Diritti dell'infanzia & Estero - RESOCONTO SUI PADRINATI 01|2021

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Diritti dell'infanzia & Estero - RESOCONTO SUI PADRINATI 01|2021
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RESOCONTO SUI PADRINATI 01|2021

Diritti dell’infanzia &
Estero
Diritti dell'infanzia & Estero - RESOCONTO SUI PADRINATI 01|2021
Sommario

EDITORIALE                                      3

EDUCAZIONE AI DIRITTI DELL’INFANZIA IN SERBIA   4

TUTELA DELL’INFANZIA IN TANZANIA                8

RIPERCORRIAMO IL CHILDREN‘S SUMMIT              12
IN ETIOPIA

VALUTAZIONE INTERMEDIA DOPO UN ANNO E           14
MEZZO DI PROGETTO

OPPORTUNITÀ FORMATIVE PER I DOCENTI             16
HONDUREGNI AI TEMPI DEL CORONAVIRUS

ISTRUZIONE PREZIOSA E DI QUALITÀ                20
NELL’ENTROTERRA TAILANDESE

INSEGNANTI VOLONTARIE NEL PROGETTO              22
IN MYANMAR

AIUTI IMMEDIATI PER IL COVID NELLA              24
REPUBBLICA DI MACEDONIA DEL NORD

ULTIMA PAGINA                                   28
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EDITORIALE | 3

Editoriale

Care madrine e cari padrini,                  lontano e dove ci condurrà il cammino           righe seduti nel tranquillo salotto di casa
                                              intrapreso.                                     vostra, inviandoci un buon augurio per i
vi è già capitato di festeggiare un com-                                                      prossimi 75 anni o magari omaggiandoci
pleanno a cifra tonda o le nozze d’oro, o     Da 75 anni, la Fondazione Villaggio Pesta-      con una donazione.
magari state pianificando proprio ades-       lozzi per bambini si impegna a favore del
so un evento del genere? Allora saprete       benessere dei bambini. Il modo in cui lo        Vi ringraziamo molto della fedeltà e
per esperienza diretta che non vuol           facciamo si è adattato alle trasformazioni      del sostegno che ci avete accordato in
dire occuparsi soltanto del cibo e della      dei tempi, ma il cosa e il perché non sono      passato e che vorrete accordarci anche
lista degli ospiti, ma che, già durante la    mai cambiati. Fino a quando vi saranno          in futuro.
pianificazione, riemergono anche molti        diseguaglianze di opportunità nel mondo,
ricordi del cammino fin lì percorso. Si       finché i bambini soffriranno per i conflitti,   Cordiali saluti,
rivivono bei ricordi, momenti divertenti e,   noi ci impegneremo per permettere loro
di certo, anche emozionanti.                  di ricevere un’istruzione per fare in modo
                                              che loro, come bambini prima e come
Quest’anno, la Fondazione Villaggio           adulti poi, possano contribuire a instaura-
Pestalozzi per bambini festeggia il suo       re una convivenza pacifica, rendendo così
75° compleanno. E anche noi approfitti-       questo mondo un posto più pacifico.
amo di questo anniversario per riad-
dentrarci nell’anima e nella storia della     Invitiamo calorosamente voi, care
Fondazione. Perché ci aiuta a riscoprire      lettrici e cari lettori, a festeggiare con
cose dimenticate e ci fa rivivere ancora      noi questo anniversario. Partecipando
una volta i momenti più belli. Tuttavia,      alla festa d’estate il 15 agosto, presso di
fermarsi un attimo su questa pietra           noi nel Villaggio per bambini, o magari         Martin Bachofner
miliare aiuta anche a chiedersi quanto        proprio adesso, mentre leggete queste           Direttore Generale
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4   | EDUCAZIONE AI DIRITTI DELL’INFANZIA IN SERBIA

    Consapevoli, sicuri di sé, socialmente competenti

    Nel progetto «Educazione ai diritti                ai diritti dell’infanzia ai programmi didatti-    miei studenti hanno imparato a esprimere
    dell’infanzia in Serbia» il nome è già             ci di questo Paese dell’Europa orientale.         problemi, paure o bisogni. Questo è il
    tutto un programma. Da otto anni, la                                                                 punto cruciale da cui ha inizio il cambia-
    Fondazione Villaggio Pestalozzi per                Assistere in prima persona ai                     mento», afferma Ivana Stevanovic, inseg-
    bambini si impegna per i diritti dell’in-          cambiamenti                                       nante d’inglese. La sua collega, Svetlana
    fanzia, apportando cambiamenti tangi-                                                                Medar, è d’accordo e aggiunge: «I bam-
    bili in bambini, adolescenti, docenti e            I numeri sono una cosa, le esperienze             bini partecipano ai processi decisionali
    genitori.                                          personali e le osservazioni un’altra. La          e, a lezione, sono molto più coinvolti.» A
                                                       scuola primaria Ucitelj Tasa non è solo           volte si tratta di vera e propria partecipa-
    In Serbia, quattro istituti universitari di        una delle istituzioni formative più antiche       zione, «a volte, invece, siamo ancora noi
    pedagogia hanno integrato l’educazione ai          di Niš, ma anche una delle prime scuole           a insegnar loro come funziona.»
    diritti dell’infanzia nel loro piano didattico,    del progetto. Il personale docente ha
    consentendo così a 221 futuri insegnanti           visto in prima persona come gli allievi e le      Parlando con il team principale respons-
    di ambo i sessi di accrescere significati-         allieve siano cambiati nel corso degli anni       abile dell’educazione ai diritti dell’infanzia,
    vamente le proprie competenze in questo            e, con loro, la percezione della didattica        un aspetto diventa lampante: tutto l’insie-
    ambito. Nel primo semestre dell’anno, 470          e della partecipazione. «Mi accorgo che i         me è un processo in divenire, soprattutto
    docenti hanno elaborato e realizzato 2.231                                                           per i docenti. Le resistenze iniziali e le
    lezioni sui diritti dell’infanzia nelle 30 scuo-                                                     paure hanno lasciato il posto a numerose
    le facenti parte dei progetti della Fonda-         «I bambini partecipano                            esperienze positive. Svetlana Medar è
    zione. 17.947 bambini e adolescenti ne                                                               convinta che il cambiamento sia grande.
    hanno potuto beneficiare. I numeri parlano
                                                       ai processi decisionali                           Soprattutto perché è lei stessa ad essere
    chiaro: realizzato con la collaborazione in        e, a lezione, sono molto                          cambiata durante i corsi di formazione, e
    loco dell’ONG locale Uzice Child Rights            più coinvolti.»                                   ci ha messo anima e corpo. Milena Mla-
    Centre, il progetto è sulla buona strada                                Svetlana Medar, insegnante   denovic insegna matematica e, all’inizio,
    per incorporare stabilmente l’educazione                                                             ha trovato molto faticoso integrare nella
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EDUCAZIONE AI DIRITTI DELL’INFANZIA IN SERBIA | 5

La formazione tra coetanei svolge un ruolo fondamentale per
l’emancipazione dei diritti dell’infanzia.
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6   | EDUCAZIONE AI DIRITTI DELL’INFANZIA IN SERBIA

                                                        fanzia. Soprattutto da quando si è resa       importanza di tale aspetto. Ma ancor
     «Dall’inizio del                                   conto che sono perfettamente assimi-          più che nella cerchia familiare, i cambi-
     progetto, la                                       labili alla sua materia, la lingua serba.     amenti si diffondono tra gli adolescenti.
                                                        Ecco quindi che la sua classe affronta        Zana Veljic nota che l’impatto maggiore
     competenza sociale dei                             temi come la tolleranza o la discrimina-      si riscontra all’interno delle classi in cui i
     bambini è cresciuta                                zione attraverso il diario di Anna Frank.     bambini hanno partecipato a un proget-
     enormemente.»                                      Nella scuola primaria Ucitelj Tasa, i pochi   to di scambio. «Sono i più consapevoli,
                                                        gruppi minoritari presenti sono ben inte-     più sicuri di sé e hanno conoscenze che
                              Zana Veljic, insegnante
                                                        grati, un aspetto in cui molto è cambiato.    sono anche contenti di condividere.
                                                        «Dall’inizio del progetto, la competenza
    lezione gli aspetti tratti dall’educazione ai       sociale dei bambini è cresciuta enor-
    diritti dell’infanzia. «L’insegnante in senso       memente», dice la docente, entusiasta.        «L’impatto è maggiore
    tradizionale ha l’esigenza di tenere tutto a        «Ci sono alcuni bambini con difficoltà        nelle classi in cui i
    bada.» Ecco perché è stato così im-                 mentali e piani educativi individuali. Sono
    portante vivere il cambiamento in prima             pienamente integrati, sia in classe che       bambini sono stati nel
    persona. «Ho visto che non devo essere              nel gruppo.»                                  Villaggio per bambini.
    un’ossessa del controllo. Posso lasciare                                                          Sono i più consapevoli,
    andare e focalizzarmi nel sostegno da               A detta della coordinatrice locale Jovana
    dare ai bambini durante il loro sviluppo.»          Canji, sono gli scambi interculturali         più sicuri di sé e
                                                        nel Villaggio per bambini di Trogen ad        hanno conoscenze che
    I cambiamenti promuovono la                         apportare i cambiamenti maggiori. «È
                                                                                                      sono anche contenti di
    socializzazione                                     dalle reazioni dei genitori che si vede
                                                        che notano i cambiamenti dei loro figli e     condividere.»
    Zana Veljic è molto grata per il lavoro             che questi hanno un impatto sull’intera                               Zana Veljic, insegnante
    che è stato realizzato con i diritti dell’in-       famiglia.» E sottolinea la grandissima
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EDUCAZIONE AI DIRITTI DELL’INFANZIA IN SERBIA | 7

   Il team del progetto sull’educazione ai diritti
 dell’infanzia della scuola primaria Ucitelj Tasa
a Niš: Milena Mladenović, Marina Andrić, Žana
     Veljić, Ivana Stevanović, Ivana Stanojević e
      Andrijana Simonović (da sinistra a destra).
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8   | TUTELA DELL’INFANZIA IN TANZANIA

    Picchiati, ascoltati, protetti

    Informano la comunità sui diritti dell’in-     In che misura il lavoro del progetto           oni relative ad eventuali violazioni dei
    fanzia, adottano le misure necessarie          ha rafforzato il Comitato per la tutela        diritti dell’infanzia. Se rientra nel nostro
    in caso di violazione di uno dei diritti       dell’infanzia?                                 mandato, ci adoperiamo per adottare le
    e ne monitorano l’implementazione. I           Medard A. Makura: Quando siamo                 misure necessarie. Se esula dalle nostre
    comitati per la tutela dell’infanzia non       stati nominati membri del Comitato, non        competenze, trasmettiamo i resoconti
    sono una novità in Tanzania. La novità         conoscevamo né i diritti dell’infanzia, né     ad autorità di rango superiore. Per le in-
    sta nel fatto che conoscono le proprie         cosa si intendesse con tutela dell’infan-      dagini che eseguiamo autonomamente,
    responsabilità e le prendono sul serio.        zia nelle comunità. Nel progetto abbiamo       facciamo anche un follow-up.
                                                   ricevuto una formazione mirata, così
    Nyamalimbe si trova nel distretto di Geita,    adesso sappiamo qual è il nostro ruolo.
    a sud del lago Vittoria. Il Comitato per la    Conosciamo le tappe della segnalazione         «Informiamo la
    tutela dell’infanzia ivi presente è com-       di una violazione e sappiamo esatta-           comunità sui diritti
    posto da sette membri dai background           mente come funziona la procedura, ad           dell’infanzia.»
    più disparati: vi trovano rappresentanza       esempio in caso di abuso su un bam-                                     Costantine S. Glorliz
    sia insegnanti e genitori che membri           bino. Siamo ora molto più in grado di
    del dipartimento sanitario o il massimo        classificare i singoli casi e di adottare le
    rappresentante comunitario. Secondo            misure adeguate.                               Ce lo può spiegare con un esempio?
    quanto raccontato dai sette membri, mol-                                                      Sospeter Kalabite: Ad esempio, in caso
    to è cambiato nella tutela dell’infanzia nei   Quali sono i compiti più importanti del        di trascuratezza all’interno della famiglia,
    cinque anni in cui la Fondazione Villaggio     Comitato per la tutela dell’infanzia?          l’iter che avviamo non porta per forza a
    Pestalozzi per bambini si è impegnata          Costantine S. Glorliz: Informiamo la           separare completamente il bambino dai
    nelle 20 scuole incluse nel progetto,          comunità sui diritti dell’infanzia. Lo         genitori. Quando individuiamo casi del
    in collaborazione con l’organizzazione         facciamo attraverso vari canali, come          genere, cerchiamo sempre innanzitutto
    partner locale New Light Children Centre       ad esempio gli incontri a livello comu-        di parlare con i genitori. Spieghiamo loro
    Organisation.                                  nitario. Riceviamo inoltre le segnalazi-       quanto è importante che si occupino
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TUTELA DELL’INFANZIA IN TANZANIA | 9

Il Comitato per la tutela dell’infanzia di Nyamalimbe: Sospeter Kalabite, Medard A. Makura, Costantine
S. Glorliz, Regina J. Salum, Jonathan M. Mhogorn, Leah M. Katwale e Tiliani J. Mzunigu (da sinistra).
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10   | TUTELA DELL’INFANZIA IN TANZANIA

         Solo i bambini che conoscono i propri
         diritti possono denunciare eventuali
         abusi: la classe della scuola di un
         progetto nel distretto di Geita.
TUTELA DELL’INFANZIA IN TANZANIA | 11

dei figli. Quando poi illustriamo loro le        te, ho il compito di occuparmi di tutti i    Quanti casi vengono riportati al
disposizioni giuridiche in merito, sentono       bambini. Quando vedo che un bambino          Comitato?
una maggiore responsabilità. Dopo un             non sta bene, insisto e cerco di sco-        Medard A. Makura: Il Comitato per la
certo lasso di tempo, verifichiamo se la         prire da cosa dipenda. Prima ricevevo        tutela dell’infanzia si riunisce ogni tre
situazione è migliorata e se i genitori si       risposte tipo: non mangio niente da ieri,    mesi. Ogni membro riferisce quante
attengono a quanto detto loro.                   ieri ho camminato fino a tarda notte op-     segnalazioni di violazione di un diritto ha
                                                 pure i miei genitori mi hanno picchiato.     ricevuto nella sua area. Si tratta di circa
Secondo la Sua esperienza, qual è il             Oggi succede molto meno. Il Comitato è       tre, cinque casi a quadrimestre.
modo migliore per far sì che il compor-          riuscito a ridurre sensibilmente casi del
tamento dei genitori cambi?                      genere.                                      Che ruolo svolgono i Consigli dei bam-
Jonathan M. Mhogorn: Si sono rivelati                                                         bini presenti nelle scuole coinvolte nei
molto efficaci gli incontri diretti con il                                                    progetti?
rappresentante della comunità, che               «Il fatto che ora siano                      Regina J. Salum: Regina J. Salum: Han-
presiede anche il nostro comitato. Anche         gli stessi bambini a                         no un’influenza molto positiva. Il fatto che
le riunioni comunitarie sono dei buoni           segnalare i casi di                          ora siano gli stessi bambini a segnalare
trampolini di lancio per dare informazioni                                                    i casi di violazione dimostra che, come
sui diritti e sulla tutela dell’infanzia. Dato   violazione dimostra                          membri di un Consiglio, sono stati for-
che se ne richiede la partecipazione,            che, come membri di                          mati, prendono sul serio il loro compito e
sono molte le persone che accorrono.
                                                 un Consiglio, hanno                          hanno trasmesso ciò che sanno agli altri
Nei villaggi questo strumento è ancora                                                        alunni. In questo modo, la maggior parte
più potente che nei centri più grandi.           trasmesso ciò che                            dei bambini dispone di conoscenze sui
                                                 sanno agli altri                             diritti dell’infanzia.
Che cambiamenti ha riscontrato dall’in-
izio del progetto, avviato nel 2016?
                                                 alunni.»
                                                                            Regina J. Salum
Regina J. Salum: In qualità di insegnan-
12   | RIPERCORRIAMO IL CHILDREN‘S SUMMIT IN ETIOPIA

     Estranei prima, amici poi

     Il Children‘s Summit in Etiopia un anno           il fatto di apprezzare le somiglianze e le       metodo di apprendimento e di scambio
     dopo. Nell’intervista, Etsegenet Kebede,          differenze possa influenzare positivamente       tra culture così interattivo, partecipativo e
     responsabile educativa dell’organizza-            gli altri. Con il loro aiuto abbiamo potuto      piacevole, sarebbe stato così divertente.
     zione partner locale Ethopian Center for          ideare un manuale contenente attività det-       Hanno inoltre dichiarato che questa piat-
     Development, parla dell’importanza della          tagliate, a cui noi e i nostri partner potremo   taforma ha contribuito a far acquisire loro
     settimana di preparazione, dei momenti            attingere in futuro.                             maggiore fiducia in sé stessi e a rispetta-
     salienti personali che ha vissuto e dei                                                            re lo stile di vita e la cultura altrui.
     successivi impatti che ha avuto il vertice.       Cosa le è rimasto maggiormente impres-
                                                       so del Children’s Summit?                        Il Children‘s Summit risale ormai a più
     In vista del Children‘s Summit si è svolta        Nei primi giorni è stato molto difficile         di un anno fa. Com’è andata la trasmis-
     una settimana di formazione per i formatori       convincere le allieve e gli allievi a dormire    sione di conoscenze ed esperienze?
     e le formatrici. Cosa ha apportato questa         nelle stanze a loro assegnate e a mangiare       L’utilizzo di specifici strumenti tematici
     settimana secondo Lei?                            con i loro nuovi amici, seduti tutti insieme     e la collaborazione con i diversi club di
     Ci ha aiutato nelle attività quotidiane e nel     intorno a un tavolo. Ancora più interessan-      bambini delle scuole coinvolte nei pro-
     lavoro di conduzione durante il vertice. Il       te per noi è stato vedere, dopo due giorni,      getti si sono rivelati il metodo fondamen-
     workshop sull’educazione interculturale ha        bambini di diversi posti gironzolare improv-     tale per diffondere nuove informazioni e
     fornito un contributo importante alla formazi-    visamente tutti insieme. In occasione della      apportare un cambiamento migliorativo.
     one continua del personale docente e degli        cerimonia conclusiva, ai partecipanti è          Sfortunatamente, la chiusura forzata delle
     assistenti dei nostri progetti.                   persino scesa qualche lacrimuccia quando         scuole a causa del Covid-19 a marzo ha
                                                       si sono dovuti salutare.                         ostacolato questo lavoro. Tuttavia, abbi-
     Quali elementi della formazione si sono                                                            amo intenzione di continuare a lavorarci
     dimostrati validi nella quotidianità del          Come hanno vissuto lo scambio                    non appena le scuole verranno riaperte.
     progetto?                                         i bambini?
     Kate e Julian pedagoghi del Villaggio Pesta-      Nelle riflessioni, molti partecipanti hanno
     lozzi per bambini, ci hanno mostrato come         indicato che non si aspettavano che un
RIPERCORRIAMO IL CHILDREN‘S SUMMIT IN ETIOPIA | 13

                    Video sui sul
                    nostro sito
                    pestalozzi.ch/summit

Training of Trainers
con molti elementi
ludici: Etsegenet
Kebede (a destra in
abito rosso) durante
un esercizio con
il pedagogo del
Villaggio per bambini
Julian Friedrich
(davanti nella foto) e
gli altri partecipanti.
14   | VALUTAZIONE INTERMEDIA DOPO UN ANNO E MEZZO DI PROGETTO

     Formazione, sensibilizzazione, empowerment

     A settembre 2019, la Fondazione                 seguito, i genitori di 13 scuole coinvolte    femminili, diritti dell’infanzia, tutela de-
     Villaggio Pestalozzi per bambini ha             nei progetti hanno iniziato a donare          ll’ambiente e salute). Ecco di cosa è par-
     avviato un nuovo progetto nel dis-              cibo destinato agli allievi e alle allieve    ticolarmente contento Olais Mungaya:
     tretto di Mbozi, nel sud-ovest della            e le allieve», riferisce Olais Mungaya,       «I bambini hanno iniziato a trasmettere
     Tanzania. L’obiettivo: consentire               project manager dell’organizzazione           quello che sanno ai loro compagni e alle
     l’accesso ad un’istruzione di qualità           partner locale Southern Highlands Par-        loro compagne – inclusa l’importanza
     a 12.000 allieve e allievi. Vediamo i           ticipatory Organisation.                      di andare ogni giorno a scuola.» Nel
     primi successi e le sfide in corso.                                                           2018, il tasso di frequenza delle scuole
                                                     In tutte e 20 le scuole coinvolte nei         elementari era ancora dell’80%. Grazie
     La pandemia scatenata dal coronavi-             progetti, si sono tenuti dei workshop di      alle misure implementate nel quadro del
     rus ha portato alla chiusura di tutte le        cinque giorni con il personale docente        progetto, entro il 2022 dovrebbe salire
     scuole in Tanzania da metà marzo a              di diversi gradi. L’obiettivo delle forma-    al 90%.
     fine giugno 2020. Tuttavia, le attività del     zioni continue era quello di fornire agli
     progetto hanno già portato a risultati          e alle insegnanti nuovi metodi didattici      Allo stesso tempo, durante le sessioni di
     concreti. Sono stati organizzati, ad            che permettessero loro di insegnare in        formazione nei club per bambini è emer-
     esempio, tre giorni di formazione con           modo più efficace, soprattutto in mate-
     24 Comitati per la tutela dell‘infanzia.        rie quali lettura, scrittura, calcolo, ing-
     Il focus: i diritti dell’infanzia, nonché il    lese e scienze naturali. I docenti hanno      «I bambini hanno
     ruolo e la responsabilità del Comitato          inoltre imparato come crearsi da soli gli     iniziato a trasmettere
     per la tutela dell’infanzia in qualità di       ausili didattici da utilizzare a lezione.
     organo preposto. Allo stesso modo,                                                            quello che sanno ai
     oltre 2500 genitori e membri comu-              Nelle 20 scuole del progetto «Sostegno        loro compagni e alle
     nitari hanno partecipato a incontri di          nel processo educativo per i bambini di
                                                                                                   loro compagne.»
     sensibilizzazione sui diritti dell’infanzia     Mbozi», sono già 1.080 i bambini che
     e sull‘importanza dell’educazione. «In          partecipano ai club scolastici (questioni
VALUTAZIONE INTERMEDIA DOPO UN ANNO E MEZZO DI PROGETTO | 15

                                              •   I genitori di 13 delle scuole partecipanti al progetto hanno iniziato a
                                                  donare cibo destinato agli allievi e alle allieve e le allieve nelle loro scuole.

                                              •   1.088 donne e 1.500 uomini hanno partecipato ad incontri relativi
                                                  alla sensibilizzazione della comunità.

                                              •   242 uomini e 184 donne hanno partecipato alle formazioni per i
so che molti bambini non conoscevano
                                                  Comitati per la tutela dell’infanzia (diritti dell’infanzia, ruoli, responsabilità).
i loro diritti e non sapevano nemmeno
come far sentire la propria voce per rice-
                                              •   1.080 bambini dei club scolastici (club femminile, dei diritti dell’infanzia
vere aiuto. A seguito di questa osserva-
                                                  e ambientale) delle 20 scuole del progetto hanno partecipato
zione, in futuro si terranno altri corsi di
                                                  a sessioni formative.
aggiornamento per il personale docente
e gli allievi di ambo i sessi. Olais Mun-
                                              •   36 insegnanti donne e 14 insegnanti uomini hanno partecipato
gaya afferma che cose simili sono state
                                                  a formazioni relative a lettura, scrittura e matematica.
osservate durante la formazione dei
Comitati per la tutela dell’infanzia. «Le
                                              •   43 insegnanti donne e 91 insegnanti uomini hanno partecipato
comunità non erano a conoscenza delle
                                                  a formazioni relative ai metodi didattici partecipativi.
procedure volte alla tutela dei bambini e
dei loro processi di sviluppo.»
                                              •   171 membri del management scolastico hanno partecipato
                                                  a sessioni formative.

                                              •   In risposta al Covid-19, sono stati distribuiti 7.574 libri, 1.500 penne
                                                  e 1.500 matite a 3.337 allievi e allieve delle classi dalla quarta
                                                  alla settima in 20 scuole.

                                              •   In risposta al Covid-19, sono stati distribuiti nei villaggi del progetto
                                                  oltre 10.000 poster, flyer e brochure concernenti le misure
                                                  preventive ed igieniche necessarie.
16   | OPPORTUNITÀ FORMATIVE PER I DOCENTI HONDUREGNI AI TEMPI DEL CORONAVIRUS

     Fare tutto il possibile: per il benessere dei bambini

     In Honduras, la pandemia causata                 tenze tecnologiche per insegnare online.
     dal coronavirus sta ostacolando la               Ciononostante, il Ministero dell’Istruzione    «Nelle condizioni
     formazione continua in presenza dei              ha incoraggiato il personale docente di        attuali, il poco che può
     docenti. Ecco perché la nostra orga-             tutto il Paese a fare lezione su Internet,
     nizzazione partner locale ha progetta-           malgrado il grave divario tecnologico che      essere fatto significa
     to programmi di formazione virtuale in           loro e le famiglie si trovano ad affrontare.   molto, soprattutto
     cui si insegnano metodi per promuo-                                                             per il benessere dei
     vere un clima scolastico pacifico, la            La Fondazione Villaggio Pestalozzi per
     tutela dell’infanzia o la risoluzione dei        bambini e la sua organizzazione partner        bambini.»
     conflitti.                                       locale, la Comisión de Acción Social                                Adilia Castro, insegnante

                                                      Menonita (CASM), si impegnano dal 2017
     Il 13 marzo 2020, il governo dell’Hon-           nel progetto «Ritorno, imparo e rimango»
     duras ha disposto la chiusura delle scuole       al fine di sostenere i bambini migranti        Una di queste formazioni è dedicata
     e la sospensione degli eventi a seguito          ritornati in patria e di reintegrarli nella    alle «Mille mani», un metodo di sosteg-
     dei primi casi di Covid-19 nel Paese. È          quotidianità scolastica, garantendo loro       no psicosociale utilizzato nelle scuole
     innegabile che la situazione innesca-            sostegno socio-emotivo e pedagogico da         dei progetti della Fondazione Villaggio
     ta dalla pandemia abbia provocato un             parte di insegnanti e dirigenti scolastici.    Pestalozzi per bambini finalizzato alla
     cambiamento di paradigma nei progetti di         La pandemia scatenata dal coronavirus          promozione di un clima scolastico pa-
     sviluppo, rendendo necessario un ripen-          ha limitato sensibilmente le opportunità di    cifico. In questo metodo, vengono pro-
     samento circa il modo di procedere e di          formazione e sviluppo professionale dei        mossi incontri tra insegnanti e famiglie al
     perseguire i risultati. Secondo uno studio       docenti. La CASM ha pertanto elaborato         fine di tutelare meglio i bambini e aiutarli
     dell’Università nazionale, prima della pan-      sulla piattaforma Google Classroom una         a superare efficacemente le sfide della
     demia del Covid-19, l’89% degli inseg-           procedura di formazione virtuale, con la       vita quotidiana. I docenti continuano
     nanti della scuola primaria e secondaria in      quale è possibile fornire risorse e conte-     ad apprendere possibili modalità di
     Honduras non disponeva delle compe-              nuti interessanti e rilevanti.                 risoluzione dei conflitti o di creazione di
OPPORTUNITÀ FORMATIVE PER I DOCENTI HONDUREGNI AI TEMPI DEL CORONAVIRUS | 17

un contesto didattico in cui i bambini si        di stress.» L‘insegnante suggerisce di
possano sviluppare positivamente.                ridefinire le modalità d’insegnamento,
                                                 lasciandosi alle spalle i programmi
Una delle partecipanti della formazione          didattici tradizionali e cercando altre
virtuale è Adilia Castro. È insegnante           alternative che consentano a ragazzi e
e consulente dell’università Perla del           ragazze di accedere all‘istruzione. Adilia
Ulúa, situata nel municipio di El Progre-        Castro lavora anche a stretto contatto
so. Grazie alla formazione online, Adilia        con le famiglie, al fine di illustrare loro
Castro ha acquisito competenze prezio-           come sia possibile crescere i propri figli
se, che ha utilizzato per sostenere i suoi       con amore e rispetto. Lo fa con SMS,
allievi, le sue allieve e le loro famiglie con   chiamate o altre modalità alternative
strategie educative basate sul rispetto,         che rendono possibile un follow-up e
sulla supervisione tempestiva, sul rinfor-       un accompagnamento tempestivi, raf-
zo positivo e su una chiara comunica-            forzando così la resilienza dei bambini
zione delle aspettative, con particolare         e delle famiglie. Adilia Castro è convinta
attenzione ai diritti dell’infanzia.             che «nelle condizioni attuali, il poco che
                                                 può essere fatto significa molto», «so-
Nella sua scuola, Adilia Castro cerca            prattutto per il benessere dei bambini.»
di ispirare anche gli altri insegnanti
riferendo loro i pregi del metodo. «Aiuta
a rimanere più consapevoli dei propri
allievi e delle loro emozioni, a sostenerli
e ad incoraggiarli a continuare gli studi,
soprattutto se si trovano in condizioni
di isolamento e, conseguentemente,
18   | OPPORTUNITÀ FORMATIVE PER I DOCENTI HONDUREGNI AI TEMPI DEL CORONAVIRUS

         La formazione continua
         ha aiutato docenti come
         Adilia Castro a poter
         risolvere meglio i conflitti
         o a creare un ambiente
         didattico in cui i bambini si
         sviluppano positivamente.
OPPORTUNITÀ FORMATIVE PER I DOCENTI HONDUREGNI AI TEMPI DEL CORONAVIRUS | 19

       Ligia Aguilar è responsabile del programma educa-
       zione e descrive come la situazione è cambiata e
       come sia stato possibile ottenere dei successi mal-
       grado le sfide presentatesi.

       Com’è la situazione delle scuole a causa del Covid-19?
       Le scuole sono ancora chiuse e, secondo le indicazioni del
       Ministero dell’Istruzione, la riapertura è prevista solo per la
       seconda metà del 2021. Si stima che 350.000 bambini e
       adolescenti non abbiano alcun contatto con gli insegnanti.
       Queste allieve e questi allievi rischiano di interrompere i
       propri studi e di non far più ritorno a scuola.

       Quali sono le sfide?
       La povertà delle famiglie è la sfida più grande: il 70% circa
       vive in condizioni di povertà e il 42% in condizioni di po-
       vertà estrema. Ciò significa che la comunicazione tramite
       telefoni cellulari e Internet rappresenta una sfida a causa
       della mancanza delle risorse economiche. La maggior
       parte delle famiglie deve utilizzare il poco denaro che ha
       per procurarsi il cibo.

       Cosa hanno apportato le formazioni online realizzate
       nell’ambito del progetto?
       Soprattutto per la CASM, la pandemia ha dato l’opportu-
       nità di accrescere le abilità del personale docente. Inoltre,
       grazie al programma online, gli studenti hanno potuto
       proseguire la propria formazione con l’ausilio di linee gui-
       da. Questo è andato a beneficio di oltre 4.000 studenti.
20   | ISTRUZIONE PREZIOSA E DI QUALITÀ NELL’ENTROTERRA TAILANDESE

     Apprendimento efficace grazie ai
     programmi didattici locali

     Nel nord della Thailandia, l’elaborazi-            qualità dell’istruzione nelle remote regioni    quando ha iniziato a insegnare, i bambini
     one di programmi didattici adattati al             montuose della provincia di Tak, al con-        erano molto timidi. «Oggi, quando chiedo
     contesto hanno contribuito a migliora-             fine tra il Myanmar e la Tailandia. Inoltre,    se c’è qualche volontario, accorrono tutti
     re la qualità dell’istruzione e a render-          la grande attenzione rivolta alla formazi-      e quasi litigano per venire.»
     la accessibile ai bambini del luogo.               one continua degli insegnanti sui metodi
     Visitiamo la scuola di Saw kea Kla.                d‘insegnamento interculturali e centrati        Costruire l’autostima con la cultura
                                                        sul bambino ha dato i suoi frutti.
     «Quando avevo l’età dei miei allievi, cono-                                                        L’insegnante di scienze erboristiche Mor
     scevo tutti gli alberi del bosco», racconta        Partecipazione attiva a lezione                 Jo La Boonkerd Wana è cresciuto in
     Mor Jo La Boonkerd Wana, insegnante                                                                un’epoca in cui, nel suo villaggio, non
     di scienze erboristiche e artigianato. Egli        Dara Daumaleedoi insegna da quattro             c’erano scuole. Tutto quello che sa lo ha
     non solo sapeva come si chiamavano,                anni presso la scuola primaria Saw kea          appreso dai suoi genitori o dagli anziani
     ma anche come utilizzarli. «Oggi i bam-            Kla. Nel corso degli anni, si è instaurato      del villaggio – e il sessantaseienne ne sa
     bini non ne conoscono nemmeno i nomi,              un rapporto di fiducia tra lei e i suoi alun-   a pacchi. «Se andassi nel bosco e mi por-
     nonostante io glieli abbia scritti.» Il fatto      ni. Quando, ad esempio, lavora in classe        tassi dietro tutto quello che so, sarebbe
     che molte cose non vengano più traman-             con il materiale didattico del progetto, in     di più di quello che potrei caricarmi sulle
     date dai genitori ai figli come avveniva           un battibaleno è circondata da più di una       spalle.» Il progetto cerca proprio di inseri-
     una volta sottolinea per lui la necessità di       ventina di bambini curiosi. «La mattina         re nelle lezioni una parte di questo sapere
     far confluire il sapere locale nelle regolari      spesso non vedono l’ora di scoprire cosa        locale, ideando appositi programmi didat-
     lezioni scolastiche.                               apprenderanno oggi.» Agli occhi di Dara         tici. Il focus dei nuovi programmi è quello
                                                        Daumaleedoi, questa è la prova che              di incoraggiare i bambini ad apprendere,
     Nel progetto «Istruzione di migliore qua-          metodi d’insegnamento linguistico o stru-       capire e rispettare la propria cultura al fine
     lità per le minoranze etniche», l’adegua-          menti mirati, come le storie illustrate con     di costruire la loro autostima e l’apprezz-
     mento dei programmi didattici al contes-           immagini grandi, suscitano la curiosità         amento culturale mediante il processo di
     to si è rivelato cruciale per migliorare la        degli allievi e delle allieve. Ricorda che,     apprendimento.
ISTRUZIONE PREZIOSA E DI QUALITÀ NELL’ENTROTERRA TAILANDESE | 21

Imparare sulla natura immersi nella natura: lezione di
scienze erboristiche con Mor Jo La Boonkerd Wana.
22   | INSEGNANTI VOLONTARIE NEL PROGETTO IN MYANMAR

     Il sostegno della comunità

     Nel progetto «Educazione di alta                  interculturale, la lingua Karen, i diritti     bambini Karen dalla scuola materna fino
     qualità per i bambini di etnia Karen»,            dell’infanzia, la tutela dell’infanzia o       al secondo grado della primaria. Nelle
     i volontari della comunità locale svol-           l’educazione ambientale.                       sue lezioni, le piace soprattutto introdurre
     gono un ruolo fondamentale. Sono                                                                 delle discussioni con immagini o piccole
     giovani adulti come Na Pang Klew,                 Coltivare la propria lingua                    discussioni di gruppo.
     che insegnano nella lingua locale al di           e cultura
     fuori dell’orario scolastico regolare, o                                                         Per ognuna delle scuole del progetto,
     madri come Nant Yim Myo Nwe, che                  Il forte sostegno che riceve il progetto       sono attivi due insegnanti volontari che si
     hanno deciso di dedicarsi all’educazi-            in loco è da ricondurre (e non di poco)        impegnano nell’integrazione della lingua
     one ambientale.                                   al coinvolgimento dei volontari e delle        e della cultura Karen. Tali docenti vengo-
                                                       volontarie delle comunità locali e             no sostenuti nel processo dai Comitati
     I bambini della minoranza etnica dei Ka-          dell’impegno che ci mettono con anima          dei villaggi, attivati e coinvolti maggior-
     ren vivono una doppia difficoltà nel loro         e corpo. Ad esempio, Na Pang Klew              mente dal progetto. Essi mettono a dis-
     percorso formativo: molti non hanno pad-          insegna su base volontaria la lingua           posizione del personale docente vitto e
     ronanza del birmano, la lingua ufficiale in       madre, le tradizioni e la cultura dei Karen    alloggio, adottando insieme a loro misure
     cui si tengono le lezioni, e hanno quindi         al di fuori delle lezioni ufficiali, creando   di tutela ambientale. Nelle regioni rurali
     difficoltà a seguirle. A questo si aggiunge       un ponte con il programma didattico uf-        del delta dell’Irrawaddy, la tutela ambien-
     che un numero esiguo di docenti ha rice-          ficiale. La ventiquattrenne si impegna da      tale è diventata una questione importante
     vuto una formazione classica. Insieme             due anni nel progetto. Parallelamente a        a causa delle ricorrenti catastrofi naturali
     all’ONG locale Karuna Mission Social              questo suo impegno, studia storia all’uni-     e dell’aumento della quantità di rifiuti.
     Solidarity (KMSS), dal 2015 la Fonda-             versità. «Sono molto contenta di poter
     zione Villaggio Pestalozzi per bambini            lavorare con i bambini», racconta. Ecco        Si tramanda da figlio a madre
     impartisce una formazione continua agli           perché il suo grande obiettivo è quello di
     e alle insegnanti su temi quali l’educazi-        diventare, un giorno, un’insegnante vera       Nant Yim Myo Nwe vive da undici anni
     one centrata sul bambino, l’educazione            e propria. Na Pang Klew dà lezioni ai          con i suoi due figli nel villaggio Kyun
INSEGNANTI VOLONTARIE NEL PROGETTO IN MYANMAR | 23

Gone. Da cinque anni, la Fondazio-
ne Villaggio Pestalozzi per bambini è
impegnata in loco, mentre la trentacin-
quenne lo è nel Comitato del villaggio.
«In queste vesti, motivo la gente a
partecipare alle attività della scuola
coinvolta nel progetto.» Ad esempio, si
piantano degli alberi insieme o si ripu-
lisce dai rifiuti il suolo scolastico. Per
questa mamma, l’educazione ambien-
tale è diventata una questione import-
ante. Ecco perché si assicura che i suoi
due figli sviluppino una consapevolezza
adeguata e sappiano, ad esempio,
come si smaltiscono correttamente i
rifiuti di plastica. Assetata di conoscen-
za com’è lei, Nant Yim Myo Nwe è felice
anche quando i suoi figli, che studiano
nella scuola del progetto, le insegnano
qualcosa. «Sono molto orgogliosa del
fatto che i miei figli sappiano leggere       In qualità di insegnante volontaria, Na Pang Klew
e scrivere nella loro lingua madre.» Lei      insegna la lingua madre, le tradizioni e la cultura dei
stessa non ne ha mai avuto la possi-          Karen al di fuori delle lezioni ufficiali, creando così un
bilità. Attraverso i suoi due figli, ora ha   ponte con il programma didattico ufficiale.

invece l‘opportunità di farlo.
24   | AIUTI IMMEDIATI PER IL COVID NELLA REPUBBLICA DI MACEDONIA DEL NORD

     «Ogni istante della lezione è stata
     una vera e propria gioia.»

     La pandemia scatenata dal corona-                  passo con il programma», racconta
     virus ha colpito soprattutto i bam-                soddisfatta la rappresentante, Azbija         «Crediamo fermamente
     bini più poveri. Nella Repubblica di               Memedova.
                                                                                                      che il recupero possa
     Macedonia del Nord, molti non han-
     no nemmeno potuto usufruire delle                  Imparare divertendosi                         essere importante per
     lezioni online poiché non dispon-                                                                la lotta all’abbandono
     gono dei dispositivi necessari per                 Le lezioni di recupero sono state una
     farlo. A sostegno del loro percorso                parte importante del processo educa-
                                                                                                      scolastico.»
                                                                                                                                Azbija Memedova
     formativo, 149 bambini rom hanno                   tivo, soprattutto per i bambini prove-
     ricevuto tablet e lezioni di recupero.             nienti da famiglie socialmente svan-
                                                        taggiate. «Crediamo fermamente che
                                                                                                      dimento che utilizzeranno per la tutta la
     La Fondazione Villaggio Pestalozzi per             il recupero possa essere importante
                                                                                                      loro vita. Queste abilità li prepareranno
     bambini ha voluto evitare l’abbandono              per la lotta all’abbandono scolastico»,
                                                                                                      a definire proficuamente i loro obiettivi
     scolastico da parte dei bambini, met-              spiega Azbija Memedova. Grazie alle
                                                                                                      e a conseguirli, sia a scuola che fuori.
     tendo a loro disposizione i dispositivi            lezioni di recupero, gli alunni acquisis-
                                                                                                      Anche l’autostima dei bambini ne esce
     elettronici necessari. Impartendo lezio-           cono una routine di lavoro e di appren-
                                                                                                      rafforzata, come dimostra l’affermazio-
     ni online, infatti, è stato possibile con-
                                                                                                      ne della tredicenne Zekija: «So di aver
     tinuare a insegnare, e le nozioni delle
                                                                                                      fatto progressi e di essere pronta per
     materie principali sono state migliorate
     con ulteriori lezioni di recupero durante          «So di essere pronta                          il prossimo anno scolastico.» Dice di
                                                                                                      essere soddisfatta anche degli inseg-
     l’estate. «Tutto questo progetto è stato           per il prossimo anno                          nanti. «Ho avuto i migliori maestri, si
     di grande supporto per i bambini della
     scuola che non avevano accesso ai
                                                        scolastico.»                                  sono impegnati a fondo e sono riusciti
                                                                                     Zekija, alunna   ad insegnarci i contenuti delle diverse
     dispositivi digitali, ma anche per quelli
                                                                                                      materie.»
     che avevano problemi a rimanere al
AIUTI IMMEDIATI PER IL COVID NELLA REPUBBLICA DI MACEDONIA DEL NORD | 25

A beneficio anche dei docenti

Anche Elena, insegnante di inglese, è
convinta che il progetto sia un suc-
cesso: «Durante le lezioni estive, con
alcuni bambini abbiamo superato alcuni
ostacoli relativi a grammatica, voca-
bolario e pronuncia corretta.» Inoltre,
hanno discusso di diversi argomenti utili
riguardanti la vita e la scuola. «Per me,
ogni momento della lezione è stata una
vera e propria gioia.»

                                            149 bambini hanno ricevuto
                                            dei tablet a supporto delle
                                            lezioni online
26   | AIUTI IMMEDIATI PER IL COVID NELLA REPUBBLICA DI MACEDONIA DEL NORD

         Attrezzati per le lezioni online:
         madre e figlia con il nuovo tablet.
AIUTI IMMEDIATI PER IL COVID NELLA REPUBBLICA DI MACEDONIA DEL NORD | 27

                                        Azbija Memedova ha affiancato il progetto come rappresentante della
                                        Repubblica di Macedonia del Nord. Nell’intervista riferisce come la
                                        situazione delle scuole sia cambiata a causa del Covid-19 e quali sfide
                                        hanno dovuto affrontare.

                                        Com’è la situazione delle scuole a causa del Covid-19?
                                        Il team ha valutato la situazione nelle scuole all’inizio della pandemia. I risultati
                                        hanno confermato che la chiusura delle scuole e il passaggio alle lezioni
                                        online hanno avuto conseguenze negative più gravi sui bambini che vivono in
                                        condizioni di povertà o su quelli con disabilità. I dati ottenuti dalla scuola pri-
                                        maria Braka Ramiz e Hamis, una delle scuole partner con il maggior numero
                                        di bambini rom nel Paese, hanno mostrato che quasi la metà dei bambini non
                                        ha partecipato alle lezioni online. Allo stesso tempo, dato che questi studenti
                                        si sono persi una buona parte del programma scolastico, è stata confermata
                                        la necessità di fornire loro un sostegno aggiuntivo durante l’estate, con l’offer-
                                        ta di lezioni di recupero.

Azbija Memedova, rappresentante della
                                        Quali sfide sono emerse?
Fondazione Villaggio Pestalozzi per
bambini, ha affiancato il progetto.     Com’è stato confermato nella relazione finale, un numero esiguo di allieve
                                        e allievi non ha partecipato regolarmente alle lezioni di recupero a causa
                                        dell’impossibilità di accedere ad una connessione Internet ed elettrica.

                                        Che successi ha ottenuto il progetto grazie alle formazioni online?
                                        Tutti i 149 allievi di ambo i sessi hanno frequentato regolarmente le lezioni
                                        fino alla fine dell’anno scolastico, conclusosi il 10 giugno 2020. Inoltre, dodici
                                        docenti hanno impartito in otto materie un totale di 492 ore di recupero
                                        online, a cui hanno partecipato regolarmente 134 bambini. La valutazione
                                        finale dei questionari compilati lascia presupporre che erano molto contenti e
                                        che parteciperebbero ad altre ore di recupero perché le hanno trovate utili ed
                                        interessanti.
28

     75 anni d’impatto                                                                                     «Le piccole cose possono fare una grande
     Negli ultimi tre quarti di secolo, la Fondazione Villaggio                                            differenza. La mia famiglia è povera, ecco
     Pestalozzi per bambini ha avuto un impatto e segnato la vita di                                         perché alcuni mi vogliono far sentire
                                                                                                             piccolo. Ma se lotto e mi sforzo, allora
     varie persone. Nell‘anno in cui si celebra il nostro anniversario,
                                                                                                             posso ottenere molto. Il mio sogno è di
     dodici persone raccontano in brevi videoritratti ciò che li
                                                                                                           diventare ingegnere un giorno. Mi darà la
     lega alla Fondazione.                                                                                  possibilità di costruire la mia nazione.»
                                             «Per me il Villaggio per
                                       bambini è un villaggio di pace. Qui                                              Ezekiel, ex alunno di un progetto a
                                   i bambini capiscono che le cose possono                                                   Songambele, Tanzania
                                   anche andare diversamente se si accetta
                               l’altro e non si costruiscono barriere religiose
                              o linguistiche. Per me questo è importantissimo.
                                  Dev’essere pur sempre possibile convivere                                         «Sono molto aperto e sto volentieri a
                                        pacificamente in questo mondo.»                                            contatto con persone di altre culture.
                                                                                                                   Ho quindi capito molto velocemente che
                                                           Leena Gemperli,                                        qui mi trovo nel posto giusto e che voglio
     Videoritratto                               ex abitante del Villaggio per bambini                                           rimanerci.»
     pestalozzi.ch/75jahre
                                                                                                                           Yossef Saliba, collaboratore del Villaggio
                                                                 «Il Villaggio per bambini mi è rimasto                          per bambini da oltre 25 anni
                                                                    nel cuore ed è diventato un luogo
                                                                 importante per me. Quando vengo qui,
                                                                   so che posso fare qualcosa, posso
                                                                           cambiare qualcosa.»

                                                                           Manuela, assidua partecipante della
                                                                            Conferenza nazionale dei bambini
     COLOPHON

     Editrice:                                                                                Referenze fotografiche:
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     Il programma è sostenuto dalla Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC).
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