Comunità Pastorale S. Maria Maddalena Parrocchia L'Assunta Scuola dell'Infanzia e Nido Ferrario - Anno educativo 2019-2020
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. Comunità Pastorale S. Maria Maddalena Parrocchia L’Assunta Scuola dell’Infanzia e Nido Ferrario via Concordia 54 - 20883 Mezzago (MB) email info@asiloferrario.it Tel./fax 039623077 Anno educativo 2019-2020 Aggiornato il 2 settembre 2019 Pag 1
Il Nido e la scuola dell’infanzia Ferrario sono un’opera parrocchiale, espressione della Chiesa locale nel campo educativo che svolge un servizio pubblico senza finalità di lucro, a vantaggio di tutti i bambini, senza discriminazione, senza distinzione di sesso, di diversa abilità, nazionalità, etnia, religione e condizione economica. La scuola dell’infanzia fu fondata nel 1913 per volontà del parroco Don Paolo Ferrario e fu affidata alla congregazione delle suore di san Giuseppe Benedetto Cottolengo. Dall’anno scolastico 2001-2002 la direzione, il corpo docenti e il personale ausiliario è costituita da personale laico. Dal settembre 2005 la scuola, all’interno della stessa struttura della scuola dell’infanzia, ha aperto il Nido “Piccoli Giganti” per rispondere alle richieste delle famiglie che per esigenze lavorative o scelte educative necessitano del servizio. Il Nido, munito di autorizzazione permanente al funzionamento n. 562/2005 del 28/01/2005, DGR n. VII/20588 del 11/02/2005, può ospitare fino a 34 bambini di età compresa tra i tre e i trentasei mesi. Ha stipulato una convenzione con il Comune di Mezzago per l’accoglienza facilitata dei bambini residenti e per gli aventi diritto ai “ Nidi Gratis”. Il Nido è iscritto nell’elenco delle strutture di offerta socio-educativa per la prima infanzia, accreditate con Offerta Sociale ASC, nell’ambito territoriale di Vimercate, per l’anno 2019-2020 per l’erogazione di voucher. Accetta anche i voucher INPS in quanto iscritto nell’apposito elenco. Pag 2
Il nido si propone di accogliere ed accompagnare il bambino nella sua crescita, in stretta collaborazione con la famiglia, attraverso la socializzazione e le sue naturali potenzialità e competenze e, ispirandosi a una concezione cristiana della vita, si pone come obiettivo la valorizzazione del bambino come persona unica e irripetibile immagine di Dio. Inoltre, l’opportunità di inserire questa esperienza nella scuola dell’infanzia, favorisce una tappa utile e costruttiva di continuità educativa. L’asilo nido è un servizio a valenza educativa che si affianca alla famiglia per offrire ai bambini e alle bambine dai tre mesi ai tre anni esperienze adeguate ai loro bisogni di crescita. È un ambiente pensato per favorire l’equilibrato sviluppo psichico, emotivo e fisico dei bambini e quindi la strutturazione dell’identità, valorizzando le sollecitazioni che ciascun bambino riceve dall’ambiente familiare. Nel nido bambini ed adulti condividono il piacere di giocare, parlare, esplorare e scoprire l’ambiente che li circonda. È un servizio in cui le relazioni hanno molta importanza: lo stabilirsi di un buon clima affettivo, l’accoglienza di bambini e genitori, la costruzione di un rapporto di fiducia con la famiglia. Centrale nel progetto educativo del nido è l’idea di un bambino competente, attivo nel costruire processi di conoscenza, capace di esprimere interessi e bisogni che richiedono un’attenzione individualizzata, anche se non sempre esclusiva, da parte dell’adulto. Le educatrici predispongono l’ambiente, gli spazi e i materiali, ponendosi come facilitatrici dei percorsi conoscitivi ed esperienziali dei bambini e della loro socializzazione, offrendo un tempo lento, rispettoso dei loro ritmi e bisogni. L’esperienza in natura è proposta come luogo privilegiato di educazione e apprendimento; il gioco libero e spontaneo e la possibilità di un fare che coinvolga i sensi, il corpo e la dimensione emotiva e cognitiva, costituiscono le fondamenta della metodologia scelta. Pag 3
La giornata è scandita da momenti di cura, attività di gioco autonomo ed esperienze più strutturate. Ai momenti dedicati al pasto, al cambio e al sonno viene riservata particolare attenzione e cura, in quanto ritenute fortemente significative per la costruzione della fiducia e della sicurezza affettiva del bambino e centrali per lo sviluppo dell’autonomia. I rituali del distacco e del ricongiungimento con le figure di riferimento familiari sono riconosciuti come momenti delicati e pregnanti di significati, centrali in un’offerta educativa che miri ad accogliere tanto il bambino quanto la sua famiglia e a creare un clima di benessere e fiducia. Attraverso l’osservazione gli educatori individuano le potenzialità, gli interessi e i bisogni dei bambini al fine di favorire esperienze adatte a promuovere e ad arricchire le loro capacità. Con l’obiettivo di sostenere i bambini nelle loro esplorazioni motorie, percettive, sociali, linguistiche e cognitive vengono proposte situazioni di gioco libero e strutturato (pitture, attività con l’acqua, manipolazione e travasi, percorsi motori, gioco euristico e con materiale di recupero, letture e narrazioni, esperienze nell’orto) che vedono coinvolti i bambini sia a livello individuale sia in piccolo gruppo e sempre considerando le diverse età ed esigenze. Gli educatori si pongono sempre nella condizione di essere con i bambini, come osservatori ed ascoltatori attenti, curiosi ed entusiasti, come facilitatori dell’incontro con il mondo naturale, raccogliendo e restituendo valore ai giochi spontanei, alle domande, alle azioni e alle scoperte che il fare suscita nei piccoli. Pag 4
Il nido accoglie il bambino e la sua famiglia, esso si propone e si impegna a vivere una costante collaborazione con la famiglia in un clima di assoluto rispetto e serenità. L’inserimento: è un momento molto importante e delicato che permette ai bambini e ai genitori di vivere in modo graduale l’incontro con un ambiente sconosciuto e con persone non familiari. Condizioni fondamentali per un ambientamento sereno sono la gradualità e il rispetto dei tempi e delle modalità di adattamento di ciascuna coppia bambino- genitore. La presenza del genitore al nido nei primi giorni garantisce al bambino quella tranquillità emotiva che gli consente di esplorare con curiosità il nuovo ambiente e di affidarsi alle cure dell’educatore di riferimento. L’ambientamento è preceduto da un colloquio individuale tra educatrici e genitori, momento di conoscenza reciproca e raccolta di informazioni sulle abitudini del bambino, sulle aspettative e sulle esigenze dei genitori. L’inserimento è previsto per almeno due settimane, le modalità e i tempi possono variare in relazione alle reazioni del bambino, che inizialmente si fermerà al nido per poche ore, gradualmente verranno aumentati i tempi di permanenza fino a comprendere il momento del pranzo e del riposo. La modalità proposta per l’ambientamento è quella per piccoli gruppi: si intende in questo modo facilitare la condivisione dei vissuti emotivi che accompagnano il momento del distacco e dedicare il tempo e la cura necessarie perché l’ingresso al nido avvenga in maniera serena per il bambino, ma anche per i genitori. In quest’ottica, nei primi giorni dell’inserimento, proprio mentre i bambini iniziano a trascorrere del tempo da soli al nido, i genitori, guidati dalla coordinatrice, sono invitati a momenti di confronto in cui è possibile mettere in comune aspettative, ansie ed emozioni, porre domande, conoscere e condividere il patto educativo. Pag 5
Appuntamenti con il nido: dopo la fase dell’inserimento la partecipazione dei genitori alla vita del nido resta un elemento fondamentale per consolidare il rapporto di fiducia instauratasi durante i primi giorni di frequenza e per favorire la continuità tra l’esperienza del bambino a casa e al nido. Diventa di primaria importanza, quindi, creare momenti di confronto con le famiglie, in un’ottica di condivisione della responsabilità educativa. Oltre al quotidiano scambio di informazioni che avviene al momento dell’accoglienza e dell’uscita, sono previsti ulteriori momenti di incontro e confronto tra educatrici e genitori: Incontri individuali - colloquio di inserimento per conoscenza reciproca - colloqui durante l’anno di scambio e confronto sull’andamento dell’esperienza Incontri di sezione - presentazione delle attività educative - progettazione di iniziative particolari - verifica delle attività di gruppo e di sezione Incontri a tema - incontri di confronto e di discussione fra genitori e operatori su tematiche legate all’educazione del bambino e alla funzione genitoriale Feste al nido - momenti di festa informali che favoriscono la socializzazione tra il personale, i genitori e i bambini e la partecipazione delle famiglie alla vita della struttura. (merenda dei nuovi iscritti, festa dell’accoglienza, Natale, festa della mamma e del papà, festa di fine anno, ecc...) Pag 6
Orari Attivita’ svolte Spazi 7,30 - 9,00 Ingresso e accoglienza Aula grande 9,00 – 10,00 Gioco libero e strutturato proposto al gruppo eterogeneo Aula grande Esperienza strutturata per il gruppo dei piccoli Aula nanna o salone per piccoli 10,00 – 10,15 Spuntino con frutta o yogurt, rituali di canti e letture Sala pranzo 10,15 – 11,15 Esperienze strutturate per piccoli gruppi omogenei per età Aula grande, salone, laboratorio, Nanna per i piccoli aula nanna 11,15 12,30 Cambio e pranzo Bagno, sala pranzo 12,30 – 13,30 Gioco libero, cambio e uscita Salone, bagno, ingresso 13,15 15,30 Riposo Sala nanna 15,30 – 16,00 Cambio e uscita Aula grande e bagno 16,00 – 17,30 Merenda, gioco libero e uscita Sezione scuola dell’infanzia Pag 7
Per il Nido non esistono ancora documenti ufficiali che diano indicazioni precise rispetto alle attività destinate ai bambini al di sotto dei tre anni. Le ricerche in campo pedagogico e la pratica educativa hanno comunque contribuito a delineare cinque campi d’intervento: 1 - La percezione e il movimento, 2 - Il gesto le immagini e le parole, 3 - L’ambiente e la società, 4 - Le prove e le soluzioni, 5 - L’identità e la socialità. Questi sono i campi di riferimento all’interno dei quali viene elaborata la nostra progettazione al Nido, tenendo comunque presente che la qualità della relazione con i bambini e con i loro genitori sono gli indispensabili elementi su cui essa va fondata. Per ciascun campo di esperienza riportiamo alcune piste di lavoro quelle che negli anni sono sembrate più interessanti. Pag 8
1 - Percezione e movimento La scoperta del corpo per: Favorire conoscenza corporeità attraverso il gioco Sollecitare l’attenzione verso gli altri Favorire processi di attenzione alle proprie caratteristiche Favorire la stima del pericolo Sostenere il processo di acquisizione dell’autonomia sfinterica e motoria Emozioni e sentimenti per: Favorire l’espressione di benessere e malessere Favorire la capacità di riconoscere le emozioni e i sentimenti Favorire il superamento dei conflitti Favorire la comunicazione Manipolazione per: Favorire la manualità Aumentare uso corretto degli oggetti Far conoscere materiali diversi per peso forma colore Pag 9
2. Il gesto, le immagini e le parole Tra le pagine dei libri per: Arricchire le competenze linguistiche ed espressive Avvicinare i bambini al libro Consolidare le capacità di ascolto Sollecitare la capacità di narrazione da parte dei bambini L’arte al nido per: Favorire la motricità fine Favorire prime esperienze di rappresentazione Entrare giocando nel mondo di forme e colori Il far finta per: favorire il gioco simbolico aumentare le capacità espressive 3 - Ambiente e società: Scoprire gli spazi per: riconoscere quello che si può fare o non fare negli spazi del nido Osservare i fenomeni dell’ambiente per: Favorire atteggiamenti di curiosità e scoperta Avvicinarsi alla natura e ai fenomeni che la caratterizzano Animali e piante, Riconoscere i versi degli animali Conoscere gli animali della fattoria Pag 10
4 - Le prove e le soluzioni Da cosa nasce cosa……. Favorire l’esplorazione e il contatto con situazioni nuove Stimolare la curiosità Stimolare l’indipendenza Favorire momenti di concentrazione Provare azioni e sequenze di azioni Buio e luce per: Giocare con la luce, le ombre, i tunnel……. 5 - L’identità e la socialità Accettare serenamente il distacco dai familiari Condividere con il gruppo giochi e routine Esprimere senso di appartenenza al gruppo Esprimere preferenze nelle relazioni interpersonali Accettare le consegne ricevute Riconoscere le proprie cose Riconoscere le cose degli altri Favorire il riconoscimento dell’organizzazione temporale della giornata Sollecitare processi di acquisizione nella cura del proprio corpo Aumentare occasioni di indipendenza dall’adulto Pag 11
Scegliere l’educazione naturale come fulcro del progetto educativo, modifica il nostro modo di pensare l’asilo nido, la programmazione, la gestione dei tempi, la relazione con i bambini e a priori la consapevolezza del nostro ruolo di adulti educanti. Il valore terapeutico e rigenerativo dei paesaggi naturali, dei giardini, delle attività nel verde, è noto e studiato da secoli. Noi stessi lo sappiamo istintivamente, senza magari saperne spiegare le ragioni sentiamo quanto una passeggiata in un bosco, la vista del mare, sdraiarsi su un prato ci facciano stare bene. Stare in natura fa bene, a molti livelli e per molti aspetti: - Dal punto di vista fisico migliora le capacità di movimento e coordinazione; accresce e stimola l’esercizio dei sensi; favorisce la conoscenza della propria corporeità (potenzialità e limiti); rafforza il sistema immunitario. - Dal punto di vista psicofisico aumenta la capacità e la durata riduce lo stress, l’ansia e gli stati di agitazione. -Stimolando all’osservazione e all’ascolto aumenta il senso di meraviglia e quindi la capacità di usare l’immaginazione e di trovare soluzioni creative. - Favorisce l’esplorazione di se stessi, accresce l’autonomia, la fiducia nelle proprie risorse, il senso di autostima, facilita la socializzazione spontanea e la collaborazione. - Permette ai bambini di stare in situazioni che li spingono ad usare le loro capacità di problem solving, provando, ponendosi domande, formulando ipotesi da verificare concretamente ed eventualmente modificare, arrivando a darsi risposte di conoscenza. - Crea contesti in cui prendersi cura di altri esseri viventi, stimolando l’empatia e il rispetto. - Riporta ad un tempo lento, che insegna l’attesa e recupera come valore lo spazio fra il desiderio e la sua realizzazione, fuoriuscendo dalla logica odierna del “voglio tutto e subito". Pag 12
Se noi, adulti educanti, abbiamo il compito di rendere fertile la terra dell’infanzia, i bambini “sono fiori da non mettere nel vaso: crescon meglio stando fuori, con la luce in pieno naso, con il sole sulla fronte e i capelli ventilati. I bambini sono fiori da far crescere nei prati”. (R. Piumini) Pedagogia della lumaca ed educazione naturale perché: - rende i bambini protagonisti nel fare e nel crearsi una propria conoscenza sul mondo, fatta di sensazioni, ricordi, sentimenti, domande autentiche; - consente ai bambini di sperimentare che sono capaci di fare e li rinforza nella loro autostima; - sa insegnare l’attesa, foglia dopo foglia; - per convincersi che anche cadere e sbucciarsi un ginocchio diventa importante nel momento in cui dice ai bambini (e a noi adulti) qualcosa sui limiti, i pericoli, le conseguenze, così che vivere un piccolo rischio li renda sicuri nel fare piuttosto che al sicuro dal fare; - per crescere in sintonia con il mondo, coltivando lo stupore e la gioia dell’incantevole semplicità dell’ordinario, affinché mettano radici profonde e restino prezioso talento nella loro vita da adulti; - perché la natura conosce il valore del lavoro, di mani nella terra, dell’impegno appassionato, della fatica buona di curare e far crescere qualcosa, - perché i bambini crescano sempre amando e rispettando il mondo, con tutte le persone e gli esseri che lo abitano. Pag 13
Alcune proposte e percorsi esperienziali condivisi in questi anni con i bambini. L’orto: semenzai, piantumazione nella terra, travasi, pacciamatura, raccolta e condivisione a tavola dei nostri prodotti, la serra, gli alberi da frutta, i piccoli frutti, il cassone con i fiori edibili, il cassone con le erbe aromatiche, il cassone con i fiori e le piante nutrici per le farfalle. La terra: manipolazione, pittura con la terra, l’argilla e i vari tipi di terra, lasciare tracce, il terrario con i lombrichi, il terrario esterno permanente per scavare, costruire e travasare. La trasformazione dei prodotti dell’orto: i biscotti di zucca, il percorso del mais (la farina gialla, la polenta, i pop corn), il percorso del frumento (la farina bianca, il pane azzimo, il pane lievitato, la pizza), i biscotti con le erbe e i fiori, le spremute, i colori naturali. Gli animali: le storie sugli animali, la ricerca di immagini di animali, l’osservazione e la cura di animali veri (terrario con lombrichi, allevamento delle farfalle macaone a partire dal bruco, il riccio, le tartarughe), la costruzione di tane e di giochi simbolici sulle abitudini degli animali, attività motorie e con la musica per riprodurre andature e ritmi degli animali, la costruzione delle mangiatoie per gli uccellini e la preparazione del cibo per il loro inverno. Il giardino: la raccolta dell’erba, la costruzione di un erbario, il gioco simbolico della cucina con materiali naturali, il cestino del tesoro e il gioco euristico con materiali naturali, i percorsi corporei (la ragnatela, l’asse di equilibrio), i boschi e le torte con terra o pasta di sale e elementi naturali, il fango e le pozzanghere, il ghiaccio, la capanna, diventare esploratori con lenti d’ingrandimento e cannocchiali, le scatole dei tesori del giardino, i pescatori di foglie. Pag 14
Gli spazi al nido vengono differenziati per favorire situazioni di gioco più intime e protette e per sostenere le prime esperienze di relazione sociale. Un’ampia scelta di materiali di gioco intende sostenere la curiosità e la progettualità del bambino. Oltre ai giocattoli tradizionali, i bambini trovano materiali “poveri” e di “recupero” che sollecitano l’esplorazione e che possono essere utilizzati in modo creativo e non convenzionale. Vengono privilegiati i materiali naturali e la possibilità di incontrarli nelle loro diverse forme. Ingresso: è lo spazio per l’accoglienza sia del bambino che del genitore, consente momenti di intimità, ritualità e preparazione al distacco e al ricongiungimento, qui sono collocati gli armadietti in cui vengono riposti scarpe e vestiario del bambino. In questo spazio è posizionata una bacheca per gli avvisi ai genitori, per condividere informazioni, articoli, letture interessanti per i bambini; spazio mostra in cui esporre a rotazione gli elaborati e le foto dei bambini Salone e sala di psicomotricità: per le attività motorie e le “sorprese” che necessitano di ampi spazi e tempi più lunghi di allestimento. Aula grande: l’ampio spazio viene strutturato in angoli per il gioco simbolico, il travestimento, la lettura e le costruzioni; tutto è modificabile a seconda delle esigenze che sorgono spontanee dai bimbi Sala pranzo: attrezzata per il pasto comune dei bambini Sala nanna: con materassi morbidi e lenzuola personali Bagno: con un fasciatoio, una vasca per il bagnetto, cinque piccoli water, due lunghi lavandini. Laboratorio: per le esperienze di manipolazione, conoscenza del colore e sperimentazione del materiale Giardino: attrezzato con giochi da esterno specifici per il nido e con strutture (capanna, ragnatela, percorsi di equilibrio) che incrementano le possibilità ludiche; con un orto didattico (centrale nel progetto educativo); un terrario in cui i bambini possono scavare e costruire; vasche rialzate che ospitano colture differenti in base al percorso che si sta portando avanti; area dei piccoli frutti. Cucina e segreteria: sono in comune con la scuola dell’infanzia Pag 15
Tutto lo staff del Nido partecipa annualmente a incontri di formazione e di aggiornamento sia sulla Sicurezza, sul Pronto Soccorso, sulla gestione HCCP che a corsi più specifici per educatrici sugli aspetti psicologici e pedagogici dei primi anni di vita Il personale docente: educatrici in numero adeguato alle iscrizioni dei bambini (un insegnante ogni otto bambini) elaborano un progetto costruito sui campi di esperienza, instaurano relazioni significative con i bambini, mantengono un dialogo costante con la famiglia nello spirito della co-educazione. Il personale non docente: una bidella, un’inserviente, una cuoca, una segretaria. Svolgono il proprio lavoro in sintonia con il Progetto del Nido, collaborano con le educatrici ed instaurano rapporti positivi con i bambini. La coordinatrice didattica: coordina con competenza i vari componenti della comunità scolastica educante, favorendo al massimo il dialogo e il reciproco rispetto. La psicopedagogista: Svolge compiti di sostegno alle insegnanti, ai genitori, alla programmazione educativa e didattica. Il volontariato: svolge quotidianamente o periodicamente una miriade di piccole incombenze utili al funzionamento della scuola. È formato da un’insegnante, un’addetta alla segreteria, due ausiliarie per la pulizia, quattro volontari per le piccole manutenzioni e la cura del giardino. Il presidente Il Parroco, condivide con il Consiglio del Nido la gestione e momenti della vita educativa. Pag 16
La retta annuale è comprensiva del costo dei pasti, dei pannolini, delle merende e verrà pagata in 11 rette mensili di uguale valore. TEMPO PIENO …………….……..……… … → Euro 560,00 entrata ore 7.30/9.00 - uscita ore 17.30 TEMPO NORMALE …………………… …… → Euro 510,00 entrata ore 7.30/9.00 - uscita ore 16.00 TEMPO PARZ. MATTINO ………… ..→ Euro 390,00 entrata ore 7.30/9.00 – uscita ore 13.30 TEMPO PARZ. MATT. SENZA PAPPA. . →Euro 340,00 entrata ore 7.30/9.00 – uscita ore 11.30 TEMPO PARZ . POMERIGGIO … … .→ Euro 390,00 entrata ore 11.30 – uscita ore 17.30 TEMPO PARZ. ALTERNATO ……… → Euro 390,00 mattino-pomeriggio ORARIO ECCEDENTE IL MODULO PRESCELTO Euro 5,00 per ogni ora L’iscrizione annuale è di Euro 100,00 In Nido è convenzionato con il Comune di Mezzago. Qualora i Comuni di residenza erogassero un contributo, sarà riconosciuto un pari sconto alle famiglie. Il Nido è accreditato a ricevere i contributi assegnati da Offerta Sociale nell’ambito territoriale di Vimercate. Il Nido è struttura accreditata INPS a ricevere i voucher assegnati per la prima infanzia. LE MODALITA’ DI ACCESSO SONO SPECIFICATE NEL REGOLAMENTO ANNUALE ALLEGATO. Pag 17
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