Alleanza per il fotovoltaico in Italia - Position paper - Green Planner
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Executive Summary Energia nuova Questo fenomeno è stato causato principalmente da un insieme di fattori - per un’Italia più forte complessità procedurali, disomogeneità normative a livello L’Alleanza per il fotovoltaico in Italia regionale e meccanismi autorizzativi nasce dalla consapevolezza ormai poco efficienti – che penalizzano diffusa che il settore può dare gli investimenti in Italia. un rilevante contributo, in termini di know-how, visione strategica Per il contrasto al Climate Change e investimenti, alla transizione e il raggiungimento degli obiettivi energetica. del PNIEC (Piano Nazionale Integrato Energia e Clima) al 2030, è necessario Nell’epoca post – pandemica, consentire la realizzazione di impianti la transizione energetica è il pilastro a terra (“utility scale”), facilitando per la ripresa economica. gli investimenti e lo sviluppo di impianti fotovoltaici su zone industriali, Le soluzioni basate sulle energie discariche e aree agricole rinnovabili offrono opportunità non produttive. di investimento strategico, in grado di generare nuova occupazione in aree a elevato potenziale di sviluppo e aumentare il PIL di ogni Paese. Agricoltura e L’Alleanza vuole facilitare il percorso fotovoltaico: deciso a livello nazionale ed europeo per la Green Recovery e la sostenibilità alleati in natura dello sviluppo economico. L’Alleanza per il fotovoltaico in Italia intende promuovere la coesistenza dell’agricoltura e del fotovoltaico secondo le nuove direzioni aperte Semplificare dall’innovazione tecnologica. per rilanciare Le aziende dell’Alleanza promuovono Le soluzioni per lo sfruttamento la conoscenza e lo sfruttamento delle energie rinnovabili aiutano delle tecnologie che consentono a limitare il riscaldamento globale. una sinergia tra attività agricole Tuttavia, negli ultimi anni, l’Italia e fotovoltaico, tutelando l’ambiente ha registrato un forte rallentamento e valorizzando la biodiversità. nella realizzazione di impianti per la produzione di energia solare. 2
L’Alleanza per il fotovoltaico in Italia L’Alleanza per il fotovoltaico è costituita da un insieme di operatori Gli obiettivi dell’Alleanza energetici impegnati nello sviluppo * di soluzioni per l’energia solare Sostenere lo sviluppo delle energie sul territorio italiano. rinnovabili in Italia affinché il nostro Paese torni ad essere Tali imprese sono rappresentative tra i principali promotori a livello di un mondo industriale che europeo e mondiale dell’energia ha superato le complesse sfide rinnovabile, in linea con competitive del solare fotovoltaico gli obiettivi 2030 e 2050. a livello globale grazie a capacità innovativa, visione strategica e forte Investire finanziariamente nello know-how tecnologico. * sviluppo delle energie rinnovabili da fonte solare in Italia senza ricorrere ad alcun contributo economico, Il gruppo delle imprese fondatrici è composto da Canadian Solar, incentivo o finanziamento per lo Enfinity Global, Kingdom Energy, sviluppo del business fotovoltaico, di Manni Energy, Solarig, Solar cui sostiene il valore strategico per il Konzept, Tecno Energy, T-Solar. Paese. * Queste si inseriscono nel contesto Stimolare e sostenere la creazione più ampio della Task Force italiana di occupazione per i profili che è composta da 25 operatori professionali innovativi, per lo del settore energetico ed è impegnata sviluppo sostenibile della nostra in programmi di investimento economia, creando nuove in impianti utility scale per un valore opportunità per le economie locali, tra i 13 ed i 20 miliardi di euro con particolare riferimento alle aree per la realizzazione tra i 15 ed i 20 GW più disagiate del Sud Italia. entro il 2030. L’Alleanza, che non è costituita sotto alcuna forma giuridica, è aperta a tutti * Dare il proprio contributo, in termini di competenze, esperienze e sviluppo tecnologico, al rilancio del quei soggetti operanti nel settore solare fotovoltaico e alla definizione della produzione di energia solare di un nuovo modello normativo che che ne condividano le finalità sia in grado di superare le criticità e che intendano dare il loro contributo attuali del sistema e attirare per il raggiungimento degli obiettivi investimenti privati sul territorio fissati al 2030. italiano. 3
Le Energie Rinnovabili nello scenario europeo Per superare le sfide determinate Più in generale, al 2030, l’effetto netto dal Climate Change e dal degrado della transizione energetica sarà ambientale, l’Europa ha adottato progressivamente positivo, sia in termini di una strategia di lungo periodo capace produzione industriale sia di occupazione di trasformare l’Unione in un’economia moderna, competitiva ed efficiente dal punto di vista dell’utilizzo delle risorse. * nell’Unione Europea ed in Italia. La pietra miliare di questa strategia Gli obiettivi principali è il Green New Deal, l'ambizioso del Green New Deal pacchetto di misure che dovrebbe * consentire a cittadini e imprese europei Aumentare i finanziamenti dedicati alla decarbonizzazione europea nel corso di di beneficiare di una transizione verso questo decennio. una economia carbon free. Il Green New Deal europeo ha trovato spazio anche nel Next Generation EU, * Creare un quadro abilitante per gli investitori privati e il settore pubblico. * lo strumento sviluppato dalla Fornire supporto alle PA e agli sviluppatori Commissione Europea per il rilancio nella fase di individuazione, strutturazione economico e sociale dell’area Euro ed esecuzione dei progetti sostenibili. all’indomani della pandemia da Coronavirus. Questo strumento finanziario, di 750 miliardi, prevede Per la sua realizzazione, lo stanziamento di 100 miliardi per la transizione “verde”. questo piano poggia Inoltre, il 25% del nuovo bilancio su due importanti basi dell’Unione Europea 2021-2027 finanziarie da 1824,3 miliardi verrà speso nei programmi europei per mobilitare gli * Il piano di investimenti per un'Europa investimenti sostenibili: circa 275 miliardi sostenibile che persegue l’obiettivo di in sette anni che, sommati ai 100 miliardi mobilitare, attraverso il bilancio UE e gli previsti dal Next Generation EU per strumenti associati (in particolare il la transizione “verde”, danno un totale Programma InvestEU), investimenti di 375 miliardi stanziati per la ripresa sostenibili privati e pubblici per almeno di un’economia verde, pulita, resiliente, 1000 miliardi di euro nel prossimo inclusiva. Questi investimenti potranno decennio. portare alla creazione di nuovi posti di * Il Fondo per la transizione giusta, che lavoro in un arco temporale trentennale: vanta una dotazione di 40 miliardi di euro, se entro il 2050, a livello globale, a sua volta capace di generare almeno il settore delle energie rinnovabili 89-107 miliardi di euro di investimenti nelle potrebbe arricchirsi di 42 milioni nuovi aree più arretrate e vulnerabili, a causa posti di lavoro, determinando un della loro dipendenza dai combustibili incremento di circa il 62% rispetto a quelli fossili o da processi industriali ad alta attuali, ben il 10% di questa nuova forza intensità di gas a effetto serra. lavoro verrà allocata in Europa. [Fonte: Commissione Europea] [Fonte: Measuring the Socio-economics of Transition – Focus on Future Jobs- IRENA, febbraio 2020] 4
Energie Rinnovabili da fonte solare: la situazione italiana L’implementazione del PNIEC nel quadro normativo nazionale di rilevamento e i suoi obiettivi Con il Piano Nazionale Integrato È utile ricordare che l’obiettivo finale Energia e Clima (PNIEC) presentato per il fotovoltaico è stato portato a 52 alla Commissione Europea a gennaio GW nel 2030, con la tappa intermedia 2020, l’Italia ha tracciato al 2025 di 28,5 GW, e con una la sua strategia energetica di medio prevalenza, quindi, rispetto agli obiettivi e lungo termine, in linea con il Green di produzione attesa, delle fonti solari Deal europeo. pari al 55% rispetto alla quota prevista per le energie rinnovabili tout court. Il PNIEC prevede da un lato la graduale eliminazione del carbone, dall’altro il raggiungimento dell’obiettivo di circa 95 GW di capacità di energia rinnovabile entro il 2030. In quest’ottica, gli impianti solari rappresentano il motore principale di questo processo. 5
Energie Rinnovabili da fonte solare: la situazione italiana Quadro riepilogativo delle misure e degli obiettivi del PNIEC 2019 2030 (PNIEC) 2050 Energia da fonte rinnovabile (FER) 55 GW* 95 GW % del FER sull’Energia Totale 17%* 30%** 300 GW Energia da fonte solare 21 GW*** 52 GW 150 GW Dati economici - settore solare Investimento 2.6 Miliardi € 25 Miliardi € 75 Miliardi € % del PIL 0,3%**** 1% 3,75% Fatturato annuo (produzione energia…) ND 2 Miliardi €/a** 6 Miliardi €/a Incentivi dello Stato 0,1% del PIL 0,3% del PIL Impatto sociale Nuovi posti di lavoro 11.000 ULA 40.000 ULA (permanenti) Nuovi posti di lavoro 14.000 ULA 135.000 ULA (diretti, indiretti e indotti) Benefici ambientali -1% -7,6% Emissione di Gas Serra (rispetto al 2018)**** (tra 2020 e2030)***** * GSE Report - Fonti rinnovabili in Italia e in Europa – 2018 ** PNIEC *** Report GSE – Solare Fotovoltaico 2019 **** Rapporto Infrastrutture energetiche per l’Italia e per il Mediterraneo – Confindustria energia marzo 2020, ***** ISPRA ****** ENEA, Analisi trimestrale del sistema energetica italiano (IV Trimestre 2019) 6
Energie Rinnovabili da fonte solare: la situazione italiana L’ammontare degli investimenti Secondo le stime di Eurofound, al 2030 ipotizzati per realizzare questa la transizione energetica inciderà sul profonda e rapida evoluzione del PIL italiano per lo 0,8%, poco sotto la paniere elettrico nazionale è notevole. media europea che si attesta sull’1,1%, Il PNIEC parla di 85 miliardi di al netto del gettito fiscale euro tra il 2017 e il 2030 per la sola e delle royalties, senza conseguenze generazione elettrica, cui si negative sul debito pubblico e sulle devono sommare 46 miliardi da previsioni del prezzo dell’elettricità. investire nelle reti e nei sistemi di [Figura 3] accumulo. Figura 3: impatto sul PIL per Paese, 2030, differenza percentuale dalla base 6 5 4 3 2 1 0 Fonte: FOME energy scenario projections 7
Energie Rinnovabili da fonte solare: la situazione italiana Gli investimenti produrranno un forte delle opere tra il 2018 ed il 2030, impatto anche sul mondo attiverà un’occupazione temporanea dell’occupazione. media corrispondente a circa 135.000 Si prevede che la progettazione, unità di lavoro annue (ULA) dirette, costruzione ed installazione indirette ed indotte (Figura 4). Figura 4: occupazione temporanea sostenuta - media annua (Migliaia di ULA) 165 153 151 146 145 139 Occupazione 132 133 130 122 124 125 62 media 58 55 57 56 53 (2018-2030) 50 47 48 51 50 84 46 53 49 32 47 46 48 50 39 43 40 40 43 42 25 49 43 41 44 38 135k 37 46 42 39 37 37 39 27 ULA Fonte: Partecipanti allo studio.Analisi PwC Strategy& Indotto Indiretto Diretto La gestione delle infrastrutture delle singole politiche regionali nel energetiche, nella fase di esercizio, settore delle energie rinnovabili tale da attiverà in media oltre 25.000 unità determinare un impatto sul PIL. lavorative annue (equivalenti a tempo pieno) entro il 2030 e oltre 40.000 ULA In particolare, lo studio ISTAT ha dopo il 2030 per tutta la durata della rilevato una forte correlazione positiva vita utile degli impianti. tra politiche a supporto delle energie (Fonte: Rapporto Infrastrutture energetiche per l’Italia rinnovabili e loro incidenza sul PIL nel e per il Mediterraneo – Confindustria energia marzo 2020, Capitolo 2.3 Ricadute economiche Mezzogiorno. e sociali) La maggiore incidenza delle energie I livelli di occupazione così previsti rinnovabili sulla produzione del PIL contribuiranno all’aumento del PIL regionale è giustificata anche dalle nazionale per lo 0,5%, nettamente condizioni climatiche di gran lunga in linea con la media europea. favorevoli del Sud, sebbene qui (Fonte: Eurofound, Employment implications of the Paris Climate Agreement, 2020) si registrino investimenti di gran lunga inferiori rispetto alle Regioni del Nord nella formazione e valorizzazione Al raggiungimento degli obiettivi 2030, del capitale umano utilizzato inoltre, concorreranno anche le diverse nel settore delle rinnovabili. legislazioni regionali. A partire dal 2011, l’ISTAT, nel Rapporto annuale sul Territorio, ha indagato l’impatto 8
Il settore fotovoltaico in Italia, tra criticità procedurali e opportunità di sviluppo Nonostante l’andamento positivo Il tema relativo alle procedure registrato negli ultimi anni nel settore autorizzative degli impianti e delle delle energie rinnovabili, ad oggi infrastrutture connesse per le fonti la realizzazione di nuove installazioni rinnovabili costituisce, dunque, procede troppo lentamente a livello il gap più rilevante che separa l’Italia nazionale per garantire dal raggiungimento degli obiettivi al il raggiungimento, entro il 2030, 2030. Inoltre, i 32 GW di nuovi impianti dell’obiettivo dei 52 GW fissati fotovoltaici che sarebbero necessari dal PNIEC. Ad oggi, infatti, le nuove per raggiungere l’obiettivo dei 52 GW installazioni sono sottodimensionate installati al 2030, non possono essere rispetto agli obiettivi climatici realizzati solo sui tetti degli edifici e alle potenzialità del Paese. e sulle aree contaminate nel breve arco temporale di 10 anni. In relazione ai sistemi autorizzativi, Occorre, dunque, creare le condizioni il processo rimane lento affinché gli impianti fotovoltaici possano ed eccessivamente burocratico. essere installati anche su terreni Il risultato della prima asta prevista agricoli che non presentano condizioni dal Decreto Rinnovabili, tali da consentire una redditizia attività con una domanda da parte agricola e non hanno caratteristiche di degli operatori di poco superiore pregio sotto il profilo ambientale. ai contingenti previsti, ha mostrato innanzitutto la scarsità di progetti Per indirizzare lo sviluppo del approvati. Da qui deriva l’urgenza fotovoltaico, rispettando gli obiettivi del di semplificare l’iter delle autorizzazioni: PNIEC, sarà necessario affiancare allo basti pensare che allo stato attuale, sviluppo di nuove installazioni su edifici con gli attuali ritmi autorizzativi che si soprattutto gli impianti utility scale a aggirano intorno ai 4-5 anni per terra, valutando eventualmente una procedimento, si impiegherebbero 67 revisione dell’attuale interdizione anni per realizzare il Piano Nazionale all’accesso ai regimi di sostegno per Energia e Clima. impianti fotovoltaici su aree agricole, in È facile pensare che questi ritardi modo anche da incentivare i progetti in conducano a un netto disallineamento grid-parity che si stanno sviluppando, con la rapidità dello sviluppo ma che in questa fase in cui i prezzi sul tecnologico, comportando quindi mercato elettrico sono molto bassi l’autorizzazione di progetti basati su potrebbero incontrare difficoltà di macchine già “vecchie”, nel frattempo finanziamento. superate da tecnologie più efficienti di quelle previste dal progetto iniziale. 9
Il nodo della valorizzazione dei terreni agricoli Ad oggi è possibile realizzare impianti Anche senza espliciti divieti, in aree agricole senza limitazioni, attualmente tutte le amministrazioni ma non è permesso l’accesso alle aste locali italiane e le grandi organizzazioni e agli incentivi sui medesimi impianti. agricole hanno un atteggiamento di Ciò ha portato alla realizzazione “assoluta prudenza” o di sostanziale di impianti su terreni agricoli senza opposizione nel concedere alcuna pianificazione o integrazione l’autorizzazione alla costruzione di con il territorio, creando spesso impianti fotovoltaici su tali terreni. malumore e esponendosi al rischio che gli enti locali possano introdurre Gli ambiziosi obiettivi del PNIEC provvedimenti ad hoc per limitare al 2030 non si potranno raggiungere, le installazioni. quindi, senza una consistente quota di nuova potenza fotovoltaica costruita Secondo alcune stime, anche su terreni agricoli. nell’ipotesi irrealistica di raggiungere La cosiddetta “generazione distribuita” gli obiettivi del PNIEC solo attraverso non potrà fare a meno, per molti motivi, l’installazione di impianti fotovoltaici d’impianti “utility scale” che potranno su terreni agricoli, si occuperebbe occupare nuovi terreni oggi dedicati una porzione minima del territorio pari all’agricoltura per una quota di circa a circa 50.000 ettari, corrispondenti 15/20mila ettari (meno del 20% a circa lo 0,4% dell’intera superficie dell’abbandono annuale), se si agricola nazionale. Sulla base dei dati manterranno le stesse proporzioni di Istat, se si costruissero i circa 30/35 quanto installato fino ad oggi. GW di fotovoltaico nuovo come Per farlo, è necessario pensare previsto dal PNIEC al 2030, a nuove forme di collaborazione tra occorrerebbero circa 50mila meno operatori energetici e operatori agricoli della metà dei terreni che ogni anno e nuovi criteri per la progettazione, vengono abbandonati. gestione e manutenzione sia degli impianti che dei terreni bisognosi Su questo fronte è dunque auspicabile di cure quotidiane. in tempi stretti una pianificazione da parte degli enti locali tesa a evitare Inoltre, il settore agricolo la concentrazione di impianti in aree è pesantemente influenzato ristrette. Si tratta di una percezione dai cambiamenti climatici. generalizzata che trasforma il conflitto Le condizioni meteorologiche virtuale in problema reale che implica condizionano da sempre l’andamento un forte rallentamento dello sviluppo dei raccolti, determinando il successo del fotovoltaico. o meno dei risultati di ogni annata. 10
Il nodo della valorizzazione dei terreni agricoli Un clima sempre meno prevedibile Il report "Climate Change ad Land", crea una situazione di incertezza rilasciato nella seconda metà del 2019 per gli agricoltori. Diventa così molto dall'IPCC (Intergovernmental Panel complessa l’amministrazione on Climate Change) analizza, invece, dei terreni agricoli, la scelta del tipo il rapporto tra agricoltura, degrado di sementi, la scelta delle colture del territorio, desertificazione, da piantare e la programmazione sicurezza alimentare e cambiamenti della concimazione. climatici. Il report dimostra che una migliore gestione del territorio Secondo il rapporto “Climate change può contribuire efficacemente adaptation in the agricultural sector in ad affrontare i cambiamenti climatici, Europe”, pubblicato a settembre 2019 riducendo la produzione di gas serra dall’EEA (European Environment ed aumentando la resilienza Agency) mentre il bacino mediterraneo del territorio stesso: produzione si deve confrontare con il caldo sostenibile di cibo, gestione sostenibile dell’estate e la scarsità d’acqua, la delle foreste, gestione del carbonio parte settentrionale del continente organico nel suolo, conservazione europeo potrebbe invece avere degli ecosistemi, ripristino del territorio, un’improvvisa fioritura dell’agricoltura, riduzione della deforestazione grazie alla maggiore disponibilità di e del degrado, riduzione della perdita terreni legata allo scioglimento dei e dello spreco di cibo. ghiacci e a una stagione vegetativa più lunga e temperata. Gli impatti negativi dei cambiamenti climatici si stanno già avvertendo in tutta la zona europea. Le condizioni meteorologiche estreme e caratterizzate da cambi repentini del clima, comprese le recenti ondate di caldo in molte parti dell’UE, stanno già causando perdite economiche per il settore agricolo europeo. 11
Fotovoltaico ed economia agricola: un connubio possibile L’industria della produzione di energia Gli agricoltori, dal canto loro, da fonte solare ha, negli ultimi anni, potrebbero fruire di nuove risorse investito moltissimo nello sviluppo per rinnovare e ampliare le attività, tecnologico e nella innovazione moltiplicare di almeno sei volte dei processi. il reddito agricolo, disporre Ha garantito in questo modo di un partner solido per proteggersi da un’evoluzione molto rapida verso una brusche mutazioni climatiche, maggiore efficienza degli impianti sviluppare nuove competenze (quindi, a parità di potenza istallata, e garantire servizi fondamentali meno consumo di territorio) ed una e remunerativi al partner energetico. più attenta integrazione con le aree In questo contesto, un aspetto chiave di produzione energetica. sarà la gestione concorrente delle due attività, agricola ed energetica, Degno di particolare nota è lo sviluppo che richiederà la nascita di nuove di nuovi modelli di impianti fotovoltaici, figure professionali che siano capaci di dare supporto alla redditività al contempo parte del processo del sistema agricolo attivo di manutenzione degli impianti e sugli stessi terreni. responsabili della produzione agricola. Nuovi terreni ibridi, in cui agricoltura In considerazione dei benefici appena e produzione energetica si fondono, descritti, è possibile intravvedere sono una soluzione vincente ulteriori vantaggi di natura economico- e vantaggiosa per tutti gli attori finanziaria sia per gli operatori agricoli coinvolti. sia per quelli energetici. Gli operatori energetici potrebbero realizzare importanti investimenti, Per gli operatori agricoli gli ulteriori acquisire diritti di superficie a costi vantaggi consisteranno in: reperimento contenuti, mitigare l'impatto delle risorse finanziarie necessarie al sul territorio attraverso sistemi agricoli rinnovo e ad eventuali ampliamenti maggiormente produttivi ed efficienti, delle proprie attività; incremento del ridurre i costi di manutenzione reddito agricolo; possibilità di disporre degli impianti e stabilire un rapporto di un partner solido e di lungo periodo con le autorità locali che tenga conto per mettersi al riparo da imprevedibili della qualificazione di nuove figure mutazioni climatiche; opportunità di professionali. sviluppare nuove competenze professionali e nuovi servizi per il partner energetico. 12
Fotovoltaico ed economia agricola: un connubio possibile Per gli operatori energetici, invece, Nell’ambito di questo progetto, gli ulteriori vantaggi derivanti dall’uso i ricercatori hanno constatato come, concorrente del terreno agricolo a distanza di un anno dall’avvio si sostanzieranno in: possibilità dell’esperimento il sistema agrovoltaico di realizzare importanti investimenti sia stato in grado nel settore di interesse anche su campi di produrre 1.266 kWh di energia agricoli; acquisizione, attraverso elettrica per kW installato, un terzo una nuova tipologia di accordi in più rispetto alla media del Paese con l’impresa agricola partner, di diritti che è di 950 kWh/kWi. Allo stesso di superficie a costi contenuti modo, anche i raccolti delle colture e concordati; realizzazione di effetti piantumate nel terreno agricolo di mitigazione dell’impatto sul territorio soggetto all’esperimento sono stati attraverso sistemi agricoli produttivi; più abbondanti rispetto a quelli ottenuti superamento del limite della nell’attiguo campo agricolo “mitigazione paesaggistica”; riduzione tradizionale. Inoltre, è stato possibile dei costi di manutenzione attraverso dimostrare come il ricorso l’affidamento di una parte delle attività all’agrovoltaico implichi vantaggi necessarie; opportunità di instaurare economici e ambientali per l’intero un rapporto con le autorità locali ecosistema circostante. che tenga conto delle necessità Se, infatti, l’energia generata del territorio anche attraverso dall’impianto agrovoltaico viene la qualificazione professionale immagazzinata e fruita in loco, delle nuove figure necessarie. si creano ulteriori possibilità di utilizzo, quale per esempio la ricarica Questi vantaggi reciproci trovano il per i veicoli elettrici. In tal modo viene fondamento logico nei progetti pilota consentita l’espansione della mobilità sviluppati dai ricercatori del Fraunhofer elettrica e, dunque, l’abbattimento delle ISE nel corso dell’ultimo quinquennio. emissioni nel settore dei trasporti su In particolare, uno studio condotto nei strada. pressi del Lago di Costanza (Germania) ha mostrato come la sinergia tra agricoltura ed energia sia profittevole tanto per l’operatore agricolo quanto per quello energetico. 13
Le nostre proposte L’Alleanza, ferma nella sua volontà idonee per l’accelerazione della Green di contribuire insieme ai referenti Recovery in Italia e allo sviluppo istituzionali allo sviluppo di misure di un'economia sostenibile, propone 3 azioni da compiere nel breve termine. 1. Rendere realistici gli Obiettivi del PNIEC Per consentire l’attuazione effettivo nella definizione delle opere delle politiche nazionali, ai sensi necessarie e strategiche della normativa europea al 2030, al raggiungimento degli obiettivi ai fini dello sviluppo della produzione del PNIEC. Inoltre, è auspicabile, di energia elettrica da fonti rinnovabili dal punto di vista dell’Alleanza, occorre definire un programma chiaro che la Commissione possa intervenire, e che assegni degli obiettivi precisi di concerto con le altre Istituzioni e misurabili alle singole Regioni. competenti, laddove non si rispettino i tempi ed i modi di attuazione. L’istituzione della Commissione PNIEC In questa prospettiva, sono (DL Semplificazione) è un atto positivo da prevedere meccanismi più ma è necessaria una migliore approfonditi e chiari di “burden definizione delle sue competenze, sharing”, con la misura del concorso del funzionamento e della capacità delle Regioni e degli enti locali alla di intervento. Si propone, dunque, realizzazione degli obiettivi nazionali, che la Commissione acquisisca, nonché adeguati strumenti di concerto con le Regioni, un ruolo di subentro dello Stato in caso d’inadempimento. 14
Le nostre proposte 2. Sostenere lo sviluppo degli impianti fotovoltaici a terra, nella tutela del settore agricolo È un dato di fatto che attualmente Questa situazione porta spesso sia vigente un assetto normativo gli enti locali ad adottare moratorie che non favorisce né lo sviluppo estemporanee o provvedimenti degli impianti a terra né la tutela di dubbia costituzionalità. dei terreni agricoli. È dunque urgente intervenire Si propone di dare un ordine per giungere alla soluzione del e una programmazione all’installazione problema alla loro radice. degli impianti fotovoltaici sui terreni agricoli anche in ottica di salvaguardia Per l’Alleanza è importante individuare degli stessi. dei parametri oggettivi, ragionevoli e subito disponibili, per non rallentare Le norme attuali consentono lo sviluppo del fotovoltaico di realizzare impianti in aree agricole (di cui è invece urgente necessità) senza alcuna limitazione generale e anche sostenere le stesse imprese o regolamentazione specifica, agricole, che possono vedere limitandosi soltanto a non consentire nella produzione di energia rinnovabile a questi impianti l’accesso alle aste una fonte di sviluppo della propria e agli incentivi. Il risultato pratico è attività. Attraverso la concessione lo sviluppo di impianti su aree agricole dei siti alla generazione fotovoltaica, senza veri progetti di integrazione le imprese agricole potrebbero e di valorizzazione, che generano generare somme preziose per la cosiddetta “sindrome Nimby”. investimenti diretti nella propria attività, anche mantenendo l’attività agricola integrata con quella della produzione da energia solare. 15
Le nostre proposte Razionalizzare e semplificare le procedure per il rilancio degli investimenti e dell’occupazione (soprattutto al Sud) Gli impianti per lo sfruttamento burocratiche e colmare il gap delle energie rinnovabili “utility scale” di potenza FER per raggiungere (compresi i sistemi di accumulo) gli obiettivi al 2030. Si tratta di una intraprendono un iter autorizzativo le cui misura transitoria. tempistiche sono molto lunghe. Tale dilazione temporale non si concilia né Tenuto conto dell’attuale stallo degli con lo sviluppo del mercato né con gli iter autorizzativi, che blocca obiettivi del PNIEC. la realizzazione di nuovi impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo, Le tempistiche dell’iter sono tali come è evidente degli esiti dei primi da mettere seriamente a rischio due bandi del DM FER 4 luglio 2019 gli investimenti già effettuati ed in taluni e dalla non saturazione dei contingenti casi l’impossibilità di realizzare impianti di potenza del secondo bando, già assegnati dalla procedura dei bandi si ritiene necessario intervenire (il riferimento è al bando del capacity per sbloccare, nel breve periodo, market ed a quello della Fast Reserve, gli investimenti al fine di puntare di prossima pubblicazione). agli ambiziosi obiettivi al 2030, di consentire agli impianti fotovoltaici La proposta dell’Alleanza prevede e ai sistemi di accumulo aggiudicatari l’adozione del procedimento dei bandi del capacity market di poter autorizzativo della PAS (Procedimento rispettare gli impegni presi. Autorizzativo Semplificato) più celere del Questa semplificazione nel breve PAUR (Provvedimento Autorizzatorio periodo fungerà da volano alla ripresa Unico Regionale) oppure dell’AU economica grazie agli investimenti (Autorizzazione Unica) o dell’AU con VIA in impianti fotovoltaici a terra “utility (Valutazione di impatto ambientale) scale” e in sistemi di accumulo per impianti fotovoltaici a terra su area in market parity, che consentiranno agricola in progetti integrati con a loro volta l’incremento l’agricoltura, per impianti fotovoltaici degli investimenti e dell’occupazione. su cave, discariche e aree SIN Questo cambiamento renderà (siti di interesse nazionale) bonificate e necessaria un’azione di reskilling ripristinate, e per sistemi di accumulo. e upskilling delle tradizionali La PAS si applicherebbe solo per gli competenze della forza lavoro, impianti che presentano istanza che dovrà gradualmente abbandonare autorizzativa entro il 31 dicembre 2021, comparti industriali ormai per cercare di recuperare il tempo perso non più competitivi, verso produzioni sino ad oggi dalle lungaggini più efficienti. 16
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