AppuntAmento con il retAil - IL SETTIMANALE 2345 magggio 2018 - Amazon S3
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234 Manifattura e Real Estate Le strategie del gruppo Incontra Nazca 5 magggio 2018 I progetti di rigenerazione del territorio IL SETTIMANALE de il Quotidiano Immobiliare Appuntamento con il retail Le anticipazioni sul MAPIC italy edizione 2018
sommario articoli rubriche pagina 10 Moretti: la nostra industria è in grande trasformazione editoriale pagina 14 deals mapic italy all’insegna del food & bevarage report pagina 18 qitv Progetti difficili, progetti impossibili? pagina 24 Integrazione: la manifattura insegna al Re pagina 31 GLI STRUMENTI PER LA GESTIONE DEL SOCIAL HOUSING SOMMARIO S 2
Certificare la qualità complessiva No, proprio non ci siamo. Riceviamo ogni settimana dei co- municati dove, con tono trionfante, società dei vari settori an- nunciano l’ottenimento, per le loro nuove sedi, di certificazioni internazionali inerenti le prestazioni energetiche e di soste- nibilità di detti edifici. Le comunicazioni fanno riferimento a questi riconoscimenti, spiegando che sono il raggiungimento di alte prestazioni dell’ambiente lavorativo con maggiore fles- sibilità, efficienza e comfort. Stanno sostenendo delle moti- vazioni di merito che non esistono perché le suddette certi- ficazioni riguardano, lo ripetiamo, solo la sostenibilità. Ma la sostenibilità non è il comfort degli ambienti, non è il benessere per chi vi lavora, non è la qualità complessiva dell’immobile. É solo una parte di tutto questo. Occorre dunque che la comu- nicazione si faccia più seria e responsabile, fondamentalmen- te più onesta. Non ce l’abbiamo contro queste certificazioni che, anzi, sono importanti e prestigiose. Semplicemente non devono passare come certificazioni di qualità complessiva dell’edificio. Perché tali non sono e finiscono per creare una falsa aspettativa da parte dei tenant o di chi compra questi asset. Oltretutto nascondono un problema serio e molto im- portante: quello di individuare una strada che invece certifi- chi il livello complessivo dell’immobile, della sua struttura, dei suoi impianti, dei suoi componenti, dalle vetrate ai pavimenti, dagli ascensori alla climatizzazione, dai sistemi di controllo alle porte e ai serramenti. È di questo che c’è bisogno prima della certificazione energetica o di sostenibilità. Se non ab- biamo case costruite bene, con materiali giusti e componenti performanti il livello di benessere non potrà essere elevato e così la vivibilità per chi vi abita o ci lavora. Abbiamo bisogno Guglielmo Pelliccioli di maggiore conoscenza degli immobili che vengono costruiti fondatore ed editorialista de o ristrutturati. Questa è la battaglia che tutti insieme dobbia- il Quotidiano Immobiliare mo combattere per una certificazione più alta e responsabile. EDITORIALE S 3
ilQI ilQI ilil Quotidiano Quotidiano Immobiliare Immobiliare®® organizza organizza il Quotidiano Immobiliare® organizza PROGETTI D’ITALIA PROGETTI D’ITALIA ILIL PRImO PRImO EvEnTO EvEnTO In In ITALIA ITALIA CHE CHE ILLUSTRA ILLUSTRA II FUTURI FUTURI SvILUPPI SvILUPPI ImmOBILIARI ImmOBILIARI IL PRImO EvEnTO In ITALIA CHE ILLUSTRA I FUTURI SvILUPPI ImmOBILIARI GIOvEDì 10 mAGGIO GIOvEDì 10 mAGGIO InnOvATIOn CAmPUS mILAnO InnOvATIOn vIA LOmBARDIA vIA 2/A, CAmPUS LOmBARDIA 2/A, mILAnO PESCHIERA BORROmEO PESCHIERA BORROmEO (mI) (mI) vIA LOmBARDIA Hines Italy 2/A, PESCHIERA BORROmEO Vitali (mI) SpA - PROGETTO CMR Cordusio 2.0 (Milano) Stezzano Biz. Park (Stezzano, BG) Experia èè un un evento evento della della durata durata di di un un giorno giorno che si propone di mettere che si propone di mettere (rho, mi) è un evento della aa disposizione disposizione della comunità della durata di un comunità giorno cheuna immobiliare immobiliare si propone una di mettere visione preventiva visione preventiva a deidisposizione dei grandi della grandi progetti progetti comunità che immobiliari immobiliari Cristiano Brambilla, Hines Italy immobiliare che Massimouna verranno Vitali, visione Massimorealizzati verranno preventiva Vitali SpA nei realizzati nei prossimi prossimi Roj, Progetto CMR dei 3/5grandi 3/5 anni progetti anni in in Italia. immobiliari Italia. L’iniziativa che L’iniziativa ha lo ha verranno lo scopo realizzati scopo di indicare di indicare neiililprossimi volume volume SportLifeCity 3/5 deglianni degli in Italia. e-eL’iniziativa investimenti investimenti WiP le loro le ha lo scopo loro dimensioni dimensioni gruppo di indicare economiche economiche yard il volume complessive, complessive, SportLifeCity Milano degli investimenti e le loro dimensioni economiche Riqualificazionecomplessive, Area Stadio Romeo che che (San l’industria l’industria Donato immobiliare, in collaborazione Milanese, MI) immobiliare, in collaborazione Anconetani con con le pubbliche le Garibaldi - Arena pubbliche (pisa) che l’industria immobiliare, amministrazioni, amministrazioni, ha in ha animo in in animo di collaborazione di sviluppare sviluppare con le sul territorio. sul territorio. Trasformazione pubbliche Edificio Scolastico in Ricettivo (MILANO) amministrazioni, La giornata La giornata èè organizzata ha in animo organizzata perditutti per sviluppare tutti sul territorio. gli abbonati gli abbonati de ilil Quotidiano de Quotidiano Giuseppe Cassinari, SportLifeCity La Federico giornata Immobiliare è e organizzata per Immobiliare e per la filiera. Barbero, WiP Architecture la filiera. Technical per Engineering tutti gli Alessandro abbonati de il Quotidiano Pasquarelli, Gruppo YARD Immobiliare e per la filiera.
Prologis Italy Management Abitare In Padova DC2 (Vescovana, PD) Milano City Village (Milano) Nuovo sviluppo Build-to-suit Interporto di Bologna (bologna) Sandro Innocenti, Prologis Italy Management Marco Claudio Grillo, Abitare In aeroporti di roma Prelios Integra La business City di Roma - Aeroporto Hotel FICO Eataly World Internazionale di Fiumicino (Bologna) (fiumicino, RM) Filippo-Maria Carbonari, Aeroporti di Roma Nicolò Tarantino, Prelios Integra europa gestioni immmobiliari Immobiliare Percassi Riqualificazione Area P.le Lugano (mi) Via Camozzi 70 (bergamo) Riqualificazione Imm. Arch. Michelucci (fi) Riqualificazione immobile Via SS. Trinità (Trento) Alberto Panfilo, Europa Gestioni Immobiliari Jacopo Palermo, Immobiliare Percassi Orion Capital Managers Italy banca d’italia - sidief Due Carrare Shopping Centre Green building uffici e piazza (Due Carrare, PD) interna (Roma) Cohousing per i giovani (Roma) Luigi Donato, Banca d’Italia Corrado Trabacchi, Orion Capital Managers Italy Carola Giuseppetti, Sidief Kryalos SGR Brioschi Sviluppo Immobiliare Pharo Gattamelata (Milano) Completamento sviluppo Loreto “Palazzo di Fuoco” (Milano) Milanofiori Nord (assago, MI) Edificio 120 “Cinturato Building” Città Nuova (Rozzano, MI) (Milano) Paolo Bottelli, Kryalos SGR Matteo Cabassi, Brioschi Sviluppo Immobiliare
Westfield Milan Aedes SIIQ Westfield Milano (segrate, mi) Caselle Open Mall (Caselle Torinese, TO) Torri Richard (Milano) San Vigilio (Milano) Fabrizio Zichichi, Westfield Milan Giuseppe Roveda, Aedes SIIQ milanosesto Intown Milanosesto (sesto s. giovanni, mi) Spark One e Spark Two (Milano) Carlo Masseroli, Milanosesto Davide Albertini Petroni, Intown DeA Capital Real Estate SGR Beni Stabili SIIQ Riqualificazione Palazzo Broggi (Mi) The Sign (Milano) Sviluppo Centro Servizi ENI (San Donato Milanese, MI) Sviluppo civitas vitae marche (Pesaro e vallefoglia, pu) Renzo Misitano, DeA Capital Real Estate SGR Alexei Dal Pastro, Beni Stabili SIIQ Svicom Celtic Italy Centro Comm. Virgilio (Borgo virgilio, mn) PII Ex Dogana Pavia (pavia) Kalepolis retail park (Galatina, LE) Monopolis Lifestyle Centre (Monopoli, BA) C. Di Paolo, Svicom - D. Padoa, Design International A. Suarez, Lombardini22 - P. A. Bonazzi, Namira SGR Francesco Allegretta, Celtic Italy Sportium agire-gruppo ipi WeArena Entertainment District VEGA – Venice Gateway: “L’altra (Reggio Emilia) Venezia” (venezia) Fabio Bandirali, Sportium Andrea Silipo, Agire - Gruppo IPI SCOPRI DI PIù
deals MILANO 42 milioni BNP Paribas REIM ha acquistato un immobile direzionale situato in Viale Stelvio, a Milano, realizzato dagli architetti Rolando Gantes e Roberto Morisi. L’asset, interamente locato a un primario gruppo assicurativo, si trova nel greater CBD di Milano, ha una classe energetica di tipo A e presenta una superficie complessiva di circa 15.000 mq con destinazione prevalente a uffici. Scarica la TABELLA DEALS COMPLETA in excel Vai alla TABELLA DEALS 2018 deals S 7
ilQI SEMINARIO retail e logistica, un avvenire comune L’evoluzione dei consumi sta cambiando gli spazi distributivi e i modelli di vendita del commercio. Quali azioni devono essere messe in campo dalle industrie dei centri commerciali e della logistica? GIOVedì 31 maggio - Innovation Campus Milano scopri di più Quali novità I nuovi spazi per i cENTRI COMMERcIALI commerciali e il e la logistica legame con la logistica Alberto Iori Roberto Martino Giovanni Cipolla Massimo Mazzi GABETTI AGENCY GEWISS NUPI INDUSTRIE ITALIANE REDILMAT Stefania Bracco Gianfranco Sassi Fabrizio Miserotti Roberto Limetti DAIKIN GRANITIFIANDRE REDILMAT PRADERA Emanuele Bellani Marco Mutti Piercarlo Rolando REAAS FORUMINVEST AXIA.RE CONCLUSIONI RETAIL E LOGISTICA: Massimo Moretti CNCC CONVERSAZIONE CON Sponsor
report a cura di nomisma Mercato residenziale: crescono le compravendite ma non i prezzi Il report prende in esame i valori medi di 13 grandi città italiane Evoluzione delle compravendite e dei prezzi reali delle abitazioni in Italia 1.000.000 4.500 900.000 4.000 800.000 3.500 €/mq (valori costanti al 2018) Numero di compravendite 700.000 3.000 600.000 2.500 500.000 2.000 400.000 1.500 300.000 1.000 200.000 Numero di compravendite (asse sx) 100.000 Prezzi reali (asse dx) 500 0 0 69 71 73 75 77 79 81 83 85 87 89 91 93 95 97 99 01 03 05 07 09 11 13 15 17 19* * Previsioni Nomisma per gli anni 2018-2020 | Fonte: elaborazioni Nomisma su dati Nomisma e Agenzia delle Entrate Nonostante l’esiguità della domanda più solida dal punto di vista reddituale, la risalita delle compravendite di abitazioni appare un fenomeno ormai consolidato, come si può evincere dall’ormai imminente ritorno su livelli antecedenti la seconda ondata recessiva. Il recupero di quota 600 mila dovrebbe, infatti, avvenire nel corso del prossimo biennio, ad esito della graduale risalita inaugurata ad inizio 2014 e non ancora arrestatasi. Al dinamismo delle transazioni non ha fatto riscontro un’analoga tendenza dei valori che hanno, invece, continuato a flettere anche nei primi mesi di quest’anno. La rigidità ini- ziale a fronte del drastico cambiamento di contesto causato dalla crisi ha, di fatto, com- promesso le possibilità di rimbalzo, finendo inevitabilmente per allungare a dismisura i tempi per l’approdo al punto di inversione ciclica. Ancora oggi, permangono infatti squi- libri tra aspettative dell’offerta e disponibilità della domanda, che nemmeno la massiccia impennata di quest’ultima è stata in grado di annullare. In questo quadro di persistente anomalia si inserisce l’ulteriore arretramento dei prezzi delle abitazioni registrato sia nelle aree urbane maggiori sul finire del 2017, sia in quelle intermedie nei primi mesi del 2018. report S 9
Moretti: la nostra industria è in grande trasformazione MAPIC Italy testimone del cambiamento, spazio per lo sviluppo moderno di Marco Luraschi “La prossima edizione di MAPIC Italy a Milano - esordisce Massimo Moretti, Pre- sidente del CNCC - sottolinea la grande trasformazione della nostra industria”. E infatti è proprio questo il tema principale della terza edizione della manifestazione organizzata da Reed MIDEM che quest’anno si trasferisce al MiCo e destina metà della superficie espositiva al Food & Beverage. L’aspetto e il merchandising mix dei nuovi centri commerciali è molto diverso da quello che noi ricordiamo come il classico centro commerciale di prima generazione: “La terza rivoluzione sta arri- vando, il food & beverage è un po’ la dimostrazione di questo cambiamento, con la superficie dedicata alla ristorazione che è passata in poco tempo dal 5% al 20- 30% del totale di una struttura. Il centro commerciale si trasforma fisicamente”, commenta Moretti. “Il leisure oggi occupa sempre più GLA, tutti gli sviluppatori moretti: la nostra industria è in grande trasformazione S 10
inseriscono almeno dai 1.500 ai 3.000 mq di spazi leisure, vedo che questo è l’orientamento del mer- cato. Inoltre ci sono sempre più spazi riservati alla persona, al wellness, ai servizi. Siamo in una fase di piena trasformazione della fisicità del centro com- merciale e questo ovviamente si riflette in questa edizione del MAPIC Italy dove lo spazio dedicato al Food & Beverage credo sia l’esempio più eclatante”. Quindi c’è chi cresce e chi invece si riduce: “C’è que- sta GLA che chiede spazio e ci sono invece operatori che si riducono ma è anche un discorso legato all’e- voluzione tecnologica. Faccio un esempio, i moderni telefoni mobile, che fanno tutto, hanno inciso moltis- simo sulla vendita di macchine fotografiche o stereo, è proprio un tema di prodotto. Oppure è un fenomeno legato al fatto che i clienti possono anche andare in negozio a vedere un prodotto e poi lo acquistano dal sito internet. Insomma seguiamo il flusso delle ten- denze in atto e la GLA dei centri si modifica di con- seguenza”. Moretti a questo punto lancia anche una provocazio- ne, che sarà ripresa nel suo contributo in uscita sul FocusQI speciale dedicato a MAPIC Italy: “è ancora il caso di chiamarli centri commerciali? Guardo al suc- cesso dei nuovi centri urbani che si collocano all’in- terno delle città. Non è più importante solo lo scon- trino medio ma è fondamentale essere all’interno del processo di vendita. Questo è il tema, è fondamenta- le essere inclusi, far parte di un meccanismo di ven- quaranta progetti all’orizzonte S 11
dita. L’importante è essere sempre più valutati sulla capacità di attrarre visitatori. L’industria dei centri commerciali oggi presenta dei fatturati costanti però persona in futuro a 10 o 20 anni non è detto che sarà così. Comunque oggi la stretta attualità dice che i fatturati e le affluenze dei centri commerciali italiani sono co- stanti”. Il mercato si domanda se ci sia ancora spazio per lo sviluppo nel nostro Paese: “Gli ultimi sviluppi, saranno anche stati fortunati, ma stanno andando tutti bene, io ritengo che ci sia ancora opportunità di sviluppo. In Italia la GLA per abitante è ancora del massimo moretti 25% inferiore alla media di Francia e Gran Bretagna. Inoltre in Italia le prime 20 città rappresentano il 40% del totale contro il 60% di Germania o Francia. Nel nostro Paese il commercio è più diffuso sul territo- società rio, è diverso dai grandi mercati europei. C’è spazio anche per prodotti di ultima generazione, perchè non ce ne sono molti, prodotti sempre più vicini alle città e al cliente”. L’ultimo centro inaugurato è stato AURA Valle Aurelia a Roma, sviluppato da CDS Holding di cui Moretti è Direttore Generale: “L’esempio di AURA Valle Aurelia a Roma è sintomatico, si trattava di un’a- rea praticamente abbandonata di fronte alle mura del Vaticano. Abbiamo lavorato per riconnettere una cncc parte di territorio con il centro città, realizzando un “ In Italia la GLA per abitante è ancora del 25% inferiore alla media di Francia e Gran Bretagna. Inoltre in Italia le prime 20 città rappresentano il 40% del totale contro il 60% di Germania o Francia moretti: la nostra industria è in grande trasformazione S 12
centro commerciale aperto completamente urbano. AURA nel weekend ha totalizzato 200.000 presen- ze, un successo di una portata quasi inaspettata. E guardo anche al successo di CityLife con il CityLife Shopping District di grande successo e bellezza in un’area di Milano centrale e in completa riqualifica- zione. Il tema è il prodotto, se la gente risponde è ov- vio che devi ristudiarlo. E chiudo con un appello alla Pubblica Amministrazione perchè sostenga questo tipo di operazioni che hanno anche una grande fu- sione sociale, di recupero di parti del territorio delle nostre città”. moretti: la nostra industria è in grande trasformazione S 13
Un MAPIC Italy all’insegna del food & beverage Le anticipazioni della terza edizione della fiera milanese dei centri commerciali di Cristina Giua La prima edizione del MAPIC Italy, nel 2016, è stata una scommessa, seguita dall’edizione successiva, nel 2017, che è stata una conferma. Quella alle por- te, che si terrà il 23 e 24 maggio 2018, si prospetta invece come l’edizione del consolidamento. Abbiamo chiesto a Nathalie Depetro, Director di MAPIC Italy e a Francesco Pupillo, Deputy Director Markets Real Estate Division di Reed MIDEM, di darci delle anticipazioni su cosa troveremo nella due giorni dedica- ta al mondo del retail e dei centri commerciali che quest’anno si terrà presso il MiCo (Milano Congressi, con ingresso in Via Gattamelata Gate 14). un mapic italy all’insegna del food & beverage S 14
“La grande novità dell’edizione 2018 – scrive De- petro nell’articolo a sua firma che in forma estesa uscirà sul FocusQI Speciale MAPIC Italy, distribu- ito in versione cartacea il 23-24 maggio in Fiera – è legata al fatto che non avremo più un solo even- persona to ma due eventi distinti e concomitanti con focus complementari. Quest’anno MAPIC Italy sarà in- fatti affiancato dall’ultimo arrivato nella famiglia degli eventi MAPIC, il MAPIC Food & Beverage”. Il MAPIC Food & Beverage si prospetta un evento di portata internazionale: l’obiettivo è creare una piattaforma di business che permetta ai brand di settore di presentarsi a operatori internazionali specializzati, operatori travel, master franchisee, nathalie depetro proprietà immobiliari e sviluppatori. Nei padiglioni del MiCo saranno presenti una quarantina di espositori (gli spazi sono da tem- po sold out), affiancati da un’area cooking & ta- società sting dove sarà possibile far assaggiare i propri prodotti. Attesi anche 400 partecipanti del setto- re F&B suddivisi tra brands, operatori F&B e tra- vel, master franchisee, head of F&B di Property companies e di catene di hotel ed alcune private equity firms specializzate in operazioni F&B. Già oltre 120 brands registrati provenienti da 17 Pa- esi e un centinaio di operatori e landlords in ar- mapic italy rivo da 23 Paesi. Tra i mercati più rappresenta- ti ci sarà chiaramente l’Italia che gioca in casa. Tra gli espositori italiani, accanto ai grandi grup- un mapic italy all’insegna del food & beverage S 15
pi come Cigierre, Chef Express e Cir Food, ci sa- ranno brand più “giovani” come Bottega Porti- ci, Dantes, Mama Burger, Rinaldini Pastry, Caffè Napoli e Befed. Saranno presenti anche merca- persona ti core come il Regno Unito (con il gruppo Ca- sual Dining Group, Wok To Walk, Heavenly Des- sert tra gli espositori, oltre a Starbucks e Jaimie Oliver, presenti come visitatori); la Francia (con brand come DeliFrance e Gruppo Le Duff); la Ger- mania (con Nordsee, Dean & David e Whats Beef) e alcune presenze anche da Stati Uniti (CKE Re- staurants) e Medio Oriente (Aura Lifestyle Group). francesco pupillo Tra gli operatori, i master franchisee ed i land- lords, da segnalare presenze importanti da Euro- pa, Medio Oriente, Iran, India, Hong Kong e Ameri- ca Latina. “Questi numeri - scrive sul FocusQI MAPIC Italy società Francesco Pupillo - confermano la solidità e at- trattività del comparto retail in Italia, che ha tran- sato lo scorso anno circa 2,3 miliardi di euro (un po’ più del 20% delle transazioni totali del mer- cato immobiliare) con circa l’80% di capitali di provenienza estera e con rendimenti competiti- vi rispetto a mercati quali la Francia e la Germa- nia. Molti dei più importanti progetti di sviluppo in reed midem corso nel nostro Paese sono sviluppati da player un mapic italy all’insegna del food & beverage S 16
esteri di primissimo piano e numerosi nuovi re- tailer internazionali sono recentemente entrati in Italia o arriveranno a brevissimo (i vari Primark, Wagamama, Aldi, Starbucks solo per fare alcu- ni nomi)”. Altra importante novità che vedremo quest’anno sarà il focus speciale dedicato all’inno- vazione digitale nel mercato immobiliare commer- ciale, con una lounge ad hoc dedicata alle azien- de che hanno sviluppato servizi innovativi ed una conferenza dedicata all’impatto dell’innovazione digitale nel mercato degli immobili a destinazio- ne commerciale. Spazio anche alla tradizionale conferenza sullo “stato dell’arte” del mercato ita- FocusQI Speciale liano, animata dal CNCC (Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali) e da il Quotidiano Immobi- MAPIC ITALY 2018 liare, dove verranno presentati dati ed analisi sul mercato, Seguirà una tavola rotonda dove saran- Distribuita a tutti i no protagonisti player di primo piano (IGD SIIQ, visitatori ed espositori Falcon Malls, GVA Redilco, Scarpe&Scarpe) e la MAPIC Italy chiusura a cura dei presidente del CNCC Massimo Moretti e del Presidente dell’Osservatorio Parla- SCOPRI DI PIù mentare sul Mercato Immobiliare, Vincenzo Gibiino. un mapic italy all’insegna del food & beverage S 17
Progetti difficili, progetti impossibili? Tre livelli di difficoltà per riqualificare il territorio di Dionisio Vianello Gli articoli di Rosario Manzo sono sempre stimolanti. L’ultimo, venerdì 20 aprile, “Experimentation, tradotto in Veneto”, racconta di alcune iniziative sviluppate nel Veneto per affrontare la cancrena delle migliaia di capannoni industriali chiusi per la crisi e senza alcuna prospettiva di riuso. Articolo che mi interessa per due motivi. Primo perché, essendo veneto e pure urbanista, mi sento in parte corre- sponsabile di quel diluvio di zone industriali e capannoni isolati che negli anni del boom si abbatté nella mia amata regione. Giorni fa percorrevo la statale che da Montebelluna porta a Treviso, una delle zone più industrializzate del Veneto. Semirutarum urbium cadavera, mi veniva da dire, parafrasando S. Ambrogio, col- pito dalla inverosimile quantità di edifici chiusi e apparentemente abbandonati: dal centro direzionale di Veneto Banca a una serie infinita di complessi produttivi, alcuni con nomi altisonanti e molti di sgangherati tycoon locali. Eppure, a metà progetti difficili, progetti impossibili? S 18
strada, il traffico rallentava per lavori in corso: si sta costruendo una rotatoria per l’accesso a una nuova zona industriale già completa di lotti e strade di ser- vizio. Manzo ha illustrato le lodevoli iniziative della Regio- ne Veneto alla ricerca di soluzioni possibili per que- ilQI sto (sembra) incontrastabile fenomeno. Sappiamo che è difficile e che non ci sono ricette collaudate. Però una cosa è certa: in un momento di scarsissima domanda produttiva e di smisurato eccesso dell’of- ferta, la prima cosa da fare è quella di bloccare – o almeno ridurre al minimo – la realizzazione di nuove zone produttive. Cosa che la nuova legge regionale sul consumo di suolo 14/2017 effettivamente fa, vie- Leggi su ilQI l’editoriale tando di prevedere nuove zone produttive nei piani di Rosario Manzo urbanistici. Va bene così, il problema però era quello da cui prende spunto di impedire (o almeno contrastare) la realizzazione la riflessione condotta di quelle già previste in sovrabbondanza nei piani vi- da Diniosio Vianello genti. Obiettivo della precedente legge 14/2015 (co- siddetta delle “Varianti verdi”) che però, introducendo la clausola di un periodo di salvaguardia nel quale chi voleva poteva presentare progetti di lottizzazione e arrivare fino all’approvazione e relativa convenzione, progetti difficili, progetti impossibili? S 19
aveva di fatto incentivato la realizzazione di nuove aree produttive. Spingendo peraltro in tal modo gli incauti proprietari ad avviare avventate iniziative im- mobiliari che si sarebbero poi rivelate veri e propri persona bagni di sangue. C’è però un secondo motivo d’interesse. Uno dei la- vori più interessanti del gruppo Nazca, la community di attori ed esperti sulla rigenerazione urbana nata all’interno di Urbanpromo, è stato quello di individuare alcune categorie tipologiche fondamentali nell’ambi- to dei moltissimi e svariati progetti di rigenerazione. Lavoro che va oltre a un mero intento classificatorio in quanto la catalogazione delle tipologie progettuali dionisio vianello può essere utile sia alle PA per individuare le politiche d’intervento più idonee, sia ai privati nella ricerca e dif- fusione delle buone pratiche. In una scala crescente di difficoltà si va quindi dai progetti più semplici – o meno complicati – che riguardano la riqualificazione società di singoli edifici e/o complessi immobiliari, a quel- li più impegnativi che comprendono intere zone ex industriali in bilico tra mantenimento delle funzioni produttive o trasformazione con nuove attività, con un mix di proprietà, alcune presenti ma più spesso assenti, edifici ancora in uso e altri abbandonati. Su questi temi, Comuni e privati si stanno esercitando da tempo, anche sulla spinta di iniziative pubbliche gruppo nazca come il Bando Periferie e altre. La casistica è amplis- sima, gli interventi molto meno; comunque esistono ormai procedure e protocolli collaudati e funzionanti. Salendo nella scala delle difficoltà, troviamo proget- progetti difficili, progetti impossibili? S 20
ti che per la loro complessità ben pochi, o nessuno, “ hanno avuto finora il coraggio di affrontare. Il primo caso è appunto quello dei capannoni abbandonati. E rappresenta un segnale positivo che un comune – Manzo cita il caso di San Donà di Piave – abbia Cosa può fare cercato di inventare qualche nuovo marchingegno il pubblico? alla ricerca di soluzioni possibili. Si tratta del classico caso di partnership pubblico-privato. Cosa può fare Certamente agire il pubblico? Certamente agire sul versante normativo sul versante per liberalizzare i cambi d’uso e le procedure buro- normativo per cratiche. Qualcosa, ma non molto, si potrà ottene- re attraverso procedure di perequazione, soprattutto liberalizzare i per eliminare edifici costruiti in spregio all’ambiente cambi d’uso e e al paesaggio. Non è da farci conto più di tanto, ma è già qualcosa. Qualche aiuto o sostegno finanzia- le procedure rio è sempre il benvenuto, ma non può essere certo burocratiche. risolutivo. Ed è questo, appunto, che cerca di fare la Qualcosa, ma non legge 14/2017, anche se per ora si limita alla enun- ciazione di principi che dovranno poi, in tempi molto molto, si potrà successivi, essere tradotti in provvedimenti e propo- ottenere attraverso ste operative. Molto di più ci si può attendere dai privati, dal mon- procedure di do del real estate; una realtà purtroppo frazionata e perequazione spesso rissosa per interessi diversi o divergenti. La richiesta si rivolge soprattutto alle associazioni di categoria, Confindustria e ANCE in primis, perché la- progetti difficili, progetti impossibili? S 21
vorino insieme per organizzare sia il versante dell’of- ferta (amplissimo) che quello della domanda (ridot- to al lumicino) cercando le possibili collimazioni. Ad “ esempio, promuovendo soluzioni orientate piuttosto verso l’affitto che per la vendita, e anche verso usi provvisori e temporanei, in modo da favorire l’impian- to di nuove imprese, meglio se orientate su settori L’IMU ha già innovativi. Certo non è facile convincere i proprietari dimostrato, a ridurre le loro pretese, soprattutto quando gli edifici in Italia ma sono in pegno alle banche per garantire i mutui con- cessi per la costruzione; ma gli enti pubblici hanno in soprattutto mano una leva decisiva, quella fiscale. L’IMU ha già all’estero, dimostrato, in Italia ma soprattutto all’estero, di es- sere lo strumento determinante, molto più delle leg- di essere lo gi, per ridurre il consumo di suolo; e anche in questo strumento caso può rivelarsi prezioso per convincere i soggetti determinante, più riottosi. Escluderei al momento la possibilità di formare demani di edifici acquisendo immobili priva- molto più delle ti e ridestinandoli al mercato, procedura che in Italia leggi, per ridurre ha dato lavoro solo agli avvocati e ai tribunali. Questo è uno dei progetti possibili, sui quali Nazca il consumo di sta lavorando insieme con le amministrazioni e con suolo privati di buona volontà. Ma al top delle difficoltà troviamo un altro tipo di progetti, la cui soluzione sembra al momento impossibile, almeno nella realtà italiana: la riqualificazione di intere parti delle città. progetti difficili, progetti impossibili? S 22
Dalle aree dismesse e abbandonate il degrado si dif- fonde come una lebbra, aggredendo i quartieri circo- stanti, i valori immobiliari decadono, anche i privati vengono scoraggiati dall’intraprendere interventi di rinnovo dei loro edifici che non avrebbero un suffi- ciente ritorno economico. Per invertire la rotta l’u- nica strada è quella di avviare un’ampia opera di ri- qualificazione della città pubblica: servizi, viabilità e trasporti, reti e impianti tecnologici. Ma come si può fare con la disastrosa situazione delle finanze pub- bliche? La risposta è semplice, con il ricorso al faci- lity management. All’estero questa procedura è applicata da anni, e con ottimi risultati. In Italia quasi non se ne parla. Esiste IFMA, sezione italiana dell’International Facility Ma- nagement Association; ma la sua azione è stata in pratica finora inesistente. E la presidenza affidata per anni ad Alfredo Romeo non ha certo contribuito al successo dell’iniziativa; ora c’è un nuovo presidente, speriamo bene. Ma l’argomento è troppo succulento: arrivederci a una prossima puntata. progetti difficili, progetti impossibili? S 23
Integrazione: la manifattura insegna al Re Intervista a Ivano De Vecchi del Gruppo INCONTRA di Kevin Massimino integrazione: la manifattura insegna al re S 24
Nel mondo del real estate si parla sempre di più di dialogo tra le parti, soprattutto con quelle del mondo manifatturie- ro. Proprio questa realtà sembra aver compreso al meglio l’importanza della collaborazione - l’esempio è il Tavolo Copernico 4.0 de il Quotidiano Immobiliare. Tra le varie aziende del manifatturiero ce ne sono otto che nel settore dell’arredo hanno deciso di far fronte compat- to sul mercato. Si tratta del Gruppo INCONTRA, che sotto un unico logo unisce otto aziende della stessa proprietà specializzate in diversi settori dell’interior design. Per conoscere meglio INCONTRA abbiamo “incontrato” il suo Responsabile Ivano De Vecchi, chiamato recente- mente a dirigere la parte relativa alle forniture contract. Partiamo con il conoscere meglio il mondo INCONTRA, o meglio della sua galassia. Il Gruppo INCONTRA con le sue otto aziende si confron- ta tutti i giorni con il mercato internazionale in quanto le aziende che ne fanno parte sono presenti nel mondo in 110 differenti Paesi con circa 10.000 clienti retail. Ogni azienda quindi è protagonista, preparata e specializzata nei diversi settori merceologici. I nostri prodotti sono cer- tificati 100% Made in Italy. Ne fanno parte: CopatLife, Dell’Agnese, Rexa Design, Bi- rex, Dvo_, Marte Design, Ennerev e MIS. Qual è l’esperienza dell’azienda nel settore del real esta- te e quali innovazioni propone al mercato 2018? Credo sia importante partire dal concetto di progettazione integrata espressione delle aziende che compongono la realtà di imprese che fanno parte del Gruppo INCONTRA. Sviluppare prodotti di punta nel loro insieme, rappresenta nel metodo di progettazione integrata la proposta di un processo che parte dal concept per passare attraverso lo sviluppo della progettazione, la sua prototipazione e la realizzazione finale. integrazione: la manifattura insegna al re S 25
Stiamo parlando di una completa assistenza in tutti gli ambiti all’interno di una flessibile collaborazione. Entrando nel dettaglio dei vostri prodotti. Su cosa si concentra l’attenzione della domanda nei confronti dei vostri operatori? Il mercato è in continua e rapida evoluzione. Un dato che emerge chiaramente è la necessità di poter garantire of- ferte e soluzioni personalizzate ai vari clienti. Partiamo certamente dal valore del Design e del Made in Italy che corrisponde alla cifra espressiva dei nostri pro- dotti. Questi vanno visti in termini di qualità dei materiali e di attenzione al dettaglio inteso come elemento este- tico funzionale. Il nostro catalogo, e proprio per questa ragione uso il termine catalogo, è fatto dal 40 per cento da prodotti custom-made realizzati a misura secondo le necessità del cliente. In questo processo entrano in gioco l’esperienza artigianale della produzione e la capacità in- dustriale nel supportarla. Il vostro è un caso di integrazione quasi unico, soprat- tutto nell’ambito del real estate. La nostra realtà, l’esperienza di INCONTRA presenta i van- taggi del proporsi come un’unica entità, un unico interlo- cutore, ai vari clienti. In questo modo il campo di azione entro cui operare si am- plia in maniera importante proponendo soluzioni possibili per Società di Real Estate (anche istituzionali), Imprese di Costruzione, Catene alberghiere, il mondo dei Professio- nisti etc. Il cliente in questo modo trova proposte unitarie che dan- no, nel caso di un unico interlocutore, rapide risposte ai vari quesiti e necessità poste. L’integrazione, la varietà di risposte che i vari brand del gruppo possono dare, in questo caso va interpretata come valore di competitività economica e capacità di stare sul mercato. integrazione: la manifattura insegna al re S 26
persona società ivano de vecchi incontra Passiamo a quello che è stato l’evento di punta per il set- tore: il Salone del Mobile 2018. Quali erano le aspettati- ve per questa manifestazione e quali sono stati gli spunti emersi? Ad esempio: quali saranno i nuovi mercati o set- tori ai quali il mondo dell’arredo potrebbe guardare? Le aspettative erano molte per questa edizione anche per la concomitanza con Eurocucina. Impressionante il numero dei visitatori nei primi 3 giorni della manifestazione dovuta anche alla imponente pre- senza di interlocutori stranieri, fonte vitale oggi per le aziende manifatturiere italiane. Abbiamo avuto conferma che la nostra scelta, ovvero quella di proporci nel mercato non in modo specialistico per singolo settore merceologico, ma secondo un modello integrato nelle situazioni contract, sia la strada da intra- prendere per il futuro: questa opportunità lo è per il nostro Gruppo che può contare su 8 Aziende che producono ar- redi di design ad un costo accessibile. Abbiamo visto al Salone materiali innovativi proposti nei diversi ambienti dello spazio, anche nei rivestimenti della casa insieme a una presenza di finiture monocromatiche interessanti. integrazione: la manifattura insegna al re S 27
Il design italiano ancora oggi, come ieri, è in grado di de- terminare le linee guida in termini di bellezza applicata alla ricerca: è un atteggiamento da perseguire fino in fondo senza avere paura del confronto e della corsa al prezzo più basso da parte di chi ha fatto del basso costo l’unico elemento di confronto, si tratta di contrapporre una quali- tà interessante e un prodotto peraltro durevole. Personalmente considero l’Africa il futuro per le nostre re- altà, infatti come Gruppo INCONTRA stiamo aprendo una nuova filiale in Kenya e un’altra in Nigeria. Rispetto alle varie opportunità da cogliere sul mercato, ri- tengo quella del Real Estate un canale importante e con- creto, per questo come INCONTRA siamo parte integrante del tavolo COPERNICO4.0 ed abbiamo intrapreso un per- corso di partnership con le più importanti realtà del mon- do dello sviluppo immobiliare. GUARDA L’INTERVISTA A IVANO DE VECCHI AL SALONE DEL MOBILE 2018 Le aziende della galassia del Gruppo Incontra CopatLife - Azienda produttrice di cucine componibili a sistema con pluriennale esperienza nella produzione di manufatti moderni con estrema cura e ricerca del det- taglio. Capacità produttiva di 200 cucine/giorno. Finiture trasversali con le altre aziende del Gruppo INCONTRA. integrazione: la manifattura insegna al re S 28
Dall’Agnese - Nata nel 1948 sviluppa prodotti in linea con i tempi e di qualità. L’obiettivo è quello di creare un arre- damento completo anche a misura, senza ricorrere a ditte esterne, intervenire in tutte le fasi del processo produtti- vo, dalla materia prima al prodotto finito, essere versatili e accogliere i cambiamenti come nuovi stimoli per fare meglio, nel pieno rispetto del 100% Made in Italy. Rexa Design - Progetta e realizza arredo per la stanza da bagno utilizzando materiali tecnici come Corian® and Ko- rakril™, con un approccio responsabile e sostenibile. Si è dedicata alla manifattura di prodotti in solid surface. Inol- tre realizza manufatti con rivestimenti in gres porcellana- to oltre alle tradizionali finiture come legni, laccati lucidi e opachi. Birex - Nata nel 1989, Birex è diventata una realtà leader nel settore dei complementi multiuso arredi per bagni, la- vanderie ed ingressi. Dall’Aprile 1997 l’azienda è entrata a far parte del Gruppo INCONTRA. dvo_ - Progettazione e produzione di ambienti per l’uffi- cio, commerciali e polifunzionali. Una delle caratteristiche principali è la disponibilità del prodotto finito nel proprio magazzino di 40mila mq. dvo_ è in grado di consegnare gli arredi in 5 giorni lavorativi dall’ordine. Marte Design - Produce tavoli, sedie e complementi d’ar- redo dal design moderno per l’ufficio e il contract. I pro- dotti Marte Design nascono per migliorare la percezione dell’ufficio e degli spazi integrati e polifunzionali. Tutti i prodotti sono fonte di rappresentazione dell’Italian Design ed è il risultato fluido dell’incontro dell’oggetto, della vo- lontà creativa e della funzione. integrazione: la manifattura insegna al re S 29
Ennerev - Produce materassi con moderne tecnologie a molle indipendenti, micromolle e materassi ergonomici in schiume evolute, frutto della tradizione artigianale unita a una costante ricerca. Reti di qualità, guanciali, letti tes- sili imbottiti e trasformabili, caratterizzati da funzionalità, buon gusto e ricerca sui tessuti, vanno a completare il si- stema letto di Ennerev. MIS - Azienda che da 20 anni opera nel settore dell’arre- damento specialistico per ospedali, cliniche, case di cura e comunità, riconosciuta ed apprezzata per l’alto livello qualitativo dei propri prodotti. Grazie alla propria produ- zione interna, è rinomata per la versatilità della proposta di tutte le sue linee di prodotto, atte a soddisfare ogni esi- genza del proprio cliente. integrazione: la manifattura insegna al re S 30
GLI STRUMENTI PER LA GESTIONE DEL SOCIAL HOUSING Il ruolo del Gestore Sociale Cooperativo nell’amministrazione dell’edilizia residenziale di Rossana Zaccaria Il settore residenziale sta sperimentando nell’ambito dell’housing sociale nuove forme di abitare che richiedono di conseguenza una gestione immobiliare inte- grata che raccolga le istanze innovative e che al tempo stesso sia generatrice di cambiamenti qualitativi del settore. Legacoop Abitanti insieme a Finabita, alla Fondazione Housing Sociale e al Po- litecnico di Milano, hanno investito in un percorso Laboratoriale che ha colto le istanze di “rinnovamento e messa a punto del processo di gestione” e ha segnato l’avvio di una riflessione generale che ha portato alla realizzazione del volume edito da Bruno Mondadori “Cambiare l’Abitare Cooperando. Il Gestore Sociale co- operativo infrastruttura dell’Housing Sociale e del Welfare Urbano” di Rossana Zaccaria, Giordana Ferri e Angela Silvia Pavesi. gli strumenti per la gestione del social housing S 31
GESTORE SOCIALE • Codifica procedure COOPERATIVO e processi operativi • Definizione livelli di performance e risultati attesi • Individuazione elementi economico- finanziari delle diverse fasi di gestione Il confronto tra comunità scientifica, operatori, stake- holder finanziari, tecnici e sociali di questa attività, ha consentito di affrontare il tema dei nuovi trend del mercato immobiliare da un punto di vista della do- manda e dell’offerta di beni e servizi e di costruire risposte per il cambiamento di paradigma richiesto dalla finanza a impatto sociale e da alcuni settori del Real Estate. Si è giunti alla definizione in termini concreti di un persona modello imprenditoriale riconoscibile e valutabile da- gli stakeholder ai quali si rivolge e che si confronta con i processi di valutazione competitiva attraverso un modello di Gestore Sociale Cooperativo (codifica di procedure e processi operativi, definizione di livel- li di performance e risultati attesi, individuazione di elementi economico-finanziari delle diverse fasi del processo di gestione). Inoltre l’analisi dei percorsi in atto ci ha condotto a rossana zaccaria costruire un orizzonte culturale sui modelli di ge- stione, sui processi e sulle competenze necessarie per rendere sempre più competitivo il compito che il Gestore Sociale potrà svolgere nel settore più ampio degli investimenti a impatto sociale. gli strumenti per la gestione del social housing S 32
Il Gestore Sociale Cooperativo e il Fondo Investi- menti per l’Abitare (“FIA”) L’esperienza e lo sviluppo delle iniziative promosse e realizzate nell’ambito del Fondo Investimenti per l’A- bitare si interseca sin dall’inizio con le diverse realtà rappresentate dalle Cooperative di Abitanti di Lega- coop. Gli ambiti di attività delle Cooperative di Abi- tanti nelle diverse realtà territoriali trovano così molti punti di contatto con le strategie del FIA di “allocare le risorse per investimenti nel settore per l’edilizia pri- società vata sociale per incrementare l’offerta di alloggi so- ciali per la locazione a canone calmierato e la vendi- ta a prezzi convenzionati, a supporto e integrazione delle politiche statali e degli Enti Locali”, e le stesse hanno assunto sin dalle prime fasi di avvio un ruolo di promotori e di aggregatori della domanda di allog- gi in alcune delle principali iniziative del FIA. Nel modello Cooperativo della proprietà indivisa (40.000 alloggi gestiti dalle cooperative) oltre alle legacoop abitanti tipiche attività manutentive e di gestione ammini- strativa si somma una particolare forma di attenzio- ne agli aspetti di software dell’abitare. La capacità di integrare le competenze generali e specifiche di Property, Facility e Community Management in un unico interlocutore per gli abitanti assume un rilievo centrale per la costruzione e tenuta della comunità, gli strumenti per la gestione del social housing S 33
elemento questo che costituisce uno dei presuppo- sti fondamentali per l’esito positivo degli interventi di social housing. Una comunità insediata e coesa di- “ viene quindi anche una garanzia di bassa morosità e di mantenimento del valore dell’investimento immo- biliare nel lungo periodo oltre a divenire una risorsa e una opportunità di coesione sociale per il territo- L’evoluzione del rio nella quale è localizzata. L’evoluzione del Gestore Gestore Sociale Sociale Cooperativo prevede di promuovere un’offer- ta di servizi di Gestione Sociale in aree dove tale of- Cooperativo ferta non è adeguatamente strutturata e/o operativa prevede di (Liguria, Emilia Romagna, Lazio, Umbria, Basilicata, Sicilia, Puglia, Campania): pur nella consapevolezza promuovere che la specificità e la peculiarità dei contesti territo- un’offerta di servizi riali implicano soluzioni “su misura”, si ritiene indi- di Gestione Sociale spensabile – in previsione del numero significativo di abitazioni pianificate nell’ambito del FIA in territori in aree dove tale con scarsa esperienza di gestione – la definizione e offerta non è l’adozione di modelli d’azione omogenei, adattabili a diverse realtà e monitorabili, un vero e proprio Servi- adeguatamente ce Level Agreement strutturata e/o Riguardo ai criteri e le modalità di valutazione dell’a- operativa zione e dei risultati conseguiti dal Gestore Sociale sono tutt’ora in corso diverse esperienze e si stanno affermando modelli di analisi di performance centra- ti sulle caratteristiche del progetto generale. La va- lutazione di impatto dovrebbe tuttavia considerare gli strumenti per la gestione del social housing S 34
con rigore scientifico la valutazione di redditività dell’investimento dell’iniziativa immobiliare in relazione ai fattori immateriali che riguardano l’azione del progetto di comunità e le sue precise ricadute anche su Property e Facility Mangament. Orizzonti di sviluppo strategico – L’attività di Gestione Sociale ha sicuramente delle opportunità importanti di sviluppo non solo nell’ambito del Social Housing, ma anche in altri contesti: nelle nuove iniziative di Smart Housing del FIA 2 che prevedono una residenzialità con una solida offerta di servizi e di capacità di pla- ce-making, nei processi di Rigenerazione Urbana, e nelle attività relative alla valo- rizzazione degli N.P.L. gli strumenti per la gestione del social housing S 35
qitv Il costruito in Italia: un patrimonio copernico 40 da riqualificare Il patrimonio edilizio italiano è notoriamente vecchio: nel 2017 l’85% del compravenduto ha riguardato immobili usati, e di questa fetta ben l’82% aveva più di trent’anni. Da questo quadro emerge un patrimonio da riqualificare, opera possibile grazie anche agli strumenti fiscali messi in campo negli ultimi anni. In questa puntata de L’Agente Im- mobiliare abbiamo parlato di efficienza e riqualificazione l’agente immobiliare energetica con Beatrice Zanolini di FIMAA Milano Monza & Brianza, Marco Tondino di Assopetroli Assoenergia Lom- bardia e Raffaela Dell’Acqua di Harley & Dikkinson. Valutare i centri commerciali: aspetti chiave copernico 40 e ubicazione Alla scoperta delle linee guida italiane RICS e di come in- terpretano la valutazione dei centri commerciali, le quali sono state tracciate tra il 2012 e il 2015, tenendo conto dell’evoluzione sperimentata in Italia dal settore dei centri commerciali. Una lezione è Savino Natalicchio, direttore per il retail di Duff & Phelps REAG. formazione qitv S 36
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