Aggiornamenti sulla diffusione dell'epidemia in corso e azioni di risposta all'emergenza

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Relazione dell’ Assessore Stefania Segnana 2 marzo 2021

     “Aggiornamenti sulla diffusione dell’epidemia in corso e azioni di
                         risposta all’emergenza”

      Nel monitoraggio settimanale n. 41 della cabina di regia nazionale, relativo al
periodo 15/02/2021 – 21/02/2021, si osserva una chiara accelerazione dell’aumento
dell’incidenza a livello nazionale e l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari
a 0,99, stabile rispetto alla settimana precedente e con un limite superiore che supera l’
1.
      Si conferma per la quarta settimana un peggioramento del livello generale di
rischio. Si osserva in particolare un peggioramento del tasso di occupazione nazionale
dei posti di terapia intensiva nazionale (24%), che rimane comunque sotto la soglia
critica. Il numero delle persone ricoverate in area medica a livello nazionale rimane
invece stabile. Si registra un aumento dei nuovi casi non associati a nuove
trasmissioni, e la percentuale dei casi rilevati per presenza di sintomi. L’età mediana
dei casi diagnosticati è diminuita a 44 anni: il dato se da un lato induce a pensare ad un
potenziale inizio di beneficio della campagna vaccinale sui più anziani, dall’altro è
sintomatico del crescere dei focolai nei soggetti d’età scolastica, per la presenza delle
varianti che preoccupano le autorità sanitarie nazionali.
      Si richiedono quindi misure di mitigazione nazionali e puntuali interventi di
mitigazione/contenimento nelle aree a maggiore diffusione. Un nuovo rapido aumento
nel numero di casi potrebbe rapidamente portare ad un sovraccarico dei servizi sanitari
in quanto si inserirebbe in un contesto in cui l’incidenza di base è ancora molto elevata
e sono ancora numerose le persone ricoverate per COVID-19 in area critica.
      Nel report viene ribadita, anche alla luce della conferma della circolazione di
alcune varianti virali a maggiore trasmissibilità, l’indicazione di mantenere la
riduzione delle interazioni fisiche tra le persone e della mobilità. Analogamente a
quanto avviene in altri paesi Europei, si raccomanda il rafforzamento/innalzamento
delle misure su tutto il territorio italiano.
      A significare la preoccupazione del momento si è svolta nella giornata di sabato
20 febbraio una riunione della Conferenza delle Regioni/PA per concordare una
proposta comune da sottoporre al nuovo Governo per provare a superare la distinzione
colorimetrica attuale atta a definire il livello di pericolosità senza che al termine sia
stato trovato un accordo generale.
      A seguire nella tarda serata di domenica 21 febbraio su convocazione dei Ministri
Gelmini e Speranza una nuova riunione con le Regioni/PA in cui è stata anticipata la
volontà del Governo di prorogare i divieti di mobilità in essere e le scale
colorimetriche fino al 25 marzo p.v.

       La PAT ha avuto nel report settimanale n. 41, un Rt , pari a 1,07, e un incidenza
cumulativa di 6106.8 per 100.000. Il Tasso di occupazione dei posti letto totali di area
medica per i pazienti Covid-19 è pari a 30%, il tasso di occupazione dei posti letto
totali di Terapia intensiva per pazienti Covid-19 è pari al 36 % .

      In data 2 marzo si sono registrati 71 casi positivi da tampone molecolare, su un
totale di 1.002 tamponi molecolari: di questi 15 pazienti sono stati trovati positivi a
seguito di sospetto diagnostico, mentre gli altri sono stati rilevati da screening e attività
  di contact tracing. Sono stati registrati altresì 149 positivi da tampone antigenico, su un
  totale di 2.058 tamponi antigenici, di cui 80 a seguito di sospetto diagnostico.
  32 sono i soggetti che hanno più di 70 anni di età e 73 sono le classi in quarantena.
  Alla data del 1 marzo i ricoveri ospedalieri sono 233 di cui 42 ricoverati in
  rianimazione.

In merito alle strategie della Provincia sulla diagnostica

Tamponi al Brennero

        In base ad un accordo fra Autotrasportatori trentini e Azienda sanitaria dal 17
  febbraio è stato attivato un servizio di tamponi rapidi all’Interporto di Trento Nord per
  i camionisti diretti al Brennero
        L'iniziativa si è resa necessaria a seguito della decisione presa dalla autorità
  austriache che sta creando notevoli disagi al traffico pesante diretto al valico di
  frontiera, che prevede il divieto di transito in territorio austriaco per i viaggiatori
  sprovvisti di documentazione che attesti la negatività al Covid-19.
        I tamponi rapidi saranno effettuati a titolo privato, dunque a pagamento, dalla
  società di Consulenze e Servizi SEA, che fa parte della Cooperativa Ecoopera, che
  dispone di un’area di medicina del lavoro.
        Nel caso di tamponi positivi gli autisti saranno presi in carico dall’APSS e testati
  con tampone molecolare e posti in quarantena presso l’immobile predisposto in
  località San Vito di Pergine.

       Nuova Circolare del Ministero della salute sulla diagnostica

        In data 15 febbraio il Ministero della salute ha emanato una nuova circolare di
  aggiornamento sull’uso dei test antigenici e molecolari per la rilevazione di SARS-
  CoV-2. Alla luce della nuova situazione epidemiologica dovuta alla circolazione di
  nuove varianti virali e dell’evoluzione dei test diagnostici, il Ministero ha ritenuto
  opportuno dare specifici aggiornamenti tecnici-operativi in termini di uso dei test di
  diagnostica, diversificati a secondo dello scenario e del setting di popolazione oggetto
  d’indagine. Ciò a conferma che in quest’ambito la regolamentazione, e le indicazioni
  d’appropriatezza d’uso, sono in continua evoluzione, in coerenza con l’evoluzione
  dell’epidemia.

      CIBIO

        In relazione al potenziamento e miglioramento delle capacità di diagnostica
  attualmente in essere, la Provincia autonoma di Trento ha recentemente investito nella
  nuova frontiera della diagnostica, con la collaborazione del Centro di Biologia
  Integrata ( CIBIO che è un progetto dell’Università degli Studi di Trento e della
  Provincia autonoma di Trento nell’area delle biotecnologie per la salute umana), nello
  sviluppo di un progetto di ricerca su matrice biologica salivare.
        I test salivari hanno il vantaggio di rendere disponibile una capacità diagnostica
  aggiuntiva e meno invasiva rispetto a quella con tampone. I tempi di elaborazione del
  laboratorio (messa a sistema, estrazione e amplificazione) sono circa come per l’analisi
del tampone molecolare; mentre si risparmiano nel processo di raccolta le risorse
professionali sanitarie dedicate, che possono essere impiegato nella campagna
vaccinale covid attualmente in corso, e anche la problematica del reperimento degli
spazi per la raccolta a norma covid, viene risolta.
      Con determinazione n. 15 di data 17 febbraio 2021 del Dirigente generale del
Dipartimento salute e politiche sociali, è stato disposto l’accreditamento istituzionale
al laboratorio CIBIO-DMA (Centro di biologia integrata – diagnostica molecolare
avanzata) dell’Università degli Studi di Trento, per l’attività di diagnosi molecolare di
SARS-CoV-2 su campioni clinici respiratori secondo protocolli specifici di Real Time
PCR per SARS-CoV-2 indicati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
      L’elenco dei laboratori che possono effettuare diagnosi molecolare per casi di
infezione da SARS-CoV-2 va eseguita infatti presso i laboratori di riferimento
regionali e laboratori aggiuntivi individuati dalle regioni, secondo le modalità
concordate con il Laboratorio di Riferimento Nazionale dell'Istituto Superiore di
Sanità e le procedure da ultimo riportate nella circolare n. 9774 del 20 marzo 2020. I
laboratori dispongono di strumentazione validata e personale qualificato per eseguire
protocolli di estrazione del genoma virale e test di RT-PCR. Inoltre, i campioni
biologici su cui effettuare la diagnosi SARS-CoV-2 devono essere manipolati in
accordo alle normative di biocontenimento indicate dall’OMS per evitare rischi di
contaminazione degli operatori e dell’ambiente.
      Con deliberazione della Giunta provinciale di data 19 febbraio 2021si è
provveduto ad integrare il protocollo per gli accertamenti diagnostici del virus Sars
COV 2, nell’ambito della pandemia COVID-19, con l’inserimento dei test su matrice
biologica salivare e si è confermato che tutte le attività realizzate nell’ambito delle
procedure di diagnostica finalizzate al monitoraggio, alla tutela della salute collettiva,
alla diagnosi, e alla cura rientrano nelle attività previste dal DPCM nazionale LEA del
12 gennaio 2017.
      Quindi inizierà in accordo con l’Istituto Superiore di Sanità il test in parallelo su
1.000 soggetti asintomatici e sintomatici per validare la metodica a livello nazionale.
Nelle scorse settimane i test eseguiti su soggetti sintomatici hanno dimostrato l’elevata
affidabilità di questa metodica equivalente di fatto al test molecolare tradizionale.
      Nella giornata di lunedì 22 febbraio si è svolta una riunione con la struttura del
Commissario Arcuri che ha mostrato un notevole interesse ad utilizzare questa
metodica in altre aree del Paese.
      In data 26 febbraio il Comitato etico Apss ha deliberato esito positivo per lo
studio sui salivari.
      Abbiamo visitato il laboratorio di Mattarello nella giornata di venerdì 27 febbraio
e constatato che è tutto pronto per iniziare l’attività: i macchinari acquistati sono stati
testati, e i 10 tecnici di laboratorio, neolaureati assunti, sono in grado di elaborare fino
a 400 campioni salivari l’ora.

     Nuova indagine campionaria per sequenziamento varianti

     Il Ministero della salute con circolare di data 17 febbraio ha deciso di avviare una
indagine rapida “quick survey” coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità con il
supporto della Fondazione Bruno Kessler e in collaborazione con le Regioni e le
Provincie autonome, al fine di stabilire una mappatura del grado di diffusione delle
varianti di Sars-Cov-2 definite inglese, Brasiliana o Sud-Africana in Italia.
L'obiettivo di questa indagine è quello di identificare, tra i campioni con risultato
positivo per SARS- CoV-2 in RT-PCR possibili casi di infezione riconducibili a queste
varianti. Verranno prese in considerazione 4 macroaree (nomenclatura NUTS): Nord-
Ovest (Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria, Lombardia), Nord-Est (Trentino-Alto Adige,
Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna), Centro (Toscana, Umbria, Marche,
Lazio), Sud e Isole (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria,
Sardegna, Sicilia).

     La Provincia autonoma di Trento partecipa a questa nuova indagine campionaria,
avendo già aderito al progetto di rete nazionale per il sequenziamento di SARS-Cov-2,
coordinata dal Laboratorio Nazionale di Riferimento presso ISS, e avviato la
collaborazione tra Apss e IZSVe, come previsto dalle indicazioni della Giunta
provinciale contenute nella deliberazione n. 109, dd. 29 gennaio 2021.

     Alla data di oggi 2 marzo sono 4 le persone risultate positive alla variante inglese
individuate nel territorio provinciale.

      La Provincia di Trento parteciperà inoltre con altre realtà regionali ( fra cui
Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia) ad un altro studio epidemiologico Covid-
19, in collaborazione con l’Associazione italiana di epidemiologia, che esamina i tassi
di incidenza per classi d’età. L’adesione a tale progetto è su base volontaria e ha
riscontrato l’interesse fin’ora di 12 Regioni italiane: la Provincia vi aderirà a partire da
questa settimana.

     RSA

       La Provincia Autonoma di Trento, l’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari e
gli Enti gestori, pubblici e privati delle RSA trentine hanno condiviso una proposta di
Linee Guida che nel rispetto del DPCM in vigore, consenta ai familiari degli ospiti
incontri in sicurezza in appositi spazi dedicati nelle strutture. In seguito ad un
confronto con il Direttore Generale della Prevenzione del Ministero della Salute che le
ha ritenute di interesse nazionale, le Linee Guida sono state inoltrate formalmente e
verranno esaminate dal CTS nei prossimi giorni.
       Al momento nelle RSA trentine fra immuni naturali e immunizzati
artificialmente si supera il 95%; solo il 2% ha rifiutato la vaccinazione e il numero di
casi segnalati dopo la vaccinazione è pressoché inesistente.
       Con nota del Dipartimento salute e politiche sociali di data 25 febbraio, si è
proceduto a rivedere i criteri di ingresso dal domicilio definiti nelle Linee Guida
relative all'accesso del residente in RSA dal domicilio, che erano state approvate con
deliberazione della Giunta provinciale n. 2265 del 22 dicembre 2020.
       I nuovi criteri di inserimento in strutture RSA, che non abbiano registrato casi di
positività tra i residenti nelle due settimane antecedenti l’ingresso, prevedono che:
       - possono essere inserite persone già vaccinate con la seconda dose;
       - possono essere inserite persone a cui sia stata somministrata anche solo la prima
dose di vaccino qualora nella struttura sia stato immunizzato almeno l’80% del
personale sanitario e socio-sanitario;
Andamento campagna vaccinazione covid

             Il report nazionale vaccini anti covid-19 del Ministero della salute registra alla
       data del 2 marzo, 43.924 dosi somministrate in Provincia di Trento (73,4% delle dosi
       consegnate).
             In particolare alla data del 1 marzo sono state somministrate 13.831 prime dosi
       agli anziani over 80 e 4.509 seconde dosi.
             Al 26 febbraio erano state somministrate 780 prime dosi a domicilio agli anziani
       over 80 con difficoltà di deambulazione, attraverso i servizi domiciliari.
             Nell’ambito delle RSA alla data del 2 marzo sono state somministrate 7.070 dosi
       di vaccino; di cui 3.790 prime dosi e 3.280 seconde dosi, raggiungendo quindi una
       copertura vaccinale dell’80% degli Ospiti delle RSA come seconda dose (si era
       raggiunta l’95% della copertura con la prima dose).
             Nell’arco delle prime 2 settimane sono stati vaccinati 699 operatori scolastici e
       21 operatori delle forze dell’ordine dai medici di medicina generale ai quali sono state
       già distribuite le dosi di vaccino.

            Da domenica 28 febbraio, chi ha un medico che non aderisce alla campagna potrà
       prenotare la vaccinazione al CUP online (https://cup.apss.tn.it/) e farla nelle sedi
       vaccinali dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari a partire da mercoledì 3 marzo.
       Sarà vaccinato tutto il personale scolastico, fino ai 65 anni di età.
            Nella prima fase della campagna la priorità sarà data agli insegnanti e agli
       operatori delle scuole materne e dei nidi, maggiormente esposti al rischio di contagio
       visto che i bambini piccoli non portano la mascherina, come previsto dal Piano
       Vaccinale Nazionale. Gradualmente verrà coinvolto tutto il personale docente e non
       docente delle scuole di ogni ordine e grado.
            Le prenotazioni del CUP ad oggi hanno registrato i primi 436 appuntamenti.

            Previsione consegna dosi

            Le previsioni inerenti le consegne dei vaccini covid sono oggetto di modifiche
       quotidiane sia di ordine quantitativo che temporale.

 Previsione consegne vaccini 27/02 – 29/03
DOSI
Azienda               01-mar 8 mar    10-mar 13-mar 15-mar 15-20-   22-mar 22-27-   29-mar 29-3 aprile
                                                           mar             mar
Pfizer            5.850       5.850                 5.850           5.850           5.850
Moderna                                                     2.700                           4.100
AstraZeneca                           6.800 1.700          5.500            5.100           7.900
  TOTALE GENERALE 5.850       5.850    6800 1.700 5.850 8.200       5.850   5.100   5.850   12.000

            Delibere ultime sedute di giunta
Con deliberazione della giunta provinciale di data 19 febbraio è stata data
indicazione per il rinnovo della convenzione fra la Regione del Veneto e la Provincia
autonoma di Trento al fine di ottimizzare i servizi in zona, in un ottica di reciprocità e
mutualità e di favorire gli utenti. La collaborazione riguarda il soccorso sanitario
extraospedaliero nei comuni di confine tra le province di Trento e di Verona, nonchè
per l'erogazione delle prestazioni in ambito cardiologico per i pazienti dell’ospedale di
Malcesine, e l'erogazione dei trattamenti e dei ricoveri in urgenza/emergenza per gli
utenti provenienti dai comuni dell’Alto Garda, Alta Val d’Adige e zone limitrofe.
      Già l’estate scorsa, in data 28 agosto 2020, si era provveduto con deliberazione n.
1299 a rinnovare analoga convenzione con la Regione Veneto relativamente alla
comunità del Primiero. Il fine era analogo, quello di assicurare ai cittadini residenti
nella Comunità di Primiero iscritti al Sistema Sanitario Provinciale il complesso di
prestazioni sanitarie comprese nei livelli essenziali di assistenza e afferenti alla
promozione della salute, alla specialistica ambulatoriale, alla diagnostica per immagini
e altre prestazioni dell'assistenza territoriale/distrettuale.

     Centro Clinico Nemo

      In data 24 febbraio è stato inaugurato il Centro clinico NeMO di Trento,
(Neuromuscular Omnicenter), centro specializzato per la cura di bambini e adulti con
malattie neuromuscolari e neurodegenerative, come la Sclerosi Laterale Amiotrofica
(SLA), l’Atrofia Muscolare Spinale (SMA) e le Distrofie Muscolari.
      Il Centro che è situato all’ospedale riabilitativo “Villa Rosa” di Pergine
Valsugana a Trento, la settima sede dei Centri Clinici NeMO e dispone di 1.500 metri
quadri di superficie, e 14 posti letto per assistere bambini e adulti con malattia
neuromuscolare senza alcun onere a carico delle loro famiglie
      In Trentino Aldo Adige e nelle regioni del nord-est d’Italia sono circa 5.000 le
persone, tra adulti e bambini, che vivono con questo tipo di patologie, definite oggi ad
alta complessità assistenziale e la presenza di un’eccellenza come il Centro NeMO sul
territorio significa incontrare il bisogno clinico-assistenziale di una comunità di
pazienti, che ha necessità di avere al proprio fianco un punto di riferimento
specialistico, che risponda al bisogno di cura di ciascuno.
      L’apertura di NeMO Trento è il frutto di un accordo di sperimentazione
gestionale pubblico - privato tra la Provincia autonoma di Trento, l’Azienda
provinciale per i servizi sanitari e Fondazione Serena, ente gestore dei Centri Clinici
NeMO. Accordo sottoscritto e presentato nell’ottobre 2019 e che ha dato avvio al
percorso di collaborazione tra gli Enti promotori, proprio per realizzare quello che oggi
è considerato un modello clinico-assistenziale di riferimento nazionale per la presa in
carico delle persone con malattia neuromuscolare, senza alcun onere a carico delle loro
famiglie.

     Aggiornamento lavori previsti da Piano ospedaliero

     Il piano di riorganizzazione ospedaliera, ex articolo 2 DL 34/2020, ha attribuito
alla Provincia autonoma di Trento, per il Piano di riorganizzazione della rete
ospedaliera, in ottica covid, un totale complessivo di più di 16 milioni di Euro.
Tali risorse sono destinate a tre tipologie di interventi, come definito nella
delibera n. 808/2020 della Provincia Autonoma di Trento:
     • interventi tesi ad aumentare la disponibilità di letti di terapia intensiva e
semintensiva ;
     • interventi destinati alla separazione dei percorsi nelle aree di pronto soccorso;
     • acquisizione di mezzi di trasporto per l'emergenza.

      Rispetto a questo finanziamento la Provincia ha richiesto ed ottenuto, con
ordinanza del Commissario di data 8 ottobre 2020, di poter procedere secondo la
propria normativa relativa ai contratti ed in parziale autonomia rispetto alle procedure
di accordo quadro stipulate dalla struttura commissariale nazionale.
      Per quanto riguarda l'attuazione degli interventi sui pronto soccorso:
      • due di 5 sono terminati (Trento e Arco);
      • Rovereto ha terminato la progettazione e sarà eseguito entro giugno 2021 così
come Cles;
      • l'intervento sul pronto soccorso di Cavalese, che è in fase di progettazione, è
l’intervento più cospicuo, finanziato a livello centrale, che verrà terminato nell'ottobre
del 2022.
      L'acquisizione delle ambulanze (6) avverrà attraverso l'adesione all'accordo
quadro nazionale ed è in fase di ordine:
      • i tempi di consegna previsti sono a 120 giorni quindi entro giugno 2021.
      Per quanto attiene gli interventi destinati alla creazione di nuovi posti di terapia
intensiva, (per arrivare a 78 posti complessivi, e di semi intensiva, il 50% dei quali
deve essere convertibile anche in posti di terapia intensiva), sono previsti
complessivamente 9 interventi per un totale finanziato di 13.369.092 €.
      Allo stato attuale sono:
      • terminati in fase di collaudo i lavori di realizzazione di 4 di terapia intensiva
posti letto al quinto piano dell'ospedale di Trento;
      • realizzati ed attivi i 4 posti letto presso l'ospedale di Rovereto, mentre sono
temporaneamente sospesi, per interferenza con l’attività sanitaria, i lavori di
manutenzione straordinaria nella parte sud del blocco operatorio;
      • stanno per essere avviati i lavori di realizzazione di 8 posti letto di terapia
intensiva al terzo piano dell'ospedale di Cles;
      • i rimanenti interventi, sono tutti in fase di progettazione che si concluderà
complessivamente per tutti gli interventi entro giugno del 2020, seguirà poi la fase di
aggiudicazione dei lavori che verrà gestita con gare di APSS, senza ricorso agli
accordi quadri nazionali, eccezion fatta per quanto riguarda l'intervento di creazioni di
32 posti letto presso l'ospedale di Rovereto.

     Aggiornamento Bonus Covid

       Entro il mese di aprile 2021, l'Azienda provinciale per i servizi sanitari prevede il
pagamento del trattamento economico temporaneo (bonus covid-19 - II fase) di cui
all'art. 36 della L.P. n. 3/2020, a favore dell'ulteriore personale (circa 5.400 unità)
operante presso l'APSS, impegnato direttamente nella emergenza epidemiologica di
Convid-19, non coinvolto nella corresponsione del bonus erogato mesi fa in
applicazione della deliberazione della Giunta provinciale n. 693/2020 (bonus covid-19
- I fase). Tale disposizione è stata resa possibile grazie agli accordi sottoscritti tra
APSS e le Organizzazioni sindacali interessate: per quanto riguarda le sigle CIMO e
ANAO si è in attesa della loro stipula.
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