Alla Regione Marche Servizio Politiche Agroalimentari, via Tiziano 44 60125 Ancona - izsum

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Alla Regione Marche Servizio Politiche Agroalimentari, via Tiziano 44 60125 Ancona - izsum
ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE
DELL’UMBRIA E DELLE MARCHE “TOGO ROSATI”

                                                                                    alla Regione Marche
                                                                      Servizio Politiche Agroalimentari,
                                                                                            via Tiziano 44
                                                                                           60125 Ancona

PF INNOVAZIONE, AGRICOLTURA A BASSO IMPATTO E SDA PESARO. Progetto AZIONE B2,
Regolamento 1308/2013/CE: Indagini sul campo finalizzate all’applicazione di strategie di lotta
caratterizzate da basso impatto chimico sugli alveari.

Progetto APIMARCHE 2020: Stazioni di monitoraggio e sorveglianza in apicoltura; Rete Apistica
Regionale (RAR).

Responsabile del progetto: Dott. Stefano Gavaudan (s.gavaudan@izsum.it)

Centro bi regionale malattie trasmesse da vettori
 e malattie degli animali selvatici (centrovettori@izsum.it)
Istituto Zooprofilattico Sperimentale
dell’Umbria e delle Marche “T.Rosati”

Obiettivo: Rafforzamento della sorveglianza nei confronti delle principali avversità delle api
attraverso metodi innovativi e a basso impatto ambientale; in particolare nei confronti di patogeni
esotici (Vespa velutina e Aethina tumida) ed endemici (Nosema cerana e Varroa destructor).

Razionale: Il controllo della varroasi vede alcune criticità maggiori nella difficoltà di individuare il
periodo ottimale in cui effettuare l’intervento di controllo della varroasi con prodotti acaricidi. È
infatti necessario anticipare il picco di popolazione dell’acaro, pur salvaguardando il raccolto
principale di miele della stagione estiva. Tali obiettivi si contrastano nella pratica apistica portando
alla necessità di privilegiare l’aspetto sanitario su quello produttivo o viceversa. Anche il trattamento
autunnale deve perseguire l’obiettivo di invernare la famiglia quanto più libera dall’infestazione, ma
in presenza di un clima temperato invernale (che consente la prosecuzione del ciclo biologico), tale
momento non è di facile individuazione. La scelta delle epoche di intervento è fortemente
condizionata dall’andamento climatico stagionale, che ha ripercussione diretta sia per le fioriture
stagionali che per il ciclo biologico dell’ape e dei suoi aggressori. È noto e sotto studio l’impatto dei
cambiamenti climatici per il metabolismo degli insetti e dei pronubi in particolare.
Una errata percezione del periodo di intervento, comporta perdite di alveari, a causa
dell’infestazione di Varroa sp. che apre la strada a ulteriori agenti patogeni e al collasso della colonia;
come ad esempio le virosi e la nosemiasi.
L’individuazione dei periodi di controllo è l’obiettivo principale che il progetto intende perseguire
nella stagione produttiva 2020, attraverso l’adozione di metodi innovativi di monitoraggio che
vengono descritti di seguito:
i)      Una azione di monitoraggio attraverso una Rete di Stazioni Apistiche (RSA) di controllo
            automatico (smart arnia) distribuite nel territorio regionale che, attraverso misurazioni
            automatiche e convenzionali, potranno fornire ai Tecnici Apistici dei dati di andamento
            produttivo e sanitario per la stagione in corso (tasso di Varroa, forza della famiglia e della
            covata, crescita delle scorte in miele e polline, ecc.) in diverse stazioni monitorate della
            Regione Marche (almeno tre stazioni in quattro provincie).
    Gli apicoltori potranno fare riferimento ai dati delle stazioni di monitoraggio comparandoli con
    gli stessi parametri rilevati nel proprio apiario. In particolare la valutazione quantitativa della
    Varroasi potrà essere rilevata con la stessa procedura standard (metodo ZAV) utilizzata nelle
    stazioni di monitoraggio. L’allevatore sarà libero di scegliere l’epoca migliore di trattamento del
    proprio apiario (in considerazione delle specifiche esigenze) utilizzando dati oggettivi, misurabili
    e comparabili, riferiti alla stagione in corso. L’individuazione dell’epoca migliore di trattamento,
    porta ad una maggior efficacia dei prodotti utilizzati per il controllo dell’infestazione e quindi
    una riduzione dell’impatto chimico sugli alveari, sull’ambiente e sulle produzioni (obiettivo
    principale della presente Azione). I dati di monitoraggio saranno utilizzati per la redazione del
    Piano Regionale di Lotta alla Varroa che i servizi sanitari regionali emanano annualmente per
    orientare verso scelte razionali gli allevatori. Sarà inoltre richiesto la diffusione delle indicazioni
    attraverso i bollettini agro-meteo locali.

Ulteriori obiettivi di sorveglianza sono in continuità con l’azione già avviata nel 2019:

     ii) utilizzazione della Rete degli Apiari Sentinella (RAS) per la rilevazione dell’introduzione di
Vespa velutina e Aethina tumida, con il posizionamento di trappole idonee alla cattura degli insetti
invasivi, che in caso di sospetto sono inviati all’identificazione di laboratorio. Tale sorveglianza non
è sostitutiva ma anzi integrativa e di rafforzamento di quella prevista dal Ministero della Salute per
Aethina tumida, effettuata dai Servizi Veterinari dell’ASUR, con la collaborazione degli apicoltori.
     iii)     Incentivazione del ricorso alla diagnosi di laboratorio per gli apicoltori che si avvalgono
              della consulenza dei tecnici Apistici o dei Veterinari ASUR (o Veterinari Libero
              professionisti regolarmente iscritti all’Ordine Professionale), attraverso la gratuità della
              diagnosi di laboratorio. Tale azione permette di aumentare il livello di consulenza ed
              effettuare una valutazione oggettiva delle problematiche sanitarie presenti.
È noto infatti che una diagnosi esatta è un elemento necessario per il controllo terapeutico efficace.
Su tale binomio si fonda non solo la risoluzione delle singole problematiche sanitarie ma anche la
possibilità di contrastare i fenomeni di resistenza dei patogeni alle molecole utilizzate, sia
antimicrobici che antiparassitari.
Il campione idoneo per la diagnosi, prelevato dal Veterinario o dal tecnico apistico secondo Linee
Guida predisposte dal laboratorio, può essere recapitato presso le Sedi IZS di Fermo, Tolentino,
Ancona e Pesaro, utilizzando la modulistica prevista.
    iv) Dal punto di vista strategico regionale, la Rete Apistica Regionale strutturata nei diversi
               quadranti, così come la Rete delle Stazioni Apistiche (RSA), potrebbe rappresentare un
               sistema integrato di sensori per il bio monitoraggio ambientale. In accordo con gli
               apicoltori, la rete di monitoraggio potrà fornire alcune valutazioni preliminari sulla
               diffusione di molecole organiche persistenti (es. PFAS, PBDE, HBCD) nell’ambiente, su
               alcuni biocidi utilizzati in agricoltura, in campo sanitario e per il controllo dei culicidi, con
               impatto sugli insetti impollinatori (es. neonicotinoidi, piretroidi, ecc.). Tale sistema potrà
               essere quindi valutato per successive indagini di monitoraggio ambientale.

Metodologia:
  i)     Sorveglianza di patogeni endemici per l’apicoltura regionale: il sistema ha l’obiettivo di
         coordinare in maniera più efficace gli interventi di lotta effettuati nei confronti della
Varroa, con l’effetto di aumentare l’efficacia e ridurre l’impatto dei prodotti acaricidi
         utilizzati per il controllo del parassita.
Il sistema utilizzato è quello di valutare ogni 15 giorni il trend di popolazione dell’acaro durante
la stagione produttiva individuando i periodi più consoni per effettuare i trattamenti. La
valutazione della popolazione verrà effettuata con metodi di monitoraggio standard (allegati 1
e 5) in almeno 12 quadranti distribuiti del territorio regionale (area costiera: 0-200mt slm; media
collina: 200-400mt slm; alta collina: oltre i 400mt slm) da apicoltori che mettono a disposizione
famiglie di buona consistenza e conduzione ottimale. Le arnie sono inserite in stazioni di
monitoraggio (smart arnia) dove sono misurati in continuo e da remoto diversi parametri tra cui
il peso dell’arnia, la temperatura e l’umidità interna; mentre con metodi convenzionali sono
valutati all’inizio di ogni mese (nel periodo giugno-settembre) la forza della famiglia (api adulte,
covata), la consistenza e la tipologia delle scorte; ogni 15 giorni sarà misurato l’andamento di
popolazione della varroa (in fase foretica) con il metodo dello zucchero al velo (ZAV) e
mensilmente la presenza e l’eventuale andamento di Nosema ceranae (metodo OIE). Le stazioni
di monitoraggio saranno valutate anche per gli altri parametri sanitari e zootecnici che possono
incidere sulla rilevazione di campo. I dati saranno sottoposti ad una prima e rapida elaborazione
per essere restituiti in tempi utili alla programmazione degli interventi di controllo proposti agli
apicoltori, mentre in seconda elaborazione i dati saranno associati a rilevazioni di tipo sanitario
(virosi), climatiche e di monitoraggio ambientale di alcuni contaminanti per essere restituiti con
elaborazione approfondita e report finale.

ii)     Sorveglianza di patogeni esotici a rischio di introduzione: il sistema di sorveglianza
        utilizzerà la RSA già attivata nell’anno 2019 e basata sulle 100 stazioni di monitoraggio
        distribuite nel territorio regionale (fig. 1).
L’azione viene effettuata attraverso il coordinamento dei quattro Consorzi apistici regionali che
forniscono il collegamento e con le Accettazioni IZS e da queste con il laboratorio regionale IZS
di Ancona. Tale RSA continuerà la sorveglianza nei confronti dell’introduzione di Vespa velutina
e Aethina tumida. La sorveglianza si basa sulla rapida intercettazione degli insetti, utilizzando
specifiche trappole (tap trapÒ e Aethina-stopÒ) gestite per l’intera durata della stagione apistica
da apicoltori formati per l’emissione del solo sospetto (vedi allegati 3 e 4), che viene poi
confermato in laboratorio. L’eventuale conferma della presenza di una delle due specie aliene,
prevede l’attivazione della allerta regionale al fine di arrivare alla rapida eradicazione
dell’insetto introdotto.
iii)    Supporto diagnostico di laboratorio gratuito per tutti gli apicoltori in regola con
        l’iscrizione all’anagrafe apistica.
Nei casi di problematiche sanitarie e mortalità, i campioni sono prelevati dai Tecnici Apistici dei
Consorzi (formati al corretto campionamento) e avviati alla sede dell’IZS più vicina (Fermo,
Tolentino, Ancona, Pesaro) dove viene effettuata una prima diagnosi di laboratorio (vedi scheda
4). Tale azione potrà essere condotta anche dai Veterinari delle Zone territoriali dell’ASUR; in
particolare, la presenza dei Veterinari Ufficiali, è necessaria nei casi di mortalità acuta e diffusa
in apiario, in quanto il sospetto di intossicazione e avvelenamento da biocidi prevede
l’effettuazione di un campionamento ufficiale (pena il mancato indennizzo del danno subito), e
l’eventuale controllo di contaminazione del miele. In questi casi sarà possibile effettuare azioni
di sopralluogo congiunto con i diversi esperti, allo scopo di accertare cause e circostanze
dell’evento.
iv)     Uno studio sperimentale e preliminare sulla presenza di contaminanti organici e
        inorganici sarà effettuato al termine della stagione produttiva, utilizzando diverse matrici
        raccolte dalle smart arnie elaborandone i risultati in relazione all’ambiente circostante al
        fine di verificare l’utilità e l’opportunità di utilizzare le stazioni anche per il bio-
monitoraggio ambientale in contesti ambientali diversi della Regione (ad esempio anche
            su aree a rischio di inquinamento ambientale).
    Tale azione potrebbe fornire elementi utili e da proporre come obiettivi di sviluppo della Rete
    Apistica Regionale.

Note: L’attività proposta per l’anno 2020 viene condivisa con gli attori presenti nello scenario
regionale e l’ulteriore proposito di mettere a disposizione degli allevatori tutte le competenze
disponibili in Regione, ottimizzando energie e risorse attorno perseguendo obiettivi condivisi con
azioni concertate.
    - Dipartimento di Agraria dell’Università Politecnica delle Marche;
    - Consorzi Apistici Provinciali e Associazioni riconosciute;
    - ASUR Dipartimenti di Prevenzione, servizi di Sanità Animale e Igiene degli alimenti di OA e
        delle Produzioni Zootecniche;
    - ASSAM.
Allegato 1:
Figura 1: quadranti della Rete Apistica Regionale
Regione Marche: mappa dei quadranti
Cronoprogramma delle azioni:

 Mese                                             3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 1 2
 Preparazione e addestramento
 Individuazione delle stazioni di monitoraggio
 Raccolta e analisi dei campioni (Nosema, Varroa)
 Raccolta e analisi dei campioni (Aethina, Vespa)
 Elab., trasm. dati di monitoraggio
 Attività diagnostica di campo e di laboratorio
 Analisi dei dati,
 Rendicontazione tecnica e divulgazione

Preventivo di spesa del progetto (da rendicontare entro il 31/07/2020):

            conto economico api 2020                 costo                           Costo
                                                     unitario         quantità    complessivo
stazione di
monitoraggio                                                  490            17         8330
personale a contratto                                        1665             4         6660
missioni e sopralluoghi                                      2200             1         2000
materiale di consumo                                         4500             1         4580
totale                                                                                 21570
spese generali                                                  2%                       430
totale finanziamento                                                                   22000

Ancona, 24 gennaio 2020.

                                        Il responsabile scientifico
                                         Dott. Stefano Gavaudan

Allegati

Allegato 1: protocollo di valutazione famiglia;
Allegato 2: protocollo stima varroa (metodo ZAV);
Allegato 3: istruzione operativa trappole Aethina e Vespa;
Allegato 4: Scheda invio dei campioni al laboratorio;
Allegato 5: scheda trasmissione rilievi al laboratorio;
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