A LOURDES I MILITARI DI TUTTO IL MONDO - Forze Armate - Ministero della ...
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Il ricordo del pellegrinaggio militare a Lourdes inizia con l’intervista a Mons. Vincenzo Pelvi, Ordinario Militare per l’Italia, perché se ci si pone dal giusto punto di osservazione, la prospettiva risulta molto più chiara. Seguiranno altre testimonianze tratte durante il pellegrinaggio che daranno indicazione del come si è vissuto Intervista a mons. Vincenzo Pelvi di Giuseppina Avolio Qual è il senso del pellegrinaggio militare? I militari desiderano aprirsi al trascendente anche attraverso momenti eloquenti come la ri- correnza dei santi patroni di ciascuna Forza ar- mata, la giornata della pace e il pellegrinaggio. A Lourdes si risveglia e rinnova la professione di fede e s’invoca la protezione di Maria per testi- moniare quella che mi piace definire l’arte del samaritano. Il militare, infatti, si prende sempre cura dei più deboli e degli ultimi, senza passare oltre. Alla grotta di Massabielle il Vangelo diven- ta carne e vita, luogo dove tutto rimanda al ma- lato nel corpo e nello spirito e dove chi è chiuso nel proprio dolore viene strappato alla solitudine. Così i giorni del pellegrinaggio si arricchiscono di gesti di generosa semplicità e benevola acco- glienza, generando un ritmo quotidiano che apre il cuore all’amore gratuito sempre necessario, anche nella società più giusta. Cosa ha caratterizzato il 53° pellegrinaggio a Lourdes? Certamente l’intensa partecipazione ai momenti di preghiera e la testimonianza di amicizia fraterna, vissuta con uno stile di ascolto e con l’impegno a trasformare la propria storia in una vita santa gra- dita al Signore. Un sentimento di profonda rico- noscenza va alle famiglie dei nostri militari caduti in Afghanistan, presenti al pellegrinaggio. La loro sofferenza, condivisa con dignità e motivata cri- stianamente, ha dato un impulso di trascendenza e di umanità ai pellegrini. Tutti abbiamo percepito FORZE ARMATE 61
la preghiera celeste dei giovani caduti in missioni provocare la guerra, ma si fa la guerra per ottenere di pace che continuano a custodire i propri cari e la pace! Anche facendo la guerra sii dunque ispi- proteggere la nostra Patria, che abbiamo ricordato rato dalla pace in modo che, vincendo, tu possa alla grotta per i 150 anni dalla sua unità. condurre al bene della pace coloro che tu sconfig- gi” (Lettera al Conte Bonifacio). Il militare del no- Perché c’è tanta partecipazione ad un pellegri- stro tempo è protagonista di un grande movimento naggio internazionale? di carità nel proprio Paese come in altre nazioni. Perché i militari desiderano esprimere lo spirito di La pace è propriamente un atto di carità e non può appartenenza. In questa direzione evidenzierei la essere trattata quasi fosse un problema imperso- dimensione educativa del nostro pellegrinaggio in- nale, alla maniera dei problemi scientifici. Essa ternazionale, a cui prendono parte almeno 34 na- consiste nel sacrificare all’altro - straniero o ne- zioni. Ciò allarga gli orizzonti della mente e del mico - il tutto della propria individualità, per dargli cuore, spingendo oltre gli indirizzi egoistici e la l’attenzione della mia persona e rendere omaggio miope convenienza e comprendendo che il servizio a quella parte di verità, di giustizia o di umanità militare è a vantaggio di tutto l’uomo e di ogni che egli porta in sé. La Madonna resta modello di uomo. La vita è un dono e la dignità umana va di- questa scelta di offerta e solidarietà umana. fesa e custodita in Italia e nel mondo. Kosovo, Libano, Afghanistan, Haiti, Libia, Lampe- Come conciliare la visione cristiana con l’uso dusa sono la testimonianza di rispetto e non di delle armi? esclusione, di costruttivo dialogo e non di super- Ogni contenzioso dovrebbe risolversi in maniera ficiale discriminazione. L’Italia, con i suoi soldati, collegiale e incruenta, con il dialogo leale, la soli- continua a fare la sua parte per promuovere sta- darietà fra gli Stati, l’esercizio nobile della diplo- bilità, disarmo, sviluppo e sostenere ovunque la mazia. Dinanzi al fallimento dello strumento causa dei diritti umani. Ciò è frutto anche della diplomatico e di altre soluzioni, a difesa della po- fede. Infatti guidati dalla verità evangelica, il polazione civile, deve considerarsi doveroso ogni mondo militare contribuisce a edificare una cul- intervento umanitario, fermando l’aggressione tura di responsabilità globale, che ha la radice anche con la presenza militare, a difesa del bene nella legge naturale e trova il suo ultimo fonda- comune universale e dei diritti umani. mento nell’unità del genere umano. Di qui l’esi- genza di una rinnovata attenzione a quella E pace e ingiustizia? “responsabilità di proteggere”, un principio dive- E’ vero che non vi può essere pace dove regnano nuto ragione delle missioni internazionali. l’ingiustizia, l’oppressione, la prepotenza, il misco- noscimento della dignità di ogni uomo. Ma occor- Quale dimensione di pace ispira la devozione re aggiungere che non c’è giustizia senza perdono. alla Vergine? Non si può, infatti, ristabilire pienamente l’ordine La Vergine insegna a conciliare la vera carità e la infranto se non si crea lo spazio ad una giustizia sete di giustizia. Alla giustizia spetta rimuovere gli che inglobi in sé anche quella particolare forma impedimenti della pace (l’offesa e il danno), mentre dell’amore che è il perdono. Discorso difficile, que- la pace è atto di amore. In realtà, la beatitudine sto, soprattutto visto dalla parte delle vittime; ep- della pace esige un eroismo più grande della guer- pure, se si vuole tendere ad una pace duratura non ra. Significativa la descrizione di sant’Agostino: “La si può pensare alla giustizia in termini antitetici al pace deve essere nella volontà e la guerra solo una perdono. Il Vangelo esige che il principio perdono necessità, affinché Dio ci liberi dalla necessità e ci sia immanente nel principio giustizia, e noi cristia- conservi nella pace! Infatti non si cerca la pace per ni non possiamo esimerci dal viverlo. 62 INFORMAZIONI DELLA DIFESA 3/2011
Il pellegrinaggio internazionale può diventare delle domande, ci si apra a delle confidenze per- un’opportunità per il dialogo interreligioso tra i sonali, ci si dichiari disponibili ad un confronto, o popoli? ad uno scambio anche di riflessioni più approfon- Sia nei momenti di preghiera che negli incontri pre- dite. È il momento dell'accoglienza rispettosa, della visti emerge la necessità di cercare la verità, nel ri- possibilità di una rivelazione più esplicita delle re- spetto della coscienza altrui, nella quale si riflette altà e dei significati appena intravisti. Tutto questo l’immagine stessa di Dio. predispone al momento della richiesta esplicita di A Lourdes resta percepibile come le confessioni cri- essere aiutati a credere, di poter stabilire quello stiane e le grandi religioni dell’umanità debbano stesso rapporto sereno, di fiducia, di grazia con il collaborare per eliminare le cause sociali e culturali Signore, riprendendo un itinerario di ricerca, spes- della violenza e del terrorismo, diffondendo una so interrotto per vari motivi e per un tempo più o maggiore consapevolezza dell’unità della famiglia meno lungo. Chi è credente sa che risponde ad una umana. Dinanzi a persecuzioni, discriminazioni, atti chiamata. È importante verificare se il Signore è d’intolleranza occorre consolidare lo spirito di be- un interlocutore reale, il vero fondamento dell’esi- nevolenza, d’apertura e di reciprocità con cui tute- stenza: più siamo attaccati a lui, più il nostro lare i diritti e le libertà fondamentali in tutte le aree cuore è pieno di lui e di desiderio che tutti lo co- e le regioni del mondo. La libertà religiosa è via alla noscano e lo amino, più diventiamo - senza nem- pace. meno rendercene conto - suo segno trasparente. Qual è il servizio del cappellano che accompa- Con quale bagaglio si torna da Lourdes? gna i militari a Lourdes? Si va a Lourdes per amore e si torna da Lourdes Il cappellano durante il pellegrinaggio apre il cuore dopo essersi tuffati nel cuore dell’Amore, guidati dei militari alla volontà di Dio, illuminandolo con dall’Immacolata. E’ questo il miracolo che si vive la prospettiva della fede e la certezza dell’amore e che non si sa raccontare, perché la Vergine ci divino che non viene meno alle sue promesse di conduce al desiderio e all’impegno di costruire una salvezza. Lourdes diventa luogo di dialogo e di fa- civiltà di pace, frutto della carità di Cristo, nostra miliarità. Accade che al cappellano siano poste luce e speranza del mondo. In apertura: celebrazione eucaristica davanti la grotta delle apparizioni Sopra: la delegazione italiana partecipa a una celebrazione FORZE ARMATE 63
La partecipazione delle famiglie dei pio incontro: quello con la gente che ha perso una nostri militari caduti in Afghanistan persona amata, una mamma, un papà, un fratello, ha contribuito ad evidenziare sempre un marito, con quelle persone con cui “stiamo più il sentimento di fratellanza tra i sulla stessa barca”. Il nostro dolore, è brutto dirlo, pellegrini italiani ed alcuni di loro può essere capito soltanto da chi ci è passato hanno voluto testimoniare i prima di noi, è una sorta di fratellanza che si crea. sentimenti con cui hanno partecipato Io ascolto te e tu ascolti me e cerchiamo di farci a questo evento. forza a vicenda. Però allo stesso tempo è anche un incontro con la fede, perché penso sia l’unica cosa I genitori di Luigi Pascazio che possa, in questo momento, risollevare almeno “Questo pellegrinaggio, per me, è stato uno stare lo spirito. Perché si sente lo spirito ‘pesante’, c’è insieme con gli altri genitori, mogli e fratelli che bisogno della fede per cercare di risollevare alme- hanno avuto la stessa brutta esperienza, quella di no lo spirito. Questa è la cosa più importante” perdere una persona cara che è difficile da dimen- ticare. È difficile da sopportare questo dolore e solo I genitori di Massimiliano Randino chi lo ha avuto può capirti. Con l’aiuto della Ma- “È stata un’esperienza bellissima, sentita. Voleva- donna si può trovare insieme un po’ di pace, un po’ mo farla già da parecchio tempo e questa è stata di tranquillità interiore, qualcosa che può aiutarti l’occasione per ricordare nostro figlio qui a Lour- a superare, che ti faccia stare un po’ meglio. des. È stato un momento toccante. Sua Eccellenza Luigi era un ragazzo buono, bravo. Dava agli altri, è stata una luce, per me e un punto di riferimento aveva molti amici, era un ragazzo solare era un ra- sin da quando ha celebrato la Messa presso la Ba- gazzo che dava tutto se stesso. È proprio quello che silica di S. Paolo. Noi ci incontriamo spesso. Due ha fatto, ha dato tutto se stesso per aiutare gli altri. mesi fa ci siamo incontrati con le altre famiglie ad Egli amava essere un soldato, amava fare quel la- Assisi ed è stata una bella esperienza. Qui è stata voro, si trovava bene con gli amici nell’aiutare gli una cosa particolare perché più stiamo insieme ci altri. Era il suo lavoro, lo voleva fare. Doveva fare si capisce, parlando delle proprie esperienze e ci si anche quest’esperienza, poter aiutare chi non ha confida. Questo poi è stato un momento spirituale la nostra stessa fortuna: la pace. Stare in pace con e di amicizia. È stato bello anche per la parte mi- tutti, loro lì, la pace, non sanno cosa significa, noi litare, per come è stata impostata. Per esempio invece sappiamo cosa abbiamo passato, cosa ab- questa mattina c’è stata la Messa internazionale. biamo sudato per stare qui tutti in pace, per poter Per me è stata un’esperienza bellissima, sotto tutti apprezzare, la pace non la guerra”. i punti di vista: sia militare, sia ecclesiastico che spirituale. È stato qualcosa in più. Riferendomi agli La moglie di Massimiliano Ramadù afgani, anche se è morto lì mio figlio, non ho mai “E’ il secondo incontro che facciamo con Mons. pensato a loro come gente cattiva. Ho perso mio Pelvi, il primo lo abbiamo fatto ad Assisi. Questi figlio, mi manca mio figlio, ma quella è un’altra incontri, almeno per me, hanno dato veramente storia”. “Io, da mamma, posso solo ripetere ciò che tanto, perché quando succedono queste brutte ha detto mio marito. L’esperienza è stata bellissi- cose, la prima figura con cui uno se la prende è ma. Avevamo pensato diverse volte di venire a Dio, non lo posso assolutamente negare, però poi Lourdes, purtroppo il nostro primo viaggio è legato in un secondo momento se ne ha bisogno. Si ha alla morte di mio figlio che, come si può immagi- bisogno di credere, si ha bisogno di ritrovare la nare, è il dolore più grande che si possa provare fede per non pensare che sia finito veramente ed in più è stata una morte inaspettata! Vorrei solo tutto così. Quindi, in queste occasioni c’è un dop- dire che questi ragazzi non dovranno essere mai 64 INFORMAZIONI DELLA DIFESA 3/2011
dimenticati! Né mio figlio né gli altri ragazzi! Mai! sata la rabbia che ho nei confronti di…. non lo so Ringrazio Sua Eccellenza Pelvi che è una persona di chi. Mi auguro che forse l’essere venuta qua mi squisita. Ci è stato molto vicino e spero di incon- farà riacquistare piano piano la fiducia in Qual- trarlo anche il prossimo anno”. cosa, se c’è Qualcosa al di sopra di noi, cui poter credere, dove aggrapparsi per poter andare avanti. La mamma di Alessandro Perché io, da mamma, dico che andare avanti ”Non è che oggi sia cambiato tutto venendo a dopo una cosa del genere …. Io non riesco a ve- Lourdes. Si, è una bellissima esperienza. Ho visto dere, a gioire delle cose, neanche delle piccole tanti militari che sono rimasti feriti, che sono sulla cose: ci è nato un nipotino, c’è una figlia che sta sedia a rotelle. per laurearsi, che sta per sposarsi. La vita và avan- Oggi mi chiedevo: chissà se forse Alessandro, an- ti, ma per noi ci sarà sempre un punto nero: Ale, ziché morire fosse stato così. Oggi non mi è pas- che non c’è più. Mons. Vincenzo Pelvi, Ordinario Militare per l’Italia RUBRICHE 65
Alla grotta con le stellette piccoli. Tra le delegazioni presenti anche quella di Daniele Rocchi della Guardia Svizzera. …e la preghiera. Ma se nelle piazze, nelle strade “Molte nazioni, una sola famiglia”: è stato questo e nei vicoli di Lourdes si è cantato, marciato e lo spirito del 53° pellegrinaggio militare interna- suonato, davanti la Grotta delle Apparizioni è zionale che si è svolto a Lourdes, dal 20 al 23 stato solo silenzio, raccoglimento e preghiera. A maggio, cui hanno partecipato circa 15 mila sol- turno i militari vi si sono raccolti per la recita del dati di 50 delegazioni da tutto il mondo, tra i Rosario e per la messa, accompagnata da canti quali oltre 3.000 soldati italiani, accompagnati liturgici e dai vari inni nazionali. In piedi, inqua- dal loro arcivescovo ordinario, mons. Vincenzo drati come nella piazza d’armi di tante caserme Pelvi, e da un gruppo di familiari dei caduti nelle sparse nel mondo, indistintamente, hanno pre- missioni all’estero. Per questi ultimi si è trattato gato per “i caduti di tutte le guerre, per i loro di un significativo invito dopo un ritiro comune commilitoni che hanno perso la vita in operazioni ad Assisi, nei mesi scorsi. A confermarlo anche il internazionali, per i loro familiari e per i feriti”. tema, “Uniti dal padre per una stessa preghiera”, Con loro la bandiera nazionale scortata da com- che ha visto i partecipanti calarsi nel clima del militoni in alta uniforme. Il tutto coordinato da pellegrinaggio segnato dalle parole del “Padre militari di diverse Forze e Paesi impegnati a ga- Nostro”. La preghiera è stata richiamata anche rantire il corretto svolgimento di ogni celebra- nel messaggio che il segretario di Stato vaticano, zione. Non è stato difficile, in questo composito card. Tarcisio Bertone, ha indirizzato per conto di mosaico di lingue, divise e bandiere, vedere la- Benedetto XVI, ai partecipanti al pellegrinaggio vorare, fianco a fianco, militari di Paesi che fino e letto all’assemblea nella cerimonia inaugurale: a qualche anno fa erano in guerra, serbi, croati, “La vostra vita è fatta di gioia e di felicità ma bosniaci, ma anche sloveni e irlandesi. Non molto anche di dubbio, di sofferenza e dolore. Nei mo- lontano dalla Grotta si svolgeva un altro pelle- menti di solitudine e di prova, in particolare quelli grinaggio, quello delle candele. Enormi ceri por- difficili che si vivono quando siete impegnati in tati a spalla da piccoli gruppi di uomini e donne operazioni all’estero, vi invito a volgere lo sguar- con le stellette, marciando silenziosamente, ve- do verso Maria. Chiedetele di condurvi al Padre nivano posti in candelabri e accesi a ricordo di per mezzo di Gesù, suo Figlio”. “tanti amici e colleghi morti in missione o nel- l’adempimento del loro dovere”. La festa… Un'invasione pacifica, festosa, sonora e colorata ma al tempo stesso composta e rac- Italia, “amata nazione”. Per la delegazione ita- colta nei suoi momenti celebrativi, durata tre liana, guidata dal generale Domenico Rossi, sot- giorni, nei quali la città mariana si è trasformata tocapo di Stato maggiore dell’Esercito, il in una sorta di grande palcoscenico dove ogni pellegrinaggio è stato anche un momento per ce- delegazione ha rappresentato la propria tradizio- lebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia, in modo uf- ne, tra gli applausi dei tanti pellegrini 'civili' pre- ficiale vista anche la presenza del sottosegretario senti. I militari hanno sfilato in ordine per le alla Difesa del Governo italiano, Guido Crosetto. strade della città mariana allietandola con fan- Dalla Grotta delle apparizioni, il 20 maggio, dopo fare, marcette e canti, E così a fianco delle bande una liturgia penitenziale, è salita la preghiera di musicali austriache, spagnole, tedesche, francesi, mons. Pelvi per l’Italia, “la nostra amata nazione ungheresi, si sono esibite anche le cornamuse ir- ricca di bene e di solidarietà” e il ricordo per “i landesi e i bersaglieri italiani, questi ultimi, tra i nostri militari morti in missione di pace”. Una più fotografati e particolarmente graditi ai più memoria rinnovata anche il giorno dopo nella Via 66 INFORMAZIONI DELLA DIFESA 3/2011
Un momento della Via Crucis Mons. Pelvi durante una celebrazione Crucis, nel corso della quale, i parenti hanno af- pane, il perdono e la lotta contro il male per co- fiancato la Croce in tutte le stazioni. “Asciuga le struire un mondo degno dell’uomo. Dobbiamo lacrime sui volti delle mamme e dei papà, acca- convertirci a progetti di pace, deporre le armi di rezza i figli che non rivedranno più il padre, volgi ogni tipo e impegnarci tutti insieme a costruire la tua tenerezza alle spose disorientate, dona a un mondo più giusto. E i nostri militari, con il loro tutti la forza di rialzarsi, Dio crocifisso, amante impegno, testimoniano Gesù che non regna do- della vita. Amici militari del cielo – ha detto minando con un potere di questo mondo ma at- mons. Pelvi – restate a noi più vicini, quando gli tirando l’amore del Padre. Il sacrificio dei nostri occhi sono in lacrime, il cuore resta muto e gira- militari ci impegna nel riaffermare con una no a vuoto le energie dell’esistenza... quando le nuova consapevolezza quell’amore sociale, angosce sembrano annullare la fede e il tempo norma suprema e vitale della persona umana”. acuisce le piaghe della vostra assenza. Il vostro Concetti ripresi e approfonditi nella messa finale, amore è ciò che rimane e il nostro cuore è ac- alla Grotta, il 23 maggio: “Senza una relazione canto a voi, anche se il nostro corpo è lontano personale autentica con il Signore, senza una vita da voi”. “Care mamme – ha poi aggiunto nella spirituale reale, tutto rischia di essere scena, ap- Quarta Stazione, ‘Gesù incontra sua madre’ – vi parenza ipocrita di una testimonianza evangeli- è stato tolto un figlio. Come la mamma addolo- ca”. “Senza l’azione interiore e nascosta dello rata, mentre vivete l’ora della croce, accogliete Spirito – ha avvertito il vescovo castrense – la una nuova maternità: siate madri di tutti i gio- Chiesa rischia di essere raduno di militanti, più vani che dedicano la vita alla pace dei popoli. La che comunione di discepoli. Ecco, perché Gesù spada del dolore vi ha trafitto. C’è buio nelle vo- ribadisce quelle verità elementari e irrinunciabili stre giornate, nelle vostre case e nella storia quo- che fanno di un uomo un credente: l’amore per tidiana e il mondo sembra scorrervi accanto il Signore, l’ascolto della sua Parola, la vita inte- senza significato e meta. Le anime dei nostri gio- riore animata dallo Spirito l’osservanza dei co- vani, perseguitati e ingiustamente uccisi, sono mandamenti”. Raccomandazioni che gli oltre nelle mani di Dio, sono nella pace e la loro spe- 3.500 militari italiani, uomini e donne, hanno ranza è piena di immortalità”. portato via da Lourdes come un nuovo impegno di vita. Per tutti, infine, l’appuntamento al pros- Le poche cose necessarie. Il tema della preghie- simo pellegrinaggio, nel 2012 a Lourdes, dall'11 ra è risuonato ancora nei Rosari alla Grotta nei al 13 maggio, con la presenza del card. Marc quali mons. Pelvi ha ricordato come questa “ci Ouellet, prefetto della Congregazione per i ve- insegni le poche cose veramente necessarie: il scovi. RUBRICHE 67
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