Chi guadagna col coronavirus? I soliti noti. Alberto Rovis - Altreinfo

Pagina creata da Samuele Iorio
 
CONTINUA A LEGGERE
Chi guadagna col coronavirus? I soliti noti. Alberto Rovis - Altreinfo
Chi guadagna col coronavirus?
I soliti noti. Alberto Rovis
Il primo marzo 2020 le borse mondiali, a causa delle
speculazioni che si erano scatenate ovunque nel mondo, hanno
bruciato 6.000 miliardi di dollari in una sola settimana.

                 https://www.ilsole24ore.com

In realtà il peggio doveva ancora venire. In Italia le perdite
più grosse si ebbero nelle sedute di metà marzo, quelle in cui
Raffaele Jerusalmi lasciò aperte agli speculatori le porte
della borsa valori.

Le perdite complessive in borsa
Cerchiamo di capire, sulla base dei dati disponibili, quali
saranno le perdite globali in borsa e chi ci guadagna.

A fine 2019 la capitalizzazione mondiale di tutte le borse era
di 85.000 miliardi di dollari.
Chi guadagna col coronavirus? I soliti noti. Alberto Rovis - Altreinfo
https://www.wallstreetitalia.com

Se ipotizziamo una perdita complessiva prudenziale del 30%,
inferiore a quelle che si ebbero nel 2008 e nelle altre grandi
crisi finanziarie del passato, possiamo ipotizzare che per
fine anno le perdite in borsa ammonteranno a 26.000 miliardi
di dollari, vale a dire il 30% della capitalizzazione
complessiva riferita al 31 dicembre 2019.

La domanda cui cercheremo di dare risposta è la seguente:

   “Tutti perdono o qualcuno ci guadagna?”

Chi si arricchisce col coronavirus?
Quando si dice “la borsa ha perso 10.000 miliardi”, o “ha
bruciato 10.000 miliardi”, come si usa in gergo borsistico, si
dice una verità parziale.
L’affermazione è vera quando il prezzo cala perché nessuno
   vuole comprare quelle azioni. Il mercato è come paralizzato
   ed il loro prezzo quindi crolla.

Ad esempio, ho un’azione che vale 1.000 euro, ma nessuno la
vuole, sono costretto a venderla a 600 euro e questo è il suo
nuovo valore, c’è stata una perdita secca di valore di 400
euro. Sono stati “bruciati” 400 euro.

   L’affermazione è falsa quando il prezzo cala perché c’è
   stata una speculazione. In questo caso, soprattutto quando
   ci sono le vendite allo scoperto, la perdita di valore
   delle azioni si trasforma in ricchezza, sotto altra forma.

Ad esempio, gli speculatori vendono allo scoperto (vendono
quindi cose che non hanno) una marea di azioni che valgono
1.000 euro generando il panico tra i risparmiatori, quando il
prezzo scende a 600€ comprano le azioni che avevano in
precedenza venduto allo scoperto. In questo caso la borsa ha
perso 400€, le azioni valgono ora 600€, ma gli speculatori
hanno guadagnato 400€, vale a dire la differenza tra il prezzo
di vendita (1.000€) e il prezzo d’acquisto (400€).

   In questo caso la ricchezza non è stata bruciata, ma è
   passata di mano.

Quindi, in presenza di speculazione, dire che la borsa ha
bruciato 10.000 miliardi di ricchezza è fuorviante, serve
soltanto a gettare una copertura mediatica alla finanza
predatoria. Infatti, la parola “bruciare” fa pensare che
quella ricchezza è perduta, nessuno ha guadagnato.

Per quanto ci riguarda, il calo della borsa italiana di metà
marzo era dovuto soprattutto a vendite allo scoperto, quindi
era di tipo speculativo.

   Si è trattato di una razzia.

La finanza globalista apolide si è organizzata e sincronizzata
in modo esemplare per condurre una straordinaria operazione
speculativa a livello planetario. I guadagni della
speculazione, soldi veri sottratti al risparmio, possono
essere ora reinvestiti nell’acquisto di aziende quotate in
borsa, ma a prezzi di saldo.

   Sono stati sottratti migliaia di miliardi ai risparmiatori
   ed all’economia produttiva, un vero e proprio furto
   legalizzato. Inoltre, la finanza apolide reinvestirà il
   maltolto nel riacquisto di azioni a prezzi di saldo.

Le imprese, dopo la crisi, riprenderanno il loro percorso di
crescita, facendo sì che la finanza guadagni due volte, una
prima volta grazie alla speculazione ed una seconda volta
grazie alla ripresa economica.

Il coronavirus ha messo in ginocchio le economie del mondo, ma
la finanza apolide parassitaria si arricchisce sempre e
comunque.
La storia si ripete
Nei libri di storia leggiamo questo:

 “La crisi del 1929 ha provocato il crollo dell’economia
 mondiale e l’impoverimento generale di tutta la popolazione
 del pianeta”.

Questo è quello che ci raccontano. Nella realtà si è
verificato un immenso travaso di ricchezza, dai poveri e dalla
classe media, verso i ricchi. La stessa situazione si sta
verificando oggi.

   Dal punto di vista della finanza questa crisi è stata
   soltanto una predazione globale.

Chi guadagna quindi in questo disastro planetario?

La storia si ripete. Possiamo fare molti nomi, ma ci sembra
inutile.

   Sono gli stessi predatori del 1929.

Ormai i loro nomi dovremmo conoscerli a memoria.

Nulla di nuovo sotto il sole.

di Alberto Rovis

Fonte: www.altreinfo.org

                                ***
***

Le bufale del FMI: PIL italiano a -0,6%. Alberto Rovis

Terrorismo e manipolazione mediatica: L’OMS è preoccupata per
l’Africa sub-sahariana. Alba Giusi

La censura e la limitazione della libertà d’informazione sono
alle porte? Elena Dorian

Il Re è nudo. Fulvio Grimaldi

Viviamo in una società che ci condanna a vivere in un perenne
stato di paura e di insicurezza. Giorgio Agamben

Qualcosa non quadra. Giorgio Morganti

Contagio. Giorgio Agamben

Corona-rebus. E’ come battersi contro Terminator pensando di
farla franca. Alba Giusi
A novembre 2019, Bridgewater scommette 1,5 miliardi sul
crollo delle borse di marzo 2020. Alberto Rovis

Jerusalmi apre ancora le porte ai lupi che entrano in Borsa e
depredano i risparmiatori. Alberto Rovis

L’Europa ci autorizza a indebitarci, ovvero ci dà in pasto al
Leviatano della finanza. Alberto Rovis

Telegramma Zimmermann: come il sionismo internazionale fece
entrare in guerra gli Stati Uniti. Paolo Germani

                            ***
Puoi anche leggere