VINCI LEONARDO DA - Liceo artistico Boccioni

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VINCI LEONARDO DA - Liceo artistico Boccioni
LICEO ARTISTICO STATALE
                  UMBERTO BOCCIONI MILANO

    LEONARDO
                 VINCI
                                                         4.0

           DA
               IL CODICE ATLANTICO
               IN REALTÀ AUMENTATA

I N CO L L A B O R A Z I O N E CO N I L M U S E O N A Z I O N A L E D E L L A
S C I E N Z A E D E L L A T E C N O L O G I A L E O N A R D O DA V I N C I
VINCI LEONARDO DA - Liceo artistico Boccioni
Ideazione e coordinamento progetto
Anna Strada

Progetto grafico e impaginazione
Simone Pastori, VD, Liceo Artistico Boccioni di Milano

Redazione
Claudio Giorgione, Giuliana Massari, Roberta Ciceri,
Emanuele Atanassiu

Traduzioni della versione digitale a cura di
Ana Sopa, Liceo Scientifico opz. Scienze Applicate
Montessori di Roma

Stampato da
Tipolito Melli
                                                                                                    «Et in effetto ciò ch’è ne l’universo per essenzia, presenzia o immaginazione,
Torino, 2019                                                                                                              esso [il pittore] l’ha prima nella mente, e poi nelle mani».

                                                                                                                                     Leonardo da Vinci,Trattato della Pittura (I, 13)

                                                         INDICE
                                                         IV   Premessa
                                                         12   Istruzioni AR
                                                         13   Schede tecniche
                                                         14   Macchina volante
                                                         16   Aliante con estremità manovrabili
                                                         18   Bicicletta
                                                         20   Macchina idraulica e prospettografo
                                                         22   Gru d’assedio e pompa a mantici
                                                         24   Congegno per sollevare le acque
                                                         26   Studio di pompa idraulica
                                                         28   Studi sul moto perpetuo
                                                         30   Naviglio di San Cristoforo
                                                         32   Argano per navigli
                                                         34   Grande catapulta
                                                         36   Carro armato
                                                         38   Bibliografia e Ringraziamenti

II                                                                                                                                                                                 III
VINCI LEONARDO DA - Liceo artistico Boccioni
LEONARDO
                                                                                                                              LA SFIDA DIDATTICA                                              dovuti poi mettere in gioco nel Laboratorio Audiovisivo
                                                                                                                              CON GLI OCCHI DI LEONARDO                                       Multimediale, realizzando animazioni bidimensionali e
                                                                                                                                                                                              tridimensionali dei disegni selezionati. L’artista secondo

            VINCI
                                                                                                                                                                                              Leonardo non è uno specchio, come sottolinea lo
                                                                                                                              Per la realizzare il progetto è stato essenziale il ruolo

                                                       4.0
                                                                                                                                                                                              storico della filosofia Tatarkiewicz «poichè egli non
                                                                                                                              del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia
       DA
                                                                                                                                                                                              riflette soltanto le cose ma acquista anche cognizione di
                                                                                                                              di Milano, con il quale il Liceo Artistico Boccioni ha          esse».2 Il particolare metodo di riflessione per Leonardo
                                                                                                                              instaurato una convenzione di Alternanza Scuola Lavoro.         è l’esperimento: una fenomenologia del mondo visibile
                                                                                                                              In particolare il curatore del Dipartimento Leonardo Arte       basata su innumerevoli osservazioni empiriche.
                                                                                                                              & Scienza del Museo Claudio Giorgione ha supportato             Con lo stesso spirito di un bambino di fronte a qualcosa
IL PROGETTO                                                                                                                   gli studenti, guidandoli, accanto agli insegnanti, nella        che sta cercando di capire, i ragazzi hanno dovuto
                                                                                                                              fase di documentazione e studio dei disegni, in modo            “smontare” i disegni delle macchine leonardesche,
                                                                                                                              che il progetto potesse acquistare il carattere di una          provando ad individuare la funzione di ogni singolo pezzo,
In occasione delle celebrazioni per i cinquecento anni dalla   la cultura di contenuti artistici, culturali, scientifici in   vera e propria ricerca. Difatti gli allievi hanno avuto         spesso scontrandosi con il problema dell’interpretazione.
morte del genio rinascimentale, il Liceo Artistico Statale     modalità virtuale e aumentata e nel contempo migliorare        l’occasione di confrontarsi con alcuni fogli del Codice         É stato necessario tentare di calarsi nella mente dell’artista
Umberto Boccioni di Milano, finanziato dal Piano Triennale     l’orientamento degli studenti verso il proseguimento           Atlantico non molto noti. Documentandosi e incrociando          rinascimentale, condividerne la curiosità per comprendere
delle Arti, in collaborazione con le scuole della Rete ARES    degli studi scientifico-tecnologici e il mondo dell’impresa    le informazioni hanno dovuto interpretare i disegni,            che il corpus dei suoi innumerevoli disegni non è sempre
e il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia          e l’industria 4.0 tramite servizi di AR e VR applicati nei     anche ipotizzando il funzionamento delle macchine               finalizzato alla costruzione pratica. Come afferma Claudio
Leonardo da Vinci di Milano, presenta il progetto in realtà    percorsi di Alternanza Scuola Lavoro in collaborazione         rappresentate, non sempre di facile deduzione. Le nuove         Giorgione: «i disegni di Leonardo rispondono spesso al
aumentata Leonardo da Vinci 4.0. Si tratta di un percorso      con aziende, musei, archivi, parchi culturali, storici,        conoscenze ricavate sono state infine organizzate nelle         bisogno di fissare sulla carta i risultati dei suoi studi e delle
espositivo delle riproduzioni di alcuni disegni tratti dal     archeologici.                                                  schede tecnico-artistiche qui raccolte in un percorso           sue osservazioni, senza avere necessariamente un risvolto
Codice Atlantico, corredato da un catalogo arricchito                                                                         fortemente interdisciplinare: fondamentale per un’analisi       pratico o progettuale. A parte poche eccezioni, è molto
da animazioni bidimensionali e tridimensionali in AR                                                                          complessiva e la contestualizzazione dei disegni, a fianco      difficile riconoscere nelle migliaia di pagine da lui scritte
(Augmented Reality) dei disegni stessi e affiancato dallo      Il progetto Leonardo da Vinci 4.0, iniziato nell’anno          delle discipline laboratoriali, è stata la collaborazione di    ciò che è stato effettivamente poi costruito da quello che
sviluppo robotico ispirato al carro armato leonardesco, il     scolastico 2018/2019 e concluso nel dicembre 2019,             materie quali: Storia dell’Arte, Storia, Fisica e Filosofia.    rimane solo allo stato di idea o, addirittura, dalle numerose
cui Foglio è conservato al British Museum.                     ha coinvolto le classi dei tre istituti. La classe IV D        Le proposte didattiche del Museo della Scienza e                macchine già esistenti da lui osservate e rilevate».3 Dello
                                                               dell’indirizzo Audiovisivo Multimediale del Liceo Artistico    della Tecnologia hanno inoltre fornito una base di              stesso parere è lo studioso Mario Livio secondo il quale la
                                                               Umberto Boccioni di Milano si è occupata della creazione       documentazione indispensabile. Gli studenti hanno infatti       curiosità di Leonardo si estendeva quasi a ogni aspetto del
                                                               delle animazioni, della redazione delle schede tecniche        partecipato al laboratorio interattivo i.Lab Leonardo-          mondo che lo circondava, «e la sua tendenza compulsiva
LA RETE ARES                                                   e della progettazione del presente catalogo in AR. Le          Ingranaggi e Macchine, sperimentando il funzionamento           a prendere appunti e a fare disegni rappresentava il suo
                                                               classi IVB e IVE dell’Istituto Tecnico Tecnologico Galileo     di alcuni modelli ispirati ai disegni di Leonardo con           personale tentativo di dare senso a tale complessità. […]
                                                               Ferraris di Verona si sono occupate della realizzazione        l’osservazione diretta delle leggi fisiche in atto. Inoltre     In larga misura le annotazioni e i disegni contenuti nei
Nata nel 2017, la Rete ARES (Augmented Reality for             del prototipo robotico (sviluppo di un rover mobile            hanno potuto visitare, con la guida del curatore Claudio        quaderni di Leonardo, non intendevano essere dei modelli,
Education at School) è la prima rete di scuole finalizzata     robotizzato con le fattezze del carro armato di Leonardo)      Giorgione, l’esposizione Leonardo Parade, dove una ricca        degli schizzi preparatori o dei progetti di ingegneria a
alla promozione della realtà aumentata e virtuale nelle        e la studentessa Ana Sopa della VA del Liceo Scientifico       selezione di modelli realizzati negli anni ’50 interpretando    cui avrebbe dovuto far seguito una realizzazione pratica
pratiche didattiche. I fondatori della rete ARES sono tre      opz. Scienze Applicate Montessori di Roma si è impegnata       i disegni dell’artista rinascimentale è stata messa a           specifica; piuttosto erano l’incarnazione della curiosità
istituti superiori: l’Istituto Tecnico Tecnologico Galileo     nell’internalizzazione del catalogo in versione digitale       confronto con affreschi di pittori lombardi del XVI secolo.     stessa di Leonardo. Per citare le sue parole: «La natura è
Ferraris-Fermi di Verona, il Liceo Artistico Statale Umberto   e ha collaborato nelle sperimentazioni di tool di Realtà       A completamento del percorso di documentazione, gli             piena d’infinite ragioni, che non furono mai in isperienzia
Boccioni di Milano e il Liceo Statale Maria Montessori di      Aumentata e Virtuale.                                          allievi hanno avuto la possibilità di accedere ai testi della   […] Naturalmente li omini boni disiderano sapere». 4
Roma che hanno deciso di condividere conoscenze ed                                                                            Biblioteca del Museo.                                           Ciò che esprime Leonardo è proprio il bisogno di
esperienze in un ambito che atto a ridisegnare fortemente                                                                     Seguendo le orme di Leonardo, in un percorso in cui             conoscenza. L’affollarsi di tratti addensati sulla carta
gli schemi comunicativi dell’immediato futuro. La rete                                                                        la teoria deve essere inevitabilmente supportata dalla          esprime la curiosità inquieta dell’artista: sono domande,
ha un duplice obiettivo: sviluppare la conoscenza e                                                                           pratica1, gli studenti del Liceo Artistico Boccioni si sono     disegnate e appuntate a margine, spesso ripetute;

IV                                                                                                                                                                                                                                                         V
VINCI LEONARDO DA - Liceo artistico Boccioni
variazioni infinite tipiche dell’analisi e di una mente in           poiché come ci ricorda Goethe nella sua Teoria dei colori:         il legame tra le parti e la totalità, e deve far posto a un
continua ricerca, che abbandona un campo di studi per                ogni vedere «si muta in un considerare, ogni considerare           modo di conoscere capace di cogliere gli oggetti nei loro
passare ad un altro, portando a termine solo pochissime              in un riflettere, ogni riflettere in un congiungere. Si può        contesti, nei loro complessi, nei loro insiemi».9
opere, tratto tipico delle personalità creative e curiose.           quindi dire che noi teorizziamo già in ogni sguardo attento        Nel laboratorio multimediale gli studenti hanno dovuto
Lo sguardo di Leonardo è libero da preconcetti:                      rivolto al mondo.»7                                                prima smontare e poi ricomporre il tutto per conoscere
preferisce basarsi sull’osservazione diretta piuttosto               Lo sguardo di Leonardo sul mondo naturale è uno sguardo            le parti, poiché come affermava Pascal è «impossibile
che dar credito alle autorità del passato e non teme di              che spazia tra diversi ambiti alla ricerca d’interconnessioni:     conoscere le parti senza conoscere il tutto così, come
correggere interpretazioni errate dei suoi predecessori.             l’anatomia, l’ottica, l’astronomia, la botanica, la geologia,      è impossibile conoscere il tutto senza conoscere
L’esercizio didattico più importante è quindi andato oltre           la geografia fisica, il volo degli uccelli, il moto delle acque.   particolarmente le parti».10
l’interpretazione del disegno, guidando i ragazzi in una             Anche per questo motivo i disegni scelti per il progetto           Questo tipo di operazione è stata fondamentale non solo
pratica di pensiero critico, caratterizzato da apertura              riguardano campi d’indagine diversi: dalle macchine                nell’analisi dell’immagine propedeutica all’animazione
mentale e da uno sguardo divergente. Chi insegna                     idrauliche ai congegni sul volo.                                   bidimensionale, ma ancora più efficace nell’interpretazione
discipline artistiche e ha a che fare con l’educazione               Leonardo è in cerca di leggi geometriche generali                  dell’animazione tridimensionale, realizzata dall’intera
dello sguardo sa che chi impara a disegnare deve prima               applicabili a diversi ambiti, difatti una delle sue intuizioni     classe dell’indirizzo Audiovisivo Multimediale del Liceo
necessariamente imparare a vedere.                                   chiave «fu quella di rendersi conto che le leggi, quali            Artistico Boccioni, sotto alla guida attenta dell’esperto
Anche Leonardo sapeva bene che l’osservazione                        che fossero, erano in un certo senso universali. In altre          esterno Davide Zannetti, Senior Creative Designer - The
finalizzata alla realizzazione di un disegno presuppone              parole, le stesse leggi si applicano a tutte le “potenzie”,        Walt Disney Company Italia. In ogni attività laboratoriale in
un superamento del modo abituale di vedere, in quanto                che quest’ultime agissero nel macrocosmo del mondo                 cui sono stati coinvolti gli studenti è stata valorizzata inoltre
il disegno diventa lo strumento indispensabile per la                nel suo complesso, e nel microcosmo rappresentato dal              la dimensione dell’apprendimento di sperimentazione
conoscenza e la rappresentazione del mondo naturale.                 corpo umano o nelle operazioni delle macchine create               attiva, una delle quattro dimensioni dell’apprendimento
Giuseppe Di Napoli, in un testo essenziale sul tema                  dall’uomo. Scrisse che «La proporzione non solamente               esperienziale (Experiential Learning) teorizzate dal ciclo
intitolato Disegnare e conoscere, afferma che «l’esercizio           nelli numeri e misure Fia ritrovata, ma etiam nelli suoni,         di David Kolb. Passando alla sperimentazione i concetti
del disegno esplica una forza formante basata sulla                  pesi, tempi e siti, e qualche potenzia si sia».8                   vengono testati attraverso l’azione, generando ulteriore
capacità di concentrazione dello sguardo, che lavorando              Il suo è uno sguardo d’insieme che lo coduce a una sorta           esperienza e nuove conoscenze che posso produrre nuovi
tra il conoscere e il costruire, tra il rilevare e il commisurare,   di “teoria del tutto”: dove la geometria euclidea viene            modi di fare e di pensare. É stato interessante osservare il
è costretto a discriminare quel che per troppa evidenza              applicata, non senza inesattezze ed errori, ai fenomeni            lungo processo di gestazione delle animazioni, non senza                   NOTE
è diventato invisibile. Per questa sua peculiare modalità,           più disparati quali il decadimento della luce o ai sistemi di      cadute, dubbi, tentennamenti ed errori, prove e continue
                                                                                                                                                                                                                   1 «Et in effetto ciò ch’è ne l’universo per essenzia, presenzia o
il disegno si manifesta come una delle più alte forme di             ramificazione degli alberi.                                        migliorie. Ad ogni passo si è capito meglio il funzionamento               immaginazione, esso l’ha prima nella mente, e poi nelle mani.»
intelligenza. […] Il saper disegnare è innanzitutto un saper-        Leonardo aveva individuato quattro potenze fisiche:                dei meccanismi che Leonardo aveva ipotizzato.                              Leonardo, Trattato della Pittura, (I, 13),
vedere, […] lo sguardo del disegnatore vede quel che                 moto, peso, forza e percussioni, ovvero gli elementi               Al termine del percorso non rimane solo il risultato                       2 W. Tatarkiewicz, “L’estetica di Leonardo da Vinci”, in Storia
ancora non conosce».5                                                base della meccanica e seppe sfruttare questi concetti             virtuale, da intendersi come una comunicazione ancora                      dell’Estetica. L’estetica moderna, Einaudi, Torino 1980, p. 177.
                                                                                                                                                                                                                   3 C. Giorgione, Leonardo da Vinci. La collezione di Modelli del
                                                                     per demistificare tutta una serie di processi fisiologici,         più immediata e coinvolgente dei disegni leonardeschi,
                                                                                                                                                                                                                   Museo, Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonar-
Insegnare a vedere è probabilmente, di tutte le arti, la più         riportandoli a cause fisiche e non sovrannaturali. In questo       ma una ricerca di senso, un laboratorio sperimentale nello                 do da Vinci, Collezioni del Museo, Milano 2009, pp. 25-26.
difficile da apprendere. L’etimologia stessa della parola: il        senso, secondo Marco Livio, Leonardo incarna la nascita            spirito di Leonardo da Vinci.                                              4 M. Livio, Curiosi. L’arte di fare le domande giuste nella scien-
termine latino videre deriva dalla radice indoeuropea vid,           del pensiero moderno riguardo alla vera natura della                                                                                          za e nella vita, Rizzoli, Milano 2017, pp. 36-37.
«che rileva il sanscrito véd: so, distinguo; sapere è vedere         ricerca scientifica.                                                                                                                          5 G. Di Napoli, Disegnare e conoscere. La mano, l’occhio, il se-
                                                                                                                                                                                                                   gno, Einaudi, Torino 2004, pp. 279-280.
con gli occhi della mente (vid-eti)»6. Una sorta di scavo            Sull’importanza di una visione d’insieme e non
                                                                                                                                                                                                                   6 G. Di Napoli, op. cit, p. 75.
semantico dimostra la forte connessione con la radice                frammentaria a livello pedagogico si esprime anche                                                                                            7 J. W. Goethe, La teoria dei colori, Il Saggiatore, Milano 1979,
stessa del sapere anche nell’accezione greca: eidon, vidi,           il sociologo Edgar Morin: «è necessario promuovere                                                                                            p. 4.
oìda significa “io so quanto ho visto”, e da qui eidomai,            una conoscenza capace di cogliere i problemi globali e                                                                 Anna Strada            8 M. Livio, op cit., p. 43.
“apparisco” ed eidos, che significa “aspetto, immagine”,             fondamentali per inscrivere in essi le conoscenze parziali e                   Ideatrice e responsabile del progetto Leonardo da Vinci 4.0    9 E. Morin, I sette saperi necessari all’educazione del futuro, Raf-
                                                                                                                                                                                                                   faello Cortina Editore, Milano 2001, p. 12.
ma anche “intuizione, concetto, idea, pensiero”.                     locali […]. La supremazia di una conoscenza frammentaria              Docente di Laboratorio Audiovisivo Multimediale e Animatore Digitale
                                                                                                                                                                                                                   10 B. Pascal, Pensieri, Mondadori, Milano 1994, p. 143.
L’educazione dello sguardo ci permette di progredire,                nelle diverse discipline rende spesso incapaci di effettuare                             Liceo Artistico Statale Umberto Boccioni di Milano

VI                                                                                                                                                                                                                                                                                  VII
VINCI LEONARDO DA - Liceo artistico Boccioni
4
PIANIFICAZIONE DIDATTICA                                                                                                                       Realizzazione del modello 3D della Navicella                    Carro Armato di Leonardo movimentati da
FASE PER FASE                                                                                                                                  Volante                                                         rover mobili (lego NXT, per il modello base, e
                                                                                                                                               (LAS Boccioni)                                                  myRIO National Instrument, per il modello più
Il progetto Leonardo da Vinci 4.0 è frutto di un intero anno                                                                                   Il laboratorio di animazione 3D, dove è stato                   evoluto). Il percorso educativo, supervisionato
di lavoro e si è svolto secondo le seguenti fasi:                                                                                              utilizzato il software Blender, è stato condotto                dal prof. Athos Arzenton, ha permesso di

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                                                                                                                                               dell’esperto esterno Davide Zannetti, Senior                    valorizzare la visione interdisciplinare del
        Documentazione                                                                                                                         Creative Designer - The Walt Disney Company                     grande genio rinascimentale nell’approccio
        (LAS Boccioni e ITT Ferraris Fermi)                                                                                                    Italia. La classe del Liceo Artistico Boccioni                  multidisciplinare, storico, tecnologico, scientifico
        - Partecipazione al laboratorio i.Lab Leonardo                                                                                         ha lavorato in team working, collaborando                       ed artistico; approccio dedicato allo sviluppo delle
        Ingranaggi e Macchine presso il Museo Nazionale                                                                                        alla realizzazione delle varie componenti della                 competenze trasversali (soft skills) coniugato alle
        della Scienza e della Tecnologia di Milano (a cura                                                                                     Macchina Volante di Leonardo. Il progetto è stato               specifiche competenze vocazionali richieste dal
                                                                              Laboratorio didattico iLab Leonardo Ingranaggi e Macchine        impostato motivando gli studenti a sentirsi parte               mondo dell’Industria 4.0.
        del servizio educativo del Museo - LAS Boccioni).                              Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia
        - Visita guidata Leonardo Parade, presso il                                                          Leonardo da Vinci di Milano       di un team di realizzazione digitale, proprio come              Il modello pedagogico, come nell’uomo vitruviano,
        Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia                                                                                       accade nel mondo multimediale. Modellazione,                    ha posto al centro gli studenti e lo sviluppo delle
        di Milano, con il curatore Claudio Giorgione -                     Storia dell’Arte: prof.ssa Giuliana Massari e prof.                 texturizzazione del modello e animazione finale,                attitudini personali: comunicative, progettuali,
        Dipartimento Leonardo Arte & Scienza, (condivisa                   Emanuele Atanassiu e della prof.ssa Francesca                       realizzazione di un ologramma a cura di Davide                  operative. La sperimentazione di tecniche ICT per
        con gli studenti dell’Istituto Tecnico Tecnologico                 Gladi di Matematica e Fisica (in particolare per                    Zannetti.                                                       la Realtà Aumentata e Virtuale ha dato inoltre un
        Galileo Ferraris-Fermi di Verona).                                 la sezione sulle leggi fisiche) e in collaborazione                                                                                 sostanziale contributo alla ricerca di innovative
        - Consultazione testi presso la Biblioteca del                     della prof.ssa Roberta Ciceri, di Italiano e Storia                                                                                 strategie d’apprendimento, basate sulla didattica
        Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia                   e il prof. Jacopo Sivelli di Storia e Filosofia. La                                                                                 ad alto impatto emotivo, per contrastare la
        di Milano (a cura di Claudio Giorgione (LAS                        redazione ultima delle schede è stata curata da                                                                                     perdita di memoria a medio termine degli allievi,
        Boccioni).                                                         Claudio Giorgione - Dipartimento Leonardo Arte                                                                                      come suggerito dal grande genio Leonardo da
                                                                           & Scienza. La scheda relativa al carro armato è                                                                                     Vinci: «Tutto il nostro sapere ha origine nelle
                                                                           stata curata dagli studenti dell’Istituto Tecnico                                                                                   nostre percezioni».
                                                                           Tecnologico Galileo Ferraris-Fermi di Verona, con
                                                                           supervisione del prof. Athos Arzenton.

                                                                       3
                                                                           Realizzazione delle animazioni bidimensionali
                                                                           (LAS Boccioni)                                                          Una fase della costruzione dell’animazione bidimensionale
                                                                           Nel Laboratorio Audiovisivo Multimediale si è

                                                                                                                                           5
                                                                           proceduto all’analisi dei meccanismi alla base
                                                                           delle macchine rappresentate da Leonardo:                           Realizzazione del prototipo robotico del Carro
                                                                           smontaggio delle componenti del disegno con                         Armato
            Claudio Giorgione - Dipartimento Leonardo Arte & Scienza       il software Adobe Photoshop CC, rimontaggio                         (ITT Ferraris Fermi)

2
                                                                           digitale e animazione realizzata con il software                    La realizzazione del prototipo robotico basato
        Redazione delle schede tecniche sui disegni                        Adobe After Effects CC; sonorizzazione e                            sul disegno di Leonardo, sviluppo di un rover
        leonardeschi                                                       montaggio finale realizzata con il software Adobe                   mobile robotizzato, è stata realizzata interamente
        (LAS Boccioni e ITT Ferraris Fermi)                                Premiere CC. Fase a cura degli studenti del LAS                     dagli studenti degli indirizzi di Automazione e
        La redazione delle schede raccolte in questo                       Boccioni, supervisionata dalla prof.ssa Anna                        Meccatronica (4B/4E a.s. 2018-2019) dell’ IIS
                                                                                                                                                                                                               Il prototipo robotico in costruzione
        catalogo è stata curata dagli studenti del Liceo                   Strada. Le animazioni sono state realizzate a                       Galileo Ferraris – Enrico Fermi di Verona che
        Artistico Boccioni e supervisionata dai docenti di                 gruppi di due studenti.                                             hanno prodotto due modelli in scala del celebre

VIII                                                                                                                                                                                                                                                           IX
VINCI LEONARDO DA - Liceo artistico Boccioni
6
              Progettazione grafica del catalogo Leonardo da
              Vinci 4.0
              (LAS Boccioni)
              Il Liceo Artistico Boccioni si è occupato della
              progettazione editoriale del catalogo, della
              locandina e dell’invito (immagine coordinata).
              Ogni studente della classe ha progettato e
              realizzato con il software Adobe InDesign CC la
              propria ipotesi. La soluzione da portare in stampa
              è stata selezionata tramite autovalutazione e
              votazione collettiva supervisionata dall’esperto
              esterno Davide Zannetti. Fase a cura del prof.
              Lorenzo Pietrogrande in collaborazione con la
              prof.ssa Anna Strada.

    Alcune proposte grafiche presentate dagli studenti
                                                                                        Davide Zannetti - Senior Creative Designer
                                                                                                  The Walt Disney Company Italia

    7                                                              9
              Internazionalizzazione del catalogo
              (Liceo Montessori)                                       Progettazione del percorso espositivo
              Traduzione nella lingua Inglese dei testi del            (LAS Boccioni)
              catalogo in versione digitale a cura di Ana Sopa         La progettazione del percorso espositivo con
              della classe VA del Liceo Scientifico opz. Scienze       le riproduzioni dei disegni dei fogli selezionati,
              Applicate del Liceo Montessori di Roma, con la           dell’ologramma e degli elementi multimediali
              supervisione dei professori Claudia Sanasi e             presenti all’inaugurazione è stata curata dagli
              Roberto Cancello.                                        studenti del Liceo Artistico Boccioni con la
                                                                       supervisione della prof. Anna Strada, del prof.
                                                                       Pietrogrande e di Davide Zannetti.

    8
              Creazione dei collegamenti in
              Realtà Aumenata (LAS Boccioni)
              Per l’esperienza in AR è stata utilizzata la app
              Blippar. Le animazioni bidimensionali, il modello
              3D e il video del prototipo robotico sono stati
              collegati in realtà aumentata sia in vista del
              percorso espositivo delle riproduzioni sia della
              distribuzione del catalogo. Fase a cura del LAS
              Boccioni, supervisionata dalla prof.ssa Anna
              Strada e da Davide Zannetti.                                                      Il modello 3D della Macchina volante
                                                                             ricostruito dalla classe VD del Liceo Artistico Boccioni

X                                                                                                                                XI
VINCI LEONARDO DA - Liceo artistico Boccioni
IL CATALOGO IN AR
     ISTRUZIONI PER L’USO

     Il presente catalogo è in Realtà Aumentata: inquadrando il disegno di
     Leonardo con il proprio device, sarà possibile vederlo prendere vita in
     un’animazione.

      1
                Scarica la app gratuita Blippar
                da App Store o da Google Play
                Store per tuo dispositivo IOS o
                Android.

      2
                Inquadra nel catalogo le
                immagini che riportano il logo,
                avvia la scansione e guarda il
                prodotto multimediale associato.

      3
                Alza il volume del tuo dispositivo
                per ascoltare i contenuti audio.

                                                                                       SCHEDE
                                                                                       TECNICHE
                                                                     www.blippar.com
12                                                                                                13
VINCI LEONARDO DA - Liceo artistico Boccioni
MACCHINA VOLANTE                                                                           860R                                 Scheda a cura di Giorgia Lusona, animazione in 3D-classe VD-LAS Boccioni

MATITA RIPASSATA A INCHIOSTRO
184 X 280 MM
1478-1480 CIRCA

DESCRIZIONE DEL FOGLIO E CONTESTUALIZZAZIONE
                                                                 Inquadra il disegno di Leonardo con la app BLIPPAR per
I primi studi dedicati alla progettazione e realizzazione di
                                                                 visualizzare il modello 3D sviluppato in Blender dalla
macchine volanti risalgono al primo soggiorno milanese
                                                                 classe VD del Liceo Artistico U. Boccioni di Milano.
di Leonardo (1482-1499). Negli stessi anni l’artista si
interessa allo studio di paracaduti, viti aeree, alianti (1),
navicelle e ali battenti. In questo studio Leonardo si
concentra sull’ideazione di una macchina volante a volo
librato formata da una struttura portante che collega
l’imbracatura alle ali tramite cinghie. Le ali sono costituite
da una struttura ricurva leggera e facilmente manovrabile
formata dai fusti di quattro canne palustri, leggere e cave
come le ossa degli uccelli. La mobilità dell’ala progettata
da Leonardo risulta differenziata per riprodurre il più
possibile la meccanica delle ali degli uccelli. (2)
I primi studi sul volo risalgono al XV secolo ma è Leonardo
che dedica a questo argomento numerosi approfondimenti
che si concentrano in due momenti: nel primo soggiorno
milanese appunto (1482-1499) e successivamente nel
periodo compreso tra il 1499 e il 1509.

INDIVIDUAZIONE DELLE LEGGI FISICHE E DEI                           BIBLIOGRAFIA
                                                                   C. Giorgione, Leonardo da Vinci. La collezione di modelli
MECCANISMI UTILIZZATI DA LEONARDO                                  del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia
Questa macchina combina in modo ottimale più macchine              Leonardo da Vinci di Milano, Milano, 2009
semplici: carrucole, manovelle, ruote dentate, giunti,             M. Navoni, Leonardo da Vinci e i segreti del Codice Atlan-
                                                                   tico, Milano 2014
diversi tipi di trasmissioni e ammortizzatori.                     L. Reti, The Unknow Leonardo, London 1974
Il movimento delle ali è dato dai pedali posteriori, azionati
                                                                   NOTE
con le gambe in modo alternato. L’effetto di questa spinta         (1) Cfr. Codice Atlantico, Foglio 846v
viene amplificato dall’argano azionato dalle braccia.              (2) Cfr. Leonardo 4.0, Scheda 7, Aliante con estremità
                                                                   manovrabili (F. 846v)
L’impossibilità di utilizzo di questa macchina è data dalla
dimensione e dal peso: non si può risolvere la sproporzione
fisica tra la forza motrice rappresentata dal pilota e la
                                                                                                                                                                                                  INQUADRA CON
forza resistente costituita dal peso della macchina.

                                                                                                                                      Codice Atlantico, Foglio 860r                               www.blippar.com

14                                                                                                                                                                                                            15
VINCI LEONARDO DA - Liceo artistico Boccioni
ALIANTE CON ESTREMITÀ MANOVRABILI                                                               846V                                      Scheda e animazione a cura di Maria Nardozza e Marta Sabbadini

PENNA, SANGUIGNA E INCHIOSTRO BRUNO
288X211 MM
1495-1496
DESCRIZIONE DEL FOGLIO E CONTESTUALIZZAZIONE                      presso il duca di Milano che Leonardo si concentra sulla
Il Foglio nella parte sinistra mostra tre schemi di ali           risoluzione di problemi pratici e meccanici per realizzare
meccaniche. In alto è presente uno studio di ala mobile           una macchina ad ali battenti come l’Aliante.
realizzato a penna con tratto preciso e curato. Al centro
uno schizzo a sanguigna di dimensioni ridotte e nella parte       INDIVIDUAZIONE DELLE LEGGI FISICHE E DEI
inferiore uno schema a penna del sistema alare, relativo alla     MECCANISMI UTILIZZATI DA LEONARDO
posizione del pilota, sul quale si intravedono le indicazioni     Leonardo con l’osservazione attenta del volo degli uccelli,
delle misure espresse in braccia che si riferiscono alle          riesce a studiare in modo approfondito la meccanica
singole parti dell’ala. Sulla sinistra del foglio Leonardo        dell’ala in rapporto alla resistenza offerta dall’aria. Questi
schizza il pilota in posizione eretta, legato saldamente          studi gli permettono di applicare la Terza Legge della
all’ampia struttura alare con un sistema di robuste cinghie       Dinamica, secondo cui ad ogni azione ne corrisponde una
a bretella che gli passano sulle spalle, gli cingono il           uguale e contraria.
petto e infine gli passano tra le gambe. L’attenzione di          Poi, per azionare le ali, occorre applicare una leva di terzo
Leonardo per lo studio di questa imbracatura evidenzia            genere la cui forza motrice agisce tra la forza resistente e il
la preoccupazione di rendere il più possibile solidale il         fulcro. Le leve di terzo genere sono sempre svantaggiose
sistema ali-pilota per permetterne il bilanciamento. Le           perchè il braccio resistente è sempre maggiore rispetto a
ali presenti nel Foglio imitano quelle dei pipistrelli e dei      quello motore, pertanto si evince che le ali meccaniche
grandi volatili, sicchè appaiono fisse nella parte più vicina     progettate da Leonardo non possono funzionare con la
al pilota e mobili verso l’esterno. E sono manovrabili con        sola forza delle braccia.
l’ausilio di un cavo azionato dal pilota. Leonardo giunge a
proporre questo studio di Aliante perchè aveva osservato             BIBLIOGRAFIA
che la parte più interna delle ali degli uccelli si muovono più      C. Giorgione, Leonardo da Vinci. La collezione di modelli
                                                                     del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia
lentamente rispetto alle estremità per offrire sostegno al           Leonardo da Vinci di Milano, Milano 2009
corpo. Nella parte destra del Foglio, con tratto sommario            D. Laurenza, Leonardo. Il volo, Firenze 2004
                                                                     M. Navoni, Leonardo da Vinci e i segreti del Codice
e veloce, Leonardo confronta l’Aliante con una libellula e           Atlantico, Milano 2014
un pipistrello.                                                      E. Villata, Il volo degli uccelli e il volo meccanico. Disegni di
Sul margine superiore del foglio sono presenti una serie di          Leonardo dal Codice Atlantico, Novara 2012

annotazioni autografe dalle quali si evince che le cinghie
devono essere realizzate in cuoio e le ali con un rivestimento
leggero e impermeabile, simile alla membrana delle ali del
pipistrello o delle pinne ‘alari’ del pesce-rondine.                                                                                                                                               INQUADRA CON
I primi studi sul volo risalgono al XV secolo ma è
Leonardo che dedica a questo argomento numerosi studi
che si concentrano in due momenti. Nel primo soggiorno
                                                                                                                                         Codice Atlantico, Foglio 846v                             www.blippar.com
milanese (1482-1499) e successivamente nel periodo
compreso tra il 1499 e il 1509. È durante il soggiorno
16                                                                                                                                                                                                             17
VINCI LEONARDO DA - Liceo artistico Boccioni
BICICLETTA                                                                                        133V                             Scheda e animazione a cura di Fernando Furesi e Lorenzo Mangiarotti

1503

DESCRIZIONE DEL FOGLIO E CONTESTUALIZZAZIONE
Il disegno, presente sul verso del foglio insieme a una
serie di schizzi di mano di alcuni allievi di Leonardo, non
è attribuibile al maestro come si evince dal tratto dello
schizzo e dalla mancanza di accuratezza nei dettagli di
carattere tecnico. Anche se questo studio è costituito da
ingranaggi che Leonardo conosce e ha studiato, il disegno
è stato realizzato in epoca successiva, probabilmente nel
XIX secolo.

Anche se questo studio non appartiene a Leonardo è di
sua invenzione un altro mezzo di trasporto: un piccolo
carro a base quadrata, un’automa, costituito da molle
e ingranaggi che una volta caricato avrebbe potuto
trasportare vari oggetti, ideata dall’artista come macchina
teatrale (1). Accostabile, per argomento, anche un lieve
disegno a gessetto dove un uomo appare seduto alla
guida di una macchina analoga la quale però si muove
non per forza propria ma grazie all’impulso impresso dal
guidatore stesso. (2)
                                                                 BIBLIOGRAFIA
INDIVIDUAZIONE DELLE LEGGI FISICHE E DEI                         A. Parlangeli, Imitazioni originali, in “Focus Extra”, n.XXIII,
                                                                 (2005), p.85.
MECCANISMI UTILIZZATI DA LEONARDO
                                                                 L. Reti, The Unknow Leonardo, London 1974.
Lo studio per bicicletta è provvisto di un sostegno robusto
per appoggiare le mani, di due forcelle, anteriore e             NOTE
                                                                 (1) Codice Atlantico, Macchina programmabile, Foglio
posteriore, di un telaio orizzontale che collega due ruote       812r, 1478 circa vedi C. Giorgione, Leonardo da Vinci. La
dotate di raggi, di un asse centrale e di una guarnitura         collezione di modelli del Museo Nazionale della Scienza
                                                                 e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano, Milano
(corona, pedivelle e pedali) posizionata al centro del telaio.   2009, p.206.
La corona è fornita di una catena di trasmissione che la         (2) Codice Atlantico, Foglio 114r.
                                                                 (3) Per questo studio di bicicletta non possono essere
collega a un pignone fissato sul mozzo della ruota motrice
posteriore, nonchè di una sella con sospensioni. (3)
                                                                 indicate le leggi fisiche di riferimento perchè enunciate
                                                                 successivamente all’ideazione dell’oggetto.
                                                                                                                                                                                               INQUADRA CON

                                                                                                                                   Codice Atlantico, Foglio 133v                                www.blippar.com

18                                                                                                                                                                                                          19
MACCHINA IDRAULICA E PROSPETTOGRAFO                                                                                   5R         Scheda e animazione a cura di Martina Aralla e Ludovico Orlandi

PUNTA D’ARGENTO SU CARTA PREPARATA A TEMPERA                   a fondo altri argomenti dell’idrodinamica come il moto
276 X 216 MM                                                   ondoso, l’erosione delle sponde dei fiumi e dei canali
1480-1482                                                      artificiali. Studia il fenomeno delle piene, delle formazione
                                                               delle onde, nonchè i vortici che si creano in acque
DESCRIZIONE DEL FOGLIO E CONTESTUALIZZAZIONE                   apparentemente calme. E ancora, osserva e studia il
Il Foglio presenta due disegni che si interessano di           trasporto meccanico dei detriti e anche il rimescolamento
argomenti diversi: lo studio di una pompa idraulica            delle acque. All’osservazione e allo studio dei fenomeni
e lo schizzo di un uomo che disegna con l’ausilio di un        naturali accosta la realizzazione di opere ingegneresche,
Prospettografo.                                                congegni e macchine idrauliche di vario genere.
A sinistra Leonardo disegna con accuratezza una pompa
a mantice costituita da un grande corpo cilindrico atto a      INDIVIDUAZIONE DELLE LEGGI FISICHE E DEI
sollevare grandi quantitativi di acqua con l’ausilio di un     MECCANISMI UTILIZZATI DA LEONARDO
grosso mantice collocato sopra la bocca della pompa. Un        Il mantice presente in questa macchina idraulica funziona
lungo tubo, collegato al mantice, pompa aria nel sifone        come una leva di secondo tipo: insacca l’aria e poi la
per spingere verso l’alto l’acqua contenuta nel fondo della    comprime spingendola in fondo al corpo verticale della
pompa. L’acqua risale e giunge in una vasca cubica fornita     macchina tramite uno stretto condotto. L’aria, spinta nel
di un bocchetto da cui fuoriesce. Il disegno permette di       condotto, con la forza della pressione chiude la valvola
osservare che il mantice è collegato a una vite doppia,        posizionata in fondo al corpo della macchina, spingendo
azionata da una lunga asta ricurva agganciata a una            così l’acqua verso l’alto. Quando il mantice si decomprime,
carrucola. Questo complesso meccanismo una volta               invece, l’aria viene aspirata e la valvola si apre facendo
‘caricato’ avrebbe pompato acqua in modo continuativo.         entrare l’acqua nel condotto, sollevandola fino alla cassa
Sul bordo superiore del foglio Leonardo disegna il             con bocchetto di fuoriuscita.
dettaglio della valvola posizionata sul fondo della pompa
che definisce animella.
                                                                 BIBLIOGRAFIA
Il secondo disegno presente sul Foglio (in basso a               M. Navoni, Leonardo da Vinci e i segreti del Codice
destra) rappresenta con tratto morbido un uomo seduto            Atlantico, Milano 2014
                                                                 M. Taddei, E. Zanon, M. Lisa, Il Codice Atlantico di Leonardo
davanti a uno strumento ottico mentre, attraverso un             da Vinci, Milano 2005
foro praticato in un telaio, osserva una sfera armillare.
Nel contempo, con la mano destra, traccia un disegno su
un secondo telaio posto tra la sfera armillare e il punto di
traguardamento. Lo strumento disegnato da Leonardo, al
tempo, permetteva di disegnare oggetti tridimensionali su
una superficie piana.
Gli studi e le ricerche di Leonardo sull’idraulica sono                                                                                                                                            INQUADRA CON
precoci e continuano a interessarlo per tutta la vita.
Studia l’idraulica in relazione all’ingegneria innovando
con meccanismi di vario genere opere esistenti. Ciò per
ottimizzarne il funzionamento come per esempio con gli                                                                                              Codice Atlantico, Foglio 5r                    www.blippar.com
studi sulle chiuse dei Navigli milanesi. Osserva e studia

20                                                                                                                                                                                                             21
GRU D’ASSEDIO E POMPA A MANTICI                                                                165R                             Scheda e animazione a cura di Cecilia Landriani e Luca Tribuzi

PENNA E INCHIOSTRO
220 X 232 MM
1485-1492

DESCRIZIONE DEL FOGLIO E CONTESTUALIZZAZIONE
Il disegno presenta due macchine a sè stanti che trattano
argomenti diversi. In alto a sinistra, Leonardo disegna
una grande gru d’assedio pensata per sollevare i soldati
sopra le mura di un castello. Come si osserva nello studio,
gli uomini, collocati su una piattaforma circolare munita
di sponde protettive, sono portati in quota grazie a un
verricello fissato alla base della gru. Al centro del foglio,
in primo piano, Leonardo disegna una pompa a doppio
mantice collocata sulla bocca di un pozzo per rendere più
agevole e rapido il pescaggio dell’acqua.

Anche in questo studio di gru Leonardo si propone di
innovare le tradizionali macchine d’assedio per cercare
di migliorarne l’efficienza. Si tratta comunque di studi
fantastici e teorici di cui non esiste una comprovata
efficacia.
Nello studio per la pompa a mantici Leonardo rappresenta
una variante di macchina già studiata nei primi anni ottanta
del Quattrocento (1)

                                                                BIBLIOGRAFIA
INDIVIDUAZIONE DELLE LEGGI FISICHE E DEI
                                                                M. Taddei, E. Zanon, M. Lisa, Il Codice Atlantico di Leonardo
MECCANISMI UTILIZZATI DA LEONARDO                               da Vinci, Milano 2005
Leonardo nello studio della Gru d’assedio si basa sul
meccanismo delle leve, in questo caso sulla leva di primo       NOTE
                                                                (1) Codice Atlantico, Foglio 6r, 1480-1482 circa.
genere, dove il fulcro della leva è posizionato al centro
tra le due forze. Infatti la macchina è composta da un
corpo verticale (montante) che funge da fulcro e da
un’asta basculante posta sulla sommità dello stesso che
agli estremi presenta due forze: la forza motrice, generata
da carrucole fissate alla base della macchina e la forza
resistente data dalla piattaforma circolare per portare i                                                                                                                                        INQUADRA CON
soldati in quota.

                                                                                                                                                 Codice Atlantico, Foglio 165r                   www.blippar.com

22                                                                                                                                                                                                           23
CONGEGNO PER SOLLEVARE LE ACQUE                                                                         171R                           Scheda e animazione a cura di Giorgia Lusona e Chiara Perrotta

PENNA, INCHIOSTRO E ACQUERELLO
255 X 210 MM
1480-1482 CIRCA

DESCRIZIONE DEL FOGLIO E CONTESTUALIZZAZIONE                     Infatti il braccio motore è maggiore di quello resistente,
Lo studio mostra un congegno per svuotare un fossato. La         sicchè si ha un effetto di ‘moltiplicazione’ della forza, utile
macchina è costituita da un argano a manovella che aziona        a sollevare quantità di peso elevato.
una lunga asta a cui è agganciato un telo impermeabile
parzialmente immerso nell’acqua. L’acqua recuperata con
il telo viene convogliata in una vasca rettangolare fornita
di un beccuccio che ne permette la fuoriuscita. Leonardo
si dedica allo studio di un congegno molto simile a questo
in un altro foglio del Codice Atlantico. (1)
Il disegno, presenta la macchina in assonometria con un
tratto preciso che mette in evidenza anche le parti più
minute del congegno.

Probabilmente questo congegno è un’evoluzione dello
Shaduf, un congegno molto antico di provenienza
egiziana, ancora utilizzato nel XV secolo per sollevare
l’acqua dai canali a fini irrigui. A una delle due estremità
della lunga asta si trovava un secchio e dalla parte opposta
una pietra che fungeva da contrappeso. Anche in questo
caso la macchina ideata da Leonardo innova un congegno
tradizionale. È probabile che questo studio sia da porre in         BIBLIOGRAFIA
                                                                    U. Amaldi, Le traiettorie della Fisica. Meccanica,
relazione ai suoi studi di carattere militare atti a risolvere      Termodinamica, Onde, Bologna 2016
vari problemi come, per esempio, lo svuotamento rapido              M. Navoni, Leonardo da Vinci e i segreti del Codice
                                                                    Atlantico, Milano 2014
di un fossato durante un assedio. Questo congegno,
infatti, permette di sollevare notevoli quantità di acqua           NOTE
                                                                    (1) Codice Atlantico, Foglio 156r. Metodi per sollevare
compiendo uno sforzo contenuto.                                     l’acqua.

INDIVIDUAZIONE DELLE LEGGI FISICHE E DEI
MECCANISMI UTILIZZATI DA LEONARDO
Il congegno si classifica come una leva vantaggiosa                                                                                                                                            INQUADRA CON
di primo genere perchè il fulcro (elemento composto
verticale) si trova più vicino alla forza resistente,
rappresentata dall’acqua, piuttosto che alla forza motrice,
l’argano a manovella. Il congegno ideato da Leonardo è                                                                             Codice Atlantico, Foglio 171r                               www.blippar.com
una macchina semplice atta a ridurre lo sforzo di utilizzo.

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STUDIO DI POMPA IDRAULICA                                                                             179V                               Scheda e animazione a cura di Giulia Pelizzari e Simone Pastori

PENNA, MATITA ROSSA, TRACCE DI MATITA NERA
180 X 280 MM
1487-1490

DESCRIZIONE DEL FOGLIO E CONTESTUALIZZAZIONE                          INDIVIDUAZIONE DELLE LEGGI FISICHE E DEI
Lo studio di questa pompa idraulica è inserito                        MECCANISMI UTILIZZATI DA LEONARDO
nell’accurata cornice architettonica di un elegante                   Leonardo ipotizza che il funzionamento di questo
palazzo rinascimentale. L’edificio presenta un equilibrato            congegno possa essere generato e mantenuto grazie
portico brunelleschiano al piano terreno. Il congegno                 al moto perpetuo, un meccanismo capace di produrre
rappresentato da Leonardo probabilmente risponde                      lavoro o energia cinetica. Nella parte alta del congegno
al tentativo di realizzare una grande macchina edile                  inserisce una leva di primo genere nella quale il fulcro si
che sfrutta il principio del moto perpetuo utilizzando                trova tra il punto di applicazione della resistenza e quello
l’acqua come motore. Tale congegno, una volta avviato,                della potenza. Invece le due pompe a soffietto funzionano
si autoalimenta in modo continuativo. La macchina è                   come un torchio idraulico basato sulla Legge di Pascal,
costituita da due pompe a soffietto, posizionate sotto                secondo la quale l’aumento di pressione esercitata su un
il portico, che con movimento alterno inviano l’acqua                 liquido confinato, viene trasmesso con la stessa intensità
contenuta in due serbatoio sotterranei in una canalina                in ogni altro punto del liquido stesso. L’obiettivo del
sistemata sulla sommità dell’edificio. Da qui l’acqua viene           congegno è di portare l’acqua verso l’alto, vincendo la
convogliata in casse mobili che si riempiono e si svuotano            forza di gravità.
in modo alterno generando il moto perpetuo.
Questo disegno è uno dei bellissimi studi di Leonardo
dedicati a svariati progetti di macchine idrauliche che
appartengono al settore dell’ingegneristica civile.
Per esse il maestro si ispirò alle macchine progettate
                                                                        BIBLIOGRAFIA
e realizzate da Filippo Brunelleschi che già nel primo                  U. Amaldi, Fisica per temi. Le idee e gli esperimenti, Bologna
ventennio del XV secolo si era posto il problema di                     1995
                                                                        C. Calì, R. Capurro (a cura di), Leonardo e l’acqua, Milano
riuscire a sollevare a grandi altezze i pesanti materiali               2015
da costruzione, coniugando l’efficienza e la velocità di                A. Marinoni, Leonardo da Vinci. Il Codice Atlantico della
servizio della macchina alla sicurezza delle maestranze                 Biblioteca Ambrosiana di Milano, Firenze 2006
                                                                        M. Navoni, Leonardo da Vinci e i segreti del Codice
del cantiere.                                                           Atlantico, Milano 2014
Nel tempo il problema del moto perpetuo ha affascinato
                                                                        NOTE
parecchi studiosi e sono stati vari i tentativi utili a verificarne     (1) Codice di Madrid, Foglio 61v.
la possibilità, alcuni dei quali si sono dimostrati vere e
proprie truffe. Leonardo esegue le prime dimostrazioni                                                                                                                                                     INQUADRA CON
di moto perpetuo in alcuni fogli contenuti nel Codice di
Madrid. (1)

                                                                                                                                                            Codice Atlantico, Foglio 179v                  www.blippar.com

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STUDI SUL MOTO PERPETUO                                                           1062R                                         Scheda e animazioni a cura di M. Gregotti, L. Locatelli e Z. Giannini

1494

DESCRIZIONE DEL FOGLIO E CONTESTUALIZZAZIONE                    INDIVIDUAZIONE DELLE LEGGI FISICHE E DEI
Il Foglio presenta macchine immaginarie frutto di studi sul     MECCANISMI UTILIZZATI DA LEONARDO
moto perpetuo. (1)                                              Il principio fisico presente negli studi di questo congegno
Lo studio in alto a sinistra presenta un doppio disco           consiste nell’interazione gravitazionale per la quale due
rotante, indicato da Leonardo come ruota a ballotte, su         punti materiali si attraggono con una forza di intensità
cui sono montate sei mezze ruote contenenti pesi sferici        direttamente proporzionale al prodotto delle masse dei
in grado di ricadere alternativamente per forza di gravità.     singoli corpi e inversamente proporzionale al quadrato
Se il disco venisse azionato le sfere metalliche cadrebbero     della loro distanza.
dando luogo a una rotazione perpetua autoalimentata
dalla caduta alterna e continuativa delle sfere.
Lo studio posto sotto alla ruota a ballotte, è una variante
che differisce dal primo congegno per la forma dei vani
che contengono le sfere. Questo studio, presenta anche
una variante nella raccolta di disegni del Codice Foster II
(2) mostra con chiarezza il meccanismo del nottolino a
cricchetto. Probabilmente la ruota è pensata per girare
in senso antiorario così da far cadere i pesi sferici in
posizione decrescente sul lato sinistro ‘discendente’. Il
disegno mostra la caduta dei pesi contro i denti ricurvi
presenti sul bordo della ruota.

Sono noti studi sul moto perpetuo a partire dal XIII              BIBLIOGRAFIA
                                                                  M. Navoni, Leonardo da Vinci e i segreti del Codice
secolo come, per esempio, quelli realizzati da Villard de         Atlantico, Milano 2014
Honnecourt. Nel secolo successivo studiosi e ingegneri            L. Reti, The Unknow Leonardo, London 1974
come Mariano di Jacopo (detto il Taccola) si dedicano             NOTE
allo studio di congegni per la produzione del moto                (1) “Dicendo “ricerca del moto perpetuo (dal latino
                                                                  perpetuum mobile)” si è intesa la ricerca di una macchina
perpetuo. Leonardo tra gli anni ‘80 e ‘90 si convince
                                                                  che si mantenesse perpetuamente in moto senza essere
dell’impossibilità di inventare un congegno in grado di           caricata o fornita di energia, e più ancora quella di una
generare un moto perpetuo. In due fogli appartenenti              macchina che producesse lavoro dal nulla o fosse capace
                                                                  di fornire più lavoro di quanto ne assorbe”
alla raccolta del Codice Foster II, a margine dei disegni di      (Cfr., Enciclopedia Treccani, Definizione di Moto perpetuo)
ruote a ballotte con grafia inversa annota: «O speculatori        (2) Codice Foster II, Foglio 91r.
                                                                                                                                                                                                        INQUADRA CON
                                                                  (3) Cfr.; id. nota 2
dello continuo moto, quanti vani disegni in simile cerca          (3) Il Codice fu compilato tra il 1490 e il 1499 con alcune
ave’ creati! Accompagnatevi colli cercato(ri) d’oro»(3).          pagine completate nel 1508
                                                                  L’animazione è stata realizzata da Matteo Gregotti, Leone
Altri studi, più tardi, sul moto perpetuo sono affrontati dal
                                                                  Locatelli e Zoe Giannini.
maestro in alcuni disegni contenuti nel Codice di Madrid                                                                                               Codice Atlantico, Foglio 1062r                   www.blippar.com
I. (4)

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NAVIGLIO DI SAN CRISTOFORO                                                       1097R                                          Scheda e animazione a cura di Gabriele Mancino e Lorenzo Peretti

PENNA, INCHIOSTRO E ACQUERELLO AZZURRO
295 X 204 MM
1509

DESCRIZIONE DEL FOGLIO E CONTESTUALIZZAZIONE                   Adda) e ai corsi d’acqua come il Nirone nonchè ai canali
Il Foglio sul bordo superiore reca una dicitura di mano di     artificiali della città, i Navigli.
Leonardo (scrittura inversa) «Navilio di San Cristofano
di Milano facto addì 3 di maggio 1509». Disegno tecnico
molto accurato e reso realistico dall’uso dell’acquerello      INDIVIDUAZIONE DELLE LEGGI FISICHE E DEI
azzurro per suggerire la presenza dell’acqua.                  MECCANISMI UTILIZZATI DA LEONARDO
Lo studio mostra l’interesse di Leonardo per ottimizzare       Leonardo studia l’abbassamento ‘regimato’ del livello
l’uso dell’acqua del Naviglio Grande con un ragionato          dell’acqua nel canale tramite un sistema di deflusso
deflusso, al fine di irrigare la campagna circostante.         controllato da sbocchi posizionati a quote diverse, in
Il Foglio, come già visto in altri casi, mostra un disegno     ciò sfruttando la pressione dell’acqua che aumenta
doppio: d’insieme (prospettiva) e di dettaglio (sezione        progressivamente verso il basso. L’acqua viene così spinta
verticale). Il questo studio Leonardo prevede la possibilità   verso il fondo e fuoriesce con maggior forza dalle bocche
di far defluire l’acqua attraverso una coppia di bocche        posizionate al livello inferiore del canale di deflusso (Legge
larghe e piatte disposte l’una sull’altra e sistemate in       di Pascal).
serie Possono così essere aperte in tre diverse modalità:
simultaneamente (coppia di bocche a sinistra), oppure
azionando l’apertura di una sola bocca a scelta (superiore
o inferiore).

In Lombardia l’interesse per le opere di ingegneria
                                                                 BIBLIOGRAFIA
idraulica, applicata al drenaggio di un territorio paludoso,
                                                                 M. Navoni, Leonardo da Vinci e i segreti del Codice
sono di antichissima memoria e risalgono all’epoca               Atlantico, Milano 2014
del primo insediamento celtico. Leonardo nella lettera           L. Reti, The Unknow Leonardo, London 1974

di presentazione inviata al duca di Milano sottolinea            NOTE
l’interesse per questo argomento, già nato in ambiente           (1) “Dicendo “ricerca del moto perpetuo (dal latino
                                                                 perpetuum mobile)” si è intesa la ricerca di una macchina
fiorentino con studi dedicati sia alla navigabilità di fiumi     che si mantenesse perpetuamente in moto senza essere
e corsi d’acqua che allo fruttamento della forza motrice         caricata o fornita di energia, e più ancora quella di una
                                                                 macchina che producesse lavoro dal nulla o fosse capace
dell’acqua con macchine. Leonardo a partire dal primo
                                                                 di fornire più lavoro di quanto ne assorbe”
soggiorno milanese ha modo di osservare le opere di              (Cfr., Enciclopedia Treccani, Definizione di Moto perpetuo)
ingegneria idraulica esistenti nel milanese e soprattutto        (2) Codice Foster II, Foglio 91r.
                                                                 (3) Cfr.; id. nota 2
                                                                                                                                                                                         INQUADRA CON
di confrontarsi con la scuola di idraulica lombarda che          (3) Il Codice fu compilato tra il 1490 e il 1499 con alcune
fornisce al maestro un importante momento di formazione.         pagine completate nel 1508
L’interesse e le sperimentazioni sul sistema dei Navigli
lombardi si sviluppa nel secondo soggiorno milanese                                                                             Codice Atlantico, Foglio 1097r                            www.blippar.com
(1506-1513) con studi dedicati ai grandi fiumi (Ticino e

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ARGANO PER NAVIGLI                                                                                     90V                          Scheda e animazione a cura di Dario IV Guevarra e Anna Lagrasta

1478-1480

DESCRIZIONE DEL FOGLIO E CONTESTUALIZZAZIONE                    che, tirata da una catena verso il basso, si alza facendo
Il Foglio mostra due disegni che illustrano con tratto          passare l’acqua in una ‘conca’. Tale meccanismo utilizza il
preciso lo studio di una chiusa per superare i dislivelli di    principio dei vasi comunicanti. Esso enuncia che quando
corsi d’acqua a portanza non costante. A sinistra lo studio     si versa un liquido in un recipiente collegato ad altri
‘ambientato’ delle paratoie mentre a destra il dettaglio        recipienti (per es. la ‘conca’) con un tubo, si osserva che
delle stesse per mostrarne il funzionamento.                    il liquido raggiunge in tutti i contenitori lo stesso livello. Il
Il disegno d’insieme rappresenta un corso d’acqua               principio è valido qualunque siano la forma e le dimensioni
naturale sezionato in più tratti da traverse. Su ciascuna di    dei recipienti. Leonardo utilizza anche un altro strumento
esse è collocata una chiusa a doppio sistema di porte. Tale     della Fisica: le leve, che sono dispositivi per amplificare e
congegno permette alle imbarcazioni di scendere e salire        ridurre le forze e sono costituite da un’asta rigida che può
il ‘salto’ di acqua creato dalle traverse stesse, così come     ruotare attorno a un punto fisso chiamato fulcro.
avviene nei canali artificiali. Lo studio di dettaglio mostra
due robuste strutture a pilastro corredate di guide che
accompagnano lo scorrimento verticale della paratoia in
legno. La paratoia, tramite due catene, è unita a una barra
basculante su perno laterale che a sua volta è collegata
a una manovella di azionamento. Il congegno progettato
da Leonardo è atto a regolare l’apertura delle chiuse.
All’occorrenza si apre con due movimenti successivi. In un
primo momento la paratoia si solleva tramite la rotazione
della barra su se stessa (azionata dalla manovella che
                                                                   BIBLIOGRAFIA
avvolge la catena di collegamento del sistema barra-
                                                                   C. Giorgione, Leonardo da Vinci. La collezione di modelli
paratoia). Poi, una volta raggiunto il punto più alto, il          del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia
sistema paratoia-barra viene sollevato verso l’alto con un         Leonardo da Vinci di Milano, Varese, 2009
                                                                   U. Amaldi, Fisica per temi. Le idee e gli esperimenti,
argano per liberare la chiusa (1) e permettere il passaggio        Bologna 1995
anche alle imbarcazioni dotate di vela.                            U.    Amaldi, Le traiettorie della Fisica. Meccanica,
                                                                   Termodinamica, Onde, Bologna 2016
Lo studio del Foglio precede sia la progettazione delle
conche milanesi della Martesana sia lo studio di un nuovo          NOTE
                                                                   (1) Leonardo descrive il meccanismo di apertura della
canale per superare l’ostacolo naturale delle rapide del
                                                                   chiusa nella dicitura posta sopra il dettaglio della paratoia:
fiume Adda presso Paderno. Lo studio di Leonardo, se               “L’argano segnato A si gira tanto, che lo stile suo raccoglie
attuato, avrebbe permesso di collegare senza interruzioni          tutte le catene che sostengano la cateratta. Raccolta che
                                                                   l’ha,e che la cateratta tocca lo stile, si mette a lieva. La
                                                                                                                                                                                                      INQUADRA CON
Como a Milano, così come avverrà tre secoli più tardi.             careratta si mette a lieva nel modo ch’è figurato di sotto
                                                                   nel difizio secondo”.
INDIVIDUAZIONE DELLE LEGGI FISICHE E DEI
MECCANISMI UTILIZZATI DA LEONARDO                                                                                                                        Codice Atlantico, Foglio 90v                 www.blippar.com
Il meccanismo dell’Argano per Naviglio consiste in una leva

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GRANDE CATAPULTA                                                                                      141R                        Scheda e animazione a cura di Eleonora Blundo e Daniela Colia

PENNA E INCHIOSTRO
220 X 232 MM
1485-1492

DESCRIZIONE DEL FOGLIO E CONTESTUALIZZAZIONE                     per renderle più efficaci e potenti e per aumentarne la
Il Foglio presenta il disegno molto accurato di una              forza balistica come dimostra questa grande frombola.
macchina bellica di grandi dimensioni, una catapulta, che
Leonardo in alto a destra definisce con il nome di frombola      INDIVIDUAZIONE DELLE LEGGI FISICHE E DEI
(a fionda).                                                      MECCANISMI UTILIZZATI DA LEONARDO
In questo disegno, a differenza di altri studi analoghi (1),     La catapulta è un tipo di macchina d’assedio che utilizza
la presenza di un uomo che aziona la grande catapulta            l’energia immagazzinata per lanciare un corpo senza
trasforma il disegno in una scena animata. Il tratto che         l’utilizzo di un esplosivo. I principali meccanismi di
Leonardo utilizza per rappresentare la macchina è                accumulo di energia sono la tensione, la torsione e la
statico e preciso, tracciato con strumenti per il disegno        gravità. La catapulta utilizza l’energia potenziale elastica
tecnico. Mentre il tratto che connota l’uomo che aziona          dove l’oggetto sotto tensione viene deformato e l’energia
la catapulta appare morbido e mosso per conferire senso          così accumulata si trasforma in energia cinetica. L’oggetto
di movimento alla figura. Questo studio appartiene alla          una volta lanciato si muove di moto parabolico.
tipologia dei ‘disegni di presentazione’, cioè è finalizzato a
restituire il progetto al committente con una veste grafica
curata che coniuga con grande equilibrio la ricerca formale
con la chiarezza espositiva della parte tecnica.

I primi tentativi di realizzare una grande macchina
d’assedio a catapulta risalgono alla fine del IV secolo a.C.
                                                                   BIBLIOGRAFIA
e lo storico di origini greche, Diodoro Siculo, fu il primo a
                                                                   M. Navoni, Leonardo da Vinci e i segreti del Codice
documentare l’utilizzo di questa macchina dalla sua gittata        Atlantico, Milano 2014.
considerevole che poteva essere impiegata per colpire              M. Taddei, E. Zanon (a cura di) e con testi di D. Laurenza,
                                                                   Le macchine di Leonardo. Segreti e invenzioni nei Codici da
bersagli molto lontani. Leonardo, a partire dalla fine degli       Vinci, Firenze 2005
anni settanta del Quattrocento, comincia ad occuparsi di
                                                                   NOTE
invenzioni di carattere bellico e militare.                        (1) Codice Atlantico, Catapulta a cucchiaio, Foglio 140r;
Come tutti gli umanisti del XV secolo con i suoi disegni           Catapulta a fionda multipla, Foglio 159r; Trabucco e
                                                                   Cimitrilla, Foglio 160r; Grande Catapulta verticale, Foglio
Leonardo commenta le opere degli antichi, fra cui Livio,
                                                                   181r.
Frontino e Vegezio attraverso un’opera fondamentale che
l’artista aveva nella sua bibliotea, ossia il volgarizzamento                                                                                                                           INQUADRA CON
del De Re Militari di Roberto Valturio.
Come documentano i tanti disegni realizzati del Codice
Atlantico, la nuova attenzione per le armi da fuoco non
distoglie Leonardo dallo studio delle tradizionali armi                                                                          Codice Atlantico, Foglio 141R                          www.blippar.com
d’assedio come le catapulte a cui dedica numerosi studi

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