Ammoniaca in atmosfera: misure e valutazioni modellistiche - Progetto PARFIL - III annualità

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Ammoniaca in atmosfera: misure e valutazioni modellistiche - Progetto PARFIL - III annualità
Ammoniaca in atmosfera:
misure e valutazioni modellistiche

Progetto PARFIL – III annualità
Ammoniaca in atmosfera: misure e valutazioni modellistiche - Progetto PARFIL - III annualità
Ammoniaca in atmosfera:
                misure e valutazioni modellistiche

Autori:
Anna De Martini     -   ARPA Lombardia – Dipartimento di Lecco
Elisabetta Angelino -   ARPA Lombardia – Settore Centrale
Arnaldo Bessi       -   ARPA Lombardia – Dipartimento di Cremona
Matteo Paolo Costa -    ARPA Lombardia – Settore Centrale
Matteo Lazzarini    -   ARPA Lombardia – Dipartimento di Milano
Edoardo Peroni      -   ARPA Lombardia – Settore Centrale
Ammoniaca in atmosfera: misure e valutazioni modellistiche - Progetto PARFIL - III annualità
INDICE

    INTRODUZIONE

1   SORGENTI DI AMMONIACA IN LOMBARDIA
    1.1 L’inventario di emissioni INEMAR della Regione Lombardia
    1.2 Stima delle emissioni di ammoniaca in Regione Lombardia dal comparto zootecnico
    1.3 Stima delle emissioni di ammoniaca in Regione Lombardia dal comparto delle
        coltivazioni
    1.4 Stima delle emissioni di ammoniaca in Regione Lombardia dal traffico

2   SITI DI MISURA
    2.1 Descrizione dei siti di monitoraggio PARFIL
    2.2 Stima delle emissioni di ammoniaca nei tre siti PARFIL

3   PRINCIPIO DI MISURA ANALIZZATORI DI AMMONIACA

4   RISULTATI
    4.1 Confronto delle misure effettuate nei 3 siti PARFIL
    4.2 Confronto delle misure con i dati meteo
    4.3 Confronto con dati di letteratura

5   SIMULAZIONI MODELLISTICHE
    5.1 Descrizione del sistema modellistico
    5.2 Il caso di riferimento
    5.3 Gli scenari

    CONCLUSIONI

    BIBLIOGRAFIA
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INTRODUZIONE

L'ammoniaca è un composto dell'azoto di formula chimica NH3. A temperatura ambiente
l'ammoniaca è un gas incolore dall'odore pungente molto forte e soffocante, irritante e tossico.

L’ammoniaca gioca un ruolo importante nel nostro ambiente, in quanto partecipa al ciclo dell’azoto,
contribuisce alla neutralizzazione di acidi e partecipa alla formazione di particolato atmosferico,
specie quello con diametro aerodinamico minore di 2.5 µm.

Le maggiori sorgenti di NH3 comprendono attività agricole (allevamenti zootecnici e fertilizzanti),
e, in minor misura, trasporti stradali, smaltimento dei rifiuti, combustione della legna e combustione
di combustibili fossili. In Regione Lombardia le stime dell’inventario regionale attribuiscono la
produzione delle emissioni di ammoniaca, per la maggioranza (96%) del totale annuale, alle attività
agricole (http://www.ambiente.regione.lombardia.it/inemar/inemarhome.htm).
I contributi percentuali possono variare sul territorio a seconda dell’intensità di altre fonti sorgenti
presenti, valori di emissione comunque più elevate vengono stimate in corrispondenza ad aree a
vocazione rurale-agricola.

Anche a livello nazionale viene redatta, con periodicità annuale, la stima di emissioni di
ammoniaca. Tale compito, affidato ad ISPRA, ex APAT, riveste un’importanza notevole in
relazione al monitoraggio dei Protocolli di riduzione delle emissioni nazionali e internazionali.
Insieme all’ammoniaca, SOx e NOx, sono infatti alla base del Protocollo di Goteborg (1999)
nell’ambito della Convezione di Ginevra sull’inquinamento atmosferico transfrontaliero a lunga
distanza (1979) e della Direttiva NEC 2001/81/CE (National Emission Ceiling). Oltre ad una stima
annuale (http://www.sinanet.apat.it/it/sinanet/sstoriche) vengono inoltre svolte stime e valutazioni
delle proiezioni future con e senza sistemi di abbattimento in relazione al raggiungimento degli
obiettivi nazionali ed internazionali di riduzione (G.Vialetto et al., 2008; L.Valli e al., 2007: Brink
et al. 2001).

Il principale ruolo giocato dall’ammonica in stato gassoso nell’atmosfera urbana è nel neutralizzare
sostanza acide come l’acido solforico (H2SO4) e l’acido nitrico (HNO3) che sono prodotti
dell’ossidazione in fase gas di SO2 e NOx rispettivamente. La chimica dell’NH3 è abbastanza
complessa (Seinfeld e Pandis, 1998). La complessità è connessa al fatto che i prodotti formati dalle
reazioni dell’NH3, tra cui i principali il solfato di ammonio (NH4)2SO4 ed il nitrato di ammonio,
NH4NO3, esistono in atmosfera in forma condensata o di particolato, e se queste due sostanze
saranno presenti in atmosfera dipende dalle quantità di ammoniaca e di precursori acidi presenti. Il
nitrato e il solfato d’ammonio oltre ad essere costituenti del particolato fine possono contribuire
significativamente alla diminuzione di visibilità e produzione di nebbie.
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Sebbene siano note le sorgenti primarie ed assodata l’importanza dell’ammoniaca nella chimica
atmosferica, tuttavia non molto si sa sull’entità e sulla variabilità temporale delle emissioni da
questi sorgenti, sulla distribuzione spazio-temporale delle concentrazioni al suolo di NH3,
sull’influenza di politiche di contenimento dell’ammoniaca sui livelli di concentrazione del
particolato fine. Pertanto sono stati avviati in questi ultimi anni diversi studi finalizzati ad
approfondire queste tematiche. Da un lato sono state infatti realizzate numerose campagne di misura
in periodi dell’anno e in contesti geografici differenti per poter investigare la variabilità stagionale
delle concentrazioni in relazione a diversi parametri meteorologici e poter mettere a confronto
livelli di concentrazione in corrispondenza di realtà emissive molto differenti sia per entità che per
tipo di sorgente. Fra queste si cita il progetto statunitense SEARCH comprendente in 8 siti con
caratteristiche differenti (urbano, rurale agricolo, rurale forestale, urbano residenziale, suburbano
etc.) misure di ammoniaca gassosa e di componenti del PM2.5. Obiettivo tra gli altri del lavoro
(E.S.Edgerton et al., 2006) era quello di indagare la variazione con la temperatura di parametri
quale (NHx=NH3 + NH4+) o della frazione NH3/(NH3+NH4+) in relazione alla frazione di solfati
contenuta nel PM2.5.

Notevoli sforzi sono tuttora in corso anche per modellizzare il comportamento in atmosfera
dell’ammoniaca e le sue implicazioni nella formazione di particolato secondario (R.T. Pavlovic et
al, 2006; SY Wu et al., 2008). In questi studi, il trasporto e il destino dell’ammoniaca vengono
simulati mediante l’utilizzo di sistemi di modelli chimico-dispersivi tri-dimensionali (CTM-
Chemical Transport Model). Questi modelli si basano, oltre gli altri dati di ingresso, su inventari
dettagliati per vari precursori, anche se lo sviluppo di inventari di ammoniaca è avanzato molto più
lentamente di altri (Battye et al. 2003). Le emissioni di ammoniaca dipendono infatti da molti fattori
come il tipo di animale, il peso e l’età, la composizione dell’alimentazione, il tipo di stabulazione
degli animali, le tecniche di spandimento dei reflui, ma ovviamente anche dalle modalità e
frequenze con cui avvengono tali pratiche. Il tipo ed andamento di utilizzo di fertilizzanti sono
altrettanto importanti, cosi come le condizioni meteorologiche (temperatura ad es.), la
composizione del parco veicolare, l’entità e l’andamento dei flussi di traffico etc. La stima di
emissioni da ammoniaca fornita dagli inventari generalmente si riferisce al totale annuale e non
sempre include profili temporali, associati invece alla variazione dei parametri meteorologici e al
regime delle varie attività che concorrono alle sua formazione, che invece si modificano nel corso
della giornata e dei mesi dell’anno. Lo sviluppo di inventari di ammoniaca più dettagliati sia nel
dettaglio dei processi tenuti in conto nella stima che nella risoluzione temporale è oggetto di
interessanti lavori in bibliografia (Zhang et al., 2005; Pinder et al. 2004).

Altri studi si sono invece focalizzati sulla sensibilità dell’atmosfera, ai livelli di PM10, PM2.5, a
interventi di riduzione delle emissioni di ammoniaca (Pinder et al, 2008). Gli studi mettono in luce
come il sistema di aerosol inorganico di solfati, nitrati e ammonio possa rispondere non-linearmente
a modifiche delle emissioni di precursori. Un esempio di risposte non-lineari di interesse è il
potenziale aumento di nitrati quando il solfato viene ridotto (Dennis et al., 2008). Una sfida
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attualmente aperta nella modellistica di qualità dell’aria è proprio quella di produrre le
concentrazioni di aerosol e dei suoi componenti in modo sempre più accurato anche al fine di
riprodurre al meglio gli effetti non lineari sulla concentrazione finale di aerosol di interventi sulle
emissioni. Alcuni studi per esempio si focalizzano sulla simulazione di scenari per valutare, in
relazione al grado di disponibilità dell’ammoniaca, se possa essere più efficace agire con politiche
di controllo in NOX piuttosto che di ammoniaca ai fini di ridurre la componente nel PM2.5 dei i
nitrati d’ammonio (Baker & Sheff, 2007).

Il quadro del materiale disponibile in bibliografia, ricco ed articolato ed in continuo sviluppo, se da
un lato conferma il tema della valutazione dell’ammoniaca e delle sue implicazioni nella
formazione del particolato atmosferico quale tema emergente, da un lato segnala la mancanza, salvo
alcuni isolati esempi (Perrino, 2002; Perrino, 2004), di esperienze sul territorio nazionale. Nel
ambito del progetto PARFIL, considerato l’interesse del tema, si è avviato in questa ultima
annualità lo studio che verrà descritto nel seguito, che, avvalendosi di misure in continuo e di
simulazioni modellistiche, cerca di fornire una prima valutazione dell’ammoniaca in atmosfera in
alcuni siti del territorio lombardo.
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CAPITOLO 1 – SORGENTI DI AMMONIACA IN LOMBARDIA

1. 1 L’inventario di emissioni INEMAR della Regione Lombardia

L’inventario di emissioni della Regione Lombardia, basato sul database IN.EM.AR (INventario
EMissioni Aria), consente di ottenere la stima delle emissioni totali annue di macro e
microinquinanti, disaggregate per attività emissiva ai vari livelli di classificazione SNAP (Selected
Nomenclature for Air Pollution) e ripartite spazialmente su scala comunale. Secondo un definito
ordine gerarchico, le fonti di emissioni vengono rappresentate dalla SNAP da attività (livello più
dettagliato), raggruppate in settori e, a loro volta, accorpati in undici macrosettori.
Dal sito (http://www.ambiente.regione.lombardia.it/inemar/inemarhome.htm) è possibile scaricare
le stime dell’inventario regionale per ciascun comune della Lombardia riferite all’ultima edizione.
Attualmente è disponibile quella per l’anno 2005 in versione “public review” e a questa versione si
riferiscono tutte le stime di emissioni presentate nel seguito.

                 100.000

                  80.000

                  60.000
      ton/anno

                  40.000

                  20.000

                      0
                                                                         NH3

                                                                     macrosettori
                     1-Produzione energia e trasform. combustibili             2-Combustione non industriale
                     3-Combustione nell'industria                              4-Processi produttivi
                     5-Estrazione e distribuzione combustibili                 6-Uso di solventi
                     7-Trasporto su strada                                     8-Altre sorgenti mobili e macchinari
                     9-Trattamento e smaltimento rifiuti                       10-Agricoltura
                     11-Altre sorgenti e assorbimenti

Figura 1.1 stima di emissioni totali di ammoniaca per macrosettori da inventario di emissioni
regionale

Complessivamente le emissioni di ammoniaca in Lombardia sono dovute, per la quasi totalità (il
96%), al macrosettore 10 (agricoltura), il rimanente 4% è dovuto al macrosettore 7 (traffico
veicolare), ed, in misura minore, al macrosettore 4 (processi produttivi). La distribuzione spaziale
delle emissioni totali di ammoniaca è data dalla sovrapposizione (somma) dei contributi da tali
sorgenti, più o meno attive nelle varie porzioni del territorio regionale in relazione alle
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caratteristiche di uso del suolo, al profilo economico-produttivo, al livello di urbanizzazione etc.. In
tab.1.1 sono riportate le emissioni per provincia mentre in fig.1.2 la mappa della densità di
emissioni sul territorio lombardo.

                                                    BG       BS       CO       CR       LC       LO       MI       MN       PV       SO       VA     LOMBARDIA
                  Macrosettore
                                                  t/anno   t/anno   t/anno   t/anno   t/anno   t/anno   t/anno   t/anno   t/anno   t/anno   t/anno     t/anno
  1 Produzione energia e trasform. combustibili              2,2                                          0,0                                            2,2
  2 Combustione non industriale                    49       44       31       13       18        8       17       13       20       15       36         264
  3 Combustione nell'industria                     7,5      13       3,5      2,5      0,7      0,3      4,7      24       21       0,7      1,4        79
  4 Processi produttivi                            84       5,1               1,2               0,1      721      3,3                        0,3        815
  6 Uso di solventi                                0,2                        1,0      1,1      0,0      1,2      1,9      0,0               2,2        7,6
  7 Trasporto su strada                            302      392      152      129      110      100      793      120      177      61       236       2.572
  8 Altre sorgenti mobili e macchinari             0,2      0,7      0,0      0,5      0,0      0,2      0,2      0,7      0,5      0,0      0,0        3,1
  9 Trattamento e smaltimento rifiuti              26       25       8,7      7,0               17       42       14       16                10         166
 10 Agricoltura                                   8.281    26.516    784     16.040    484     7.580    6.302    20.450   6.819    1.382     845       95.483
 11 Altre sorgenti e assorbimenti                  3,4      11       6,8               0,9      0,0      0,3      0,8      0,4      4,0      3,0        31
    Totale                                        8.753    27.009    985     16.195    615     7.706    7.881    20.628   7.054    1.462    1.134      99.423

Tab.1.1. stima di emissioni totali di ammoniaca per macrosettori e provincia da inventario di
emissioni regionale

Figura 1.2. mappa della densità di emissioni totali di ammoniaca da inventario di emissioni
regionale

Il macrosettore 10 comprende le emissioni dovute alle attività agricole (con e senza fertilizzanti e/o
antiparassitari, pesticidi, diserbanti), alle attività di allevamento, considerando le diverse tipologie
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animali e le modalità di gestione dei reflui zootecnici (nelle fasi di ricovero, stoccaggio e
spandimento) e infine l’attività di produzione vivaistica.
Non essendo possibile una quantificazione diretta, tramite misurazioni, delle emissioni derivanti
dal macrosettore agricoltura è stata effettuata una stima sulla base della seguente relazione:

                                      Ei = A ⋅ FEi                                                 [1]
dove:
Ei = emissione dell’inquinante i;
A = indicatore dell’attività, ad es. n° capi animali, quantità di fertilizzante applicato alle colture;
FEi= fattore di emissione dell’inquinante i

All’interno del macrosettore 10, il sistema INEMAR, in accordo con quanto previsto dalla
classificazione Corinair, individua i seguenti settori, per i quali viene specificato nella tabella 1.2 la
fonte bibliografica da cui è stato ricavato il fattore di emissione FE.

codice    Attività                                           Fonte dei FE
SNAP
10.01     Coltivazioni con fertilizzanti                     Atmospheric    Emission    Inventory
                                                             Guidebook dell'Agenzia Europea per
                                                             l'ambiente EEA
10.02     Coltivazioni senza fertilizzanti                   Manuale dei Fattori di emissione nazionale
                                                             dell’ANPA CTN-ACE (2002).
10.03     Combustione stoppie                                California   Environmental     Protection
                                                             Agency (Air Resource Board), 2000; IPCC,
                                                             1997; ARPA, 2007
10.04     Fermentazione enterica                             APAT 2007
10.05     Gestione reflui riferita ai composti organici      APAT 2007
10.09     Gestione reflui riferita ai composti azotati       APAT 2007
10.10     Emissione di particolato dagli allevamenti         RAINS     (Lükewille    et  al.,  2001);
                                                             Elaborazione su studi UNIMI(Guarino, M.,
                                                             2005)
Tabella 1.2 Attività trattate da inventario di emissioni regionale e fonti bibliografiche dei
relativi FE utilizzati

La fonte degli indicatori utilizzati per la stima delle emissioni in agricoltura è l’ISTAT:
http://www.istat.it/dati/dataset/20070613_00/indexep.html, ”Indagine sulla struttura e le produzioni
delle aziende agricole (SPA) - Anno 2005” , che riporta la SAU ed il numero di capi (unità) a livello
regionale; per la disaggregazione a livello comunale sono stati utilizzati come proxy il numero di
capi e la SAU del 5° Censimento Generale Agricoltura del 2000.
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I   fertilizzanti     utilizzati   per      provincia     sono   stati     tratti   sempre     dall’ISTAT:
http://www.istat.it/agricoltura/datiagri/mezzipro/elecon.html. Più articolata è invece la stima
nell’inventario regionale delle emissioni di ammoniaca da traffico veicolare basata sulla
metodologia europea COPERT_IV.
Nel seguito vengono quindi presentate le metodologie di stima per le emissioni dalle principali
fonti: comparto zootecnico, coltivazioni e trasporti.

1.2 Stima delle emissioni di ammoniaca in Regione Lombardia dal comparto zootecnico

Considerando le differenze strutturali gestionali del comparto zootecnico lombardo rispetto a quelle
di altre regioni europee, vocate all’allevamento di bestiame, si è ritenuto opportuno non fare
riferimento direttamente ai fattori di emissioni proposti nell’“Armospheric Emission Inventory
Guidebook” dell’Agenzia Europea per l’ambiente EEA, bensì di utilizzare il set di fattori di
emissione utilizzati da APAT per l’inventario nazionale (tabella1.3), per poter procedere a stime più
coerenti con le condizioni climatiche e la realtà specifica della zootecnia lombarda.
I fattori di emissione sono stati elaborati da APAT a partire da dati dell’inventario nazionale delle
emissioni serie storica 1990-2005 (Italian Greenhouse Gas Inventory - National Inventory Report,
2007).

                                       NH3            NH3            NH3              NH3
                    Animali          ricoveri      stoccaggio     spandimento         totale
                                                           g/capo anno
            Vacche da latte              15.458         20.361           12.654       48.473
            Altri bovini                 6.805          9.152            5.581        21.537
            Bufalini                     12.927         17.027           12.250       42.204
            Ovini                        218,5            0              456,7         675
            Altri suini                  2.446          1.987            1.401        5.834
            Cavalli                      3.238            0              2.749        5.987
            Altri equini                  3.238           0              2.749        5.987
            Caprini                      218,5            0              456,7         675
            Ovaiole                      116,5           61,9             42,8         221
            Broilers                       80            46,4              27          153
            Altri avicoli                183,3          106,4              62          352
            Scrofe                        5.133         4.421            3.117        12.671
            Conigli                      339,6          134,6             70,8         545

Tabella 1.3. Fattori di emissione di NH3 per l’allevamento di animali (g/capo anno) – Fonte
APAT 2007
Le emissioni dipendono quindi oltre che dai fattori di emissione dalla numerosità dei capi. Nella
  figura seguente si riporta la ripartizione desunta dall’ISTAT per tipo di capi a livello regionale

                                                                                                                                   51%

      26%

                                                1%                                                                                 8%
                                                                    10%                              3%         1%

                     Vacche da latte                Altri bovini             Bufalini                   Ovini                      Suini
                     Scrofe                         Cavalli                  Asini e muli               Caprini                    Galline ovaiole
                     Pollastri                      Altri avicoli            Cuniculi                   Struzzi

  Figura 1.3 ripartizione per tipologia di capi a livello regionale per anno 2005

                                                          Emissioni di NH3 in Lombardia nel 2005
                                                   allevamento-gestione reflui riferita ai composti azotati

           30.000
           25.000
ton/anno

           20.000
           15.000
           10.000
            5.000
                 0
                                                                                                                                                 i
                                                                                   li

                                                                                                                                                            i
                                                                                                               ri

                                                                                                                                                                     li
                                        i

                                                     so

                                                              e

                                                                                              e
                                                                        re

                                                                                                                                 re
                       te

                                                                                                                                                       lin
                                                                                                                                              ul
                                                                                                                           )
                                     in

                                                                                 al

                                                                                                                                                                  ig
                                                                                                            st

                                                                                                                       ...
                                                                                            ol
                                                            of

                                                                                                                               ap
                        t

                                                                                                                                              M
                                                                      co
                                  v

                                                   as

                                                                               av

                                                                                                                                                       fa

                                                                                                                                                                 on
                     la

                                                                                                        lla
                                                                                          ai
                                                             r
                               bo

                                                                                                                      he
                                                          Sc

                                                                                                                               C
                                                                    Pe

                                                                                                                                                     Bu
                                                                                                                                         e
                                                gr

                                                                                        ov
                                                                              C
                 da

                                                                                                                                                                C
                                                                                                     Po

                                                                                                                    oc

                                                                                                                                          i
                              tri

                                             in

                                                                                                                                       in
                                                                                        e
                he

                            Al

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                                                                                    lin

                                                                                                               re
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              cc

                                                                                  al

                                                                                                            at
                                         i
                                      al
           Va

                                                                                 G

                                                                                                          an
                                    ai

                                                                                                        i(
                               M

                                                                                                    ol

  Figura 1.4 stima di emissioni di ammoniaca da allevamento per tipo di capi da inventario di
                                                                                                  ic
                                                                                                av

  emissioni regionale
                                                                                              tr i
                                                                                            Al
Figura 1.5 mappa della densità di emissioni di ammoniaca da allevamento da inventario di
emissioni regionale

1.3 Stima delle emissioni di ammoniaca in Regione Lombardia                       dal comparto delle
coltivazioni

Come per le edizioni precedenti anche per il 2005 si è fatto riferimento alla metodologia proposta
dall’“Atmospheric Emission Inventory Guidebook” dell’Agenzia Europea per l’ambiente EEA.
Il capitolo relativo alle emissioni prodotte dalle attività di coltivazione dei terreni agrari considera i
seguenti inquinanti: NH3, N2O, NOx , generati dall’applicazione ai suoli agricoli di fertilizzanti, che
nel contesto preso in esame sono quelli a base azotata, e il CH4 derivante dalle risaie.
La tipologia e il quantitativo di inquinanti emessi è influenzata dalle dosi, dal tipo di fertilizzante
utilizzato, dal tipo di suolo (parametri specifici caratteristici: chimico-fisici-agronomici) e infine
dalle condizioni pedoclimatiche.
Per ottenere una stima emissiva con un livello di dettaglio comunale è stato elaborato uno specifico
algoritmo che prendesse in considerazione il fabbisogno azotato (Kg/ha) per singola coltura, gli
ettari di superficie agraria utilizzabile (S.A.U.) comunale dedicati alle diverse tipologie colturali e le
tonnellate di fertilizzanti azotati venduti per provincia.
Il fertilizzante applicato alle coltivazioni viene calcolato utilizzando il quantitativo di venduto e il
fabbisogno azotato delle diverse colture (derivato dal codice di buona pratica agricola, approvato
con DM 19 aprile 1999, e dalle indicazioni fornite dal Settore Agricoltura delle Province di
Mantova e Pavia). Gli ettari di S.A.U. dedicati alle diverse tipologie colturali sono stati utilizzati per
disaggregare a livello comunale il dato emissivo calcolato.
Per quanto riguarda il comparto delle coltivazioni sono stati considerati il numero di ettari S.A.U.
(superficie agraria utilizzabile) investiti alle diverse colture (Tab.1.5) ed il quantitativo provinciali
di concime azotato venduto nel 2005, reperito dal sito ISTAT (Tab.1.4).

              Tipo coltura                  Superficie (ha)              Tipo coltura                 Superficie (ha)

        frumento tenero e spelta                54.706               fiori e piante in serra               279
             frumento duro                      4.378          fiori e piante in tunnel, campane           255
                  segala                         300                   piantine orticole                    24
                   orzo                         24.354         piantine floricole ed ornamentali            96
                   avena                        1.037                    altre piantine                     6
               granoturco                      283.795                    erba medica                     61.924
                    riso                        94.415              altri preati avvicendati               7.956
                   sorgo                         284                  granoturco in erba                   2.017
                altri cereali                   1.896          granoturco a maturazione cerosa            84.089
             pisello proteico                   3.980                      altri erbai                     5.384
               pisello secco                    1.095                       sementi                        113
              fagioli secchi                     178                          vite                        24.933
                    fava                         127                          olivo                        719
               lupino dolce                      154                          melo                         1.169
            altri leguni secchi                  181                          pero                         1.660
                  patata                        1.647                        pesco                         689
        barbabietola da zucchero                14.082                     nettarina                       268
       piante sarchiate da foraggio              776                       albicocco                        61
                 tabacco                         136           altra frutta di origine temperata           292
            colza e ravizzone                    232                    actinidia (kiwi)                   278
                 girasole                       1.960                      nocciolo                         8
                    soia                        20.406                     castagno                        376
piante aromatiche, medicinali, condimenti         7                       altra frutta                      24
          pomodoro da mensa                     1.037                    vivai fruttiferi                   80
         pomodoro da industria                  4.382              vivai piante ornamentali                3.168
                altre ortive                    4.469                      altri vivai                     288
     ortive in tunnel, campane ecc.             1.066         coltivazioni legnose agrarie in serra         17
        fiori e piante in piena aria             787           altre coltivazioni legnose agrarie          1.171

Tab. 1.4 Superficie agraria utilizzabile (S.A.U.) investita dalle diverse coltivazioni in
Lombardia nel 2005
Nitrati
                   Calcio-               Solfato                              Altri               Azoto-      Azoto-
        PROVINCE           (ammonico                            Urea                   Totale                            Binari   Ternari
                 cianamide              ammonico                             azotati             fosfatici   potassici
                           e di calcio)

          Varese          74            812          55         1,418          0         2,359      162          17        179     1,350
          Como            32            822          35          481           1         1,371      97          11         108     1,183
         Sondrio           0            74                        85                      159        1            1          2      366
          Milano          78           6,954       2,665        21,715        5,421     36,834     5,552        907       6,459   23,934
         Bergamo           7           6,420          4         5,077          599      12,107      942        1,141      2,083    7,114
          Brescia          4          18,193         91         25,296        1,322     44,906      433        3,010      3,443   18,085
           Pavia         2,339         9,615        973         38,411        2,834     54,171     9,499      10,519     20,018   18,234
         Cremona           1           7,126        522         24,091        3,665     35,405     2,974       4,030      7,003   18,531
         Mantova          92          12,039        766         24,615       14,455     51,967     5,466       3,052      8,518   24,087
          Lecco                         122                       44            0         166       31            0         31      147
           Lodi            1           1,596          1         11,421        1,461     14,480     2,733        168       2,901    2,571
        Lombardia        2,627        63,774        5,112      152,653       29,758    253,924    27,890      22,855     50,745   115,603

Tab.1.5 Vendite provinciali di concimi azotati in tonnellate/anno nel 2005
Emissioni di NH3 in Lombardia nel 2005
                                             agricoltura-coltivazioni

              12.000

              10.000

               8.000
   ton/anno

               6.000

               4.000

               2.000

                  0
                       Coltivazioni     Terreni arabili   Risaie   Vivai   Foraggere    Foraggere
                       permanenti                                                         (senza
                                                                                       fertilizzanti)

Figura 1.6 stima di emissioni di ammoniaca da coltivazioni per tipo di tipo di colture da
inventario di emissioni regionale

Figura 1.7 mappa della densità di emissioni di ammoniaca da coltivazioni da inventario di
emissioni regionale
1. 4 Stima delle emissioni di ammoniaca in Regione Lombardia dal traffico

L’ammoniaca, analogamente al protossido di azoto, deriva dai processi chimici che avvengono nel
catalizzatore delle auto a benzina (auto benzina Euro).
Per il calcolo nell’inventario regionale delle emissioni da trasporto su strada vengono usati gli
algoritmi proposti dalla metodologia Corinair COPERT (versione IV), con l’usuale distinzione tra
guida non-urbana (autostrade e altre strade principali) e guida urbana. È stata raccolta e processata
un’enorme quantità di dati di traffico disponibili in Regione Lombardia, relativi al periodo 1995-
2001. Tali dati sono stati elaborati per 9000 sezioni stradali, 4 categorie di veicoli (automobili,
veicoli leggeri < 3.5 t, veicoli pesanti > 3.5 t e autobus, motocicli > 50 cm3). Sono stati considerati
profili di distribuzione temporale dei veicoli per 4 stagioni, 3 diversi giorni (giorno lavorativo,
sabato e domenica) e 4 fasce orarie. Tutti i dati disponibili sono stati quindi processati da un
modello di assegnazione del traffico al fine di calcolare sia i flussi di traffico che la velocità di
guida in una rete stradale con circa 30.000 archi orientati, comprendente tutte le strade principali, ed
escludendo le strade con un traffico a carattere prevalentemente locale.
Gli inquinanti che sono stimabili attraverso il modello sono: ossidi di azoto (NOx), protossido di
azoto (N2O), biossido di zolfo (SO2), composti organici volatili (VOC, Volatile Organic
Compounds), metano (CH4), monossido di carbonio (CO), biossido di carbonio (CO2), ammoniaca
(NH3), particolato totale (PM, Particulate Matter), metalli pesanti: piombo (Pb), cadmio (Cd), rame
(Cu), cromo (Cr), nichel (Ni), selenio (Se) e zinco (Zn), IPA, diossine, furani, superficie attiva del
particolato, numero di particelle solide di varie granulometrie.
Occorre rilevare che il grado di precisione delle stime varia a seconda del tipo di inquinante
considerato. Mentre per quanto riguarda gli inquinanti tradizionali (NOx, CH4, N2O, CO, NH3, PM,
VOC totali) e i consumi di combustibile (da cui derivano le emissioni di CO2, SO2 e metalli) le
stime sono da ritenersi molto affidabili, per quanto riguarda i singoli composti organici volatili
suddivisi dal modello nelle varie famiglie (idrocarburi alifatici, aromatici, ecc.), gli IPA, diossine e
furani, i risultati sono affetti da una maggiore incertezza, in quanto risentono fortemente della
composizione merceologica dei combustibili utilizzati, che può variare nel tempo e nelle diverse
realtà territoriali. Per questi ultimi inquinanti perciò i valori in uscita dal modello sono da ritenersi
validi solo relativamente all’ordine di grandezza.

 Le emissioni di ammoniaca dagli autoveicoli e dai veicoli leggeri sono calcolate nell’inventario
regionale secondo la metodologia europea COPERT_IV che le stima mediante la seguente formula:

                                     FE (NH3) = (a . M + b) EFbase
dove M è la percorrenza accumulata e EFbase,a e b sono riportate in alcune tabelle e differiscono
per tenore di zolfo nel combustibile e condizioni di guida (urbano, rurale, autostrada). Si riporta a
titolo di esempio la tabella per il calcolo del fattore di emissione a caldo per automobili a benzina su
ciclo di guida urbano.

                           Emissioni di NH3 in Lombardia nel 2005
                                         da traffico
          3.000

          2.500

          2.000
 t/anno

          1.500

          1.000

           500

             0
                  Automobili   Veicoli leggeri   Veicoli pesanti   Ciclomotori (<   Motocicli (> 50
                                  < 3.5 t           > 3.5 t e         50 cm3)           cm3)
                                                    autobus
                                                 tipo di veicoli

Figura 1.8 stima di emissioni di ammoniaca da traffico per classe di veicolo da inventario di
emissioni regionale
Figura 1.9 mappa della densità di emissioni di ammoniaca da traffico da inventario di
emissioni regionale
CAPITOLO 2 - SITI DI MISURA

2.1 Descrizione dei siti di monitoraggio PARFIL

Le misure di ammoniaca in continuo sono state effettuate in tre siti caratterizzati da diversa
morfologia del terreno, uso del suolo e condizioni meteo climatiche:
   •   Sito urbano: Milano
   •   Sito fondo (agricolo): Corte dè Cortesi
   • Sito fondo: Moggio
La stazione di monitoraggio di Milano-Pascal è ubicata all’interno di un parco giochi comunale
nella zona universitaria. A circa 10 m è presente una strada chiusa al traffico adibita a parcheggio
per il Politecnico di Milano. Le strade più vicine (Via Bassini e Via Ponzio) si trovano a circa 100
m dal punto di posizionamento della cabina; nelle ore diurne sono percorse da volumi di traffico
abbastanza intensi, mentre hanno un traffico quasi assente a partire dalle 20 a causa della tipologia
di insediamenti presenti nella zona. Il sito è classificato come stazione urbana di fondo, secondo
quando definito nella Decisione 2001/752/CE.
La stazione di rilevamento di Corte de Cortesi è collocata in area rurale in provincia di Cremona, ai
margini della zona golenale del fiume Oglio, a circa 400 metri dall’abitato. Il territorio è interessato
pressoché unicamente da attività agricole, in particolare da coltivazioni di mais o foraggio per
alimentazione animale. Unica eccezione, ma estremamente rilevante per quanto riguarda
l’ammoniaca, risulta essere l’allevamento di suini che è situata a meno di 100 m dalla cabina, anche
se su un livello più basso di circa 6 m, trovandosi già in zona di golena. L’allevamento ospita una
popolazione media di 2000/2200 suini. Strade, attività industriali e/o artigianali risultano essere
distanti dal sito di monitoraggio.
Il sito rurale di Moggio (1194 m s.l.m.) è localizzato in Valsassina (provincia di Lecco) al confine
con la provincia di Bergamo. Si inserisce in un ambito prealpino, localizzato in un’area
pianeggiante, circondato dalle prealpi orobiche. Nell’area non vi sono fonti emissive significative di
ammoniaca. D’altra parte, con alcune condizioni meteorologiche, il sito può essere esposto alla
circolazione di masse d’aria provenienti dalla pianura fortemente antropizzata, posta a sud, che si
incanalano nella Valsassina, raggiungendo pertanto Moggio.
Figura 2.1 localizzazione dei siti di misura in continuo dell’ammoniaca appartenenti alla rete
di monitoraggio della qualità dell’aria di ARPA Lombardia.
2.2 Stima delle emissioni di ammoniaca nei tre siti PARFIL

Nella figura seguente è riportata la stima in % di emissioni prevista dall’inventario regionale. Il
peso delle fonti in realtà varia in relazione alle caratteristiche di tipo ed uso del suolo, livello di
urbanizzazione del sito ed è descritta dalla successiva tabella.

                      MILANO
                                                                 Trasporto su strada
             0,2%
                                      5,1%                       Coltivazioni
   1,0%

                                                                 Allevamento

                                                                  Combustione non
                                      44,0%                      industriale
 22,8%
                                                                  Combustione
                                                                 nell'industria
                                                                  Trattamento e
                                                                 smaltimento rifiuti
             26,9%

             CORTE DEI CORTESI                                  MOGGIO
                          0,1%
                          0,4%
                                                         12,7%
                                 18,9%

                                                                                       37,7%

                                                   44,9%
          80,6%                                                                 4,8%

Figura 2.2 ripartizione in % per tipo di fonte delle emissioni di ammoniaca totali comunali
stimate da inventario di emissioni regionale per i comuni dei tre siti PARFIL
MACROSETTORI                                    Milano         Moggio        Corte De' Cortesi
                                                t/anno         t/anno        t/anno
Trasporto su strada                             132.9598       0.2978        0.4684
Agricoltura                                     150.1418       0.3923        106.1457
Combustione non industriale                     2.9752         0.1003        0.0728
Combustione nell'industria                      0.7138         0.0009        0.0003
Trattamento e smaltimento rifiuti               15.4422        0             0
Altre sorgenti mobili e macchinari              0.0102         0             0
Totale                                          302.2429       0.7913        106.6873

Tabella 2.1 ripartizione in per tipo di fonte delle emissioni di ammoniaca totali comunali
stimate da inventario di emissioni regionale per i comuni dei tre siti PARFIL (Inemar)
CAPITOLO 3 – PRINCIPIO DI MISURA ANALIZZATORI DI AMMONIACA

La misura in continuo di ammoniaca in aria ambiente ha avuto inizio dalla fine del 2006, con
l’implementazione di tre analizzatori API mod. 201E nella rete di monitoraggio della qualità
dell’aria di ARPA Lombardia. Questo tipo di analizzatore misura con cadenza oraria oltre
all’ammoniaca (NH3), anche monossido (NO), biossido (NO2) e ossidi totali di azoto (NOX). Infatti
non è altro che un analizzatore di ossidi di azoto modificato, con l’aggiunta di un opportuno
convertitore per l’NH3. Il principio di misura è quindi quello della chemiluminescenza, cioè la
concentrazione di NO, presente nel campione di aria ambiente, è proporzionale all’intensità della
radiazione emessa (hv) dalle reazioni chimiche

                                       NO + O3 → NO2* +O2
                                       NO2*→NO2 + hv                                           (1)

Poiché la reazione è selettiva per il solo monossido di azoto (NO), la determinazione delle altre
forme ossidate dell’azoto presenti in ambiente (espresse poi complessivamente come NO2 in
quanto specie chimica principale e di maggior rilevanza sanitaria) avviene per via indiretta,
operando sul campione la riduzione delle stesse ad NO, secondo la reazione:

                                3NO2 + Mo → 3NO + MoO3                                       (2)

mediante l’utilizzo di un convertitore al molibdeno collocato a monte della camera di misura ed
operante ad una temperatura di circa 350°C ( ± 25°C in funzione delle specifiche dell’analizzatore).
La concentrazione di NH3 è determinata in modo indiretto come nel caso dell’NO2: l’NH3 presente
nel campione d’aria ambiente viene ossidata ad NO, mediante un convertitore catalitico secondo la
seguente reazione chimica
                                      4NH3 + 5O2 → 4NO + 6H2O                             (3)

operante ad altissima temperatura (825°C), posizionato anch’esso a monte della camera di misura.
Il funzionamento dell’analizzatore, stante le considerazioni generali sopra illustrate, può essere così
riassunto e schematizzato;
     1) determinazione di NO: il campione è immesso direttamente nella camera di reazione e qui
        miscelato con ozono. La reazione (1) produce la caratteristica chemiluminescenza con
        intensità proporzionale alla concentrazione di NO.
     2) determinazione degli NOX (meno NH3): il campione transita nel convertitore al molibdeno
        per la riduzione di ogni forma ossidata di azoto (NO2,….) a NO (2). Quindi il campione
        giunge alla camera di reazione dove l’NOx (NO+NO2) viene determinato mediante la (1)
     3) determinazione degli ossidi di azoto totali (compreso NH3) TNx: : il campione transita nel
        convertitore catalitico dove si ha la conversione sia di NH3 che NOx a NO, rispettivamente
        secondo la (3) e (2). Quindi il campione giunge alla camera di reazione dove viene
        determinato mediante la (1) come TNx (NO+NO2+NH3).
4) Da queste tre misure dirette, il software dello strumento calcola e rende disponibili le
   concentrazioni di NO2 e NH3, secondo le seguenti equazioni:

                  NO2 = (NOx – NO) x (efficienza % convertitore molibdeno)

                  NH3 = (TNx – NOx) x (efficienza % convertitore catalitico)

Ovviamente quanto sopra illustrato rappresenta un’estrema semplificazione dei calcoli effettuati
dai sistemi di gestione degli analizzatori, dove variabili come le pressioni, temperature e portate
nelle singole sezioni dello strumento, sono invece adeguatamente inserite negli algoritmi di
calcolo.
CAPITOLO 4 - RISULTATI

4.1 Confronto delle misure effettuate nei 3 siti PARFIL

Le misure di ammoniaca nei siti PARFIL sono state effettuate con tre analizzatori (API 201E) che
rilevano in continuo con risoluzione temporale oraria. Gli strumenti di Milano e Corte dé Cortesi
sono stati installati a fine 2006, mentre quello di Moggio a fine marzo 2007. I dati considerati sono
quelli rilevati da gennaio 2007 a settembre 2008. Il dataset di Moggio presenta alcune discontinuità
legate alla raggiungibilità del sito, piuttosto che ad eventi naturali come fulmini, ect.
I grafici 4.1 e 4.2 riassumono gli andamenti delle concentrazioni medie mensili e massime orarie
mensili. Le misure effettuate presso la stazione di monitoraggio di Corte dé Cortesi, mostrano valori
decisamente più elevati, in alcuni casi oltre i 100 ppb come media mensile, rispetto a quelli misurati
negli altri siti. D’altra parte questa stazione è situata in prossimità di una grande sorgente emissiva
di NH3 quale un allevamento di oltre 2000 suini, e circondata da terreni interessati allo spandimento
di liquami da allevamento animale (bovini, suini, ecc.). Infatti si osservano massime orarie
estremamente elevate nei mesi di marzo 2007, settembre 2007 e settembre 2008, che in alcuni casi
raggiungono valori pari a 900 ppb. Questi periodi risultano essere tipici per lo spandimento di
liquame sui terreni arabili.
I valori di concentrazione rilevati a Milano sono misurati in un sito di fondo urbano, lontano da
fonti emissive dirette di ammoniaca, agricole ma anche da traffico, tipica sorgente emissiva
dell’ambiente urbano, e quindi risultano essere nettamente inferiori, dell’ordine dei 20 ppb.
Le concentrazioni misurate a Moggio sono le più basse, in alcuni casi vicino al limite di rilevabilità
degli strumenti utilizzati. D’altra parte questo sito si trova in Valsassina, in un area prealpina,
lontano da qualsiasi fonte emissiva. Le concentrazioni medie mensili non mostrano una grande
variabilità e si attestano intorno ai 5 ppb per tutto il periodo in esame.
Si sono analizzati i giorni tipo stagionali e l’andamento annuale relativo al 2007. A Corte dé Cortesi
il giorno tipo è influenzato sia dalle emissioni dell’allevamento che dalle caratteristiche dispersive
dell’atmosfera e ha il tipico andamento dei siti vicino a fonti emissive importanti (Erisman, 2000),
con un massimo al mattino e un minimo durante il giorno, perché durante la notte in condizioni di
stabilità atmosferica, vi è l’accumulo di NH3, che si disperde successivamente in presenza di
turbolenza convettiva. Le concentrazioni in estate risultano essere più elevate. Infatti in questo
periodo le temperature più alte favoriscono la riduzione di nitrato d’ammonio in favore
dell’ammoniaca (Perrino, 2002).
Il giorno tipo relativo al sito di Milano non presenta grande variazioni temporali durante la giornata.
Le concentrazioni estive in questo caso risultano essere inferiori rispetto a quelle invernali: si può
ipotizzare che le condizioni di stabilità atmosferiche, di maggior dispersione in estate e di accumulo
in inverno, giocano un ruolo predominante rispetto ad altro.
A Moggio il giorno tipo presenta un tipico trend da sito di background con un massimo durante il
giorno. Infatti, durante la notte le condizioni di stabilità impediscono il trasporto long-range, che
invece domina durante il giorno (Erisman, 2000).
T rend delle concentrazioni medie mensili di NH3
       140

                                                                                                               moggio                 milano           corte de cortesi
       120

       100

        80
 ppb

        60

        40

        20

         0
                                                               li o

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                                                                                                                                                                                 e
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                                                                                                                        ra
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                                                                                                                                                                     os
                                                             g

                                                                                        b

                                                                                                                                                               g
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                                                                                                                                                      ug
                             ar

                                                                                                                               ar
                                            ag

                                                                                                                                               ag
        nn

                                   ap

                                                                                                              nn

                                                                                                                                      ap
                                                                                     to
                                                          lu

                                                                                                                                                            lu
                                                                                               m
                                                                             m

                                                                                                                                                                             m
                                                                                                      m
                   bb

                                                                                                                     bb
                                                                  ag

                                                                                                                                                                   ag
                          m

                                                                                                                             m
                                                   gi

                                                                                                                                                     gi
                                                                                    ot

                                                                                            ve

                                                                                                   ce
                                                                         tte

                                                                                                                                                                         tte
                                        m

                                                                                                                                           m
       ge

                                                                                                          ge
                fe

                                                                                                                   fe
                                                                                         no

                                                                                                   di
                                                                       se

                                                                                                                                                                        se
                                                        2007                                                                                    2008

Figura 4.1 andamento temporale delle concentrazioni medie mensili di ammoniaca misurate
negli anni 2007 – 2008 nei tre siti PARFIL

                                        Trend delle concentrazioni massime orarie mensili di NH3
       1000

        900

                                                                                                               moggio                 milano           corte de cortesi
        800

        700

        600
 ppb

        500

        400

        300

        200

        100

            0
                 o

                                                            o
                io

                                                          io
                                                         no

                                                          io

                                                ce e

                                                         no

                                                          io
                                     ile

                                                           o

                                            no bre

                                                           e

                                                           o
                                                         to

                                            se st o
                                                           e

                                                           e
                                                          e
               zo

                                                         zo
              ai

                                                        ai
                                                        br

                                                        ril
                                                        gi

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                                                       br

                                                       br
                                                       br
             ra

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                                                       gl

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                                                      os
                                      r

                                                     ug

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            ar

                                                      ar
           nn

                                                    nn
                                                    ag

                                                    ag
                                   ap

                                                    ap
                                                     to

                                                      o
                                                    m
                                                    m

                                                    m
                                                    lu

                                                    lu
                                                   m
          bb

                                                   bb
                                                 ag

                                                 ag
         m

                                                  m
                                                  gi

                                                  gi
                                                 ve
                                                 ot
                                                tte

                                                tte
       ge

                                                ge
                                          m

                                                 m
       fe

                                               fe
                                            se

                                             di

                                                         2007                                                                                  2008

Figura 4.2 andamento temporale delle concentrazioni massime orarie mensili di ammoniaca
misurate negli anni 2007 – 2008 nei tre siti PARFIL
Giorno tipo stagionale - Corte dé Cortesi
                                                                anno 2007
      160

      140

      120

      100
ppb

       80

       60

       40

                           gennaio-marzo 07             aprile-giugno 07        luglio-settembre 07         ottobre-dicembre 07          2007
       20

           0
                   1    2        3   4   5    6     7      8    9   10     11 12   13 14     15 16 17        18 19   20 21 22       23 24
                                                                           ore del giorno

                   Figura 4.3 giorno tipo stagionale ed annuale per il 2007 – Corte dé Cortesi

                                                        Giorno tipo stagionale - M ilano
                                                                  anno 2007
      30

      25

      20
ppb

      15

      10

                       gennaio-marzo 07             aprile-giugno 07           luglio-settembre 07         ottobre-dicembre 07       2007
       5

       0
               1       2     3       4   5   6     7      8    9    10 11     12   13   14 15    16   17    18 19    20   21     22 23    24
                                                                           ore del giorno

                            Figura 4.4 giorno tipo stagionale ed annuale per il 2007 – Milano
Giorno tipo stagionale - M oggio
                                                                                  anno 2007
      8

      7

      6

      5
ppb

      4

      3
                                   aprile-giugno 07                                          luglio-settembre 07                     ottobre-dicembre 07
      2

      1

      0
               1       2       3       4       5       6       7        8       9       10   11   12   13   14   15   16   17   18   19   20   21   22   23   24
                                                                                             ore del giorno

                               Figura 4.5 giorno tipo stagionale ed annuale per il 2007 – Moggio
                                                           Giorno tipo stagionale - Corte dé Cortesi
                                                                          anno 2008
      160

      140

      120

      100
ppb

          80

          60

          40

          20
                                       gennaio-marzo 08                                           aprile-giugno 08                    luglio-settembre 08
           0
                   1       2       3       4       5       6       7        8       9    10 11     12 13    14 15     16 17     18 19 20       21 22     23 24
                                                                                               ore del giorno

                                               Figura 4.6 giorno tipo stagionale – Corte dé Cortesi
Giorno tipo stagionale - M ilano
                                                     anno 2008
      30

      25

      20
ppb

      15

      10

                       gennaio-marzo 08                   aprile-giugno 08                       luglio-settembre 08
       5

       0
           1   2   3     4   5     6   7    8   9   10   11   12 13     14   15   16   17 18     19   20   21   22 23       24
                                                         ore del giorno

                                  Figura 4.7 giorno tipo stagionale – Milano

                                           Giorno tipo stagionale - M oggio
                                                      anno 2008
      10

       8

       6
ppb

       4

                                 gennaio-marzo 08                                       aprile-giugno 08
       2

       0
           1   2   3     4   5     6   7    8   9   10   11   12   13   14   15 16     17   18   19   20   21 22       23   24
                                                         ore del giorno

                                  Figura 4.8 giorno tipo stagionale – Moggio
4.2 Confronto delle misure con i dati meteo

Considerando gli effetti delle variabili meteorologiche sulle concentrazioni di ammoniaca, come per
tutti gli inquinanti la dispersione e l’abbattimento sono determinati dall’intensità del vento e delle
precipitazioni, mentre l’accumulo e la diluizione sono regolati dall’altezza dello strato di
rimescolamento. Più nello specifico si considera il parametro umidità relativa, che favorisce
reazioni chimiche che coinvolgono l’ammoniaca. Nel grafico seguente sono messe a confronto le
medie mensili di NH3 e di umidità relativa a Corte de’ Cortesi. Le concentrazioni di NH3, se si
escludono i dati relativi ai mesi in cui viene effettuato lo spandimento dei liquami (febbraio-marzo e
ottobre), mostrano valori più elevati nei mesi estivi rispetto ai mesi invernali; il comportamento
dell’umidità relativa è invece l’opposto. Ciò può essere interpretato tramite le reazioni chimiche che
in presenza di umidità relativa elevata favoriscono la riduzione dell’ammoniaca e la formazione di
nitrato d’ammonio (Baek, 2004). Altri parametri meteorologici considerati, come la temperatura e
la radiazione solare, non hanno messo in evidenza correlazioni significative

                                                                Corte de' Cortesi
                                                   Confronto medie mensili NH3 e umidità relativa
       150                                                                                                                                                100
                                                                                                                  NH3
       140
                                                                                                                  umidità relativa                        90
       130

       120                                                                                                                                                80

       110
                                                                                                                                                          70
       100

       90                                                                                                                                                 60

       80
 ppb

                                                                                                                                                                %
                                                                                                                                                          50
       70

       60                                                                                                                                                 40

       50
                                                                                                                                                          30
       40

       30                                                                                                                                                 20

       20
                                                                                                                                                          10
       10

        0                                                                                                                                                 0
             gen-   feb-   mar-   apr- mag- giu-   lug-   ago-   set-   ott-   nov-   dic-   gen-   feb-   mar-   apr- mag- giu-     lug-   ago-   set-
              07     07     07     07   07   07     07     07     07    07      07     07     08     08     08     08   08   08       08     08     08

             Figura 4.9 confronto delle concentrazioni medie mensili di NH3 e umidità relativa
4.3 Confronto con dati di letteratura

Le concentrazioni medie sul periodo di misura (gennaio 2007 – settembre 2008) sono risultate nei
tre siti indagati molto differenti tra di loro. I valori medi sono stati infatti pari a 13 µg/m³ a Milano,
4 µg/m³ a Moggio (LC) e 65 µg/m³ a Corte de’ Cortesi (CR).
Per ciascun sito sono state predisposte tabelle contenenti dati di letteratura per effettuare confronti
con misure in siti di tipologia similare. Nel caso di Milano, sito urbano di fondo, il confronto ha
mostrato che dati simili sono stati misurati a Roma ed in altre città europee (Salzburg, Manchester),
mentre valori inferiori sono stati ottenuti in città statunitensi. Nel caso di Moggio, sito prealpino di
fondo, i dati sono confrontabili con misure effettuate a Roma (sito rurale) ed in Austria, mentre,
anche in questo caso, misure nel Nord America risultano inferiori. Il sito agricolo di Corte de’
Cortesi infine risulta avere concentrazioni più elevate rispetto alle stazioni rurali che si ritrovano in
letteratura. Valori similari sono stati riscontrati solo in alcuni studi effettuati negli Stati Uniti e a
Montichiari (BS), che avevano in comune la vicinanza ad allevamenti di suini. Il posizionamento
del punto di misura di Corte de’ Cortesi, a meno di 100 m da un insediamento analogo, lascia
presupporre che l’influenza di quest’ultimo sia particolarmente significativa e che il sito
considerato, in riferimento alle concentrazioni di NH3, non sia rappresentativo di una vasta area,
bensì di una tipologia ben specifica di attività antropica.

                                                     NH3 - Stazioni urbane
                                                                  Range
                                                                                                              Metodo di
        Località                    Tipo di sito   NH3 (µg/m³) (min-max)          Periodo di misura                             Bibliografia
                                                                                                               misura
                                                                 (µg/m³)
New York, Manhattan   urbano, residenziale             3.5       0.6-11.0            lug-99 - giu-00          denuders        Bari, 2003
New York, Bronx       urbano, residenziale             2.2        0.1-7.0            lug-99 - giu-00          denuders        Bari, 2003
Alabama, USA          urbano, ind-res                 0.88      0.16-2.42                 2004                denuders      Edgerton, 2007
Georgia, USA          urbano, ind-res                 1.73      0.13-6.23                 2004                denuders      Edgerton, 2007
Mississippi, USA      urbano, residenziale            0.40      0.04-1.17                 2004                denuders      Edgerton, 2007
Florida, USA          urbano, residenziale            0.53      0.13-2.15                 2004                denuders      Edgerton, 2007
Manchester, UK        urbano                                       0-13            inverno 04-05-06        denuders/passivi Whitehead, 2007
Manchester, UK        urbano                                      0-21.8            estate 04-05-06        denuders/passivi Whitehead, 2007
Munich, D             urbano                           6.3       2.4-11.0           ago-00 - gen-01            passivi       Loflund, 2002
Salzburg, AUT         urbano                           5.7       2.7-28.0           ago-00 - gen-01            passivi       Loflund, 2002
Roma                  urbano, traffico                           3.8-45.6          mag-01 - mar-02             passivi       Perrino, 2002
Milano                urbano, residenziale             13          3-38             gen-07 - set-08          automatico

Tabella 4.1. Confronti con valori di letteratura per stazioni urbane

                                                   NH3 - Stazioni rurali di fondo
                                                                   Range
                                                                                                               Metodo di
        Località                    Tipo di sito   NH3 (µg/m³) (min-max)            Periodo di misura                           Bibliografia
                                                                                                                misura
                                                                   (µg/m³)
Roma                  rurale                            2.4        1.2-3.9     primavera 2001 - estate 2002 denuders/passivi    Perrino, 2002
USA                   rurale, foresta                  0.17       0.01-1.15                 2004               denuders        Edgerton, 2007
Canada                rurale                                      0.41-1.63              1992-1994             denuders          Brook, 1997
Roma                  rurale                           1.89                        febbraio e luglio 2002      denuders         Perrino, 2004
USA                   montagna                          1.6        0.1-6.1                 ago-02              denuders        Olszyna, 2005
Bettola (PC)          rurale                            3.5        3.2-3.9             inverno 2006             passivi         Biraghi, 2006
Bavaria e Austria     rurale                         2.4-4.3        0.1-32                                      passivi         Loflund, 2002
Moggio (LC)           rurale                             4           0-9              apr-07 - ott-08         automatico

Tabella 4.2. Confronti con valori di letteratura per stazioni rurali di fondo
NH3 - Stazioni rurali di tipo agricolo
                                                                               Range
                                                                                                                        Metodo di
         Località                    Tipo di sito            NH3 (µg/m³) (min-max)             Periodo di misura                      Bibliografia
                                                                                                                         misura
                                                                              (µg/m³)
Svizzera               agricolo estensivo                          1.7                    autunno 1999 - autunno 2000     passivi     Thoni, 2003
Svizzera               agricolo intensivo                          6.2                    autunno 1999 - autunno 2000     passivi     Thoni, 2003
Milano                 rurale                                      12         6.9-23.1
Pozzo d'Adda (MI)      rurale                                     10.5       6.9-13.2         autunno-inverno 2004        passivi
Dovera (CR)            rurale                                     21.8       19.9-23.7        autunno-inverno 2004        passivi
Treviglio (BG)         rurale                                     14.2                        autunno-inverno 2004        passivi
Lodi                   rurale                                      15        13.1-16.8        autunno-inverno 2004        passivi
Cavacurta (LO)         rurale                                     23.7                         gennaio-aprile 2005        passivi
Cremone                rurale                                     9.8        8.7-10.7          gennaio-aprile 2005        passivi
Lodi                   semirurale                                  22                          gennaio-aprile 2005        passivi
Dovera (CR)            rurale                                     31.2         19-44               inverno 2006           passivi
Cavacurta (LO)         rurale                                     22.2         17-30               inverno 2006           passivi
Olanda                 rurale                                     6.6           1-18              set-00 set-01           passivi     Van Pul, 2004
Olanda                 prossimità di allevamenti                   27                             set-00 set-01           passivi     Van Pul, 2004
Olanda                 rurale                                     12.8       0.7-57.6             ott-97 - apr-90        denuders      Hoek, 1996
USA                    prossimità di allevamenti di suini         77.9                            mag-lug 1998           denuders      Baek, 2003
USA                    prossimità di allevamenti di suini         15.7                            mag-lug 1998           denuders      Baek, 2003
Montichiari (BS)       urbano ed extraurbano                                   12-31                  ago-05              passivi    ARPA BS, 2005
Montichiari (BS)       prossimità di allevamenti                               15-93                  ago-05              passivi    ARPA BS, 2005
Corte de' Cortesi (CR) prossimità di allevamenti di suini          65         13-234             gen-07 - ott-08        automatico

Tabella 4.3. Confronti con valori di letteratura per stazioni rurali di tipo agricolo
CAPITOLO 5 – SIMULAZIONI MODELLISTICHE

Sono stati simulati con la catena modellistica ARIA Regional implementata presso U.O.
Modellistica di ARPA Lombardia due periodi di una settimana per la costruzione di un caso base o
di riferimento. Quindi sugli stessi periodi sono stati simulati alcuni scenari variando le emissioni di
ammoniaca in modo differenziato su una porzione del territorio e sull’intero dominio di calcolo. Si
sono quindi estratte le concentrazioni simulate nei vari scenari e confrontate con il caso base. Nel
seguito si riporta una descrizione del sistema modellistico, degli scenari ipotizzati e dei risultati
ottenuti.

5.1 Descrizione del sistema modellistico

Il sistema modellistico utilizzato per le simulazioni è ARIA Regional, sviluppato dalla società
AriaNET srl.
Il nucleo del sistema, il modello euleriano FARM, appartiene alla famiglia di modelli che vanno
sotto il nome di Chemical Transport Model (CTM), in grado di trattare i processi di trasporto e di
dispersione per azione del vento e del rimescolamento atmosferico oltre che i principali processi di
formazione e rimozione degli inquinanti di natura chimico-fisica. Il sistema è complesso ed è
costituito dai seguenti moduli:

    -   modello di trasporto, diffusione e chimica dell’atmosfera (FARM con implementati il
        meccanismo chimico per gli inquinanti gassosi e modulo per la stima del particolato
        aerodisperso, comprensivo della componente carboniosa);
    -   processori per l’organizzazione delle misure meteorologiche;
    -   modello diagnostico per la ricostruzione dei campi di vento, temperatura ed umidità
        (MINERVE);
    -   modello per la stima dei parametri che descrivono la turbolenza atmosferica e per la
        determinazione della velocità di deposizione secca degli inquinanti gassosi (SURFPRO);
    -   modulo per l’elaborazione di inventari di emissione e la preparazione dei files emissivi in
        input al modello FARM (Emission Manager);
    -   moduli per la preparazione delle condizioni iniziali ed al contorno al modello FARM
        appogiantisi al database regionale di qualità dell'aria.

Il cuore del sistema, il modulo chimico dispersivo FARM, è lo stesso incluso nella catena che
ENEA, su incarico del Ministero per l’Ambiente ed in collaborazione con AriaNET srl e IIASA
(International Institute for Applied Systems Analysis), ha sviluppato nell’ambito del progetto
MINNI. Per armonizzare al meglio le concentrazioni misurate con quelle calcolate, vengono
utilizzate opportune tecniche di assimilazione. Gli algoritmi alla base della cosiddetta assimilazione
fanno si che in un intorno di alcuni punti di misura, scelti in modo da essere rappresentativi di
un’area sufficientemente ampia, i valori calcolati siano corretti interpolandoli con il valore
misurato, in modo da compensare eventuali errori sistematici nel calcolo.

Il sistema appena descritto viene utilizzato correntemente da ARPA Lombardia a più scopi, quali
valutazione modellistica annuale della qualità dell’aria, la ricostruzione di episodi critici di ozono e
particolato PM10, l’analisi dell’impatto sulla qualità dell’aria di scenari emissivi. Infine dall’inizio
del 2007 il sistema viene quotidianamente utilizzato in modalità operativa di ‘tempo quasi reale” o
Near Real Time (NRT) per la costruzione e la pubblicazione sul sito di ARPA di mappe di
inquinamento giornaliere [http://www.arpalombardia.it/qaria/doc_DistribSpazialeCalcolata.asp].

      Uso del suolo                  Misure rete                INEMAR                          Tabelle
      Orografia                      Radiosondaggi               APAT                           disaggregazione
                                     ECMWF                                                      e speciazione
                                                                 EMEP

                         MINERVE                                              EMISSION
                                                                              MANAGER

                      SURPRO          u v w T P RH
                                                                Emissioni
                                                                puntuali e
                                                                 diffuse
                                        Vd K H KV
       Sotto - sistema METEO                                                       Sotto -sistema EM ISSIONI

              CHIMERE                                            FARM
                                         IC e BC

                                                                 Campi                     VALUTAZIONE
                                                             concentrazione                QUALITÀ ARIA
                                        Sotto - sistema
                                   C HIM ICO - TRA SPORTO

                                                            Sotto - sistema PO STP RO CESSING

                               Il sistema modellistico ARIARegional

5.2 Il caso di riferimento

Il sistema è stato applicato ad un dominio di 244 · 236 km2 che copre l'intera Lombardia, con passo
di griglia 4 km e 11 livelli verticali fino a 8000 m di quota. Le simulazioni si riferiscono a una
settimana estiva e una invernale: 1-7 agosto 2007 e 14-20 gennaio 2007. I campi meteorologici
utilizzati provengono dall'integrazione fra misure della rete di monitoraggio ARPA e campi a scala
sinottica simulati dall'ECMWF (European Centre for Medium-Range Weather Forecatsts). Il
modello è inizializzato alla mezzanotte di ogni giorno, con condizioni iniziali corrette mediante una
procedura di assimilazione che tiene conto dei dati misurati. I dati utilizzati per le condizioni al
contorno e iniziali provengono da simulazioni a grande scala del modello Prev'air – CHIMERE
(www.prevair.org). I dati di emissione sono tratti dall'inventario regionale lombardo delle emissioni
(INEMAR), l'inventario nazionale 2003 (APAT/ISPRA) e l'inventario europeo EMEP 2003.

Figura 5.1. Dominio di calcolo e i 10 siti dove si sono svolte le campagne del progetto PARFIL

In corrispondenza di alcuni recettori particolari (le celle dove ricadono i tre siti di Moggio (LC),
Milano Pascal e Corte de' Cortesi (CR) in cui sono state condotte le misure) sono state estratte le
concentrazioni per consentire un confronto con le misure; tale confronto è riportato nelle tabelle da
5.1 a 5.6 come paragone tra le medie orarie per periodo e della media annuale simulate e misurate.
Come evidenziano tali dati, se le modulazioni temporali nell’arco della giornata presentano delle
differenze, i risultati tra le concentrazioni misurate e simulate, considerando i valori medi
trimestrali, mostrano un miglior accordo, con l’eccezione dei valori relativi a Corte dei Cortesi,
specie nel periodo estivo, probabilmente a causa di una sovrastima delle emissioni e della difficoltà
a riprodurre l’allocazione temporale effettiva.
140
concentrazioni NH3 (ppb)

                                        120

                                        100
                                                      80

                                                      60
                                                      40

                                                      20

                                                      0
                                                                 m

                                                                                                      m

                                                                                                                                              m
                                                                                 sim

                                                                                                                           sim

                                                                                                                                                              sim
                                                                  isu

                                                                                                       isu

                                                                                                                                              isu
                                                                                   ul

                                                                                                                             ul

                                                                                                                                                                 ul
                                                                     ra

                                                                                                          ra

                                                                                                                                                 ra
                                                                                      a

                                                                                                                                a

                                                                                                                                                                    a
                                                                       to

                                                                                                            to

                                                                                                                                                   to
                                                                                         to

                                                                                                                                 to

                                                                                                                                                                    to
                                                                 MILANO          MILANO              MOGGIO               MOGGIO              CORTE            CORTE
                                                                                                             postazioni

                                                                  gennaio-marzo                 aprile-giugno              luglio-settembre              ottobre-dicembre

                                                           Figura 5.2a. Confronto medie stagionali tra misurato e simulato (anno 2007)

                                                      100
                           concentrazioni NH3 (ppb)

                                                       80

                                                       60

                                                       40

                                                       20

                                                           0
                                                                     m

                                                                                       si

                                                                                                          m

                                                                                                                                 si

                                                                                                                                                  m

                                                                                                                                                                    si
                                                                                         m

                                                                                                                                   m

                                                                                                                                                                      m
                                                                      is

                                                                                                           is

                                                                                                                                                   is
                                                                        ur

                                                                                          ul

                                                                                                             ur

                                                                                                                                    ul

                                                                                                                                                     ur

                                                                                                                                                                       ul
                                                                                             at

                                                                                                                                       at

                                                                                                                                                                          at
                                                                           at

                                                                                                                at

                                                                                                                                                        at
                                                                                                o

                                                                                                                                          o

                                                                                                                                                                             o
                                                                             o

                                                                                                                  o

                                                                                                                                                          o

                                                                     MILANO            MILANO             MOGGIO                 MOGGIO           CORTE             CORTE

                                                                                                                      postazioni

                                                               Figura 5.2b Confronto medie annuale tra misurato e simulato (anno 2007)
Giorno tipo simulato (Corte de’ Cortesi, ppb)
Periodo          1.00 2.00 3.00 4.00   5.00   6.00   7.00   8.00   9.00 10.00 11.00 12.00 13.00 14.00 15.00 16.00 17.00 18.00 19.00 20.00 21.00 22.00 23.00 24.00 Media
Gennaio-marzo     51 53 54 56           59     61     67     72     66   54    51    51    50    50    49    48    51    63    76    75    66    59    56    53     58
aprile-giugno     67 116 177 238       296    345    312    222    156 110     77    52    36    25    19    14    11    10     9    10    11    12    18    35    99
luglio-settembre 80 140 214 292        367    431    426    323    220 153 107       73    51    37    29    23    19    16    15    15    16    17    23    43    130
ottobre-dicembre 50 62 80 100          120    135    150    164    127 88      63    53    48    44    40    38    49    61    62    56    49    44    42    44    74

                                                                      Giorno tipo misurato (Corte de’ Cortesi, ppb)
Periodo          1.00 2.00 3.00 4.00 5.00 6.00 7.00 8.00 9.00 10.00 11.00 12.00 13.00 14.00 15.00 16.00 17.00 18.00 19.00 20.00 21.00 22.00 23.00 24.00 Media
Gennaio-marzo     83 83 80 81 77 79 78 80 82                   78    72    66    61    56    51    48    45    43    43    47    54    62     72   79    67
aprile-giugno     74 77 76 76 80 81 87 96 96                   88    79    71    65    59    55    52    50    48    46    45    50    59     69   72    69
luglio-settembre 108 101 100 104 100 100 106 119 111 98              86    76    70    64    60    58    56    64    63    71    85    93    107 108     88
ottobre-dicembre 77 80 79 81 81 79 78 80 88                    92    88    84    78    71    61    58    55    53    54    58    69    71     73   76    74

                                                                          Giorno tipo simulato (Moggio, ppb)
Periodo          1.00 2.00 3.00 4.00 5.00 6.00 7.00 8.00 9.00 10.00 11.00 12.00 13.00 14.00 15.00 16.00 17.00 18.00 19.00 20.00 21.00 22.00 23.00 24.00 Media
Gennaio-marzo     1    2    2    3    3    3    3    3    3     3     2     2     2     2     2     2     2     1     1     1     1     1     1     1    2
aprile-giugno     3    3    4    4    4    3    3    3    3     4     4     3     3     4     4     5     5     6     6     5     4     4     3     3    4
luglio-settembre  4    3    4    4    4    4    5    5    5     6     6     6     6     6     6     7     8     9     9     8     7     6     5     4    6
ottobre-dicembre 2     2    3    4    4    4    4    4    4     4     4     4     4     4     4     4     4     4     4     5     4     3     2     2    4

                                                                          Giorno tipo misurato (Moggio, ppb)
Periodo          1.00 2.00 3.00 4.00 5.00 6.00 7.00 8.00 9.00 10.00 11.00 12.00 13.00 14.00 15.00 16.00 17.00 18.00 19.00 20.00 21.00 22.00 23.00 24.00 Media
Gennaio-marzo     nd nd Nd nd nd nd nd nd nd                   nd    nd    nd    nd    nd    nd    nd    nd    nd    nd    nd    nd    nd    nd    nd    nd
aprile-giugno      5   5    5    5    5    5    4    5    4     5     5     6     6     7     6     6     6     6     6     5     5     5     6     5    5
luglio-settembre   6   5    5    5    5    5    5    5    6     6     6     6     6     7     7     7     7     6     6     6     6     5     6     6    6
ottobre-dicembre 5     6    5    5    5    5    4    5    4     4     5     5     6     5     5     5     5     5     5     5     6     6     5     5    5
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