ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO

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ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO
“ALLEGATO 6”

                         ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO

TITOLO DEL PROGETTO:
FAMIGLIA INSIEME

SETTORE e Area di Intervento:
ASSISTENZA MINORI

OBIETTIVI DEL PROGETTO
Recuperare, e prevenire il disagio minorile sono i concetti cardine su cui il presente progetto si fonda,
in linea con i bisogni rilevati dall’analisi socio-demografica del territorio di pertinenza e coerenti con
quanto la programmazione sociale regionale ha individuato quali priorità d’azione in risposta a bisogni
specifici. In merito a questi elementi, assumono un ruolo particolarmente importante le strutture che, a
vario titolo, nel territorio provinciale accolgono minori di differenti fasce d’età. Le strutture, diverse
per tipologia di servizio prestato e utenza alla quale si rivolgono, rappresentano un luogo chiave
perché permettono di raggiungere direttamente il target di riferimento.

Scopo generale del progetto è rispondere alle criticità emerse dall’analisi di contesto effettuata, che ha
evidenziato la necessità di agire al fine di:

A.) rispondere ai bisogni di cura, protezione e accudimento in favore di quei minori italiani e stranieri
che versano in condizione di disagio sociale, per garantire loro il recupero di una situazione
problematica e condizioni di vita adeguate ad un positivo sviluppo fisico, psichico e sociale;
B.) promuovere il benessere di bambini e ragazzi in un sistema di azioni integrate di prevenzione del
disagio minorile, volte all'integrazione, dell'inserimento, del rinforzo, del sostegno della quotidianità.

OBIETTIVI GENERALI
Il presente progetto ha come target di utenza la popolazione minorile, dai 3 mesi ai 18 anni, per un
totale di circa 160 minori raggiunti. Data la varietà e l’ampiezza del target, che possiede bisogni
peculiari, per chiarezza espositiva gli obiettivi generali del progetto saranno suddivisi nelle 2 aree di
intervento che lo caratterizzano.

A.)     Recupero del disagio: comunità alloggio e case famiglia:

• Attraverso azioni di recupero e di sostegno, attivare la conoscenza di norme utili ad una sana
convivenza, al rispetto di sé e degli altri, diffondendo tra gli adolescenti la cultura della solidarietà e
della partecipazione.
• Fornire ai minori un ambiente di tipo familiare che risponda alle proprie esigenze psicologiche,
relazionali, educative e di protezione, favorendo così la costruzione di un’identità personale integrata.
• Promuovere e sostenere i minori nelle relazioni esterne con coetanei ed adulti, nell’inserimento in
percorsi scolastici e in attività di socializzazione, sviluppando nel gruppo target la sfera affettiva e
relazionale.
• Dedicare ai minori che presentano maggiori problematiche percorsi mono-dedicati al fine di
sostenere al meglio il loro percorso di crescita.
• Garantire ai ragazzi prossimi al compimento della maggiore età e all’uscita dalla comunità un
adeguato supporto nella prefigurazione di un proprio “progetto di vita”.

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B.)      Prevenzione del disagio: Servizi d’infanzia (nidi e micronido a domicilio)
• Aiutare i minori a crescere in stato di benessere, ad acquisire le abilità, le conoscenze, le competenze
affettive, relazionali e di socializzazione per costruirsi un’esperienza di vita ricca di significati.
Attraverso il miglioramento dei luoghi di vita e socializzazione, potenziare le attività svolte all’interno
delle strutture per l’infanzia (accogliendo il minore nella sua globalità, tenendo conto del suo contesto
sociale e familiare di appartenenza, delle sue potenzialità e bisogni).
• Supportare le famiglie, rafforzando la condivisione dei percorsi educativi dei loro figli e
recuperando, nei casi in cui fossero compromesse, le relazioni intra-familiari, aumentando la
possibilità di interventi educativo/didattici e progetti individualizzati in particolare rivolti ai bambini in
situazione di disagio (fisico, psichico, sociale).

Obiettivi generali per il volontario in servizio civile
Confcooperative-Federsolidarietà, in generale, con la sua proposta di servizio civile, persegue, nei
confronti dei giovani che intendono partecipare, obiettivi comuni a tutto il territorio nazionale che qui
di seguito sono descritti, ossia:
         •      offrire al giovane in servizio civile un’esperienza formativa valida umanamente e
qualificante professionalmente.
Ossia, un’esperienza significativa di conoscenza, sperimentazione, scambio, educazione e formazione
ai valori della solidarietà, della nonviolenza, della promozione umana e integrazione sociale, della
cultura del lavoro, coniugati con le esigenze di organizzazione dei fattori produttivi tipici dell’impresa
cooperativa sociale.
         •        essere al servizio della comunità e del territorio.
Il giovane in servizio civile, attraverso il progetto, imparerà a mettersi al servizio della comunità locale
nel suo complesso per garantire un concreto lavoro per il miglioramento dei fattori di contesto e
realizzare un continuo lavoro di “manutenzione” delle relazioni con il territorio ed i suoi diversi attori
         •        vivere un’esperienza all’interno dell’impresa sociale.
Trattandosi di realtà che coniugano gli aspetti e le motivazioni sociali e solidaristiche all’esperienza
concreta, il giovane avrà modo di acquisire specifiche conoscenze e competenze in alcuni ambiti
professionali.
         •        testimoniare attraverso l’azione quotidiana i valori della l. 64/2001.
Il giovane avrà modo di acquisire, da un lato, la proposta di approfondimento della cultura della pace,
della nonviolenza e della solidarietà e, dall’altro, vivrà l’esperienza concreta che gli mostrerà come tali
valori si possano declinare operativamente nella quotidianità della vita di ciascuno. pertanto, vivrà
anche un’esperienza utile e coinvolgente con cui è doveroso per il giovane confrontarsi in vista di
intraprendere le proprie scelte di vita future. infine, il giovane avrà modo di sperimentare l’impegno
per la difesa della patria con mezzi non armati e nonviolenti in termini di:
         o        gestione positiva del conflitto
         o        riduzione o superamento della violenza
         o        acquisizione o riconoscimento dei diritti
In sintesi, l’esperienza di servizio civile nelle realtà accreditate Confcooperative-Federsolidarietà può
essere definita, per i giovani in servizio civile, una esperienza di educazione alla cittadinanza attiva e
solidale, dove il servizio offerto costituisce una crescita per tutti gli attori coinvolti.

        Obiettivi specifici verso il volontario in servizio civile
Per una maggiore specificità, e considerata la differente tipologia di servizi cui saranno impegnati i
volontari del servizio civile, si riportano gli obiettivi specifici suddividendoli nei 2 settori di intervento
previsti:

A.)     Per i volontari che opereranno nelle COMUNITÀ ALLOGGIO E CASE FAMIGLIA

- Acquisizione della procedura in merito alla strutturazione di una scheda utente e di un piano
personalizzato, con obiettivi e attività specifiche calibrate su ogni minore;
- conoscere le modalità di gestione delle comunità residenziali per minori, in riferimento all’utenza e
alle strutture socio-sanitarie collegate, ad esempio ASL e comuni invianti o Questura per MSNA;
- imparare a sostenere i minori accompagnandoli alla vita autonoma;
- imparare a gestire attività individuali a carattere didattico per minori con difficoltà scolastiche;

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- conoscere le modalità attraverso cui si strutturano e attuano i piano di monitoraggio, atti a verificare
l’andamento del percorso personalizzato del minore.
- Sviluppare la capacità di lavorare in team con altri operatori impiegati nei servizi socio-assistenziali
in favore di soggetti minori “svantaggiati”
- imparare a gestire le dinamiche relazionali nel processo d’aiuto con minori problematici che
presentano un background spesso molto gravoso e forti carenze nella sfera emotiva, affettiva e
relazionale;
- accrescere le competenze sociali e il sostegno solidaristico nei confronti dei più piccoli;
- conoscere le principali modalità di supporto a minori in difficoltà, attraverso l’empatia e, nel
contempo, l’adeguato distacco.
- imparare a sostenere i minori nelle relazioni con coetanei ed adulti;
- imparare a gestire attività individuali e collettive in favore dei minori a carattere ludico, educativo;
- imparare ad organizzare eventi all’interno delle strutture residenziali, in cui coinvolgere il territorio.
- imparare a gestire dinamiche relazionali nel processo d’aiuto mono-dedicato con minori
problematici
- imparare a gestire attività in rapporto “uno a uno” carattere ludico o educativo; in favore di minori
con forti carenze nella sfera affettiva e legate al rendimento scolastico.
- imparare ad supportare un singolo minore nel processo di integrazione con coetanei e adulti.
- conoscere la modalità di predisposizione dei progetti di “inclusione sociale” e orientamento
lavorativo;
- imparare a sostenere i ragazzi nella delicata fase di preparazione all’uscita dalla comunità;

B)       Per i volontari che opereranno nei servizi d’infanzia (Nidi e Micro-nido a domicilio)
- imparare le modalità di gestione e organizzazione dei nidi d’infanzia e il servizio di Micro-nido (per
la sap (133141);
- sviluppare la capacità di lavorare in team con altri operatori impiegati nei servizi socio-assistenziali.
- conoscere le tecniche più appropriate di intervento educativo/didattico, che stimolino nei minori la
socializzazione, la comprensione del proprio vissuto personale e ne arricchiscano il complessivo
processo di crescita;
- imparare a strutturare percorsi educativi personalizzati per gruppo di utenti nella fascia d’età 3 mesi –
3 anni.
- imparare a gestire le dinamiche relazionali nel processo d’aiuto col minore (con disagio) nella sua
globalità, tenendo conto del suo contesto sociale e familiare di appartenenza, delle sue potenzialità e
bisogni;
- migliorare le capacità individuali di approccio ai minori in situazione di disagio (fisico, psichico,
sociale);
- accrescere la capacità empatica e le competenze sociali, sia nei confronti dei minori disagiati che
delle loro famiglie d’appartenenza.
- imparare le modalità di inserimento dei bambini in un nido in continuità con le figure genitoriali;
- conoscere la modalità di condivisione del percorso educativo dei minori con i propri familiari;

ATTIVITÁ D'IMPIEGO DEI VOLONTARI
I volontari affiancheranno le figure professionali secondo quanto previsto dalle azioni e attività
previste dal progetto, funzionali al raggiungimento degli obiettivi generali e specifici. Esse si
differenziano in base alle 2 tipologie di aree all’interno delle quali i volontari opereranno (comunità
alloggio/case famiglia e servizi d’infanzia - nidi d’infanzia/micro nido a domicilio); per questo
motivo, la descrizione dei ruoli e i compiti assegnati ai volontari segue questa suddivisione.
All’interno delle attività che svolgeranno i volontari delle comunità per minori (nella griglia
sottostante) sono comprese (così come definito alla voce 8.1) le attività svolte nella sap di
Villanovaforru, comunità per minori stranieri non accompagnati. In tal senso, oltre le attività comuni a
tutte le altre sedi, sono evidenziate in celeste alcune attività specifiche per i volontari che opereranno
nella suddetta sap. In Merito alle attività che svolgeranno i volontari nei servizi d’infanzia, invece, le
peculiarità inerenti il servizio di Micro Nido a domicilio sono evidenziate in rosa.

A.)     RECUPERO DEL DISAGIO: COMUNITÀ ALLOGGIO E CASE FAMIGLIA

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§ analisi delle schede utente, per raccogliere informazioni sul minore, sui bisogni e aspettative,
     sulla famiglia, sui loro vissuti personali etc.;
 § conoscenza degli utenti mediante momenti di osservazione di primo contatto, in affiancamento
     agli operatori coinvolti;
 § collaborazione alla progettazione e realizzazione del programma personalizzato con le relative
     azioni e attività, mediante riunioni d’equipe e coi servizi sociali dei Comuni invianti.
 § affiancamento dei ragazzi nelle attività giornaliere che hanno l’obiettivo di far acquisire loro
     una piena autonomia personale (es. gestione del proprio tempo).
 § dialoghi informali e/o strutturati coi minori per educarli alla gestione corretta di sé, delle cose,
     degli ambienti, degli altri;
 § costituire, per i minori, un positivo esempio di stile di vita e comportamento, improntato alla
     responsabilizzazione e al rispetto di se stessi e del contesto in cui si vive.
 § attività di sostegno scolastico in favore dei minori che necessitano di aiuto;
 § organizzazione di attività di supporto nello svolgimento dei compiti in base alle specifiche
     conoscenze, professionalità, attitudini ed interessi del volontario (ad esempio, il volontario
     competente o appassionato di materie scientifiche, potrà rendersi disponibile per il supporto
     nelle materie scolastiche di quest’area, per i minori che hanno carenze e richiedono un
     supporto nello svolgimento dei compiti);
 § individuazione delle carenze scolastiche del minore, così da individuare, in collaborazione con
     gli educatori, quali strategie mettere in atto per migliorare le prestazioni.
 § collaborazione all’organizzazione e realizzazione del servizio nuovo (spazio d’ascolto) col
     supporto dello psicologo, dei pedagogisti e ed educatori;
 § conoscenza delle modalità attraverso cui attuare lo spazio d’ascolto e i colloqui con i minori;
 § verifica dell’andamento del sostegno alla persona con l’equipe di esperti, attraverso riunioni
     d’equipe;
 § monitoraggio dei percorsi personalizzati attraverso incontri con gli operatori degli enti invianti
     (Comuni, Asl, Prefettura etc..)
§ colloqui individuali al mese con ciascun minore a sostegno della relazione con gli insegnanti e
    con i pari. (Questa attività è principalmente a carico dei professionisti operanti in struttura (in
    particolare psicologo e educatore o mediatore culturale). Qualora essi lo ritenessero opportuno
    e gli utenti lo considerassero adeguato e/o utile, i volontari potranno assistere ai colloqui di
    sostegno col minore, con la finalità di imparare la modalità attraverso cui essi vengono gestiti,
    conoscere meglio lo stato psicologico dei minori ospiti, saper gestire più efficacemente le
    situazioni critiche. I volontari dovranno avere la giusta preparazione e maturità per sostenere
    questo tipo di attività e avranno il compito di garantire la privacy del minore in oggetto).
§ colloqui con gli operatori socio-sanitari (Anche questa attività è responsabilità dei
    professionisti operanti in struttura (coordinatori, supervisori, psicologi e educatori). Nei casi
    opportuni, sotto autorizzazione dei servizi territoriali competenti, i volontari potranno essere
    chiamati ad assistere ai colloqui con gli operatori socio-sanitari coinvolti, a vario titolo, nella
    presa in carico dei minori svantaggiati (Es. ASL., neuropsichiatria infantile, Centro di
    Giustizia Minorile, comuni, prefettura etc… ).
§ Incontri protetti tra minore e familiari. Come le precedenti, anche questa attività è a carico dei
    professionisti operanti in struttura (in particolare psicologo ed educatore). Considerata la
    particolare “criticità” di tali incontri, i volontari parteciperanno agli stessi solamente nel caso
    in cui i professionisti delle Sap lo ritenessero opportuno (es. a seguito dell’instaurarsi di un
    intenso legame tra minore e volontario). In tali casi i volontari potranno assistere agli incontri
    protetti tra minore e famiglia con la finalità di imparare le modalità di gestione degli stessi
    mantenendo l’assoluta riservatezza in merito ai contenuti dei colloqui.
§ Incontri protetti tra minore e famiglia affidataria-adottiva (La presente attività ha le stesse
    peculiarità della precedente e per questo motivo è a carico dei professionisti operanti in
    struttura (in particolare psicologo e educatore). Anche a tali incontri dunque, i volontari
    parteciperanno solamente nel caso in cui i professionisti delle Sap lo ritenessero opportuno (es.
    a seguito dell’instaurarsi di un intenso legame tra minore e volontario). In tali casi i volontari
    potranno assistere agli incontri protetti tra minore e famiglia affidataria-adottiva con la finalità
    di imparare le modalità di gestione dei colloqui mantenendo l’assoluta riservatezza in merito ai
    contenuti dei stessi)
 § individuazione delle attitudini e passioni degli utenti per meglio identificare i laboratori

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ricreativi da attivare;
§ affiancamento degli utenti nella realizzazione dei laboratori espressivi (lavori con pasta di
    mais, decoupage, pittura…);
§ predisposizione dei luoghi che, all’interno delle SAP, accoglieranno le attività (es.
    preparazione grandi tavoli con tovaglie per svolgere le attività,
§ individuazione di quanto necessario per svolgere le attività (es. fogli, colla, pennelli, colori…)
    ed eventuale riscontro del materiale mancante che la SAP deve acquistare;
§ realizzazione dei laboratori ludico-ricreativi con gli utenti (canti, giochi di società, carte
    puzzle, fotografie), sia a coppie che in gruppi, per incentivare le relazioni sociali.
§ individuazione delle attitudini degli utenti per meglio identificare gli sport da realizzare;
§ affiancamento dei minori nella realizzazione di momenti di sport all’interno delle strutture (es.
    tennis tavolo, balli di gruppo) o nei giardini esterni (pallavolo, calcio, pallacanestro…);
§ organizzazione di piccoli tornei sportivi individuali o a squadre da svolgersi presso le SAP (es.
    torneo di tennis tavolo);
§ accompagnamento dei minori che frequentano centri sportivi (palestre, società di calcio,
    maneggi, campi da calcio, di atletica o di tennis etc.), per incentivare la frequentazione dei
    servizi che la comunità offre, come opportunità di inserimento nel contesto sociale.
§ potranno accompagnare i minori in tutte le attività quotidiane che svolgono fuori dalla
    comunità: a scuola, presso strutture socio-sanitarie, nelle gite, ai concerti, nei negozi, presso
    centri di aggregazione, ricreativi e sportivi etc…;
§ dovranno fare in modo che l’accompagnamento nelle attività sia una prosecuzione del
    programma educativo, in quanto opportunità, per il volontario in servizio civile, di creare un
    legame col minore, avvicinandosi a lui anche in contesti “non formali”, e per questo più liberi
    e spontanei;
§ potranno partecipare alla creazione di eventi, quali feste a tema, sagre, mostre etc… con la
    collaborazione delle associazioni partner di progetto.
§ partecipando alle riunioni d’equipe, avranno il compito di riferire sull’andamento del percorso
    di inserimento sociale;
§ dovranno segnalare agli educatori e/o responsabili di struttura eventuali comportamenti
    inappropriati del minore al di fuori del contesto della comunità alloggio.
§ realizzazione del momento di festa di fine anno;
§ predisposizione degli inviti insieme ai minori ospitati in struttura;
§ definizione del programma in accordo con gli operatori delle comunità;
§ predisposizione, insieme agli utenti e agli operatori, di tutto quanto può essere necessario nella
    sala adibita ad ospitare l’evento, il buffet, le decorazioni, la musica, la presentazione della
    struttura etc.;
§ costruzione di una mailing list a cui inviare l’invito.
§ affiancamento del ragazzo nelle attività giornaliere che hanno l’obiettivo di far acquisire loro
    una piena autonomia personale (es.gestione del proprio tempo).
§ dialogo informale e/o strutturato col minore per educarlo alla gestione corretta di sé, delle cose,
    degli ambienti, degli altri;
§ attività di sostegno scolastico in favore del minore;
§ organizzazione di attività di supporto nello svolgimento dei compiti in base alle specifiche
    conoscenze, professionalità, attitudini ed interessi del volontario
§ All’interno delle azioni che prevedono l’attivazione di un percorso mono-dedicato operatore-
    minore, i volontari del servizio civile, previo consenso degli operatori delle SAP e sotto la
    loro supervisione, potranno dedicarsi all’assistenza esclusiva ad un singolo minore per 10 ore
    settimanali in merito alle seguenti attività concernenti l’integrazione e la socializzazione:
§ individuazione delle attitudini del ragazzo per meglio identificare le attività da realizzare;
§ affiancamento del minore nella realizzazione di momenti di sport all’interno delle strutture (es.
    tennis tavolo, balli di gruppo) o nei giardini esterni (pallavolo, calcio, pallacanestro…);
§ affiancamento del minore nella realizzazione dei laboratori espressivi (lavori con pasta di mais,
    decoupage, pittura…);
§ accompagnamento del minore nelle attività quotidiane che svolgono fuori dalla comunità: a
    scuola, presso strutture socio-sanitarie, nelle gite, ai concerti, nei negozi, presso centri di
    aggregazione, ricreativi e sportivi;
§ dovranno segnalare agli educatori e/o responsabili di struttura eventuali comportamenti

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inappropriati del minore al di fuori del contesto della comunità alloggio.

        Momenti di confronto mensile mirato a sostenere il percorso di “uscita dalla comunità”.
        Questa attività è principalmente a carico dei professionisti operanti in struttura (in particolare
        psicologo e educatore e Mediatore Culturale). Qualora essi lo ritenessero opportuno e gli utenti
        lo considerassero adeguato e/o utile, i volontari potranno assistere ai momenti di confronto col
        minore, con la finalità di imparare la modalità attraverso cui si sostiene la delicata fase di
        preparazione all’uscita dalla comunità e di supporto ai fini dell’orientamento lavorativo dei
        ragazzi. I volontari per partecipare a tale attività dovranno avere la giusta preparazione e
        maturità ed un adeguata conoscenza del percorso di vita dei minori.

B.)            PREVENZIONE DEL DISAGIO: SERVIZI D’INFANZIA
in rosa le specifiche per il Servizio di Micro-nido a domicilio della sede codice (133141)

I volontari, guidati dagli educatori e dai coordinatori presenti in struttura, opereranno attivamente nella
realizzazione di tutte le attività creative, ricreative ed educative finalizzate allo sviluppo di competenze
nei minori. A seguito della partecipazione alle riunioni di equipe per la programmazione educativa e
didattica annuale e mensile, i volontari progetteranno e realizzeranno:
     § attività ludiche di socializzazione (canto, filastrocche, girotondo, giochi di gruppo etc.);
     § laboratori ludico-espressivi (pittura, disegno, attività manuali con colori a dita, acqua, farina
          etc.), che mirano a far emergere la creatività dei bimbi attraverso la preparazione di lavoretti;
     § attività sportive e motorie (gioco con la palla, corsa, scivolo, percorsi motori etc.);
     § percorsi didattici di apprendimento dei colori, animali, stagioni, alfabeto, mestieri…;
Per monitorare il percorso di ciascun bambino e del gruppo nel suo insieme, i volontari:
     § parteciperanno agli incontri dell’equipe sulle problematiche relative ai minori;
     § collaboreranno con l’equipe professionale alla progettazione del sistema di monitoraggio del
          servizio.
I volontari delle Sedi 50769 e 133270 parteciperanno inoltre ad alcune gite educativo-didattiche, come
ad esempio l’accompagnamento “nei pressi di Maracalogonis (Ca) alla “fattoria didattica” o
l’accompagnamento presso le sedi dell’associazione Teatro del Sale per la realizzazione del festival di
decupage/pittura musica e suoni rivolto a bambini di età compresa tra 1 e 3 anni (In queste occasioni
sarà predisposto, per i volontari, il trasferimento temporaneo di sede come specificato nei paragrafi
8.3 e 15).
Come specificato nel paragrafo 8.1, preliminarmente a tali azioni vi sono le attività della fase avvio
(strutturazione della scheda utente e del piano di intervento personalizzato e la predisposizione di
progetti e attività di animazione per l’avvio dell’anno). I volontari, potranno affiancare i professionisti
della SAP (previa formazione specifica) nella predisposizione delle suddette azioni. Tale attività potrà
avvenire o nell’ufficio della Sap (50769) o nell’ufficio, sede legale della coop Piccolo Mondo sito in
via Sonnino 77 Cagliari. (in questa occasione sarà predisposto, per i volontari, il trasferimento
temporaneo di sede come specificato
 nei paragrafi 8.3 e 15).
In relazione a questa azione, per i volontari che opereranno nel servizio di Micro nido a domicilio,
inerente la Sap 133141, vi è un attività diversa e specifica che consiste in accompagnamenti e uscite
all’area aperta; tale attività è da considerarsi fondante e “routinaria” tra le azioni del Micro-Nido. La
peculiarità del servizio e il rapporto educatore-bambino (1 a 4) consente infatti, l’accompagnamento in
piccoli gruppetti nei parchi cittadini, nelle botteghe di Quartiere e al mare nel periodo estivo. Tale
attività, essendo routinaria e “non sempre programmata con anticipo” (e di poche ore giornaliere
all’interno delle 6 di servizio) è intesa come azione cardine di progetto e per questo (diversamente
rispetto alle uscite sporadiche e per l’intera giornata delle due sap) non sarà predisposto un
trasferimento temporaneo di sede per i volontari operanti nei Micro Nidi.

I volontari, sotto la supervisione del personale educativo operante nella SAP, avranno il compito di:
    § organizzare feste a tema (es. festa della primavera, di natale, di fine anno etc.);
    § costruire e rappresentare storie con teatrini, burattini, maschere ecc.;
    § preparare le ambientazioni (scenografie, disegni, musiche, personaggi…);

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§   insegnare ai bambini musiche e filastrocche che possano rappresentare durante i momenti di
         festa;
    §   affiancare i bambini nella realizzazione dei lavoretti da donare ai familiari (es. regalo creato
         dal bambino per la festa della mamma…).
    §   assistenza di base ai minori (somministrazione pasti, merenda, igiene personale) mediante un
         affiancamento personalizzato (che permetterà un rapporto medio bambino/ adulto di 5 a 1) e
         prolungato per i minori che presentano disagio;
    §   raccolta delle informazioni relative al minore (stato psico-fisico) in collaborazione con
         l’equipe, la famiglia, i Servizi Sociali del Comune ed immissione in apposita banca dati;
    §   incontri d’equipe per la programmazione dei piani di intervento personalizzati, sulla base dei
         bisogni di ogni bambino, che rendano possibile una valutazione complessiva delle azioni
         inerenti il progetto;
    §   collaborazione alla progettazione del sistema di monitoraggio che permetta di valutare in
         itinere e al termine del progetto la sua rispondenza agli obiettivi specifici ed eventuali
         modifiche da apportare, in vista di un miglioramento continuo.
    §   individuare le forme più appropriate di approccio a seconda del disagio rilevato;
    §   scoprire e realizzare coi bambini i giochi più adatti ai vari livelli dello sviluppo psico-motorio;
    §   realizzare i percorsi didattici personalizzati a seconda dell’età dell’utenza e delle carenze
         riscontrate (es. percorsi di conoscenza dei colori, degli animali, dell’alfabeto, delle stagioni,
         della geografia terrestre…);
    §   monitorare l’andamento dei percorsi individualizzati rispetto allo stato di partenza del minore,
         rilevato dalla scheda utente predisposta in fase di avvio;
    §   partecipare alle riunioni d’equipe per la valutazione del percorso educativo del bambino e del
         gruppo nel suo insieme.
    §   Progetto ambientamento: I volontari, una volta imparate le modalità di gestione del “progetto
         ambientamento” ossia dell’inserimento dei “nuovi arrivati” attraverso la conoscenza graduale
         (insieme al genitore) del nido, potranno contribuire ad accogliere i familiari dei bimbi
         permettendo così il graduale inserimento dei loro figli nel nido. In questo modo i volontari
         avranno, in collaborazione con gli educatori la possibilità di individuare le forme più
         appropriate di approccio per i nuovi arrivati e i loro genitori;
    §   Giornate tematiche “famiglie-educatori” In riferimento a quest’attività: organizzazione e
         realizzazione di giornate tematiche tra equipe del nido, professionisti esterni (psicologi,
         pediatra) e famiglia, i volontari del servizio civile potranno, previa conoscenza del nido e del
         progetto educativo seguito dai bambini, contribuire all’organizzazione dei suddetti incontri, in
         particolare attraverso la predisposizione e analisi di brevi questionari da somministrare ai
         genitori (ai fini di conoscere quali siano le tematiche che preferiscano affrontare).
    §   Questa azione non è prevista per i volontari che opereranno nel servizio di Micro nido a
         domicilio, inerente la Sap 133141,

CRITERI DI SELEZIONE
Si rinvia al sistema di Reclutamento e Selezione accreditato dall’UNSC per l’ente di 1^ classe
Confcooperative. Il sistema è consultabile nel file allegato “Criteri di Selezione”.

CONDIZIONI DI SERVIZIO ED ASPETTI ORGANIZZATIVI:
Numero ore e Giorni di servizio settimanali:
5 GIORNI - 30 ORE SETTIMANALI

Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:
• rispetto del regolamento interno;
• rispettare la normativa in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro;
• senso di responsabilità nell’affrontare gli impegni previsti dal progetto;
• puntualità e flessibilità oraria (disponibilità nel concordare un orario che tenga conto delle esigenze
di servizio di ogni singola sap);

                                                                                                          7
• utilizzo (previo accordo con il volontario) di una parte dei giorni di permesso per rispondere alle
esigenze di chiusura delle sedi (a titolo di esempio durante i periodi estivi per i nidi d’infanzia
• disponibilità al trasferimento temporaneo di sede (es.: campi estivi con gli utenti, gite etc..) sulla base
delle specifiche programmazioni inerenti gli obiettivi progettuali riportate nei paragrafi 8.1 e 8.3.
• per i volontari che saranno impegnati nella comunità nel comune di S.Andrea Frius relativa alla SAP
93135 gestita dalla cooperativa “Grigioazzurra” in merito all’accompagnamento in una “villa” (in un
mese estivo presumibilmente Luglio) nel comune di Muravera situata in prossimità del mare.
• per i volontari del servizio civile che saranno impegnati nelle comunità nel comune di Capoterra
relativa alle SAP 50807 e 115366 gestita dalla cooperativa “Servizi Sociali” in merito
all’accompagnamento (nei mesi estivi) dei minori in un campeggio nei pressi del mare, situato in un
comune scelto a seconda delle caratteristiche della struttura e delle preferenze dei ragazzi.
• per i volontari del servizio civile che saranno impegnati nella comunità nei comuni di Quartucciu e
Quartu Sant’elena relativi alle SAP 115361 e 115359 gestite dalla cooperativa “Casa delle Stelle”:
- accompagnamento nei pressi di Oristano a vedere la “Sartiglia”: corsa con i cavalli di origine
medioevale dove i “cavalieri” si sfidano in giochi di abilità e destrezza.
- accompagnamento nel periodo estivo in una villa vicino al mare nei pressi di “Costa Rei” per
permettere ai bambini/ragazzi la frequentazione delle spiagge.
• Per i volontari che saranno impegnati negli asili Nido Nido di Cagliari gestiti dalle Cooperative La
Clessidra e Il Piccolo Mondo) SAP 133270 e 50769 in merito all’accompagnamento in gite
“educativo- didattiche” (o l’accompagnamento presso le sedi dell’associazione Teatro del Sale per la
realizzazione del festival di decupage/pittura musica e suoni rivolto a bambini di età compresa tra 1 e
3 anni) e per la predisposizione dei programmi personalizzati nella fase di “avvio del nuovo anno”
(trasferimenti nell’ufficio accreditato come Sap della cooperativa Piccolo Mondo)
• rispetto della privacy per tutto ciò che concerne le informazioni sensibili rispetto ad utenti e operatori
• disponibilità alla guida dei mezzi di trasporto degli enti per l’accompagnamento dei minori a scuola o
presso altre strutture;
• disponibilità per le attività del tempo libero dell’eventuale e saltuaria presenza in orario serale o nei
giorni festivi;
• nelle sedi che lo prevedono (nido d’infanzia – SAP 50769), utilizzo dell’apposita divisa (camice).

Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli
richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:
NESSUNO

SEDI DI SVOLGIMENTO e POSTI DISPONIBILI:

Il numero dei giovani di Servizio Civile richiesti sono 22, suddivisi in 8 sedi di attuazione
progetto:

Sede: (Sap 115359) CASA DELLE STELLE. Soc. Coop. Sociale
Via Addis Abeba 23 - Quartucciu (CA)
Tel 0707326752 www.domusdeluna.it
Comunità per minori 4-12 anni (tot = 4 volontari)

Sede: (Sap 115361) CASA DELLE STELLE. Soc. Coop. Sociale
Via Monsignor Angioni SNC – Quartu Sant’Elelena (CA)
Tel 0707326752 www.domusdeluna.it
Comunità per minori adolescenti 13-17 anni (tot = 4 volontari)

                                                                                                           8
Sede: (Sap 50807) SERVIZI SOCIALI Società Cooperativa Sociale
Via Cavour, 56 – Capoterra (CA) Tel: 070729550
Comunità educativa integrata per adolescenti italiani e stranieri (tot = 4 volontari)

Sede: (Sap 115366) SERVIZI SOCIALI Società Cooperativa Sociale
Via Amendola 2/g– Capoterra (CA) Tel: 070729550
Comunità educativa integrata per adolescenti italiani e stranieri (tot = 3 volontari)

Sede : (Sap 93135) GRIGIO AZZURRA Soc. Coop. Sociale a r.l.
Vico Ugo Foscolo 8-10 - Sant’Andrea Frius (CA)
Comunità alloggio per adolescenti 13-17 anni (tot = 1 volontario)

Sede: (Sap 50769) PICCOLO MONDO Soc. Coop. Sociale a r.l.
Piazza Pitagora 09100 Cagliari Tel:070505580 www.piccolomondocagliari.com
Asilo nido (tot = 3 volontari)

Sede: (Sap 50769) LA CLESSIDRA Soc. Coop. Sociale a r.l.
Via San Gavino Monreale 29 Villacidro Tel:070505580 www.cooperativalaclessidra.it
Asilo Nido (tot = 2 volontari)

Sede: (Sap 133270) IL MIO MONDO Soc. Coop. Sociale a r.l.
Via Guglielmo Marconi 50 09045 Quartu Sant’Elena Tel:0708577891
www.ilmiomondocoop.it
Servizio di micro-nido a domicilio svolto a Cagliari (tot = 1 volontario)

N.B. Le domande non vanno presentate a questi indirizzi ma esclusivamente al recapito
indicato alla fine della presente scheda progettuale. Nella compilazione della domanda va
indicato specificatamente il numero (codice sap) e il nome della sede per la quale si
presenta domanda.

CARATTERISTICHE CONOSCENZE ACQUISIBILI:
Tirocini/crediti formativi riconosciuti:
NESSUNO

Attestazione delle conoscenze acquisite in relazione alle attività svolte durante l’espletamento del
servizio utili ai fini del curriculum vitae:

A) C. RELAZIONALI
I volontari saranno impiegati per almeno il 60% del loro orario di servizio in attività assieme agli
operatori nelle sedi di attuazione; in questo modo avranno la possibilità di:
• apprendere le modalità relazionali più adeguate per creare efficaci relazioni d’aiuto nei confronti
dell’utenza;
• conoscere e collaborare con le diverse figure professionali presenti nel proprio centro;
• apprendere competenze specifiche rispetto il lavoro di gruppo e una metodologia corretta (es. pre-
gruppo, gruppo, post-gruppo; supervisioni, ecc.);
• relazionarsi con i referenti di enti, associazioni o altre realtà presenti nel territorio;
• sviluppare la capacità di lavorare in team sulla base degli obiettivi generali e specifici che ispirano il
presente progetto;
• sviluppare la capacità di immedesimazione ed empatia, grazie al contatto costante con minori di
diverse età, esigenze e problematiche;
• sviluppare l’ascolto attivo;

                                                                                                          9
• acquisire una maggiore flessibilità nei rapporti interpersonali a seconda delle diverse tipologie di
minori con cui si entra in contatto (l’attenzione ai bisogni del singolo sarà utile al volontario per
imparare a modulare le proprie azioni e comunicazioni a seconda del soggetto con cui entra in
contatto);
• migliorare la capacità comunicativa, di comprensione ed espressione delle proprie emozioni.

B) C. ORGANIZZATIVE
• Attraverso il lavoro di gruppo con l’intera equipe di operatori, i volontari potranno partecipare
all’organizzazione delle attività previste dal progetto;
• ai volontari verrà insegnato attraverso gli incontri con gli OLP o altri formatori cosa sono i piani di
intervento personalizzati, le procedure in merito alla strutturazione di una scheda utente (con obiettivi
e attività specifiche calibrate su ogni minore) come vengono creati e gestiti, le verifiche successive.;
• per le attività di tempo libero collaboreranno con gli OLP nel progettare e avviare attività
ludico/ricreative rivolte all’utenza.
• Per le attività di socializzazione col territorio i volontari collaboreranno con gli OLP o altri operatori
e potranno apprendere come progettare, organizzare ed attivare contatti con realtà presenti nel
territorio e creare momenti di incontro con la cittadinanza locale.

C) C. PROFESSIONALI E/O TECNICHE
Grazie alla supervisione degli operatori esperti che i volontari affiancheranno, acquisiranno le seguenti
competenze:
• acquisizione della capacità di elaborare, realizzare e monitorare progetti personalizzati e collettivi in
favore di utenti svantaggiati e/o fragili (ai volontari verrà insegnato attraverso gli incontri con gli OLP
o altri formatori cosa sono i piani di intervento personalizzati, come vengono creati e gestiti, le
verifiche successive);
• acquisizione della capacità di lavorare in rete, a stretto contatto con cooperative sociali, associazioni
di volontariato, enti territoriali (scuole, Comuni, Asl, Tribunale dei Minori…);
• sviluppo della capacità di problem solving e gestione dei conflitti nelle situazioni di vita;
• sviluppo della capacità di organizzazione del lavoro e delle attività da svolgere;
• capacità di monitorare in itinere l’andamento dei progetti valutando la necessità di cambiamento in
vista di un miglioramento continuo.
• progettazione e realizzazione di attività ludico/ricreative rivolte all’utenza;
• progettazione, organizzazione e attivazione di contatti con realtà presenti nel territorio per creare
momenti di incontro con la cittadinanza locale.

D) ULTERIORI COMPETENZE
Grazie alla supervisione degli operatori esperti che i volontari affiancheranno, acquisiranno le seguenti
competenze professionali e tecniche:
• utilizzo della strumentazione tecnica d’ufficio: telefono, fax, archivi cartacei e virtuali;
• utilizzo del personal computer, scanner, stampanti.
• conoscenza dei metodi e delle applicazioni dei piani personalizzati e delle principali norme in
materia di assistenza socio-sanitaria;
• conoscenza e utilizzo dei principali strumenti di misurazione e valutazione: test, questionari,
colloqui;
• competenze nell’ambito della mediazione familiare e delle tecniche di colloquio coi genitori.
• uso dei piani di intervento personalizzato e dei rispettivi programmi informatici;
• uso internet per aggiornamento data base, sito, ricerche a diverso tema (es. iniziative presenti sul
territorio, mappatura risorse sul territorio etc.);
• uso strumenti tecnici durante le attività laboratoriali.

Il soggetto di natura privata Mimir (associazione di professionisti, psicologi e psicoterapeuti che si
occupa di studi nel settore della ricerca psico-sociale e della formazione di operatori sociali quali
educatori, assistenti domiciliari etc…) attesta le stesse conoscenze utili alla crescita professionale
(come sopra descritte ai punti A, B, C e D) acquisite dai volontari durante l’espletamento del servizio
civile con l’attuazione del presente progetto (si veda Convenzione in allegato). Il soggetto di natura
privata Mimir inoltre sosterrà il servizio dei volontari attraverso momenti di formazione e confronto
attestando ulteriori competenze acquisite quali:

                                                                                                         10
- Sviluppo di un progetto personalizzato di assistenza rivolto a minori in situazioni di disagio;
- Gestione delle dinamiche relazionali nel processo d’aiuto a minori in situazioni di disagio;
- Lavoro d’equipe nel settore socio-assistenziale;

FORMAZIONE SPECIFICA DEI VOLONTARI:
La formazione specifica, nel percorso formativo di Confcooperative, ha l’obiettivo di sviluppare nei
volontari le diverse competenze e capacità utili per la realizzazione efficace del progetto all’interno
delle SAP, aiutandoli a svolgere in maniera positiva ed efficace le attività previste nel progetto e
descritte alla voce 8.
Questo tipo di formazione si caratterizza per un carattere esperenziale e pratico oltre che teorico, per
sviluppare il know how, il “saper fare”, oltre che le conoscenze in tema di solidarietà sociale e di
assistenza ai minori, specificamente riferite al presente progetto.
DURATA
72 ore
Erogazione del 70% delle ore entro il 90° giorno dall’avvio del progetto e il 30% delle ore entro il
270° giorno dall’ avvio del progetto.
Il Modulo 4° “Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari nei progetti di
Servizio civile” verrà erogato entro i primi 90 giorni dall’avvio del progetto.

        Moduli                                          CONTENUTO                                     N°
                                                                                                     ORE

1° e 2° Modulo.             Gli incontri hanno lo scopo di permettere al volontario di avere         12
“Organizzazione del         delle informazioni specifiche sul contesto e sui diretti referenti in
servizio e della sede di    cui si trova a svolgere il proprio servizio.
attuazione             di        § Ruoli e funzioni del personale della Sap
progetto”.                       § Descrizione del servizio offerto dalla Sap
“Conoscenza           dei        § Orari di attuazione servizio
bisogni del territorio           § Modalità di accoglienza e dimissione
(comuni di Cagliari              § Organizzazione della giornata
(CA),             Quartu         § Obiettivi riferiti alle prestazioni di servizio
Sant’Elena(CA),                  § Programmazione delle attività settimanali
Quartucciu          (CA)    Tale modulo sarà erogato oltre che in sede d’aula anche “sul
Sant’Andrea         Frius   Campo” con la conoscenza diretta delle persone e del contesto di
(CA), Capoterra (CA)        riferimento e della Sap attraverso il sopraluogo delle strutture.
Domusnovas              e
Villanovaforru,
Villacidro
“Programmazione
delle      attività     e
modalità              per
l’attuazione          del
progetto”.

3° Modulo                   Gli incontri hanno lo scopo di permettere al volontario di avere
“I    destinatari   del     delle informazioni specifiche sull’utenza minorile con cui si             6
progetto, percorsi e        relaziona quotidianamente e sui percorsi educativi in atto. Il
modalità educative”         volontario sarà messo in grado di conoscere i casi singoli, con
                            particolare riferimento al background del minore, al percorso
                            avviato all’interno della struttura in base al progetto personalizzato
                            e ai casi di particolare svantaggio.
                            Questi moduli saranno differenti a seconda dell’età dell’utenza con
                            la quale le SAP operano (infanti – bambini – preadolescenti –
                            adolescenti o MSNA). I formatori caleranno le tematiche affrontate
                            nella peculiarità degli utenti coi quali i volontari opereranno.
                            Tale modulo sarà in parte erogato oltre che in sede d’aula anche

                                                                                                      11
“sul Campo” con la conoscenza diretta delle persone e del contesto.

                                                                                                     6
4° Modulo                   Gli incontri hanno lo scopo di formare i volontari impegnati nel
“Formazione           e     servizio civile ai fini di informarli sui rischi connessi al loro
informazione sui rischi     impiego nelle Comunità e case famiglia per minori (e nell’asilo
connessi all’impiego        nido per i volontari impegnati con la coop Piccolo Mondo).
dei     volontari    in     Nello specifico si affronteranno le tematiche di:
progetti di servizio            § Comportamento corretto da tenere per salvaguardare la
civile”                             salute e la sicurezza proprie e altrui sul luogo di lavoro
                                § Normativa sulla privacy e sul segreto professionale

5° Modulo                   Gli incontri hanno lo scopo di far emergere quali siano gli aspetti      6
“I mille aspetti del        connessi allo sviluppo psicologico, fisico e sociale della persona,
disagio. La peculiarità     per poi soffermarsi sul tema del disagio minorile. In seguito ad
del disagio minorile.”      alcuni concetti teorici introduttivi che forniranno le conoscenze di
                            base sul tema del disagio minorile di tipo personale e interpersonale
                            (soprattutto interno alla famiglia e col gruppo dei pari). Il modulo
                            sarà strutturato attraverso lavori di gruppo e role playing al fine di
                            permettere al volontario di avere ulteriori stimoli di riflessione.
                            Tale modulo sarà erogato oltre che in sede d’aula anche “sul
                            Campo” con la conoscenza diretta delle persone e del contesto di
                            riferimento.

6° Modulo:                  L’incontro ha lo scopo di creare un’occasione privilegiata per           6
“La relazione con           comprendere quali sono i meccanismi che intervengono ed
bambini e ragazzi in        influiscono nei rapporti con le persone in situazione di disagio.
situazione             di   Esserne consapevoli può aiutare a migliorare le relazioni
svantaggio        fisico,   interpersonali, soprattutto quando ci sia approccia all’utenza
psichico o sociale”.        minorile.
                            I temi trattati riguardano in modo più dettagliato:
                            § la relazione d’aiuto;
                            § il supporto al minore inteso come protagonista del suo percorso;
                            § la relazione con il minore: aspetti di criticità e modalità per
                            entrare in empatia.
                            Tale modulo sarà erogato oltre che in sede d’aula anche “sul
                            Campo” con la conoscenza diretta delle persone e del contesto di
                            riferimento.

7° Modulo:                  L’incontro ha lo scopo di aumentare, nel volontario, la                  6
“La     comunicazione       consapevolezza su come il proprio personale modo di comunicare
con      bambini    e       interviene e modifica i rapporti con i minori. L’importanza di
adolescenti e MSNA.”        questo modulo risiede nel fatto che il linguaggio (in tutte le sue
                            forme, verbale e non verbale), è lo stramento principale di
                            approccio all’altro, nonché di coinvolgimento e stimolazione del
                            minore.
                            I temi specifici sono:
                            § il processo comunicativo;
                            § i diversi stili di comunicazione interpersonale;
                            § la comunicazione verbale e non verbale;
                            § la comunicazione facilitata;
                            § l’ascolto attivo;
                            § comunicare con bambini e adolescenti: diverse complessità da
                            considerare;
                            § la comunicazione coi bambini piccoli: l’utilizzo dei sensi per
                            comunicare;
                            § la comunicazione con gli adolescenti: l’empatia.

                                                                                                     12
Tale modulo sarà erogato oltre che in sede d’aula anche “sul
                            Campo” con la conoscenza diretta delle persone e del contesto di
                            riferimento.

8° Modulo:                  Scopo del modulo è fornire ai volontari un quadro complessivo             6
“La realizzazione di        delle attività mirate a incrementare il portfolio di competenze dei
attività      educative,    bambini e ragazzi destinatari del progetto. Sulla base dell’età dei
didattiche, ricrea-tive     destinatari cambieranno, infatti, gli stimoli proposti e i metodi di
finalizzate         alla    realizzazione delle singole attività.
socializ-zazione e allo     Queste le tematiche:
sviluppo              di    § l’importanza di sviluppare le competenze all’interno di un piano
competenze           nei    personalizzato;
minori”.                    § la realizzazione di attività ricreative: metodi, strumenti, modalità
                            di attuazione;
                            § la realizzazione di attività didattiche: come realizzare sostegno
                            scolastico e programmi specifici volti all’acquisizione di
                            conoscenze;
                            § la differenziazione delle attività sulla base dell’età e della
                            specifica condizione del minore;
                            § attività educative e didattiche per i bambini piccoli: l’importanza
                            dell’aspetto ludico;
                            § l’utilizzo dello come sport canale espressivo e di socializzazione.
                            Tale modulo sarà erogato oltre che in sede d’aula anche “sul
                            Campo” con la conoscenza diretta delle persone e del contesto di
                            riferimento.

9° Modulo:                  L’incontro ha lo scopo di permettere ai volontari di saper utilizzare     6
“Territorio e servizio      degli strumenti di programmazione al fine di realizzare delle
civi-le”. “Progettare e     attività specifiche nel territorio. I temi specifici sono:
realizzare delle attività   § analisi del territorio a cui è rivolto il progetto;
nel territorio della        § analisi al target a cui è rivolto il progetto;
provincia di Cagliari”.     § realizzare attività di socializzazione sul territorio: finalità e
                            obiettivi, strutturazione di attività e tempi, strumenti di verifica
                            dell’efficacia del progetto;
                            § l’integrazione nel territorio: vincolo essenziale per un’esistenza
                            positiva ed appagante per il minore.

10° Modulo:                 Il contatto diretto con chi opera nel territorio (strutture pubbliche e   6
“Partecipazione attiva      private, partners di progetto) è una costante del presente progetto e
nella        comunità.      sarà, in ambito formativo, ulteriormente sviluppato come stimolo di
Incontro con realtà         riflessione e permetta ai volontari di conoscere le modalità del
associative       che       lavoro di rete. Questo modulo sarà fondamentale anche per
operano nel territorio      realizzare le attività di socializzazione che il progetto prevede per
interessato         al      incrementare il contatto sociale dei minori con la vita della
progetto”.                  comunità di appartenenza.

11. Modulo                  Nell’ambito dell’offerta formativa specifica per i volontari in           6
“Bilancio             di    servizio civile sarà strutturato, , un incontro sul bilancio delle
competenze”.                competenze e sulle opportunità legate al loro futuro professionale.
                            Pertanto si è pensato di articolare la giornata di formazione
                            affrontando le seguenti tematiche:
                            § Bilancio delle competenze acquisite;
                            § Costruzione curriculum vitae;
                            § Esperienze ex volontari già inseriti in ambiti lavorativi.
                            § Mappa delle opportunità.

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12.          Modulo   Lo scopo dell’incontro è quello di favorire un momento in cui sia       6
“Valutazione          possibile valutare l’esperienza vissuta, esaminando in modo
conclusiva”           obiettivo la propria crescita personale e professionale, col supporto
                      guidato del formatore.

DOVE PRESENTARE DOMANDA:
Solidrietà Consorzio Cooperativo Sociale
Via Sonnino 77 – 09125 – Cagliari
Tel. 070/6402236
www.consolidarieta.it

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