COMUNE DI ARZERGRANDE - ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI Sezione di Padova - Centro Studi - Comune ...

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COMUNE DI ARZERGRANDE

           ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI
              Sezione di Padova - Centro Studi
            Gruppo Brigate Alpine Piove di Sacco
                        www.anapiove.it
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Assessore alla Cultura, Istruzione e Associazioni
           Teresina Ranzato
           “QUI SOSTA IN SILENZIO, MA QUANDO TI ALLONTANI PARLA”
           (Epitaffio sulla lapide a commemorazione di 20 bambini ebrei trucidati)
           Cari concittadini e concittadine, bambini e ragazzi: 27 gennaio 2021 GIORNATA
           DELLA MEMORIA. Ricorrenza Internazionale di commemorazione in memoria
           delle vittime della Shoah. L’ONU ha esortato, ed esorta, gli stati membri a
           sviluppare percorsi educativi per infondere la memoria della tragedia nelle
           generazioni future, sensibilizzare la società civile per impedire che il genocidio
           del passato si ripeta in futuro e perché, da questi tristi avvenimenti, si possano
           trarre nuovi insegnamenti. La nostra Amministrazione Comunale ha sempre
           dimostrato attenzione, sensibilità e consapevolezza sul valore dell’informazione
           pubblica e ha intrapreso ogni anno attività inerenti al tema poichè ricordare è un
           valore morale per offrire un contributo al rispetto e alla tutela dei Diritti Umani.
           Da cinque anni ormai, la collaborazione con il Gruppo Alpini di Piove di Sacco, ci
           ha visti protagonisti attivi nelle scuole e nel territorio per sottolineare la
           rilevanza della conoscenza della Shoah e delle leggi razziali affinché non si debba
           mai dimenticare questo momento drammatico del nostro passato. La Pandemia
           obbliga, ancora di più, ognuno di noi ad essere persona civilmente responsabile.
           Questo pensiero ci ha motivato a realizzare delle semplici ma importanti slides
           per entrare nelle vostre case e nei vostri cuori “in punta di piedi” convinti che
           “Un paese che ignora il proprio ieri non può avere un domani” (Liliana Segre).
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27 GENNAIO 1945 - 2021
Con queste brevi slides    GIORNATA
     ricorderemo tristi
  avvenimenti di non
                           DELLA
       molto tempo fa.     MEMORIA
       Lo facciamo per
       onorare le tante
    vittime di allora e,     Useremo un linguaggio
   soprattutto, perché         semplice, accessibile
     certi orrori non si        anche ai più giovani
          ripetano più.          per avviarli ad una
                             «conoscenza… che non
                                        dimentica»
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QUANDO?
Prima e durante la
seconda guerra
mondiale
(dagli anni ‘30 al 1945)
tante persone soffrirono
a causa delle
persecuzioni che le
privavano dei beni
posseduti, della libertà
ed anche della vita.

                           Rastrellamento - Vuol dire passare di casa in
                              casa e prendere tutti quelli che si trovano
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Dalla Germania, sotto il          CONTRO CHI?
          governo di Hitler, le
   persecuzioni si estesero, a
                    poco a poco,
    in tanti altri stati europei.
Queste persone discriminate
          erano handicappati,
      mendicanti, vagabondi,
zingari, oppositori politici del
governo, testimoni di Geova,
        omosessuali ed ebrei.

                                                        Una carovana di zingari

                                    Persecuzioni vuol dire compiere una serie
                                            di azioni a danno di altri per odio
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1. prima lettura

Letture tratte dal libro di
Emanuela Zuccalà
 “Sopravvissuta ad Auschwitz –
Liliana Segre Una delle ultime
testimoni della Shoah”
Liliana Segre, oggi senatore a
vita, visse la seconda guerra
mondiale e la Shoah dagli otto
ai quindici anni.
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DOVE?
La Germania fu la
prima ad applicare
le “leggi razziali”,
seguita poi dai suoi
alleati, tra cui
anche l’Italia.

                        Per leggi razziali si intendono leggi basate su un principio di
                       discriminazione. L'espressione viene generalmente usata per
                          indicare: le leggi razziali naziste promulgate in Germania a
                       partire dal 1933, le leggi razziali fasciste, promulgate in Italia
                                                                         nel 1938-1939.
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Trieste - Piazza Unità d’Italia: la targa sul selciato che
                           ricorda il 18 settembre 1938
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COSA
PREVEDEVANO
QUESTE LEGGI?
 Erano rivolte
 prevalentemente
 contro gli ebrei.
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ED
   INOLTRE
All’inizio il loro
scopo era quello di
rendere la vita
impossibile alle
persone “sgradite”
che dovevano
diventare
“invisibili” .
Tutti gli ebrei
      dovevano
     addirittura
autodenunciarsi
  presso i propri
      comuni di
      residenza.
LA STELLA
 Chi apparteneva alle categorie
  di persone oggetto delle leggi
  razziali, doveva applicare una
stella con un colore particolare
 sul proprio vestito, perdeva la
 sua casa, tutto ciò che aveva, i
      suoi amici, non poteva più
       studiare ed era ridotto in
                        povertà.

                                    La stella gialla indicava le persone
                                                     di religione ebraica
Contrassegni razziali
2. seconda lettura
I CAMPI DI STERMINIO
      Con il passare del tempo
       queste persone furono
   rinchiuse in appositi campi
    detti “campi di lavoro o di
    sterminio” il cui scopo era
            quello di eliminarle
 fisicamente senza eccezioni.

                                                                        Ecco come viaggiavano

                       I forni crematori servono per bruciare le salme. Nei campi di sterminio
                                funzionavano per bruciare le persone uccise nelle camere a gas
FABBRICHE DI MORTE
      Diversamente dai
                 campi di
  concentramento, che
               servivano
  principalmente come
 campi di detenzione e
    di lavoro, i campi di
 sterminio erano quasi
 esclusivamente vere e
  proprie “fabbriche di
                  morte”.
                            Impossibile scappare
Vestizione

                          Uccisioni
Vita nelle baracche
COME
SI MORIVA?
Nei campi si moriva
nelle camere a gas,
per la fame o il freddo,
per il troppo lavoro,
giustiziati dai nazisti,
vittime di esperimenti
medici, uccisi con il
gas, a causa di torture
e alla fine nessuno
doveva sopravvivere.

                           Accanimento sui deportati: tutto era permesso
GLI EBREI                       Gli ebrei erano anche ritenuti gli
                                  "assassini di Cristo", inviati dal
    In modo particolare gli               diavolo e praticanti arti
    ebrei furono quelli più                               magiche.
                perseguitati.
 I tedeschi consideravano
     gli ebrei una razza che
           aveva lo scopo di
      dominare il mondo e,
 quindi, rappresentava un
    ostacolo per il dominio
                     ariano.

                                        Anche i bambini minacciati coi fucili
3. terza lettura
Gli ebrei chiamarono queste
                                            uccisioni “shoah” che
SHOAH                                       significa: distruzione,
                                                         sterminio.

Ne furono uccisi circa
           sei milioni.
 C’era addirittura un
 campo di sterminio
             riservato
      esclusivamente
          ai bambini.

         Non più liberi di correre
                         e giocare
Gli ebrei sono un popolo che
             crede nell’Antico
     Testamento; il loro libro
sacro è la Bibbia, osservano i
      Dieci Comandamenti e
      credono in un solo Dio.
    Oggi vivono nello stato di
 Israele costituito dopo la 2^
     guerra mondiale (1948).

                                               La città più importante di Israele è Gerusalemme

                          Ci sono comunque ebrei sparsi per tutto il mondo che continuano a
                                    praticare la loro religione e pregano nella lingua ebraica.
Nello stato di Israele anche
    oggi la vita non è facile a
causa delle tensioni politiche
   e religiose. L’attenzione è
       sempre alta poiché gli
    attentati sono frequenti.

      Il servizio militare dura tre
   anni per gli uomini e due per
       le donne. Anche i giovani
    sono addestrati all’uso delle
      armi e ogni capofamiglia è
                           armato.

                 Addestramento in Israele
ANCHE IN ITALIA
    Anche dall’Italia,
  dall’ottobre 1943 al
   febbraio del 1945,
 furono deportati nei
   campi di sterminio
   nazisti più di 7.000
         ebrei italiani.

                           5.969 furono uccisi, 837 sopravvissero
                               e di oltre un migliaio non si seppe
                                                         più nulla.
4. quarta lettura
A ROMA
Rastrellamento degli
ebrei di Roma > 16
ottobre 1943.
1023 deportati furono
avviati ad Auschwitz.
Soltanto 16 di loro
sopravvissero allo
sterminio (15 uomini e
una donna, Settimia
Spizzichino morta nel
2000). Nessun
bambino tornò.           Rastrellamento nel ghetto di Roma
Principali campi di concentramento in
             RICORDIAMO PER NON                              Italia:
             COMMETTERE PIÙ GLI            •      Risiera San Sabba
                 STESSI ERRORI             •        Fossoli

                                           •        Bolzan

                                           •        Ferramonti

                                           •        Borgo S. Dalmazzo

                                           •        Vò Vecchio

Villa Venier a Vò Vecchio sede del campo
I GIUSTI
                                Uno di questi fu Giorgio Perlasca,
                                 sepolto a Maserà di Padova, che
                                     salvò circa 5.200 ebrei dalla
                                  deportazione. Anche a Padova,
                                    accanto al Tempio Nazionale
                                       dell’Internato Ignoto, c’è il
                                              Giardino dei Giusti.

Ci furono tuttavia molte
persone che, con grande
pericolo per la loro vita,
aiutarono parecchi ebrei a
fuggire dalla morte.
Queste persone furono
chiamate “i Giusti”.
                             Giorgio Perlasca
                                1910-1992
5. quinta lettura
27 gennaio
      GIORNATA DELLA MEMORIA
     QUESTO GIORNO
              RICORDA
        IL 27 GENNAIO
    DEL 1945 QUANDO
I CANCELLI DEL CAMPO
      DI STERMINIO DI
  AUSCHWITZ FURONO
            ABBATTUTI

                                                             L’ingresso di Auschwitz

                   I soldati russi furono i primi ad arrivare e trovarono dappertutto
                        cataste di morti: non capivano cosa poteva essere successo.
La vita di tutti i giorni è terminata per sempre
6. sesta lettura
In questo giorno, tutto il mondo
                           è invitato a ricordare ed a
                    riflettere affinché non possano
                           più accadere orrori simili.
                           Dedichiamo anche noi un
                   momento di silenzio alle troppe
                               vittime di quell’orrore.
Quanti innocenti
UN PAIO DI SCARPETTE ROSSE
C’è un paio di scarpette rosse         ma il suo pianto lo possiamo
numero ventiquattro                    immaginare
quasi nuove:                           si sa come piangono i bambini
sulla suola interna                    anche i suoi piedini li possiamo
si vede ancora la marca                immaginare
di fabbrica “Schulze Monaco”.          scarpa numero ventiquattro
C’è un paio di scarpette rosse         per l’eternità
in cima a un mucchio                   perché i piedini dei bambini morti
di scarpette infantili                 non crescono.
a Buckenwald                           C’è un paio di scarpette rosse a
erano di un bambino di tre anni e      Buckenwald
mezzo                                  quasi nuove perché i piedini dei
chi sa di che colore erano gli occhi   bambini morti
bruciati nei forni                     non consumano le suole.

                                       Joyce Lussu

                        Come possiamo non soffermarci su queste parole?
COMUNE DI ARZERGRANDE E ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI
                           per la Giornata della Memoria

                                        Centro Studi
                                        Sezione di Padova
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