambulazione dipendente da leggero per assistere il bilanciamento e la coordinazione. 5 – Deambulazione indipendente assistenza fisica (L-II) Il paziente deambula indipendente- Il paziente richiede il contatto ma- 3 - Deambulazione dipendente da mente su superfici piane, irregolari e nuale di una persona durante la de- supervisore su piani inclinati ed esegue autono- ambulazione al fine di prevenire la mamente le scale. Il paziente può deambulare su super- caduta. Il contatto manuale è conti- fici piane senza contatto manuale di nuo, è necessario supportare il peso altre persone ma richiede un supervi- del corpo e mantenere il bilancia- sore a causa di problemi neuropsico- mento e la coordinazione. logici, cardiaci o sono necessari ri- chiami verbali per completare il compito. 28 Vol. 34 - N. 2 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa
ARTICOLO ORIGINALE Barthel Index Modificato sec. Shah (BIM)(15,16) BARTHEL INDEX MODIFICATO [BIM] Vs BARTHEL INDEX [BI] LIV Alimentazione BIM BI IV Capace di alimentarsi da solo se i cibi sono preparati sul vassoio e raggiungibili. Autonomo 10 10 nell’uso di eventuali ausili (tutte le attività : tagliare, spalmare, ecc.). III Capace di alimentarsi da solo ma non di tagliare, aprire il latte, svitare un barattolo ecc. Non è 8 5 necessaria la presenza di una persona. II Capace di alimentarsi da solo ma con supervisione. Richiede assistenza nelle attività come 5 5 versare il latte, mettere il sale, girare un piatto, spalmare il burro ecc. I Necessita di aiuto per tutto il pasto. Capace di usare una posata (es. cucchiaio). 2 0 0 Totalmente dipendente, deve essere imboccato. 0 0 Igiene Personale IV Capace di lavarsi mani, faccia e denti, pettinarsi; un uomo deve sapersi radere (tutte le opera- 5 5 zioni, e con tutti i tipi di rasoio), una donna deve sapersi truccare (esclusa l’acconciatura dei capelli) se abituati a farlo. III In grado di eseguire tutte le operazioni di igiene ma necessita di minimo aiuto prima e/o dopo 4 0 le operazioni. II Necessita di aiuto per una o più operazioni. 3 0 I Necessita di aiuto per tutte le operazioni. 1 0 0 Incapace di provvedere all’igiene personale. Totalmente dipendente. 0 0 Farsi il bagno o la doccia IV Capace di farsi il bagno in vasca o la doccia o una spugnatura completa, completamente 5 5 autonomo. III Necessita di supervisione per sicurezza (es. trasferimenti, controllo temperatura dell’acqua 4 0 ecc.). II Necessita di aiuto per il trasferimento o per lavarsi/asciugarsi. 3 0 I Necessita di aiuto per tutte le operazioni. 1 0 0 Totalmente dipendente nel lavarsi. 0 0 Abbigliamento IV Capace di indossare, togliere e allacciare correttamente tutti gli indumenti comprese le scarpe, indossare 10 10 un corsetto o una protesi. III Necessita di minimo aiuto per compiti di manualità fine (bottoni, cerniere, ganci, lacci delle 8 5 scarpe ecc.). II Necessita di aiuto per mettere/togliere qualche indumento. 5 5 I Capace di collaborare in minima parte ma dipendente per tutte le attività. 2 0 0 Totalmente dipendente, non collabora alle attività 0 0 Trasferimenti carrozzina/letto IV Capace, in sicurezza, di avvicinarsi al letto, bloccare i freni, alzare le pedane, trasferirsi, sdraiar- 15 15 si, rimettersi seduto sul bordo del letto, girare la carrozzina, tornare in carrozzina. Indipen- dente in tutte le fasi. III Necessaria la supervisione di una persona per maggior sicurezza. 12 10 II Necessario minimo aiuto da parte di una persona per uno o più aspetti del trasferimento. 8 10 I Collabora ma richiede massimo aiuto, da parte di una persona, in tutti gli aspetti del trasferi- 3 5 mento. 0 Totalmente dipendente, sono necessarie due persone con/senza un sollevamalati. 0 0 Uso del W.C. IV Capace di trasferirsi da/sul W.C., sfilarsi/infilarsi i vestiti senza sporcarsi, usare la carta igienica. Può usare 10 10 la comoda o la padella o il pappagallo in modo autonomo (inclusi lo svuotamento e la pulizia). III Necessita di una supervisione per maggior sicurezza, o per la pulizia/svuotamento della como- 8 5 da, pappagallo, ecc. II Necessita di aiuto per vestirsi/svestirsi, per i trasferimenti e per lavarsi le mani. 5 5 I Necessita di aiuto per tutte le operazioni. 2 0 0 Totalmente dipendente. 0 0 Vol. 34 - N. 2 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa 29
ARTICOLO ORIGINALE Continenza urinaria IV Controllo completo sia di giorno che di notte. Uso autonomo dei presidi urinari interni/esterni 10 10 (condom, ecc.). III Generalmente asciutto giorno e notte. Qualche episodio di incontinenza o necessita di minimo 8 5 aiuto per la gestione dei presidi urinari. II Generalmente asciutto di giorno ma non di notte. Necessita di aiuto per la gestione dei presidi 5 5 urinari. I Incontinente ma collabora nell’applicazione di presidi urinari. 2 0 0 Totalmente incontinente o portatore di catetere a dimora. 0 0 Continenza intestinale BIM BI IV Controllo completo sia di giorno che di notte. Capace di mettersi le supposte o fare i clisteri. 10 10 III Occasionali episodi di incontinenza, necessita di supervisione per uso di supposte o clisteri. 8 5 II Frequenti episodi di incontinenza. Non è in grado di eseguire manovre specifiche e di pulirsi. 5 5 Necessita di aiuto nell’uso dei dispositivi come il pannolone. I Necessita di aiuto in tutte le fasi. 2 0 0 Totalmente incontinente. 0 0 Deambulazione IV Capace di gestire una protesi se necessaria, di alzarsi in piedi e di sedersi, di sistemare gli ausili. 15 15 Capace di usare gli ausili (bastone, ecc.) e di camminare 50 m. senza aiuto o supervisione. III Indipendente nella deambulazione ma con autonomia inferiore a 50 metri o necessita di super- 8 10 visione per maggior sicurezza nelle situazioni a rischio. II Necessita di una persona per raggiungere o usare correttamente gli ausili. 5 5 I Necessita della presenza costante di una o più persone durante la deambulazione. 2 0 0 Totalmente dipendente, non è in grado di deambulare. 0 0 Uso della carrozzina (compilare questa parte solo se il paziente ha preso “0” alla Deambulazione) IV Capace di muoversi autonomamente in carrozzina (fare le curve, cambiare direzione, avvici- 5 5 narsi al tavolo, letto wc ecc.) L’autonomia deve essere di almeno 50 m. III Capace di spingersi per tempi prolungati e su terreni pianeggianti, necessita di aiuto per le 4 0 curve strette. II È necessario l’aiuto di una persona per avvicinare la carrozzina al tavolo, al letto ecc. 3 0 I Capace di spingersi per brevi tratti e su terreni pianeggianti, necessita di aiuto per le tutte le 1 0 manovre. 0 Totalmente dipendente negli spostamenti con la carrozzina. 0 0 Scale IV È in grado di salire e scendere una rampa di scala in sicurezza senza aiuto né supervisione. Se 10 10 necessario usa il corrimano o gli ausili (bastone ecc.) e li trasporta in modo autonomo. III Generalmente è autonomo. Occasionalmente necessita di supervisione per sicurezza o a causa 8 5 di rigidità mattutina (spasticità), dispnea ecc. II Capace di fare le scale ma non di gestire gli ausili, necessita di supervisione e di assistenza. 5 5 I Necessita di aiuto costante in tutte le fasi compresa la gestione degli ausili. 2 0 0 Incapace di salire e scendere le scale. 0 0 TOTALE Linee guida per la Scala di Barthel • Deve essere registrato quello che il che il paziente non possa essere • Le categorie di punteggio medio paziente “fa”, non quello che il pa- classificato indipendente implicano che il paziente fa solo il ziente “sarebbe in grado” di fare • La performance del paziente deve 50% dell’attività • Lo scopo principale è quello di sta- essere stabilita nel modo più affi- • L’uso di ausili per compiere le atti- bilire il grado di indipendenza da dabile. Benché sia possibile basarsi vità è permesso ogni aiuto esterno fisico o verbale su quanto riferito dai famigliari o per quanto modesto tale aiuto sia da infermieri, è sempre meglio Note aggiuntive o qualunque ne sia la ragione una osservazione diretta della pre- Per la prova trasferimento carrozzi- • La necessità di supervisione fa sì stazione na-letto-carrozzina: alla prima valu- 30 Vol. 34 - N. 2 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa
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