Piano della Performance 2018-2020 - Istituto Pascale

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Piano della Performance 2018-2020 - Istituto Pascale
Piano della Performance
2018-2020
Piano della Performance 2018-2020 - Istituto Pascale
INDICE

1. PRESENTAZIONE DEL PIANO                                                      pag. 3
2. SINTESI DELLE INFORMAZIONI DI INTERESSE PER I CITTADINI E GLI                pag. 4
  STAKEHOLDER ESTERNI
      2.1 Chi siamo                                                             pag. 4
      2.2 Cosa facciamo                                                         pag. 5
      2.3 Come operiamo                                                         pag. 7
3. IDENTITA’                                                                    pag. 8
      3.1 L’amministrazione in “cifre”                                          pag. 8
      3.2 Mandato istituzionale e Missione                                      pag. 22
      3.3 Albero della performance                                              pag. 22
4. ANALISI DEL CONTESTO                                                         pag. 24
      4.1 Analisi del contesto esterno                                          pag. 24
         4.1.1 Quadro normativo nazionale e regionale                           pag. 24
      4.2 Analisi del contesto interno                                          pag. 26
         4.2.1 Organizzazione                                                   pag. 26
         4.2.2 Risorse umane                                                    pag. 27
         4.2.3 Risorse economiche                                               pag. 28
         4.2.4 “Salute finanziaria”                                             pag. 30
5. GLI OBIETTIVI STRATEGICI                                                     pag. 34
6. DAGLI OBIETTIVI STRATEGICI AGLI OBIETTIVI OPERATIVI                          pag. 35
7. IL PROCESSO SEGUITO E LE AZIONI DI MIGLIORAMENTO DEL CICLO DI                pag. 35
  GESTIONE DELLA PERFORMANCE
      7.1 Fasi, soggetti e tempi del processo di redazione del Piano            pag. 35
      7.2 Coerenza con la programmazione economico finanziaria e di bilanciopag. 36
      7.3 Azioni per il miglioramento del Ciclo di gestione della Performance   pag. 36
8. ALLEGATI TECNICI                                                             pag. 36
   1. Obiettivi Operativi per Area Strategica
   2. Obiettivi Operativi per Area Organizzativa

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1. PRESENTAZIONE DEL PIANO
   Il Piano della Performance 2018-2020 è adottato ai sensi del decreto legislativo 27 ottobre
2009, n. 150 (di seguito “decreto”), come modificato dal decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 74,
e sulla base delle linee guida emanate dalla Commissione per la Valutazione, la Trasparenza e
l’Integrità delle amministrazioni pubbliche, in coerenza con i contenuti e il ciclo della
programmazione finanziaria e di bilancio.
   Il Piano della Performance, documento programmatico triennale definito dall’organo di
indirizzo politico-amministrativo in collaborazione con i vertici dell’amministrazione, dà avvio al
ciclo di gestione della performance, ai sensi dell’articolo 4 del decreto.
   In tale documento sono contenuti gli obiettivi strategici e quelli operativi assegnati alle
Strutture organizzative; per ogni obiettivo operativo è individuato un indicatore ed un valore
atteso al fine di effettuare la misurazione e valutazione della performance, nell’ambito del
processo di rendicontazione del grado di raggiungimento degli obiettivi e di validazione della
Relazione sulla Performance.
   Come negli anni precedenti, tale Piano è redatto in raccordo con il vigente Piano triennale della
prevenzione della corruzione e della Trasparenza dell’Istituto e con il Bilancio di previsione anno
2018.
   Il Piano della Performance riveste un rilevante ruolo in termini di trasparenza, di
coinvolgimento degli stakeholder e di integrazione e sinergia dei processi operativi e dei relativi
documenti di programmazione; esso consente anche l’attivazione del processo di monitoraggio
continuo della realizzazione, in termini concreti, della strategia aziendale, attraverso il sistema di
misurazione e valutazione della performance e la relativa individuazione di eventuali scostamenti
che consentano l’avvio di adeguate azioni correttive.
    In linea con la normativa vigente, in particolare con l’articolo 10 comma 3 del decreto
legislativo 14 marzo 2013, n. 33, con la delibera CIVIT n. 6/2013, con le Indicazioni operative
fornite dall’ANAC in data 10 gennaio 2014 e con quanto previsto dalla determinazione ANAC n.
12/2015, l’area strategica “Trasparenza, integrità e prevenzione della corruzione” consente di
evidenziare il collegamento tra performance e prevenzione della corruzione, anche per il tramite
degli obiettivi, indicatori e valori attesi in essa contenuti e relativi ai risultati da conseguire tramite
la realizzazione del vigente Piano triennale della prevenzione della corruzione e della Trasparenza
dell’Istituto.
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2. SINTESI DELLE INFORMAZIONI DI INTERESSE PER I CITTADINI E GLI
STAKEHOLDER ESTERNI

2.1 Chi siamo
   L’Istituto Nazionale Tumori IRCCS Fondazione Pascale, nel corso dell’anno 2017, ha modificato il
proprio assetto organizzativo a seguito dell’approvazione del nuovo atto aziendale.
   L’INT Fondazione Pascale è un Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) di diritto
pubblico il quale svolge un ruolo rilevante all’interno del Servizio sanitario nazionale coniugando,
istituzionalmente, attività di ricerca (sperimentale e clinica) e prestazioni assistenziali di elevata
complessità e qualità.
   L’attività di ricerca innovativa – clinica e applicata – nel campo biomedico e nel campo
dell’organizzazione e gestione dei servizi sanitari rappresenta solo una parte delle attività poste in
essere dall’Istituto; infatti, presso il Pascale sono stati sviluppati percorsi diagnostici
multidisciplinari per la realizzazione di programmi di cura integrati e coordinati tra le diverse
professionalità presenti al fine di fornire al paziente un’assistenza moderna e completa,
coerentemente con la mission aziendale. Le aree di prevalente impegno, nel campo della ricerca e
in quello assistenziale, sono rappresentate dalla patologia mammaria, dai linfomi, dai sarcomi, dai
melanomi, dai tumori della testa-collo, dai tumori del colon retto, dai tumori polmonari e da
forme di tumore più rare e meno conosciute.
   L’offerta assistenziale si caratterizza per un approccio alle malattie neoplastiche che integra le
attività di ricerca, prevenzione, cura e riabilitazione. Il malato/utente, portatore di bisogni e
titolare di diritti, è posto al centro di un coordinato intervento multidisciplinare, facilitato
dall’organizzazione articolata per dipartimenti medico-chirurgici, basati su un modello di rete e
profili di cura per apparati e organi. I dipartimenti erogano prestazioni nell’ambito dei percorsi
diagnostico terapeutici ed assistenziali, i quali sono improntati a criteri di efficacia, appropriatezza,
personalizzazione e umanizzazione delle cure.
   L’Istituto dei tumori Pascale è individuato quale CORP/CORPUS, nel DCA 98/2016 “Istituzione
della Rete Oncologica Campana”, è identificato quale HUB nella rete di terapia del dolore e fa
parte della rete nazionale delle malattie rare.

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La rete della terapia del dolore include tutte le attività specialistiche di diagnosi, terapia e
riabilitazione di patologie dolorose specifiche (compreso fisiatria, geriatria, neurologia, oncologia,
radioterapia) e unifica il trattamento del dolore oncologico e non oncologico.
   Fa parte dell’Istituto il Centro di Ricerche Oncologiche di Mercogliano (CROM), il quale svolge le
seguenti attività:
   -   programmi di ricerca corrente e finalizzata, con particolare riguardo allo sviluppo della
       medicina di precisione;
   -   produzione di radiofarmaci per la pratica clinica e sviluppo pre-clinico e clinico di nuovi
       radiofarmaci;
   -   attività di supporto alla diagnostica molecolare oncologica e alla ricerca clinica avanzata,
       con particolare riguardo alle analisi ad elevata complessità (next generation sequencing,
       biopsia liquida, etc.);
   -   formazione universitaria e post-universitaria;
   -   trasferimento tecnologico.
   Il CROM rappresenta una infrastruttura tecnologica cui possono far riferimento centri di ricerca
ed aziende pubbliche e/o private che può favorire, in Campania, lo sviluppo della ricerca e la
formazione dei ricercatori anche nella prospettiva di inserimenti in attività produttive.

2.2 Cosa facciamo
   Ai sensi di quanto disposto dall’art. 8 del D.Lgs. n. 288/2003, gli Istituti di ricovero e cura a
carattere scientifico svolgono attività di ricerca clinica e traslazionale in coerenza con il programma
di ricerca sanitario nazionale di cui all’art. 12-bis del D.Lgs. n. 502/1992 e s.m.i. e con gli atti di
programmazione regionale in materia, privilegiando i progetti eseguibili in rete.
   In particolare, gli IRCCS:
   -   svolgono attività di ricerca corrente diretta a sviluppare la conoscenza in settori specifici della
       biomedicina e della sanità pubblica;
   -   svolgono attività di ricerca finalizzata diretta al raggiungimento dei particolari e prioritari
       obiettivi, biomedici e sanitari, individuati dal piano sanitario nazionale e da quello regionale;
   -   ricercano collegamenti e sinergie con altre strutture di ricerca e di assistenza sanitaria,
       pubbliche e private, con le Università, con gli istituti di riabilitazione e con analoghe strutture,

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anche a decrescente intensità di cura, avvalendosi delle reti di cui all’art. 43 della legge n.
       3/2003.
   I programmi di ricerca dell’Istituto sono proposti dal Direttore Scientifico, con il supporto del
Comitato tecnico scientifico in coerenza con Il Piano Sanitario Nazionale e Regionale e sulla scorta
delle indicazioni del Comitato di Indirizzo e Verifica. Le attività di ricerca sono organizzate in
Macroaree che raggruppano progetti clinici e traslazionali; esse prevedono la sperimentazione di
tecnologie altamente innovative. Il Ministero della Salute interviene annualmente, con propri
finanziamenti, alla conduzione della ricerca nell’ambito dei programmi di ricerca corrente e
finalizzata. Al finanziamento delle attività di ricerca concorre la Regione attraverso specifici
finanziamenti a funzione nell’ambito del riparto annuale del fondo sanitario regionale. Le attività di
ricerca possono, inoltre, essere sostenute con fondi a destinazione vincolata, erogati dal Ministero
della Salute, dalla Regione Campania, da finanziamenti europei, nonché da altri enti pubblici o
privati. Le attività di ricerca clinica devono essere espletate nel pieno rispetto della personalità del
paziente e, sempre, con il consenso informato della persona o di chi ne fa le veci, secondo gli
indirizzi del Comitato etico dell’Istituto ed in conformità alla normativa vigente in materia di
sperimentazioni cliniche. L’attività di didattica, qualora comporti pratiche mediche sulla persona,
deve essere svolta con il consenso informato del paziente o di chi ne fa le veci.
   Come suindicato, è parte integrante dell’IRCCS G. Pascale la sede distaccata del CROM di
Mercogliano, che è stato oggetto di importanti investimenti tecnologici rendendolo un centro
all’avanguardia della ricerca campana.
   Per quanto riguarda l’attività assistenziale, ai sensi del D.Lgs. 288/2003, l'Istituto, quale IRCCS
dotato di autonomia e personalità giuridica, sotto la vigilanza del Ministero della Salute e nel
rispetto delle finalità istitutive, eroga in campo oncologico prestazioni assistenziali di prevenzione,
diagnosi e cura e svolge attività di ricerca biomedica e traslazionale, assistenziale e organizzativo-
gestionale, assicurando l’integrazione tra assistenza, ricerca clinica e sperimentale e ricerca
assistenziale e sanitaria attraverso le unità operative clinico-assistenziali e i laboratori di ricerca.
   L'attività dell’Istituto, nell’ambito del Servizio sanitario regionale della Campania, viene regolata
dal Protocollo d’Intesa stipulato con la Regione Campania, in conformità con il “Documento tecnico
di indirizzo per ridurre il carico di malattia del cancro 2014-2016” e il piano di riorganizzazione
ospedaliera della regione Campania in applicazione del DM 70/2015 per quanto applicabile all’IRCCS
fondazione G. Pascale quale Istituto esclusivamente oncologico privo di funzioni di emergenza-
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urgenza. L’Istituto può proporre prestazioni innovative per le quali non siano ancora disponibili
sufficienti e definitive evidenze scientifiche di efficacia, esclusivamente nell'ambito di appositi
programmi di sperimentazione autorizzati secondo le vigenti norme in materia.
   Inoltre, l’Istituto:
   -   è Centro di Coordinamento dei Registri Tumori della Campania, collegato in via telematica
       con le postazioni informatiche dedicate di ciascun Registro Tumori provinciale e sub
       provinciale e del Registro Tumori Infantili;
   -   contribuisce all’assistenza oncologica della Regione Campania anche attraverso attività di
       collaborazioni con la Regione e le aziende sanitarie e ospedaliere, regolamentata da specifici
       accordi;
   -   nell’ambito delle patologie oncologiche, è ente di supporto tecnico ed operativo della
       Regione, sia per le attività assistenziali che per la ricerca;
   -   svolge attività didattica e di formazione, anche nella sua funzione di provider nazionale ECM,
       sia al personale interno che al personale appartenente ad altri Enti.

2.3 Come operiamo
   L’Istituto dei Tumori G. Pascale, come suindicato, è individuato quale CORP/CORPUS nel DCA
98/2016 “Istituzione della Rete Oncologica Campana” e concorre alla progettazione e realizzazione
della rete oncologica regionale per la quale è riconosciuto come ente coordinatore.
   Il CORP è un aggregato funzionale di Unità Operative Complesse, Unità Semplici, Unità
Dipartimentali finalizzate verso obiettivi comuni di assistenza, ha funzioni diagnostico-stadiative a
maggiore complessità o integrative, terapeutiche e di follow-up oncologico. All’Istituto, in quanto
CORPUS, oltre alle funzioni attribuite ai CORP, sono attribuite anche alcune funzioni peculiari:
        -   impegno nella ricerca preclinica e/o clinica in vari settori correlati all’Oncologia;
        -   vocazione alla Didattica e ad attività di Alta Formazione;
        -   servizi e diagnostica di Biotecnologia su materiale patologico e bioumorale.
   L’Istituto svolge, inoltre, un ruolo di promozione e sviluppo di metodi, strumenti e programmi
da diffondere e rendere disponibili ad altri centri della Rete in ambito regionale e nazionale.
   Alcuni Dipartimenti presenti in Istituto, vista la convivenza al loro interno di ricerca,
prevenzione, diagnostica, terapia, cura e follow-up, sono essi stessi CORP e, più precisamente,
CORP-S (Centro Oncologico di Riferimento Polispecialistico – Scientifico). L’interazione dei CORP-S
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con le altre strutture di ricerca traslazionale e di ricerca clinica assistenziale è garantita dalla
costituzione dei Gruppi Oncologici Multidisciplinari (GOM) specifici per singola patologia
neoplastica. I GOM sono quindi la vera articolazione funzionale dell’Istituto e lo strumento
attraverso il quale ricerca traslazionale e clinica si coniugano. Ciascun CORP-S, attraverso i GOM, è
responsabile del percorso diagnostico-terapeutico assistenziale (PDTA), nonché della presa in
carico del paziente, il quale potrà beneficiare del valore aggiunto che la ricerca traslazionale
garantisce all’assistenza. Infatti, i GOM del Pascale avranno la possibilità di avvalersi anche di tutte
le caratterizzazioni genetico-molecolari proprie di un Istituto di ricerca nonché della possibilità di
arruolamento dei pazienti in studi clinici con farmaci innovativi.
   I GOM del Pascale, in analogia a quanto avviene nei più avanzati centri di ricerca sul cancro,
funzioneranno anche da “Molecular Tumor Board”, avendo la possibilità di integrare le
informazioni cliniche con il profilo molecolare della neoplasia e con la disponibilità di studi clinici.
   Una organizzazione funzionale comprendente tutte le strutture clinico-sperimentali e, più in
generale, tutte le unità coinvolte nelle sperimentazioni cliniche, garantirà un opportuno
coordinamento di queste attività ed un adeguato arruolamento di pazienti in studi rivolti sia allo
sviluppo di nuovi farmaci che al miglioramento delle condizioni dell’assistenza.

3. IDENTITA’
   L’identità dell’Istituto Nazionale Tumori IRCCS “Fondazione Pascale” può essere definita
attraverso l’analisi dei seguenti aspetti:
           principali “cifre” che connotano l’Amministrazione;
           mandato istituzionale e missione;
           albero della performance.

3.1 L’amministrazione in “cifre”
   Dal punto di vista organizzativo, l’Istituto sta proseguendo nel percorso di implementazione del
nuovo Piano di organizzazione e sviluppo, denominato “atto aziendale” (adottato con delibera n.
91 del 06.02.2017 e approvato con decreto regionale del Commissario ad acta per il piano di
rientro n. 22 del 23.03.2017), il quale richiede una importante attività di riorganizzazione delle
attività e del personale. A seguito dell’adozione della nuova dotazione organica dell’Istituto si è

                                                    8
provveduto, con delibera n. 388 del 05.05.2017, alla programmazione del fabbisogno di personale
e alla definizione del piano assunzione per il triennio 2017-2019. Inoltre, negli ultimi 18 mesi, sono
stati approvati circa 30 Regolamenti di organizzazione e gestione.
   Dal punto di vista amministrativo-contabile, nel corso dell’anno 2017, si è proceduto tra l’altro,
in primo luogo, alla ricognizione ed azzeramento della debitoria certa, liquida ed esigibile scaduta
e più risalente nel tempo (quella a tutto il 31.12.2016); in secondo luogo, all’alimentazione della
piattaforma di certificazione dei crediti (P.C.C.), attualmente stabilmente alimentata in misura pari
al 99% e, infine, all’avanzamento dello stato di attuazione del percorso attuativo della
certificabilità del bilancio (P.A.C.), con l’adozione di 13 ulteriori procedure aziendali messe a punto
e validate a dicembre 2017.
   Di seguito, si sintetizzano i principali atti ed iniziative di organizzazione, programmazione e
gestione realizzati dall’Istituto.
          Piano di Organizzazione e Sviluppo dell’Istituto, denominato “Atto Aziendale”.
          Stipula Protocollo d’Intesa.
          Approvazione Dotazione Organica.
          Approvazione Piano assunzionale 2017/2019.
          Incremento prestazioni assistenziali (anche in termini di valore della produzione).
          Riduzione liste di attesa, rispetto dei termini massimi di attesa per la erogazione delle
           prestazioni ambulatoriali e di ricovero come previsto nel PRGLA 2010-2012.
          Apertura sale operatorie 8:00 – 20:00 dal lunedì al sabato compreso.
          Radioterapia apertura 8:00 – 20:00 dal lunedì al venerdì e sabato 8:00 – 14:00.
          Azzeramento intera debitoria pregressa (ante 01.01.2017) e indice di pagamento fatture
           (I.T.P.) entro 60 gg. (oggi è < 30 gg.).
          Risultato gestione economico-finanziaria anno 2017.
          Alimentazione piattaforma di certificazione dei crediti (P.C.C.) al 99%.
          Approvazione procedure P.A.C.
          Avvio e completamento procedure di valutazione collegi tecnici.
          Prime azioni di coordinamento della rete oncologica.
          PDTA e GOM.
          Messa in esercizio impianto cogenerazione energia.

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    Impianto in funzione dal 15/06/2017 – Messa in produzione energia.
           Messa in produzione radiofarmaci ciclotrone Istituto.
           Stabilizzazione personale precario (infermieri).
           Piano della Performance e obiettivi operativi 2017-2019.
           Determinazioni fabbisogni beni e servizi anno 2017 e programmazione biennio
            2018/2019.
           Accordo di collaborazione tra II.RR.CC.CC.SS. INT Fondazione Pascale, Istituto Tumori di
            Bari e CROB di Rionero in Vulture.
           Proroga rapporti di lavoro flessibile ex art. 20 D. Lgs. 75/2017.
           Proroga delle attività di ricerca e dei contratti di collaborazione scientifica ad essi
            afferenti.
           Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza triennio 2018-2020.
   Inoltre, nel corso del 2017, l’IRCCS ha adottato numerose procedure operative al fine di offrire
standard diagnostici e terapeutici sempre più elevati a tutti i cittadini, con lo scopo di aumentare
l’efficienza e la qualità dei percorsi assistenziali ed organizzativi:
    1. Gestione audit interni.
    2. Gestione documentazione.
    3. Gestione e comunicazione eventi sentinella, eventi avversi, eventi evitati.
    4. Gestione farmaco sperimentale.
    5. Trasferibilità risultati della ricerca nella normale pratica clinica.
    6. Conservazione e archiviazione documenti essenziali studi clinici.
    7. Corretto utilizzo delle soluzioni concentrate di cloruro di potassio – kcl – ed altre soluzioni
        concentrate contenenti potassio.
    8. Gestione del processo trasfusionale: prevenzione dell’errore ab0.
    9. Gestione delle liste di attesa.
    10. Prevenzione atti di violenza a danno degli operatori sanitari.
    11. Approvazione piano aziendale rischio clinico anno 2018.
   Sostanzialmente, i principali driver dell’attività dell’Istituto 2017-2018 sono:
        -   Liste di attesa
        -   Attività di ricerca
        -   Rete oncologica regionale
                                                     10
-   Rete oncologica interregionale
       -   Internazionalizzazione
  Con riferimento alle liste di attesa, si riporta la Figura 2:
                               Ottobre 2016         2016             Dicembre 2017              2017
                                   (gg)         N° procedure              (gg)              N° procedure

   Tumori al seno                144 Max             386                    7                   607
                                 53 Media         Interventi                                 Interventi
     Colon retto                 145 Max             311                 41 Max                 354
                                 53 Media         Interventi             28 Media            Interventi
       Prostata                  165 Max              46                 34 Max                 102
                                 159 Media        Interventi             30 Media            Interventi
    Prime Visite                                                   Tutte entro 7 giorni
    ambulatoriali
     Radioterapia          7 prima visita          1113               3-5 prima visita         1646
                            60 inizio RT          Pazienti            14-21 inizio RT         Pazienti
                          per metastatici 7                       per metastatici 48-72 h

  Figura 1 – Tempi di attesa

  Con riferimento alla ricerca si riportano, in particolare, le seguenti attività:
    Hepavac, vaccino contro il cancro al fegato, studio originale del Pascale, Studi di FASE 1 in
       altri quattro Centri Europei e l’Istituto è Coordinatore Europeo.
    Vaccino contro il cancro al seno metastatico triplo negativo, unico Centro individuato in
       Italia e di cui il Pascale è Coordinatore Europeo.
    Immunoterapia, il Pascale è un riferimento mondiale e l’Istituto sarà il primo al mondo a
       sperimentare l’immunoscore.
    Accordo con IBM/CNR per l’applicazione dell’Intelligenza Artificiale in Oncologia.
    Progetto di ricerca con KPMG sugli indicatori in oncologia.
  A livello regionale, come descritto precedentemente, l’Istituto è stato individuato quale Centro
Oncologico di Riferimento Polispecialistico e quale CORPUS ovvero Centro di Riferimento
Regionale con attività specifica in campo oncologico.
  Con riferimento alla Rete Oncologica Regionale, si riportano le relative attività:
    13 PDTA – 70% Patologie Oncologiche – Altri 5 entro Giugno.
    PDTA per la gestione degli effetti collaterali Chemio.
    Requisiti minimi di refertazione anatomopatologica.
    Progetto Oncogenetica.

                                                   11
 Progetto Radioterapia.
    Progetto Farmaceutica.
    Piattaforma dedicata – Indicatori.
   Per quanto riguarda l’ambito interregionale e nazionale, con delibera n. 849 del 06.12.2017,
l’Istituto ha sottoscritto un accordo di collaborazione denominato “Alleanza Mediterranea
Oncologica in Rete (AMORe)” con l’Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” di Bari e il “Centro di
Riferimento Oncologico” della Basilicata. A.M.O.Re. è stata fondata per:
   1. Avviare un percorso per la costituzione di una Fondazione tra gli II.RR.CC.SS dell’Italia
       meridionale, aperto alle adesioni di enti/ospedali con vocazione oncologica.
   2. Definire una piattaforma tecnologica comune per raccogliere in maniera omogenea dati
       clinici e gestionali a sostegno della ricerca e della costruzione di un sistema comune di
       indicatori da utilizzare per la valutazione dell'efficienza.
   3. Avviare sperimentazioni gestionali nell’ambito dell’Alleanza.
   4. Realizzare progetti di formazione e ricerca preclinica e/o clinica in vari settori correlati
       all'oncologia.
   5. Promuovere modelli organizzativi innovativi incentrati sull'etica clinica, la clinical
       governance, la condivisione delle policy, l'appropriatezza e l'economicità delle risorse.
   6. Condividere i principi ispiratori dei PDTA.
   7. Sviluppare attività comuni nell'ambito della ricerca sanitaria e biomedica.
   8. Realizzare progetti etero-finanziati, a valere in particolare su Fondi comunitari.
   9. Creare una Rete interregionale di Istituti oncologici che, attraverso una collaborazione
       sistematica, il confronto e lo scambio di competenze ed expertise, assicuri il costante
       miglioramento della qualità, dell'appropriatezza e dell'efficacia delle cure e dei servizi
       erogati.
   10. Intraprendere un percorso sinergico per l'accreditamento a Comprehensive Cancer Center
       per ciascuna delle parti.
   Inoltre,   nel   corso   dell’anno    2017,      l’Istituto   ha   sviluppato   anche   processi   di
internazionalizzazione, i quali si sono concretizzati in accordi di collaborazione e cooperazione
internazionale con diverse istituzioni straniere.
   Di seguito, si riportano le numerose collaborazioni avviate nel biennio 2017-2018:

                                                    12
1. Colombia:
    Accordo di collaborazione tra l’IRCCS Pascale e l’Istituto Oncologico di Bogotà, con
        formazione dei medici colombiani, su diverse tematiche: robotica, elettrochemioterapia e
        studi clinici congiunti sul vaccino contro il cancro metastatico al seno triplo negativo.
    Accordo di collaborazione tra l’IRCCS Pascale e l’Università FUCS per un master biennale in
        oncologia che si svolgerà in Colombia con docenti dell'Istituto.
   2. Cina:
    Accordo bilaterale Italia-Cina, per il potenziamento della cooperazione internazionale in
        ambito medico, tramite programmi di educazione selettiva e condivisione di esperienze in
        ambito clinico, fino alla formazione e alla promozione della ricerca in management
        sanitario, per il triennio 2017-2019 articolato in 6 moduli trimestrali.
   3. Russia:
    Accordo quinquennale finalizzato alla reciproca formazione dei medici dell'Università di
        Medicina Statale di Perm e dell’Istituto Pascale.
   4. Etiopia:
    Accordo di collaborazione tra l’Istituto e l’Università di Addis Abeba (AAU) Etiopia, per lo
        svolgimento di un programma specialistico in medicina nucleare.
  Per quanto riguarda l’attività sanitaria si riporta, nella Figura 2, l’andamento del numero di
giornate di degenza e del numero di accessi in DH negli anni 2014-2017.

    60000

    50000

    40000

    30000

    20000

    10000

        0
                                         giornate di degenza               accessi in DH
                  2014                 2015                    2016                 2017

  Figura 2 – Giornate di degenza e numero di accessi DH – anni 2014-2017

  Nella Figura 3 si rappresenta l’andamento del numero e del valore delle prestazioni
ambulatoriali dal 2014 al 2017.

                                                          13
500.000                                                    12.000.000,00
     Numero prestazioni

                                                                                     9.000.000,00

                                                                                                     euro
                          250.000                                                    6.000.000,00

                                                                                     3.000.000,00

                               0                                                     0,00
                                                     valore          numero
                                    2014   2015               2016            2017

  Figura 3 – Prestazioni ambulatoriali (numero e valore) – 2014-2017

  Con riferimento all’attività di ricerca, nella Figura 4 si riporta il contributo di ricerca corrente dal
2015 al 2017, evidenziando sia l’Impact Factor sia il finanziamento.

  Figura 4 – Contributo ricerca corrente 2015-2017

  Nelle Figure seguenti si rappresenta, per il periodo 2015-2017, l’Impact Factor (IF), il numero di
pubblicazioni ed il costo medio per punto di IF.

                                                        14
Figura 5 – Impact Factor 2015-2017

Figura 6 – Costo medio per punto di IF 2015-2017

                                                   15
I risultati relativi agli studi clinici, dal 2007 al 2016, sono rappresentati nelle Figure seguenti.

Figura 7 – Numero studi clinici per anno di valutazione/attivazione (731 valutati dal CEI - 653 attivati)

Figura 8 – Studi clinici attivati per tipologia di studio e di promotore (2007-2016)

                                                         16
Figura 9 – Studi monocentrici e multicentrici (2007-2016)

Con riferimento alle sperimentazioni cliniche, si rappresentano le seguenti Figure.

Figura 10 – Sperimentazioni cliniche per anno di attivazione e tipologia di promotore: trend in crescita negli anni

                                                        17
Figura 11 – Andamento % delle sperimentazioni cliniche farmacologiche per anno di attivazione e fase

Figura 12 – Studi osservazionali per anno di attivazione e tipologia di promotore: trend in crescita negli anni

I risultati relativi ai pazienti arruolati sono sintetizzati nelle Figure seguenti.

                                                        18
Figura 13 – Pazienti arruolati per tipologia di studio

     Figura 14 – Pazienti arruolati nel corso del 2016 nelle sperimentazioni cliniche attive (n=188)

                                                         19
Figura 15 – Pazienti arruolati nel corso del 2016 negli studi osservazionali attivi (n=100)

  Nella Figura 16 si rappresenta il finanziamento rapportato alla tipologia di studio e di
promotore per l’anno 2016.

  Figura 16 – Finanziamento rapportato alla tipologia di studio e di promotore anno 2016

  Per quanto attiene la gestione delle segnalazioni di disservizi e reclami, complessivamente, nel
2017 sono state formalizzate da parte dei cittadini, così come previsto dal Regolamento Aziendale
di Pubblica Tutela (approvato con d.D.G. 489 del 07/07/14), 43 segnalazioni di cui:
      38 reclami
      1 elogio
      4 suggerimenti.
  Le segnalazioni possono essere presentate al front-office dell’URP con le seguenti modalità:
      recandosi di persona direttamente presso l’URP;
      compilando il modulo presente sul sito aziendale o inviando una e‐mail;
      inviando un fax o una lettera.

                                                          20
La modalità tradizionale di segnalazione (presentazione di persona) è la più frequente. I
soggetti che sottoscrivono una segnalazione sono in maggioranza i diretti interessati (27); in 16
casi invece è stato un parente (coniuge, figlio, fratello) a presentare la segnalazione.
   Le segnalazioni dei cittadini sono classificate in 7 macrocategorie che, a loro volta, sono
declinate in sotto categorie più specifiche.
   Le macrocategorie individuate sono:
      Aspetti Organizzativi
      Aspetti Relazionali e Umanizzazione
      Aspetti professionali
      Tempi d’attesa
      Strutture e logistica
      Altro.
   La maggioranza delle segnalazioni (13) riguarda gli aspetti organizzativi: i cittadini lamentano
ritardi e difficoltà nell’effettuazione di una prestazione, difficoltà nel pagamento del ticket,
problemi organizzativi legati anche alla mancanza di personale infermieristico.
   L’umanizzazione e gli aspetti relazionali hanno visto la presentazione di 8 reclami nei quali si
evidenzia un comportamento poco cortese e gentile del personale in maggioranza medico,
infermieristico e di una suora. Anche l’unico elogio rientra in questa categoria e si riferisce alle
qualità umane e professionali di un medico.
   La macroarea “Tempi d’attesa” presenta 6 segnalazioni che si riferiscono al tempo di attesa
intercorso tra la prenotazione di un intervento e l’effettuazione dello stesso, ma anche all’attesa
degli utenti in procinto di sottoporsi ad una prestazione, quale una seduta di chemio o
d’immunoterapia.
   I reclami relativi alla professionalità del personale sono 5 in tutto e sono stati formalizzati a
seguito di una prestazione di un medico, percepita dall’utente poco competente.
   Gli “aspetti strutturali” registrano 4 segnalazioni e si riferiscono tutte alla pulizia dei locali e,
soprattutto, dei servizi igienici delle aree comuni dell’Edificio Degenze, un aspetto di sovente
lamentato dall’utenza anche per le vie brevi.
   Nella categoria Altro rientrano invece 7 segnalazioni che, nello specifico, riguardano due casi di
furto (di un portafoglio e di un apparecchio acustico) nei confronti di pazienti ricoverati,
l’occupazione di aree parcheggio delle aree riservate ai disabili, da parte di auto sprovviste
                                                  21
dell’apposito contrassegno, e il ferimento di un utente mediante il distributore automatico di
bevande.
   Il problema, oggetto del reclamo, ha trovato una soluzione immediata in 9 casi.
   Sono da considerare non evadibili 5 casi. Tali reclami sono spesso frutto di aspettative e di
richieste improprie nei confronti dei servizi e delle strutture per mancanza di informazioni e di
conoscenza dell’organizzazione aziendale che spesso induce il cittadino a lamentarsi.
   Per tutti gli altri è stata prodotta e trasmessa una risposta all’utente a seguito dell’istruttoria
avviata secondo il regolamento di Pubblica tutela adottato dall’Istituto che prevede un tempo
massimo di 30 giorni. L’istruttoria, infatti, viene considerata chiusa con la risposta agli utenti
tramite e-mail che, nel 2017, è stata inviata in media 11 giorni dopo la presentazione del reclamo.

   3.2 Mandato istituzionale e Missione
   La missione dell’Istituto consiste nell'applicazione delle migliori pratiche nel campo della
prevenzione, diagnosi e cura delle patologie tumorali, orientata verso livelli di eccellenza
coniugata con la ricerca clinica e l’innovazione tecnologica e gestionale.
   La forte integrazione della ricerca scientifica con l’assistenza garantisce l’erogazione di
prestazioni di diagnosi e cura altamente qualificate.
   Punto di forza dell’Istituto, realizzato grazie ad un continuo scambio di informazioni tra
laboratorio e clinica, è la capacità di trasferire i risultati della ricerca e dell’innovazione alle attività
di diagnosi e cura.

   3.3 Albero della performance
   L’albero della performance consente di rappresentare l’articolazione degli obiettivi strategici in
operativi, come definiti dalla Direzione Strategica. Gli obiettivi operativi sono assegnati alle
strutture organizzative dell’Istituto, nell’ambito delle quali si procede all’assegnazione degli
obiettivi individuali ai dirigenti. Nelle Figure seguenti è rappresentato l’ Albero della Performance
2018-2020.

                                                     22
MISSION
    AREA STRATEGICA 1                  AREA STRATEGICA 2                         AREA STRATEGICA 3                               AREA STRATEGICA 4                           AREA STRATEGICA 5
                                                                                                                                                                           Trasparenza, integrità e
   Efficienza nell’impiego          Coinvolgimento e crescita                 Qualità delle prestazioni e                            Relazioni con gli
                                                                                                                                                                              prevenzione della
         delle risorse                   del personale                               dei processi                                      stakeholder
                                                                                                                                                                                 corruzione
   Obiettivo Strategico 1             Obiettivo Strategico 2                     Obiettivo Strategico 3                          Obiettivo Strategico 4                     Obiettivo Strategico 5.1
                                                                                                                                                                           Incrementare l’efficacia dell’azione
                                             Favorire il                          Migliorare la qualità                                                                          di verifica in materia di
  Migliorare l’efficienza                                                                                                       Gestire le relazioni con                     anticorruzione e trasparenza in
                                        coinvolgimento e la                      delle prestazioni e dei                                                                      modo tale da far emergere e
 nell’impiego delle risorse                                                                                                        gli stakeholder
                                       crescita del personale                           processi                                                                             contrastare eventuali fenomeni
                                                                                                                                                                                        patologici
Obiettivo Operativo 1.1            Obiettivo Operativo 2.1          Obiettivo Operativo 3.1                                  Obiettivo Operativo 4.1
Tempi di pagamento contenuti       Formazione continua dei          Progressiva diminuzione e rispetto dei                   Avvio e sviluppo dei processi di           Obiettivo Operativo 5.1.1
entro 60 giorni dalla ricezione    dipendenti, ECM                  tempi di attesa delle prestazioni                        internazionalizzazione delle attività      Implementazione delle misure
delle fatture. Alimentazione PCC                                                                                             di ricerca traslazionale                   collegate alla mappatura dei rischi
                                   Obiettivo Operativo 2.2          Obiettivo Operativo 3.2                                                                             come da PTPCT 2018-2020: -
                                   Sicurezza sui luoghi di lavoro   Continuità, completezza e qualità dei flussi                Obiettivo Operativo 4.2                 Applicazione del regolamento dei
                                                                    informativi verso la Regione Campania, il                   Azioni di coordinamento della           prodotti esclusivi/infungibili e
                                                                    Ministero della Salute ed altre istituzioni                 Rete Oncologica Regionale               utilizzo, in particolare, della
                                                                    pubbliche                                                                                           modulistica dell’Istituto finalizzata
                                                                                                                                Obiettivo Operativo 4.3                 all’attestazione della
                                                                    Obiettivo Operativo 3.3                                     Umanizzazione mediante l’installazione esclusività/infungibilità dei
                                                                    Ottimizzare il rapporto tra ricoveri attribuiti a DRG ad di segnaletica interna ed esterna
                                                                    alto rischio di inappropriatezza (allegato B Patto per la                                           prodotti/servizi con esplicitazione
                                                                    Salute 2010-2012) e ricoveri attribuiti a DRG non a                                                 delle motivazioni a supporto
                                                                                                                                Obiettivo Operativo 4.4
                                                                    rischio di inappropriatezza in regime ordinario             Relazione a eventi nazionali ed         Obiettivo Operativo 5.1.2
                                                                    Obiettivo Operativo 3.4                                     internazionali di ricercatori del       Implementazione delle misure
                                                                    Ottimizzare la % dei ricoveri con DRG medico tra i          Dipartimento   di Ricerca Traslazionale collegate alla mappatura dei rischi
                                                                    dimessi da reparti chirurgici                                                                       come da PTPCT 2018-2020: -
                                                                                                                                                                        Presidio area conflitto di interessi
                                                                    Obiettivo Operativo 3.5
                                                                    Ottimizzare il numero dei giorni di degenza media precedenti l'intervento chirurgico                Obiettivo Operativo 5.1.3
                                                                                                                                                                        Alimentazione e aggiornamento
                                                                    Obiettivo Operativo 3.6
                                                                                                                                                                        costante e tempestivo delle
                                                                    Ottimizzare la % di ricoveri ripetuti entro 30 giorni per lo stesso MDC
                                                                                                                                                                        apposite sezioni di
                                                                    Obiettivo Operativo 3.7                                                                             «Amministrazione Trasparente»
                                                                    Monitorare le Attività Libero Professionale Intramurarie
                                                                    Obiettivo Operativo 3.8                                                                             Obiettivo Operativo 5.1.4
                                                                    Messa in esercizio dell'impianto di cogenerazione                                                   Monitoraggio semestrale obblighi di
                                                                                                                                                                        pubblicazione in «Amministrazione
                                                                    Obiettivo Operativo 3.9                                                                             Trasparente»
                                                                    Messa in produzione del ciclotrone

                                                                    Obiettivo Operativo 3.10
                                                                    Attivazione dei nuovi locali per la Radiofarmacia
                                                                    Obiettivo Operativo 3.11
                                                                    Gestione sinistri attraverso la gestione in autoassicurazione di un fondo rischi dedicato
                                                                    Obiettivo Operativo 3.12
                                                                    Avvio gestione approvvigionamenti beni e servizi area Ricerca
                                                                    Obiettivo Operativo 3.13
                                                                    Avvio gestione procedure di reclutamento risorse umane area Ricerca

Figura 17 – Albero della performance – 2018-2020

                                                                                              23
MISSION
   AREA STRATEGICA 1             AREA STRATEGICA 2                 AREA STRATEGICA 3                                   AREA STRATEGICA 4                          AREA STRATEGICA 5
                                                                                                                                                                 Trasparenza, integrità e
   Efficienza nell’impiego     Coinvolgimento e crescita        Qualità delle prestazioni e                              Relazioni con gli
                                                                                                                                                                    prevenzione della
         delle risorse              del personale                      dei processi                                        stakeholder
                                                                                                                                                                        corruzione
   Obiettivo Strategico 1       Obiettivo Strategico 2             Obiettivo Strategico 3                           Obiettivo Strategico 4                       Obiettivo Strategico 5.2
                                                                                                                                                                        Diffondere
                                      Favorire il                   Migliorare la qualità                                                                            comportamenti
   Migliorare l’efficienza                                                                                          Gestire le relazioni con
                                 coinvolgimento e la               delle prestazioni e dei                                                                       improntati alla legalità
  nell’impiego delle risorse                                                                                           gli stakeholder
                                crescita del personale                    processi                                                                                nell’attività aziendale

                                                           Obiettivo Operativo 3.14                                                                        Obiettivo Operativo 5.2.1
                                                           Razionalizzazione archivi correnti e archivio centrale palazzina amministrativa (piano - 1)     Formazione specifica in tema di
                                                           Obiettivo Operativo 3.15                                                                        Anticorruzione e Trasparenza
                                                           Conclusione I fase dei lavori della Palazzina Scientifica
                                                           Obiettivo Operativo 3.16                                                                        Obiettivo Operativo 5.2.2
                                                           Carta dei Servizi                                                                               Giornata della Trasparenza
                                                           Obiettivo Operativo 3.17
                                                           Avvio procedure per la conferma del riconoscimento carattere
                                                           scientifico
                                                           Obiettivo Operativo 3.18
                                                           Prosieguo iter di accreditamento all’OECI
                                                           Obiettivo Operativo 3.19
                                                           Implementazione delle tecnologie dell’informazione e della
                                                           comunicazione (Information and Communication Technology –
                                                           ICT), necessarie alla gestione dei PDTA
                                                           Obiettivo Operativo 3.20
                                                           Ampliamento cruscotti direzionali con esposizione di tutti i costi diretti e i costi
                                                           indiretti disponibili in piattaforma (ribaltamento costi generali)
                                                           Obiettivo Operativo 3.21
                                                           Incremento prestazioni in termini di volumi e di valore della produzione di almeno
                                                           il 5 % rispetto all'anno 2017 (obiettivo in ambito dipartimentale)
                                                           Obiettivo Operativo 3.22
                                                           Migliorare la produzione scientifica dei ricercatori

                                                           Obiettivo Operativo 3.23
                                                           Chiusura SDO entro max 30 gg.
                                                           Obiettivo Operativo 3.24
                                                           Riduzione tempi di risposta referti (obiettivo in ambito dipartimentale)

                                                           Obiettivo Operativo 3.25
                                                           Partecipazione dei ricercatori del Dipartimento di Ricerca Traslazionale ad equipe di studi clinici
                                                           Obiettivo Operativo 3.26
                                                           Arruolamento pazienti in studi clinici proposti dal Dipartimento di Ricerca
                                                           Traslazionale

Figura 18 – Albero della performance – 2018-2020 - segue

   4. ANALISI DEL CONTESTO

   4.1. Analisi del contesto esterno
   4.1.1 Quadro normativo nazionale e regionale

   L’Atto di indirizzo per l’individuazione delle priorità dell’anno 2018, pubblicato dal Ministero
della Salute, chiarisce come nonostante il miglioramento dello stato complessivo della salute della
popolazione, la risposta alle aspettative di salute e di assistenza sanitaria dei cittadini e
l'assicurazione delle cure sanitarie a tutta la popolazione costituiscano gli indicatori in base ai quali
il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) sia considerato dall’Organizzazione mondiale della sanità uno
dei primi in Europa e nel mondo, vi è un comunque bisogno di attuare una serie di interventi sia a
livello centrale che periferico.

                                                                               24
Dal punto di vista strutturale si ravvisa, tra le altre, l’esigenza di intervenire ai fini
dell’efficientamento dei processi organizzativi e di erogazione dei servizi, di una maggiore
appropriatezza dei setting assistenziali, di potenziamento dell’Information and Communications
Technology (ICT) in sanità e della definizione di nuove modalità di pricing dei farmaci innovativi.
   Appare fondamentale riuscire ad intendere il sistema sanitario come un investimento, e non
solo un costo, e quindi come uno strumento finalizzato sia alla produzione di ricchezza sia a
contribuire in maniera determinante al benessere sociale ed allo sviluppo del paese.
   Pertanto, poiché la promozione della salute rappresenta un fattore determinante per il
benessere della persona, per la qualità della vita e per la sostenibilità del sistema sanitario,
occorrerà coniugare contemporaneamente diversi elementi al fine di contribuire a qualificare i
processi di erogazione dei servizi sanitari. Si tratta, in particolare, della sicurezza
dell’alimentazione e della ristorazione collettiva, della prevenzione e protezione dei bambini dalle
malattie infettive, da giochi e prodotti pericolosi, e dei giovani da stili di vita ed abitudini dannose,
della prevenzione, della diagnosi precoce, della cura e riabilitazione delle malattie, della
prevenzione degli incidenti a casa, al lavoro, in strada e nel tempo libero.
   Al fine di conseguire gli obiettivi prefissati occorre, da un lato, migliorare l’efficienza e la qualità
dei servizi e, dall’altro, potenziare il ruolo di indirizzo e controllo a livello centrale anche per
consentire un monitoraggio continuo delle attività in corso, quali quelle previste dal Patto per la
Salute, i nuovi Livelli essenziali di assistenza, il Piano anticorruzione sottoscritto con l’ Autorità
Nazionale Anticorruzione, il Piano cronicità, il riordino della rete ospedaliera, lo sblocco delle
assunzioni, la centralizzazione degli acquisti e la scomparsa della politica fondata sui tagli lineari.
   Di seguito, si elencano le principali macroaree sulle quali incideranno gli obiettivi strategici della
politica sanitaria del prossimo triennio, in termini di opportunità e vincoli:
1. prevenzione;
2. comunicazione;
3. politiche in materia di ricerca sanitaria;
4. politiche sanitarie internazionali;
5. promozione della qualità e dell’appropriatezza dell’assistenza sanitaria;
6. sistema informativo e statistico sanitario;
7. dispositivi medici, stupefacenti e altri prodotti di interesse sanitario;
8. promozione della salute pubblica veterinaria e della sicurezza degli alimenti;
                                                    25
9. politiche per l’efficienza gestionale.
A livello regionale, si perseguono obiettivi di recepimento delle linee guida nazionali e, nel
contempo, continua il processo di efficientamento e miglioramento organizzativo e
amministrativo-contabile avviato dalla Regione nell’ambito delle Aziende campane.

   4.2 Analisi del contesto interno

   4.2.1 Organizzazione

   La struttura organizzativa definisce le unità organizzative e le relazioni gerarchiche e funzionali
tra le stesse e si ispira a criteri di responsabilizzazione, di autonomia e di delega.
   Nell’ambito delle responsabilità definite dall’organigramma si distinguono:
    -   Responsabilità di gestione (responsabili di unità operative e di dipartimenti).
    -   Responsabilità professionali (incarichi professionali).
    Le strutture dell’Istituto sono:
        -   CORP-S/Dipartimenti.
        -   Dipartimenti.
        -   Unità Operative Complesse.
        -   Unità Operative Semplici e Unità Operative Semplici Dipartimentali.
   Si riportano, di seguito, i Dipartimenti dell’Istituto:
    -   Dipartimento dei servizi strategici tecnico-professionali.
    -   Dipartimento CORP-S assistenziale e di ricerca dei percorsi oncologici del distretto toracico.
    -   Dipartimento CORP-S assistenziale e di ricerca dei percorsi oncologici uro-genitale.
    -   Dipartimento CORP-S assistenziale e di ricerca dei percorsi oncologici del distretto
        addominale.
    -   Dipartimento CORP-S assistenziale e di ricerca dei percorsi oncologici testa-collo e
        muscolo-scheletrici.
    -   Dipartimento CORP-S assistenziale e di ricerca di ematologia e terapie innovative.
    -   Dipartimento di supporto ai percorsi oncologici area diagnostica.
    -   Dipartimento di supporto ai percorsi oncologici attività cliniche e area critica.
    -   Dipartimento di ricerca traslazionale a supporto dei percorsi oncologici.
    Nella Figura seguente è rappresentato l’organigramma dell’Istituto.
                                                    26
Figura 19 – Organigramma

          4.2.2 Risorse Umane
          Per l’espletamento delle proprie attività, l’Istituto si avvale di personale dipendente e di
      collaboratori a progetto. Nella Figura seguente si rappresenta la distribuzione del personale
      dipendente nell’anno 2017.

                                                     27
Anno
                Distribuzione del personale
                                                                     2017

                DIRIGENTI
                Dirigenti Medici
                                                                        195
                Dirigenti Sanitari
                                                                         42
                Dirigenti Amministrativi
                                                                         14
                Dirigenti Professionali
                                                                            3
                Dirigenti Tecnici
                                                                            2
                Totale Dirigenti                                        256
                COMPARTO
                Comparto Sanitario
                                                                        424
                Comparto Amministrativo
                                                                         61
                Comparto Professionale
                                                                            0
                Comparto Tecnico
                                                                         37
                Totale Comparto                                         522
                Totale Generale                                         778

              Figura 20 – Distribuzione del personale – anno 2017

   Inoltre, l’Istituto si avvale anche di professionalità esterne acquisite, tramite procedure ad
evidenza pubblica, con l’utilizzo di fondi destinati alla ricerca.

   4.2.3 Risorse economiche
   Nell’ambito delle funzioni di programmazione e pianificazione svolte dall’Istituto, la previsione
2018 è stata finalizzata in coerenza degli indirizzi regionali definiti sia nel riparto del fondo
sanitario per l’anno 2016 sia, soprattutto, nel Protocollo d’Intesa, coordinato con il Piano di
Efficientamento in essere.
   La suddetta previsione ha, quindi, tenuto conto delle indicazioni fornite dalla Circolare n. 33 del
20.12.2017 del MEF, allineandosi alle previste misure di contenimento della spesa e ai criteri di
determinazione degli oneri che gli enti e le amministrazioni del settore pubblico devono, ai sensi
dell’articolo 48, comma 2, del d. lgs. n. 165 del 2001, porre a carico dei propri bilanci per i rinnovi
contrattuali per il triennio 2016-2018.
                                                       28
Il predetto Protocollo ha previsto un finanziamento a favore dell’Istituto remunerativo:
   -   delle prestazioni di ricovero e di specialistica ambulatoriale;
   -   delle funzioni di base;
   -   del File F;
   -   della ricerca assistenziale e traslazionale (24 milioni).
   All’esito della stipula del Protocollo, è stato finalizzato il nuovo Piano di Organizzazione e
Sviluppo dell’Istituto, denominato “Atto Aziendale”, oggetto della delibera del Direttore Generale
n. 91 del 06.02.2017 che, salvaguardando il consolidato e attuale approccio multidisciplinare al
tumore d’organo, ha voluto potenziare il nuovo orientamento diretto a valutare le modifiche
genetiche, proteiche ed immunologiche coinvolte nella patogenesi e progressione delle neoplasie,
attraverso una più diretta integrazione della ricerca nei percorsi diagnostico-terapeutici.
   Va ricordato, inoltre, che la Regione Campania, con DCA n. 102/2016, ha individuato l’Istituto
Pascale tra gli enti da sottoporre ai piani di Efficientamento e di Riqualificazione, di cui all’art. 1,
comma 528, della legge 208/2015. Il Piano di Efficientamento e di Riqualificazione è un documento
triennale finalizzato alla individuazione di manovre strategiche per il conseguimento degli obiettivi
di rientro dal disavanzo, ai sensi della Legge 28 dicembre 2015 n. 208, la quale prevede, all’art. 1
comma 528, che gli enti individuati ai sensi dei commi 524 e 525 presentano alla Regione “il piano
di rientro di durata non superiore al triennio, contenente le misure atte al raggiungimento
dell’equilibrio economico-finanziario e patrimoniale e al miglioramento della qualità delle cure o
all’adeguamento dell’offerta, al fine di superare ciascuno dei disallineamenti rilevati”.
   Le determinanti dell’ingresso nei piani di cui al suddetto articolo 1, comma 528, della legge 28
dicembre 2015, n. 208, sono dunque state individuate nella presenza di almeno una delle seguenti
condizioni:
   -   uno scostamento tra costi rilevati dal modello di rilevazione del conto economico (CE)
       consuntivo e ricavi determinati come remunerazione dell’attività ai sensi dell’articolo 8-
       sexies del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni, pari o
       superiore al 10 per cento dei suddetti ricavi o, in valore assoluto, pari ad almeno 10 milioni
       di euro;
   -   il mancato rispetto dei parametri relativi a volumi, qualità ed esiti delle cure, valutato
       secondo la metodologia prevista dal decreto di cui al comma 526.

                                                   29
Il Pascale è stato individuato come Ente da sottoporre al Piano limitatamente allo scostamento
tra costi e ricavi, il che, va sottolineato, è avvenuto nonostante il pressoché costante auto-
finanziamento economico, in essere già da anni, solo per aver dovuto rilevare, nel bilancio 2015, il
rimborso dei farmaci oncologici ad una percentuale del 70% (rispetto a quella prevista del 90) e
aver contestualmente avuto dalla Regione un finanziamento compensativo che, rilevato alla voce
AA0030 del Conto Economico, ha di fatto portato l’Istituto in Piano di Efficientamento, secondo il
tecnicismo ministeriale.
   Avendo l’Istituto stipulato il predetto Protocollo d’Intesa con la Regione Campania, che
rappresenta la formalizzazione dell’impegno dell’Istituto nei confronti della Regione medesima, in
termini di attività assistenziale da rendere così come sancito dall’art. 8 quinquies del D. Lgs.
502/92, dalla L.R. Campania n. 32/94 e dall’art. 10 c. 2 del D. Lgs. 288/2003 (di riordino degli
IRCCS), il bilancio di previsione 2018 è stato dunque basato, oltre che sul rispetto delle indicazioni
della Circolare n. 33-2017 del MEF, sul coordinamento degli obiettivi di rientro dal disavanzo
previsti dal Piano di Efficientamento con gli obiettivi previsti dal citato Protocollo di Intesa.

   4.2.4 “Salute finanziaria”
   La situazione economico-finanziaria, preconsuntiva del 2017, è rappresentata nelle Figure
seguenti con l’ausilio di comparazioni e indicatori di economicità e di efficienza. Il bilancio
consuntivo, infatti, è in corso di finalizzazione in attesa di conoscere sia l’importo attribuito
all’Irccs Pascale in sede di riparto definitivo, e per le risorse correnti e per gli obiettivi di piano, sia
l’importo relativo alla mobilità attiva riconosciuta e da iscriversi.
   In breve sintesi, il preconsuntivo 2017 chiude con un risultato economico positivo, pari ad €
14.132.657, dovuto per lo più ad una gestione operativa positiva (16.612.346), al netto delle
gestioni finanziaria (-33.651), straordinaria (1.111.522) e fiscale (3.557.560), riguardante per lo più
l’irap. Va sottolineato che in conformità di quanto raccomandato dalla Direzione per la Tutela della
Salute ed il Coordinamento del Sistema Sanitario Regionale con la nota di convocazione
prot.2018.0044240 del 22.1.2018 indirizzata a tutte le Aziende Sanitarie campane, nel CE
preconsuntivo, relativamente ai contributi per FSR indistinto e vincolato, unitamente alla mobilità
interregionale, si era precedentemente assunto quale riferimento quanto riportato nel CE
consuntivo 2016. Successivamente, in conformità di quanto previsto dalla nota prot.2018.101281
del 13.2.2018, nel CE preconsuntivo si sono recepiti i dati di produzione effettivi 2017 relativi alla
                                                    30
mobilità attiva interaziendale, ferma restando invece quella interregionale (ancora basata sui dati
2016) e i valori delle funzioni e del c.d. riequilibrio anch’essi ancora basati sul riparto 2016, di cui al
DCA 41/2017.
   Tali dati, come si può rilevare dallo schema analitico del valore della produzione riportato di
seguito, hanno evidenziato un incremento effettivo della produzione rispetto al 2016 e rispetto
agli anni precedenti, il che, unitamente ad una attività di controllo e razionalizzazione della spesa,
ha contribuito evidentemente al citato risultato economico e al consolidamento della situazione
economico-patrimoniale dell’Istituto.
                                                                                                       III trim 2017    Cons 2016       Prec 2017
    Contributi in c/esercizio da Regione per quota FS Regionale ed
    obiettivi di piano vincolati                                                                          44.632.721      59.510.294      59.510.294
    Contributi dal altri soggetti pubblici extra-Fondo vincolati                                                   0        794.256                 0
    Contributi in c/esercizio per Ricerca                                                                  2.272.163       6.432.168       4.737.093
    Rettifica Contributi in c/esercizio destinati ad investimento                                         -5.000.000      -3.247.941      -3.000.000
    Utilizzi fondi                                                                                         5.238.287       6.580.860       6.711.661

    Ricavi per prestazioni sanitarie e sociosanitarie a rilevanza sanitaria                               59.355.121      81.279.980      92.842.086
                                                            Prestazioni di ricovero interregionali         30.376.500      40.502.000      45.113.000
                                        Prestazioni di specialistica ambulatoriale interregionali           6.032.250       8.043.000       9.910.000
                                                                                             File F        16.120.314      21.493.752      26.967.000
                                                    Altre prestazioni sanitarie e socio-sanitarie              38.306        114.298          70.139
                                       Prestazioni di ricovero a soggetti pubblici extra Regione            1.100.250       1.467.000       1.467.000
                                    Prestazioni ambulatoriali a soggetti pubblici extra Regione               275.250        367.000         367.000
                                         Prestazioni di File F a soggetti pubblici extra Regione              906.750       1.209.000       1.209.000
                         Proventi per rilascio di cartelle cliniche e certificati di medicina legale             404           1.167             533
            Proventi per sperimentazioni farmaci e per collaborazione scientifica con aziende               1.774.564       4.044.267       4.028.980
                  Proventi per diritti di delibazione e analisi molecolari e attività di consulto in
                                                                                  teledermatologia            518.715        790.170         817.623
               Ricavi per prestazioni sanitarie intramoenia - Area ospedaliera (402010601) e
                            compartecipazione quota drg interventi intramoenia (402010550)                  1.283.216       2.159.711       1.613.156
                              Ricavi per prestazioni sanitarie intramoenia - Area specialistica               856.253       1.031.265       1.183.831
     Ricavi per prestazioni sanitarie intramoenia - Consulenze (ex art. 55 c.1 lett. c), d) ed ex
                                                                                        Art. 57-58)             3.480         13.980           3.480
     Ricavi per prestazioni sanitarie intramoenia - Consulenze (ex art. 55 c.1 lett. c), d) ed ex
                                          Art. 57-58) (Asl - Ao,Irccs e Policlinici della Regione)             68.869         43.370          91.344
    Concorsi, recuperi e rimborsi                                                                            163.262        397.179         218.538

    Compartecipazione alla spesa per prestazioni sanitarie (ticket)                                        1.071.264       1.322.831       1.523.744
    Quota contributi in c/capitale imputata all'esercizio                                                  3.575.786       4.767.715       4.767.715
    Altri ricavi e proventi                                                                                   90.836        135.567         141.586
                                                     Totale Valore della produzione 111.399.440                         157.972.909     167.452.717

   Figura 21 – Schema analitico del valore della produzione

   Significativa appare la comparazione dei conti economici dell’ultimo decennio, in quanto ben
rende l’idea di come l’Irccs Pascale si sia sviluppato nel corso del medesimo periodo:

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