Dichiarazione ambientale Risultati relativi al 2018 Versione finale - Allegato G: JRC ISPRA
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COMMISSIONE EUROPEA Sistema di gestione ambientale Dichiarazione ambientale Risultati relativi al 2018 Versione finale Allegato G: JRC ISPRA Pagina G1 di G60 Allegato G: JRC ISPRA Dichiarazione ambientale CE, relazione 2018 Versione finale
Allegato G: JRC ISPRA PREFAZIONE Il Centro comune di ricerca della Commissione europea di Ispra (Joint Research Centre, JRC) svolge numerose attività di ricerca nei settori delle risorse e dei trasporti sostenibili, delle attività spaziali, della sicurezza, della migrazione, della salute e protezione dei consumatori, dell'efficienza energetica e dei cambiamenti climatici, della sicurezza nucleare e in alcuni aspetti specifici della crescita e dell'innovazione. Il sito, che si estende su 167 ettari di terreno, è ubicato sulla riva orientale del Lago Maggiore e comprende una superficie boschiva considerevole. Da tempo ci impegniamo a ridurre la nostra impronta ambientale, un obiettivo fondamentale per il nostro personale, le comunità vicine e la regione più in generale. EMAS è il sistema di gestione ambientale più rigoroso a disposizione ed è considerato lo standard di riferimento per l'eccellenza ambientale. Sin dall'inizio del 2012 ci siamo impegnati ad applicare EMAS, basandoci su sistemi di gestione certificati conformi alla norma ISO 14001 e ampliandoli ulteriormente. La nostra politica ambientale punta ad assicurare che i siti operino in maniera tale che tutte le attività che hanno un impatto ambientale siano pianificate ed eseguite nell'ottica di minimizzare i danni all'ambiente, prevenire l'inquinamento e migliorare le prestazioni ambientali. EMAS ci ha aiutato a concentrarci sugli aspetti ambientali dei nostri processi e servizi, e tale principio guida è stato pienamente integrato nei compiti dei servizi di gestione del sito, che si tratti di servizi di costruzione, ristrutturazione, dismissione o demolizione degli edifici, acquisto di forniture, gestione dell'energia e dei rifiuti, mobilità e trasporti. Tali servizi integrano processi, metodi di lavoro e materiali ecocompatibili ogni qual volta ciò sia possibile. Ispirati dallo slogan "Ispra Goes Smart" stiamo predisponendo una nuova strategia per lo sviluppo del sito da oggi al 2030. La nostra idea consiste nel trasformare il sito in un punto di riferimento europeo, un centro di ricerca moderno e aperto, gestito nel modo più sostenibile ed efficiente possibile, e che sia anche un ambiente di lavoro stimolante, gradevole e sicuro per le oltre 2 000 persone che vi lavorano quotidianamente. Attuare tale visione significa ridurre drasticamente la nostra impronta di carbonio massimizzando l'utilizzo delle energie rinnovabili, aumentando l'efficienza energetica dei nostri edifici e utilizzando mezzi di trasporto più sostenibili. La presente relazione illustra i risultati raggiunti dal sito di Ispra nell'ambito del sistema EMAS durante il 2018 ed è un elemento importante nell'ambito del ciclo di audit EMAS annuali, in quanto descrive dettagliatamente i nostri indicatori chiave ambientali, rendendo possibile un confronto pluriennale all'interno delle singole organizzazioni e tra le stesse. Costituisce una comunicazione trasparente delle nostre prestazioni rivolta alle autorità e al pubblico in generale, e apre pertanto la strada alla nostra ambiziosa strategia. Rien Stroosnijder Responsabile del sito Pagina G2 di G60 Allegato G: JRC ISPRA Dichiarazione ambientale CE, relazione 2018 Versione finale
Allegato G: JRC ISPRA Indice ALLEGATO G: JRC ISPRA .............................................................................................. 5 G1 Quadro generale degli indicatori chiave a Ispra ................................................ 5 G2 Descrizione delle attività del JRC di Ispra, contesto e principali portatori di interessi .............................................................................................................. 7 G2.1 Ubicazione e attività del sito .................................................................... 7 a) Impianti tecnici e infrastrutture del JRC di Ispra ......................................... 9 b) Installazioni nucleari .................................................................................. 10 c) Il programma di disattivazione ................................................................... 11 d) Attività di ricerca ........................................................................................ 12 e) Piano di sviluppo del sito 2030 ................................................................... 13 G2.2 Contesto – rischi e opportunità ............................................................... 16 G2.3 Portatori di interessi (stakeholder), obblighi di conformità, rischi e opportunità......................................................................................... 16 G3 Impatto ambientale delle attività del JRC di Ispra .......................................... 16 G4 Uso più efficiente delle risorse naturali ........................................................... 18 G4.1 Consumo energetico ............................................................................... 18 a) Edifici .......................................................................................................... 19 b) Veicoli ......................................................................................................... 22 c) Consumo di energie rinnovabili degli edifici e dei veicoli.......................... 24 G4.2 Consumo idrico ...................................................................................... 25 G4.3 Carta da ufficio e offset .......................................................................... 27 G5 Riduzione dell'impronta di carbonio e delle emissioni nell'atmosfera ............ 28 G5.1 Impronta di carbonio .............................................................................. 28 G5.2 Emissioni di CO2 prodotte dagli edifici.................................................. 30 a) Edifici (CO2 da consumo energetico) ......................................................... 30 b) Altri gas serra provenienti dagli edifici (refrigeranti)................................ 31 G5.3 Emissioni di CO2 prodotte dai veicoli .................................................... 32 a) Parco auto della Commissione ................................................................... 32 b) Missioni (viaggi di lavoro) e viaggi di lavoro locali (escluso il parco auto della Commissione) ........................................................................... 33 c) Spostamenti casa-lavoro ............................................................................. 33 G5.4 Emissioni totali di altri inquinanti atmosferici (CO e NOX) .................. 33 G5.5 Emissioni radioattive .............................................................................. 35 G6 Miglioramento della gestione e della raccolta differenziata dei rifiuti ........... 37 G6.1 Rifiuti non pericolosi totali..................................................................... 37 G6.2 Rifiuti pericolosi totali............................................................................ 40 G6.3 Raccolta differenziata dei rifiuti ............................................................. 41 G6.4 Scarico di acque reflue ........................................................................... 41 G6.5 Sistema di gestione dei rifiuti radioattivi................................................ 43 G7 Protezione della biodiversità ........................................................................... 45 Pagina G3 di G60 Allegato G: JRC ISPRA Dichiarazione ambientale CE, relazione 2018 Versione finale
Allegato G: JRC ISPRA G8 Appalti pubblici verdi (Green Public Procurement, GPP) ............................. 47 G8.1 Inserire i criteri GPP nei contratti di approvvigionamento .................... 47 G9 Dimostrazione del rispetto degli obblighi normativi e preparazione in casi di emergenza ........................................................................................................ 49 G9.1 Gestione del registro delle prescrizioni legali ........................................ 49 G9.2 Registrazione EMAS e conformità al regolamento EMAS .................... 50 G9.3 Prevenzione, gestione dei rischi e preparazione in casi di emergenza ... 50 G10 Comunicazione ................................................................................................ 50 G10.1 Comunicazione interna ......................................................................... 50 G10.2 Comunicazione esterna e gestione dei portatori di interessi ................ 53 G11 Formazione ...................................................................................................... 54 G11.1 Formazione interna ............................................................................... 54 G11.2 Formazione esterna ............................................................................... 55 G12 Costi e risparmi EMAS ................................................................................... 55 G13 Fattori di conversione ...................................................................................... 57 G14 Analisi dettagliata del sito: caratteristiche degli edifici e prestazioni di parametri selezionati (dati indicativi) .............................................................. 58 G15 Acronimi .......................................................................................................... 60 Pagina G4 di G60 Allegato G: JRC ISPRA Dichiarazione ambientale CE, relazione 2018 Versione finale
Allegato G: JRC ISPRA ALLEGATO G: JRC ISPRA Il trattato Euratom, firmato a Roma nel 1957 dai sei Stati membri fondatori (Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi), ha istituito la Comunità europea dell'energia atomica (Euratom). Dalla sua istituzione l'Euratom ha sostenuto lo sviluppo e la crescita di industrie attive nel settore dell'energia nucleare sicura per contribuire alla pace, alla salute e alla prosperità dei cittadini europei. A sostegno di questa missione, l'articolo 8 del trattato ha istituito un Centro comune di ricerca (JRC) con siti ubicati (inizialmente) in quattro Stati membri e con l'obiettivo di condurre attività di ricerca al massimo livello, comunicarne i risultati ai fini dell'elaborazione delle politiche e definire standard di sicurezza uniformi. In Italia è stato scelto il sito di Ispra. Le attività di quello che è diventato il JRC di Ispra sono state avviate nel 1958, con la costruzione del reattore nucleare Ispra-1 da parte del Comitato nazionale per l'energia atomica (CNEN). Successivamente, in base all'accordo tra il governo italiano e l'Euratom, il sito di Ispra è passato sotto la giurisdizione della Comunità europea, con atto ratificato il 1º agosto 1960 (legge italiana n. 906). Inizialmente il sito svolgeva ricerche in ambito nucleare. Tuttavia, all'inizio degli anni Novanta, è stato deciso di concentrare le sue attività su altri settori di ricerca, legati soprattutto all'ambiente e alla sostenibilità, alla salute e alla protezione dei consumatori, alla tutela e alla sicurezza dei cittadini. Attualmente è in corso la fase di pre-disattivazione (pre-decommissioning) della maggior parte degli impianti nucleari ubicati all'interno del sito (cfr. capitolo G2.1, lettera b). Ad oggi, in seguito alla riorganizzazione del JRC avvenuta nel luglio 2016, il sito di Ispra è sede di un'ampia gamma di servizi scientifici, tecnici e di supporto e tutte le direzioni del JRC sono fisicamente rappresentate all'interno del sito, nella loro interezza (ivi compreso l'ufficio del Direttore) oppure con almeno una o più Unità (o parti di esse) per le Direzioni che hanno sede in un altro sito del JRC. Per maggiori dettagli, si consulti l'organigramma del JRC al seguente indirizzo: https://ec.europa.eu/jrc/en/about/organisation. La gamma di attività del sito è così suddivisa: punti focali della ricerca non nucleare: risorse e trasporti sostenibili, attività spaziali, sicurezza, migrazione, salute e protezione dei consumatori, efficienza energetica e cambiamenti climatici, così come alcuni aspetti specifici della crescita e dell'innovazione; attività nucleari, tra cui la sicurezza nucleare e la disattivazione degli impianti nucleari storici esistenti; attività di ricerca orizzontale a sostegno della gestione delle conoscenze e dello sviluppo di competenze; servizi di supporto alla gestione del sito, comprendenti il suo sviluppo, la manutenzione, la logistica e la sicurezza sul lavoro, la protezione dell'ambiente e la sicurezza; gestione delle risorse (finanziamenti, appalti, risorse umane, informatica, ecc.); servizi della Commissione non afferenti al JRC quali i Servizi Medici (DG HR), l'Ufficio contabile (PMO) e la gestione delle infrastrutture sociali svolti dall'Ufficio per le infrastrutture di Bruxelles (OIB). Tra personale interno e personale esterno ospitato in sede, nel sito JRC di Ispra sono mediamente presenti ogni giorno quasi 2 300 persone, di cui quasi 1 750 sono dipendenti del sito di Ispra. Il sito accoglie annualmente oltre 40 000 visitatori. G1 Quadro generale degli indicatori chiave a Ispra Il JRC di Ispra comunica i dati relativi ai parametri EMAS dal 2014, sebbene tali dati siano, per la maggior parte, disponibili almeno a partire dal 2011. L'andamento annuale degli indicatori chiave comprendente l'andamento delle prestazioni e degli obiettivi è illustrato di seguito. Pagina G5 di G60 Allegato G: JRC ISPRA Dichiarazione ambientale CE, relazione 2018 Versione finale
Allegato G: JRC ISPRA Tabella G.1: Dati storici, prestazioni e obiettivi relativi agli indicatori chiave proposti per la rendicontazione a livello della Commissione Indicatori fisici: Valori storici Andamento delle prestazioni (%) dal: Obiettivo (numero, descrizione, unità) 2011 (1) 2014 2016 2017 2018 2011 2014 2016 2017 2020* Δ % (2, 3) valore (2) 1a) Energia degli edifici (MWh/persona) 53,22 44,32 43,32 42,86 42,16 -20,8 -4,9 -2,7 -1,6 -5,6 41,84 1a) Energia degli edifici (kWh/2) 502 404 385 376 368 -26,6 -9,0 -4,3 -2,0 -5,6 381,7 1c) Consumo di energia non rinnovabile (edifici) % 93,1 95,5 94,8 94,3 93,5 0,5 -2,1 -1,4 -0,9 -5,0 90,7 3 1d) Acqua (m /persona) 1 517 735 830 777 800 -47,3 8,8 -3,7 2,9 -5,0 698 1d) Acqua (L/m2) 14 297 6 705 7 372 6 808 6 983 -51,2 4,1 -5,3 2,6 -5,0 6 370 1e) Carta da ufficio (tonnellate/persona) 0,02 0,017 0,014 0,013 0,012 -48,8 -30,8 -13,7 -9,8 -20,0 0,014 1e) Carta da ufficio (fogli/persona/giorno) 22 16,5 14,2 13,6 12,2 -45,4 -26,2 -13,7 -9,8 -20,0 13,2 2a) CO2 edifici (tonnellate/persona) 12,39 10,44 10,17 10,11 9,89 -20,2 -5,3 -2,8 -2,2 -5,6 9,853 2a) CO2 edifici (kg/m2) 117 95,2 90,3 88,6 86,3 -26,0 -9,3 -4,4 -2,6 -5,6 89,9 2c) CO2 veicoli (g/km, costruttore) 191,0 189,6 182,9 165,3 -13,5 -12,8 -9,6 -5,1 181,3 2c) CO2 veicoli (g/km, effettive) 346 343,4 323,4 373,7 317,2 -8 -7,6 -1,9 -15,1 -5,1 325,9 3a) Rifiuti non pericolosi (tonnellate/persona) 0,474 0,491 0,389 0,507 0,546 15,1 11,1 40,4 7,6 NA NA 3b) Rifiuti pericolosi (tonnellate/persona) 0,057 0,021 0,027 0,027 0,021 -63,0 -1,6 -21,7 -23,2 NA NA 3c) Rifiuti sottoposti a raccolta differenziata (%) 71,3 81,5 79,1 81,3 85,8 20,4 5,3 8,5 5,6 9,3 89,1 Indicatori economici (EUR/persona) Consumo energetico (edifici) 1 775 1 079 1 294 1 495 -15,8 38,6 15,5 -5,0 1 687 Consumo idrico 162 183 132 96 -40,6 -47,5 -27,3 -5,0 154 Smaltimento rifiuti non pericolosi 120 115 133 149 119 -1 3,9 -10,2 -19,9 -5,0 108,9 Nota: (1) Primi dati comunicati; (2) rispetto al 2014; (3) piano d'azione annuale EMAS 2019 (% valori) * Obiettivo di miglioramento % per il periodo 2014-2020 NA: non applicabile I progressi complessivi degli indicatori chiave di prestazione verso gli obiettivi stabiliti per il 2020 rispetto ai valori di riferimento del 2014 sono molto positivi nella maggior parte dei settori interessati, in particolare per quanto riguarda il consumo energetico degli edifici (punto 1a), kWh/m2), il consumo di carta da ufficio (entrambi i punti 1e)), le emissioni di CO2 prodotte dagli edifici (punto 2a), CO2/m2) e le emissioni di CO2 prodotte dai veicoli (entrambi i punti 2c)), settori nei quali gli obiettivi per il 2020 sono già stati raggiunti. Si osservi che dal 2011 tutti gli indicatori chiave di prestazione registrano un miglioramento, che spesso è significativo. Un'analisi dettagliata delle cause relative di questi indicatori è presentata negli specifici capitoli. Il riesame intermedio degli indicatori chiave ambientali a livello di Commissione e di sito rispetto agli obiettivi inizialmente stabiliti per il periodo 2014-2020 ha determinato l'innalzamento degli obiettivi definiti per vari indicatori chiave, in particolare laddove l'obiettivo stabilito per il 2020 era già stato raggiunto. L'obiettivo relativo al consumo di carta è stato reso più ambizioso (da -9 % a -20 %), anche se i risultati hanno mostrato che alla fine dell'anno tale obiettivo era già stato superato (-30,8 %). Il JRC di Ispra ha proattivamente richiesto, nel bando di gara pubblicato lo scorso anno per l'appalto della fornitura di energia elettrica dalla rete italiana, che almeno il 60 % dell'energia fornita fosse rinnovabile. Da ottobre 2018 la fornitura è costituita al 100 % da energia rinnovabile. I parametri di riferimento EMAS del JRC di Ispra quali la popolazione o la superficie utile degli edifici possono variare su base annua e ciò può pertanto influire indirettamente su alcuni indicatori (chiave) EMAS. Tabella G.2: Parametri di riferimento EMAS 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 Popolazione: totale personale (interno ed esterno) 2 087 2 110 2 223 2 337 2 296 2 258 2 277 2 285 N. totale di edifici operativi 422 423 421 419 409 410 402 402 Superficie utile per tutti gli edifici (m2) 221 444 222 148 223 077 256 077 253 428 254 356 259 828 261 713 La popolazione del JRC di Ispra presenta un andamento fluttuante che non è sempre prevedibile. Nel 2017, per normalizzare i dati rispetto al resto dei siti EMAS della Commissione, il metodo per calcolare il personale effettivo è stato modificato e tiene conto solo del personale interno del sito e del personale esterno dotato di una postazione di lavoro. Il metodo di calcolo sopra illustrato è stato applicato anche a tutti gli anni precedenti. Tale metodologia ha influenzato negativamente gli indicatori chiave, dato che questi utilizzano il numero del personale permanente come denominatore. Nel 2018 la superficie utile del sito è aumentata complessivamente dello 0,7 %, in particolare a motivo del completamento di un edificio a tre piani con una superficie di 1 528 m2, che ospita il Centro di studi avanzati, in cui operano scienziati sia interni sia esterni. Pagina G6 di G60 Allegato G: JRC ISPRA Dichiarazione ambientale CE, relazione 2018 Versione finale
Allegato G: JRC ISPRA G2 Descrizione delle attività del JRC di Ispra1, contesto e principali parti interessatei G2.1 Ubicazione e attività del sito Figura G.1: Visualizzazione geografica del sito del JRC di Ispra (fonte: Google Maps) Ispra Il sito di Ispra si estende per circa 167 ettari e si trova a circa 70 km a nord-ovest di Milano, in Italia, come illustrato dalla Figura G.1, in un'area collinare tra il Lago Maggiore e il Lago di Varese, ad un'altitudine di circa 230 m sul livello del mare. Il sito comprende numerosi stagni e N molti ettari di vegetazione, composta principalmente da pini, betulle, querce, acacie e castagni. Lago Maggiore Figura G.2: Ubicazione del Rio Novellino e del torrente Acquanegra (fonte: Regione Lombardia, visualizzatore geografico) I principali corsi d'acqua superficiali che scorrono nelle vicinanze del sito sono il torrente Rio Acquanegra Rio Novellino Novellino, la cui sorgente è all'interno del sito e scorre principalmente verso nord-ovest, e il torrente Acquanegra, che scorre lungo il confine nord-orientale. Entrambi i torrenti confluiscono nel Lago Maggiore. Le condizioni meteorologiche del sito sono estremamente variabili e il tempo può cambiare JRC Ispra rapidamente. I mesi più freddi sono in genere Scala 1:15 000 dicembre e gennaio, mentre in estate le temperature medie sono superiori a 20 °C. Le precipitazioni medie nell'area sono di circa 1 500 mm; agosto e settembre sono generalmente i mesi più umidi, con le precipitazioni che possono superare i 150 mm in pochi giorni. La Figura G.3 mostra le tendenze annuali dei principali dati meteorologici2. Precipitazioni [mm] Precipitazioni giornaliere 2018 (mm) 2500 120 110 2000 100 90 1500 80 70 60 1000 50 40 500 30 20 10 0 0 2014 2015 2016 2017 2018 Precipitazioni [mm] 1976 1118 1468 798 1268 Ιαν Φεβ genn febbr Μαρ mar Απρ apr Μαϊ magg Ιουν giugno Ιουλ luglio Αυγ ag Σεπ sett Οκτ ott Νοε nov Δεκ dic 1 I codici NACE istituzionali associati alle attività del JRC di Ispra sono: 99.00 – Attività di organizzazioni ed organismi extraterritoriali; 71.2 – Collaudi e analisi tecniche; 72.1 – Ricerca e sviluppo sperimentale nel campo delle scienze naturali e dell'ingegneria; 35.11 – Produzione di energia elettrica; 35.30 – Fornitura di vapore e aria condizionata; 36.00 – Raccolta, trattamento e fornitura di acqua; 37.00 – Gestione delle reti fognarie. 2 Fonte: stazione integrata di monitoraggio atmosfera – biosfera – clima: http://abc-is.jrc.ec.europa.eu/. Pagina G7 di G60 Allegato G: JRC ISPRA Dichiarazione ambientale CE, relazione 2018 Versione finale
Allegato G: JRC ISPRA Radiazione solare Radiazione solare Radiazione solare Media annua totale [W/m2] 250,00 1000 200,00 750 150,00 500 100,00 250 50,00 0,00 0 2014 2015 2016 2017 2018 Media annua [W/m2] 220,67 143,42 147,19 155,94 147,50 genn Φεβ Ιαν febbr Μαρ mar Απρ Μαϊ apr magg giugno luglio Αυγ Ιουν Ιουλ ag Σεπ sett Οκτ ott nov Δεκ Νοε dic Ιαν genn Temperatura dell'aria Media annua totale [°C] Temperatura aria Temperatura aria 15,00 40 14,00 13,00 12,00 30 11,00 10,00 20 9,00 8,00 7,00 10 6,00 5,00 4,00 0 3,00 2,00 -10 1,00 0,00 2014 2015 2016 2017 2018 -20 Temperatura media annua totale (°C) 13,22 13,44 12,87 12,95 13,10 Ιαν febbr genn Φεβ mar Μαρ Απρ Μαϊ giugno apr magg Ιουν luglio Ιουλ Αυγ ag Σεπ sett Οκτ ott Νοε Δεκ genn nov dic Ιαν Figura G.3: Dati meteorologici principali presso il JRC di Ispra (precipitazioni, radiazione solare e temperatura dell'aria) L'umidità registrata all'interno del sito del JRC è generalmente elevata a causa della presenza di due grandi laghi nelle vicinanze. Il sito è generalmente ben protetto dai venti, ma l'analisi della rosa dei venti pluriennale indica che il vento dominante soffia verso sud ed è proprio in questa direzione che si registrano le velocità più elevate. Le attività e gli impianti principali del sito di Ispra sono ubicati all'interno della recinzione, come illustrato dalla Figura G.4. Alcune strutture si trovano al di fuori della recinzione, come la stazione di pompaggio situata sulla riva del Lago Maggiore, a circa 3 km dal sito di Ispra, e le Aree Sociali (gli appartamenti e le foresterie del JRC; circa sessanta appartamenti e venti posti letto; la Club House; le strutture di accoglienza per bambini e quelle sportive; l'edificio 51, le cui attività sono attualmente in fase di trasferimento). Tutte queste strutture rientrano nel campo di applicazione di EMAS. Le seguenti attività, sebbene ospitate sul sito di Ispra, sono escluse dall'ambito di applicazione di EMAS: la stazione dei Vigili del fuoco italiani; la caserma dei Carabinieri; l'ufficio di Poste Italiane; l'agenzia viaggi; la filiale di banca; l'edificio ENEA (filiale dell'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile). All'interno dei confini del sito vi sono circa 400 edifici, dei quali circa 140 sono pertinenze tecniche (bombolai, cabine di trasformazione, ecc.) e solo 80 sono occupati permanentemente da personale. Sono presenti alcuni nuovi edifici, ma molte delle strutture hanno più di venti anni. Circa il 60 % degli edifici risale agli anni Sessanta, il 15 % agli anni Ottanta e circa il 20 % agli anni Novanta. Solo pochi edifici sono di recente costruzione; questi ultimi sono stati progettati per creare un'area ad alta densità nella quale si possano concentrare le attività scientifiche. In particolare, due nuovi edifici efficienti dal Pagina G8 di G60 Allegato G: JRC ISPRA Dichiarazione ambientale CE, relazione 2018 Versione finale
Allegato G: JRC ISPRA punto di vista energetico (gli edifici 100 e 101, che ospitano ciascuno 250 persone) e le relative pompe di calore a recupero termico hanno migliorato sensibilmente l'efficienza energetica complessiva dell'infrastruttura di Ispra. L'efficienza energetica migliorerà ulteriormente quando sarà ultimato l'edificio 102, edificio a energia quasi zero (Nearly Zero Energy Building, NZEB), e sarà completata la riassegnazione del relativo personale e la demolizione dei pertinenti edifici. La mappa del sito del JRC di Ispra è consultabile nella Figura G.4. Figura G.4: Mappa del sito del JRC di Ispra a) Impianti tecnici e infrastrutture del JRC di Ispra La direzione del sito di Ispra, dipartimento R.I., è responsabile di fornire un adeguato livello di servizio di sito attraverso i seguenti impianti tecnologici: Pagina G9 di G60 Allegato G: JRC ISPRA Dichiarazione ambientale CE, relazione 2018 Versione finale
Allegato G: JRC ISPRA Tabella G.3: Installazioni del JRC di Ispra Periodo di Installazione Funzione esercizio Impianto di trigenerazione Energia elettrica, produzione di acqua calda e fredda Dal 2004 alimentato a metano Impianto di trattamento Trattamento delle acque prima dello scarico nel Lago Dal 1978 delle acque reflue Maggiore Dagli anni Stazione di pompaggio Approvvigionamento idrico dal Lago Maggiore Sessanta Disinfezione e distribuzione dell'acqua attraverso la rete del Dagli anni Stazione di filtraggio sito Sessanta Raccolta delle acque reflue dagli edifici e trasferimento Dagli anni Rete fognaria all'impianto di trattamento delle acque reflue Sessanta Stazione di trasformazione Riduzione della tensione elettrica e distribuzione attraverso Dagli anni dell'energia elettrica la rete del sito Sessanta (edificio 14) Cabine di trasformazione Riduzione della tensione elettrica e distribuzione attraverso Dagli anni dell'energia elettrica gli edifici Sessanta Dagli anni Sessanta, Stazione di rifornimento di Fornitura di carburante per il parco auto interno e altri completamente carburante impianti ristrutturata nel 2012 Distribuzione di tutti gli impianti necessari per il normale esercizio del JRC di Ispra (ad esempio i cavi elettrici, i tubi Dagli anni Gallerie tecniche dell'acqua calda e fredda, le condutture dell'acqua potabile e Sessanta dell'acqua di raffrescamento, i cavi ottici) Pompe di calore a recupero Produzione di energia da calore e da freddo per i nuovi Dal 2015 termico edifici (100-101) Impianti di produzione di Produrre energia elettrica e calore a partire da fonti Dal 2015 energie rinnovabili rinnovabili (impianti solari fotovoltaici e termici) Ridurre il flusso delle acque meteoriche che confluiscono Vasca di laminazione verso il Rio Novellino e incrementare il processo di Dal 2016 sedimentazione. b) Installazioni nucleari Le attività di sviluppo di un centro per la ricerca nucleare a Ispra sono cominciate nel 1958. Nel 1959 è diventato operativo il primo reattore (Ispra-1). Nel corso degli anni sono stati costruiti ulteriori impianti di ricerca e laboratori, compresi ESSOR (ESSais ORgel3), il secondo reattore nucleare, ed ECO (Esperienza Critica Orgel), il terzo reattore di ricerca, che è già stato smantellato. Le installazioni nucleari occupano circa 18 ettari, circondati da una recinzione con accessi controllati, all'interno del sito del JRC di Ispra. Tale area è prevalentemente coperta da boschi, e dai confini del sito sono visibili solo le ciminiere di ESSOR (alta 80 m) e di Ispra-1 (alta 40 m). Una piccola parte degli edifici della 3 ORGanique-Eau Lourde. Pagina G10 di G60 Allegato G: JRC ISPRA Dichiarazione ambientale CE, relazione 2018 Versione finale
Allegato G: JRC ISPRA Stazione di gestione dei rifiuti radioattivi (SGRR) è visibile solo in inverno, quando gli alberi hanno perso tutte le foglie. Gli impianti ancora in funzione sono: ADECO (Atelier Démantèlement Eléments Combustibles Orgel) – laboratorio per lo smantellamento di elementi combustibili ORGEL; Pozzi secchi – deposito di vecchi materiali e rifiuti nucleari; PERLA – Performance Laboratory; PUNITA – Pulsed Neutron Interrogation Test Assembly; SGRR – Stazione di gestione dei rifiuti radioattivi. Attualmente gli impianti nucleari in arresto di lunga durata4 sono: reattori nucleari di ricerca Ispra-1 ed ESSOR; ciclotrone: un tipo di acceleratore di particelle, in cui le particelle cariche sono accelerate da un campo elettrico a corrente alternata tra due grandi elettrodi in un campo magnetico costante generato da due grandi magneti. È stato dismesso nel 2014; LCSR – Laboratorio Caldo Studi e Ricerche: un laboratorio progressivamente dismesso negli anni Novanta; STRRL – Stazione di trattamento dei rifiuti radioattivi liquidi: impianto dismesso dopo 40 anni di esercizio e sostituito dalla nuova Stazione di trattamento degli effluenti liquidi (STEL). Un esempio di disattivazione completa è il RadioCHemistry Laboratory (RCHL), che è stato progressivamente dismesso negli anni Novanta. Il programma di disattivazione è stato completato nel 2010 e attualmente l'edificio è utilizzato come centro visitatori del JRC. Le attività nucleari del JRC di Ispra hanno essenzialmente un triplice impatto sull'ambiente: 1. emissioni radioattive causate dalle attività operative e dalle future attività di disattivazione (cfr. il capitolo G5.4 sulle emissioni radioattive); 2. la gestione dei vecchi rifiuti radioattivi e la produzione di rifiuti radioattivi nella fase di disattivazione (cfr. il capitolo G6.5 sul sistema di gestione dei rifiuti radioattivi); 3. l'uso indiretto delle risorse industriali convenzionali (cioè non dovute al carattere nucleare delle operazioni). c) Il programma di disattivazione Gli impianti nucleari del sito e la maggior parte degli impianti di ricerca nucleare sono attualmente in fase di disattivazione o di preparazione per la disattivazione5, il cui ambizioso obiettivo consiste nel ripristinare il sito nella sua condizione originaria (detto anche "prato verde" – green field) nella maggior parte delle ex aree nucleari entro il 2038. Il programma comprende le seguenti fasi: 1. rimozione dei materiali nucleari; 2. smantellamento degli impianti e rimozione dei rifiuti radioattivi; 3. riduzione di eventuale radioattività residua e indagine radiologica finale; 4. ripristino del "prato verde" esente da vincoli di natura radiologica. Il programma di disattivazione e tutte le attività nucleari realizzate nel JRC di Ispra avvengono nel pieno rispetto della legislazione italiana e sono soggette alle ispezioni dell'autorità italiana per la sicurezza nucleare (I.S.P.R.A.). Il programma di disattivazione, che verrà completato entro il 2038, è finanziato con un bilancio di circa 750 milioni di EUR. La valutazione degli impatti ambientali 4 Arresto (shutdown): interruzione delle attività nucleari. Questo temine non implica pertanto che gli impianti nucleari siano stati disattivati (decommissioned). 5 Disattivazione (decommissioning): l'ultima fase principale di un impianto nucleare coperta da licenza. Essa comporta l'interruzione dell'operatività di un impianto, garantendo al contempo la salute e la sicurezza del personale e della popolazione e la protezione dell'ambiente, e culmina nell'estinzione della licenza di impianto. Pagina G11 di G60 Allegato G: JRC ISPRA Dichiarazione ambientale CE, relazione 2018 Versione finale
Allegato G: JRC ISPRA connessi alla disattivazione degli impianti nucleari (reattori sia di potenza sia di ricerca) è parte integrante del processo di valutazione dell'impatto ambientale (VIA). Nel settembre 2015 il JRC di Ispra ha inviato al ministero dell'Ambiente, della tutela del territorio e del mare (MATTM) italiano una richiesta di avvio del processo di VIA. La fase preliminare e volontaria della VIA, nota anche come scoping, definisce le metodologie di valutazione e le procedure per l'analisi ambientale necessaria ai fini dello studio di VIA. Il processo di scoping punta inoltre a coinvolgere le comunità locali e tutti i portatori di interessi pertinenti. Durante la fase di scoping informare i portatori di interessi è facoltativo, ma fortemente raccomandato per garantire la trasparenza delle attività di progetto pianificate, conformemente ai requisiti EMAS applicati al JRC. Nel 2016 il JRC ha ricevuto dal MATTM6 e dalla Regione Lombardia una valutazione positiva sulla relazione di scoping e gli orientamenti per l'elaborazione del documento di VIA, noto anche come SIA (studio d'impatto ambientale). La pre-disattivazione (pre- fine della rimozione del combustibile nucleare decommissioning) è una fase intermedia tra le fasi operativa e di disattivazione (cfr. figura a sinistra). attività operative L'obiettivo principale del programma di attività di pre-decommissioning disattivazione e di gestione dei rifiuti del sito di Ispra7 consiste nel disattivare gli attività di decommissioning impianti nucleari dismessi e gestire i rifiuti risultanti così come quelli pregressi. autorizzazione di decommissioning L'SGRR (la Stazione di gestione dei rifiuti radioattivi) costituisce la struttura di supporto per la caratterizzazione, il trattamento, il condizionamento e lo stoccaggio dei rifiuti provenienti dalle attività di disattivazione. Essa è ubicata nella zona conosciuta come Area 40. L'impianto SGRR comprende: STEL (Stazione di trattamento degli effluenti liquidi), un impianto per gli effluenti liquidi (acquosi) lievemente contaminati da attività di livello basso e intermedio; è in grado di trattare 300 m3 all'anno mediante precipitazione e ultrafiltrazione, portandoli a livelli accettabili prima che ne venga autorizzato lo scarico fuori dal sito; STEL è operativo dal 2007; ISF (Interim Storage Facility), un impianto per lo stoccaggio temporaneo, in condizioni di sicurezza, di rifiuti radioattivi condizionati di livello basso e intermedio. È stato costruito nel 2013 e vi saranno temporaneamente stoccati solo i rifiuti radioattivi del JRC di Ispra, che verranno poi trasferiti definitivamente nel futuro deposito nazionale italiano. Un accordo transattivo tra la Commissione europea e il governo italiano ha stabilito che, a partire dal 1º gennaio 2018, il governo italiano sarà responsabile della disattivazione del reattore Ispra-1. I rifiuti radioattivi prodotti dallo smantellamento di Ispra-1 verranno gestiti dal JRC e stoccati temporaneamente all'interno del sito di Ispra (nell'ISF). d) Attività di ricerca Le attività di ricerca non nucleare del JRC di Ispra combinano la ricerca teorica e la ricerca sperimentale. Quest'ultima comprende analisi e test chimici, biologici e fisici in laboratori specializzati in loco, nonché il seguente elenco (non esaustivo) di grandi impianti8: laboratorio di riferimento dell'Unione europea per le alternative alla sperimentazione animale (EURL ECVAM); 6 http://www.va.minambiente.it/it-IT/Oggetti/Info/1571. 7 Per ulteriori informazioni consultare il sito http://dwm.jrc.ec.europa.eu. 8 Per ulteriori dettagli consultare le pagine internet del JRC, attualmente disponibili al seguente indirizzo: https://ec.europa.eu/jrc/en/research-facilities. Pagina G12 di G60 Allegato G: JRC ISPRA Dichiarazione ambientale CE, relazione 2018 Versione finale
Allegato G: JRC ISPRA laboratorio europeo per la gestione delle crisi (ECML); centro europeo di interoperabilità per i veicoli elettrici e le reti intelligenti; laboratorio europeo per la valutazione delle strutture (ELSA); laboratorio europeo delle misure elettromagnetiche (EMSL); centro europeo per la formazione sulla sicurezza nucleare (EUSECTRA); laboratorio europeo di riferimento per l'inquinamento dell'aria (ERLAP); impianto sperimentale europeo di energia solare (ESTI); stazioni di monitoraggio delle emissioni di gas a effetto serra; osservatorio atmosferico del JRC; laboratorio di ottica marina; laboratorio di nanobiotecnologia; infrastruttura di bioinformatica-tecnologia di sequenziamento di nuova generazione (NGS); laboratorio sulle emissioni dei veicoli (VELA). e) Piano di sviluppo del sito 2030 Il piano di sviluppo del sito 2030 (Site Development Plan 2030, SDP2030) è un documento prospettico globale che comprende tutti i piani e le idee per un sito moderno, che continuerà a guidare la ricerca dell'Unione europea adottando un approccio intelligente, sostenibile, aperto ed efficiente, come descritto di seguito: smart (intelligente) – rafforzare l'immagine del sito quale luogo in cui svolgere attività di ricerca all'avanguardia ("sito intelligente"), trasformandolo in un "laboratorio vivente" dotato di impianti di dimostrazione pratica di tecnologie avanzate e innovando il modo di vivere, lavorare e spostarsi sul sito; sostenibile – ridurre drasticamente l'impronta di carbonio del JRC massimizzando l'impiego delle energie rinnovabili, aumentando l'efficienza energetica degli edifici e utilizzando mezzi di trasporto più sostenibili, puntando così a ridurre il fabbisogno energetico complessivo del sito di almeno un quarto entro il 2030; aperto – trasformare il sito in uno spazio più aperto, accogliente e collaborativo per molte persone, adattando le infrastrutture in modo da promuovere l'ispirazione e la condivisione, garantendo nel contempo la sicurezza e la protezione del sito; efficiente – snellire e modernizzare i servizi di supporto del sito. L'ambizione dell'SDP2030 è quella di realizzare edifici a energia quasi zero in cui ospitare gli impianti di ricerca e il personale del sito, un impianto di trigenerazione moderno, una rete energetica pienamente all'avanguardia e fonti energetiche rinnovabili che ridurranno il fabbisogno di energia non rinnovabile. L'SDP2030 descrive il progetto di assicurare modalità di trasporto efficienti e sostenibili all'interno del sito, collegandole efficacemente con i trasporti gestiti dalle autorità locali al di fuori di esso. Per quanto riguarda in particolare il fabbisogno di energia, sono stati definiti i tre scenari seguenti rispettivamente per il 2022, il 2027 e il 2030. Scenario 2022 - Energia elettrica: pannelli fotovoltaici (potenza di picco 2 MW), nuovo impianto di trigenerazione (che utilizza il 15 % di biogas), approvvigionamento esterno (60 % di energia da fonti verdi). - Riscaldamento e raffrescamento: come nel 2016, nuove pompe di calore (centralizzate e nei nuovi edifici). - Completata la prima fase del piano di ristrutturazione edilizia e attuate misure in materia di efficienza (risparmio del 16 % rispetto al 2016). Pagina G13 di G60 Allegato G: JRC ISPRA Dichiarazione ambientale CE, relazione 2018 Versione finale
Allegato G: JRC ISPRA Energia elettrica Riscaldamento Raffrescamento Scenario 2027 - Energia elettrica: pannelli fotovoltaici (la potenza di picco raggiungerà 5,5 MW), nuovo impianto di trigenerazione (che utilizza il 20 % di biogas), approvvigionamento esterno (70 % di energia da fonti rinnovabili). - Riscaldamento e raffrescamento: come nel 2016, ma con il 20 % di biogas, nuove pompe di calore (centralizzate e nei nuovi edifici), impianto di trigenerazione. - Completata la prima fase del piano di ristrutturazione edilizia e attuate misure in materia di efficienza (risparmio del 16 % rispetto al 2016). Energia elettrica Riscaldamento Raffrescamento Scenario 2030 (impianto di trigenerazione utilizzato a fini di riserva e integrazione) - Energia elettrica: pannelli fotovoltaici (la potenza di picco raggiungerà 7,5 MW), nuovo impianto di trigenerazione (che utilizza il 20 % di biogas), approvvigionamento esterno (80 % di energia da fonti rinnovabili). - Riscaldamento e raffrescamento: caldaie (20 % di biogas), nuovo impianto di trigenerazione (che utilizza il 20 % di biogas), pompe di calore, impianto di cogenerazione a biomassa. - Raffrescamento: dispositivi elettrici di raffreddamento (80 % di energia elettrica verde), nuovo impianto di trigenerazione (che utilizza il 20 % di biogas), acqua di lago, pompe di calore, impianto di cogenerazione a biomassa. - Completata la seconda fase del piano di ristrutturazione edilizia (ulteriori risparmi). Pagina G14 di G60 Allegato G: JRC ISPRA Dichiarazione ambientale CE, relazione 2018 Versione finale
Allegato G: JRC ISPRA Energia elettrica Riscaldamento Raffrescamento Per quanto riguarda il piano di mobilità all'interno del sito, la direzione del sito sta attualmente esaminando tutte le possibilità per incrementare l'utilizzo di mezzi di spostamento e di trasporto sostenibili, incoraggiando in particolare le persone ad andare a piedi o in bicicletta o a utilizzare veicoli elettrici, e sta pianificando l'introduzione di una navetta che circolerà nel sito per trasportare visitatori e membri del personale in determinati luoghi a opportuni orari. La direzione del sito ha messo a disposizione biciclette di servizio e un apposito servizio di manutenzione. Si prevede inoltre di sviluppare ulteriormente il servizio di biciclette, utilizzando la tecnologia per sfruttarlo maggiormente. Le biciclette saranno ad esempio dotate di dispositivi di tracciamento che consentiranno di calcolare i chilometri percorsi e individuare i percorsi preferiti. Ciò consentirà alla direzione del sito di comprendere se e dove sono necessarie maggiori infrastrutture al fine di massimizzare le condizioni di sicurezza per le biciclette. Inoltre l'SDP2030 menziona esplicitamente un sistema di circolazione a senso unico all'interno del sito di Ispra e la successiva attribuzione di una corsia ai ciclisti e di un'altra ai veicoli rispettosi dell'ambiente. Pagina G15 di G60 Allegato G: JRC ISPRA Dichiarazione ambientale CE, relazione 2018 Versione finale
Allegato G: JRC ISPRA G2.2 Contesto – rischi e opportunità Comprendere appieno il contesto in cui opera un'organizzazione assicura un'elevata comprensione delle circostanze e degli aspetti importanti che potrebbero influenzare il modo in cui un'organizzazione gestisce le proprie responsabilità ambientali. Il JRC di Ispra ha definito le circostanze esterne ed interne che ne influenzano gli obiettivi utilizzando rispettivamente i criteri PESTLE (Political, Economic, Social, Technical, Legal, Environmental, cioè aspetti politici, economici, sociali, tecnologici, giuridici, ambientali) e ASCPF (Activities, Strategic direction, Culture & employees, Processes & systems, Financial, cioè attività, orientamento strategico, cultura e dipendenti, processi e sistemi, finanziari). I principali rischi individuati dall'analisi del contesto sono collegati ad aspetti economici (ad esempio necessità di maggiori risorse economiche per l'approvvigionamento energetico), ad aspetti sociali (allarmismo dovuto a eventuali comunicazioni errate, ad esempio notizie false) e al controllo dei processi gestiti dagli appaltatori. Il JRC di Ispra sta già attuando misure volte a migliorare le proprie prestazioni ambientali, in particolare per quanto riguarda l'attuazione del piano di sviluppo del sito di Ispra. Tali misure riguardano, tra gli altri aspetti, il miglioramento della gestione dell'energia del sito, anche attraverso il miglioramento dell'efficienza energetica di edifici e impianti e la promozione di una mobilità sostenibile. L'analisi del contesto interno ha evidenziato un buon livello di coinvolgimento e partecipazione del personale alla promozione di azioni ambientali e ha rilevato la possibilità di aumentare ulteriormente le competenze e la consapevolezza del personale attraverso corsi di formazione mirati, pianificati per il 2019. G2.3 Parti interessate (stakeholder), obblighi di conformità, rischi e opportunità Il JRC di Ispra ha individuato i suoi stakeholder interni ed esterni e si impegna a instaurare con loro relazioni trasparenti e tempestive, conformemente al regolamento EMAS. In particolare, il JRC di Ispra ha individuato le loro esigenze e aspettative principali, classificandole come "ruolo politico", "requisiti giuridici", "collaborazione" e "comunicazione". Quando il JRC di Ispra decide di far propria una "necessità" o un'"aspettativa" di una parte interessata che non è giuridicamente obbligatoria, questa diviene parte integrante dei suoi obblighi di conformità. I rischi principali evidenziati nell'analisi sono il danno d'immagine e la perdita di fiducia. Le misure inerenti a tali rischi si concentrano sulle attività di comunicazione. In particolare, il JRC di Ispra si impegna a comunicare le proprie prestazioni ambientali agli stakeholder esterni nel corso del Tavolo di confronto EMAS che si svolge annualmente, mentre gli stakeholder interni sono costantemente coinvolti attraverso misure di sensibilizzazione e relative campagne di comunicazione. Gli stakeholder interni comprendono il personale, la direzione e i sindacati, mentre quelli esterni sono: i Comuni limitrofi (Ispra, Brebbia, Cadrezzate, Travedona Monate); altri Comuni; altre amministrazioni pubbliche (per es. la Regione, la Provincia e i Vigili del fuoco); l'Organismo italiano competente per EMAS (Comitato Ecolabel Ecoaudit) e gli organismi di controllo ambientale (I.S.P.R.A., A.R.P.A. Lombardia); fornitori e subappaltatori; associazioni ambientaliste (ad esempio Legambiente); altre associazioni (ad esempio Unione degli industriali, Confindustria, Camera di commercio); i cittadini dell'UE. G3 Impatto ambientale delle attività del JRC di Ispra La presente sezione analizza gli aspetti ambientali rilevanti del sito. L'analisi degli aspetti ambientali è stata effettuata mediante una procedura specifica9, nell'ambito della quale sono stati identificati aspetti ambientali significativi, sintetizzati nella Tabella G.4. Il JRC di Ispra adotta misure per ridurre l'inquinamento (emissioni atmosferiche, produzione di rifiuti, scarico di acque reflue) e per utilizzare in modo più efficiente le risorse naturali (soprattutto l'energia e l'acqua). 9 P01, "Identificare e valutare gli aspetti ambientali", sistema di gestione ambientale. Pagina G16 di G60 Allegato G: JRC ISPRA Dichiarazione ambientale CE, relazione 2018 Versione finale
Allegato G: JRC ISPRA Inoltre, il JRC di Ispra aggiorna periodicamente il proprio studio sull'impronta ambientale dell'organizzazione (Organisation Environmental Footprint, OEF), analizzando l'impatto di tutte le attività dirette e indirette del sito in applicazione di un metodo scientifico riconosciuto10. I risultati dell'OEF contribuiscono a individuare le priorità del JRC di Ispra e sono un utile strumento di sostegno al processo decisionale per la Direzione. La Tabella G.4 riporta anche gli indicatori più pertinenti per gli aspetti ambientali significativi, insieme ad attività che sono state definite e convalidate dal Comitato Direttivo EMAS della Commissione europea e sono menzionate nelle sezioni seguenti. Ad Ispra i servizi della Commissione hanno effettuato un aggiornamento completo degli aspetti ambientali nel 2018, i cui risultati sono sintetizzati nella tabella seguente. Tabella G.4: Riepilogo degli aspetti ambientali significativi presso il JRC di Ispra Aspetto Impatto Categoria Attività, prodotto o servizio Indicatore ambientale ambientale 1a) Energia totale per gli edifici 1a i) Energia elettrica fornita Riscaldamento, raffrescamento, 1a ii) Gas fornito dalla rete Consumo di energia aerazione, apparecchiature elettriche e 1a) Energie rinnovabili generate elettrica (indiretta) e trasporti, impianto di trigenerazione; nel sito – FV di combustibili laboratori scientifici non nucleari; fossili manutenzione del sito e sviluppo delle 1b) Energia totale utilizzata dai infrastrutture; aree nucleari controllate veicoli di servizio Riduzione di 1c) Consumo totale di energie 1) Risorse risorse naturali non rinnovabili Uso di sostanze 1e) Consumo di carta da ufficio chimiche e di 1f) Consumo di carta offset materiali di Per attività di ufficio, stampa, formazione e comunicazione consumo, inclusa la carta Per ristorazione, impianti sanitari e 1d) Consumo di acqua nell'area Consumo idrico tecnici EMAS Edifici: HVAC e manutenzione delle 2a) Emissioni totali degli edifici attrezzature legate all'energia Trasporto: trasferte di lavoro e 2c) Emissioni di CO2 dei veicoli Inquinamento del sito spostamenti casa-lavoro Emissioni di CO2, atmosferico, 2d) Emissioni atmosferiche NOX, CO cambiamenti Attività del sito: impianto di 2) Aria totali degli edifici (CO, NOx) climatici trigenerazione; laboratori scientifici non nucleari; manutenzione del sito e sviluppo delle infrastrutture; aree nucleari controllate Riduzione dello Nei frigoriferi e nei sistemi di 2b) Gas refrigeranti Emissioni di HCFC strato di ozono raffrescamento Rilascio radioattivo Inquinamento Effluenti radioattivi gassosi Generato da aree nucleari controllate nell'atmosfera11 atmosferico Inquinamento Generato da ristrutturazioni/riparazioni Indicatore 2c / piano di mobilità 2) Aspetti locali Polveri e rumori acustico e di edifici, dai viaggi del personale e atmosferico dal parco auto della Commissione Inquinamento 3a) Rifiuti non pericolosi totali Laboratori medici, impianti sanitari, Produzione di rifiuti atmosferico, delle 3b) Rifiuti pericolosi totali attività di pulizia, manutenzione e pericolosi e non acque e/o del 3c) Percentuale di rifiuti 3) Rifiuti ufficio, informatica e ristorazione, pericolosi suolo, rischi per la differenziati laboratori scientifici non nucleari biodiversità Rifiuti nucleari12 Inquinamento Generato da aree nucleari controllate Quantità di rifiuti Rischio di Impianti sanitari e tecnici, impianto di 3d) Scarico di acque reflue Scarico di acque eutrofizzazione, trattamento delle acque reflue, reflue dall'impianto 3) Acqua inquinamento laboratori scientifici, gestione del sito di trattamento delle delle acque e del e infrastruttura, aree nucleari acque reflue suolo controllate 10 L'OEF si basa sulla raccomandazione 2013/179/UE della Commissione, del 9 aprile 2013 – allegato III "Guida all'impronta ambientale delle organizzazioni (OEF)". 11 Le emissioni radioattive nell'ambiente (nell'aria e nell'acqua) sono autorizzate e controllate dall'Autorità Italiana di Controllo, alla quale il JRC di Ispra invia ogni anno una relazione dettagliata. 12 Si precisa che i rifiuti nucleari non vengono attualmente smaltiti, in quanto sono in corso interventi preparatori. Pagina G17 di G60 Allegato G: JRC ISPRA Dichiarazione ambientale CE, relazione 2018 Versione finale
Allegato G: JRC ISPRA Aspetto Impatto Categoria Attività, prodotto o servizio Indicatore ambientale ambientale Contaminazione del suolo e delle acque sotterranee Emissioni Inquinamento Effluenti radioattivi liquidi radioattive nelle delle acque e del Generato da aree nucleari controllate acque reflue13 suolo Distruzione 4a) Superficie edificata dell'habitat e dei Nel contesto della politica edilizia Scelta di siti e tipo 4) Biodiversità rilievi naturali, della Commissione (approccio basato di edifici inquinamento sul ciclo di vita) visivo Prestazioni 5a) Contratti > 60 000 EUR con ambientali degli Integrazione nei contratti di clausole criteri "eco" Impatto 5) Appalti appaltatori. ambientali: influenza del contratto 5b) Prodotti "verdi" nel catalogo ambientale pubblici (indiretti) Sostenibilità e tramite acquisti "sostenibili" di forniture per uffici causato da terzi impatto di prodotti e Approccio basato sul ciclo di vita. servizi selezionati14. Aspetti ambientali 5a) Contratti > 60 000 EUR con Impatto 5) Finanziamento indiretti legati ai Tenere conto dell'ambiente nella scelta criteri "eco" ambientale (indiretto) programmi da e nella valutazione dei progetti 5b) Prodotti "verdi" nel catalogo causato da terzi finanziare15 di forniture per uffici 6) Rischi Perdite di carico, Nel contesto della consegna, del Pianificazione in caso di Inquinamento ambientali malfunzionamenti, deposito e dell'utilizzo di sostanze emergenza, rispetto degli atmosferico, delle (rispetto degli dispersioni, chimiche/combustibili impiegati per la obblighi normativi: acque e/o del obblighi normativi fuoriuscite di manutenzione degli impianti tecnici, la 6a) Edifici registrati EMAS suolo, rischi per la e preparazione in sostanze chimiche, gestione dei rifiuti, lo stoccaggio e la salute casi di emergenza) gas, rifiuti, ecc. prevenzione degli incendi L'analisi degli aspetti ambientali significativi ha individuato rischi, opportunità e misure da adottare. I principali rischi individuati sono: l'aumento dei costi per l'acquisto dell'energia; il mancato rispetto della Politica ambientale del JRC di Ispra; l'aumento del costo della gestione dei rifiuti; i possibili danni alla reputazione del JRC di Ispra. Le principali opportunità sono: la ristrutturazione degli impianti degli edifici che consumano energia; la riduzione dei costi per la gestione dei rifiuti; la riduzione dei costi per l'acquisto di beni attuando appieno i principi dell'economia circolare. Le principali misure esaminate per gestire i rischi e le opportunità sono: l'attuazione del piano di sviluppo del sito di Ispra; maggiori comunicazioni al personale in merito ai comportamenti che riducono il consumo di energia; la promozione di attività di riduzione dei rifiuti; il miglioramento della raccolta differenziata dei rifiuti nel sito. G4 Uso più efficiente delle risorse naturali G4.1 Consumo energetico 13 Cfr. nota precedente. 14 Ad esempio trasporti, uso delle risorse naturali, ciclo di vita dei prodotti, riciclaggio, gestione dei rifiuti, ecc. 15 Possono includere danni alla biodiversità e alle risorse naturali locali ed emissioni dovute a progetti di costruzione/sviluppo, ecc. Pagina G18 di G60 Allegato G: JRC ISPRA Dichiarazione ambientale CE, relazione 2018 Versione finale
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