BIOSPHERE RESERVE NOMINATION FORM VALLE CAMONICA - ALTO SEBINO - PROGRAMMA UNESCO MAN AND THE BIOSPHERE SETTEMBRE 2017 - Parco dell'Adamello
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PROGRAMMA UNESCO MAN AND THE BIOSPHERE BIOSPHERE RESERVE NOMINATION FORM VALLE CAMONICA – ALTO SEBINO SETTEMBRE 2017 PROPONENTI LA CANDIDATURA Comunità Montana di Valle Camonica Parco dell’Adamello
GRUPPO DI LAVORO Coordinatore generale Dario Furlanetto – Direttore Parco dell’Adamello Testi e grafica Sonia Bonatto GRAIA SRL Anna Maria Bonettini PARCO DELL’ADAMELLO Comitato tecnico Parco Adamello Distretto culturale di Valle Camonica Comunità’ montana di Valle Camonica GRAIA Srl Immagini Mauro Speziari, Dario Bonzi, Gianpietro Bolis, Dario Furlanetto, Massimo Cervelli, Battista Sedani, Archivio fotografico Distretto Culturale di Valle Camonica, Archivio fotografico Parco Adamello, Anna Maria Bonettini, Attilio Marzorati, Mirna Marzorati, Martino Rivola, Franco Fenaroli, Graia srl Comitato promotore Oliviero Valzelli, Presidente della Comunità Montana di Valle Camonica; Pier Luigi Mottinelli, Presidente della Provincia di Brescia; Simona Ferrarini, Presidente del Distretto Culturale di Valle Camonica; Sergio Bonomelli, Presidente del G.I.C. Sito Unesco n. 94 Arte rupestre di Valle Camonica; Paola Abondio, Dirigente scolastico – Coordinatore CCSS di Valle Camonica; Sonia Cantoni, Consigliere con delega all’ambiente della Fondazione Cariplo; Dario Colossi, Rappresentante dei Sindaci dell’Alto Sebino; Angelo Farisoglio, Presidente SolCo Camunia; Paolo Franceschetti, Consigliere Associazione industriali bresciani; Mimmo Franzinelli, scrittore; Roberto Mazzola, Presidente di Assocamuna; Romano Minoia, Fondatore Rugby Valle Camonica; Giovanni Peli, componente Commissione Centrale di Beneficenza della Fondazione Cariplo; Ettore Prandini, Presidente Coldiretti Lombardia; Giovanmaria Giacomo Rizzi, Consigliere della Camera di Commercio di Brescia; Walter Sala, Presidente GAL Sebino Valle Camonica e Val di Scalve; Dario Sonetti, rappresentante Associazioni Ambientaliste Camune; Don Danilo Vezzoli, Vicario Episcopale della Diocesi di Brescia per la Valle Camonica; Marco Vitale, economista; Lino Zani, esperto in comunicazione
PRESENTAZIONE ALLA CANDIDATURA Oliviero Valzelli e Simona Ferrarini Presidente e Vice Presidente della Comunità Montana di Valle Camonica- Coordinatore del Comitato promotore della riserva Valle Camonica – Alto Sebino Il progetto di candidare i territori dell’intera Valle Camonica e dell’Alto Sebino quale Riserva della Biosfera nel Programma MAB Unesco - Man and the Biosphere, nasce dalla consapevolezza di essere gestori e tutori di un complesso ambientale di inestimabile valore che, partendo dal lago d’Iseo fino al ghiacciaio dell’Adamello e al Passo del Tonale, lungo il corso del fiume Oglio, costituisce un insieme ineguagliabile di ambienti, paesaggi, biodiversità, valori storici, artistici e identitari. Partendo dal grande patrimonio storico del sito Unesco 94 “Arte rupestre di Valle Camonica” e proseguendo con l’insieme delle Aree Protette di Rete Natura di Valle Camonica, tra le quali si annoverano il Parco Nazionale dello Stelvio e il Parco Regionale dell’Adamello, il territorio camuno custodisce un patrimonio di arte, cultura e natura che rende orgogliosi i suoi abitanti e che necessita di essere rappresentato, con la giusta importanza, all’esterno della Valle. Da qui la volontà di rafforzare l’immagine di questo contesto oltre le comunità locali, anche attraverso uno strumento - quale l’area MAB Unesco - che riconosca sia lo sforzo sin qui fatto per la tutela di questo patrimonio sia la possibilità di incentivare e rafforzare le capacità gestionali e il decollo di un concreto sviluppo sostenibile della nostra Comunità. Il riconoscimento internazionale da parte dell’Unesco, se avverrà come noi tutti auspichiamo, non potrà che portare nuove idee, nuove energie positive e, soprattutto, un nuovo futuro per la Valle e per i suoi giovani.
Sonia Cantoni Consigliere con delega all’ambiente della Fondazione Cariplo La Fondazione Cariplo è orgogliosa di testimoniare e sostenere un’iniziativa di importanza strategica in un territorio di grande bellezza, di grande valore naturale, culturale, storico e paesaggistico. Un’iniziativa condivisa da una comunità che sa affrontare il presente con radici forti nel passato e lo sguardo rivolto al futuro. La biodiversità è “il pilastro della salute del nostro pianeta”. Maggiore è la biodiversità di un ecosistema, maggiore sarà la sua “resilienza”, ovvero la capacità di reagire rispetto ai rischi di natura ambientale, economica, sociale, che già si manifestano nella nostra vita di tutti i giorni. La Fondazione Cariplo promuove e accompagna da tempo gli impegni della Valle Camonica per conoscere, far conoscere, tutelare e valorizzare i numerosi aspetti della diversità biologica come condizione e garanzia di sviluppo sostenibile, per favorire la comunicazione tra luoghi e specie e genti diverse. E’ un investimento per il futuro e il benessere di questo territorio, ma anche della nostra Regione e del nostro Paese.
Sergio Bonomelli Presidente del G.I.C. Sito Unesco n. 94 Arte rupestre di Valle Camonica “I luoghi veri non sono segnati su nessuna carta” afferma Herman Melville in Moby Dick. E forse è così. Ma è altresì vero che di posti veri e autentici, ricchi di identità e di storia, a contatto con la natura, la cultura e le tradizioni, in Italia ne abbiamo tantissimi. Il nostro “luogo vero” è proprio qui, scolpito sulla pietra. Nel 1979 l’Arte Rupestre di Valle Camonica è stato il primo sito italiano a essere inserito nella Lista dei Beni Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, per il contributo che le incisioni rupestri hanno dato alla ricostruzione della storia dell’uomo, dalle sue origini. Sono oltre 250.000 figure animali, umane e simboliche, incise su migliaia di rocce della Valle Camonica. Rappresentano il più imponente complesso di arte rupestre di tutto il continente europeo, uno straordinario archivio per l’umanità, custodito all’aperto in uno scenario naturale di grande suggestione: una stratificazione dei segni di una presenza umana millenaria, che permette di ricostruire il cammino dell’intera civiltà umana. Ma se l’Arte Rupestre rappresenta la perla del patrimonio storico-culturale della Valle Camonica, la Valle si distingue altresì per il significativo e diffuso patrimonio ambientale e naturale quali le aree protette, gli itinerari alpini, il patrimonio forestale e rurale connesso alle attività e alle filiere agrosilvo-pastorali, le risorse idriche dei numerosi bacini e corsi d’acqua che hanno contribuito all’evoluzione antropica locale, con l’insediamento di segherie, fucine e magli e la realizzazione di impianti idroelettrici, dighe e canalizzazioni. Questo pone il problema dello sviluppo sostenibile del territorio, dell’integrazione e di un uso equilibrato delle risorse. Per questo il riconoscimento della Valle Camonica a Riserva della Biosfera, può costituire un fondamentale strumento di salvaguardia di un territorio che può vantare un patrimonio storico-culturale di eccezionale valore, in un ambiente con una straordinaria biodiversità. Un territorio che ha tutte le caratteristiche per diventare anche luogo di formazione e sperimentazione di politiche di gestione delle risorse naturali, sociali ed economiche, in cui siano coinvolte le comunità locali, i giovani e le scuole. Ben sapendo, che il problema della tutela dei beni culturali ed ambientali, ed in particolare di quello straordinario “museo all’aperto” rappresentato dalle nostre incisioni rupestri, è e rimane un tema essenzialmente sociale e di responsabilità civile, che deve impegnare tutti, pubblici poteri e singoli cittadini, in un’azione volenterosa di difesa consapevole e di promozione attiva.
Biosphere Reserve Nomination Form Valle Camonica – Alto Sebino TABLE OF CONTENT 1. PROPOSED NAME OF THE BIOSPHERE RESERVE ............................................................... 1 2. NAME OF THE COUNTRY ...................................................................................................... 1 3. FULFILLMENT OF THE THREE FUNCTIONS OF BIOSPHERE RESERVES ............................ 2 4. CRITERIA FOR DESIGNATION AS A BIOSPHERE RESERVE .............................................. 14 5. ENDORSEMENT ...................................................................................................................38 6. LOCATION (COORDINATES AND MAP) ............................................................................42 7. AREA .....................................................................................................................................44 8. BIOGEOGRAPHICAL REGION ..............................................................................................57 9. LAND USE .............................................................................................................................58 10. HUMAN POPULATION OF PROPOSED BIOSPHERE RESERVE ..................................... 69 11. BIOPHYSICAL CHARACTERISTICS ..................................................................................86 12. ECOSYSTEM SERVICES ..................................................................................................128 13. MAIN OBJECTIVES FOR THE BIOSPHERE RESERVE’S DESIGNATION:......................144 14 CONSERVATION FUNCTION:............................................................................................151 15. DEVELOPMENT FUNCTION ..........................................................................................190 16. LOGISTIC SUPPORT FUNCTION ...................................................................................233 17. GOVERNANCE, BIOSPHERE RESERVE MANAGEMENT AND COORDINATION .......251 18. SPECIAL DESIGNATIONS ..............................................................................................267
Biosphere Reserve Nomination Form Valle Camonica – Alto Sebino 19. SUPPORTING DOCUMENTS .........................................................................................271 20. ADDRESSES ....................................................................................................................280
PART I: SUMMARY
Biosphere Reserve Nomination Form Valle Camonica – Alto Sebino 1. PROPOSED NAME OF THE BIOSPHERE RESERVE Il nome proposto per la Riserva della Biosfera è Valle Camonica - Alto Sebino Man and Biosphere Reserve (Biosphere Reserve Camonica Valley - High Sebino Lake). L’area della riserva comprende i territori della Valle Camonica e dell’alta parte del Lago d’Iseo (o Lago Sebino). I promotori della riserva hanno quindi voluto includere tutti i territori dell’antica Valle Camonica geografica puntando sull’unicum territoriale, culturale e storico che la rappresenta. 2. NAME OF THE COUNTRY Italy. 1
Biosphere Reserve Nomination Form Valle Camonica – Alto Sebino 3. FULFILLMENT OF THE THREE FUNCTIONS OF BIOSPHERE RESERVES 3.1 "Conservation - contribute to the conservation of landscapes, ecosystems, species and genetic variation" La riserva candidata è caratterizzata da un territorio molto ricco dal punto di vista naturalistico e paesaggistico. Tale ricchezza è determinata innanzitutto dal fatto che nei suoi 136.000 ettari di estensione, la riserva occupa paesaggi variegati e peculiari che, partendo dal lago d’Iseo e attraversando dolci versanti, raggiungono maestose vette, fra le quali spicca il Ghiacciaio dell’Adamello, il più grande d’Italia. FIGURA 1. MONTE DELL’ADAMELLO, PARETE NORD Gli habitat predominanti della riserva sono in generale le acque interne, i fiumi e i laghi, i boschi e le foreste, i ghiacciai, i prati e le praterie. L’ecosistema a bosco è quello maggiormente rappresentato. Circa il 60% della superficie della riserva candidata è costituita da aree protette. Sono presenti 19 ZPS, 6 ZSC, 3 Riserve Naturali Regionali, 4 PLIS, 1 Parco Regionale e 1 Parco Nazionale. L’elevato numero di siti eletti a protezione della biodiversità della riserva è determinato dalla straordinaria varietà di habitat presenti, molti di interesse comunitario e prioritario. Sono presenti ben 27 habitat di interesse comunitario dei quali 8 sono prioritari. Gli enti gestori delle aree protette svolgono indagini sul territorio per osservare e monitorare lo stato degli habitat presenti nella riserva candidata. Ciò ha fatto in modo che nel corso degli anni il territorio sia stato conservato e non ci siano state né importanti modificazioni degli habitat e dell’uso del suolo, né un consistente aumento del territorio urbanizzato, che costituisce una delle principali 2
Biosphere Reserve Nomination Form Valle Camonica – Alto Sebino cause di modifica degli habitat a danno alle specie selvatiche. Ciò evidenzia il ruolo della riserva nella protezione della natura e del paesaggio e, soprattutto, come il suo valore conservativo sia riconosciuto non solo a livello locale ma anche internazionale. Inoltre, il fiume Oglio, che attraversa tutta la Valle, è riconosciuto quale “Corridoio ecologico principale” d’interesse regionale nell’ambito della Rete Ecologica Regionale (RER), in piena sintonia con quanto prevedono le direttive europee in materia di reti ecologiche e tutela delle acque. La riserva candidata ospita un gran numero di specie animali, ma soprattutto vegetali. La rete ecologica della riserva con le sue aree protette è quindi fondamentale nella conservazione della biodiversità, anche in relazione alla presenza di habitat intatti e ambienti non antropizzati. Nella riserva trovano quindi posto numerose specie vegetali endemiche e animali rari e protetti. Ad esempio, la flora della Valle Camonica è ricchissima e tale ricchezza è determinata soprattutto dalle differenze altitudinali che la caratterizzano (da circa 200 m s.l.m. fino ai 3.539 m s.l.m. della vetta dell’Adamello). Nella riserva sono presenti oltre 30 endemismi. La grande varietà specifica è determinata dalla presenza di due sistemi principali, il settore meridionale, che è parte del sistema insubrico e la parte settentrionale che, invece, dominata da rilievi di natura silicea, fa parte del distretto alpino (settore orobico-retico, endalpico). Si alternano quindi zone dai lievi pendii che godono dell’influsso climatico mitigatore del lago d’Iseo a zone caratterizzate dalla presenza di fitti boschi e foreste. Le zone più elevate sono poi caratterizzate da rupi e ghiaioni alternati ai pascoli e alle praterie alpine. Per la maggior parte queste specie costituiscono dei relitti glaciali, conservatisi nella fascia nivale dell'Arco Alpino in quanto unico ambiente residuo dell'epoca glaciale, durante la quale gli endemismi sopra descritti sono giunti sulle Alpi dai Paesi Nord Europei. Ed è sempre la varietà di habitat e ambienti che caratterizza la riserva a supportare la presenza di numerose specie animali importanti sotto il profilo locale e comunitario, molte delle quali sottoposte a rigide politiche di protezione in relazione al loro stato di conservazione. Fra queste non si possono non citare l’orso bruno e il lupo, grandi carnivori oggetto di numerosi progetti di salvaguardia operati all’interno della riserva, lo stambecco delle Alpi, oggetto di reintroduzione nel Parco dell’Adamello nel triennio 1995-1997, il gambero d’acqua dolce, l’aquila reale, i chirotteri, la pernice bianca, relitto glaciale a rischio d’estinzione in diversi settori dell’arco alpino e molte altre specie. La presenza all’interno della riserva candidata della rete ecologica e della rete Natura 2000 implica, necessariamente, il costante monitoraggio delle strategie di protezione, dettate dalle azioni di monitoraggio e controllo delle specie e degli habitat di interesse comunitario. Nella riserva vengono attuate numerosi azioni di monitoraggio di specie e habitat, come descritto nella sezione 14. Molti progetti di monitoraggio vengono eseguiti a livello locale da parte degli enti gestori delle aree protette sulla base delle emergenze per le specie locali sia di flora sia di fauna. Sono poi sviluppati anche altri monitoraggi da parte dell’ente regionale fra cui si citano il programma LifeGESTIRE2020 (programma LIFE+) che prevede azioni di monitoraggio dello stato di conservazione di habitat e specie particolarmente protette, l’incremento delle connessioni ecologiche, per meglio collegare fra loro le aree protette e permettere alle specie animali e vegetali di spostarsi, prevenire e contrastare la diffusione delle specie aliene invasive. 3
Biosphere Reserve Nomination Form Valle Camonica – Alto Sebino FIGURA 2. PERNICE BIANCA FIGURA 3. STAMBECCHI, PARCO ADAMELLO Oltre alla flora e alla fauna selvatiche, particolare importanza hanno le moltissime specie che hanno interesse economico e sono legate alla tradizione agricola della Valle. La Valle Camonica, infatti, possiede una profonda tradizione legata all’agricoltura e all’allevamento. Questo ha comportato, nel corso dei secoli, la selezione di pratiche agricole diffuse e scandite dalla natura che hanno portato alla selezione di specie, sia vegetali sia animali, che ancora oggi trovano spazio nella tradizione camuna. Oltre alle piante officinali, particolare importanza hanno 4
Biosphere Reserve Nomination Form Valle Camonica – Alto Sebino le piante da frutto (mele in particolare) e fra le specie faunistiche ricordiamo la Bionda dell’Adamello, capra autoctona da cui si produce il formaggio denominato Fatulì della Val Saviore e la Pecora della Razza di Corteno, razza autoctona di Corteno. Il ruolo della riserva è quello di portare avanti e migliorare i progetti che fino ad ora hanno limitato le pressioni alle specie agro-zootecniche tradizionali come ad esempio lo sviluppo intensivo dell’agricoltura e dell’allevamento. Il sostegno alle pratiche agrozootecniche tradizionali messo in pratica in particolare dalla Comunità Montana di Valle Camonica ha limitato fortemente il rischio di perdita di tali colture e allevamenti in relazione all’abbandono graduale delle terre alte e delle pratiche agro zootecniche tradizionali. FIGURA 4. ALLEVAMENTO IN VALLE CAMONICA 3.2 "Development - foster economic and human development which is socio-culturally and ecologically sustainable" La riserva candidata è un territorio caratterizzato da un’eccezionale biodiversità che si ritrova nei diversi ambienti che la caratterizzano, principalmente montani, ma che si estendono fino al fondovalle e al lago d’Iseo. Pur essendo il suo territorio peculiare a livello regionale, essa può essere un esempio di grande valore anche per altre realtà montane, italiane e internazionali. Questo è ancor più vero se si valuta il contesto storico e culturale dei luoghi, tradizionalmente orientato alla convivenza sostenibile fra attività umane e conservazione degli ambienti naturali e seminaturali, in particolare negli agroecosistemi e nella gestione forestale. La Valle è un esempio di collaborazione fra enti di gestione del territorio che si occupano e vigilano sui diversi aspetti della Valle (economici, ambientali, paesaggistici). Nel corso degli anni, infatti, è stata affinata una stretta collaborazione fra essi, che asseconda una gestione congiunta e impegnata verso uno sviluppo sostenibile e il miglioramento dello stato della comunità. Quanto fino ad ora fatto sul territorio nell’ambito di questa tematica e quanto verrà sviluppato in futuro rende la Valle Camonica – Alto Sebino un sito di eccellenza che rappresenta certamente un modello di gestione sostenibile per la Regione. 5
Biosphere Reserve Nomination Form Valle Camonica – Alto Sebino Di seguito si riportano le attività incentrate su tale tematica svolte dai diversi enti e che dimostrano l’impegno sul tema. − Comunità Montana di Valle Camonica e Consorzio BIM Valle Camonica • Sostegno creditizio per la valorizzazione e certificazione delle strutture destinati alla produzione di prodotti agroalimentari in Valle Camonica e all’acquisto di attrezzature funzionali all’attività agricola, oltre che alla realizzazione di nuovi impianti di colture specializzate. • V.A.S.P. – Piano della viabilità agro-silvo-pastorale. Questo documento progettuale nasce dalla necessità di coniugare tra loro le indicazioni fornite dagli strumenti di pianificazione territoriale della Comunità Montana e del Parco dell’Adamello con le esigenze di una corretta e sostenibile fruizione del territorio agro-silvo-pastorale di proprietà pubblica. • PSR – Piano di sviluppo rurale. L’ente incentiva l’adesione delle aziende agricole della Valle ad aderire alle misure di sviluppo finanziate dall’Unione europea e che sono incentrate sullo sviluppo economico sostenibile delle aziende e la conservazione. La finalità del Programma è potenziare il settore agricolo e forestale perseguendo 3 Obiettivi trasversali [art. 4 Reg. (UE) n.1305/2013]: innovazione, ambiente, mitigazione e adattamento climatico. • Piano di Sviluppo Sostenibile e di Marketing Territoriale della Valle Camonica – PSSMT. Il Piano è stato indirizzato secondo alcune linee guida, con lo scopo di mettere in campo strumenti adeguati per far fronte ai segnali di crisi economica ormai evidenti sia a scala globale che locale, con l’obiettivo di rilanciare, in chiave di sostenibilità, lo sviluppo economico della valle attorno a tre temi ritenuti prioritari e centrali per questo territorio: le risorse naturali (acqua, foreste, biodiversità), le risorse culturali - identitarie e infine il settore agroalimentare. • Turismo di Valle Camonica, ufficio interamente dedicato alla promozione del territorio della riserva con particolare riferimento all’accoglienza locale, al turismo sostenibile incentrato sulla scoperta delle bellezze naturali della Valle e ai prodotti locali e tradizionali. • CETS – Carta Europea del turismo sostenibile: il Parco dell’Adamello ha conseguito, nel 2008, la Carta Europea del Turismo Sostenibile nelle aree protette. Si è trattato di un’esperienza cruciale nel focalizzare i punti di forza e di debolezza del sistema economico e sociale del territorio, che ha dato avvio a diverse attività progettuali. • Attività estive e invernali: ogni anno, sia in estate sia in inverno, la Comunità Montana di Valle Camonica-Parco dell’Adamello propone un intenso calendario di attività didattiche, divulgative e formative in ambito naturalistico, sportivo, escursionistico, culturale, cinematografico e musicale per diffondere 6
Biosphere Reserve Nomination Form Valle Camonica – Alto Sebino in residenti e turisti la consapevolezza della straordinarietà del territorio della riserva candidata ed incentivarne la fruizione sostenibile. • Riqualificazione della rete sentieristica e dell’offerta turistica offerta dai Rifugi, anche mediante realizzazione di impianti pilota di pedofitodepurazione ad alta quota. − Fiera della sostenibilità nella natura alpina A partire dal 2012, in Valle Camonica si svolge la Fiera della sostenibilità nella natura alpina, evento interamente dedicato alla riflessione sul tema di Alpi e sostenibilità attraverso gli assi portanti di ambiente, società, economia. Essa rappresenta un contenitore di eventi e iniziative del Parco dell'Adamello - Comunità Montana di Valle Camonica con le aree protette di Rete Natura di Valle Camonica e la collaborazione del Distretto Culturale di Valle Camonica e Sapori di Valle Camonica. La Fiera è incentrata su attività di cultura, festa, gioco, sport e svago, elementi tutti necessari perché nella nostra società si rafforzino i valori dell’amicizia e della cooperazione, del sostegno reciproco, della gioia e della fratellanza. Nel 2017, la Fiera ha assunto un ulteriore significato incentrandosi su due temi. Il primo è legato alla proposta di candidare la Valle Camonica e l'Alto Sebino a Riserva della Biosfera dell'Unesco (Programma MAB) e l'altro tema, ripreso anche nel titolo di questa sesta edizione – Una Valle su due ruote, incentrato sulla promozione del cicloturismo e lo sviluppo di un turismo sostenibile. − Parco dell’Adamello Il Parco Adamello, oltre alle attività ordinarie di tutela e gestione dell'area protetta, svolge anche un servizio di progettazione continua al fine di migliorare i vari aspetti che competono alla propria missione. Tale progettazione si concretizza non solo nei settori più prossimi alla tutela degli aspetti naturalistici o fruitivi ma coinvolge tutte le attività umane presenti sul territorio. Le attività del Parco si esplicano in numerosissimi settori: dalle foreste ai percorsi alpini, dalla educazione ambientale al recupero paesaggistico, dall’agricoltura ai beni architettonici, dal turismo sostenibile alla riqualificazione ecologica. 7
Biosphere Reserve Nomination Form Valle Camonica – Alto Sebino FIGURA 5. ATTIVITÀ SPORTIVE E DIDATTICHE SUL FIUME OGLIO PRESSO DARFO BOARIO TERME Durante le consultazioni con i portatori di interesse della riserva candidata e attraverso i colloqui e le convocazioni di Comitato Tecnico e Comitato Promotore sono state definite delle Linee di Azione e Cooperazione riportate nel Piano allegato alla candidatura. Queste sono riportate nella sezione 15. Fra queste troviamo azioni di: − Definizione di modelli di gestione zootecnica sostenibili delle praterie alpine ad alto valore naturalistico. − Definizione di strumenti e di politiche per migliorare la diffusione di innovazione presso le imprese operanti sul territorio, in particolare per supportare il potenziale sviluppo dei sistemi rurali. − Interventi di tutela e applicazione di modelli di gestione sostenibile del patrimonio forestale, come ad esempi il riconoscimento di un marchio di certificazione ambientale della gestione forestale. − Realizzazione di impianti di fitodepurazione/ecosistemi filtro sul territorio e in particolare nei rifugi, nelle malghe, nelle aziende agricole e nei nuclei residenziali isolati e in generale realizzazione di impianti di collettamento e depurazione, laddove ancora assenti. − Valorizzazione del Patrimonio Culturale Alpino, come ad esempio le tradizioni alimentari come forti elementi identitari. − Attività didattiche e dimostrative finalizzate allo sviluppo ed al consolidamento delle produzioni agrarie ad elevato contenuto di identità e sostenibilità e incentivazione 8
Biosphere Reserve Nomination Form Valle Camonica – Alto Sebino all'utilizzo dei prodotti locali nella ristorazione collettiva e sviluppo e promozione di eventi enogastronomici che utilizzano prodotti delle filiere locali. − Potenziamento della mobilità dolce e sostenibile. − Promozione di interventi strutturali e infrastrutturali per gli investimenti finalizzati alla produzione di energie rinnovabili. 3.3 "Logistic support - support for demonstration projects, environmental education and training, research and monitoring related to local, regional, national and global issues of conservation and sustainable development" La maggior parte dei progetti fino ad ora attuati nella riserva candidata, e che hanno per oggetto le specie e gli habitat, è condotto perlopiù dagli enti gestori delle aree protette, Parco Adamello, Comune di Corteno Golgi, ERSAF, Parco Nazionale dello Stelvio. Tali monitoraggi vengono condotti perlopiù nelle aree core e buffer e in parte nell’area transition. Fra questi ricordiamo il monitoraggio delle principali specie faunistiche della riserva candidata, ossia sull’erpetofauna, sul Gambero d’acqua dolce, ittiofauna autoctona, rapaci, stambecco, camoscio e capriolo, e i grandi carnivori lupo e orso bruno. Importanti e fitti sono anche i monitoraggi sulla componente vegetale autoctona e non. Sono poi sviluppati anche altri monitoraggi da parte dell’ente regionale fra cui si citano il programma LifeGESTIRE2020 (programma LIFE+) che prevede azioni di monitoraggio dello stato di conservazione di habitat e specie particolarmente protette, l’incremento delle connessioni ecologiche, per meglio collegare fra loro le aree protette e permettere alle specie animali e vegetali di spostarsi, prevenire e contrastare la diffusione delle specie aliene invasive. I progetti sono ancora in corso. Fra le azioni pianificate nel Piano d’Azione e Cooperazione della riserva (meglio descritto nella sezione 16) si ricordano: Sul fiume Oglio, principale corso d’acqua della riserva candidata, e in generale sul sistema idrico: • Definizione del bilancio idrico del bacino del fiume Oglio. • Compatibilizzazione degli impianti di derivazione nel Fiume Oglio e nei corsi d'acqua affluenti e inserimento di sistemi di deframmentazione. • Attuazione di interventi di riqualificazione idraulica-ecologica-paesaggistica degli ambiti forestali di fondovalle e creazione di fasce tampone lungo il fiume Oglio. • Realizzazione di impianti di fitodepurazione/ecosistemi filtro sul territorio e in particolare nei rifugi, nelle malghe, nelle aziende agricole e nei nuclei residenziali isolati. • Realizzazione di impianti di collettamento e depurazione, laddove ancora assenti. In relazione ai cambiamenti climatici: • Monitoraggio del ghiacciaio dell'Adamello. • Analisi dell’efficienza della funzione di carbon sink delle foreste. 9
Biosphere Reserve Nomination Form Valle Camonica – Alto Sebino • Verifica delle tendenze migratorie delle principali specie forestali in relazione ai modelli di cambiamento climatico. Sugli ecosistemi forestali: • Taratura dei modelli di gestione forestale degli areali delle specie principali. • Analisi dello stato fitosanitario delle foreste. • Interventi di tutela alle formazioni forestali accessorie. Per la salvaguardia delle specie selvatiche • Monitoraggio faunistico e entomofauna legato a castagneti da frutto, a oliveti tradizionali e ad altre colture arboree. • Realizzazione e ripristino di pozze di abbeverata per una migliore gestione delle risorse idriche nelle aree pascolive di montagna. • Gestione forestale applicata al miglioramento degli habitat della fauna alpine • Progetti di restocking della fauna autoctona. • Mitigazione dell'impatto della SS42 sulla fauna selvatica in Alta Valle Camonica con installazione di dissuasori all'attraversamento. • Azioni di tutela e salvaguardia della necromassa degli elementi forestali funzionali alla bioecologia degli animali di cavità e della fauna saproxilica. Nella riserva sono presenti molteplici strutture che si occupano, oltre che dell’accoglienza di turisti e studenti, soprattutto della ricerca scientifica in campo ambientale e storico. La riserva della biosfera rappresenta un valido strumento per mettere in rete gli organi e le strutture di ricerca fornendo quindi un potenziale di sviluppo per la promozione di programmi di ricerca e di condivisione e sviluppo di programmi congiunti, non solo fra sistemi della stessa riserva ma anche con le riserve del network mondiale, in particolare quelle con caratteristiche territoriali e storiche comuni e/o similari. La nomina a riserva, inoltre, aumenterebbe sicuramente la fama e il pregio di tali strutture ampliando la loro visibilità. Di seguito l’elenco delle strutture della riserva. • Parco Adamello, sede centrale di Breno, dove si trovano gli uffici tecnici e amministrativi. • Casa del Parco - Sede decentrata di Vezza d'Oglio. E’ presente un centro Visitatori composto da un centro di Educazione Ambientale, un punto informazioni ed un Museo Naturalistico aperti tutto l'anno. • Centro Faunistico di Paspardo, esteso su una superficie boscata di 7 ettari, accessibile anche a persone con disabilità motorie e a non vedenti. • Casa del Parco Ex Colonia Villa Ferrari - Sede decentrata di Cevo. Il centro offre numerosi servizi fra cui un'attività ricettiva extra-alberghiera verso visitatori, secondo la formula dell'Ostello. • Museo Nazionale della Preistoria della Valle Camonica (MUPRE), ospitato nell’antico edificio di Villa Agostani nel centro storico di Capo di Ponte. • Museo della Guerra bianca. 10
Biosphere Reserve Nomination Form Valle Camonica – Alto Sebino • Area faunistica di Pezzo, in comune di Ponte di Legno. • Centro visitatori – Stazione di Idrobiologia Alpina, in comune di Corteno Golgi. • Museo Golgi, struttura museale dedicata alla presentazione dell’attività scientifica e della storia di Camillo Golgi, illustre uomo di scienza, nato a Corteno nel luglio 1843 e primo premio Nobel italiano per la medicina (1906). Il museo rappresenta una nuova realtà museale italiana, unica nel suo genere, e la suo interno ci sono ricostruzioni storiche (ambulatorio medico e istologico) ispirate all’attività dello scienziato. All’interno è presente una sala multimediale presso cui vengono svolte alcune attività didattiche. • Ad Azzone (BG) è funzionante il centro visitatori della Riserva Naturale Boschi del Giovetto di Palline mentre, a Paline di Borno (BS), è presente una foresteria con annesso piccolo laboratorio. FIGURA 6. CASA DEL PARCO E CENTRO FAUNISTICO DI PASPARDO Sul territorio della riserva candidata sono poi presenti alti piccoli musei che sviluppano l’integrazione delle iniziative didattiche e la ricerca scientifica. Ad esempio, la Fucina di Bienno dove viene esposta l'arte della ferrarezza come tradizione millenaria che ha determinato il carattere di una comunità. Inoltre, la Casa Museo di Cerveno, la Casa Museo di Corteno Golgi, la Casa Museo di Lozio, le Fudine di Malegno, il Museo Etnografico Ossimo Ieri, 'L Zuf di Vione, il Museo Camuno, il Museo dell'Energia Idroelettrica di Cedegolo. Importante è poi la presenza dell’Università della Montagna, sede distaccata dell’Università di Milano che svolge corsi legati alla valorizzazione dell’ambiente e del territorio montano. 11
Biosphere Reserve Nomination Form Valle Camonica – Alto Sebino FIGURA 7. ESCURSIONE DIDATTICA LUNGO IL FIUME OGLIO Da anni i Parchi della Riserva promuovono specifiche iniziative rivolte sia al mondo della scuola sia ai fruitori dell’area protetta, tese ad incentivare una frequentazione consapevole del territorio e a favorire la conoscenza – e quindi il rispetto - dei valori paesaggistici, naturalistici, culturali e antropici del Parco. Le attività intraprese, che rivestono un ruolo di primaria importanza all’interno degli obiettivi di gestione e programmazione degli Enti, costituiscono un supporto nella crescita pedagogica dei bambini e dei ragazzi durante la transizione dalla scuola alla società. I progetti e le iniziative attivate negli anni, tutti incentrati alla sostenibilità della frequentazione turistica della Valle, sono stati attuati grazie alle realtà degli enti che da anni operano nel settore dell’Educazione Ambientale, ossia il Parco dell’Adamello, dello Stelvio e della Riserva Naturale delle Valli di Sant’Antonio e sono consistite, principalmente, nelle seguenti attività: • Adesione al programma regionale “Sistema Parchi” di Regione Lombardia (vedi approfondimento nel seguente paragrafo dedicato). • Produzione di materiale e sussidi didattici ed informativi. • Attività di pet-therapy per ragazzi disabili. • Laboratori didattici e ludici, soggiorni educativi in collaborazione con i “Centri Visitatori” e le “Case del Parco”. • Iniziative didattiche varie (corsi e seminari, monitoraggio ambientale, realizzazione di materiale illustrativo etc.). • Rassegna cinematografica “Natura al Cinema: alla scoperta del pianeta vivente” (vedi paragrafo dedicato). 12
Biosphere Reserve Nomination Form Valle Camonica – Alto Sebino • Scuola Nordic Trail Italia, la prima in Italia, si propone di insegnare in modo corretto sia dal punto di vista posturale che biomeccanico i sentieri del territorio collinare e montano. • Youth at the Top, progetto condotto in partenariato da ALPARC e EDUC'ALPES con il contributo del BMUB, il Ministero dell'ambiente Tedesco. L'iniziativa è un modo originale di portare i giovani alpini a vivere la montagna, sperimentando una notte in quota, riscoprendo la forza del gruppo e i valori di solidarietà e cittadinanza. • PROGETTO YOUrALPS: “Educating Youth for the Alps: (re)connecting Youth and Mountain heritage for an inspiring future in the Alps”. Il progetto consiste in un programma di educazione alla sostenibilità “mountain-oriented” • “Storia di un chicco di segale”, progetto rivolto alle scuole che si prefigge di responsabilizzare gli alunni ad un’alimentazione genuina e legata al territorio montano. • La filiera del bosco e la Segheria alla Veneziana, parte” di storia di estrema importanza della vallata di Corteno ma anche dell’economia dell’intera regione. Questa esperienza pluriennale ha portato i gestori della riserva ad avere un elevato grado di esperienza che può essere esportata al di fuori dei confini sia provinciali sia regionali, in particolare per le aree montane confinanti. Inoltre, la gestione coordinata degli aspetti ambientali, economici e culturali che fa capo a Comunità Montana di Valle Camonica ma che si declina in altri enti dedicati è un esempio per altri territori non solo a livello regionale ma nazionale e internazionale. La promozione di tutti questi aspetti è un esempio per territori con caratteristiche affini nell’ottica di insegnare l’ottimizzazione delle risorse e la promozione del benessere e dello sviluppo delle aree montane che, spesso subiscono i fenomeni di abbandono e crisi economica. Pur essendo un complesso territorio già efficientemente gestito, dalla collaborazione con altre riserve ci si attende benefici di natura scientifica, tecnica e culturale. Entrare in una rete internazionale permette, infatti, di confrontarsi su temi quali la tutela e la valorizzazione delle risorse naturali e la sperimentazione di modalità di alternative e sostenibili di gestione del territorio. La possibilità di confronto fra esperti, studiosi e tecnici, in particolare di altre nazioni, darebbe l’opportunità di valutare ulteriori aspetti non ancora analizzati secondo un approccio multidisciplinare. Lo scambio e la condivisione di buone pratiche tra soggetti ed enti appartenenti a nazioni, culture e tradizioni diverse ma accomunate dall’obiettivo di conservare e sostenere il proprio territorio con forme di sviluppo ambientalmente e socialmente sostenibili, non può che costituire un arricchimento reciproco di straordinaria importanza per le generazioni future e per la tutela della biodiversità. 13
Biosphere Reserve Nomination Form Valle Camonica – Alto Sebino 4. CRITERIA FOR DESIGNATION AS A BIOSPHERE RESERVE 4.1 "Encompass a mosaic of ecological systems representative of major biogeographic region(s), including a gradation of human interventions" La Riserva candidata, secondo la classificazione internazionale (Udvardy, 1975), si trova nella regione Paleartica (Regione 2), nella Provincia Central European Highlands (Provincia 32), Bioma Mixed mountains system (Bioma 12). La riserva proposta ricade nella Regione Alpina. FIGURA 8. REGIONI BIOGEOGRAFICHE E LOCALIZZAZIONE DELLA RISERVA (FONTE UNEP) La Valle Camonica è una delle valli più estese delle Alpi centrali. La valle inizia a nord dal Passo del Tonale e termina in corrispondenza del comune di Pisogne, sul Lago d’Iseo. Gli elementi costitutivi e maggiormente rappresentativi della valle sono il fiume Oglio, i gruppi montani e i ghiacciai, e il lago d’Iseo con la zona dell’Alto Sebino, che accoglie la parte terminale della valle a sud. Ha caratteristiche tipiche delle vallate alpine e prealpine, modellata morfologicamente dal grande ghiacciaio dell’Adamello. Il territorio va dai paesaggi tipici del fondovalle fino alle cime tra le più alte d’Europa con le vette del gruppo dell’Adamello e termina sul lago d’Iseo, uno dei bacini lacustri più grandi d’Italia. Il fiume Oglio, quinto fiume d’Italia, è il principale modellatore della morfologia della valle. Sono poi numerosi i torrenti e piccoli corsi d’acqua, alcuni stagionali e temporanei, che scendono 14
Biosphere Reserve Nomination Form Valle Camonica – Alto Sebino dalla valle per immettersi e alimentare il fiume. FIGURA 9. FIUME OGLIO I caratteri del paesaggio mutano profondamente: all’aspetto alpino, dominato da rocce, ghiacciai, nevai e versanti boscati dell’alta valle, si succede l’influsso termico e ambientale prealpino della media e bassa valle. L’antropizzazione aumenta con la riduzione del livello altimetrico e l’allargamento della valle nella parte bassa con insediamenti di carattere residenziale, commerciale e produttivo. Le fasce boscate che incorniciano tutta la valle si distribuiscono anch’esse secondo il profilo altimetrico con una dominanza di castagni o di resinose a seconda della più o meno favorevole esposizione climatica. Il territorio è caratterizzato da un’eccezionale biodiversità che si ritrova nei diversi ambienti che la caratterizzano, principalmente montani, ma che si estendono fino al fondovalle e al lago d’Iseo. Con la varietà di habitat che la caratterizza, essa ospita una grande varietà di specie animali, ma soprattutto vegetali e la riserva è quindi fondamentale nella conservazione della biodiversità, anche in relazione alla presenza di habitat intatti e ambienti non antropizzati. Nella riserva trovano quindi posto numerose specie vegetali endemiche e animali rari e protetti. 15
Biosphere Reserve Nomination Form Valle Camonica – Alto Sebino FIGURA 10. LAGO DELLA VACCA E CORNONE DI BLUMONE IN VALLE DI CADINO Le attività agricole sono tradizionali, tipiche delle aree montane e, nel corso dei secoli, hanno modellato la valle in ambienti seminaturali che sono parte integrante degli ecosistemi e degli habitat a sostegno della biodiversità della riserva. Il mantenimento di tali ambienti e la loro gestione sostenibile è quindi fondamentale per i principi di conservazione. Il cuore della riserva è il sistema montano, caratterizzato, perlopiù, da paesaggi montani, con laghi tipici alpini, praterie, foreste e ghiacciai. Qui sono presenti le aree core della riserva. L’accesso umano a tali aree è riconducibile principalmente ad attività di escursionismo, non sono presenti aree abitate ma unicamente rifugi, malghe e bivacchi. Le strade presenti, poche in termini numerici, sono quelle a servizio degli impianti per lo sfruttamento dell’energia idroelettrica, per il resto sono sentieri e percorsi del tipo mulattiere. In queste aree sono ammesse solo attività compatibili con la tutela ambientale e con il turismo sostenibile, l’educazione ambientale e la ricerca. Le aree buffer hanno caratteristiche simili alle aree core ma hanno livelli di protezione minore. Le aree di transizione sono invece localizzate nel fondovalle e dove è localizzata la quasi totalità del tessuto urbano e delle attività industriali. Pur essendo il suo territorio peculiare a livello regionale, la riserva può essere un esempio di grande valore anche per altre realtà montane, italiane e internazionali. Questo è ancor più vero se si valuta il contesto storico e culturale dei luoghi è tradizionalmente orientato alla convivenza sostenibile fra attività umane e conservazione degli ambienti naturali e seminaturali, in particolare negli agroecosistemi e nella gestione forestale. 16
Biosphere Reserve Nomination Form Valle Camonica – Alto Sebino 4.2 "Be of significance for biological diversity conservation" La riserva candidata è certamente di fondamentale importanza per la conservazione della biodiversità e ciò è testimoniato dal fatto che circa il 60% della superficie della riserva candidata è costituita da aree protette sia a livello regionale sia europeo. FIGURA 11. AREE PROTETTE E RETE ECOLOGICA DELLA RISERVA CANDIDATA (TAVOLA 4, ALLEGATA) Nella riserva sono numerosissimi gli habitat di interesse comunitario riconosciuti proprio per il sostegno di specie rare ed endemiche sottoposte a protezione. 17
Biosphere Reserve Nomination Form Valle Camonica – Alto Sebino HABITAT CODE NAME Acque stagnanti, da oligotrofe a mesotrofe, con vegetazione dei Littorelletea uniflorae e/o degli Isoëto-Nanojuncetea Oligotrophic to mesotrophic standing waters with vegetation of the 3130 Littorelletea uniflorae and/or of the Isoëto-Nanojuncetea Fiumi alpini con vegetazione riparia erbacea 3220 Alpine rivers and the herbaceous vegetation along their banks Fiumi alpini con vegetazione riparia legnosa a Salix eleagnos 3240 Alpine rivers and their ligneous vegetation with Salix eleagnos 4060 Lande alpine e boreali Alpine and Boreal heaths Boscaglie di Pinus mugo e Rhododendron hirsutum (Mugo- Rhododendretum hirsuti) 4070* Bushes with Pinus mugo and Rhododendron hirsutum (Mugo- Rhododendretum hirsuti) 4080 Boscaglie subartiche di Salix spp. Sub-Arctic Salix spp. scrub 6150 Formazioni erbose boreo-alpine silicicole Siliceous alpine and boreal grasslands 6170* Formazioni erbose calcicole alpine e subalpine Alpine and subalpine calcareous grasslands Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo (Festuco-Brometalia) (*stupenda fioritura di orchidee) Semi-natural dry grasslands and scrubland facies on calcareous 6210* substrates (Festuco-Brometalia) (*important orchid sites) Formazioni erbose a Nardus, ricche di specie, su substrato siliceo delle zone montane (e delle zone submontane dell'Europa continentale) Species-rich Nardus grasslands, on siliceous substrates in mountain 6230* areas (and submountain areas, in Continental Europe) Praterie con Molinia su terreni calcarei, torbosi o argilloso-limosi (Molinion caeruleae) 6410 Molinia meadows on calcareous, peaty or clayey-siltladen soils (Molinion caeruleae) Bordure planiziali, montane e alpine di megaforbie idrofile 6430 Hydrophilous tall herb fringe communities of plains and of the montane to alpine levels 6520* Praterie montane da fieno Mountain hay meadows 18
Biosphere Reserve Nomination Form Valle Camonica – Alto Sebino HABITAT CODE NAME 7110* Torbiere alte attive Active raised bogs 7140 Torbiere di transizione e instabili Transition mires and quaking bogs Ghiaioni silicei dei piani montano fino a nivale (Androsacetalia alpinae e Galeopsietalia ladani) 8110 Siliceous scree of the montane to snow levels (Androsacetalia alpinae and Galeopsetalia ladani) Ghiaioni calcarei e scisto-calcarei montani e alpini (Thlaspietea rotundifolii) 8120 Calcareous and calcshist screes of the montane to alpine levels (Thlaspietea rotundifolii) Pareti rocciose calcaree con vegetazione casmofitica 8210 Calcareous rocky slopes with chasmophytic vegetation Pareti rocciose silicee con vegetazione casmofitica 8220 Siliceous rocky slopes with chasmophytic vegetation Rocce silicee con vegetazione pioniera del Sedo-Scleranthion o del Sedo albi-Veronicion dillenii 8230 Siliceous rock with pioneer vegetation of the Sedo-Scleranthion or of the Sedo albi-Veronicion dillenii 8340* Ghiacciai permanenti Permanent glaciers 9110 Faggeti del Luzulo Fagetum Luzulo-Fagetum beech forests 91D0* Torbiere boscate Bog woodland Foreste alluvionali di Alnus glutinosa e Fraxinus excelsior Alluvial forests with Alnus glutinosa and Fraxinus excelsior (Alno- 91E0* Padion, Alnion incanae, Salicion albae) Foreste illiriche di Fagus sylvatica (Aremonio-Fagion) 91K0 Illyrian Fagus sylvatica forests (Aremonio-Fagion) Foreste acidofile montane e alpine di Picea (Vaccinio-Piceetea) 9410 Acidophilous Picea forests of the montane to alpine levels (Vaccinio-Piceetea) 9420 Foreste alpine di Larix decidua e/o Pinus cembra Alpine Larix decidua and/or Pinus cembra forests * Habitat di interesse prioritario 19
Biosphere Reserve Nomination Form Valle Camonica – Alto Sebino FIGURA 12. HABITAT DI INTERESSE COMUNITARIO DELLA RISERVA CANDIDATA (TAVOLA 13 ALLEGATA) Nella riserva trovano posto numerose specie vegetali endemiche e animali rari e protetti. L’elenco di specie animali e vegetali di importanza per la riserva è riportato nel paragrafo 19, tuttavia qui citiamo alcune specie particolari, endemiche e di interesse conservazionistico. La flora della Valle Camonica è ricchissima e variegata, anche in relazione alle differenze altitudinali che la caratterizzano. A titolo esemplificativo si riporta una statistica che sottolinea la singolarità della vegetazione del bacino del fiume Oglio superiore, che scorre in Valle Camonica. 20
Biosphere Reserve Nomination Form Valle Camonica – Alto Sebino km2 specie densità specie Europa 10.180.000 11.500 0,0011 Italia 301.049 6.000 0,019 Alpi 298.100 4.500 0,015 Lombardia 23.860 4.800 0,201 Bergamo e Brescia 7.507 3.024 0,402 Bacino fiume Oglio superiore 1.475 2.300 1,559 Nella riserva candidata ci sono oltre 30 endemismi. L’elenco di specie animali e vegetali di importanza per la riserva è molto esteso, tuttavia qui citiamo alcune specie particolari come la Primula daonensis, diffusa nei pascoli sassosi silicei, il cui areale coincide con i Gruppi dell'Ortles-Cevedale, delle Orobie e dell'Adamello. La grande varietà specifica è determinata dalla presenza di due sistemi principali, il settore meridionale, che è parte del sistema insubrico e la parte settentrionale che, invece, dominata da rilievi di natura silicea, fa parte del distretto alpino (settore orobico-retico, endalpico). Si alternano quindi zone dai lievi pendii che godono dell’influsso climatico mitigatore del lago d’Iseo a zone caratterizzate dalla presenza di fitti boschi e foreste. Le zone più elevate sono poi caratterizzate da rupi e ghiaioni alternati ai pascoli e alle praterie alpine. FIGURA 13. GHIACCIAO DELL’ADAMELLO: PIAN DI NEVE 21
Biosphere Reserve Nomination Form Valle Camonica – Alto Sebino Tra gli altri endemismi si possono ricordare, inoltre, nell'ambito delle specie a diffusione alpino- orientale, Gentianella engadinensis, Carex baldensis, Nigritella miniata, Phyteuma globulariifolium, Sempervivum wulfenii, Primula glutinosa, Galium baldense, Pedicularis elongata, Senecio gaudinii. Tra le insubriche (specie il cui areale si estende tra il Monte Baldo e il Lago di Como) si annoverano Saxifraga hostii ssp. rhaetica. Endemica delle Alpi centrali, è presente Viola thomasiana, mentre delle Alpi Occidentali Fritillaria tubaeformis, Epilobium fleischeri, Achillea nana. Numerose altre specie meritano di essere citate in quanto di grande interesse fitogeografico grazie alla loro rarità. Tra queste si annoverano la meravigliosa Scarpetta di Venere, Cypripedium calceolus, Leontopodium alpinum, Andromeda polifolia, Lycopodiella inundata, Vaccinium microcarpum, Utricularia minor, Carex microglochin, C. pauciflora, Scheuchzeria palustris, Menyanthes trifoliata, Tulipa australis, Listera cordata, Dactylorhiza cruenta, D. lapponica, Trientalis europaea, Primula minima, Vitaliana primulaeflora, Gentianella tenella, Saussurea alpina, Ranunculus seguieri. L’orchidea Cypripedium calceolus è inserita in allegato II della Direttiva Habitat. Per la maggior parte queste specie costituiscono dei relitti glaciali, conservatisi nella fascia nivale dell'Arco Alpino, in quanto unico ambiente residuo dell'epoca glaciale, durante la quale gli endemismi sopra descritti sono giunti sulle Alpi dai Paesi Nord Europei. Fra le specie di interesse comunitario si cita anche la presenza di Drepanocladus vernicosus. Il muschio a falce brillante è una specie circumboreale a larga diffusione in Europa. Per quanto riguarda la fauna, vengono qui citate le specie presenti nella riserva candidata con importanza di tipo conservazionistico, mentre per l’elenco esteso delle principali specie della riserva si rimanda al paragrafo 19. Fra le specie di estrema importanza nella riserva citiamo il gambero d'acqua dolce Austropotamobius pallipes italicus, di interesse comunitario e a rischio di estinzione (è inserito in Lista Rossa dalla IUCN). Fra le specie di interesse comunitario, in allegato II e IV della Direttiva Habitat segnaliamo il cerambice della quercia (Cerambyx cerdo). L’erpetofauna della riserva è ricca e fra questi spicca la presenza della salamandra alpina (Salamandra atra – in allegato IV della Direttiva Habitat) e del tritone crestato (Triturus carnifex), in allegato II e IV alla Direttiva Habitat. Per quanto riguarda i rettili, fra i Sauri troviamo specie presenti in allegato IV della Direttiva Habitat fra cui Lacerta viridis, Podarcis muralis e colubridi quali Coluber viridiflavus, Coronella austriaca, Elaphe longissima e Natrix tessellata. Per la fauna ittica citiamo la presenza della trota marmorata (Salmo marmoratus) e il barbo canino, specie in allegato II della Direttiva Habitat. Ben rappresentati sono anche i mammiferi, fra cui si cita l’orso bruno, protetto a livello internazionale dalla Direttiva 92/43/ECC e oggetto dei progetti Life URSUS e LIFE ARCTOS, finanziati dalla Comunità Europea e la presenza del lupo (Canis lupus) protetto a livello europeo dalla Convenzione di Berna del 1979 ed è inserito nell'Allegato II "Specie strettamente protette" e la Direttiva Habitat 92/43 che, nell'Allegato D considera il lupo come "Specie di interesse comunitario che richiedono una protezione rigorosa". Il lupo è indicato nell'Appendice II "Specie 22
Biosphere Reserve Nomination Form Valle Camonica – Alto Sebino potenzialmente minacciata" dalla Convenzione di Washington (CITES) del 1973 sul commercio internazionale di specie animali e vegetali in via di estinzione. La specie è stata oggetto del LIFE WOLFALPS, progetto tuttora in corso, al quale collaborano anche il Parco dello Stelvio e il Parco dell’Adamello. L’area della riserva candidata comprende 6 Zone di Protezione Speciale che mirano a proteggere i territori più idonei alla conservazione delle specie elencate in allegati I alla Direttiva 2009/147/CE e di quelle migratorie. Nella riserva candidata sono molteplici le specie di uccelli presenti fra cui spiccano 142 elencate nel citato allegato I. Nel Parco dello Stelvio, è poi stato reintrodotto il gipeto (Gypaetus barbatus), specie estinta dalle Alpi alla fine del Novecento e che ora è tornata a nidificare grazie a un progetto internazionale per la sua conservazione, tuttora in corso. 4.3 Provide an opportunity to explore and demonstrate approaches to sustainable development on a regional scale” La riserva candidata è un territorio caratterizzato da un’eccezionale biodiversità che si ritrova nei diversi ambienti che la caratterizzano, principalmente montani, ma che si estendono fino al fondovalle e al lago d’Iseo. Pur essendo il suo territorio peculiare a livello regionale, la riserva può essere un esempio di grande valore anche per altre realtà montane, italiane e internazionali. Questo è ancor più vero se si valuta il contesto storico e culturale dei luoghi è tradizionalmente orientato alla convivenza sostenibile fra attività umane e conservazione degli ambienti naturali e seminaturali, in particolare negli agroecosistemi e nella gestione forestale. Il riconoscimento a riserva della Biosfera e l’inclusione nel Network delle riserve offriranno nuove opportunità per la collaborazione a livello nazionale e internazionale. In particolare, potranno favorire l’implementazione di buone pratiche di gestione del territorio, sia già adottate dalla riserva, sia sviluppate all’interno del network. L’intento è, ad esempio, quello di garantire la convivenza fra la conservazione della flora e della fauna selvatica con le attività antropiche, sia produttive sia turistiche, oltre che di incrementare lo sviluppo economico puntando sulle attività tradizionali e sullo sviluppo della conoscenza della cultura e dei prodotti locali. La Valle è un esempio di collaborazione fra enti di gestione del territorio che si occupano e vigilano sui diversi aspetti della Valle (economici, ambientali, paesaggistici), i principali dei quali sono Comunità Montana di Valle Camonica e Parco Adamello. Nel corso degli anni, infatti, è stata affinata una stretta collaborazione fra essi, che asseconda una gestione congiunta e 23
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