Astronome dell'Ottocento - Mary Fairfax Somerville, Maria Mitchell, Williamina Paton Fleming
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Astronome dell’Ottocento Mary Fairfax Somerville, Maria Mitchell, Williamina Paton Fleming Ing. Claudio Costa carocicosta@gmail.com carocicosta.it Astronomia al femminile - Unitrè Ariccia, 6 Feb 2016
Mary Fairfax Somerville (1780 - 1872) Figlia di un ammiraglio, studiò danza, pianoforte e disegno Il precettore dei suoi fratelli aveva procurato loro gli Elementi di Euclide e un libro di algebra Mary li leggeva di nascosto, soprattutto la notte, contro la volontà del padre: «Mi ripeteva che gli sforzi connessi agli studi astratti avrebbero compromesso la tenera natura femminile» Anche una volta sposata continuò a studiare intensamente lottando con i suoi impegni familiari e le ristrettezze economiche: «Mio marito ha una ben povera opinione delle capacità del mio sesso e non ha né conoscenza, né interesse in qualsiasi tipo di scienza» Ma la vita sociale era fortemente incoraggiata e « mi dette la possibilità di partecipare a feste, visite, bali, teatri, concerti e anche a qualche innocente amoreggiamento o simpatia»
Rimasta vedova, e con due figli a carico, Mary tornò in Scozia dove frequentò un Circolo di studiosi di matematica e scienza che la incoraggiarono a intraprendere una corrispondenza con William Wallace, professore di matematica Discussero di vari problemi e Mary ricevette una medaglia d’argento per aver risolto uno dei problemi aperti a quel tempo elencati nel Mathematical Repository Lesse i Principia di Newton e la Meccanica Celeste di Laplace Nel 1812 sposò William Somerville, un uomo colto che, stavolta, la incoraggiò nei suoi studi La famiglia si trasferì a Londra e Mary, assieme al marito, poté frequentare astronomi come George Airy e John Herschel come pure, in viaggio a Parigi, Arago, Biot , Laplace, Poisson e molti altri
Pubblicò il suo primo libro «Le proprietà magnetiche dei raggi violetti dello spettro solare» nel 1826 L’anno successivo le venne chiesto di tradurre La meccanica Celeste di Laplace e lei colse l’occasione per spiegare i metodi usati da Laplace ai matematici inglesi che non avevano familiarità con essi L’opera apparve col titolo finale di “The mechanism of Heavens” nel 1831 e fu un successo immediato in termini di copie e di apprezzamenti Scrisse di lei James David Forbes, futuro rettore dell’Università di S. Andrea: «è una donna di altezza inferiore alla media, fiera, per niente appariscente, tranne che per gli occhi penetranti. Miope. Di maniere estremamente semplici. La conversazione si svolge in modo molto semplice e piacevole. La semplicità non si mostra nell’astenersi dagli argomenti scientifici con i quali lei invece è bene addentro, ma proprio nell’essere pronta a parlarne con l’ingenuità di una bimba e la massima apparente incoscienza della rarità di tale sapienza che lei possiede, tanto che ci vuole un momento prima di rendersi conto che si stanno udendo cose straordinarie dalla bocca di una donna»
Nel 1832 spese circa un anno a Parigi dove lavorò al suo nuovo libro «The connection of the Physical Sciences» Questo libro è importantissimo per la storia dell’astronomia perché la discussione sull’ipotesi che fosse l’esistenza di un ipotetico nuovo pianeta a spiegare il moto perturbato di Urano spinse John Adams ad approfondire l’argomento e alla successiva scoperta di Nettuno Nella sesta edizione Mary scrive: «Le tavole di Urano sono difettose, probabilmente perché la scoperta di questo pianeta nel 1781 è troppo recente per consentire una buona precisione nel calcolo della sua orbita, oppure perché esso è soggetto al disturbo da parte di quanche pianeta non scoperto che orbita intorno al sole al di là dei limiti attuali del sistema. Se, dopo alcuni anni, le tavole composte con l’aiuto di nuove osservazioni dovessero ancora rappresentare in maniera inadeguata il moto di Urano, le differenze potrebbero farci conoscere la massa e l’orbita di un corpo posto per sempre al di là della nostra sfera di osservazione» Nell’ottava edizione Mary scrive: «La previsione si è rivelata esatta»: Nettuno era stato scoperto il 23 settembre del 1846
Nel 1838 Mary Fairfax Somerville divenne, insieme a Caroline Lucretia Herschel, membro onorario della Royal Astronomical Society, onore mai concesso prima a una donna Ne 1838 il maritò si trasferì in Italia per curarsi e Mary scrisse da noi molte altre opere che influenzarono, tra gli altri, J. C. Maxwell Il suo libro «Physical Geography», divenne un best seller nelle scuole e università fino al XX secolo Fu una forte sostenitrice dell’istruzione delle donne e dell’uguaglianza completa con il sesso maschile: John Stuart Mill le chiese di apporre per prima la firma sulla sua petizione in favore del voto alle donne Molti la elogiarono, ma il miglior apprezzamento viene da lei stessa: «A volte dinnanzi a un problema matematico difficile, la mia congenita ostinazione mi sosteneva, perché se non riuscivo ad andare avanti, il giorno dopo tornavo ad affrontarlo appena sveglia» Morì ed è sepolta a Napoli nel cimitero Inglese
Maria Mitchell (1818-1889) Nacque a Nantucket, nel Massachusetts, ed era cugina di quinto grado di Benjamin Franklin Aveva nove fratelli e sorelle I suoi genitori, William Mitchell e Lydia Coleman Mitchell, erano quaccheri Maria Mitchell nacque perciò in una comunità insolita per l'epoca in materia di parità per le donne I suoi genitori, come gli altri quaccheri, ritenevano importante l'educazione e insistettero per darle la stessa qualità di istruzione che ricevevano i ragazzi La religione quacchera insegnava, tra le altre cose, l'uguaglianza intellettuale tra i sessi “We always had books and were bookish people”
Inoltre, l'importanza di Nantucket come porto per la caccia alle balene faceva sì che le mogli dei marinai erano lasciate per mesi e talvolta anni a gestire gli affari, mentre i loro mariti erano in mare, favorendo così un clima di relativa indipendenza e di uguaglianza per le donne che gestivano la casa sull'isola Nonostante questo alle donne di Nantucket tra le altre cose mancava ancora il diritto di proprietà e di voto Dopo aver frequentato la scuola Elizabeth Gardener negli anni della sua infanzia, Maria frequentò la North Grammar school, dove il padre William Mitchell era stato il primo preside “Our want of opportunity was our opportunity – our privations were our privileges, our needs Due anni dopo la fondazione di quella were our stimulants – we are what we are scuola, quando Maria aveva undici anni, suo partly because we had little and wanted much, padre costruì una sua scuola in Howard and it is hard to tell which was the more Street powerful factor” Lì era studentessa e anche assistente didattica di suo padre
A casa, il padre di Maria le insegnò l'astronomia con il suo telescopio personale All'età di dodici anni e mezzo, aiutò il padre nel calcolare il momento esatto di un eclissi anulare La scuola di suo padre chiuse, e in seguito frequentò la scuola per giovani donne del ministro unitariano Cyrus Peirce In seguito lavorò per Peirce come sua assistente all'insegnamento, prima di aprire una sua scuola nel 1835 Un anno dopo le fu offerto un impiego come primo bibliotecario dell'Atheneum di Nantucket dove rimase per diciotto anni “Newton rolled up the cover of a book; he put a small glass at one end, and a large brain at the other – it was enough”
Usando un telescopio, scoprì la "Miss Mitchell Comet" (Comet 1847 VI, la designazione moderna è C/1847 T1) il 1 ottobre del 1847 Alcuni anni prima, il re Federico VI di Danimarca (astrofilo lui stesso!!!) aveva stabilito di premiare con una medaglia d'oro ogni scopritore di una "cometa telescopica" (troppo debole per essere vista ad occhio nudo): il premio doveva essere assegnato al "primo scopritore" di una cometa di questo tipo “This evening at half past ten Maria discovered a telescopic comet five degrees above Polaris.” William Mitchell
Maria vinse, e questo le diede fama mondiale, poiché l'unica donna prima di lei a scoprire una cometa era stata Caroline Herschel Ci fu un temporaneo problema di priorità, perché Francesco de Vico aveva scoperto indipendentemente la stessa cometa due giorni dopo, ma l'aveva segnalato prima, ma il tutto si risolse a favore della Mitchell: il premio venne assegnato nel 1848 dal nuovo re Federico VII
Per la sua scoperta ebbe dal re in premio una medaglia d‘oro su cui era scritto: "Non invano osserviamo il sorgere e il calare delle stelle" Divenne la prima donna membro dell'American Academy of Arts and Sciences nel 1848 e della American Association for the Advancement of Science nel 1850 In seguito lavorò presso l'U.S. Nautical Almanac Office calcolando le tabelle di posizioni di Venere e viaggiò in Europa con Nathaniel Hawthorne e la sua famiglia “Il mondo della conoscenza è così “We travel to learn; and I have never been in vasto e l’animo umano così any country where they did not do something limitato! Ci spingiamo avanti better than we do it, think some thoughts tendendo ogni nervo, ma riusciamo better than we think, catch some inspiration solo a intravedere un po’ oltre la from heights above our own.” tenda che ci nasconde l’infinito”
Durante una visita a Roma, nel 1858 volle visitare l’osservatorio del Collegio Romano, ma inizialmente ciò le venne negato perché quacchera e donna, come era già successo a Mary Somerville Padre Secchi riuscì a farle concedere il permesso e lei poi scrisse: “Il cielo è estremamente limpido a Roma e lì Padre Secchi sta sviluppando interessanti nuovi modi di osservare il cielo con la fotografia“ ”I am in Rome! I have been here four days, and already I feel that I would have that four days in Rome than all the other days of my travels!” “The habit of travelling once adopted cannot be easily given up.”
Divenne professore di astronomia al Vassar College nel 1865, la prima persona (maschio o femmina), nominata in quella facoltà Venne anche nominata Direttrice del Vassar College Observatory. Dopo aver insegnato per qualche tempo, seppe che, nonostante la sua reputazione ed esperienza, il suo stipendio era inferiore a quello di molti professori più giovani di sesso maschile Insistette per avere un aumento di stipendio e l'ottenne In segno di protesta contro la schiavitù, smise di indossare abiti di cotone Era amica di varie suffragette come Elizabeth Cady Stanton ed è stata cofondatrice dell'American Association for the Advancement of Women Fu la prima donna eletta alla American Academy of Arts and Sciences e una delle prime donne elette alla American Philosophical Society (1869, contemporaneamente a Mary Fairfax Somerville e Elizabeth Cabot Carey Agassiz)
Durante un viaggio in Russia nel 1873 per visitare l’Osservtorio di Pulkovo scoprì con piacere che molte ragazze russe erano colte e curiose e ammiravano lei l’“American girl,” così piena di entusiasmo e ambizione Lei replicò: “When the American girl carries her energy into great questions of humanity, into the practical problems of life; when she takes home to her heart the interests of education, of government, and of religion, what may we not hope for our country! “I never look upon the mass of girls going into our dining-room or chapel without feeling the nobility, the sovereignty of their pure spirit.” “No woman should say, ‘I am but a woman.’ But a woman! What more can you ask to be?” “I am studying Greek! It will take 30 years, but I may find chances for it, in the other world.” ”We especially need imagination in science. It is not all mathematics, nor all logic, but it is somewhat beauty and poetry.”
Williamina Paton Fleming (1857 – 1911) Nata a Dundee, in Scozia, il 15 maggio 1857 da Robert Stevens e Mary Walker Stevens, frequentò la scuola pubblica nella città scozzese Si sposò all'età di 21 anni con James Orr Fleming, con il quale si trasferì negli Stati Uniti stabilendosi a Boston, Massachusetts Mentre era incinta del suo primo e unico figlio, Edward, il marito la abbandonò e dovette cercare lavoro per mantenere se stessa e il proprio figlio Trovò occupazione come cameriera in casa di Edward Charles Pickering, il quale, deluso dai propri collaboratori presso l'Harvard College Observatory, affermò che la propria cameriera avrebbe svolto un lavoro sicuramente migliore di loro
Nel 1881 Pickering assunse la Fleming presso l'osservatorio come impiegata negli uffici La sua assunzione si rivelò determinante, in quanto diede un forte aiuto nella classificazione stellare assegnando delle lettere in base alla quantità di idrogeno riscontrabile nel loro spettro: le stelle classificate come A sono le più ricche di idrogeno, quelle di classe B meno ricche, e così via La Fleming contribuì alla catalogazione delle stelle che in seguito sarebbero state pubblicate dal Catalogo Henry Draper: in nove anni catalogò oltre 10.000 stelle Durante il suo lavoro, scoprì 59 nebulose, oltre 310 stelle variabili e 10 novae; nel 1907 pubblicò un catalogo di 222 stelle variabili da lei scoperte
Nel 1888 la Fleming scoprì la Nebulosa Testa di Cavallo, descrivendo la nebulosa brillante (nota oggi come IC 434) e fornendone delle coordinate William Pickering, che scattò una foto dell'oggetto, ipotizzò che si trattasse di una nube di polveri oscure Le pubblicazioni successive diedero l'impressione di voler nascondere la reale paternità della scoperta, dato che l'autore del primo dei due Index Catalogue, John Dreyer, eliminò il nome della Fleming dalla lista di oggetti, che risultavano così scoperti da altri Nella seconda edizione dell'Index Catalogue, nel 1908, il nome della Fleming riapparve
La Fleming fu messa al comando di decine di donne incaricate di eseguire delle classificazioni matematiche, riservandosi di editare le pubblicazioni dell'osservatorio Tra le sue pubblicazioni, si annoverano «A Photographic Study of Variable Stars» (1907) e «Spectra and Photographic Magnitudes of Stars in Standard Regions» Venne nominata curatrice delle fotografie astronomiche (Curator of Astronomical Photographs) nel 1899 Divenne socio onorario della Royal Astronomical Society di Londra nel 1906; fu la prima donna americana a ricevere tale riconoscimento Fu, ancora, membro onorario del Wellesley College Vinse la medaglia Guadalupe Almendaro dalla Società astronomica del Messico (1911) per la sua scoperta di nuove stelle
Le calcolatrici di Harward (“The Computers”) nel 1918: Ida Woods, Eva Leland, Florence Cushman, Grace Brooks, Hannah? (other sources say Mary Van or Mary H.), Henrietta Leavitt, Mollie O'Reilly, Mabel Gill (or Edith F. Gill), Alta Carpenter, Annie Jump Cannon, Dorothy Block, Arville Walker, Mr. Hinckley, Prof. King
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