Catalogazione e pericolosità del territorio - Frane e beni culturali

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Catalogazione e pericolosità del territorio - Frane e beni culturali
Giornata informativa sulle attività di prevenzione
                      della DG Sicurezza del patrimonio culturale
                                 10-11 dicembre 2020

Catalogazione e pericolosità del territorio
          Frane e beni culturali

                Alessandro TRIGILA
          ISPRA – Istituto Superiore per la
         Protezione e la Ricerca Ambientale

                                                                  1
Catalogazione e pericolosità del territorio - Frane e beni culturali
INDICE

Natural hazards world maps
Attività conoscitiva ISPRA
Le frane: caratteristiche, pericolosità e impatti
 Tipologie di movimento
 Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia
 Metodologia di censimento
 Piattaforma IdroGEO
 Impatti
 Casi di studio: frane & beni culturali
 Importanza della banca dati delle frane
 Pianificazione territoriale
 Misure di mitigazione
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Catalogazione e pericolosità del territorio - Frane e beni culturali
NATURAL HAZARDS   http://preview.grid.unep.ch/
WORLD MAPS

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Catalogazione e pericolosità del territorio - Frane e beni culturali
NATURAL EVENTS WORLD MAPS

                       http://www.pdc.org/

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WORLD HERITAGE LIST SITES -
                              http://whc.unesco.org/en/list/
UNESCO

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Catalogazione e pericolosità del territorio - Frane e beni culturali
FINALITÀ ATTIVITÀ CONOSCITIVA

         ISPRA
     • RACCOLTA DATI

     • ELABORAZIONE MAPPE &
       INDICATORI
                               Dati e mappe per una corretta
     • DIFFUSIONE DATI        pianificazione e gestione del territorio
                               Supporto all’attività di programmazione
                              delle misure di mitigazione del rischio e
                              alla valutazione delle politiche ex ante, in
                              intinere, ex post (indicatori, benchmark)
                               Informare il cittadino

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Catalogazione e pericolosità del territorio - Frane e beni culturali
COSA E’ UNA FRANA?

     Movimento di una massa di roccia, terra o detrito lungo un
     versante
     Cruden D.M. (1991) A simple definition of a landslide. IAEG
     Bull., 43, 27-29

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Catalogazione e pericolosità del territorio - Frane e beni culturali
TIPOLOGIA DI MOVIMENTO

   Crollo

            Punta Spinosa Comune di Castelsardo (Strada Statale n°134), Regione Sardegna
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TIPOLOGIA DI MOVIMENTO

                        Ribaltamento

  Fenomeno di ribaltamento in località S. Andrea, Comune di Otranto (LE), Regione Puglia   9
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TIPOLOGIA DI MOVIMENTO

Scivolamento
 rotazionale

                         Scivolamento rotazionale, Val di Non (TN)   10
TIPOLOGIA DI MOVIMENTO

Scivolamento
  traslativo

               Scivolamento planare, Comune di Murazzano (CN), Langhe, novembre 1994
                                                                                  11
TIPOLOGIA DI MOVIMENTO

Colamento lento

           Frana in località Covatta, Comune di Ripalimosani (CB), Regione Molise, 12 aprile 1996,
                                        sbarramento del fiume Biferno                          12
COLATE RAPIDE

Colata rapida di fango e detrito, Giampilieri (ME)

1 ottobre 2009: Giampilieri, Molino, Altolia,
Pezzolo, Scaletta Zanclea (ME),
31 vittime + 6 dispersi                              13
Giampilieri (ME), 1
Ottobre 2009          14
LE FRANE SONO ‘PERICOLOSE’ IN UGUAL MODO?

Classe     Movimento                    Danni osservabili                    Velocità

         Estremamente   Movimento impercettibile senza strumenti di
  1           lento     monitoraggio. Costruzione di edifici possibile
                        con precauzioni.                                    16 mm/a
          Molto lento   Alcune strutture permanenti possono non
  2                     essere danneggiate dal movimento.
                                                                             1,6 m/a
            Lento       Possibilità di intraprendere lavori di rinforzo e
  3                     restauro durante il movimento.
                                                                            13 m/mese
           Moderato     Alcune strutture     temporanee    o    poco
  4                     danneggiabili possono essere mantenute.
                                                                            1,8 m/ora
            Rapido      Evacuazione possibile. Distruzione di strutture,
  5                     edifici ed installazioni permanenti.
                                                                             3 m/min
         Molto rapido   Perdita di alcune vite umane. Velocità troppo
  6
                        elevata per permettere l’evacuazione                  5 m/s
         Estremamente   Catastrofe di eccezionale violenza. Edifici
  7          rapido     distrutti per l’impatto del materiale spostato.
                        Molte vittime. Fuga impossibile.
                                                                                      15
FRANE IN ITALIA

  620.783 frane censite
  nell’Inventario dei Fenomeni
  Franosi in Italia IFFI
  realizzato dall’ISPRA e dalle
  Regioni e Province Autonome
   2/3 delle 900.000 frane europee

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PERCHE’ TANTE FRANE?

 Assetto morfologico (75% territorio montano-collinare)
 Assetto strutturale e caratteristiche geomeccaniche dei litotipi affioranti

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QUANTE FRANE OGNI ANNO?
                               Autostrada Torino-Savona
 oltre un migliaio di frane   Madonna del Monte (SV)
                               29 novembre 2019
  ogni anno
 qualche centinaio gli
  eventi franosi principali

                                                     Pomarico (MT)
                                                     29 gennaio 2019

                                                                       18
TIPOLOGIA DI MOVIMENTO

                         19
INVENTARIO DEI FENOMENI FRANOSI IN ITALIA (Progetto IFFI)

  Obiettivi
    Censire le frane sul territorio nazionale secondo modalità standardizzate e
  condivise;
    Offrire uno strumento conoscitivo di base per la valutazione della
  pericolosità da frana, per la pianificazione territoriale e per la programmazione
  degli interventi di difesa del suolo.
  Finanziamento
     1997 con 4,1 Milioni € dal Comitato dei Ministri per la Difesa del Suolo ex
  lege 183/89;
    2004 con 0,65 Milioni € da APAT (ora in ISPRA).
  Soggetti istituzionali
     ISPRA: indirizzo, coordinamento tecnico-scientifico e controllo delle attività,
  elaborazioni e statistiche nazionali, diffusione dei dati, erogazione Servizi WMS;
     Regioni e Province Autonome: raccolta, archiviazione, informatizzazione e
  validazione dei dati.
                                                                                 20
METODOLOGIA E STANDARD DI LAVORO

  Ricerca dei dati storici e d’archivio
  Aerofotointerpretazione
                                               Banca dati sulle frane più
  Rilevamento di campagna                      completa e di dettaglio in Italia
  Scheda Frane
   Rappresentazione cartografica
standardizzata (1:10.000)

                                                  Archivio iconografico - Debris flow
                                                  Bacino di Cetara (SA) Ottobre 1910
   Aerofotointerpretazione (Volo GAI 1954) -
       Bacino di Cetara (SA) - Campania                                                 21
FONTI UTILIZZATE

       Progetti nazionali: AVI (Aree Vulnerate Italiane), SCAI (Studio dei
     Centri Abitati Instabili), CARG (Carta Geologica e Geotematica alla
     scala 1:50.000)
       Carte inventario dei fenomeni franosi realizzate da Regioni,
     Autorità di Bacino, Università, CNR;
       Piani di Assetto Idrogeologico (PAI - L. 267/98 e smi)
       Ordinanze di Protezione Civile (L.225/92 e smi)
       Biblioteche, Archivi nazionali, regionali, provinciali e locali
       Pubblicazioni scientifiche
       Rapporti tecnici

                                                                             22
SCHEDA FRANE IFFI

   1° Livello: contiene le informazioni di base (ubicazione, tipologia del
movimento, stato di attività, metodologia utilizzata per la valutazione del
tipo di movimento e dello stato di attività). Deve essere compilato
obbligatoriamente per ogni frana censita nell’Inventario;

  2° Livello: contiene informazioni ricavate anche da rilevamenti di
campagna (morfometria, litologia, litotecnica, assetto strutturale, uso del
suolo, cause, data di attivazione);

  3° Livello: contiene informazioni sull’idrogeologia, sugli studi e le indagini,
sugli interventi di sistemazione e sui segni precursori dell’evento di frana.

                                                                                23
SCHEDA FRANE

               24
RAPPRESENTAZIONE CARTOGRAFICA

Ogni fenomeno franoso censito è
rappresentato      da     un     punto
georeferenziato denominato PIFF (Punto
Identificativo del Fenomeno Franoso)
posto,       per    convenzione,    in
corrispondenza della quota più elevata
del coronamento della frana.
Può essere rappresentato anche da:
  un poligono, quando la frana è
cartografabile alla scala di rilevamento
adottata;
  una linea quando i fenomeni franosi
sono di forma molto allungata e
presentano      una  larghezza   non
cartografabile.
La scala di rilevamento adottata varia tra
1:10.000 e 1:25.000.

                                             25
ID-FRANA

   Ad ogni fenomeno franoso censito è stato assegnato un codice alfanumerico
   denominato ID-Frana, che ne consente un'univoca identificazione sull'intero
   territorio nazionale.
   L’ID-Frana costituisce il collegamento tra il database alfanumerico e il database
   cartografico.

                                                                                       26
INFORMAZIONE STORICA

Frana del Monte Falterona, 15 maggio 1335
“Nel detto anno, a dì 15 di Maggio, una falda della
montagna di Falterona, dalla parte che discende
verso il Dicomano in Mugello, per tremuoto e rovina
scoscese più di quattro miglia infino alla villa che si
chiama il Castagno, e quella con tutte le case e
persone e bestie salvatiche e dimestiche e alberi
subissò, e assai di terreno intorno, gittando
abbondanza d’acqua ritenuta, oltre all’usato modo
torbida come acqua di lavatura di cenere.. la quale
torbida acqua discese nel Dicomano, e tinse il fiume
della Sieve; e la Sieve tinse l’acqua del fiume d’Arno
infino a Pisa; e durò così torbido per più di due mesi
per modo, che dell’acqua dell’Arno a neuno servigio
si poteva operare, né i cavalli ne volevano bere; e fu
ora che i Fiorentini dubitarono forte di non poterla
mai guarire...”
Giovanni Villani, Cronica Fiorentina, Manoscritto
del XIV sec. (Firenze - Biblioteca Riccardiana)

                                                          27
FONTI ICONOGRAFICHE
                      Frana di Maierato (VV) 15 febbraio 2010

                               Stampa raffigurante una
                               frana che ostruì il fiume
                               Caridi (VV) in occasione
                               del terremoto del 1783
                               (Schiantarelli e Stile, da
                               Civica raccolta dalle
                               stampe “A. Bertarelli”,
                               Milano)

                                                            28
VALLE DEI TEMPLI - AGRIGENTO

La frana del Tempio di Giunone in una litografia
inglese del 1821

                                                   Panoramica della frana del Tempio di
                                                   Giunone. Litologie affioranti: bancone di
                                                   calcareniti su argille siltoso-marnose 29
FRANA di PIURO (SO)
VALCHIAVENNA, 1618
Era il 4 settembre 1618. Una frana
di spaventose dimensioni (6
milioni di m3) si staccò dalle pendici
del monte Conto. Quando, infine,
la colossale nube di polvere si
dissolse, di Piuro non restava più
nulla. Si calcolarono allora 1.200
vittime.
Tipologia di frana: rock avalanche
con sbarramento del fiume Mera e
formazione di un lago

Fonte iconografia: Itinerarium
Italiae Nova Antiqua... di Martin
Zeiller pubblicata a Francoforte dal
Merian nel 1640
                                 30
FRANA VAL POLA
                                                                   (SO), 1987

Frana della Val Pola (SO), 28 luglio 1987: scivolamento di circa 35 milioni di m 3,
evoluto rapidamente in valanga di roccia (rock avalanche). La frana determinò
un'onda di piena catastrofica che, propagandosi verso monte per 2,7 chilometri,
distrusse tre villaggi e causò complessivamente 27 vittime. Tale frana occluse
completamente l'alveo dell'Adda formando un lago con volume di 22 milioni di m 3      31
CARTOGRAFIA STORICA, ALMAGIA’ 1907

Almagià R. (1907) Distribuzione delle principali aree franose nell’Appennino
Settentrionale. In: Studi geografici sopra le frane in Italia. Società Geografica Italiana   32
QUALITA’ INVENTARIO IFFI

                            La qualità degli inventari delle frane
                            dipende dalla metodologia utilizzata.

                            Limiti aerofotointerpretazione:
                             - Data attivazione
                             - Individuazione delle frane in aree
                                ricoperte da vegetazione.

                            Limiti analisi storica:
                             - Ubicazione imprecisa dell’evento
                               di frana
                             - Sottostima eventi in zone non
                               abitate
                             - Scarse informazioni sulla tipologia
                               del movimento

                                                               33
LA PIATTAFORMA IDROGEO

                         34
STANDARD & LINEE GUIDA

 Codice dell’Amministrazione Digitale CAD (D. Lgs. 82/2005) e Linee Guida
AgID su acquisizione e riuso di software per le pubbliche amministrazioni:
codice sorgente rilasciato con licenza aperta e reso disponibile al riuso dalle PA;
 D.Lgs. 33/2013 (accesso, trasparenza e diffusione dati PA);
 Linee guida AgID di design per i servizi digitali della PA;
 Web development kit Designers Italia;
 Linee Guida Modello di Interoperabilità mediante lo sviluppo di Servizi API
(Application Programming Interface).

                                                                                 35
https://idrogeo.isprambiente.it

Pannello informativo              Mappa    Legenda

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                                                  36
https://idrogeo.isprambiente.it

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              Info Frana

                                                           37
https://idrogeo.isprambiente.it
Segnalazione

                                      38
IMPATTI

    Lavacchio e Mirteto (MS), 31
    ottobre 2010 , 3 morti
                                   39
FRANE & INFRASTRUTTURE DI COMUNICAZIONE

 12 aprile 2010: Laces-Castebello, Merano (BZ), 9 morti, 3 dispersi e 27 feriti   40
10 Marzo 2010: Montaguto (AV) - 6 milioni m3   41
DATI EO ED ANALISI MULTITEMPORALE

                                         2010
                                       2006
                                        2009
                                       2000

Montaguto
Montaguto(AV):
          (AV):Google
               OrtofotoEarth
                        20062010
                        Volo 2009
                             IT2000
                                                42
PUNTI DI CRITICITA’ & INFRASTRUTTURE LINEARI

    19 luglio 2004 S.S. 51 Cortina (BL)

                                             13 novembre 2004
                                          Fiumelatte, Varenna (LC)   43
PUNTI DI CRITICITA’ PER FRANA

  Rete autostradale                         Rete ferroviaria

              Punti criticità   oltre 700                      Punti criticità44 circa 2.000
FRANE NELLE AREE URBANE

              Frana Capolungo – Genova, 19/01/2014

                                                     45
FRANE NELLE AREE URBANE

                                           Le frane in aree densamente antropizzate
                                           determinano situazioni di elevato rischio, in
                                           quanto fenomeni anche di ridotte
                                           dimensioni possono causare vittime e danni
                                           ingenti.

ROMA, 13 novembre 2007

ore 11.40: crollo di circa 300-400 m3
versante occidentale monti Parioli viale
Tiziano, danneggiate 4 autovetture e 3
feriti                                                                            46
San Fratello (ME), 14
Febbraio 2010
                        47
BENI CULTURALI

CASE STUDY: CERTALDO
        (FI)

                   48
DUOMO DI PIENZA (SI)

                       49
IMPORTANZA DELL’INVENTARIO

29 maggio 2008: Villar Pellice (TO) -
Borgata Garin

                                        L’area dell’evento era stata
                                        interessata da una colata detritica il
                                        19 maggio 1977.                    50
PIANIFICAZIONE TERRITORIALE                                  Frana di Corniglio (PR), 1612,
                                                                1740, 1902, 1994-2000

Cartografia
Planimetria Inventario
             della Lamadei  FenomeniFonte:
                         di Corniglio Franosi   in Italia.
                                             Almagià
Progetto IFFI,geografici
(1907), Studi ISPRA      sopra le frane in Italia                                     51
DENOMINAZIONE DEI TOPONIMI

Il Marinelli identifica nei toponimi i seguenti termini per le frane : Lama, Lavina, Rovina,
Ravina, Lavanga, Motta, Smotta, Sciolle, Diroìta, ecc.

                                                             Toponimo La Rovina, Borca di
                                                             Cadore (BL): frana del 21 aprile
                                                             1814, 250 vittime. Distrutti i
                                                             villaggi di Marceana e Taulèn
                                                             (dove è stata ricostruita Villanova
                                                             di Borca),. Sbarrato il corso del T.
                                                             Boite per due anni.

                                                              Cartografia: Olinto Marinelli
                                                             (1922) Atlante dei tipi geografici
                                                             desunti dai rilievi al 25000 e al
                                                             50000 dell'Istituto Geografico
                                                             Militare, IGM.

                                                                                            52
BORCA DI CADORE – FRANA DI CANCIA
                                                                 27/07/1868
                                                                 09/11/1951
                               Litologie affioranti: dolomie e   27/05/1957
                              calcari, detrito di versante       04/11/1966
                               Colate detritiche innescate da    12/08/1973
                              eventi pluviometrici brevi e       30/07/1974
                              intensi                            19/07/1987
                                                                 25/08/1987
                                                                 04/10/1992
                                                                 20/07/1993
                                                                 26/07/1993
                                                                 04/10/1993
                                                                 02/07/1994
                                                                 14/09/1994
27 luglio 1868: evento                                           18/07/1995
più distruttivo in località                                      07/08/1996
Cancia con 12 vittime                                            12/06/1997
(volume 100.000 m3).                                             13/07/1998
                                                                 25/07/1998
                                                                 05/09/1998
                                                                 18/07/2009
                                                                       53
Villaggio turistico ENI a Borca: Data di costruzione: 1955-1962
                                            Al progettista Arch. Gellner viene
                                            proposto di costruire sul versante nord
                                            del monte Pelmo, dove c’è un bel bosco
                                            ma un clima molto rigido a causa della
                                            scarsa insolazione. Gellner sceglie quindi
                                            il versante opposto ai piedi dell’Antelao,
                                            un’area per lo più arida e ghiaiosa
                                            caratterizzata da vegetazione arida e
                                            stentata, apparentemente inospitale; a
                                            suo favore però un magnifico panorama
                                            sulla valle.

                               1954
                                 1960

   263 chalets, 1 colonia estiva per 600
   bambini, 1 wellness center, 1 hotel, 1
   chiesa

                                                                                   54
07/08/1996:
volume:
40.000 m3,
distanza
percorsa:
2800 m

                                                   Vasca realizzata dal Genio Civile di Belluno

      Misure di salvaguardia: DL 180/98 - Sarno   Progetto della nuova vasca di accumulo (2000) 55
18/07/2009: colata detritica con
tracimazione      della      vasca
esistente (25.000 m3), 2 vittime,
colpite alcune case e la SS. 51.

                                     56
ANALISI STORICA & PIANIFICAZIONE TERRITORIALE

                                     SARNO (SA), 5-6 maggio
                                     1998:
                                       Area: 75 km2
                                       più di 140 scivolamenti
                                      superficiali evoluti in circa 40
                                      colate rapide di fango e detrito
                                       oltre 2 milioni di m3 di detriti
                                      mobilizzati
                                       distanze percorse dalle colate
                                      fino a 4 km

                                       159 vittime
                                       178 case distrutte
                                       450 case danneggiate

                                                                          57
Sarno, Siano e Bracigliano (SA) e
Quindici (AV) , 5-6 maggio 1998

                                    58
Ubicazione danni eventi prima del 1998*
                                                                     Location          Date
                                                                                      16/10/1837
                                                                   Vescovado
                                                            1                         27/05/1884
                                                                 (Vallone Tuoro)
  3                                                                                   26/06/1895
                  6                                                                   26/10/1822
                      1
                                                                                    15/05/1871
                                                              Pedagnali (Vallone
                                                            2                    28-29/10/1882
              2                                                    Trave)
                                                                                    27/05/1884
                                                                                      26/06/1895
                                                            3 S. Maria della Foce     18/10/1823
                          4                                                           06/08/1825
                                      7                     4   Botteghelle/Croce     24/09/1837
                                                                                      29/10/1839
                                                                Fiorentini (Vallone   03/09/1893
                                          5                 5
                                                                    S. Marco)
                                                                                      26/06/1895
                                                            6   V.ne Cortedonica      13/05/1874
                                                                                      24/11/1865

*Elaborazioni ISPRA (Fonte dati: Mazza G. & Amendola E.,        Petraro (Vallone S.   18/10/1874
                                                            7
                                                                      Lucia)
1999. Storia liquida: alluvioni e sistemazione idraulico-                             03/09/1893

montana a Sarno dalla fine del '700 agli inizi del '900)                              26/06/1895
                                                                                           59
Urbanizzato 1956 (in giallo) e 1998 (in verde) danni eventi precedenti al
1998 (in ciano). Fonte Cartografia IGM, 1:25.000, 1956

                                                                            60
Comune di Sarno:

Scenario: frane (1998), urbanizzato (1956)                  1998 Evento di Sarno urbanizzato (in verde)

                                                                 1956     1998     D%

                       Urbanizzato (Km2)
                                                                0,875     5,292      505
                       Urbanizzato interessato da frane -
                       scenario frane 1998 (Km2)                0,029     0,289      897

                                                                                                          61
LIMONE SUL GARDA (BS)

                        18 luglio 2001: colata detritica
                        innescata da intense
                        precipitazioni; circa 12.000 m3 di
                        detriti, 10 auto sepolte nel
                        parcheggio Hotel Panorama

                                                       62
MALBORGHETTO-VALBRUNA (UD)

                                              Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
                                              Servizio Geologico Regionale

1988 - Lottizzazione “Due Pizzi” (in rosso)
Parere geologico negativo perché l’area è
alla base di un cono detritico soggetto a     29/08/2003
potenziali fenomeni di esondazione e di       Colata detritica, abitato di Cucco
trasporto solido                                                                   63
Malborghetto Valbruna, Val Canale (UD), 29 agosto 2003   64
CRESCITA DEMOGRAFICA & URBANIZZAZIONE
                       65                                                                                 40
                                   Popolazione         Incremento 1951-2001: 20%
                                   Abitazioni totali   Incremento 1951-2001: 139%
                       60          Prime case
                                                                                      56.996.000          35

                       55                                                             27.291.993          30

                                            47.515.537
   Popolazione (Mil)

                       50                                                                                 25
                                                                                      21.653.288

                                                                                                               Abitazioni (Mil)
                       45                                                                                 20

                       40                  11.410.685                                                     15

                       35                                                                                 10
                                           10.756.121

                       30                                                                                 5

                       25                                                                                 0
                                                                                                                             65
                            1931      1941       1951      1961     1971     1981   1991   2001    2011
CONSUMO DI SUOLO E RISCHIO IDROGEOLOGICO

   A partire dal secondo dopoguerra si è verificato un forte incremento della pressione
 antropica sul territorio nazionale
   Il suolo consumato è passato dal 2,7% degli anni ’50 al 7,10% del 2019 Rapporto su
 Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici, SNPA 2020
   Tale incremento spesso è avvenuto in
 assenza di una corretta pianificazione
 territoriale, di studi dettagliati sulla
 pericolosità da frana e idraulica, con
 percentuali di abusivismo che hanno
 raggiunto anche il 60% nelle regioni
 dell’Italia meridionale

                                                                                    66
CRESCITA DEMOGRAFICA E SVILUPPO URBANISTICO

  Tasso di abusivismo relativo
  al 2003: fino al 25% nord
  italia, fino al 60% nel sud
  Italia (INU, 2005)
  Condoni edilizi:
  1985, 1994, 2003

                                              67
MITIGAZIONE RISCHIO IDROGEOLOGICO: LE SOLUZIONI

                 Attività conoscitiva: es. censimento e mappatura delle frane
                 (Inventario IFFI), mappatura delle aree inondabili (Direttiva alluvioni)

                 Valutazione del rischio

                 Corretta pianificazione territoriale (Piani di Assetto Idrogeologico)
    Strategia
  mitigazione    Interventi strutturali di riduzione del rischio
     rischio     Delocalizzazioni
 idrogeologico
                 Manutenzione del territorio e buone pratiche agro-silvo-pastorali

                 Reti di monitoraggio e sistemi di allertamento (Early warning
                 systems)

                 Piani di Emergenza di Protezione Civile

                 Comunicazione e diffusione delle informazioni ai cittadini

                                                                                         68
RETI MONITORAGGIO IN SITU

 Rete Regionale di Controllo dei        Rete di monitoraggio dei fenomeni
Movimenti Franosi (ReRCoMF) - ARPA      franosi - Regione Valle d’Aosta
Piemonte - Regione Piemonte
                                         Rete di monitoraggio dei versanti
 Centro di Monitoraggio Geologico di   (REMOVER) - Regione Liguria
Sondrio - ARPA Lombardia - Regione
Lombardia                                Rete Monitoraggio Frane - Servizio
                                        Geologico Provincia Autonoma di Trento

                                                                           69
VEGETAZIONE & STABILITA’ DEL PENDIO

Effetti Idrologici e meccanici

                                  Rapporto lunghezza delle radici e
                                  profondità superficie di scivolamento

        Greenway, 1987                                              70
CROLLI

Regione Autonoma Valle d’Aosta, Regione Piemonte (2006) Selvicoltura nelle foreste di protezione
- Esperienze e indirizzi gestionali in Piemonte e in Valle d’Aosta.

                                                                                               71
CROLLI

         Dorren et al., 2006 – Area di studio: Foret Communale de Vaujany (France)
                                                                              72
TERRAZZAMENTI AGRICOLI

Fenomeni di dissesto:
  crollo degli elementi sommitali
del muro a causa dell’acqua di
ruscellamento superficiale;
  “spanciamento” del muro a
causa della spinta del terreno;
  collasso del muro.

                                                             73
Pezzolo (ME),
                                                          1 ottobre 2009

Altolia (ME), 1 ottobre 2009

Crollo del muro con effetto domino sui muri sottostanti
                                                                           74
PARCO CINQUE TERRE – PATRIMONIO UNESCO

                                                                                            “Paesaggio culturale di valore
                                                                                            eccezionale che rappresenta
                                                                                            l'armoniosa interazione
                                                                                            stabilitasi tra l'uomo e la natura”

                                                                                            Sistema di terrazzamenti
                                                                                             dall’anno 1000
                                                                                            120 km di sentieri
                                                                                            2,5 Mil. di visitatori
                                                                                             all'anno

                                                                    Lunghezza muri a
                Superficie   Superficie   Superficie   Lunghezza
   Zona                                                             secco/superficie
                 Totale      terrazzata   terrazzata     muri a
 geografica                                                            terrazzata
                  (km2)         (km2)         (%)      secco (km)
                                                                        (km/km2)
Regione
Liguria
                  5410          373         6,8%        40.000            107
                                                                    Lunghezza muri a
                Superficie   Superficie   Superficie   Lunghezza
    Zona                                                            secco/superficie
Regione          Totale      terrazzata   terrazzata     muri a
 geografica
Liguria (SAU)
                   626
                  (km2)
                                 373
                                (km2)
                                             59%
                                              (%)
                                                           -
                                                       secco (km)
                                                                            -
                                                                       terrazzata
                                                                        (km/km2)
Parco Cinque
Regione
Terre (SP)
Liguria
                   38
                  5410           20
                                373         66%
                                            6,8%         6000
                                                        40.000            300
                                                                          107

Valtellina
Regione
         Progetto 3212
(SO) (SAU)
Liguria
                  626
                  ALPTER         12
                                373
                             – Paesaggi   0,3%
                                           59%
                                        terrazzati     1000
                                                         - alpino
                                                   dell’arco              83
                                                                           -
                                                                                       http://www.parconazionale5terre.it
                                                                                                                   75
Val
Parco Cinque
Chiavenna         11,4          4,5         15%            -               -
PARCO CINQUE TERRE – FRANE E TERRAZZAMENTI AGRICOLI
25 ottobre 2011: Cinque Terre
Vernazza, ~300 frane; Monterosso,
~170 frane
Danni:
   1 vittima a Monterosso, 3 a Vernazza a
causa delle colate di fango e detrito;
   Strada statale Aurelia interrotta
   Circolazione dei treni sospesa tra
Levanto e Corniglia .
   Vernazza: oltre 2 milioni di metri cubi
di detrito hanno sepolto la via centrale
del paese, con circa 3 metri di materiale;
   580 persone evacuate via mare da
Vernazza, Monterosso e Levanto.
   Il progressivo abbandono delle colture
agricole in aree terrazzate e l’assenza di una
manutenzione costante dei muretti a secco
e dei relativi sistemi di drenaggio ha reso i
versanti terrazzati più suscettibili all’innesco
di fenomeni di dissesto gravitativo.                  Vernazza (SP)76
MISURE E INTERVENTI: TERRAZZAMENTI

   Manutenzione ordinaria muri a secco
(ripulitura vegetazione infestante,
inerbimento interfilare e dei ciglioni dei
terrazzamenti, ripristino drenaggio,
ciglioni, coronamenti, ecc.)

   Manutenzione straordinaria muri a
secco: ripulitura vegetazione infestante,
ritassellatura, ripristino sistemi di
drenaggio, ripristino coronamento,
spietramento detriti, ricostruzione
parziale murature in elevazione a secco
degradate

   Ricostruzione muri a secco:
ricostruzione paramento murario a
secco in elevazione ed eventuale
costruzione nuova fondazione
                                             77
INTERVENTI DIFFUSI: MODELLO VERSILIA

     Alta Versilia, Cardoso
    19/06/1996, 400 frane,
           14 vittime

                                       78
APAT - Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici
INGEGNERIA NATURALISTICA

                                                     Interventi sulla frana di Pomezzana

     Maggio 1999 (fine lavori)                           Giugno
                                                          Maggio2003
                                                                 2000(dopo
                                                                       (dopo3 1anni)
                                                                                anno)   79
INGEGNERIA NATURALISTICA

                           Palificata viva in
                           legname a doppia
                           parete

                           Consolidamento del
                           versante

                                            80
INGEGNERIA NATURALISTICA

                 Canaletta in legname per la regimazione delle
                 acque di ruscellamento

                                                                 81
SISTEMAZIONE VERSANTI                             Categoria Intervento                                             Intervento
                                                                              Taglio vegetazione instabile
                                                Riprofilatura e operazioni    Riprofilatura, scoronamento della frana, gradonatura
                                                       sul versante           Disgaggio massi
                                                                              Semina, idrosemina, idrosemina con paglia e bitume
                                                    Controllo erosione        Biostuoia, biorete, biofeltro (biodegradabili)
                                                      superficiale            Geostuoia tridimensionale, geocomposito, geocelle, rivestimento vegetativo (sintetici)
                                                                              Fosso di guardia
                                                   Regimazione acque          Canaletta rinverdita

                                                       superficiali           Canaletta in legname e pietrame
                                                                              Canaletta in calcestruzzo, in lamiera, cunetta, condotta di smaltimento
                                                                              Trincea drenante
                                                Drenaggio subsuperficiale     Fascinata viva drenante
                                                                              Dreno suborizzontale
                                                                              Galleria drenante
                                                   Drenaggio profondo         Pozzo drenante

                                                 Sistemazioni idraulico-      Briglie in legname e pietrame

                                                    forestali (reticolo       Taglio selettivo vegetazione in alveo
                                                   idrografico minore)
                                                                              Messa a dimora di talee, specie arbustive ed arboree
                                                     Stabilizzazione          Gradonata/cordonata viva, viminata/graticciata viva, palizzata viva

                                                      superficiale            Grata viva
                                                                              Muretto a secco
                                                                              Palificata doppia in legname con talee
                                                                              Gabbionata
                                                                              Gabbionata rinverdita
                                                                              Terra rinforzata
                                                        Sostegno              Muro a gravità (in pietrame, in cls.)
                                                                              Muro cellulare
                                                                              Muro in c.a., muro in c.a. fondato su micropali, muro in c.a. rivestito in pietrame
                                                                              Palificata, palificata tirantata, paratia di micropali, pali, palancole, pannelli in c.a.
                                                                              Vasca di accumulo / piazza di deposito
                                                                              Briglia selettiva, briglia frangicolata a speroni
                                                   Difesa colate rapide       Rete di ritenuta per colate detritiche
                                                       (debris flow)          Canale artificiale di diversione
                                                                              Cuneo di deviazione
                                                                              Rete metallica a doppia torsione, pannelli in fune d´acciaio, rinforzi con funi d´acciaio
                                                                              Barriera paramassi
                                                Protezione caduta massi       Galleria paramassi
                                                                              Vallo / rilevato paramassi

In verde opere realizzabili nell’ambito delle                                 Chiodi, bulloni, tiranti, placcaggi, ancoraggi
                                                                              Spritz-beton con rete metallica e tiranti
misure agro-forestali e di Ingegneria           Opere di rinforzo interno e   Iniezioni e sigillatura/sarcitura fratture
                                                   miglioramento del          Iniezioni / jet grouting
Naturalistica; in rosso opere di maggiore               materiale             Trattamento termico, chimico, elettrico

complessità progettuale e realizzativa                                        Micropali
                                                                              Chiodatura dei terreni
                                                                                                                                                                 82
INTERVENTI STRUTTURALI

  Opere di protezione caduta massi

      Barriera paramassi             Rete paramassi, Cetara (SA)
                                                                   83
DELOCALIZZAZIONI

                                                                                 Dati PS RADARSAT
                                                           PS RADARSAT ascendenti (2004 - 2010)   PS RADARSAT discendenti (2003 - 2010)

  Cavallerizzo, Cerzeto (CS), 7 marzo 2005, 329 evacuati

Ricostruzione del nuovo
centro abitato nella
vicina località di Pianette
                                                                                                                             84
(comune di Cerzeto)
INTERVENTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO - REPERTORIO ReNDiS

                                                     Interventi
             Sezione MONITORAGGIO                    ReNDiS
                                                     (sezione
                                                     monitoraggio
                                                     )
             6.063 interventi
             6.587 Mln Euro finanziati

                Attuazione Misure
                PGRA n° 8.348

             Sezione ISTRUTTORIE                                    ReNDiS - Schede
                                                                    progetto
                                                                    (area istruttorie)

             7.811 proposte progettuali caricate e
             attive
             26,6 Mld Euro

http://www.rendis.isprambiente.it                                                        85
REPERTORIO ReNDiS

                    86
INTERVENTI PER TIPOLOGIA DI DISSESTO

     Tipologia di                                 Importo_finanziato
                               N.Interventi                          % N.Int                     % Importo
       dissesto                                           in €
   Alluvione                      1936              3.198.256.487     32%                             48%
   Costiero                        112               206.386.787       2%                              3%
   Frana                          3156              2.260.428.237     52%                             35%
   Incendio                         24                15.448.009
Grazie per l’attenzione

Contatti:
alessandro.trigila@isprambiente.it
Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia:
www.progettoiffi.isprambiente.it
idrogeo.isprambiente.it
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