Allegato A - Prestazioni ed interventi 1/18

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Allegato A - Prestazioni ed interventi 1/18
Allegato A - Prestazioni ed interventi

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Particolari tipi di intervento
       In questa sezione sono descritte tutte le tipologie di intervento, con l’obiettivo di spiegare
  per ognuna il dettaglio tecnico e le modalità di intervento. Questa sezione deve essere intesa
  come una guida di riferimento alla comprensione delle attività di manutenzione che saranno poi
  elencate nella successiva sezione relativa agli interventi nei siti che rappresentano materia
  dell’indagine di mercato
1.1. POTATURE
       La potatura è un’operazione di controllo e manutenzione delle alberature che accompagna
  l’uomo fin dall’antichità, ha sempre rappresentato una importante tecnica capace di integrare le
  esigenze colturali dell’uomo e quelle fisiologiche della pianta. La conoscenza approfondita della
  fisiologia delle piante e l’unico sistema capace di garantire una corretta manutenzione ed un
  adeguato allevamento delle varie essenze, siano esse arboree, arbustive, o erbacee, senza
  produrre danni o squilibri capaci di compromettere la vitalità, la stabilità oppure la produzione
  di fiori o frutti delle varie specie botaniche. E’ pertanto richiesta la conoscenza specifica degli
  interventi in base alle caratteristiche delle essenze, rispettando le peculiarità strutturali e l’habitus
  delle piante su cui interveniamo, in considerazione del loro ciclo biologico, fisiologico e
  fenologico, così da non compromettere lo sviluppo o la riproduzione delle stesse.

 1.1.1. Alberature
       La potatura degli alberi è un’operazione molto importante e rappresenta il principale
  intervento per la cura, il mantenimento, il dimensionamento ed anche la preservazione
  dell’architettura della chioma, quindi risulta fondamentale per la qualità estetica e paesaggistica
  che offre, sia per un singolo albero come per un alberatura composta da più individui o per gruppi
  di questi. Difatti è attraverso la potatura che possiamo influenzare lo sviluppo dei rami in modo
  che essi crescano nel rispetto della forma più o meno naturale, senza arrecare danno alle strutture,
  ai veicoli in generale o ai pedoni.
       Attraverso la potatura e l’utilizzo di idonee attrezzature e materiali, si possono limitare i
  danni arrecati alla chioma dagli eventi meteorici eccessivi, dagli attacchi parassitari, dalle
  condizioni di urgenza che si possono verificare. In particolare si sottolinea l’importanza di
  effettuare potature nel periodo dell’anno appropriato, che per la maggior parte delle specie
  arboree coincide on il periodo di riposo vegetativo, durante i mesi invernali, potatura secca, o
  nel pieno della stagione estiva della anche potatura verde.
        Le potature dovranno essere effettuate da operai specializzati, coadiuvati da operai
  qualificati che si occuperanno della de pezzatura del materiale su camion ed il trasporto dello
  stesso in discarica autorizzata. Durante le operazioni dovranno essere osservate le normative
  inerenti la sicurezza dei lavoratori e dei cantieri, adoperando tutti i dispositivi di protezione
  individuale e collettiva come: guanti e tute anti-taglio, maschere per la protezione delle vie-
  respiratorie, occhiali o maschere per la protezione degli occhi, cuffie per l’impianto acustico,
  caschi per prevenire le ferite da caduta rami o pigne dall’alto. Il taglio dovrà essere eseguito
  utilizzando motoseghe a norma di legge dotate di catene ben affilate al fine di eseguire un taglio
  netto che rilasci una superficie liscia e senza slabbrature così da agevolare i processi di
  cicatrizzazione e di chiusura della ferita di potatura, rispettando il collare posto alla base del fusto
  (costolatura anulare), poiché preposto già dalla fisiologia dell’albero alla produzione di cellule
  giovanili con sviluppo più rapido capaci di chiudere il taglio in tempi brevi.

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Per le latifoglie dovranno essere applicati mastici cicatrizzali, contenenti prodotti
anticrittogamici, sui tagli di dimensione superiore ai 5 cm di diametro al fine di prevenire lo
sviluppo di funghi patogeni.
    L’esecuzione dell’intervento dovrà avvenire utilizzando cestelli elevatori montati su
autocarro con gru manovrabile meccanicamente, capaci di portare il potatore fin sotto il ramo in
modo da lavorare in condizioni di sicurezza e comodità.
     Nella fase di taglio si dovrà procedere secondo le normali procedure della corretta pratica
vivaistica, tagliando il ramo partendo dalla punta esterna e procedendo all’interno verso
l’inserzione del fusto, sezionando il ramo in piccoli toppi in modo tale da evitare pericolose
“scosciature” sul fusto che provocherebbero grosse ferite che comprometterebbero
irrimediabilmente la salute e l’estetica dell’albero. Tale modalità di intervento permette inoltre
di rendere agevole le manovre e le movimentazioni dei toppi realizzati che finiscono in terra,
alleggerendone il peso ed evitando pericolosi spostamenti e cadute dei rami stessi.
     L’accrescimento dei rami nella chioma è governato da una gerarchia degli apici vegetativi,
secondo la quale, in linea di massima, il germoglio terminale limita lo sviluppo di quelli
sottostanti attraverso una regolazione dei flussi ormonali.
      Nel rispetto di tale principio biochimico, si procederà con la tecnica del “taglio di ritorno”,
ossia tagliando fino all’inserzione con un ramo di ordine inferiore, in modo da non sconvolgere
gli equilibri ormonali preposti alla gerarchia di accrescimento e sostituendo la parte tagliata con
un germoglio oppure un ramo già pronti a crescere. Con questa tecnica ogni ramo tagliato è
agevolmente sostituito da uno di ordine inferiore suo sottoposto, che assume da quel momento
il ruolo di ramo principale, senza generare ristoppi di vegetazione eccessiva.
     Le scelte tecniche di potatura dovranno essere dettate dalle caratteristiche dell’albero e dalle
esigenze dell’Ospedale.

Potatura di mantenimento
      Si tratta dell’intervento più frequentemente realizzato sulle alberature. Può inoltre
differenziarsi in base all’intensità del taglio in: potatura di diradamento, speronatura, spuntatura,
a tutta cima.
      Il diradamento interesserà gli individui da tempo non potati, consisterà nella eliminazione
dei rami soprannumerari riducendo il volume della chioma e favorendo l’ingresso della luce
all’interno della massa fogliare, comunque e sempre nel rispetto delle caratteristiche peculiari
dell’albero. Si effettuerà l’eliminazione delle branche secondarie e di ordine inferiore,
preservando la struttura portante già impartita negli anni precedenti. I tagli riguarderanno anche
i rami di diametro non eccessivo che fuoriescono dalla forma della chioma, salvo casi particolari
e fatte salve le indicazione dell’ente.
     La spuntatura riguarda individui con chioma già ben formata, consiste nell’eliminazione
delle parti apicali dei rami per contenere lo sviluppo complessivo dell’albero.
     La speronatura è un intervento che segue la logica del precedente, ma risulta di intensità
maggiore, si tagliano rami fino all’inserzione con quelli di ordine superiore dando un generale
alleggerimento alla chioma ma con un’intensità minore di quella del diradamento.

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La potatura con la tecnica “a tutta cima” rappresenta sempre un metodo di contenimento
 molto leggero della chioma, portando i rami nel rispetto della dominanza apicale e tagliando fino
 ai getti di primo ordine inferiore.

 Potatura di rimonda
      Si tratta dell’eliminazione dei rami secchi, malati, compromessi da eventi meteorici avversi,
 spezzati, pendenti, sottomessi, pericolanti. Si annoverano in questa categoria anche le ripuliture
 e le spollonature, consistenti nella eliminazione dei ricacci annuali, polloni o succhioni che si
 sviluppano alla base del fusto o da grosse radici che impediscono la fruizione dei marciapiedi,
 dei parcheggi, oppure il passaggio dei veicoli o delle persone.

 Potatura di contenimento
      Si tratta di una tecnica che consiste nella eliminazione dei rami laterali o verticali che
 intralciano la circolazione, le attività produttive e i fabbricati. Si esplica con le stesse tecniche
 precedentemente descritte in relazione alle esigenze e alla dimensione della pianta.

 Potatura straordinaria
      Si tratta di quegli interventi che rivestono un carattere saltuario oppure occasionale, come
 le potature di ringiovanimento atte a far riprendere vigore ad individui senescenti. Oppure si
 possono menzionare i tagli di risanamento effettuati in seguito ai danni arrecati o in corso per
 attacchi parassitari.
      Prima di ogni intervento verrà effettuato lo studio e l’osservazione dello stato dei luoghi,
 dello stato della pianta sotto tutti gli aspetti, interpellando la Direzione Logistica e Servizi –
 Servizi Economali, prima di ogni intervento ritenuto straordinario oppure eccessivamente
 intenso. Durante le fasi di potatura in ambienti frequentati dai dipendenti o dagli utenti e nei
 luoghi interessati dal traffico veicolare o pedonale, verrà posta particolare attenzione alla
 sicurezza in generale, destinando almeno un operaio, eccedente la squadra di manutentori al
 controllo delle operazioni di taglio e alla viabilità.
       In caso di infezioni fungine o batteriche si effettuerà la disinfezione delle attrezzature
 preposte al taglio ogni volta che si cambia soggetto attraverso l’utilizzo di sali quaternari di
 ammonio, salvo i casi più restrittivi previsti per le forme di lotta obbligatoria per particolari
 fitopatie (in particolare il cancro del platano, la grafiosi dell’olmo, il cancro del cipresso e delle
 cupressacee). Le ferite di potatura in ogni caso verranno disinfettate con gli anticrittogamici
 previsti dalla normativa, per i tagli dei rami di grossa dimensione verranno applicati, in aggiunta
 ai trattamenti dei mastici di protezione come precedentemente descritto.
      Per ciò che riguarda il trattamento di materiale di risulta e lo smaltimento, la nostra azienda
 è dotata di specifica certificazione per il trasporto del materiale vegetale anche per conto terzi.

1.1.2.   Arbusti
      La potatura degli arbusti verrà effettuata in considerazione dei periodi di sviluppo degli
 stessi e delle loro funzionalità estetiche. Di notevole importanza è la conoscenza delle modalità
 e dei periodi di fioritura, poiché è in relazione a tali parametri che viene scelta l’epoca di
 intervento al fine di migliorare nella qualità e nella quantità l’emissione delle fioriture.

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Le specie che sviluppano una fioritura sui rami dell’anno precedente verranno potate solo
  dopo l’appassimento fiorale per non togliere le gemme al fiore; gli arbusti che formano i fiori
  sui rami di nuova formazione, cioè quelli prodotti durante la primavera, invece, verranno potati
  in inverno appena prima della emissione dei nuovi germogli, così da aumentare il numero delle
  fioriture ed il seguente effetto paesaggistico.
        Gli arbusti collocati nelle aree verdi verranno potati quasi esclusivamente in funzione della
  fioritura, poiché il loro sviluppo e i loro ingombri non creano disagi; le piante invece allevate a
  siepe verranno potate mantenendo la forma obbligata e favorendo nel contempo l’infoltimento e
  la stabilità della forma data. Anche per gli arbusti verranno effettuate le tecniche di potatura
  sopra descritte per le alberature, in particolare la tecnica del taglio di ritorno, che permette la
  razionale gestione e conformazione del volume vegetale. Le attrezzature utilizzate saranno
  sempre conformi alle normative vigenti, saranno dotate di organi di taglio ben affilati al fine di
  prevenire danni alle strutture legnose di base. In caso di infezioni fungine o batteriche si
  effettuerà la disinfezione degli attrezzi ogni volta che si cambia soggetto attraverso l’utilizzo di
  sali quaternari di ammonio.

 1.1.3.  Piante da Interno
       Per tutte le piante localizzate all’interno degli enti verranno effettuate potature seguendo le
  stesse modalità e accortezze descritte per le altre piante da esterno.
1.2. MANUTENZIONE DEI TAPPETI ERBOSI
      La costruzione, la cura e la manutenzione dei tappeti erbosi rappresenta una parte
  fondamentale della tecnica agronomica e vivaistica, il prato ornamentale riveste una importante
  funzione sotto l’aspetto paesaggistico e sociale.
       Il mantenimento di un tappeto erboso in condizioni ottimali richiede esperienza e
  professionalità nel settore. Il prato è in realtà un sistema molto complesso nel quale bisogna
  trovare l’equilibrio tra il suolo, la vegetazione e gli elementi chimico fisici che orbitano nel
  sistema, il tutto nel rispetto delle esigenze umane.
       L’elevata velocità di crescita deve essere bilanciata da un buon condizionamento aereo e
  idrico del suolo, il quale deve anche fornire gli elementi nutritivi che permettono la crescita ed
  il mantenimento delle piante.
       Si deve realizzare un flusso equilibrato di sostanza organica senza impoverire
  eccessivamente il terreno, questo flusso viene mantenuto sotto controllo tramite la regolazione
  della crescita (si rammenta che lo sviluppo di vegetazione rappresenta una sottrazione di
  nutrimento dal terreno), il dosaggio delle irrigazioni e gli indispensabili apporti dall’esterno di
  elementi nutritivi attraverso le periodiche lavorazioni. Come per qualsiasi specie vegetale, è
  indispensabile conoscere la biologia e le esigenze delle specie che compongono il popolamento
  vegetale del prato. Durante lo sviluppo è necessario regolare la temperatura del complesso prato-
  suolo, l’arieggiamento e l’umidità al fine di evitare l’insorgenza di fenomeni di asfissia e di
  sviluppo di patologie fungine che possono compromettere l’integrità del prato.

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Le caratteristiche e lo stato delle aree a verde delle sedi oggetto dell’indagine di mercato,
 evidenziano la necessità di effettuare degli interventi di ristrutturazione dei prati e di salvaguardia
 di quelli attualmente in buone condizioni. In particolare, viste le caratteristiche climatiche, è di
 fondamentale importanza dosare bene le irrigazioni per prevenire e limitare gli elevati stress
 idrici e termici a cui i prati sono sottoposti nel periodo primaverile estivo.
      E’ parimenti necessario analizzare le singole aree verdi per intervenire nello specifico delle
 condizioni locali che possono variare notevolmente in base al tipo di utilizzo ed alla natura del
 terreno.

1.2.1.   Il verticutting (controllo dell’asfissia e feltro)
      I tappeti erbosi tendono con il tempo a formare uno strato di tessuto chiamato feltro,
 costituito da residui colturali e parti vegetali che si accumulano creando uno spessore che ha la
 caratteristica di essere eccessivamente umido e morbido.
      Dopo poco tempo se non si opera in modo professionale il prato reagisce negativamente al
 feltro generando un apparato radicale superficiale. Il prato tende, in presenza di una forte azione
 antropica, a staccarsi in zolle e diradarsi, oppure a sviluppare fenomeni di asfissia che portano a
 morte il prato o allo sviluppo di infezioni fungine.
      E’ richiesto, per eliminare questo strato di feltro, di utilizzare il verticut, che consiste
 nell’incidere il feltro in senso verticale eliminando lo strato di residui accumulato che viene in
 seguito allontanato ripristinando agevolmente la struttura del prato.
      Il tappeto erboso viene in questo modo arieggiato con la risposta di una veloce ripresa
 dell’attività vegetativa.

1.2.2.   La carotatura (controllo del costipamento)
      Si tratta di una tecnica utilizzata per migliorare gli scambi gassosi ed idrici del terreno nello
 strato interessato dall’apparato radicale del prato, viene utilizzato in tutti i casi di eccessiva
 compattazione del terreno. Consiste nell’utilizzo di un apposito macchinario che dotato di
 fustelle cave, durante il passaggio sul terreno le fustelle estraggono diverse carotine di terreno di
 dimensioni variabili in base al tipo di attrezzatura utilizzata (diametri da 5 a 20 mm, profondità
 di circa 8-15 cm). Successivamente al passaggio con la fustellatrice, o carotatrice, si effettua lo
 spargimento di terreno, generalmente sabbia o un misto di sabbia e torba che hanno proprietà di
 ammorbidire il terreno riempiendo i fori creati in precedenza. Con questo sistema il terreno viene
 decompattato e arieggiato con un processo di modifica della tessitura della struttura.

1.2.3.  La forconatura e la chiodatura (controllo del costipamento)
      Hanno lo stesso scopo della carotatura, ma in questo caso non si asportano quantità rilevanti
 di terreno, si incide il “top-soil” (lo strato di terreno superficiale) procurando dei fori di
 arieggiamento, che possono poi essere riempiti con terreno di riporto come per la carota tura.
 Date le limitate dimensioni dei fori si può anche non intervenire con lo spargimento di nuovo
 terreno, il tutto dipende dal grado di costipamento del prato.

1.2.4.   Taglio del tappeto erboso
      Si tratta dell’operazione più importante, insieme all’irrigazione, nella cura dei tappeti erbosi.
 Attraverso la tecnica e la tipologia dei tagli che si caratterizza la resistenza e la vitalità di un
 prato.

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Il processo di taglio segue delle regole fondamentali adattate ad ogni specie vegetale che
  compone il prato. Dall’intensità e dalla frequenza dei tagli dipendono le proprietà meccaniche e
  di tenuta.
       Alcune specie non sopportano tagli eccessivi, altre invece tendono a diradarsi se tagliate
  troppo alte o poco frequentemente, ed ancora, i prati soggetti ad un maggior utilizzo necessitano
  di essere tagliati maggiormente, quelli relegati ai margini delle aree più frequentate possono
  essere tagliate meno frequentemente o ad altezze minori e cosi via.
       I tappeti erbosi, possono avere un altezza variabile da pochi millimetri a 100 mm, in base al
  loro utilizzo, ad esempio per campi da gioco si hanno altezze intorno a 5-20 mm mentre per prati
  ornamentali non calpestati possiamo avere altezze fino a 100 mm. Con la tipologia dei tagli,
  dosati nell’arco delle stagioni vegetative, si controlla anche la composizione botanica del prato
  e lo sviluppo delle erbe infestanti.
       Durante l’espletamento delle manutenzioni dovranno essere dosati gli interventi di taglio
  adattandoli ad ogni singola area verde, in relazione alle stagioni vegetative ed alle reali esigenze
  del luogo. Nei periodi di massima crescita del tappeto erboso, da marzo a settembre, si interverrà
  con una frequenza di 2-3 interventi settimanali, mentre nella stagione di minor crescita, ottobre
  febbraio, si interverrà con frequenza di 1-2 interventi settimanali, interrompendo le operazioni
  di taglio durante i periodi di crescita nulla e durante i periodi di gelo. Ovviamente la frequenza
  di taglio terrà conto delle condizioni meteorologiche e dell’intensità effettiva della crescita al
  fine di garantire un alto livello di prestazioni senza danneggiare il prato. Dunque è fondamentale
  agire secondo necessità e non con interventi “a calendario”, ossia tagliando in giorni prestabiliti
  senza tenere effettivamente conto delle necessità del prato, che può richiedere anche interventi
  più frequenti di quelli previsti. Si eviterà il taglio dopo mesi di intensa pioggia, poiché se il
  terreno diviene eccessivamente bagnato risulta inaccessibile ai mezzi meccanici, che nelle
  operazioni di spostamento danneggerebbero irrimediabilmente il tappeto erboso.
1.3. CONCIMAZIONE
       La concimazione del prato è molto importante per garantire il rifornimento di quelle
  sostanze organiche ed inorganiche asportate in seguito ai tagli ed allo sviluppo della vegetazione.
  Tuttavia è fondamentale la conoscenza delle effettive necessità del prato, sapere quali elementi
  sono realmente in carenza nel substrato, per evitare l’apporto di sostanze già presenti causando
  dei surplus dannosi sia per il prato, sia per l’ambiente.
       Durante l’epoca di manutenzione delle aree verdi dovranno essere effettuati delle analisi del
  terreno per evidenziare i macroelementi e i microelementi effettivamente mancanti, calcolando
  il dosaggio effettivamente necessario per la tipologia del prato in manutenzione. Anche la
  distribuzione del concime seguirà la logica precedentemente descritta per i tagli, ossia verrà
  organizzato secondo la reale necessità del prato, la zona considerata e soprattutto in base al ciclo
  di sviluppo in cui si trova la pianta.
       Per citare un esempio, se un prato è in dormienza stagionale non è necessario fornire
  concimi azotati di pronto effetto poiché la pianta non li assorbe, ed inoltre vengono velocemente
  dilavati dalle piogge finendo per inquinare la falda freatica sottostante. Conoscendo i tempi di
  dissolvimento dei concimi ed i tempi di assimilazione delle piante dovranno essere interventi in
  modo da sincronizzare questi due momenti ed avere concime realmente disponibile
  nell’assorbimento nel momento in cui la pianta è recettiva ed in fase di sviluppo.

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In linea generale si può definire un programma di intervento di massima: verrà fornito
  concime a lenta cessione a base di fosforo e potassio nei periodi invernali, così i granuli del
  prodotto avranno il tempo di disgregarsi e rendersi disponibili in primavera alla ripresa
  vegetativa; si distribuirà azoto, concime preposto allo sviluppo della nuova vegetazione, in forma
  liquida o in granuli a scioglimento rapido nel periodo primaverile di maggiore crescita, fino a
  raggiungere il livello ottimale di fabbisogno.
       Di estrema importanza risulta essere la metodologia di distribuzione del concime, è
  necessario effettuare una copertura uniforma del prato senza creare zone di accumulo o di
  carenza, ed evitare i fenomeni di deriva del prodotto. Saranno valutate positivamente le soluzioni
  che prevedono l’utilizzo di spandiconcime per le formulazioni granulari e pompe per i formulati
  liquidi, capaci di operare in condizioni di alta efficienza.
        La concimazione degli alberi, arbusti e erbacee ornamentali, siano esse perenni che
  stagionali, presenti nelle strutture, seguirà la stessa logica precedentemente descritta, concimare
  secondo necessità ed effettiva richiesta da parte della pianta.
1.4. CONTROLLO MALATTIE ED IGIENE AMBIENTALE
       Durante le normali operazioni di manutenzione dovranno essere effettuati i controlli sulla
  presenza di eventuali fitopatie su tutte le tipologie di piante interessate all’appalto. Qualora si
  riscontrasse l’agente patogeno, verrà tempestivamente informata la Direzione Logistica e Servizi
  – Servizi Economali dell’Ospedale, sulla natura del patogeno e gli eventuali metodi di lotta, sia
  essa chimica, meccanica o biologica. Dovrà essere pertanto particolare attenzione alla lotta
  contro le fitopatie dei pini (Processionaria Taumatyocampa pityocampa) obbligatoria per legge.
1.5. MANUTENZIONE IMPIANTO DI IRRIGAZIONE
      L’irrigazione concorre in modo sinergico con le altre forme di manutenzione del tappeto
  erboso, le caratteristiche del nostro clima caldo arido rendono la pratica irrigua una delle
  fondamentali necessità per la crescita della vegetazione.
       Il ruolo dell’acqua è, come detto anche in precedenza, indispensabile per la regolazione dei
  ritmi di crescita e la funzionalità di tutti i cicli biologici della pianta, inoltre è il mezzo attraverso
  il quale vengono trasportate le sostanze nutritive dal suolo all’interno delle cellule vegetali, il
  modo per sciogliere i concimi in formulati granulari, il mezzo attraverso il quale è possibile
  regolare la temperatura e le caratteristiche meccaniche di tenuta sia del prato che del suolo.

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Non bisogna poi dimenticare l’importanza che ha l’acqua nella regolazione dei sistemi
 biologici esterni alla pianta, soprattutto, sulla micro flora e micro fauna che vive nei primi strati
 di terreno, preposta alla regolazione dei flussi energetici e di quelli nutritivi, operando
 direttamente nella disgregazione e riproduzione della sostanza coopera nel mantenimento e
 miglioramento della struttura chimico-fisica del terreno. La distribuzione dell’acqua deve
 avvenire secondo le necessità delle specie
 prevalenti nel tappeto erboso.           Infatti
 osservando la curva di accrescimento delle
 microterme si riscontra un calo di sviluppo
 nel periodo estivo, somministrando acqua
 nel momento del calo di sviluppo (luglio-
 settembre), si riesce a ridurre il calo di
 accrescimento mitigando gli effetti climatici
 senza incorrere in diradamenti o
 ingiallimenti del prato, soprattutto quando
 queste vivono in consociazione con le
 macroterme che, proprio in quel periodo
 presentano il massimo dello sviluppo.
                                                                   Scala per l’accrescimento delle Microterme e
                                                                            delle Macroterme
      La curva delle marcoterme può essere
 innalzata con anticipazioni irrigue e con
 concimazioni nei primi mesi invernali.

1.5.1.   Impianti di irrigazione e distribuzione idrica
      Quanto precedentemente detto costituisce la base per la manutenzione e la progettazione
 degli impianti di irrigazione. La conoscenza delle prestazioni tecniche fornite dagli irrigatori,
 dalle tubazioni, dalle valvole e dalle pompe risultano fondamentali per mantenere in efficienza
 l’impianto senza nel contempo provocare sprechi di acqua e di energia elettrica e nel contempo
 non ledere le strutture che costituiscono la meccanica dell’impianto (irrigatori, pressostato,
 autoclave, ecc).
       Occorre considerare la qualità dell’acqua di irrigazione per prevenire le reazioni che
 possono rovinare il prato. La conoscenza degli effetti delle varie sostanze disciolte nell’acqua,
 sul prato e sull’impianto è fondamentale per capire se la fonte idrica di emungimento è
 utilizzabile. Così lo studio della portata a disposizione consente di programmare i tempi ed i
 settori irrigui per non rischiare di incorrere in gravi mancanze.
      Si richiede di formulare una proposta di progettazione dell’impianto di irrigazione sia delle
 zone a verde che delle aree più piccole considerando la distribuzione dell’acqua e tenendo in
 considerazione la presenza delle autovetture, dipendenti utenti dei dipendenti nel momento
 dell’innaffiamento. Si ritiene ottimale, nello specifico, effettuare l’irrigazione notturna o in
 prima mattinata. Questo permette di ottimizzare la risposta idrica durante la piena estate,
 limitando l’evapotraspirazione, inoltre evita che l’acqua vada a bagnare le autovetture lasciando
 su di esse i depositi di calcare rovinandone l’estetica e comunque causando un disagio ai
 proprietari.
      Per ciò che riguarda l’irrigazione delle piante poste nei vasi e nelle fioriere, si dovrà
 effettuare la distribuzione secondo la necessità stagionale, maggiore in primavera estate e minore
 in inverno, evitando che le esigenze raggiungano il punto di appassimento compromettendone
 l’estetica. L’acqua dovrà essere distribuita prestando particolare attenzione alla percolazione

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della stessa, evitando di creare disagi con la fuoriuscita dai vasi e dai sottovasi specialmente
all’interno delle strutture.
     Gli alberi e gli arbusti presenti nelle aree verdi verranno innaffiate contestualmente al prato,
per quegli esemplari situati in zone prative verrà organizzata una distribuzione a parte. Come
precedentemente detto per il tappeto erboso, l’intensità e la frequenza dell’irrigazione dovrà
tenere in considerazione la necessità di ogni singola specie, sia essa arborea, erbacea oppure
arbustiva, e soprattutto le condizioni climatiche (pioggia, temperatura, vento, ecc).

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2.     Piantumazione ed installazione nuovi impianti
          In questa sezione sono presenti le descrizioni degli interventi inerenti all’installazione di
     nuova impiantistica e aggiunta di nuove piante all’interno dei siti materia della gara d’appalto.
     Tutti gli interventi posti in questa sezione sono da intendersi opzionali e potranno essere
     commissionati dall’Istituto qualora ritenuti necessari.
 2.1. ALBERATURE E ARBUSTI
          La fornitura e la messa a dimora delle nuove piantumazioni sia di specie arboree che
     arbustive, comprenderà la messa in opera di piante certificate provenienti da vivai nazionali, di
     preferenza locale, dotate di cartellino di identificazione della specie e delle caratteristiche
     commerciali, prive di qualsiasi patologia di qualunque origine (batterica, fungina, da insetti, da
     virosi e fitoplasmi), comunque sempre nel rispetto della normativa nazionale.
          Prima della messa a dimora le piante dovranno essere ispezionate congiuntamente con la
     Ditta e l’Ospedale. Tutte le piante avranno caratteristiche di prima qualità dotate di
     conformazione ottimale della parte aerea e dell’apparato radicale ben equilibrata, saranno
     effettuate le potature, se necessarie, di trapianto per l’eliminazione di parti rotte o sofferenti.
     Ogni pianta sarà dotata, dopo il posizionamento, di tazza di convoglio delle acque sul terreno, di
     palo tutore in legno, di sistema di legatura al palo tutore con l’utilizzo di materiale e/o tecniche
     che impediscono il ferimento o il danneggiamento del fusto, all’atto della messa a dimora
     saranno fornite adeguate quantità d’acqua, per singola pianta (20 litri circa) e concimazione di
     fondo.
          Prima di procedere alla realizzazione dello scavo atto alla sistemazione della pianta
     occorrerà estirpare le erbe infestanti avvalendosi di idonea attrezzatura. Lo scavo dovrà essere
     effettuato adoperando un adeguato dimensionamento rispetto alla zolla dell’essenza, in
     particolare risulta buona prassi utilizzare una dimensione doppia di quella della zolla. Se la terra
     della zolla risulta essere troppo compatta, allora occorrerà forare le pareti con attrezzo idoneo
     prima della messa a dimora. L’operazione avrà termine con l’aggiunta alla base di terriccio
     vegetale e il riempimento dello scavo con la stessa terra sottratta in precedenza, se è possibile
     quella di colore più scuro. Ultimate le operazioni si procederà a compattare e annaffiare il
     terreno.
          Tutte le piante saranno garantite fino al completo attecchimento, per gli alberi i primi tre
     anni dall’impianto, con sostituzione degli individui eventualmente morti a causa dello stress da
     trapianto. Si effettuerà la verifica periodica delle condizioni dei tutori e delle legature per
     garantire sempre la totale tenuta del sistema di trapianto.
 2.2. AIUOLE
          La realizzazione delle aiuole presenta una procedura simile a quella per le alberature e gli
     arbusti, in particolare anche in questo caso prima di procedere alla realizzazione dello scavo si
     procederà ad estirpare le erbe infestanti. Lo scavo dovrà avere una profondità di 30-40 cm e
     durante la sua realizzazione dovranno essere rimossi eventuali sassi e materiale di risulta ogni
     volta che si presentano. A questo punto dovrà essere miscelata la terra rimossa con del terriccio
     organico, quindi si procederà alla messa a dimora della zolla dell’essenza e si concluderà con il
     riempimento dello scavo con il terriccio preparato, infine compattandolo e annaffiandolo.
 2.3. VASI
          Per l’installazione dei vasi verranno mantenute tutte le accortezze descritte per la
     piantumazione di alberature e arbusti in generale.
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La procedura di installazione di piante in vaso è in realtà estremamente semplice e prevede
  l’inserimento di argilla espansa sul fondo del vaso per un’altezza di 4-5 cm e successivamente
  l’aggiunta di terriccio fino ad arrivare a 3-4 cm dal bordo del vaso. Terminata la fase di
  preparazione con un’apposita paletta si procederà alla realizzazione di una buca nel vaso dove
  andrà ad essere sistemata la pianta destinata. Con la stessa terra sottratta per la realizzazione
  dell’alloggiamento della pianta si procederà a coprire la zolla e a compattare il terriccio.
2.4. IMPIANTI DI IRRIGAZIONE
       La procedura di installazione di un nuovo impianto di irrigazione o di una sua parte è una
  procedura complessa che deve tenere in considerazione lo studio metrico e ambientale del terreno
  che occorre irrigare. Proprio perché l’operazione
       L’operazione preliminare per quanto concerne la pianificazione dell’impianto prevede il
  rilevamento della quantità d’acqua disponibile nell’area, in cui il dato di principale interesse è
  rappresentato dai litri/minuto che è possibile sfruttare per adempiere all’irrigazione. Il terreno da
  irrigare deve essere suddiviso in aree di irrigazione, ognuna delle quali servita da un singolo
  irrigatore o un gruppo di questi.
       Ogni irrigatore, a seconda della situazione che si viene a presentare, può agire con un area
  d’effetto che va a delineare una sezione circolare con un angolo che va da pochi gradi fino a 360
  gradi di ampiezza.
        Una volta deciso il posizionamento degli irrigatori, la fase di progettazione prosegue
  assegnando gli irrigatori a diversi insiemi che andremo a chiamare settori d’irrigazione. La
  suddivisione in settori degli irrigatori è necessaria qualora la quantità d’acqua a disposizione non
  risulti sufficiente al fabbisogno della totalità degli irrigatori, e quindi risulti necessario azionare
  gli irrigatori in maniera alternata.
        La definizione della posizione degli irrigatori con il loro angolo di azione e la loro
  suddivisione in settori termina la fase di progettazione dell’impianto d’irrigazione.
  Successivamente si passa alla realizzazione dell’impianto che prevede la realizzazione di uno
  scavo con mezzi meccanici e manuali, con partenza dalla fonte idrica e con una profondità di cm
  40 e una larghezza di cm 30. All’interno dello scavo realizzato vengono stese tubature in
  polietilene di dimensione dipendente dalle caratteristiche dell’impianto e dalla portata d’acqua a
  disposizione. Materiali e raccorderia verranno utilizzati per effettuare le deviazioni e realizzare
  l’intera ramificazione dell’impianto stesso. A questo punto si termina l’installazione
  posizionando, per ogni settore d’irrigazione, un elettrovalvola con alimentazione da 24 V sulla
  tubatura, che provvede al reale azionamento del settore. Tale elettrovalvola viene protetta con
  un apposito pozzetto in polietilene, completo di coperchio ispezionabile, e viene infine collegata
  ad una centralina elettronica con orologio a 24 V che si occupi di pianificare l’avvio
  dell’irrigazione.
        A questo punto dovranno essere effettuati i lavori di copertura dello scavo, che prevedono
  il livellamento del terreno nella zona di intervento e la stesura di terriccio vegetale (1-2 cm) e la
  successiva semina per ricostituire l’integrità del prato.

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Sedi ed interventi richiesti
 Si descrive l’elenco degli interventi che sono stati identificati per ognuna delle sedi oggetto della
 gara d’appalto. Gli interventi sono suddivisi per sedi e, a loro volta, per area. La Ditta dovrà
 quotare, come riportato nell’Art. 16 – Compilazione dell’offerta, un canone mensile
 omnicomprensivo al netto di I.V.A., riferito agli interventi di manutenzione ordinaria.

                                      3.1. San Paolo fuori le mura
Manutenzione ordinaria
   Controllo malattie delle essenze vegetali
   Concimazione del prato una volta l’anno
   Carotatura del prato una volta l’anno
  a) Entrata principale
   Innaffiamento, concimazione e potatura piante in vaso ivi esistenti con eventuale sostituzione al
     bisogno (circa mq 968)
   Taglio erba prati esistenti
   Potatura siepi ivi presenti
   Potatura conifere ad alto fusto
   Controllo e ripristino dell’impianto di irrigazione
   Innaffiamento, concimazione manutenzione ed eventuale sostituzione al bisogno delle piante
     presenti all’interno della struttura

                                             3.2. Via Baldelli
   a) Entrata principale e uffici vari
    Manutenzione piante da interno ove presenti

                                            3.3. Sant’Onofrio
Manutenzione ordinaria
   Controllo malattie delle essenze vegetali
   Concimazione del prato una volta l’anno
   Carotatura del prato una volta l’anno
 a) Villino Sion
      Potatura siepi, arbusti e piante ad alto fusto ivi presenti (mantenimento degli alberi esistenti ad
       altezza secondo norme comunali), ed eventuale sostituzione di piante al bisogno
      Potatura piante da frutta e Vite
      Taglio erba (circa 110 mq)
      Controllo e manutenzione dell’impianto d'irrigazione
      Taglio arbusti ed erba scarpata (circa 3870 mq)

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 Fornitura piante stagionali nelle aiuole ed eventuale sostituzione al bisogno
  Raccolta foglie cadute
b) Ingresso Gianicolo - DEA
      Manutenzione vasi in resina esistenti e sostituzione fioritura stagionale
      Potatura, concimazione, controllo ed innaffiamento aiuola con la Madonnina eventuale
       sostituzione di piante al bisogno
c) Viale Casse Gianicolo
  Manutenzione vasi in resina esistenti e sostituzione fioritura stagionale
d) Ingresso IV° padiglione Salviati
      Potatura, controllo, concimazione ed innaffiamento delle piante nelle 2 aiuole eventuale
       sostituzione di piante al bisogno
e) Ingresso padiglione S. Onofrio
      Potatura, concimazione, controllo ed innaffiamento dei vasi presenti nelle scale d’ingresso e
       all’interno del padiglione compreso corridoio cappella con eventuale sostituzione di piante al
       bisogno
f) Esterno Pio XII Ingresso
   Potatura, concimazione, controllo ed innaffiamento vasi in resina ivi presenti con eventuale
    sostituzione di piante al bisogno
g) Esterno Logopedia-Audologia
   Potatura, concimazione, controllo ed innaffiamento vasi in cemento ivi presenti con eventuale
    sostituzione di piante al bisogno
h) Esterno Ludoteca
   Potatura, concimazione, controllo ed innaffiamento vasi in cemento eventuale sostituzione di
    piante al bisogno
      Concimazione, controllo, innaffiatura e sostituzione periodica con fioriture stagionali di 1 fioriera
       in travertino eventuale sostituzione di piante al bisogno
i) Esterno casa suore Container
      Potatura, concimazione, controllo e innaffiamento dei vasi eventuale sostituzione di piante al
       bisogno
j) Parco giochi bambini
      Concimazione, controllo, innaffiatura e sostituzione periodica delle cassette e vasi in resina
       presenti con fioriture stagionali eventuale sostituzione di piante al bisogno
k)    Fontana pesci
      Potatura, concimazione, controllo ed innaffiamento dei vasi presenti
l)    Terrazza del presidente
      Potatura, concimazione, controllo ed innaffiamento delle siepi di Alloro in vaso
m)    Esterno farmacia TPM
       Potatura, concimazione, controllo ed innaffiamento del vaso e dell’aiuola
n)    Accoglienza internazionale

                                                                                               14/18
   Potatura, concimazione, controllo ed innaffiamento dei vasi in coccio con eventuale sostituzione
        di piante al bisogno
  o) Esterno castello giochi - viale
     Potatura, concimazione, controllo ed innaffiamento di 18 vasi in cemento con arbusti di Juniperus,
      Trachelospernum, Polygala e 2 ciotole con Polygala eventuale sostituzione di piante al bisogno
  p) Esterno Giovanni Paolo II
     Potatura, concimazione, controllo ed innaffiamento dei vasi con Felci, ecc eventuale sostituzione
      di piante al bisogno
  q) Esterno dialisi
     Potatura, concimazione, controllo ed innaffiamento 2 aiuole eventuale sostituzione di piante al
      bisogno
  r) Terrazzo medicina dello sport
     Potatura, concimazione, controllo vasi in cemento bianco con eventuale sostituzione di piante al
      bisogno, manutenzione impianto a goccia esistente.
  s) Cortile interno farmacia
     Potatura, concimazione, controllo ed innaffiamento aiuola con piante grasse e vite eventuale
      sostituzione di piante al bisogno
  t) Camera mortuaria
     Potatura arbusti
     Concimazione, controllo ed innaffiamento dei vasi presenti eventuale sostituzione di piante al
      bisogno
  u) Zona esterna Ford
     Potatura, concimazione, controllo ed innaffiamento piante in vaso ed eventuale sostituzione di
      piante al bisogno
  v) Aree Ingressi Padiglioni OPBG
     Concimazione, controllo ed innaffiamento dei vasi presenti eventuale sostituzione di piante al
      bisogno
  w) Terrazzi sede (circa 7)
     Diserbo e pulizia generale da erbe infestanti

                                             3.4. Palidoro
Manutenzione ordinaria
   Controllo malattie delle essenze vegetali
   Concimazione del prato una volta l’anno
   Carotatura del prato una volta l’anno

   a) Ingresso principale rotonda
    Taglio dell’erba e mantenimento (circa 1040 mq)
    Potatura siepi ivi presenti con eventuale sostituzione di piante al bisogno (circa 132 ml)

                                                                                             15/18
    Mantenimento ed eventuale correzione dell’impianto d’irrigazione ove esistente
    Manutenzione parcheggio free
b)   Casette e camera mortuaria
    Taglio erba area verde
    Taglio dell’erba eseguita con trattore e trincia (circa 10.000 mq)
    Taglio siepi ivi esistenti con eventuale sostituzione di piante al bisogno (circa 340 ml)
    Sistemazione vasi con arbusti fioriti ed innaffiamento con eventuale sostituzione di piante al
     bisogno
c)   Zona casse
    Pulizia, manutenzione, taglio erba potatura Magnolia, Ulivo, siepi
d)   Viale ingresso
    Potatura siepi ivi esistenti con eventuale sostituzione di piante al bisogno (circa 576 ml)
    Controllo e manutenzione dell’impianto d'irrigazione a goccia esistente
    Potatura generale piante ad alto fusto
    Taglio erba scarpata al confine con Consalvi e potatura siepi ivi esistenti sino ingresso casa
     Ronald
    Manutenzione Palma Camarops sita al Parcheggio multipiano
    Manutenzione oleandri a terra e in vaso con concimazione ed eventuale sostituzione al bisogno
e)   Zona verde ingresso principale ospedale
    Manutenzione area verde con taglio erba, potatura siepi, ulivi etc., sostituzione piante stagionali
     in vaso/aiuola presenti all’interno e all’esterno dell’ingresso ospedale
f)   Area parcheggio Diabetario e Zona verde palazzina uffici
    Potatura arbusti ed alberi alto fusto ivi presenti, potatura siepi (circa 77 ml), eliminazione erbe
     infestanti, taglio erba.
g)   Zona verde lato mare alle spalle della cucina
    Taglio erba (circa 1860 mq)
    Controllo e manutenzione dell’impianto d'irrigazione
h)   Zona verde interno padiglione Diabetario
    Taglio erba (circa 2020 mq)
    Controllo e manutenzione dell’impianto d'irrigazione
    Potatura arbusti e piante ivi presenti
i)   Zona verde cardiologia lato stanze
    Potatura siepi ivi esistenti con eventuale sostituzione di piante al bisogno
    Taglio erba
    Potatura piante ad alto fusto
    Sistemazione a verde di 6 fioriere in tufo
j)   Zona verde ingresso terzo padiglione
    Potatura siepi ivi esistenti con eventuale sostituzione di piante al bisogno (circa 25 ml)
    Taglio erba (circa 2600 mq)
    Controllo e manutenzione dell’impianto d'irrigazione
    Potatura arbusti e piante ad alto fusto
k)   Zona verde cardiologia emodinamica
    Potatura siepi ivi esistenti con eventuale sostituzione di piante al bisogno (circa 156 ml)
                                                                                            16/18
    Taglio erba (circa 2030 mq)
     Controllo e manutenzione dell’impianto d'irrigazione
     Potatura alberi alto fusto ivi presenti
 l)   Zona verde terzo padiglione interno
     Potatura siepi e arbusti ivi presenti con eventuale sostituzione di piante al bisogno (circa 208 ml)
     Taglio erba (circa 2960 ml)
     Potatura alberi alto fusto ivi presenti
     Controllo e manutenzione dell’impianto d'irrigazione
     Diserbo delle erbe infestanti
 m)   Zona verde esterno camere operatorie, ortopedia e radiologia
     Taglio erba (circa 1980 mq)
 n)   Zona verde terzo padiglione ex diabetario
     Potatura alberi ad alto fusto
     Taglio erba (circa 3010 mq)
     Controllo e manutenzione dell’impianto d'irrigazione
 o)   Zona verde palestra terzo padiglione
     Taglio erba (circa 2720 mq)
     Controllo e manutenzione dell’impianto d'irrigazione
 p)   Zona verde lato mare
     Potatura siepi e arbusti ivi presenti con eventuale sostituzione di piante al bisogno (circa 78 ml)
     Taglio erba (circa 2910 mq)
     Controllo e manutenzione dell’impianto d'irrigazione
 q)   Parcheggio terzo padiglione
     Eliminazione delle erbe infestanti area perimetrale esterna
     Potatura alberi ad alto fusto
 r)   Zona arida lato mare
     Taglio erba eseguito con trattore e trincia ogni volta che l'erba supera 20/30 cm mq 23480
 s)   Zona Depuratore confine Casa Ronald
     Manutenzione periodica sfalcio canne per prevenzione incendi (ampiezza mt 4 circa)

                                           3.5. Casa Roland
                                       Manutenzione ordinaria
     Controllo malattie delle essenze vegetali
     Concimazione del prato una volta l’anno
     Carotatura del prato una volta l’anno
a)   Viale di ingresso
     Raccolta delle foglie cadute dalle piante di Pioppo
b)   Giardini e verde interno
     Taglio erba (circa 3880 mq)
                                                                                               17/18
   Potatura siepi ivi presenti eventuale sostituzione di piante al bisogno (circa 645 ml)
      Controllo e manutenzione dell’impianto d'irrigazione
      Manutenzione vasi in cemento lato chiesa eseguito con eventuale sostituzione di piante al bisogno
      Manutenzione aiuola fronte chiesa
      Potatura arbusti e piante ad alto fusto
      Manutenzione di vasi all’ingresso dell’edificio lato mare con essenze fiorite ed eventuale
       sostituzione di piante al bisogno
      Controllo dei giochi per bambini e loro ripristino in caso di rottura

                                          3.6. Santa Marinella
Manutenzione ordinaria
    Controllo malattie delle essenze vegetali
    Concimazione del prato una volta l’anno
    Carotatura del prato una volta l’anno
 a) Zona verde lato Aurelia
    Potatura siepi, arbusti e piante ad alto fusto con eventuale sostituzione di piante al bisogno
    Taglio erba (circa 336 mq)
    Manutenzione piante presenti alla scala di ingresso della direzione
 b) Lato parcheggio mensa
    Controllo e manutenzione dell’impianto d'irrigazione
    Potatura piante ad alto fusto ed arbusti ivi presenti
    Taglio erba (circa 141 mq)
    Manutenzione vasi “zona cassonetti
 c) Zona verde lungomare Guglielmo Marconi
    Taglio erba (circa 248 mq)
    Potatura piante ad alto fusto
 d) Parcheggio chiesa
    Potatura piante ad alto fusto
    Manutenzione vasi esistenti
    Irrigazione manuale e taglio dell’erba della piccola zona verde (circa 178 mq)
 e) Area padiglione servizi centrale
    Potatura n. 6 Pinus Pinea
    Pulitura ghiaia e area parco giochi dalla caduta degli aghi di pino
    Eliminazione erbe infestanti area parco giochi
    Sistemazione delle ciotole sotto i Pinus Pinea con fioritura stagionale
 f) Giardino lato mare
    Taglio erba (circa 2478 mq)
    Controllo e manutenzione dell’impianto d'irrigazione
    Potatura siepi ivi esistenti con eventuale sostituzione di piante al bisogno (circa 60 ml)
                                                                                                18/18
 Nella parte rimanente di circa 2000-2500 mq il taglio verrà effettuato con trattore e trincia
  Potatura n. 5 cespugli pitosforo eventuale sostituzione di piante al bisogno
g) Giardino tra V.le Guglielmo Marconi e il Poliambulatorio
  Potatura n. 1 Araucaria
  Ripristino del ciglio con sassi nelle parti mancanti
  Aggiunta di breccia nelle zone mancanti
  Taglio erba (circa 65 mq)

                                                                                            19/18
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