Cuneo Camera di Commercio di Cuneo Via Emanuele Filiberto 3 - 17 novembre 2015 - FORUM BALCANI - CNA Cuneo
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Nata nel 2010 Confindustria Balcani riunisce le associazioni di imprese italiane attive nel Sud Est Europeo. In totale Confindustria Balcani rappresenta più di mille aziende italiane. Confindustria Balcani è attiva in 4 Paesi: Bosnia Erzegovina, Bulgaria, Serbia, Romania. Nel 2016 la Federazione punta a includere anche la Croazia. Albania, Macedonia e Montenegro sono Paesi di interesse della Federazione. La scelta di creare Confindustria Balcani parte dalla consapevolezza che quest’area costituisca una realtà economica interdipendente q p che p può essere affrontata in maniera organica e coesa. L’Italia, i suoi prodotti, il suo modello industriale mantengono nei Balcani un’altissima reputazione. L’impresa italiana in tali contesti è chiamata ad un ruolo di leadership economica utile sia allo sviluppo dei Balcani sia al rilancio economico del nostro Paese.
• Inquadramento generale dell’area, ruolo dell’Unione Europea • Contesto C t t macroeconomico i d dell’area ll’ balcanica b l i • Infrastrutture ed energia • Il tessuto industriale dei Balcani • Sistemi fiscali a confronto • L’attività imprenditoriale nei Balcani • Criticità e opportunità • L L’Italia Italia nei Balcani • Presenza Industriale • Relazioni Commerciali
La strategia europea nei Balcani (I) L’Unione Europea considera l’Europa Sud Orientale parte del processo di allargamento dei propri confini. L’obiettivo dei player economici privati nell’area deve essere quello di prefigurare gli sviluppi politici futuri e non di inseguirli. • EURO15 (1958 – 1995) • EURO25 (2004) • EURO27 (2007) • EURO28 (2013) • PAESI CANDIDATI • PAESI POTENZIALI CANDIDATI
La strategia europea nei Balcani (II) I Paesi P i già ià membrib i dell’Unione d ll’U i Europea E hanno h accesso aii fondi f di strutturali t tt li e all fondo f d di coesione. i A seguire le cifre per il periodo settennale 2014 – 2020: Bulgaria: 7,5 Mld. € Croazia: 8,6 Mld. € Romania: 22,9 Mld. € I Paesi candidati o potenziali candidati hanno accesso ai fondi di pre‐adesione (IPA). Queste le cifre per il settennato in corso. Albania: 649 Mln. € Bosnia Erzegovina: n.d. Macedonia: 664 Mln. € Kosovo: 645 Mln. € Montenegro: 270 Mln. € Serbia: 1,5 Mld. € Turchia: 4,4 Mld. € Programmi con beneficiari multipli: 2,9 Mld. €
La strategia europea nei Balcani (III) I livelli di assorbimento risultano tuttavia ancora insufficienti
Andamento del Pil: un confronto regionale Andamento PIL Area Balcanica 12 10 8 6 4 2 0 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016e -2 -4 -6 -8 Albania Bosnia Bulgaria Croazia Italia Macedonia Montenegro Romania Serbia Media Balcani Fonte: elaborazione Confindustria Balcani su dati del Fondo Monetario Internazionale
Andamento del Pil: un confronto globale 20 15 10 5 0 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016e -5 -10 Brasile Cina India Russia Turchia USA Media Balcani
Un’area che ambisce a nuove infrastutture La creazione di un sistema di trasporti europeo integrato che includa il Sud Est del continente è un prerequisito fondamentale per lo sviluppo dell’area. Anche in questo caso sarà di vitale importanza un’efficiente utilizzazione dei fondi europei. europei Sei corridoi di trasporto paneuropei dovrebbero attraversare l’area balcanica: ‐ Corridoio IV (Dresda/Istanbul) attraverso Romania e Bulgaria ‐ Corridoio V (Leopoli – Venezia) attraverso Croazia, Slovenia e Bosnia Erzegovina ‐ Corridoio VII (Danubio) ‐ Corridoio VIII (Durazzo – Varna) attraverso Albania, Macedonia e Bulgaria ‐ IX (Helsinki – Alessandropoli) attraverso Moldova, Romania e Bulgaria ‐ X (Salisburgo – Salonicco) attraverso Slovenia, Croazia, Serbia, Bulgaria e Macedonia.
TEN-T e SEETO TEN‐T – Transeuropean TransportNetwork – è il programma della Commissione Europea per lo sviluppo di un’infrastruttura un infrastruttura di trasporto integrata tra gli Stati Membri. I progetti prioritari nell’area sono: a) L‘autostrada Patrasso – Atene – S fi – Budapest Sofia B d b) La via d’acqua Reno – Meno – Danubio c) La ferrovia Atene – Sofia – Budapest – Vienna – Praga Il South East Europe Transport Observatory è un’organizzazione realizzata dalla Commissione Europea e dai governi di Albania Albania, Bosnia e Erzegovina, Erzegovina Croazia, Macedonia, Montenegro, Serbia e Kosovo. L’obiettivo è la realizzazione di infrastrutture con standard TEN‐T. Tra il 2007 e il 2011 sono stati registrati 10,8 miliardi di euro. Gli effetti d ll crisi della i i stanno tuttavia i ffortemente riducendo id d l’impegno l’i finanziario fi i i degli Stati interessati.
La strategia del Danubio Il Danubio è un’infrastruttura cruciale per lo Sviluppo economico e commerciale dei Balcani, l’Unione Europea ha sviluppato una Strategia per potenziarne l’utilizzo. l’utilizzo Interoperabilità basata su questi requisiti: Requisiti obbligatori per gli enti Alta qualità delle infrastrutture responsabili (Stati Membri, gestori Requisiti identificati in cooperazione con i infrastrutturali, operatori di porti ed gruppi di interesse e fondati sulla vigente aeroporti, etc.) legislazione I progetti di interesse comune debbono essere conformi ai relativi requisiti. Quattro obiettivi Q bi i i principali i i li Connettere la regione del Danubio Proteggere l'ambiente Fondare le basi di una nuova prosperità Rinforzare le Istituzioni e la Cooperazione
Focus sui settori strategici - Manifatturiero Opportunità O ià Lo sviluppo delle iniziative imprenditoriali manifatturiere si è innestato su un tessuto industriale con una tradizione significativa. Ovviamente la sfida principale è consistita nellnell’adeguamento adeguamento della mentalità produttiva pianificata alle esigenze del mercato. I costi dell’attività industriale nell’area permettono un alto livello di concorrenzialità. L’area presenta un rilevante livello di stabilità politica che garantisce la sicurezza dell’investimento. Al momento i Balcani rappresentano un’area export oriented costituiscono tuttavia un potenziale mercato di 50 milioni di consumatori Settori principali I settori di principale rilevanza strategica per il manifatturiero sono il metalmeccanico, il tessile e il calzaturiero e l’industria del legno.
Focus sui settori strategici - Energia Opportunità Risorse naturali significative e posizionamento strategico. Livello di gassificazione ancora inferiore alle potenzialità del mercato. Necessità di know‐how italiano e occidentale in questo campo. Spazio per le tecnologie legate alla produzione di energia dalle risorse i agricole i l e forestali f t li Necessità di efficientamento energetico del patrimonio immobiliare dei Paesi in oggetto con specifico riferimento alle realtà già parte dell’Unione dell Unione Europea. Europea Criticità Incertezza dei framework legali relativi alle rinnovabili, con particolare riferimento alla gestione di conti energia e incentivi. Necessitàà di d confrontarsi f con mercati dell’energia d ll’ che h hanno h una storia diversa e un livello infrastrutturale inferiore a quelli dell’Europa occidentale.
Focus sui settori strategici - Agroindustria Criticità C iti ità Settore cruciale dell'economia del Sud Est Europa. Tanto rilevante quanto trascurato negli anni della transizione. Processo di redistribuzione delle terre particolarmente complesso in tutti i Paesi dell’area dell area, causa, causa specie nel decennio scorso, scorso di una forte frammentazione dei lotti agricoli che ha severamente limitato lo sviluppo del mercato della terra e disincentivato possibili investitori. Dimensione media delle aziende agricole ancora inferiore a quella dell’Europa occidentale. Opportunità Inserimento graduale nel contesto normativo comunitario. Benefici tratti da fondi strutturali e di pre‐adesione. Forte tradizione del settore, recupero di competenze, ottima qualità dei terreni. Possibilità di diffusione di know how italiano, italiano sviluppo di linee di produzione innovative (biologico).
Focus sui settori strategici – Infrastrutture e trasporti Opportunità Forte deficit infrastrutturale e richiesta di know‐how. Assorbimento di Fondi Strutturali e di pre‐adesione destinati allo sviluppo infrastrutturale. Stabilità dei mercati e contesto normativo affine a quello italiano – europeo occidentale. Criticità Farraginosità del sistema burocratico, difficoltà nella partecipazione ai bandi. Livello di assorbimento dei fondi ancora insufficiente. Difficoltà nel riconoscimento dell’equipollenza di certificazioni diffuse in Italia (Certificazione SOA) N.B. l’edilizia l’ d l sia residenziale d l sia amministrativa, dopo d una fase f d di fortissimo sviluppo sta conoscendo una fase di significativa contrazione in tutti i mercati in oggetto.
Aliquote tassazione imprese vigenti Albania Bosnia Erz. Bulgaria Croazia Macedonia Montenegro Romania Serbia 0% 5% 10% 15% 20% 25%
La presenza italiana nei Balcani Nell’area sono dislocate 17 000 aziende a capitale italiano (per la maggior parte pmi dislocate soprattutto in Romania, Bulgaria e Serbia) che danno lavoro a decine di migliaia di addetti locali ed italiani. Tali aziende operano in settori differenti: nel manifatturiero, nei servizi, nelle costruzioni, nelle infrastrutture nella distribuzione, infrastrutture, distribuzione nei servizi bancari e assicurativi, nell’energia, nell’oil and gas, nell’agricoltura e nella logistica. Il flusso di imprese p italiane che sbarcano nei Balcani continua ad essere alto.
La presenza italiana nei Balcani Aziende Italiane attive: 60 Aziende Italiane attive: 500 Lavoratori occupati dalle Lavoratori occupati dalle aziende italiane: 5000 aziende italiane: 20 000 Aziende Italiane attive: Aziende Italiane attive: 250 1000 Lavoratori occupati dalle Lavoratori occupati dalle aziende italiane: 20 000 aziende italiane: 25000 Aziende A i d Italiane It li attive: tti 80 Aziende A i d Italiane It li attive: tti 18 000 Lavoratori occupati dalle Lavoratori occupati dalle aziende italiane: 2500 aziende italiane: 800 000
Export nei Balcani: dai inattesi 5 Mld. 13,6 Mld. 9,8 Mld. 2,9 Mld. 10,7 Mld. Fonte: Confindustria Balcani, su elaborazione di dati Istat 2014
Export, l’Italia e i principali competitors ALBANIA BULGARIA CROAZIA ITA GER ITA GRE RUS GER RPC ITA SLO ROMANIA SERBIA ITA ITA GER RUS Fonte: Confindustria Balcani, ICE, Istituti di Statistica dei Paesi in oggetto. I grafici fanno riferimento al 2011, 2012 o al 2013 in base alla disponibilità dei dati.
G i per l’attenzione Grazie l’ tt i
FORUM BALCANI Cuneo 17 novembre 2015 Camera di Commercio di Cuneo Via Emanuele Filiberto 3
Country Presentation: Bulgaria Forum Balcani 17-20 Novembre 2015 Aldo Andreoni, Senior Banker Novembre 2015
AGENDA Perché la Bulgaria Bulgaria e Italia UniCredit in Bulgaria 25
Prospettive di crescita ed inflazione sono migliorate in seguito ad una congiuntura internazionale favorevole ed a una politica piu’ concreta da parte del Governo Macroeconomic scenario of UniCredit Bulbank Il modello di crescita della Bulgaria é stato sostanzialmente riequilibrato dopo l'inizio della crisi globale del 2008. Finora la ripresa economica é stata guidata 2011 2012 2013 2014 2015f 2016f GDP (EUR bn) 41.0 41.7 41.9 42.8 43.6 44.9 dalle esportazioni che sono arrivate ad un livello superiore a quello precedente la Population (mn) 7.3 7.3 7.2 7.2 7.2 7.1 crisi di oltre il 40%. Questo in particolare grazie alle nuove capacitá produttive GDP per capita (EUR) 5 589 5 723 5 784 5 936 6 096 6 311 nelle attivitá manifatturiere, come la produzione di farmaci e cosmetici, mobili, GDP per capita, real yoy (%) 4.0 0.8 1.8 2.2 2.8 3.2 elettrodomestici, e sempre di piú nella produzione di componenti e ricambistica Real economy, yoy change (%) auto. Un altro fattore che ha contribuito alla crescita delle esportazioni é l'aumento GDP 1.6 0.2 1.3 1.5 2.3 2.6 degli investimenti nel trasporto e nell'outsourcing nell outsourcing di servizi. servizi Private Consumption 1.3 2.7 -1.1 2.5 1.1 2.4 Public Consumption 0.7 1.0 3.1 -0.8 0.9 0.6 Nei prossimi 3 anni ci si aspetta una accelerazione nella crescita del PIL ed un Fixed Investment -4.4 1.8 0.3 3.4 3.6 4.6 allargamento dei settori che andranno a formarlo. La domanda interna sará Exports 11.5 0.8 9.2 -0.1 7.7 3.5 rilanciata da un migliorato mercato del lavoro, da una cresciuta capacita’ di di Imports 8.5 4.5 4.9 1.5 6.6 3.6 assorbimento dei fondi UE, da liquiditá abbondante e da prezzi energetici ancora Labour market molto bassi. Average monthly wage, nominal (EUR) 351 374 396 423 452 478 La capacita’ decisionale del Governo ha mostrato un notevole miglioramento. Il Unemployment rate, avg (%) 11.3 12.3 12.9 11.4 9.5 8.3 governo ha finalmente deciso di implementare alcune misure dolorose ma Fiscal accounts (% of GDP) necessarie per stabilizzare il settore energetico , cosi’ come sembra deciso a Budget balance -2.0 -0.4 -1.8 -3.7 -2.2 -2.5 ridurre la dipendenza del Paese dalla Russia come unico fornitore di gas naturale Public debt 15.3 17.6 17.9 26.9 26.1 28.3 ed altre risorse di energia entro la fine del decennio. L'amministrazione dei fondi External accounts Current account balance / GDP (%) 0.9 -0.3 1.8 1.2 4.2 2.4 UE ha fatto passi da gigante. La riduzione dell'evasione fiscale ha inoltre Basic balance¹ / GDP (%) 3.8 2.3 4.8 3.1 7.2 5.6 permesso al settore pubblico di aumentare gli investimenti fino ai livelli piú alti Net FDI (EUR bn) 1.2 1.1 1.2 0.8 1.3 1.4 degli ultimi 10 anni. Tutto ció ha portato la fiducia dei cittadini ad un livello non piu’ Net FDI / GDP ((%)) 2.9 2.6 3.0 2.0 3.0 3.2 visto fin dalla crisi del 2008. FX reserves / GDP (%) 32.6 37.3 34.4 38.7 47.4 52.8 L'assenza quasi totale di squilibri macroeconomici mette il Paese in condizioni di Debt sustainability indicators (%) resistere all’incombente normalizzazione dei tassi d'interesse negli USA e Gross foreign debt / GDP 88.5 90.5 88.1 93.0 91.5 89.6 permette di considerare ulteriori iniziative per stimolare la crescita, dato che i Debt-service payments-to export ratio 8.5 6.5 8.4 6.5 6.7 7.0 Debt / Export ratio 142 142 132 143 127 123 mercati sembrano pronti ad accettare livelli piú alti di deficit se parte di una Inflation (%) strategia a lungo termine mirata a far crescere l’economia dal lato della CPI yoy, avg 4.2 3.0 0.9 -1.4 -0.2 0.4 produzione di maggiori beni e servizi. CPI yyoy, y, eopp 2.8 4.2 -1.6 -0.9 -0.5 1.0 Tuttavia, u a a, le epprospettive ospe e d di medio-lungo ed o u go peperiodo odo co continuano ua o ad esse essere e rallentate a e a e da dal difficile progresso delle riforme strutturali ed istituzionali. Fra queste la riforma chiave é quella del sistema giudiziario, necessaria per ridurre la corruzione e la burocrazia. Nello stesso tempo, anche i settori dell’educazione e della sanitá 26 vanno ristrutturati e maggiormente finanziati. Source: BNB, NSI, MF, UniCredit Bulbank ¹Basic balance – saldo delle partite correnti e investimenti esteri diretti netti
Scenario macroeconomico stabile Principali dati PIL 42 miliardi di Euro ca. D bit pubblico Debito bbli in i Crescita PIL 2014: 1,7% percentuale sul Tasso inflazione - 1.0% nel 2014 Debito pubblico, espresso in % sul PIL (26,9%) 2014 PIL(2014) CEE(11) avg 49.8 Esportazione E t i di beni b i e di servizi, i i espressa in i % sull PIL: PIL 68% (2014) EU(28) avg 86 8 86.8 Croatia 85 Fondi da EU : oltre 15 miliardi di Euro fino al 2020 Slovenia 80.9 Stato membro dell’ UE dal 2007 Hungary 76.9 Stato membro della NATO dal 2004 Slovakia 53.6 Credit rating (a lungo termine, in valuta): Poland 50.1 50. • Baa2 stabile (Moody’s) Czech Republic 42.6 Lithuania 40.9 • BB+ stabile (Standard&Poor’s) Latvia 40 • BBB- stabile (Fitch) Romania 39.8 Indice competitività globale nel 2014 (posizione/144) – 54 Bulgaria 27.6 Facilità nel fare impresa 2014 (posizione/189) – 38 Estonia 10.6 Indice dei paesi più attraenti per gli investitorii esteri, 2014 - 1°tra ì paesi della Penisola Balcanica, 28° a livello mondiale Business Process Outsourcing and Shared Service Location Index 2015 and Manufacturing Index 2015* - #3 worldwide Low utility costs (eop 2014) • Electricity prices for industrials ( per 100kWh) – 10.1€ • Natural gas prices for industrials ( per Gigajoule) – 11.37€ Source: Eurostat, NSI, UniCredit Research **”Where Where in the world? Business Process Outsourcing and Shared Service Location Index 2015”2015 by Cushman&Wakefield - assesses factors likely to affect the successful operation of BPO functions around the world. Costs, risks and operating conditions are analysed by the report to provide insight into which markets are particularly attractive in the current 27 global environment. *“Where in the world? Manufacturing index 2015” by Cushman&Wakefield - This report provides a barometer for manufacturers to assess their real estate strategies against an index, ranking the top 30 global manufacturing locations defined by output and the top 15 locations witnessing the most prominent growth.
Vantaggi competitivi Costo del lavoro Posizione strategica: attraversata da 5 corridoi, paneuropei (IV, VII, VIII, IX, X) orario in euro Frontiera comune con la Turchia (2014) EU(28) avg 25.5 24.6 Assenza di rischio di cambio CEE(11) avg 8.2 8.3 • Regime di Currency Slovenia 15.8 15.6 15 6 q Aliquota fiscale 9.8 board dal 1997. Estonia Slovakia 9.8 10.1 9.7 nei Paesi CEE • Valuta domestica legata all’Euro con Czech Rep. 9.6 9.4 8.5 (2014) 19% Croatia Slovakia cambio fisso (1€ 9.4 22% 8.4 = 1.9558 BGN) Poland 8.4 Croatia 20% 40% Hungary 7.7 7.3 Industry 35% Tassazione tra le piu’ vantaggiose tra i Turkey 20% Latvia 6.2 Paesi dell'Europa Centrale ed Orientale 6.6 Total Estonia 20% 6.3 economy 20% Lithuania 6.5 • 10% corporate tax; 4.7 Poland 19% 32% Romania 4.6 22% • 10% per persone Bulgaria 3.6 Czech Rep. 19% 3.8 fisiche 16% Hungary g y 19% Esenzione IVA per 2 anni per l’importazione di 50% Slovenia macchinari per investimenti superiori ai 5 mln di Euro o 17% con 50 nuovi posti di lavoro* Romania 16% 16% IVA al 20% su tutti i beni e sevizi, ad esclusione del Latvia 23% Individual tax rate turismo al 9% 15% 15% Corporate tax rate Lithuania Costo del lavoro per manodopera qualificata molto 15% competitivo Bulgaria l i 10% 10% • salario medio : 430 EUR • soglia massima per i contributi previdenziali– 1300 EUR Source: Eurostat, NSI, UniCredit Research 28 *As of the time of preparing of this presentation the government has put up new proposals for public hearing which aim to further increase the scope of state support for investors – by exempting social security payments for two years in municipalities with above average unemployment; by lowering the threshold for state aid for training of new employees to 30 (from 50); by reducing administrative burden related to the investment process.
Punti di attenzione Indubbiamente negli ultimi anni il business enviroment e’ migliorato ma rimangono ancora migliorato, aree di criticita’ che devono essere risolte per consentire il riavvio di un adeguato e necessario flusso di investimenti esteri, al fine di accelerare ulteriormente lo sviluppo del Paese Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati World Economic Forum, The Global Competitiveness Report 2014-2015. *Classifica stilata in base alle risposte ricevute dagli imprenditori operanti in loco intervistati. intervistati 29
AGENDA Perché la Bulgaria Bulgaria e Italia UniCredit in Bulgaria 30
L'Italia è il secondo partner commerciale della Bulgaria … SOCIETA’ ITALIANE IN BULGARIA Esportazione (in mln. mln di Eur ) Importazione (in mln di Eur) Esport +Import Esport. +Import. (in mln. mln di Eur) 1H 2015 posizione 1H 2015 posizione 1H 2015 posizione % in totale Germania 1478.5 1 1693.2 1 3171.7 1 13.0% Italia 1098.4 2 961.5 3 2059.9 2 8.4% Turchia 1086.1 3 773.1 5 1859.2 3 7.6% R i Russia 188 9 188.9 16 1598 3 1598.3 2 1787 2 1787.2 4 7 3% 7.3% Romania 879.2 4 875.9 4 1755.1 5 7.2% Grecia 743.7 5 606 7 1349.7 6 5.5% Francia 465.5 6 414.2 11 879.7 7 3.6% Spagna 181 18 610 6 791 8 3.2% Cina 277.4 8 494.5 8 771.9 9 3.2% Belgio 444.3 7 290.2 14 734.5 10 3.0% L’Italia e’ il secondo partner commerciale della Bulgaria, seconda solo alla Germania con ll’8 Germania, 8.4% 4% di quota, quota tra ll’altro altro in crescita rispetto all all’ultimo ultimo periodo dello 0.5% In particolare le società italiane stanno assumendo un ruolo sempre piu’ attivo sul mercato bulgaro: l'Italia investe in Bulgaria 3 volte più della Cina Per e g gli investitori es o italiani a a i sesettori o p più ù importanti po a in Bulgaria u ga a sosono: o il tessile, ess e, la a pelletteria, i macchinari e le attrezzature, i beni di consumo, i prodotti metallici e i materiali di costruzione, i progetti infrastrutturali 31 (1) Europa E centro t - orientale, i t l compresii paesii UE e non UE UE; F Fonte: t IIstituto Statistico tit t St ti ti Nazionale N i l
…ed ha un ruolo importantissimo in alcuni settori chiave Tessile, abbigliamento e Settori chiave per gli esportatori 26% italiani in Bulgaria (quota export Italia pelletteria (il 26% dell’import % su totale import Bulgaria) Italy Other countries bulgaro nel tessile, 100% abbigliamento e pelletteria 90% 80% proviene dall’Italia); 70% 18% Prodotti Prodotti metallici 60% 50% 40% Macchinari ed 14% 30% apparecchiature pp 20% 32% 26% 22% Mobili 10% 18% 19% 14% 15% 14% 14% 13% 14% 0% Textiles, Fabricated Machinery and Furniture Other wearing apparel metal prodcuts equipment manufactured and leather goods Altri manufatti 13% 32 Source: NSI, data as of 2014
… ed è tra i primi investitori in Bulgaria con circa 2 miliardi di Euro in investimenti diretti SOCIETÀ ITALIANE IN BULGARIA Principali investimenti italiani per settore I tre settori principali: Importo Settore Investito (in Banche e assicurazione: intorno a 600 milioni di Euro mln. di Eur) investitori Banche e Energia: circa 300 milioni di Euro, di cui 200 milioni solo assicurazioni 615.0 2 da fonti rinnovabili Settore tessile 320 5 320.5 12 Settore tessile: oltre 300 milioni di Euro Costruzioni 234.9 10 Energia da fonti 223.7 10 rinnovabili FDI italiani – % d'investimento per Energia - gas 123.5 4 18% 12% settori Banche e assicurazioni Prodotti industriali 98.3 16 Settore tessile Prodotti alimentari 62.2 9 Energia da fonti rinnovabili Costruzioni Beni immobiliari 48.7 4 Energia - gas Altro 36.9 14 34% Pelletteria 1% Metalli e minerali 21.7 4 Prodotti alimentari 3% Automotive Pelletteria 6.2 5 7% Altri settori Automotive 6.1 5 7% Totale 1,797.8 Top 95 33 Fonte: Relazione di Confindustria - Bulgaria – Investimenti italiani in Bulgaria (gennaio 2013);Mapping e concentrazione settoriale degli investimenti italiani nel paese, indagine rappresentativa svolta su 95 società nel periodo 1990-2011
AGENDA Perché la BULGARIA Bulgaria e Italia UniCredit in Bulgaria 34
UniCredit Bulbank UNICREDIT BULBANK I dati* Mappa Dipendenti ~4 100 Vidin Russe Agenzie ~200 Varna V.Tarnovo Clienti aziende ~ 13 000 Sofia Clienti retail Bourgas ~ 960 000 Blagoevgrad Plovdiv Clienti private banking ~ 2 000 Quota di mercato Contacts Proposta Numero uno in depositi Leader di mercato in Corporate banking e Investment banking Numero uno in prestiti Leader di mercato in Factoring e Leasing Numero uno in prestiti alle aziende Leader nei servizi di Cash management Numero uno in solidita’ patrimoniale e finanziaria Online/mobile banking ad accesso globale Numero uno in innovazione (branch of the Leader nel supporto sui fondi europei future, International Center) *Dati per l'esercizio 09.2014 35 35
Unicredit Bulbank - Corporate ed Investment banking UNICREDIT BULBANK Una forte presenza territoriale – la Banca più grande e diversificata in Bulgaria – Focus Leader nel corporate banking per l'intera gamma di soluzioni finanziarie La migliore banca per il servizio alle imprese : Network 152 Relationship Managers ~ 6.5 miliardi di Euro di prestiti alla clientela ~ 4.7 miliardi di Euro di depositi Modello Un modello di servizio che unisce professionisti specializzati, vicinanza geografica e esperienza internazionale Di Linee di prodotti deidicate alle esigenze specifiche (finanziamento e Servizio intermediazione, Mercati finanziari, Global Transaction Banking, Factoring, Leasing) Cross border ~590 clienti italiani Cross ~3 900 clienti border internazionali FONTE: UniCredit Bulbank, July 2015 36 36
UniCredit Bulbank sostiene le imprese interessate ad investire in Bulgaria: International Center UNICREDIT BULBANK “ONE STOP SERVICE" PER I NOSTRI CLIENTI INTERNAZIONALI Building B ildi dedicato d di t in i centro t a Sofia S fi Servizi ai Clienti Internazionali Servizi ai Clienti Private banking Servizi di cassa e sportello esclusivi per i clienti internazionali Uffici ad uso temporaneo per i clienti e servizi lounge Possibilita’ di organizzare eventi Iniziative di co-marketing B2B Networking g Consulenza globale per le imprese Introduzione presso le autorità locali Consulenza sui fondi europei 37
UniCredit Bulbank è riconosciuta come partner affidabile non solo dai propri clienti ma anche da numerosi enti locali ed internazionali specializzati UNICREDIT BULBANK Migliore banca in Bulgaria, 2014, 2015 (rivista Global Finance) Best Custodian Bank in Bulgaria, 2013 (rivista Global Finance) Migliore banca per finanziamenti commerciali in Bulgaria (rivista Global Finance) Numero 1 in finanziamenti commerciali in Bulgaria, 2012 Migliore banca in Bulgaria – EMEA Finance’ Europe Banking Awards Strongest bank brand in Bulgaria - Superbrands Bank of the Year, 2013 - Bank of the year Association Migliore banca in Bulgaria 2012 (Fondazione "Banche Banche, Investimenti, Investimenti Soldi") Soldi ) 38 38
FORUM BALCANI Cuneo 17 novembre 2015 Camera di Commercio di Cuneo Via Emanuele Filiberto 3
Country Presentation: Romania Forum Balcani 17-20 Novembre 2015 Marco Montermini, Head of Italian Desk Novembre 2015
AGENDA Perché la Romania Romania e Italia UniCredit in Romania 41
Scenario macroeconomico in tendenziale miglioramento: principali dati Superficie 238,391 mq Capitale Bucarest (1,937,000) Popolazione 21,729,871 (2014 est) Moneta RON (1 EURO = 4.45 RON al 2015) Adozione dell’EURO: non prima del 2019 Forma di Governo Democrazia Semi-Presidenziale Tasso inflazione 2.4% (nel 2014) D bit pubblico Debito bbli 39 8% (espresso in % sul PIL nel 2014) 39,8% Esportazione di beni e di servizi 68% (in % sul PIL nel 2014) Fondi da EU 41,67 miliardi di Euro fino al 2020 Stato membro UE dal 2007 / Stato membro NATO dal 2004 Indice competitività globale 59 (nel 2014 - posizione/144) Facilità nel fare impresa 48 (nel 2014 - posizione/189) Indice dei paesi più attraenti per investitori esteri terzo (dopo Polonia e Repubblica Ceca) nel CEE Credit rating (a lungo termine, termine in valuta): BBB- stabile ((Standard&Poor’s)) Baa3 stabile (Moody’s) BBB- stabile (Fitch) 42
Un’economia in crescita GDP Salari Reali 168,8 584 158,7 559 531 150,0 144,3 507 479 133,9 EUR bio EUR 2012 2013 2014 2015F 2016F 2012 2013 2014 2015F 2016F Maggiore crescita del PIL in Europa nel 2013 e I consumi sono spinti dalla forte crescita dei salari tra le migliori (sesto) nel 2014, con prospettive reali (partendo da livelli molto bassi: +6.4% nel di miglioramento nel 2015, grazie soprattutto al 1Q15) ed all’aumento della disponibilita’ di taglio dell’IVA nel settore alimentare, che finanziamenti a tassi piu’ bassi spingera’ sp ge a i co consumi su tetenendo e do bassa l’inflazione a o e 43
Vantaggi competitivi Frontiera comune con Europa Centro-Orientale C t del Costo d l lavoro l orario i in i euro (2014) (Ungheria) ma anche con Europa Sud-Orientale (Serbia, Bulgaria, Ucraina) e con sbocco sul Mar Nero 25,5 UE (28)… 24,6 Rischio di cambio molto limitato, grazie a valuta che 8,2 CEE (11)… 8,3 viene mantenuta da Banca Nazionale nell’intervallo 4,40/4,50 Slovenia 15,8 15,6 Costo del lavoro molto competitivo a fronte di forza Estonia 9,8 9,8 lavoro mediamente qualificata, ben istruita e Slovacchia 10,1 multilingua (dato sopra media UE), con eccellenze in 9,7 settori ad alto valore aggiunto gg ((ingegneria) g g ) 9,6 Rep Ceca Rep. 9,4 Diffusa cultura industriale, con 783 aziende riunite in 8,5 Croazia 9,4 52 parchi industriali diffusi nel Paese 8,4 Industria Tassazione tra le piu’ vantaggiose e semplici tra i Polonia 8,4 Paesi dell'Europa Centro-Orientale, con 16% flat tax Ungheria 7,7 7,3 per societa’ i t ’ e persone fisiche. fi i h Lettonia 6,2 6,6 IVA al 24% su tutti i beni e sevizi, ad esclusione dell’alimentare e del turismo al che – da pochi mesi – Lituania 6,3 6,5 sono state abbassate al 9% 4,7 Romania 4,6 Quadro fiscale con importanti novita novita’ in arrivo 36 3,6 (pagina successiva) Bulgaria 3,8 Source: Eurostat, NSI, UniCredit Research *As of the time of preparing of this presentation the government has put up new proposals for public hearing which aim to further increase the scope of state support for investors – by exempting social security payments for two years in municipalities with above average unemployment; by lowering the threshold for state aid for training of new employees to 30 (from 50); by reducing administrative burden related to the investment process. 44
L’evoluzione del quadro fiscale dividendi oggi al 16%, La tassazione sui dividendi, 16% scendera scendera’ al 5% a partire dal 01/01/2017 Aliquota fiscale nei Paesi CEE (2014) I ricavi dai dividendi ricevuti da una persona giuridica romena Slovac… 19% 22% sono non imponibili al calcolare l'imposta sull'utile, a prescindere dalle condizioni in cui sono stati ricavati Croazia 40% 20% L’aliquota IVA (esclusi cibo e turismo, dove rimane al 9%) si Turchia 35% 20% riduce a 20% a partire dal 01/01/2016, rispettivamente 19% a Estonia 20% partire dal 01/01/2017 20% Polonia 32% Applicazione della tassazione inversa per i trasferimenti di 19% edifici/terreni (sotto determinate condizioni) 22% Rep.… 19% L'imposta sull'edificio verrà calcolata in base alla destinazione Ungheria 16% dell'edificio (residenziale, non residenziale, mista) 19% Slovenia 50% A partire dal 01/01/2017, la base mensile di calcolo per stabilire il 17% contributo alle assicurazioni sociali di salute si fa in base a una 16% soglia Romania 16% Lettonia 23% I dividendi reinvestiti per lo scopo di creare nuovi posti di lavoro o 15% per lo scopo di sviluppare l’attivita’ di societa’ di diritto romeno 15% Lituania 15% saranno esenti da tassazione Tasso Bulgaria 10% individuale I dividendi di id di reinvestiti i titi nell capitale it l sociale i l di un’altra ’ lt societa’ i t ’ 10% romena saranno esenti da tassazione 45
Opportunita’ dall’Europa… Fondi EU in Romania TOTALE FONDI ALLOCATI 2014-2020 EUR 41,67 miliardi Grandi Infrastrutture EUR 9,42 miliardi Fondi Regionali EUR 6,70 miliardi Sviluppo Capitale Umano EUR 4,33 miliardi Aumento della Competitivita’ EUR 1,33 miliardi Capacita’ Amministrativa EUR 0,55 miliardi Assistenza Tecnica EUR 0,21 miliardi Sviluppo Rurale EUR 8,02 miliardi Settore Marittimo EUR 0,17 miliardi Settore Agricolo EUR 10,49 miliardi Coopera ione Cooperazione EUR 00,45 45 miliardi
…per importante ammontare anche rispetto al PIL Fondi EU disponibili per il periodo 2014-2020 EUR 140,0 Rural development 32.5% 120,0 Structural and cohesion funds 100,0 80 0 80,0 60,0 36.6% 43.7% 28.1% 40,0 32.5% 44.2% 20,0 27.6% 36.4% 35.7% 30.8% 17.7% 0,0 PL RO HU CZ SK BG HR LT LV EE SI I valori pencentuali rappresentano il rapporto rispetto al PIL del Paese Source: European Commission, UniCredit Research 47
Punti di miglioramento t il business Di certo b i i enviroment t e’’ migliorato i li t neglili ultimi lti i anni,i ma allo ll stesso t t tempo e’’ innegabile i bil che h permangono tuttora aree di criticita’ che devono essere risolte per consentire l’aumento del flusso di investimenti esteri, al fine di accelerare ulteriormente lo sviluppo del Paese: Corruzione (69esimo posto per percezione su 175 Paesi esaminati) * Burocrazia statale inefficiente Limitata capacita’ di assorbimento dei fondi EU Instabilita’ politica ** Relativa affidabilita’ del sistema giudiziario Sistema infrastrutturale arretrato e che necessita’ un forte ammodernamento * In Romania e’ in corso un imponente azione di aggressione al fenomeno della corruzione da parte della DNA. ** Il 4 novembre il Primo Ministro Victor Ponta (centro-sinistra) ha rassegnato le sue dimissioni a seguito di una serie di episodi che ne avevano indebolito la posizione; nel frattempo e’ stato nominato nuovo Primo Ministro l’ex-Commissario Europeo all’Agricoltura Dacian Ciolos, non affiliato a nessun partito politico. E’ probabile che si vada verso la costituzione di un governo tecnico che possa traghettare il Paese fino f alle prossime elezioni politiche (fine 2016). 48
…e sono necessarie riforme strutturali per una crescita sostenibile Il calo degli investimenti in Romania e’ avvenuto in contrasto con quanto avventuo negli altri Paesi del Centro-Est Europa 15 10 5 0 -5 10 -10 -15 RO BG CZ PL HU 2011 2012 2013 2014 1H 2015 Source: Eurostat, UniCredit Tiriac Research 49
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Italia e’ uno dei principali Paesi investitori in Romania L Italia ee’ prima per investimenti in Romania se si considera il numero di imprese controllate da capitale L’Italia straniero, mentre e’ settima se si considera il capitale investito. Imprese divise secondo origine del Imprese divise secondo il capitale capitale investito 51
Italia è il secondo partner commerciale della Romania I t Interscambio bi commerciale i l Romania R i – Italia It li dal d l 2005 all primo i semestre t del d l 2015 (valori in milioni di euro) Fonte: Istituto Romeno di Statistica; Eurostat C Comext t (Paese (P di hi dichiarante t Romania) R i ) Nel primo semestre del 2015 l’Italia si è classificata ancora una volta al secondo posto dopo la Germania sia nella graduatoria dei Paesi fornitori sia in quella dei mercati di destinazione dell’export romeno, con una quota sul totale interscambio della Romania pari all’11,9% (12,6% del totale export e 11,2% del totale import). Per gli investitori italiani i settori più importanti in Romania sono: Tessile e Scarpe Infrastrutture Agricoltura e Agroalimentare Trasporti M hi i e Attrezzature Macchinari A Arredo A d IT Lavorati del Metallo Automotive e componentistica Energia e Lavorazione del Petrolio 52 Materie Plastiche Lavorazione del Legno
Facilita’ di inserimento per gli imprenditori italiani, ma… importante specie in alcune zone che sono Le società italiane hanno storicamente assunto un ruolo molto importante, diventate quasi dei “distretti” italiani (Timisoara in primis) Buona facilita’ anche di inserimento anche grazie ad una lingua simile ed alla diffusa conoscenza dell’italiano (oltre che dell’inglese) Presenza di un “sistema Paese” ben strutturato in grado di accompagnare l’imprenditore fin dai primi passi: • forti relazioni istituzionali tra i due Paesi (Accordo Strategico di Partenariato) • maggior filiale estera di Confindustria, oltre a Camera di Commercio ed ICE • ppresenza di numerosi studi di pprofessionisti italiani ((fiscale,, legale, g , etc)) Cio’ nonostante…negli ultimi anni stiamo perdendo terreno rispetto ad altri Paesi europei: Top paesi d'origine % stock investimenti diretti per gli investimenti diretti nel 2014 53
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Unicredit Bank Leader di mercato in Corporate banking e Dipendenti 3,400 Investment banking (oltre 10%) Filiali 184 Leader di mercato nel Leasing (oltre 18%) Quota di mercato 7.8% Leader nei servizi di Cash Management Totale attivo 6.600 mln Online / Mobile Banking ad accesso globale Utile netto 2014 € 80 mln Leader nel supporto all’accesso ai fondi europei Baia Mare Suceava 10 Regioni Commerciali Iasi Oradea Cluj- Napoca A d Arad Tg. Mures Bacau 21 Filiali Corporate Timisoar a Sibiu Brasov Buzau Pitesti Ploiesti 1 Desk per le Aziende Braila Italiane Bucuresti Craiov Constanta 135 Relationship a M Managers 55
Unicredit Bank Unicredit e’ la quarta banca per quota di mercato in Romania, con un trend di costante crescita negli ultimi anni * Nel 2014 UniCredit ha acquisito l’attivita’ in Romania di Royal Bank of Scotland Nel 2015 il Gruppo Unicredit ha aumentato la propria quota di controllo nella banca romena dal 50,6% al 95,6% della quota azionaria (ex Tiriac) => Romania e’ considerata dal Gruppo Unicredit come Paese strategico,strategico sul quale cc’e’ e volonta’ di continuare ad investire e crescere in quota di mercato, soprattutto con riguardo al segmento corporate * Nel 2014: • a livello li ello complessivo, complessi o mentre gli affidamenti del sistema bancario sono calati del 3,1%, quelli concessi da Unicredit sono aumentati del 6,5% • a livello corporate, corporate mentre gli affidamenti del sistema bancario sono calati del 5,5%, quelli concessi da Unicredit sono aumentati del 56 12,7%
Unicredit Bank - Corporate ed Investment Banking Una completa presenza territoriale Focus Leader nel corporate banking per l'intera gamma di soluzioni finanziarie La migliore banca per il servizio alle imprese : Network 135 Relationship Managers ~ 6.6 miliardi di Euro di prestiti alla clientela ~ 3.7 miliardi di Euro di depositi Un modello di servizio che unisce professionisti specializzati, vicinanza Modello geografica e esperienza internazionale di Servizio Linee di prodotti deidicate alle esigenze specifiche (finanziamento e intermediazione, Mercati finanziari, Global Transaction Banking, Factoring, Leasing) Cross ~1.350 clienti italiani Border => servizio specializzato per clienti stranieri Cross ~4.200 clienti internazionali border 57 57
Servizio per la clientela internazionale Head of Corporate Head of International Clients German/Austrian Resto del Mondo Marco Montermini CBBM & Support Italian Desk Desk Coordinator Desk Coordinator Coordinator Rete: 21 filiali Corporate 65 gestori dedicati ai clienti internazionali I clienti internazionali sono seguiti da un team dedicato e specializzato Copertura territoriale su tutto il Paese 58 Forte collaborazione con i colleghi dei Paesi di residenza, in modo da mantenere un approccio condiviso ed il piu’ possibile coerente D k dedicato Desk d di t riservato i t aii clienti li ti corporate t italiani it li i (Italian (It li Desk) D k) Catena di comando breve e con poteri di delibera in loco
Riconoscimenti internazionali #3 Forfaiting Institution, 2013 (TFR Awards) #3 SME Financier, 2013 (TFR Awards) Best overall Bank for Cash Management in CEE, 2012, 2013 (Global Finance) Best Bank for Payments & Collections in CEE, 2012, 2013 (Global Finance) Best Trade Finance Bank in CEE, 2012, 2013, 2014 (Global Finance) Best Supply Chain Finance Provider in CEE, CEE 2012,2013 2012 2013 (Global Finance) #1 Domestic Cash Management House (Romania) 2012, 2013 (Euromoney) Best Cash Management Bank in CEE – Award of Excellence, 2012,2013 (Euromoney) #1 Private Banking Bank in Romania, 2013 (Euromoney) Best Sub-Custodian Bank in CEE 2012, 2013 (Global Finance) Best Trade Bank in CEE, 2012, 2013 (TM Awards 2013) UniCredit, Financial Advisor of the Year in Italy & CEE, 2013 (Financial Times) 59
Contatti MARCO MONTERMINI Head of Italian Desk I t International ti l Corporate C t DDepartment t t Bulevardul Expozitiei no.1F 012101 - Bucarest, Bucarest Romania tel.: +4 021 200 2497 cell.: +4 0724 063 682 mail: marco.montermini@unicredit.ro 60
FORUM BALCANI Cuneo 17 novembre 2015 Camera di Commercio di Cuneo Via Emanuele Filiberto 3
Forum Balcani - Serbia Relatore: Niccolo Bonferroni UniCredit Bank Serbia Novembre 2015
Serbia – Opportunità di business Italia&Serbia – Una “naturale“ naturale partnership commerciale L’Italia è il primo partner commerciale della Serbia: gli scambi commerciali hanno raggiunto quota 4.0 mld Euro nei primi 9 mesi del 2015. Vi sono oltre 600 imprese italiane attive in Serbia. I maggiori investimenti italiani si concentrano nei settori dell’Automotive, del Tessile ed Abbigliamento, delle Infrastrutture/Edilizia dell’Energia g e dell’Agroalimentare. g UniCredit Bank è la terza banca del paese con una quota di mercato pari al 10.21% (seconda per il corporate 12,55% - Settembre 2015). Opportunità in differenti settori: Energie rinnovabili, Infrastrutture, Agricoltura ed Agroalimentare, Industria del legno, Tessile e produzione di arredi, Componentistica per automotive, etc. Altre opportunità: Accesso ad un mercato di 1,1 miliardo di consumatori senza dazi doganali*. Capitale Intellettuale: forza lavoro specializzata, flessibile e ad un prezzo competitivo. C ti operativi Costi ti i (energia, ( i utilities, tiliti t l telco, etc.) t ) tra t i più iù bassi b i in i Europa. E Regime fiscale competitivo: l'imposta sugli utili delle imprese (15%) è la seconda più bassa in Europa, mentre l'IVA è tra le più competitive in Europa centrorientale (20%). Il Governo offre schemi sia finanziari che fiscali incentivanti per gli investitori. Convergenza Con ergen a E Europea: ropea La L Serbia S bi h ha avviato i t i colloqui ll i per l’l’accesso all’Unione ll’U i E Europea che h potrebbe t bb concretizzarsi nei prossimi 6-8 anni (stima) e ne riceve i relativi fondi (Pre-Accession Funds). * Comprende paesi UE, Stati Uniti, Federazione Russa, Turchia, Bielorussia, EFTA (Svizzera, Norvegia, Islanda e Liechtenstein) e CEFTA (Albania, Bosnia-Erzegovina, FYR Macedonia, Moldova, Montenegro)
UniCredit in Serbia UniCredit Bank k Country details Subotica UniCredit Bank è la terza banca del paese ed opera Novi Sad con un network 71 filiali. Belgrade www.unicreditbank.rs i ditb k K Kragujevac j Niš Contacts Head of International Customers Department Niccolo Bonferroni +381 11 3204 677 niccolo.bonferroni@unicreditgroup.rs Figures* Assets (MEUR) 2 415 2,415 Gross Customer Loans (MEUR) 1,428 Net Profit (MEUR) 39 International Customers Department Employees 1042 InternationalCustomersDepartment@unicreditgroup.rs Branches 71 Loan Market Share 10.5% Market Position 3 *Data as of Jun 2015. 64
G i per l’attenzione Grazie l’ tt i
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