Allegato A - Prestazioni ed interventi 1/18
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Particolari tipi di intervento In questa sezione sono descritte tutte le tipologie di intervento, con l’obiettivo di spiegare per ognuna il dettaglio tecnico e le modalità di intervento. Questa sezione deve essere intesa come una guida di riferimento alla comprensione delle attività di manutenzione che saranno poi elencate nella successiva sezione relativa agli interventi nei siti che rappresentano materia dell’indagine di mercato 1.1. POTATURE La potatura è un’operazione di controllo e manutenzione delle alberature che accompagna l’uomo fin dall’antichità, ha sempre rappresentato una importante tecnica capace di integrare le esigenze colturali dell’uomo e quelle fisiologiche della pianta. La conoscenza approfondita della fisiologia delle piante e l’unico sistema capace di garantire una corretta manutenzione ed un adeguato allevamento delle varie essenze, siano esse arboree, arbustive, o erbacee, senza produrre danni o squilibri capaci di compromettere la vitalità, la stabilità oppure la produzione di fiori o frutti delle varie specie botaniche. E’ pertanto richiesta la conoscenza specifica degli interventi in base alle caratteristiche delle essenze, rispettando le peculiarità strutturali e l’habitus delle piante su cui interveniamo, in considerazione del loro ciclo biologico, fisiologico e fenologico, così da non compromettere lo sviluppo o la riproduzione delle stesse. 1.1.1. Alberature La potatura degli alberi è un’operazione molto importante e rappresenta il principale intervento per la cura, il mantenimento, il dimensionamento ed anche la preservazione dell’architettura della chioma, quindi risulta fondamentale per la qualità estetica e paesaggistica che offre, sia per un singolo albero come per un alberatura composta da più individui o per gruppi di questi. Difatti è attraverso la potatura che possiamo influenzare lo sviluppo dei rami in modo che essi crescano nel rispetto della forma più o meno naturale, senza arrecare danno alle strutture, ai veicoli in generale o ai pedoni. Attraverso la potatura e l’utilizzo di idonee attrezzature e materiali, si possono limitare i danni arrecati alla chioma dagli eventi meteorici eccessivi, dagli attacchi parassitari, dalle condizioni di urgenza che si possono verificare. In particolare si sottolinea l’importanza di effettuare potature nel periodo dell’anno appropriato, che per la maggior parte delle specie arboree coincide on il periodo di riposo vegetativo, durante i mesi invernali, potatura secca, o nel pieno della stagione estiva della anche potatura verde. Le potature dovranno essere effettuate da operai specializzati, coadiuvati da operai qualificati che si occuperanno della de pezzatura del materiale su camion ed il trasporto dello stesso in discarica autorizzata. Durante le operazioni dovranno essere osservate le normative inerenti la sicurezza dei lavoratori e dei cantieri, adoperando tutti i dispositivi di protezione individuale e collettiva come: guanti e tute anti-taglio, maschere per la protezione delle vie- respiratorie, occhiali o maschere per la protezione degli occhi, cuffie per l’impianto acustico, caschi per prevenire le ferite da caduta rami o pigne dall’alto. Il taglio dovrà essere eseguito utilizzando motoseghe a norma di legge dotate di catene ben affilate al fine di eseguire un taglio netto che rilasci una superficie liscia e senza slabbrature così da agevolare i processi di cicatrizzazione e di chiusura della ferita di potatura, rispettando il collare posto alla base del fusto (costolatura anulare), poiché preposto già dalla fisiologia dell’albero alla produzione di cellule giovanili con sviluppo più rapido capaci di chiudere il taglio in tempi brevi. 2/18
Per le latifoglie dovranno essere applicati mastici cicatrizzali, contenenti prodotti anticrittogamici, sui tagli di dimensione superiore ai 5 cm di diametro al fine di prevenire lo sviluppo di funghi patogeni. L’esecuzione dell’intervento dovrà avvenire utilizzando cestelli elevatori montati su autocarro con gru manovrabile meccanicamente, capaci di portare il potatore fin sotto il ramo in modo da lavorare in condizioni di sicurezza e comodità. Nella fase di taglio si dovrà procedere secondo le normali procedure della corretta pratica vivaistica, tagliando il ramo partendo dalla punta esterna e procedendo all’interno verso l’inserzione del fusto, sezionando il ramo in piccoli toppi in modo tale da evitare pericolose “scosciature” sul fusto che provocherebbero grosse ferite che comprometterebbero irrimediabilmente la salute e l’estetica dell’albero. Tale modalità di intervento permette inoltre di rendere agevole le manovre e le movimentazioni dei toppi realizzati che finiscono in terra, alleggerendone il peso ed evitando pericolosi spostamenti e cadute dei rami stessi. L’accrescimento dei rami nella chioma è governato da una gerarchia degli apici vegetativi, secondo la quale, in linea di massima, il germoglio terminale limita lo sviluppo di quelli sottostanti attraverso una regolazione dei flussi ormonali. Nel rispetto di tale principio biochimico, si procederà con la tecnica del “taglio di ritorno”, ossia tagliando fino all’inserzione con un ramo di ordine inferiore, in modo da non sconvolgere gli equilibri ormonali preposti alla gerarchia di accrescimento e sostituendo la parte tagliata con un germoglio oppure un ramo già pronti a crescere. Con questa tecnica ogni ramo tagliato è agevolmente sostituito da uno di ordine inferiore suo sottoposto, che assume da quel momento il ruolo di ramo principale, senza generare ristoppi di vegetazione eccessiva. Le scelte tecniche di potatura dovranno essere dettate dalle caratteristiche dell’albero e dalle esigenze dell’Ospedale. Potatura di mantenimento Si tratta dell’intervento più frequentemente realizzato sulle alberature. Può inoltre differenziarsi in base all’intensità del taglio in: potatura di diradamento, speronatura, spuntatura, a tutta cima. Il diradamento interesserà gli individui da tempo non potati, consisterà nella eliminazione dei rami soprannumerari riducendo il volume della chioma e favorendo l’ingresso della luce all’interno della massa fogliare, comunque e sempre nel rispetto delle caratteristiche peculiari dell’albero. Si effettuerà l’eliminazione delle branche secondarie e di ordine inferiore, preservando la struttura portante già impartita negli anni precedenti. I tagli riguarderanno anche i rami di diametro non eccessivo che fuoriescono dalla forma della chioma, salvo casi particolari e fatte salve le indicazione dell’ente. La spuntatura riguarda individui con chioma già ben formata, consiste nell’eliminazione delle parti apicali dei rami per contenere lo sviluppo complessivo dell’albero. La speronatura è un intervento che segue la logica del precedente, ma risulta di intensità maggiore, si tagliano rami fino all’inserzione con quelli di ordine superiore dando un generale alleggerimento alla chioma ma con un’intensità minore di quella del diradamento. 3/18
La potatura con la tecnica “a tutta cima” rappresenta sempre un metodo di contenimento molto leggero della chioma, portando i rami nel rispetto della dominanza apicale e tagliando fino ai getti di primo ordine inferiore. Potatura di rimonda Si tratta dell’eliminazione dei rami secchi, malati, compromessi da eventi meteorici avversi, spezzati, pendenti, sottomessi, pericolanti. Si annoverano in questa categoria anche le ripuliture e le spollonature, consistenti nella eliminazione dei ricacci annuali, polloni o succhioni che si sviluppano alla base del fusto o da grosse radici che impediscono la fruizione dei marciapiedi, dei parcheggi, oppure il passaggio dei veicoli o delle persone. Potatura di contenimento Si tratta di una tecnica che consiste nella eliminazione dei rami laterali o verticali che intralciano la circolazione, le attività produttive e i fabbricati. Si esplica con le stesse tecniche precedentemente descritte in relazione alle esigenze e alla dimensione della pianta. Potatura straordinaria Si tratta di quegli interventi che rivestono un carattere saltuario oppure occasionale, come le potature di ringiovanimento atte a far riprendere vigore ad individui senescenti. Oppure si possono menzionare i tagli di risanamento effettuati in seguito ai danni arrecati o in corso per attacchi parassitari. Prima di ogni intervento verrà effettuato lo studio e l’osservazione dello stato dei luoghi, dello stato della pianta sotto tutti gli aspetti, interpellando la Direzione Logistica e Servizi – Servizi Economali, prima di ogni intervento ritenuto straordinario oppure eccessivamente intenso. Durante le fasi di potatura in ambienti frequentati dai dipendenti o dagli utenti e nei luoghi interessati dal traffico veicolare o pedonale, verrà posta particolare attenzione alla sicurezza in generale, destinando almeno un operaio, eccedente la squadra di manutentori al controllo delle operazioni di taglio e alla viabilità. In caso di infezioni fungine o batteriche si effettuerà la disinfezione delle attrezzature preposte al taglio ogni volta che si cambia soggetto attraverso l’utilizzo di sali quaternari di ammonio, salvo i casi più restrittivi previsti per le forme di lotta obbligatoria per particolari fitopatie (in particolare il cancro del platano, la grafiosi dell’olmo, il cancro del cipresso e delle cupressacee). Le ferite di potatura in ogni caso verranno disinfettate con gli anticrittogamici previsti dalla normativa, per i tagli dei rami di grossa dimensione verranno applicati, in aggiunta ai trattamenti dei mastici di protezione come precedentemente descritto. Per ciò che riguarda il trattamento di materiale di risulta e lo smaltimento, la nostra azienda è dotata di specifica certificazione per il trasporto del materiale vegetale anche per conto terzi. 1.1.2. Arbusti La potatura degli arbusti verrà effettuata in considerazione dei periodi di sviluppo degli stessi e delle loro funzionalità estetiche. Di notevole importanza è la conoscenza delle modalità e dei periodi di fioritura, poiché è in relazione a tali parametri che viene scelta l’epoca di intervento al fine di migliorare nella qualità e nella quantità l’emissione delle fioriture. 4/18
Le specie che sviluppano una fioritura sui rami dell’anno precedente verranno potate solo dopo l’appassimento fiorale per non togliere le gemme al fiore; gli arbusti che formano i fiori sui rami di nuova formazione, cioè quelli prodotti durante la primavera, invece, verranno potati in inverno appena prima della emissione dei nuovi germogli, così da aumentare il numero delle fioriture ed il seguente effetto paesaggistico. Gli arbusti collocati nelle aree verdi verranno potati quasi esclusivamente in funzione della fioritura, poiché il loro sviluppo e i loro ingombri non creano disagi; le piante invece allevate a siepe verranno potate mantenendo la forma obbligata e favorendo nel contempo l’infoltimento e la stabilità della forma data. Anche per gli arbusti verranno effettuate le tecniche di potatura sopra descritte per le alberature, in particolare la tecnica del taglio di ritorno, che permette la razionale gestione e conformazione del volume vegetale. Le attrezzature utilizzate saranno sempre conformi alle normative vigenti, saranno dotate di organi di taglio ben affilati al fine di prevenire danni alle strutture legnose di base. In caso di infezioni fungine o batteriche si effettuerà la disinfezione degli attrezzi ogni volta che si cambia soggetto attraverso l’utilizzo di sali quaternari di ammonio. 1.1.3. Piante da Interno Per tutte le piante localizzate all’interno degli enti verranno effettuate potature seguendo le stesse modalità e accortezze descritte per le altre piante da esterno. 1.2. MANUTENZIONE DEI TAPPETI ERBOSI La costruzione, la cura e la manutenzione dei tappeti erbosi rappresenta una parte fondamentale della tecnica agronomica e vivaistica, il prato ornamentale riveste una importante funzione sotto l’aspetto paesaggistico e sociale. Il mantenimento di un tappeto erboso in condizioni ottimali richiede esperienza e professionalità nel settore. Il prato è in realtà un sistema molto complesso nel quale bisogna trovare l’equilibrio tra il suolo, la vegetazione e gli elementi chimico fisici che orbitano nel sistema, il tutto nel rispetto delle esigenze umane. L’elevata velocità di crescita deve essere bilanciata da un buon condizionamento aereo e idrico del suolo, il quale deve anche fornire gli elementi nutritivi che permettono la crescita ed il mantenimento delle piante. Si deve realizzare un flusso equilibrato di sostanza organica senza impoverire eccessivamente il terreno, questo flusso viene mantenuto sotto controllo tramite la regolazione della crescita (si rammenta che lo sviluppo di vegetazione rappresenta una sottrazione di nutrimento dal terreno), il dosaggio delle irrigazioni e gli indispensabili apporti dall’esterno di elementi nutritivi attraverso le periodiche lavorazioni. Come per qualsiasi specie vegetale, è indispensabile conoscere la biologia e le esigenze delle specie che compongono il popolamento vegetale del prato. Durante lo sviluppo è necessario regolare la temperatura del complesso prato- suolo, l’arieggiamento e l’umidità al fine di evitare l’insorgenza di fenomeni di asfissia e di sviluppo di patologie fungine che possono compromettere l’integrità del prato. 5/18
Le caratteristiche e lo stato delle aree a verde delle sedi oggetto dell’indagine di mercato, evidenziano la necessità di effettuare degli interventi di ristrutturazione dei prati e di salvaguardia di quelli attualmente in buone condizioni. In particolare, viste le caratteristiche climatiche, è di fondamentale importanza dosare bene le irrigazioni per prevenire e limitare gli elevati stress idrici e termici a cui i prati sono sottoposti nel periodo primaverile estivo. E’ parimenti necessario analizzare le singole aree verdi per intervenire nello specifico delle condizioni locali che possono variare notevolmente in base al tipo di utilizzo ed alla natura del terreno. 1.2.1. Il verticutting (controllo dell’asfissia e feltro) I tappeti erbosi tendono con il tempo a formare uno strato di tessuto chiamato feltro, costituito da residui colturali e parti vegetali che si accumulano creando uno spessore che ha la caratteristica di essere eccessivamente umido e morbido. Dopo poco tempo se non si opera in modo professionale il prato reagisce negativamente al feltro generando un apparato radicale superficiale. Il prato tende, in presenza di una forte azione antropica, a staccarsi in zolle e diradarsi, oppure a sviluppare fenomeni di asfissia che portano a morte il prato o allo sviluppo di infezioni fungine. E’ richiesto, per eliminare questo strato di feltro, di utilizzare il verticut, che consiste nell’incidere il feltro in senso verticale eliminando lo strato di residui accumulato che viene in seguito allontanato ripristinando agevolmente la struttura del prato. Il tappeto erboso viene in questo modo arieggiato con la risposta di una veloce ripresa dell’attività vegetativa. 1.2.2. La carotatura (controllo del costipamento) Si tratta di una tecnica utilizzata per migliorare gli scambi gassosi ed idrici del terreno nello strato interessato dall’apparato radicale del prato, viene utilizzato in tutti i casi di eccessiva compattazione del terreno. Consiste nell’utilizzo di un apposito macchinario che dotato di fustelle cave, durante il passaggio sul terreno le fustelle estraggono diverse carotine di terreno di dimensioni variabili in base al tipo di attrezzatura utilizzata (diametri da 5 a 20 mm, profondità di circa 8-15 cm). Successivamente al passaggio con la fustellatrice, o carotatrice, si effettua lo spargimento di terreno, generalmente sabbia o un misto di sabbia e torba che hanno proprietà di ammorbidire il terreno riempiendo i fori creati in precedenza. Con questo sistema il terreno viene decompattato e arieggiato con un processo di modifica della tessitura della struttura. 1.2.3. La forconatura e la chiodatura (controllo del costipamento) Hanno lo stesso scopo della carotatura, ma in questo caso non si asportano quantità rilevanti di terreno, si incide il “top-soil” (lo strato di terreno superficiale) procurando dei fori di arieggiamento, che possono poi essere riempiti con terreno di riporto come per la carota tura. Date le limitate dimensioni dei fori si può anche non intervenire con lo spargimento di nuovo terreno, il tutto dipende dal grado di costipamento del prato. 1.2.4. Taglio del tappeto erboso Si tratta dell’operazione più importante, insieme all’irrigazione, nella cura dei tappeti erbosi. Attraverso la tecnica e la tipologia dei tagli che si caratterizza la resistenza e la vitalità di un prato. 6/18
Il processo di taglio segue delle regole fondamentali adattate ad ogni specie vegetale che compone il prato. Dall’intensità e dalla frequenza dei tagli dipendono le proprietà meccaniche e di tenuta. Alcune specie non sopportano tagli eccessivi, altre invece tendono a diradarsi se tagliate troppo alte o poco frequentemente, ed ancora, i prati soggetti ad un maggior utilizzo necessitano di essere tagliati maggiormente, quelli relegati ai margini delle aree più frequentate possono essere tagliate meno frequentemente o ad altezze minori e cosi via. I tappeti erbosi, possono avere un altezza variabile da pochi millimetri a 100 mm, in base al loro utilizzo, ad esempio per campi da gioco si hanno altezze intorno a 5-20 mm mentre per prati ornamentali non calpestati possiamo avere altezze fino a 100 mm. Con la tipologia dei tagli, dosati nell’arco delle stagioni vegetative, si controlla anche la composizione botanica del prato e lo sviluppo delle erbe infestanti. Durante l’espletamento delle manutenzioni dovranno essere dosati gli interventi di taglio adattandoli ad ogni singola area verde, in relazione alle stagioni vegetative ed alle reali esigenze del luogo. Nei periodi di massima crescita del tappeto erboso, da marzo a settembre, si interverrà con una frequenza di 2-3 interventi settimanali, mentre nella stagione di minor crescita, ottobre febbraio, si interverrà con frequenza di 1-2 interventi settimanali, interrompendo le operazioni di taglio durante i periodi di crescita nulla e durante i periodi di gelo. Ovviamente la frequenza di taglio terrà conto delle condizioni meteorologiche e dell’intensità effettiva della crescita al fine di garantire un alto livello di prestazioni senza danneggiare il prato. Dunque è fondamentale agire secondo necessità e non con interventi “a calendario”, ossia tagliando in giorni prestabiliti senza tenere effettivamente conto delle necessità del prato, che può richiedere anche interventi più frequenti di quelli previsti. Si eviterà il taglio dopo mesi di intensa pioggia, poiché se il terreno diviene eccessivamente bagnato risulta inaccessibile ai mezzi meccanici, che nelle operazioni di spostamento danneggerebbero irrimediabilmente il tappeto erboso. 1.3. CONCIMAZIONE La concimazione del prato è molto importante per garantire il rifornimento di quelle sostanze organiche ed inorganiche asportate in seguito ai tagli ed allo sviluppo della vegetazione. Tuttavia è fondamentale la conoscenza delle effettive necessità del prato, sapere quali elementi sono realmente in carenza nel substrato, per evitare l’apporto di sostanze già presenti causando dei surplus dannosi sia per il prato, sia per l’ambiente. Durante l’epoca di manutenzione delle aree verdi dovranno essere effettuati delle analisi del terreno per evidenziare i macroelementi e i microelementi effettivamente mancanti, calcolando il dosaggio effettivamente necessario per la tipologia del prato in manutenzione. Anche la distribuzione del concime seguirà la logica precedentemente descritta per i tagli, ossia verrà organizzato secondo la reale necessità del prato, la zona considerata e soprattutto in base al ciclo di sviluppo in cui si trova la pianta. Per citare un esempio, se un prato è in dormienza stagionale non è necessario fornire concimi azotati di pronto effetto poiché la pianta non li assorbe, ed inoltre vengono velocemente dilavati dalle piogge finendo per inquinare la falda freatica sottostante. Conoscendo i tempi di dissolvimento dei concimi ed i tempi di assimilazione delle piante dovranno essere interventi in modo da sincronizzare questi due momenti ed avere concime realmente disponibile nell’assorbimento nel momento in cui la pianta è recettiva ed in fase di sviluppo. 7/18
In linea generale si può definire un programma di intervento di massima: verrà fornito concime a lenta cessione a base di fosforo e potassio nei periodi invernali, così i granuli del prodotto avranno il tempo di disgregarsi e rendersi disponibili in primavera alla ripresa vegetativa; si distribuirà azoto, concime preposto allo sviluppo della nuova vegetazione, in forma liquida o in granuli a scioglimento rapido nel periodo primaverile di maggiore crescita, fino a raggiungere il livello ottimale di fabbisogno. Di estrema importanza risulta essere la metodologia di distribuzione del concime, è necessario effettuare una copertura uniforma del prato senza creare zone di accumulo o di carenza, ed evitare i fenomeni di deriva del prodotto. Saranno valutate positivamente le soluzioni che prevedono l’utilizzo di spandiconcime per le formulazioni granulari e pompe per i formulati liquidi, capaci di operare in condizioni di alta efficienza. La concimazione degli alberi, arbusti e erbacee ornamentali, siano esse perenni che stagionali, presenti nelle strutture, seguirà la stessa logica precedentemente descritta, concimare secondo necessità ed effettiva richiesta da parte della pianta. 1.4. CONTROLLO MALATTIE ED IGIENE AMBIENTALE Durante le normali operazioni di manutenzione dovranno essere effettuati i controlli sulla presenza di eventuali fitopatie su tutte le tipologie di piante interessate all’appalto. Qualora si riscontrasse l’agente patogeno, verrà tempestivamente informata la Direzione Logistica e Servizi – Servizi Economali dell’Ospedale, sulla natura del patogeno e gli eventuali metodi di lotta, sia essa chimica, meccanica o biologica. Dovrà essere pertanto particolare attenzione alla lotta contro le fitopatie dei pini (Processionaria Taumatyocampa pityocampa) obbligatoria per legge. 1.5. MANUTENZIONE IMPIANTO DI IRRIGAZIONE L’irrigazione concorre in modo sinergico con le altre forme di manutenzione del tappeto erboso, le caratteristiche del nostro clima caldo arido rendono la pratica irrigua una delle fondamentali necessità per la crescita della vegetazione. Il ruolo dell’acqua è, come detto anche in precedenza, indispensabile per la regolazione dei ritmi di crescita e la funzionalità di tutti i cicli biologici della pianta, inoltre è il mezzo attraverso il quale vengono trasportate le sostanze nutritive dal suolo all’interno delle cellule vegetali, il modo per sciogliere i concimi in formulati granulari, il mezzo attraverso il quale è possibile regolare la temperatura e le caratteristiche meccaniche di tenuta sia del prato che del suolo. 8/18
Non bisogna poi dimenticare l’importanza che ha l’acqua nella regolazione dei sistemi biologici esterni alla pianta, soprattutto, sulla micro flora e micro fauna che vive nei primi strati di terreno, preposta alla regolazione dei flussi energetici e di quelli nutritivi, operando direttamente nella disgregazione e riproduzione della sostanza coopera nel mantenimento e miglioramento della struttura chimico-fisica del terreno. La distribuzione dell’acqua deve avvenire secondo le necessità delle specie prevalenti nel tappeto erboso. Infatti osservando la curva di accrescimento delle microterme si riscontra un calo di sviluppo nel periodo estivo, somministrando acqua nel momento del calo di sviluppo (luglio- settembre), si riesce a ridurre il calo di accrescimento mitigando gli effetti climatici senza incorrere in diradamenti o ingiallimenti del prato, soprattutto quando queste vivono in consociazione con le macroterme che, proprio in quel periodo presentano il massimo dello sviluppo. Scala per l’accrescimento delle Microterme e delle Macroterme La curva delle marcoterme può essere innalzata con anticipazioni irrigue e con concimazioni nei primi mesi invernali. 1.5.1. Impianti di irrigazione e distribuzione idrica Quanto precedentemente detto costituisce la base per la manutenzione e la progettazione degli impianti di irrigazione. La conoscenza delle prestazioni tecniche fornite dagli irrigatori, dalle tubazioni, dalle valvole e dalle pompe risultano fondamentali per mantenere in efficienza l’impianto senza nel contempo provocare sprechi di acqua e di energia elettrica e nel contempo non ledere le strutture che costituiscono la meccanica dell’impianto (irrigatori, pressostato, autoclave, ecc). Occorre considerare la qualità dell’acqua di irrigazione per prevenire le reazioni che possono rovinare il prato. La conoscenza degli effetti delle varie sostanze disciolte nell’acqua, sul prato e sull’impianto è fondamentale per capire se la fonte idrica di emungimento è utilizzabile. Così lo studio della portata a disposizione consente di programmare i tempi ed i settori irrigui per non rischiare di incorrere in gravi mancanze. Si richiede di formulare una proposta di progettazione dell’impianto di irrigazione sia delle zone a verde che delle aree più piccole considerando la distribuzione dell’acqua e tenendo in considerazione la presenza delle autovetture, dipendenti utenti dei dipendenti nel momento dell’innaffiamento. Si ritiene ottimale, nello specifico, effettuare l’irrigazione notturna o in prima mattinata. Questo permette di ottimizzare la risposta idrica durante la piena estate, limitando l’evapotraspirazione, inoltre evita che l’acqua vada a bagnare le autovetture lasciando su di esse i depositi di calcare rovinandone l’estetica e comunque causando un disagio ai proprietari. Per ciò che riguarda l’irrigazione delle piante poste nei vasi e nelle fioriere, si dovrà effettuare la distribuzione secondo la necessità stagionale, maggiore in primavera estate e minore in inverno, evitando che le esigenze raggiungano il punto di appassimento compromettendone l’estetica. L’acqua dovrà essere distribuita prestando particolare attenzione alla percolazione 9/18
della stessa, evitando di creare disagi con la fuoriuscita dai vasi e dai sottovasi specialmente all’interno delle strutture. Gli alberi e gli arbusti presenti nelle aree verdi verranno innaffiate contestualmente al prato, per quegli esemplari situati in zone prative verrà organizzata una distribuzione a parte. Come precedentemente detto per il tappeto erboso, l’intensità e la frequenza dell’irrigazione dovrà tenere in considerazione la necessità di ogni singola specie, sia essa arborea, erbacea oppure arbustiva, e soprattutto le condizioni climatiche (pioggia, temperatura, vento, ecc). 10/18
2. Piantumazione ed installazione nuovi impianti In questa sezione sono presenti le descrizioni degli interventi inerenti all’installazione di nuova impiantistica e aggiunta di nuove piante all’interno dei siti materia della gara d’appalto. Tutti gli interventi posti in questa sezione sono da intendersi opzionali e potranno essere commissionati dall’Istituto qualora ritenuti necessari. 2.1. ALBERATURE E ARBUSTI La fornitura e la messa a dimora delle nuove piantumazioni sia di specie arboree che arbustive, comprenderà la messa in opera di piante certificate provenienti da vivai nazionali, di preferenza locale, dotate di cartellino di identificazione della specie e delle caratteristiche commerciali, prive di qualsiasi patologia di qualunque origine (batterica, fungina, da insetti, da virosi e fitoplasmi), comunque sempre nel rispetto della normativa nazionale. Prima della messa a dimora le piante dovranno essere ispezionate congiuntamente con la Ditta e l’Ospedale. Tutte le piante avranno caratteristiche di prima qualità dotate di conformazione ottimale della parte aerea e dell’apparato radicale ben equilibrata, saranno effettuate le potature, se necessarie, di trapianto per l’eliminazione di parti rotte o sofferenti. Ogni pianta sarà dotata, dopo il posizionamento, di tazza di convoglio delle acque sul terreno, di palo tutore in legno, di sistema di legatura al palo tutore con l’utilizzo di materiale e/o tecniche che impediscono il ferimento o il danneggiamento del fusto, all’atto della messa a dimora saranno fornite adeguate quantità d’acqua, per singola pianta (20 litri circa) e concimazione di fondo. Prima di procedere alla realizzazione dello scavo atto alla sistemazione della pianta occorrerà estirpare le erbe infestanti avvalendosi di idonea attrezzatura. Lo scavo dovrà essere effettuato adoperando un adeguato dimensionamento rispetto alla zolla dell’essenza, in particolare risulta buona prassi utilizzare una dimensione doppia di quella della zolla. Se la terra della zolla risulta essere troppo compatta, allora occorrerà forare le pareti con attrezzo idoneo prima della messa a dimora. L’operazione avrà termine con l’aggiunta alla base di terriccio vegetale e il riempimento dello scavo con la stessa terra sottratta in precedenza, se è possibile quella di colore più scuro. Ultimate le operazioni si procederà a compattare e annaffiare il terreno. Tutte le piante saranno garantite fino al completo attecchimento, per gli alberi i primi tre anni dall’impianto, con sostituzione degli individui eventualmente morti a causa dello stress da trapianto. Si effettuerà la verifica periodica delle condizioni dei tutori e delle legature per garantire sempre la totale tenuta del sistema di trapianto. 2.2. AIUOLE La realizzazione delle aiuole presenta una procedura simile a quella per le alberature e gli arbusti, in particolare anche in questo caso prima di procedere alla realizzazione dello scavo si procederà ad estirpare le erbe infestanti. Lo scavo dovrà avere una profondità di 30-40 cm e durante la sua realizzazione dovranno essere rimossi eventuali sassi e materiale di risulta ogni volta che si presentano. A questo punto dovrà essere miscelata la terra rimossa con del terriccio organico, quindi si procederà alla messa a dimora della zolla dell’essenza e si concluderà con il riempimento dello scavo con il terriccio preparato, infine compattandolo e annaffiandolo. 2.3. VASI Per l’installazione dei vasi verranno mantenute tutte le accortezze descritte per la piantumazione di alberature e arbusti in generale. 11/18
La procedura di installazione di piante in vaso è in realtà estremamente semplice e prevede l’inserimento di argilla espansa sul fondo del vaso per un’altezza di 4-5 cm e successivamente l’aggiunta di terriccio fino ad arrivare a 3-4 cm dal bordo del vaso. Terminata la fase di preparazione con un’apposita paletta si procederà alla realizzazione di una buca nel vaso dove andrà ad essere sistemata la pianta destinata. Con la stessa terra sottratta per la realizzazione dell’alloggiamento della pianta si procederà a coprire la zolla e a compattare il terriccio. 2.4. IMPIANTI DI IRRIGAZIONE La procedura di installazione di un nuovo impianto di irrigazione o di una sua parte è una procedura complessa che deve tenere in considerazione lo studio metrico e ambientale del terreno che occorre irrigare. Proprio perché l’operazione L’operazione preliminare per quanto concerne la pianificazione dell’impianto prevede il rilevamento della quantità d’acqua disponibile nell’area, in cui il dato di principale interesse è rappresentato dai litri/minuto che è possibile sfruttare per adempiere all’irrigazione. Il terreno da irrigare deve essere suddiviso in aree di irrigazione, ognuna delle quali servita da un singolo irrigatore o un gruppo di questi. Ogni irrigatore, a seconda della situazione che si viene a presentare, può agire con un area d’effetto che va a delineare una sezione circolare con un angolo che va da pochi gradi fino a 360 gradi di ampiezza. Una volta deciso il posizionamento degli irrigatori, la fase di progettazione prosegue assegnando gli irrigatori a diversi insiemi che andremo a chiamare settori d’irrigazione. La suddivisione in settori degli irrigatori è necessaria qualora la quantità d’acqua a disposizione non risulti sufficiente al fabbisogno della totalità degli irrigatori, e quindi risulti necessario azionare gli irrigatori in maniera alternata. La definizione della posizione degli irrigatori con il loro angolo di azione e la loro suddivisione in settori termina la fase di progettazione dell’impianto d’irrigazione. Successivamente si passa alla realizzazione dell’impianto che prevede la realizzazione di uno scavo con mezzi meccanici e manuali, con partenza dalla fonte idrica e con una profondità di cm 40 e una larghezza di cm 30. All’interno dello scavo realizzato vengono stese tubature in polietilene di dimensione dipendente dalle caratteristiche dell’impianto e dalla portata d’acqua a disposizione. Materiali e raccorderia verranno utilizzati per effettuare le deviazioni e realizzare l’intera ramificazione dell’impianto stesso. A questo punto si termina l’installazione posizionando, per ogni settore d’irrigazione, un elettrovalvola con alimentazione da 24 V sulla tubatura, che provvede al reale azionamento del settore. Tale elettrovalvola viene protetta con un apposito pozzetto in polietilene, completo di coperchio ispezionabile, e viene infine collegata ad una centralina elettronica con orologio a 24 V che si occupi di pianificare l’avvio dell’irrigazione. A questo punto dovranno essere effettuati i lavori di copertura dello scavo, che prevedono il livellamento del terreno nella zona di intervento e la stesura di terriccio vegetale (1-2 cm) e la successiva semina per ricostituire l’integrità del prato. 12/18
Sedi ed interventi richiesti Si descrive l’elenco degli interventi che sono stati identificati per ognuna delle sedi oggetto della gara d’appalto. Gli interventi sono suddivisi per sedi e, a loro volta, per area. La Ditta dovrà quotare, come riportato nell’Art. 16 – Compilazione dell’offerta, un canone mensile omnicomprensivo al netto di I.V.A., riferito agli interventi di manutenzione ordinaria. 3.1. San Paolo fuori le mura Manutenzione ordinaria Controllo malattie delle essenze vegetali Concimazione del prato una volta l’anno Carotatura del prato una volta l’anno a) Entrata principale Innaffiamento, concimazione e potatura piante in vaso ivi esistenti con eventuale sostituzione al bisogno (circa mq 968) Taglio erba prati esistenti Potatura siepi ivi presenti Potatura conifere ad alto fusto Controllo e ripristino dell’impianto di irrigazione Innaffiamento, concimazione manutenzione ed eventuale sostituzione al bisogno delle piante presenti all’interno della struttura 3.2. Via Baldelli a) Entrata principale e uffici vari Manutenzione piante da interno ove presenti 3.3. Sant’Onofrio Manutenzione ordinaria Controllo malattie delle essenze vegetali Concimazione del prato una volta l’anno Carotatura del prato una volta l’anno a) Villino Sion Potatura siepi, arbusti e piante ad alto fusto ivi presenti (mantenimento degli alberi esistenti ad altezza secondo norme comunali), ed eventuale sostituzione di piante al bisogno Potatura piante da frutta e Vite Taglio erba (circa 110 mq) Controllo e manutenzione dell’impianto d'irrigazione Taglio arbusti ed erba scarpata (circa 3870 mq) 13/18
Fornitura piante stagionali nelle aiuole ed eventuale sostituzione al bisogno Raccolta foglie cadute b) Ingresso Gianicolo - DEA Manutenzione vasi in resina esistenti e sostituzione fioritura stagionale Potatura, concimazione, controllo ed innaffiamento aiuola con la Madonnina eventuale sostituzione di piante al bisogno c) Viale Casse Gianicolo Manutenzione vasi in resina esistenti e sostituzione fioritura stagionale d) Ingresso IV° padiglione Salviati Potatura, controllo, concimazione ed innaffiamento delle piante nelle 2 aiuole eventuale sostituzione di piante al bisogno e) Ingresso padiglione S. Onofrio Potatura, concimazione, controllo ed innaffiamento dei vasi presenti nelle scale d’ingresso e all’interno del padiglione compreso corridoio cappella con eventuale sostituzione di piante al bisogno f) Esterno Pio XII Ingresso Potatura, concimazione, controllo ed innaffiamento vasi in resina ivi presenti con eventuale sostituzione di piante al bisogno g) Esterno Logopedia-Audologia Potatura, concimazione, controllo ed innaffiamento vasi in cemento ivi presenti con eventuale sostituzione di piante al bisogno h) Esterno Ludoteca Potatura, concimazione, controllo ed innaffiamento vasi in cemento eventuale sostituzione di piante al bisogno Concimazione, controllo, innaffiatura e sostituzione periodica con fioriture stagionali di 1 fioriera in travertino eventuale sostituzione di piante al bisogno i) Esterno casa suore Container Potatura, concimazione, controllo e innaffiamento dei vasi eventuale sostituzione di piante al bisogno j) Parco giochi bambini Concimazione, controllo, innaffiatura e sostituzione periodica delle cassette e vasi in resina presenti con fioriture stagionali eventuale sostituzione di piante al bisogno k) Fontana pesci Potatura, concimazione, controllo ed innaffiamento dei vasi presenti l) Terrazza del presidente Potatura, concimazione, controllo ed innaffiamento delle siepi di Alloro in vaso m) Esterno farmacia TPM Potatura, concimazione, controllo ed innaffiamento del vaso e dell’aiuola n) Accoglienza internazionale 14/18
Potatura, concimazione, controllo ed innaffiamento dei vasi in coccio con eventuale sostituzione di piante al bisogno o) Esterno castello giochi - viale Potatura, concimazione, controllo ed innaffiamento di 18 vasi in cemento con arbusti di Juniperus, Trachelospernum, Polygala e 2 ciotole con Polygala eventuale sostituzione di piante al bisogno p) Esterno Giovanni Paolo II Potatura, concimazione, controllo ed innaffiamento dei vasi con Felci, ecc eventuale sostituzione di piante al bisogno q) Esterno dialisi Potatura, concimazione, controllo ed innaffiamento 2 aiuole eventuale sostituzione di piante al bisogno r) Terrazzo medicina dello sport Potatura, concimazione, controllo vasi in cemento bianco con eventuale sostituzione di piante al bisogno, manutenzione impianto a goccia esistente. s) Cortile interno farmacia Potatura, concimazione, controllo ed innaffiamento aiuola con piante grasse e vite eventuale sostituzione di piante al bisogno t) Camera mortuaria Potatura arbusti Concimazione, controllo ed innaffiamento dei vasi presenti eventuale sostituzione di piante al bisogno u) Zona esterna Ford Potatura, concimazione, controllo ed innaffiamento piante in vaso ed eventuale sostituzione di piante al bisogno v) Aree Ingressi Padiglioni OPBG Concimazione, controllo ed innaffiamento dei vasi presenti eventuale sostituzione di piante al bisogno w) Terrazzi sede (circa 7) Diserbo e pulizia generale da erbe infestanti 3.4. Palidoro Manutenzione ordinaria Controllo malattie delle essenze vegetali Concimazione del prato una volta l’anno Carotatura del prato una volta l’anno a) Ingresso principale rotonda Taglio dell’erba e mantenimento (circa 1040 mq) Potatura siepi ivi presenti con eventuale sostituzione di piante al bisogno (circa 132 ml) 15/18
Mantenimento ed eventuale correzione dell’impianto d’irrigazione ove esistente Manutenzione parcheggio free b) Casette e camera mortuaria Taglio erba area verde Taglio dell’erba eseguita con trattore e trincia (circa 10.000 mq) Taglio siepi ivi esistenti con eventuale sostituzione di piante al bisogno (circa 340 ml) Sistemazione vasi con arbusti fioriti ed innaffiamento con eventuale sostituzione di piante al bisogno c) Zona casse Pulizia, manutenzione, taglio erba potatura Magnolia, Ulivo, siepi d) Viale ingresso Potatura siepi ivi esistenti con eventuale sostituzione di piante al bisogno (circa 576 ml) Controllo e manutenzione dell’impianto d'irrigazione a goccia esistente Potatura generale piante ad alto fusto Taglio erba scarpata al confine con Consalvi e potatura siepi ivi esistenti sino ingresso casa Ronald Manutenzione Palma Camarops sita al Parcheggio multipiano Manutenzione oleandri a terra e in vaso con concimazione ed eventuale sostituzione al bisogno e) Zona verde ingresso principale ospedale Manutenzione area verde con taglio erba, potatura siepi, ulivi etc., sostituzione piante stagionali in vaso/aiuola presenti all’interno e all’esterno dell’ingresso ospedale f) Area parcheggio Diabetario e Zona verde palazzina uffici Potatura arbusti ed alberi alto fusto ivi presenti, potatura siepi (circa 77 ml), eliminazione erbe infestanti, taglio erba. g) Zona verde lato mare alle spalle della cucina Taglio erba (circa 1860 mq) Controllo e manutenzione dell’impianto d'irrigazione h) Zona verde interno padiglione Diabetario Taglio erba (circa 2020 mq) Controllo e manutenzione dell’impianto d'irrigazione Potatura arbusti e piante ivi presenti i) Zona verde cardiologia lato stanze Potatura siepi ivi esistenti con eventuale sostituzione di piante al bisogno Taglio erba Potatura piante ad alto fusto Sistemazione a verde di 6 fioriere in tufo j) Zona verde ingresso terzo padiglione Potatura siepi ivi esistenti con eventuale sostituzione di piante al bisogno (circa 25 ml) Taglio erba (circa 2600 mq) Controllo e manutenzione dell’impianto d'irrigazione Potatura arbusti e piante ad alto fusto k) Zona verde cardiologia emodinamica Potatura siepi ivi esistenti con eventuale sostituzione di piante al bisogno (circa 156 ml) 16/18
Taglio erba (circa 2030 mq) Controllo e manutenzione dell’impianto d'irrigazione Potatura alberi alto fusto ivi presenti l) Zona verde terzo padiglione interno Potatura siepi e arbusti ivi presenti con eventuale sostituzione di piante al bisogno (circa 208 ml) Taglio erba (circa 2960 ml) Potatura alberi alto fusto ivi presenti Controllo e manutenzione dell’impianto d'irrigazione Diserbo delle erbe infestanti m) Zona verde esterno camere operatorie, ortopedia e radiologia Taglio erba (circa 1980 mq) n) Zona verde terzo padiglione ex diabetario Potatura alberi ad alto fusto Taglio erba (circa 3010 mq) Controllo e manutenzione dell’impianto d'irrigazione o) Zona verde palestra terzo padiglione Taglio erba (circa 2720 mq) Controllo e manutenzione dell’impianto d'irrigazione p) Zona verde lato mare Potatura siepi e arbusti ivi presenti con eventuale sostituzione di piante al bisogno (circa 78 ml) Taglio erba (circa 2910 mq) Controllo e manutenzione dell’impianto d'irrigazione q) Parcheggio terzo padiglione Eliminazione delle erbe infestanti area perimetrale esterna Potatura alberi ad alto fusto r) Zona arida lato mare Taglio erba eseguito con trattore e trincia ogni volta che l'erba supera 20/30 cm mq 23480 s) Zona Depuratore confine Casa Ronald Manutenzione periodica sfalcio canne per prevenzione incendi (ampiezza mt 4 circa) 3.5. Casa Roland Manutenzione ordinaria Controllo malattie delle essenze vegetali Concimazione del prato una volta l’anno Carotatura del prato una volta l’anno a) Viale di ingresso Raccolta delle foglie cadute dalle piante di Pioppo b) Giardini e verde interno Taglio erba (circa 3880 mq) 17/18
Potatura siepi ivi presenti eventuale sostituzione di piante al bisogno (circa 645 ml) Controllo e manutenzione dell’impianto d'irrigazione Manutenzione vasi in cemento lato chiesa eseguito con eventuale sostituzione di piante al bisogno Manutenzione aiuola fronte chiesa Potatura arbusti e piante ad alto fusto Manutenzione di vasi all’ingresso dell’edificio lato mare con essenze fiorite ed eventuale sostituzione di piante al bisogno Controllo dei giochi per bambini e loro ripristino in caso di rottura 3.6. Santa Marinella Manutenzione ordinaria Controllo malattie delle essenze vegetali Concimazione del prato una volta l’anno Carotatura del prato una volta l’anno a) Zona verde lato Aurelia Potatura siepi, arbusti e piante ad alto fusto con eventuale sostituzione di piante al bisogno Taglio erba (circa 336 mq) Manutenzione piante presenti alla scala di ingresso della direzione b) Lato parcheggio mensa Controllo e manutenzione dell’impianto d'irrigazione Potatura piante ad alto fusto ed arbusti ivi presenti Taglio erba (circa 141 mq) Manutenzione vasi “zona cassonetti c) Zona verde lungomare Guglielmo Marconi Taglio erba (circa 248 mq) Potatura piante ad alto fusto d) Parcheggio chiesa Potatura piante ad alto fusto Manutenzione vasi esistenti Irrigazione manuale e taglio dell’erba della piccola zona verde (circa 178 mq) e) Area padiglione servizi centrale Potatura n. 6 Pinus Pinea Pulitura ghiaia e area parco giochi dalla caduta degli aghi di pino Eliminazione erbe infestanti area parco giochi Sistemazione delle ciotole sotto i Pinus Pinea con fioritura stagionale f) Giardino lato mare Taglio erba (circa 2478 mq) Controllo e manutenzione dell’impianto d'irrigazione Potatura siepi ivi esistenti con eventuale sostituzione di piante al bisogno (circa 60 ml) 18/18
Nella parte rimanente di circa 2000-2500 mq il taglio verrà effettuato con trattore e trincia Potatura n. 5 cespugli pitosforo eventuale sostituzione di piante al bisogno g) Giardino tra V.le Guglielmo Marconi e il Poliambulatorio Potatura n. 1 Araucaria Ripristino del ciglio con sassi nelle parti mancanti Aggiunta di breccia nelle zone mancanti Taglio erba (circa 65 mq) 19/18
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