Cartoline da casa mia - Alessandro Vitiello Home Gallery
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14 marzo 2019 Pagina 38 Il Roma Cartoline da casa mia LA RAPPRESENTAZIONE NEL CUORE DI ROMA "Cartoline da casa mia", il disagio giovanile per la regia di Marco Prato "Cartoline da casa mia", scritto da Antonio Mocciola per la regia di Marco Prato sarà in scena stasera e domani alle 21 al Mondrian Suite, Via dei Piceni 41/43 Roma e domenica (18.30), lunedì e martedì (ore 21) alla Cappella Orsini, Via di Grotta Pinta 21 a Roma. L' opera prodotta da AVHG, Alessandro Vitiello Home Gallery di Roma, porta il pubblico nella stanza in cui si è isolato un ragazzo, Fosco (Bruno Petrosino), che ha scelto di non possedere più nulla, se non la voglia di comunicare, attraverso la forma desueta della cartolina, tutto il suo disperato, dignitoso e volontario isolamento. Ad un primo giudizio superficiale basterebbe il termine disadattato per liquidare un giovanissimo uomo che decide di isolarsi in una stanza, proprio nell' età in cui, teoricamente, siamo chiamati alla vita. Lo fa rinchiudendosi per giorni, mesi, forse per sempre. È il fenomeno degli Hikikomori giapponesi, riconosciuto sempre di più anche in Italia. Fosco rappresenta questa realtà simbolicamente nudo, in una scena altrettanto nuda, all' interno di un quadrilatero luminescente. Il giovane ci comunica il suo disagio, il suo esilio interiore, la fuga dalle maschere di Pirandelliana memoria, scrivendo cartoline ai suoi ex -affetti, da cui ha preso le distanze. Fosco ci parla dal nulla. I suoi appelli cadono nel vuoto. Gesti d' amore che forse nessuno ha voluto capire, raccolti nella deriva nichilista ed eroica delle sue parole (A.Mocciola). A chiusura del ciclo di eventi e conferenze della mostra "Giù le maschere". Info 346 7706805. Mondrian Suite 347.7853260; Cappella Orsini 347.9025248. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 1
12 marzo 2019 subitonews.it Cartoline da casa mia Tour romano per Cartoline da casa mia' In scena dal 14 al 15 marzo al Mondrian Suite, dal 17 al 19 marzo alla Cappella Orsini Riceviamo e pubblichiamo. Cartoline da casa mia', scritto da Antonio Mocciola per la regia di Marco Prato, sarà in scena il 14 e 15 marzo, ore 21:00, al Mondrian Suite di Roma, 17 marzo, ore 18:30, 18 e 19 marzo, ore 21:00, alla Cappella Orsini di Roma. L'opera prodotta da AVHG, Alessandro Vitiello Home Gallery di Roma, porta il pubblico nella stanza in cui si è isolato un ragazzo, Fosco, Bruno Petrosino, che ha scelto di non possedere più nulla, se non la voglia di comunicare, attraverso la forma desueta della cartolina, tutto il suo disperato, dignitoso e volontario isolamento. Ad un primo giudizio superficiale basterebbe il termine disadattato per liquidare un giovanissimo uomo che decide di isolarsi in una stanza, proprio nell'età in cui, teoricamente, siamo chiamati alla vita. Lo fa rinchiudendosi per giorni, mesi, forse per sempre. È il fenomeno degli Hikikomori giapponesi, riconosciuto sempre di più anche in Italia. Fosco rappresenta questa realtà simbolicamente nudo, in una scena altrettanto nuda, all'interno di un quadrilatero luminescente. Il giovane ci comunica il suo disagio, il suo esilio interiore, la fuga dalle maschere di Pirandelliana memoria, scrivendo cartoline ai suoi ex-affetti, da cui ha preso le distanze. Fosco ci parla dal nulla. I suoi appelli cadono nel vuoto. Gesti d'amore che forse nessuno ha voluto capire, raccolti nella deriva nichilista ed eroica delle sue parole. Antonio Mocciola Lo spettacolo prodotto da Alessandro Vitiello Home Gallery, dal forte taglio sociale, ha un costo di 10,00, è vietato ai minori di 18 anni. Per approfondimenti si rimanda alla recensione. Mondrian Suite via dei Piceni 41/43 Roma Cappella Orsini via di Grotta Pinta 21 Roma Info: 346-7706805 Mondrian Suite: 347-7853260 Cappella Orsini: 347-9025248 News dalla rete Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 2
14 marzo 2019 leggo.it Cartoline da casa mia Cartoline da casa mia MONDRIAN SUITE CAPPELLA ORSINI Scritto da Antonio Cartoline da casa mia MONDRIAN SUITE CAPPELLA ORSINI Scritto da Antonio Mocciola per la regia di Marco Prato, l'opera porta il pubblico nella stanza in cui si è isolato un ragazzo, Fosco (Bruno Petrosino, nellal foto), che ha scelto di non possedere più nulla, se non la voglia di comunicare, attraverso la forma desueta della cartolina, tutto il suo disperato, dignitoso e volontario isolamento. AVHG produzioni Oggi e domani ore 21, via dei Piceni 41 (3477853260) e 17, 18, 19/03 via di Grotta Pinta 21 (3479025248) Alessandro Di Carlo TEATRO CIAK L'attore comico nel suo inedito spettacolo Superleggero tra guantoni e papillon: un concetto di freschezza, spontaneità, allegria. Un vero e proprio minestrone di sapori. Via Cassia 692, da oggi a domenica, 28 euro, 0633249268 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 3
12 marzo 2019 subitonews.it Cartoline da casa mia Tour romano per Cartoline da casa mia In scena dal 14 al 15 marzo al Mondrian Suite, dal 17 al 19 marzo alla Cappella Orsini Riceviamo e pubblichiamo. Cartoline da casa mia', scritto da Antonio Mocciola per la regia di Marco Prato, sarà in scena il 14 e 15 marzo, ore 21:00, al Mondrian Suite di Roma, 17 marzo, ore 18:30, 18 e 19 marzo, ore 21:00, alla Cappella Orsini di Roma. L'opera prodotta da AVHG, Alessandro Vitiello Home Gallery di Roma, porta il pubblico nella stanza in cui si è isolato un ragazzo, Fosco, Bruno Petrosino, che ha scelto di non possedere più nulla, se non la voglia di comunicare, attraverso la forma desueta della cartolina, tutto il suo disperato, dignitoso e volontario isolamento. Mia Immagine Ad un primo giudizio superficiale basterebbe il termine disadattato per liquidare un giovanissimo uomo che decide di isolarsi in una stanza, proprio nell'età in cui, teoricamente, siamo chiamati alla vita. Lo fa rinchiudendosi per giorni, mesi, forse per sempre. È il fenomeno degli Hikikomori giapponesi, riconosciuto sempre di più anche in Italia. Fosco rappresenta questa realtà simbolicamente nudo, in una scena altrettanto nuda, all'interno di un quadrilatero luminescente. Il giovane ci comunica il suo disagio, il suo esilio interiore, la fuga dalle maschere di Pirandelliana memoria, scrivendo cartoline ai suoi ex-affetti, da cui ha preso le distanze. Fosco ci parla dal nulla. I suoi appelli cadono nel vuoto. Gesti d'amore che forse nessuno ha voluto capire, raccolti nella deriva nichilista ed eroica delle sue parole. Antonio Mocciola Lo spettacolo prodotto da Alessandro Vitiello Home Gallery, dal forte taglio sociale, ha un costo di 10,00, è vietato ai minori di 18 anni. Per approfondimenti si rimanda alla recensione. Mondrian Suite via dei Piceni 41/43 Roma Cappella Orsini via di Grotta Pinta 21 Roma Info: 346-7706805 Mondrian Suite: 347-7853260 Cappella Orsini: 347-9025248 L'articolo Tour romano per Cartoline da casa mia' sembra essere il primo su Ex Partibus. News dalla rete Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 1
14 marzo 2019 targetmagazine.it Cartoline da casa mia A teatro stasera Cartoline da Casa mia Cartoline da casa mia, scritto da Antonio Mocciola per la regia di Marco Prato 14-15 marzo, ore 21.00 Mondrian Suite, Cartoline da casa mia, scritto da Antonio Mocciola per la regia di Marco Prato 14-15 marzo, ore 21.00 Mondrian Suite, Via dei Piceni 41/43 Roma 17 marzo ore 18.30, 18-19 marzo ore 21, Cappella Orsini, Via di Grotta Pinta 21, Roma L'opera prodotta da AVHG, Alessandro Vitiello Home Gallery di Roma, porta il pubblico nella stanza in cui si è isolato un ragazzo, Fosco (Bruno Petrosino), che ha scelto di non possedere più nulla, se non la voglia di comunicare, attraverso la forma desueta della cartolina, tutto il suo disperato, dignitoso e volontario isolamento. Ad un primo giudizio superficiale basterebbe il termine disadattato per liquidare un giovanissimo uomo che decide di isolarsi in una stanza, proprio nell'età in cui, teoricamente, siamo chiamati alla vita. Lo fa rinchiudendosi per giorni, mesi, forse per sempre. È il fenomeno degli Hikikomori giapponesi, riconosciuto sempre di più anche in Italia. Fosco rappresenta questa realtà simbolicamente nudo, in una scena altrettanto nuda, all'interno di un quadrilatero luminescente. Il giovane ci comunica il suo disagio, il suo esilio interiore, la fuga dalle maschere di pirandelliana memoria, scrivendo cartoline ai suoi ex-affetti, da cui ha preso le distanze. Fosco ci parla dal nulla. I suoi appelli cadono nel vuoto. Gesti d'amore che forse nessuno ha voluto capire, raccolti nella deriva nichilista ed eroica delle sue parole. (A.Mocciola) Lo spettacolo prodotto da Alessandro Vitiello Home Gallery, dal forte taglio sociale, ha un costo di 10 euro, è vietato ai minori di 18 anni, e sarà in scena il 14 e 15 marzo, alle ore 21.00 presso Mondrian Suite, in Via dei Piceni 41/43 Roma, poi il 17- 18-19 marzo, alle ore 18.30 il primo giorno, mentre alle ore 21 gli altri due giorni, presso la Cappella Orsini, in Via di Grotta Pinta 21, Roma, a chiusura del ciclo di eventi e conferenze della mostra Giù le maschere. Info 346 7706805. Mondrian Suite 347.7853260; Cappella Orsini 347.9025248. Gianluca Pignataro Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 2
15 marzo 2019 ilmondodisuk.com Cartoline da casa mia Lo spettacolo/In scena a Roma, Cartoline da casa: Antonio Mocciola racconta la solitudine ai tempi del web Arriva a Roma il testo Cartoline da casa mia scritto da Antonio Mocciola e diretto da Marco Prato, di cui abbiamo già parlato su questo portale a proposito della rappresentazione napoletana al Theatre de Poche. Il 14 e 15 sarà alle 21 da Mondrian Suite, Via dei Piceni 41/43; il 17, alle 18.30, nonché il 18-19 marzo alle 21, a Cappella Orsini, Via di Grotta Pinta 21 e chiuderà il ciclo di eventi/conferenze della mostra Giù le maschere. Prodotto da AVHG, Alessandro Vitiello Home Gallery di Roma, lo spettacolo porta il pubblico nella stanza in cui si è isolato un ragazzo, Fosco (Bruno Petrosino, foto in scena), che ha scelto di non possedere più nulla, se non la voglia di comunicare, attraverso la forma desueta della cartolina, tutto il suo disperato, dignitoso e volontario isolamento. Una reclusione che fa parte del fenomeno degli Hikikomori giapponesi, sempre più diffuso anche in Italia. Come sottolinea l'autore, Fosco rappresenta questa realtà simbolicamente nudo, in una scena altrettanto nuda, all'interno di un quadrilatero luminescente. E comunica il suo disagio, il suo esilio interiore, la fuga dalle maschere di Pirandelliana memoria, scrivendo cartoline ai suoi ex-affetti, da cui ha preso le distanze. Fosco ci parla dal nulla. I suoi appelli cadono nel vuoto. Gesti d'amore che forse nessuno ha voluto capire, raccolti nella deriva nichilista ed eroica delle sue parole. L'ingresso costa 10 euro Per saperne di più Info 346 7706805. Mondrian Suite 347.7853260; Cappella Orsini 347.9025248 il Mondo di Suk Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 3
20 marzo 2019 leggo.it Cartoline da casa mia Cartoline da casa mia MONDRIAN SUITE CAPPELLA ORSINI Scritto da Antonio Cartoline da casa mia MONDRIAN SUITE CAPPELLA ORSINI Scritto da Antonio Mocciola per la regia di Marco Prato, l'opera porta il pubblico nella stanza in cui si è isolato un ragazzo, Fosco (Bruno Petrosino, nellal foto), che ha scelto di non possedere più nulla, se non la voglia di comunicare, attraverso la forma desueta della cartolina, tutto il suo disperato, dignitoso e volontario isolamento. AVHG produzioni Oggi e domani ore 21, via dei Piceni 41 (3477853260) e 17, 18, 19/03 via di Grotta Pinta 21 (3479025248) Alessandro Di Carlo TEATRO CIAK L'attore comico nel suo inedito spettacolo Superleggero tra guantoni e papillon: un concetto di freschezza, spontaneità, allegria. Un vero e proprio minestrone di sapori. Via Cassia 692, da oggi a domenica, 28 euro, 0633249268 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 4
20 marzo 2019 julienews.it Cartoline da casa mia "Cartoline da casa mia", scritto da Antonio Mocciola per la regia di Marco Prato L'opera prodotta da AVHG, Alessandro Vitiello Home Gallery di Roma, porta il pubblico nella stanza in cui si è isolato un ragazzo, Fosco (Bruno Petrosino), che ha scelto di non possedere più nulla, se non la voglia di comunicare, attraverso la forma desueta della cartolina, tutto il suo disperato, dignitoso e volontario isolamento. Ad un primo giudizio superficiale basterebbe il termine disadattato per liquidare un giovanissimo uomo che decide di isolarsi in una stanza, proprio nell'età in cui, teoricamente, siamo chiamati alla vita. Lo fa rinchiudendosi per giorni, mesi, forse per sempre. È il fenomeno degli Hikikomori giapponesi, riconosciuto sempre di più anche in Italia. Fosco rappresenta questa realtà simbolicamente nudo, in una scena altrettanto nuda, all'interno di un quadrilatero luminescente. Il giovane ci comunica il suo disagio, il suo esilio interiore, la fuga dalle maschere di Pirandelliana memoria, scrivendo cartoline ai suoi ex-affetti, da cui ha preso le distanze. Fosco ci parla dal nulla. I suoi appelli cadono nel vuoto. Gesti d'amore che forse nessuno ha voluto capire, raccolti nella deriva nichilista ed eroica delle sue parole. (A.Mocciola) Lo spettacolo prodotto da Alessandro Vitiello Home Gallery, dal forte taglio sociale, ha un costo di 10 euro, è vietato ai minori di 18 anni, e sarà in scena il 14 e 15 marzo, alle ore 21.00 presso Mondrian Suite, in Via dei Piceni 41/43 Roma, poi il 17- 18-19 marzo, alle ore 18.30 il primo giorno, mentre alle ore 21 gli altri due giorni, presso la Cappella Orsini, in Via di Grotta Pinta 21, Roma, a chiusura del ciclo di eventi e conferenze della mostra Giù le maschere. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 5
20 marzo 2019 klpteatro.it Cartoline da casa mia Cartoline da casa mia. Gli hikikimori secondo Antonio Mocciola Buio pesto. Una schiena nuda che si abbraccia, una musica assordante, un urlo disperato. Così si presenta Fosco, abitante unico e solo di Cartoline da casa mia, andato in scena a Napoli al Nouveau Théâtre de Poche, piccolo teatro dal grande fermento culturale diretto da Massimo De Matteo, Sergio Di Paola e Peppe Miale. Fosco è un hikikimori, termine giapponese che indica persone che volutamente si isolano dal mondo esterno restando chiuse nelle loro case per giorni, mesi, anni. Alcune per tutta la vita. Eppure, vivono. Vivono nella loro solitudine, dimenticandosi di cosa c'è oltre le mura. Persone fragili non compatibili con la sofferenza generata dall'essere al mondo. Se il mondo è questo, se tutto è effimero e illusorio, se la società preme per farci essere come non siamo, se fuori da quella stanza non c'è nulla di meglio, che motivo c'è di uscire fuori? In Giappone sono oltre 500.000 i casi di hikikimori accertati, in Italia 100.000 anche se non se ne sente ancora parlare molto. Fosco potrebbe vivere ovunque, anche in casa nostra. Dopotutto ha bisogno solo di una stanza, il suo mondo è tutto lì dentro. Probabilmente vittima di violenza sessuale da parte del gemello forse morto in età puerile, il suo unico sbocco sul mondo è una piccola finestra sempre chiusa, ed un passavivande da dove gli arriva cibo e acqua per lavarsi. Uno psicologo sembra parlargli al di là della porta, ma solo Fosco può sentirlo, in un botta e risposta solitario, forse immaginario. Piccole cartoline ingiallite un po' sbiadite gli ricordano l'infanzia, caratterizzata dal non-amore della madre e del padre. Urla, si ribella, canta, balla, piange e ride da solo, in quella stanza, nel claustrofobico buio del nulla che lo circonda. Ma Fosco è coraggioso, è forte ed anche bello. Lui sa di essere solo, volutamente evita ogni contatto col mondo reale perché quel mondo lo ha rifiutato, rigettato. Deriso e schernito per tutta la vita, umiliato da una società che lo vorrebbe diverso, nella sua stanza si sente protetto e compreso. Uscire significherebbe affrontare un mondo che non sembra volerlo. Viene da chiedersi in cosa differisce Fosco da coloro che racchiudono e rinchiudono la loro vita nel mondo virtuale. Nel linguaggio informatico virtuale significa simulato, non reale. In un mondo, il nostro, dove la priorità è apparire, dove persino il sesso può essere fatto attraverso i bytes, quanto realmente siamo lontani dall'isolamento di Fosco? Molto meno di quanto crediamo, e molto più inconsapevolmente. Sembra infatti che una delle principali cause di esplosione della problematica degli hikikimori sia proprio il virtuale: credere di poter avere contatto con la realtà Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 6
20 marzo 2019 klpteatro.it
7 maggio 2019 rome.carpe-diem.events Cartoline da casa mia Cartoline da Casa Mia giov14 e ven15 alla Mondrian Suite Alessandro Vitiello Home Gallery presenta CARTOLINE DA CASA MIA con Bruno Petrosino testo di Antonio Mocciola regia Marco Prato Un disadattato. Così la società liquida un uomo, specie se giovanissimo e dunque obbligato alla Vita che decide di isolarsi in una stanza. Per giorni, per mesi, forse per sempre. Il fenomeno, che in Giappone è una vera e propria emergenza, tanto da meritare un nome apposito (Hikikomori), sta arrivando anche in Europa, e coinvolge soprattutto giovani uomini dai 15 al 35 anni. Fosco ne ha 26, ha lasciato tutto, non possiede più nulla. Nudo in una scena nuda, violentato da un quadrato di luce nel buio che ne fissa il perimetro d'azione come un ring (o una gabbia), ci comunica il suo disagio, il suo esilio volontario, e scrive ai suoi ex affetti, da cui ha divorziato. Sussurri e grida dal fondo di un pozzo psicotico e lucidissimo, nevrotico e pacificato, bipolare e centratissimo. Fosco ci parla dal nulla, e nel nulla rientrerà. I suoi appelli sono caduti nel vuoto. Gesti d'amore che non abbiamo capito, o voluto capire. Pensieri alla deriva. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 8
12 marzo 2019 Expartibus Cartoline da casa mia Tour romano per 'Cartoline da casa mia' In scena dal 14 al 15 marzo al Mondrian Suite, dal 17 al 19 marzo alla Cappella Orsini 'Cartoline da casa mia', scritto da Antonio Mocciola per la regia di Marco Prato, sarà in scena il 14 e 15 marzo, ore 21:00, al Mondrian Suite di Roma, 17 marzo, ore 18:30, 18 e 19 marzo, ore 21:00, alla Cappella Orsini di Roma. L' opera prodotta da AVHG, Alessandro Vitiello Home Gallery di Roma, porta il pubblico nella stanza in cui si è isolato un ragazzo, Fosco, Bruno Petrosino, che ha scelto di non possedere più nulla, se non la voglia di comunicare, attraverso la forma desueta della cartolina, tutto il suo disperato, dignitoso e volontario isolamento. Ad un primo giudizio superficiale basterebbe il termine disadattato per liquidare un giovanissimo uomo che decide di isolarsi in una stanza, proprio nell' età in cui, teoricamente, siamo chiamati alla vita. Lo fa rinchiudendosi per giorni, mesi, forse per sempre. È il fenomeno degli Hikikomori giapponesi, riconosciuto sempre di più anche in Italia. Fosco rappresenta questa realtà simbolicamente nudo, in una scena altrettanto nuda, all' interno di un quadrilatero luminescente. Il giovane ci comunica il suo disagio, il suo esilio interiore, la fuga dalle maschere di Pirandelliana memoria, scrivendo cartoline ai suoi ex-affetti, da cui ha preso le distanze. Fosco ci parla dal nulla. I suoi appelli cadono nel vuoto. Gesti d' amore che forse nessuno ha voluto capire, raccolti nella deriva nichilista ed eroica delle sue parole. Antonio Mocciola Lo spettacolo prodotto da Alessandro Vitiello Home Gallery, dal forte taglio sociale, ha un costo di 10,00, è vietato ai minori di 18 anni. Per approfondimenti si rimanda alla recensione. Mondrian Suite via dei Piceni 41/43 Roma Cappella Orsini via di Grotta Pinta 21 Roma Info: 346-7706805 Mondrian Suite: 347-7853260 Cappella Orsini: 347- 9025248. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 1
13 marzo 2019 lostrillo.it Cartoline da casa mia "Cartoline da casa mia", scritto da Antonio Mocciola per la regia di Marco Prato L'opera prodotta da AVHG, Alessandro Vitiello Home Gallery di Roma, porta il pubblico nella stanza in cui si è isolato un ragazzo, Fosco (Bruno Petrosino), che ha scelto di non possedere più nulla, se non la voglia di comunicare, attraverso la forma desueta della cartolina, tutto il suo disperato, dignitoso e volontario isolamento. Ad un primo giudizio superficiale basterebbe il termine disadattato per liquidare un giovanissimo uomo che decide di isolarsi in una stanza, proprio nell'età in cui, teoricamente, siamo chiamati alla vita. Lo fa rinchiudendosi per giorni, mesi, forse per sempre. È il fenomeno degli Hikikomori giapponesi, riconosciuto sempre di più anche in Italia. Fosco rappresenta questa realtà simbolicamente nudo, in una scena altrettanto nuda, all'interno di un quadrilatero luminescente. Il giovane ci comunica il suo disagio, il suo esilio interiore, la fuga dalle maschere di Pirandelliana memoria, scrivendo cartoline ai suoi ex-affetti, da cui ha preso le distanze. Fosco ci parla dal nulla. I suoi appelli cadono nel vuoto. Gesti d'amore che forse nessuno ha voluto capire, raccolti nella deriva nichilista ed eroica delle sue parole. (A.Mocciola) .Lo spettacolo prodotto da Alessandro Vitiello Home Gallery, dal forte taglio sociale, ha un costo di 10 euro, è vietato ai minori di 18 anni, e sarà in scena il 14 e 15 marzo, alle ore 21.00 presso Mondrian Suite, in Via dei Piceni 41/43 Roma, poi il 17- 18-19 marzo, alle ore 18.30 il primo giorno, mentre alle ore 21 gli altri due giorni, presso la Cappella Orsini, in Via di Grotta Pinta 21, Roma, a chiusura del ciclo di eventi e conferenze della mostra Giù le maschere. Info 346 7706805. Mondrian Suite 347.7853260; Cappella Orsini 347.9025248. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 2
12 marzo 2019 terronianmagazine.com Cartoline da casa mia CARTOLINE DA CASA MIA SCRITTO DA ANTONIO MOCCIOLA PER LA REGIA DI NARCO PRATO Cartoline da casa mia, scritto da Antonio Mocciola per la regia di Marco Prato 14-15 marzo, ore 21.00 Mondrian Suite, Via dei Piceni 41/43 Roma 17 marzo ore 18.30, 18-19 marzo ore 21, Cappella Orsini, Via di Grotta Pinta 21, Roma L'opera prodotta da AVHG, Alessandro Vitiello Home Gallery di Roma, porta il pubblico nella stanza in cui si è isolato un ragazzo, Fosco (Bruno Petrosino), che ha scelto di non possedere più nulla, se non la voglia di comunicare, attraverso la forma desueta della cartolina, tutto il suo disperato, dignitoso e volontario isolamento. Ad un primo giudizio superficiale basterebbe il termine disadattato per liquidare un giovanissimo uomo che decide di isolarsi in una stanza, proprio nell'età in cui, teoricamente, siamo chiamati alla vita. Lo fa rinchiudendosi per giorni, mesi, forse per sempre. È il fenomeno degli Hikikomori giapponesi, riconosciuto sempre di più anche in Italia. Fosco rappresenta questa realtà simbolicamente nudo, in una scena altrettanto nuda, all'interno di un quadrilatero luminescente. Il giovane ci comunica il suo disagio, il suo esilio interiore, la fuga dalle maschere di Pirandelliana memoria, scrivendo cartoline ai suoi ex-affetti, da cui ha preso le distanze. Fosco ci parla dal nulla. I suoi appelli cadono nel vuoto. Gesti d'amore che forse nessuno ha voluto capire, raccolti nella deriva nichilista ed eroica delle sue parole. (A.Mocciola) Lo spettacolo prodotto da Alessandro Vitiello Home Gallery, dal forte taglio sociale, ha un costo di 10 euro, è vietato ai minori di 18 anni, e sarà in scena il 14 e 15 marzo, alle ore 21.00 presso Mondrian Suite, in Via dei Piceni 41/43 Roma, poi il 17- 18-19 marzo, alle ore 18.30 il primo giorno, mentre alle ore 21 gli altri due giorni, presso la Cappella Orsini, in Via di Grotta Pinta 21, Roma, a chiusura del ciclo di eventi e conferenze della mostra Giù le maschere. Info 346 7706805. Mondrian Suite 347.7853260; Cappella Orsini 347.9025248. Comunicazione | Ufficio Stampa Annalisa Tirrito | 335 5289607 & Daniela Ricci | 347 0824165 tirrito.annalisa@gmail.com, dricci62@gmail.com Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 3
13 marzo 2019 unfoldingroma.com Cartoline da casa mia Cartoline Da Casa Mia "Cartoline da casa mia", scritto da Antonio Mocciola per la regia di Marco Prato, prodotto da AVHG di Roma, porta il pubblico nella stanza in cui si è isolato un ragazzo, Fosco (Bruno Petrosino), che ha scelto di non possedere più nulla, se non la voglia di comunicare, attraverso la forma desueta della cartolina, tutto il suo disperato, dignitoso e volontario isolamento. Ad un primo giudizio superficiale basterebbe il termine disadattato per liquidare un giovanissimo uomo che decide di isolarsi in una stanza, proprio nell'età in cui, teoricamente, siamo chiamati alla vita. Lo fa rinchiudendosi per giorni, mesi, forse per sempre. È il fenomeno degli Hikikomori giapponesi, riconosciuto sempre di più anche in Italia. Fosco rappresenta questa realtà simbolicamente nudo, in una scena altrettanto nuda, all'interno di un quadrilatero luminescente. Il giovane ci comunica il suo disagio, il suo esilio interiore, la fuga dalle maschere di Pirandelliana memoria, scrivendo cartoline ai suoi ex-affetti, da cui ha preso le distanze. Fosco ci parla dal nulla. I suoi appelli cadono nel vuoto. Gesti d'amore che forse nessuno ha voluto capire, raccolti nella deriva nichilista ed eroica delle sue parole. (A.Mocciola) Lo spettacolo al costo di 10 euro, è vietato ai minori di 18 anni, e sarà in scena il 14 e 15 marzo, alle ore 21.00 presso Mondrian Suite, in Via dei Piceni 41/43 Roma, poi il 17- 18-19 marzo, alle ore 18.30 il primo giorno, mentre alle ore 21 gli altri due giorni, presso la Cappella Orsini, in Via di Grotta Pinta 21, Roma. Info 346 7706805 © Riproduzione riservata Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 4
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