FRIULI VENEZIA GIULIA - TAVOLA ROTONDA - 10 Luglio 2015
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FRIULI VENEZIA GIULIA Recupero, Riuso, Valorizzazione e Gestione efficiente del TAVOLA ROTONDA Patrimonio Immobiliare Pubblico 10 Luglio 2015
Le linee di azione dell’Agenzia del Demanio Direttrici strategiche: • Tutela, presidio, creazione di valore economico sociale dei beni in gestione • Contributo alla riduzione della spesa e del debito pubblico Azioni amministrative (norme): • Art. 24 e 26 Sblocca Italia, strumenti flessibili e innovativi per una diversa forma di federalismo e di riuso del patrimonio pubblico • Valorizzazione degli immobili e supporto a politiche di sviluppo del territorio • Alienazione / Conferimento a fondi di immobili non strumentali • La razionalizzazione degli spazi e l’efficientamento energetico 2 A G E N Z I A D E L D E M A N I O
Patrimonio pubblico da valorizzare PAC PAL Pubblica Amministrazione Centrale Pubblica Amministrazione Locale province Ministero della Difesa altre PA centrali regioni comuni patrimonio dello Stato già patrimonio gestito dall’Agenzia del Demanio enti territoriali patrimonio pubblico da valorizzare troppo pieno = degrado / uso inefficiente strumenti vendite vendite fondi con concessioni costituzione razionalizz. straordinarie ordinarie Invimit di diritto CDP bandi valorizzazione di superficie proc. ristretta proc. on-line naz. loc. 3 A G E N Z I A D E L D E M A N I O
Art. 24 Sblocca Italia (D.L. n. 133/2014) – Immobili comunali Riguarda gli immobili comunali e introduce “Misure di agevolazione della partecipazione delle comunità locali in materia di tutela e valorizzazione del territorio”. I comuni possono definire con una delibera i criteri e le condizioni per realizzare interventi su progetti presentati da cittadini singoli o associati, in relazione al territorio. Gli interventi possono riguardare la pulizia, la manutenzione, l'abbellimento di aree verdi, piazze, strade o interventi di decoro urbano, di recupero e riuso, con finalità di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzati, e in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano. In relazione alla tipologia degli interventi, i comuni possono deliberare riduzioni o esenzioni di tributi inerenti al tipo di attività realizzate. La norma riconosce un ruolo più ampio ai cittadini, qualificando il loro intervento anche nel riuso e nel recupero dei beni immobili e delle aree inutilizzate. Amplia il concetto dell’ultimo comma dell’articolo 118 della Costituzione perché, attraverso una assunzione di responsabilità, i cittadini possano contribuire a far ripartire il nostro Paese con un ruolo attivo nella cura dei beni comuni. 5 A G E N Z I A D E L D E M A N I O
Art. 26 del D.L. n. 133/2014 – Le due procedure attivabili (A e B) commi 1, 1-bis e 4 Entro 30 gg A Rimandando alla B commi 2, 3 e 4 l’Agenzia/Difesa può T0 valutazione dell’Agenzia T0 Proposta del Comune presentare una proposta. del demanio, la norma fa Decreto di individuazione riferimento innanzitutto al Se non ci si avvale di tale patrimonio immobiliare ambito oggettivo possibilità, restano salve le pubblico dello Stato. ambito oggettivo disposizioni dei precedenti patrimonio immobiliare pubblico Qualora la proposta si Beni inseriti nel decreto commi e di altre norme riferisca ad immobili in finalizzate alla 30 gg uso alle PPAA ed alla 30 gg valorizzazione del Difesa, si provvederà a patrimonio immobiliare verificare l’effettiva dello Stato. esigenza del bene per Valutazione dell’Agenzia utilizzi istituzionali. Proposta Agenzia/Difesa Gli immobili non più utili In questo lasso di tempo, alle esigenze militari si può immaginare la Prima dell’avvio dell’accordo di potranno anche essere Prima dell’avvio dell’accordo di seguente procedura programma è ragionevole contemplare inseriti in un decreto di programma è ragionevole contemplare 1) Avvio tavolo di una fase istruttoria di svolgimento di individuazione che, per il una fase istruttoria di svolgimento di concertazione con analisi e predisposizione della demanio militare, potrebbe analisi e predisposizione della Comune documentazione. Tale fase non deve riportare gli elementi della 2) Condivisione ipotesi di documentazione. Tale fase non deve comunque compromettere la ratio della sdemanializzazione. trasformazione comunque compromettere la ratio della 3) Condivisione eventuale norma che richiede la semplificazione ed norma che richiede la semplificazione ed opportunità di un accelerazione di tutti i procedimenti accelerazione di tutti i procedimenti confronto con il amministrativi amministrativi mercato Avvio della conferenza dei Avvio della conferenza dei Avvio Accordo di programma servizi con tutte le Avvio Accordo di programma servizi con tutte le Amministrazioni chiamate Amministrazioni chiamate 90 gg ad esprimere un parere o 90 gg ad esprimere un parere o nulla osta nulla osta Fine Accordo di programma Fine Accordo di programma 30 gg 30 gg Ratifica Accordo Ratifica Accordo Immobili valorizzati Vendita Concessione Costituzione diritto di superficie Conferimento a fondi immob. 6 A G E N Z I A D E L D E M A N I O
Art. 26 del D.L. n. 133/2014 – Applicazione in Friuli Nel primo Decreto di individuazione del 24/12/2014 sono presenti due Ex Caserme ricadenti in Comune di Udine: - Ex Caserma Cavarzerani di Via Cividale - Ex Caserma Friuli di Via Pastrengo 7 A G E N Z I A D E L D E M A N I O
Art. 26 del D.L. n. 133/2014 – Applicazione in Friuli - Ex Caserma Cavarzerani di Via Cividale IPOTESI POLO ARCHIVISTICO Considerate le dimensioni e la posizione della Caserma è allo studio l’ipotesi di trasformare il compendio o parte dello stesso in polo archivistico regionale degli Archivi di Stato e delle altre Amministrazioni, che in più occasioni hanno manifestato l’esigenza di nuovi spazi atti al deposito ed allo stoccaggio dei documenti. 8 A G E N Z I A D E L D E M A N I O
Art. 26 del D.L. n. 133/2014 – Applicazione in Friuli - Ex Caserma Friuli di Via Pastrengo IPOTESI DI PERMUTA E’ al vaglio la possibilità di inserire l’immobile in una più ampia attività di permuta con il Comune di Udine, al fine di razionalizzare e valorizzare i rispettivi patrimoni nell’ottica del contenimento della spesa pubblica. 9 A G E N Z I A D E L D E M A N I O
Programmi Unitari di Valorizzazione del Territorio (art. 3 ter d.l.351/2001) I PUVaT sono finalizzati ad avviare, attuare e concludere in tempi certi un processo di gestione unitario di tutti gli immobili pubblici presenti sul territorio in coerenza con gli indirizzi di sviluppo territoriale e con la programmazione economica locale. PROGRAMMI UNITARI DI VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO – P.U.Va.T. FASE DI ATTUAZIONE FASE DI GESTIONE DEL FASE DI AVVIO DELLE INIZIATIVE DI PROGRAMMA VALORIZZAZIONE SOGGETTI • Mef – Agenzia Demanio • Mef – Agenzia Demanio • Mef – Agenzia Demanio • Regione, Provincia e Comune • Regione, Provincia e Comune • Regione, Provincia e Comune • Amministrazioni statali • Amministrazioni statali • Amministrazioni statali interessate interessate interessate • Altri soggetti pubblici e/o privati • Altri soggetti pubblici • Altri soggetti pubblici e/o privati • Protocollo di Intesa ex • Struttura Unica di Attuazione • Accordo di Programma ex art. 34 D. Lgs. n. art. 15 L. n. 241/1990 • Avvio verifica della fattibilità 267/2000 tecnico –urbanistica, • Strumenti operativi di valorizzazione: STRUMENTI economico–finanziaria e a. Veicoli di investimento immobiliare ex giuridico-amministrativa delle art. 33 e 33bis D.L. n. 98/2011 (L. n. iniziative di valorizzazione 111/2011) • Eventuale conferenza di servizi ex art. 14bis L. n. 241/1990 b. Alienazione ex L. n. 311/2004 (iniziative su immobili vincolati) c. Concessione di valorizzazione ex art. • Accordi di cooperazione con il 3bis D.L. n. 351/2001 (L. n. 410/2001) MiBACT • Piano di alienazione e d. Art. 26 D.L. 133/2014 misure urgenti per valorizzazione immobili pubblici la valorizzazione degli immobili pubblici ex art. 58 D.L. n. 112/2008 (L. n. inutilizzati OGGETTI • Immobili pubblici 133/2008) • Immobili dello Stato • Immobili oggetto di valorizzazione ai sensi del “federalismo demaniale” 11 A G E N Z I A D E L D E M A N I O
Alienazione / Conferimento a fondi
Proposta immobili 2015: Il progetto Finalità, obiettivi e vantaggi Il Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’economia e delle finanze e l’Agenzia del demanio, con il coordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri, hanno avviato il progetto “Proposta Immobili 2015” per coinvolgere gli Enti Territoriali e altri soggetti pubblici nell’individuazione di portafogli immobiliari da utilizzare per operazioni di valorizzazione e dismissione. Obiettivo principale è generare risorse economiche per gli Enti stessi da utilizzare per investimenti e per la riduzione del proprio debito. I vantaggi per gli Enti sono rappresentati dall’accesso a procedure semplificate di alienazione, dal supporto alla promozione presso potenziali investitori e dall’assistenza tecnica specialistica da parte delle Direzioni regionali dell’Agenzia. Destinatari Regioni, Province, Comuni capoluogo e non, con popolazione superiore a 50.000 abitanti (20.000 per Molise, Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia e il Trentino Alto Adige) e altri Enti pubblici nazionali. Condizioni per la candidatura e modalità di attuazione Le principali caratteristiche richieste per gli immobili da candidare: • proprietà cielo-terra • valore indicativo all’attualità non inferiore a 1.000.000 (un milione) di euro • preferibile destinazione d’uso turistico-ricettiva, produttiva-direzionale, commerciale 13 A G E N Z I A D E L D E M A N I O
Proposta immobili 2015: Le proposte pervenute n. ENTE PROPRIETARIO COMUNE DENOMINAZIONE IMMOBILE 1 COMUNE DI MONFALCONE MONFALCONE MERCATO COMUNALE 2 COMUNE DI TRIESTE TRIESTE PALAZZO CARCIOTTI Tolmezzo 3 COMUNE DI TRIESTE TRIESTE EX MENSA C.R.D.A. 4 COMUNE DI TRIESTE TRIESTE EX CASA DI RIPOSO DON MARZARI ENTE ZONA INDUSTRIALE DI 5 SAN DORLIGO DELLA VALLE EX "GRAPHART" TRIESTE 6 PROVINCIA DI UDINE GRADO VILLA OSTENDA Udine Gorizia Monfalcone 7 PROVINCIA DI GORIZIA GORIZIA PALAZZO DEGLI STATI PROVINCIALI Grado San Dorligo REGIONE AUTONOMA FRIULI della Valle 8 TRIESTE EDIFICIO CONDOMINIALE VENEZIA GIULIA REGIONE AUTONOMA FRIULI Trieste 9 UDINE PALAZZO EX SEDE DI RAPPRESENTANZA VENEZIA GIULIA REGIONE AUTONOMA FRIULI 10 GRADO VILLA DOMINICALE VENEZIA GIULIA REGIONE AUTONOMA FRIULI Legenda 11 UDINE PALAZZO REGIONALE VENEZIA GIULIA Regione FVG REGIONE AUTONOMA FRIULI 12 VENEZIA GIULIA TRIESTE UNITA' CONDOMINIALI EX SEDE AIAT Provincia Udine Provincia Gorizia REGIONE AUTONOMA FRIULI Ente Zona Industriale Trieste 13 TOLMEZZO "CONDOMINIO ERMANO" VENEZIA GIULIA Comune Trieste 14 COMUNE DI UDINE UDINE EX MAGAZZINO FRIGORIFERO Comune Monfalcone Comune Udine 15 COMUNE DI UDINE UDINE EX MAGAZZINO STRADA VIA ZARA 7 Enti 7 15 Immobili 14 A G E N Z I A D E L D E M A N I O
Operazione di vendita straordinaria ex art. 11 quinquies D.L. n. 203/2005 L’operazione ha come oggetto immobili di proprietà dello Stato ed immobili di proprietà di altri Enti Pubblici e Territoriali Finalità Perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica attraverso la dismissione di immobili pubblici. Modalità di dismissione La vendita può avvenire ai sensi dell’art. 7 D.L. 282/2002 e dell’art. 11-quinquies D.L. 203/2005 a trattativa privata ovvero, per gli anni 2015, 2016 e 2017, mediante procedura ristretta alla quale sono invitati a partecipare e a presentare offerte di acquisto investitori qualificati definiti con decreto direttoriale del MEF. Patrimonio pubblico di riferimento Immobili ad uso non prevalentemente abitativo, appartenenti alle Amministrazioni dello Stato, alle Aziende ed Amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, alle Regioni, alle Province, ai Comuni, alle Comunità montane, alle istituzioni universitarie, alle Camere di commercio e a tutti gli Enti Pubblici non economici nazionali, regionali e locali, alle Amministrazioni, alle Aziende, agli Enti del Servizio sanitario nazionale e alle Agenzie Fiscali. 15 A G E N Z I A D E L D E M A N I O
Operazione di vendita straordinaria ex art. 11 quinquies D.L. n. 203/2005 Anno 2013 Nel corso del 2013 la DR ha proposto i seguenti immobili: - Antica sede vescovile di Via delle monache e del Castello a Trieste - Castello di Gradisca d’Isonzo - Ex Caserma Burgstaller di Banne a Trieste - Palazzina Residenziale di Via Bonomo a Trieste L’operazione di vendita straordinaria è stata portata a termine con successo per l’immobile denominato «Antica sede vescovile» a Trieste ceduto per un importo di circa € 2.850.000: 16 A G E N Z I A D E L D E M A N I O
Operazione di vendita straordinaria ex art. 11 quinquies D.L. n. 203/2005 Anno 2014 Nel corso del 2014 la DR ha proposto i seguenti immobili: - Ex Caserma Vittorio Emanuele III di Via Rossetti a Trieste - Palazzo Schiavi in Via Savorgnana a Udine - Caserma Cavarzerani di Via Cividale a Udine - Ex Casermaggio viveri di Via Buttrio a Udine L’operazione di vendita straordinaria è stata portata a termine con successo per l’immobile denominato «ex Caserma Vittorio Emanuele III» di Via Rossetti a Trieste ceduto per un importo di circa € 22.600.000: 17 A G E N Z I A D E L D E M A N I O
Fondi INVIMIT SGR EX ART. 33 D.L. N. 98/2011 FONDI LOCALI - “Fondo di fondi” – Fondi ex art. 33 c. 1 D.L. n. 98/2011 • Fondo “i3-Core” (istituito con delibera del CdA del 27 febbraio 2014): investe nei cd. Fondi Obiettivo, cioè in quote di fondi comuni di investimento immobiliari promossi o partecipati da Regioni, Province, Comuni (anche in forma associata o consorziata) e da altri Enti Pubblici (anche non territoriali), nonché da società interamente partecipate dai predetti Enti, al fine di valorizzare o dismettere il loro patrimonio immobiliare. FONDI NAZIONALI - “Fondi diretti” – Fondi ex art. 33 c. 8 ter D.L. n. 98/2011 • Fondo “i3-Università” (istituito con delibera del CdA del 23 dicembre 2014): investe in beni immobili e diritti reali immobiliari destinati ad edilizia universitaria, anche per uso residenziale, e degli istituti pubblici di ricerca, ad attività di ricerca o erogazione di prestazioni di alta specializzazione, ovvero in beni immobili convertibili a tali usi e/o in diritti reali immobiliari su tale tipologia di beni immobili. • Fondo “i3-Stato” (di prossima istituzione): investe in immobili di proprietà statale. • Fondo “Locazioni passive” (di prossima istituzione): investe in immobili in locazione passiva allo Stato di proprietà di Enti Pubblici, nel duplice intento di contribuire alla riduzione del debito pubblico e di rendere più efficiente la gestione del patrimonio in uso alla P.A. Un primo portafoglio all’esame riguarda gli immobili di proprietà delle Province in locazione passiva al Ministero dell’Interno. • Fondo “Stato - Difesa” (di prossima istituzione): investe in immobili di proprietà statale in uso al Ministero della Difesa e non più utili alle sue finalità istituzionali. 18 A G E N Z I A D E L D E M A N I O
Fondi INVIMIT SGR EX ART. 33 D.L. N. 98/2011 Valorizzazione e assegnazione al fondo INVIMIT dell’immobile patrimoniale iscritto alla scheda UDB0172 – Palazzo Schiavi di via Savorgnana a Udine L’immobile, di sicuro pregio architettonico, disegnato nei primi del ‘900 da Ruggero e Arduino Berlam e realizzato nel 1912, è costituito da un corpo di fabbrica principale, di forma rettangolare, che si affaccia su via Savorgnana (lato lungo) e via Gorghi, composto da due ampi piani fuori terra più sottotetto abitabile, con una pregevole facciata caratterizzata da splendide ed alte arcate finestrate, intercalate da bugnato rustico a fasce orizzontali appoggiato su zoccolo in stile classico. Ogni arcata è dotata di chiave di volta in bugnato rustico, compresa quella del portone d’ingresso principale, al centro della facciata pressoché simmetrica, che è ancora ornata con lo stemma della Divisione Mantova, rappresentato da un’aquila con le ali alzate. A corredo dell’ingresso vi sono due colonne, in ordine dorico, che supportano un caratteristico balcone, ornato da una greca a bassorilievo all’altezza del marcapiano, quest’ultimo presente su tutto il perimetro del corpo principale. Il cespite è composto complessivamente da circa 37 vani principali e 37 vani accessori, la Le finestre del primo piano sono riquadrate con superficie lorda del cespite risulta pari a 2.809 mq con una superficie scoperta di 501 mq ed traberazione superiore e le forature ai balconi una consistenza complessiva di 8.716 mc. incorniciate con colonne in ordine ionico, traberazione e timpano. L’immobile è in corso di valorizzazione con il Comune di Udine, che provvederà al cambio Un piccolo accorgimento architettonico, è di destinazione d’uso, previsto dal P.R.G.C., attualmente Zona Pmil. Servizi e attrezzature l’assimetria composta dal diversi angoli del fabbricato al piano primo. Ovvero, sull’incrocio di collettive - aree militari, in area di restauro e risanamento conservativo con previsione di via Savorgnana con vicolo Rauscedo è presente riuso residenziale, terziario e commerciale, analogamente alla destinazione originaria una balconata a sbalzo su contrafforti, mentre dell’epoca di realizzazione del fabbricato. sullo spigolo tra via Savorgnana e via Gorghi (le L’operazione è già al vaglio del Mibact, che ne ha espresso la fattibilità, riservandosi due strade principali) è presente una balconata a l’analisi ultima, sulla base di un progetto puntuale gestito da studi tecnico architettonici incavo rispetto alla facciata del palazzo, in esperti del settore immobiliare artisticamente tutelato. simmetria con l’altro spigolo del manufatto in affaccio su via Gorghi. 19 A G E N Z I A D E L D E M A N I O
Fondi per l’edilizia scolastica Finalità Realizzazione di interventi di ammodernamento e recupero del patrimonio scolastico esistente, anche ai fini della messa in sicurezza degli edifici e di costruzione e completamento di nuovi edifici scolastici, attraverso il coinvolgimento di capitali pubblici e privati. Modalità attuative Costituzione di uno o più fondi immobiliari ai sensi degli artt. 33 e 33-bis D.L. 98/2011, a carattere nazionale, sovraregionale, regionale e provinciale 20 A G E N Z I A D E L D E M A N I O
Il progetto Valore Paese - Dimore
Valore Paese – Dimore: Il Progetto beni Stato beni EE.PP/EE.TT. 208 97 111 beni ANAGRAFICA Avvio dell’iniziativa 2012 Periodo di attuazione 2013 - 2020 (in linea con la programmazione europea 2014-2020 e con il piano strategico Turismo Italia 2020) Ambiti di intervento Valorizzazione e promozione del patrimonio culturale; Cultura; Turismo; Sviluppo economico; Coesione territoriale Obiettivi generali Valorizzazione del patrimonio storico-artistico pubblico italiano. Rafforzamento della competitività e del made in Italy attraverso l’innovazione dell’offerta turistico – culturale. Creazione del network, di un sistema alberghiero nazionale, integrato nel tessuto storico e naturale italiano OBIETTIVI Creazione di un network ricettivo – culturale diffuso a scala nazionale, in edifici di proprietà pubblica con caratteristiche di grande valore storico artistico ed in siti di pregio ambientale e paesaggistico. Promozione dell’eccellenza italiana – paesaggio, arte, storia musica, moda, design, industria creativa, enogastronomia – per potenziare l’offerta culturale e turistica, nonché lo sviluppo dei territori. PROMOTORI Agenzia del Demanio, Invitalia, ANCI - Fondazione Patrimonio Comune, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Ministero dello Sviluppo Economico, in collaborazione con altri soggetti interessati pubblici e privati di rilievo nazionale (Cassa Depositi e Prestiti, Associazione Italiana Confindustria Alberghi, Assoimmobiliare, Confindustria, Istituto per il Credito Sportivo, ANCE Giovani, Società Geografica Italiana, Italia Camp) 22 A G E N Z I A D E L D E M A N I O
Valore Paese – Dimore: Portafoglio Friuli Venezia Giulia Castello di Gradisca di Isonzo, Gradisca di Isonzo (GO)/ proprietà Stato Castello degli Alimonda, Sagrado (GO)/proprietà Comune Immobile di via dell’Ospitale, Trieste/proprietà Comune Gradisca d’Isonzo DIMORE Stato Sagrado DIMORE altri EE.PP. Trieste 23 A G E N Z I A D E L D E M A N I O
Dimore in Friuli Venezia Giulia DIMORE in Friuli Venezia Giulia castello Gradisca d’Isonzo castle DESTINAZIONE Regione:Friuli Venezia Giulia 12 km Provincia: Gorizia Ambito: urbano 12 km LOCATION Posizione: centro città Coordinate GPS: 7 km lat. 45053'17.06"N long.13030'14.57"E IMMOBILE 46 km Proprietà: Stato In vendita Epoca: XVI secolo/16th century Superficie territoriale: 13.340 m2 Superficie lorda: 7.370 mq Provvedimenti di tutela: si Usi ammessi: servizi culturali Via Castello – 34072 Gradisca d’Isonzo (GO) 24 A G E N Z I A D E L D E M A N I O
Dimore in Friuli Venezia Giulia DIMORE in Friuli Venezia Giulia Sagrado castello castle DESTINAZIONE Regione: Friuli Venezia Giulia 8 km Provincia: Gorizia Ambito: rurale LOCATION 1 km Posizione: centro città Coordinate GPS: lat. 45o52’37.45" long. 13o29’1.04" 7 km IMMOBILE Proprietà: Comune 40 km In concessione Epoca: XIX secolo Superficie territoriale: 3.660 m2 Superficie lorda: 3.860 m2 Provvedimenti di tutela: sì Usi ammessi: culturale, servizi Via del Castello, 12 – 34078 Sagrado (GO) 25 A G E N Z I A D E L D E M A N I O
Dimore in Friuli Venezia Giulia DIMORE in Friuli Venezia Giulia palazzo faro Trieste palace DESTINAZIONE Regione: Friuli Venezia Giulia Provincia: Trieste 38 72 km km Ambito:urbano 3 km 28 km LOCATION Posizione: centro città Coordinate GPS:lat. 45o38’51.92" long. 13o46’16.05" 30 15 km km IMMOBILE Proprietà:: Comune 2 km In vendita Epoca:XVII secolo Superficie territoriale: 1.020 m2 Superficie lorda: : 570 m2 Provvedimenti di tutela: si Usi ammessi:turistico-ricettivo e culturale0 Via dell’Ospitale, 12 – 34121 Trieste (TS) 26 A G E N Z I A D E L D E M A N I O
Uso efficiente del Patrimonio immobiliare pubblico Razionalizzazione degli spazi e degli utilizzi
Le locazioni passive: analisi dei dati (Fonte dati Portale PA – Ratio /Sinfonia estrazione del 31.12.2014) ITALIA Canone complessivo 1% Locazioni Passive: € 665.158.199 Canone complessivo FIP-P1 : € 251.444.898* ITALIA FRIULI V.G. FRIULI V.G. Canone complessivo 3% Locazioni Passive € 8.107.559 Canone complessivo FIP-P1 € 6.606.083 ITALIA FRIULI V.G. • Per gli immobili FIP/P1 i canoni sono stati calcolati al netto di quanto dovuto dagli Enti Previdenziali. L’importo complessivo è pari a circa € 327.000.000. 28 A G E N Z I A D E L D E M A N I O
Piani di Razionalizzazione 2014-2019: analisi dei risparmi annui ITALIA PREVISIONE RISPARMI ANNUI PDR 2014-2019 FRIULI V.G. CIRCA € 120* MLN CIRCA € 1 MLN * circa 10 mln di risparmi derivano da operazioni riguardanti recessi FIP-P1 TIPOLOGIA OPERAZIONE IMPORTO LAVORI FRIULI V.G. RISPARMI €: NECESSARI: Locazioni passive meno onerose, chiusura uffici, € 623.677 Non sono comodati, riduzione spazi (60%) necessari fondi circa € 1,6 mln 21 operazioni € 338.873 (già stanziati nel Piano per un risparmio complessivo Accorpamento e consegna immobili demaniali o FIP-P1/ (32%) Investimenti Agenzia anni precedenti) Accordi di programma pari a € 1.042.043 circa € 0,05 mln (Richiesti nuovi fondi ) Da verificare la necessità di Accorpamento e consegna immobili demaniali o FIP-P1 € 79.493 fondi per i lavori Accordi di programma (8%) 29 A G E N Z I A D E L D E M A N I O
Locazioni passive e risparmi da PDR 2014-2019 - per Amministrazione centrale Trattasi di risparmi relativi a occupazioni di amministrazioni considerate Presidi di sicurezza Trattasi di risparmi relativi ad occupazioni di amministrazioni che hanno al loro interno taluni utilizzi considerati Presidi di sicurezza Min. Giustizia – Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria, del Personale e dei Servizi: per gli utilizzi di tale Dipartimento sono inclusi solo i canoni pagati per le locazioni passive nel Comune di Roma e Napoli in quanto i relativi oneri sono direttamente a carico dello Stato. Per tutti gli altri uffici gli oneri sono corrisposti dai Comuni stessi alla data di settembre 2015 pertanto i relativi canoni sono stati esclusi dalla presente analisi. FIP-P1: si segnala che nella presente analisi non sono stati presi in considerazione i canoni pagati all’attualità per gli utilizzi FIP-P1. 30 A G E N Z I A D E L D E M A N I O
Piani di Razionalizzazione 2014-2019: previsioni risparmi per Provincia PREVISIONE RISPARMI ANNUI PDR 2014-2019 21 operazioni: CIRCA € 1 MLN Provincia UDINE 12 operazioni - circa € 0,4 MLN Provincia GORIZIA 2 operazioni - circa € 0,3 MLN Provincia TRIESTE 4 operazioni - circa € 0,3 MLN Provincia PORDENONE 3 operazioni - circa € 0,05 MLN 31 A G E N Z I A D E L D E M A N I O
Gestione efficiente degli immobili strumentali Manutentore Unico Con l’art. 12 del D.L. n. 98/2011 è stato accentrato in capo all’Agenzia del Demanio il processo decisionale di spesa degli interventi manutentivi sugli immobili di proprietà dello Stato e di terzi in uso alle Amministrazioni dello Stato. All’Agenzia è inoltre demandato il ruolo di Centrale di Committenza per l’individuazione degli operatori con i quali sottoscrivere Accordi Quadro per l’esecuzione degli interventi. L’Agenzia svolge compiti di indirizzo, coordinamento e controllo sul corretto andamento dell’intero processo manutentivo al fine di efficientare le esigue risorse a disposizione, con particolare attenzione agli interventi per la razionalizzazione degli spazi della PA, ponendosi come punto di contatto imprescindibile tra i Provveditorati per le Opere Pubbliche esecutori degli interventi e le Amministrazioni usuarie. A tal fine l’Agenzia del Demanio ha L’art. 1, comma 387, della Legge 147/2013 stabilisce che le sviluppato l’applicativo informatico IPer che Amministrazioni dello Stato (PAC) comunicano all'Agenzia del Demanio accogliendo, tra l’altro, i dati di costo le informazioni e i costi per l'uso degli edifici dalle stesse utilizzati dell’immobile, sarà in grado di determinarne Costi d’uso (Iper) il TOC (total occupancy cost) Elaborando i dati caricati nell’applicativo informatico (IPer), l’Agenzia del Demanio definisce gli indicatori di performance per immobile. Con provvedimenti del Direttore dell'Agenzia sono comunicati gli In caso di inadempimento dei predetti indicatori di performance elaborati in termini di costo d'uso per obblighi, l'Agenzia del Demanio effettua la segnalazione alla Corte dei Conti per gli addetto ai migliori dei quali le Amministrazioni dello Stato avranno atti di rispettiva competenza due anni per adeguarsi. • La norma - che impone alle PAC di comunicare all’Agenzia del Demanio i dati di costi e consumi per l’utilizzo degli Efficienza Energetica edifici strumentali attraverso l’applicativo IPer, rappresenta una ulteriore leva per meglio conoscere le performance energetiche degli immobili e valutare la necessità di eventuali interventi di efficientamento energetico sugli stessi. • I dati rilevati attraverso IPer verranno utilizzati per l’elaborazione del Piano annuale di efficientamento energetico redatto dal MISE di concerto con il MATTM per il perseguimento degli obblighi di risparmio previsti dalla Direttiva 27/2012/UE (ristrutturazione annua del 3% della superficie coperta utile di proprietà del governo centrale). • L’Agenzia del Demanio sta promuovendo le diagnosi energetiche degli immobili non ricompresi nel perimetro della Direttiva (di superficie inferiore ai 250 mq e beni demaniali) propedeutiche alla realizzazione di interventi di efficientamento nei limiti delle risorse statali a disposizione, ovvero tramite le ESCO. 32 A G E N Z I A D E L D E M A N I O
Focus sui Comuni
REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA Presidente dott.ssa Debora Serracchiani Proposta Immobili 2015 – candidature presentate: la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ha candidato sei immobili del suo patrimonio Sede uffici regionali Via Unità condominiali Via Condominio Ermano - I. Nievo - Udine San Niccolò - Trieste Tolmezzo 34 A G E N Z I A D E L D E M A N I O
REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA Presidente dott.ssa Debora Serracchiani Proposta Immobili 2015 – candidature presentate: la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ha candidato sei immobili del suo patrimonio Ex sede uffici regionali di Ex sede uffici regionali di Villa dominicale – Fossalon Via San Francesco - Udine Viale Miramare - Trieste di Grado (GO) 35 A G E N Z I A D E L D E M A N I O
PROVINCIA DI UDINE Presidente dott. Pietro Fontanini Proposta Immobili 2015 – candidature presentate: La Provincia di Udine ha candidato un immobile del suo patrimonio Villa Ostenda Via G. Carducci - Grado 36 A G E N Z I A D E L D E M A N I O
PROVINCIA DI GORIZIA Presidente dott. Enrico Gherghetta Proposta Immobili 2015 – candidature presentate: la Provincia di Gorizia ha candidato un immobile del suo patrimonio Palazzo degli Stati Provinciali Piazza Cavour - Gorizia 37 A G E N Z I A D E L D E M A N I O
COMUNE DI TRIESTE Sindaco dott. Roberto Cosolini Proposta Immobili 2015 – candidature presentate: il Comune di Trieste ha candidato tre immobili del suo patrimonio Palazzo Carciotti Via Ex mensa C.R.D.A Via Ex casa di Riposo Don Marzari Genova - Trieste G.R. Carli - Trieste loc. Contovello - Trieste 38 A G E N Z I A D E L D E M A N I O
COMUNE DI TRIESTE Valorizzazione di un portafoglio di beni dello Stato ex Art. 3 del D.L. n. 351/2001 Questa Direzione Regionale con l’obiettivo di valorizzare un g portafoglio d’immobili appartenenti allo Stato, ha avviato h un’attività di concertazione con il Comune di Trieste, 3 nell’ambito delle procedure previste per la formazione del nuovo PRGC, in coerenza con le previsioni delle Legge b c Regionale del 23 febbraio 2007, n. 5. A tal fine sono stati individuati i seguenti immobili: i a) Caserma Vittorio Emanuele III b) Caserma Monte Cimone e terreno tenuta Burgstaller c) Caserma Carabinieri ex valico di Gropada d) Caserma Carabinieri ex valico di Basovizza e) Caserma Guardia di Finanza ex valico di Basovizza 2 f ed f) Edificio controllo confinario ex valico di Basovizza a 1 g) Edificio ex Cinema Belvedere h) Area di pertinenza del Commissariato di Polizia di Opicina j i) Caserma Emanuele Filiberto (Polmare) j) Ex Jutificio Salva l’ipotesi della concessione, a fronte di tale valorizzazione è stato previsto – ai sensi di legge - il riconoscimento al Comune di un contributo compreso tra il 5% e il 15% del ricavato della successiva vendita dei beni St: mq 690.343,34 medesimi, anche mediante l’acquisizione da parte dell’Ente Locale di tutti/parte dei seguenti immobili - già in uso al Vesistente: mc 395.175,17 Comune stesso - per confermarne o incrementarne le Vnuovo PRGC: mc 442.363,32 funzioni prevalentemente pubbliche o di pubblica utilità: Criticità riscontrate: 1. Ex caserma Duca delle Puglie (vedi slide di •Tipologie immobiliari particolari approfondimento) •Posizione delocalizzata di alcuni cespiti 2. Ex Direzione d’Artiglieria •Stato di conservazione prevalentemente mediocre 3. Pineta di Barcola (vedi slide di approfondimento) 39 A G E N Z I A D E L D E M A N I O
COMUNE DI TRIESTE Accordo di programma tra Agenzia del Demanio, Ministero dell’Interno e Comune di Trieste L’Accordo di programma sottoscritto nel 2009 tra Agenzia del Demanio, Comune di Trieste e Ministero dell’Interno – Ufficio Territoriale del Governo di Trieste, prevede la cessione in proprietà al Comune della porzione del compendio di proprietà statale denominato “Caserma di P.S. Emanuele Filiberto di Roiano”, sito in Trieste in Via Montorsino – Roiano, allibrato alla scheda TSB0052, già sede del Compartimento e della Sezione della Polizia Stradale di Trieste, a fronte della costruzione, a totale cura e spese del Comune di Trieste di una nuova caserma per la Polizia di Stato presso il complesso di proprietà statale di San Sabba denominato “Caserma Duchessa D’Aosta”, allibrato alla scheda TSB0168. VANTAGGI DEL PROGETTO: 1) Incremento di valore e riqualificazione del compendio statale su cui è stata costruita la nuova caserma della Polizia di Stato ad opera del Comune di Trieste; 2) Nuove e più funzionali strutture che permettono di soddisfare le esigenze allocative del Compartimento e della Polizia Stradale di Trieste; 3) Attrazione fondi terzi; 4) Effetti benefici sul tessuto urbano e sociale, rendendo possibile l’attuazione del Programma di Riqualificazione Urbana e Sviluppo Sostenibile del Territorio (c.d. P.R.U.S.S.T.) del Comune di Trieste, che prevede la riqualificazione del quartiere di Roiano MINISTERO COMUNE DI DELL’INTERNO TRIESTE Dismette la caserma di Costruisce la nuova Roiano e la Polizia di caserma per la PS su Stato si trasferisce nella sedime statale nuova caserma realizzata dal Comune AGENZIA DEL DEMANIO Acquisisce la nuova opera realizzata dal Comune, riprende in consegna l’immobile di Roiano e lo cede in proprietà al Comune di Trieste 40 A G E N Z I A D E L D E M A N I O
SDEMANIALIZZAZIONE PORTO VECCHIO-TRIESTE – 1/3 41 A G E N Z I A D E L D E M A N I O
SDEMANIALIZZAZIONE PORTO VECCHIO-TRIESTE - L. N. 190 DEL 23/12/2014 – 2/3 Avanzamento Quadro Normativo Attività Attuative Soggetti Coinvolti al 10/07/2015 Il Commissario di Governo per il Friuli Venezia Giulia, Commissario di Governo previa intesa con il presidente della regione Friuli SPOSTAMENTO del regime Venezia Giulia e con il sindaco di Trieste, adotta, d'intesa giuridico di Punto Franco Regione Autonoma F.V.G. Comma con le istituzioni competenti, i provvedimenti necessari DEFINIZIONE 618 per spostare il regime giuridico internazionale di punto IN ITINERE INDIVIDUAZIONE delle nuove Comune di Trieste franco dal Porto vecchio di Trieste ad altre zone opportunamente individuate, funzionalmente e aree da sottoporre al regime logisticamente legate alle attività portuali. di Punto Franco Autorità Portuale di Trieste In conseguenza dei provvedimenti di cui al comma Definizione della nuova 618, le aree, le costruzioni e le altre opere appartenenti Dividente Demaniale Verbale di al demanio marittimo comprese nel confine della Individuazione circoscrizione portuale, escluse le banchine, Comune di Trieste SDEMANIALIZZAZIONE delle della nuova l'Adriaterminal e la fascia costiera del Porto vecchio di aree escluse dal Demanio Dividente Trieste, sono sdemanializzate e assegnate al Regione Autonoma F.V.G. Marittimo fatte salve le Demaniale patrimonio disponibile del comune di Trieste per essere destinate alle finalità previste dagli strumenti banchine, l’Adriaterminal e la Commissario di Governo urbanistici. Il comune di Trieste aliena, nel rispetto fascia costiera Verbale di della legislazione nazionale ed europea in materia, le Accordo Autorità Portuale di Trieste Comma aree e gli immobili sdemanializzati e i relativi introiti sono TRASFERIMENTO al 619 trasferiti all'Autorità portuale di Trieste per gli interventi di Patrimonio disponibile del infrastrutturazione del Porto nuovo e delle nuove aree Capitaneria di Porto di Comune di Trieste destinate al regime internazionale di punto franco. Sono Trieste fatti salvi i diritti e gli obblighi derivanti dai contratti di ALIENAZIONE degli immobili concessione di durata superiore a quattro anni in vigore, Provveditorato Interregionale sdemanializzati da parte del che sono convertiti, per la porzione di aree relative, in OO.PP. V. - F.V.G. - T.A.A. diritto di uso in favore del concessionario per la durata Comune di Trieste residua della concessione. Il presidente dell'Autorità Agenzia del Demanio Portuale, d'intesa con il presidente della regione Friuli- TRASFERIMENTO dei relativi Venezia Giulia e con il sindaco di Trieste, delimita le aree che restano vincolate al demanio marittimo. introiti all’Autorità Portuale L'uso delle aree demaniali del Porto vecchio di Trieste è disciplinato da apposito regolamento dell'Autorità EMANAZIONE del Comma portuale di Trieste, da emanare in esecuzione di quanto Regolamento per l’utilizzo DEFINIZIONE 620 previsto dall'articolo 6, comma 1, lettera a), dall'articolo Autorità Portuale di Trieste delle aree demaniali del IN ITINERE 8, comma 3, lettera h) e dall'articolo 13, comma 1, lettera Porto Vecchio a), della legge 28 gennaio 1994, n. 84. 42 A G E N Z I A D E L D E M A N I O
SDEMANIALIZZAZIONE PORTO VECCHIO-TRIESTE – 3/3 Demanio marittimo in area portuale del Punto Franco Vecchio del Porto di Trieste Sdemanializzazione del Porto Vecchio di Trieste 43 A G E N Z I A D E L D E M A N I O
COMUNE DI UDINE Sindaco dott. Furio Honsell Proposta Immobili 2015 – candidature presentate: il Comune di Udine ha candidato due immobili del suo patrimonio Ex magazzino frigorifero di Via Ex magazzino stradale di Via Zara - Sabbadini - Udine Udine 44 A G E N Z I A D E L D E M A N I O
IPOTESI DI PERMUTA IMMOBILI PUBBLICI CON IL COMUNE DI UDINE Il progetto prevede di poter mettere a disposizione alcuni immobili dello Stato, non più funzionali, che potrebbero avere un riuso in base alle esigenze dell’Amministrazione comunale e, contestualmente, acquisire immobili comunali per soddisfare le esigenze dell’Arma dei Carabinieri in un’ottica di razionalizzazione. E’ stato, dunque, individuato un ‘pacchetto’ di immobili, da mettere in campo, per l’attuazione dell’operazione, che ha lo scopo di andare ad equiparare il valore degli immobili di interesse dell’Arma e di attuale proprietà comunale, tra cui l’area attigua all’attuale Comando della Compagnia e la caserma del Comando Stazione Udine Est in via Calligaris, attualmente in locazione passiva con il versamento di un canone annuo di circa 82.000,00 €/anno Immobili dello Stato di interesse comunale 45 A G E N Z I A D E L D E M A N I O
IPOTESI DI PERMUTA IMMOBILI PUBBLICI CON IL COMUNE DI UDINE Immobili del Comune di interesse statale I compendi comunali d’interesse sono costituiti da un’ampia area, parzialmente edificata sul retro dell’attuale sede del Comando Provinciale dell’Arma e l’attuale sede del Comando Stazione dei Carabinieri denominato «Udine Est», attualmente in locazione passiva. VANTAGGI DEL PROGETTO: 1) Nell’operazione verrebbe acquisito l’immobile del Comando Stazione Udine Est di via Calligaris, all’attualità di proprietà Comunale ed in locazione passiva alla P.A., andando a realizzare anche un risparmio di spesa annuo di circa 82.000,00 €/anno. 2) L’operazione andrebbe a soddisfare le esigenze dell’Arma dei Carabinieri che necessita di acquisire nuovi spazi, in adiacenza all’attuale Comando della Compagnia. 3) Alienazione in permuta di immobili al momento non utilizzati o sottoutilizzati, che presentano anche problematiche di deperimento e bonifica eternit e non hanno ancora una destinazione specifica sul mercato immobiliare. 46 A G E N Z I A D E L D E M A N I O
COMUNE DI PALMANOVA – PUVaT Sindaco dott. Francesco Martines La città di Palmanova, in collaborazione con l’Agenzia del demanio, ha intenzione di avviare un “programma unitario di valorizzazione territoriale” (PUVaT) (ai sensi dell’articolo 15 della legge n.241/1990 e dell’art. 3ter del decreto legge 25 settembre 2001, n. 351, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 novembre 2001, n. 410, così come modificata e integrata da ultimo dalla legge di conversione del 7 agosto 2012, n. 135, del decreto legge 6 luglio 2012, n. 95), volto alla definizione di progetti per la migliore gestione del patrimonio immobiliare pubblico presente. Tale programma ha lo scopo di coinvolgere tutte le istituzioni che, a vario titolo, hanno competenze o interessi nella riqualificazione del patrimonio immobiliare, nella rigenerazione urbana, nella tutela e valorizzazione delle importanti presenze storico – architettoniche di Palmanova. Il percorso per la definizione delle attività, delle iniziative e dei progetti ha origine da una intesa istituzionale fra il Comune di Palmanova, la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e l’Agenzia del demanio, che auspicabilmente, permetterà una valorizzazione ed uno sviluppo organico del patrimonio pubblico con il suo riutilizzo funzionale, la gestione e la promozione turistica. CENNI STORICI Palmanova fu costruita, per volontà della Serenissima Repubblica di Venezia nel 1593 a difesa dei suoi confini orientali in Friuli, contro le incursioni dei Turchi e per arginare le mire espansionistiche territoriali degli Arciducali. Per la realizzazione del progetto della città fortezza, furono interpellati ingegneri, trattatisti ed esperti architetti militari dell'Ufficio di Fortificazioni di Venezia tra cui primeggiava il Soprintendente Generale Giulio Savorgnan. Concepita come macchina da guerra, la sua progettazione e quindi la sua forma di stella a nove punte, fu determinata da motivi di ordine militare. Palmanova fu dotata di tre cerchie di fortificazioni: due furono realizzate durante il dominio veneto, la terza fu invece opera dei Francesi (nella figura a lato una rappresentazione della città fortezza del XVII secolo) . In seguito alla caduta di Venezia nel 1797, la piazzaforte passò sotto il dominio napoleonico, quindi all'Austria e con il plebiscito del 1866, venne annessa al Regno d'Italia. Nel 1960, con Decreto del Presidente della Repubblica, Palmanova è stata proclamata "Monumento Nazionale". 47 A G E N Z I A D E L D E M A N I O
COMUNE DI PALMANOVA – PUVaT Il PUVAT mette in gioco tutti i soggetti pubblici e l’intero patrimonio immobiliare preferibilmente in un ambito di area vasta, con l’obiettivo di rigenerare e riutilizzare gli edifici per l’introduzione di nuove funzioni economiche e sociali, in coerenza con lo sviluppo equilibrato del territorio e la rigenerazione dei tessuti urbani. Si basa sul principio di cooperazione istituzionale, ma soprattutto su quello della copianificazione, e utilizza le “intese e gli accordi” per ricomporre le istanze degli interessi in gioco, con lo scopo di contribuire ad un risultato finale positivo. Consente di attivare, anche a favore del comune, studi di fattibilità e assistenze tecniche, finalizzate a: effettuare una ricognizione della progettualità presente sulla città, nonché gli elementi potenziali di innesco di sviluppo locale; definire le potenzialità di utilizzo, valorizzazione e di uscita sul mercato degli immobili pubblici; coinvolgere la collettività locale, attraverso processi di pianificazione partecipata e di forme attive della cittadinanza, nonché stimolare le iniziative di produzione di beni e servizi materiali e immateriali; attivare operazioni di marketing territoriale, culturale e immobiliare per individuare potenziali finanziamenti a livello nazionale e dei programmi della UE e di cofinanziamento privato; individuare i percorsi tecnici, amministrativi, giuridici ed economico-finanziari per costruire un quadro di certezze e di convenienze tra i soggetti partecipanti; verificare se esistano potenzialità di partenariato pubblico – privato. 48 A G E N Z I A D E L D E M A N I O
COMUNE DI PALMANOVA – PUVaT Fasi di intervento Fase 1 – Strutturazione degli elementi di programma e dell’accordo tra i soggetti responsabili Fase 2 – Sottoscrizione dell’accordo con costituzione del tavolo tecnico operativo Fase 3 – Analisi delle potenzialità di sviluppo e delle esigenze di supporto al PUVaT Fase 4 – Affidamento studio di fattibilità e assistenza tecnica Fase 5 – Risultati delle analisi, relativi studi e assunzione delle azioni da sviluppare Fase 6 – Attuazione delle iniziative per la rivitalizzazione di Palmanova, sulla base degli strumenti di attuazione definiti 49 A G E N Z I A D E L D E M A N I O
COMUNE DI PALMANOVA – PUVaT Palmanova – Dettaglio immobili proposti 50 A G E N Z I A D E L D E M A N I O
COMUNE DI PALMANOVA – PUVaT Bastioni della Beni di proprietà dello Stato fortezza Rif. n. 1 pag. 1/2 Porta Udine Rif. n. 2 Porta Cividale Rif. n. 3 Laboratorio d’artiglieria Ex Caserma Rif. n. 6 Montezemolo Rif. n. 7 51 A G E N Z I A D E L D E M A N I O
COMUNE DI PALMANOVA – PUVaT Beni di proprietà dello Stato pag. 2/2 Caserma Isonzo Area verde demaniale Rif. n. 5 pertinenziale - Caserma Ederle Rif. n. 4 52 A G E N Z I A D E L D E M A N I O
COMUNE DI PALMANOVA – PUVaT Beni di proprietà del Comune Ex Caserma Ederle Rif. n. 9 pag. 1/2 Ex Caserma Veneta Ex Tribunale Rif. n. 21 e alloggi Rif. n. 10 Ex Caserma Monte Santo Ex Caserma Piave Rif. n. 20 Rif. n. 14 53 A G E N Z I A D E L D E M A N I O
COMUNE DI PALMANOVA – PUVaT Polveriere Canonica dell’Arciprete e Beni di proprietà del Comune Napoleoniche Riff. n. Caserma C.C. Riff. n. 15 e 16 pag. 2/2 11 – 12 - 13 Loggia degli Alabardieri Rif. n. 19 Ex Monte di Pietà Rif. n. 17 Porta Aquileia Rif. n. 8 Casa e Loggia della Gran Guardia Rif. n. 18 54 A G E N Z I A D E L D E M A N I O
COMUNE DI GRADISCA D’ISONZO Valorizzazione Castello di Gradisca Sindaco dott.ssa Linda Tomasinsig Il Castello di Gradisca è un poderoso complesso di fortificazioni ubicato nel quadrante est della cittadina di Gradisca, in prossimità del fiume Isonzo. Il castello risale alla fine del ‘400, quando furono edificati gli edifici denominati Palazzo del Capitano (1), in origine a due soli piani, ed Antico Arsenale Veneto (2). Tra il 1521 ed il 1572 vennero realizzate le mura di cinta della fortezza, con l'unica porta d'accesso preceduta da ponte levatoio sul fossato scavato attorno al colle. Nel 1784 il castello fu adibito a caserma e vennero costruiti nuovi edifici, quali l’ex caserma austriaca (5) a nord del complesso, La Longa (3) alla sinistra dell'ingresso principale e il Palazzo del Capitano fu innalzato di due piani. Gli altri edifici sono costituiti dalla Chiesa arciducale di S.Giuseppe (4) e dall’Ex comando Bersaglieri. Successivamente, nei primi dell’800, quando il castello divenne carcere, il Palazzo del Capitano venne ampliato, così come nel 1835, con un volume simile a quello già esistente. Criticità riscontrate: Il compendio è sottoposto a vincolo di interesse culturale ex D.Lgs. 42/2004. Di • cattivo stato di manutenzione notevole pregio paesaggistico e archeologico è il parco circostante. • grande dimensione Il castello è rimasto fino ad ora separato dalla vita sociale della • presenza di un unico accesso città e dei suoi abitanti a causa dell’uso militare prima e del suo all’intero complesso abbandono poi. La valorizzazione del castello potrebbe assumere carattere Per la valorizzazione e significativo anche in una scala più ampia, di riqualificazione rifunzionalizzazione del compendio urbana e territoriale. statale, la DR ha intavolato una condivisione di intenti con il Comune di Gradisca, il Mibact e la Regione, per dare avvio al percorso di valorizzazione ex art. 3-bis del D.L. n. 351/2001 conv. dalla Legge n. 410/2001 e ss.mm.ii. 55 A G E N Z I A D E L D E M A N I O
COMUNE DI GRADISCA D’ISONZO Valorizzazione Caserma Toti – Bergamas Sindaco dott.ssa Linda Tomasinsig La caserma Toti - Bergamas è costituita da una vasta area pianeggiante di circa 50.700 mq di superficie, di forma pressoché trapezoidale, con ampi fronti sulle vie Papalina e Galilei, completamente recintata con strutture murarie ed elementi metallici, sulla quale, a partire dal secondo dopoguerra, fu realizzata l’importante struttura militare (dall’unione delle Caserme E. Toti e G. Bergamas) sede, da ultimo, del 5° Rgt. Artiglieria “Superga”. Sull’area sorgono numerosi edifici già adibiti a strutture militari (24 fabbricati aventi caratteristiche simili, 3 tettoie ed una cabina elettrica) che coprono una superficie di circa 13.400 mq con un volume f.t. di circa 89.000 mc. La caserma è situata a ridosso del centro storico e, pertanto, data l’ampia superficie fondiaria di cui dispone è di interesse strategico da un punto di vista urbanistico e sociale. Questa Direzione Regionale, con l’obiettivo di recuperare alla collettività delle aree militari dismesse, ha avviato una concertazione con l’Amministrazione comunale al fine di condividere i criteri di sostenibilità della valorizzazione del compendio. L’Amministrazione comunale ha dato impulso all’iter di Variante puntuale - n. 30 al PRGC – onde rendere possibile un intervento di rigenerazione urbana. Nell’ambito delle procedure previste per la formazione della Variante n. 30 al PRGC, in coerenza con le previsioni della Legge regionale del 23 febbraio 2007, n. 5, è stata avviata un’attività di concertazione tra la Direzione Regionale ed il Comune di Gradisca d’Isonzo, al fine di condividere i criteri di sostenibilità della valorizzazione del compendio. Criticità: •Tipologie immobiliari particolari •Stato di conservazione pessimo •Sfavorevole congiuntura del mercato immobiliare locale 56 A G E N Z I A D E L D E M A N I O
COMUNE DI MUGGIA Valorizzazione immobili pubblici Sindaco dott. Nerio Nesladek Nell’ambito delle procedure previste per la formazione del nuovo PRGC, in coerenza con le previsioni della Legge regionale del 23 febbraio 2007, n. 5, è stato avviato un tavolo tecnico per l’attività di concertazione tra questa Direzione Regionale ed il Comune di Muggia, al fine di condividere i criteri della valorizzazione di beni appartenenti al patrimonio dello Stato, e non più funzionali agli interessi istituzionali della Pubblica Amministrazione, da valorizzare attraverso il cambio di destinazione urbanistica. Gli immobili oggetto dell’operazione sono i seguenti: A fronte di tale valorizzazione è in previsione – ai sensi di legge - il a) Ex Caserma Carabinieri - Lazzaretto riconoscimento al Comune di un contributo compreso tra il 5% e il 15% del b) Ex Deposito militare di Monte San Giovanni - Aquilinia c) Ex Scuola elementare di Santa Barbara - Castellier ricavato della successiva vendita dei beni medesimi, anche mediante d) Ex Caserma Guardia di Finanza - Rabuiese l’acquisizione da parte dell’Ente Locale di quota parte dei seguenti immobili: e) Ex valico di Rabuiese 1) Stazione Autofiloviaria di Muggia; f) Ex Deposito carburante militare di Montedoro – Aquilinia 2) Parcheggio Palazzetto dello Sport di Aquilinia; g) Edifici di controllo al valico di Cerei 3) Galleria ex rifugio antiaereo di Muggia; 4) Ex Caserma Carabinieri - Lazzaretto. Criticità riscontrate: • Tipologie immobiliari particolari • Posizione geografica • Impossibilità destinazione residenziale 57 A G E N Z I A D E L D E M A N I O
COMUNE DI MONFALCONE Sindaco dott.ssa Silvia Altran Proposta Immobili 2015 – candidature presentate: il Comune di Monfalcone ha candidato un immobile del suo patrimonio Nuovo mercato coperto di Via della Resistenza – Monfalcone (GO) 58 A G E N Z I A D E L D E M A N I O
COMUNE DI CIVIDALE DEL FRIULI Sindaco dott.Stefano Balloch Accordo di Programma Agenzia del Demanio, Guardia di Finanza, ATER di Udine e Comune di Cividale del Friuli – Caserma Lanfranco Ministero dell’Economia e delle Finanze Guardia di Finanza L’accordo di programma stipulato, prevede la permuta di parte dell’area appartenete al compendio dell’ex caserma Lanfranco, in cambio della realizzazione ex novo, sulla porzione di area rimanente, di uno stabile da destinarsi a nuova sede della Guardia Di Finanza nell’ambito del territorio comunale di Cividale del Friuli. A seguito di incontri con la Regione FVG e con tutti i firmatari dell’accordo si è deciso di rimodularlo e di far entrare l’Ente Regionale tra i firmatari. La costruzione del manufatto sarà finanziata dalla Regione FVG e realizzata secondo le esigenze e necessità della G.D.F.. VANTAGGI DEL PROGETTO: 1) Riqualificazione di un’area statale in attuale stato di completo abbandono con la realizzazione di una nuova costruzione; 2) Eliminazione di una locazione passiva con conseguente risparmio di spesa. 59 A G E N Z I A D E L D E M A N I O
COMUNE DI TARVISIO Sindaco dott. Renato Carlantoni Nell’ambito dei recenti incontri tra l’Agenzia del Demanio e l’Amministrazione comunale è emersa la disponibilità del Comune ad avviare un percorso condiviso di valorizzazione degli immobili statali presenti sul territorio. A fronte di tale disponibilità saranno verificate le modalità e le procedure per garantire al Comune l’utilizzo degli immobili statali per i quali è stato manifestato interesse, per finalità istituzionali, alle migliori condizioni. A tale scopo, verrà costituito un tavolo tecnico con il Comune di Tarvisio. Immobili dello Stato da valorizzare UDB0124 – Caserma Agenti di Pubblica Sicurezza di via C. Augusto UDB0370 - Ex deposito materiali del Genio – Camporosso stazione ferroviaria UDB0541 - Caserma Alpini La Marmora – Tarvisio UDB0485 - Casermetta ex 623° Batteria Camporosso UDB0537 – Nuova Dogana Tarvisio Valico di Coccau 60 A G E N Z I A D E L D E M A N I O
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