ARTE MODA e Giorgio Gregorio Grasso - ARCADIA ART GALLERY

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ARTE MODA e Giorgio Gregorio Grasso - ARCADIA ART GALLERY
ARTE
                  e
MODA
RASSEGNA      INTERNAZIONALE

  ARTE    CONTEMPORANEA

    con la partecipazione di
   Giorgio Gregorio Grasso

Presentazione di Giada Tarantino

      14 -24 Febbraio 2019
 Ripa Porta Ticinese, 61 - Milano
ARTE MODA e Giorgio Gregorio Grasso - ARCADIA ART GALLERY
PRESENTAZIONE CRITICA

È un concetto da permeare, “Arte e Moda”, titolo conferito alla Rassegna
internazionale tenuta dal 13 al 24 Febbraio 2019, entro i lussuosi spazi dell’Arcadia
Art Gallery in Milano; un’endiadi retorica, per chi come noi divampa ed il mondo
misura con gli occhi dell’Arte, nell’intima consapevolezza che ad essa perfino la
Moda – conturbante e coesivo, o lesivo, fenomeno totale -, sia creazione in fondo
subordinata, solo susseguente. Nove Artefici di spessore compartecipano a tale
riflessione, attraverso l’apporto di molteplici medium espressivi e manualità
suprematiste ognuna nel proprio genere emblematica, inconciliabili dinamiche
percettive che tuttavia nell’unicum della Rassegna costituiscono il tessuto emotivo
esperienziale di un’Identità destrutturante che a più voci avvalora l’essenziale al di
sopra di ogni orpello. Dove la Moda idealmente ci appare citazione dell’Arte – alla
genesi, con Lola Prusac in Hermès, poi con Yves Saint Laurent, entrambi nelle
rinomate Collezioni mondrianiane dello scorso secolo -, l’Arte stessa dalla Moda è
invece da sempre celebrata; inglobate ora nel medesimo concetto, dunque come
decontestualizzate, ed armonizzate entro le stupende Sale dell’Arcadia, “Arte” e
“Moda” disvelano l’artigianalità quale trait d’union, la costruzione segnica e il
congegno, la fibra che dalla vita intessiamo nel colore e nella materia, laddove il
manufatto creato è corpo sottile e rituale plasmato ad Anima nuda, perché divenga
coscienza. Pur centrifugo in quanto alterco d’un binomio, il percorso in Mostra
trasmuta in reciproca geometria dell’istante: vedo l’ardenza pervasiva e
commovente del sole fibroso di Santo Caglioti, per la ‘Tessut’Azione Spaziale’, e
vicendevole ancestrale purezza volumetrica nei maiestatici monili coniati da Simona
della Bella, per ‘Ingran Art’, ciclicità temporale da eternare al tepore della pelle; la
fibrillazione anagogica delle preziose concrezioni d’Opere plasmate da Marina
Ferrara, la poiesi altamente sperimentale ed elegante di Alessandra Angelini con il
tripudio percettivo a tre colori di ‘Vanità’, ed il tempo interno soffuso solcato da
intenso, acrilico, stupore, nei toccanti Collage su tela di Pierluigi Compagnoni.
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Ed ancora, nel permeare “Arte e Moda”, il compendio della classicità applicato
all’emblema dell’effimero, nel mood-board scultoreo di Paddy Mazel, ed il ritratto
muliebre che veste i colori come se non ne fosse consustanziale, nelle creature
muliebri di pietra e di fuoco, dipinte da
Caro; i volti cristallizzati in bassorilievo cosicché possano per aptica essere percorsi
con le dita, amati e eternati, di Francesca Agrati, e la coralità palpitante d’un tessuto
che è respiro ed albore a mille nomi, nell’identità tessile di Silvia Capiluppi:
l’inobliabile, solcato su una trama che il tempo corrompe.
In sostanza, nel concetto permeato, vi è lo spazio deiscente di una voluttà creatrice
sinestetica, identitaria, che ferisce d’estasi e d’incongrua matericità, cosicché il
tempo e la moltitudine possano riconoscerla, ma non mai custodirla; ciò che è libero,
ibrido, e per questo esula dalla fluidità pittorica o dalla dimensionalità scultorea
come da canoni applicate, nel timore di conformarsi e quindi d’estinguersi. Un gesto,
un riverbero, tessuto esistenziale da fare e disfare, memorie; l’intimità di un coagulo
-"Arte e Moda” -, che ha dismesso le vesti della pluralità, della mondanità, e che
nella propria unicità, ai colori, ha consacrato un’altra vita.

                                                            Giada Eva Elisa Tarantino
                                                            Storico e Critico dell’Arte
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ARTISTI IN MOSTRA
 Francesca Agrati
Alessandra Angelini
 Massimo Angotti
   Paddy Mazel
   Santo Caglioti
  Silvia Capiluppi
       Caro
  Andree Cerello
Pieruigi Compagnoni
Simona Della Bella
  Marina Ferrara
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FRANCESCA AGRATI
          Sandra
          70 x 100

Francesca Agrati - milanese doc con una famiglia di collezionisti alle spalle - rappresenta un felice esempio di artista
autodidatta poi perfezionatasi attraverso corsi specifici di pittura e tecniche artistiche, capace di avvolgere lo spettatore
in atmosfere scintillanti. Quella della Agrati è una pittura materica che trova spazio su tele dominate dalla
bidimensionalità sino a sfociare in veri e propri bassorilievi, in un perfetto equilibrio di fotografia e pittura.
Ritratti al femminile dai colori eccentrici e dall’estrema potenza espressiva che si fanno di volta in volta denuncia ironica
di manie e follie contemporanee.. Ultime Mostre:
- 25 giungo – 7 luglio 2018. Collettiva, “Visionario”, Galleria Merlino bottega d’arte. Via Delle Carceri Vecchie, Firenze.
- 22 - 25 novembre 2018. Personale: “Il gioco delle apparenze”, Dream Factory, Corso Garibaldi 117, Milano.
 www.francescagrati.com
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ALESSANDRA ANGELINI

                                                                                                      Vanità, 2011

                      Alessandra Angelini (Parma, 1953) è artista e titolare della cattedra di Grafica d'Arte all’Accademia di Belle
                      Arti di Brera, Milano. La sua ricerca artistica è rivolta a diversi linguaggi espressivi: pittura, grafica, scultura,
                      fotografia. Di ognuno approfondisce lo studio della tecnica e le possibili associazioni, creando ibridazioni e
                      contaminazioni tra procedimenti. Interessata alle connessioni tra Arte, Scienza e nuovi materiali, da tempo
                      conduce ricerche sperimentando procedimenti nel segno della fusione tra manualità e tecnologia. Ha
                      collaborato con diverse istituzioni scientifiche internazionali.
                      Ha esposto in numerose mostre personali e collettive in spazi pubblici e privati, in Italia, Stati Uniti, Australia,
                      Cina, Europa (Germania, Gran Bretagna, Portogallo, Estonia, Polonia, Spagna, Svizzera, Bulgaria). Sue
                      opere sono presenti nelle collezioni di importanti musei italiani ed esteri.
                      www.alessandraangelini.org
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PADDY MAZEL
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SANTO CAGLIOTI

                                                                                                               Rosso nel Rosso e
                                                                                                               Sangue nel Sangue,
                                                                                                                2018 - 100x100x6

                 Santo Caglioti nasce a Gerocarne (VV) il 3/7/1960; vive ed opera tra Gerocarne e Torino dove attualmente risiede.
                 Dopo aver conseguito, nel 1978, il Diploma di Maestro d’Arte presso l’Istituto Statale d’Arte di Vibo Valentia, nel
                 1980 consegue la Maturità di Arte Applicata e si iscrive alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino.
                 "La genesi è nella luce, i colori sono genesi della luce dati all'uomo perché Egli veda ciò che è luce e ciò che
                 ombra l’Anima!!! Le mie opere , definite Tessut’ Azioni Spaziali, sono realizzate con stoffe, panni e bende di
                 cotone e la Tessut’Azione Spaziale della rete è “tirata”, è tessuta, usando Fila-menti di cotone, di pvc e di acciaio.
                 I Fila-menti , tendono a “tagliare lo spazio” all'interno del telaio, a stagliare nello spazio la materia, a scolpirlo ed a
                 creare volumi puri e volumi informali, a catturare luce, a generare ombre e profondità in una nuova Realtà
                 Spaziale, al di la di essa, al di la della Rete: verso l’infinito. Sono opere tridimensionali. La visione è uno spazio
                 concreto che viene scolpito sia verso l’interno che verso l’esterno della Rete e questi rapporti , queste visioni
                 spaziali ma anche cromatiche, mutano e son cangianti in rapporto al movimento della Terra intorno al Sole quindi
                 le opere, sono opere Cosmiche che mutano anche in rapporto al movimento che l’osservatore compie intorno
                 all'opera."
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SILVIA CAPILUPPI
                                                                            Lenzuolo dell'amore

Silvia Capiluppi, architetto, naturopata e insegnante di yoga, crede nello scambio sinergico che dona forma all'Arte
Corale. Nel 2006 inaugura il percorso interattivo "Peccato. Installations for Protection and Healing in Milano. Nel
2009 dà inizio al progetto Pastamadre e al network empatico Progetto Nodo; nello stesso anno inizia la
collaborazione con Arte da mangiare mangiare Arte, con l’istallazione Nave Itzà presso l'Acquario Civico di
Milano. Nel 2010 partecipa alla 12a Biennale di Architettura di Venezia - Spazio Thetis e dal 2011 espone al
Padiglione Tibet per la Biennale d’Arte di Venezia. Nel 2012 progetta e cura la mostra performativa "Venti
Veggenti – phi-L tra la LUCE in Vigevano. Dal 2013 promuove il progetto DepurArt LabGallery presso il
Depuratore di Milano - oggiMAF, Museo Ambientale - con le istallazioni I sussurri dell’Acqua, Sri Eye,
PIN e Ondubo e la video performance Le forme dell’acqua. Sempre nel 2013 inizia la collaborazione con NaturArte
e avvia il Progetto ISI-64. Nel 2014 inaugura Balam Project - the Earth must be washed with clean Water in
Kathmandu, Nepal e realizza la Trilogia di lenzuoli dando vita nel 2015 a varie performance in diverse città
d’Italia. Nel 2016 realizza il progetto poetico KS - Kama Sutra e la performance letteraria noicontemporanei. Nel
2017 EscArt 24 ore di dirette video dagli studi degli artisti. Nel 2018 crea Pacifier - Pratiche di Evasioni di
Massa e Genogramma - il lenzuolo della Sorellanza esposto in varie città. Nello stesso anno partecipa alla 1°
Residenza per artisti presso T.A.NA - progetto in collaborazione con il Museo Madre di Napoli. Ha opere esposte
presso il Museo di Arte Sacra di Guardamiglio e presso UICI di Lodi.
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CARO

                                                                                     Le marionette del
                                                                                     Teatro Pigal
                                                                                     70x103

       CARO, artista siciliano, dal 1972 a Milano dove si laurea in architettura. Una lunga militanza nel mondo
       dell'arte, con un numero elevatissimo di mostre in varie parti del mondo con riconoscimenti, premi e
       recensioni varie. La cifra stilistica di CARO è materia/ colore, una sicura caratterizzazione espressionista,
       timbrica e caleidoscopica dove a campiture piatte , rispondono, sia segni di diversa consistenza, sia varie
       emozioni puntiformi che completano l'armonia realizzativa dell' assieme .
       L'artista dice " Nell'arte, il viaggio delle emozioni, è il percorso della luce del nostro cuore e della nostra
       anima ".
       Caro propone un vastissimo repertorio iconografico : donne, gruppi, animali, danza, teatro, un variegato
       mondo rappresentato spesso con accentuazioni iconografiche caratterizzate da tocchi di ironia e
       allegorie che contribuiscono a catturare l'emozione di chi guarda e coglierne così tutto l' insieme dello
       slancio vitale.
ANDREE CERELLO
                                                              Specchi nel confine , 100 x 100

Andree Cerello giovane artista Veneziana nasce a gennaio del 1988. La sua tecnica si focalizza
sull’ autodescrizione sia figurativo sia dell’inconscio. Sperimenta varie tecniche e vari materiali
che rendono i suoi lavori materici e quasi partecipi allo sguardo dello spettatore. Nonostante la
giovane età vince numerosi premi dato le varie e importanti esposizioni a livello nazionale
PIERLUIGI COMPAGNONI

                                                                                   Dante, Inferno, 2003 - 100 x 100
                       Pierluigi Compagnoni, 09/10/1963, per sintesi e in sintesi Pier63. Lettere, numeri, parole, pensieri, colori,
                       vista, se osservo il contesto tra colore e suono, suono, suono se pronuncio, se esprimo a terzi ma anche
                       a tagli di quartine, udito, udito in sé se pronunciate tra sé e sé o tra me e me, tra te e te, tra tutti in tutti.
                       Ecco il nuovo elettromagnetismo, la vibrazione del tutto che si trasforma attraverso l’occhio, l’orecchio, il
                       tatto, raccontami una storia e da questa crea un taglio magico di parole e fanne un’altra storia fino a
                       sintesi e infinito. Un taglia e unisci di ciò che era un segnale fisso, a ciò che rianima e trasforma un nuovo
                       atto comunico-percettivo. Tutto ciò che vedo e sento è arte perché tutto vibra dentro e fuori.
                       Vedo, sento, tocco, esisto.
SIMONA DELLA BELLA
                                                                                       Icaro
Scultrice, artista e designer milanese, Simona Della Bella realizza con la sua azienda IngranArt,
gioielli ispirati al concetto di Tempo, trasformando ingranaggi, lancette e parti di orologi antichi, in
ARTE DA INDOSSARE. Una produzione di opere uniche che raccontano la simbologia e il
significato di come il Tempo si possa cristallizzare in un gioiello, unico come unico è il tempo che
ciascuno di noi vive.
Laureata in Filosofia Teoretica e con un passato da atleta professionista nella Nazionale di Nuoto
Sincronizzato, Simona ha partecipato a numerose mostre d’arte nazionali ed internazionali, con
sculture, quadri e gioielli sempre ispirati dalla ricerca instancabile del Tempo.
MARINA FERRARA

                 Flowing Gold, 2014
Star Ship, 2012 30x30

Marina Ferrara è nata a Milano nel 1961; la formazione classica avuta ha alimentato la propensione sua
per la sfera d’indagine artistica e culturale.
La Bellezza, l'Energia e la Luce costituiscono ciò che forgia il lavoro dell'Artista - acclamata a livello
internazionale -, e racchiudono il messaggio che Ferrara canalizza da dimensioni percettive superiori, e
che desidera donare al mondo.
Negli ultimi due decenni, l’Artista stessa ha integrato la resina epossidica all'interno del suo procedere
artistico, consentendo a tale medium di catturare la Luce per mezzo del peculiare effetto trans-
dimensionale, per far sì che funga da veicolo ideale per altri suggestivi materiali preziosi da integrare in
ogni Opera; nello specifico, cristalli Swarovski, pietre semipreziose, perle, foglia d'oro 24 carati e altre
forme di materia, sono impiegati per captare energia nonché l’attenzione dello spettatore.
Le sue Opere sono state esposte in Italia e all'estero, in Miami Art Basel (USA), al Palazzo delle Stelline
(Milano), Corso Como (Milano), Fashion, Art & More (Milano) e Porto Cervo (Sardegna), Monza, Concept
Art Store (Saint Petersburg, Fl).
MASSIMO ANGOTTI

                                                                                              Origine divina

                  Massimo Angotti nasce nel 1972 a Milano, dove vive e lavora. Disegna fin da ragazzino copie di
                  fumetti e disegni di artisti famosi del passato, stimolato dall’ambiente famigliare in cui sia il padre che
                  la madre amano l’arte e la ricerca per il bello. In adolescenza segue un breve corso di fumetti. Nel
                  1990 si diploma geometra e inizia la facoltà di architettura. Dal 1991 al '95 e nel '97 segue i corsi del
                  pittore Raffaello Ossola. Dal 1993 partecipa a diverse estemporanee in Lomellina, in cui riscuote
                  sempre un buon successo. Integra la sua formazione frequentando altri corsi tenuti dai pittori (Carlo
                  G. Munari a Pavia), (Umberto Faini e Barbara Galbiati a Milano), approfondendo con questi ultimi due
                  lo studio dei colori a olio. Ha allestito una permanente, oltre ad aver tenuto un corso di disegno e
                  pittura, nell’Associazione “Coscienza e Salute” a Milano dal 2005 al 2015. Attualmente alcuni suoi
                  dipinti sono in mostra presso lo STUDIO OLISTICO di Milano in Viale Coni Zugna 5/A – Milano.
Ideazione e realizzazione Arcadia Art Gallery www.arcadiartgallery.it
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  La cultura dell'arte ed il senso del bello trovano dimora in Arcadia Art Gallery.
Uno spazio nella suggestiva cornice dei Navigli dove l'arte contemporanea dialoga
   con l'antiquariato e il design. Arcadia Art Gallery è una nuova idea di galleria
 dove trovare i lavori degli artisti emergenti accanto alle opere dei grandi maestri,
          una galleria che propone l'armonia dell'arte classica accanto alle
                          dissimetrie dell'arte contemporanea.
         La galleria si trasforma in occasione di mostre e performance per
    rendere protagonisti gli artisti e le loro opere in uno dei posti più suggestivi
         di Milano, i Navigli, da sempre amati dagli artisti che li hanno scelti
                               come loro luogo di elezione.
Ripa di Porta Ticinese, 61
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