Cosa Sappiamo del Denaro? - Energy Crowdfunding
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Cosa Sappiamo del Denaro? Tante cose, ma quasi tutte sbagliate o riconducibili unicamente alle nostre incompiute emotive. Content by Giorgio Mottironi, Chief Strategy Officer e Co-Founder di Ener2Crowd Layout & Design by Eleonora Lampis, Designer & Social Media Manager di Ener2Crowd 1
La sostenibilità non è una melassa economica, ma un catalizzatore di progresso verso un miglior futuro economico, ambientale e sociale. 2
Giorgio Mottironi CSO & Co-Fondatore di Ener2Crowd Ho studiato Ingegneria Meccanica Innanzitutto, ti ringrazio personalmente ma ho poi dedicato la mia vita al marketing strategico, alla filosofia per aver voluto scaricare questa guida. ed alla letteratura economica. Tutto ciò ha prodotto una naturale È un’attestazione di fiducia nei nostri inclinazione al pensiero critico radicale ed al “lateral thinking”: confronti che spero di poter ripagare con profonda volontà di comprensione quanto redatto assieme ad i miei della realtà, delle sue molteplici possibilità di percezione colleghi. attraverso la stratigrafia sociale e delle conseguenti frustrazioni comportamentali ed aspirazionali, Il testo contiene degli elementi analitici, per individuare e delineare il ma è anche un racconto attraverso panorama futuro. alcune tappe fondamentali del nostro Nel 2019 ho fondato assieme a comportamento nei confronti del denaro, tre validi e coraggiosi colleghi una volta conquistato e messo da parte. Ener2Crowd, piccolo miracolo del mondo dell’innovazione Italiana, che grazie ai capitali raccolti da Non vuole dimostrare che siamo investitori professionali e illuminati ha lo scopo di cambiare i sbagliati nel modo in cui facciamo le paradigmi della finanza cose, ma solo che ci sono dei motivi che alternativa e green. altri conoscono e che sfruttano a loro Puoi trovarmi su Linkedin favore, mentre ce ne sarebbero molti altri cercando il mio nome e cognome. per renderci di liberi di scegliere in modo alternativo.
Cosa sappiamo del denaro? 4 Gestire i risparmi 8 Ritorno dell’investimento medio 9 Sostenibilità ambientale 10 Crowdfunding energetico 11 3
COSA SAPPIAMO DEL DENARO? Tante cose, ma quasi tutte sbagliate o riconducibili unicamente alle nostre Il secondo è che il denaro è nato come, è, incompiute emotive. e sempre sarà una commodity: un Il desiderio di possederlo o usarlo al fine qualsiasi strumento, anche se oggi il di accrescere il nostro status sociale, o inseguire vane, vanesie e illusorie felicità prevalente, per interagire con la società. attraverso soluzioni consumistiche. Eppure due soli concetti sono quelli su cui dovrebbe basarsi tutta la riflessione sulla ricchezza economica: Tante cose, ma quasi Il primo è che il denaro, i soldi, tutte sbagliate o servono a non pensare ai soldi. riconducibili E su questo si incastonano tutte le unicamente alle nostre ulteriori possibili riflessioni sull’incapacità dell’uomo di liberarsi di una problema incompiute emotive. tanto più si focalizza sul problema, piuttosto che sulla soluzione. 4
Sì, ma in quale direzione e per quale scopo? L’unico scopo per cui era stato pensato era quello di un travaso, di un trasferimento di valore da una dimensione di necessità ad un’altra. I soldi sono quindi uno strumento attraverso il quale cediamo parte del valore da noi creato per ottenerne altro, maggiore, di qualità differente o da noi non producibile. Qualità di valore eterogenee (diverse tra loro) confrontate e scambiate attraverso quantità omogenee (uguali tra loro) di qualità omogenea (il denaro o la valuta). D’altronde lo stesso Warren Buffett ha sempre affermato che, “Il prezzo è quello che paghi, il valore ciò che ottieni”, mettendo in estremo risalto la profonda differenza, ma anche legame, che sul mercato dovrebbe sempre essere riconosciuta dalle persone tra quantità e qualità. Sapendolo bene, le aziende oggi ci propongono tutte un valore “supposta mente” a noi necessario, ovvero comunicato come necessità (creando la famosa domanda) attraverso leve e proiezioni emotive. “Il prezzo è quello che paghi, il valore ciò che ottieni.” Warren Buffett 5
Come si declina e spiega tutto ciò nel Paese di Collodi? Come è possibile Come è possibile riflettere sul concetto di trasferimento di valore e di riflettere sul concetto investimento in un Paese da sempre attratto dalle promesse di moltiplicazione di trasferimento di del valore senza nulla dover fare? valore e di La domanda è assolutamente pertinente e richiede un deciso approfondimento. investimento in un Nella celeberrima favola di Pinocchio, in Paese da sempre uno specifico, ma non indipendente dal racconto, episodio, il protagonista viene attratto dalle promesse sedotto dal “gatto e la volpe” al fine di consegnare i propri zecchini d’oro, di moltiplicazione del seppellirli in quello che è un campo, a detta loro miracoloso, perché già stato in valore senza nulla grado di produrre per altri tali e mirabolanti risultati. Per poi vederli quindi dover fare? possibilmente ricrescere in numero maggiore sui rami dell’albero. 6
E su questo si incastonano tutte le ulteriori possibili riflessioni sull’incapacità dell’uomo di liberarsi di un problema tanto più si focalizza sul problema, piuttosto che sulla soluzione. A Pinocchio, così come a noi oggi, l’opportunità viene venduta attraverso alcuni elementi successivi fondamentali: il primo tra tutti, quello che allinea tutto il seguito, e da forza all’offerta, è l’obiettivo emotivo ed aspirazionale che gli viene dato, ovvero la possibilità di tornare dal povero padre ed agevolargli la vita aumentandone la ricchezza economica. Pinocchio in questo modo ha una missione, una forte leva ancestrale (a lui esteriore). In questo caso rivolta alla maggior conquista dell’affetto del padre e per ringraziarlo degli sforzi: questa è una leva sociale o intermedia che funziona per tutti coloro i quali hanno bisogno di sentirsi apprezzati, ovvero, quasi sempre, ciascuno di noi (Collodi qui è precursore dei temi più contemporanei sull’adeguatezza ed accettazione rispetto ai parametri della tecnica: non vorrai tu deludere qualcuno?). Di lì, Collodi, mette assieme una serie di pregiudiziali cognitive, i famosi bias, raccontate e figurate dal “gatto e la volpe”, le quali permettono, questa volta al cervello moderno, di allinearsi lungo una serie di giustificativi a favore della decisione di piantare gli zecchini d’oro ed attendere la loro crescita sulla pianta (potendo qui riaffermare che la logica ed il ragionamento nella loro forma quotidiana, oggi, hanno il solo scopo di portarci con confidenza all’errore): Persone, di cui fidarsi, ed a cui assegnare la colpa in caso di fallimento. Persone che già ce l’hanno fatta per distoglierci dalla possibilità del fallimento. – 7
La verità che si cela dietro tale racconto è che, data la natura stessa del denaro, non è possibile aumentare la ricchezza, anche solo economica, senza che vi siano trasferimenti e/o produzioni di valore reali, concreti e misurabili. E tale verità oggi si riafferma con ancor maggiore forza se si pensa ai nostri risparmi e al modo in cui possiamo gestirli. Tenere i risparmi Tenerli fermi significa abbandonarli all’inflazione, la quale riduce il valore quantitativo della nostra ricchezza economica “sotto al materasso”? nel tempo, poiché ne riduce il potere di acquisto. Tenere in soldi in banca? I conti corrente non danno più rendimenti interessanti o, addirittura, producono rendimenti negativi, perché le banche, lente e restie al cambiamento, non sanno più dove allocare risorse minimizzando i rischi e massimizzando i profitti; gli stessi Titoli di Stato dei famosi Paesi virtuosi, proprio perché ritenuti sicuri, scontano rendimenti negativi, come beni protettivi o di rifugio sempre più indisponbili. Investire negli immobili? Le case, sempre proposte e vendute da decenni attraverso un mix di leve emotive, ed il cui andamento di mercato è stato unicamente collegato alla bolla speculativa edilizia, sono oggi in fase di diminuzione vertiginoso del valore, nonché uno dei beni più tassati e/o facilmente tassabili per il futuro. Rivolgersi al private Rimane la possibilità di investirli attraverso prodotti bancari: e qui ci si deve affidare alla probabilità che vada bene, banking o a semplicemente perché per fare in modo che le cose vadano professionisti del bene, non solo noi, ma anche i Private Banker e gli stessi istituti dovrebbero passare da un approccio stocastico ad un settore? approccio deterministico, e quindi dovrebbero avere una tremendamente puntuale conoscenza di tutti gli eventi e fenomeni coinvolti, e del loro modo di interagire. Impossibile. Oppure, grazie alla digital economy ed a tutte le soluzioni che ha portato, possiamo scegliere direttamente in quale dimensione di produzione del valore andare ad investire i nostri risparmi. 8
La soluzione migliore sembrerebbe quella di assegnarli a chi è veramente in grado di produrre il maggior valore, e condividerlo, attraverso il proprio operato. Basta quindi guardare questo grafico per iniziare a capire qualcosa: RITORNO DELL’INVESTIMENTO MEDIO La famosa sostenibilità ambientale non è solo il necessario percorso che deve seguire la trasformazione dei sistemi produttivi e di consumo, ma è anche uno dei settori a maggiore redditività economica. 9
La famosa sostenibilità ambientale non è solo il necessario percorso che deve seguire la trasformazione dei sistemi produttivi e di consumo, ma è anche uno dei settori a maggiore redditività economica. Il che permette finalmente di disintegrare un falso mito su cui si discute dal 1991, anno della pubblicazione del libro “to slow or not to slow” da parte di William Nordhaus, il quale ha dedicato la propria vita ad evolvere calcoli e modelli matematici in grado di integrare il costo degli investimenti nella sostenibilità e nelle decarbonizzazione ai modelli di crescita del PIL dei Paesi, ma che è finito per essere l’utile idiota (la definizione è presa in prestito da John Kenneth Galbraith, altro economista di fama) dei politicanti o degli interessi contro tali investimenti: La sostenibilità non è una melassa economica, ma un catalizzatore di progresso verso un miglior futuro economico, ambientale e sociale. Tant’è che oggi, nonostante il PIL sia cresciuto, non ci sentiamo meglio degli anni 70’, e guarda caso, il Costa Rica, primo Stato a bandire le fonti fossili per la produzione di energia, riscontra un livello di benessere superiore a quello della Penisola Scandinava. 10
Il crowdfunding energetico offre la possibilità di investire in modo diretto e disintermediato anche piccole somme di denaro, garantendo una forma di democratizzazione del processo di sviluppo e investimento in un settore altamente redditizio interessante opportunità di diversificazione. 11
Ener2crowd, offre a tutti la possibilità di accedere ad un mercato fino a ieri riservato a pochi operatori ed esperti, proponendo progetti sostenibili, e una nuova e interessante opportunità di diversificazione. Ecco due principali casistiche da noi simulate e verificabili. INVESTIMENTO SPOT Se sei un piccolo risparmiatore ecco i risultati della simulazione per un investimento pari a 5.000€ in tre anni: TENERE I SOLDI FERMI: Se tieni i soldi in banca (o sotto al materasso), dopo tre anni 5.000€, per solo effetto dell’inflazione, calcolata costante allo 0,80%, sono divenuti 4.881€. INVESTIRE SU ENER2CROWD: Se, ad esempio, decidi di investirli in un progetto presente su ener2crowd con il 7% di rendimento lordo ed una durata di 3 anni, alla fine ti ritroveresti con 5.570€ circa. Ed in più già a metà del secondo anno, ovvero dopo 18 mesi, ti è stato restituito metà del capitale, ovvero 2.500€ a tua completa disposizione. La differenza tra scegliere di usare ener2crowd per ottenere maggior valore usando i tuoi risparmi e scegliere di tenerli in banca è pari a 700€ circa in 3 anni INVESTIMENTO CICLICO Se sei un investitore professionale, o comunque abituato ad allocare quantità rilevanti di danari, allora potrai ben comprendere il significato di “far rotolare i soldi” e ti proponiamo quindi una simulazione di investimento per 50.000€ a 4 anni: TENERE I SOLDI FERMI: Se tieni i soldi in banca (o sotto al materasso), dopo tre anni 50.000€, per solo effetto dell’inflazione, calcolata costante allo 0,80%, sono divenuti 48.810€. INVESTIRE SU ENER2CROWD: se decidi di investirli su 3 progetti, il primo con il 7% di rendimento lordo annuo, il secondo con il 5% di rendimento lordo annuo, il terzo con il 6% di rendimento lordo annuo, in modo successivo, impiegando solamente i 50.000€, dopo 4 anni ti ritroveresti con 59.000€ circa. La differenza tra scegliere di usare ener2crowd per ottenere maggior valore usando i tuoi risparmi e scegliere di tenerli in banca è pari a 10.200€ circa in 4 anni. 12
Ener2crowd è per te che riesci a vedere un futuro dell’umanità differente. Investire nella transizione energetica e nella sostenibilità ambientale ti permetterà Per te che senti di essere un leader. di alimentare la possibilità di costruire un Per te che vuoi essere un change- mondo più allineato con la natura del nostro essere, aumentare la coscienza maker nella nostra società ed collettiva di quanto sia importante rimanere in simbiosi con il nostro Pianeta, economia. e riportare i nostri obiettivi verso un Per te che sai quanto sia importante migliore benessere. equilibrio tra crescita e prendersi cura di ciò che ci circonda e ci accoglie. 13
THE FOUNDERS Ener2crowd è la prima piattaforma italiana di Crowdfunding dove aziende innovative che sviluppano interventi di sostenibilità ambientale, efficienza energetica ed energia rinnovabile, aprono le porte a investitori privati e istituzionali. Il team di fondatori è composto da 4 persone: Niccolò Sovico, l’ideatore e primo promotore dell’iniziativa, Sergio Pedolazzi, esperto della crowd-economy, Paolo Baldinelli, professionista del corporate finance nel settore energy, e Giorgio Mottironi, professionista del marketing comportamentale e del settore energy. Niccolò è un ingegnere energetico e nucleare che ha lasciato il proprio lavoro presso una E.S.Co. Italiana di primo livello per dedicarsi alla sua idea. Giorgio è uno studioso di sistemi sociali e delle loro relazioni interne ed esterne nonché di filosofia, ed ha visto in Ener2Crowd uno strumento in grado di essere parte del motore della necessaria trasformazione che l’attuale sistema economico richiede. Sergio è un ingegnere civile che è stato crowdfunder della “prima ora” e con la sua esperienza ha saputo subito indirizzare la startup verso un approccio solido ai processi di sviluppo operativo (tecnico e commerciale). Paolo è la mente finanziaria della startup e ne cura tali aspetti, e grazie ad una lunga e di successo esperienza nel settore dell’energia, è stato in grado di portare partner importanti, sia economici che ingegneristici, ponendo la startup al centro dell’attenzione del settore. Sergio Pedolazzi Giorgio Mottironi Niccolò Sovico COO & Co-Founder CSO & Co-Founder CEO & Co-Founder di Ener2Crowd di Ener2Crowd di Ener2Crowd
Diventa un PREMIUM GREENVESTOR: Ai primi 500 iscritti sulla piattaforma Ener2Crowd.com garantiremo il +1% sul rendimento del primo progetto. 1. Registrati su ener2crowd.com/registrati: per farlo bastano poche informazioni, e riceverai un’email di conferma PREMIUM. 2. Crea e ricarica il tuo “digital wallet”: in pochi e semplici passi potrai successivamente creare e ricaricare il tuo “digital wallet”, gestito da LemonWay® uno dei più grandi operatori mondiali specializzato nel crowdfunding. 3. Appena pubblicato il primo progetto, scegli te quanto investire e riceverai automaticamente l’1% in più di rendimento rispetto agli altri. www.ener2crowd.com/registrati
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