(COVID-19) Disinformazione e verità sul coronavirus

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Disinformazione e verità sul coronavirus
                         (COVID-19)
Man mano che l'Australia continua a rispondere alla pandemia di COVID-19, affrontiamo le
difficoltà nel navigare fra un'ampia gamma di informazioni relative al virus. Alcune di queste
informazioni potrebbero essere false e potenzialmente dannose. Nel complesso, questo
fenomeno viene definito disinformazione.
La disinformazione può diffondersi rapidamente e ampiamente, rendendo difficile per il
pubblico identificare quali sono i fatti e le raccomandazioni verificati e qual è la
disinformazione.
Dato che ogni giorno ci sono aggiornamenti e sviluppi relativi al COVID-19, è normale avere
domande o preoccupazioni e potenzialmente esitare per quanto riguarda il COVID-19 o la
vaccinazione. Questo documento punta a fornire risposte accurate e basate sulle evidenze a
domande comuni e alla disinformazione relativa ai vaccini contro il COVID-19.

Per gli aggiornamenti e le raccomandazioni più recenti, visitate www.health.gov.au o
https://covid19inlanguage.homeaffairs.gov.au/

Il Covid-19 è una bufala
DISINFORMAZIONE Il COVID-19 è una bufala.
FATTI Il COVID-19 è causato da un nuovo coronavirus (SARS-CoV-2), che fa parte di
un'ampia famiglia di virus che possono causare infezioni respiratorie sia negli esseri umani
che negli animali. Tali infezioni possono spaziare dal comune raffreddore a malattie più
gravi. Il COVID-19 viene diffuso fra le persone tramite goccioline e superfici contaminate.
Molteplici studi scientifici in tutto il mondo dimostrano che laboratori esperti con
un'eccellente reputazione hanno isolato e sequenziato il virus che causa il COVID-19,
dimostrando pertanto che il virus esiste, che è differente dal virus dell'influenza e che causa
una malattia che ha portato a più di quattro milioni di morti in tutto il mondo nell'arco di soli
18 mesi.
In Australia, il Victorian Infectious Diseases Reference Laboratory (VIDRL) presso il Peter
Doherty Institute for Infection and Immunity è stato uno dei primi laboratori a isolare il SARS-
CoV-2. Il VIDRL ha condiviso il virus isolato con altri laboratori australiani, con
l'Organizzazione mondiale per la sanità e con altri paesi, per consentire lo sviluppo, la
convalida e la verifica di test diagnostici per il COVID-19.
L'Australia ha avuto la fortuna di essere sostenuta da una rete esperta di laboratori di analisi
pubblici e privati con la capacità e l'accreditamento appropriati a rilevare e confermare il
SARS-CoV-2. L'abilità di tali laboratori nell'aumentare le capacità di analisi è stata
essenziale per il successo australiano nell'appiattire la curva e nell'evitare i devastanti tassi
di infezione riscontrati in altri paesi. In Australia e in tutto il mondo vengono raccolte
informazioni sul numero di persone affette da COVID-19 e sul numero di morti dovute alla
malattia. Potete controllare quotidianamente i dati sul COVID-19 relativi all'Australia su
www.health.gov.au

Misinformation and truths about Coronavirus (COVID-19) - 21092021 - Italian
Vaccini
DISINFORMAZIONE I vaccini contro il COVID-19 sono stati sviluppati troppo
rapidamente, non sono stati testati adeguatamente e non sono sicuri.
FATTI I vaccini contro il COVID-19 sono stati sviluppati rapidamente senza compromettere
la qualità, la sicurezza e l'efficacia.
I ricercatori di tutto il mondo si sono impegnati al massimo a sviluppare vaccini per il COVID-
19 fin dalle primissime fasi della pandemia. Sono stati in grado di accelerare lo sviluppo dei
vaccini grazie alla collaborazione fra scienziati, produttori e distributori.
Un finanziamento globale senza precedenti ha consentito di condurre le fasi di sviluppo,
implementazione e pianificazione dei vaccini contro il COVID-19 in parallelo invece che in
sequenza. La maggior parte dei vaccini contro il COVID-19 che sono stati sviluppati ha
incluso decine di migliaia di persone nei rispettivi studi clinici.
Inoltre la ricerca su come rispondere a una pandemia era in atto fin da molto prima del
COVID-19. Questa ricerca osserva i dati di precedenti coronavirus come la SARS nel 2002 e
la MERS nel 2012, dando ai ricercatori un vantaggio nel costruire i vaccini per il COVID-19.
In Australia, la Therapeutic Goods Administration (TGA) valuta rigorosamente la sicurezza,
qualità ed efficacia dei potenziali vaccini per il COVID-19 prima di concedere l'autorizzazione
all'uso. La TGA continua a monitorare la sicurezza dei vaccini contro il COVID-19 e controlla
inoltre che ciascun lotto del vaccino contro il COVID-19 continui a rispondere agli stessi
standard di qualità.

DISINFORMAZIONE I vaccini contro il COVID-19 sono pericolosi e moriranno più
persone a causa degli effetti collaterali avversi del vaccino che a causa del COVID-
19.
FATTI I benefici del vaccino contro il COVID-19 superano di gran lunga i rischi. Gli studi
clinici dei vaccini Pfizer/BioNTech (Comirnaty) e AstraZeneca (Vaxzevria) hanno dimostrato
l'efficacia nel prevenire lo sviluppo dei sintomi del COVID-19 e la protezione dalla malattia
grave.
Gli effetti collaterali comuni della vaccinazione includono stanchezza, mal di testa, dolori
corporei e febbre. Gli effetti collaterali più gravi includono l'anafilassi e un raro disturbo
chiamato trombosi con sindrome da trombocitopenia (TTS) associato al vaccino contro il
COVID-19 di AstraZeneca. La TTS o trombocitopenia trombotica indotta dal vaccino (VITT)
è una condizione rara di recente scoperta, con un meccanismo differente rispetto ad altre
cause di trombosi. Fra i casi riportati non vi sono indicatori conosciuti di un maggior rischio di
TTS.
La TTS causa coaguli sanguigni (trombosi) e bassi livelli di piastrine nel sangue
(trombocitopenia) che possono verificarsi in diverse parti del corpo.
Nel complesso la probabilità di avere la TTS come effetto collaterale è molto bassa. Il rischio
di TTS in Australia è stimato a circa 2,9 casi ogni 100.000 dosi di AstraZeneca fra chi ha
meno di 60 anni e 1,8 casi ogni 100.000 dosi in chi ha 60 anni o più. La TTS sembra essere
più rara a seguito della seconda dose di AstraZeneca e i dati dal Regno Unito indicano un
tasso di 1,5 per milione di seconde dosi.
La maggior parte dei casi di TTS classificati dalla TGA come confermati o probabili è stata
dimessa dagli ospedali. Dall'inizio della distribuzione del vaccino fino al 26 agosto 2021,
sono state somministrate 17,1 milioni di dosi dei vaccini contro il COVID-19. La TGA ha
ricevuto ed esaminato un'ampia quantità di denunce di morte nelle persone vaccinate di
recente e ha riscontrato che solo sette (7) di queste erano associate alla vaccinazione. Tali
morti sono tutte associate alla prima dose del vaccino AstraZeneca: sei erano casi di TTS e
uno era un caso di trombocitopenia immunitaria.

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Le persone con una storia clinica personale o famigliare di coaguli sanguigni, che
presentano fattori di rischio per i coaguli sanguigni o che assumono farmaci anticoagulanti
possono ricevere AstraZeneca. In via precauzionale, un gruppo molto piccolo di persone
affette da disturbi di coagulazione dovrebbe ricevere un vaccino contro il COVID-19
alternativo.
Se avete un effetto collaterale dovuto a un vaccino, rivolgetevi a un professionista medico e
comunicatelo alla TGA (telefono: 1300 134 237).

DISINFORMAZIONE La distribuzione del vaccino contro il COVID-19 è una
copertura per raccogliere il vostro DNA.
FATTI Non esiste e non è mai esistita l'intenzione di raccogliere il DNA durante il processo
di vaccinazione.
L'obiettivo della distribuzione del vaccino contro il COVID-19 da parte del Governo
australiano è proteggere la salute degli australiani, fornendo i vaccini contro il COVID-19 per
prevenire che gli individui si ammalino gravemente e muoiano a causa del virus SARS-CoV-
2.
I vaccini contro il COVID-19 autorizzati all'uso in Australia sono somministrati tramite
un'iniezione intramuscolare, generalmente nel muscolo deltoide della parte superiore del
braccio. Non viene prelevato nulla dal vostro corpo, incluso il DNA. Inoltre i vaccini contro il
COVID-19 non possono alterare i vostri geni o il vostro DNA.

DISINFORMAZIONE I vaccini contro il COVID-19 causano l'infertilità.
FATTI Non vi sono prove scientifiche a supporto dell'idea che i vaccini contro il COVID-19
attualmente autorizzati dalla Therapeutic Goods Administration (TGA) causino la
sterilizzazione e/o l'infertilità. La TGA non autorizzerà un vaccino all'uso in Australia a meno
che non risulti sicuro ed efficace. Questo include gli impatti sulla fertilità. Il vaccino contro il
COVID-19, come altri vaccini, agisce addestrando i nostri corpi a sviluppare degli anticorpi
per combattere il virus che causa il COVID-19 e prevenire la malattia futura. Al momento
non vi è alcuna evidenza che gli anticorpi formati dalla vaccinazione contro il COVID-19
causino alcun problema in gravidanza, incluso lo sviluppo della placenta.

DISINFORMAZIONE I vaccini contro il COVID-19 alterano il DNA.
FATTI I vaccini contro il COVID-19 non alterano il DNA. I vaccini lavorano assieme alle
difese naturali del corpo per aiutarlo a sviluppare l'immunità al COVID-19.
Al momento vi sono tre vaccini contro il COVID-19 autorizzati all'uso in Australia: il vaccino
Pfizer e il vaccino Moderna che impiegano una piattaforma mRNA e il vaccino AstraZeneca
che impiega una piattaforma a vettore virale.
I vaccini a vettore virale impiegano un virus animale innocuo e indebolito che contiene il
codice genetico di una proteina esclusiva del coronavirus, in genere la proteina spike,
mentre i vaccini mRNA utilizzano un codice genetico chiamato RNA per avviare la
produzione della proteina spike specifica del coronavirus. Nessuno dei due tipi di vaccini può
modificare il DNA.
Un mito comune relativo al vaccino contro il COVID-19 è che i vaccini mRNA possono
modificare il DNA, un'affermazione non veritiera. I vaccini mRNA utilizzano un codice
genetico chiamato RNA per stimolare la produzione della proteina spike specifica del
coronavirus. Una volta che il mRNA entra nelle cellule del corpo, tali cellule utilizzano le
istruzioni contenute nel RNA per fabbricare la proteina spike. Le cellule esprimono la
proteina spike sulla loro superficie e decompongono il mRNA somministrato dal vaccino.
Quindi le cellule immunitarie riconoscono la proteina spike come estranea e iniziano a

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creare una risposta immunitaria contro di essa. Il RNA contenuto nel vaccino non modifica
né interagisce con il nostro DNA in alcun modo.

DISINFORMAZIONE I vaccini contro il COVID-19 possono collegarvi a Internet, Wi-
Fi, 5G o Bluetooth.
FATTI I vaccini contro il COVID-19 non vi collegano, né possono collegarvi, a Internet, Wi-
Fi, 5G, Bluetooth né consentire alcun tipo di connettività wireless.
Alcuni dei vaccini mRNA in via di sviluppo includono l'utilizzo di un materiale chiamato
idrogel che potrebbe facilitare la lenta dispersione del vaccino nelle cellule. I bio-ingegneri
impiegano simili idrogel in modi differenti da molti anni. Ad esempio, sono utilizzati per
aiutare le cellule staminali a sopravvivere una volta inserite nel corpo. Per questo motivo
alcune persone ritengono che gli idrogel siano necessari per gli impianti elettronici che
possono collegarsi a Internet.
Il vaccino Pfizer/BioNTech (Comirnaty) non impiega idrogel fra i suoi componenti. Il vaccino
Pfizer/BioNTech contiene un segmento di mRNA rivestito da una gocciolina di lipidi (grassi).
I lipidi aiutano il vaccino a penetrare nelle cellule, poiché la membrana che mantiene solide
le nostre cellule è costituita anch'essa in gran parte da lipidi. Il vaccino e la membrana
possono fondersi facilmente, depositando il mRNA all'interno della cellula.

DISINFORMAZIONE I vaccini contro il COVID-19 contengono un microchip o un tipo
di tecnologia di tracciamento.
FATTI I vaccini contro il COVID-19 approvati non contengono alcun tipo di software o
microchip. Non possono essere utilizzati per tracciare le persone.
Le Informazioni sui prodotti disponibili sul sito web della Therapeutic Goods Administration
(TGA) elencano tutti gli ingredienti in ciascun vaccino. La TGA effettua test dei lotti di tutti i
vaccini prima dell'utilizzo, per assicurarne la qualità, e li sottopone a monitoraggio se
sorgono delle preoccupazioni sulla loro sicurezza.

DISINFORMAZIONE I vaccini contro il COVID-19 causano il COVID-19.
FATTI Nessuno dei vaccini autorizzati in Australia contiene il virus vivo. Questo significa
che non possono causarvi il COVID-19.
Alcuni degli effetti collaterali delle vaccinazioni contro il COVID-19, come la febbre e la
stanchezza, possono rispecchiare i sintomi di COVID-19. Tali sintomi sono normali e sono
un segnale che indica che il corpo sta montando una protezione contro il virus che causa il
COVID-19.
In genere dopo ciascuna dose del vaccino il corpo richiede un minimo di 2 settimane per
iniziare a costituire un'immunità (protezione dal virus che causa il COVID-19). Questo
significa che è possibile che una persona possa essere contagiata dal COVID-19 poco
prima o poco dopo la vaccinazione e quindi ammalarsi.
È anche possibile che una persona venga contagiata dal COVID-19 anche quando è
completamente vaccinata, ma questo è significativamente meno probabile.
È importante ricevere entrambe le dosi del vaccino e assicurarvi di isolarvi e sottoporvi a test
se avete eventuali sintomi di COVID-19.

DISINFORMAZIONE I vaccini contro il COVID-19 possono ‘propagarsi’ e influire su
chi non è vaccinato.
FATTI I vaccini contro il COVID-19 non si 'propagano' né influiscono sulle persone non
vaccinate. Non è possibile che lo facciano. Questa propagazione può verificarsi solo nel

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caso dei vaccini che utilizzano forme vive e indebolite del virus. Nessuno dei vaccini contro il
COVID-19 autorizzati all'uso in Australia presenta forme vive del coronavirus.

DISINFORMAZIONE Il vaccino contro il COVID-19 non funziona contro le varianti
mutate del coronavirus.
FATTI Tutti i virus mutano. Il COVID-19 non è differente e recentemente nei media sono
state presentate notizie su nuove varianti del virus. Questo non significa che i vaccini non
saranno efficaci sulle nuove varianti.
Tutti i vaccini attualmente autorizzati all'uso in Australia e in altri paesi si sono dimostrati
altamente efficaci nel prevenire la malattia grave dovuta a qualsiasi variante del virus SARS-
CoV-2 emersa fino ad ora.
La TGA continuerà a controllare questo processo da vicino come parte dei suoi processi di
autorizzazione e monitoraggio. Potrebbe essere che gli individui richiedano dei richiami,
come per il tetano e la pertosse, o potrebbe essere necessario che vengano vaccinati
nuovamente, come facciamo con il vaccino antinfluenzale ogni anno. I ricercatori stanno
ancora indagando, ma sanno che il virus non è mutato a sufficienza da rendere inefficaci i
vaccini attuali.

DISINFORMAZIONE Le persone che hanno avuto il COVID-19 e sono guarite non
hanno bisogno di essere vaccinate.
FATTI Anche se avete già avuto il COVID-19, si raccomanda di ricevere il vaccino contro il
COVID-19 circa 6 mesi dopo la fase acuta della malattia.
L'infezione naturale del virus SARS-CoV-2 stimola l'immunità e offre una certa protezione
contro le nuove infezioni, ma la forza della risposta immunitaria e la durata della protezione
sono ancora in corso di ricerca in tutto il mondo.
A causa dei gravi rischi di salute associati al COVID-19 e al fatto che una nuova infezione e
trasmissione del virus è possibile, coloro che hanno già avuto il COVID-19 devono
comunque ricevere un vaccino contro il COVID-19 per rinforzare il loro sistema immunitario.

Risposta medica australiana
DISINFORMAZIONE L'Australia non è in grado di ottenere apparecchiature e
forniture mediche a sufficienza (ventilatori, maschere, kit di test).
FATTI L'Australia ha dispositivi di protezione individuale in abbondanza, e nel paese ne
vengono continuamente prodotti e distribuiti ancora di più.
I comitati di consulenza del Governo australiano, fra cui Communicable Diseases Network
Australia e Public Health Laboratory Network, si riuniscono frequentemente per rivalutare le
linee guida sugli approcci e i requisiti dei test per il COVID-19, per assicurare che vengano
condotti i test essenziali per supportare la nostra risposta di sanità pubblica alla pandemia di
COVID-19, assicurando l'accesso e la continuità delle forniture per i test, dei dispositivi di
protezione individuale e di altre forniture mediche.

DISINFORMAZIONE Gli ospedali australiani non saranno in grado di affrontare
l'aumento della domanda causato dal COVID-19.
FATTI L'Australia dispone di un sistema sanitario di classe mondiale ben preparato a
rispondere a un aumento della domanda durante la pandemia di COVID-19, se necessario.
Questo include la capacità di aggiungere posti letto in ospedale, apparecchiature mediche,
forniture e personale medico grazie alla collaborazione fra il Governo australiano, i governi
statali e territoriali e il settore sanitario privato.
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Test e terapie
DISINFORMAZIONE Idrossiclorochina, ivermectina, doxiciclina e zinco sono terapie
e/o cure sicure ed efficaci contro il COVID-19.
FATTI Il Governo australiano monitora da vicino la ricerca mondiale sulle terapie e le cure
per il COVID-19. Le vaccinazioni contro il COVID-19 rimangono il modo più efficace di
prevenire lo sviluppo dei sintomi del COVID-19 e di proteggere dalle forme gravi della
malattia.
Al momento non vi sono prove a sufficienza della sicurezza e dell'efficacia dell'uso di
ivermectina, doxiciclina e zinco (separatamente o in combinazione fra loro) per la
prevenzione o il trattamento del COVID-19.
La National COVID-19 Clinical Evidence Taskforce australiana non raccomanda l'utilizzo di
idrossiclorochina, ivermectina, doxiciclina o zinco per il trattamento del COVID-19.
L'utilizzo dell'idrossiclorochina (con o senza zinco) per il trattamento del COVID-19 non è
raccomandato al di fuori di studi randomizzati con autorizzazione etica. L'idrossiclorochina
presenta rischi molto conosciuti che possono portare ad attacchi cardiaci, danni agli occhi e
una grave diminuzione dei livelli di zuccheri nel sangue (che può potenzialmente portare al
coma).

DISINFORMAZIONE I test PCR (reazione a catena della polimerasi) per rilevare il
COVID-19 sono inaffidabili e non sono in grado di distinguere il coronavirus da altre
malattie, come il comune raffreddore e l'influenza.
FATTI I test con reazione a catena della polimerasi (PCR) continuano ad essere considerati
uno strumento diagnostico affidabile ed altamente specifico. I test PCR sono molto sensibili
e rilevano sequenze di acido nucleico specifiche del virus SARS-CoV-2 in un campione
preso dalle vie respiratorie. I test PCR per il COVID-19 sono progettati per cercare e
amplificare una regione bersaglio del genoma del virus, specifica per il virus SARS-CoV-2.
Nessun test è perfetto al 100%, ma i test per il COVID-19 impiegati in Australia sono
altamente specifici e non è probabile che forniscano un risultato positivo per qualsiasi altro
patogeno. È vero che il test PCR può comunque dare un risultato positivo per il COVID-19
una volta passato il periodo di infettività a causa del materiale virale non infettivo rimanente
nel paziente.
Alcune persone non hanno compreso correttamente il cambiamento nelle raccomandazioni
sui test del Center for Disease Control and Prevention degli Stati Uniti, che ha fornito
raccomandazioni sull'utilizzo di test PCR che incorporano bersagli per più patogeni per
diverse cause virali delle infezioni respiratorie. Ad esempio questi test possono
diagnosticare infezioni come il COVID-19 e l'influenza contemporaneamente,
differenziandole correttamente. Poiché l'emisfero settentrionale sta per entrare in inverno e
sono in circolazione più infezioni respiratorie, ha senso adottare questo approccio. Questo
avviene regolarmente ed è una pratica standard in Australia fin dall'avvento di questi test
PCR che incorporano molteplici bersagli. In Australia è comune l'utilizzo di test PCR che
rilevano correttamente i virus dell'influenza, i virus della parainfluenza, il metapneumovirus
umano, il virus respiratorio sinciziale e altri ancora, fra cui alcuni dei coronavirus umani
comuni in circolazione prima del SARS-COV-2.

DISINFORMAZIONE Sottoponendo tutti a un test si interromperà la diffusione del
COVID-19.
FATTI I test non arrestano la diffusione del COVID-19.
I test diagnostici giocano un ruolo critico nella definizione dell'epidemiologia di una malattia,
forniscono le informazioni necessarie per la gestione dei casi e dei contatti e quindi per la

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riduzione della trasmissione virale. Il vaccino contro il COVID-19 è il modo migliore per
arrestare la diffusione del COVID-19 nella comunità.
Tuttavia un risultato negativo del test per il COVID-19 non significa non essere a rischio o
non essere un rischio per gli altri. Si può risultare negativi al COVID-19 nelle fasi precoci
dell'esposizione al SARS-CoV-2 (il virus che causa il COVID-19) e prima che si sviluppino
dei sintomi. Per questo motivo è importante praticare una buona igiene, il distanziamento
fisico e rimanere a casa quando non si sta bene. Tali azioni, insieme ai test mirati, stanno
aiutando a prevenire la trasmissione del COVID-19 e di altre malattie infettive, riducendo la
pressione sul sistema sanitario australiano.
I test devono essere mirati attentamente per cogliere il giusto equilibrio fra mantenere il
controllo dell'epidemia e proteggere la sostenibilità delle capacità dei siti e dei laboratori di
test.
Il Governo australiano continua a raccomandare che le strategie di test, fra cui i programmi
di screening sui luoghi di lavoro per le persone asintomatiche, siano sviluppate in
consultazione con le autorità di sanità pubblica pertinenti. Per maggiori informazioni sulla
posizione del Governo australiano sul test diffuso delle persone asintomatiche, visitate il sito
web del Department of Health.

DISINFORMAZIONE I kit di test non sono accurati.
FATTI In Australia, i test per il COVID-19 sono molto accurati. Tutti i metodi di test impiegati
in Australia sono stati convalidati esaustivamente. Continuano ad essere monitorati da vicino
da parte della TGA e tramite la partecipazione obbligatoria a programmi di assicurazione
della qualità sviluppati specificamente per il SARS-CoV-2 (il virus che causa il COVID-19).
In Australia, il test della reazione a catena della polimerasi (PCR) è lo standard aureo
utilizzato per la diagnosi dell'infezione acuta da SARS-CoV-2. Richiede la raccolta di un
campione dalle vie respiratorie per condurre il test. I test PCR sono molto sensibili e rilevano
sequenze di acido nucleico specifiche del virus SARS-CoV-2 in un campione preso dalle vie
respiratorie.
Qualsiasi nuova tecnologia di test in Australia richiede l'attenta valutazione da parte della
TGA per assicurare la qualità e affidabilità dei risultati e consentire la sua fornitura legale.
Per informazioni aggiornate su quali test per il COVID-19 sono inclusi nell'Australian
Register of Therapeutic Goods, visitate il sito web della TGA su: www.tga.gov.au
Lockdown e maschere
DISINFORMAZIONE Un periodo di 'lockdown' interromperà la diffusione del COVID-
19.
FATTI I lockdown aiutano a ridurre il tasso di trasmissione del COVID-19 nella comunità.
Imporre delle restrizioni e un periodo di lockdown e quindi rimuovere tali restrizioni per
ritornare alle nostre 'vite normali' non interromperà completamente la diffusione del COVID-
19.
Il modo più efficace di aiutare a rallentare la diffusione del COVID-19 è ricevere un vaccino
contro il COVID-19, indossare una maschera, mantenere il distanziamento fisico, praticare
una buona igiene delle mani e respiratoria, rimanere a casa e sottoporsi a test se non ci si
sente bene.
Un numero significativo di persone affette dal COVID-19 ha sintomi lievi o è asintomatica
durante il periodo di infettività. Un breve periodo di lockdown di due settimane comporta il
rischio che le persone asintomatiche con il COVID-19 involontariamente espongano altre
persone al virus quando il lockdown viene rimosso.
I lockdown inoltre assistono i governi statali e territoriali a condurre il tracciamento dei
contatti. Gli esperti sanitari continuano a monitorare il numero di nuovi casi ogni giorno in
Australia e dove si verifica la trasmissione nella comunità. Le raccomandazioni relative ad
eventuali nuove regole e limitazioni che devono essere imposte sono effettuate in base alle
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evidenze. Tutti dovrebbero rimanere al corrente delle limitazioni in vigore visitando
www.australia.gov.au.

DISINFORMAZIONE Le maschere sono inefficaci contro il COVID-19 e/o il loro
utilizzo non è sicuro.
FATTI Le maschere sono una misura chiave nel sopprimere la trasmissione del COVID-19.
Le maschere dovrebbero essere utilizzate nell'ambito di un approccio esaustivo che include
il distanziamento fisico, evitare luoghi affollati, chiusi o con contatti ravvicinati, una buona
ventilazione, lavarsi le mani, proteggere starnuti e colpi di tosse e altro ancora. Una
maschera non sostituisce il distanziamento fisico.
Le maschere sono una semplice barriera che aiuta a impedire che le vostre goccioline
respiratorie raggiungano altri. Gli studi dimostrano che le maschere riducono lo spruzzo di
goccioline quando vengono indossate sul naso e sulla bocca. A seconda del tipo, le
maschere possono essere utilizzate per proteggere le persone sane o per prevenire la
trasmissione.
Non vi sono prove che indossare una maschera non sia sicuro e che porti a problemi come
la mancanza di ossigeno o una maggiore inalazione di anidride carbonica (CO2). Da molti
anni gli operatori sanitari indossano le maschere per periodi prolungati senza alcun
problema di questo tipo.
Tutti gli operatori sanitari devono seguire le precauzioni standard e basate sulla trasmissione
descritte nelle Australian Guidelines for the Prevention and Control of Infection in
Healthcare. La National COVID-19 Clinical Evidence Taskforce fornisce una
raccomandazione di consenso che tutti gli operatori sanitari che forniscono cure dirette ai
pazienti e che lavorano all'interno di aree dei pazienti/clienti/residenti per individui con
COVID-19 sospetto o confermato abbiano accesso a respiratori di tipo P2/N95.

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Accedete a questo sito web regolarmente per rimanere informati sugli sviluppi chiave della risposta
del Governo australiano al COVID-19. SBS inoltre presenta una gamma di informazioni sul COVID-19
nella vostra lingua. Potete anche utilizzare app per cellulari ed estensioni del browser per tradurre le
informazioni governative. Cercatene una che soddisfi le vostre esigenze. Per accedere ad ulteriori
informazioni in inglese, visitate www.australia.gov.au.

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