ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI 30 APRILE 2021

Pagina creata da Angelo Pisani
 
CONTINUA A LEGGERE
ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI 30 APRILE 2021
Intervento della Presidente Valentina Bosetti

“Sono decisioni importanti, quelle che oggi saranno sottoposte all’Assemblea degli azionisti.
Decisioni che possiamo prendere forti di quello che Terna, con le sue donne, i suoi uomini, è
riuscita a realizzare nell’ultimo anno. È stato un anno duro, lo sappiamo. Ma è nel momento
della difficoltà che si misura la capacità di una comunità di resistere ad eventi traumatici. Di
far fronte agli ostacoli e alle tensioni. Di progettare il futuro quando il presente appare in
dubbio.

Una grande prova di resilienza

Sono fiera di poter dire che in questo anno terribile che abbiamo attraversato, con una
pandemia che per la prima volta ha bloccato interi settori economici a livello globale, Terna
ha potuto dare una formidabile prova di resilienza, mettendo la sua capacità tecnologica, la
sua coesione e la sua visione del futuro al servizio del Paese.

L’Italia ha subìto per prima e in misura maggiore rispetto agli altri Paesi europei l’impatto della
prima ondata del Covid-19. Abbiamo ancora davanti agli occhi le immagini di quello che è
accaduto: molte attività chiuse, posti di lavoro persi, ospedali in affanno, milioni di persone
chiuse in casa. Se il Paese ha tenuto è stato anche grazie alla tenuta del sistema elettrico, che
fa perno sulla rete che Terna gestisce, assicurando un sistema di trasmissione elettrica al
massimo livello.

Superando la prova dell’emergenza abbiamo fatto il nostro dovere. Ma non solo. Siamo andati
oltre, utilizzando lo scenario eccezionale della pandemia come stress test per il sistema
elettrico. Il calo della domanda elettrica e la priorità assegnata alla generazione da fonte
rinnovabile hanno infatti aumentato il peso delle rinnovabili nel mix elettrico: queste fonti,
per brevi periodi, sono arrivate a raggiungere la quota che era stata ipotizzata per la fine di
questo decennio in pochi mesi.

Nonostante tutto questo ce l’abbiamo fatta. Non solo il sistema elettrico ha retto, ma abbiamo
sperimentato il futuro e ora siamo meglio attrezzati per prepararlo.
Risultati positivi sul fronte economico e su quello sociale

Dunque, nell’anno del Covid abbiamo vinto la sfida, non siamo venuti meno alla nostra
missione principale. E lo abbiamo fatto garantendo anche, come vedrete dalla presentazione
che l’Ad farà a breve, un buon risultato finanziario che ci consentirà di continuare a investire.
Una dimostrazione concreta della straordinaria qualità professionale e della forte motivazione
che caratterizzano la squadra di Terna e della correttezza delle politiche di sviluppo messe in
campo.

Una correttezza strategica, perché si salda agli obiettivi europei del Green Deal e
all’impostazione del PNRR, il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza. Economica, per la
possibilità di ottenere margini da reinvestire per una crescita ulteriore. E ambientale, perché
questo sforzo straordinario è stato condotto senza abbassare la guardia rispetto all’impatto
sul territorio e sull’ambiente. Abbiamo guardato alle necessità di lungo periodo dell’azienda e
del Paese. Lo dimostrano i fatti:

   •   abbiamo dato una corsia preferenziale ai giovani, assumendone 140 nel 2020 e già 90
       nel 2021;
   •   abbiamo programmato un Piano Industriale che con i suoi flussi di investimento
       sosterrà la crescita dell’economia italiana e la creazione di molti nuovi posti di lavoro;
   •   abbiamo aumentato l’impegno sulla salute e sulla sicurezza con le iniziative previste
       dal programma “Sicuri in Terna”;
   •   abbiamo avviato NexTerna, un progetto di trasformazione verso una nuova modalità
       di lavoro che creerà maggiore responsabilizzazione e coinvolgimento negli obiettivi e
       nelle sfide del Piano Industriale, aumentando ulteriormente l’attenzione alla
       sostenibilità, alla professionalità e al benessere dei dipendenti e dei collaboratori.

La mission di Terna e l’idea di sostenibilità coincidono

Ora bisogna continuare a guardare avanti. Anche perché, in questa fase di cambiamento
globale, nel momento in cui il Paese è chiamato alle sfide poste dal Piano di Ripresa e
Resilienza, a Terna viene assegnata una nuova missione, che si affianca a quella, garantita in
modo impeccabile per molti anni, di assicurare alla collettività la trasmissione dell’energia
elettrica e l’efficiente funzionamento della rete ad alta tensione. Nella nuova prospettiva
l’obiettivo è realizzare la transizione energetica e la decarbonizzazione rendendo possibile
l’integrazione delle fonti rinnovabili, non programmabili, nel mix produttivo dell’energia
elettrica, e incrementando la sicurezza e la resilienza del sistema, risolvendo le congestioni di
rete, potenziando le dorsali indispensabili al trasporto dell'energia dai luoghi di produzione a
quelli di consumo, creando efficienti e diversi sistemi di accumulo dell’energia.

Del resto, la missione di Terna e l’idea stessa di sostenibilità coincidono. Perché per realizzare
infrastrutture che durano per l’intero arco di una vita umana, occorre uno sguardo lungo.
Bisogna risolvere i problemi dell’oggi pensando a ciò che accadrà nel tempo.

In questa prospettiva diventa ineludibile l’attenzione alla questione climatica perché contiene
la chiave per capire gli stress ai quali le infrastrutture saranno sottoposte. E il 2020 ha
aggravato le preoccupazioni climatiche: è stato fra i tre anni più caldi nella storia della
meteorologia. Il ghiaccio marino artico è arrivato ai valori minimi. Si è registrato un nuovo
record di uragani.

Sono dati che rendono evidente la necessità di perseguire con determinazione gli obiettivi
ambientali avanzati che Terna ha da tempo messo al centro della sua azione. A questo
proposito vorrei citare alcune delle iniziative e delle opere più significative sotto questo profilo
perché dimostrano una capacità d’azione a tutto campo, che abbraccia le esigenze strutturali,
l’innovazione tecnologica, l’attenzione all’ambiente:

   •   In base ai criteri della Tassonomia Europea, il 95% dei circa 9 miliardi di investimenti
       previsti da Terna nei prossimi cinque anni sono per loro natura sostenibili e sono
       finalizzati all’integrazione delle fonti rinnovabili non programmabili e all’incremento
       della sicurezza e resilienza del sistema elettrico.
   •   Tra le infrastrutture d’eccellenza che realizzeremo va citato il Tyrrhenian Link, l’opera
       che collegherà la Sicilia con la Sardegna e la penisola italiana attraverso un doppio cavo
       sottomarino: un altro passo in avanti verso un futuro energetico più green.
   •   Infine, lo scorso 21 aprile, in occasione della Giornata Mondiale della Terra, Terna ha
       lanciato il suo nuovo piano di riduzione della CO2 “science-based”, che è in corso di
validazione dalla Science Based Target initiative: entro il 2030 taglieremo di circa il 30%
       rispetto ai livelli del 2019 le emissioni di gas serra.

Un cuore verde che batte per la sostenibilità

Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza uno straordinario sforzo in direzione della
sostenibilità che ha radici antiche: il cuore di Terna è un cuore verde che batte per la
sostenibilità e la decarbonizzazione.

E che ci ha consentito di raggiungere risultati di grande rilievo:

   •   siamo stati confermati per il terzo anno consecutivo l’azienda più sostenibile del
       mondo nel settore Electric Utilities nel Dow Jones Sustainability Index World (DJSI),
       con il primato assoluto in 10 dei 23 criteri applicabili al comparto dal punto di vista dei
       criteri economici, ambientali, sociali e di governance. In dodici anni di permanenza
       continua nell’indice, Terna entra così per la settima volta nella Gold Class.
   •   similmente siamo stati confermati nel Bloomberg Gender Equality Index (GEI), l’indice
       internazionale che misura le performance aziendali sui temi della parità di genere e la
       qualità e la trasparenza nella loro rendicontazione pubblica utilizzando cinque pilastri:
       leadership femminile e pipeline di talenti, parità di retribuzione tra uomini e donne,
       cultura inclusiva, politiche sulle molestie sessuali e marchio a favore delle donne.
   •   In questi anni abbiamo ottenuto ottime performance negli indici internazionali di
       sostenibilità Euronext (World, Europe e Eurozone), FTSE4Good (Global e Europe),
       STOXX® ESG (Global, Environmental, Social e Governance), STOXX® Low Carbon, ECPI,
       ESI (Ethibel Sustainability Index), MSCI, United Nations Global Compact (“GC100”).
   •   Terna è stata la prima electric utility italiana ad aderire al Nasdaq Sustainable Bond
       Network, la piattaforma gestita dal Nasdaq dedicata alla finanza sostenibile che
       riunisce investitori, emittenti, banche d'investimento e organizzazioni specialistiche: a
       gennaio il logo Terna ha illuminato la Nasdaq Tower di New York a Times Square.
   •   Terna si sta imponendo come uno dei leader nel mercato della finanza sostenibile: il
       17 luglio scorso è stata lanciata un’emissione obbligazionaria green, destinata a
       investitori istituzionali, per un ammontare nominale pari a 500 milioni di euro.
       L’emissione, che ha ottenuto grande favore da parte del mercato, ha un tasso effettivo
dello 0,78%: il più basso mai ottenuto tra le corporate italiane sia per green bond sia,
       in generale, per emissioni sopra i 10 anni.

Uno sguardo lungo sul futuro

La vera rivoluzione che stiamo vivendo è la trasformazione della rete elettrica. L’attuale piano
del governo per l’energia e il clima, il PNIEC, prevede infatti di passare dall’attuale 18% di
capacità installata da fonti rinnovabili odierna, al 30% nel 2030. Ma questi numeri, che già
raccontano la rivoluzione in atto, sono da considerare sottostimati perché l’Unione Europea
ha deciso nuovi e ancora più ambiziosi obiettivi al 2030: il passaggio al 55% di taglio delle
emissioni di CO2. È lo scenario della transizione energetica che ci proietterà, nell’arco di soli
30 anni, in un mondo tecnologicamente e strutturalmente più avanzato. L’impegno preso
dall’Unione Europea, in accordo con l’intesa sul clima firmata alla conferenza Onu del 2015 a
Parigi, è arrivare al 2050 alla climate neutrality. Vuol dire che l’intero sistema della nostra
organizzazione sociale sarà organizzato in modo da non turbare il bilancio di carbonio
dell’atmosfera, disinnescando così quanto più possibile la minaccia climatica.

Questo orizzonte è diventato ancora più concreto negli ultimi mesi chiamandoci in causa
direttamente, per il nostro ruolo di azienda leader in uno dei settori chiave della transizione
ecologica a cui il governo Draghi ha deciso di destinare un ministero chiave. Si è ampliato in
modo significativo il fronte di Paesi che hanno assunto come proprio obiettivo la
decarbonizzazione a metà secolo. E l’Italia, oggi alla guida del G20, avrà un ruolo di particolare
importanza in un momento fondamentale per la trasformazione ecologica della nostra
economia. È un percorso che Terna affronterà con l’orgoglio di essere stata pioniera.”
Puoi anche leggere