Cartongesso: leggi, norme tecniche e verifiche

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Sistemi    in                     cartongesso:
leggi,   norme                     tecniche  e
verifiche
Focus sull’utilizzo di sistemi con lastre in cartongesso per
pareti, contropareti e controsoffitti, valutando le
sollecitazioni strutturali da considerare in fase progettuale
per gli interventi edilizi secondo le normative di settore ed
il progresso della tecnica sull’impiego di tali sistemi a fine
strutturale.

Una   premessa: quali  vantaggi
offrono i sistemi con lastre in
cartongesso?
Quali sono i vantaggi dell’utilizzo di sistemi con lastre in
cartongesso rispetto alle soluzioni tradizionali? E’ questa la
domanda che si pone sempre più frequentemente il fruitore nel
valutare quali sistemi adottare per il rifacimento del
proprio bene edilizio.

Le partizioni a secco realizzate con sistemi di lastre in
cartongesso, in effetti, presentano numerosi vantaggi rispetto
alle soluzioni tradizionali, consentendo di raggiungere
prestazioni tecniche elevate con spessori, pesi, costi e tempi
di lavorazione notevolmente ridotti.

Dovendo rispondere a caratteristiche prestazionali in
relazione al comportamento statico, acustico e termico in
conformità a Leggi e Normative nazionali ed europee che
coinvolgono tutte le tipologie di edifici (dall’edificio ad
uso residenziale a quello industriale), particolare
attenzione, è stata posta negli ultimi anni riguardo il
comportamento di tali sistemi rispetto la loro funzione
strutturale e la capacità di difesa passiva antincendio.

Considerati sin’ora dalla letteratura di settore autoportanti
e senza alcuna funzione strutturale, vedremo quali sono ad
oggi i possibili utilizzi dei sistemi con lastre in
cartongesso in funzione delle nuove sperimentazioni condotte e
delle Leggi e Norme italiane ed europee che ne regolano il
loro impiego.

I   sistemi     con    lastre  in
cartongesso: quali sono i loro
componenti? e quali le principali
caratteristiche     da  tenere in
considerazione?
Il sistema costruttivo a secco con lastre in cartongesso, si
basa sull’utilizzo di materiali ad alta standardizzazione che
consentono una grande variabilità in fase di progettazione e
montaggio, tali da poter modulare le prestazioni degli
elementi in funzione dei materiali scelti e permettendo di
realizzare partizioni autoportanti, ad elevato contenuto
tecnologico e di semplice realizzazione.

Composti principalmente da lastre in cartongesso, materiali
accoppiati isolanti e strutture metalliche che garantiscono
l’autoportanza dei sistemi, ed essendo quest’ultimi chiamati
ad assolvere essenzialmente funzioni di delimitazione degli
spazi e di collaborazione per prestazioni di isolamento
termico, di isolamento acustico e di resistenza al fuoco in
caso di incendio, la giusta scelta della combinazione dei loro
componenti viene fatta in funzione dell’elemento da realizzare
e delle sollecitazioni che quest’ultimo dovrà sopportare.

Nel valutare la giusta combinazione dei loro componenti
infatti, oltre che attenzionare il corretto dimensionamento
dei profilati che ne costituiscono la struttura
autoportatante, bisogna tenere in considerazione le principali
caratteristiche di quest’ultimi riguardo il contenimento del
consumo energetico (dispersione del calore dall’interno
all’esterno dell’edificio), le prestazioni acustiche
(fonoisolamento e fono assorbimento) e la loro capacità di
porsi come barriera all’attacco del fuoco.

Quali sono le Leggi e le Normative
di    settore?    e    quali    le
sollecitazioni    strutturali   da
considerare in fase progettuale?
Le pareti, le contropareti, i tamponamenti esterni e i
controsoffitti sono elementi costruttivi senza funzione
strutturale che, tuttavia, in caso di collasso o
danneggiamento costituiscono un pericolo per l’incolumità
delle persone e una perdita economica in termini di costi di
ripristino, tempi di inattività e danneggiamento dei beni
contenuti nell’edificio.

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In accordo con il D.M. 14/01/2008 –“Norme Tecniche per le
Costruzioni”-, il calcolo strutturale di tali elementi
riguarda le sollecitazioni strutturali legate al peso proprio
e alle spinte superficiali, comprese quelle del vento e delle
azioni sismiche.

Proprio nei confronti dell’azione sismica, ai sensi del D.M.
14/01/2018, i sistemi realizzati con lastre in cartongesso,
devono essere verificati per gli stati limite di esercizio, al
fine di limitarne il danneggiamento e mantenere l’agibilità
dell’edificio, e per gli stati limite ultimi, con l’obiettivo
di tutelare la sicurezza degli utenti scongiurando il collasso
dell’elemento o l’espulsione di sue parti.

Nel particolare, le Norme Tecnica per le Costruzioni (NTC),
con riferimento alle conseguenze di una interruzione di
operatività o di un eventuale collasso, suddivide le
costruzioni in quattro classi d’uso:

     Classe I:     Costruzioni con presenza solo occasionale
     di persone, edifici agricoli;
     Classe II: Costruzioni il cui uso preveda normali
     affollamenti, senza contenuti pericolosi per l’ambiente
     e senza funzioni pubbliche e sociali essenziali,
     Industrie con attività non pericolose per l’ambiente;
     Classe III: Costruzioni il cui uso preveda affollamenti
     significativi, Industrie con attività pericolose per
     l’ambiente;
     Classe IV:     Costruzioni con funzioni pubbliche o
     strategiche importanti, anche con riferimento alla
     gestione della protezione civile in caso di calamità,
     Industrie con attività particolarmente pericolose per
     l’ambiente.

Prevedendo inoltre, per gli elementi non strutturali, la
verifica di differenti stati limite a seconda della classe
d’uso dell’edificio, ed in particolare:

                                                     CLASSE
     STATO LIMITE           VERIFICA RICHIESTA
                                                      D’USO
Assenza di danni tali da
             Operatività
                                 rendere la costruzione          III, IV
                (SLO)
      DI                      temporaneamente non operativa
ESERCIZIO                       Assenza di danni tali da
                Danno
                                 rendere la costruzione            I, II
                (SLO)
                                temporaneamente inagibile
            Salvaguardia Assenza di collassi fragili o
                                                                  I, II,
 ULTIMO      della vita         prematuri e di espulsione
                                                                 III. IV
                (SLV)                 dell’elemento
Risulta evidente quindi che, a seconda dello specifico
elemento da realizzare, in fase progettuale bisogna
considerare le azioni alle quali quest’ultimo è sottoposto
durante la sua vita utile.

Nel dettaglio, per i vari elementi realizzabili con sistemi in
lastre di cartongesso, bisogna considerare:

– per le pareti e le contropareti: le forze sismiche fuori dal
proprio piano causate dalla accelerazioni cui le stesse sono
soggette e gli spostamenti nel proprio piano causati dai
movimenti relativi tra gli impalcati dell’edificio;

– per i controsoffitti: le azioni fuori dal loro piano, in
direzione verticale, dovute al peso proprio e a pressioni o
depressioni dell’ambiente in cui sono installati.

Da    attenzionare      inoltre,    la   rispondenza    dei   componenti
costituenti i sistemi in lastre di cartongesso, secondo le
Normative Europee:

– per le lastre in cartongesso: rispondenza alla Normativa
Europea UNI EN 520;

– per gli accoppiati isolanti: rispondenza alla Normativa
Europea UNI EN 13950 e all’obbligatorietà della Marcatura CE;

– per i profili metallici: rispondenza alle Normative Europee
UNI    EN   14195   e   UNI    EN   13964   che   ne   definiscono    le
caratteristiche e le tolleranze dimensionali;

Va citata infine, la norma UNI 11424:2015 – “Gessi – Sistemi
costruttivi non portanti di lastre di gesso rivestito
(cartongesso) su orditure metalliche – Posa in opera”- che
sostituisce la norma UNI 11424:2011 in riferimento alla posa
in opera dei sistemi realizzati con lastre di gesso rivestito
su orditure metalliche e ne precisa i criteri e le regole in
relazione ai sistemi seguenti:

     tramezzi, rivestimenti di pareti e controsoffitti
     realizzati all’interno di edifici residenziali;
     pareti e rivestimenti con orditura a tutta altezza.

“Clicca questo link per approfondire le novità della normativa
tecnica in tema di isolamento termico, ascensori e acustica in
                          edilizia”

Quali   sono   le   verifiche   da
considerare per le azioni sismiche
secondo le nuove N.T.C. 2018?
Il testo delle nuove N.T.C. 2018, i n vigore il 22 Marzo del
2018, introduce grandi novità riguardo il tema             del
“miglioramento sismico” degli edifici esistenti.

Nel Capitolo 7 delle N.T.C. 2018 vengono meglio chiariti
infatti, rispetto alle N.T.C. 2008, i criteri prestazionali da
adottarsi per le verifiche, quali:

     il controllo del danno strutturale e non strutturale,
     attraverso la limitazione degli spostamenti di
     interpiano;
     lo Stato Limite di Salvaguardia della Vita, confronto
     capacità/domanda in termini di resistenza;
     lo Stato Limite di Prevenzione del Collasso, confronto
     capacità/domanda in termini di duttilità.
ed esprimendosi, proprio in merito agli elementi strutturali
secondari specificando che quest’ultimi devono sostenere i
carichi gravitazionali quando soggetti agli spostamenti
indotti dalle sollecitazioni sismiche allo SLC (Stato Limite
di Collasso) con i criteri prestazionali suesposti e fornendo
ulteriori criteri di verifica per gli elementi non
strutturali, quali i sistemi con lastre in cartongesso,
rimandando alla circolare la definizione delle azioni da
adottarsi per le verifiche e specificando che quest’ultimi
(differentemente da quanto indicato nelle precedenti N.T.C.
2008) possono essere dotati di rigidezza, resistenza o massa
tale da influenzare la risposta della struttura risultando
significativi ai fini della sicurezza.

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un prontuario che confronta punto per punto il decreto le NTC
2008 e le NTC 2018, con il testo integrale del decreto e un
focus sulle novità.

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Approfondimento: NTC 2018: ambito di applicazione e norme
transitorie
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