COME RIPARTIAMO ? - Daniele Tacchini - CSI
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PREMESSA Un anno di distanza dai campi di gioco. 23 febbraio 2020 : primo lockdown Primi di giugno : possibile ripresa con distanziamento 11 luglio : riapertura all’attività di contatto Metà ottobre : nuovo lockdown A oggi (16 aprile 2021) : solo qualche sporadica riapertura, ma senza possibilità di attività di contratto (escluse le squadre iscritte ai campionati di preminente interesse nazionale) COME GESTIRE I GIOCATORI ALLA RIPRESA DELL’ATTIVITA’ ?
ANALISI INIZIALE Prima di intraprendere un viaggio, è sempre opportuno studiare il percorso e tutte le sue sfaccettature. -Si sono allenati da soli durante questo periodo ? -Cosa hanno fatto ? -Hanno fatto qualcosa con il pallone, anche da soli ? -Sono aumentati di peso ? -Quando ricomincia l’attività agonistica (campionato) ? Tra quante settimane ? -Quanti allenamenti possono fare da adesso alla ripresa del campionato?
CONDIZIONE ATLETICA E’ quella più “pericolosa” e difficile da ritrovare. -Gruppi eterogenei per condizione -Tempi ristretti e spesso post lavoro -Status di non professionisti (soprattutto a livello atletico) -Attività a secco o con palla ? -Forza, resistenza o velocità ? -Possibili infortuni -Stretching statico o dinamico, scarico colonna, mobilità
CONDIZIONE TECNICA E’ quella più semplice da ritrovare. -Il livello tecnico dopo poche sedute lo si ritrova facilmente, soprattutto se associato a una condizione fisica in crescita -Tecnica di base o tecnica applicata ? -Tecnica individuale o tecnica di gruppo ? -Uso della tecnica come recupero dalla parte atletica o per allenare la parte atletica ? -Quanto tempo dedicare alla tecnica ? -Rondos o torelli ?
CONDIZIONE TATTICA E’ quella che più di tutte si trova, solo giocando. Più partite in allenamento faccio e più arrivo alla condizione tattica (ai sincronismi di gioco), prima -Partite ombra ? -Attacco contro difesa ? -Partite a tema ? -Giochi di posizione ? -Uso dei jolly
CONDIZIONE PSICOLOGICA E’ la fase più “delicata” e nascosta. Conta molto la fase iniziale di verifica di come ognuno ha vissuto questo periodo: -Lavoro ? -Famiglia ? -Covid vicini ? -Lutti ? -Paura contagio ? Tutte queste condizioni, potrebbero provocare, magari dopo una o più settimane : apatia, iperattività, scatti di ira e rabbia, sindrome da sopravvissuto, ecc. NON SOTTOVALUTATE NESSUN SEGNALE ANOMALO !
COSA AVVIENE NELL’ORGANISMO UMANO QUANDO E’ SOTTOPOSTO A UNO STRESS La supercompensazione è quindi la risposta fisiologica all’alterato equilibrio da parte di uno o più stimoli allenanti lo stress. Si attiva subito appena iniziato il riposo/recupero e perde la sua efficacia in 48/72 ore. Con l’allenamento si tende a instaurare il ciclo ADATTAMENTO-RISPOSTA ai carichi e allo stress attraverso adeguati stimoli (esercizi) che dovranno risultare quantitativamente e qualitativamente equilibrati. Occorre prestare particolare attenzione ai giusti periodi di recupero, è in questa fase che l’organismo ripristina le riserve energetiche.
COSA AVVIENE NELL’ORGANISMO UMANO QUANDO È SOTTOPOSTO A UNO STRESS Per poter migliorare le capacità dell’atleta, quindi è indispensabile predisporre l’allenamento successivo al culmine del periodo di esaltazione, cioè quando la supercompensazione è massima. Periodo di riposo insufficiente. La capacità di prestazione subisce una Periodo di riposo ottimale. Il massimo adattamento si ottiene applicando il nuovo flessione. stimolo al culmine della fase di supercompensazione. Se il carico di allenamento è eccessivo e non viene compensato da un adeguato periodo di recupero, si crea un pericoloso stato di sovrallenamento, con declino o ristagno prestativo.
QUANDO COME PERCHE’ • Nell’organizzazione settimanale conviene mettere sempre, a inizio settimana attività legate a FORZA e RESISTENZA, e alla fine VELOCITA’. La RAPIDITA’ andrebbe allenata sempre, anche come forma di scarico, ma in particolare nell’imminenza della gara. •L’allenamento di FORZA e VELOCITA’ sono da inserire a inizio allenamento, dopo un opportuno riscaldamento, perché necessitano muscolatura calda ma non stanca. Questo per atleti dilettanti o comunque poco-medio allenati. Per atleti discretamente o ottimamente allenati, è possibile allenare qualche volta la forza anche l’allenamento prima della gara. •La RESISTENZA invece sarebbe opportuno allenarla a muscolatura già affaticata, proprio per stimolare il processo resistente, anche mentalmente. Potrebbe essere un’idea inserirla a fine allenamento, prima o dopo la partita libera, cosa che va però spiegata ai giocatori. In questo modo muscoli e mente, rimarranno fresche per le proposte tecnico e tattiche. •Quando si eseguono esercitazioni di FORZA, è bene trasformare sempre e subito in VELOCITA’. Dopo ad esempio una sequenza di balzi, subito va inserito uno scatto di 10-15 mt con rallentamento leggero sul finale. dopo le serie di forza, va poi curata con attenzione la fase di scarico della colonna, con proposte opportune. •Al fine di evitare pericolosi infortuni, magari legati a una non precisa capacità di trasmettere ai giocatori la corretta postura, è meglio sviluppare le proposte sulla FORZA attraverso proposte di cambi di direzione o di senso (es. navette) piuttosto che pliometriche (balzi, ostacoli, ecc.). Anche in considerazione del fatto che le prime, sono più vicine all’attività di gioco. •Lo stretching è un’attività statica, sarebbe opportuno, oltre che conoscere bene la tecnica, utilizzarlo prima o dopo l’allenamento in ambiente e condizioni idonee (caldo, rilassato, con posture di almeno 30”). Nel caso di attività che invece devono mantenere la muscolatura elastica e pronta, per allenamento o gara, meglio ricorrere allo stretching dinamico, con posture opportune ma elastiche, di 4-5” per poi assumere una nuova postura. La muscolatura non va quindi “addormentata” come nel caso dell’allungamento pre allenamento/gara o del relax post allenamento/gara.
Fase OBIETTIVO : Si consiglia un’attività soft, che rispetti le logiche di stare in gruppo, di scambiarsi la palla, di scaricare le tensioni e inserire nel iniziale contesto qualche mezzo calcistico. Torello “classico” Torello con uno spazio da Torello “classico” con 2 interni occupare dopo il passaggio Torello con passaggio Torello BRASILIANO tenendosi per mano Torello tenendosi per colore alternato o con corda, ma in movimento mano o con corda ATTENZIONI : 1) iniziare con corsa lenta e mobilità, senza fretta di accelerare, soprattutto i primi giorni . Nei successivi inserire allunghi e parti di forza (vedi indicazioni atletiche) 2) meglio due “torelli” che uno solo (l’unione fa la forza), 3) iniziare con gioco di squadra (14>2), poi dividere due gruppi (6>2 e 6>2) ruotare il “torello” dopo massimo un minuto, per evitare eccessivi affaticamenti o peggio sminuire chi riesce meno.
Fase OBIETTIVO : Si consiglia un’attività soft, che rispetti le logiche di stare in gruppo, di scambiarsi la palla, di scaricare le tensioni e inserire nel iniziale contesto qualche mezzo calcistico. Calcio tennis tradizionale (torneo) Calcio tennis condizionale : tocco o Calcio tennis pensante : giocatore dietro la linea di meta avversaria, se gli aggiro il cono dopo il rilancio nel campo si passa la palla, può tirare nella avversario. VAR ci si scambia di linea o porticina al volo (acrobazia) ruolo (tipo pallavolo) a ogni rilancio ATTENZIONI : 1) verificare le abilità dei giocatori e al limite inserire regole semplificate (doppio rimbalzo, possibilità di usare in un salvataggio anche le mani (soprattutto per i portieri) 2) con rete alta (sopra i 70/80 cm) si lavora maggiormente sulle traiettorie ed è più lento e accessibile, con rete bassa invece si favoriscono schiacciate (più veloce) e conseguente innalzamento della competizione (chiaramente da filtrare se eccede)
Fase OBIETTIVO : Si consiglia tecnica ma anche di tattica a piccoli gruppi. Mini partite, magari a torneo, per ritrovare affinità di coppia o terne e contemporaneamente centrale portare avanti la condizione (agire su SPAZI e TEMPI) Mini partite 2vs2 a torneo (ogni 5’ cambio avversari) con obiettivi realizzativi diversi (due o quattro porte, guida in meta, coni da abbattere, ecc.) ATTENZIONI : 1) è pensabile alternare una mini partita a una fase “a secco” (es. mini partita 5’, 1 serie di 5/6 balzi x 2 o 3 ripetizioni, su ostacoli alti 30/50 cm con scatto finale e scarico colonna; mini partita con cambio avversario 5’, ecc.)
Fase OBIETTIVO : un’alternativa alle minipartite possono essere le situazioni attacco contro difesa. È necessaria una muscolatura calda ma non stanca e un buon grado centrale di attenzione. Alzare l’intensità progressivamente anche con competizioni tra gruppi ATTENZIONI : 1) servono momenti di alta intensità (10’ massimo) con pause per indicazioni e correttivi tattici (o difesa o attacco, non tutte e due) di 3-4 minuti. A ogni ripresa si può cambiare il gruppo dei difendenti (tutti fanno tutto, così distribuiscono il carico fisico equamente) oppure solo alcuni (lavoro più specifico sulla tattica di squadra con le “riserve o alternative”) oppure si cambia modulo difensivo o offensivo (lavoro su tattica collettiva di squadra o di avversario)
Fase OBIETTIVO : ritrovare il gusto partita con qualche indicazione o tema specifico, ma con la possibilità di interpretare e essere nuovamente al finale centro dello sport. 4>5
Fase OBIETTIVO : ritrovare il gusto partita con qualche indicazione o tema specifico, ma con la possibilità di interpretare e essere nuovamente al finale centro dello sport. 2>2 su 3 settori + 2 jolly laterali In ogni settore si disputa un 2>2 con la regola che il jolly passa sempre nel settore da cui ha ricevuto (se è nel 3^, cioè quello di attacco, esegue un cross). I giocatori invece non possono scavalcare con i passaggi, la zona per passare ai compagni (ossia la palla deve sempre essere toccata dai centrocampisti). NOTA : Lo smarcamento è determinato dal fatto che in ogni zona del campo ci sono tutti duelli con l’appoggio dei jolly e il sostegno dei portieri. ATTENZIONI : 1) lo spazio da utilizzare deve creare quella che viene detta “INTERFERENZA CONTESTUALE” ossia la giusta pressione che porta a un’iniziale difficoltà ma che, con il tempo e le ripetizioni, determinerà il miglioramento 2) la scelta di partite a settori, è volta al ritrovare il senso della posizione e del ruolo. Curare che non venga interpretata come un ritorno “in prigione”, pertanto, variare spesso i ruoli e prevedere palloni buttati dal mister (ne caso di ragazzi pochi utilizzati nel gioco) oppure la possibilità che ci si possa muovere da un settore all’altro, attraverso regole speciali (guida per conquistare, scarico dell’attaccante, numero di passaggi corretti nel proprio settore, ecc.)
Partita OBIETTIVO : sfogarsi, tenere tutta la rosa sul filo e permettere a tutti di disputare sempre una partita per tenersi pronti per la gara ufficiale. libera ATTENZIONI : 1) dedicare almeno 20/30’ alla partita finale. Agire sulle dimensioni se si vuole incrementare la componente atletica. 2) durante questa fase si può provare anche qualche palla inattiva (non in forma statica, ma giocando) 3) prima o dopo questa fase si può pensare di sviluppare il lavoro sulla resistenza (chiaramente preparare mentalmente i giocatori alla cosa)
Grazie per l’opportunità ….è stato un privilegio Daniele Tacchini Cell. +39 347 23 09 378 daniele.tacchini@libero.it
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