Disturbi dello Spettro Autistico - "FL Morvillo Falcone" Brindisi
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Formazione in servizio dei docenti specializzati sul sostegno sui temi della disabilità, per la promozione di figure di coordinamento Istituto Morvillo Falcone - Brindisi maggio 2016 Disturbi dello Spettro Autistico Angelo Massagli Direttore Unità Operativa Complessa Neuropsichiatria Infantile ASL Le cce
DSM History Edition (Year) Category I (1952) & II (1968) “Autism” as symptom of schizophrenia III (1980) Infantile Autism III-R (1987) Autistic Disorder IV-TR (2000) Pervasive Developmental Disorder: Autistic Disorder, Asperger´s, Childhood Disintegrative Disorder. Rett´s. PDD-NOS 5 (2013) Autism Spectrum Disorders
DSM IV Approccio categoriale, sistema multiassiale, categorie NAS DSM 5 Raggruppamenti dei disturbi e approccio dimensionale, sistema non assiale (+ vicino all’ICD), non categorie NAS ma altra o senza specificazione
DSM 5 Concetto di “Spettro”….. …..con Specificatori: •Decorso •Gravità •Frequenza •Durata •Caratteristiche descrittive Approccio evolutivo e relativo al ciclo di vita….
DSM 5 Approccio evolutivo e relativo al ciclo di vita…. …con l’obiettivo di arrivare ad una diagnosi accurata in modo che si possa dare inizio ad un trattamento evidence-based (L.W. Reichenberg, 2015)
ASD CHANGES IN DSM5 A single category Three symptom domains become two: 1. Social communication 2. Repetitive behaviors Does not exclude commorbidities (ADHD for example…) Requests defining level of clinical impairment
DSM5: Autism Spectrum Disorder A. Persistent deficits in social communication and social interaction across contexts – Deficits in all three areas 1. Social-emotional reciprocity 2. Nonverbal communicative behaviors used for social interaction 3. Developing and maintaining relationships appropriate to developmental level
DSM5: Autism Spectrum Disorder B. Restricted, repetitive patterns of behavior, interest, or activities - Deficits in at least two areas 1. Stereotyped or repetitive speech, motor movements, or use of objects 2. Excessive adherence to routines, ritualized patterns, or excessive resistance to change 3. Highly restricted, fixated interests 4. Hyper- or hypo-reactivity to sensory input
DSM5: Autism Spectrum Disorder C. Present in the early developmental period (ma possono non manifestarsi fino a quando le richieste ambientali non eccedano le capacità) D. Clinically significant impairment in social, occupational areas E. Not better explained by intellectual disability or Global Developmental Delay
DSM5: Autism Spectrum Disorder Bisogna specificare se: • Con o senza Disabilità Intellettiva (e di che grado) • Con o senza deficit linguistico (e di che grado) • Associato o meno a condizione medica o genetica o ambientale • Con o senza altri disturbi del neurosviluppo o comportamentali • Con o senza catatonia
DSM5: Autism Spectrum Disorder 3 livelli di gravità (per entrambi i 2 criteri): 1. Necessità di supporto 2. Necessità di supporto sostanziale 3. Necessità di supporto molto sostanziale
DSM5: Autism Spectrum Disorder Non vi sono più gli Asperger, né gli altri Disturbi Pervasivi dello Sviluppo del DSM IV TR La Rett, se c’è, viene aggiunta in diagnosi
Diagnosi differenziale con: • Ritardo Globale Sviluppo •Disturbo Misto Linguaggio
DSM5: Global Developmental Delay Ritardo Psicomotorio in bambini sotto i 5 anni NB: Diagnosi da abbandonare appena possibile
DSM5: Social Communication Disorder A. Impairment in pragmatics - Difficulty in the social uses of verbal and nonverbal communication in naturalistic contexts - Affects the development of social relationships and discourse comprehension B. Functional limitations C. Rule out ASD - No restricted or repetitive patterns of behavior D. Symptoms present in early childhood
Comorbidità Ritardo Mentale. Circa il 75% dei pazienti autistici presenta Ritardo Mentale (Rapin, 1998). 50% secondo Volkmar et al., 2004, OMS settembre 2013 (relativa allo Spettro Autistico). Epilessia. L’epilessia si verifica in circa il 30-40% dei casi Sindromi Sclerosi tuberosa, sindrome dell’X-Fragile, Ipomelanosi di Ito, S. di Rett, etc. Macrocefalia. In circa il 25% dei bambini con disturbi dello spettro autistico ADHD……………….(DSM-5)
Prevalence of ASD in the United States as 11.3 in 1,000 (1:88 ndr) rates of Asperger’s disorder are lower than for typical autism (2.6 in 10,000 or one fifth as common as typical autism) J Am Acad Child Adolesc Psychiatry. 2014 Feb;53(2):237-57
Prevalenzatotale ASD: 1/160-1/276 Rapporto maschi/femmine: 4:1 Dati ISTAT 2010 Popolazione italiana 0 – 18 anni: 10.574.660 maschi: 5.432.887 femmine: 5.141.773 Soggetti con ASD attesi: fra 66.091 e 55.370 19
AUTISMO INFANTILE EPIDEMIOLOGIA IN PUGLIA 827.211 persone 0-18 anni (425.329 M 401.882 F) Incrocio dati internazionali/nazionali stima presuntiva tra circa 5.170 e 2.997 bambini / adolescenti con ASD nella regione Popolazione generale 4.024.000 Incrocio dati internazionali/nazionali stima presuntiva fra circa 25.000 e14.492 persone con ASD nella regione
NUMERO DI UTENTI IN CARICO ALLA NEUROPSICHIATRIA INFANTILE NELLA REGIONE PUGLIA DISTRIBUITI PER LE AREE PRINCIPALI (ANNO 2014) ASL Area Area Area Neuro Totale 1 LA vis LA ter Psicopatolo Neuropatol Psicologia gia ogia Tot 2 BA 7.894 192 1.414 9.500 9.500 BAT 348 96 + 105 1.3 51 1.902 500 R 2.402 MS + 2 + al BR 600 200 1.311 2.111 336 70 2.517 FG 750 51 440 1.241 R 1.241 LE 1.102 491 + 28 3.300 4.921 285 176 5.382 MS TA 1.004 322 1.862 3.188 257 478 3.923 Tot 11.698 1.352 + 133 9.678 22.863 1.378 724 24.965 MS + 2
numero di ASD (età evolutiva) afferenti a ASL/Ospedali pugliesi (compresi quelli non in carico) + Malattie Rare ad espressività ASD (anno 2014) ASD in ASD non Totale Malattie Totale Dati carico in carico Rare a generale ospedalieri (ASL + (visti sintomat Centri meno di ologia conv.) 2 vv ASD l’anno) Policl Medea e/o BA BR seguiti da privati ASL BA 600 non noti 600 143 743 269 54 ASL BAT 213 “ 213 61 274 ASL BR 170 “ 170 23 193 ASL FG 216 “ 216 83 299 ASL LE 247 150 397 72 469 ASL TA 377 non noti 377 76 453 Totale 1.823 150 1.973 458 2.431
LINEE GUISA AUTISMO REGIONE PUGLIA 2 AGOSTO 2013 Tutti gli interventi che il sistema integrato della sanità, dell’istruzione e delle politiche sociali in Puglia dovrà porre in essere al fine di assicurare una corretta presa in carico delle persone affette da ASD, deve concorrere al perseguimento dell’obiettivo generale di realizzare una rete di assistenza regionale adeguata rispetto ai bisogni emergenti e alla complessità dei trattamenti da mettere in atto tenendo conto che le persone con autismo possono migliorare sostanzialmente la loro qualità di vita purché usufruiscano di una presa in carico continuativa e coordinata, comprendente la valutazione diagnostica e funzionale approfondita, il trattamento individualizzato specifico in collaborazione con la famiglia e gli interventi riabilitativi e terapeutici integrati e multidisciplinari per l’intero ciclo di vita.
LINEE GUISA AUTISMO REGIONE PUGLIA 2 AGOSTO 2013 MODELLO ORGANIZZATIVO In ogni ASL, nell’ambito dei Servizi di NPIA, devono essere costituite équipe dedicate agli ASD, diffuse in modo omogeneo su tutto il territorio, che garantiscano l’approccio multi professionale, interdisciplinare ed età specifico indispensabile per poter affrontare la complessità e la eterogeneità delle sindromi autistiche.
LINEE GUISA AUTISMO REGIONE PUGLIA 2 AGOSTO 2013 LA PRESA IN CARICO TERAPEUTICO-ABILITATIVA Nel bambino, come nell’adulto, possono essere individuati diversi tipi di approcci, purchè basati su metodiche di matrice EBM, che dovranno essere disegnati su misura dei singoli soggetti Altrettanto importante è il ruolo della famiglia, che deve essere sempre coinvolta e diventare parte attiva dell’intero intervento. Favorire l’adattamento del soggetto al suo ambiente
LINEE GUISA AUTISMO REGIONE PUGLIA 2 AGOSTO 2013 FORMAZIONE Occorre porre particolare attenzione alla necessità di garantire l’aggiornamento continuo di tutto il personale coinvolto, impegnato con tecniche previste nelle metodiche scientificamente validate
LEGGE 18 agosto 2015, n. 134 Disposizioni in materia di diagnosi, cura e abilitazione delle persone con disturbi dello spettro autistico e di assistenza alle famiglie. (GU n.199 del 28-8-2015) Vigente al: 12-9-2015 1. finalità del provvedimento interventi finalizzati a garantire la tutela della salute, il miglioramento delle condizioni di vita e l'inserimento nella vita sociale delle persone con disturbi dello spettro autistico, in conformità a quanto previsto dalla risoluzione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite A/RES/67/82 del 12 dicembre 2012 sui bisogni delle persone con autismo 2. ISS aggiorni LG trattamento ASD in tutte le età della vita
LEGGE 18 agosto 2015, n. 134 Disposizioni in materia di diagnosi, cura e abilitazione delle persone con disturbi dello spettro autistico e di assistenza alle famiglie. (GU n.199 del 28-8-2015) Vigente al: 12-9-2015 3. Inserimento nei LEA degli ASD (diagnosi precoce, cura trattamento individualizzato con strumenti EBM più avanzate evidenze scientifiche). Centri di Riferimento. Qualificazione dei Servizi. Formazione Operatori. Èquipe territoriali dedicate. Coordinamento dei Servizi. Formazione/sostegno famiglie. Strutture Residenziali / Semiresidenziali pubbliche/private accreditate. Progetti inserimento lavorativo ASD adulti 4. Aggiornamento triennale delle linee di indirizzo del MS 5. Attività di ricerca 6. Clausola di invarianza finanziaria
DISTURBO AUTISTICO PROGNOSI Possibili indici di evoluzione favorevole: •Minore intensità dei sintomi •QI alto •Ridotta comorbidità •Trattamenti intensivi precoci (corretti) •Ambiente adeguato
Linee guida autismo ISS 2011 Concetto di precocità dell’intervento Non sono disponibili dati scientifici sull’efficacia di interventi precoci rivolti a popolazioni a rischio di disturbi dello spettro autistico. Secondo il parere degli esperti, dovrebbe essere garantita la tempestività degli interventi rivolti a soggetti con disturbi dello spettro autistico..
L’intervento multimodale Interventi Psicoeducativi Patient-focused Psicofarmacoterapia Terapia comportamentale Interventi Psicoeducativi Parent-focused Parent training Interventi Psicoeducativi community-focused Interventi comportamentali 31
Nuove linee guida Aacap per la cura dell’autismo J Am Acad Child Adolesc Psychiatry. 2014 Feb;53(2):237-57 Pratiche, multidisciplinari e basate sull’evidenza di quasi 200 studi svolti negli ultimi anni 20 anni 9.581 studi pubblicati tra il 1991 e il marzo 2013, selezionandone 186 per un esame approfondito
Nuove linee guida Aacap per la cura dell’autismo J Am Acad Child Adolesc Psychiatry. 2014 Feb;53(2):237-57 •Trattamento multimodale e multidisciplinare •Usare i farmaci con giudizio •Visitare il paziente in modo approfondito •Fare uso dei test genetici •Valutare con attenzione le comorbilità
LG DSA ISS / PUGLIA I programmi di intervento si distinguono in non farmacologici e farmacologici. I programmi di intervento non farmacologici possono essere di tipo ambulatoriale o semiresidenziale, in strutture del SSR o con esso accreditate, e condotti in modo individuale o di gruppo. I programmi di intervento farmacologici vengono attuati, sempre nell’ambito dell’intervento multimodale, in caso di concomitanti disturbi del comportamento come: grave iperattività motoria, inattenzione comportamenti ripetitivi fortemente disturbanti auto-eteroaggressività, distruttività.
Linee guida autismo ISS 2011 (agg 2015) Interventi raccomandati Tra i programmi intensivi comportamentali il modello più studiato è l’analisi comportamentale applicata (Applied behaviour intervention, ABA): gli studi sostengono una sua efficacia nel migliorare le abilità intellettive (QI), il linguaggio e i comportamenti adattativi nei bambini con disturbi dello spettro autistico. Le prove a disposizione, anche se non definitive, consentono di consigliare l’utilizzo del modello ABA nel trattamento dei bambini con disturbi dello spettro autistico. È presente un’ampia variabilità a livello individuale negli esiti ottenuti dai programmi intensivi comportamentali ABA; è quindi necessario che venga effettuata una valutazione clinica caso-specifica per monitorare nel singolo bambino l’efficacia dell’intervento, ossia se e quanto questo produca i risultati attesi.
Nuove linee guida Aacap per la cura dell’autismo J Am Acad Child Adolesc Psychiatry. 2014 Feb;53(2):237-57 Recommendation 4. The clinician should help the family obtain appropriate, evidence-based, and structured educational and behavioral interventions for children with ASD Structured educational and behavioral interventions have been shown to be effective for many children with ASD and are associated with better outcome
Nuove linee guida Aacap per la cura dell’autismo J Am Acad Child Adolesc Psychiatry. 2014 Feb;53(2):237-57 ABA techniques have been repeatedly shown to have efficacy for specific problem behaviors, and ABA has been found to be effective as applied to academic tasks, adaptive living skills, communication, social skills, and vocational skills. Because most children with ASD tend to learn tasks in isolation, an explicit focus on generalization is important
Linee guida autismo ISS 2011 (agg 2015) Interventi raccomandati Dai pochi studi finora disponibili emerge comunque un trend di efficacia a favore anche di altri programmi intensivi altrettanto strutturati, che la ricerca dovrebbe approfondire con studi randomizzati controllati (RCT) finalizzati ad accertare, attraverso un confronto diretto con il modello ABA, quale tra i vari programmi sia il più efficace.
Linee guida autismo ISS 2011 (agg 2015) Interventi raccomandati Gli interventi comportamentali dovrebbero essere presi in considerazione in presenza di un ampio numero di comportamenti specifici di bambini e adolescenti con disturbi dello spettro autistico, con la finalità sia di ridurre la frequenza e la gravità del comportamento specifico sia di incrementare lo sviluppo di capacità adattative. la terapia comportamentale dovrebbe essere presa in considerazione per i soggetti con disturbi dello spettro autistico che presentano problemi del sonno.
Linee guida autismo ISS 2011 (agg 2015) Interventi raccomandati È consigliato l’uso della terapia cognitivo comportamentale (Cognitive behavior therapy, CBT) per il trattamento della comorbidità con i disturbi d’ansia nei bambini con sindrome di Asperger o autismo ad alto funzionamento. La terapia cognitivo comportamentale, rivolta a bambini e genitori, può essere utile nel migliorare le capacità di gestione della rabbia in bambini con sindrome di Asperger.
Linee guida autismo ISS 2011 (agg 2015) Interventi raccomandati Gli interventi a supporto della comunicazione sociale vanno presi in considerazione per i bambini e gli adolescenti con disturbi dello spettro autistico; la scelta di quale sia l’intervento più appropriato da erogare deve essere formulata sulla base di una valutazione delle caratteristiche individuali del soggetto.
Linee guida autismo ISS 2011 (agg 2015) Interventi raccomandati adattare l’ambiente comunicativo, sociale e fisico di bambini e adolescenti con disturbi dello spettro autistico • fornire suggerimenti visivi • ridurre le richieste di interazioni sociali complesse • seguire una routine, un programma prevedibile • utilizzare dei suggerimenti • minimizzare le stimolazioni sensoriali disturbanti.
Linee guida autismo ISS 2011 Interventi raccomandati Il programma TEACCH ha mostrato, in alcuni studi di coorte, di produrre miglioramenti sulle abilità motorie, le performance cognitive, il funzionamento sociale e la comunicazione in bambini con disturbi dello spettro autistico, per cui è possibile ipotizzare un profilo di efficacia a favore di tale intervento, che merita di essere approfondito in ulteriori studi.
Nuove linee guida Aacap per la cura dell’autismo J Am Acad Child Adolesc Psychiatry. 2014 Feb;53(2):237-57 Efficacy has been shown for 2 of the structured educational models, the Early Start Denver Model and the Treatment and Education of Autism and related Communication handicapped Children program
L’ambiente di lavoro organizzato in spazi chiaramente e visivamente delimitati, ognuno con delle funzioni specifiche, consente al bambino di sapere con precisione ciò che ci si aspetta da lui in ogni luogo e in ogni momento.
PARLARE VA BENE, MA RENDERE VISIBILE QUALCOSA È MEGLIO…(THEO PEETERS) • Ciò che è troppo astratto può essere reso concreto con fotografie, schizzi o oggetti che abbiano un livello di astrazione inferiore (il migliore livello è quello che le persone con autismo possono gestire in modo indipendente) • Il supporto visivo incrementa la comunicazione (la migliore comunicazione per questi soggetti è quella attraverso le immagini) • Gli aiuti visivi insegnano ad affrontare il cambiamento (è più facile accettare il cambiamento se lo si può anticipare visivamente) • L’aiuto visivo aumenta l’indipendenza (più le persone con autismo sono indipendenti, meno fallimenti sperimentano e meno comportamenti problematici hanno, meno utilizzano modelli di comportamento stereotipati, più aumenta il coinvolgimento attivo con maggiore possibilità di integrazione sociale)
Linee guida autismo ISS 2011 Interventi parzialmente raccomandati L’utilizzo di interventi a supporto della comunicazione nei soggetti con disturbi dello spettro autistico, come quelli che utilizzano un supporto visivo alla comunicazione, è indicato, sebbene le prove di efficacia di questi interventi siano ancora parziali. Il loro utilizzo dovrebbe essere circostanziato e accompagnato da una specifica valutazione di efficacia.
SISTEMA PECS Il programma comprende 6 fasi ed è utilizzabile in diversi contesti. E’ basato sull’uso di rinforzi e ha come obiettivo quello di incoraggiare la spontaneità e l’iniziativa del bambino nella comunicazione. Gli aiuti sono visivi e fisici. E’ un sistema di comunicazione mediante scambio per immagini.
Nuove linee guida Aacap per la cura dell’autismo J Am Acad Child Adolesc Psychiatry. 2014 Feb;53(2):237-57 Communication is a major focus of intervention and typically will be addressed in the child’s individualized educational plan in coordination with the speech- language pathologist. Children who do not yet use words can be helped through the use of alternative communication modalities such as sign language, communication boards, visual supports, picture exchange
Nuove linee guida Aacap per la cura dell’autismo J Am Acad Child Adolesc Psychiatry. 2014 Feb;53(2):237-57 There is limited evidence thus far for what are usually termed developmental, social-pragmatic models of intervention, such as Developmental-Individual Difference-Relationship Based/Floortime, Relationship Development Intervention, Social Communication Emotional Regulation and Transactional Support, and Play and Language for Autistic Youths, which generally use naturalistic techniques in the child’s community setting to develop social communication abilities.
Nuove linee guida Aacap per la cura dell’autismo J Am Acad Child Adolesc Psychiatry. 2014 Feb;53(2):237-57 Recommendation 6. The clinician should maintain an active role in long-term treatment planning and family support and support of the individual Children’s and families’ need for help and support will change over time. The clinician should develop a long-term collaboration with the family
Nuove linee guida Aacap per la cura dell’autismo J Am Acad Child Adolesc Psychiatry. 2014 Feb;53(2):237-57 For very young children, issues of diagnosis and identification of treatment programs often will be most important. For school-age children, psychopharmacologic and behavioral issues typically become more prominent. For adolescents, vocational and prevocational training and thoughtful planning for independence/self- sufficiency is important.
Nuove linee guida Aacap per la cura dell’autismo J Am Acad Child Adolesc Psychiatry. 2014 Feb;53(2):237-57 Recommendation 7. Clinicians should specifically inquire about the use of alternative/complementary treatments and be prepared to discuss their risk and potential benefits with parents
Linee guida autismo ISS 2011 Interventi raccomandati I programmi di intervento mediati dai genitori sono raccomandati nei bambini e negli adolescenti con disturbi dello spettro autistico, poiché sono interventi che possono migliorare la comunicazione sociale e i comportamenti problema, aiutare le famiglie a interagire con i loro figli, promuovere lo sviluppo e l’incremento della soddisfazione dei genitori, del loro empowerment e benessere emotivo
Parent training Il coinvolgimento della famiglia nella esperienza terapeutica è presupposto indispensabile di qualsiasi trattamento Obiettivi: • favorire l’elaborazione delle problematiche connesse alla diagnosi • rafforzare le funzioni genitoriali • sostenere interazioni positive • genitori come soggetti attivi del trattamento
Integrazione scolastica DSA Inserimento a tempo pieno nell’istruzione normale con qualsiasi supporto sia necessario (Cohen, Volkmar) Ma per l’effettivo inserimento è necessario che i bni posseggano adeguate abilità sociali
Integrazione scolastica DSA Un contesto ottimale avrebbe bisogno della combinazione di tre fattori (Harris, Handleman): 1. Mediazione dell’adulto 2. Presenza di coetanei disponibili all’interazione 3. Buona preparazione del bno con ASD
Operatori scolastici e sociali Obiettivi: • Armonizzare l’intervento educativo • Consentire continuità terapeutica • Ridurre reazioni di angoscia nel b.no • sostenere interazioni positive • Sostegno agli operatori stessi Preparazione degli operatori/formazione
SINPIA regionale l’intervento terapeutico negli ASD è necessariamente: •multimodale e individualizzato • di volta in volta “confezionato” (tailored) sulle caratteristiche di quel determinato individuo e del suo ambiente socio-familiare •continuamente aggiornato, con il passare del tempo, man mano che il quadro si modifica in relazione alla condizione clinica e a quella ambientale •coinvolgente i genitori (parent training)
CLINICA RICERCA Un trattamento Dati e risultati può aiutare il bambino obiettivi, attendibili e validi con autismo? Punto di vista SOGGETTIVO Punto di vista OGGETTIVO
Muratori F, Tancredi R, Massagli A, Esposito D, Villa L, Molteni M, Militerni R, Frolli A, Balottin U, Carigi T, Gallo ML, Giuberti V, Pitanti A, Germelli C, Giorgi A, Vannucchi L, Armellini M, Centini G, Casella C, Monti A, Masini S, Pini G, Calugi S, Narzisi A. Effects After Six-Months of Early Intervention for Autism Spectrum Disorders. Gior Neuropsich Età Evol. 2012; 32:135-150
Come misurare l’effetto delle terapie? Ricerca italiana (Benassi F. et al. Journal of Autism and Developmental Disorders, 2011) Possibilità di misurare gli effetti delle terapie riabilitative esaminando le connessioni della sostanza bianca del cervello e verificando di volta in volta quale terapia sia più efficace. RMN cerebrale con DTI (Diffusion Tensor Imaging), che permette di visualizzare le connessioni tra le aree funzionali cerebrali e di osservare le modificazioni che avvengono a livello di fibre neuronali nel corso di ogni singola terapia.
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