Cruise control assistito: cos'è e come funziona
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Cruise control assistito: cos’è e come funziona Negli anni le case automobilistiche hanno lavorato intensamente per rendere l’esperienza al volante sempre meno impegnativa accompagnando i guidatori e lasciando che parte delle responsabilità si trasferissero alle vetture. Uno dei pilastri di questo processo è il cruise control, letteralmente controllo di crociera. Un dispositivo sempre più presente nelle vetture, ma che ha radici molto più vecchie di quello che si crede. Le prime sperimentazioni risalgono infatti al 1948 per opera dell’inventore americano Ralph Teetor. Oggi, rappresenta un fondamentale tassello verso i veicoli intelligenti a guida autonoma. Cos’è il cruise control? Ma cos’è esattamente il cruise control? È un dispositivo elettronico che dà al guidatore la possibilità di impostare una velocità automatica della vettura. Permette quindi di impostare un valore fisso lasciando che sia la macchina a tenere l’accelerazione, facilitando la guida soprattutto in lunghi percorsi stradali dov’è possibile mantenere una velocità costate, come ad esempio viaggi in autostrade o superstrade. Come funziona il cruise control? A differenza dei prototipi di Teetor le vetture moderne hanno un sistema di controllo e attivazione del cruise control interamente elettronico. Ogni casa ha sviluppato modalità diverse di attivazione e gestione, ma generalmente i comandi si trovano in prossimità dello sterzo. O sottoforma di levette, oppure con un’apposita leva nel lato sinistro del volante sotto a quella delle frecce.
Dopo aver raggiunto la velocità desiderata, poniamo il caso 100km/h, si può agganciare il cruise control premendo il tasto di selezione, in molti modelli indicato come “Set”. Da quel momento il controllo passa alla vettura lasciandoci liberi di togliere il piede dall’acceleratore. A questo punto è possibile anche regolare leggermente la velocità tramite i tasti presenti sulla leva. In molti casi questo sistema è in grado di funzionare indipendentemente dalla pendenza, il compito è quello di mantenere la velocità, quindi in caso di cambiamenti si premurerà di rallentare o accelerare. Nel caso si voglia riprendere il controllo del mezzo, sia per ragioni di percorso che di sicurezza, basterà azionare freno, frizione o acceleratore. In questo modo il controllo della vettura verrà sganciato dal cruise control e tornerà nelle mani del guidatore. Alcuni sistemi differenziano l’azione in base al pedale, permettendo di accelerare, magari per un sorpasso, per poi in automatico tornare alla velocità impostata precedentemente. Differenza tra il cruise control normale e adattivo Negli ultimi anni le auto hanno visto comparire una gamma di nuovi sensori per monitorare non solo lo stato della vettura, ma anche per raccogliere nuovi dati e informazioni sul viaggio e la strada. Tutti questi dati aggiuntivi hanno permesso di creare un sistema di controllo della navigazione ancora più preciso e versatile, denominato Adaptive Cruise Control. Se quello “normale” si limita a mantenere una velocità impostata dal guidatore, il sistema adattivo permette una flessibilità maggiore, creando le condizioni per guidare anche in contesti più complessi rispetto all’autostrada, come nel caso della guida in città. Ma cosa consiste praticamente? Si tratta di un sistema capace di accelerare o rallentare in base alle informazioni raccolte dai sensori (radar, laser e
telecamere) e quindi di adattarsi ai comportamenti delle altre auto. Il sistema adattivo quindi non solo permette di scegliere la velocità come il precedente, ma anche di determinare a quale distanza tenersi dalla vettura che ci precede. Negli ultimi anni le sperimentazioni delle varie case automobilistiche hanno reso il sistema sempre più preciso e sicuro. Limitando i cambi di velocità più bruschi rendendoli più fluidi e integrato sempre nuove funzioni. In particolare riconoscendo i limiti vigenti nel tratto di strada grazie a telecamere intelligenti che riescono a “leggere” e interpretare la segnaletica. Una tecnologia che apre le porte alla guida autonoma Secondo la classificazione SAE International (Society of Automotive Engineers), l’ente internazionale che definisce gli standard ingegneristici per veicoli motorizzati, il Cruise control adattivo rappresenta il livello 1, su una scala che arriva fino a 5, che identifica il grado di autonomia dei veicoli a guida autonoma e dove il quinto livello rappresenta il grado di autonomia in cui non è richiesto alcun intervento dell’uomo. Oggi, per avere un’idea, sono in commercio auto al massimo di livello 2, anche se per il 2021 è previsto il lancio di vetture di livello 3 e 4. Il cruise control di Audi Tra le case che sperimentano di più con il cruise control c’è sicuramente Audi, in particolare nella nuova Audi A3 Sportback. Nella vettura è presente un sistema adattivo capace di offrire un valido aiuto ai guidatori non solo nei lunghi viaggi, ma anche nel traffico in situazioni di continue frenate e accelerazioni. Il sistema Audi permette quindi di preimpostare la distanza con il veicolo che ci precede
accelerando e frenando in modo automatico. Nello specifico il guidatore può scegliere fino a cinque livelli di regolazione che corrispondono ad altrettante distanze dall’altra auto. Grazie all’Audi drive select può anche regolare l’accelerazione e le dinamiche di controllo del sistema. Per funzionare il cruise control si appoggia su diversi sensori. A3 Sportback può contare su un radar anteriore a medio raggio con un angolo di 60° e una portata massima che arriva a 160 metri. A questo si aggiunge anche una telecamera frontale e quattro perimetrali e ben dodici sensori a ultrasuoni capaci di raccogliere informazioni aggiuntive nelle vicinanze del mezzo. Tutti questi dispositivi di controllo lavorano insieme per rilevare i veicoli che hanno davanti calcolando distanza e velocità. Anche quando il sistema è disattivato sui display della Sportback compaiono informazioni circa la distanza con il veicolo precedente avvisando il conducente se si stanno avvicinando troppo. Ovviamente il cruise control adattivo di Audi lavora in interazione con tutte le tipologie di cambio. Nel caso delle configurazioni manuali il sistema inizia ad
operare dai 30km/h per arrivare poi alle massime velocità. Ma l’aspetto forse più interessante si ha quando il cruise control opera in combinazione con i sistemi di cambio automatico come l’S tronic o il Tiptronic. In quel caso l’aiuto alla guida è in grado di lavorare sull’intera gamma della velocità, cioè da 0km/h fino a 250 km/h. In questa modalità si ha quella che Audi definisce la funzione di Stop&Go. Nel traffico intenso l’auto è quindi in grado di decelerare autonomamente fino a fermarsi, per poi riprendere la guida in modo autonomo seguendo i movimenti del veicolo che la precede. Uno strumento praticamente essenziale nel congestionato traffico cittadino. Nel caso di uno stop più prolungato, il conducente dovrà premere il pedale dell’acceleratore, o la leva di comando posta sullo sterzo. L’adaptive cruise assist della A3 Sportback fornisce inoltre un’altra funzione molto preziosa. Oltre a regolare la distanza con il veicolo che la precede, la vettura è in grado di apportare piccoli interventi correttivi allo sterzo in modo da mantenere la direzione della macchina all’interno della corsia, anche nel caso di corsie ridotte per lavori. Esiste infine un’ultima funzione che è possibile integrare, quella all’emergency assist, cioè un dispositivo in grado di riconoscere l’eventuale inattività del guidatore, magari in preda a un colpo di sonno. In caso di un comportamento di guida anomalo, l’auto invia dei segnali, visivi, acustici e tattili. Se anche con questi il comportamento di guida non cambia, il sistema è in grado di prendere il controllo rallentando l’auto fino all’arresto attivando sia la chiamata d’emergenza che le quattro frecce.
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