18 Congresso della Società Italiana di Psicopatologia

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18 Congresso della Società Italiana di Psicopatologia
18° Congresso SOPSI

18° Congresso della Società Italiana di Psicopatologia
Torino 12-15 febbraio 2014

Poster vincitori - 13 febbraio 2014                               al primo trattamento adeguato lifetime, la differenza dei
                                                                  valori medi di DUI tra responder e non responder è ri-
                                                                  sultata statisticamente significativa. Considerando, la DUI
Impatto della durata di malattia non trattata                     come variabile categoriale (DUI ≤ 24 mesi vs. DUI > 24
(DUI) sulla risposta ai trattamenti                               mesi), è risultata una differenza statisticamente significati-
                                                                  va tra responder e non responder sia al trattamento attuale
nel disturbo ossessivo-compulsivo (DOC):                          sia al primo trattamento lifetime.
studio osservazionale su 210 pazienti                             Conclusioni: I risultati confermano quelli degli studi esi-
F. Barbaro, A. Aguglia, D. De Cori, G. Maina, U. Albert           stenti (3,4): la DUI è risultata pari a circa 9 anni. Questa
Servizio per i disturbi depressivi e d’ansia, Dipartimento
di Neuroscienze, Università di Torino
                                                                  lunga durata sembra dovuta alla difficoltà dei pazienti ad
                                                                  accedere alle cure mediche (7 anni tra l’esordio del di-
Introduzione: L’intervallo temporale tra l’esordio di un di-      sturbo e il primo contatto medico dovuto ai sintomi o-c),
sturbo psichiatrico e la somministrazione del primo tratta-       e all’attesa di circa un anno e mezzo tra il primo contatto
mento adeguato (durata di malattia non trattata - DUI), è un      medico e il primo trattamento adeguato. Per quanto ri-
predittore di non risposta ai farmaci nei pazienti affetti da     guarda l’influenza della DUI sulla risposta ai trattamenti
shizofrenia 1 e depressione maggiore 2. Nel DOC, la DUI           farmacologici, anche i nostri risultati riportano come una
è mediamente lunga (circa 8 anni) 3 4, ma esiste un solo          DUI lunga sia predittiva di una scarsa risposta e tale rela-
studio che ha analizzato il suo impatto sulla risposta ai trat-   zione è ancor più evidente per il primo trattamento ade-
tamenti. In questo lavoro la relazione tra DUI e risposta è       guanto lifetime assunto dai pazienti.
risultata significativa solo dividendo il campione (66 pa-
zienti) in due gruppi a seconda della lunghezza della DUI:        Bibliografia
la DUI breve (DUI ≤ 24 mesi) è risultata predittiva della
risposta (OR = 0,27, p = ,03) (4). Il nostro studio, si propone
                                                                  1
                                                                      Perkins DO, Gu H, Boteva K, et al. Relationship between
di: a) stimare l’entità della DUI in un ampio campione di             duration of untreated psychosis and outcome in first-episode
                                                                      schizophrenia: a critical review and meta-analysis. Am J Psy-
pazienti affetti da DOC; b) valutare l’impatto della DUI sul-
                                                                      chiatry 2005;162:1785-804.
la risposta al trattamento attuale; c) valutare l’impatto della
DUI sulla risposta al primo trattamento adeguato lifetime.
                                                                  2
                                                                      de Diego-Adeliño J, Portella MJ, Puigdemont D, et al. A short
                                                                      duration of untreated illness (DUI) improves response outcomes
Metodologia: Sono stati inclusi 210 pazienti con diagnosi
                                                                      in first-depressive episode. J Affect Disord 2010;120:221-5.
di DOC (SCID-I, DSM-IV-TR). Di questi, 200 sono stati
trattati con un farmaco antiossessivo, adeguato (per alme-
                                                                  3
                                                                      Dell’Osso B, Camuri G, Benatti B, et al. Differences in laten-
no 12 settimane). Per le caratteristiche socio-demografi-             cy to first pharmacological treatment (duration of untreated
                                                                      illness) in anxiety disorders: a study on patients with panic
che è stata somministrata un’intervista semi-strutturata. La
                                                                      disorder, generalized anxiety disorder and obsessive-compul-
risposta è stata definita come riduzione di almeno il 25%
                                                                      sive disorder. Early Interv Psychiatry. 2013 In press
del punteggio Y-BOCS dopo 12 settimane di trattamento,            4
                                                                      Dell’Osso B, Buoli M, Hollander E, et al. Duration of untreat-
ed è stata valutata prospetticamente rispetto al trattamento
                                                                      ed illness as a predictor of treatment response and remission
attuale, retrospettivamente per alcuni pazienti per il primo
                                                                      in obsessive-compulsive disorder. World J Biol Psychiatry
trattamento adeguato lifetime.
                                                                      2010;11:59-65.
Risultati: Nel campione totale, il valore medio di DUI era
pari a 107.04 mesi (±119,81). Il valore medio dell’inter-
vallo tra l’esordio e il primo contatto medico era 87.71          Caratteristiche di personalità e stili difensivi
mesi (±117,75), quello tra il primo contatto e il primo trat-     in pazienti obesi con o senza Binge Eating
tamento adeguato era 19.34 mesi (±46,81). Nei 200 pa-             Disorder: differenze e potenziali implicazioni
zienti che hanno assunto il trattamento impostato da noi
                                                                  terapeutiche
per almeno 12 settimane, il valore medio di DUI era più
                                                                  L. Orsolini, S. Giacomoni¹, M.G.Oriani², M.P. Rapagnani¹,
breve nei responder rispetto ai non responder, ma la dif-         C. Bellantuono¹
ferenza non era statisticamente significativa (p = 0,410).        ¹ Clinica Psichiatrica, Az. Ospedaliero-Universitaria Ospedali Riuniti
Invece, nei 203 pazienti in cui è stata valutata la risposta      Ancona; ² Dipartimento Salute Mentale, ASUR Marche

Journal of Psychopathology 2014;20:341-343                                                                                            341
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Scopo dello studio è investigare gli stili difensivi (SD) e le caratte-   Poster vincitori - 14 febbraio 2014
ristiche di personalità in soggetti con BMI>25 comparando il sot-
togruppo con binge eating disorder (BED) e senza BED (s-BED).             Efficacia a lungo termine della stimolazione
Abbiamo arruolato 33 pazienti dell’ambulatorio per i disturbi del         del nervo vago nella depressione maggiore
comportamento alimentare (DCA) – Clinica Psichiatrica di Anco-
na: 19 s-BED e 14 BED a cui abbiamo somministrato DMI (De-
                                                                          resistente
fense Mechanism Inventory), EDI-2 (Eating Disorder Inventory-2)           A. Aguglia1, F. Barbaro1, D. De Cori1, G. Maina2, A. Vitalucci1,
                                                                          C. Fronda3, A. Ducati3, M. Lanotte3, U. Albert1
e SCID-II (Structured Clinical Interview for DSM-IV Axis II). I ri-       1
                                                                           Servizio per i Disturbi Depressivi e d’Ansia, Dipartimento
sultati ottenuti, analizzati statisticamente mediante T-test e test di    di Neuroscienze, Università di Torino; 2 SCDU Psichiatria,
correlazione di Pearson, evidenziano: nel BED elevazioni signi-           AO San Luigi Gonzaga, Orbassano (TO); 3 Neurochirurgia,
ficative alla scala TAS (p < ,001), IM (p = ,020), BU (p = ,002), IC      Dipartimento di Neuroscienze, Università di Torino
(p = ,007), IN (p < ,001), P (p =, 035), SI (p = ,001), CE (p = ,009),
ASC (p = ,005), I (p = ,012), IS (p = ,001); nel s-BED elevazioni         Introduzione: Secondo le proiezioni dell’Organizzazione Mon-
significative alla scala REV (p = ,003). Nel BED si sono osserva-         diale della Sanità (OMS), la depressione maggiore diventerà nel
te correlazioni positive BU-TAS, ASC-TAS; correlazioni negative           2020 la seconda causa di morbilità nel mondo, pertanto costi-
CE-TAO, CE-REV, ASC-TAO; nel s-BED correlazione negativa IC-              tuisce un problema di salute pubblica di primaria importanza.
PRO. Non si evidenziano differenze significative tra i due gruppi         Questa condizione clinica non è da sottovalutare per moltepli-
per quanto riguarda i tratti di personalità. Soggetti con diagnosi        ci motivi: prevalenza e differenze di genere, aumentati tassi di
di BED adotterebbero maggiormente SD di tipo intra-punititivo             mortalità rispetto la popolazione generale, costi sia diretti che
(TAS) mentre negli s-BED prevarrebbero SD di tipo “repressivo”            indiretti. In aggiunta, il trattamento della depressione maggiore
(REV). L’approfondimento degli SD in pazienti con sovrappeso/             rimane ancora una problematica di difficile risoluzione: solo il
obesità di vario grado sembrerebbe avere un utile riscontro anche         50-60% risponde in maniera ottimale alla convenzionale tera-
ai fini di una più accurata definizione prognostico-terapeutica.          pia farmacologica con antidepressivi. La stimolazione del nervo
                                                                          vago (Vagus Nerve Stimulation, VNS) rappresenta una tecnica di
                                                                          potenziamento efficace nei casi di Depressione Maggiore resi-
Autismo ad alto funzionamento e sindrome                                  stente 1. Gli studi clinici hanno dato risultati incoraggianti con
di Asperger nell’adulto: una questione ancora                             tassi di risposta fino al 57% nel lungo termine, non in acuto:
aperta nel DSM-5                                                          i dati non eccedono i due anni di osservazione clinica 2 3. Lo
                                                                          scopo del presente studio è valutare l’efficacia e la tollerabilità
F. Magnano San Lio, B. Petrosino, E. Battaglia, R. Benanti,
E. Aguglia                                                                della VNS in una casistica di pazienti selezionati con un follow-
                                                                          up a 5 anni.
A.O.U. Policlinico ‘G. Rodolico’, Vittorio Emanuele II, Catania;
U.O.P.I. di Psichiatria                                                   Metodi: Abbiamo reclutato individui con diagnosi principale di
                                                                          DDM o DB che soddisfacevano i seguenti criteri di inclusione:
                                                                          a) attuale EDM cronico (durata > a due anni) o ricorrente (alme-
Introduzione: La sindrome di Asperger (SA) è un disturbo neu-
                                                                          no 4 pregressi EDM in anamnesi); b) età compresa tra i 18 e i 75
ro-evolutivo definito da deficit sociali e interessi ristretti analo-
                                                                          anni; c) per l’EDM in corso, fallimento di almeno due trials con
ghi a quelli dell’autismo con relativa preservazione delle com-
                                                                          antidepressivi; d) HDRS ≥ 20 al baseline; e) terapia farmacologi-
petenze cognitive e del linguaggio. Il DSM-5 ha eliminato la SA
                                                                          ca stabile da almeno 4 settimane. I pazienti venivano sottoposti
inserendola nel DSA (Disturbo dello Spettro Autistico). Obietti-
                                                                          ad uno screening medico e psichiatrico prima dell’impianto;
vo dello studio è la rivalutazione della diagnosi secondo i criteri
                                                                          successivamente erano sottoposti alla procedura chirurgica di
del DSM-5, in un campione di soggetti con DSA-Sindrome di
                                                                          impianto del pacemaker sul nervo vago di sinistra con attivazio-
Asperger e la valutazione delle loro capacità adattive per stima-         ne iniziale a 0,25 mA. La valutazione testistica comprendeva la
re la possibilità di autonomia individuale.                               somministrazione delle seguenti scale: HAM-D, MADRS, YMRS
Materiali e metodi: Lo studio di tipo osservazionale è compo-             e CGI-I, ogni 15 giorni nella fase acuta (primi 3 mesi) sino al
sto da un campione di 12 soggetti con diagnosi di DSA-SA e                raggiungimento di almeno 1 mA, nel follow-up ogni tre mesi
QI≥75. Sono somministrate un’intervista semistrutturata per la            per i primi due anni, poi annualmente per i restanti tre anni.
valutazione della presenza di DSA, secondo i criteri del DSM-5            Risultati: Sono stati inclusi nello studio 5 pazienti, di cui 2 affet-
e le scale Vineland adaptive behavior scales (VABS) per la valu-          ti da disturbo bipolare. L’età media dei pazienti era 56,6 ± 7,3
tazione delle capacità adattive.                                          anni. Dei 5 pazienti inclusi, 4 sono stati valutati a 24 mesi e 3
Risultati: La diagnosi di DSA secondo il DSM-5 è confermata               hanno terminato la valutazione a 5 anni. Ad un anno dall’im-
solo nel 16,6% dei soggetti inclusi, l’83,4% è stato escluso per-         pianto i tassi di risposta e di remissione erano rispettivamente
ché non soddisfacente il criterio della comunicazione sociale             del 40%; a due anni, tre pazienti presentavano una remissione
e l’età richiesta per l’insorgenza della sintomatologia specifica;        sintomatologica. Infine dei tre pazienti che hanno completato
deficitarie su tutto il campione le sottoscale VABS delle abilità         lo studio naturalistico, due hanno avuto una ricaduta depressiva
quotidiane e della socializzazione.                                       dopo 48 mesi mentre il terzo non ha avuto alcuna ricorrenza
Conclusioni: La nostra ricerca mostrerebbe come i criteri del             per tutto il periodo di follow-up.
DSM-5, sebbene più specifici, potrebbero escludere i soggetti             Conclusioni: Sebbene si tratti di risultati preliminari, i dati otte-
affetti da SA dallo spettro autistico, comportando la perdita di          nuti sono sovrapponibili a quelli presenti in letteratura; il pro-
accesso a interventi specialistici.                                       filo di tollerabilità di tale metodica invasiva è stato nel com-

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plesso accettabile. Inoltre, in accordo con i dati di letteratura,         teriormente tale vulnerabilità sembra essere associata ad un uso
non è stata notata una correlazione tra risposta clinica e valori          massiccio della cannabis nell’arco di vita (oltre cinquanta volte
crescenti di intensità di corrente impostata. Studi clinici osser-         life-time) (OR=3.19 IC 95% 1,57-6,50, p > 0,001).
vazionali con casistica più ampia e follow-up più lunghi nel               Conclusioni: I nostri risultati confermano i dati delle evidenze
tempo sono auspicabili al fine di sostenere la validità della VNS          scientifiche più recenti (Large, 2011): il consumo di cannabis,
come strategia di potenziamento nei pazienti con EDM dimo-                 in termini di consumo attuale e frequenza di utilizzo life-time,
stratisi resistenti sia diversi antidepressivi che a validi approcci       costituisce un fattore di rischio per disturbi psicotici.
psicoterapeutici.
                                                                           Bibliografia
Bibliografia                                                               Large M, Sharma S, Compton MT, et al. Cannabis use and
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    correlates with antidepressant efficacy of vagus nerve stimu-
    lation in treatment resistant major depression: a potential
    marker for response? J Affect Disord 2012;139:283-90.
                                                                           Anticipazione del piacere nella schizofrenia:
3
    Dell’Osso B, et al. Vagus Nerve Stimulation in Treatment-              uno studio di risonanza magnetica funzionale
    Resistant Depression Acute and Follow-Up Results of an Ital-           G. M. Plescia, V. Montefusco, P. Romano, O. Gallo,
                                                                           A. Vignapiano, U. Volpe, E. Merlotti, A. Mucci, S. Galderisi,
    ian Case Series. J ECT 2013;29:41-4.
                                                                           M. Maj
                                                                           Dipartimento di Psichiatria, Seconda Università di Napoli SUN
Uso attuale e/o life-time di cannabis come
fattore di vulnerabilità ai disturbi psicotici                             Studi precedenti hanno dimostrato che i soggetti con schizo-
                                                                           frenia presentano una preservata capacità edonica ma hanno
                                                                           una ridotta capacità di anticipare la gratificazione (anedonia
C. La Cascia1,2, F. Seminerio1, C. Sartorio1, A. Mulè2, A.                 anticipatoria) che, secondo alcuni, potrebbe essere alla base
Marinaro1, D. La Barbera1,2
                                                                           di altri aspetti della sintomatologia, quali la ridotta motiva-
1
 Dipartimento di Biomedicina Sperimentale e Neuroscienze Cliniche,
Sez. di Psichiatria, Università di Palermo; 2 U.O. Psichiatria, A.O.U.P.   zione e la mancanza d’iniziativa. Scopo del nostro studio
Paolo Giaccone, Palermo                                                    è di verificare la presenza di anomalie dell’anticipazione
                                                                           della gratificazione in pazienti con schizofrenia deficitaria
Introduzione: Un’associazione significativa tra l’uso di canna-            (SD) rispetto a quelli con schizofrenia non deficitaria (SND)
bis e l’insorgenza di disturbi psicotici è emersa nella letteratura        e a controlli sani (CS), mediante l’utilizzo della risonanza
più recente (Di Forti, 2009). Nello studio caso-controllo EUGEI            magnetica funzionale (fMRI) acquisita durante l’esecuzione
è stata valutata l’influenza dell’uso di cannabis attuale e/o life-        del “Monetary Incentive Delay task”. La risposta dello striato
time nella vulnerabilità all’esordio di un disturbo psicotico.             ventrale all’anticipazione di una vincita è risultata preser-
Metodi: Il campione è composto da 150 pazienti tra 18 e 62                 vata nei soggetti con schizofrenia. Solo nei soggetti con SD,
anni (M = 28,27, ds = 10,14) afferenti ai Servizi di Salute Men-           rispetto ai soggetti di controllo, è stata riscontrata una signi-
tale di Palermo e reclutati al primo accesso per episodio psi-             ficativa riduzione dell’attività del caudato di sinistra durante
cotico e 101 controlli tra 18 e 61 anni (M = 33,53, ds = 13)               l’anticipazione della gratificazione. La riduzione dell’attività
provenienti dalla stessa area geografica. Le informazioni relati-          del caudato correlava con i punteggi per l’apatia ma non per
ve all’uso di cannabis sono state raccolte con il Cannabis Expe-           l’anedonia.
rience Questionnaire.                                                      I nostri dati preliminari suggeriscono un coinvolgimento del nu-
Risultati: Dai risultati ottenuti, l’uso attuale di cannabis sembre-       cleo caudato nelle anomalie dell’elaborazione della gratifica-
rebbe associarsi ad una maggiore vulnerabilità ai disturbi dello           zione nei soggetti con SD e dimostrano che l’apatia è in relazio-
spettro psicotico (OR = 2,11 IC 95% 1,06-4,24, p > 0,03); ul-              ne con meccanismi patogenetici diversi rispetto all’anedonia.

                                                                                                                                           343
18 Congresso della Società Italiana di Psicopatologia
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                                                   PER L’AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
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