Autorità vs Autoritarismo - Disciplina motivata Disciplina positiva Ramón Lucas Lucas, LC www.ramonlucas.org

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Autorità vs Autoritarismo - Disciplina motivata Disciplina positiva Ramón Lucas Lucas, LC www.ramonlucas.org
Autorità vs Autoritarismo
• Disciplina motivata
• Disciplina positiva

       Ramón Lucas Lucas, LC
          lucas@unigre.it
        www.ramonlucas.org
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“Tu no; Perché? Perché no”
                L’uso della forza

# Angulimala vuole uccidere Buddha
# Buddha: “Il mio ultimo desiderio: taglia quel ramo”
# Angulimala lo taglio
# Buddha: “Adesso riattaccalo perché continui a
  crescere”
# Angulimala: “Ma sei pazzo! Non crescerà mai più!”
# Buddha: “Pazzo sei te se pensi che sei forte e grande
  perché distruggi e uccidi. Veramente grande è colui
  che sa curare e far crescere”.
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La spirale della lamentela

                          Evento che crea disagio

                            Indagine sul disagio

                     Ricerca della soluzione al disagio

      Incapacità di trovare soluzione         Soluzione individuata

            Lamentela                               Azione          Soluzione
(forma di appello, denuncia, protesta)

                                    Aiuto esterno
                                                          Irresoluzione
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! Il potere si riceve
! L’autorità si guadagna

! Comandare è facile
! Essere ubbidito... non tanto!.
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#La dittatura richiede poco talento ma non è una
 buona strategia
#Essere autoritario non da autorità, ma spesso
 rigetto
#L’autoritarismo non ammette appelli, denunce,
 proteste; l’autorità si.
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#Dipende molto della persona, del suo
 carattere...
#Può essere acquisita, accresciuta o
 perduta
#Vi sono dei principi che bisogna
 conoscere.
T Vuoi educare senza gridare?

T Vuoi che gli studenti rispettino la tua
  autorità?
Il principio della
disciplina è il rispetto!
#Analisi soggettivo della situazione e
 delle persone

#Ripetere degli ordini senza risultato

#Intervenire costantemente

#Dubbitare, essere insicuro di se, non
 essere convinto di ciò che si dice...
Evento che crea disagio

                            Indagine sul disagio

                     Ricerca della soluzione al disagio

      Incapacità di trovare soluzione         Soluzione individuata

            Lamentela                               Azione          Soluzione
(forma di appello, denuncia, protesta)

                                    Aiuto esterno
                                                          Irresoluzione
La via della forza e dell’intimidazione

  Autorità      La via della contraprestazione
     vs
Autoritarismo   e dell’equilibrio dei poteri

                La via dell’autorità morale
# La via della forza e dell’intimidazione
 < Utilizza il potere/coercizione per
   ragiungere ciò che si vuole
 < Efficace a breve tempo, ma difficile di
   mantenere a lungo andare
 < Alexander Solzhenitsyn
  – «Soltanto si ha potere sulle persone finchè
    l’oppresione non è tropa. Ma se una persona
    viene privata di ciò che ritiene fondamentale,
    considererà che ormai nulla ha da perdere e
    cercherà la liberazione dell’opressione ad ogni
    costo».
# La via della contraprestazione e
  dell’equilibrio dei poteri

 < Le persone obbediscono a cambio di
   determinati e concreti vantaggi

 < Rapporto funzionale

 < Proprio dei rapporti di lavoro precario e
   non impegnativo.
# La via dell’autorità morale

 < Vi è fiducia nelle persone; c’è il rispetto; si
   crede nella loro capacità di essere
   responsabili nel campo loro assegnato

 < Fiducia motivata: si scopre il valore/limite
   della persona

 < Si crea un rapporto positivo e costruttivo.
#Esercitare bene l’autorità
 < Pazienza e autocontrollo

   – Esistono due atteggiamenti morali che oggi sono
     specialmente necessari: l’autocontrollo e l’altruismo
     (Daniel Goleman)

 < Fermezza nella propria posizione e sincero rispetto
   della posizione dell’altro

 < Accettazione delle persone come sono

   – Non pretendere che tutti abbiano gli stessi gusti, punti
     di vista... che abbiamo noi.
#Esercitare bene l’autorità (cont.)
 < La fiducia nell’altro si manifesta:

   – Laciando sufficiente autonomia

   – Promovendo la responsabilità

 < Rispetto, sobrietà..., ma anche accoglienza cordiale e
   “vicinanza non distante”

   – Evitare gli estremi: irragiungibile / compagno in più

 < Nella propria vita testimoniare: onestà, veracità,
   rettitudine.
# Spesso l’autorità si trova più nel come si
  commanda che in ciò che si commanda
 < È il modo ciò che fa che l’autorità sia riconosciuta

# Commanda soltanto ciò che
  ragionevolmente puoi esigere
 < Le persone hanno bisogno di tempo, di apprendimento,
   di pazienza.
# Mai fare una promessa che non può
  essere mantenuta, ne una minacia che
  non possa essere praticata

# Educare è un impegno creatore e positivo
 < “L’obiettivo dell’educatore non può essere talare boschi,
   ma fertilizzare deserti” (C. S. Lewis).
#Prima. Riconoscere tutto ciò che vi è di positivo
#Seconda. Richiamare per amore, mai per
 rivincita o vendetta
 < Critica dell’amico, non del nemico.
 < Serena, ordinata, senza sfogo...

#Terza. Previo auto-esame
 < Quando qualcosa va male, spesso l’errore è di
   ambedue le parti

#Quarta: Prudente modo |
#De vis a vis
#Con la persona e in privato
#Senza paragoni con altri...
#Con prudenza esporre i dati oggettivi senza
 giudicare le intenzioni
#Non parlare di ciò che non si è verificato
 < Richiamare su rumori, sospetti, chiacchiericcio, è fare
   meriti per essere ingiusto: “il bene deve essere
   supposto; il male deve essere provato”.
#Su punti concreti e non in modo generale
#Restringersi al punto concreto, senza superlativi
 (sempre, mai, continuamente...)
#Richiamare la persona su pochi punti ogni volta;
 concedere tempo per megliorare...
#Scegliere il momento adeguato
 < Quanto prima, ma soltanto quando tutti e due “abbiano
   smaltito la rabbia”

#Non basta essere giusto, bisogna anche apparire.
#Cercare di farlo nelle condizioni che non siano
 umilianti e vessatorie per la persona
#Posizionarsi al posto della persona richiamata
#Lasciare sempre una via d’uscita
#Mostrare il convincimento di un possibile
 miglioramento.
Se non siamo educati e
 rispettosi nel richiamare,
non siamo buoni educatori
# “La disciplina deve considerarsi come elemento necessario
  di una formazione completa in vista di acquistare il dominio
  di sé, assicurare il pieno sviluppo della personalità e formare
  quelle altre disposizioni di animo che giovano moltissimo a
  rendere equilibrata e fruttuosa l'attività .
# Tale disciplina tuttavia deve praticarsi in maniera da formare
  nell'animo degli alunni l'attitudine ad accogliere l'autorità dei
  superiori per intima convinzione, cioè per motivo di
  coscienza.
# Le norme disciplinari poi devono applicarsi in modo
  conforme all'età degli alunni, cosicché essi, mentre si
  abituano gradualmente al dominio di sé, imparino nello
  stesso tempo a fare retto uso della libertà, a sviluppare lo
  spirito di iniziativa e a lavorare in comune”. (OT, 11)
# La disciplina esteriore: rispetto delle
  norme presenti nella scuola:
 < Mezzo pratico di convivenza
 < Alveo che forgia la persona

# La disciplina interiore:
 < Interiorizzazione convinta della disciplina esterna
 < Autocontrollo.
FINE
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