Cosa fare e non fare nella gestione quotidiana del paziente diabetico insulino-trattato - 3 appuntamento

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Cosa fare e non fare nella gestione quotidiana del paziente diabetico insulino-trattato - 3 appuntamento
3° appuntamento

Cosa fare e non fare nella gestione quotidiana
del paziente diabetico insulino-trattato
Enzo Bonora
Professore Ordinario, Università di Verona
Direttore della U.O.C. di Endocrinologia e Diabetologia, Verona
Cosa fare e non fare nella gestione quotidiana del paziente diabetico insulino-trattato - 3 appuntamento
Rapporti con aziende

Advisory Boards/Speaking Engagements
Abbott, Astrazeneca, Becton Dickinson, Bayer, Boehringer Ingelheim,
Bristol-Myers Squibb, Bruno Farmaceutici, Daiichi-Sankyo, Janssen,
Johnson&Johnson, Lilly, MSD, Mundipharma, Novartis, Novo Nordisk,
Roche, Sanofi, Servier, Takeda

Research Grants
Astrazeneca, Genzyme, Menarini Diagnostics, Novo Nordisk, Roche
Diagnostics, Takeda
Cosa fare e non fare nella gestione quotidiana del paziente diabetico insulino-trattato - 3 appuntamento
Sommario

Ø Terapia insulinica 1921-2021: dal flacone al pancreas artificiale

Ø Avvio e prosecuzione della terapia insulinica

Ø ABC della terapia insulinica
Cosa fare e non fare nella gestione quotidiana del paziente diabetico insulino-trattato - 3 appuntamento
Centenario dell’insulina per la terapia del diabete
                   1921-2021

                            John Macleod   James Collip

         Charles Best
       Frederick Banting
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L’insulina è ormone senza cui non si può vivere

        Leonard Thompson
Primo paziente trattato con insulina
    il giorno 11 gennaio 1922
                                       Aspettativa di vita in un diabetico tipo 1
                                              in epoca pre-insulinica:
                                           poche settimane o pochi mesi
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Le prime insuline: estratte da animali e poco
         concentrate (10 U per ml)
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Dalle siringhe in vetro a quelle di plastica fino alle
     penne che dialogano con lo smartphone
Cosa fare e non fare nella gestione quotidiana del paziente diabetico insulino-trattato - 3 appuntamento
Analoghi dell’insulina disponibili nel 2021
Nome                                      Inizio azione   Durata azione   Tipologia
Aspart fast (FIASP)                       5-10 minuti        2-3 ore      Prandiale
Lispro fast (Lyumjev)                     5-10 minuti        2-3 ore      Prandiale
Aspart (Novorapid)                        10-15 minuti       3-4 ore      Prandiale
Glulisina (Apidra)                        10-15 minuti       3-4 ore      Prandiale
Lispro (Humalog, Lispro Sanofi)           10-15 minuti       3-4 ore      Prandiale
Umana regolare (Humulin R, Insuman)       20-30 minuti       5-6 ore      Prandiale
Umana NPH (Humulin I)                       1-2 ore         8-12 ore      Intermedia
Umana solubile e isofano (Humulin mix)    30-90 minuti      8-12 ore       Bifasica
Aspart + Aspart protamina (Novomix)       20-30 minuti      8-12 ore       Bifasica
Lispro + Lispro protamina (Humalog mix)   20-30 minuti      8-12 ore       Bifasica
Detemir (Levemir)                           1-2 ore        14-18 ore      Intermedia
Glargina U-100 (Lantus, Abasaglar)          2-3 ore        18-24 ore        Basale
Degludec (Tresiba)                          4-5 ore         > 24 ore        Basale
Glargina U-300 (Toujeo)                     4-5 ore         > 24 ore        Basale
Cosa fare e non fare nella gestione quotidiana del paziente diabetico insulino-trattato - 3 appuntamento
Farmacodinamica delle insuline prandiali
Cosa fare e non fare nella gestione quotidiana del paziente diabetico insulino-trattato - 3 appuntamento
Rischio di ipoglicemia e controllo glicemico con le
                 insuline prandiali

                       Rischio di    Picchi glicemici
Tipo di insulina
                      ipoglicemia    post-prandiali

Umana regolare
                          ++               +++
DNA-ricombinante
Aspart, Glulisina,
                          +                ++
Lispro
Fast aspart
                          +                 +
Fast lispro
Farmacodinamica delle insuline basali
Rischio di ipoglicemia e controllo glicemico
      con le insuline basali o pseudo-basali
                                   Controllo glicemico
                      Rischio di
Tipo di insulina                   interprandiale per
                     ipoglicemia
                                         24 ore

Umana NPH               ++++               ---
Detemir                  ++                +
Glargina U-100           ++                ++

Degludec                 +                ++++

Glargina U-300           +                ++++
Classi di farmaci prescritti per la cura del diabete
     Osservatorio ARNO Diabete SID-CINECA-ReS - 2019 (anno 2018)

                                         Circa 1 su 4 dei diabetici italiani
                                          trattati con farmaci è in terapia
                                       insulinica e di questi 2/3 non hanno
                                                    diabete tipo 1
Top ten nella cura del diabete
Osservatorio ARNO Diabete SID-CINECA-ReS - 2019 (anno 2018)
Schemi di trattamento del diabete
                      Osservatorio ARNO Diabete SID-CINECA-ReS - 2019 (anno 2018)

                               60
Percentuale dei trattati con
                                        51,1                       Troppa insulina viene ancora
 farmaci antidiabete (%)
                                                                  prescritta ai pazienti con T2DM
                               45

                               30                        23,3

                               15                                                          13,5
                                                                          12,1

                                0
                                     1 farmaco        ≥2 farmaci       Insulina +      Solo insulina
                                    non insulinico   non insulinici     farmaci
                                                                      non insulinici
Schemi di terapia insulinica

Diabete tipo 1
  Basale e prandiale (Basal-Bolus)
  Microinfusore (CSII)
Diabete tipo 2
  Antidiabete orali + lenta serale
  Premiscelata a colazione e cena
  Prandiale a colazione e pranzo + premiscelata a cena
  Basal-Plus + antidiabete orali
  Prandiale(i) + intermedia a cena
  Basal-Bolus
Strumenti per il monitoraggio glicemico
domiciliare: “a ciascuno il suo” ma a molti
                  “niente”

            Bassa, media e alta tecnologia
Dispositivi prescritti per la cura del diabete in Italia
         Osservatorio ARNO Diabete SID-CINECA - 2017 (anno 2016)
Sensori glicemici intermittenti (FGM o iCGM)

                               Circa 10.000 pazienti nel
                                        Veneto
                              dei potenziali 25.000 fruitori
                            (circa 15.000 con T1DM; circa
                             10.000 T2DM in basal-bolus)
Sensori glicemici Real Time (CGM)

                     Circa 100 nel Veneto
            dei potenziali 15.000 fruitori con T1DM
Microinfusori insulinici

                     Circa 600 nel Veneto
            dei potenziali 15.000 fruitori con T1DM
Il pancreas artificiale è ormai una realtà: ci sono già
            pazienti che lo usano in Italia

                                        Circa 20 nel Veneto
                                        Numeri in aumento
Quando si avvia la terapia insulinica?

Ø   Sempre nel diabete tipo 1 o dopo pancreasectomia totale

Ø   Sempre nel diabete gestazionale se la sola dieta non controlla le glicemie

Ø   Non troppo tardi nel diabete tipo 2 (evitare il prolungato scompenso
    glicemico)

Ø   Non troppo presto nel diabete tipo 2 (oggi ci sono molte alternative valide)

Ø   Sempre quando altri farmaci sono controindicati o non tollerati

Ø   Consapevoli che in non pochi casi di diabete tipo 2 è possibile con cautela
    ed esperienza «de-insulinizzare», passando ad altri schemi terapeutici

Ø   Ricordando che nel diabete tipo 2 l’insulina basale insieme ad altri farmaci
    antidiabete è quasi sempre sufficiente senza che si debba per forza usare
    lo schema basal-bolus
Terapia insulinica transitoria

Ø Malattia intercorrente con scompenso glicemico

Ø Intervento chirurgico maggiore

Ø Procedura diagnostica che controindica altri farmaci

Ø Temporanea controindicazione ad altri farmaci (es. IRA)

Ø Ciclo di terapia cortisonica con notevole iperglicemia

Ø Diabete gestazionale
Alternative alla terapia insulinica
                 nel diabete tipo 2

Ø 3 farmaci orali (es. Metformina + DPP-4i + SGLT-2i)
Ø 4 farmaci orali (es. Metformina + DPP-4i + SGLT-2i +
  pioglitazone oppure acarbosio oppure gliclazide)
Ø Analogo GLP-1 + 1 farmaco orale
Ø Analogo GLP-1 + 2 farmaci orali
Ø Analogo GLP-1 + 3 farmaci orali
Ø Analogo GLP-1/insulina basale combinati +/- farmaco o
  farmaci orali
Avvio e titolazione della insulina basale
Ø Iniziare con una dose di circa 0.20 U per kg di peso corporeo (es. 16 U in una
  persona di 80 kg; 12 U in una persona di 60 kg) con l’obiettivo di una glicemia
  a digiuno compresa fra 90 e 130 mg/dl (80-120 mg/dl)
Ø Incrementare la dose di 2 U ogni 3-4 giorni (o ogni settimana) fino a
  raggiungere una glicemia a digiuno compresa tra 80-130 mg/dl
Ø Se la glicemia a digiuno sta fra 80-130 mg/dl la maggior parte dei giorni
  proseguire con la terapia in corso senza cambiamenti
Ø Se la glicemia a digiuno è anche una sola volta
Avvio e titolazione della insulina prandiale

Ø Iniziare con una dose per singola iniezione di circa 0.10 U per kg di peso
  corporeo (es. 8 U in una persona di 80 kg) con l’obiettivo di avere una
  glicemia 2 ore dopo pasto non inferiore ma circa 20-40 mg/dl superiore al
  valore pre-prandiale (comunque inferiore a 160-200 mg/dl)
Ø Se possibile addestrare ad aggiustare in maniera estemporanea la dose
  prima di ogni pasto in funzione della glicemia di quel momento con uno
  schema fisso (es. 1 UI in più se glicemia fra 130 e 180 mg/dl, 2 U in più se
  fra 180 e 230 mg/dl, 3 U in più se fra 230 e 280 mg/dl; 1 U in meno se
ABC della terapia insulinica

Ø Conservazione della penna con insulina (cartuccia, flacone)

Ø Ago da montare sulla penna (siringa)

Ø Dose test prima della iniezione

Ø Scelta della zona di iniezione

Ø Tecnica della iniezione

Ø Dopo l’iniezione

Ø Alimentazione, attività fisica e dose di insulina

Ø Lipodistrofie

Ø Ipoglicemia
Conservazione dell’insulina

Ø La penna con l’insulina in uso non va conservata in frigorifero.

Ø Le penne non in uso (le altre della scatola da 5) e che si useranno in
  futuro vanno tenute in frigorifero.

Ø La penna che è in frigorifero va tolta da questo e portata a temperatura
  ambiente almeno mezzora prima dell’iniezione.

Ø La penna di insulina non va agitata, si formano bolle.

Ø Fare attenzione che la penna contenga una quantità di liquido adeguata
  per la dose che si deve selezionare e poi iniettare.
L’ago è molto importante

• 3,5 mm
• 4 mm
• 5 mm
• 6 mm
• 8 mm
• 12 mm

              L’ago della penna va cambiato almeno una
              volta al giorno. In genere si cambia ogni
              giorno l’ago della basale. Si può usare un
              massimo di 3 volte l’ago della rapida
              (prandiale) ma cambiarlo sempre è meglio.
              Usare sempre aghi da 4, 5 o 6 mm e mai più
              lunghi.
Dose test prima della iniezione di insulina

Prima di selezionare sulla finestrella della penna la dose di insulina da iniettare in quel
momento, selezionare 1 unità ed espellerla osservando l’ago per essere certi che questo
sia pieno quando di farà l’iniezione. Se non esce liquido dall’ago, ripetere l’operazione.
Solo dopo aver accertato che l’ago sia pieno, selezionare la dose da iniettare.
Tecnica della iniezione di insulina

      Le insuline rapide (Apidra, Humalog, Lispro Sanofi, Novorapid) o super-rapide (FIASP) che si
      usano in occasione dei pasti o per occasionali correzioni della glicemia vanno iniettate
      preferibilmente nell’addome. Lo stesso dicasi in genere per le insuline premiscelate (Humalog
      Mix, Novomix). Le insuline lente (Abasaglar, Lantus, Levemir Toujeo, Tresiba) coi pasti non
      hanno alcuna relazione e vanno iniettate preferibilmente in cosce, glutei, braccia (solo se queste
      ultime non sono troppo magre) ma possono essere iniettate anche nell’addome.
Dopo l’iniezione di insulina

       Ø Dopo aver iniettato l’insulina, contare lentamente fino a 10
         prima di estrarre l’ago perché l’erogazione richiede alcuni
         secondi (soprattutto se la dose è elevata).

       Ø Dopo aver estratto l’ago NON massaggiare energicamente
         con cotone e disinfettante (aumenta la velocità di
         assorbimento).

       Ø Non attendere troppo prima di iniziare il pasto se si è
         iniettata insulina rapida (rischio di ipoglicemia).

       Ø Attenzione all’attività fisica se si usa gamba o braccio dove
         si è iniettata insulina (aumenta velocità di assorbimento).

       Ø Attenzione a bagno o doccia calda dopo l’iniezione
         (aumentano velocità di assorbimento).
Alimentazione e terapia insulinica: aspetti chiave
Ø   L’insulina basale con il pasto non ha nulla a che vedere.

Ø   L’iniezione di insulina prandiale va fatta circa 30 minuti prima del pasto (insulina
    regolare), 10-15 minuti prima del pasto (analogo rapido), immediatamente prima del
    pasto (analogo ultrarapido).

Ø   In caso di paziente con alimentazione precaria e/o incerta, l’insulina prandiale (analogo
    rapido o ultrarapido) potrà essere iniettata alla fine del pasto, dopo aver valutato la sua
    consistenza.

Ø   La glicemia sale coi carboidrati contenuti nel pasto, non con lipidi o proteine, ma i lipidi ne
    ritardano l’assorbimento (picco più tardivo e prolungato; pizza!!!).

Ø   A parità di contenuto di carboidrati, il tipo di alimento, la sua cottura, gli altri componenti
    del pasto, la durata del pasto influenzano la glicemia post-prandiale.

Ø   Indice glicemico e carico glicemico sono rilevanti ma difficili da standardizzare.
    L’esperienza diretta del singolo paziente sul singolo alimento è molto importante.

Ø   L’eventuale attività fisica svolta prima del pasto impatta sulla glicemia post-prandiale.
Attività fisica e terapia insulinica: che fare?

Ø Ridurre del 20-30% la dose di insulina rapida del pasto che
  precede l’attività fisica se questa viene fatta nelle 2-3 ore
  successive al pasto

Ø Ridurre del 20-30% la dose di insulina rapida del pasto successivo
  all’attività fisica se questa viene fatta in tempi ravvicinati rispetto al
  pasto

Ø Snack prima dell’attività fisica con cereali integrali (es. bevanda
  zuccherina oppure barretta con mix di carboidrati semplici e
  complessi)

Ø Fare esperienza con automonitoraggio glicemico
Lipodistrofie da insulina
Ipoglicemie severe in Italia
                                      Giorda CB et al – J Diabetes Metab 2014 and Acta Diabetologica 2015

                                 60
Incidenza per 100 persone-anno

                                                                                     49
                                       T2DM
                                 45    33.5% secretagoghi (SU/REP)
                                       30.2% insulina da sola o con farmaci orali

                                 30

                                 15
                                                                   9

                                  0
                                                                T2DM                 T1DM
                                                              (n=2023)              (n=206)
Severe hypoglycemia and CVD in T2DM
     Goto A et al – J Am Heart Ass 2016; 5:e002875
Correzione dell’ipoglicemia - Regola del 15
Ø Assumere 15 g di carboidrati semplici (3 zollette oppure 3 bustine di
  zucchero oppure 3 caramelle dure oppure un bicchiere di bibita zuccherata
  oppure di succo di frutta)
Ø Misurare la glicemia dopo 15 minuti
Ø Se non è arrivata a 100 mg/dl assumere ancora 15 g di carboidrati semplici
  (vedi sopra)
Ø Misurare la glicemia dopo 15 minuti e ripetere se questa è ancora
Le ipoglicemie rivelate dal sensore glicemico
Cause di ipoglicemia nel diabete insulino-trattato

Ø   Pochi carboidrati nel pasto rispetto alla dose di insulina iniettata
Ø   Iniezione troppo anticipata rispetto al pasto
Ø   Troppa insulina iniettata rispetto al cibo introdotto o all’attività fisica svolta
Ø   Errore nella dose di insulina somministrata
Ø   Doppia iniezione per errore (dimenticanza della già avvenuta iniezione)
Ø   Iniezione di rapida al posto della basale o viceversa (scambio penna)
Ø   Iniezione in zona di lipodistrofia con erraticità dell’assorbimento
Ø   Anticorpi anti-insulina ad elevato titolo
Ø   Sensore o microinfusore mal funzionante
Ø   Libagione alcolica (ipoglicemia da alcol)
Ø   Malinteso con il medico
Ø   Ipoglicemia factitia
Terapia insulinica – Ruolo del cervello

Insulin is a remedy primarily for the
wise and not for the foolish, be they
patients or doctors.

Everyone knows it requires brains to
live long with diabetes, but to use
insulin successfully requires more
brains.
                                        Elliot Proctor Joslin
                                             1869-1962
Fine

«Enzo Bonora contro il diabete»

     enzo.bonora@univr.it
TAKE HOME MESSAGES

Enzo Bonora
Professore Ordinario, Università di Verona
Direttore della U.O.C. di Endocrinologia e Diabetologia, Verona
1.
La terapia insulinica è imprescindibile nella cura di un
certo numero di pazienti con diabete di tipo 2

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2.
La terapia insulinica deve essere condotta minimizzando
il rischio di ipoglicemia

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3.
L’efficace e sicura gestione della terapia insulinica
richiede MMG e pazienti opportunamente formati

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