"CHE FINE HA FATTO L'ORGANO DELLA QUERCE?" - Barnabiti
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«CHE FINE HA FATTO UNA PAGINA DI CRONACA FAMILIARE L’ORGANO DELLA QUERCE?» Da dieci anni è felicemente collocato nella chiesa parrocchiale dedicata a San Francesco d’Assisi in Genova-Pegli. E` da tempo che pensavo di È chiaro che la notizia della vendi-l’orientamento alla vendita e nel ti- scrivere qualche riga in meri- ta dell’organo, senza pensare ad una more di una sua sconsiderata desti- to all’organo della cappella sua eventuale collocazione almeno nazione, senza perdere tempo avevo dell’ex Collegio Alla Querce in Firen- in un’altra chiesa della Congregazio- pensato di contattare direttamente ze, sollecitato soprattutto dalle mol- ne, ad esempio in quella nuova di l’amico d. Pietro Cattaneo, parroco teplici domande di alcuni amici or- Varsavia con le dovute modifiche, ri- della parrocchia di s. Francesco d’As- ganisti, organari e organologi che manendo così “in casa”, mi aveva al- sisi nel Quartiere Giardino di Geno- avevano avuto modo di suonarlo, quanto amareggiato. Nonostante la va-Pegli, balenandogli la possibilità ascoltarlo e apprezzarlo e me di arredare e arricchire la sua ne chiedevano notizia press’a bella chiesa moderna di un or- poco con un’espressione che gano di indiscussa qualità, corrisponde a quella del titolo giacché ne era ancora priva. dell’articolo che ben le racco- Ricordo molto bene che la glie tutte, giacché era girata la proposta venne accolta imme- voce, e sta ancora girando, diatamente e con vera letizia, della sua vendita o addirittura quasi riconoscendo in essa svendita: «Che fine ha fatto un segno della divina provvi- quell’organo singolare, primo denza. In seguito ad un accu- organo meccanico moderno rato sopralluogo di d. Pietro a di Firenze e della Toscana?». Firenze nella cappella della Querce e verificate le buone una vendita condizioni dello strumento, e una nuova destinazione oltre che la convenienza del- l’occasione offerta, quell’orga- La risposta è semplice. È sta- no di effettivi 20 registri reali è to messo in vendita dall’ammi- stato acquistato dalla parroc- nistrazione della Provincia Ita- chia con regolare atto il 21 di- liana Centro-Sud nell’anno cembre 2004 per l’ammontare 2004, in seguito alla chiusura di 40.000 Euro. Pensando al sofferta ma improrogabile del- costo di un solo registro, che lo storico Collegio Alla Quer- oggi ammonterebbe tra gli ce, per i motivi a tutti noti e 8000 e i 9000 euro, immagino che tuttora preoccupano non lo stupore di chi apprende e pochi Ordini e Congregazioni, valuta la notizia di quella ven- soprattutto in Italia, a proposi- dita che effettivamente ha tut- to delle scuole paritarie. Non to il sapore di una svendita. è il caso che mi soffermi su L’organo è stato smontato e questa triste realtà che, nono- prelevato dalla ditta “Tamburi- stante tutto, ci si augura non il M° Alessandro Esposito all’organo nel giorno ni” per una doverosa revisione debba aggravarsi, ma possa ri- dell’inaugurazione generale nella propria sede e solversi positivamente e aprire in seguito trasferito e rimonta- uno spiraglio di ripresa a beneficio distanza che mi tratteneva altrove, lo to nella chiesa attuale, con un’unica della scuola cattolica. Ma intanto il ritenevo infatti quasi una mia creatu- aggiunta di carattere estetico, proget- Collegio alla Querce è stato chiuso e ra e sapevo almeno dove era colloca- tata a completamento del corpo del alienato. Di conseguenza non era to, rivedendolo sempre nel coretto Pedale, di cinque canne in rame che, conveniente che anche l’organo finis- della cappella e riascoltandone den- inserite nella debita cornice, richia- se nella polvere del tempo, dimenti- tro l’inconfondibile voce. Per non ri- mano quelle delle due torri del Gran- cato e inutilizzato, in preda alle ra- schiare di perderlo di vista definitiva- d’Organo. L’intero strumento è stato gnatele delle incerte assegnazioni, e mente e non interromperne il rappor- coperto accuratamente da uno strato pertanto è stato venduto. to affettuoso, dato ormai per certo ligneo protettivo che effettivamente Eco dei Barnabiti 1/2014 37
UNA PAGINA DI CRONACA FAMILIARE concorre a rendere il suono meglio accompagnando le celebrazioni dei monica, oltretutto in un contesto di orientato verso l’assemblea, più uni- diversi tempi liturgici con adeguate ar- unanime apprezzamento. Dalla co- to, amalgamato e vigoroso. monie. Oltretutto la parete di fondo, munità parrocchiale è considerato un completamente rivestita da quadrelli autentico gioiello e soprattutto d. S. Francesco in Pegli di legno non solo per una funzione Pietro ne è francamente fiero! estetica, ma anche per assolvere ad Quanto alla nuova chiesa dedicata a qualche nota storica s. Francesco nel Quartiere Giardino di Pegli, sede dell’omonima parrocchia L’organo era stato voluto dalla co- eretta dal card. Giuseppe Siri con de- munità barnabitica fiorentina per la creto del 4 ottobre 1962, è stata pro- cappella pubblica del Collegium San- gettata e costruita dall’Ing. Orazio Ba- ctae Mariae ad Quercum, mentre era gnasco, coadiuvato dall’Arch. Giusep- rettore il p. Bruno M. Caporali, vice- pe Fortunato. Sarà lo stesso Cardinale rettore del convitto il p. Giovanni M. a “consacrarla” il 24 aprile 1965, co- Caldiroli e vicerettore dell’esternato me risulta dalla targa bronzea posta al- il p. Giuseppe M. Moretti. Il sotto- l’ingresso. La sua forma ellissoidale, ri- scritto vi era stato destinato da poco, coperta come da un grande mantello giunto dalla comunità della basilica ondulato, intende richiamare la tenda di s. Paolo Maggiore in Bologna. L’in- di Dio collocata tra le case degli uomi- tento dei confratelli era quello di la- ni. I dodici punti di sostegno disposti a sciare nella cappella un significativo raggio attorno all’abside richiamano i ricordo del XXV° dell’ordinazione dodici Apostoli radunati attorno al Cri- sacerdotale del p. Caporali, celebrato sto, luce del mondo (cfr.Gv 8,12). Dal- nel 1967. Convinti sostenitori del- l’ampio lucernario di 7 mt. di diame- l’iniziativa erano, col sottoscritto, il tro, posto a 17 mt. di altezza, scende p. Ernesto M. Carcano e in particola- infatti sull’altare un’abbondante luce, re il p. Caldiroli e il p. Moretti che come una cascata, che educa a con- erano riusciti a coinvolgere anche gli vergere l’attenzione sul Cristo e a risa- alunni convittori e gli alunni esterni lire alla fonte d’origine della grazia l’organista don Luigi Sessa con le loro famiglie nella raccolta di che salva illuminando e corroborando: contributi a favore della realizzazio- lo sguardo è attratto sia dalla centralità ne dell’opera tanto desiderata, ri- dell’unico altare, sia dal grande Croci- una funzione acustica, sembra quasi scuotendo l’entusiastica partecipa- fisso ligneo (opera di Stelvio Pestelli) che sia stata progettata e realizzata zione di tutti. che domina l’assemblea dal catino ab- proprio per accogliere il “nostro” or- A me venne affidato dai confratelli sidale e ricorda ai fedeli il suo amore e gano e renderne la voce ancora più della comunità il compito di pensare la sua divina presenza di Risorto nella chiara e pulita nelle sue intonazioni all’intero progetto di uno strumento Parola e nel Sacramento custodito nel spiccate e scintillanti, a favore quindi che in pochi mesi osai proporre in li- prezioso tabernacolo posto ai suoi pie- delle sue schiette sonorità. nea di massima come “originale”, di. La Via crucis marmorea (opera di unico e non “a stampa”, ma nuovo e Adolf Wallazza) disposta frontalmente più vivo che mai moderno nel senso dell’aggiorna- introduce all’altare e ne mette in risal- mento nell’arte organaria, sia dal to l’aspetto sacrificale e conviviale. Si Tornando alla domanda relativa al- punto di vista architettonico o esteti- tratta complessivamente di una magni- la “fine” dell’organo in questione, ri- co, cioè della “cassa lignea” o mobi- fica ed essenziale catechesi visiva che spondendo intendo cogliere l’occa- le contenitore da collocare nel coret- invita all’adorazione del mistero. L’au- sione per ripercorrerne brevemente to sovrastante l’ingresso della cappel- la sacra ha una superficie di 702 mq. e la storia, anche per non perderne la la, sia soprattutto dal punto di vista un diametro di 39,80 mt: può acco- memoria e per evidenziare le qualità della delicata disposizione fonica, gliere 1200 persone. di uno strumento davvero particola- che fosse proporzionato all’ambiente re, purtroppo non più “nostro”, sed e adatto al fine liturgico in particola- la diaconìa dell’organo semper in corde meo! Innanzitutto, re ed eventualmente anche concerti- come ho tenuto a dimostrare, non ha stico. Ma quale era esattamente il ti- L’organo, anche esteticamente bello fatto una brutta fine, non è morto, po di organo “nuovo e originale” che a vedersi, come risulta dalle numerose ma vive ancora, anzi, gode di ottima si voleva realizzare? dichiarazioni raccolte, a motivo della salute, è gelosamente custodito con Dopo una serie di proposte, verifi- sua articolazione planimetrica ad an- ogni cura e valorizzato, è intatto in che, suggerimenti, consultazioni di golo è stato adeguatamente collocato ogni sua parte, è regolarmente accor- esperti, disegni, discussioni e labo- nell’ampia zona presbiterale alla sini- dato e pare suonare o cantare addi- riose fasi di studio, si era optato per stra dell’altare; non disturba affatto, rittura meglio di prima, risuonando uno strumento che corrispondesse ai ma piuttosto rimane sempre disponibi- in uno spazio più ampio e acustica- sistemi costruttivi e alle risorse sono- le a offrire il suo servizio a sostegno mente adeguato alla percezione di re delle migliori tradizioni organarie del canto dei fedeli, introducendo e tanta ricchezza sonora e bellezza ar- italiane, ai modelli cioè delle famose 38 Eco dei Barnabiti 1/2014
UNA PAGINA DI CRONACA FAMILIARE famiglie organarie Antegnati, Traeri, alla trasmissione meccanica, data la Serassi, ma anche dei Paesi del distanza di diversi metri dell’Organo Nord, rivalutandone le caratteristi- espressivo e del corpo del Pedale dal che strutturali, meccaniche e foni- complesso dei comandi articolato in che, non tanto per un nostalgico ri- tre tastiere (due manuali e una peda- torno al passato con l’assurda pre- liera) rispondenti ai tre corpi, incor- tesa di ripeterlo in copia, quanto porato al centro del Grand’Organo. invece per un ritorno dell’organo al- Tutta la consolle è stata oggetto di la sua vera e autentica natura: ritor- particolare cura nei minimi particola- no al somiere a canali per tasto e re- ri. Per la ricopertura dei tasti sono gistri a stecca, perché il più idoneo stati impiegati legni nobili, quali il agli amalgami timbrici, ritorno alla bosso e l’ebano, evitando l’usuale chiarezza polifonica dall’intonazione materia plastica, a favore di una su- spiccata e scintillante, ritorno alla perficie più sensibile al tatto. Pure in trasmissione meccanica, sensibile legno sono le placchette con le dici- quindi ai minimi impulsi dell’organi- collocazione originaria dell’organo ture in rosso incise per i registri e per sta a favore di interpretazioni perso- nel coretto della cappella del Collegio le unioni, come anche le linguette nali e partecipate. Alla Querce per le combinazioni libere. L’insieme dei comandi è stato corredato di pe- al solo Dio supremo e al prossimo Clavier Übung (1739): «Al solo Dio daletti per le unioni, la Combinazio- supremo per lodarlo, al prossimo per- ne libera generale, il Ripieno 1°, Ri- In seguito ad una sequenza di do- ché si istruisca». pieno 2°, Tutti. L’estensione dei due verosi sondaggi, valutazioni, preven- manuali è: Do1-Do6, mentre quella tivi compresi e sopralluoghi, la rea- disposizione dell’organo del pedale è: Do1-Sol3. Sono stati lizzazione del progetto della costru- aggiunti degli accorgimenti che han- zione dell’organo, approvato il 30 L’organo (Opus 599) è stato proget- no origine nell’organaria romantica e settembre 1969, venne finalmente af- tato e realizzato in tre corpi distinti, tardo romantica: le staffe per il movi- fidata alla Pontificia Fabbrica d’Orga- disposti in successione orizzontale, mento delle gelosie dell’Espressivo e ni “Giovanni Tamburini” di Crema, dato lo spazio limitato del coretto per il graduatore. Il sistema trasmissi- di fama internazionale. Preziosissimi poco sviluppato in altezza (mt. 3,65) vo è unicamente meccanico per i sono stati i consigli dell’amico M° e quindi senza particolari pretese di manuali e il pedale, elettropneumati- Alberico Vitalini, compositore e orga- mostra delle canne. In corrisponden- co per i registri. nista della Radio Vaticana e della no- za all’ampio arco centrale a tutto se- stra chiesa di S. Carlo ai Catinari in sto, è stato collocato il corpo del scelta fonica: il cuore Roma e di altri illustri organisti quali Grand’organo (mt. 2,64×3,65×1,30), e la voce dell’organo il M° Alessandro Esposito, titolare affiancato dal corpo Espressivo (mt. della cattedra d’organo e composi- 2,45×3,65×1,30), e successivamente, L’organo si presenta tuttora nella zione organistica presso il Conserva- ad angolo, il corpo del Pedale (mt. sua originaria e unitaria architettura torio di Musica “Luigi Cherubini” di 1,32×3,65×1,15), i due ultimi in cor- sonora, ricca di timbri e svariate Firenze, e il M° Luigi Ferdinando Ta- rispondenza ad un arco più ridotto combinazioni. La caratteristica archi- gliavini di Bologna, coraggioso ini- del coretto. Questo dislocamento ob- tettura esterna che accoglie e unisce ziatore in Italia del ritorno dell’orga- bligato dallo spazio a disposizione i tre corpi distinti dello strumento si- no a trasmissione meccanica. Dando- ha comportato una seria indagine stemati nella propria cassa, per un ne puntualmente notizia nella rivista per la soluzione dei problemi relativi totale complessivo di 1316 canne, del Collegio (cfr. La Querce delimita la potenza fonica di 1969/4), con i debiti aggiorna- ciascuno e ne dirige ottima- menti successivi, compresi al- mente il suono. Nella delicata cuni disegni progettuali (cfr. scelta e ragionata disposizione La Querce 1970/1 e 1970/2), dei registri volti a esprimere la anche per sottolineare e moti- tipica voce polifonica dell’ani- vare l’ardita intenzione del- ma o cuore dello strumento – l’intera famiglia querciolina di si tratta della definizione della realizzare un’opera pregevole sua particolare caratteristica – che bene si inserisse nella si è mirato a ottenere un qua- tradizione musicale della no- dro sonoro unitario, pur carat- stra scuola fiorentina, e favori- terizzando i singoli elementi re la generosa partecipazione costitutivi in modo tale da of- di tutti, allora avevo citato frire all’organista la possibilità un’espressione di Johann Se- dell’esecuzione di una vasta bastian Bach, scritta al termi- letteratura. ne della sua famosa raccolta Al Grand’Organo (1° ma- di corali per organo dal titolo le tastiere dell’organo nuale) è disposto il principale Eco dei Barnabiti 1/2014 39
UNA PAGINA DI CRONACA FAMILIARE di 8 piedi al quale è stata ri- pronuncia delle canne volta una particolare attenzio- e transitorio ne che si ispira all’organo classico italiano. L’altezza di Come ognuno ha potuto suono dei registri dell’organo notare, questo organo “mec- è indicata tradizionalmente canico” è veramente di gran- con la misura calcolata in de valore soprattutto per la “piedi” della canna maggiore sua accurata disposizione corrispondente al Do1. Si di- fonica che in breve ho tenta- cono di 8 piedi (scrittura 8’) i to di descrivere nella sua pe- registri che producono il suo- culiare essenzialità. Un altro no fondamentale; i registri suo pregio è quello riservato che emettono i successivi all’attacco, cioè alla “pronun- suoni armonici (ottava, dodi- cia” delle canne e al timbro cesima, quintadecima, dicias- del suono a regime particolar- settesima, diciannovesima, mente valorizzati nell’arte Pegli - veduta frontale dell’organo ventiduesima…) sono rispetti- dell’intonazione. A tale pro- vamente contrassegnati dalle posito una precisazione espo- indicazioni 4’, 2’, 2/3’, 1 1/3’, sitiva del M° Tagliavini è 1’…, mentre i registri che suonano gue un registro ispirato alla sana or- quanto mai preziosa e tengo a citar- una o due ottave sotto il suono fon- ganaria italiana dell’età romantica, la. «Nel brevissimo periodo che in- damentale sono detti di 16’ e di 32’. in particolare a quella serassiana: la tercorre tra l’inizio dell’immissione Le bellissime canne, ovviamente pri- violetta di 8’. Vi è poi un’ancia: il dell’aria nella canna e la formazione ve di freni alla loro bocca, corri- cromorno di 8’, registro tipico del- del suono fondamentale, prodotto spondenti al registro principale 8’, l’organaria francese. I modelli dei dalla vibrazione a regime della co- sono visibili in facciata: in rame nel- Serassi e le preziose norme del cele- lonna d’aria contenuta nella canna le due torri laterali, in stagno e ar- bre monaco benedettino francese, stessa, avviene la formazione di suo- gento nella parte centrale articolata dom Bédos de Celles, trattatista e ni armoniosi, formanti il cosiddetto in una campata. Vi è poi l’ottava di costruttore d’organi, sono alla base “transitorio” d’attacco. L’intensità e 4’; seguono separatamente la quinta- della realizzazione di tale registro. la rapidità del transitorio varia a se- decima 2’, la decimanona 1 1/3’, la Al Pedale è disposto il subbasso di conda della rapidità dell’immissione vigesima seconda – vigesima sesta e 16’ e il basso di 8’. La famiglia delle dell’aria. Se l’intonazione cara all’or- vigesimanona di 1’, registri che uniti ance rappresentata nel Grand’Or- ganaria tardo-romantica mirava al- al principale e all’ottava formano il gano (violoncello) e nell’Espressivo l’eliminazione completa della perce- ripieno, l’essenza dell’organo, dal ti- (cromorno) è presente anche nel Pe- zione del transitorio, privando così il pico colore delicato e argentino, ac- dale col clarone di 4’, segnalato sia suono del suo attacco, si torna oggi cettando come base i modelli degli per amalgamarsi ai ripieni e alle a considerare il transitorio come un Antegnati. Il flauto a camino di 8’ è altre ance, favorendo la grandiosità prezioso elemento di caratterizzazio- stato costruito sul modello della sin- e la pienezza solenne della voce ne delle sonorità organistiche… Una golare “flutta a camino” presente nei dello strumento, sia per spiccare buona “pronuncia” delle canne co- grandi strumenti dei Serassi. La se- isolato e mettere in evidenza un stituisce uno dei più efficaci mezzi di squialtera di 2 2/3’-1 3/5’ è un regi- “cantus firmus”. personalizzazione delle sonorità e stro che si ispira all’arte organaria te- del tocco di un organo a trasmissio- desca che nel nostro organo ha il ne meccanica… In ogni strumento pregio di una interpretazione confor- musicale l’attacco dei suoni ha me alla tradizione italiana. Quale un’importanza del tutto particolare, ancia solista e d’assieme è stato co- così come la pronuncia è elemento struito un violoncello di 8’ di im- essenziale del canto. Nulla di più lo- pronta serassiana: si tratta di un regi- gico, quindi, che questo elemento stro a tuba conica, sormontata da venga rivalutato anche nell’organo». una sezione terminale cilindrica. Tutto ciò contribuisce a comprende- All’Organo Espressivo (2° manua- re la struttura imponente e maestosa di le) è stato disposto un bordone di 8’ quest’organo che già dalle prime fasi e un flauto a cuspide di 4’, costruito della costruzione aveva suscitato l’en- su modello callidiano, un flauto in tusiasmo del sig. Franco Anselmi Tam- duodecima di 2 2/3’ a cuspide, l’ot- burini e dei più qualificati operai della tavino di 2’, il cimbalo a tre file di 1’, ditta, Aldo e Natale in particolare, tutti fondamentale per la formazione del affezionati e protesi alla perfetta rea- ripieno dell’Organo Espressivo. Il pri- lizzazione dell’opera d’arte. Ricordo mo e il secondo ripieno possono es- Pegli - chiesa di s. Francesco, attuale ancora la vivissima emozione provata sere contrapposti l’uno all’altro o ubicazione dell’organo del Collegio il lunedì 16 marzo 1970 a Crema, sommati per mezzo delle unioni. Se- Alla Querce quando col p. Caldiroli e il p. Moretti 40 Eco dei Barnabiti 1/2014
UNA PAGINA DI CRONACA FAMILIARE ho potuto ammirare e suonare per la mai dimenticare gli Incontri biblici prima volta l’organo nell’ampia sala di serali nelle settimane d’Avvento e di montaggio della fabbrica. Il p. Caldi- Quaresima, aperti a tutti e frequenta- roli non cessava di ripetere: «Che bel- ti con interesse, sempre introdotti, lezza! Ma è proprio il nostro?» e non commentati e conclusi dalla voce osava toccarlo. Manifesta era anche la dell’organo suonato da diversi e vali- soddisfazione del p. Moretti: «Bellissi- di organisti che eseguivano bellissimi mi timbri, ottimo!». L’arrivo dello stru- repertori di vari autori, adatti ai tem- mento a Firenze, il trasferimento di pi liturgici e ai temi scelti per la co- ogni sua parte nelle adiacenze del co- mune riflessione. Si può evangelizza- retto con l’aiuto dei ragazzi del Colle- re anche così! La bellezza infatti è gio, i tempi del meticoloso lavoro di una forma privilegiata di evangeliz- montaggio e soprattutto dell’accurata zazione. «L’organo – ha detto Bene- accordatura finale, sono ancora nei detto XVI, che a suo tempo era arri- miei occhi e nei miei orecchi, come vato a definirlo “strumento teologico pure le prove sonore conclusive e la e cosmico” – svolge a modo suo una festa dell’inaugurazione. all’organo... il p. Enrico Sironi funzione evangelizzatrice», perché effettivamente è in grado di trasmet- il concerto di inaugurazione tere la gioia che viene da Dio. Bach, rinomati organisti, come ad esempio ad esempio, aveva fatto dell’organo Preceduto dalla benedizione litur- Stefano Innocenti, docente d’organo il suo pulpito. Con le sue toccate, le gica, il concerto inaugurale è stato te- e composizione organistica presso il fughe, i preludi, i corali e le varia- nuto il 29 maggio 1970 dal M° Ales- Conservatorio di Parma e Mons. Luigi zioni che tuttora commuovono, oltre sandro Esposito che ha eseguito ma- Sessa, organista dei Grandi Organi i suoi Oratòri e le Cantate, perché gistralmente il programma di un ricco “Mascioni” del duomo di Firenze e ogni sua nota era ispirata da Dio e repertorio distribuito in due parti. La direttore del suo famoso coro polifo- per confermarne l’origine e il fine prima: G. Cavazzoni: Inno “Ave ma- nico, con unanime consenso: «Orga- scriveva il suo nome all’inizio o alla ris stella”; A. Gabrieli: Ricercare nel no moderno non comune, eccellen- conclusione di ogni partitura con XII tono; B. Pasquini: Introduzione e te. Che bello suonare uno strumento l’espressione: Soli Deo gloria, riusci- pastorale; J. Stanley: Voluntary VIII in come questo!». va a sottolineare mirabilmente i testi D minor; F. Couperin: Domine Deus, della Sacra Scrittura che veniva letta da “La Messe à l’usage des cou- Soli Deo gloria, e spiegata durante i culti, aiutando i vents”; D. Buxthehude: preludio sul con la Bibbia e l’organo fedeli a pregare, a meditarli in un corale “Herr Christ, der einig Gottes contesto di autentica bellezza e a sohn”. La seconda parte è stata inte- Lunga è la serie delle visite, delle tradurli in esperienza di vita. ramente dedicata a J.S. Bach: Partite ripetute prove dello strumento e de- diverse su “O Gott, du frommer gli apprezzamenti che dovrei elenca- contrappunto, diversità e unità Gott”; Corale ornato “Liebster Jesu, re, ma mi limiterò a ricordare che wir sind hier”; Corale in trio’In dulci numerosi sono stati i concerti suc- Certamente più l’organista cono- jubilo nun singet’; Corale in trio cessivi, compreso uno mio espressa- sce questo strumento e ne apprezza “Kommst du nun, Jesu vom himmel mente voluto dal p. Caporali, sempre le sue molteplici possibilità di regi- herunter”; Fantasia e fuga in La mino- molto partecipati, soprattutto dai gio- strazione valorizzando le differenti re. L’intento ovviamente era quello di vani universitari. Inoltre non potrò voci, più gli si affeziona, appunto mettere in risalto la ricchezza perché in grado di renderlo dei registri e la gamma delle capace di rivelare e trasmet- sonorità del nuovo strumento, tere in una interpretazione ottenendo l’unanime plauso di personale, ma rigorosa, i sen- tutti i presenti, in particolare timenti dei compositori di degli esperti. ogni tempo, in particolare Il Maestro, già al termine dell’epoca classica, con uno delle minuziose prove di col- speciale riferimento a Bach, laudo, mi aveva confidato la grande educatore alla bellez- sua piena soddisfazione: «Pa- za della comunione che non dre, questo strumento è un ve- elimina la differenza articola- ro gioiello. Che meraviglia! ta delle voci, ma le sa rispet- Verrebbe da pensare di fissare tare e armonizzare in un qui una sezione distaccata contrappunto a intreccio dia- della cattedra d’organo del logico sempre geniale e sor- nostro Conservatorio fiorenti- prendente. Con arte geniale no?». L’evento aveva suscitato Bach sapeva comporre le di- l’interesse entusiastico di nu- il p. Enrico Sironi con i sigg. Aldo e Natale nella versità nell’unità. E quale merosi studenti d’organo e di fase di montaggio dell’organo scuola di autentica formazio- Eco dei Barnabiti 1/2014 41
UNA PAGINA DI CRONACA FAMILIARE INTENZIONI DI PREGHIERA 2014 ne teologica ecumenica propone o PER LA FAMIGLIA ZACCARIANA richiama un simile strumento, com- plesso e unitario al contempo, nel Marzo: “Perciò cerchiamo di non mancare dal canto nostro, che il Crocifisso soddisferà lui al nome dell’armonia generata dalla trama ordinata e composta delle le- resto… Né di questo ci deve parere gran cosa, perché a Dio è possibile il tutto, e poi lo tocchiamo gittime differenze, come ho già avu- con le mani proprie così essere in effetto”. – Per i Barnabiti che si sono ora spinti fino all’Isola di Flores (Indonesia) e in Mwanza (Tanzania), perché la loro testimonianza di vita religiosa accresca la fede in quelle regioni, promuova to modo di evidenziare (cfr. La chia- specialmente nella gioventù la ricerca di Dio, e diventi così fonte di benedizioni celesti per l’intera ve musicale ecumenica, in Eco dei Congregazione dei Chierici Regolari di San Paolo, preghiamo. barnabiti 2011/1, 14-19)! Su uno Aprile: “Viscere sante in Cristo, che dubitate di cosa alcuna? Non avete forse visto in questa strumento come questo Bach in par- impresa che mai non vi è mancata roba da dare a chi [ne] aveva bisogno? Non è cosa più certa ticolare rivive e tengo molto a evi- denziare questa caratteristica, senza e che dia più fede, dell’esperienza”. peraltro ignorare i pregi di innume- – Per le due Province Brasiliane che celebrano il 5° Incontro Nazionale Giovanile della Gioventù Zaccariana, perché da esso ricevano un forte impulso per promuovere il rinnovamento spirituale dell’intera America Latina, preghiamo. revoli altri compositori di musica per organo che l’hanno preceduto e Maggio: “Perciò si ricordino che non si dà Umiltà senza molti obbrobri ed irrisioni, e che coloro i quali si vergogneranno di esse… sappiano che non resta loro alcuna minima speranza di potere seguito. È un organo che convince e acquistare la Perfezione”. soddisfa pienamente non solo chi lo suona, ma anche chi semplicemente – Per i Barnabiti delle Filippine che celebrano il loro 25° Anniversario di fondazione e che si lo ascolta e ama le intonazioni spic- stanno preparando a costituirsi in Pro Provincia, perché sull’esempio di San Paolo possano cate, genuine e scintillanti, le schiet- allargare sempre più la loro presenza in Asia per la gloria di Dio, preghiamo. te sonorità organistiche sue proprie: Giugno: “Sapete, viscere care, che è ben buona cosa avere l’obbedienza scritta, ovvero le ordi- in una parola, chi ama l’organo nel- nazioni dei nostri superiori scritte. Ma è poco buona cosa, se non si aggiunge che siano scritte nelle nostre menti”. – Per i Laici di San Paolo, perché insieme ai Barnabiti e alle Angeliche continuino ad essere la sua autentica originalità. piante e colonne del rinnovamento del fervore cristiano, preghiamo. Luglio: “Non fate per alcun modo che le Collazioni nostre siano di sottigliezze o dei costumi in Ad multos annos! communi, ma solo dei costumi in particulari”. Questo organo ormai cinquanten- – Per i Barnabiti dell’America Latina, perché siano sempre più capaci di incarnare in tutte le loro ne, “vera meraviglia” secondo il con- opere il carisma e la spiritualità zaccariana alla luce del Concilio Ecumenico Vaticano II e, in corde parere degli esperti, da dieci particolare, del documento di Aparecida, preghiamo. anni continua a destare stupore, a Agosto: “Oggi vedrai il tutto prosperarti: non ti rallegrare. Domani vedrai il tutto rivoltarsi contro: rallegrare e commuovere non solo non ti contristare, ma, con piede continuato, cammina il tuo viaggio, perché perverrai alla fine”. – Perché tra i Barnabiti di ogni nazionalità cresca la consapevolezza che nello sforzo di “farsi tutto a tutti” la missione della Congregazione è costantemente tesa al superamento di ogni confi- chi regolarmente oggi lo suona, co- ne geografico e culturale, preghiamo. me l’organista titolare Adriana Alber- Settembre: “Dio è causa di tutti i beni; e, dato che Paolo pianti e Apollo [ir]righi, Dio però dà tini, già docente nei Conservatori di incremento”. Cosenza, Genova e La Spezia, ma anche chi lo ascolta nella chiesa di – Per i Confratelli che in questo anno celebrano il loro giubileo di consacrazione religiosa e di San Francesco in Pegli, durante le ordinazione sacerdotale, perché rinnovati dall’esperienza di vita benedetta dalla grazia continuino liturgie e nei concerti. Guidata da con entusiasmo a lavorare per la crescita del Regno di Dio, preghiamo. d. Pietro, suo pastore zelante, intelli- Ottobre: “Dite loro, adunque, che questo Paolo predica loro un Cristo Crocifisso da ogni banda: gente e vero cultore della bellezza, non in esso solo Cristo, ma in loro stesse; e questa parola sola, pregatele a ben masticarla”. – Per le Suore Angeliche, perché nel testimoniare con rinnovata generosità, fede e speranza la loro consacrazione possano con l’intercessione di Maria Madre della Divina Provvidenza vedere pure la comunità parrocchiale, come presto fiorire nuove vocazioni, preghiamo. la chiesa e l’organo, si appresta tra Novembre: “Nessuno, così Chierico, come Laico, si sottragga alla Collazione, che si farà quotidia- l’altro a celebrare in letizia il suo cin- namente in comune almeno per lo spazio di un’ora: nella quale, congregati tutti, conferirete sul- quantesimo anno di vita. Una bella coincidenza che meriterebbe, nella l’estirpazione delle radici dei vizi, sul modo di acquistare le vere e reali – e non le fantastiche – Virtù”. programmazione delle celebrazioni, – Per tutti i nostri giovani chierici in formazione, perché ben guidati e istruiti nella scienza di Cristo anche un appropriato Festival inter- Crocifisso vivifichino con il loro entusiasmo, dedizione e santità la nostra Famiglia religiosa, preghiamo. nazionale d’organo! Dicembre: “Abbracciate, Fratelli, con buono ed allegro volto tali penitenti volontari, ed esortateli nel Signore a migliori cose, per loro ed altrui profitto”. – Per i Barnabiti presenti in Europa e nel Nord America, perché con lo sguardo sempre fisso Nel contesto di una storica occa- all’Emanuele – il Dio con noi – non si scoraggino dinanzi alle difficoltà che incontrano nell’annun- sione pluricelebrativa come questa, ciare agli uomini e alle donne del nostro tempo la Verità del Vangelo, preghiamo. l’organo non mancherà comunque di far sentire in pienezza la sua ca- ratteristica voce a sostegno della concorde preghiera di lode e ringra- ziamento dell’intera comunità al Si- Costituzione sulla sacra liturgia, Sa- potentemente gli animi a Dio e alle gnore, rimanendo fedelmente al suo crosanctum concilium 120, riserva realtà celesti». posto per continuare a offrire la sua all’organo: «Nella Chiesa latina si Ad multos annos quindi al “nostro” preziosa diaconìa, a servizio della abbia in grande onore l’organo a organo e, anche con la firma di gioia e del conforto del popolo di canne, come strumento musicale tra- Johann Sebastian Bach, sempre Soli Dio. A cinquant’anni anche dal Con- dizionale, il cui suono è in grado di Deo Gloria! cilio Vaticano II tornano quanto mai aggiungere mirabile splendore alle incoraggianti le espressioni che la cerimonie della Chiesa e di elevare Enrico Sironi 42 Eco dei Barnabiti 1/2014
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