Piano della Performance 2018-2020 - Istituto Pascale
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INDICE 1. PRESENTAZIONE DEL PIANO pag. 3 2. SINTESI DELLE INFORMAZIONI DI INTERESSE PER I CITTADINI E GLI pag. 4 STAKEHOLDER ESTERNI 2.1 Chi siamo pag. 4 2.2 Cosa facciamo pag. 5 2.3 Come operiamo pag. 7 3. IDENTITA’ pag. 8 3.1 L’amministrazione in “cifre” pag. 8 3.2 Mandato istituzionale e Missione pag. 22 3.3 Albero della performance pag. 22 4. ANALISI DEL CONTESTO pag. 24 4.1 Analisi del contesto esterno pag. 24 4.1.1 Quadro normativo nazionale e regionale pag. 24 4.2 Analisi del contesto interno pag. 26 4.2.1 Organizzazione pag. 26 4.2.2 Risorse umane pag. 27 4.2.3 Risorse economiche pag. 28 4.2.4 “Salute finanziaria” pag. 30 5. GLI OBIETTIVI STRATEGICI pag. 34 6. DAGLI OBIETTIVI STRATEGICI AGLI OBIETTIVI OPERATIVI pag. 35 7. IL PROCESSO SEGUITO E LE AZIONI DI MIGLIORAMENTO DEL CICLO DI pag. 35 GESTIONE DELLA PERFORMANCE 7.1 Fasi, soggetti e tempi del processo di redazione del Piano pag. 35 7.2 Coerenza con la programmazione economico finanziaria e di bilanciopag. 36 7.3 Azioni per il miglioramento del Ciclo di gestione della Performance pag. 36 8. ALLEGATI TECNICI pag. 36 1. Obiettivi Operativi per Area Strategica 2. Obiettivi Operativi per Area Organizzativa 2
1. PRESENTAZIONE DEL PIANO Il Piano della Performance 2018-2020 è adottato ai sensi del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 (di seguito “decreto”), come modificato dal decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 74, e sulla base delle linee guida emanate dalla Commissione per la Valutazione, la Trasparenza e l’Integrità delle amministrazioni pubbliche, in coerenza con i contenuti e il ciclo della programmazione finanziaria e di bilancio. Il Piano della Performance, documento programmatico triennale definito dall’organo di indirizzo politico-amministrativo in collaborazione con i vertici dell’amministrazione, dà avvio al ciclo di gestione della performance, ai sensi dell’articolo 4 del decreto. In tale documento sono contenuti gli obiettivi strategici e quelli operativi assegnati alle Strutture organizzative; per ogni obiettivo operativo è individuato un indicatore ed un valore atteso al fine di effettuare la misurazione e valutazione della performance, nell’ambito del processo di rendicontazione del grado di raggiungimento degli obiettivi e di validazione della Relazione sulla Performance. Come negli anni precedenti, tale Piano è redatto in raccordo con il vigente Piano triennale della prevenzione della corruzione e della Trasparenza dell’Istituto e con il Bilancio di previsione anno 2018. Il Piano della Performance riveste un rilevante ruolo in termini di trasparenza, di coinvolgimento degli stakeholder e di integrazione e sinergia dei processi operativi e dei relativi documenti di programmazione; esso consente anche l’attivazione del processo di monitoraggio continuo della realizzazione, in termini concreti, della strategia aziendale, attraverso il sistema di misurazione e valutazione della performance e la relativa individuazione di eventuali scostamenti che consentano l’avvio di adeguate azioni correttive. In linea con la normativa vigente, in particolare con l’articolo 10 comma 3 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, con la delibera CIVIT n. 6/2013, con le Indicazioni operative fornite dall’ANAC in data 10 gennaio 2014 e con quanto previsto dalla determinazione ANAC n. 12/2015, l’area strategica “Trasparenza, integrità e prevenzione della corruzione” consente di evidenziare il collegamento tra performance e prevenzione della corruzione, anche per il tramite degli obiettivi, indicatori e valori attesi in essa contenuti e relativi ai risultati da conseguire tramite la realizzazione del vigente Piano triennale della prevenzione della corruzione e della Trasparenza dell’Istituto. 3
2. SINTESI DELLE INFORMAZIONI DI INTERESSE PER I CITTADINI E GLI STAKEHOLDER ESTERNI 2.1 Chi siamo L’Istituto Nazionale Tumori IRCCS Fondazione Pascale, nel corso dell’anno 2017, ha modificato il proprio assetto organizzativo a seguito dell’approvazione del nuovo atto aziendale. L’INT Fondazione Pascale è un Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) di diritto pubblico il quale svolge un ruolo rilevante all’interno del Servizio sanitario nazionale coniugando, istituzionalmente, attività di ricerca (sperimentale e clinica) e prestazioni assistenziali di elevata complessità e qualità. L’attività di ricerca innovativa – clinica e applicata – nel campo biomedico e nel campo dell’organizzazione e gestione dei servizi sanitari rappresenta solo una parte delle attività poste in essere dall’Istituto; infatti, presso il Pascale sono stati sviluppati percorsi diagnostici multidisciplinari per la realizzazione di programmi di cura integrati e coordinati tra le diverse professionalità presenti al fine di fornire al paziente un’assistenza moderna e completa, coerentemente con la mission aziendale. Le aree di prevalente impegno, nel campo della ricerca e in quello assistenziale, sono rappresentate dalla patologia mammaria, dai linfomi, dai sarcomi, dai melanomi, dai tumori della testa-collo, dai tumori del colon retto, dai tumori polmonari e da forme di tumore più rare e meno conosciute. L’offerta assistenziale si caratterizza per un approccio alle malattie neoplastiche che integra le attività di ricerca, prevenzione, cura e riabilitazione. Il malato/utente, portatore di bisogni e titolare di diritti, è posto al centro di un coordinato intervento multidisciplinare, facilitato dall’organizzazione articolata per dipartimenti medico-chirurgici, basati su un modello di rete e profili di cura per apparati e organi. I dipartimenti erogano prestazioni nell’ambito dei percorsi diagnostico terapeutici ed assistenziali, i quali sono improntati a criteri di efficacia, appropriatezza, personalizzazione e umanizzazione delle cure. L’Istituto dei tumori Pascale è individuato quale CORP/CORPUS, nel DCA 98/2016 “Istituzione della Rete Oncologica Campana”, è identificato quale HUB nella rete di terapia del dolore e fa parte della rete nazionale delle malattie rare. 4
La rete della terapia del dolore include tutte le attività specialistiche di diagnosi, terapia e riabilitazione di patologie dolorose specifiche (compreso fisiatria, geriatria, neurologia, oncologia, radioterapia) e unifica il trattamento del dolore oncologico e non oncologico. Fa parte dell’Istituto il Centro di Ricerche Oncologiche di Mercogliano (CROM), il quale svolge le seguenti attività: - programmi di ricerca corrente e finalizzata, con particolare riguardo allo sviluppo della medicina di precisione; - produzione di radiofarmaci per la pratica clinica e sviluppo pre-clinico e clinico di nuovi radiofarmaci; - attività di supporto alla diagnostica molecolare oncologica e alla ricerca clinica avanzata, con particolare riguardo alle analisi ad elevata complessità (next generation sequencing, biopsia liquida, etc.); - formazione universitaria e post-universitaria; - trasferimento tecnologico. Il CROM rappresenta una infrastruttura tecnologica cui possono far riferimento centri di ricerca ed aziende pubbliche e/o private che può favorire, in Campania, lo sviluppo della ricerca e la formazione dei ricercatori anche nella prospettiva di inserimenti in attività produttive. 2.2 Cosa facciamo Ai sensi di quanto disposto dall’art. 8 del D.Lgs. n. 288/2003, gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico svolgono attività di ricerca clinica e traslazionale in coerenza con il programma di ricerca sanitario nazionale di cui all’art. 12-bis del D.Lgs. n. 502/1992 e s.m.i. e con gli atti di programmazione regionale in materia, privilegiando i progetti eseguibili in rete. In particolare, gli IRCCS: - svolgono attività di ricerca corrente diretta a sviluppare la conoscenza in settori specifici della biomedicina e della sanità pubblica; - svolgono attività di ricerca finalizzata diretta al raggiungimento dei particolari e prioritari obiettivi, biomedici e sanitari, individuati dal piano sanitario nazionale e da quello regionale; - ricercano collegamenti e sinergie con altre strutture di ricerca e di assistenza sanitaria, pubbliche e private, con le Università, con gli istituti di riabilitazione e con analoghe strutture, 5
anche a decrescente intensità di cura, avvalendosi delle reti di cui all’art. 43 della legge n. 3/2003. I programmi di ricerca dell’Istituto sono proposti dal Direttore Scientifico, con il supporto del Comitato tecnico scientifico in coerenza con Il Piano Sanitario Nazionale e Regionale e sulla scorta delle indicazioni del Comitato di Indirizzo e Verifica. Le attività di ricerca sono organizzate in Macroaree che raggruppano progetti clinici e traslazionali; esse prevedono la sperimentazione di tecnologie altamente innovative. Il Ministero della Salute interviene annualmente, con propri finanziamenti, alla conduzione della ricerca nell’ambito dei programmi di ricerca corrente e finalizzata. Al finanziamento delle attività di ricerca concorre la Regione attraverso specifici finanziamenti a funzione nell’ambito del riparto annuale del fondo sanitario regionale. Le attività di ricerca possono, inoltre, essere sostenute con fondi a destinazione vincolata, erogati dal Ministero della Salute, dalla Regione Campania, da finanziamenti europei, nonché da altri enti pubblici o privati. Le attività di ricerca clinica devono essere espletate nel pieno rispetto della personalità del paziente e, sempre, con il consenso informato della persona o di chi ne fa le veci, secondo gli indirizzi del Comitato etico dell’Istituto ed in conformità alla normativa vigente in materia di sperimentazioni cliniche. L’attività di didattica, qualora comporti pratiche mediche sulla persona, deve essere svolta con il consenso informato del paziente o di chi ne fa le veci. Come suindicato, è parte integrante dell’IRCCS G. Pascale la sede distaccata del CROM di Mercogliano, che è stato oggetto di importanti investimenti tecnologici rendendolo un centro all’avanguardia della ricerca campana. Per quanto riguarda l’attività assistenziale, ai sensi del D.Lgs. 288/2003, l'Istituto, quale IRCCS dotato di autonomia e personalità giuridica, sotto la vigilanza del Ministero della Salute e nel rispetto delle finalità istitutive, eroga in campo oncologico prestazioni assistenziali di prevenzione, diagnosi e cura e svolge attività di ricerca biomedica e traslazionale, assistenziale e organizzativo- gestionale, assicurando l’integrazione tra assistenza, ricerca clinica e sperimentale e ricerca assistenziale e sanitaria attraverso le unità operative clinico-assistenziali e i laboratori di ricerca. L'attività dell’Istituto, nell’ambito del Servizio sanitario regionale della Campania, viene regolata dal Protocollo d’Intesa stipulato con la Regione Campania, in conformità con il “Documento tecnico di indirizzo per ridurre il carico di malattia del cancro 2014-2016” e il piano di riorganizzazione ospedaliera della regione Campania in applicazione del DM 70/2015 per quanto applicabile all’IRCCS fondazione G. Pascale quale Istituto esclusivamente oncologico privo di funzioni di emergenza- 6
urgenza. L’Istituto può proporre prestazioni innovative per le quali non siano ancora disponibili sufficienti e definitive evidenze scientifiche di efficacia, esclusivamente nell'ambito di appositi programmi di sperimentazione autorizzati secondo le vigenti norme in materia. Inoltre, l’Istituto: - è Centro di Coordinamento dei Registri Tumori della Campania, collegato in via telematica con le postazioni informatiche dedicate di ciascun Registro Tumori provinciale e sub provinciale e del Registro Tumori Infantili; - contribuisce all’assistenza oncologica della Regione Campania anche attraverso attività di collaborazioni con la Regione e le aziende sanitarie e ospedaliere, regolamentata da specifici accordi; - nell’ambito delle patologie oncologiche, è ente di supporto tecnico ed operativo della Regione, sia per le attività assistenziali che per la ricerca; - svolge attività didattica e di formazione, anche nella sua funzione di provider nazionale ECM, sia al personale interno che al personale appartenente ad altri Enti. 2.3 Come operiamo L’Istituto dei Tumori G. Pascale, come suindicato, è individuato quale CORP/CORPUS nel DCA 98/2016 “Istituzione della Rete Oncologica Campana” e concorre alla progettazione e realizzazione della rete oncologica regionale per la quale è riconosciuto come ente coordinatore. Il CORP è un aggregato funzionale di Unità Operative Complesse, Unità Semplici, Unità Dipartimentali finalizzate verso obiettivi comuni di assistenza, ha funzioni diagnostico-stadiative a maggiore complessità o integrative, terapeutiche e di follow-up oncologico. All’Istituto, in quanto CORPUS, oltre alle funzioni attribuite ai CORP, sono attribuite anche alcune funzioni peculiari: - impegno nella ricerca preclinica e/o clinica in vari settori correlati all’Oncologia; - vocazione alla Didattica e ad attività di Alta Formazione; - servizi e diagnostica di Biotecnologia su materiale patologico e bioumorale. L’Istituto svolge, inoltre, un ruolo di promozione e sviluppo di metodi, strumenti e programmi da diffondere e rendere disponibili ad altri centri della Rete in ambito regionale e nazionale. Alcuni Dipartimenti presenti in Istituto, vista la convivenza al loro interno di ricerca, prevenzione, diagnostica, terapia, cura e follow-up, sono essi stessi CORP e, più precisamente, CORP-S (Centro Oncologico di Riferimento Polispecialistico – Scientifico). L’interazione dei CORP-S 7
con le altre strutture di ricerca traslazionale e di ricerca clinica assistenziale è garantita dalla costituzione dei Gruppi Oncologici Multidisciplinari (GOM) specifici per singola patologia neoplastica. I GOM sono quindi la vera articolazione funzionale dell’Istituto e lo strumento attraverso il quale ricerca traslazionale e clinica si coniugano. Ciascun CORP-S, attraverso i GOM, è responsabile del percorso diagnostico-terapeutico assistenziale (PDTA), nonché della presa in carico del paziente, il quale potrà beneficiare del valore aggiunto che la ricerca traslazionale garantisce all’assistenza. Infatti, i GOM del Pascale avranno la possibilità di avvalersi anche di tutte le caratterizzazioni genetico-molecolari proprie di un Istituto di ricerca nonché della possibilità di arruolamento dei pazienti in studi clinici con farmaci innovativi. I GOM del Pascale, in analogia a quanto avviene nei più avanzati centri di ricerca sul cancro, funzioneranno anche da “Molecular Tumor Board”, avendo la possibilità di integrare le informazioni cliniche con il profilo molecolare della neoplasia e con la disponibilità di studi clinici. Una organizzazione funzionale comprendente tutte le strutture clinico-sperimentali e, più in generale, tutte le unità coinvolte nelle sperimentazioni cliniche, garantirà un opportuno coordinamento di queste attività ed un adeguato arruolamento di pazienti in studi rivolti sia allo sviluppo di nuovi farmaci che al miglioramento delle condizioni dell’assistenza. 3. IDENTITA’ L’identità dell’Istituto Nazionale Tumori IRCCS “Fondazione Pascale” può essere definita attraverso l’analisi dei seguenti aspetti: principali “cifre” che connotano l’Amministrazione; mandato istituzionale e missione; albero della performance. 3.1 L’amministrazione in “cifre” Dal punto di vista organizzativo, l’Istituto sta proseguendo nel percorso di implementazione del nuovo Piano di organizzazione e sviluppo, denominato “atto aziendale” (adottato con delibera n. 91 del 06.02.2017 e approvato con decreto regionale del Commissario ad acta per il piano di rientro n. 22 del 23.03.2017), il quale richiede una importante attività di riorganizzazione delle attività e del personale. A seguito dell’adozione della nuova dotazione organica dell’Istituto si è 8
provveduto, con delibera n. 388 del 05.05.2017, alla programmazione del fabbisogno di personale e alla definizione del piano assunzione per il triennio 2017-2019. Inoltre, negli ultimi 18 mesi, sono stati approvati circa 30 Regolamenti di organizzazione e gestione. Dal punto di vista amministrativo-contabile, nel corso dell’anno 2017, si è proceduto tra l’altro, in primo luogo, alla ricognizione ed azzeramento della debitoria certa, liquida ed esigibile scaduta e più risalente nel tempo (quella a tutto il 31.12.2016); in secondo luogo, all’alimentazione della piattaforma di certificazione dei crediti (P.C.C.), attualmente stabilmente alimentata in misura pari al 99% e, infine, all’avanzamento dello stato di attuazione del percorso attuativo della certificabilità del bilancio (P.A.C.), con l’adozione di 13 ulteriori procedure aziendali messe a punto e validate a dicembre 2017. Di seguito, si sintetizzano i principali atti ed iniziative di organizzazione, programmazione e gestione realizzati dall’Istituto. Piano di Organizzazione e Sviluppo dell’Istituto, denominato “Atto Aziendale”. Stipula Protocollo d’Intesa. Approvazione Dotazione Organica. Approvazione Piano assunzionale 2017/2019. Incremento prestazioni assistenziali (anche in termini di valore della produzione). Riduzione liste di attesa, rispetto dei termini massimi di attesa per la erogazione delle prestazioni ambulatoriali e di ricovero come previsto nel PRGLA 2010-2012. Apertura sale operatorie 8:00 – 20:00 dal lunedì al sabato compreso. Radioterapia apertura 8:00 – 20:00 dal lunedì al venerdì e sabato 8:00 – 14:00. Azzeramento intera debitoria pregressa (ante 01.01.2017) e indice di pagamento fatture (I.T.P.) entro 60 gg. (oggi è < 30 gg.). Risultato gestione economico-finanziaria anno 2017. Alimentazione piattaforma di certificazione dei crediti (P.C.C.) al 99%. Approvazione procedure P.A.C. Avvio e completamento procedure di valutazione collegi tecnici. Prime azioni di coordinamento della rete oncologica. PDTA e GOM. Messa in esercizio impianto cogenerazione energia. 9
Impianto in funzione dal 15/06/2017 – Messa in produzione energia. Messa in produzione radiofarmaci ciclotrone Istituto. Stabilizzazione personale precario (infermieri). Piano della Performance e obiettivi operativi 2017-2019. Determinazioni fabbisogni beni e servizi anno 2017 e programmazione biennio 2018/2019. Accordo di collaborazione tra II.RR.CC.CC.SS. INT Fondazione Pascale, Istituto Tumori di Bari e CROB di Rionero in Vulture. Proroga rapporti di lavoro flessibile ex art. 20 D. Lgs. 75/2017. Proroga delle attività di ricerca e dei contratti di collaborazione scientifica ad essi afferenti. Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza triennio 2018-2020. Inoltre, nel corso del 2017, l’IRCCS ha adottato numerose procedure operative al fine di offrire standard diagnostici e terapeutici sempre più elevati a tutti i cittadini, con lo scopo di aumentare l’efficienza e la qualità dei percorsi assistenziali ed organizzativi: 1. Gestione audit interni. 2. Gestione documentazione. 3. Gestione e comunicazione eventi sentinella, eventi avversi, eventi evitati. 4. Gestione farmaco sperimentale. 5. Trasferibilità risultati della ricerca nella normale pratica clinica. 6. Conservazione e archiviazione documenti essenziali studi clinici. 7. Corretto utilizzo delle soluzioni concentrate di cloruro di potassio – kcl – ed altre soluzioni concentrate contenenti potassio. 8. Gestione del processo trasfusionale: prevenzione dell’errore ab0. 9. Gestione delle liste di attesa. 10. Prevenzione atti di violenza a danno degli operatori sanitari. 11. Approvazione piano aziendale rischio clinico anno 2018. Sostanzialmente, i principali driver dell’attività dell’Istituto 2017-2018 sono: - Liste di attesa - Attività di ricerca - Rete oncologica regionale 10
- Rete oncologica interregionale - Internazionalizzazione Con riferimento alle liste di attesa, si riporta la Figura 2: Ottobre 2016 2016 Dicembre 2017 2017 (gg) N° procedure (gg) N° procedure Tumori al seno 144 Max 386 7 607 53 Media Interventi Interventi Colon retto 145 Max 311 41 Max 354 53 Media Interventi 28 Media Interventi Prostata 165 Max 46 34 Max 102 159 Media Interventi 30 Media Interventi Prime Visite Tutte entro 7 giorni ambulatoriali Radioterapia 7 prima visita 1113 3-5 prima visita 1646 60 inizio RT Pazienti 14-21 inizio RT Pazienti per metastatici 7 per metastatici 48-72 h Figura 1 – Tempi di attesa Con riferimento alla ricerca si riportano, in particolare, le seguenti attività: Hepavac, vaccino contro il cancro al fegato, studio originale del Pascale, Studi di FASE 1 in altri quattro Centri Europei e l’Istituto è Coordinatore Europeo. Vaccino contro il cancro al seno metastatico triplo negativo, unico Centro individuato in Italia e di cui il Pascale è Coordinatore Europeo. Immunoterapia, il Pascale è un riferimento mondiale e l’Istituto sarà il primo al mondo a sperimentare l’immunoscore. Accordo con IBM/CNR per l’applicazione dell’Intelligenza Artificiale in Oncologia. Progetto di ricerca con KPMG sugli indicatori in oncologia. A livello regionale, come descritto precedentemente, l’Istituto è stato individuato quale Centro Oncologico di Riferimento Polispecialistico e quale CORPUS ovvero Centro di Riferimento Regionale con attività specifica in campo oncologico. Con riferimento alla Rete Oncologica Regionale, si riportano le relative attività: 13 PDTA – 70% Patologie Oncologiche – Altri 5 entro Giugno. PDTA per la gestione degli effetti collaterali Chemio. Requisiti minimi di refertazione anatomopatologica. Progetto Oncogenetica. 11
Progetto Radioterapia. Progetto Farmaceutica. Piattaforma dedicata – Indicatori. Per quanto riguarda l’ambito interregionale e nazionale, con delibera n. 849 del 06.12.2017, l’Istituto ha sottoscritto un accordo di collaborazione denominato “Alleanza Mediterranea Oncologica in Rete (AMORe)” con l’Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” di Bari e il “Centro di Riferimento Oncologico” della Basilicata. A.M.O.Re. è stata fondata per: 1. Avviare un percorso per la costituzione di una Fondazione tra gli II.RR.CC.SS dell’Italia meridionale, aperto alle adesioni di enti/ospedali con vocazione oncologica. 2. Definire una piattaforma tecnologica comune per raccogliere in maniera omogenea dati clinici e gestionali a sostegno della ricerca e della costruzione di un sistema comune di indicatori da utilizzare per la valutazione dell'efficienza. 3. Avviare sperimentazioni gestionali nell’ambito dell’Alleanza. 4. Realizzare progetti di formazione e ricerca preclinica e/o clinica in vari settori correlati all'oncologia. 5. Promuovere modelli organizzativi innovativi incentrati sull'etica clinica, la clinical governance, la condivisione delle policy, l'appropriatezza e l'economicità delle risorse. 6. Condividere i principi ispiratori dei PDTA. 7. Sviluppare attività comuni nell'ambito della ricerca sanitaria e biomedica. 8. Realizzare progetti etero-finanziati, a valere in particolare su Fondi comunitari. 9. Creare una Rete interregionale di Istituti oncologici che, attraverso una collaborazione sistematica, il confronto e lo scambio di competenze ed expertise, assicuri il costante miglioramento della qualità, dell'appropriatezza e dell'efficacia delle cure e dei servizi erogati. 10. Intraprendere un percorso sinergico per l'accreditamento a Comprehensive Cancer Center per ciascuna delle parti. Inoltre, nel corso dell’anno 2017, l’Istituto ha sviluppato anche processi di internazionalizzazione, i quali si sono concretizzati in accordi di collaborazione e cooperazione internazionale con diverse istituzioni straniere. Di seguito, si riportano le numerose collaborazioni avviate nel biennio 2017-2018: 12
1. Colombia: Accordo di collaborazione tra l’IRCCS Pascale e l’Istituto Oncologico di Bogotà, con formazione dei medici colombiani, su diverse tematiche: robotica, elettrochemioterapia e studi clinici congiunti sul vaccino contro il cancro metastatico al seno triplo negativo. Accordo di collaborazione tra l’IRCCS Pascale e l’Università FUCS per un master biennale in oncologia che si svolgerà in Colombia con docenti dell'Istituto. 2. Cina: Accordo bilaterale Italia-Cina, per il potenziamento della cooperazione internazionale in ambito medico, tramite programmi di educazione selettiva e condivisione di esperienze in ambito clinico, fino alla formazione e alla promozione della ricerca in management sanitario, per il triennio 2017-2019 articolato in 6 moduli trimestrali. 3. Russia: Accordo quinquennale finalizzato alla reciproca formazione dei medici dell'Università di Medicina Statale di Perm e dell’Istituto Pascale. 4. Etiopia: Accordo di collaborazione tra l’Istituto e l’Università di Addis Abeba (AAU) Etiopia, per lo svolgimento di un programma specialistico in medicina nucleare. Per quanto riguarda l’attività sanitaria si riporta, nella Figura 2, l’andamento del numero di giornate di degenza e del numero di accessi in DH negli anni 2014-2017. 60000 50000 40000 30000 20000 10000 0 giornate di degenza accessi in DH 2014 2015 2016 2017 Figura 2 – Giornate di degenza e numero di accessi DH – anni 2014-2017 Nella Figura 3 si rappresenta l’andamento del numero e del valore delle prestazioni ambulatoriali dal 2014 al 2017. 13
500.000 12.000.000,00 Numero prestazioni 9.000.000,00 euro 250.000 6.000.000,00 3.000.000,00 0 0,00 valore numero 2014 2015 2016 2017 Figura 3 – Prestazioni ambulatoriali (numero e valore) – 2014-2017 Con riferimento all’attività di ricerca, nella Figura 4 si riporta il contributo di ricerca corrente dal 2015 al 2017, evidenziando sia l’Impact Factor sia il finanziamento. Figura 4 – Contributo ricerca corrente 2015-2017 Nelle Figure seguenti si rappresenta, per il periodo 2015-2017, l’Impact Factor (IF), il numero di pubblicazioni ed il costo medio per punto di IF. 14
Figura 5 – Impact Factor 2015-2017 Figura 6 – Costo medio per punto di IF 2015-2017 15
I risultati relativi agli studi clinici, dal 2007 al 2016, sono rappresentati nelle Figure seguenti. Figura 7 – Numero studi clinici per anno di valutazione/attivazione (731 valutati dal CEI - 653 attivati) Figura 8 – Studi clinici attivati per tipologia di studio e di promotore (2007-2016) 16
Figura 9 – Studi monocentrici e multicentrici (2007-2016) Con riferimento alle sperimentazioni cliniche, si rappresentano le seguenti Figure. Figura 10 – Sperimentazioni cliniche per anno di attivazione e tipologia di promotore: trend in crescita negli anni 17
Figura 11 – Andamento % delle sperimentazioni cliniche farmacologiche per anno di attivazione e fase Figura 12 – Studi osservazionali per anno di attivazione e tipologia di promotore: trend in crescita negli anni I risultati relativi ai pazienti arruolati sono sintetizzati nelle Figure seguenti. 18
Figura 13 – Pazienti arruolati per tipologia di studio Figura 14 – Pazienti arruolati nel corso del 2016 nelle sperimentazioni cliniche attive (n=188) 19
Figura 15 – Pazienti arruolati nel corso del 2016 negli studi osservazionali attivi (n=100) Nella Figura 16 si rappresenta il finanziamento rapportato alla tipologia di studio e di promotore per l’anno 2016. Figura 16 – Finanziamento rapportato alla tipologia di studio e di promotore anno 2016 Per quanto attiene la gestione delle segnalazioni di disservizi e reclami, complessivamente, nel 2017 sono state formalizzate da parte dei cittadini, così come previsto dal Regolamento Aziendale di Pubblica Tutela (approvato con d.D.G. 489 del 07/07/14), 43 segnalazioni di cui: 38 reclami 1 elogio 4 suggerimenti. Le segnalazioni possono essere presentate al front-office dell’URP con le seguenti modalità: recandosi di persona direttamente presso l’URP; compilando il modulo presente sul sito aziendale o inviando una e‐mail; inviando un fax o una lettera. 20
La modalità tradizionale di segnalazione (presentazione di persona) è la più frequente. I soggetti che sottoscrivono una segnalazione sono in maggioranza i diretti interessati (27); in 16 casi invece è stato un parente (coniuge, figlio, fratello) a presentare la segnalazione. Le segnalazioni dei cittadini sono classificate in 7 macrocategorie che, a loro volta, sono declinate in sotto categorie più specifiche. Le macrocategorie individuate sono: Aspetti Organizzativi Aspetti Relazionali e Umanizzazione Aspetti professionali Tempi d’attesa Strutture e logistica Altro. La maggioranza delle segnalazioni (13) riguarda gli aspetti organizzativi: i cittadini lamentano ritardi e difficoltà nell’effettuazione di una prestazione, difficoltà nel pagamento del ticket, problemi organizzativi legati anche alla mancanza di personale infermieristico. L’umanizzazione e gli aspetti relazionali hanno visto la presentazione di 8 reclami nei quali si evidenzia un comportamento poco cortese e gentile del personale in maggioranza medico, infermieristico e di una suora. Anche l’unico elogio rientra in questa categoria e si riferisce alle qualità umane e professionali di un medico. La macroarea “Tempi d’attesa” presenta 6 segnalazioni che si riferiscono al tempo di attesa intercorso tra la prenotazione di un intervento e l’effettuazione dello stesso, ma anche all’attesa degli utenti in procinto di sottoporsi ad una prestazione, quale una seduta di chemio o d’immunoterapia. I reclami relativi alla professionalità del personale sono 5 in tutto e sono stati formalizzati a seguito di una prestazione di un medico, percepita dall’utente poco competente. Gli “aspetti strutturali” registrano 4 segnalazioni e si riferiscono tutte alla pulizia dei locali e, soprattutto, dei servizi igienici delle aree comuni dell’Edificio Degenze, un aspetto di sovente lamentato dall’utenza anche per le vie brevi. Nella categoria Altro rientrano invece 7 segnalazioni che, nello specifico, riguardano due casi di furto (di un portafoglio e di un apparecchio acustico) nei confronti di pazienti ricoverati, l’occupazione di aree parcheggio delle aree riservate ai disabili, da parte di auto sprovviste 21
dell’apposito contrassegno, e il ferimento di un utente mediante il distributore automatico di bevande. Il problema, oggetto del reclamo, ha trovato una soluzione immediata in 9 casi. Sono da considerare non evadibili 5 casi. Tali reclami sono spesso frutto di aspettative e di richieste improprie nei confronti dei servizi e delle strutture per mancanza di informazioni e di conoscenza dell’organizzazione aziendale che spesso induce il cittadino a lamentarsi. Per tutti gli altri è stata prodotta e trasmessa una risposta all’utente a seguito dell’istruttoria avviata secondo il regolamento di Pubblica tutela adottato dall’Istituto che prevede un tempo massimo di 30 giorni. L’istruttoria, infatti, viene considerata chiusa con la risposta agli utenti tramite e-mail che, nel 2017, è stata inviata in media 11 giorni dopo la presentazione del reclamo. 3.2 Mandato istituzionale e Missione La missione dell’Istituto consiste nell'applicazione delle migliori pratiche nel campo della prevenzione, diagnosi e cura delle patologie tumorali, orientata verso livelli di eccellenza coniugata con la ricerca clinica e l’innovazione tecnologica e gestionale. La forte integrazione della ricerca scientifica con l’assistenza garantisce l’erogazione di prestazioni di diagnosi e cura altamente qualificate. Punto di forza dell’Istituto, realizzato grazie ad un continuo scambio di informazioni tra laboratorio e clinica, è la capacità di trasferire i risultati della ricerca e dell’innovazione alle attività di diagnosi e cura. 3.3 Albero della performance L’albero della performance consente di rappresentare l’articolazione degli obiettivi strategici in operativi, come definiti dalla Direzione Strategica. Gli obiettivi operativi sono assegnati alle strutture organizzative dell’Istituto, nell’ambito delle quali si procede all’assegnazione degli obiettivi individuali ai dirigenti. Nelle Figure seguenti è rappresentato l’ Albero della Performance 2018-2020. 22
MISSION AREA STRATEGICA 1 AREA STRATEGICA 2 AREA STRATEGICA 3 AREA STRATEGICA 4 AREA STRATEGICA 5 Trasparenza, integrità e Efficienza nell’impiego Coinvolgimento e crescita Qualità delle prestazioni e Relazioni con gli prevenzione della delle risorse del personale dei processi stakeholder corruzione Obiettivo Strategico 1 Obiettivo Strategico 2 Obiettivo Strategico 3 Obiettivo Strategico 4 Obiettivo Strategico 5.1 Incrementare l’efficacia dell’azione Favorire il Migliorare la qualità di verifica in materia di Migliorare l’efficienza Gestire le relazioni con anticorruzione e trasparenza in coinvolgimento e la delle prestazioni e dei modo tale da far emergere e nell’impiego delle risorse gli stakeholder crescita del personale processi contrastare eventuali fenomeni patologici Obiettivo Operativo 1.1 Obiettivo Operativo 2.1 Obiettivo Operativo 3.1 Obiettivo Operativo 4.1 Tempi di pagamento contenuti Formazione continua dei Progressiva diminuzione e rispetto dei Avvio e sviluppo dei processi di Obiettivo Operativo 5.1.1 entro 60 giorni dalla ricezione dipendenti, ECM tempi di attesa delle prestazioni internazionalizzazione delle attività Implementazione delle misure delle fatture. Alimentazione PCC di ricerca traslazionale collegate alla mappatura dei rischi Obiettivo Operativo 2.2 Obiettivo Operativo 3.2 come da PTPCT 2018-2020: - Sicurezza sui luoghi di lavoro Continuità, completezza e qualità dei flussi Obiettivo Operativo 4.2 Applicazione del regolamento dei informativi verso la Regione Campania, il Azioni di coordinamento della prodotti esclusivi/infungibili e Ministero della Salute ed altre istituzioni Rete Oncologica Regionale utilizzo, in particolare, della pubbliche modulistica dell’Istituto finalizzata Obiettivo Operativo 4.3 all’attestazione della Obiettivo Operativo 3.3 Umanizzazione mediante l’installazione esclusività/infungibilità dei Ottimizzare il rapporto tra ricoveri attribuiti a DRG ad di segnaletica interna ed esterna alto rischio di inappropriatezza (allegato B Patto per la prodotti/servizi con esplicitazione Salute 2010-2012) e ricoveri attribuiti a DRG non a delle motivazioni a supporto Obiettivo Operativo 4.4 rischio di inappropriatezza in regime ordinario Relazione a eventi nazionali ed Obiettivo Operativo 5.1.2 Obiettivo Operativo 3.4 internazionali di ricercatori del Implementazione delle misure Ottimizzare la % dei ricoveri con DRG medico tra i Dipartimento di Ricerca Traslazionale collegate alla mappatura dei rischi dimessi da reparti chirurgici come da PTPCT 2018-2020: - Presidio area conflitto di interessi Obiettivo Operativo 3.5 Ottimizzare il numero dei giorni di degenza media precedenti l'intervento chirurgico Obiettivo Operativo 5.1.3 Alimentazione e aggiornamento Obiettivo Operativo 3.6 costante e tempestivo delle Ottimizzare la % di ricoveri ripetuti entro 30 giorni per lo stesso MDC apposite sezioni di Obiettivo Operativo 3.7 «Amministrazione Trasparente» Monitorare le Attività Libero Professionale Intramurarie Obiettivo Operativo 3.8 Obiettivo Operativo 5.1.4 Messa in esercizio dell'impianto di cogenerazione Monitoraggio semestrale obblighi di pubblicazione in «Amministrazione Obiettivo Operativo 3.9 Trasparente» Messa in produzione del ciclotrone Obiettivo Operativo 3.10 Attivazione dei nuovi locali per la Radiofarmacia Obiettivo Operativo 3.11 Gestione sinistri attraverso la gestione in autoassicurazione di un fondo rischi dedicato Obiettivo Operativo 3.12 Avvio gestione approvvigionamenti beni e servizi area Ricerca Obiettivo Operativo 3.13 Avvio gestione procedure di reclutamento risorse umane area Ricerca Figura 17 – Albero della performance – 2018-2020 23
MISSION AREA STRATEGICA 1 AREA STRATEGICA 2 AREA STRATEGICA 3 AREA STRATEGICA 4 AREA STRATEGICA 5 Trasparenza, integrità e Efficienza nell’impiego Coinvolgimento e crescita Qualità delle prestazioni e Relazioni con gli prevenzione della delle risorse del personale dei processi stakeholder corruzione Obiettivo Strategico 1 Obiettivo Strategico 2 Obiettivo Strategico 3 Obiettivo Strategico 4 Obiettivo Strategico 5.2 Diffondere Favorire il Migliorare la qualità comportamenti Migliorare l’efficienza Gestire le relazioni con coinvolgimento e la delle prestazioni e dei improntati alla legalità nell’impiego delle risorse gli stakeholder crescita del personale processi nell’attività aziendale Obiettivo Operativo 3.14 Obiettivo Operativo 5.2.1 Razionalizzazione archivi correnti e archivio centrale palazzina amministrativa (piano - 1) Formazione specifica in tema di Obiettivo Operativo 3.15 Anticorruzione e Trasparenza Conclusione I fase dei lavori della Palazzina Scientifica Obiettivo Operativo 3.16 Obiettivo Operativo 5.2.2 Carta dei Servizi Giornata della Trasparenza Obiettivo Operativo 3.17 Avvio procedure per la conferma del riconoscimento carattere scientifico Obiettivo Operativo 3.18 Prosieguo iter di accreditamento all’OECI Obiettivo Operativo 3.19 Implementazione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Information and Communication Technology – ICT), necessarie alla gestione dei PDTA Obiettivo Operativo 3.20 Ampliamento cruscotti direzionali con esposizione di tutti i costi diretti e i costi indiretti disponibili in piattaforma (ribaltamento costi generali) Obiettivo Operativo 3.21 Incremento prestazioni in termini di volumi e di valore della produzione di almeno il 5 % rispetto all'anno 2017 (obiettivo in ambito dipartimentale) Obiettivo Operativo 3.22 Migliorare la produzione scientifica dei ricercatori Obiettivo Operativo 3.23 Chiusura SDO entro max 30 gg. Obiettivo Operativo 3.24 Riduzione tempi di risposta referti (obiettivo in ambito dipartimentale) Obiettivo Operativo 3.25 Partecipazione dei ricercatori del Dipartimento di Ricerca Traslazionale ad equipe di studi clinici Obiettivo Operativo 3.26 Arruolamento pazienti in studi clinici proposti dal Dipartimento di Ricerca Traslazionale Figura 18 – Albero della performance – 2018-2020 - segue 4. ANALISI DEL CONTESTO 4.1. Analisi del contesto esterno 4.1.1 Quadro normativo nazionale e regionale L’Atto di indirizzo per l’individuazione delle priorità dell’anno 2018, pubblicato dal Ministero della Salute, chiarisce come nonostante il miglioramento dello stato complessivo della salute della popolazione, la risposta alle aspettative di salute e di assistenza sanitaria dei cittadini e l'assicurazione delle cure sanitarie a tutta la popolazione costituiscano gli indicatori in base ai quali il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) sia considerato dall’Organizzazione mondiale della sanità uno dei primi in Europa e nel mondo, vi è un comunque bisogno di attuare una serie di interventi sia a livello centrale che periferico. 24
Dal punto di vista strutturale si ravvisa, tra le altre, l’esigenza di intervenire ai fini dell’efficientamento dei processi organizzativi e di erogazione dei servizi, di una maggiore appropriatezza dei setting assistenziali, di potenziamento dell’Information and Communications Technology (ICT) in sanità e della definizione di nuove modalità di pricing dei farmaci innovativi. Appare fondamentale riuscire ad intendere il sistema sanitario come un investimento, e non solo un costo, e quindi come uno strumento finalizzato sia alla produzione di ricchezza sia a contribuire in maniera determinante al benessere sociale ed allo sviluppo del paese. Pertanto, poiché la promozione della salute rappresenta un fattore determinante per il benessere della persona, per la qualità della vita e per la sostenibilità del sistema sanitario, occorrerà coniugare contemporaneamente diversi elementi al fine di contribuire a qualificare i processi di erogazione dei servizi sanitari. Si tratta, in particolare, della sicurezza dell’alimentazione e della ristorazione collettiva, della prevenzione e protezione dei bambini dalle malattie infettive, da giochi e prodotti pericolosi, e dei giovani da stili di vita ed abitudini dannose, della prevenzione, della diagnosi precoce, della cura e riabilitazione delle malattie, della prevenzione degli incidenti a casa, al lavoro, in strada e nel tempo libero. Al fine di conseguire gli obiettivi prefissati occorre, da un lato, migliorare l’efficienza e la qualità dei servizi e, dall’altro, potenziare il ruolo di indirizzo e controllo a livello centrale anche per consentire un monitoraggio continuo delle attività in corso, quali quelle previste dal Patto per la Salute, i nuovi Livelli essenziali di assistenza, il Piano anticorruzione sottoscritto con l’ Autorità Nazionale Anticorruzione, il Piano cronicità, il riordino della rete ospedaliera, lo sblocco delle assunzioni, la centralizzazione degli acquisti e la scomparsa della politica fondata sui tagli lineari. Di seguito, si elencano le principali macroaree sulle quali incideranno gli obiettivi strategici della politica sanitaria del prossimo triennio, in termini di opportunità e vincoli: 1. prevenzione; 2. comunicazione; 3. politiche in materia di ricerca sanitaria; 4. politiche sanitarie internazionali; 5. promozione della qualità e dell’appropriatezza dell’assistenza sanitaria; 6. sistema informativo e statistico sanitario; 7. dispositivi medici, stupefacenti e altri prodotti di interesse sanitario; 8. promozione della salute pubblica veterinaria e della sicurezza degli alimenti; 25
9. politiche per l’efficienza gestionale. A livello regionale, si perseguono obiettivi di recepimento delle linee guida nazionali e, nel contempo, continua il processo di efficientamento e miglioramento organizzativo e amministrativo-contabile avviato dalla Regione nell’ambito delle Aziende campane. 4.2 Analisi del contesto interno 4.2.1 Organizzazione La struttura organizzativa definisce le unità organizzative e le relazioni gerarchiche e funzionali tra le stesse e si ispira a criteri di responsabilizzazione, di autonomia e di delega. Nell’ambito delle responsabilità definite dall’organigramma si distinguono: - Responsabilità di gestione (responsabili di unità operative e di dipartimenti). - Responsabilità professionali (incarichi professionali). Le strutture dell’Istituto sono: - CORP-S/Dipartimenti. - Dipartimenti. - Unità Operative Complesse. - Unità Operative Semplici e Unità Operative Semplici Dipartimentali. Si riportano, di seguito, i Dipartimenti dell’Istituto: - Dipartimento dei servizi strategici tecnico-professionali. - Dipartimento CORP-S assistenziale e di ricerca dei percorsi oncologici del distretto toracico. - Dipartimento CORP-S assistenziale e di ricerca dei percorsi oncologici uro-genitale. - Dipartimento CORP-S assistenziale e di ricerca dei percorsi oncologici del distretto addominale. - Dipartimento CORP-S assistenziale e di ricerca dei percorsi oncologici testa-collo e muscolo-scheletrici. - Dipartimento CORP-S assistenziale e di ricerca di ematologia e terapie innovative. - Dipartimento di supporto ai percorsi oncologici area diagnostica. - Dipartimento di supporto ai percorsi oncologici attività cliniche e area critica. - Dipartimento di ricerca traslazionale a supporto dei percorsi oncologici. Nella Figura seguente è rappresentato l’organigramma dell’Istituto. 26
Figura 19 – Organigramma 4.2.2 Risorse Umane Per l’espletamento delle proprie attività, l’Istituto si avvale di personale dipendente e di collaboratori a progetto. Nella Figura seguente si rappresenta la distribuzione del personale dipendente nell’anno 2017. 27
Anno Distribuzione del personale 2017 DIRIGENTI Dirigenti Medici 195 Dirigenti Sanitari 42 Dirigenti Amministrativi 14 Dirigenti Professionali 3 Dirigenti Tecnici 2 Totale Dirigenti 256 COMPARTO Comparto Sanitario 424 Comparto Amministrativo 61 Comparto Professionale 0 Comparto Tecnico 37 Totale Comparto 522 Totale Generale 778 Figura 20 – Distribuzione del personale – anno 2017 Inoltre, l’Istituto si avvale anche di professionalità esterne acquisite, tramite procedure ad evidenza pubblica, con l’utilizzo di fondi destinati alla ricerca. 4.2.3 Risorse economiche Nell’ambito delle funzioni di programmazione e pianificazione svolte dall’Istituto, la previsione 2018 è stata finalizzata in coerenza degli indirizzi regionali definiti sia nel riparto del fondo sanitario per l’anno 2016 sia, soprattutto, nel Protocollo d’Intesa, coordinato con il Piano di Efficientamento in essere. La suddetta previsione ha, quindi, tenuto conto delle indicazioni fornite dalla Circolare n. 33 del 20.12.2017 del MEF, allineandosi alle previste misure di contenimento della spesa e ai criteri di determinazione degli oneri che gli enti e le amministrazioni del settore pubblico devono, ai sensi dell’articolo 48, comma 2, del d. lgs. n. 165 del 2001, porre a carico dei propri bilanci per i rinnovi contrattuali per il triennio 2016-2018. 28
Il predetto Protocollo ha previsto un finanziamento a favore dell’Istituto remunerativo: - delle prestazioni di ricovero e di specialistica ambulatoriale; - delle funzioni di base; - del File F; - della ricerca assistenziale e traslazionale (24 milioni). All’esito della stipula del Protocollo, è stato finalizzato il nuovo Piano di Organizzazione e Sviluppo dell’Istituto, denominato “Atto Aziendale”, oggetto della delibera del Direttore Generale n. 91 del 06.02.2017 che, salvaguardando il consolidato e attuale approccio multidisciplinare al tumore d’organo, ha voluto potenziare il nuovo orientamento diretto a valutare le modifiche genetiche, proteiche ed immunologiche coinvolte nella patogenesi e progressione delle neoplasie, attraverso una più diretta integrazione della ricerca nei percorsi diagnostico-terapeutici. Va ricordato, inoltre, che la Regione Campania, con DCA n. 102/2016, ha individuato l’Istituto Pascale tra gli enti da sottoporre ai piani di Efficientamento e di Riqualificazione, di cui all’art. 1, comma 528, della legge 208/2015. Il Piano di Efficientamento e di Riqualificazione è un documento triennale finalizzato alla individuazione di manovre strategiche per il conseguimento degli obiettivi di rientro dal disavanzo, ai sensi della Legge 28 dicembre 2015 n. 208, la quale prevede, all’art. 1 comma 528, che gli enti individuati ai sensi dei commi 524 e 525 presentano alla Regione “il piano di rientro di durata non superiore al triennio, contenente le misure atte al raggiungimento dell’equilibrio economico-finanziario e patrimoniale e al miglioramento della qualità delle cure o all’adeguamento dell’offerta, al fine di superare ciascuno dei disallineamenti rilevati”. Le determinanti dell’ingresso nei piani di cui al suddetto articolo 1, comma 528, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, sono dunque state individuate nella presenza di almeno una delle seguenti condizioni: - uno scostamento tra costi rilevati dal modello di rilevazione del conto economico (CE) consuntivo e ricavi determinati come remunerazione dell’attività ai sensi dell’articolo 8- sexies del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni, pari o superiore al 10 per cento dei suddetti ricavi o, in valore assoluto, pari ad almeno 10 milioni di euro; - il mancato rispetto dei parametri relativi a volumi, qualità ed esiti delle cure, valutato secondo la metodologia prevista dal decreto di cui al comma 526. 29
Il Pascale è stato individuato come Ente da sottoporre al Piano limitatamente allo scostamento tra costi e ricavi, il che, va sottolineato, è avvenuto nonostante il pressoché costante auto- finanziamento economico, in essere già da anni, solo per aver dovuto rilevare, nel bilancio 2015, il rimborso dei farmaci oncologici ad una percentuale del 70% (rispetto a quella prevista del 90) e aver contestualmente avuto dalla Regione un finanziamento compensativo che, rilevato alla voce AA0030 del Conto Economico, ha di fatto portato l’Istituto in Piano di Efficientamento, secondo il tecnicismo ministeriale. Avendo l’Istituto stipulato il predetto Protocollo d’Intesa con la Regione Campania, che rappresenta la formalizzazione dell’impegno dell’Istituto nei confronti della Regione medesima, in termini di attività assistenziale da rendere così come sancito dall’art. 8 quinquies del D. Lgs. 502/92, dalla L.R. Campania n. 32/94 e dall’art. 10 c. 2 del D. Lgs. 288/2003 (di riordino degli IRCCS), il bilancio di previsione 2018 è stato dunque basato, oltre che sul rispetto delle indicazioni della Circolare n. 33-2017 del MEF, sul coordinamento degli obiettivi di rientro dal disavanzo previsti dal Piano di Efficientamento con gli obiettivi previsti dal citato Protocollo di Intesa. 4.2.4 “Salute finanziaria” La situazione economico-finanziaria, preconsuntiva del 2017, è rappresentata nelle Figure seguenti con l’ausilio di comparazioni e indicatori di economicità e di efficienza. Il bilancio consuntivo, infatti, è in corso di finalizzazione in attesa di conoscere sia l’importo attribuito all’Irccs Pascale in sede di riparto definitivo, e per le risorse correnti e per gli obiettivi di piano, sia l’importo relativo alla mobilità attiva riconosciuta e da iscriversi. In breve sintesi, il preconsuntivo 2017 chiude con un risultato economico positivo, pari ad € 14.132.657, dovuto per lo più ad una gestione operativa positiva (16.612.346), al netto delle gestioni finanziaria (-33.651), straordinaria (1.111.522) e fiscale (3.557.560), riguardante per lo più l’irap. Va sottolineato che in conformità di quanto raccomandato dalla Direzione per la Tutela della Salute ed il Coordinamento del Sistema Sanitario Regionale con la nota di convocazione prot.2018.0044240 del 22.1.2018 indirizzata a tutte le Aziende Sanitarie campane, nel CE preconsuntivo, relativamente ai contributi per FSR indistinto e vincolato, unitamente alla mobilità interregionale, si era precedentemente assunto quale riferimento quanto riportato nel CE consuntivo 2016. Successivamente, in conformità di quanto previsto dalla nota prot.2018.101281 del 13.2.2018, nel CE preconsuntivo si sono recepiti i dati di produzione effettivi 2017 relativi alla 30
mobilità attiva interaziendale, ferma restando invece quella interregionale (ancora basata sui dati 2016) e i valori delle funzioni e del c.d. riequilibrio anch’essi ancora basati sul riparto 2016, di cui al DCA 41/2017. Tali dati, come si può rilevare dallo schema analitico del valore della produzione riportato di seguito, hanno evidenziato un incremento effettivo della produzione rispetto al 2016 e rispetto agli anni precedenti, il che, unitamente ad una attività di controllo e razionalizzazione della spesa, ha contribuito evidentemente al citato risultato economico e al consolidamento della situazione economico-patrimoniale dell’Istituto. III trim 2017 Cons 2016 Prec 2017 Contributi in c/esercizio da Regione per quota FS Regionale ed obiettivi di piano vincolati 44.632.721 59.510.294 59.510.294 Contributi dal altri soggetti pubblici extra-Fondo vincolati 0 794.256 0 Contributi in c/esercizio per Ricerca 2.272.163 6.432.168 4.737.093 Rettifica Contributi in c/esercizio destinati ad investimento -5.000.000 -3.247.941 -3.000.000 Utilizzi fondi 5.238.287 6.580.860 6.711.661 Ricavi per prestazioni sanitarie e sociosanitarie a rilevanza sanitaria 59.355.121 81.279.980 92.842.086 Prestazioni di ricovero interregionali 30.376.500 40.502.000 45.113.000 Prestazioni di specialistica ambulatoriale interregionali 6.032.250 8.043.000 9.910.000 File F 16.120.314 21.493.752 26.967.000 Altre prestazioni sanitarie e socio-sanitarie 38.306 114.298 70.139 Prestazioni di ricovero a soggetti pubblici extra Regione 1.100.250 1.467.000 1.467.000 Prestazioni ambulatoriali a soggetti pubblici extra Regione 275.250 367.000 367.000 Prestazioni di File F a soggetti pubblici extra Regione 906.750 1.209.000 1.209.000 Proventi per rilascio di cartelle cliniche e certificati di medicina legale 404 1.167 533 Proventi per sperimentazioni farmaci e per collaborazione scientifica con aziende 1.774.564 4.044.267 4.028.980 Proventi per diritti di delibazione e analisi molecolari e attività di consulto in teledermatologia 518.715 790.170 817.623 Ricavi per prestazioni sanitarie intramoenia - Area ospedaliera (402010601) e compartecipazione quota drg interventi intramoenia (402010550) 1.283.216 2.159.711 1.613.156 Ricavi per prestazioni sanitarie intramoenia - Area specialistica 856.253 1.031.265 1.183.831 Ricavi per prestazioni sanitarie intramoenia - Consulenze (ex art. 55 c.1 lett. c), d) ed ex Art. 57-58) 3.480 13.980 3.480 Ricavi per prestazioni sanitarie intramoenia - Consulenze (ex art. 55 c.1 lett. c), d) ed ex Art. 57-58) (Asl - Ao,Irccs e Policlinici della Regione) 68.869 43.370 91.344 Concorsi, recuperi e rimborsi 163.262 397.179 218.538 Compartecipazione alla spesa per prestazioni sanitarie (ticket) 1.071.264 1.322.831 1.523.744 Quota contributi in c/capitale imputata all'esercizio 3.575.786 4.767.715 4.767.715 Altri ricavi e proventi 90.836 135.567 141.586 Totale Valore della produzione 111.399.440 157.972.909 167.452.717 Figura 21 – Schema analitico del valore della produzione Significativa appare la comparazione dei conti economici dell’ultimo decennio, in quanto ben rende l’idea di come l’Irccs Pascale si sia sviluppato nel corso del medesimo periodo: 31
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