Alessandra Fermani DELLA - LA MEMORIA NON MEMORIA - UniMC
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Alessandra Fermani alessandra.fermani@unimc.it LA MEMORIA DELLA NON MEMORIA DIPARTIMENTO DI SFBCT, 2017
“La psicologia ci insegna che noi possiamo esistere solo se siamo riconosciuti: questo bisogno ci accompagna per tutta l'esistenza”. (Guidi, Cardinali, 1997) Il principio del superiore interesse del minore si trova ovunque: nella carte internazionali, nella legislazione, nel dibattito parlamentare, in ogni provvedimento giurisdizionale che si occupa del minore...quale realtà si cela in certi campi di studio della psicologia sociale che rende il best interest of the child un mero esercizio retorico?
Le Istituzioni abusano del minore? Modello ecologico cronosistemico (Bronfenbrenner, 1979) Microsistemi Esosistemi Scuola, famiglia ecc… Tribunali, Enti, Professionisti ecc… Mesosistemi Macrosistemi Aspetti culturali e legislativi ecc…
Psicologia positiva USCIRE DALLA LOGICA : DI CHI E’ LA COLPA? Per assumere: COSA POSSIAMO FARE ? 13/04/2017 TITOLO PRESENTAZIONE
DIRITTO A UNA FAMIGLIA Adozione internazionale Italia ¼ dalla Federazione Russa (trend europeo) nel 2013 età media del bambino 5,5 anni (prevalenza M) fonte: CAI 2016 paese di provenienza Cina
Trend del fenomeno dei minori fuori dalla famiglia d’origine (valori assoluti del CNDA)
Ragioni dell’abbandono Motivo Africa America Asia Europa tot % abbandono Fonte CAI 2013 Perdita - 529 5 1197 1731 61.3 potestà genitoriale Abbandono 464 3 342 42 851 30.1 Rinuncia 95 7 19 85 206 7.3 Orfano 13 - 3 21 37 1.3 tot 572 539 369 1345 2825
Bianchi, Fagnini, 2014 • Italia : allontana bambini 3 per mille e solo l’1% orfani di ambo i genitori (44% inadeguatezza genitoriale, problemi economici, 27% dipendenza, 8% problemi relazionali in famiglia, 8% maltrattamenti e incuria, 6% problemi sanitari dei genitori) • Inghilterra : 5 per mille • Francia : 9,3 per mille • Prevalenza di M allontanati e i collocamenti durano più di 24 mesi (termine peraltro stabilito dalla legge). 1 su 4 è fuori dalla famiglia da oltre 4 anni • Tra i minori il 22 % sono stranieri (nelle Marche 31%) • Il 34% rientra nel nucleo originario, 33% passa ad altra accoglienza, 7% affido pre adottivo, 8% giunge alla maggiore età…il resto non rilevato o fuga dalla struttura
2004-2012 - 13759 adozioni nazionali Ancona (2006): 212 minori iscritti al registro per accertamento stato di abbandono di cui 7 dichiarati adottabili e 207 senza sentenza Decreti di adozione : Mille casi annui per adozione nazionale, 660 di adozioni particolari ai sensi art. 44 L. 184/83 Fallimenti adottivi : 230 casi (0.8%) Fratelli (maggiore), età di arrivo, fratelli biologici (Palacios, 2015)
PERMANENZA IN ISTITUTO DA PARTE DEL BAMBINO (ASCOLTO DEL MINORE?) • Attaccamento: scarsa qualità accudimento produce sensibilità ai cambiamenti, fragilità nell’area delle relazioni e nel tollerare le frustrazioni • Spazio e tempo: permanenza in culla, scarso contatto fisico, ipostimolazione • Possibili alterazioni: sviluppo di ormoni dello stress e di cortisolo più elevati, tronco encefalico molto sviluppato (difesa, attacco/fuga), corteccia prefrontale compromessa (empatia, logica, nessi causali), ippocampo dilatato (memoria), modificazioni aree deputate alla paura/regolazione delle emozioni (amigdala) DEPRIVAZIONE (circa 6 mesi di ritardo per ogni anno passato in istituto) VULNERABILITA’ UNICA (Fermani, Muzi, 2014) 13/04/2017 TITOLO PRESENTAZIONE
ADOZIONE/AFFIDO • DA PARTE DELLA FAMIGLIA • ITER BUROCRATICO PRE ADOTTIVO (disponibilità accoglienza, questionari, aspetti medici, Servizi, valutazioni, Tribunale, estrema burocratizzazione, Ente, Paese per adozione internazionale (poca preparazione al dopo…); limbo protratto in situazione di affido (24 mesi?) • ASSENZA POST ADOZIONE STRUTTURATO • PROFESSIONISTI «ESERCITO DISORGANIZZATO» (Brodzinsky, 2014) • ASPETTI MICRO E MACROSISTEMICI SOCIALI (pressioni sociali dovute a rappresentazioni «missionarie» VS «problematiche» (invasione della privacy: non potevi avere figli?, vedrai che ora che arriva rimarrai incinta, una mia amica ha adottato ed è venuto benissimo vs malissimo ecc…). • Aspettative delle famiglie: adultizzazione del bambino, investimenti emotivi, rappresentazioni utopiche 13/04/2017 TITOLO PRESENTAZIONE
NEUROSCIENZE Le ricerche effettuate nell'ambito delle neuroscienze su bambini, adolescenti e adulti con esperienze di maltrattamento e istituzionalizzazione hanno riscontrato: • Alterazioni dello sviluppo strutturale e funzionale dell'amigdala (coinvolta nella valutazione del significato emotivo degli stimoli in ingresso, riveste un ruolo critico nel sistema che regola le risposte emotive come la paura e l’ansia) e dell'ippocampo (che svolge un ruolo cruciale nella memoria e nell’apprendimento). • Sviluppo atipico del circuito (indispensabile per la gestione delle emozioni) che connette le regioni frontali con l'amigdala. • Ridotta attività delle aree prefrontali (“sede” delle funzioni esecutive, responsabili dell’efficienza e dell’adeguatezza dell’esecuzione di qualsiasi comportamento intenzionale e diretto a uno scopo. Consentono l’integrazione tra pensiero e azione) in seguito a presentazione di stimoli emotigeni. • Ritardo di circa 6 mesi per ogni anno passato in istituto • (Gee e Casey, 2015) 13/04/2017 TITOLO PRESENTAZIONE
Area cognitiva - area affettiva - area comportamentale LA SCUOLA (PROBLEMI DI AUTOREGOLAZIONE, ATTENZIONE, MOTIVAZIONE, IPERCINESI, DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO E DI RELAZIONE. AUTOLESIONISMO, STEREOTIPIE. DISCREPANZA TRA POTENZIALITÀ COGNITIVE E RISULTATI SCOLASTICI) PREPARAZIONE ALL’INCLUSIONE LA FAMIGLIA: LA MEDIAZIONE FAMILIARE E IL POST ADOZIONE LA FORMAZIONE: I PROFESSIONISTI DELL’AIUTO DIFFICOLTA’ ISTITUZIONALI (ADOZIONE INTERNAZIONALE, NAZIONALE, AFFIDAMENTO A RISCHIO GIURIDICO L 184/83; L. 149/98 )
Aspetti problematici 09:36 04:48 00:00 19:12 t1 t2(6yafter) 14:24 09:36 04:48 00:00 behav iper emo prosoc
ATTACCAMENTO Senza esperienze avverse Con esperienze avverse Sicuro 65% 44% Evitante 15% 13% Ambivalente 10% 10% Disorganizzato 10% 33%
Tabella 1 – Dati della ricerca L’adozione in Andalucìa citata in AAVV L’inserimento scolastico dei minori stranieri adottati a cura della Commissione per le adozioni internazionali e dell’Istituto degli Innocenti di Firenze, Scuola Sarda Editrice, Cagliari 2004. Rendimento Adottati Compagni di Istituzionalizzati classe Molto alto 6% 9% 1% Alto 27% 30% 5% Medio 35% 39% 28% Inferiore alla media 19% 15% 38% Molto inferiore 13% 7% 27%
Titoli di studio conseguiti dai minori adottati: la ricerca della C.A.I. ha messo in evidenza come il 14,8% del campione sia laureato, percentuale che, sommata a quella dei diplomati, raggiunge un positivo 80,7%[4]. Scarsità di ampie ricerche, ma da quelle esistenti sembra che: le performance scolastiche dei figli adottivi non si distanzino significativamente da quelle dei figli biologici. L’adozione in Andalucìa citata in AAVV L’inserimento scolastico dei minori stranieri adottati a cura della Commissione per le adozioni internazionali e dell’Istituto degli Innocenti di Firenze, Scuola Sarda Editrice, 2004. Motivazione Adottati Compagni di classe Istituzionalizzati Molto motivati 17% 21% 1% Motivati 35% 36% 17% Intermedi 29% 30% 39% Poco motivati 15% 11% 32% Per niente motivati 4% 2% 27%
COSA FARE? Formazione - sensibilità come competenza (es. centri pediatrici), snellire iter, standardizzare procedure 13/04/2017 TITOLO PRESENTAZIONE
Le diagnosi non risolvono le situazioni ma le azioni. Il sostegno è cruciale per il b. che ha bisogno di un rapporto uno ad uno. Permanenza nella scuola materna importante per recuperare un anno d’infanzia Non è corretto : «Questo alunno è BES quindi la scuola deve predisporre un PDP» E’ CORRETTO: Questo alunno è BES perché secondo la scuola ha bisogno di un PDP Preparazione nel pre adozione delle famiglie ad aspetti di «riabilitazione»
Una scuola pronta all’inclusione è una scuola competente • DIRETTIVA MINISTERIALE 27/12/2012: “Strumenti d’intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”, • Circolare Ministeriale 8 del 6/3/2013 “Strumenti d’intervento per gli alunni con BES” • Nota 2563 del 22/11/2013 “Strumenti d’intervento per gli alunni con BES • Rientrano nella categoria dei BES: gli alunni con disabilità (L 104/92) per i quali si redige il PEI, gli alunni con disturbi evolutivi specifici (L 170/2010 e Linee Guida) per i quali si redige il PDP e gli alunni con svantaggio socio- economico, linguistico e culturale per i quali si redige il PDP ogni qualvolta il consiglio di classe lo ritenga necessario. • Esclusione Inserimento L.118/71 – Integrazione L.517/77 – L104/92 L.59/97 – DPR 275/99 Inclusione Linee Guida (2009 – 2011) • Permanenza nella scuola dell’infanzia
STRATEGIE…IL BAMBINO VA SOSTENUTO , ALLEGGERITO, ACCOMPAGNATO NO ALLA PRESENTAZIONE DI TUTTI E 4 I CODICI COMPITI A CASA LIMITATI CONSULTARSI SULL’OPPORTUNITA’ DI PRESENTARE ANCHE UNA LINGUA COME L’INGLESE CONSEGNE BREVI E SEMPLICI, RIPETUTE, SCRITTE ALLA LAVAGNA O SU FOGLIO FRAMMENTARE IN PICCOLE UNITA’ LE INFORMAZIONI NON FAR COPIARE LUNGHI TESTI ALLA LAVAGNA, POCHE PAROLE PER VOLTA (3) E RIPETUTE NON SOVRACCARICARE LA MEMORIA DI LAVORO PERMETTENDO DI FISSARE CALCOLI INTERMEDI - NO ALLA COMPLESSITA’…cambio di penna ecc… PRERMETTERE LA CONSULTAZIONE DI APPUNTI DURANTE I COMPITI E LE INTERROGAZIONI (Guerrieri, Nobile, Una scuola aperta all’adozione, 2016)
GRAZIE!!!! “LA MENTE SI FORMA NELLA INTERAZIONE TRA PROCESSI NEUROBIOLOGICI E RELAZIONI INTERPERSONALI: SONO I RAPPORTI CON GLI ALTRI E CON LE FIGURE CHE SI PRENDONO CURA DEL BAMBINO NEI PRIMI ANNI DI VITA CHE FAVORISCONO O INIBISCONO L’ORGANIZZAZIONE DEI CIRCUITI NEURALI, LA LORO CAPACITÀ DI ATTIVARSI IN RISPOSTA AGLI STIMOLI E CHE PERMETTONO L’ESPRESSIONE DEL PROGETTO GENETICAMENTE DETERMINATO DELLE STRUTTURE CEREBRALI.” LA MENTE RELAZIONALE, D.J.SIEGEL
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