20 DELL'ICE AGENZIA 2021 -2023 PIANO TRIENNALE DELLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E DELLA TRASPARENZA - Gazzetta Amministrativa
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1 PIANO TRIENNALE DELLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E DELLA TRASPARENZA 2021 -2023 DELL’ICE AGENZIA 20 21
Sommario Premessa .......................................................................................................................................................... 3 1. GLI OBIETTIVI STRATEGICI IN MATERIA DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E TRASPARENZA ................................................................................................................................................ 5 2. CONTESTO DI RIFERIMENTO DELL'AMMINISTRAZIONE ....................................................................... 7 2.1 Analisi del contesto esterno .............................................................................................................................................................. 7 2.2 Analisi del contesto interno ............................................................................................................................................................ 13 2.3 Soggetti e ruoli della strategia di prevenzione dell’ICE Agenzia ICE ...................................................................... 17 2.4 Processo di adozione del Piano Triennale della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza 2021-2023 dell’ICE-Agenzia .................................................................................................................................................................... 19 2.5 Collegamenti del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione (PTPC) con il Piano della Performance e con gli altri strumenti di programmazione ....................................................................................................... 19 3. LA METODOLOGIA UTILIZZATA PER L’ANALISI E LA GESTIONE DEL RISCHIO CORRUTTIVO...... 20 3.1. Mappatura dei processi e degli eventi rischiosi ................................................................................................................ 21 3.2. L’analisi e valutazione dei rischi................................................................................................................................................. 23 4. I RISULTATI DELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO ................................................................................. 25 5. PIANIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI PER LA RIDUZIONE DEL RISCHIO (MODALITÀ, RESPONSABILI, TEMPI DI ATTUAZIONE E INDICATORI) .......................................................................... 30 5.1 Le misure generali e la loro attuazione ............................................................................................................................. 31 5.2 Misure specifiche .......................................................................................................................................................................... 45 6. FORMAZIONE ............................................................................................................................................. 49 7. TRASPARENZA ......................................................................................................................................... 53 7.1 Accesso civico (cd. semplice) e accesso civico generalizzato (FOIA) ................................................................... 55 7.2 Trasparenza e disciplina della tutela dei dati personali (Reg. UE 2016/679) ..................................................... 57 8. MONITORAGGIO SULL’ATTUAZIONE DEL PTPCT ................................................................................ 58 9. AGGIORNAMENTI E AZIONI DI MIGLIORAMENTO DEL PIANO ............................................................ 59 10. ALLEGATI ................................................................................................................................................. 60 Allegato 1. Catalogo dei processi e degli eventi rischiosi ........................................................................................................... Allegato 2. Individuazione degli Uffici più esposti al rischio corruttivo ai fini dell’applicazione della rotazione del personale dell’ICE-Agenzia ............................................................................................................................................. Allegato 3. Tabelle riepilogative obbligo di pubblicazione .......................................................................................................... Allegato 4. Rotazione del personale addetto alla gestione dei processi a più elevato rischio corruttivo (aggiornamento PTPCT 2020-22, già all.to 2 del PTPCT 2015-2017) .................................................................................. Allegato 5. Linee Guida per la regolamentazione dei conflitti di interesse e le incompatibilità ed inconferibilità degli incarichi (già all.to 4 PTPCT 2015 – 2017) ................................................................................................. Allegato 6. Linee Guida sugli incarichi extraistituzionali (già all.to 5 PTPC 2015 – 2017) ........................................ Allegato 7. Linee Guida in materia di FOIA - accesso civico generalizzato...................................................................... Piano triennale della prevenzione della corruzione e della trasparenza 2021-2023 2
Premessa La Legge 190/2012 definisce il Piano della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (PTPCT) quale atto di indirizzo che le Pubbliche Amministrazioni devono adottare, entro il 31 gennaio di ogni anno, ai fini dell’individuazione dei principali rischi di corruzione e dei relativi rimedi da predisporre, indicando quindi obiettivi, tempi e modalità concrete di prevenzione del fenomeno corruttivo. Esso deve svilupparsi su un arco temporale triennale e va aggiornato annualmente. Sulla base di quanto previsto all’articolo 1, comma 4, della citata Legge 190/2012, con delibera ANAC n. 1064 del 13 novembre 2019, è stato approvato il “Piano Nazionale Anticorruzione” (PNA) 2019-2021 che ha inteso consolidare in un unico atto di indirizzo tutte le indicazioni presenti nei precedenti Piani, integrandole con orientamenti maturati nel corso del tempo ed individuando i criteri e la metodologia da seguire per una corretta strategia della prevenzione della corruzione, sia a livello nazionale sia a livello decentrato. Il Presidente dell’ANAC, con comunicato del 2 dicembre 2020, a seguito dell’attuale situazione sanitaria, ha differito alla data del 31 marzo 2021 il termine ultimo per la predisposizione e la pubblicazione dei PTPCT 2021-2023. Il presente Piano, pur in linea con il quadro normativo di riferimento, si colloca in parziale discontinuità con i precedenti Piani adottati dall’ICE Agenzia, anche in considerazione dell’emergenza sanitaria indotta dall’attuale pandemia da covid-19, senza precedenti per imprevedibilità degli esiti, gravità, durata e dimensioni, che ha mutato lo scenario socio-economico italiano e internazionale. Il Piano tiene quindi conto delle diverse misure legislative emergenziali adottate dal governo. Particolare rilievo hanno avuto: il D.L. n.76 del 16 luglio 2020 recante "Misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitale”, convertito in legge n.120 dell’11 settembre 2020, che ha apportato significative modifiche al Codice appalti (d.lgs. 50/16 e ss.mm.ii.), semplificando le procedure di acquisizione di beni, servizi e lavori fino al 31 dicembre 2021; le disposizioni recanti misure restrittive alla mobilità delle persone che hanno comportato, tra l’altro, l’applicazione delle modalità di “lavoro agile” (smart working), quale strumento organizzativo ordinario di svolgimento del lavoro. Tale stato di emergenza ha determinato un notevole impatto sulle attività dell’ICE Agenzia nonché sui processi di gestione del rischio esistenti, dando luogo ad una profonda riconsiderazione delle Piano triennale della prevenzione della corruzione e della trasparenza 2021-2023 3
modalità con cui la stessa persegue la propria mission a supporto delle PMI italiane nei processi di internazionalizzazione. Alla luce di tale nuovo contesto, il presente Piano prevede la pianificazione di misure tese a rafforzare gli strumenti di prevenzione dei rischi corruttivi diretti a migliorare i processi lavorativi dell’Ente, accelerando i processi di innovazione e digitalizzazione, anche grazie ad esperienze già avviate, di semplificazione e sviluppo professionale del personale. Tali azioni mirano ad accrescere i livelli di trasparenza, a contrastare eventuali rischi corruttivi che potrebbero insorgere in un contesto di emergenza e ad aumentare l’efficacia dell’azione amministrativa, in una prospettiva di orientamento al miglioramento continuo. Il presente documento, che potrà essere aggiornato anche nel corso dell’anno dal Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza, ove ritenuto necessario o opportuno, contiene la pianificazione delle misure generali e specifiche per il triennio 2021-2023 dell’ICE Agenzia. Nozioni di “corruzione” e “prevenzione della corruzione” Con la legge 190/2012 è stata delineata una nozione ampia di “prevenzione della corruzione”, che comprende una vasta serie di misure con cui si creano le condizioni per rendere sempre più difficile l’adozione di comportamenti di corruzione nelle amministrazioni pubbliche e nei soggetti, anche privati, che si rapportano con le pubbliche amministrazioni. Nell’ambito del PNA 2019, l’ANAC ha fornito una definizione aggiornata di “corruzione” e di “prevenzione della corruzione”, in qualche modo integrando e superando tutte le precedenti definizioni date al fenomeno. Infatti il citato PNA distingue fra la definizione di corruzione, ovvero i “comportamenti soggettivi impropri di un pubblico funzionario che, al fine di curare un interesse proprio o un interesse particolare di terzi, assuma (o concorra all’adozione di) una decisione pubblica, deviando, in cambio di un vantaggio (economico o meno), dai propri doveri d’ufficio, cioè, dalla cura imparziale dell’interesse pubblico affidatogli”, più propri del contrasto penalistico ai fenomeni corruttivi, da quella di “prevenzione della corruzione”, ovvero “una vasta serie di misure con cui si creano le condizioni per rendere sempre più difficile l’adozione di comportamenti di corruzione nelle amministrazioni pubbliche e nei soggetti, anche privati, considerati dalla legge 190/2012.”. Pertanto non si intende modificato il contenuto della nozione di corruzione, intesa in senso penalistico, ma la “prevenzione della corruzione” introduce in modo organico e mette a sistema misure che incidono laddove si configurano condotte, situazioni, condizioni, organizzative ed individuali - riconducibili anche a forme di cattiva amministrazione - che potrebbero essere prodromiche ovvero costituire un ambiente Piano triennale della prevenzione della corruzione e della trasparenza 2021-2023 4
favorevole alla commissione di fatti corruttivi in senso proprio. Quanto affermato trova conferma nei più recenti interventi del legislatore, il quale, introducendo il comma 8-bis nella Legge n. 190/2012, opera un esplicito riferimento alla verifica da parte dell'organismo indipendente di valutazione sulla coerenza fra gli obiettivi stabiliti nei documenti di programmazione strategico-gestionale ed i piani triennali per la prevenzione della corruzione e della trasparenza. 1. GLI OBIETTIVI STRATEGICI IN MATERIA DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E TRASPARENZA Come noto l'art. 1, comma 8, della L. n. 190/2012, novellato dall'art. 41 del D. Lgs. n. 97/2016, ha disposto, tra l'altro, che "L'organo di indirizzo definisce gli obiettivi strategici in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza, che costituiscono contenuto necessario dei documenti di programmazione strategico-gestionale e del Piano triennale per la prevenzione della corruzione". Per quanto concerne gli obiettivi strategici in materia di prevenzione della corruzione e della trasparenza, che rappresentano gli elementi necessari e fondanti del presente Piano, si è provveduto a coinvolgere il Consiglio di Amministrazione dell’ICE quale organo di indirizzo politico/strategico, attraverso una condivisione dei contenuti, degli obiettivi e delle misure del Piano prima della sua stesura definitiva (Comunicazione al Consiglio di Amministrazione n. 3.2 del 17.11.2020). Nell’elaborazione della strategia di prevenzione della corruzione per il triennio 2021-2023, si è tenuto conto del nuovo contesto internazionale generato dall’emergenza sanitaria, come citato in premessa, e dei seguenti fattori prioritari: la mission istituzionale dell’amministrazione, la struttura organizzativa e l’articolazione funzionale, la metodologia utilizzata nel processo di gestione del rischio e l’effettuazione del monitoraggio. Pertanto, in coerenza con il quadro normativo vigente, in accordo con la strategia nazionale definita nel Piano Nazionale Anticorruzione (PNA) 2019 dell’ANAC e in coordinamento con il Piano della Performance, il PTPCT 2021-2023 dell’ICE Agenzia è volto ad un rafforzamento degli strumenti di prevenzione della corruzione in una prospettiva di orientamento al miglioramento continuo per il perseguimento dei seguenti obiettivi strategici: 1. Mappatura processi e analisi del rischio corruttivo - affinamento In linea con le indicazioni del PNA 2019 dell’ANAC, si conferma la metodologia di stima e ponderazione del rischio, basata principalmente su parametri di valutazione qualitativi anziché quantitativi, adottata per la prima volta nel PTPCT 2020-22, realizzata mediante l’integrazione della Piano triennale della prevenzione della corruzione e della trasparenza 2021-2023 5
mappatura dei processi del Sistema di Gestione della qualità ed il Sistema di gestione della prevenzione del rischio corruzione. Al fine di migliorare tale metodologia qualitativa, viene effettuato un affinamento della mappatura dei processi mediante la ridenominazione di alcune “aree di rischio”, in sintonia con le aree indicate dall’ANAC, nonché mediante l’aggiornamento e/o integrazione di alcuni processi, in particolare quelli relativi ai servizi, ed una più attenta e approfondita analisi del rischio. Ciò si basa su incontri operativi con i dirigenti e funzionari delle diverse unità operative, che detengono una profonda conoscenza dei processi decisionali, dei relativi rischi e delle numerose attività di competenza dell’Agenzia. 2. Rafforzamento della formazione La formazione, ritenuta una delle misure trasversali per eccellenza, svolge un ruolo di primaria importanza per consentire a tutto il personale di acquisire adeguate conoscenze atte a prevenire, gestire o evitare il manifestarsi di fenomeni corruttivi anche nel quotidiano svolgersi dell’attività amministrativa. Prosegue, pertanto, l’azione formativa che rafforza l’attuazione di questa misura mediante l’innalzamento del livello qualitativo dei corsi, con un programma rivolto ai Dirigenti, ai dipendenti e al personale locale presso gli Uffici all’estero, orientato principalmente sui temi dell’etica amministrativa e della legalità (conflitto d’interessi, codice di comportamento, codice disciplinare, whistleblowing, Foia, ecc.) 3. Semplificazione delle procedure amministrative In continuità con quanto già operato nei precedenti Piani, si intende proseguire nell’azione di semplificazione e riorganizzazione delle procedure interne mediante le seguenti misure: adozione di un regolamento unico per reclutamento/assunzione personale locale; aggiornamento del regolamento sugli incarichi di collaborazione; trasmissione e conservazione in formato elettronico della rendicontazione contabile degli uffici esteri. La semplificazione garantirà maggior efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa e contribuirà a ridurre il rischio di irregolarità formali o sostanziali nello svolgimento delle attività. 4. Promozione di maggiori livelli di trasparenza quale misura per la prevenzione della corruzione e l’integrità Si intende assicurare un più puntuale e agevole adempimento degli obblighi di pubblicazione in Amministrazione Trasparente, attraverso un rafforzamento dell’informatizzazione del flusso informativo interno per alimentare i dati nella sezione “Amministrazione Trasparente”. In questo modo si potrà ridurre il rischio di errata pubblicazione dei dati a beneficio dell’immagine complessiva dell’ICE e una maggiore trasparenza dell’attività amministrativa. A sostegno, saranno aggiornati gli Piano triennale della prevenzione della corruzione e della trasparenza 2021-2023 6
ausili operativi esistenti nonché pianificati incontri periodici con gli Uffici (Sede/Milano/Rete estera) per una maggiore sensibilizzazione circa l’importanza della corretta pubblicazione delle informazioni. Ulteriori misure per migliorare la trasparenza saranno messe in atto mediante l’adozione di una regolamentazione sulle modalità di accesso agli atti amministrativi. 5. Misure generali Saranno implementate e/o aggiornate alcune misure di carattere generale trasversali a tutti i processi, a cui l’ICE Agenzia ha già dato applicazione nei precedenti Piani anche mediante l’adozione di specifiche Linee Guida. In particolare, tali misure, riguarderanno il Conflitto di interessi, per il quale si intende adottare un regolamento per disciplinare le modalità di gestione e di verifica sulla effettiva rispondenza agli obblighi di legge in collegamento con il Codice di comportamento dell’ICE Agenzia. 6. Ulteriori Misure specifiche Il PTPCT 2021-2023 contiene, oltre alla rendicontazione di quanto già attuato negli anni precedenti dall’ICE Agenzia, la programmazione di nuove misure specifiche di prevenzione della corruzione individuate a seguito della rilevazione di risk assessment per il perseguimento degli obiettivi sopra richiamati grazie al contributo dei dirigenti e di tutta la struttura. Per la definizione degli obiettivi organizzativi e individuali e del collegamento con il piano della performance si rimanda al paragrafo 2.5. 2. CONTESTO DI RIFERIMENTO DELL'AMMINISTRAZIONE 2.1 Analisi del contesto esterno L’ICE-Agenzia è l’ente governativo incaricato di assistere le imprese italiane nei processi di internazionalizzazione, di promuovere l’immagine del prodotto italiano nel mondo e di attrarre investimenti esteri. La Missione dell’Agenzia è quella di “Incrementare la presenza delle imprese italiane nei mercati internazionali in stretto raccordo con gli altri stakeholder preposti all’internazionalizzazione del Sistema Italia. A tal fine l’Agenzia fornisce servizi integrati di promozione, informazione, orientamento, consulenza e formazione, contribuendo anche all’attrazione degli investimenti esteri in Italia”. A tal fine, opera in Italia e all'estero in stretto raccordo con le Regioni, le Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura, le organizzazioni imprenditoriali e gli altri soggetti pubblici e privati interessati, in base alle linee guida e agli indirizzi strategici definiti dalla “Cabina di Regia per Piano triennale della prevenzione della corruzione e della trasparenza 2021-2023 7
l’Italia Internazionale”, co-presieduta dai Ministri degli Affari Esteri e dello Sviluppo Economico, che raggruppa i principali attori pubblici e garantisce il coordinamento delle politiche di sostegno alle PMI italiane, assicurando una maggiore efficacia delle azioni promozionali sui mercati esteri. Al fine di identificare gli elementi che possono influenzare l’attività amministrativa in termini di esposizione al rischio corruttivo, appare opportuno sottolineare il peculiare contesto geografico e ambientale in cui opera la rete degli Uffici dell’ICE. Infatti, attraverso una struttura articolata e complessa, l’ICE è presente in 66 Paesi nel mondo attraverso la Sede centrale di Roma, l’Ufficio di Milano e la Rete estera formata da 78 unità operative (64 Uffici e 14 Punti di Corrispondenza). La realtà geografica è quindi molto variegata e numerosi mercati presentano differenze, non solo di tradizione giuridica, ma anche di contesti sociali, economici e culturali, che certamente influiscono sull’attività delle suddette unità. Specialmente in materia fiscale e di contrattualistica, i contesti giuridici e le normative locali impongono agli Uffici ICE un notevole sforzo per garantire l’osservanza sia della normativa italiana sia di quella degli ordinamenti dei Paesi in cui operano, conciliando le esigenze di trasparenza e di privacy, e nel contempo, veicolando un’immagine positiva del nostro Paese e del suo sistema normativo ed economico, anche in un’ottica di attrazione degli investimenti. La crisi sanitaria e le misure di confinamento volte a contrastare il covid-19 hanno colpito duramente produzione, consumi, investimenti e scambi commerciali mondiali. Gli ultimi mesi del 2020 sono stati segnati da una fase di rilancio che dovrebbe proseguire nel 2021. Permane, tuttavia, un’incertezza di fondo in ordine all’intensità della ripresa e alla capacità di tornare ai livelli pre-crisi, per via di situazioni molto differenziate tra i paesi, cui si aggiunge la preoccupazione per la sostenibilità della situazione debitoria. Le ultime previsioni del Fondo Monetario Internazionale indicano per il 2021 una crescita del prodotto mondiale pari al 5,2 per cento, in lieve ribasso rispetto alle stime di giugno 2020. La divergenza tra le aree geo-economiche si mantiene ampia: per le economie emergenti e in via di sviluppo il Fondo prevede un rialzo del 6 per cento, con un lieve aumento rispetto alle stime di giugno e un netto recupero in confronto al 2020 (-3,3%). Per contro, con le successive ondate pandemiche, l’incremento del PIL nel 2021 dovrebbe attestarsi nei paesi avanzati al 3,9 per cento (quasi un punto percentuale in meno rispetto alle previsioni di giugno), senza riuscire pertanto a compensare la contrazione del 2020 (-5,8%). In tale contesto, le esportazioni italiane di beni e servizi dovrebbero aumentare (in volume) dell’11,5 per cento, con un parziale recupero della forte contrazione del 2020 (-17,8%). Piano triennale della prevenzione della corruzione e della trasparenza 2021-2023 8
In tale contesto, il sostegno pubblico all’internazionalizzazione riveste un ruolo quanto mai importante, in particolare per le PMI, che rappresentano oltre il 90% delle imprese italiane e generano oltre il 50% dell’export, ma sono anche, per taglia, le più vulnerabili e, per assetto organizzativo, le meno preparate all’innovazione digitale dei processi necessaria per rivolgersi alle nuove generazioni di consumatori globali. Le accresciute assegnazioni finanziarie pubbliche destinate all’internazionalizzazione del Sistema Paese, hanno rafforzato il ruolo dell’ICE e la sua capacità di intervento. Questo, in linea con le priorità definite dalla Cabina di Regia e con le indicazioni contenute nel Patto per l’Export, sottoscritto a giugno 2020 dal Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, con 45 realtà (Ministeri, Associazioni di categoria, Federazioni di settore e Istituzioni del Sistema Paese) e volto a migliorare il coordinamento tra i vari soggetti istituzionali che operano nel settore. In questa direzione l’ICE, ha intrapreso una rimodulazione del proprio sostegno a favore delle nostre PMI adottando strategie volte ad accelerare il processo di digitalizzazione dell’attività promozionale, già avviato negli anni precedenti, a migliorare i processi organizzativi e operativi interni, a sviluppare le competenze del proprio personale nonché a prevedere idonee misure per garantire integrità, trasparenza e semplificazione. Nell’ambito di tale percorso, in aggiunta alle prime misure di emergenza adottate nel 2020, che continueranno a dispiegare i propri effetti anche nel 2021 (gratuità dei servizi di assistenza per le aziende fino a 100 dipendenti, offerta gratuita del primo modulo di partecipazione a fiere estere e rimborsi alle imprese per gli oneri sostenuti per tali fiere), è in programma per il 2021 la prosecuzione e realizzazione delle ulteriori azioni previste nel Patto per l’Export. Di particolare rilevanza, si segnalano: gli accordi con numerosi marketplace con l'obiettivo di coinvolgere le imprese italiane in 59 iniziative nei canali e-commerce e della grande distribuzione offline to online in 28 Paesi nel mondo; la piattaforma “Fiera Smart 365” che consente una partecipazione virtuale alla manifestazione con un’interazione B2B tra espositori e visitatori certificati a fiera conclusa, 365 giorni all’anno, ampliata anche nell’ambito di missioni istituzionali a guida politica; la formazione di 150 nuovi digital export manager; i progetti di impiego della tecnologia blockchain per la tutela del Made in Italy; l’elaborazione del piano di comunicazione per il rilancio del brand Made in Italy”; il portale unico pubblico “Export.gov.it” di acceso ai servizi di ICE, SACE, Simest e MAECI; l’istituzione di 21 Export Flying Desk regionali per rafforzare l’assistenza alle imprese sul territorio. L’ICE, quindi, si rapporta con una pluralità di soggetti, pubblici e privati, in Italia e all’estero, accogliendone costantemente i feedback e adeguando l’azione in funzione delle loro richieste. La Piano triennale della prevenzione della corruzione e della trasparenza 2021-2023 9
figura 1 mostra una mappa indicativa dei principali stakeholder che hanno natura istituzionale (Ministeri, Regioni, Province, Università e altri) e imprenditoriale (Confindustria, Rete Imprese, Associazioni di categoria). Alcuni di questi sono qualificabili anche come contributors sotto il profilo progettuale (ad esempio: le associazioni imprenditoriali per la programmazione delle attività di promozione, le università, il sistema camerale, ecc.) e con essi l’ICE ha instaurato da anni un processo di dialogo e di collaborazione per individuare linee di azioni comuni. Figura 1 Mappa dei principali stakeholders / contributors SERVIZI DI INFORMAZIONE E ASSISTENZA A z i e nd e i t a l i a ne e l o r o c o ns o r z i A s s o c i a z i o ni d i C a t e g o r i a s e t t o r i a l i e t e r r i t o r i a l i Operatori esteri E nt i f i e r i s t i c i na z i o na l i e d e s t e r i Sistema camerale in Italia e all’estero(CCIE) E nt i e i s t i t uz i o ni U ni v e r s i t à e s t ud e nt i E NT I E IS TI TUZ I ON I P r i v a t i c i t t a d i ni PR ES ID EN ZA D E L C O NSI G LI O D E I MI NI STR I MA EC I SE RVI ZI D I P R OM O Z IO N E MIS E M EF A z i en d e ital ian e e lo r o c on s o rz i MI PAAF As s oc iaz i on i d i Cat e g o ri a s ett o ri ali e t e r rit o ri ali RE G I ON I e d en t i st r u me n tal i En ti F i er is ti ci n az i on ali e d e st e ri UNI O N CAM E R E Op e ra t or i e st e ri ASS OC AM ER E ST E R O Sist e ma cam e r al e in It alia e all ’ e st e r o( C CI E) E TP O ( Eu r op e an T ra de P r o m oti on Or g an isa ti on s ) UNI O N E EUR O P EA OR GA NI SM I IN T ER N AZI O NA LI AT TRA ZI O N E IN V ES TI M EN TI ES T ER I CO NF IN D US TR IA e s ist e ma a ss o ci ati v o CO NS O RZI E XP OR T In v e stit o ri E st e ri RE T E I MP R ES E Az i en d e Ita lian e IST I TU TI BA NC ARI Ag en z ia d el D em an i o SAC E Ist itu ti B an c a ri SIM E ST FIN E ST INV IT AL IA SERVIZI DI FORMAZIONE S t ud e nt i A z i e nd e I t a l i a ne Operatori esteri U ni v e r s i t à I s t i t ut i d i R i c e r c a A conferma della complessità dell’attività dell’ICE-Agenzia, si riportano di seguito i dati riguardanti l’attività contrattuale nel 2019, durante il quale sono state esperite dalle sedi in Italia procedure per affidamento di beni e servizi per circa 1.695 contratti; mentre le sedi estere complessivamente hanno stipulato circa 9.188 contratti, di cui diversi affidati anche sulla base di norme diverse dal codice dei contratti pubblici (principalmente nel quadro del decreto ministeriale n. 192 del 2017 del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e decreti dei Capi Missione). Piano triennale della prevenzione della corruzione e della trasparenza 2021-2023 10
Tabella 1 – Attività negoziale ITALIA 2019 DI CUI Numero Extra Modalità di affidamento Importo aggiudicazione, contratti Utilizzo Utilizzo Consip utilizzata* esclusi oneri di legge 2019 Consip Mepa e Mepa Procedure aperte (art. 60 D.Lgs. 5 € 1.785.960,75 0 5 50/2016) Procedura negoziata senza previa 6 € 892.689,54 0 6 pubblicazione del bando art. 63, c. 2, lett. c del d.lgs. 50/2016 Affidamento diretto art. 36, c. 2 lett. 1448 Totale euro 401 1408 a del D.Lgs. 50/2016 di cui: € 13.024.070,40 a) 1014 per un valore inferiore di cui: a 5.000,00 euro a) € 1.679.026,18 b) 434 per un valore superiore a 5.000,00 euro b) € 11.345.044,22 Procedura negoziata senza previa 40 1 39 pubblicazione del bando art. 63, c. € 4.109.754,78 2, lett.b) – sub 2 e 3 del D.Lgs. 50/2016 Art. 63, c.5, D. Lgs. 50/2016 1 € 66.066,00 0 1 (Procedura negoziata per servizi consistenti nella ripetizione di servizi analoghi) Affidamento con confronto di più 94 € 4.432.722,56 11 83 offerte economiche o più offerte tecnico-economiche (art. 36, c. 2 lett. b) del D.Lgs. 50/2016) Affidamento diretto in adesione ad 45 € 12.609.279,13 8 4 41 accordo quadro/convenzione Applicazione del codice degli 48 € 2.018.464,42 0 48 appalti (artt. 16 e 17 D. Lgs. 50/2016 – D. Lgs. 165/2001 – Legge 164/2014 – Legge 633/1941) Art. 106, c. 12, D.Lgs. 50/2016 € 2.340.822,00 1 1 Variazione in aumento o in 2 diminuzione entro il quinto d’obbligo Art. 54 D. Lgs. 50/2016 6 € 2.475,00 0 6 (ACCORDO QUADRO: trattasi di affidamenti diretti in adesione ad accordo quadro) Totale 1695 €41.282.304,58 8 57 1638 Fonte: ICE-Agenzia L’ammontare speso dell'anno 2019 relativamente alle sedi di Milano e di Roma è pari a € 41.282.304,58. 1 Il numero indicato delle procedure di affidamento stipulate sul MEPA è approssimativo in quanto la funzione relativa all’utilizzo del MEPA sul Repertorio on line dei Contratti è stata resa obbligatoria a partire dal 9 ottobre 2019. Piano triennale della prevenzione della corruzione e della trasparenza 2021-2023 11
Nella tabella che segue sono riportati i dati relativi al numero di contratti stipulati all’estero nel 2019 e la spesa sostenuta distinti per tipologia di procedura negoziale adottata. Tabella 2 – Attività negoziale ESTERO 2019 Numero Importo aggiudicazione, Modalità di affidamento utilizzata contratti esclusi oneri di legge 2019 Procedure aperte (art. 60 D.Lgs. 50/2016) 4 € 493.211,00 Procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando art. 2 € 180.454,00 63, c. 2, lett. c del D.Lgs. 50/2016 Affidamento diretto art. 36, c. 2 lett. a) del D.Lgs. 50/2016- Art. 8271 € 37.499.192,88 7 c. 2 lett. a) D.M. 192/172 Procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando art. 301 € 13.948.365,00 63, c. 2, lett.b) – sub 1, 2 e 3 del D.Lgs. 50/2016 Procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando art. 25 € 299.712,61 63, c. 2 lett. a) del D.Lgs. 50/2016 Art. 63, c.5, D. Lgs. 50/2016 (Procedura negoziata per servizi 1 € 2.517,00 consistenti nella ripetizione di servizi analoghi) Affidamento con confronto di più offerte economiche o più offerte tecnico-economiche (art. 36, c. 2 lett. b) del D.Lgs. 235 € 10.816.542,58 50/2016- Art. 7 c. 2 lett. b) D.M. 192/17) Affidamento diretto in adesione ad accordo 99 € 965.645,90 quadro/convenzione Applicazione del codice degli appalti (artt. 16 e 17 D. Lgs. 182 € 22.168.327,33 50/2016 - Legge 164/2014) Art. 54 D.Lgs. 50/2016 (ACCORDO QUADRO: trattasi di 68 € 775.919,42 affidamenti diretti in adesione a nr. 3 accordi quadro) Totale 9188 € 87.149.887,72 Fonte: ICE-Agenzia L’ammontare speso dell'anno 2019 relativamente alle sedi estere è pari a circa € 87.149.887,72. La complessiva attività di approvvigionamento dell’ICE-Agenzia nel 2019 è stata caratterizzata dalla stipulazione di 10.883 contratti ex D. Lgs. 50/2016 e ss.mm.ii. per un ammontare complessivo di 169.068.193,64 milioni di euro. Per completezza di informazione, nelle tabelle 1 e 2 sono stati rappresentati anche i contratti esclusi dall’applicazione del codice degli appalti (artt. 16/17 del D. Lgs. 50/2016 e ss.mm.ii. e D. Lgs. 165/2001 – Legge 164/2014 – Legge 633/1941) in quanto riferiti a locazioni degli spazi espositivi per allestimenti fieristici, i convegni, seminari e simili, contratti con GDO, e-commerce, incubatori/start up, cessioni opere dell’ingegno (redattori Rapporto Commercio Estero), contratti conclusi in base ad accordi internazionali. Sulla base di tale situazione di contesto, si è ritenuto di sicuro interesse il “Rapporto quadrimestrale sul mercato dei contratti pubblici” dell’ANAC, pubblicato il 22 ottobre 2020. Si riporta di seguito una sintesi dei dati principali che emergono dal rapporto relativo alle procedure di affidamento 2 Il numero indicato delle procedure di affidamento ex art 7 c. 2 lett. a) e b) DM 192/2017 è approssimativo in quanto il riferimento normativo al DM 192/2017 sul Repertorio on line dei Contratti è stato inserito a partire dal 9 ottobre 2019. Piano triennale della prevenzione della corruzione e della trasparenza 2021-2023 12
perfezionate di importo pari o superiore a 40.000 euro nel periodo gennaio-aprile 2020, in piena emergenza pandemica: - n. 48.792 lotti di gara avviati, per un importo complessivo a base d’asta pari a 46,2 miliardi di euro, in calo rispettivamente del -3,9% e del -17,5% rispetto all’analogo periodo del 2019. Se si eccettua il 3° quadrimestre 2018 in cui ci fu un calo nel valore delle gare, è la prima volta dal 2017 che si verifica una diminuzione tendenziale nelle gare pubbliche; - riguardo tipologia di contratto (lavori, servizi, forniture), vi è stato un calo generalizzato sia nel nu-mero di procedure che nel valore, ad eccezione del numero di forniture che è cresciuto del 25,7%, come probabile conseguenza della corsa all’acquisto di farmaci, mascherine, DPI, strumentazioni ospedaliere etc. nel pieno dell’emergenza Covid-19; - per la scelta del contraente, si conferma una prevalenza delle procedure “derogatorie”: 2 gare su 3 sono aggiudicate tramite affidamento diretto o procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando, per un valore complessivo pari a circa un terzo dell’intero mercato; - la percentuale di mancato “perfezionamento”, cioè le procedure che a fine aprile, non risultavano “perfezionate” e per le quali non era stato pubblicato il bando, o inviata la lettera d’invito o emessa la determina a contrarre, si è rivelata in linea (circa 10%) con quella storica, segno che le amministrazioni hanno continuato ad operare pur nelle enormi difficoltà del periodo. Di sicuro interesse è anche il rapporto sull’indice di Percezione della Corruzione (CPI) 2020 pubblicato il 28 gennaio 2021 da Transparency International, che misura la percezione della corruzione nel settore pubblico e nella politica in 180 Paesi al mondo. La valutazione è fatta sulla base di 13 strumenti di analisi e di sondaggi tra esperti provenienti dal mondo del business; il livello di corruzione percepita è determinato in base ad una scala da 0 (alto) a 100 (basso). Nel 2020, l’Italia si classifica al 52° posto a livello mondiale su 180 Paesi (in linea rispetto al 53° posto del 2019), confermandosi al 20° posto nell’UE su 27 Paesi e mantenendo il punteggio di 53/100 nell’indice di percezione della corruzione, in termini di punteggio assoluto, nonostante le sfide ed i rischi corruttivi legati all’aumento della spesa pubblica per il covid-19. Tali risultati sono riconducibili all’impegno italiano sul fronte anticorruzione, espresso attraverso diversi interventi normativi e dell’ANAC negli ultimi anni. 2.2 Analisi del contesto interno L'ICE-Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane è stata istituita dall'art. 14, cc.17-27, DL n.98 del 06.07.11, convertito in L. n.111 del 15.07.11, come sostituito dall'art. 22, c.6, DL n.201 del 06.12.11, convertito in L. n.214 del 22.12.11 e successive Piano triennale della prevenzione della corruzione e della trasparenza 2021-2023 13
modifiche, dopo la soppressione, nel luglio dello stesso anno, dell’Istituto nazionale per il Commercio Estero (ICE), l’ente nazionale di promozione del commercio estero istituito nel 1926. È dotata di personalità giuridica di diritto pubblico e di autonomia regolamentare, amministrativa, patrimoniale, organizzativa, contabile e finanziaria; opera all’estero nell’ambito delle Rappresentanze diplomatiche e consolari e sotto il coordinamento funzionale dei Capi missione. La Legge n. 132 del 18 novembre 2019, di conversione del D.L. n. 104 del 21.9. 2019, ha attribuito al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale le competenze in materia di commercio internazionale e di internazionalizzazione del sistema Paese. L’ICE-Agenzia è, quindi, sottoposta ai poteri di indirizzo e vigilanza del MAECI, che li esercita, per le materie di rispettiva competenza, d'intesa con il Ministero dello sviluppo economico e sentito il Ministero dell'economia e delle finanze. Con il decreto del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale n.3622/bis del 6/7/2020 è disciplinata, fissandone i principi generali, l’operatività degli Uffici ICE all’estero nei rapporti con il nuovo Ministero vigilante. Il ruolo centrale assegnato all’ICE-Agenzia nelle attività a favore degli investimenti esteri (L. n. 164 dell’11 novembre 2014) ha condotto ad una riorganizzazione interna mediante l’adozione, nel 2015, dei vigenti Organigramma e funzionigramma. L’attuale assetto organizzativo è il seguente: la sede di Roma: 22 unità organizzative dirigenziali suddivise in 4 uffici di supporto in staff al Direttore Generale e 4 Aree operative di attività: Attrazione Investimenti Esteri; Marketing; Promozione del made in Italy; Amministrazione, Organizzazione e Risorse Umane. Ogni Area prevede un ufficio di coordinamento e da questi ultimi dipendono complessivamente 14 uffici di linea; l’ufficio di Milano (dirigenziale); la Rete estera: 78 unità operative, suddivise in 64 uffici (di cui 14 di livello dirigenziale) e 14 punti di corrispondenza. Piano triennale della prevenzione della corruzione e della trasparenza 2021-2023 14
La legge di Bilancio n.160 del 27/12/2019 ha autorizzato l’aumento della dotazione organica dell’ICE di 50 unità; pertanto, dal 1° gennaio 2020 la dotazione organica di ICE Agenzia è stata rideterminata in 500 unità, di cui 37 in area dirigenziale. In attesa della conclusione delle procedure propedeutiche all’avvio dei concorsi per l’ assunzione a tempo indeterminato di 50 unità in Area IIIF1, previste dalla Legge di Bilancio n. 160 del 27.12.2019, nel corso del 2020 hanno avuto luogo le assunzioni dei 50 vincitori di due concorsi a tempo determinato (orientamento di servizio alle imprese su tecnologie digitali e orientamento socio- economico-amministrativo), come da DL n. 34 del 19 maggio 2020 convertito con modificazioni dalla L. 17 luglio 2020, n. 77. Al fine di valorizzare le professionalità interne, il Piano Triennale di Fabbisogno del personale 2020- 2022 prevede la progressione verticale di 21 unità, di cui 20 dall’area II all’area IIIF1 e 1 dall’area I all’area IIF1. Piano triennale della prevenzione della corruzione e della trasparenza 2021-2023 15
Nel corso del 2020 sono intervenuti i seguenti movimenti del personale di ruolo: n. 17 cessazioni, di cui 3 in area dirigenziale e 14 tra i dipendenti; n. 26 trasferimenti verso gli Uffici all'estero; n. 21 trasferimenti dall'estero in Italia; n. 19 trasferimenti tra uffici della Sede; n. 2 assunzioni, di cui 1 dirigente a tempo determinato e 1 dipendente in Area III F1. Il personale di ruolo dell’ICE-Agenzia al 31.12.2020 è quindi pari a 411 unità, a fronte di una dotazione organica complessiva di 500 unità e risulta così suddiviso: Sede di Roma 316, Ufficio di Milano 10, Rete estera 85. Il numero dei procedimenti disciplinari nei confronti dei dipendenti ICE, nel 2020, è stato pari a 3, di cui: 2 verso dirigenti e 1 verso un dipendente. Detti procedimenti si sono conclusi con i seguenti esiti: 1 sanzione di sospensione dal servizio per tre giorni; 1 sanzione di rimprovero verbale; 1 procedimento archiviato. Non si è invece a conoscenza di indagini preliminari in corso ovvero di rinvii a giudizio a carico di dipendenti dell'ICE-Agenzia per reati legati alla corruzione. L’anno 2020, segnato dalla pandemia, ha condotto ad un cambio repentino nello svolgimento dell’attività lavorativa dovuto alla necessità di incentivare il lavoro agile “in fase emergenziale”, quale misura disposta dal governo per il contenimento del contagio da covid-19. Ciò ha condotto all’adozione dello smart working, come modalità ordinaria di svolgimento dell’attività lavorativa, beneficiando di una fase sperimentale già avviata dall’ICE nel 2019. Attraverso un notevole sforzo organizzativo e gestionale l’ICE ha inteso garantire l’utilizzo di tale istituto a tutti i lavoratori, correlandolo ai servizi indifferibili non erogabili da remoto mediante oculata turnazione e attivando tutti i dispositivi per la messa in sicurezza della Sede di Roma e dell’Ufficio di Milano. Allo stesso modo, anche gli Uffici della Rete estera hanno attuato tutte le disposizioni governative locali per contrastare il contagio del virus. Nell’ambito di tale processo, l’utilizzo della tecnologia digitale e lo sviluppo delle risorse umane hanno avuto e avranno in futuro un ruolo fondamentale anche in termini di miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza dell’azione amministrativa, al fine di delineare una struttura organizzativa sempre più orientata alla qualità dei servizi e alle esigenze degli stakeholder. In conformità alle Linee Guida, emanate con decreto del Ministro della Pubblica amministrazione del 9 dicembre 2020, l’ICE Agenzia ha avviato le fasi per l’adozione del Piano organizzativo del lavoro agile (POLA), quale strumento di programmazione organizzativa del lavoro agile da realizzarsi in modo graduale e progressivo nell'arco del triennio 2021-2023. La sua attuazione comporterà un grande cambiamento organizzativo che potrà realizzarsi solo con l’affermazione di una nuova cultura organizzativa basata sui risultati e con il ricorso alle tecnologie digitali. Piano triennale della prevenzione della corruzione e della trasparenza 2021-2023 16
2.3 Soggetti e ruoli della strategia di prevenzione dell’ICE Agenzia ICE Coerentemente con quanto definito dal PNA 2019, la strategia di prevenzione della corruzione nell’ICE-Agenzia si attua attraverso la sinergia e la collaborazione tra una pluralità di soggetti. In particolare: ▪ Il Consiglio di amministrazione, quale organo di indirizzo politico/strategico, chiamato a designare il Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza, ad adottare entro il 31 gennaio di ogni anno il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione (P.T.P.C) da pubblicare sul sito Amministrazione Trasparente e ad adottare tutti gli atti di indirizzo di carattere generale e gli obiettivi strategici che siano direttamente o indirettamente finalizzati alla prevenzione della corruzione e che costituiscono contenuto necessario dei documenti di programmazione strategico-gestionale e del Piano triennale per la prevenzione della corruzione. ▪ Il Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza, individuato dall’Organo di indirizzo tra i dirigenti di ruolo in servizio, svolge i compiti indicati dalla Legge n. 190 del 2012 e dal d.lgs. 33 del 2013. Alcuni dei suoi compiti principali sono: predispone il PTPCT e lo sottopone all’Organo di indirizzo per l’adozione; segnala all’Organo di indirizzo e all’OIV le “disfunzioni” inerenti l’attuazione delle misure indicando i nominativi dei dipendenti che non hanno attuato correttamente le misure previste; verifica l’efficace attuazione del PTPCT e la sua idoneità e propone modifiche dello stesso in caso di accertate significative violazioni delle prescrizioni o quando intervengono mutamenti nell’organizzazione o nell’attività dell’amministrazione; redige la relazione annuale che descrive il rendiconto sull’attuazione delle misure di prevenzione definite nei PTPC; cura la diffusione dei Codici di comportamento ed il monitoraggio annuale della loro attuazione. L'incarico di Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT) dell’ICE Agenzia è attualmente svolto dalla Dott.ssa Rossana Ciraolo, Dirigente dell’Ufficio di Supporto Affari giuridico-legali e Assistenza agli Organi Istituzionali, cui è stato conferito dal Consiglio di Amministrazione con delibera n.485 del 26.09.2019. Con tale provvedimento è stato contestualmente istituito un Nucleo a supporto dell’RPCT. ▪ I dirigenti ed i responsabili dei centri di costo, individuati quali “Referenti” per la prevenzione della corruzione e la trasparenza, i quali assicurano la collaborazione con il Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza concorrendo alla definizione di misure idonee a prevenire e contrastare i fenomeni di corruzione e controllando il rispetto Piano triennale della prevenzione della corruzione e della trasparenza 2021-2023 17
delle stesse da parte dei dipendenti dell’ufficio a cui sono preposti, svolgono attività informativa nei confronti del Responsabile per l’individuazione delle attività nell’ambito delle quali è più elevato il rischio di corruzione formulando specifiche proposte volte alla prevenzione del rischio corruttivo; provvedono al monitoraggio delle attività nell’ambito delle quali è maggiore il rischio corruttivo svolte nell’ufficio a cui sono preposti, assicurano l’osservanza del Codice di comportamento e verificano le ipotesi di violazione, adottando idonee misure gestionali, quali l’avvio di procedimenti disciplinari, la sospensione e la rotazione del personale. ▪ L’Organismo Indipendente di Valutazione (O.I.V.) e gli altri organismi di controllo interno partecipano al processo di gestione del rischio, considerano i rischi e le azioni inerenti la prevenzione della corruzione nello svolgimento dei compiti ad essi attribuiti, svolgono compiti propri connessi all’attività anticorruzione nel settore della trasparenza amministrativa ed esprimono parere obbligatorio sul Codice di comportamento adottato dall’amministrazione. L’OIV, anche ai fini della validazione della relazione sulla performance, verifica che il PTPCT sia coerente con gli obiettivi stabiliti nei documenti di programmazione strategico-gestionale e, altresì, che nella misurazione e valutazione delle performance si tenga conto degli obiettivi connessi all’anticorruzione e alla trasparenza. In rapporto agli obiettivi inerenti la prevenzione della corruzione e la trasparenza, l’OIV verifica i contenuti della relazione annuale recante i risultati dell’attività svolta che il RPCT predispone e trasmette allo stesso oltre che all’organo di indirizzo, ai sensi dell’art. 1, co. 14, della l. 190/2012. Nell’ambito di tale verifica l’OIV ha la possibilità di chiedere al RPCT informazioni e documenti che ritiene necessari ed effettuare audizioni di dipendenti (art. 1, co. 8-bis, l. 190/2012). Il Collegio dei Revisori dei Conti, sempre attento all’attuazione del Piano, fornisce ogni supporto ed elemento utile al fine di individuare e migliorare le azioni di prevenzione. ▪ l’Ufficio Procedimenti Disciplinari, il quale gestisce i procedimenti disciplinari nell’ambito della propria competenza, provvede alle comunicazioni obbligatorie nei confronti dell’autorità giudiziaria e propone l’aggiornamento del Codice di comportamento. ▪ I dipendenti di ruolo dell’Agenzia ICE a tempo indeterminato e determinato, chiamati a partecipare al processo di gestione del rischio, ad osservare le misure contenute nel PTPCT, segnalare le situazioni di illecito al proprio dirigente o all’U.P.D. ed i casi di personale conflitto di interessi. ▪ I collaboratori conformano il proprio comportamento alle disposizioni contenute nel Codice di Comportamento. Piano triennale della prevenzione della corruzione e della trasparenza 2021-2023 18
▪ Il RASA (Responsabile dell’Anagrafe per la Stazione Appaltante): individuato nella persona della Dott.ssa Adele Massi, attualmente dirigente dell’Ufficio di Coordinamento Amministrazione, Organizzazione e Risorse Umane, nominata con provvedimento del Direttore Generale n. 273 del 28.1.2019, cura l’inserimento e l’aggiornamento annuale degli elementi identificativi della stazione appaltante nell’Anagrafe Unica delle Stazioni Appaltanti (A.U.S.A.), istituita ai sensi dell’art. 33 ter del d.l. 179/2012, convertito con modificazioni dalla legge n. 221/2012. 2.4 Processo di adozione del Piano Triennale della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza 2021-2023 dell’ICE-Agenzia L’aggiornamento del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza, coordinato dal Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza dell’ICE- Agenzia, come avvenuto nelle annualità passate, ha coinvolto l’intera struttura, in particolare i dirigenti, che detengono una profonda conoscenza dei processi decisionali e dei relativi rischi, unitamente ai dipendenti dell’Agenzia, tenuti a perseguire gli obiettivi di integrità e di prevenzione della corruzione. Inoltre, mediante avviso pubblico, sulla home page del sito istituzionale, sono stati invitati tutti gli stakeholders interni ed esterni a formulare proposte/osservazioni, che sono state poi valutate in sede di elaborazione del Piano. Successivamente alla sua adozione, il presente Piano sarà diffuso a tutto il personale attraverso apposita circolare e reso disponibile sulla intranet. Il PTPCT è pubblicato entro un mese dall’adozione, sul sito istituzionale dell’ICE Agenzia, nella sezione specifica “Amministrazione trasparente”, unitamente a quelli degli anni precedenti. Inoltre, i dati del PTPCT saranno inseriti nella piattaforma online di acquisizione e monitoraggio dei Piani, istituita dall’ANAC lo scorso anno, già utilizzata per il PTPCT 2020- 22. 2.5 Collegamenti del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione (PTPC) con il Piano della Performance e con gli altri strumenti di programmazione Particolare attenzione è stata posta alla coerenza del presente Piano al Piano della Performance in quanto le politiche sulla performance contribuiscono alla costruzione di un clima organizzativo favorevole alla prevenzione della corruzione. Ciò consente all’amministrazione di perseguire un coordinamento tra il PTPC ed i contenuti di tutti gli altri strumenti programmatici dell’Ente. Allo scopo di tradurre le misure di prevenzione della corruzione in obiettivi organizzativi ed individuali da assegnare agli uffici ed ai rispettivi dirigenti, il Piano della Performance dell’ICE-Agenzia 2021- 2023, adottato dal Consiglio di Amministrazione con delibera n. 541 del 27 gennaio 2021, prevede Piano triennale della prevenzione della corruzione e della trasparenza 2021-2023 19
la presenza di un obiettivo specifico e di un indicatore afferente il tema della prevenzione della corruzione e della trasparenza, così declinati: ● Obiettivo specifico 2 per l’ICE-Agenzia: “Accrescere la cultura di servizio alle imprese e adeguare l'organizzazione alle nuove tecnologie e mercati di riferimento, mantenendo costante garanzia di integrità, trasparenza, semplificazione e perseguendo l'economicità della gestione” (Peso 40%). ● indicatore: “Promuovere l’integrità attraverso l’adozione di misure di prevenzione della corruzione e la promozione di maggiori livelli di trasparenza (azioni previste nel PTPC)” (peso 10%). L’indicatore misura la percentuale di azioni adottate sul totale delle azioni previste nel PTPC con un focus specifico su attività di audit interna e assenza di reclami. Con delibera del Consiglio di Amministrazione n. 545 del 9.2.2021, sono stati adottati gli obiettivi operativi contenenti la declinazione degli obiettivi specifici in materia di anticorruzione e trasparenza a tutte le unità organizzative, in linea con le indicazioni del PNA 2019 dell’ANAC. Il funzionigramma dell’ICE-Agenzia (Determinazione n. 046 del 28/05/2015), inoltre, prevede per ogni unità dirigenziale specifici compiti e responsabilità per gli adempimenti connessi alle norme su Trasparenza e Anticorruzione. 3. LA METODOLOGIA UTILIZZATA PER L’ANALISI E LA GESTIONE DEL RISCHIO CORRUTTIVO Secondo le indicazioni del Piano Nazionale Anticorruzione, la redazione del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione è frutto di un processo volto ad individuare, mappare e valutare il rischio corruttivo cui l’amministrazione è potenzialmente, o concretamente, esposta, e per il quale necessita di specifiche misure di correzione e prevenzione contestualizzate nella realtà in cui lo stesso ente opera. In tal senso, il processo di gestione del rischio si sviluppa secondo una logica sequenziale e ciclica che ne favorisce il continuo miglioramento. Le fasi centrali del sistema, sintetizzate nello schema che segue, sono l’analisi del contesto, la valutazione del rischio e il trattamento del rischio, a cui si affiancano due ulteriori fasi trasversali (la fase di consultazione e comunicazione e la fase di monitoraggio e riesame del sistema). Piano triennale della prevenzione della corruzione e della trasparenza 2021-2023 20
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