Alleanza per il fotovoltaico in Italia - Position paper - Green Planner

Pagina creata da Chiara Oliva
 
CONTINUA A LEGGERE
Alleanza per il fotovoltaico in Italia - Position paper - Green Planner
Alleanza
per il fotovoltaico
in Italia
Position paper
Executive Summary
 Energia nuova                              Questo fenomeno è stato causato
                                            principalmente da un insieme di fattori -
 per un’Italia più forte                    complessità procedurali,
                                            disomogeneità normative a livello
 L’Alleanza per il fotovoltaico in Italia   regionale e meccanismi autorizzativi
 nasce dalla consapevolezza ormai           poco efficienti – che penalizzano
 diffusa che il settore può dare            gli investimenti in Italia.
 un rilevante contributo, in termini
 di know-how, visione strategica            Per il contrasto al Climate Change
 e investimenti, alla transizione           e il raggiungimento degli obiettivi
 energetica.                                del PNIEC (Piano Nazionale Integrato
                                            Energia e Clima) al 2030, è necessario
 Nell’epoca post – pandemica,               consentire la realizzazione di impianti
 la transizione energetica è il pilastro    a terra (“utility scale”), facilitando
 per la ripresa economica.                  gli investimenti e lo sviluppo di impianti
                                            fotovoltaici su zone industriali,
 Le soluzioni basate sulle energie          discariche e aree agricole
 rinnovabili offrono opportunità            non produttive.
 di investimento strategico, in grado
 di generare nuova occupazione in aree
 a elevato potenziale di sviluppo
 e aumentare il PIL di ogni Paese.          Agricoltura e
 L’Alleanza vuole facilitare il percorso    fotovoltaico:
 deciso a livello nazionale ed europeo
 per la Green Recovery e la sostenibilità
                                            alleati in natura
 dello sviluppo economico.
                                            L’Alleanza per il fotovoltaico in Italia
                                            intende promuovere la coesistenza
                                            dell’agricoltura e del fotovoltaico
                                            secondo le nuove direzioni aperte
 Semplificare                               dall’innovazione tecnologica.
 per rilanciare                             Le aziende dell’Alleanza promuovono
 Le soluzioni per lo sfruttamento           la conoscenza e lo sfruttamento
 delle energie rinnovabili aiutano          delle tecnologie che consentono
 a limitare il riscaldamento globale.       una sinergia tra attività agricole
 Tuttavia, negli ultimi anni, l’Italia      e fotovoltaico, tutelando l’ambiente
 ha registrato un forte rallentamento       e valorizzando la biodiversità.
 nella realizzazione di impianti
 per la produzione di energia solare.

                                                                                         2
L’Alleanza per il fotovoltaico
in Italia
  L’Alleanza per il fotovoltaico
  è costituita da un insieme di operatori    Gli obiettivi dell’Alleanza
  energetici impegnati nello sviluppo

                                             *
  di soluzioni per l’energia solare              Sostenere lo sviluppo delle energie
  sul territorio italiano.                       rinnovabili in Italia affinché il nostro
                                                 Paese torni ad essere
  Tali imprese sono rappresentative              tra i principali promotori a livello
  di un mondo industriale che                    europeo e mondiale dell’energia
  ha superato le complesse sfide                 rinnovabile, in linea con
  competitive del solare fotovoltaico            gli obiettivi 2030 e 2050.
  a livello globale grazie a capacità
  innovativa, visione strategica e forte         Investire finanziariamente nello
  know-how tecnologico.
                                             *   sviluppo delle energie rinnovabili da
                                                 fonte solare in Italia senza ricorrere
                                                 ad alcun contributo economico,
  Il gruppo delle imprese fondatrici
  è composto da Canadian Solar,                  incentivo o finanziamento per lo
  Enfinity Global, Kingdom Energy,               sviluppo del business fotovoltaico, di
  Manni Energy, Solarig, Solar                   cui sostiene il valore strategico per il
  Konzept, Tecno Energy, T-Solar.                Paese.

                                             *
  Queste si inseriscono nel contesto              Stimolare e sostenere la creazione
  più ampio della Task Force italiana             di occupazione per i profili
  che è composta da 25 operatori                  professionali innovativi, per lo
  del settore energetico ed è impegnata           sviluppo sostenibile della nostra
  in programmi di investimento                    economia, creando nuove
  in impianti utility scale per un valore         opportunità per le economie locali,
  tra i 13 ed i 20 miliardi di euro               con particolare riferimento alle aree
  per la realizzazione tra i 15 ed i 20 GW        più disagiate del Sud Italia.
  entro il 2030.

  L’Alleanza, che non è costituita sotto
  alcuna forma giuridica, è aperta a tutti
                                             *    Dare il proprio contributo, in termini
                                                  di competenze, esperienze e
                                                  sviluppo tecnologico, al rilancio del
  quei soggetti operanti nel settore              solare fotovoltaico e alla definizione
  della produzione di energia solare              di un nuovo modello normativo che
  che ne condividano le finalità                  sia in grado di superare le criticità
  e che intendano dare il loro contributo         attuali del sistema e attirare
  per il raggiungimento degli obiettivi           investimenti privati sul territorio
  fissati al 2030.                                italiano.

                                                                                     3
Le Energie Rinnovabili
nello scenario europeo
 Per superare le sfide determinate                        Più in generale, al 2030, l’effetto netto
 dal Climate Change e dal degrado                         della transizione energetica sarà
 ambientale, l’Europa ha adottato                         progressivamente positivo, sia in termini di
 una strategia di lungo periodo capace                    produzione industriale sia di occupazione
 di trasformare l’Unione in un’economia
 moderna, competitiva ed efficiente
 dal punto di vista dell’utilizzo
 delle risorse.
                                                            *
                                                          nell’Unione Europea ed in Italia.

 La pietra miliare di questa strategia
                                                           Gli obiettivi principali
 è il Green New Deal, l'ambizioso                          del Green New Deal
 pacchetto di misure che dovrebbe

                                                            *
 consentire a cittadini e imprese europei                       Aumentare i finanziamenti dedicati alla
                                                                decarbonizzazione europea nel corso di
 di beneficiare di una transizione verso
                                                                questo decennio.
 una economia carbon free.

  Il Green New Deal europeo ha trovato
  spazio anche nel Next Generation EU,
                                                            *   Creare un quadro abilitante per gli
                                                                investitori privati e il settore pubblico.

                                                            *
  lo strumento sviluppato dalla                                 Fornire supporto alle PA e agli sviluppatori
  Commissione Europea per il rilancio                           nella fase di individuazione, strutturazione
  economico e sociale dell’area Euro                            ed esecuzione dei progetti sostenibili.
  all’indomani della pandemia
  da Coronavirus. Questo strumento
  finanziario, di 750 miliardi, prevede                     Per la sua realizzazione,
  lo stanziamento di 100 miliardi
  per la transizione “verde”.                               questo piano poggia
  Inoltre, il 25% del nuovo bilancio                        su due importanti basi
  dell’Unione Europea 2021-2027                             finanziarie
  da 1824,3 miliardi verrà speso nei
  programmi europei per mobilitare gli

                                                            *
                                                                 Il piano di investimenti per un'Europa
  investimenti sostenibili: circa 275 miliardi                   sostenibile che persegue l’obiettivo di
  in sette anni che, sommati ai 100 miliardi                     mobilitare, attraverso il bilancio UE e gli
  previsti dal Next Generation EU per                            strumenti associati (in particolare il
  la transizione “verde”, danno un totale                        Programma InvestEU), investimenti
  di 375 miliardi stanziati per la ripresa                       sostenibili privati e pubblici per almeno
  di un’economia verde, pulita, resiliente,                      1000 miliardi di euro nel prossimo
  inclusiva. Questi investimenti potranno                        decennio.
  portare alla creazione di nuovi posti di
                                                            *
                                                                 Il Fondo per la transizione giusta, che
  lavoro in un arco temporale trentennale:                        vanta una dotazione di 40 miliardi di euro,
  se entro il 2050, a livello globale,                            a sua volta capace di generare almeno
  il settore delle energie rinnovabili                            89-107 miliardi di euro di investimenti nelle
  potrebbe arricchirsi di 42 milioni nuovi                        aree più arretrate e vulnerabili, a causa
  posti di lavoro, determinando un                                della loro dipendenza dai combustibili
  incremento di circa il 62% rispetto a quelli                    fossili o da processi industriali ad alta
  attuali, ben il 10% di questa nuova forza                       intensità di gas a effetto serra.
  lavoro verrà allocata in Europa.                                [Fonte: Commissione Europea]
  [Fonte: Measuring the Socio-economics of Transition –
  Focus on Future Jobs- IRENA, febbraio 2020]                                                                4
Energie Rinnovabili da fonte
solare: la situazione italiana
  L’implementazione del PNIEC nel quadro normativo
  nazionale di rilevamento e i suoi obiettivi
  Con il Piano Nazionale Integrato         È utile ricordare che l’obiettivo finale
  Energia e Clima (PNIEC) presentato       per il fotovoltaico è stato portato a 52
  alla Commissione Europea a gennaio       GW nel 2030, con la tappa intermedia
  2020, l’Italia ha tracciato              al 2025 di 28,5 GW, e con una
  la sua strategia energetica di medio     prevalenza, quindi, rispetto agli obiettivi
  e lungo termine, in linea con il Green   di produzione attesa, delle fonti solari
  Deal europeo.                            pari al 55% rispetto alla quota prevista
                                           per le energie rinnovabili tout court.
  Il PNIEC prevede da un lato
  la graduale eliminazione
  del carbone, dall’altro
  il raggiungimento dell’obiettivo
  di circa 95 GW di capacità
  di energia rinnovabile entro il 2030.
  In quest’ottica, gli impianti solari
  rappresentano il motore principale
  di questo processo.

                                                                                         5
Energie Rinnovabili da fonte
solare: la situazione italiana
  Quadro riepilogativo delle misure e degli obiettivi del PNIEC

                                                                2019                2030 (PNIEC)                       2050

   Energia da fonte rinnovabile (FER)                         55 GW*                       95 GW
   % del FER sull’Energia Totale                                17%*                       30%**                      300 GW

   Energia da fonte solare                                   21 GW***                      52 GW                      150 GW
   Dati economici - settore solare
  Investimento                                            2.6 Miliardi €               25 Miliardi €                75 Miliardi €
   % del PIL                                                 0,3%****                         1%                      3,75%
  Fatturato annuo
  (produzione energia…)                                           ND                 2 Miliardi €/a**           6 Miliardi €/a

  Incentivi dello Stato                                                               0,1% del PIL              0,3% del PIL
    Impatto sociale
   Nuovi posti di lavoro
                                                           11.000 ULA                  40.000 ULA
   (permanenti)
   Nuovi posti di lavoro
                                                           14.000 ULA                135.000 ULA
   (diretti, indiretti e indotti)

   Benefici ambientali
                                                                  -1%                      -7,6%
  Emissione di Gas Serra                                 (rispetto al 2018)****    (tra 2020 e2030)*****

  * GSE Report - Fonti rinnovabili in Italia e in Europa – 2018
  ** PNIEC
  *** Report GSE – Solare Fotovoltaico 2019
  **** Rapporto Infrastrutture energetiche per l’Italia e per il Mediterraneo – Confindustria energia marzo 2020,
  ***** ISPRA
  ****** ENEA, Analisi trimestrale del sistema energetica italiano (IV Trimestre 2019)

                                                                                                                                    6
Energie Rinnovabili da fonte
solare: la situazione italiana
  L’ammontare degli investimenti                          Secondo le stime di Eurofound, al 2030
  ipotizzati per realizzare questa                        la transizione energetica inciderà sul
  profonda e rapida evoluzione del                        PIL italiano per lo 0,8%, poco sotto la
  paniere elettrico nazionale è notevole.                 media europea che si attesta sull’1,1%,
  Il PNIEC parla di 85 miliardi di                        al netto del gettito fiscale
  euro tra il 2017 e il 2030 per la sola                  e delle royalties, senza conseguenze
  generazione elettrica, cui si                           negative sul debito pubblico e sulle
  devono sommare 46 miliardi da                           previsioni del prezzo dell’elettricità.
  investire nelle reti e nei sistemi di                   [Figura 3]
  accumulo.

      Figura 3: impatto sul PIL per Paese, 2030, differenza percentuale dalla base

  6

  5

  4

  3

  2

  1

  0

  Fonte: FOME energy scenario projections

                                                                                                    7
Energie Rinnovabili da fonte
solare: la situazione italiana
  Gli investimenti produrranno un forte                        delle opere tra il 2018 ed il 2030,
  impatto anche sul mondo                                      attiverà un’occupazione temporanea
  dell’occupazione.                                            media corrispondente a circa 135.000
  Si prevede che la progettazione,                             unità di lavoro annue (ULA) dirette,
  costruzione ed installazione                                 indirette ed indotte (Figura 4).

   Figura 4: occupazione temporanea sostenuta - media annua (Migliaia di ULA)
                 165
                        153                          151
                               146            145
                                       139                                                                     Occupazione
                                                             132                    133     130
          122                                                        124      125
                 62                                                                                               media
                         58                   55      57
                                56     53                                                                      (2018-2030)
                                                             50      47       48     51         50
    84    46
                 53      49
   32                           47     46     48      50
          39                                                 43      40       40     43         42
   25
                 49             43     41             44                                        38
                                                                                                                  135k
          37             46                   42             39      37       37     39
   27                                                                                                             ULA

  Fonte: Partecipanti allo studio.Analisi PwC Strategy&             Indotto         Indiretto        Diretto

  La gestione delle infrastrutture                                delle singole politiche regionali nel
  energetiche, nella fase di esercizio,                           settore delle energie rinnovabili tale da
  attiverà in media oltre 25.000 unità                            determinare un impatto sul PIL.
  lavorative annue (equivalenti a tempo
  pieno) entro il 2030 e oltre 40.000 ULA                         In particolare, lo studio ISTAT ha
  dopo il 2030 per tutta la durata della                          rilevato una forte correlazione positiva
  vita utile degli impianti.                                      tra politiche a supporto delle energie
  (Fonte: Rapporto Infrastrutture energetiche per l’Italia        rinnovabili e loro incidenza sul PIL nel
  e per il Mediterraneo – Confindustria energia marzo
  2020, Capitolo 2.3 Ricadute economiche                          Mezzogiorno.
  e sociali)
                                                                  La maggiore incidenza delle energie
  I livelli di occupazione così previsti                          rinnovabili sulla produzione del PIL
  contribuiranno all’aumento del PIL                              regionale è giustificata anche dalle
  nazionale per lo 0,5%, nettamente                               condizioni climatiche di gran lunga
  in linea con la media europea.                                  favorevoli del Sud, sebbene qui
  (Fonte: Eurofound, Employment implications
  of the Paris Climate Agreement, 2020)                           si registrino investimenti di gran lunga
                                                                  inferiori rispetto alle Regioni del Nord
                                                                  nella formazione e valorizzazione
  Al raggiungimento degli obiettivi 2030,
                                                                  del capitale umano utilizzato
  inoltre, concorreranno anche le diverse
                                                                  nel settore delle rinnovabili.
  legislazioni regionali. A partire dal
  2011, l’ISTAT, nel Rapporto annuale sul
  Territorio, ha indagato l’impatto
                                                                                                                             8
Il settore fotovoltaico in Italia,
tra criticità procedurali
e opportunità di sviluppo
  Nonostante l’andamento positivo                Il tema relativo alle procedure
  registrato negli ultimi anni nel settore       autorizzative degli impianti e delle
  delle energie rinnovabili, ad oggi             infrastrutture connesse per le fonti
  la realizzazione di nuove installazioni        rinnovabili costituisce, dunque,
  procede troppo lentamente a livello            il gap più rilevante che separa l’Italia
  nazionale per garantire                        dal raggiungimento degli obiettivi al
  il raggiungimento, entro il 2030,              2030. Inoltre, i 32 GW di nuovi impianti
  dell’obiettivo dei 52 GW fissati               fotovoltaici che sarebbero necessari
  dal PNIEC. Ad oggi, infatti, le nuove          per raggiungere l’obiettivo dei 52 GW
  installazioni sono sottodimensionate           installati al 2030, non possono essere
  rispetto agli obiettivi climatici              realizzati solo sui tetti degli edifici
  e alle potenzialità del Paese.                 e sulle aree contaminate nel breve arco
                                                 temporale di 10 anni.
  In relazione ai sistemi autorizzativi,         Occorre, dunque, creare le condizioni
  il processo rimane lento                       affinché gli impianti fotovoltaici possano
  ed eccessivamente burocratico.                 essere installati anche su terreni
  Il risultato della prima asta prevista         agricoli che non presentano condizioni
  dal Decreto Rinnovabili,                       tali da consentire una redditizia attività
  con una domanda da parte                       agricola e non hanno caratteristiche di
  degli operatori di poco superiore              pregio sotto il profilo ambientale.
  ai contingenti previsti, ha mostrato
  innanzitutto la scarsità di progetti           Per indirizzare lo sviluppo del
  approvati. Da qui deriva l’urgenza             fotovoltaico, rispettando gli obiettivi del
  di semplificare l’iter delle autorizzazioni:   PNIEC, sarà necessario affiancare allo
  basti pensare che allo stato attuale,          sviluppo di nuove installazioni su edifici
  con gli attuali ritmi autorizzativi che si     soprattutto gli impianti utility scale a
  aggirano intorno ai 4-5 anni per               terra, valutando eventualmente una
  procedimento, si impiegherebbero 67            revisione dell’attuale interdizione
  anni per realizzare il Piano Nazionale         all’accesso ai regimi di sostegno per
  Energia e Clima.                               impianti fotovoltaici su aree agricole, in
  È facile pensare che questi ritardi            modo anche da incentivare i progetti in
  conducano a un netto disallineamento           grid-parity che si stanno sviluppando,
  con la rapidità dello sviluppo                 ma che in questa fase in cui i prezzi sul
  tecnologico, comportando quindi                mercato elettrico sono molto bassi
  l’autorizzazione di progetti basati su         potrebbero incontrare difficoltà di
  macchine già “vecchie”, nel frattempo          finanziamento.
  superate da tecnologie più efficienti di
  quelle previste dal progetto iniziale.
                                                                                               9
Il nodo della valorizzazione
dei terreni agricoli
  Ad oggi è possibile realizzare impianti     Anche senza espliciti divieti,
  in aree agricole senza limitazioni,         attualmente tutte le amministrazioni
  ma non è permesso l’accesso alle aste       locali italiane e le grandi organizzazioni
  e agli incentivi sui medesimi impianti.     agricole hanno un atteggiamento di
  Ciò ha portato alla realizzazione           “assoluta prudenza” o di sostanziale
  di impianti su terreni agricoli senza       opposizione nel concedere
  alcuna pianificazione o integrazione        l’autorizzazione alla costruzione di
  con il territorio, creando spesso           impianti fotovoltaici su tali terreni.
  malumore e esponendosi al rischio
  che gli enti locali possano introdurre      Gli ambiziosi obiettivi del PNIEC
  provvedimenti ad hoc per limitare           al 2030 non si potranno raggiungere,
  le installazioni.                           quindi, senza una consistente quota di
                                              nuova potenza fotovoltaica costruita
  Secondo alcune stime, anche                 su terreni agricoli.
  nell’ipotesi irrealistica di raggiungere    La cosiddetta “generazione distribuita”
  gli obiettivi del PNIEC solo attraverso     non potrà fare a meno, per molti motivi,
  l’installazione di impianti fotovoltaici    d’impianti “utility scale” che potranno
  su terreni agricoli, si occuperebbe         occupare nuovi terreni oggi dedicati
  una porzione minima del territorio pari     all’agricoltura per una quota di circa
  a circa 50.000 ettari, corrispondenti       15/20mila ettari (meno del 20%
  a circa lo 0,4% dell’intera superficie      dell’abbandono annuale), se si
  agricola nazionale. Sulla base dei dati     manterranno le stesse proporzioni di
  Istat, se si costruissero i circa 30/35     quanto installato fino ad oggi.
  GW di fotovoltaico nuovo come               Per farlo, è necessario pensare
  previsto dal PNIEC al 2030,                 a nuove forme di collaborazione tra
  occorrerebbero circa 50mila meno            operatori energetici e operatori agricoli
  della metà dei terreni che ogni anno        e nuovi criteri per la progettazione,
  vengono abbandonati.                        gestione e manutenzione sia degli
                                              impianti che dei terreni bisognosi
  Su questo fronte è dunque auspicabile       di cure quotidiane.
  in tempi stretti una pianificazione
  da parte degli enti locali tesa a evitare   Inoltre, il settore agricolo
  la concentrazione di impianti in aree       è pesantemente influenzato
  ristrette. Si tratta di una percezione      dai cambiamenti climatici.
  generalizzata che trasforma il conflitto    Le condizioni meteorologiche
  virtuale in problema reale che implica      condizionano da sempre l’andamento
  un forte rallentamento dello sviluppo       dei raccolti, determinando il successo
  del fotovoltaico.                           o meno dei risultati di ogni annata.

                                                                                           10
Il nodo della valorizzazione
dei terreni agricoli
  Un clima sempre meno prevedibile            Il report "Climate Change ad Land",
  crea una situazione di incertezza           rilasciato nella seconda metà del 2019
  per gli agricoltori. Diventa così molto     dall'IPCC (Intergovernmental Panel
  complessa l’amministrazione                 on Climate Change) analizza, invece,
  dei terreni agricoli, la scelta del tipo    il rapporto tra agricoltura, degrado
  di sementi, la scelta delle colture         del territorio, desertificazione,
  da piantare e la programmazione             sicurezza alimentare e cambiamenti
  della concimazione.                         climatici. Il report dimostra
                                              che una migliore gestione del territorio
  Secondo il rapporto “Climate change         può contribuire efficacemente
  adaptation in the agricultural sector in    ad affrontare i cambiamenti climatici,
  Europe”, pubblicato a settembre 2019        riducendo la produzione di gas serra
  dall’EEA (European Environment              ed aumentando la resilienza
  Agency) mentre il bacino mediterraneo       del territorio stesso: produzione
  si deve confrontare con il caldo            sostenibile di cibo, gestione sostenibile
  dell’estate e la scarsità d’acqua, la       delle foreste, gestione del carbonio
  parte settentrionale del continente         organico nel suolo, conservazione
  europeo potrebbe invece avere               degli ecosistemi, ripristino del territorio,
  un’improvvisa fioritura dell’agricoltura,   riduzione della deforestazione
  grazie alla maggiore disponibilità di       e del degrado, riduzione della perdita
  terreni legata allo scioglimento dei        e dello spreco di cibo.
  ghiacci e a una stagione vegetativa più
  lunga e temperata.
  Gli impatti negativi dei cambiamenti
  climatici si stanno già avvertendo in
  tutta la zona europea. Le condizioni
  meteorologiche estreme e
  caratterizzate da cambi repentini del
  clima, comprese le recenti ondate di
  caldo in molte parti dell’UE, stanno già
  causando perdite economiche per il
  settore agricolo europeo.

                                                                                             11
Fotovoltaico ed economia agricola:
un connubio possibile
  L’industria della produzione di energia      Gli agricoltori, dal canto loro,
  da fonte solare ha, negli ultimi anni,       potrebbero fruire di nuove risorse
  investito moltissimo nello sviluppo          per rinnovare e ampliare le attività,
  tecnologico e nella innovazione              moltiplicare di almeno sei volte
  dei processi.                                il reddito agricolo, disporre
  Ha garantito in questo modo                  di un partner solido per proteggersi da
  un’evoluzione molto rapida verso una         brusche mutazioni climatiche,
  maggiore efficienza degli impianti           sviluppare nuove competenze
  (quindi, a parità di potenza istallata,      e garantire servizi fondamentali
  meno consumo di territorio) ed una           e remunerativi al partner energetico.
  più attenta integrazione con le aree         In questo contesto, un aspetto chiave
  di produzione energetica.                    sarà la gestione concorrente delle due
                                               attività, agricola ed energetica,
  Degno di particolare nota è lo sviluppo      che richiederà la nascita di nuove
  di nuovi modelli di impianti fotovoltaici,   figure professionali che siano
  capaci di dare supporto alla redditività     al contempo parte del processo
  del sistema agricolo attivo                  di manutenzione degli impianti e
  sugli stessi terreni.                        responsabili della produzione agricola.
  Nuovi terreni ibridi, in cui agricoltura     In considerazione dei benefici appena
  e produzione energetica si fondono,          descritti, è possibile intravvedere
  sono una soluzione vincente                  ulteriori vantaggi di natura economico-
  e vantaggiosa per tutti gli attori           finanziaria sia per gli operatori agricoli
  coinvolti.                                   sia per quelli energetici.
  Gli operatori energetici potrebbero
  realizzare importanti investimenti,          Per gli operatori agricoli gli ulteriori
  acquisire diritti di superficie a costi      vantaggi consisteranno in: reperimento
  contenuti, mitigare l'impatto                delle risorse finanziarie necessarie al
  sul territorio attraverso sistemi agricoli   rinnovo e ad eventuali ampliamenti
  maggiormente produttivi ed efficienti,       delle proprie attività; incremento del
  ridurre i costi di manutenzione              reddito agricolo; possibilità di disporre
  degli impianti e stabilire un rapporto       di un partner solido e di lungo periodo
  con le autorità locali che tenga conto       per mettersi al riparo da imprevedibili
  della qualificazione di nuove figure         mutazioni climatiche; opportunità di
  professionali.                               sviluppare nuove competenze
                                               professionali
                                               e nuovi servizi per il partner
                                               energetico.

                                                                                            12
Fotovoltaico ed economia agricola:
un connubio possibile
 Per gli operatori energetici, invece,        Nell’ambito di questo progetto,
 gli ulteriori vantaggi derivanti dall’uso    i ricercatori hanno constatato come,
 concorrente del terreno agricolo             a distanza di un anno dall’avvio
 si sostanzieranno in: possibilità            dell’esperimento il sistema agrovoltaico
 di realizzare importanti investimenti        sia stato in grado
 nel settore di interesse anche su campi      di produrre 1.266 kWh di energia
 agricoli; acquisizione, attraverso           elettrica per kW installato, un terzo
 una nuova tipologia di accordi               in più rispetto alla media del Paese
 con l’impresa agricola partner, di diritti   che è di 950 kWh/kWi. Allo stesso
 di superficie a costi contenuti              modo, anche i raccolti delle colture
 e concordati; realizzazione di effetti       piantumate nel terreno agricolo
 di mitigazione dell’impatto sul territorio   soggetto all’esperimento sono stati
 attraverso sistemi agricoli produttivi;      più abbondanti rispetto a quelli ottenuti
 superamento del limite della                 nell’attiguo campo agricolo
 “mitigazione paesaggistica”; riduzione       tradizionale. Inoltre, è stato possibile
 dei costi di manutenzione attraverso         dimostrare come il ricorso
 l’affidamento di una parte delle attività    all’agrovoltaico implichi vantaggi
 necessarie; opportunità di instaurare        economici e ambientali per l’intero
 un rapporto con le autorità locali           ecosistema circostante.
 che tenga conto delle necessità              Se, infatti, l’energia generata
 del territorio anche attraverso              dall’impianto agrovoltaico viene
 la qualificazione professionale              immagazzinata e fruita in loco,
 delle nuove figure necessarie.               si creano ulteriori possibilità di utilizzo,
                                              quale per esempio la ricarica
 Questi vantaggi reciproci trovano il         per i veicoli elettrici. In tal modo viene
 fondamento logico nei progetti pilota        consentita l’espansione della mobilità
 sviluppati dai ricercatori del Fraunhofer    elettrica e, dunque, l’abbattimento delle
 ISE nel corso dell’ultimo quinquennio.       emissioni nel settore dei trasporti su
 In particolare, uno studio condotto nei      strada.
 pressi del Lago di Costanza
 (Germania) ha mostrato come la
 sinergia tra agricoltura ed energia sia
 profittevole tanto per l’operatore
 agricolo quanto per quello energetico.

                                                                                             13
Le nostre proposte
   L’Alleanza, ferma nella sua volontà       idonee per l’accelerazione della Green
   di contribuire insieme ai referenti       Recovery in Italia e allo sviluppo
   istituzionali allo sviluppo di misure     di un'economia sostenibile, propone
                                             3 azioni da compiere nel breve termine.

 1. Rendere realistici gli Obiettivi del PNIEC
 Per consentire l’attuazione                 effettivo nella definizione delle opere
 delle politiche nazionali, ai sensi         necessarie e strategiche
 della normativa europea al 2030,            al raggiungimento degli obiettivi
 ai fini dello sviluppo della produzione     del PNIEC. Inoltre, è auspicabile,
 di energia elettrica da fonti rinnovabili   dal punto di vista dell’Alleanza,
 occorre definire un programma chiaro        che la Commissione possa intervenire,
 e che assegni degli obiettivi precisi       di concerto con le altre Istituzioni
 e misurabili alle singole Regioni.          competenti, laddove non si rispettino
                                             i tempi ed i modi di attuazione.
 L’istituzione della Commissione PNIEC       In questa prospettiva, sono
 (DL Semplificazione) è un atto positivo     da prevedere meccanismi più
 ma è necessaria una migliore                approfonditi e chiari di “burden
 definizione delle sue competenze,           sharing”, con la misura del concorso
 del funzionamento e della capacità          delle Regioni e degli enti locali alla
 di intervento. Si propone, dunque,          realizzazione degli obiettivi nazionali,
 che la Commissione acquisisca,              nonché adeguati strumenti
 di concerto con le Regioni, un ruolo        di subentro dello Stato in caso
                                             d’inadempimento.

                                                                                        14
Le nostre proposte
 2. Sostenere lo sviluppo degli impianti fotovoltaici a terra,
 nella tutela del settore agricolo
 È un dato di fatto che attualmente         Questa situazione porta spesso
 sia vigente un assetto normativo           gli enti locali ad adottare moratorie
 che non favorisce né lo sviluppo           estemporanee o provvedimenti
 degli impianti a terra né la tutela        di dubbia costituzionalità.
 dei terreni agricoli.                      È dunque urgente intervenire
 Si propone di dare un ordine               per giungere alla soluzione del
 e una programmazione all’installazione     problema alla loro radice.
 degli impianti fotovoltaici sui terreni
 agricoli anche in ottica di salvaguardia   Per l’Alleanza è importante individuare
 degli stessi.                              dei parametri oggettivi, ragionevoli
                                            e subito disponibili, per non rallentare
 Le norme attuali consentono                lo sviluppo del fotovoltaico
 di realizzare impianti in aree agricole    (di cui è invece urgente necessità)
 senza alcuna limitazione generale          e anche sostenere le stesse imprese
 o regolamentazione specifica,              agricole, che possono vedere
 limitandosi soltanto a non consentire      nella produzione di energia rinnovabile
 a questi impianti l’accesso alle aste      una fonte di sviluppo della propria
 e agli incentivi. Il risultato pratico è   attività. Attraverso la concessione
 lo sviluppo di impianti su aree agricole   dei siti alla generazione fotovoltaica,
 senza veri progetti di integrazione        le imprese agricole potrebbero
 e di valorizzazione, che generano          generare somme preziose per
 la cosiddetta “sindrome Nimby”.            investimenti diretti nella propria
                                            attività, anche mantenendo l’attività
                                            agricola integrata con quella della
                                            produzione da energia solare.

                                                                                       15
Le nostre proposte
 Razionalizzare e semplificare le procedure per il rilancio
 degli investimenti e dell’occupazione (soprattutto al Sud)
 Gli impianti per lo sfruttamento               burocratiche e colmare il gap
 delle energie rinnovabili “utility scale”      di potenza FER per raggiungere
 (compresi i sistemi di accumulo)               gli obiettivi al 2030. Si tratta di una
 intraprendono un iter autorizzativo le cui     misura transitoria.
 tempistiche sono molto lunghe. Tale
 dilazione temporale non si concilia né         Tenuto conto dell’attuale stallo degli
 con lo sviluppo del mercato né con gli         iter autorizzativi, che blocca
 obiettivi del PNIEC.                           la realizzazione di nuovi impianti
                                                fotovoltaici e sistemi di accumulo,
 Le tempistiche dell’iter sono tali             come è evidente degli esiti dei primi
 da mettere seriamente a rischio                due bandi del DM FER 4 luglio 2019
 gli investimenti già effettuati ed in taluni   e dalla non saturazione dei contingenti
 casi l’impossibilità di realizzare impianti    di potenza del secondo bando,
 già assegnati dalla procedura dei bandi        si ritiene necessario intervenire
 (il riferimento è al bando del capacity        per sbloccare, nel breve periodo,
 market ed a quello della Fast Reserve,         gli investimenti al fine di puntare
 di prossima pubblicazione).                    agli ambiziosi obiettivi al 2030,
                                                di consentire agli impianti fotovoltaici
 La proposta dell’Alleanza prevede              e ai sistemi di accumulo aggiudicatari
 l’adozione del procedimento                    dei bandi del capacity market di poter
 autorizzativo della PAS (Procedimento          rispettare gli impegni presi.
 Autorizzativo Semplificato) più celere del     Questa semplificazione nel breve
 PAUR (Provvedimento Autorizzatorio             periodo fungerà da volano alla ripresa
 Unico Regionale) oppure dell’AU                economica grazie agli investimenti
 (Autorizzazione Unica) o dell’AU con VIA       in impianti fotovoltaici a terra “utility
 (Valutazione di impatto ambientale)            scale” e in sistemi di accumulo
 per impianti fotovoltaici a terra su area      in market parity, che consentiranno
 agricola in progetti integrati con             a loro volta l’incremento
 l’agricoltura, per impianti fotovoltaici       degli investimenti e dell’occupazione.
 su cave, discariche e aree SIN                 Questo cambiamento renderà
 (siti di interesse nazionale) bonificate e     necessaria un’azione di reskilling
 ripristinate, e per sistemi di accumulo.       e upskilling delle tradizionali
 La PAS si applicherebbe solo per gli           competenze della forza lavoro,
 impianti che presentano istanza                che dovrà gradualmente abbandonare
 autorizzativa entro il 31 dicembre 2021,       comparti industriali ormai
 per cercare di recuperare il tempo perso       non più competitivi, verso produzioni
 sino ad oggi dalle lungaggini                  più efficienti.

                                                                                            16
Puoi anche leggere