COMUNE DI VALSAMOGGIA NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO DI PREVISIONE 2020/2022
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COMUNE DI VALSAMOGGIA NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO DI PREVISIONE 2020/2022 ********************** 1
Premessa Il bilancio di previsione finanziario rappresenta lo strumento attraverso il quale gli organi di governo dell’Ente, nell’ambito dell’esercizio della propria funzione di indirizzo e programmazione, definiscono le risorse da destinare a missioni e programmi in coerenza con quanto previsto dai documenti della programmazione. Il bilancio di previsione 2020-2022 è stato redatto nel rispetto dei principi generali ed applicati di cui al D.Lgs. n. 118/2011. Al bilancio di previsione deve essere allegata la nota integrativa, contenente almeno i seguenti elementi: 1) i criteri di valutazione adottati per la formulazione delle previsioni, con particolare riferimento agli stanziamenti riguardanti gli accantonamenti per le spese potenziali e al fondo crediti di dubbia esigibilità, dando illustrazione dei crediti per i quali non è previsto l’accantonamento a tale fondo; 2) l’elenco analitico delle quote vincolate e accantonate del risultato di amministrazione presunto al 31 dicembre dell’esercizio precedente, distinguendo i vincoli derivanti dalla legge e dai prin- cipi contabili, dai trasferimenti, da mutui e altri finanziamenti, vincoli formalmente attribuiti dall’ente e del relativi utilizzi; 3) l’elenco degli interventi programmati per spese di investimento finanziati col ricorso al debito e con le risorse disponibili; 4) nel caso in cui gli stanziamenti riguardanti il fondo pluriennale vincolato comprendono anche investimenti ancora in corso di definizione, le cause che non hanno reso possibile porre in esse- re la programmazione necessaria alla definizione dei relativi cronoprogrammi; 5) l’elenco delle garanzie principali o sussidiarie prestate dall’ente a favore di enti e di altri sog- getti ai sensi delle leggi vigenti; 6) gli oneri e gli impegni finanziari stimati e stanziati in bilancio, derivanti da contratti relativi a strumenti finanziari derivati o da contratti di finanziamento che includono una componente de- rivata; 7) l'elenco dei propri enti ed organismi strumentali, precisando che i relativi bilanci consuntivi sono consultabili nel proprio sito internet fermo restando quanto previsto per gli enti locali dall'articolo 172, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267; 8) l’elenco delle partecipazioni possedute con l’indicazione della relativa quota percentuale; 9) altre informazioni riguardanti le previsioni, richieste dalla legge o necessarie per l’interpretazio- ne del bilancio. La presente nota integrativa prevista dal punto 9.11 del principio contabile applicato concernente la programmazione di bilancio si propone di descrivere e spiegare gli elementi più significativi dello schema di bilancio di previsione 2020-2022. In particolare, la relazione è finalizzata a verificare il rispetto dei principi contabili o a motivarne eventuali scostamenti, con particolare riferimento all'impatto sugli equilibri finanziari del bilancio annuale e pluriennale. 2
1. I criteri di valutazione adottati per la formulazione delle previsioni La fase di programmazione si svolge nel rispetto delle compatibilità economico-finanziarie, tiene conto della possibile evoluzione della gestione dell’ente, tiene inoltre conto delle scelte già operate nei precedenti esercizi e si conclude con la formalizzazione delle decisioni politiche e gestionali che danno contenuto a programmi e piani riferibili alle missioni dell’Ente. Come disposto dall’art. 39, c. 2, D.Lgs. 118/2011, il bilancio di previsione finanziario comprende le previsioni di competenza e di cassa del primo esercizio del periodo considerato e le previsioni di competenza degli esercizi successivi. Le previsioni triennali di entrata e spesa del bilancio di previsione rispettano i principi di annualità, unità, universalità, integrità, veridicità, attendibilità, correttezza, comprensibilità, significatività, rilevanza, flessibilità, congruità, prudenza, coerenza, continuità, costanza, comparabilità, verificabilità, neutralità, pubblicità e dell'equilibrio di bilancio. In particolare: i documenti del sistema di bilancio, nonostante prendano in considerazione un orizzonte temporale di programmazione triennale, attribuiscono le previsioni di entrata e uscita ai rispettivi esercizi di competenza, ciascuno dei quali coincide con l'anno solare (rispetto del principio n. 1 - Annualità); il bilancio di questo ente è unico, dovendo fare riferimento a un’amministrazione che si contraddistingue per essere un’entità giuridica unica. Di conseguenza, il complesso unitario delle entrate finanzia la totalità delle spese. Solo nei casi di deroga espressamente previsti dalla legge, talune fonti di entrata sono state destinate alla copertura di determinate e specifiche spese (rispetto del principio n. 2 - Unità); il sistema di bilancio comprende tutte le finalità e tutti gli obiettivi di gestione nonché i valori finanziari, economici e patrimoniali riconducibili a questa amministrazione, fornendo una rappresentazione veritiera e corretta della complessa attività amministrativa prevista nei rispettivi esercizi. Eventuali contabilità separate, se presenti in quanto espressamente ammesse dalla norma, sono ricondotte al sistema unico di bilancio entro i limiti temporali dell'esercizio (rispetto del principio n. 3 - Universalità); tutte le entrate sono iscritte in bilancio al lordo delle spese sostenute per la riscossione e di altri eventuali oneri a esse connessi. Allo stesso tempo, tutte le uscite sono riportate al lordo delle correlate entrate, senza ricorrere a eventuali compensazioni di partite (rispetto del principio n. 4 - Integrità). Nell’illustrare le entrate, dopo l’entrata in vigore della legge di bilancio per il 2020 (L. n. 160/2019), sono stati considerati gli effetti delle disposizioni ad oggi vigenti, che sul fronte delle entrate, prevedono, fra l’altro: • l’accorpamento dell’IMU e della TASI; • la conferma del contributo (190 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2019 al 2033) a ristoro del minor gettito derivante dalla sostituzione dell'Imu con la Tasi sull'abitazione principale. I Comuni devono utilizzare queste somme al fine di realizzare piani di sicurezza pluriennali per la manutenzione di strade, scuole e altre strutture comunali, da impegnare entro il 31 dicembre di ogni anno; • la facoltà di aumentare fino al 50% le tariffe dell’imposta di pubblicità nonché, in deroga alle norme di legge e regolamentari vigenti, di dilazionare i rimborsi delle maggiorazioni dell’imposta sulla pubblicità, pagate negli anni 2013-18 (rese inefficaci dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 15 del 2018), con pagamenti rateali entro un massimo di cinque anni dal momento in cui la richiesta dei contribuenti è diventata definitiva. 3
Inoltre, tiene conto delle novità introdotte dal D.L. 124/2019 tra le quali: • la riformulazione del comma 449 dell’articolo 1 della legge n. 232/2016 (legge di bilancio per il 2017), che reca i criteri di ripartizione del Fondo di solidarietà comunale a decorrere dal 2017, modificandone la lettera c) che disciplina, in particolare, le modalità di distribuzione della quota parte delle risorse del Fondo di solidarietà destinata a finalità perequative; Nello specifico, la modifica introdotta riscrive le percentuali della perequazione che a legislazione vigente sono 85% per l'anno 2020, e 100% dall'anno 2021. Per rendere più sostenibile la quota di risorse perequate, la nuova norma stabilisce che, dall'anno 2020, la quota del 60% applicata per gli anni 2018 e 2019 è incrementata del 5 per cento annuo sino a raggiungere il valore del 100 per cento a decorrere dall'anno 2030. • L’articolo 57, comma 2, prevede che le disposizioni legislative vigenti, di cui all’articolo 27, comma 1, del D.L. 112/2008 (spese per la stampa delle relazioni e di ogni altra pubblicazione prevista da leggi e regolamenti e distribuita gratuitamente o inviata ad altre amministrazioni), all’art. 6, commi 7-8-9-12-13, del D.L. n. 78/2010 (spese per studi e incarichi di consulenza, relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità, rappresentanza, sponsorizzazioni, missioni, formazione), all’art. 5, comma 2, del D.L. 95/2012 (spese per acquisto, manutenzione, noleggio ed esercizio di autovetture, acquisto buoni taxi), all’art. 2, comma 594, della legge 244/2007 (obbligo adozione piani triennali di razionalizzazione dell’utilizzo delle dotazioni strumentali, delle autovetture di servizio, dei beni immobili ad uso abitativo e di servizio), all’art. 12, comma 1 ter, del D.L. 98/2011, all’art. 24 del D.L. 66/2012 (spese locazione immobili) volte al contenimento e alla riduzione delle spese cessino di essere applicate, a decorrere dal 2020, alle regioni, alle province autonome e agli enti locali, nonché ai loro organismi ed enti strumentali (anche se costituiti in forma societaria). Di seguito sono evidenziati i criteri di formulazione delle previsioni relative al triennio, distintamente per la parte entrata e per la parte spesa. 1.1 Entrate correnti Entrate tributarie Le previsioni sono state formulate tenendo in considerazione il trend storico degli esercizi precedenti, ove disponibile, e delle modifiche normative sopra richiamate che hanno impatto sul gettito. IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA (IMU): A decorrere dall’anno 2020 l’imposta unica Comunale di cui all’art.1 comma 639 della legge 27/12/2013 n. 147 è abolita, ad eccezione delle disposizioni relative alla tassa sui rifiuti. L’imposta municipale propria è disciplinata dalle disposizioni di cui ai commi 739 a 783 legge 160/2019. La nuova normativa da un lato ricalca sostanzialmente la vecchia disciplina IMU, dall’altro lato però presenta nuovi interventi normativi. I comuni hanno tempo fino al 30 giugno 2020 per approvare il regolamento IMU e le aliquote. In 4
particolare l’amministrazione comunale ha intenzione di unificare su tutto il territorio le aliquote, Nel momento di predisposizione del bilancio, non avendo ancora adottato il regolamento e le aliquote per l’anno 2020 (obbligatorie per legge) le entrate sono state stimate sulle riscossioni, e sulle stime degli anni precedenti, in particolare dell’anno 2019. Si conferma la trattenuta operata dallo Stato calcolata sul gettito I.M.U. per alimentare il fondo di solidarietà comunale pari ad € 1.766.910,83 sulla base dei dati comunicati dal Ministero dell’Interno – Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. Art. 1, commi da 738 a 783, legge n. 160/2019 Principali norme di riferimento Gettito conseguito nel penultimo 6.824.452,15 esercizio precedente per attività ordinaria di gestione Gettito previsto nell’anno precedente 7.000.000,00 a quello di riferimento per attività ordinaria di gestione 2020 2021 2022 Gettito previsto nel triennio per attività ordinaria di gestione 7.100.000,00 7.100.000,00 7.100.000,00 Effetti connessi a modifiche legislative Al momento non si riescono a quantificare, già in vigore sugli anni della previsione Effetti connessi alla modifica delle Potrebbe registrarsi un aumento aliquote Effetti connessi a disposizioni recanti Sostanzialmente la normativa non apporta rilevanti variazioni sulle esenzioni e riduzioni previsti dalla agevolazioni rispetto alla vecchia normativa, rimanendo gli effetti pressochè legge immutati rispetto al 2019. Effetti connessi a disposizioni recanti Non è ancora stato adottato nessun regolamento esenzioni e riduzioni previsti dal regolamento TASSA SUI RIFIUTI (TARI): le tariffe saranno deliberate in conseguenza dell'approvazione del piano economico-finanziario del servizio in corso di definizione. Principali norme di riferimento Art. 1, commi 639-731, legge n. 147/2013 Del. ARERA n. 443-444/2019 Gettito conseguito nel penultimo 5.118.053,00 esercizio precedente Gettito previsto nell’anno precedente 5.217.000,00 a quello di riferimento 2020 2021 2022 Gettito previsto nel triennio 5.217.000,00 5.217.000,00 5.217.000,00 Effetti connessi a modifiche legislative in vigore sugli anni della previsione Effetti connessi a disposizioni recanti Le agevolazioni previste dalla legge mirano a premiare una differenziazione esenzioni e riduzioni previsti dalla e minore produzione di rifiuti, ne possono beneficiare tutti i contribuenti. legge Effetti connessi a disposizioni recanti Sono agevolazioni mirate anch’esse ad una minore produzione di rifiuti, ad esenzioni e riduzioni previsti dal una maggiore differenziazione del rifiuto stesso, nonché a riduzioni o regolamento esenzioni per le fasce più deboli. Ne possono beneficiare i contribuenti che 5
si trovino nelle condizioni previste dal regolamento comunale Le deliberazioni n. 443/2019 e 444/2019 emesse da ARERA modificano dal 2020 le modalità di tariffazione della tassa, e i relativi regolamenti completati dai piani finanziari aggiornati possono essere approvati entro il 30 aprile 2020. Le previsioni relative agli esercizi 2020-2021 e 2022 sono state effettuate sulla base dei dati del Piano finanziario del servizio dell’esercizio 2019. ADDIZIONALE COMUNALE ALL’IRPEF: Le previsioni sono state effettuate sulla base del medesimo principio contabile (incassi in conto residui e in conto competenza rispettivamente dell'anno precedente e del secondo anno precedente a quello di riferimento). Principali norme di riferimento Decreto legislativo 28 settembre 1998, n. 360 Gettito conseguito nel penultimo 3.091.530,77 esercizio precedente Gettito previsto nell’anno precedente 3.228.429,40 a quello di riferimento 2020 2021 2022 Gettito previsto nel triennio 3.228.000,00 3.228.000,00 3.228.000,00 Effetti connessi a modifiche legislative Nessuno in vigore sugli anni della previsione Effetti connessi alla modifica delle Nessuno aliquote Effetti connessi a disposizioni recanti Non previste agevolazioni esenzioni e riduzioni previsti dalla legge Effetti connessi a disposizioni recanti Soglia di esenzione per redditi inferiori a 10.000 euro, per le fasce più esenzioni e riduzioni previsti dal deboli. regolamento IMPOSTA COMUNALE SULLA PUBBLICITA’ (ICP): La normativa in ambito di imposta di pubblicità da la facoltà di poter aumentare le tariffe fino al 50%,. Nell’anno 2020 si avrà un aumento del gettito di entrata Principali norme di riferimento Capo I del d.Lgs. n. 507/1993 Gettito conseguito nel penultimo 229.041,95 esercizio precedente Gettito previsto nell’anno precedente 240.000,00 a quello di riferimento 2020 2021 2022 Gettito previsto nel triennio 270.000,00 270.000,00 270.000,00 Effetti connessi a modifiche legislative Non vi sono state modifiche legislative, per l’anno 2020, la legge 160/2019, in vigore sugli anni della previsione prevede un nuovo canone a decorrere dal 2021. Effetti connessi alla modifica delle Aumento del gettito in entrata tariffe Effetti connessi a disposizioni recanti Agevolazioni per mezzi pubblicitari di informazione e interesse pubblico esenzioni e riduzioni previsti dalla con l’obiettivo di diffondere informazioni di pubblica utilità ai cittadini legge Effetti connessi a disposizioni recanti Agevolazioni per mezzi pubblicitari di informazione e interesse pubblico esenzioni e riduzioni previsti dal con l’obiettivo di diffondere informazioni di pubblica utilità ai cittadini regolamento 6
PROVENTI DEL RECUPERO DELL’EVASIONE TRIBUTARIA Il gettito e' stato stimato tenuto conto del trend storico e dell'attiva' di controllo che si intende porre in essere gettito previsto gettito nell'anno conseguito nel precedente a penultimo anno quello di DESCRIZIONE precedente riferimento 2020 2021 2022 IMU 734.615,16 980.000,00 780.000,00 1.100.000,00 1.100.000,00 TARI/TARES 150.122,33 153.000,00 153.000,00 153.000,00 153.000,00 TASI 32.841,00 15.000,00 20.000,00 20.000,00 20.000,00 TOTALE 917.578,49 1.148.000,00 953.000,00 1.273.000,00 1.273.000,00 Fondo di solidarietà comunale: la previsione e' stata effettuata sulla base dei dati comunicati dal Ministero dell’Interno – Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. Gettito previsto nell’anno precedente a quello di riferimento 1.625.123,66 Gettito previsto nel triennio 2020 2021 2022 1.978.496,33 2.008.350,54 2.038.204,75 Entrate da trasferimenti correnti Trasferimento da Amministrazioni pubbliche - Trasferimento da Stato: Le poste principali sono le seguenti: Trasferimenti non fiscalizzati: Gettito previsto nell’anno precedente a quello di riferimento 369.828,21 Gettito previsto nel triennio 2020 2021 2022 347.000,00 347.000,00 347.000,00 Effetti connessi a modifiche legislative previste sugli la previsione e' stata effettuata sulla base delle disposizioni vigenti e delle anni della previsione assegnazioni degli anni precedenti 7
Trasferimenti per fusione: Gettito previsto nell’anno precedente a quello di riferimento 2.000.000,00 Gettito previsto nel triennio 2020 2021 2022 1.900.000,00 1.900.000,00 1.900.000,00 La legge di bilancio 2018 dispone l’aumento del contributo per le fusioni. Sarà commisurato al 60% dei trasferimenti erariali attribuiti nell’anno 2010 Effetti connessi a modifiche leglistative previste sugli con limite massimo di € 3.000.000,00. Con successivo decreto è stato anni della previsione ribadito il limite massimo di € 2.000.000,00 Trasferimenti per servizi educativi e scolastici Gettito previsto nell’anno precedente a quello di riferimento 249.349,96 Gettito previsto nel triennio 2020 2021 2022 249.349,96 249.349,96 249.349,96 Effetti connessi a modifiche leglistative previste sugli La previsione è stata effettuata sulla base delle comunnicazioni ricevute e anni della previsione dell’andamento degli accertamenti dell’anno precedente Trasferimento da altre Amministrazioni pubbliche Le poste principali sono le seguenti: Oggetto del trasferimento Trasferimenti da Regione per fusione Gettito previsto nell’anno precedente a quello di riferimento 705.000,00 Gettito previsto nel triennio 2020 2021 2022 705.000,00 705.000,00 705.000,00 Effetti connessi a modifiche legislative previste sugli la previsione e' stata quantificata in base alla legge regionali di istituzione del anni della previsione Comune di Valsamoggia Oggetto del trasferimento Trasferimenti per servizi educativi e scolastici Gettito previsto nell’anno precedente a quello di riferimento 285.840,15 Gettito previsto nel triennio 2020 2021 2022 374.840,00 374.840,00 374.840,00 Effetti connessi a modifiche legislative previste sugli anni della previsione 8
Oggetto del trasferimento Trasferimenti per servizi culturali e bibliotecari – gestione associata Gettito previsto nell’anno precedente a quello di riferimento 43.500,00 Gettito previsto nel triennio 2020 2021 2022 51.504,48 51.504,48 51.504,48 Effetti connessi a modifiche legislative previste sugli anni della previsione Trasferimenti per gestione associata SUAP con il Comune di Monte San Oggetto del trasferimento Pietro Gettito previsto nell’anno precedente a quello di riferimento 45.000,00 Gettito previsto nel triennio 2020 2021 2022 45.000,00 45.000,00 45.000,00 Effetti connessi a modifiche legislative previste sugli anni della previsione Sono inoltre previsti trasferimenti da Amministrazioni pubbliche per la realizzazione del progetto “Piccola Cassia” per € 68.500,00. Entrate extratributarie Entrate da beni e servizi Sono state previste in base agli accertamenti e alle riscossioni degli esercizi precedenti, e delle tariffe vigenti. In relazione alle principali voci della tipologia “vendita di beni e servizi” si segnala: Effetti connessi a modifiche leglistative Gettito previsto nel triennio previste sugli anni della 2020 2021 2022 previsione previsioni elaborate sulla diritti di segreteria 97.500,00 107.500,00 107.500,00 base dei dati storici previsioni elaborate sulla proventi servizio illuminazione votiva 112.000,00 112.000,00 112.000,00 base dei dati storici previsioni elaborate sulla proventi da servizi cimiteriali 113.834,00 119.198,52 106.853,76 base dei dati storici previsioni elaborate sulla proventi da gestione beni patrimoniali 416.000,00 416.000,00 416.000,00 base dei dati storici canone per occupazione spazi ed aree previsioni elaborate sulla pubbliche 204.000,00 204.000,00 204.000,00 base dei dati storici previsioni elaborate sulla concessioni cimiteriali 280.000,00 350.000,00 350.000,00 base dei dati storici previsioni elaborate sulla proventi servizio refezioni scolastiche 1.700.000,00 1.700.000,00 1.700.000,00 base dei dati storici previsioni elaborate sulla proventi servizio trasporto scolastico 102.000,00 102.000,00 102.000,00 base dei dati storici previsioni elaborate sulla proventi servizio pre-post 157.000,00 157.000,00 157.000,00 base dei dati storici previsioni elaborate sulla proventi servizio asilo nido 504.000,00 504.000,00 504.000,00 base dei dati storici 9
Proventi derivanti dall'attiva' di controllo e repressione delle irregolarità ed illeciti: Gettito previsto nel triennio 2020 2021 2022 Proventi da multe e sanzioni per violazione delle norma di polizia amministrativa 34.000,00 34.000,00 34.000,00 Proventi da multe e sanzioni per violazione delle norme urbanistiche 314.000,00 314.000,00 314.000,00 Proventi da altre ammende, multe e oblazioni 1.000,00 1.000,00 1.000,00 Proventi da multe e sanzioni per violazione alle norme del codice della strada 1.350.000,00 1.350.000,00 1.350.000,00 Altre entrate da redditi di capitale Sono previsti dividendi da Hera Spa per € 368.000,00 per il triennio, valutati sulla base dell'andamento storico di questa entrata. 1.2 Entrate in conto capitale Le entrate dal rilascio di permessi di costruire sono state previste in base al trend storico nonché tenuto conto delle operazioni urbanistiche in corso per le quali si prevede la loro definizione nel periodo 2020/2022. La legge 232/2016 all’art. 1, comma 460, stabilisce che, a decorrere dall’1 gennaio 2018, i proventi dei titoli abilitativi edilizi e delle sanzioni previste dal testo unico di cui al D.P.R. 380/2001 sono destinati esclusivamente e senza vincoli temporali alla realizzazione e alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria, al risanamento di complessi edilizi compresi nei centri storici e nelle periferie degradate, a interventi di riuso e di rigenerazione, a interventi di demolizione di costruzioni abusive, all’acquisizione e alla realizzazione di aree verdi destinate a uso pubblico, a interventi di tutela e riqualificazione dell’ambiente e del paesaggio, anche ai fini della prevenzione e della mitigazione del rischio idrogeologico e sismico e della tutela e riqualificazione del patrimonio rurale pubblico, nonché a interventi volti a favorire l’insediamento di attività di agricoltura nell’ambito urbano. Proventi della concessioni edilizie Gettito previsto nel triennio 2020 2021 2022 proventi titoli abilitativi edilizi DRP 380/2001 1.300.000,00 1.000.000,00 1.000.000,00 proventi titoli abilitativi edilizi – costo di costruzione – DRP 380/2001 500.000,00 500.000,00 500.000,00 proventi titoli abilitativi edilizi diversi 5.313.157,28 4.291.671,28 1.031.671,28 proventi da monetizzazione standard pubblici 300.000,00 300.000,00 300.000,00 totale 7.413.157,28 6.091.671,28 2.831.671,28 10
Proventi da alienazione di patrimonio: sono stati previsti sulla base di un ipotesi di alienazione diritti di superficie aree PEEP e del Piano delle valorizzazioni e delle alienazioni immobiliari anni 2020/2022 approvato dal Consiglio Comunale. Proventi da alienazione di patrimonio Gettito previsto nel triennio 2020 2021 2022 307.600,00 100.000,00 100.000,00 Contributi agli investimenti: Contributi agli investimenti Gettito previsto nel triennio 2020 2021 2022 2.758.037,13 1.036.305,33 130.000,00 Sono inoltre previste entrate per sanzioni in materia paesaggistica per € 5.000,00 per ciascuno degli anni 2020-2021-2022. E’ prevista altresì l’assunzione di un mutuo di € 250.000 nel 2020 e di un mutuo di € 1.000.000 nel 2021. 11
1.3 Spese correnti Per quanto riguarda le spese correnti, le previsioni sono state formulate sulla base: dei contratti in essere (personale, altri contratti di servizio ecc); per le previsioni 2020-2022 non è stato considerato l’incremento legato al tasso di inflazione programmato; delle spese necessarie per l'esercizio delle funzioni fondamentali; della programmazione del fabbisogno del personale; delle spese derivanti dalla programmazione degli investimenti; delle richieste dei servizi opportunamente riviste alla luce delle risorse disponibili e delle scelte dell’amministrazione effettuare in relazione agli obiettivi indicati nel DUP. Riepilogo spese per macroaggregati Macroaggregato Previsione 2020 Previsione 2021 Previsione 2022 101 Redditi da lavoro dipendente 6.664.867,56 6.444.411,49 6.444.411,49 102 Imposte e tasse a carico 453.963,89 429.918,45 429.429,70 dell'Ente 103 Acquisto di beni e servizi 14.420.062,91 14.152.731,44 14.146.616,19 104 Trasferimenti correnti 4.442.900,51 4.374.018,38 4.376.018,38 107 Interessi passivi 610.080,08 564.725,08 522.755,68 109 Rimborsi e poste correttive 144.113,52 89.440,54 89.440,54 delle entrate 110 Altre spese correnti 2.920.793,49 3.383.702,83 3.381.358,07 100 TOTALE TITOLO 1 29.656.781,96 29.438.948,21 29.390.030,05 Indennità degli amministratori: Le previsione di spesa sono state elaborate sulla base della determinazione del Responsabile del Servizio Affari generali, Innovazione, Controlli n. 616 del 13/08/2019. Programma incarichi di collaborazione (art 3, comma 55, Legge n. 244/2007) Il Programma per l’affidamento di incarichi di collaborazione per il periodo 2019/2021 ai sensi dell'art 3, comma 55, della Legge n. 244/2007 è stato approvato unitamente al Documento Unico di Programmazione. Destinazione dei proventi derivanti dall’applicazione di sanzioni amministrative per violazione del codice della strada – art. 208 del D.Lgs. 285/1992 e art. 142, comma 12 ter, del D.lgs. 285/1992 12
Le entrate: Descrizione Previsione 2020 Previsione 2021 Previsione 2022 Quota da destinare Sanzioni codice 1.350.000,00 1.350.000,00 1.350.000,00 della strada A detrarre Fondo 569.777,29 633.085,88 633.085,88 crediti di dubbia esigibilità Importo al netto 780.222,71 716.914,12 716.914,12 delle spese Sanzioni art 208 777.222,71 713.914,12 713.914,12 La quota da destinare ai sensi dell’art. 208 è pari al 50% Sanzioni art. 142 3.000,00 3.000,00 3.000,00 La quota da destinare ai sensi dell’art. 142 è pari al 100% Con deliberazione della Giunta Comunale allegata al bilancio di previsione è approvata la seguente destinazione: art. 208 del D.Lgs. 285/1992 % Previsione Previsione Previsione Finalità destinata 2020 2021 2022 sostituzione ammodernamento potenziamento e messa a norma e 12,50% 97.152,84 89.239,27 89.239,27 manutenzione segnaletica delle strade di proprietà dell'ente potenziamento attività di controllo e accertamento delle violazioni in materia 12,50% di circolazione stradale anche attraverso 97.152,84 89.239,27 89.239,27 l'acquisto di automezzi mezzi e attrezzature dei corpi di polizia municipale altre finalità connesse al miglioramento 25% 194.305,67 178.478,52 178.478,52 della sicurezza stradale relative alla manutenzione delle strade di proprieta’ dell'ente, all'installazione, all'ammodernamento, al potenziamento, alla messa a norma e alla manutenzione delle barriere e alla sistemazione del manto stradale delle medesime strade, alla redazione dei piani di cui all'articolo 36, a interventi per la sicurezza stradale a tutela 13
degli utenti deboli, quali bambini, anziani, disabili, pedoni e ciclisti, allo svolgimento, da parte degli organi di polizia locale, nelle scuole di ogni ordine e grado, di corsi didattici finalizzati all'educazione stradale, a misure di assistenza e di previdenza per il personale di cui alle lettere d-bis) ed e) del comma 1 dell'articolo 12, alle misure di cui al comma 5-bis a interventi a favore della mobilita’ ciclistica TOTALE 50% 388.611,36 356.957,06 356.957,06 art. 142, comma 12 ter, del D.lgs. 285/1992 % Previsione Previsione Previsione Finalità destinata 2020 2021 2022 Quota 50% da destinare all'Ente 50% 1.500,00 1.500,00 1.500,00 proprietario della strada interventi di manutenzione e messa in sicurezza delle infrastrutture stradali e dei relativi impianti, potenziamento delle 50% 1.500,00 1.500,00 1.500,00 attività di controllo e di accertamento violazioni in materia di circolazione stradale, comprese le spese di personale TOTALE 100% 3.000,00 3.000,00 3.000,00 14
Le spese correnti finanziate con i proventi dei titoli abilitativi edilizi e delle sanzioni previste dal testo unico di cui al D.P.R. 380/2001 sono le seguenti: Capitolo articolo Descrizione Previsione 2020 Previsione 2021 Previsione 2022 MANUTENZIONE BENI - SCUOLA MATERNA - PRESTAZIONI DI 1630 2 SERVIZI 22.000,00 22.000,00 22.000,00 MANUTENZIONE BENI - ISTRUZIONE PRIMARIA - PRESTAZIONI DI 1630 3 SERVIZI 32.000,00 32.000,00 32.000,00 MANUTENZIONE ORDINARIA E RIPARAZIONI - ATTIVITA CULTURALI 1630 4 - PRESTAZIONI DI SERVIZI 5.000,00 5.000,00 5.000,00 MANUTENZIONE BENI - SPORT E TEMPO LIBERO - PRESTAZIONI DI 1630 5 SERVIZI 20.000,00 20.000,00 20.000,00 MANUTENZIONE ORDINARIA E RIPARAZIONI - VERDE PUBBLICO - 1630 8 PRESTAZIONI DI SERVIZI 25.000,00 25.000,00 25.000,00 MANUTENZIONE ORDINARIA E RIPARAIZONE BENI IMMOBILI - 1630 9 SERVIZIO IDRICO INTEGRATO 3.000,00 3.000,00 3.000,00 1630 10 MANUTENZIONE BENI - ASILO NIDO - PRESTAZIONI DI SERVIZI 13.000,00 13.000,00 13.000,00 MANUTENZIONE ORDINARIA E RIPARAZIONI - SERVIZI SOCIO 1630 11 SANITARI E SOCIALI - ACQUISTO DI SERVIZI 4.500,00 4.500,00 4.500,00 MANUTENZIONE BENI - SERVIZI CIMITERIALI - PRESTAZIONI DI 1630 12 SERVIZI 20.000,00 20.000,00 20.000,00 MANUTENZIONE ORDINARIA E RIPARAZIONI – ALTRI SERVIZI 1630 13 GENERALI - PRESTAZIONI DI SERVIZI 7.000,00 7.000,00 7.000,00 MANUTENZIONE ORDINARIA E RIPARAZIONI – ULTERIORI SPESE IN 1630 15 MATERIA SANITARIA - PRESTAZIONI DI SERVIZI 2.000,00 2.000,00 2.000,00 MANUTENZIONE ORDINARIA E RIPARAZIONI – ATTIVITA’ 1630 17 RICREATIVE E DEL TEMPO LIBERO - PRESTAZIONI DI SERVIZI 3.000,00 3.000,00 3.000,00 MANUTENZIONE ORDINARIA E RIPARAZIONI – CENTRI GIOVANILI - 1630 18 PRESTAZIONI DI SERVIZI 3.000,00 3.000,00 3.000,00 MANUTENZIONE ORDINARIA BENI IMMOBILI - SCUOLA MATERNA - 2070 3 ACQUISTO BENI 14.000,00 14.000,00 14.000,00 MANUTENZIONE ORDINARIA BENI IMMOBILI -ISTRUZIONE 2070 4 PRIMARIA - ACQUISTO BENI 10.000,00 10.000,00 10.000,00 MANUTENZIONE ORDINARIA BENI - ATTIVITA’ CULTURALI – BENI DI 2070 5 CONSUMO 2.500,00 2.500,00 2.500,00 MANUTENZIONE ORDINARIA BENI IMMOBILI – SPORT E TEMPO 2070 6 LIBERO- ACQUISTO BENI 6.000,00 6.000,00 6.000,00 MANUTENZIONE ORDINARIA BENI IMMOBILI ASILO NIDO ACQUISTO 2070 7 BENI 8.000,00 8.000,00 8.000,00 MANUTENZIONE ORDINARIA BENI - SERVIZI SOCIO SANITARI E 2070 8 SOCIALI – BENI DI CONSUMO 1.500,00 1.500,00 1.500,00 MANUTENZIONE ORDINARIA BENI IMMOBILI -SERVIZI CIMITERIALI 2070 9 - ACQUISTO BENI 6.000,00 6.000,00 6.000,00 MANUTENZIONE ORDINARIA STRADE PIAZZE E PARCHEGGI – 7560 1 ACQUISTO BENI 40.000,00 40.000,00 40.000,00 MANUTENZIONE ORDINARIA STRADE PIAZZE E PARCHEGGI – 7620 1 PRESTAZIONI DI SERVIZI 30.760,73 30.760,73 30.760,73 8910 2 RETE FOGNARIA E PRESTAZIONI DI SERVIZI 36.000,00 36.000,00 36.000,00 9411 1 MANUTENZIONE VERDE PUBBLICO - PRESTAZIONI DI SERVIZI 180.000,00 180.000,00 180.000,00 PRESTAZIONI PROFESSIONALI E SPECIALISTICHE – UFFICIO 1580 1 TECNICO 10.000,00 10.000,00 10.000,00 CANONI PER PROGETTI DI PARTENARIATO PUBBLICO-PRIVATO – 2235 1 CANONE SERVIZI (QUOTA PARTE MANUTENZIONE) 409.739,27 424.662,03 424.662,03 Totale 914.000,00 928.922,76 928.922,76 In conformità al disposto dell’art. 1, comma 866 della legge 27/12/2017, n. 205 l’Ente si è avvalso della possibilità di utilizzo dei proventi derivanti dalle alienazioni patrimoniali per finanziare le quote capitali dei mutui in ammortamento in quanto ricorrono i presupposti previsti dalla nor- mativa. La quota destinata ammonta a € 199,408.76 per l’anno 2020. 15
1.4 Spese conto capitale Per quanto riguarda le spese in conto capitale, le previsioni sono state formulate sulla base delle delle scelte dell’amministrazione, effettuate in relazione agli obiettivi indicati nel DUP, della Programmazione triennale delle opere pubbliche 2020/2022 alla luce delle risorse disponibili. Riepilogo spese per macroaggregati Macroaggregato Previsione 2020 Previsione 2021 Previsione 2022 202 Investimenti fissi lordi e 13.086.009,67 7.584.081,50 2.417.776,17 acquisto di terreni 203 Contributi agli investimenti 227.300,00 17.223,83 17.223,83 205 Altre spese in conto capitale 50.000,00 50.000,00 50.000,00 200 TOTALE TITOLO 2 13.363.309,67 7.651.305,33 2.485.000,00 1.5 Fondi e accantonamenti Fondo crediti di dubbia esigibilità Il Fondo crediti di dubbia esigibilità rappresenta un accantonamento di risorse che gli enti devono stanziare nel bilancio di previsione al fine di limitare la capacità di spesa alle entrate effettivamente esigibili e che giungono a riscossione, garantendo in questo modo gli equilibri di bilancio. Il principio contabile della contabilità finanziaria prevede criteri puntuali di quantificazione delle somme da accantonare a FCDE, secondo un criterio di progressività che - a regime - dispone che l’accantonamento sia pari alla media del non riscosso dei cinque anni precedenti, laddove tale media sia calcolata considerando gli incassi in c/competenza sugli accertamenti in c/competenza di ciascun esercizio. E’ ammessa la facoltà di considerare negli incassi anche quelli intervenuti a residuo nell’esercizio successivo a valere sugli accertamenti di competenza dell’esercizio n, scorrendo di un anno la serie di riferimento. Nel secondo anno di applicazione del nuovo ordinamento, il Fondo è determinato assumendo gli incassi totali (competenza+residui) da rapportarsi agli accertamenti di competenza per i primi quattro anni del quinquennio di riferimento, ed assumendo gli incassi in competenza da rapportarsi agli accertamenti di competenza per l’ultimo anno del quinquennio. L’ente può, con riferimento all’ultimo esercizio del quinquennio, considerare gli incassi intervenuti a residuo nell’esercizio successivo a valere sugli accertamenti dell’esercizio n. In tal caso occorre scorrere di un anno indietro il quinquennio di riferimento. Per le entrate che in precedenza erano accertate per cassa, il calcolo del fondo è effettuata assumendo dati extracontabili. Il principio contabile all. 4/2 al d.Lgs. n. 118/2011 prevede, per i primi esercizi la possibilità di accantonare a bilancio di previsione una quota inferiore, come evidenziato nella seguente tabella: ANNO DI PREVISIONE DEL BILANCIO FASE ENTI 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 Sperimentatori PREVISIONE 55% 70% 75% 85% 90% 90% 100% Non sperimentatori Tutti gli enti 100 100 100 RENDICONTO (*) 100% 100% 100% 100% (55)% (70)% (85)% 16
In sede di rendiconto, l’ente accantona nell’avanzo d’amministrazione l’intero importo del fondo crediti di dubbia esigibilità quantificato nel prospetto riguardante il fondo allegato al rendiconto di esercizio, salva la facoltà prevista per gli esercizi dal 2015 al 2018, disciplinata nel principio 4/2 allegato al D.Lgs 118/2011. In merito alle entrate per le quali calcolare il Fondo, il principio contabile demanda al Responsabile finanziario sia l’individuazione che il livello di analisi, il quale può coincidere con la categoria ovvero scendere a livello di risorsa o di capitoli. Le entrate per le quali si è ritenuto di procedere all’accantonamento al Fondo crediti di dubbia esigibilità sono le seguenti: Titolo/Tip/Cap. DESCRIZIONE FCDE Titolo 1/Tipologia Tassa rifiuti SI 101/capitoli Titolo 1/Tipologia Proventi recupero evasione tributaria SI 101/capitoli Titolo 3/Tipologia Fitti attivi SI 100/capitoli Titolo 3/Tipologia Proventi servizio illuminazione votiva SI 100/capitoli Titolo 3/Tipologia Proventi sanzioni amministrative codice SI 200/capitoli della strada e recupero spese connesse Titolo 3/Tipologia Canone occupazione spazi ed arre SI 100/capitoli pubbliche Titolo 3/Tipologia Proventi dei servizi educativi, scolastici, SI 100/capitoli culturali Non sono oggetto di svalutazione i crediti da altre amministrazioni pubbliche, i crediti assistiti da fideiussione, e le entrate che sulla base dei principi contabili sono accertate per cassa, quindi le entrata da: IMU, TASI, Addizionale IRPEF, Imposta sulla pubblicità e diritti sulle pubbliche affissioni, Diritti di segreteria, dividendi entrate da servizi cimiteriali e da concessioni cimiteriali. Per quanto riguarda il metodo di calcolo del fondo, è stato assunto il metodo della media semplice dei totali. Di seguito si riporta il calcolo dell’accantonamento al Fondo crediti di dubbia esigibilità per le singole entrate: 17
BILANCIO 2020 Previsione di entrata Aliquota % Stanziamento FCDE a accantonam bilancio (ridotto al ento a 90%) FCDE Proventi recupero evasione tributaria 953.000,00 50,13% 429.982,87 Tassa rifiuti 5.217.000,00 16,18% 759.876,66 Proventi servizio illuminazione votiva 112.000,00 20,18% 20.342,50 Fitti attivi 435.381,00 19,78% 77.494,98 Proventi sanzioni amministrative codice della strada e recupero spese connesse 1.409.700,00 46,90% 594.974,12 Canone occupazione spazi ed aree pubbliche 204.000,00 4,66% 8.555,01 Proventi servizi educativi scolastici culturali 2.463.000,00 11,65% 258.263,35 totale 10.794.081,00 2.149.489,49 BILANCIO 2021 Previsione di entrata Aliquota % Stanziamento FCDE a accantonam bilancio ento a FCDE Proventi recupero evasione tributaria 1.270.000,00 50,13% 636.677,45 Tassa rifiuti 5.217.000,00 16,18% 844.307,39 Proventi servizio illuminazione votiva 112.000,00 20,18% 22.602,78 Fitti attivi 435.381,00 19,78% 86.105,54 Proventi sanzioni amministrative codice della strada e recupero spese connesse 1.420.700,00 46,90% 666.240,82 Canone occupazione spazi ed aree pubbliche 204.000,00 4,66% 9.505,57 Proventi servizi educativi scolastici culturali 2.463.000,00 11,65% 286.959,28 totale 11.122.081,00 2.552.398,83 BILANCIO 2022 Previsione di entrata Aliquota % Stanziamento FCDE a accantonam bilancio ento a FCDE Proventi recupero evasione tributaria 1.270.000,00 50,13% 636.677,45 Tassa rifiuti 5.217.000,00 16,18% 844.307,39 Proventi servizio illuminazione votiva 112.000,00 20,18% 22.602,78 Fitti attivi 435.381,00 19,78% 86.105,54 Proventi sanzioni amministrative codice della strada e recupero spese connesse 1.415.700,00 46,90% 663.896,06 Canone occupazione spazi ed aree pubbliche 204.000,00 4,66% 9.505,57 Proventi servizi educativi scolastici culturali 2.463.000,00 11,65% 286.959,28 totale 11.117.081,00 2.550.054,07 Fondo di riserva Il Fondo di riserva è una voce che non viene impegnata ma utilizzata per far fronte nel corso dell’esercizio a spese impreviste e la cui previsione in bilancio è obbligatoria come previsto dall’art. 166 del D.Lgs. 267/2000: 18
“1. Nella missione "Fondi e Accantonamenti", all'interno del programma "Fondo di riserva", gli enti locali iscrivono un fondo di riserva non inferiore allo 0,30 e non superiore al 2 per cento del totale delle spese correnti di competenza inizialmente previste in bilancio. 2. Il fondo è utilizzato, con deliberazioni dell'organo esecutivo da comunicare all'organo consiliare nei tempi stabiliti dal regolamento di contabilità, nei casi in cui si verifichino esigenze straordinarie di bilancio o le dotazioni degli interventi di spesa corrente si rivelino insufficienti. 2-bis. La metà della quota minima prevista dai commi 1 e 2-ter è riservata alla copertura di eventuali spese non prevedibili, la cui mancata effettuazione comporta danni certi all'amministrazione”. 2-ter. Nel caso in cui l'ente si trovi in una delle situazioni previste dagli articoli 195 e 222, il limite minimo previsto dal comma 1 è stabilito nella misura dello 0,45 per cento del totale delle spese correnti inizialmente previste in bilancio.” Utilizzo del fondo Il fondo di riserva può essere utilizzato per far fronte ad esigenze straordinarie ovvero per adeguare dotazioni dei capitoli di spesa che dovessero rivelarsi insufficienti. Il comma 2-bis dell’articolo 166, introdotto dal decreto legge n. 174/2012, impone di riservare una quota pari al 50% dello stanziamento minimo per fare fronte ad eventuali spese non prevedibili, la cui mancata effettuazione comporti danni certi all’amministrazione. Ciò comporta che già in sede di approvazione del bilancio di previsione le due quote del fondo devono essere distinte al fine di rispettare i vincoli e rendicontarne in modo più efficace e trasparente l’impiego. La previsione di bilancio In sede di bilancio di previsione è stato iscritto alla Missione 20, Programma 01, Cap. 2390/1 (PdC U.1.10.01.01.001) un fondo di riserva di €. 140.000,00 per ciascuno degli anni 2020- 2021- 2022. Tale dotazione risulta coerente con i vincoli previsti dall’articolo 166 del Tuel, come dimostrato dal seguente prospetto. Rif. al % 2021 % Descrizione 2020 2022 % bilancio A Spese Titolo I 29.656.781,96 29.438.948,21 29.390.030,05 correnti iscritte nel bilancio di previsione iniziale B Quota 0,45% 133.455,52 0,45 132.475,27 0,45 132.255,14 0,30 minima C Quota 2,00% 593.135,64 2,00 588.778,96 2,00 587.800,60 2,00 massima D Fondo di Cap 140.000,00 0,472 140.000,00 0,476 140.000,00 0,476 riserva 2390/1 E di cui: Quota Cap 66.727,76 0,225 66.228,64 0,225 66.127,57 0,225 vincolata 2390/1 F Quota non Cap. 73.272,24 0,247 73.771,36 0,251 73.872,43 0,251 vincolata 2390/1 Fondo di riserva di cassa In forza di quanto disposto dall’art. 166, comma 2-quater, del d.Lgs. n. 267/2000, gli enti devono stanziare nel bilancio di previsione un fondo di riserva di cassa non inferiore allo 0,2% delle spese finali in termini di cassa da utilizzarsi mediante deliberazioni della Giunta comunale. 19
La previsione di bilancio In sede di bilancio di previsione è stato iscritto alla Missione 20, Programma 01, un fondo di riserva di cassa complessivo di €. 1.000.000,00 per il 2020 (primo anno della previsione). Tale dotazione risulta coerente con i vincoli previsti dall’articolo 166, comma 2-quater, del Tuel, come dimostrato dal seguente prospetto. Descrizione Rif. al bilancio 2020 % A Spese finali (previsione di cassa) Titolo I-II-III 41.347.016,70 B Quota minima 0,20% ======= 82.694,04 0,20 C Fondo di riserva di cassa Cap 2389/1 1.000.000,00 1.096 Fondo accantonamenti per passività potenziali Nel bilancio di previsione sono stati previsti i seguenti accantonamenti per passività potenziali: Descrizione 2020 2021 2022 Indennita' fine mandato del sindaco 3.379,00 3.379,00 3.379,00 Fondo contenziosi 25.000,00 25.000,00 25.000,00 Fondo rinnovi contrattuali 90.000,00 90.000,00 90.000,00 Fondo di garanzia debiti commerciali A decorrere dall’anno 2021 (proroga disposta dalla L. n. 160/2019), con delibera di giunta da adottare entro il 28 febbraio, è iscritto nella parte corrente del bilancio nella missione 20 programma 03 un accantonamento denominato “Fondo di garanzia debiti commerciali”, sul quale non è possibile disporre impegni e pagamenti, che a fine esercizio confluisce nella quota libera del risultato di amministrazione (art. 1, c. 859 e 862, L. 30 dicembre 2018, n. 145). L’iscrizione del fondo in bilancio è obbligatorio se il debito commerciale residuo rilevato alla fine dell’esercizio precedente non si sia ridotto almeno del 10% rispetto a quello del secondo esercizio precedente. In ogni caso le medesime misure non si applicano se il debito commerciale residuo scaduto, ai sensi del citato articolo 33 del decreto legislativo n. 33 del 2013, rilevato alla fine dell'esercizio precedente non è superiore al 5 per cento del totale delle fatture ricevute nel medesimo esercizio (art. 1, c. 859, lett. a, e c. 868). Verificandosi le predette condizioni, lo stanziamento del fondo deve essere pari al 5% degli stanziamenti di spesa per acquisto di beni e servizi dell’esercizio in corso, con esclusione di quelli finanziati con risorse aventi vincolo di destinazione (art. 1, c. 859, lett. a, c. 862, lett. a, e c. 863). L’iscrizione del fondo in bilancio è, inoltre, obbligatoria anche se il debito commerciale residuo rilevato alla fine dell’esercizio precedente si sia ridotto di oltre il 10% rispetto a quello del secondo esercizio precedente, ma presentano un indicatore di ritardo annuale dei pagamenti, calcolato sulle fatture ricevute e scadute nell'anno precedente, non rispettoso dei termini di pagamento delle transazioni commerciali (art. 1, c. 859, lett. b). Verificandosi la predetta condizione, lo stanziamento del fondo deve essere pari (art. 1, c. 862, lett. b, c, d e c. 863): a) al 5 per cento degli stanziamenti riguardanti nell'esercizio in corso la spesa per acquisto di beni e servizi, in caso di mancata riduzione del 10 per cento del debito commerciale residuo oppure per ritardi superiori a sessanta giorni, registrati nell'esercizio precedente; 20
b) al 3 per cento degli stanziamenti riguardanti nell'esercizio in corso la spesa per acquisto di beni e servizi, per ritardi compresi tra trentuno e sessanta giorni, registrati nell'esercizio precedente; c) al 2 per cento degli stanziamenti riguardanti nell'esercizio in corso la spesa per acquisto di beni e servizi, per ritardi compresi tra undici e trenta giorni, registrati nell'esercizio precedente; d) all'1 per cento degli stanziamenti riguardanti nell'esercizio in corso la spesa per acquisto di beni e servizi, per ritardi compresi tra uno e dieci giorni, registrati nell'esercizio precedente. I tempi di pagamento e di ritardo sono elaborati mediante la piattaforma elettronica per la gestione telematica del rilascio delle certificazioni dei crediti (art. 1, c. 861). I tempi del ritardo sono calcolati tenendo conto anche delle fatture scadute che gli enti non hanno ancora provveduto a pagare. Nel corso dell’esercizio l’accantonamento al fondo è adeguato alle variazioni di bilancio relative agli stanziamenti di spesa per acquisto di beni e servizi, con esclusione di quelli finanziati con risorse aventi vincolo di destinazione. Il Fondo di garanzia debiti commerciali accantonato nel risultato di amministrazione è liberato nell'esercizio successivo a quello in cui risultano rispettati i parametri di riduzione dei tempi di pagamento e la riduzione dell’ammontare complessivo dei propri debiti commerciali. (art. 1, c. 863). L’Ente, non trovandosi nelle condizioni previste dalla norma sopra richiamata, non è tenuto all’accantonamento al Fondo di garanzia debiti commerciali. 1. 6 Entrate e spese non ricorrenti L’articolo 25, comma 1, lettera b) della legge 31/12/2009, n.196 distingue le entrate ricorrenti da quelle non ricorrenti, a seconda che si riferiscano a proventi la cui acquisizione sia prevista a regime ovvero limitata a uno o più esercizi. Alcune entrate sono considerate per definizione dai nuovi principi contabili come non ricorrenti, in particolare l’allegato 7 al D.lgs. 118/2011 precisa la distinzione tra entrata ricorrente e non ricorrente, a seconda se l’acquisizione dell’entrata sia prevista a regime ovvero limitata ad uno o più esercizi, e della spesa ricorrente e non ricorrente, a seconda se la spesa sia prevista a regime o limitata ad uno o più esercizi (vedi punto 1 lett. g). A prescindere dall’entrata o dalla spesa a regime, il successivo punto 5 del citato allegato precisa che: Sono in ogni caso da considerare non ricorrenti le entrate riguardanti: a) donazioni, sanatorie, abusi edilizi e sanzioni; b) condoni; c) gettiti derivanti dalla lotta all’evasione tributaria; d) entrate per eventi calamitosi; e) alienazione di immobilizzazioni; f) accensioni di prestiti; g) contributi agli investimenti, a meno che non siano espressamente definitivi “continuativi” dal provvedimento o dalla norma che ne autorizza l’erogazione. Sono, in ogni caso, da considerarsi non ricorrenti, le spese riguardanti: a) consultazioni elettorali o referendarie locali, 21
b) ripiani disavanzi pregressi di aziende e società e altri trasferimenti in c/capitale, c) eventi calamitosi, d) sentenze esecutive ed atti equiparati, e) investimenti diretti, f) contributi agli investimenti. Ad eccezione delle sopra indicate entrate, possono essere definite a regime ricorrenti le entrate che si presentano con continuità in almeno 5 esercizi, per importi costanti nel tempo. Tutti i trasferimenti in conto capitale sono non ricorrenti a meno che non siano espressamente definiti “continuativi” dal provvedimento o dalla norma che ne autorizza l’erogazione. E' opportuno includere tra le entrate “non ricorrenti” anche le entrate presenti “a regime” nei bilanci dell’ente, quando presentano importi superiori alla media riscontrata nei cinque esercizi precedenti. In questo caso le entrate devono essere considerate ricorrenti fino a quando superano tale importo e devono essere invece considerate non ricorrenti quando tale importo viene superato. Le entrate da concessioni pluriennali che non garantiscono accertamenti costanti negli esercizi e costituiscono entrate straordinarie non ricorrenti sono destinate al finanziamento di interventi di investimento. (cfr. punto 3.10 del principio contabile applicato 4/2 D.Lgs.118/2011) Nel bilancio sono previste nei primi tre titoli le seguenti entrate e nel titolo I le seguenti spese non ricorrenti (indicare solo l’importo che, come riportato nel commento, supera la media dei cinque anni precedenti). Nella tabella le entrate sono valorizzate al netto del relativo FCDE. Bilancio 2020 ENTRATE IMPORTO SPESE IMPORTO Rimborsi spese per consultazione Spese per consultazione elettorali a carico di altre PA 182.000,00 elettorali 182.000,00 Entrate derivanti dal 5 per mille dell’IRPEF 15.000,00 Rimborso somme indebite 36.400,00 Rimborsi danni da compagnie di Spese correnti per eventi assicurazioni 25.000,00 calamitosi 10.000,00 Proventi recupero evasione tributaria 523.017,13 Indennizzi e risarcimenti 15.000,00 Trasferimenti dallo Stato per Spese per censimenti e recupero evasione tributaria 5.000,00 statistiche 6.238,75 Concorso nelle spese per censimenti e indagini statistiche 5.750,00 Spese per sanzioni 1.400,00 Rimborsi a seguito di definizione contenziosi 10.000,00 Rimborsi una tantum da famiglie 13.834,00 TOTALE ENTRATE 779.601,13 TOTALE SPESE 251.038,75 22
Bilancio 2021 ENTRATE IMPORTO SPESE IMPORTO Rimborsi spese per consultazione Spese per consultazione elettorali a carico di altre PA 182.000,00 elettorali 182.000,00 Entrate derivanti dal 5 per mille dell’IRPEF 15.000,00 Rimborso somme indebite 36.400,00 Rimborsi danni da compagnie di Spese correnti per eventi assicurazioni 25.000,00 calamitosi 10.000,00 Proventi recupero evasione tributaria 633.322,55 Indennizzi e risarcimenti 15.000,00 Trasferimenti dallo Stato per Spese per censimenti e recupero evasione tributaria 5.000,00 statistiche 6.238,75 Concorso nelle spese per censimenti e indagini statistiche 5.750,00 Spese per sanzioni 800,00 Rimborsi a seguito di definizione contenziosi 10.000,00 Rimborsi una tantum da famiglie 19.198,52 TOTALE ENTRATE 895.271,07 TOTALE SPESE 250.438,75 Bilancio 2022 ENTRATE IMPORTO SPESE IMPORTO Rimborsi spese per consultazione Spese per consultazione elettorali a carico di altre PA 182.000,00 elettorali 182.000,00 Entrate derivanti dal 5 per mille dell’IRPEF 15.000,00 Rimborso somme indebite 36.400,00 Rimborsi danni da compagnie di Spese correnti per eventi assicurazioni 25.000,00 calamitosi 10.000,00 Proventi recupero evasione tributaria 633.322,55 Indennizzi e risarcimenti 15.488,75 Trasferimenti dallo Stato per recupero evasione tributaria 5.000,00 Spese per sanzioni 800,00 Concorso nelle spese per censimenti e indagini statistiche Rimborsi a seguito di definizione contenziosi 10.000,00 Rimborsi una tantum da famiglie 6.853,76 TOTALE ENTRATE 877.176,31 TOTALE SPESE 244.688,75 23
1.7 I Servizi a domanda individuale Il dettaglio delle previsioni di proventi e costi dei servizi a domanda individuale è il seguente: PERCENTUALE COPERTURA COSTI DESCRIZIONE DEL SERVIZIO RICAVI COSTI DIFFERENZA previsione 2020 ASILO NIDO (*) 691.000,00 2.009.301,58 - 1.318.301,58 34,39% PRE E POST SCUOLA 157.000,00 295.013,33 - 138.013,33 53,22% MENSE SCOLASTICHE 1.693.269,23 2.741.199,02 - 1.047.929,79 61,77% TOTALE 2.541.269,23 5.045.513,93 - 2.504.244,70 50,37% (*) I costi sono considerati al 100% 1.8 Il servizio trasporto scolastico Il dettaglio delle previsioni di proventi e costi del servizio trasporto scolastico è il seguente. PERCENTUALE COPERTURA COSTI DESCRIZIONE DEL SERVIZIO RICAVI COSTI DIFFERENZA previsione 2020 TRASPORTO SCOLASTICO 160.000,00 427.737,23 - 267.737,23 37,41% 24
2. Elenco analitico delle quote vincolate e accantonate del risultato di amministrazione presunto al 31 dicembre dell’esercizio precedente e dei relativi utilizzi Il risultato di amministrazione dell’esercizio 2018 è stato approvato con deliberazione di Consiglio comunale n. 38 in data 30 aprile 2019 e ammonta a €. 10.992.687,53 Sulla base degli utilizzi dell’avanzo di amministrazione disposti nel corso dell’esercizio e dell’andamento della gestione, il risultato presunto di amministrazione al 31 dicembre 2019 ammonta a €. 12.560.623,95 come risulta dall’apposito prospetto del bilancio di previsione finanziario 2020-2022 redatto ai sensi del d.Lgs. n. 118/2011. Il principio contabile relativo alla contabilità finanziaria, al punto 9.2, prevede che, fermo restando il prioritario utilizzo della quota libera dell’avanzo di amministrazione ai provvedimenti di salvaguardia degli equilibri, “La quota libera del risultato di amministrazione può essere utilizzata con il bilancio di previsione o con provvedimento di variazione di bilancio, solo a seguito dell’approvazione del rendiconto, per le finalità di seguito indicate in ordine di priorità: per la copertura dei debiti fuori bilancio; per i provvedimenti necessari per la salvaguardia degli equilibri di bilancio (per gli enti lo- cali previsti dall'articolo 193 del TUEL) ove non possa provvedersi con mezzi ordinari; per il finanziamento di spese di investimento; per il finanziamento delle spese correnti a carattere non permanente; per l’estinzione anticipata dei prestiti.” Le quote accantonate del risultato di amministrazione sono utilizzabili solo a seguito del verificarsi dei rischi per i quali sono stati accantonati. Le quote del risultato di amministrazione destinata agli investimenti sono costituite dalle entrate in conto capitale senza vincoli di specifica destinazione non spese, mentre le quote vincolate sono costituite da tutte le entrate che in base alla legge o ai principi contabili devono essere finalizzate a specifiche tipologie di spesa. Il principio contabile applicato concernente la programmazione (allegato n. 4/1 al D.Lgs. n. 118/2011) aggiornato dal D.M. MEF 1° agosto 2019 stabilisce le nuove procedure da seguire nel caso in cui il bilancio di previsione preveda l’utilizzo delle quote accantonate, vincolate e destinate del risultato di amministrazione presunto come indicato di seguito: • è stato inserito il paragrafo 9.7.1 attinente all’allegato a/1 (dell’allegato 9 al D.Lgs. n. 118/2011), relativo all’elenco analitico delle risorse accantonate nel risultato di amministrazione presunto (l’allegato 9/a/1 è obbligatorio nel caso in cui il bilancio di previsione preveda l’utilizzo delle quote accantonate del risultato di amministrazione presunto) ; • è stato inserito il paragrafo 9.7.2 attinente all’allegato a/2 (dell’allegato 9 al D.Lgs. n. 118/2011) relativo all’elenco analitico delle risorse vincolate nel risultato di amministrazione presunto (l’allegato a/2 è obbligatorio nel caso in cui il bilancio di previsione preveda l’utilizzo delle quote vincolate del risultato di amministrazione presunto); il paragrafo 9.7.2 descrive anche le differenti nature dei vincoli contabili; • è stato inserito il paragrafo 9.7.3 attinente all’allegato a/3 (dell’allegato 9 al D.Lgs. n. 118/2011) relativo all’elenco analitico delle risorse destinate agli investimenti nel risultato di amministrazione presunto (l’allegato a/3 è obbligatorio nel caso in cui il bilancio di previsione preveda l’utilizzo delle quote destinate agli investimenti del risultato di amministrazione presunto); il paragrafo 9.7.3 specifica che le quote destinate agli investimenti possono essere utilizzate solamente a seguito dell’approvazione del rendiconto dell’esercizio precedente; il paragrafo 9.7.3 consente di applicare al bilancio di previsione finanziario le quote destinate 25
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