47 informaires La fi nanza decentrata alla prova della crisi - Byterfly

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La finanza decentrata alla prova della crisi

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maggio 2015 / anno XXVI / n. 1
47 informaires La fi nanza decentrata alla prova della crisi - Byterfly
MAGGIO 2015                               Ai lettori                      ......................................................................................................................                                                                          3
ANNO XXVI - N. 1                          Ricordo di Walter Santagata
INFORMAIRES
                                          Walter Santagata . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5
Semestrale dell’Istituto di
Ricerche Economico Sociali
                                          Economia, cultura, società:
del Piemonte
                                          Walter Santagata scienziato sociale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7
n. 47, Maggio 2015

                                          La finanza decentrata alla prova della crisi
Direttore responsabile
Marcello La Rosa                          Gli effetti della crisi sulla finanza decentrata:
                                          un inquadramento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13
Comitato di redazione
Luciano Abburrà, Maria Teresa Avato,      On the Fiscal Condition of U.S. Cities . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19
Carlo Alberto Dondona,Vittorio
Ferrero, Tommaso Garosci
                                          La finanza locale negli anni della crisi                                                                                                      ................................................                               31

                                          Innovazioni nelle tariffe dei servizi sociali                                                                                                          ..........................................                           39
Redazione e direzione editoriale:
Ires - Istituto di Ricerche               Area metropolitana torinese: l’esigenza
Economico Sociali del Piemonte
                                          di una politica fiscale sovracomunale?. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43
via Nizza, 18 – 10125 Torino
Telefax 011.669.60.12                     La spesa sanitaria è sotto controllo: ma le differenze
e-mail: biblioteca@ires.piemonte.it
                                          tra le ASL richiedono attenzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 52

Ufficio editoria Ires                      I piemontesi sono di nuovo ottimisti?                                                                                                   ...................................................                                 57
Maria Teresa Avato,
e-mail: editoria@ires.piemonte.it
                                          Ricerche
Autorizzazione del Tribunale di Torino    La mappatura delle Organizzazioni Non Profit in Piemonte . . . . . . . 59
n. 4034 del 10/03/1989. Poste Italiane,
spedizione in abbonamento postale 70%.    www.PolitichePiemonte.it                                                                       ............................................................................                                                 65
DCB Torino, n. 2 / anno XXIV
                                          Mediato3 – Aggiornamenti professionali in materia
Stampa: Grafica Esse – Orbassano
                                          di immigrazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 69

                                          La salute del sistema manifatturiero regionale
Consiglio di amministrazione
                                          attraverso i bilanci delle società di capitale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 73
Mario Viano, Presidente;
Luca Angelantoni, Vicepresidente;
                                          Comunicare la ricerca ai decisori: una questione
Gianluca Aimaretti, Antonio
                                          da ridefinire . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 80
Amoroso, Lia Fubini

Collegio dei revisori                     Convegni, seminari, incontri                                                                                                     .......................................................                                    85
Maurizio Cortese, Presidente;
Paola Dall’Oco e Sara Ronaldo,
Membri effettivi;
Annamaria Mangiapelo e Pierangelo
Reale, Membri supplenti

                                          Le fotografie che illustrano questo numero di “InformaIres” sono tratte dalla mostra
Direttore: Marcello La Rosa
                                          “Felice Casorati. Collezioni e mostre tra Europa e Americhe”
                                          Alba, Fondazione Piera, Pietro e Giovanni Ferrero
                                          25 ottobre 2014 - 15 febbraio 2015
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Felice Casorati, Ragazze al mare. © Felice Casorati, by SIAE 2014.
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Ai lettori

La mia nomina a Presidente dell’IRES coincide con la pubblicazione di questo nu-
mero di “Informaires” e quindi colgo con piacere l’occasione per un saluto ai lettori.
Viviamo tempi obiettivamente difficili in cui, sulla scia di grandi trasformazioni econo-
miche e sociali, si vanno rapidamente ridefinendo posizioni e ruoli, in particolare, dei
vari attori istituzionali.
La Regione ne è pienamente coinvolta e l’IRES, che ne è Ente Strumentale, è chia-
mato ad adeguarsi al nuovo quadro che si va delineando. Un quadro di risorse pro-
prie decrescenti, in cui il peso relativo degli indirizzi, direttive e, ancor più, finanzia-
menti della Comunità Europea è enormemente aumentato, anche in rapporto alle
politiche nazionali.
Con il Consiglio di Amministrazione avvieremo un’attenta riflessione sulle ricadute
operative e organizzative di ciò, nella certezza che una struttura, solida ma al con-
tempo agile, come l’IRES saprà offrire un contributo importante al riposizionamento
del Piemonte nel quadro europeo.
Buon lavoro e buona fortuna a tutti.

                                                                             Mario Viano

I N F O R M A I R E S ,          A N N O       X X V I ,     N .    4 7 ,   M A G G I O       2 0 1 5   3
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Felice Casorati, Bambina che gioca su un tappeto rosso, 1912, Fine Arts Museum Ghent © Lukas-Art
in Flanders vzw. Photo © Hugo Maertens. © Felice Casorati, by SIAE 2014.
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Ricordo di Walter Santagata

Walter Santagata                                                                                              Walter Santagata
Stefano Piperno
                                                                                                             Economia, cultura,
                                                                                                                  società:
                                                                                                             Walter Santagata
                                                                                   22 ottobre 2014           scienziato sociale
È ormai più di un anno che Walter Santagata è scomparso. In un convegno che si
                                                                                                               Gli effetti della
è tenuto a Torino gli scorsi 29 e 30 maggio1 è stato ricordato il suo contributo come                         crisi sulla finanza
                                                                                                                 decentrata:
studioso soprattutto nel campo dell’economia della cultura, senza dimenticare però il                        un inquadramento
suo significativo apporto ad altre discipline economiche. Da questo punto di vista ho
                                                                                                                On the Fiscal
un debito intellettuale nei suoi confronti perché, sin dai nostri primi incontri a cavallo                       Condition
                                                                                                                of U.S. Cities
tra la fine degli anni settanta e l’inizio degli anni ottanta, Walter ha partecipato più o
                                                                                                              La finanza locale
meno direttamente all’attività dell’IRES anche per l’impulso dato dall’allora direttore                      negli anni della crisi
Giorgio Brosio ai legami con quelli che erano i giovani del Laboratorio di economia
                                                                                                           Innovazioni nelle tariffe
Cognetti de Martiis. In quel periodo i suoi contributi sono stati soprattutto nell’ambito                     dei servizi sociali
della scienza delle finanze e dell’economia pubblica e l’IRES ne ha attinto proficua-
                                                                                                            Area metropolitana
mente consentendo lo sviluppo e il consolidamento di un importante filone di studio in                        torinese: l’esigenza
                                                                                                            di una politica fiscale
tali campi. Abbiamo infatti lavorato insieme su ricerche che nella seconda metà degli                          sovracomunale?

anni ottanta hanno dato prestigio anche internazionale all’IRES. In particolare, ricordo
                                                                                                               La spesa sanitaria
la ricerca sulle preferenze fiscali dei torinesi, una ricerca innovativa – la prima di questo                è sotto controllo: ma
                                                                                                           le differenze tra le ASL
tipo in Italia, sulla scia di alcune esperienze estere – con un questionario bellissimo che                 richiedono attenzione

simulava un gioco di bilancio sottoposto a un campione di cittadini torinesi. Sin da                         I piemontesi sono
                                                                                                             di nuovo ottimisti?
allora emergeva la sua passione per l’economia sperimentale, che metteva in luce la
sua capacità di essere scienziato sociale vero, come ricorda efficacemente Arnaldo                               La mappatura
                                                                                                            delle Organizzazioni
Bagnasco in un altro contributo di questo Bollettino. Ciò ha consentito di sviluppare                      Non Profit in Piemonte
tra noi anche una sincera amicizia, cementata da viaggi comuni, più o meno legati a
                                                                                                                    www.
occasioni scientifiche, che hanno arricchito il mio patrimonio di “bei ricordi”.                             PolitichePiemonte.it

Mi piace ricordare come la sua presenza all’interno dell’IRES sia stata per lungo tem-                           Mediato3 –
                                                                                                               Aggiornamenti
po legata alla comunanza intellettuale con i ricercatori dell’Istituto, anche senza in-                    professionali in materia
carichi formali, per passione. Se guardo indietro nel tempo, Walter non compare tra i                         di immigrazione

personaggi più visibili e in primo piano nella storia dell’Istituto. Ma proprio come in certi               La salute del sistema
                                                                                                                manifatturiero
quadri (lui che amava e praticava la pittura!) sono spesso le figure di secondo piano                         regionale attraverso
                                                                                                            i bilanci delle società
che dallo sfondo rivelano il segreto di tutta l’opera. In un secondo momento, come                                 di capitale
membro del Comitato scientifico ha poi contribuito anche in forma più istituzionale
                                                                                                           Comunicare la ricerca
alla impostazione e verifica dei programmi di ricerca dell’IRES, al cui interno si era-                        ai decisori: una
                                                                                                           questione da ridefinire
no nel frattempo prodotte diverse ricerche nel campo dell’economia della cultura.
Questo è il tema al quale lui si è dedicato indefessamente negli ultimi anni attraverso                      Convegni, seminari,
                                                                                                                 incontri
1
 Dipartimento Economia Statistica Cognetti de Martiis, Università degli Studi di Torino , CSS-Ebla, Il
governo della cultura, Torino 29-20 Maggio 2014.
                                                                                                                Pubblicazioni

I N F O R M A I R E S ,                   A N N O           X X V I ,          N .      4 7 ,      P P .       5 - 6             5
47 informaires La fi nanza decentrata alla prova della crisi - Byterfly
Ricordo di Walter Santagata
la creazione del centro Studi Silvia Santagata-Ebla,        Ha ricoperto le cariche di presidente del Comitato
in memoria della giovane figlia prematuramente               tecnico-scientifico per l’Economia della Cultura del
scomparsa: una fucina di giovani studiosi che costi-        Mibac e di membro del Consiglio Superiore per i

tuisce un patrimonio che non dovrà essere disperso.         Beni Culturali e del Paesaggio. Nel 2008 è stato pre-

Lavorando con Walter ho imparato molto e, ho rice-          sidente della Commissione di Studio del Mibac per
                                                            la redazione del Libro Bianco sulla Creatività in Italia.
vuto non solo stimoli intellettuali preziosi ma anche
                                                            Autore di molteplici pubblicazioni in Italia e all’estero
suggerimenti operativi efficaci per tradurre i conte-
                                                            nel campo dell’economia e delle politiche culturali,
nuti di ricerca in azione amministrativa, un obiettivo
                                                            dai distretti culturali al sistema dell’arte contempo-
in lui – meritoriamente – sempre presente e spesso
                                                            ranea in Italia, il Prof. Santagata ha sempre portato
raggiunto, grazie anche alla sua grande capacità
                                                            avanti il concetto di come la cultura possa essere
ideativa e organizzativa. Ma oltre al mio grazie indi-
                                                            volano di sviluppo economico e imprenditoriale. In
viduale gli dobbiamo un grazie collettivo perché la
                                                            particolare, le sue teorie sull’esistenza di molte più
sua costante presenza, disponibilità e stimolo intel-
                                                            sfaccettature culturali risultano più che mai attuali. Il
lettuale hanno garantito la crescita del patrimonio         nostro patrimonio non è solo fatto di arte, letteratura
culturale del nostro Istituto.                              e paesaggio, ma anche di nuove forme espressive,
                                                            come il design e la cultura materiale diffusa sul ter-
                                 Nato a Montegrosso         ritorio, in cui artigianati locali, specialità gastronomi-
                                 d’Asti nel 1945, Wal-      che e tradizioni passate svettano per la loro unicità
                                 ter    Santagata    è      tutta italiana.

                                 scomparso prema-           Tra le sue pubblicazioni numerose sono quelle nel

                                 turamente nell’ago-        campo dell’economia e delle politiche culturali:

                                 sto 2013. Era profes-      Water Santagata, Il Governo della Cultura, il Mulino
                                                            2014, postumo.
                                 sore    ordinario   di
                                                            Enrico Bertacchini, Water Santagata, Atmosfera
Scienze delle Finanze e di Economia della Cultura
                                                            Creativa Un modello di sviluppo sostenibile per il Pie-
presso l’Università di Torino ed esperto di economia
                                                            monte fondato su cultura e creatività, il Mulino 2012.
dei Beni e delle Attività culturali, materia che inse-
                                                            Enrico Bertacchini, Giangiacomo Bravo, Massi-
gnava presso la Facoltà di Lettere e Filosofia del me-
                                                            mo Marrelli, Water Santagata, Cultural Commons,
desimo ateneo. Qui dirigeva inoltre il Centro Studi
                                                            Edward Elgar Publishing, 2012.
Silvia Santagata-Ebla (International Center for Rese-
                                                            Water Santagata, La fabbrica della cultura, il Mulino
arch on the Economics of Culture, Institutions, and
                                                            2007.
Creativity), intitolato alla figlia prematuramente           Pier Luigi Sacco, Water Santagata, Michele Trimar-
scomparsa nel 2006.                                         chi, L’arte contemporanea italiana nel mondo, Skira
È stato fondatore del Master World Heritage at              2005.
Work, organizzato in collaborazione con l’Unesco,           Christian Barrère, Water Santagata, La Mode. Une
l’Università di Torino, il Politecnico di Torino e ITC-     économie de la Créativité et du patrimoine, La Do-
ILO. Dal 2009 era membro del Consiglio Ministeria-          cumentation Française 2005.
le degli studi del Ministero della Cultura Francese.        Water Santagata, Simbolo e merce, il Mulino 1998.

  6        I N F O R M A I R E S ,         A N N O        X X V I ,    N .    4 7 ,    M A G G I O          2 0 1 5
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Ricordo di Walter Santagata

Economia, cultura, società:                                                                       Walter Santagata
Walter Santagata scienziato sociale
                                                                                                 Economia, cultura,
Arnaldo Bagnasco                                                                                      società:
                                                                                                 Walter Santagata
                                                                                                 scienziato sociale
In un’occasione come questa, si avverte una responsabilità particolare nel ricordare,
                                                                                                   Gli effetti della
per sé e per gli altri, un amico; ma si potrebbe aggiungere per me un motivo di disa-             crisi sulla finanza
                                                                                                     decentrata:
gio perché Walter Santagata era un economista, e possono dunque con cognizione                   un inquadramento
di causa parlare gli economisti, che del resto lo faranno in questi giorni. Io sono un so-
                                                                                                    On the Fiscal
ciologo: perché, allora, l’economista Santagata riesce a non farmi sentire a disagio                 Condition
                                                                                                    of U.S. Cities
per questo secondo motivo?
Le scienze sociali si portano dietro, dal loro inizio, una specie di peccato originale: la        La finanza locale
                                                                                                 negli anni della crisi
separazione di discipline diverse. Era una separazione necessaria, per radicarsi come
                                                                                               Innovazioni nelle tariffe
scienze e crescere, ma la ferita rimane. I migliori specialisti di ogni disciplina la avver-      dei servizi sociali
tono, e sentono la necessità di stabilire passerelle che mettano in comunicazione
                                                                                                Area metropolitana
territori divisi. Chi si pone questo problema, se lo fa con preciso radicamento nella            torinese: l’esigenza
                                                                                                di una politica fiscale
propria specialità disciplinare, ma anche senza paura di aprirsi ed esporsi verso le               sovracomunale?
altre, in modo da contribuire così a comuni vantaggi, è, nel senso più pieno del ter-
                                                                                                   La spesa sanitaria
mine, uno scienziato sociale. In questo senso Santagata era uno scienziato sociale, e           è sotto controllo: ma
                                                                                               le differenze tra le ASL
per questo mi fa sentire non del tutto fuori posto.                                             richiedono attenzione
Vorrei ora mettere in conto due altre linee di frattura, presenti questa volta all’interno
                                                                                                 I piemontesi sono
delle diverse discipline. La prima è la separazione fra teoria e ricerca. Un sociologo           di nuovo ottimisti?

inglese, John Goldthorpe ne ha parlato di recente come dello scandalo della socio-                  La mappatura
                                                                                                delle Organizzazioni
logia contemporanea, ma la denuncia non vale solo per la sociologia. Una teoria                Non Profit in Piemonte
chiusa a riflettere su se stessa è debole quanto lo è una ricerca empirica non orien-
                                                                                                        www.
tata da una teoria con la quale è sempre in interazione. Santagata lo sapeva bene,              PolitichePiemonte.it
era un buon teorico e un buon ricercatore.
                                                                                                     Mediato3 –
La seconda linea di frattura è la separazione fra analisi scientifica e pratica sociale. In         Aggiornamenti
                                                                                               professionali in materia
altri termini, è la separazione fra analisi scientifica e interesse per le sue conseguenze         di immigrazione

sociali e le possibili applicazioni in politiche efficaci, da costruire eventualmente an-        La salute del sistema
che insieme ai decisori. Di nuovo, si corrono per questo dei rischi e si tratta di trovare          manifatturiero
                                                                                                 regionale attraverso
equilibri, a volte difficili: Santagata sapeva misurarsi con tali questioni, direi che lo        i bilanci delle società
                                                                                                       di capitale
facesse non solo con professionalità e rigore, ma con ottimismo e con un partico-
                                                                                               Comunicare la ricerca
lare spirito insieme combattivo e costruttivo. Sono qualità che applicava con impe-               ai decisori: una
                                                                                               questione da ridefinire
gnativi interventi in ambito internazionale, e che alimentava e sperimentava anche
nella sua attività didattica, che non considerava altra cosa ma parte integrante del             Convegni, seminari,
                                                                                                     incontri
suo progetto scientifico e di impegno pratico. Oltre ai corsi universitari, ricordiamo
il Master attivato da anni in ambito Unesco, presso il BIT, e gli ulteriori sviluppi orien-         Pubblicazioni

I N F O R M A I R E S ,              A N N O          X X V I ,      N .     4 7 ,     P P .   7 - 1 2               7
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Ricordo di Walter Santagata
tati insieme alla ricerca e all’insegnamento, sempre                mento economico, e insieme a Martha Friel aveva
in ambito Unesco, verso la costruzione del “Centro                  pubblicato un articolo sul Soft industrial design e lo
internazionale di ricerca sull’economia della cultura               sviluppo locale. Ritroviamo dunque su “Stato e Mer-
e sugli studi sul patrimonio culturale”.                            cato” la successione di alcuni dei suoi principali in-
Nel suo lavoro era sempre alla ricerca di novità pos-               teressi, che aggiornavano nel tempo anche il nostro
sibili, di risorse da valorizzare: è un carattere della sua         comune laboratorio, e che costituiscono anche, vi-
personalità scientifica che ricorda Albert Hirshman e                sti nel loro insieme, una traccia degli aspetti fonda-
il suo “possibilismo”, l’atteggiamento di chi è attento             mentali del suo profilo intellettuale in evoluzione.
a riconoscere spazi di manovra che possono sempre                   In realtà si tratta solo di una piccola e parziale trac-
trovarsi, grandi o piccoli, anche in situazioni difficili, an-       cia di un percorso molto ricco e diversificato. Un per-
che in paesi poveri, in polemica con chi si muove con               corso approdato infine, come sappiamo, al tema
schemi ossificati di interpretazione dello sviluppo, inca-           dell’economia della cultura, che sentiva davvero
paci per questo di riconoscerle. Anche Santagata cer-               ormai come il suo tema, soprattutto se inteso nel
cava le risorse inattivate, intuiva le possibili sinergie e gli     senso allargato che lui intendeva. Credo anche che
spazi di manovra, e suggeriva politiche appropriate.                fosse ragionevolmente sicuro di aver raggiunto una
Uno degli ambienti in cui ci trovavamo con Santa-                   definizione del campo soddisfacente e di aver stabi-
gata era la rivista “Stato e Mercato” del Mulino.                   lito un reticolo concettuale e problematico robusto,
Ne parlo, proprio a sostegno di quanto dicevo sul-                  bene attrezzato per il lavoro suo, della sua squadra
la sua apertura interdisciplinare. “Stato e Mercato”                riunita al Centro studi Silvia Santagata-Ebla, e di chi
sperimenta da molti anni una attiva collaborazio-                   volesse per conto proprio andare avanti. Santagata
ne di sociologi, economisti, scienziati politici e altri            forse avrebbe reagito a questo giudizio mostrando
specialisti di discipline diverse, su problemi di analisi           subito questioni rimaste aperte o da approfondire.
comparata dei capitalismi nazionali e delle loro isti-              Non forse: certamente avrebbe reagito così.
tuzioni di regolazione. Walter era membro del comi-                 Ma per convincersi che in fondo anche lui era con-
tato editoriale ed è stato parte integrante della vita              sapevole della solidità dell’impianto analitico e po-
della rivista nel corso degli anni. Una nota pubblica-              litico raggiunto, basta leggere l’introduzione al suo
ta in suo ricordo ritorna a un primo contributo del                 ultimo libro uscito postumo, dedicato al Governo
1981, agli esordi di “Stato e Mercato”, dedicato al                 della cultura: si percepisce subito un’impressione,
ciclo politico-economico in Italia fra il 1953 e il 1979;           appunto, di sicurezza, l’onesta sicurezza che viene
ricorda poi il suo impegno teorico come studioso                    dal lavoro ben fatto. Una sensazione che si ricava
dell’economia istituzionale, che si ritrova anche in                anche dalla precisa, sistematica scansione dei pas-
una discussione di Douglass North, nel periodo in cui               saggi di costruzione della sua problematica, che lui
di North aveva curato l’edizione italiana del famoso                ricorda. Si ha davvero l’evidenza di un percorso che
Insitutions, Institutional Change and Economic Per-                 si è aperta la strada, passo dopo passo, con iniziati-
formance. Ci aveva in seguito parlato di Charlotte                  ve, ricerche e pubblicazioni successive.
Hess e Elinor Ostrom sulla conoscenza come bene                     Santagata comincia dicendo che il libro “è il risultato
comune, del successivo lavoro di North sul cambia-                  di una riflessione che dura da tempo”, a partire per

  8         I N F O R M A I R E S ,               A N N O         X X V I ,    N .   4 7 ,    M A G G I O         2 0 1 5
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Ricordo di Walter Santagata
lo meno dagli anni Novanta quando aveva lavo-               e allo sviluppo delle loro comunità in condizioni che
rato sul concetto di distretto culturale e sul binomio      migliorano il benessere collettivo e il potenziale indi-
cultura-territorio. Ciò che apriva la strada, questa è      viduale”. Definizione molto impegnativa, che svilup-
proprio l’espressione che lui usa, a “nuove riflessio-       pa e attrezza in direzioni più operative.
ni sulla cultura materiale e sulle industrie creative”.     Sottolineo due punti che mi sembrano rilevanti
Subito si affacciava allora – è il tema di La fabbri-       dell’impostazione: il primo è che, a scanso di equi-
ca della cultura del 2007 – il dilemma fra politiche        voci, tale creatività va intesa come “ben temperata
di conservazione e politiche di produzione di nuova         da valori etici, culturali e artistici”; il secondo è che
cultura, entrambe rilevanti evidentemente, ma da            «fattori importanti della qualità sociale sono i tassi di
pensare, dal punto di vista economico, a partire            cooperazione e di fiducia presenti in una comuni-
dalle politiche di nuova cultura, “le vere chiavi per       tà”, indicando la specifica importanza delle arti nel
l’ingresso e il successo sui mercati internazionali”. Si    generare capitale sociale; ricordo questo secondo
trattava a questo punto di individuare e mostrare il        punto non solo per la sua importanza in sé, ma per-
funzionamento delle industrie creative nei principa-        ché mi permette di osservare che qui Santagata
li settori culturali: della cultura materiale (come la      richiamava un concetto – il capitale sociale – che
moda o la gastronomia), dei contenuti (l’editoria, il       prima di aver fatto breccia fra gli economisti è stato
cinema, ecc.) e del patrimonio culturale (dove tro-         un concetto di sociologi e antropologi, a conferma,
viamo la combinazione di conservazione/creazione,           di nuovo, della sensibilità di Walter Santagata scien-
arte contemporanea, e insieme musei e monumen-              ziato sociale.
ti, musica, e così via).                                    Il passo successivo è stato il tema dell’atmosfera cre-
Santagata ha fatto questo passo nel Libro bianco            ativa, come individuarla e sostenerla. La qualità del-
sulla creatività in Italia, del 2009, esito del suo impe-   lo sviluppo è direttamente integrata al tema dello
gno come presidente della Commissione ministeria-           sviluppo locale, peraltro presente da sempre o co-
le sulla creatività, dove compare però anche una            munque, almeno implicitamente, sin dall’adozione
distinzione importante, che giustamente viene rico-         del termine distretto, nel concetto di distretto cultu-
nosciuta sia come innovazione teorica e politica, sia       rale, così evocativo della dimensione spaziale circo-
come risorsa specifica per l’Italia. È la distinzione fra    scritta, anche se indentifica una realtà non chiusa su
creatività per l’innovazione e creatività per la quali-     se stessa. In questo nuovo passaggio, è importante
tà sociale. La distinzione produce uno spostamento          anzitutto l’identificazione – in Atmosfera creativa, la
di attenzione dalla creatività vista in genere in lette-    ricerca coordinata con Enrico Bertacchini pubbli-
ratura come esito o processo di innovazione tecno-          cata nel 2012 – di una “complessa struttura di reti
logica, alla creatività appunto per la qualità sociale.     sovrapposte”, che di quello sviluppo locale come
È un’innovazione importante. E cosa si debba inten-         sviluppo economico sostenibile, in chiave di qualità
dere per qualità sociale lo preciserà più avanti nel        sociale, sono la condizione. Anche qui notiamo che
libro: “la qualità sociale può essere definita come la       non si tratta di una elaborazione tutta teorica, ma
misura in cui le persone sono capaci di partecipare         parte della proposta di un modello di sviluppo soste-
attivamente alla vita sociale, economica e culturale        nibile per il Piemonte, fondato su cultura e creatività.

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Ricordo di Walter Santagata
Non mi soffermo su questo perché vorrei invece por-             Si sa che le introduzioni sono l’ultima cosa che in
tare all’attenzione una periodizzazione delle politi-           genere si scrive, a libro ultimato. Questa conclu-
che culturali degli ultimi decenni, credo illuminante           sione dell’introduzione all’ultimo libro di Santagata
per molti aspetti, e che veniva presentata come una             è densa e precisa. Possiamo essere certi che ha ri-
successione di fasi ascendenti a elica. All’inizio il pa-       flettuto molto per scriverla, è ben calibrata, tutte le
trimonio culturale è stato inteso come “una bellezza            parole sono pesate, in modo che tutti i fili potesse-
che rinfranca e nutre il nostro spirito”, poi come “un          ro essere alla fine allacciati in un insieme coerente.
bene economico che arricchisce il nostro benesse-               Facciamo attenzione. Perché è un punto di arrivo in
re materiale”, poi “la base per lo sviluppo di molte            cui sa bene di rendere esplicite anche forti tensioni:
industrie creative”, e infine, oggi “un fenomeno che             a quanto devono opporsi, quanto devono contro-
migliora la qualità sociale”. Si tratta di una sequenza,        battere, mediare, con proposte progressive reali-
di un dispositivo analitico, che sarà anche in seguito          stiche, l’agire politico e l’agire economico, sensibili
utile per pesare bene, interpretare, orientare i cam-           alla qualità sociale, perché questa possa rafforzare
biamenti in corso. Notiamo che l’ultimo passaggio –             le logiche della produttività, per la conquista dei
“un fenomeno che migliora la qualità sociale” – è un            mercati, e di uno sbocco economico per la cultu-
contributo specifico e innovativo di Santagata, che              ra? A un economista meno audace, o più pigro, le
non si lascia scappare l’occasione di notare la sinto-          sue affermazioni potrebbero anche apparire appe-
nia fra questo punto di arrivo e la critica in corso del        santite da contraddizioni insanabili. Ma non è così,
Pil come solo misuratore di sviluppo, a opera fra gli           perché con questa conclusione annuncia anche un
altri di economisti come Stiglitz, Sen, Fitoussi. Si tratta     forte e indispensabile impegno di azione per il cam-
di una consonanza significativa.                                 biamento sociale e culturale, che dovrà trovare le
Inoltre, e questo è il punto cruciale e finale, la se-           sue strade, che avrà i suoi costi, sconfitte e successi.
quenza porta a una conclusione, chiara concettual-              Al quale, questo è il punto, lui si è sforzato di dare un
mente, ma che apre e, impegna insieme, a pratiche               preciso quadro di orientamento.
difficili. Seguiamo con attenzione quello che dice               Riflettendo su questa conclusione, e riprendendo
Santagata: “la fase economicista e gestionale delle             quanto dicevo sul significato della cifra dell’eco-
politiche culturali si conclude con quella dell’emer-           nomia della cultura di Walter Santagata, ricostruita
gere delle industrie creative. Tuttavia anche questo            passo dopo passo nell’introduzione al suo ultimo li-
recente sviluppo vede la creatività come un ele-                bro, vorrei allora aggiungere l’impressione, oggi, di
mento culturale che in definitiva rafforza l’innova-             essere di fronte a una specie di testamento scienti-
zione e attraverso essa le logiche della produttività,          fico. A questo ovviamente non pensava, ma l’intro-
della conquista dei mercati e di uno sbocco eco-                duzione può suonare così, perché è probabilmente
nomico per la cultura. Le industrie culturali creative          l’ultima cosa che ha scritto, perché è ricapitolativa
sono l’apice dello sviluppo della cultura in senso              ed è proprio nel suo stile che quando sa di dire una
economico. Ma la creatività pone anche una nuo-                 cosa seria, importante, non insiste a infiocchettarla
va prospettiva: il suo impegno per aumentare la                 o vestirla di retorica. La dice con semplicità, in que-
qualità sociale”.                                               sto caso semplicità profonda, per stabilire un punto

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Ricordo di Walter Santagata
sicuro e passare poi agli sviluppi pratici. Le pagine      industriale e commerciale”. Per togliere ogni dub-
che presenta nel libro saranno dedicate al gover-          bio, ossia che non si tratta di una visione astratta
no della cultura per la qualità sociale, ma anche          o potremmo anche dire eccessivamente “cultura-
a temi diversi e ramificati come misurare la cultu-         lista” dell’idea di atmosfera creativa, sono indicati
ra, i fondi privati per l’arte, l’arte contemporanea       subito i suoi tre pilastri:
governata a KmO, paesaggio, turismo e sviluppo             1. i sistemi locali della creatività, nelle due varianti
economico, e così via. Per il governo dalla cultura           dei sistemi della cultura materiale (il design indu-
arriverà a proporre in modo argomentato un Mini-              striale, la moda, l’industria del gusto, l’editoria,
stero per la cultura.                                         pubblicità, software, e così via) e dei sistemi del
L’impressione allora si corregge, come è bene emer-           patrimonio culturale (musei, paesaggio, musica,
so nella discussione di qualche giorno fa, alla Fon-          architettura);
dazione Firpo, a proposito del libro. L’intenzione di      2. le fabbriche della cultura, tema che rinvia agli
Santagata era di pubblicare una specie di mani-               imprenditori, perché senza imprenditori non c’è
festo, un progetto che sentiva ormai completo nei             iniziativa di mercato;
suoi termini essenziali, per essere proposto nel conte-    3. i microservizi alle imprese per la creatività.
sto scientifico e politico, nazionale e internazionale.
Questo è il significato cha Santagata ha voluto dare        È su questi pilastri che cresce l’interazione creativa,
all’introduzione del suo libro dedicato al Governo         che si manifesta quando si raggiunge una massa
della cultura.                                             critica sufficiente, e insieme una temperatura mo-
Vorrei infine tornare al tema a lui caro, che ha af-        rale adeguata. Come vediamo, è un concetto di
frontato in molte occasioni: l’atmosfera creativa e        atmosfera creativa quanto mai con i piedi ben saldi
le città creative. Era uno dei punti connessi alla que-    in terra.
stione dello sviluppo locale, e ricordo che una delle      C’è un punto che mi pare notevole della teoria di
occasioni in cui lo aveva affrontato era stata la pre-     Santagata: Il fatto che non si debba riservare l’idea
sentazione pubblica e la discussione nel 2011 della        di città creativa a grandi centri, ma fatte le debite
bella ricerca del Centro Studi Silvia Santagata- Ebla,     proporzioni e le differenze del caso, che l’idea possa
condotto insieme alla Facoltà di scienze politiche.        essere applicata a città anche piccole città, o pic-
Atmosfera creativa è uno di quei concetti che ri-          coli centri. È una considerazione importante, della
schiano l’astrattezza e l’indeterminatezza; ma basta       quale si discusse anche quel giorno di presentazione
vedere come Santagata aveva attrezzato il con-             della ricerca di cui dicevo.
cetto, per coglierne l’uso quanto mai concreto. L’e-       A conferma della giustezza della sua posizione, ag-
spressione “atmosfera creativa” è infatti la combi-        giungevo ai suoi pertinenti riferimenti di discipline di-
nazione di fattori diversi che concorrono a sostenere      verse, anche la voce di un antropologo: Ulf Hannerz.
“le forze dello sviluppo locale nei settori a elevata      Per definire una città Hannerz, più che alla dimensio-
produzione di beni e servizi culturali e a favorire le     ne, guarda alla differenziazione culturale, trovando
condizioni per il dispiegarsi di vantaggi reciproci, po-   una sorprendente definizione di città, sostanzialmen-
sitivi e condivisi dagli agenti di questo nuovo mondo      te in questi termini: un posto dove puoi trovare una

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Ricordo di Walter Santagata
cosa mentre ne stai cercando un’altra. È l’innova-          che, attività di Design e laminati plastici, la presenza
zione da incontro casuale di due elementi culturali         di grandi scrittori italiani nati lì o nelle Langhe, l’orga-
di diversa provenienza, un meccanismo che spiega            nizzazione di fiere ed eventi, di Festival di cortome-
perché le città sono da sempre luoghi dell’innova-          traggi.
zione, l’innovazione come effetto di serendipity.           Nell’occasione del convegno gli dicevo anche che
Credo che questo gli fosse piaciuto, ma la città della      la sua idea di massa critica, che una volta raggiun-
serendipity richiede comunque una certa dimensio-           ta mette in moto il processo cumulativo di sviluppo
ne per l’esperienza facile del diverso che in un in-        urbano culturalmente innovativo che si autoalimen-
contro può produrre una nuova sintesi culturale, da         ta, corrispondeva in Hannerz all’idea di urban swirl,
coltivare poi con compagni che sono attratti dalla          il vortice urbano, che usava parlando della Vienna
novità, difficili da trovare in un ambiente ristretto;       di inizio Novecento o della S. Francisco della beat
Santagata era portato a scommettere però anche              generation.
su centri minori, alla loro particolare complessità, e      Ho giocato un po’ con questi ricordi, ma vi siete ac-
anche su altri meccanismi di attivazione dell’inno-         corti che ho cominciato a dialogare con Walter, an-
vazione. Pur essendo consapevole che la creazione           che se purtroppo è solo il ricordo di un dialogo. Con
artistica e culturale in genere è un delicato processo      lui si dialogava sempre, e Walter rimarrà un nostro
in condizioni di autonomia e libertà, lui riteneva an-      generoso e autorevole compagno di studi. Per chi
che che questo potesse essere favorito da politiche         lo ha conosciuto credo che si tratterà sempre di un
appropriate, tanto cheproprio questo è diventato il         dialogo, perché proveremo a immaginare cosa ci
suo tema politico.                                          avrebbe chiesto, incuriosito dalle novità, anche di
Così, se come esempi di città creative del passa-           un’altra disciplina, e cosa avrebbe risposto a nostre
to evocava Firenze e Venezia del Rinascimento, la           osservazioni o domande, quando ci occuperemo di
Parigi di inizio Novecento o la New York degli anni         certe questioni, con qualche sorpresa utile per con-
Sessanta, è anche esemplare che evochi il caso di           tinuare il nostro lavoro.
una piccola città, Bra, nel suo sistemico correlarsi di     La sua è l’eredità scientifica e civile preziosa di un
tradizioni radicate sul terreno e novità germogliate,       maestro, che bisogna sentirsi impegnati a coltivare,
come Slow Food, l’Università di scienze gastronomi-         dialogando con lui.

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La finanza decentrata alla prova della crisi

Gli effetti della crisi sulla finanza decentrata:                                                       Walter Santagata
un inquadramento
                                                                                                      Economia, cultura,
Stefano Piperno                                                                                            società:
                                                                                                      Walter Santagata
                                                                                                      scienziato sociale
La crisi economico-finanziaria avviatasi nel 2007-2008 ha generato un progressivo
                                                                                                        Gli effetti della
grave deterioramento della finanza decentrata nel nostro Paese. Questo si è manife-                     crisi sulla finanza
                                                                                                          decentrata:
stato in maniera significativa soprattutto a partire dal 2010, con l’esplosione della crisi            un inquadramento
dei debiti sovrani nell’Eurozona e l’avvio dei programmi di consolidamento fiscale
                                                                                                         On the Fiscal
legati alle nuove procedure di coordinamento ex ante delle politiche economiche                           Condition
                                                                                                         of U.S. Cities
dell’UEM. In particolare, in Italia la legislazione “emergenziale” del periodo 2010-2014
ha pesantemente ridotto le risorse disponibili per i governi territoriali, sia a monte (tra-           La finanza locale
                                                                                                      negli anni della crisi
sferimenti), sia a valle (vincoli al Patto di Stabilità Interno).
                                                                                                    Innovazioni nelle tariffe
La riduzione delle entrate si è poi manifestata in presenza di un aumento di fabbi-                    dei servizi sociali
sogni di spesa legati alla necessità di contrastare gli effetti sociali della crisi e in una
                                                                                                     Area metropolitana
situazione di riduzione progressiva della capacità di indebitamento.                                  torinese: l’esigenza
                                                                                                     di una politica fiscale
Si tratta di un andamento comune a quello riscontrabile in altri paesi sviluppati, pur se               sovracomunale?
in forme differenziate, e dove in alcuni casi la finanza decentrata ha invece potuto
                                                                                                        La spesa sanitaria
svolgere un ruolo anticiclico. Una ricca produzione internazionale di studi comparati                è sotto controllo: ma
                                                                                                    le differenze tra le ASL
(Blöchliger et. al., 2010; Blöchliger, e Vammalle, 2012; OECD, 2012, 2013; IEB, 2013, Wol-           richiedono attenzione
man, 2014; Ahmad, Bordignon, Brosio, 2015) ha analizzato con dovizia di particolari il
                                                                                                      I piemontesi sono
comportamento della finanza decentrata nei diversi sistemi di relazioni finanziarie tra                 di nuovo ottimisti?

livelli di governo mettendo in luce le difficoltà che si incontrano nel coordinamento                     La mappatura
                                                                                                     delle Organizzazioni
della finanza pubblica (ad esempio, a volte, una politica anticiclica del governo                    Non Profit in Piemonte
centrale viene controbilanciata da una politica ciclica dei governi sub-centrali e
                                                                                                             www.
vice versa). Il problema è emerso non solo nei paesi dell’Unione Europea ma anche                    PolitichePiemonte.it
in altri Paesi sviluppati (e non) a cominciare dagli Stati Uniti. A scopo illustrativo, in
                                                                                                          Mediato3 –
questo numero viene presentato un contributo di due studiosi statunitensi sugli effetti                 Aggiornamenti
                                                                                                    professionali in materia
della crisi sulle più grandi città del loro Paese che offre anche un interessante spac-                di immigrazione

cato metodologico sui problemi del consolidamento dei dati di entrata e di spesa di                  La salute del sistema
più livelli di governo che insistono sullo stesso territorio.                                            manifatturiero
                                                                                                      regionale attraverso
In Italia il restringimento delle risorse per gli enti subnazionali si è fatto via via più grave     i bilanci delle società
                                                                                                            di capitale
a partire dal 2010. Nel quinquennio 2009-2013 si è assistito a un abbattimento com-
                                                                                                    Comunicare la ricerca
plessivo di spesa pari a 17,2 miliardi per il settore regionale (10,5 miliardi per quelle a            ai decisori: una
                                                                                                    questione da ridefinire
statuto ordinario e 6,7 miliardi per quelle a statuto speciale) e a 16,3 miliardi per quello
degli enti locali (3,9 miliardi per le Province e 12,4 miliardi per i Comuni). Le riduzio-            Convegni, seminari,
                                                                                                          incontri
ni si sono concentrate nella componente in conto capitale, che si caratterizza per
la sua maggiore flessibilità, con evidenti effetti negativi sulla crescita. Ciò ha poi di                 Pubblicazioni

I N F O R M A I R E S ,               A N N O         X X V I ,       N .     4 7 ,     P P .      1 3 - 1 8              13
La finanza decentrata alla prova della crisi
fatto ridotto ai minimi termini il processo di fiscalizza-          un decennio uno spaccato di queste differenziazioni
zione dei trasferimenti erariali, che avrebbe dovuto               all’interno dei diversi livelli di governo, non sempre
rendere più certo e prevedibile il flusso di risorse per            adeguatamente colte nel dibattito corrente.
i governi sub-nazionali agganciandole all’evoluzio-                Un secondo profilo interessante di analisi è relativo
ne dei principali tributi erariali. Nello stesso tempo             alle strategie di risposta alla riduzione di risorse con-
le regole del Patto interno di stabilità sono risultate            seguente alla crisi. Qui, all’interno di una situazione
continuamente mutevoli e non coerenti con i crite-                 di generale difficoltà, possono però emergere al-
ri di computo dei saldi di bilancio a livello europeo              cune sorprese anche positive, con processi di inno-
penalizzando gli enti più virtuosi nella gestione delle            vazione produttiva in senso lato portati avanti dalle
politiche di bilancio. Il processo di consolidamento               amministrazioni locali che in diversi casi sono riusciti a
fiscale si è poi esteso nel biennio 2014-2015 con ulte-             garantire la continuità dei servizi. Ad esempio impor-
riori riduzioni di risorse.                                        tanti evidenze sull’attuazione di strategie innovative
Cosa ha comportato questa drastica riduzione di ri-                sono emerse in una ricerca dell’IRES per conto della
sorse sulle politiche dei governi locali?                          Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo sui Comuni
Vi sono due principali profili di analisi possibili, utilizzati     di quella Provincia (Fondazione Cassa di Risparmio
negli ultimi anni dall’IRES nella sua attività di ricerca.         di Cuneo, 2013).
Il primo è quello di verificare in termini quantitativi             In generale, emergono tre aspetti principali:
l’impatto su entrate e spese dei governi subnazionali              1. La finanza decentrata in Italia ha avuto un impatto
e sui loro equilibri di bilancio nonché il ruolo svolto in           pro-ciclico dal 2010 in poi; In altre parole, la poli-
termini pro o anti ciclici. Nel nostro continente ciò                tica di consolidamento fiscale ha originato minori
consente anche di verificare il contributo della finan-                spese e maggiori entrate nelle amministrazioni lo-
za decentrata al raggiungimento degli equilibri di bi-               cali per garantire un equilibrio di bilancio a fronte
lancio previsti dalle regole europee. A volte, però,                 di una drastica riduzione dei trasferimenti centrali.
le analisi di questo tipo rischiano di essere di tipo                Le figure 1 e 2 offrono la percezione immediata del
eccessivamente aggregato non cogliendo la pro-                       cambiamento avvenuto tra il 2009 e il 2010 con
fonda varietà di situazioni che si presentano a livello              l’avvio di un percorso di riduzione delle entrate e
“verticale” (tra amministrazioni di diversa ampiezza)                delle spese delle Amministrazioni locali. Come ver-
e “orizzontale” nelle diverse aree dei Paesi. Da que-                rà meglio richiamato in conclusione di questo arti-
sto punto di vista è nota la disomogeneità territoriale              colo, si tratta di una cesura che marca il passaggio
dell’Italia e la variabilità dei comportamenti della                 da un periodo di grandi aspettative verso il decen-
finanza locale nelle diverse aree del Paese. Ugual-                   tramento politico e fiscale (…verso il federalismo
mente, l’analisi dei dati finanziari non consente di                  fiscale) a uno caratterizzato da un sostanziale pro-
cogliere adeguatamente gli impatti in termini reali                  cesso di ri centralizzazione e di messa in discussione
sulla fornitura dei servizi. La lettura del Rapporto sulla           dei vantaggi del decentramento (…la crisi… la ri-
finanza territoriale in Italia 2014 (IRES et al., 2014) –             forma tradita… la ricentralizzazione) che prosegue
del quale è riportata una sintesi di Renato Cogno                    anche nell’ultimo biennio 2014-2015 a partire dagli
in questo numero di “InformaIres” – offre invece da                  orientamenti della legislazione di stabilità.

 14          I N F O R M A I R E S ,             A N N O         X X V I ,    N .     4 7 ,   M A G G I O            2 0 1 5
La finanza decentrata alla prova della crisi
Fig. 1 Tasso di incremento annuale delle entrate delle amministrazioni locali 2004-2013

 25,00                                                                                        2010-2013:
                     2004-2009: verso il federalismo fiscale                         la crisi, la riforma tradita,
                                                                                       la ricentralizzazione
 20,00

 15,00

 10,00

   5,00

   0,00

  -5,00

 -10,00

 -15,00
             2004      2005       2006       2007       2008     2009        2010        2011        2012           2013

             Trasferimenti dal governo           Entrate proprie della                Totale delle entrate
             centrale                            amministrazioni locali               delle amministrazioni locali

Fonte: ISTAT, 2014

2. A livello disaggregato l’impatto è stato però dif-               guardando soprattutto ai Comuni, gli impatti più
  ferenziato tra livelli di governo e al loro interno, e            negativi paiono essersi prodotti negli enti più gran-
  voci economico-funzionali di spesa. Complessiva-                  di – in particolare i Comuni capoluogo all’interno
  mente vi è stata comunque una macro-tenden-                       delle nuove Città metropolitane. Ciò renderà ne-
  za caratterizzata da un sostanziale blocco degli                  cessarie adeguate politiche per garantire il loro
  stipendi pubblici e del turn ove del personale,                   finanziamento che tengano adeguato conto del-
  un crollo degli investimenti finali e la riduzione di              le necessità di perequazione infra-area nelle cit-
  componenti di spesa meno “socialmente sensibi-                    tà metropolitane, come viene approfondito nel
  li” come la manutenzione urbana e alcune spese                    contributo di Santino Piazza su questo numero di
  per la cultura. Un discorso a parte andrebbe fatto                “Informaires”.
  per la spesa sanitaria, considerate le sue speci-              3. Infine, le riduzioni di risorse hanno colpito in misu-
  ficità, ma su tale componente vedi il contributo                   ra diversa le singole amministrazioni in relazione
  specifico curato da Gabriella Viberti su questo                    alla loro ampiezza, localizzazione territoriale, ma
  numero di “Informaires”. A livello dimensionale,                  una valutazione finale in termini di efficienza e di

I N F O R M A I R E S ,            A N N O          X X V I ,    N .      4 7 ,     M A G G I O             2 0 1 5        15
La finanza decentrata alla prova della crisi
Fig. 2 Tasso di incremento annuale delle spese delle amministrazioni locali 2004-2013

 15,00                                                                                         2010-2013:
                          2004-2009: verso il federalismo fiscale                     la crisi, la riforma tradita,
                                                                                        la ricentralizzazione
 10,00

   5,00

   0,00

  -5,00

 -10,00

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             2004      2005       2006       2007       2008       2009       2010       2011        2012            2013

             Spese correnti delle                Spese totali delle                   Investimenti finali delle
             amministrazioni locali              amministrazioni locali               amministrazioni locali

Fonte: ISTAT, 2014

  equità risulta assai difficile con l’evidenza dispo-                così una riduzione del peso delle amministrazioni
  nibile. La ragione principale è riconducibile al                   locali nel sistema economico senza che queste
  fatto che il processo che doveva gradualmente                      potessero attenuare adeguatamente gli effetti
  sostituire il finanziamento delle amministrazioni re-               negativi della crisi.
  gionali e locali sulla base della spesa storica con
  criteri basati sulla standardizzazione di spese e                La crisi ha avuto poi un impatto negativo sul proces-
  entrate non è stato ancora di fatto avviato (do-                 so di attuazione del federalismo fiscale delineato
  vrebbe partire parzialmente nel 2015). Politiche                 dalla l. n.42/09 e dai suoi decreti attuativi approvati
  aggregate di riduzioni di spesa non mirate diffi-                 negli anni successivi, generando quello che abba-
  cilmente possono aggredire le pesanti sacche di                  stanza diffusamente viene definito come un proces-
  inefficienza che certamente erano e continua-                     so di ricentralizzazione.
  no ad esser presenti nel nostro sistema di finan-                 Il tratto caratteristico di questo ultimo periodo po-
  za territoriale. L’effetto finale delle politiche di              trebbe anche essere definito come quello della
  consolidamento fiscale nel nostro paese è stato                   “ambivalenza”. Da un lato è proseguito formalmen-

 16         I N F O R M A I R E S ,             A N N O        X X V I ,      N .    4 7 ,      M A G G I O                 2 0 1 5
La finanza decentrata alla prova della crisi
te il processo di implementazione della l. n.42/09,                prontato ad un disegno di forte ri-centralizzazione
con l’aggiustamento dei contenuti di alcuni decreti                delle competenze regionali e locali.
delegati (ma anche senza completarne l’attuazio-                   D’altro lato, questa ambivalenza può essere colta
ne). Dall’altro, questo processo è stato snaturato                 anche da una lettura delle opinioni dei cittadini ri-
dalla già richiamata legislazione “emergenziale”                   spetto al ruolo svolto dalle amministrazioni locali nei
come è stato evidenziato dalla stessa Commissione                  confronti della crisi colti in alcune indagini di opinio-
parlamentare per l’attuazione del federalismo fisca-                ne (Cittalia, 2011).
le. L’organo parlamentare incaricato di accompa-
gnare, valutare e promuovere il percorso attuativo                 Da una parte vi è la consapevolezza del ruolo stra-
della L. n.42/09 nella sua ultima relazione (Commis-               tegico che dovrebbe svolgere il governo centrale,
sione parlamentare per l’attuazione del federalismo                in significativa crescita tra il 2009 e il 2011. D’altro
fiscale, 2014) ha segnalato come a cinque anni                      canto, vi è però una valutazione più positiva del
dall’approvazione della legge, l’autonomia finan-                   ruolo giocato dai Comuni e dalle Regioni (insieme
ziaria degli enti territoriali non si sia sviluppata come          all’Unione Europea) rispetto a quello svolto dallo
era lecito attendersi anche per l’ampliamento dei                  Stato (Fig. 3). Insomma, anche se non si può sotto-
poteri statali nell’esercizio della competenza sul “co-            valutare il rischio che alcuni scandali di questi ultimi
ordinamento della finanza pubblica” con la possibi-                 anni siano all’origine del discredito di cui soffrono i
lità di comprimere con varie modalità gli ambiti di                governi territoriali a partire dalle Regioni, esistono
autonomia regionale e locale. Anche il disegno di                  dei margini per evitare che il tema del decentra-
riforma costituzionale del Titolo V è certamente im-               mento e dei suoi possibili vantaggi all’interno del

Fig. 3 Opinioni dei cittadini sul ruolo delle amministrazioni locali rispetto alla crisi economico-finanziaria

        Quale livello di governo è meglio attrezzato                 Quale livello di governo ha affrontato meglio la crisi?
            per affrontare gli effetti della crisi?
                                                            30
                                                                      27
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70         67                                               20                  19        19
60                                                                                                  16
50                                                          15                                                13
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                                                            10
30
                                                  23                                                                     6
20                                                             5
10
 0                                                             0
                2009                       2011                       Non    Unione Comuni        Regioni Governo Province
                                                                   risponde Europea                       centrale
      Governo centrale      Governi subnazionali

Fonte: elaborazione su Certificati Consuntivi Comunali

I N F O R M A I R E S ,           A N N O          X X V I ,       N .     4 7 ,     M A G G I O         2 0 1 5         17
La finanza decentrata alla prova della crisi
percorso di riforme intraprese scompaia dal dibatti-           Federalism and Local Government: Beyond the Ze-

to nel nostro paese lasciando spazio ad una accet-             ro-Sum Game, OECD Fiscal Federalism Studies, OECD

tazione acritica di una crescente e non trasparente          Cittalia (2011), Il ruolo dei Comuni al tempo della crisi.
                                                               2009-2011: cosa cambia, XXVIII Assemblea ANCI, Cit-
centralizzazione.
                                                               talia, Roma.
È difficile però pensare che il sistema della autono-
                                                             Commissione parlamentare per l’attuazione del fede-
mie del nostro paese possa offrire un contributo per
                                                               ralismo fiscale (2014), Relazione semestrale ai sensi
la fuoriuscita dalla crisi senza un rilancio significati-       dell’articolo 3, comma 5 della legge 5 maggio 2009,
vo e ben meditato di questo processo di riforma. Se            n.42, Bollettino delle Giunte e delle Commissioni Par-

questo non avvenisse l’effetto più grave tra quelli            lamentari, Roma, Camera dei Deputati, 31 luglio.

originati dalla crisi sarebbe probabilmente quello di        Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo (2013), Inno-
                                                               vazione in Comune. Percorsi innovativi nei sette mag-
saldare insieme nel nostro Paese gli svantaggi del
                                                               giori Comuni della provincia di Cuneo, Quaderno 16,
centralismo con quelli di un decentramento mal di-
                                                               marzo.
segnato, rinunciando alla creazione di un sistema di
                                                             IEB, Institut d’Economia de Barcelona, 2013, IEB’s Report
governo territoriale più efficiente e responsabile.             on Fiscal Federalism ’12, IEB, Barcelona.
                                                             IRES, Irpet, SRM, EupolisLombardia, IPRES, Liguria Ricer-
Riferimenti bibliografici:                                      che (2014), La finanza territoriale. Rapporto 2014, An-

Ahmand E., Bordignon M., Brosio, G. (2015) Multi-Level         geli, Milano

 Finance and the Euro Crisis, Edward Elgar, in corso di      OECD (2012), Restoring Public Finances, 2012 Update,
 pubblicazione.                                                OECD

Blöchliger, H., C. Charbit, J.-M. Piñero Campos and C.       OECD (2013), Fiscal Federalism 2014.Making decentrali-
 Vammalle (2010), “Sub-central Governments and                 zation work, OECD
 the Economic Crisis: Impact and Policy Responses”,          Wolman, H. (2014), National Fiscal Policy and Local
 OECD Economics Department Working Papers No.                  Government during the Economic Crisis, Urban Policy
 752, 18 February, OECD Publishing                             Paper Series, The German Marshall Fund of the United
Blöchliger, H. and C. Vammalle (2012), Reforming Fiscal        States, Washington D.C.

 18        I N F O R M A I R E S ,          A N N O        X X V I ,    N .    4 7 ,     M A G G I O         2 0 1 5
La finanza decentrata alla prova della crisi

On the Fiscal Condition of U.S. Cities.                                                              Walter Santagata
Revenues, Expenditures, and the “Great Recession”
                                                                                                    Economia, cultura,
Howard Chernick                                                                                          società:
                                                                                                    Walter Santagata
(Professor of Economics, Hunter College and the Graduate Center, City University of New             scienziato sociale
York, USA)
                                                                                                      Gli effetti della
                                                                                                     crisi sulla finanza
Andrew Reschovsky                                                                                       decentrata:
                                                                                                    un inquadramento
(Professor Emeritus, Lafollette School of Public Policy, University of Wisconsin-Madison, Fel-

low, Lincoln Institute of Land Policy, Cambridge, Massachusetts, USA)                                  On the Fiscal
                                                                                                        Condition
                                                                                                       of U.S. Cities
Questo articolo è una versione sintetica di un saggio più ampio dei due autori pre-
                                                                                                     La finanza locale
parato per il Premier colloque du Reseau de Finance Publique Locale, su iniziativa                  negli anni della crisi

della AdCF (Assemblée des Communautés de France) e della Università Paris Créteil                 Innovazioni nelle tariffe
                                                                                                     dei servizi sociali
Est, che si è tenuto a Parigi il 20 Novembre 2014. Tale versione è stata predisposta da
Howard Chernick durante un soggiorno di studio in Italia presso l’IRES nei mesi di otto-           Area metropolitana
                                                                                                    torinese: l’esigenza
bre e novembre 2014. A lui e al professor Reschovsky va il ringraziamento dell’IRES per            di una politica fiscale
                                                                                                      sovracomunale?
averne consentito la pubblicazione su “Informaires”.
                                                                                                      La spesa sanitaria
                                                                                                   è sotto controllo: ma
                                                                                                  le differenze tra le ASL
                                                                                                   richiedono attenzione

Introduction                                                                                        I piemontesi sono
                                                                                                    di nuovo ottimisti?
The “Great Recession” which in the United States was officially dated from end of
                                                                                                       La mappatura
2007 through 2010, has put severe pressure on the finances of local governments in                  delle Organizzazioni
                                                                                                  Non Profit in Piemonte
the United States. Most dramatically, the City of Detroit, with a population of about
700,000, and two large California cities, Stockton and San Bernardino, have filed for                       www.
                                                                                                   PolitichePiemonte.it
bankruptcy protection. Both own-source revenues and intergovernmental revenues
                                                                                                        Mediato3 –
of central cities have declined over the past few years, in some cases quite sharply.                 Aggiornamenti
                                                                                                  professionali in materia
In the United States, by far the largest source of locally-raised revenue for local go-              di immigrazione
vernments comes from the property tax. The latest data from the U.S. Census Bureau
                                                                                                   La salute del sistema
(2013) indicate that between its peak in the 4th quarter of 2009 and the 2nd quarter                   manifatturiero
                                                                                                    regionale attraverso
of 2013, per capita local government property revenues have declined by 1.3 per-                   i bilanci delle società
                                                                                                          di capitale
cent, which is equivalent to an 8.6 percent reduction in real terms. Intergovernmental
revenues from state governments has also been cut in recent years. One recent re-                 Comunicare la ricerca
                                                                                                     ai decisori: una
port (Leachman and Mai, 2014) on state government grants to local governments in                  questione da ridefinire

support of public elementary and secondary education indicates that in at least 30                  Convegni, seminari,
                                                                                                        incontri
states, state government support for education in the 2014-15 school year is lower in
real per student terms than it was in 2007-08.                                                         Pubblicazioni

I N F O R M A I R E S ,              A N N O         X X V I ,       N .    4 7 ,      P P .     1 9 - 2 9              19
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