Customer Experience - TREND 1/2019

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Customer Experience - TREND 1/2019
Sommario
           TREND           CheBanca! — P. 6
                           Essere e fare banca, oggi.
           1/2019          L’ossessione della customer
                           experience

                           SCENARI — P. 23
                           La customer experience di
                           successo? Mette il cliente in
                           secondo piano

                      Customer
                      Experience

1                   Customer Experience Trend
Customer Experience - TREND 1/2019
Editoriale

                           Benvenuta economia
                           dell’esperienza

                            L
                                   a società in cui viviamo ci ha abituati molto in fretta a una nuova
                                   normalità, quella del cambiamento continuo. Ridefinendo le mo-
                                   dalità di relazione, comunicazione e interazione tra brand/aziende
                                   e persone. Si parla di economia dell‘esperienza a indicare una
                                   forte richiesta da parte della domanda non più di prodotti ma di
                       esperienze uniche, personalizzate, addirittura, ‘memorabili’ attraverso servizi
                       e contenuti (meglio se in chiave digitale). Un contesto che porta i clienti a
                       essere meno fedeli a un brand, disposti in breve tempo a instaurare una
                       nuova relazione, anche temporanea, con qualcun altro che offre servizi e
                       contenuti più vicini ai desideri del momento. Ecco che allora anche i processi
                       aziendali cambiano e che innovazione tecnologica e Customer Experience
 di
                       entrano a gamba tesa nelle strategie di qualsiasi business. Secondo una
 Luciano D‘Arcangelo,
                       recente indagine di IDC, circa il 52% delle aziende europee identifica la
 Analytics e Customer
                       Customer Experience come massima priorità di business insieme al tema
 Intelligence Solution
                       dell‘innovazione. Una sfida che sarebbe erroneo pensare di affrontare con
 Manager SAS
                       una vista unidirezionale sul cliente e senza le adeguate tecnologie a suppor-
                       to. Siamo sicuri che il cliente sia solo quello esterno? Senza svelarvi troppo,
                                                          vi anticipo che all‘interno di questo numero

“
                                                          vedremo come l‘employee experience, ad
    Si parla di economia dell‘esperienza a                esempio, sia fondamentale nelle strategie
    indicare una forte richiesta da parte                 aziendali rivolte alla customer experience. E
della domanda non più solo di prodotti ma come gli analytics in real-time siano cruciali
                                                          nell‘identificare il bisogno, palese o latente,
anche di esperienze uniche, personalizzate, delle persone nell‘esatto ‘moment of truth’.
addirittura ‘memorabili’ attraverso servizi               Da una recente ricerca condotta da Harvard
e contenuti                                               Business Review Analytic Services risulta
                                                          tuttavia che la maggior parte delle azien-
                                                          de non è ancora pronta nel fornire servizi
                       in real-time*. Certo il contesto di continuo cambiamento non aiuta, non
                       abbiamo ancora fatto in tempo ad adattarci alla sfida dell‘omnicanalità che
                       già si parla di no-canalità. Eppure, esempi virtuosi, come quello di L‘Oréal
                       o del Ristorante Radici e dello chef Valentinetti, di CheBanca! e di altri vir-
                       tuosi brand che trovate nelle pagine di questo numero, dimostrano che la
                       via è tracciata. Una via fatta di costante e continua attenzione al cliente, di
                       relazioni e reazioni emozionali che, se opportunamente analizzate, portano
                       l‘esperienza di marca a un livello molto più profondo.

                                     Scarica la ricerca ‘Real-Time Analytics. La chiave per
                                     comprendere i clienti e garantire la miglior customer
                                     experience’ realizzata da Harvard Business Review Analytics
                                     Service, con la collaborazione di SAS, Accenture Applied
                                     Intelligence e Intel e scopri il punto di vista di oltre 500
                                     manager a livello global

  2                                                       Customer Experience Trend
Customer Experience - TREND 1/2019
Content

                                                            13                              casi applicativi

                                                            L‘Oréal e l‘esperienza ‘del bello’:
                                                            il senso della felicità e della
                                                            diversità
                                                            Per declinare il concetto del bello, occorre essere
                                                            al servizio del consumatore per permettergli di
                                                            esprimere il meglio di sé. La bellezza deve partire

6
                                                            da una ricerca personale, da uno stato di benessere
                                                            che è molto più profondo.

                                      COVER STORY

Essere e fare banca, oggi.
L‘ossessione della customer
experience
Intervista ad antonio Fratta Pasini,
CMO di CheBanca!
L‘eccellenza si costruisce ogni giorno attraverso
una relazione continua fatta di attenzione ai bisogni

                                                            17
e una perfetta simmetria informativa real-time tra
i diversi canali della banca.

9
                                                                                                      scenari

                                                            Fiducia, conoscenza e servizio
                                              INSIGHT
                                                            alla base della nuova relazione
Customer Experience: una reale                              con il cliente
opportunità di differenziazione                             Dall'omnicanalità alla No-canalità: l'esperienza
DI Ivano Ortis, Vice President IDC Financial,
                                                            del cliente si modella attraverso la capacità dell'a-
Manufacturing and Retail Insights
                                                            zienda di conoscere, capire e servire il cliente.
Nuovi modelli di consumo portano le aziende a               Quando vuole lui.

                                                            21
creare modelli di business basati sulla customer
experience, dove le esperienze diventano conte-
stuali e servizi e prodotti trovano i clienti. Dati, con-
siderazione e raccomandazioni per differenziarsi.                                               INFOGRAFICA

                                                            Marketing Agenda:
                                                            le priorità sul tavolo del CMO
Customer Experience - TREND 1/2019
35                        MERCATI EMERGENTI

                                                    Customer Experience,
                                                    vista dal cliente
                                                    di Gianluca Diegoli, professore
                                                    in E-commerce e Web Marketing
                                                    Università IULM
                                                    Oggi i clienti non sono più disposti ad aspettare,

23
                                                    faticare, nemmeno per i sedicenti lovebrand. Non
                                                    fanno sconti. Il brand più importante per loro sono
                                                    loro stessi.
                                       Scenari

La customer experience di
successo? Mette il cliente in
secondo piano
DI Alberto Maestri, Digital Editor,
Chief Content Officer e influencer
Non esistono una ‘customer’ experience e una
‘employee’ experience: piuttosto, esiste l‘expe-
rience pensata per le persone.

27                                     FUTURO
                                                    38                             CASI APPLICATIVI

Emozioni, esperienze, opinioni,                     Radici: tra terra e gusto lo Chef
sentimenti, valori delle persone:                   Andrea Valentinetti vuole far
un futuro di umanizzazione                          ‘stare bene’ i suoi clienti
                                                    Ricerca dell‘eccellenza attraverso qualità e spe-
del dato                                            rimentazione; obiettivi che, come in una grande
di Furio Camillo, Professore di Statistica          azienda moderna, si raggiungono con il gioco
aziendale Università di Bologna e                   di squadra, le giuste competenze e una visione
Responsabile scientifico DataScienceLAB             imprenditoriale che non trascura marketing e
Misurare l‘experience attraverso alcuni esempi      comunicazione.
concreti: modello Glaxi, progetto di Fondazione

                                                    43
Cariplo, caso La Barbiera. Perché non c‘è azienda
o settore che non sia oggi ossessionato dalla
customer experience.                                                            Approfondimenti

31
                                                    L‘intelligenza Artificiale per
                                                    migliorare la CX
                                       Futuro
                                                    di VINCENZO COSENZA,
                                                    Marketing Director di Buzzoole
Ottosunove, le emozioni sono la                     L‘impatto che le tecnologie stanno avendo sulle
porta di ingresso dell‘experience                   nostre vite è più profondo ed esteso che in pas-
Il ruolo delle neuroscienze per capire al meglio    sato. Ogni aspetto della nostra esistenza ne è
l‘impatto degli stimoli di marketing e comunica-    coinvolto: dalla gestione del lavoro, alla relazione
zione sull‘emozione delle persone. Le scelte sono   interpersonale, fino a toccare il nostro rapporto
un bilanciamento tra istinto e razionalità.         con le aziende, il nostro essere consumatori.
Customer Experience - TREND 1/2019
COVER STORY

Essere e fare banca, oggi.
L‘ossessione della
customer experience
Una customer experience ‘diversa’ significa anche ‘migliore’?
Per Antonio Fratta Pasini, CMO di CheBanca! l‘eccellenza si
costruisce ogni giorno attraverso una relazione continua fatta
di attenzione ai bisogni e una perfetta simmetria informativa
real-time tra i diversi canali della banca.

               Intervista
               ad Antonio Fratta Pasini,
               CMO di CheBanca!
Customer Experience - TREND 1/2019
L
 Cover story

                                                      a digitalizzazione dei processi e i nuovi modelli di servizio
                                                      hanno portato a grandi cambiamenti nel settore banca-
                                                      rio. L’integrazione fisico-digitale, in una parola ‘phigital’
                                                      sta riscrivendo le regole della customer experience. Ma
                                                      non basta. Serve una vera ‘ossessione’ per la customer
                                          experience perché il rischio è di essere condannati a una perenne
                                          e frustrante rincorsa. Si tratta di un tema non solo di capability IT,
                                          ma anche di organizzazione del lavoro – come ci spiega Antonio
                                          Fratta Pasini, CMO di Che Banca! – tra i precursori del modello mul-
                                          ticanale in Italia, con un layout completamente nuovo di servizio,
                                          e tra le realtà che hanno saputo meglio rimodulare la customer
                                          experience, coniugando conoscenza del cliente e livello di servizio.

  La digitalizzazione dei processi ha introdotto
     grandi cambiamenti nel mondo bancario.
                    Qual è il suo punto di vista? Siamo passati dalla digitalizzazione come strumen-
                                   to di efficienza alla digitalizzazione come strumento di relazione e
                                   valorizzazione della customer base. Oggi, per una banca ci sono
                                   tutte le premesse per la piena realizzazione del precision banking,
                                   ovvero la possibilità di disegnare modelli di servizio su misura in
                                   funzione del valore generato dal cliente.

      Sul fronte della customer experience, le
banche stanno cercando di recuperare terreno.
Inseguire il modello Fintech è la strada giusta? Il modello Fintech sta avendo il grande ruolo di
                                  acceleratore del cambiamento all’interno di un settore che fino a
                                  pochi anni fa guardava alla digital transformation più come a un
                                  adeguamento normativo che a una reale opportunità di business.
                                  Le banche più virtuose si troveranno alla fine del percorso con i loro
                                  clienti, con un ecosistema digitale ‘vivo’ e in grado di adattarsi più
                                  velocemente ai bisogni dei diversi stakeholder, clienti, investitori,
                                  imprese, famiglie e privati.

I tre elementi in ordine di importanza del modello Fintech.

            1. Single Focus                            2. Digital First                         3. Pricing & Data
 Le Fintech si caratterizzano per una        Il customer journey è totalmente              Le Fintech offrono servizi in
  strategia d‘ingresso estremamente          ottimizzato per il mobile. E non si     modalità gratuita o al più freemium,
  mirata su una specifica area d‘affari       tratta della conseguenza di una          coerentemente con una strategia
   della banca (come i pagamenti, il         strategia focalizzata su un target       aggressiva di customer acquisition.
lending, il wealth management, etc.),      specifico. Partire dal mobile significa   Dall‘interazione dei clienti con le loro
 e con i presupposti architetturali per   ripensare i processi, semplificandoli al     piattaforme, è possibile elaborare
 scalare molto rapidamente anche in                        massimo.                       molti più dati e monetizzarli.
partnership con altri soggetti/Fintech.

 6                                                               Customer Experience Trend
Customer Experience - TREND 1/2019
Cover story                                        CheBanca!

                     Che cosa è l‘eccellenza
                nella customer experience? L‘eccellenza è innanzitutto un giudizio che deve
                             essere espresso dal mercato e quindi riconosciuto dai clienti, dalla
                             popolarità positiva del brand e dai ricavi. Le nuove realtà devono
                             confrontarsi continuamente con la capacità di attrarre nuovi clienti
                             e con il costante fine-tuning del modello di servizio. E non a caso,
                             molte fintech, hanno aggiunto un elemento umano in appoggio
                             all’esperienza full-digital. La comprensione delle esigenze del cliente
                             e la conoscenza della sua storia sono i veri KPI su cui sviluppare
                             una customer experience eccellente e personalizzata.

            Ma è possibile costruire un vero
        rapporto personalizzato che includa
                esperienza fisica e digitale? L’ascolto è sicuramente la base per riuscirci. Molti
                              misurano la customer experience, ma non sono in grado di gestirla
                              realmente e di trasformarla in valore per il cliente. La mancanza
                              di integrazione tra le diverse fonti di dati e di riconoscimento del
                              cliente è tra le prime cause di una bad experience. In una società
                              di servizi multicanale come la banca, è indispensabile che i diversi
                              canali siano costantemente aggiornati e condividano le medesime
                              informazioni nello stesso momento.

    La banca può diventare una piattaforma
              di nuovi servizi per il cliente? È una possibilità, a patto che prima sappia fare bene
                              quello per cui è nata ribadendo e rimarcando la sua peculiarità. Più
                              che sviluppare nuovi servizi direttamente, oggi esistono concrete
                              opportunità per mettere a fattor comune le proprie customer base
                              offrendo accesso in maniera integrata a numerosi prodotti e servizi
                              sviluppati in collaborazione con altri partner. Personalmente, riten-
                              go più facile che la banca si aggreghi a piattaforme già esistenti,
                              piuttosto che lanciarsi nel mondo dell’e-com in generale.

              “    Siamo passati dalla digitalizzazione
                   come strumento di efficienza alla
               digitalizzazione come strumento
               di relazione e valorizzazione della
               customer base, un fenomeno trasversale
               sia in termini di età che di patrimonio.

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Customer Experience - TREND 1/2019
Cover story                                              CheBanca!

 Le nuove regole sui pagamenti digitali aprono
le porte a nuovi soggetti, come Apple, Amazon
    e Google. Con quale rischio per le banche?
                                                        Con la PSD2 i clienti continueranno ad avere conti
                                       presso diversi operatori, ma potranno monitorare e disporre paga-
                                       menti da un unico conto che offrirà servizi di account aggregation.
                                       Non è detto che i clienti scelgano una banca per fare tutto ciò, e
                                       soprattutto non è detto che nei prossimi anni non si arrivi a inclu-
                                       dere anche il mondo degli investimenti, oggi fuori perimetro PSD2.

         E quale potrebbe essere l‘impatto sulla
                         customer experience? La spinta a fornire i dati, oltre che dal regolatore,
                                arriverà dai clienti stessi che domanderanno alle proprie banche
                                di ‘agganciarsi’ agli AISP. Tra performance di business e customer
                                experience esiste una correlazione diretta, le aziende lo sanno. Più
                                le banche riusciranno a riempire l’esperienza del cliente di contenuti
                                pertinenti e personalizzati in ottica omnicanale, più le persone intera-
                                giranno e svilupperanno un attaccamento nei confronti dell’istituto.

             È possibile un futuro senza banche? Certamente. La vera domanda è che futuro sarebbe?
                                    Se poi vogliamo distinguere le banche dai servizi che offrono, già
                                    nel 1994, Bill Gates affermava che ‘banking is necessary, but banks
                                    are not’. Dietro questa frase, che personalmente scrivo in tutte le
                                    mie agende, c’è un monito per chi fa questo mestiere: Dobbiamo
                                    trasformare il banking da qualcosa che ‘devo’ fare a qualcosa che
                                    ‘voglio’ fare. Solo cosi avremo davvero guadagnato la fiducia dei
                                    nostri clienti.

La customer experience tra digital e mobile banking: cosa scelgono i clienti oggi?

Boom del mobile banking con il raddoppio
degli utenti (+106%), passati dai 3,5 milioni
del 2015 ai 7,3 del 2018: quasi quattro
                                                         19,2 mln                      (il 62,4% degli
                                                         italiani online maggiorenni) di italiani accedono
correntisti online su dieci (38%) sono utenti            regolarmente ai propri conti correnti attraverso
di mobile banking                                        l’online, tramite web o app
Fonte: CheBanca! Digital Banking Index 2018              Fonte: CheBanca! Digital Banking Index 2018

Lo smartphone si attesta come                            Nel periodo 2011–2017, i dati disegnano
il dispositivo preferito sia per                         un panorama di grandissima concentrazione
operazioni informative che                               che ha portato da 740 banche a 538. Nello
dispositive                                              stesso periodo di tempo, gli sportelli sono
Fonte: ABI Lab-Doxa                                      passati da 33.607 a 27.347: 6.260 in meno
                                                         Fonte: Banca d‘Italia

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Customer Experience - TREND 1/2019
INSIGHT

    Customer Experience:
    una reale opportunità
     di differenziazione
                             di Ivano Ortis,
                             Vice President – IDC Financial, Manufacturing
                             and Retail Insights
                             @ivanoortis

     IDC prevede che la spesa mondiale relativa ai software di customer
     experience passerà dai 121 miliardi di dollari del 2018 ai 169 miliar-
     di del 2022, con una crescita di circa il 40%. In Europa si attesterà
     a 47 miliardi di dollari nel 2022, dai 34 del 2018. Basterebbero solo
     questi numeri per far comprendere le proporzioni di questo feno-
     meno e quanto la customer experience sia diventata una priorità
     strategica per la maggior parte delle aziende in diversi settori, dal
     retail al manifatturiero, dal finanziario alle telco, senza dimenticare
     il comparto energetico e la sanità. Di fatto, come evidenziato da una
     recente ricerca IDC, circa il 52% delle aziende europee identifica la
     customer experience come massima priorità di business insieme
     al tema dell‘innovazione. Anche il 48% delle organizzazioni italiane
     riconosce l‘importanza di questi due ambiti per poter competere
     nel breve e nel lungo periodo.

         CASI DI SUCCESSO
         I casi di successo di aziende che stanno investendo in progetti
     di customer experience sono sempre più frequenti e con risultati
     tangibili. Ad esempio, il gruppo bancario Santander ha identificato
     alcune metriche legate alla customer experience come fattori chia-
     ve della propria crescita. Ha inserito nel proprio piano strategico
     l‘aumento della percentuale di clienti fidelizzati, e l‘incremento dei
     clienti digitalizzati che ha raggiunto 25,4 milioni. Nonché il Custo-
     mer Satisfaction Index che ad oggi è pari a 88,2%, risultando una
     delle banche con il maggior numero di clienti soddisfatti. Il focus
     specifico sulle iniziative di customer experience ha avuto un impatto
     diretto sulle revenue, che sono cresciute del 14% nell‘ultimo anno.

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Customer Experience - TREND 1/2019
insight
insight                                                                                IDC

       Oppure Porsche che, tramite il suo programma di abbonamento
   chiamato Passport, offre la possibilità ai suoi clienti di scegliere tra
   differenti modelli di auto in base alle occasioni, tutto gestito trami-
   te un‘applicazione mobile. Anche nell‘ambito automotive, dove il
   concetto di proprietà del bene era uno dei principi fondanti, ci si
   muove verso quelle che sono pure esperienze.
       I nuovi modelli di consumo stanno portando le aziende a cre-
   are modelli di business basati sulla customer experience, dove
   le esperienze divengono contestuali, e servizi e prodotti trovano
   i clienti. Non esistono più i canali di comunicazione ma interfacce,
   e la personalizzazione è a livello individuale. In questo contesto
   di forte evoluzione, rimane una finestra di opportunità per potersi
   differenziare. Ad oggi, solo il 5% delle aziende in tutto il mondo ha
   un livello di maturità in ambito customer experience, tale da poter
   supportare questi nuovi modelli di business. La gestione dei dati
   e l‘adozione degli analytics avanzati rimangono le principali sfide
   da affrontare, ma anche i due elementi fondanti di quella che IDC
   ha definito la nuova Architettura di customer experience.

   Architettura concettuale di Customer Experience

                                                                                                                                  real-time
              Interfaces
                                                                                                                                  contextual
engagement                 Image Touch      Web            AR/VR          Store         Robot            Human       Connected
                            Text Voice                                                                                Product
   level

                                                                                                                      Dynamic
               Actions         Alert     Identify     Personalize      Execute        Monitor          Analyze       Experience
                                                                                                                      Services

  process
   level
                            Connect             Discover               Engage                   Sell                Service
                                                                                                                                     AI
                                                      Unified Info Lake
                                                                                                                 Structured and
                            Customer                Product               Inventory              3rd party        Unstructured
                                                                                                                      Data

information
    level
                                             Acquisition            Ingestion             Integration                             hyper-micro
                                                                                                                                  segmentation

                                                         Back Office              Partners

                  Fonte: IDC

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insight                                                    IDC

   Questa architettura si basa su tre principali livelli, che sono le in-
formazioni, i processi e le interazioni con i clienti, dove l‘Intelligenza
Artificiale supporta la composizione dinamica delle esperienze clienti
sfruttando sia dati ‘storici’ sia dati di contesto. L‘implementazione di
una piattaforma di customer experience che supporti esperienze
contestuali, indirizzate da capacità analitiche avanzate, conformi
alle nuove norme sulla privacy e misurabili attraverso nuovi KPI,

                                                 “
è divenuta una necessità primaria per le aziende
di qualunque settore, sia esso B2C o B2B.
   La rivoluzione della customer experience è
già in atto e offre nuove, enormi opportunità,
                                                                Le esperienze diventano
dalla data monetization alla creazione di nuovi                 contestuali, i servizi
ecosistemi di business, facendo leva su nuovi mo-
delli di commercio per una reale differenziazione
                                                           e i prodotti trovano i clienti,
dell‘esperienza.                                           non esistono più i canali di
                                                  comunicazione ma interfacce,
                                                  e la personalizzazione è
                                                  a livello individuale.

                	I 3 passi per implementare una strategia di CX

                  Definire nuove metriche che siano centrate sul cliente
                  (e.g. Customer Effort Score), sulle informazioni (e.g. Rilevanza
                  del dato) e sui processi (e.g. rischio e sicurezza)

                  Implementare capacità analitiche avanzate per comporre
                  i servizi dinamicamente e assicurare esperienze clienti
                  contestuali

                  Creare una roadmap per l‘implementazione di una piattaforma
                  di customer experience, che supporti la personalizzazione
                  dei customer journey, la rilevanza e l‘automazione,
                  tenendo conto delle normative legate alla privacy

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CASI APPLICATIVI

L‘Oréal e l‘esperienza
‘del bello‘: il senso
della felicità e della
diversità
            Intervista a Veronica Civiero,
            Head of social, content
            and influencer strategies L‘Oréal
Casi applicativi                                       L'Oréal

                                     Ritrovare se stessi e la propria bellezza con un
                                     senso molto più profondo del ‘bello’, più vicino
                                     allo star bene e alla felicità. È con questa visione
                                     che L‘Oréal costruisce il customer journey dove
                                     l‘esperienza del cliente si fonde tra digitale e fi-
                                     sico con servizi e contenuti personalizzati che
                                     incontrano le specificità di ognuno.

L‘Oréal è per tutti sinonimo di bellezza: quali sono
i ‘valori’ che volete trasferire?                       La mission di L‘Oréal è ‘Sharing beauty with all’.
                                     Siamo convinti infatti che non ci sia un unico modello di ‘bellezza’ ma
                                     che bellezza e diversità viaggino in parallelo. È per questo che per-
                                     sonalizzazione e differenziazione diventano per noi importantissime.
                                     Vogliamo che i nostri clienti si sentano bene per ciò che sono
                                     e desiderano essere. Da una parte ci sono giovani consumatori
                                     che vogliono ispirarsi a brand e icone riconoscibili, dall‘altra parte
                                     c‘è una nuova domanda del lusso molto selettiva. Questo ci porta
                                     a ideare esperienze esclusive con un forte aumento della persona-
                                     lizzazione per far vivere ai clienti un‘esperienza speciale attraverso
                                     la ricerca della differenziazione.

Che ruolo hanno i canali digitali nella strategia
di posizionamento e riconoscimento di L‘Oréal? I canali digitali sono per noi fondamentali: attraver-
                                  so l‘online possiamo raggiungere ogni consumatore e cerchiamo
                                  di farlo nel modo più personalizzato ed unico possibile.
                                      Dobbiamo affrontare una competizione di mercato che è sempre
                                  più aggressiva: ci sono molteplici brand, soprattutto di nicchia, che
                                  arrivano dall‘Asia e altri paesi emergenti che stanno acquisendo
                                  quote di mercato.
                                      Ci stiamo focalizzando sulle nuove tecnologie per far vivere al
                                  cliente l‘esperienza che ha sempre ricevuto entrando nelle profu-
                                  merie e che oggi si sta forse un po‘ perdendo. Un‘esperienza che
                                  vogliamo arricchire, ripartendo proprio dal digitale. Quando il pri-
                                  mo punto di contatto con i nostri prodotti avviene online, diventa
                                  cruciale far vivere al cliente un‘esperienza indimenticabile anche
                                  in assenza del prodotto.
                                      Un risultato che si può raggiungere solo attraverso la raccolta dei
                                  dati e l‘analisi approfondita delle informazioni che si nascondono
                                  alle analisi più superficiali.

   14                                                     Customer Experience Trend
Visto che l‘esperienza del cliente con il brand deve
essere eccellente e che ha parlato di ‘coccola’, in
che modo avvicinate le persone al vostro brand? Stiamo costruendo soluzioni digitali che permet-
                                     tono ai nostri clienti di entrare quotidianamente in contatto con
                                     i nostri dermatologi e make up artist, vogliamo far vivere loro i nostri
                                     brand attraverso personalizzazioni di prodotto ed esperienze reali
                                     di vicinanza al brand.
                                         Grazie all‘avvento dell‘Augmented Reality cerchiamo anche
                                     di dare un‘esperienza online quanto più possibile personalizzata
                                     e vicina all‘esperienza che si vivrebbe offline.
                                         Nel sito di Lancôme è possibile provare su se stessi il rossetto
                                     Absolu Rouge (attraverso la telecamera del Pc o dello smartphone)
                                     testando i diversi colori per vedere quale si addice meglio al nostro
                                     incarnato stando comodamente a casa.

Può farci qualche esempio di come deliziate i
vostri migliori clienti in ottica phygital?             Uno dei nostri migliori servizi omnichannel è Le
                                     Teint Particulier di Lancôme, una macchina che permette di creare
                                     il proprio fondotinta su misura nel punto vendita La Rinascente
                                     di Roma. Il sistema analizza la pelle di ciascun cliente e crea un
                                     fondotinta unico e adatto per quella persona. Una volta terminato
                                     è possibile riordinarlo online e riceverlo a casa. Ugualmente se
                                     il cliente si abbronza può farlo sapere al negozio che adatterà in
                                     modo automatico la shade del fondotinta sulla base del fototipo
                                     di pelle registrato.

   15                                                      Customer Experience Trend
Casi applicativi                                         L'Oréal

Gli italiani sono particolarmente attenti all‘estetica,
anche quando si tratta di experience: come si fa
a declinare il ‘concetto del bello’ in una strategia
di business?
                                               Per declinare il concetto del bello, occorre essere
                            al servizio del consumatore per permettergli di esprimere il meglio
                            di sé. La bellezza deve partire da una ricerca personale, da uno stato
                            di benessere che è molto più profondo: noi abbiamo un‘enorme
                            responsabilità in questo senso anche nei confronti delle nuove gene-
                            razioni che oggi, sull‘online e i digital e social media, hanno il difficile
                            compito di distinguere cosa è reale da cosa non lo è. Spesso ciò che

          “
                            si vede nel mondo digitale è distante dalla vera bellezza reale: noi
                                                                               vogliamo accorciare
                                                                               questa distanza rac-
               Ci stiamo focalizzando sulle nuove                              contando la bellezza
               tecnologie per far vivere al cliente                            in tutte le sue forme
                                                                               e sfaccettature, in tutte
           l‘esperienza che ha sempre ricevuto                                 le sue diversità.
           entrando nelle profumerie e che oggi si
           sta forse un po‘ perdendo. Un‘esperienza
           che vogliamo arricchire, ripartendo
           proprio dal digitale.

                                                 La nuova relazione ibrida tra consumatore
                                                 e brand. Leggi il post di Michela Guerra,
                                                 Sr Regional Head Digital Marketing,
                                                 Content & Communication SAS

   16                                                       Customer Experience Trend
SCENARI

Fiducia, conoscenza
e servizio alla base
della nuova relazione
con il cliente
Tutti i punti di contatto e relazione devono essere integrati e
incrociarsi in una visione più ampia. Perchè l'esperienza del
cliente si modella attraverso la capacità dell'azienda di cono-
scere, capire e servire il cliente. Quando vuole lui.

                     di Federico Alberto Pozzi,
                     Senior Solution Expert Analytics
                     e Customer Intelligence SAS
                     @fedealbpozzi

R
          ispetto l passato le aziende oggi per riuscire ad avere
          una efficace strategia di Customer Experience devono
          rivedere tutto il processo di vendita: se in passato si dava
          più attenzione al prodotto e a ciò che ruotava attorno ad
          esso (dagli acquisti delle materie prime alla distribuzione),
oggi è necessario focalizzare l‘attenzione, da un lato sui processi
interni, dall‘altro, su tutto ciò che porta un prodotto o un servizio
a essere venduto. Esigenze che richiedono una vista sul cliente
pervasiva in tutti i processi aziendali.

Tutta questione di fiducia!
Ci si è spostati da una vendita ‘prodotto centrica’ a un modello di
proposta che oggi definiamo ‘esperienziale’ proprio perché ci si
riferisce all‘esperienza che vive un cliente/utente nella relazione con
un brand o un‘azienda, di qualunque natura essa sia (di acquisto/
vendita, di assistenza, di comunicazione, ecc.).
    Fa tutto parte di quella che oggi è comunemente descritta come
sharing economy dove il termine sharing non deve far pensare solo
al prodotto ma anche all‘esperienza: le persone vogliono condivi-
dere informazioni, ricordi, conoscenza… esperienze.

   17                                                     Customer Experience Trend
Scenari                                               Titolo

    Oggi la customer experience è diventata per certi brand non
solo una vera e propria cultura ma anche una disciplina di busi-
ness (Customer Experience Management) all‘interno della quale
il concetto di ‘trust’ trova una collocazione anche nei modelli B2B
e si declina sia nella fiducia tra le persone che lavorano insieme
all‘interno o all‘esterno di una organizzazione, sia nella fiducia tra
un‘azienda e i suoi partner.

Customer Journey, non ci si
può fermare al proprio giardino
Tuttavia, le aziende devono ancora fare i conti con delle problema-
tiche irrisolte, prima fra tutte la gestione dell‘esperienza degli utenti
in una logica di customer journey che tenga conto della persona in
un percorso (ed esperienza) di acquisto che va ben oltre i confini
del giardino della propria azienda.
    Come consumatori, quanto ci irrita il fatto di vedere su Facebook
la pubblicità di un prodotto che abbiamo già acquistato su Amazon?
La Customer Experience su Amazon magari è stata fantastica, ma
dopo aver già acquistato un prodotto vederne lo spot su un altro
canale diventa fastidioso; anche se sappiamo bene che le piattafor-
me sono differenti e rappresentano due aziende completamente
diverse, quel contenuto non ha più valore per l‘utente.
    Paradossalmente potremmo anche non parlare più di omnica-
nalità: il canale in sé perde d‘importanza (se non per il fatto che

                                     “
debba ovviamente essere gestito come asset aziendale), il cuore
dell‘esperienza del cliente si mo-
della attraverso contenuti coerenti           Oggi persino il packaging
e personalizzati, servizi di valore,
proposte capaci di ‘deliziare’ l‘u-
                                              è diventato ‘esperienziale’,
tente…                                    al punto che ci sono youtuber
                                      che realizzano video
                                      cosiddetti di ‘unpackaging’

   18                                                    Customer Experience Trend
Scenari                            La nuova relazione con il cliente

È l‘analisi real-time che fa la differenza
Per arrivare a uno scenario in cui un‘azienda riesce a offrire con-
tenuti personalizzati e servizi precisi rispetto alle reali esigenze di
ciascun cliente, è necessario avere una padronanza estrema sui
dati interni all‘azienda.
   Ma per riuscire ad avere una conoscenza molto granulare degli
utenti/clienti è necessario dotarsi di piattaforme flessibili e scalabili
che tengano conto dei nuovi processi di acquisto delle persone,
innanzitutto, ma anche delle nuove abitudini dei consumatori. Se,
come abbiamo visto, la conoscenza del cliente è la base necessaria
da cui partire a costruire il customer journey, fiducia e relazione si
creano con la capacità di dare risposte e valore ai bisogni degli
utenti/clienti e solo un‘analisi real-time sui dati lo permette.

Deliziare il cliente quando ha bisogno di te
Oggi quello finanziario è forse uno dei settori che più ha dimostrato
di poter ‘cambiare pelle’ offrendo accanto ai prodotti tradizionali
(credito alle imprese, operazioni bancarie, ecc.) una serie di servizi
molto vicini al concetto di ‘cura del cliente’ alla base della nuova
idea di experience. Se la fiducia tra una banca e un cliente si è
sempre costruita su pilastri come affidabilità e sicurezza di un isti-
tuto di credito, oggi questi valori vengono dati quasi per scontati
e la relazione deve essere alimentata attraverso altre fondamenta.

Customer experience e Intelligenza Artificiale
Le nuove frontiere della relazione cliente-banca passano dall'AI:
• chatbot con riconoscimento del linguaggio naturale
  per la gestione dei servizi di help desk di primo livello.
  Molte richieste possono essere gestite autonomamente
  da un bot con grande soddisfazione delle persone che
  vedono il loro problema risolto in tempi rapidi senza rimbalzi
  da un dipartimento a un altro;
• riconoscimento facciale e machine learning per la gestione
  più efficace delle agenzie del territorio e servizi personalizzati
  ai clienti;
                                                                                        comunione uomo-macchina
                                                                                        Intelligenza collaborativa:

• machine learning per apprendere abitudini ed esigenze
  specifiche dei clienti e poterne persino anticipare i bisogni.
  Dati, analytics e relazione umana sono alla base della
                                                                                        un futuro possibile di

  customer experience 4.0.
                                                                                        di Nicoletta Boldrini

         Benchè il real-time sia il tassello fondamentale per
         massimissare l’esperienza dei clienti, solo il 23% delle
         aziende è in grado di integrare informazioni sui clienti su
         tutti i canali, in tempo reale.
         Leggi il white paper Maximizing Moments of Truth:
         creare interazioni di valore e in tempo reale con i clienti

   19                                                       Customer Experience Trend
Scenari                                           La nuova relazione con il cliente

                                                     Intelligenza collaborativa:
                                                     un futuro possibile
                                                     di comunione
                                                     uomo-macchina
                                                     Le macchine non ci ruberanno il lavoro,
                                                     faranno ciò che per noi risulta troppo pesante
                                                     e oneroso (oppure che non ci va di fare).
                                                     E saremo noi ad insegnarglielo.

                                                     Nicoletta Boldrini,
                                                     Direttore Responsabile di AI4Business

N
          egli ultimi due anni lo abbia-   Tuttavia, perché questa intelligenza      3. Etica: l’uso responsabile delle
          mo sentito e letto in tutte le   collaborativa possa prendere forma        macchine dipenderà dagli esse-
          versioni possibili, le macchi-   in modo proficuo ed etico allo stesso     ri umani, dal comportamento di
ne, grazie all’intelligenza artificiale,   tempo, è necessario che le persone        quei ‘sostenitori’ dell’intelligenza
ci ruberanno il lavoro. Quello che         inizino a capire quale sarà il loro       artificiale che avranno il compito
ancora non riusciamo ad ammettere          ruolo all’interno di questo nuovo         di verificare come vengono utiliz-
è che andrà bene così! E andrà bene        scenario lavorativo. Tre gli ambiti       zati i dati, come si comportano le
perché non verremmo ‘semplice-             cruciali (e i ruoli degli esseri umani)   macchine, che tipo di relazione si
mente’ sostituiti ma troveremo nuovi       grazie ai quali questa trasformazione     innesca con le persone… nel pieno
modi di lavorare collaborando in           potrà generare valore per le aziende      rispetto degli esseri umani e nella
modo smart per potenziare le capa-         e la società civile:                      reale collaborazione tra uomo e
cità di entrambi: quelle di creatività,                                              macchina. In sostanza, sarà l’uomo
leadership, comunicazione e abilità        1. Education: saranno gli uomini          a insegnare alle macchine cosa fare
sociali, teamwork, pensiero laterale       a ‘educare’ le macchine, a formar-        e come comportarsi. Saremo noi,
e creative problem solving tipiche         le e addestrarle al compimento di         quindi, a decidere se farci rubare il
degli esseri umani; quelle di velocità     un’azione, allo svolgimento di un’at-     lavoro dai robot o se ‘cedere’ a loro
e scalabilità, estrema capacità di         tività, al calcolo o alla risoluzione     qualcosa che sappiamo potranno
calcolo, multitasking quantitativo         di un problema. L’apprendimento           fare meglio, dedicandoci a qualco-
tipiche delle macchine.                    automatico dei sistemi (il machine        sa che ci permetterà di esprimere
    Le aziende che sfrutteranno l’AI e     learning), a titolo di esempio, ha        ancora meglio il valore del nostro
le macchine per sostituire le persone      bisogno dell’uomo e di grandi moli        lato umano.
non otterranno i vantaggi sperati. A       di dati perché possa funzionare;
dirlo sono H. James Wilson e Paul R.
Daugherty (nel libro “Collaborative        2. Controllo: saranno sempre gli                     Ascolta il podcast
Intelligence: Humans and AI are            uomini a dover spiegare il compor-                   “Working With AI: A
joining force” – edito da Harvard          tamento di una macchina, verificare
                                                                                                Glance Into the Reality
Business Review) secondo i quali           perché un sistema di intelligenza ar-
chi sfrutterà le macchine con il mero      tificiale è giunto ad una determinata                of Predictive Analytics”
scopo dell’efficienza di processo          conclusione e se il lavoro svolto è                  sulla ‘collaborazione’
(automazione e riduzione dei costi)        corretto, soprattutto in casi di con-
                                                                                                tra uomini e macchine,
otterrà qualche vantaggio solo a bre-      troversie. Non solo, dovrà essere
ve termine. La via più proficua per le     l’uomo a controllare i dati in uso                   di Wilson Raj, Global
aziende sembra essere quella della         dalle macchine, un aspetto critico                   Director Customer
collaborazione, quella che vedrà           che non potrà essere ‘delegato’;
uomini e macchine lavorare insieme.                                                             Intelligence SAS

   20                                                              Customer Experience Trend
INFOGRAFICA

Marketing Agenda:
le priorità sul tavolo del CMO
Il marketing manager è oggi chiamato a «digitalizzare              Termini come user personas, customer journey,
l’impresa», ma spesso non sa da che parte cominciare.         seo, Pay per click diventano non solo di uso comune
I nuovi obiettivi richiedono un ripensamento generale         nel glossario del CMO, ma soprattutto vengono gestiti
del framework di lavoro di ogni marketer. Ecco quindi         e utilizzati come veri e propri strumenti di lavoro per
che l’azione del CMO si integra in un piano strategico        il raggiungimento degli obiettivi (lead, brand, loyalty)
sempre più interdipendente rispetto alle altre funzioni       che l’azienda si pone.
aziendali. Non ha più senso infatti parlare di sales & mar-
keting, ha senso solo parlare di customer experience.

                                                                           1
                                                                                                       Definire
                                                                                                       Macro-obiettivi
                                                                                                       della campagna

                                                                           2
                                                                                                       Verificare
                                                                                                       le user personas
                                                                                                       e customer journey

                                                                                                       Costruire il

                                                                           3                           Marketing Plan
                                                                                                       in ottica Phygital
                                                                                                       (automazione,
                                                                                                       relazione ed
                                                                                                       esperienza)

   21                                                              Machine Learning Trend
infografica

                                          4
                                                                    Distribuire
                                                                    le ownership

      5
              Mappare le leve
              operative di Marketing
              in una timeline

              Fissare i KPI di progetto

      6

              Integrarsi con il CRM/

      7       Database aziendale

                        Contenuti dell‘infografica estratti dal libro
                        Marketing Agenda di Giorgio Soffiato, edito da Egea

22                               Machine Learning Trend
SCENARI

                                                   La customer experience
                                                   di successo? Mette il cliente
                                                   in secondo piano
                                                   Client-first, customer-centricity e altri termini noti sono ormai
                                                   entrati a pieno titolo nel vocabolario quotidiano dei CXO. Ma
                                                   per progettare customer experience rilevanti, le prime per-
                                                   sone da considerare non sono i clienti. Almeno, non subito.

                                                   di Alberto Maestri,
                                                   keynote speaker e analista di scenari digitali
                                                   @albertomaestri

                                                   Il paradosso della Customer Experience
     Il valore della CX                            Di esperienze, negli ultimi tempi, si fa un gran parlare. A volte, an-
     Studio condotto su                            che in modo esagerato ed eccessivo. Dalla food experience alla
     un campione di 403 executives                 travel experience passando per la driving experience - solo per
                                                   citarne alcune.
                                                       Il tema dell‘esperienza sembra quindi cruciale per le marche e le
                                                   organizzazioni alla continua ricerca di nuove modalità di interazione
        45%                                        e dialogo con le persone. Qui, però, si incontra un ostacolo: se infatti
                           vede la CX              la progettazione e la fruizione di esperienze rilevanti, vivide, efficaci,
                           come una priorità       è ormai la variabile strategica di differenziazione, d‘altra parte in
                           strategica              azienda esistono ancora dubbi e perplessità su come disegnare e
                                                   gestire customer experience (CX) di successo.
                           ha difficoltà a
                                                       Già dal 2014, alcuni risultati ottenuti dallo studio ‘Lessons From the
                           collegare gli           Leading Edge of Customer Experience Management’ pubblicato da
                           investimenti            Harvard Business Review Analytic Services in collaborazione con SAS
        45%                per disegnare,          su un campione di 403 executives, sono indicativi. Se infatti il 45%
                           implementare e          dei rispondenti vede la CX come una priorità strategica, la stessa
                           ottimizzare
                                                   percentuale ha difficoltà a collegare gli investimenti sostenuti per
                           la CX con il ROI
                                                   disegnarla, implementarla e ottimizzarla con il ROI, principalmen-
                                                   te a causa della difficile integrazione tra i sistemi aziendali (41%),
                                                   della complessità portata dall‘omni-canalità (37%) e dalle strutture
                                                   organizzative non sempre capaci di incanalare correttamente gli
                                                   insight (33%).
   41%              37%               33%              Le statistiche sono sintomatiche di un disallineamento di fondo
                                                   tra volontà desiderata e possibilità effettiva, paradosso che genera
                                                   un effetto pericoloso: stimolare — o addirittura generare — la perce-
   difficile   complessità     difficoltà ad       zione da parte di manager e altri decisori aziendali che la customer
integrazione dell'omnicanalità incanalare
 tra sistemi                    gli insight        experience sia niente più che un gesto estetico, artistico o creativo.
  aziendali                                        Spesso, anche solo grafico. La CX viene allora resa sinonimo di un
                                                   restyling del sito web, dell‘organizzazione di un evento aziendale
     Dati dallo studio ‘Lessons From the Leading
     Edge of customer experience’ condotto da
                                                   coinvolgente, del corretto sviluppo di un sistema di engagement
     Harvard Business Review Analytic Services     per la community.
     in collaborazione con SAS.

         23                                                            Customer Experience Trend
Scenari

 Alberto Maestri, keynote speaker e analista di scenari digitali
Scenari   Customer Experience di successo

              La realtà è ben diversa e complessa: la customer experience è
          l‘insieme di tutte queste esperienze, che genera a sua volta una
          risposta razionale ed emotiva sull‘audience. La sfida, allora, diventa
          un‘altra: in che modo risolvere il paradosso dell‘esperienza?

          Per una CX di successo
          Due delle 10 sfide da vincere per una CX di successo citate da un
          campione di 357 senior executive

            27%                                             22%
                             Integrazione delle                        Avere una vista
                             stesse esperienze                         unica e univoca
                             tra diversi canali                        dell‘utente

           Dati dallo studio ‘Data Elevates the customer experience’
           a cura di Forbes Insights in collaborazione con SAS

          Progettare l’esperienza:
          dal Cluetrain Manifesto a Airbnb
          È passato (molto) tempo dal 1999, anno di pubblicazione del Clue-
          train Manifesto dove, tra i tanti pregi delle tesi scritte da Rick Levine,
          Christopher Locke, Doc Searls e David Weinberger, è palese la ca-
          pacità dello stesso Cluetrain Manifesto di avere ‘connesso i puntini’,
          parlando dell‘impatto del web nelle interazioni tra un‘organizzazione
          e i propri pubblici esterni (consumatori attuali e potenziali) e interni
          (dipendenti e collaboratori).
              Tale approccio così permeabile rispetto ai confini organizzativi
          è tuttora argomento di attualità e interesse per i professionisti e gli
          analisti di trasformazione digitale. Sono tante le analisi che elencano
          tra le priorità delle organizzazioni contemporanee l‘abbattimento
          dei silos tra le funzioni aziendali, in particolare quelle che lavorano
          con i pubblici interni (HR) e quelle che si rivolgono al mercato (Mar-
          keting, Comunicazione e Sales). Abbattere con decisione tali silos
          permette la diffusione del mindset digitale, elevandolo a cultura e
          filosofia aziendale. Coerentemente, le esperienze nel rapporto con
          i consumatori devono trovare corrispondenza con quelle rivolte ai
          dipendenti, cioè verso i clienti interni all‘impresa.
              Cosa implica tutto questo? Quali sono i costi e i benefici de-
          rivanti dal cercare di allineare meglio employee experience e
          customer experience? Una risposta illuminante viene da alcune
          pratiche delle aziende illuminate che sono in grado di progettare
          e creare workplace as an experience, dove il responsabile HR è ora
          Chief Employee Experience Officer, ruolo che rompe le distinzioni
          tradizionali tra Risorse Umane, Marketing, Comunicazione, CSR.
          Aziende che ‘mescolano’ le tradizionali linee di confine tra casa e
          lavoro dando vita in azienda ad ambienti familiari (cucina, libreria,
          palestra, assistenza medica, etc.). Aziende attente alla formazione
          continua dei propri collaboratori e impegnate socialmente.

25                                Customer Experience Trend
Scenari                                                 Titolo

    Anche l‘edizione dell‘Edelman Trust Barometer 2018 vede la voce
dei dipendenti come uno dei touch point aziendali più credibili ed
efficaci: un indicatore importante del ruolo delle persone non solo
in quanto (bravi) lavoratori, ma anche come efficaci e appassionati
advocate delle interazioni verso i consumatori finali. Storyteller
quindi, ma soprattutto storydoer appassionati, che vivono la vita
aziendale da protagonisti 24/7, raccontandola ai pubblici connessi.
    Si tratta comunque di una sfida virtuosa ma ancora complessa
e in divenire — almeno, stando alle ricerche Gallup che riportano
come un sorprendente (e allarmante!) 87% delle persone non sia
ingaggiata rispetto al posto di lavoro.

Il futuro dell‘employee experience e della customer
experience? Si chiama, semplicemente, experience
    Sembra dunque che sia fondamentale partire dalle (e focalizzarsi
sulle) persone interne all‘organizzazione, e che l‘employee expe-
rience sia la nuova customer experience. O meglio, un tutt’uno: non
esistono più la ‘customer’ experience e l’employee’ experience:
piuttosto, esiste l‘experience pensata per le persone. Esperienza che
non deve rimanere un tag scritto su qualche ufficio o firma digitale,
ma deve permeare i confini di tutte le organizzazioni future-fit.
    Prestare attenzione ai diversi significati che le persone danno al
concetto di esperienza, nonché a come esse vivono le stesse espe-
rienze durante i diversi momenti della quotidianità. Deve essere
previsto uno studio minuzioso, attento e continuativo: perché il punto
di partenza di una buona experience è – o meglio, dovrebbe essere               Vuoi saperne di più
– sempre la persona, nelle sue tante sfaccettature personali e profes-          su come progettare

“
                                                    sionali. Basta par-         esperienze di marca
                                                    lare di ‘customer’
      Non esistono una                              experience e di             memorabili sui media
                                                    ‘employee’ expe-            digitali? Leggi il libro
      ‘customer’ experience                         rience. Tu chiamala,        Customer Experience
e una ‘employee’ experience: se vuoi, experience.                               Design di Alberto
piuttosto, esiste l‘experience Buon                 noi.
                                                          lavoro a tutti
                                                                                Maestri e Joseph
pensata per le persone                                                          Sassoon

   26                                                      Customer Experience Trend
FUTURO

   Emozioni, esperienze,
   opinioni, sentimenti, valori                               SUR
   delle persone: un futuro                                   PRIS
   di umanizzazione del dato                                   ED
            di Furio Camillo,
            Professore di Statistica aziendale
            presso il Dipartimento di Scienze Statistiche
            dell‘Università di Bologna e Responsabile
            scientifico di DataScienceLAB

                                                            SAD

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                          FUTURO

                                          hi vive nel «mondo» non può esperire in sé
                                          nient‘altro che la lotta tra una moltitudine di
                                          valori. Egli deve scegliere quale di questi vuole
                                          o deve servire.’ È una famosa frase del sociologo
                                          Max Weber, il quale argomenta l‘esistenza di
                    una specie di dibattito interno circa l‘adesione a una o più modalità
                    di declinazione che ognuno di noi, uomini moderni, assegna all‘in-
                    sieme dei valori fondanti la propria personalità. I comportamenti
                    arrivano poi di conseguenza, partendo da emozioni, bisogni, de-
                    sideri, giudizi di valore. Aspetti che non possono essere trascurati
                    quando si parla di esperienza. Ma cos‘è davvero l‘esperienza? Nel
                    linguaggio scientifico significa esperimento. In filosofia il termine
                    ha invece diversi significati: nella conoscenza è il momento in cui
                    interviene la sensazione; riguardo alla sensibilità interiore è la
                    percezione intuitiva, immediata, di un sentimento o un‘emozione.
                    Con tutte queste sfaccettature, come si può misurare l‘experience?
                    Cerchiamo di capirlo attraverso l‘analisi di alcuni esempi concreti.

                    Riconoscere e codificare le emozioni                                                                    1.
                    misurando le espressioni facciali
                    Un primo caso interessante è dato dall‘introduzione dei software
                    di riconoscimento e decodifica delle emozioni mediante la misura
                    delle espressioni facciali in grandi web-panel di consumatori e
                    intervistati. Un caso concreto di ‘misurazione analitica delle emo-
                    zioni’ è quello incorporato nel Modello Glaxi (www.glaxi.it) che ha
                    proposto di recente la somministrazione visiva di un famoso spot
                    di uno dei più importanti brand del fashion italiano della durata di
                    30 secondi al suo web-panel di riferimento. Il panel sottoposto allo
                    stimolo è stato di quasi 1000 italiani che hanno prodotto altrettante
                    “serie storiche”: un clustering di queste serie storiche consente
                    oggi di segmentare i clienti non per i loro comportamenti o le loro
                    opinioni, ma addirittura per la loro reazione emotiva a uno stimolo
                    multimediale come uno spot promozionale.

                          1.2                                                                 Andamento dell‘emozione
                                                                                              ‘felicità’ durante uno spot
                          1
                                                                                              promozionale di 30 secondi
                          0.8                                                                 (ogni colore corrisponde
Reazione alla felicità

                                                                                              a un individuo)
                          0.6

                          0.4

                          0.2

                          0

                         - 0.2

                         - 0.4
                                 1   6         11        16        21        26
                                                      Secondi

                          28                                                  Customer Experience Trend
FUTURO          Emozioni, esperienze, opinioni, sentimenti, valori delle persone

                                                                                                      2.
La città intorno: analisi dei big data
e “comportamento ” degli smartphone
per far vivere meglio i quartieri cittadini
La Fondazione Cariplo sta promuovendo un interessante program-
ma chiamato “La città intorno” (lacittaintorno.fondazionecariplo.it)
che si propone di sviluppare e migliorare il benessere e la qualità
della vita per gli abitanti dei quartieri intorno al centro storico di
Milano. Come? Aumentando le iniziative culturali, economiche, cre-
ative, rendendo la comunità locale attiva e partecipe, protagonista
del proprio quartiere.
   Modellando il comportamento degli smartphone è possibi-
le stimare aree di gravitazione spaziale e definire delle matrici
di interazione fra micro-aree naturalmente definite con modelli
geo-statistici. Decodificando poi l‘impiego del tempo dei cittadini
in un set di attività quotidiane desumibili da cosa c‘è nell‘intorno
più vicino agli smartphone quando risultano fermi per un tempo
più lungo del solito, è stato possibile associare traiettorie, sposta-
menti e geolocalizzazioni con i ‘cluster’ di opinioni emersi da una
survey campionaria somministrata ai cittadini milanesi, oltre 3000
questionari per la precisione.
   Il sistema diventa così uno strumento valido sia per la pianifica-
zione di attività territoriali mirate ma anche per modellare la valu-
tazione di impatto di attività sul territorio che mirano a cambiare
le abitudini dei cittadini.

                                                                         Figura 1 – Geolocalizzazione di
                                                                         cluster di opinioni in movimento
                                                                         in relazione alle esperienze
                                                                         vissute dalle persone nel tempo
                                                                         libero serale. I diversi colori
                                                                         indicano la combinazione fra
                                                                         quartiere di residenza e tipo di
                                                                         esperienza serale vissuta

   29                                                    Customer Experience Trend
FUTURO             Emozioni, esperienze, opinioni, sentimenti, valori delle persone

                                                                                                        3.
La Barbiera di Sasso Marconi
che arriva fino a Cortina
Se si pensa che le analisi dei big data e le capacità di costruire e
gestire una efficace customer experience siano prerogativa solo
delle grandi aziende, ci si sbaglia.
    Simona Fabbri, “La Barbiera” (gruppolabarbiera.it), è l‘ideatrice
di un format innovativo di barberia partito nella piccola cittadina
di Sasso Marconi, ai piedi dell‘Appennino bolognese.
    La piccola società sfrutta la naturale produzione di dati che i
suoi clienti determinano sui social o quando usano le app dello
smartphone, affiancata però da un sistema analitico di modella-
zione predittiva e di lookalike basato su delle survey motivazionali
“gamificate”, corroborate da modelli valoriali, utili a decodificare
desideri, bisogni e attitudini rispetto all‘uso del tempo, all‘esperienza
e ai servizi che una barberia può offrire ai suoi segmenti di clientela
(Scopri i comportamenti e le abitudini degli italiani).
    Che funziona, lo dimostra il successo del brand: oggi ‘La Barbiera’
si sta espandendo anche in altri territori d‘Italia con lo stesso format
(Cortina, Bologna Centro e prossimamente dovrebbe sbarcare in
altre 3 città d‘Italia) e il modello di analisi e customer experience
management sta diventando un vero e proprio punto di riferimento
dell‘intero settore.

Simona Fabbri, Founder di ‘La Barbiera’

        Quali strumenti e soluzioni analitiche mettere in atto per essere competitivo in ambito CX?
        Quali sono i 10 passi per diventare un retailer di successo nell’era del Darwinismo digitale?
        A questi e altri interrogativi risponde Brian Solis, Principal Analyst and Futurist presso
        Alimeter nel report ‘The Real-Time and Predictive Commerce Playbook for CMO’

   30                                                          Customer Experience Trend
FUTURO

OTTOSUNOVE,
le emozioni sono la porta
di ingresso dell‘experience
Come misurare le emozioni per migliorare l‘engagement dei
consumatori. Secondo Luca Florentino, CEO di OTTOSUNOVE,
le scelte sono un bilanciamento tra istinto e razionalità.

 L
            o sapevate che il nostro non conscio riesce ad elaborare le
            informazioni diecimila volte più velocemente della nostra
            razionalità? E lo sapevate che la nostra mente è attratta
            naturalmente dai contrasti, dai colori accesi, dal bianco e
            nero, dagli oggetti grandi vicino a quelli piccoli? Che la
propensione al consumo aumenta negli spazi ampi e che la musica
ad alto volume induce a velocizzare gli acquisti, spingendo a com-
piere scelte più impulsive? Le neuroscienze ci offrono la possibilità
di studiare l’impatto degli stimoli di marketing e comunicazione
sull’emozione delle persone, offrendoci una lettura più completa

                                     “
e misurabile dei processi deci-
sionali che spingono all’acquisto
– come ci spiega Luca Florentino          Le nostre scelte sono il risultato
CEO di OTTOSUNOVE, che ha
sfruttato funzionalità tecnologi-
                                          dell‘incontro, o per meglio dire,
che e analitiche in collaborazione dello scontro tra percezioni consce
con il centro di ricerca Behavior &
Brain Lab dell’università IULM e
                                      e percezioni di cui non abbiamo
SAS per misurare la risposta non consapevolezza
conscia a un video promozionale
realizzato per un cliente.

Come si bilanciano emozione e razionalità?
Come le neuroscienze ci aiutano a capire
i nostri interlocutori?
Dall’economia alle dinamiche finanziarie, la razionalità da sola non
è in grado di spiegare i fenomeni sociali. Abbiamo intuitivamente
compreso che c’era altro sotto la superficie delle cose, ma non ave-
vamo né la possibilità né gli strumenti adatti per misurare questa
conoscenza sommersa. Oggi, le neuroscienze ci offrono l’opportunità
di misurare l’attività non conscia del nostro cervello, analizzando
la risposta agli stimoli, ed il ruolo delle emozioni nella costruzione
di un framework decisionale, su cui la razionalità successivamente
interviene. L’attività non coscia è la porta di ingresso di ogni stimolo.

   31                                                       Customer Experience Trend
FUTURO

Luca Florentino, CEO di OTTOSUNOVE
FUTURO                                                OTTOSUNOVE

È logico che un prodotto debba rispondere anche a requisiti e bisogni razionalmente
espressi del consumatore. Ma è l’emozione che determina la struttura nella quale
verrà elaborato il processo decisionale di acquisto e ne influenzerà l’output finale:
la scelta è un bilanciamento tra non conscio e conscio, tra emozione e razionalità.

Le emozioni condizionano
i nostri comportamenti d’acquisto?
La nostra mente razionale riesce a processare 10 alla seconda bit di informazioni al
secondo, ma attraverso i nostri sensi ne acquisiamo circa dieci alla nona. Di conse-
guenza, abbiamo uno scarto molto ampio (dieci alla settima) di informazioni che ci
possono condizionare, ma di cui non siamo consapevoli. I nostri apparati istintivi sono
più veloci e più efficienti proprio perché si sono formati e si sono dovuti “allenare”
in un contesto evolutivo in cui la rapidità della decisione faceva la differenza tra la
vita e la morte. La razionalità interviene per sistematizzare e correggere le intuizioni
sbagliate. L’importanza delle emozioni nel processo decisionale era chiara anche
agli antichi ma oggi, potendo analizzare questi meccanismi, possiamo convertirli in
dati e quindi possiamo avere informazioni per comprendere i fenomeni, anche in
una chiave comportamentale.

La prima impressione è quasi sempre sbagliata?
In realtà, le neuroscienze ci dicono che la prima impressione è quasi sempre giusta.
Esistono tipi diversi di intelligenza, ed è probabile che il nostro sistema decisionale
sia più vasto e articolato di quello che sappiamo. Per esempio, sono stati isolati neu-
roni nel cuore. Abbiamo degli apparati cerebrali che sono in grado di accorgersi
intuitivamente se qualcuno ci sta parlando alle spalle. Nel pensiero occidentale,
abbiamo considerato la conoscenza razionale come unico e affidabile decisore. La
realtà, però, è più complessa.

   Tra le sette motivazioni principali che spingono l‘uomo all‘azione, già Aristotele
collocava la razionalità solo al terz‘ultimo posto. Dobbiamo recuperare un approccio
più olistico al processo decisionale, non perché siamo naïf ma perché la scienza ci sta

  “
insegnando, attraverso i dati e le ricerche, le enormi potenzialità del nostro cervello.

         Così ogni azione dipende da una o più delle seguenti sette
         cause: le possibilità, la natura, le costrizioni, l‘abitudine,
         il ragionamento, la rabbia e l‘appetito
                                            Dall‘opera La Retorica di Aristotele

          1. POSSIBILITÀ

          2. NATURA

          3. COSTRIZIONI

          4. ABITUDINE                                                    AZIONE

          5. RAGIONAMENTO

          6. RABBIA

          7. APPETITO

33                                                    Customer Experience Trend
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