Corso di Laurea Magistrale in Economia, management e innovazione (LM-77) - Programma degli insegnamenti a.a. 2020-2021 Percorso B Economia ...
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Corso di Laurea Magistrale in Economia, management e innovazione (LM-77) Programma degli insegnamenti a.a. 2020-2021 Percorso B Economia, Tecnologia e Innovazione
pag 2 Attività Ambiti SSD Insegnamenti CFU Docente Formative Disciplinari I ANNO C Economico SECS-P/01 Economia dei paesi emergenti 9 RINALDI Azzurra C Aziendale SECS-P/07 Sistemi di rendicontazione aziendale 9 GULLUSCIO Carmela Aziendale SECS-P/08 Management dell’innovazione MAGGIORE Giulio C Un esame a 9 Programmazione e controllo di scelta tra: SECS-P/07 GULLUSCIO Carmela gestione Statistico- Modelli computazionali per l’economia C SECS-S/06 6 CASTELLANO Rosella matematico e la finanza C Giuridico IUS/04 Diritto industriale 9 MARTUCCI Katrin C Giuridico IUS/05 Diritto bancario e finanziario 9 SEPE Marco Affine o A SPS/07 Sociologia dell’innovazione 6 SENA Barbara integrativo Totale I anno 60 II ANNO MORONE C Economico SECS-P/02 Economia dell’innovazione 12 Piergiuseppe C Aziendale SECS-P/11 Corporate Finance 9 FERRARI Annalisa Statistico- SARNACCHIARO C SECS-S/01 Metodi statistici per le imprese 6 matematico Pasquale Affine o A ING-IND/35 Gestione delle informazioni aziendali 6 CIMITILE Marta integrativo Altre A scelta dello studente 12 Ulteriori attività Ulteriori conoscenze linguistiche, abilità informatiche formative Altre e telematiche, tirocini formativi, altre conoscenze utili 3 (art.10, co 5 lettera per l’inserimento nel mondo del lavoro c) Altre Per la prova finale 15 Totale II anno 60 TOTALE CFU 120 Insegnamenti a scelta (6 CFU) consigliati: SECS-S/04 Demografia (docente: Aurelio PANE) M-GGR/02 Geografia Economica (docente: Annarita COLASANTE) Insegnamenti a scelta (12 CFU) consigliati: IUS/02 Diritto Antitrust e Big Data (docente: Graziella MAZZEI)
pag 3 INSEGNAMENTO: Economia dei Paesi emergenti (SECS-P/01 – CFU: 9) DOCENTE: Azzurra Rinaldi (azzurra.rinaldi@unitelmasapienza.it) TUTOR: Stefania Manfrellotti (stefania.manfrellotti@unitelmasapienza.it) 1. Conoscenze e competenze da acquisire Al termine del corso lo studente sarà in grado di discutere dei processi decisionali individuali di cui si compone l’economia dei Paesi emergenti e il dibattito sull’economia dello sviluppo. 2. Programma / Contenuti 1. Crescita, sviluppo economico, sviluppo umano 2. Paesi emergenti e paesi meno sviluppati 3. Sviluppo economico e istituzioni 4. Teorie della crescita ed economia dello sviluppo 5. Dal sottosviluppo allo sviluppo 6. I fattori di crescita dei paesi emergenti 7. Gli indicatori internazionali dello sviluppo 8. Le aree deboli del mondo 9. Le riforme commerciali e l’integrazione internazionale 10. L’impatto sulle economie industrializzate 3. Testi di studio - F. Sciarelli - A. Rinaldi, Il macro-management per le aree deboli del mondo, Franco Angeli Editore, pp. 339, euro 42,00 - K. Raworth, L’economia della ciambella, IBS, pp. 304 €18,70. 4. Metodo, strategie e strumenti didattici Gli strumenti didattici di supporto sono rappresentati da: - percorso didattico articolato in domande a risposta chiusa - webinar, tenuti sia dal docente che dal tutor, che rappresentano momenti di confronto e di chiarimento su particolari aspetti del corso - slides su specifici argomenti trattati nel corso dei webinar - forum didattico il quale rappresenta un momento di discussione e di confronto sulle tematiche del corso - videolezioni nelle quali sono descritti e analizzati i contenuti del corso attraverso l’utilizzo del materiale didattico predisposto composto da slide descrittive. 5. Prove di verifica delle conoscenze acquisite e/o autovalutazione Il percorso didattico, strutturato in un test di verifica delle conoscenze, rappresenta un momento di autovalutazione funzionale all'ottimizzazione della preparazione necessaria al buon esito dell'esame. Tale percorso è articolato in quiz a risposta chiusa. 6. Modalità di valutazione finale dell’apprendimento La valutazione dell’apprendimento si basa su un esame svolto in forma orale durante il quale potrà essere richiesta la rappresentazione dei grafici sul piano cartesiano al fine di esplicitare i singoli argomenti.
pag 4 7. Modalità e contesti di applicazione professionale delle conoscenze acquisite Le applicazioni professionali acquisite nell’insegnamento riguardano tutti quei settori dell’attività economica che richiedono capacità interpretative della situazione e dell’evoluzione dei singoli mercati e del sistema economico dei Paesi emergenti.
pag 5 Insegnamento Sistemi di rendiconitazione aziendale (SECS-P/07 - 10 CFU) Docente Prof.ssa Carmela Gulluscio (carmela.gulluscio@unitelmasapienza.it) Tutor Dott.ssa Stefania Mele (stefania.mele@unitelmasapienza.it) 1 – Conoscenze e competenze da acquisire 1. Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): individuare le diverse interpretazioni della responsabilità sociale; identificare i vari strumenti di rendicontazione sociale. 2. Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding): identificare le finalità informative dei vari stakeholder, individuare le diverse tipologie di informazione fornite dai vari tipi di rendiconto sociale, leggere e comprendere i documenti di rendicontazione sociale. 3. Autonomia di giudizio (making judgements): esprimere un giudizio sulle performance non economico-finanziarie delle aziende in base ai loro documenti di rendicontazione sociale. 4. Abilità comunicative (communication skills): spiegare con linguaggio tecnico appropriato finalità e oggetto della rendicontazione sociale; indicare i soggetti coinvolti nel processo di rendicontazione sociale; spiegare le tipologie di informazione ritraibili dalle varie tipologie di rendiconto sociale. 5. Capacità di apprendere (learning skills): analizzare e contestualizzare i dati di un’azienda al fine identificare gli strumenti di rendicontazione sociale maggiormente utili a rispondere alle esigenze degli stakeholder aziendali. 2 – Programma / Contenuti L'insegnamento si articola in tre parti: 1) la responsabilità sociale: concetti introduttivi; 2) il bilancio sociale; 3) altri strumenti di rendicontazione "non tradizionali". L'insegnamento si chiude con alcune lezioni dedicate alla redazione della tesi di laurea. Parte prima. La responsabilità sociale: concetti introduttivi 1. Presentazione del corso e modalità di svolgimento dell'esame 2. Concetti introduttivi 3. Il concetto di responsabilità sociale: generalità 4. Le differenti interpretazioni della responsabilità sociale 5. L'approccio stakeholder 6. Gli strumenti di accountabilty: introduzione 7. Le origini della rendicontazione sociale 8. Mappatura di teorie e approcci relativi alla CSR 9. Le diverse misure della CSR Parte seconda. Il bilancio sociale 1. Cenni storici alla nascita e allo sviluppo del bilancio sociale 2. Il bilancio sociale in Italia 3. Scopi di redazione e contenuti informativi dei bilanci sociali 4. Le principali linee guida per la redazione dei bilanci sociali 5. Il bilancio sociale e il bilancio d'esercizio: differenti logiche di redazione dei due documenti 6. La revisione dei bilanci sociali Parte terza. Altri strumenti di rendicontazione "non tradizionali" 1. Il bilancio ambientale
pag 6 2. Il bilancio di missione 3. Il bilancio di genere 4. Altri strumenti di rendicontazione non tradizionali. 3 – Testi di studio Lo studente può decidere se studiare: - sulle video lezioni corredate dalle relative slide; - sui libri di testo; - sulle video lezioni corredate dalle relative slide, unitamente ai libri di testo. (da 75) Eventuali video lezioni la cui visione è obbligatoria per tutti gli studenti sono esplicitamente indicate nella bacheca del corso. I libri di testo principali di riferimento sono: G. Rusconi, Il bilancio sociale delle imprese. Economia, etica e responsabilità dell’impresa, Ediesse, Roma, 2013; M. Pollifroni, Public sector social responsibility. Strumenti di rendicontazione etico-sociale per l’azienda pubblica, Giuffrè, Milano, 2007. Gli studenti che desiderano approfondire queste tematiche possono inoltre consultare il seguente testo: D. Bruno, M. Sarti, Rendicontazione e partecipazione sociale: dal bilancio sociale al bilancio partecipativo. Cosa sono e a cosa servono, Franco Angeli, Milano. La consultazione di questo testo è particolarmente raccomandata agli studenti che redigono la tesi di laurea in questa disciplina. Ulteriori materiali didattici di riferimento sono indicati all’interno delle singole lezioni. A tal fine, gli studenti possono consultare le slide iniziali di ogni lezione, dove troveranno i principali riferimenti bibliografici utilizzati per le varie lezioni del corso. 4 – Metodo, strategie e strumenti didattici Nella bacheca del corso sono presenti slide correlate alle video lezioni. Le video lezioni (corredate da slide) possono essere stampate e usate per prendere appunti a margine. Lo studente può decidere se studiare: - sulle video lezioni corredate da slide; - sui libri di testo; - sulle video lezioni corredate da slide, unitamente ai libri di testo. Le video lezioni la cui visione è comunque obbligatoria per tutti gli studenti sono indicate nella bacheca del corso. 5 – Prove di verifica delle conoscenze acquisite e/o autovalutazione Al fine delle verifica delle conoscenze acquisite, gli studenti possono avvalersi: 1) dei test di autovalutazione disponibili sulla bacheca dell’insegnamento; 2) dei webinar di riepilogo pre e post-esame.
pag 7 6 – Modalità di valutazione finale dell’apprendimento Il corso di Sistemi di rendicontazione aziendale prevede il sostenimento di un esame finale, normalmente strutturato in due parti: una prova scritta; una successiva prova orale (a discrezione del docente), alla quale possono accedere solo gli studenti che hanno ottenuto un punteggio sufficiente nella prova scritta. 1) Prova scritta: prevede lo svolgimento di 3 o 4 domande nel tempo di un’ora. Di norma si tratterà di domande a risposta aperta, ma potrebbero essere previsti anche degli esercizi relativi a tematiche affrontate durante le video lezioni. Lo svolgimento della prova scritta implica che lo studente: scriva in maniera chiara e comprensibile; scriva in italiano corretto. 2) Prova orale: La prova orale si struttura in due parti: prima di tutto il docente mostrerà il compito corretto; a seguire verranno fatte delle domande. 7 – Modalità e contesti di applicazione professionale delle conoscenze acquisite Le conoscenze acquisite nell'insegnamento possono trovare applicazione nello svolgimento di mansioni di controllo interno ed esterno (per esempio: revisore legale dei conti). 8 – Note (eventuali)
pag 8 INSEGNAMENTO: Management dell’innovazione (SECS-P/08 – CFU: 9) DOCENTE: Giulio Maggiore (giulio.maggiore@unitelmasapienza.it) TUTOR: Generoso Branca (generoso.branca@unitelmasapienza.it) 1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA ACQUISIRE Il corso di propone di far acquisire agli studenti le seguenti conoscenze e competenze: ● Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): conoscenze relative alle caratteristiche e allo sviluppo dei processi di innovazione, per favorire la comprensione dei fattori e delle condizioni che ne determinano un esito positivo. ● Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding): conoscenze teoriche e capacità pratiche finalizzate all’analisi delle opportunità di innovazione e all’avvio di un processo che porti alla loro realizzazione, tenendo conto delle aspettative dei clienti, delle condizioni di fattibilità e dei vincoli organizzativi. ● Autonomia di giudizio (making judgements): capacità di analisi critica per la formulazione di giudizi ai fini del decision making relativo al processo di innovazione. ● Abilità comunicative (communication skills): capacità relazionali e di comunicazione necessarie per la gestione del processo di innovazione, attivando circuiti di collaborazione con tutti gli stakeholder coinvolti. ● Capacità di apprendere (learning skills): capacità dinamiche di sviluppo delle conoscenze durante il processo di innovazione attraverso un approccio adattivo che valorizzi il learning by doing. 2. PROGRAMMA / CONTENUTI Prima parte (l'innovazione nei servizi). I bisogni dei clienti che orientano l'innovazione dei servizi. New service innovation: aiutare il cliente a svolgere nuove attività-obiettivo. Core service innovation: aiutare il cliente a svolgere meglio un'attività-obiettivo. Service delivery innovation: aiutare il cliente nell'attività di fruizione del servizio. Supplementary service innovation: aiutare il cliente a trarre il massimo valore da un prodotto. Service delivery innovation: la prospettiva del fornitore di servizio. Differenziare il sistema di erogazione del servizio. Definire concept di servizio innovativi. Seconda parte (organizzare l’innovazione). Strategia e organizzazione per l’innovazione dei prodotti complessi. L’evoluzione strategica e organizzativa di Fiat Auto. L’organizzazione strategica dell’innovazione. 3. TESTI DI STUDIO Si ricorda che la preparazione all’esame comporta, oltre alla visione delle videolezioni, anche l’approfondimento della materia attraverso lo studio di testi universitari. Testi d’esame consigliati per la preparazione dell’esame: Bettencourt L.A., Innovazione nei servizi. Ideare servizi innovativi centrati sui bisogni dei clienti, McGraw-Hill, Milano, 2013, EURO 22,00. Zirpoli Francesco, Organizzare l’innovazione, Il Mulino, 2010, EURO 20,00. In piattaforma saranno, inoltre, proposti alcuni articoli, paper e dispense per l'approfondimento dei temi trattati
pag 9 4. METODO, STRATEGIE E STRUMENTI DIDATTICI Il corso si basa su una serie di video-lezioni che presentano i principali argomenti del programma. Sono previsti anche webinar con contenuti tematici e metodologici, che offrono agli studenti la possibilità di interagire con il docente e con il tutor. Si utilizzano, inoltre, altri strumenti di interazione (forum, wiki, chat) per creare dei momenti di confronto e per stimolare gli studenti ad un utilizzo critico delle conoscenze acquisite, anche al fine di procedere ad una verifica in itinere dell’apprendimento. 5. PROVE DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Ai fini della verifica in itinere dell’apprendimento sono stati attivati alcuni Forum Domanda/Risposta al termine di ogni argomento, così da favorire un’autovalutazione basata sul confronto dialettico e sullo sviluppo di uno spirito critico di natura non meramente nozionistica. Inoltre, sono previsti alcuni quiz a risposta multipla, per consentire una verifica più puntuale di alcuni aspetti specifici del programma. 6. MODALITÀ DI VALUTAZIONE FINALE DELL’APPRENDIMENTO L’apprendimento viene verificato tramite colloquio orale sugli argomenti del programma. Durante il colloquio, che tiene conto anche della partecipazione ai momenti interattivi della didattica, particolare attenzione viene dedicata alla capacità critica dello studente con riferimento agli obiettivi relativi all’autonomia di giudizio. 7. MODALITÀ E CONTESTI DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE Le conoscenze e le competenze acquisite potranno essere impiegate sia nell’ambito di una carriera manageriale all’interno di organizzazioni pubbliche e private, sia nell’ambito della libera professione nel settore della consulenza direzionale. In particolare, potranno essere valorizzate nell’ambito di professionalità direttamente coinvolte nei processi di innovazione (area ricerca e sviluppo). Potranno, però, assumere un valore importante anche per manager di altre aree, che sempre più spesso sono chiamati a contribuire a tali processi.
pag 10 Insegnamento Programmazione e controllo di gestione (SECS-P/07 - 9 CFU) Docente Profssa Carmela Gulluscio (carmela.gulluscio@unitelmasapienza.it) Tutor Dott.ssa Stefania Mele (stefania.mele@unitelmasapienza.it) 1 – Conoscenze e competenze da acquisire Il corso si pone l’obiettivo di analizzare le funzioni di pianificazione, programmazione e controllo nella gestione aziendale. Lo studente dovrà dimostrare di aver compreso: ● Come si articola il processo di pianificazione, programmazione e controllo, e le differenze tra le varie fasi; ● Sulla pianificazione strategica: ● cos’è una strategia, quali sono le fasi del processo strategico e quali sono le differenza tra strategia aziendale e strategia a livello di area di affari; ● cosa sono le matrici di portafoglio. ● Con riferimento alla programmazione operativa: ● la natura, gli scopi e le principali tipologie di budget. ● Con riferimento al controllo: ● le caratteristiche della contabilità direzionale; ● le differenze tra costi fissi, variabili e semi-variabili, il diagramma di profitto e le relazioni tra reddito e volume; ● i principali sistemi di determinazione dei costi; ● il concetto di varianza e le sue principali applicazioni; ● il concetto di reporting. 2 – Programma / Contenuti Parte prima. La funzione di pianificazione e programmazione: aspetti generali ● Pianificazione, programmazione e controllo ● Il processo decisorio ● Il sistema informativo aziendale Parte seconda. La pianificazione strategica ● Aspetti generali: ● definizione di strategia e livelli di strategia (aziendale, di area d’affari, di business) ● matrici di portafoglio ● fasi del processo strategico Parte terza. La programmazione operativa ● Il budget e le sue diverse caratterizzazioni Parte quarta. Il controllo ● Il sistema di controllo ● Finalità, principi e strumenti ● Contesto di riferimento: la struttura organizzativa (centri di responsabilità) ● Metodologia ● La contabilità direzionale: ● natura della contabilità direzionale ● classificazione dei costi in base al comportamento ● margine di contribuzione e relazione reddito/volume ● costi pieni ● sistemi di determinazione dei costi per commessa e per processo ● rilevazione dei costi diretti ● allocazione dei costi indiretti
pag 11 ● L’analisi degli scostamenti: ● gli scostamenti dei costi di produzione ● gli scostamenti dei costi non di produzione 3 – Testi di studio Lo studente può decidere se studiare: - sulle video lezioni corredate dalle relative slide; - sui libri di testo; - sulle video lezioni corredate dalle relative slide, unitamente ai libri di testo. TESTI CONSIGLIATI: 1. per la parte relativa alla pianificazione strategica lo studente può fare riferimento al seguente testo: Terzani S., Lineamenti di pianificazione e controllo, CEDAM, Padova, 1999. 1. per la parte relativa alla programmazione operativa e al controllo lo studente può fare riferimento al seguente testo: Anthony R. N., Hawkins D.F., Macrì D.M., Merchant K.A., Sistemi di controllo. Analisi economiche per le decisioni aziendali, McGraw-Hill, Milano. 4 – Metodo, strategie e strumenti didattici L'insegnamento si articola in tre aree principali: a. l'area della “pianificazione strategica”, che verte sul concetto di strategia, sulle fasi del processo strategico e sulle principali tipologie di strategie applicabili a livello aziendale e a livello di area di affari; a. l'area relativa alla “programmazione operativa”, focalizzata sull’analisi della natura, degli scopi e delle principali tipologie di budget; b. l’area relativa al “controllo”, incentrata sull’analisi dei principali elementi della contabilità direzionale, con particolare riferimento alle diverse tipologie di costi e alle principali modalità di determinazione del costo di un determinato oggetto. Gli strumenti didattici utilizzati includono: - video lezioni teoriche - esercitazioni. 5 – Prove di verifica delle conoscenze acquisite e/o autovalutazione Al fine delle verifica delle conoscenze acquisite, gli studenti possono avvalersi: 1. dei test di autovalutazione disponibili sulla bacheca dell’insegnamento; 2. dei webinar di riepilogo post-esame, previsti per gli studenti che non abbiano superato la prova d’esame. 6 – Modalità di valutazione finale dell’apprendimento Il corso prevede il sostenimento di un esame finale, consistente in una prova orale e un’eventuale (successiva) prova orale, da sostenersi solo una volta superata la prova scritta, a discrezione della docente. La prova scritta dura di norma un'ora e prevede 4 domande a risposta aperta, una delle quali potrà essere costituita da un esercizio pratico da svolgere. Ciascuna domanda, se svolta in maniera esauriente, prevede l’assegnazione di un punteggio massimo pari a 7,5 punti. Pertanto, lo svolgimento in maniera completa e corretta di tutte le domande può attribuire al candidato un punteggio massimo di 30/30. Ovviamente, affinché il candidato possa avere ragionevoli aspettative di superare la prova scritta, deve svolgere almeno 3 delle 4 domande poste; viceversa, lo svolgimento di solo 2 delle 4 domande, anche se effettuato in modo completo ed esaustivo, non consente di superare la prova scritta. Maggiori dettagli sulle modalità di esame sono rinvenibili nella video lezione iniziale contenente una presentazione del corso e delle modalità di svolgimento della prova
pag 12 d'esame. 7 – Modalità e contesti di applicazione professionale delle conoscenze acquisite Le conoscenze acquisite nell'insegnamento possono trovare applicazione nella gestione pratica di varie problematiche connesse alla definizione di una corretta gestione aziendale intesa, in particolar modo, in termini di pianificazione di breve e di medio-lungo periodo. I principali sbocchi professionali sono individuabili nell’impiego nelle aree del top management, dell'amministrazione aziendale, del controllo di gestione, nonché nel mondo della consulenza aziendale. 8 – Note (eventuali)
pag 13 Insegnamento: Modelli computazionali per l’economia e la finanza (SECS-S/06 – 6 CFU) Docente: Rosella Castellano (rosella.castellano@unitelmasapienza.it) Tutor: da definire ( @unitelmasapienza.it) 1 – Conoscenze e competenze da acquisire Obiettivi. Il corso di Modelli Computazionali per l’Economia e la Finanza mira allo sviluppo di competenze ed abilità sempre più richieste nel mondo del lavoro. In particolare, a conclusione del corso, lo studente avrà sviluppato ed acquisito: - Capacità di utilizzare e comprendere alcuni degli strumenti quantitativi largamente utilizzati nella modellistica economico-finanziaria, con particolare attenzione alle tecniche dell’ottimizzazione. - Capacità di implementare quanto appreso su fogli di calcolo (Excel), in modo tale da consentire l’acquisizione delle competenze tecniche e metodologiche necessarie per l’analisi dei problemi e l’ottimizzazione delle soluzioni. - Capacità identificare e analizzare criticamente le informazioni quantitative disponibili per poter assumere una decisione ottimale e di reperire i dati necessari per l'analisi e di elaborarli per estrapolare le informazioni necessarie. - Abilità per formulare e comunicare le risultanze dell'analisi per il tramite di un Project Work (PW) in cui produrranno concretamente l’implementazione risolutiva di un problema. 2 – Programma / Contenuti L’articolazione degli argomenti trattati durante il corso si basa sulla comune applicabilità degli strumenti quantitativi ai problemi propri dell’economia e della finanza. Gli strumenti ed i metodi presentati saranno corredati da numerosi esempi ed applicazioni. Il programma del corso si compone di 6 argomenti: - Argomento 1. Dal problema economico al modello (CFU 1); - Argomento 2. Uso di excel per l‘analisi e la soluzione di modelli (CFU 1); - Argomento 3. Modelli di ottimizzazione (CFU 1); - Argomento 4. Introduzione ai metodi Monte Carlo e Bootstrapping (CFU 1); - Argomento 5. Problemi di cammino minimo sui grafi (CFU 1); - Argomento 6. Modelli di diffusione dell’innovazione (CFU 1) 3 – Testi di studio - Slides e materiale a corredo delle video-lezioni - Benninga S., Modelli finanziari: la finanza con Excel con Aggiornamenti On Line. Edizione italiana a cura di Costanza Torricelli, McGraw-Hill, Milano. Edizione 2010 4 – Metodo, strategie e strumenti didattici Il metodo didattico si basa sull’erogazione di videolezioni, corredate da slides e materiale didattico aggiuntivo, integrate dalle e-tivity elencate di seguito: - Esercizi riepilogativi per ciascun argomento (pubblicati periodicamente sulla pagina Moodle
pag 14 del corso) i cui svolgimenti dovranno essere consegnati dagli studenti per raggiungere un buon livello di interazione didattica con il docente/tutor. - Lancio di forum periodici su un argomento specifico del corso per creare un contesto collettivo e collaborativo di apprendimento. - Webinar di approfondimento periodici per coinvolgere gli studenti e facilitare la sua interazione con il docente/tutor e con gli altri studenti 5 – Prove di verifica delle conoscenze acquisite e/o autovalutazione Ciascun argomento del corso è corredato da test di autovalutazione e esercizi riepilogativi che dovranno essere consegnati dallo studente per ottenere una valutazione da parte del docente/tutor sulle conoscenze e capacità acquisite dopo la visione delle video-lezioni e lo svolgimento delle e-tivity. 6 – Modalità di valutazione finale dell’apprendimento L’apprendimento delle conoscenze e l’acquisizione delle competenze saranno valutati mediante un esame orale di fine corso che si compone di un Project Work (PW) e di una prova su tutti gli argomenti in programma. In riferimento al PW, il Candidato dovrà individuare, concordandolo con i Docenti, un caso di studio da risolvere/analizzare mediante le metodologie studiate durante il corso (si prega di prendere visione del documento pubblicato nel blocco informativo della pagina Moodle, alla voce modalità d’esame). La prova orale mira a verificare il livello di conoscenza acquisito dallo studente sui diversi argomenti teorici trattati durante il corso. La valutazione finale (espressa in trentesimi) risulterà dal voto dello scritto, eventualmente addizionato dai punti conseguiti attraverso la prova orale e da un massimo di due punti per la partecipazione ai webinar ed alle e-tivity. 7 – Modalità e contesti di applicazione professionale delle conoscenze acquisite Gli studenti che avranno superato l’esame avranno acquisito la capacità di misurare, analizzare ed interpretare il rischio finanziario, Tali capacità potranno essere applicate in qualsiasi contesto lavorativo in cui si debbano sintetizzare fenomeni dinamici, effettuare proiezioni e assumere decisioni. 8 – Note (eventuali) Inserire note (eventuali)
pag 15 INSEGNAMENTO: Diritto industriale (IUS/04 – CFU: 9) DOCENTE: Katrin Martucci (katrin.martucci@unitelmasapienza.it) TUTOR: Michele Sances (michele.sances@unitelmasapienza.it) 1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA ACQUISIRE Risultati di apprendimento attesi Conoscenza e capacità di comprensione: Acquisizione delle nozioni istituzionali del diritto industriale e capacità di rielaborazione delle stesse Conoscenza e capacità di comprensione applicate: Capacità di rintracciare, tra le regole del diritto industriale, quelle idonee a fornire la soluzione di un caso concreto Autonomia di giudizio: Acquisizione di un metodo che consenta di orientarsi, nell’ambito del sistema giuridico, nella ricerca degli strumenti più consoni ad affrontare temi e problemi anche non affrontati in precedenza Abilità comunicative: Acquisizione di un linguaggio tecnico-giuridico ed uso vigilato dello stesso Capacità di apprendere: Capacità di orientarsi tra diverse, ed ugualmente ragionevoli, interpretazioni delle regole. 2. PROGRAMMA / CONTENUTI 1. La concorrenza sleale 2. I segni distintivi 3. Le invenzioni e i modelli industriali 4. Il processo e le sanzioni della violazione della proprietà intellettuale 5. La disciplina antitrust 6. Le regole di tutela della concorrenza nel codice civile 3. TESTI DI STUDIO A. Vanzetti-V. Di Cataldo, Manuale di diritto industriale, Giuffrè, ultima edizione disponibile. Essenziale per un proficuo studio della materia è la consultazione dei testi normativi richiamati nelle video-lezioni e nel libro di testo. Si invitano, a tale proposito, gli studenti a portare con sé in sede d’esame il codice civile, in edizione aggiornata, e la normativa speciale pertinente, potendo essi essere consultati in qualsiasi momento nel corso dell’interrogazione. Le lezioni pubblicate in bacheca e le slide ad esse allegate non valgono a sostituire i testi d’esame indicati. Esse, tuttavia, costituiscono un valido ausilio per la comprensione e l’apprendimento della materia, evidenziando, tra l’altro, allo studente i tratti essenziali delle diverse tematiche oggetto di studio. Se ne consiglia, pertanto, l’ascolto. 4. METODO, STRATEGIE E STRUMENTI DIDATTICI Il corso utilizza: * video lezioni (di durata pari a circa 40 minuti ciascuna); * letture di slide in pdf, manuale e materiali di approfondimento;
pag 16 * test di autovalutazione formativa; * webinar di approfondimento; * webinar di problem solving su casi concreti; * webinar di riepilogo del programma d’esame. 5. PROVE DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Sono a disposizione degli studenti numerosi test di autovalutazione formativa, i quali sono pubblicati, divisi per argomento, nella bacheca del corso, in corrispondenza delle video- lezioni inerenti l’argomento oggetto della verifica di apprendimento. 6. MODALITÀ DI VALUTAZIONE FINALE DELL’APPRENDIMENTO Il raggiungimento, da parte dello studente, dei risultati di apprendimento attesi (v. supra n. 1) è accertato con un colloquio orale, nel corso del quale allo studente verranno poste tre domande relative alle diverse tematiche d’esame indicate (v. supra n. 2). La valutazione dell’esame avviene in trentesimi. 7. MODALITÀ E CONTESTI DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE Le competenze che l’insegnamento di Diritto industriale si propone di fornire allo studente trovano applicazione nell’ambito delle professioni di magistrato, avvocato, consulente di impresa o altro ente, pubblico o privato, nazionale o internazionale. 8. NOTE (EVENTUALI) Si invitano gli studenti a contattare, per qualsiasi richiesta di chiarimento, la docente o il tutor agli indirizzi di posta elettronica indicati, per concordare, eventualmente, un orario di ricevimento.
pag 17 INSEGNAMENTO: Diritto Bancario e Finanziario (IUS/05 – CFU: 9) DOCENTE: Marco Sepe (marco.sepe@unitelmasapienza.it) TUTOR: Michele Sances (michele.sances@unitelmasapienza.it) 1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA ACQUISIRE Il corso si propone di trasmettere allo studente la conoscenza degli argomenti del diritto bancario e finanziario, fondamentali per una preparazione giuridica al passo con i nuovi sviluppi legislativi e giurisprudenziali nazionali ed internazionali e di fornire allo studente gli strumenti per la loro comprensione. 2. PROGRAMMA / CONTENUTI 1. l’attività̀ bancaria in generale; 2. la raccolta del risparmio; 3. l’esercizio del credito; 4. le garanzie bancarie; 5. forme speciali di credito; 6. il project financing; 7. servizi di investimento e banche; 8. gli strumenti finanziari derivati; 9. i contratti bancari; 10. la vigilanza; 11. disciplina delle crisi; 11. la composizione delle controversie; 12. l’attività di mercato delle banche. 3. TESTI DI STUDIO Urbani A. (a cura di), L’attività delle banche, Cedam, Padova, 2010; Sepe M., La nuova regolazione dei mercati finanziari, Cedam-WKI, Padova, 2016. 4. METODO, STRATEGIE E STRUMENTI DIDATTICI Videolezioni, e-tivity, webinar, case studies, materiali didattici. 5. PROVE DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Quiz a risposta multipla o a risposta aperta pubblicati sulla bacheca dell’insegnamento. 6. MODALITÀ DI VALUTAZIONE FINALE DELL’APPRENDIMENTO Esame orale. 7. MODALITÀ E CONTESTI DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE Le conoscenze acquisite nello studio della materia possono essere applicate dallo studente in tutti gli ambiti professionali caratterizzati da un’elevata cultura e competenze per affrontare e risolvere le problematiche giuridiche, di diritto pubblico e di diritto bancario, afferenti al settore bancario e finanziario.
pag 18 Insegnamento Sociologia dell’innovazione economica (SPS/07– CFU: 6) Docente Barbara Sena (barbara.sena@unitelmasapienza.it) Tutor Annunziata Alfano (annunziata.alfano@unitelmasapienza.it) 1 – Conoscenze e competenze da acquisire 1. Conoscenza e capacità di comprensione Il corso affronta le principali tematiche del rapporto tra innovazione e società fornendo una presentazione di base delle principali teorie, problemi e strumenti per la comprensione, dalla prospettiva sociologica, dei fenomeni e dei processi di innovazione economica. 2. Conoscenza e capacità di comprensione applicate Lo studente sarà in grado di sviluppare la riflessione sulle innovazioni, sui processi sociali e istituzionali che le determinano, al fine di promuovere la capacità di analizzare come diversi fattori come le relazioni tra gli attori, i sistemi capitalistici e i modelli di impresa possono condizionare lo sviluppo di innovazione nelle imprese. 3. Autonomia di giudizio Al termine del corso lo studente avrà la capacità di valutare in modo più interdisciplinare e critico i differenti modelli di innovazione economica. 4. Abilità comunicative: Gli studenti acquisiranno il linguaggio tecnico tipico della disciplina per comunicare in modo chiaro e senza ambiguità con interlocutori specialisti e non specialisti. 5. Capacità di apprendere: Il corso fornisce le capacità e le conoscenze adeguate ad approfondire in modo autonomo le principali tematiche della disciplina soprattutto nei contesti lavorativi in cui gli studenti si troveranno ad operare. 2 – Programma / Contenuti Obiettivo del corso è quello di fornire allo studente una visione non strettamente economica né tecnica dell’innovazione, bensì focalizzata sui fattori sociali, istituzionali e culturali che determinano processi di innovazione, o ne impediscono la realizzazione, in settori e attività economiche differenti. Nella prima parte saranno presentate le principali teorie sociologiche che hanno affrontato il tema dell’innovazione in economia, partendo da autori classici come Smith, Marx, Durkheim, Weber e Schumpeter fino ad arrivare alle teorie più contemporanee sui modelli di capitalismo e il neoistituzionalismo. Nella seconda parte si tratteranno le tematiche più specifiche dell’innovation come l’invenzione, la creatività, i sistemi di innovazione nazionali, regionali e locali, i distretti dell’high-tech. L’ultima parte sarà dedicata ad approfondire le sfide del futuro dell’innovazione, applicata a temi emergenti come le start up, lo sviluppo tecnologico, le reti di imprese. 3 – Testi di studio Testi d’esame (obbligatori): 1. Ramella F. (2013), Sociologia dell’innovazione economica, Bologna, il Mulino. Un testo a scelta tra i seguenti due: 1. Abirascid E. (a cura di) (2015), L’innovazione che non ti aspetti. Contesti e visioni per l’impresa, Milano, FrancoAngeli. Costo EURO 28,00 2. Mazzucato M. (2014), Lo stato innovatore, Bari, Laterza. Costo EURO 18,00
pag 19 4 – Metodo, strategie e strumenti didattici Il corso viene erogato attraverso video lezioni relative ai principali argomenti e contenuti del programma, accessibili tramite la piattaforma e-learning dell’ateneo. Nel corso dell’anno verranno anche organizzati dei webinar di approfondimento (a cura del docente) e dei webinar di esercitazione e preparazione all’esame (a cura del tutor). A tali strumenti di associa lo studio individuale attraverso i testi d’esame riportati nel programma e quelli integrativi, suggeriti alla fine di alcune videolezioni, l’assistenza del tutor attraverso chat, forum ed e-mail. 5 – Prove di verifica delle conoscenze acquisite e/o autovalutazione Nella bacheca del corso lo studente potrà verificare le conoscenze acquisite attraverso dei quiz di autovalutazione relativi ai contenuti di ciascuna videolezione. 6 – Modalità di valutazione finale dell’apprendimento La valutazione dell’apprendimento viene effettuata attraverso un esame orale che si compone di tre domande principali tratte dal programma del corso (TESTO D'ESAME INDICATO NEL PROGRAMMA E VIDEOLEZIONI INSERITE NELLA PAGINA DEL CORSO). Nell’ambito di ciascuna domanda il docente cercherà di capire il livello di preparazione, approfondimento, puntualità e chiarezza espositiva, ponendo eventualmente altre domande più specifiche e focalizzate sugli argomenti richiesti. A ciascuna delle tre domande principali verrà attribuita dal docente una valutazione da 0 (nessuna risposta e/o risposta completamente errata) ad un massimo di 4 punti (risposta completamente esatta, ampiamente articolata e completa nella risposta), la cui somma costituirà il voto finale. 7 – Modalità e contesti di applicazione professionale delle conoscenze acquisite Il corso fornisce le conoscenze sociologiche necessarie per sviluppare competenze gestionali, manageriali e imprenditoriali nell’ambito di organizzazioni private e amministrazioni pubbliche. I contenuti del corso potranno essere applicati nei ruoli in cui è necessario conoscere il funzionamento dei mercati, i diversi modelli di impresa, e le tipologie di innovazione nei diversi ambiti della produzione economica.
pag 20 Insegnamento Economia dell’innovazione (SECS-P/02 – CFU 12) Docente Prof. Piergiuseppe Morone (piergiuseppe.morone@unitelmasapienza.it) Tutor Dott.ssa Stefania Manfrellotti (stefania.manfrellotti@unitelmasapienza.it) 1 – Conoscenze e competenze da acquisire Obiettivi: • Il corso fornisce gli strumenti fondamentali per la conoscenza del sistema economico e dei mercati, per la comprensione dei comportamenti aziendali e la gestione dei processi generati dalle innovazioni tecnologiche e dalle loro applicazioni. • Il corso tende ad approfondire gli aspetti salienti dei processi innovativi e delle strategie di cambiamento tecnologico e organizzativo alla luce degli approcci di tipo evolutivo, economico e organizzativo. Risultati di apprendimento attesi: Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding) Il programma formativo mira a fornire le competenze di base dei modelli e delle metodologie adatti ad interpretare le dinamiche legate ai processi innovativi e ad implementare percorsi di sviluppo per strutture operanti in contesti economici internazionalizzati e fortemente competitivi, facendo ricorso all’uso di letteratura avanzata e, quando opportuno, ad applicazioni pratiche. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding) Lo studente avrà maturato le conoscenze di base necessarie per operare all’interno di contesti imprenditoriali di piccola, media, ma anche grande dimensione, operanti nei vari settori della produzione di beni e prestazioni di servizi. Io studente sarà in grado di applicare le tecniche necessarie per supportare i principali processi innovativi, stimolare la collaborazione tra settore privato e istituti di ricerca, favorire i processi di diffusione dell’innovazione e della conoscenza. Autonomia di giudizio (making judgements) Il corso mira a fornire una formazione teorica che renda lo studente capace di valutare i dati economici acquisiti dal mercato o elaborati internamente ai contesti di impresa, necessari per supportare le scelte strategiche legate ai percorsi innovativi delle imprese. L’autonomia di giudizio viene stimolata mediante l’analisi e la discussione di casi concreti. Abilità comunicative (communication skills) Lo studente sarà in grado di esporre in modo chiaro ed esauriente sia le tematiche concernenti l’attività innovative di impresa sia quelle dei mercati e dei contesti di riferimento. Lo studente, inoltre, dimostrerà di saper affrontare, utilizzando anche gli strumenti delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, le connesse problematiche legate alla competitività internazionale ed alla valorizzazione delle scarse risorse naturali. 2 – Programma / Contenuti L’innovazione e i processi di acquisizione delle conoscenze e delle competenze costituiscono, oggi, un fattore critico di successo e di competitività di una singola impresa (sia nel settore della produzione, sia nel settore dei servizi) ma anche di un sistema produttivo nazionale e locale. In tale quadro, il presente corso mira a fornire i necessari strumenti di analisi dei
pag 21 processi di adozione, gestione e diffusione delle innovazioni e della conoscenza che risultano sempre più caratterizzati da forme di apprendimento di tipo interattivo cui partecipano attori molteplici, sia interni che esterni alle singole imprese. Il corso si svilupperà prestando particolare attenzione ai più recenti sviluppi della disciplina, analizzando sia la cosiddetta teoria evolutiva dell’innovazione che gli aspetti dell’innovazione legati alle transizioni socio- tecnologiche. • Teoria della crescita • Sviluppo economico e innovazione • Recenti sviluppi della teoria evolutiva dell’innovazione • Pattern settoriali di innovazione • Modelli di diffusione dell’innovazione • Economia della conoscenza • Transizioni socio-tecnologiche e sostenibili 3 – Testi di studio Testo: Malerba, F. (2006), a cura di, Economia dell'Innovazione. Roma: Carocci Editore. Cap. 8, 9, 10, 11, 12. Costo del testo € 42.00 Il libro fornisce un quadro d’insieme dell’argomento, discutendo un’ampia gamma di tematiche, da quelle più generali e teoriche a quelle più applicate ed empiriche. Una prima parte del volume affronta le principali teorie che riguardano l’innovazione tecnologica, esaminando le due scuole di pensiero che più vi hanno contribuito: l’approccio evolutivo e quello neoclassico. In seguito viene analizzata la relazione tra scienza, tecnologia e conoscenza: apprendimento, competenze, organizzazione e strategie dell’impresa innovativa; i pattern settoriali e la dinamica industriale; la diffusione delle innovazioni in ambito settoriale e spaziale; il ruolo delle istituzioni e la politica pubblica. Vengono poi discussi la competizione tecnologica internazionale tra paesi avanzati e il sistema innovativo italiano. Infine, vengono esaminate le relazioni tra tecnologia ed occupazione e tra innovazione, sviluppo e crescita economica. 4 – Metodo, strategie e strumenti didattici L’attività formativa si svolge secondo i seguenti modi: video-lezioni, partecipazione a gruppi di discussione mediante webinars del docente e del tutor, forum domanda/risposta, studio individuale. La didattica comprende: lezioni prevalentemente teoriche e lezioni di natura pratica (ad esempio: discussione di casi-studio diretta a stimolare le capacità di analisi e di ragionamento critico degli studenti). Per l’apprendimento della disciplina vengono messi a disposizione degli studenti sulla bacheca della disciplina video lezioni, slides e altro materiale didattico. Il Tutor della disciplina assisterà gli studenti durante l’intero anno accademico oltre che mediante corrispondenza per posta elettronica, attraverso una costante interazione basata su e-tivities quali webinars e forum. 5 – Prove di verifica delle conoscenze acquisite e/o autovalutazione Agli studenti viene fornito un percorso per l’autovalutazione composto. Una conoscenza adeguata degli argomenti riportati nel percorso rappresenta una valida base per autovalutare il proprio grado di preparazione. Questo percorso di autovalutazione rappresenta una check- list: lo studente che voglia arrivare preparato in maniera adeguata all’esame dovrà saper elaborare un discorso articolato ed esaustivo per ciascuno degli argomenti riportati. Per favorire il monitoraggio costante del livello di apprendimento dello studente è consigliato il ricorso frequente ai momenti di autovalutazione (percorso e check-list) e valutazione
pag 22 formativa (partecipazione a gruppi di lavoro mediante webinars). 6 – Modalità di valutazione finale dell’apprendimento La valutazione in sede di esame sarà effettuata attraverso una prova orale che prevede domande aperte attinenti al programma del corso. Si consiglia di vedere le video-lezioni e partecipare alle attività interattive proposte nel corso (webinars e forum). La partecipazione alle attività interattive valutata in seduta d’esame. L'esame può essere sostenuto senza alcuna propedeuticità. 7 – Modalità e contesti di applicazione professionale delle conoscenze acquisite Lo studente acquisisce le competenze appropriate per l’interpretazione e la gestione di contesti competitivi, caratterizzati da rapidi processi di innovazione tecnologica. Può quindi inserirsi come operatore in imprese multinazionali e nelle PMI innovative, come analista di settore, business developer ed esperto in strategia aziendale, consulente d’impresa, technology auditor, esperto in trasferimento tecnologico.
pag 23 Insegnamento Corporate Finance SECS-P/11 – CFU 10) Docente Prof.ssa Annalisa Ferrari (annalisa.ferrari@unitelmasapienza.it Tutor Dott.ssa Stefania Mele (stefania.mele@unitelmasapienza.it) 1 – Conoscenze e competenze da acquisire Obiettivi: • Il corso fornisce un’analisi degli aspetti teorici e pratici della gestione e delle decisioni finanziarie delle imprese • La struttura del corso prevede, partendo dagli obiettivi dell’impresa, lo studio dei concetti di valore attuale e valutazione finanziaria, di capital budgeting e di decisioni di finanziamento, di politica dei dividendi e struttura finanziaria, di rischio e di risk management. Risultati di apprendimento attesi: Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding) Al termine del corso lo studente sarà in grado di comprendere le dinamiche che regolano le strategie finanziarie dell’impresa, saprà correttamente individuare ed analizzare le tematiche di gestione del management e di politica dei dividendi. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding) Lo studente saprà identificare e analizzare le tematiche di gestione del management e di politica dei dividendi, Lo studente, altresì, saprà declinare e commentare le principali attività di risk management dell’impresa. Autonomia di giudizio (making judgements) Lo studente saprà identificare e analizzare criticamente gli indicatori di riferimento per la comparazione di investimenti/finanziamenti alternativi. Abilità comunicative (communication skills) Lo studente sarà in grado di formulare e comunicare proprie specifiche opinioni con riferimento alle decisioni strategiche di investimento in funzione delle caratteristiche e degli obiettivi strategici e di rischio/rendimento dell’impresa. 2 – Programma / Contenuti Contenuti del Corso: • Finanza aziendale e obiettivi dell'impresa • Calcolo del valore attuale e principi di valutazione delle obbligazioni • Analisi e pianificazione finanziaria • Valore attuale netto e altri metodi di scelta degli investimenti • Introduzione a rischio e rendimento • Teoria di portafoglio e Capital Asset Pricing Model • Rischio e costo del capitale • Analisi dei progetti • Problemi di agenzia, remunerazione dei manager e misura dei risultati • Mercati efficienti e finanza comportamentale • Forme di finanziamento e valore dei diritti di voto • Emissione di titoli e aumenti di capitale
pag 24 • Politica dei dividendi • Identificazione della struttura finanziaria • Sistemi di valutazione di Opzioni, Azioni, Titoli a reddito fisso • Risk management 3 – Testi di studio Brealey R., Myers S., Allen F., Sandri S., Principi di Finanza Aziendale, 8° edizione, McGraw Hill Italia, 2020. 4 – Metodo, strategie e strumenti didattici Il corso è strutturato in videolezioni nelle quali sono descritti e analizzati i contenuti del corso attraverso l’utilizzo del materiale didattico predisposto composto da slide descrittive contenenti mappe concettuali e schemi di parole chiave, anche di collegamento fra i diversi moduli. La modulazione del corso consente allo studente di affrontare le tematiche che compongono il programma del corso secondo uno schema cognitivo il più favorevole possibile alle sue specifiche esigenze. Per accompagnare e supportare il percorso cognitivo sono attivi sia webinar, nei quali si affrontano in modo semplice ed immediato tematiche contingenti, fenomeni specifici e testimonianze di operatori del settore, sia lanci di artefatti inerenti aspetti rilevanti e specifici del programma. Sempre a tal fine sono attivi canali di confronto one to one (telefonico, via skype o in presenza previo appuntamento via whatsapp o mail) su specifiche parti di programma. Il Tutor della disciplina assiste gli studenti mediante corrispondenza per posta elettronica e forum. 5 – Prove di verifica delle conoscenze acquisite e/o autovalutazione Per accompagnare e supportare il percorso cognitivo degli studenti sono attivi lanci di artefatti nei quali si affrontano temi rilevanti e specifici del programma. Il lancio è realizzato con una mail agli studenti contenente le informazioni e la documentazione eventualmente necessaria per la realizzazione dell’artefatto. Gli artefatti restituiti nei termini del lancio sono commentati durante appositi webinar al fine di far emergere eventuali criticità sull’acquisizione delle competenze. All’interno della bacheca dell’insegnamento è disponibile un percorso didattico di autovalutazione composto da 40 quiz ed il tempo massimo per l’esecuzione è pari a 40 minuti. Ogni quiz ha 3 risposte di cui solo una corretta. Il quiz è accompagnato da suggerimenti per il corretto utilizzo e indicazioni su come impostare lo studio al fine di raggiungere un tasso di risposte corrette superiore al 90%. 6 – Modalità di valutazione finale dell’apprendimento La modalità di valutazione dell’apprendimento è svolta a mezzo di esame orale. L’esame prevede un primo tema a scelta del candidato e tre/quattro domande ad imbuto allo scopo di verificare non solo la padronanza dei fondamenti teorici dell’insegnamento ma anche la conoscenza di aspetti di dettaglio della disciplina e la capacità di fare collegamenti fra le tematiche oggetto d’esame. La scelta dell’esame orale deriva dal fatto che tale modalità, ancorché più impegnativa in termini di tempo, consente una più accurata indagine del livello di apprendimento degli studenti soprattutto a valle di un percorso di formazione in remoto e altresì consente al discente, che non avesse colto precedenti occasioni, di condividere con il docente proprie competenze e conoscenze personali e professionali.
pag 25 7 – Modalità e contesti di applicazione professionale delle conoscenze acquisite Il corso si propone di fornire le competenze necessarie per lo svolgimento dell’attività di financial management. L’ambito di applicazione di tali competenze è per sua natura trasversale interessando l’intero universo aziendale dal comparto corporate, alle PP.AA. agli intermediari finanziari. Le principali figure professionali identificabili con riferimento alle competenze sono: Specialisti in attività finanziarie Le professioni comprese in questa unità esaminano, analizzano, interpretano informazioni per formulare pareri, preparare indicazioni e proposte su questioni finanziarie, conducono transazioni finanziarie assicurando la conformità con le leggi e i regolamenti relativi, svolgono analisi quantitative su programmi e piani di investimento, determinano il grado di rischio nel fornire crediti a persone o a organizzazioni; valutano, autorizzano e definiscono le modalità di corresponsione di prestiti e le condizioni della loro garanzia e restituzione. Addetti alle operazioni finanziarie per conto dell’impresa o della organizzazione di riferimento. Le professioni classificate in questa unità svolgono attività di supporto alla gestione e al controllo delle attività finanziarie dell'impresa o dell'organizzazione, eseguono operazioni presso le banche, seguono le procedure per la gestione dei depositi bancari, per la richiesta di fidi o altri tipi di prestiti, per il pagamento dei tributi e l'incasso delle fatture.
pag 26 Insegnamento Metodi Statistici per le Imprese (SECS-S/01 – CFU: 6) Docente Pasquale Sarnacchiaro (pasquale.sarnacchiaro@unitelmasapienza.it) Tutor Da definire 1 – Conoscenze e competenze da acquisire L'obiettivo dell'insegnamento è fornire le competenze necessarie per l'uso coerente di modelli statistici lineari e di tecniche di analisi multivariata al fine di estrarre, attraverso l' analisi dei dati, informazioni utili in ambito economico e sociale. Al termine del corso lo studente è in grado di: - utilizzare ed interpretare un modello di regressione lineare semplice e multipla; - utilizzare modelli per la misurazione della Customer Satisfaction; - utilizzare metodi per la selezione di unità statistiche da popolazioni 2 – Programma / Contenuti Il corso è organizzato in 2 Unità Didattiche, in più è disponibile un'unità didattica contenente un laboratorio statistico realizzato per consentire allo studente di imparare ad utilizzare il software statistico R. Tale laboratorio è opzionale ma è consigliato per consolidare le conoscenze acquisite nelle altre unità didattiche. UNITA' DIDATTICA N°1 – Modello di regressione lineare. Analisi di regressione. Regressione lineare semplice. Le ipotesi del modello. Stima dei parametri con il metodo dei minimi quadrati. Proprietà degli stimatori. Intervalli di confidenza e Test d’ipotesi. Bontà dell’adattamento. Regressione Lineare Multipla. Le ipotesi di base. Stima dei parametri con il metodo dei minimi quadrati. Test d’ipotesi e diagnostica dei Residui. Bontà dell’adattamento. UNITA' DIDATTICA N°2 – Metodi statistici per la valutazione della Soddisfazione dei clienti Dato statistico e dato amministrativo. Le rilevazioni statistiche. La qualità dell'informazione statistica. Qualità e archivi statistici. Principali metodi di Campionamento statistico. La gestione della qualità per i servizi. Misura della customer satisfaction UNITA' DIDATTICA N°3- Laboratorio di R (Opzionale) Introduzione all'uso di R e R-Studio. Rappresentazioni Grafiche. Indici statistici. Correlazione lineare e regressione lineare semplice. Modello di regressione lineare multipla. 3 – Testi di studio Appunti del docente Oppure ANALISI MULTIDIMENSIONALE DEI DATI Metodi, strategie e criteri di interpretazione (Autore: BOLASCO; Editore: CAROCCI; Edizione: 1999, Ristampa: 2004 Per la Parte II Appunti del docente per la parte II
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