99ᵃ edizione CONCERTI 2021-2022 - 4 FEBBRAIO TEATRO DEI ROZZI, ORE 21 TRIO DI PARMA - Accademia Chigiana

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99ᵃ edizione CONCERTI 2021-2022 - 4 FEBBRAIO TEATRO DEI ROZZI, ORE 21 TRIO DI PARMA - Accademia Chigiana
99ᵃ edizione
 CONCERTI 2021-2022

4 FEBBRAIO TEATRO DEI ROZZI, ORE 21

                    TRIO DI PARMA
               Ivan Rabaglia violino
           Enrico Bronzi violoncello
          Alberto Miodini pianoforte
99ᵃ edizione CONCERTI 2021-2022 - 4 FEBBRAIO TEATRO DEI ROZZI, ORE 21 TRIO DI PARMA - Accademia Chigiana
FONDAZIONE ACCADEMIA MUSICALE CHIGIANA
Presidente
CARLO ROSSI

Vice Presidente
ANGELICA LIPPI PICCOLOMINI

Consiglio di Amministrazione
RICCARDO BACCHESCHI
GUIDO BURRINI
PASQUALE COLELLA ALBINO
LUIGI DE MOSSI
CLAUDIO FERRARI
MARCO FORTE
ALESSANDRO GORACCI
CHRISTIAN IACOPOZZI
ORSOLA MAIONE

Collegio Revisori dei Conti
MARCO BAGLIONI
STEFANO GIRALDI
AGOSTINO CIANFRIGLIA

Direttore artistico
NICOLA SANI

Direttore amministrativo
ANGELO ARMIENTO

Assistente del Direttore artistico
ANNA PASSARINI

Collaboratore del Direttore artistico e responsabile progetti culturali
STEFANO JACOVIELLO

Responsabile Attività Artistiche
BARBARA VALDAMBRINI

Responsabile Segreteria Amministrativa e Fund Raising
MARIA ROSARIA COPPOLA

Responsabile Ufficio Contabilità
ELINA PIERULIVO
99ᵃ edizione CONCERTI 2021-2022 - 4 FEBBRAIO TEATRO DEI ROZZI, ORE 21 TRIO DI PARMA - Accademia Chigiana
Mauricio Kagel
                    Buenos Aires 1931 - Colonia 2008

            Trio n.3 in due movimenti (2006-7) [27’]
   I. Moderato amabile - Largo - Allegro - Allegro vivace - Andantino
   II. Moderato cantabile - Moderato - Larghetto - Fliessend - Vivace

                                  ***

                        Pëtr Il'ič Čajkovskij
             Kamsko-Votkinsk 1840 - San Pietroburgo 1893

     Trio con pianoforte in la minore, op. 50 (1882) [45’]

             Pezzo elegiaco (Moderato assai. Allegro giusto)
                            Tema con variazioni
                        Tema (Andante con moto)
                       Variazione I (L'ìstesso tempo)
                         Variazione II (Più mosso)
                     Variazione III (Allegro moderato)
                      Variazione IV (L'istesso tempo)
                      Variazione V (L'istesso tempo)
                      Variazione VI (Tempo di Valse)
                     Variazione VII (Allegro moderato)
                 Variazione VIII (Fuga: Allegro moderato)
              Variazione IX (Andante flebile, ma non tanto)
                     Variazione X (Tempo di Mazurka)
                         Variazione XI (Moderato)
Variazione finale e coda (Allegro risoluto e con fuoco. Andante con moto.
                                  Lugubre)
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Mauricio Kagel Trio n.3 in due movimenti

Il Trio n. 3 è l’ultimo delle tre composizioni dedicate dal compositore
argentino, naturalizzato tedesco, alla formazione cameristica del trio con
pianoforte. Il Trio ha visto la luce nel 2007, a un anno dalla sua scomparsa.
Nel 2006, anno in cui aveva iniziato a scrivere questo lavoro, Kagel ritornò
in patria dove gli si tributò un grande successo non senza qualche
opposizione. Il compositore era tornato nella sua città natale per morire
“come un elefante”: la leucemia di cui era affetto era a uno stadio
piuttosto avanzato. Come in altre sue opere tarde, il trio n. 3 è di
considerevoli dimensioni e durata e, in linea con gli altri due trii
precedenti, Kagel deriva il materiale sonoro da una sua opera per il teatro.
Questo Trio è un lavoro di grande espressività, il cui carattere tenebroso
può essere associato al “romantisme noir” francese o alla “gothic
literature” inglese. La tradizione tonale ha qui un ruolo importante: Kagel
utilizza triadi, arpeggi, parallelismi di melodie consonanti, controbilanciate
da improvvisi scoppi sonori di accordi ripetuti con una dinamica estrema
e in registri altrettanto estremi. Il trio presenta momenti di
contemplazione trasparente, come fuori dal tempo, trasportati dal suono
degli armonici degli strumenti ad arco e momenti di intenso dialogo tra
gli strumenti, che ne sottolinea l’aspetto gestuale e timbrico. Questa
partitura di assai rara esecuzione rappresenta uno dei punti d’arrivo della
carriera di Mauricio Kagel, iniziata a Buenos Aires da autodidatta, poi in
qualità di direttore del Teatro Colòn e conclusasi a Colonia come
esponente fra i più noti della Nuova Musica e docente ai corsi estivi di
Darmstadt, nonché all’Accademia Chigiana nel 2002.
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Pëtr Il'ič Čajkovskij Trio con pianoforte in la minore, op. 50

Il Trio in la minore op.50 in due movimenti, inizia con Pezzo elegiaco, il cui
titolo ne indica il carattere dominante: malinconia appassionata, ricca di
potenza espressiva, ma mai lugubre, ed è seguito da un secondo
movimento strutturato su un tema e 13 variazioni. L’occasione che spinse
Čajkovskij a comporre un trio, la cui combinazione acustica egli riteneva
insopportabile -“è come se la sonorità dell’uno cercasse di prevalere su
quella dell’altro”-, fu la scomparsa di Nikolaj Grigor’evič Rubinstein, principe
del mondo musicale moscovita dell’Ottocento e fondatore del
Conservatorio della città, che nel 1866 affidò proprio a Čajkovskij la cattedra
di Composizione. Come in altre composizioni mature del compositore, è
presente una volontà di equilibrio tra la confessione lirica e l’ambizione di
una vasta costruzione architettonica, rappresentata qui dal tema con
variazioni, in cui ogni variazione rappresenterebbe un episodio della vita di
Rubinstein. Le melodie si succedono con impeto difficilmente contenibile
in uno schema classico. Spunti dirompenti mettono in risalto il pianoforte
che a tratti prevale con robusti accordi, a tratti si unisce agli archi in un
dialogo accorato. Tutt’altro che mesta è l’atmosfera che avvolge questo
brano per trio con pianoforte, in cui sono inseriti dei veri e propri slanci di
vitalità sonora, forse a memoria dell’amico estroso ed esigente, quale fu
Nikolaj Rubinstein per Pëtr Il’ič Čajkovskij.
BIOGRAFIA

Il Trio di Parma si è costituito nel 1990 nella classe di musica da
camera di Pierpaolo Maurizzi al Conservatorio “A. Boito” di Parma.
Successivamente il Trio ha approfondito la sua formazione
musicale con il leggendario Trio di Trieste presso la Scuola di
Musica di Fiesole e l’Accademia Chigiana di Siena. Nel 2000 è stato
scelto per partecipare all’Isaac Stern Chamber Music Workshop
presso la Carnegie Hall di New York.
Il Trio di Parma ha ottenuto i riconoscimenti più prestigiosi con le
affermazioni al Concorso Internazionale “Vittorio Gui” di Firenze, al
Concorso Internazionale di Musica da Camera di Melbourne, al
Concorso Internazionale della ARD di Monaco ed al Concorso
Internazionale di Musica da Camera di Lione. Inoltre nel 1994
l’Associazione Nazionale della Critica Musicale ha assegnato al Trio
di Parma il “Premio Abbiati” quale miglior complesso cameristico.
Il Trio di Parma è stato invitato dalle più importanti istituzioni
musicali in Italia e all’estero.
Ha collaborato con importanti musicisti quali Vladimir Delman,
Carl Melles, Anton Nanut, Bruno Giuranna, Simonide Braconi,
Alessandro Carbonare, Eduard Brunner e Guglielmo Pellarin;
I componenti del Trio di Parma hanno un impegno didattico
costante nei Conservatori di Novara, all’Università Mozarteum di
Salisburgo e al Conservatorio di Parma dove il Trio tiene anche un
Master di Alto Perfezionamento in Musica da Camera.

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PROSSIMI CONCERTI

18 FEBBARIO 2022, TEATRO DEI ROZZI, ore 21
ETTORE PAGANO violoncello
MONICA CATTAROSSI pianoforte
Musiche di Kodály, Prokof’ev

25 FEBBRAIO 2022, TEATRO DEI ROZZI, ore 21
Who’s afraid of Baroque?
VINCENZO CAPEZZUTO & SOQQUADRO ITALIANO
Vincenzo Capezzuto voce / Simone Vallerotonda tiorba e chitarra barocca
 Giuseppe Franchellucci violoncello / Gabriele Miracle percussioni
Claudio Borgianni direzione artistica e regia musicale
Musiche di Stradella, Prando, Piccinini, Rossi, Cortese, Falconieri, Mazzocchi,
Corbetta, Maggi, Micheletti, Bocchini, D. Gabrielli, de Murcia e musica
tradizionale italiana

11 MARZO 2022, TEATRO DEI ROZZI, ore 21
BAD BOYS
MANUEL ZURRIA flauto / STEPHANE GINSBURGH pianoforte
TOMMASO CANCELLIERI sound & video
Musiche di Beil, Prins, Pagliarani, Volans, Rzewski, Andriessen, Bussotti,
Scelsi, Shlomowitz
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