Disturbi dello Spettro Autistico - "FL Morvillo Falcone" Brindisi

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Disturbi dello Spettro Autistico - "FL Morvillo Falcone" Brindisi
Formazione in servizio dei docenti specializzati sul sostegno sui
                 temi della disabilità, per la
            promozione di figure di coordinamento
       Istituto Morvillo Falcone - Brindisi maggio 2016

         Disturbi dello Spettro Autistico

                   Angelo Massagli
         Direttore Unità Operativa Complessa
               Neuropsichiatria Infantile
                      ASL Le cce
Disturbi dello Spettro Autistico - "FL Morvillo Falcone" Brindisi
Disturbi dello Spettro Autistico - "FL Morvillo Falcone" Brindisi
DSM History

Edition (Year)                Category

I (1952) & II (1968)   “Autism” as symptom of schizophrenia

III (1980)             Infantile Autism

III-R (1987)           Autistic Disorder

IV-TR (2000)            Pervasive Developmental Disorder:
                        Autistic Disorder, Asperger´s,
                        Childhood Disintegrative Disorder.
                        Rett´s. PDD-NOS

5 (2013)                Autism Spectrum Disorders
Disturbi dello Spettro Autistico - "FL Morvillo Falcone" Brindisi
DSM IV
Approccio categoriale, sistema multiassiale,
categorie NAS

DSM 5
Raggruppamenti dei disturbi e approccio
dimensionale, sistema non assiale (+ vicino
all’ICD), non categorie NAS ma altra o senza
specificazione
Disturbi dello Spettro Autistico - "FL Morvillo Falcone" Brindisi
DSM 5

Concetto di “Spettro”…..

…..con Specificatori:

•Decorso
•Gravità
•Frequenza
•Durata
•Caratteristiche descrittive

Approccio evolutivo e relativo al ciclo di vita….
Disturbi dello Spettro Autistico - "FL Morvillo Falcone" Brindisi
DSM 5

Approccio evolutivo e relativo al ciclo di vita….

…con l’obiettivo di arrivare ad una diagnosi accurata in
modo che si possa dare inizio ad un trattamento
evidence-based (L.W. Reichenberg, 2015)
Disturbi dello Spettro Autistico - "FL Morvillo Falcone" Brindisi
ASD CHANGES IN DSM5

A single category

Three symptom domains become two:
1. Social communication
2. Repetitive behaviors

Does not exclude commorbidities (ADHD for example…)

Requests defining level of clinical impairment
DSM5: Autism Spectrum Disorder

A. Persistent deficits in social communication and
   social interaction across contexts – Deficits in all three
   areas

1. Social-emotional reciprocity
2. Nonverbal communicative behaviors used for social
interaction
3. Developing and maintaining relationships appropriate to
developmental level
DSM5: Autism Spectrum Disorder

B. Restricted, repetitive patterns of behavior, interest,
or activities - Deficits in at least two areas

1. Stereotyped or repetitive speech, motor movements, or
use of objects
2. Excessive adherence to routines, ritualized patterns, or
excessive resistance to change
3. Highly restricted, fixated interests
4. Hyper- or hypo-reactivity to sensory input
DSM5: Autism Spectrum Disorder

C. Present in the early developmental period (ma
possono non manifestarsi fino a quando le richieste
ambientali non eccedano le capacità)

D. Clinically significant impairment in social,
occupational areas

E. Not better explained by intellectual disability or
Global Developmental Delay
DSM5: Autism Spectrum Disorder

Bisogna specificare se:
• Con o senza Disabilità Intellettiva (e di che grado)
• Con o senza deficit linguistico (e di che grado)
• Associato o meno a condizione medica o genetica o
   ambientale
• Con o senza altri disturbi del neurosviluppo o
   comportamentali
• Con o senza catatonia
DSM5: Autism Spectrum Disorder

3 livelli di gravità (per entrambi i 2 criteri):

1. Necessità di supporto

2. Necessità di supporto sostanziale

3. Necessità di supporto molto sostanziale
DSM5: Autism Spectrum Disorder

Non vi sono più gli Asperger, né gli altri Disturbi Pervasivi
dello Sviluppo del DSM IV TR

La Rett, se c’è, viene aggiunta in diagnosi
Diagnosi differenziale con:

• Ritardo Globale Sviluppo

•Disturbo Misto Linguaggio
DSM5: Global Developmental Delay

Ritardo Psicomotorio in bambini sotto i 5 anni

NB: Diagnosi da abbandonare appena possibile
DSM5: Social Communication Disorder

A. Impairment in pragmatics
- Difficulty in the social uses of verbal and nonverbal
communication in naturalistic contexts
- Affects the development of social relationships and
discourse comprehension

B. Functional limitations

C. Rule out ASD
- No restricted or repetitive patterns of behavior

D. Symptoms present in early childhood
Comorbidità
Ritardo Mentale.
Circa il 75% dei pazienti autistici presenta Ritardo Mentale (Rapin,
1998). 50% secondo Volkmar et al., 2004, OMS settembre 2013 (relativa
allo Spettro Autistico).

Epilessia.
L’epilessia si verifica in circa il 30-40% dei casi

Sindromi
Sclerosi tuberosa, sindrome dell’X-Fragile, Ipomelanosi di Ito, S. di Rett,
etc.

Macrocefalia.
In circa il 25% dei bambini con disturbi dello spettro autistico

ADHD……………….(DSM-5)
Prevalence of ASD in the United States as 11.3 in
1,000 (1:88 ndr)

rates of Asperger’s disorder are lower than for typical
autism (2.6 in 10,000 or one fifth as common as
typical autism)

J Am Acad Child Adolesc Psychiatry. 2014
Feb;53(2):237-57
Prevalenzatotale ASD: 1/160-1/276
Rapporto maschi/femmine: 4:1

            Dati ISTAT 2010
Popolazione italiana 0 – 18 anni:
   10.574.660      maschi: 5.432.887
   femmine: 5.141.773

Soggetti con ASD attesi: fra 66.091
e 55.370

                                       19
AUTISMO INFANTILE

                EPIDEMIOLOGIA

     IN PUGLIA
827.211 persone 0-18 anni
(425.329 M 401.882 F)

Incrocio dati internazionali/nazionali stima presuntiva
tra circa 5.170 e 2.997 bambini / adolescenti con ASD
nella regione

Popolazione generale 4.024.000

Incrocio dati internazionali/nazionali stima presuntiva
fra circa 25.000 e14.492 persone con ASD nella
regione
NUMERO DI UTENTI IN CARICO ALLA NEUROPSICHIATRIA INFANTILE
  NELLA REGIONE PUGLIA DISTRIBUITI PER LE AREE PRINCIPALI
  (ANNO 2014)
ASL    Area        Area       Area Neuro Totale 1   LA vis    LA ter
       Psicopatolo Neuropatol Psicologia
       gia         ogia                                                Tot 2

BA        7.894   192         1.414       9.500                         9.500

BAT       348     96 + 105    1.3 51      1.902        500       R      2.402
                  MS + 2 + al

BR        600     200         1.311       2.111        336       70     2.517

FG        750     51          440         1.241                  R      1.241

LE        1.102   491 + 28    3.300       4.921        285      176     5.382
                  MS

TA        1.004   322         1.862       3.188        257      478     3.923

Tot      11.698   1.352 + 133 9.678       22.863      1.378     724    24.965
                  MS + 2
numero di ASD (età evolutiva) afferenti a
    ASL/Ospedali pugliesi (compresi quelli non in carico) +
    Malattie Rare ad espressività ASD (anno 2014)

          ASD in   ASD non Totale Malattie  Totale        Dati
          carico   in carico        Rare a generale    ospedalieri
          (ASL +   (visti          sintomat
          Centri   meno di          ologia
          conv.)   2 vv              ASD
                   l’anno)                            Policl Medea
                   e/o                                 BA     BR
                   seguiti
                   da
                   privati
ASL BA     600      non noti  600     143    743      269      54
ASL BAT    213          “     213     61     274
ASL BR     170          “     170     23     193
ASL FG     216          “     216     83     299
ASL LE     247        150     397     72     469
ASL TA     377      non noti  377     76     453
Totale     1.823      150    1.973    458   2.431
LINEE GUISA AUTISMO
                      REGIONE PUGLIA
                       2 AGOSTO 2013

Tutti gli interventi che il sistema integrato della sanità, dell’istruzione e
delle politiche sociali in Puglia dovrà porre in essere al fine di assicurare
una corretta presa in carico delle persone affette da ASD, deve concorrere
al perseguimento dell’obiettivo generale di realizzare una rete di
assistenza regionale adeguata rispetto ai bisogni emergenti e alla
complessità dei trattamenti da mettere in atto tenendo conto che le
persone con autismo possono migliorare sostanzialmente la loro qualità di
vita purché usufruiscano di una presa in carico continuativa e coordinata,
comprendente la valutazione diagnostica e funzionale approfondita, il
trattamento individualizzato specifico in collaborazione con la famiglia e gli
interventi riabilitativi e terapeutici integrati e multidisciplinari per l’intero
ciclo di vita.
LINEE GUISA AUTISMO
                REGIONE PUGLIA
                 2 AGOSTO 2013

                 MODELLO ORGANIZZATIVO

In ogni ASL, nell’ambito dei Servizi di NPIA, devono essere
costituite équipe dedicate agli ASD, diffuse in modo
omogeneo su tutto il territorio, che garantiscano l’approccio
multi professionale, interdisciplinare ed età specifico
indispensabile per poter affrontare la complessità e la
eterogeneità delle sindromi autistiche.
LINEE GUISA AUTISMO
                REGIONE PUGLIA
                 2 AGOSTO 2013

        LA PRESA IN CARICO TERAPEUTICO-ABILITATIVA

Nel bambino, come nell’adulto, possono essere individuati diversi
tipi di approcci, purchè basati su metodiche di matrice EBM, che
dovranno essere disegnati su misura dei singoli soggetti

Altrettanto importante è il ruolo della famiglia, che deve essere
sempre coinvolta e diventare parte attiva dell’intero intervento.

Favorire l’adattamento del soggetto al suo ambiente
LINEE GUISA AUTISMO
             REGIONE PUGLIA
              2 AGOSTO 2013

                     FORMAZIONE

Occorre porre particolare attenzione alla necessità di
garantire l’aggiornamento continuo di tutto il
personale coinvolto, impegnato con tecniche previste
nelle metodiche scientificamente validate
LEGGE 18 agosto 2015, n. 134
          Disposizioni in materia di diagnosi, cura e abilitazione delle
        persone con disturbi dello spettro autistico e di assistenza alle
           famiglie. (GU n.199 del 28-8-2015) Vigente al: 12-9-2015

1.   finalità del provvedimento interventi finalizzati a
     garantire la tutela della salute, il miglioramento delle
     condizioni di vita e l'inserimento nella vita sociale delle
     persone con disturbi dello spettro autistico, in
     conformità a quanto previsto dalla risoluzione
     dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite
     A/RES/67/82 del 12 dicembre 2012 sui bisogni delle
     persone con autismo
2.   ISS aggiorni LG trattamento ASD in tutte le età della vita
LEGGE 18 agosto 2015, n. 134
            Disposizioni in materia di diagnosi, cura e abilitazione delle
          persone con disturbi dello spettro autistico e di assistenza alle
             famiglie. (GU n.199 del 28-8-2015) Vigente al: 12-9-2015

3.   Inserimento nei LEA degli ASD (diagnosi precoce, cura
     trattamento individualizzato con strumenti EBM più avanzate
     evidenze scientifiche). Centri di Riferimento. Qualificazione dei
     Servizi. Formazione Operatori. Èquipe territoriali dedicate.
     Coordinamento dei Servizi. Formazione/sostegno famiglie.
     Strutture Residenziali / Semiresidenziali pubbliche/private
     accreditate. Progetti inserimento lavorativo ASD adulti
4.   Aggiornamento triennale delle linee di indirizzo del MS
5.   Attività di ricerca
6.   Clausola di invarianza finanziaria
DISTURBO AUTISTICO

                   PROGNOSI

     Possibili indici di evoluzione favorevole:

•Minore intensità dei sintomi
•QI alto
•Ridotta comorbidità
•Trattamenti intensivi precoci (corretti)
•Ambiente adeguato
Linee guida autismo ISS 2011

               Concetto di precocità dell’intervento

Non sono disponibili dati scientifici sull’efficacia di interventi
precoci rivolti a popolazioni a rischio di disturbi dello spettro
autistico.

Secondo il parere degli esperti, dovrebbe essere garantita la
tempestività degli interventi rivolti a soggetti con disturbi dello
spettro autistico..
L’intervento multimodale

                      Interventi Psicoeducativi
   Patient-focused      Psicofarmacoterapia
                     Terapia comportamentale

                      Interventi Psicoeducativi
   Parent-focused
                           Parent training

                      Interventi Psicoeducativi
community-focused
                     Interventi comportamentali

                                                  31
Nuove linee guida Aacap per la cura dell’autismo

J Am Acad Child Adolesc Psychiatry. 2014 Feb;53(2):237-57

Pratiche, multidisciplinari e basate sull’evidenza
di quasi 200 studi svolti negli ultimi anni 20 anni

 9.581 studi pubblicati tra il 1991 e il marzo 2013,
selezionandone 186 per un esame approfondito
Nuove linee guida Aacap per la cura dell’autismo

J Am Acad Child Adolesc Psychiatry. 2014 Feb;53(2):237-57

•Trattamento multimodale e multidisciplinare
•Usare i farmaci con giudizio
•Visitare il paziente in modo approfondito
•Fare uso dei test genetici
•Valutare con attenzione le comorbilità
LG DSA ISS / PUGLIA

I programmi di intervento si distinguono in non farmacologici e farmacologici.
I programmi di intervento non farmacologici possono essere di tipo
ambulatoriale o semiresidenziale, in strutture del SSR o con esso accreditate,
e condotti in modo individuale o di gruppo.

I programmi di intervento farmacologici vengono attuati, sempre
nell’ambito dell’intervento multimodale, in caso di concomitanti disturbi del
comportamento come:
grave iperattività motoria, inattenzione
comportamenti ripetitivi fortemente disturbanti
auto-eteroaggressività, distruttività.
Linee guida autismo ISS 2011 (agg 2015)
                       Interventi raccomandati

Tra i programmi intensivi comportamentali il modello più studiato è l’analisi
comportamentale applicata (Applied behaviour intervention, ABA):
gli studi sostengono una sua efficacia nel migliorare le abilità intellettive (QI),
il linguaggio e i comportamenti adattativi nei bambini con disturbi dello
spettro autistico. Le prove a disposizione, anche se non definitive,
consentono di consigliare l’utilizzo del modello ABA nel trattamento dei
bambini con disturbi dello spettro autistico.

È presente un’ampia variabilità a livello individuale negli esiti ottenuti dai
programmi intensivi comportamentali ABA; è quindi necessario che venga
effettuata una valutazione clinica caso-specifica per monitorare nel singolo
bambino l’efficacia dell’intervento, ossia se e quanto questo produca i
risultati attesi.
Nuove linee guida Aacap per la cura dell’autismo

 J Am Acad Child Adolesc Psychiatry. 2014 Feb;53(2):237-57

Recommendation 4. The clinician should help
the family obtain appropriate, evidence-based,
and structured educational and behavioral interventions
for children with ASD

Structured educational and behavioral interventions
have been shown to be effective for many children with
ASD and are associated with better outcome
Nuove linee guida Aacap per la cura dell’autismo

 J Am Acad Child Adolesc Psychiatry. 2014 Feb;53(2):237-57

ABA techniques have been repeatedly shown to have
efficacy for specific problem behaviors, and ABA has
been found to be effective as applied to academic tasks,
adaptive living skills, communication, social skills, and
vocational skills.

Because most children with ASD tend to learn tasks in
isolation, an explicit focus on generalization is
important
Linee guida autismo ISS 2011 (agg 2015)
                   Interventi raccomandati

Dai pochi studi finora disponibili emerge comunque un trend di
efficacia a favore anche di altri programmi intensivi altrettanto
strutturati, che la ricerca dovrebbe approfondire con studi
randomizzati controllati (RCT) finalizzati ad accertare,
attraverso un confronto diretto con il modello ABA, quale tra i
vari programmi sia il più efficace.
Linee guida autismo ISS 2011 (agg 2015)
                       Interventi raccomandati

Gli interventi comportamentali dovrebbero essere presi in
considerazione in presenza di un ampio numero di comportamenti specifici di
bambini e adolescenti con disturbi dello spettro autistico, con la finalità sia di
ridurre la frequenza e la gravità del comportamento specifico sia di incrementare
lo sviluppo di capacità adattative.

   la terapia comportamentale dovrebbe essere presa in considerazione
   per i soggetti con disturbi dello spettro autistico che presentano problemi
   del sonno.
Linee guida autismo ISS 2011 (agg 2015)
                       Interventi raccomandati

È consigliato l’uso della terapia cognitivo comportamentale (Cognitive
behavior therapy, CBT) per il trattamento della comorbidità con i disturbi
d’ansia nei bambini con sindrome di Asperger o autismo ad alto
funzionamento.

La terapia cognitivo comportamentale, rivolta a bambini e genitori, può essere
utile nel migliorare le capacità di gestione della rabbia in bambini con sindrome
di Asperger.
Linee guida autismo ISS 2011 (agg 2015)
                         Interventi raccomandati

Gli interventi a supporto della comunicazione sociale
vanno presi in considerazione per i bambini e gli adolescenti con disturbi dello
spettro autistico; la scelta di quale sia l’intervento più appropriato da erogare deve
essere formulata sulla base di una valutazione delle caratteristiche individuali del
soggetto.
Linee guida autismo ISS 2011 (agg 2015)
                         Interventi raccomandati

    adattare l’ambiente comunicativo, sociale e fisico di bambini e adolescenti con
                           disturbi dello spettro autistico

•   fornire suggerimenti visivi
•   ridurre le richieste di interazioni sociali complesse
•   seguire una routine, un programma prevedibile
•   utilizzare dei suggerimenti
•   minimizzare le stimolazioni sensoriali disturbanti.
Linee guida autismo ISS 2011
                  Interventi raccomandati

Il programma TEACCH ha mostrato, in alcuni studi di
coorte, di produrre miglioramenti sulle abilità motorie, le
performance cognitive, il funzionamento sociale e la
comunicazione in bambini con disturbi dello spettro autistico,
per cui è possibile ipotizzare un profilo di efficacia a favore di
tale intervento, che merita di essere approfondito in ulteriori
studi.
Nuove linee guida Aacap per la cura dell’autismo

J Am Acad Child Adolesc Psychiatry. 2014 Feb;53(2):237-57

Efficacy has been shown for 2 of the structured
educational models, the Early Start Denver Model and
the Treatment and Education of Autism and related
Communication handicapped Children program
L’ambiente di lavoro organizzato in spazi chiaramente e visivamente
delimitati, ognuno con delle funzioni specifiche, consente al bambino di
sapere con precisione ciò che ci si aspetta da lui in ogni luogo e in ogni
momento.
PARLARE VA BENE, MA RENDERE VISIBILE
QUALCOSA È MEGLIO…(THEO PEETERS)

• Ciò che è troppo astratto può essere reso concreto con fotografie,
  schizzi o oggetti che abbiano un livello di astrazione inferiore (il
  migliore livello è quello che le persone con autismo possono
  gestire in modo indipendente)
• Il supporto visivo incrementa la comunicazione (la migliore
  comunicazione per questi soggetti è quella attraverso le
  immagini)
• Gli aiuti visivi insegnano ad affrontare il cambiamento (è più
  facile accettare il cambiamento se lo si può anticipare
  visivamente)
• L’aiuto visivo aumenta l’indipendenza (più le persone con
  autismo sono indipendenti, meno fallimenti sperimentano e
  meno comportamenti problematici hanno, meno utilizzano
  modelli di comportamento stereotipati, più aumenta il
  coinvolgimento attivo con maggiore possibilità di integrazione
  sociale)
Linee guida autismo ISS 2011
                           Interventi parzialmente raccomandati

L’utilizzo di interventi a supporto della comunicazione
nei soggetti con disturbi dello spettro autistico, come quelli che utilizzano
un supporto visivo alla comunicazione, è indicato, sebbene le prove di
efficacia di questi interventi siano ancora parziali.
Il loro utilizzo dovrebbe essere circostanziato e accompagnato da una
specifica valutazione di efficacia.
SISTEMA PECS
Il programma comprende 6 fasi ed è utilizzabile in diversi contesti. E’
basato sull’uso di rinforzi e ha come obiettivo quello di incoraggiare la
spontaneità e l’iniziativa del bambino nella comunicazione. Gli aiuti
sono visivi e fisici.
E’ un sistema di comunicazione mediante scambio per immagini.
Nuove linee guida Aacap per la cura dell’autismo

 J Am Acad Child Adolesc Psychiatry. 2014 Feb;53(2):237-57

Communication is a major focus of intervention and
typically will be addressed in the child’s individualized
educational plan in coordination with the speech-
language pathologist.

Children who do not yet use words can be helped through
the use of alternative communication modalities such
as sign language, communication boards, visual supports,
picture exchange
Nuove linee guida Aacap per la cura dell’autismo

J Am Acad Child Adolesc Psychiatry. 2014 Feb;53(2):237-57

There is limited evidence thus far for what are usually
termed developmental, social-pragmatic models of
intervention, such as Developmental-Individual
Difference-Relationship Based/Floortime, Relationship
Development Intervention, Social Communication
Emotional Regulation and Transactional Support, and
Play and Language for Autistic Youths, which generally
use naturalistic techniques in the child’s community
setting to develop social communication abilities.
Nuove linee guida Aacap per la cura dell’autismo

 J Am Acad Child Adolesc Psychiatry. 2014 Feb;53(2):237-57

Recommendation 6. The clinician should maintain an
active role in long-term treatment planning and family
support and support of the individual

Children’s and families’ need for help and support
will change over time.

The clinician should develop a long-term collaboration
with the family
Nuove linee guida Aacap per la cura dell’autismo

J Am Acad Child Adolesc Psychiatry. 2014 Feb;53(2):237-57

For very young children, issues of diagnosis and
identification of treatment programs often will be
most important.
For school-age children, psychopharmacologic
and behavioral issues typically become more prominent.
For adolescents, vocational and prevocational training
and thoughtful planning for independence/self-
sufficiency is important.
Nuove linee guida Aacap per la cura dell’autismo

 J Am Acad Child Adolesc Psychiatry. 2014 Feb;53(2):237-57

Recommendation 7. Clinicians should specifically
inquire about the use of alternative/complementary
treatments and be prepared to discuss their risk and
potential benefits with parents
Linee guida autismo ISS 2011
                           Interventi raccomandati

I programmi di intervento mediati dai genitori sono raccomandati
nei bambini e negli adolescenti con disturbi dello spettro autistico, poiché sono
interventi che possono migliorare la comunicazione sociale e i comportamenti
problema, aiutare le famiglie a interagire con i loro figli, promuovere lo sviluppo e
l’incremento della soddisfazione dei genitori, del loro empowerment e benessere
emotivo
Parent training
    Il coinvolgimento della famiglia nella esperienza
          terapeutica è presupposto indispensabile
                   di qualsiasi trattamento
                           Obiettivi:
•    favorire l’elaborazione delle problematiche
     connesse alla diagnosi
•    rafforzare le funzioni genitoriali
•    sostenere interazioni positive
•    genitori come soggetti attivi del trattamento
Integrazione scolastica DSA

Inserimento a tempo pieno nell’istruzione
  normale con qualsiasi supporto sia
  necessario (Cohen, Volkmar)
Ma per l’effettivo inserimento è necessario che
  i bni posseggano adeguate abilità sociali
Integrazione scolastica DSA

Un contesto ottimale avrebbe bisogno della
   combinazione di tre fattori (Harris,
   Handleman):
1. Mediazione dell’adulto
2. Presenza di coetanei disponibili
   all’interazione
3. Buona preparazione del bno con ASD
Operatori scolastici e sociali

                     Obiettivi:
•   Armonizzare l’intervento educativo
•   Consentire continuità terapeutica
•   Ridurre reazioni di angoscia nel b.no
•   sostenere interazioni positive
•   Sostegno agli operatori stessi

     Preparazione degli operatori/formazione
SINPIA regionale
        l’intervento terapeutico negli ASD è
                  necessariamente:

•multimodale e individualizzato
• di volta in volta “confezionato” (tailored) sulle
caratteristiche di quel determinato individuo e del suo
ambiente socio-familiare
•continuamente aggiornato, con il passare del tempo,
man mano che il quadro si modifica in relazione alla
condizione clinica e a quella ambientale
•coinvolgente i genitori (parent training)
CLINICA                       RICERCA

      Un trattamento
                                  Dati e risultati
   può aiutare il bambino
                            obiettivi, attendibili e validi
       con autismo?

Punto di vista SOGGETTIVO   Punto di vista OGGETTIVO
Muratori F, Tancredi R, Massagli A, Esposito D, Villa
L, Molteni M, Militerni R, Frolli A, Balottin U, Carigi T,
Gallo ML, Giuberti V, Pitanti A, Germelli C, Giorgi A,
Vannucchi L, Armellini M, Centini G, Casella C, Monti
A, Masini S, Pini G, Calugi S, Narzisi A. Effects
After Six-Months of Early Intervention for Autism
Spectrum Disorders. Gior Neuropsich Età Evol.
2012; 32:135-150
Come misurare l’effetto delle
              terapie?
Ricerca italiana (Benassi F. et al. Journal of Autism and
Developmental Disorders, 2011)

Possibilità di misurare gli effetti delle terapie riabilitative
esaminando le connessioni della sostanza bianca del cervello e
verificando di volta in volta quale terapia sia più efficace.

RMN cerebrale con DTI (Diffusion Tensor Imaging), che
permette di visualizzare le connessioni tra le aree funzionali
cerebrali e di osservare le modificazioni che avvengono a livello
di fibre neuronali nel corso di ogni singola terapia.
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