"VENUTA LA SERA" PENSIERI SULLA VITA CONSACRATA IN TEMPO DI PANDEMIA - Barnabiti

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"VENUTA LA SERA" PENSIERI SULLA VITA CONSACRATA IN TEMPO DI PANDEMIA - Barnabiti
VITA CONSACRATA

       «VENUTA LA SERA»
PENSIERI SULLA VITA CONSACRATA
     IN TEMPO DI PANDEMIA
La vita consacrata, se vuole essere ancora minimante significativa, deve essere capace di
comprendere i tempi che accompagnano la nostra esistenza.

            orse i lettori si aspettavano      senza e sperimentiamo l’assenza: del-         quel vero rinnovamento che tanto

F           di trovare, su questo nume-
            ro, il proseguimento della
riflessione su “Giovani e Vita Consa-
                                               le persone, degli incontri, dei visi e
                                               degli sguardi. I credenti, i cattolici, so-
                                               no senza eucaristia, il rimedio del-
                                                                                             abbiamo atteso, a quell’attardarci sul
                                                                                             “si è sempre fatto così”.
                                                                                               Ebbene questo tempo grida e ci di-
crata”, iniziata all’inizio di questo an-      l’Assenza. Presenza reale.                    ce che non c’è più tempo per rim-
no pastorale.                                     Un tempo segnato in cui, però, do-         piangere il già fatto e il già conosciu-
   Ma i segni dei tempi vanno colti!           vremmo provare a dare un “colpo               to, che è tempo per raccogliere la sfi-
   Spesso ci siamo detti che è compi-          d’ala”, a togliere il torpore, a uscire       da che questi giorni ci regalano.
to primo e proprio della vita consa-           dai vuoti e continui ragionamenti in
crata leggere in profondità la storia, i       cui spesso ci siamo incancreniti, ad                                           la notte
suoi avvenimenti, i cambiamenti in at-         abbandonare gli inutili conflitti, o le
to, i paradossi.                               guerre ideologiche, per cercare nuo-            In questa lunga quarantena ho avu-
   Ebbene quello che stiamo attraver-          ve vie, per maturare nuove idee, per          to modo di rievocare due immagini
sando è certamente un momento pa-              raccogliere con serietà le sfide future,      bibliche a me molto care e che spes-
radossale e strategico.
   La pandemia del Covid19 ha ribal-
tato tutte le categorie e rimescolato i
punti di riferimento, costringendoci a
ridefinire le nostre esistenze a partire
da spazi e tempi che, improvvisamen-
te, non sono più a misura dei nostri
corpi, capovolgendo tutti i punti del
nostro sguardo.
   Abbiamo scavato nella memoria sen-
za trovare analogie soddisfacenti: la-
voro, relazione, vicinanza, sicurezza,
democrazia, povertà, ma anche fede,
chiesa, vita consacrata, spiritualità,
sacramenti, prossimità, erano e sono
ancora lì, ma non sono come prima.
   Lo vediamo, ma non sarà facile dirlo
fino in fondo, soprattutto perché i no-
stri traumi, le nostre vulnerabilità, attra-
versano il presente sbattendoci in fac-
cia un futuro che rischiamo di perdere.
   Un tempo, questo, che ci sta sma-
scherando, sta mostrando verità che,
in tempi normali, abbiamo sopporta-            la memorabile sera di venerdì 27 marzo 2020 - la preghiera del papa in
to o nascosto con qualche contraffa-           solitudine
zione, con qualche narrazione.
   Lo spazio ci si è chiuso attorno, il
tempo è sospeso. Il dove e il quando           per avere uno sguardo “lungo”, capa-          so ho associato all’esperienza della
sono incerti.                                  ce di andare oltre e guardare lontano.        vita consacrata, per descriverne il
   Ci troviamo senza molte delle ri-             In particolare, la vita consacrata è        possibile cambiamento e la urgente
sorse, delle distrazioni, delle abitudi-       chiamata a assumersi questa respon-           necessità di rinascita, e che oggi ab-
ni che fanno la nostra vita, che le            sabilità: penso ad esempio alla fatica        biamo avuto l’occasione di speri-
consentono una certa dignità. Siamo            del ridimensionamento, ai ritardi per         mentare e vivere sulla nostra pelle: le

                                                                                                       Eco dei Barnabiti 2/2020   11
"VENUTA LA SERA" PENSIERI SULLA VITA CONSACRATA IN TEMPO DI PANDEMIA - Barnabiti
VITA CONSACRATA

quarantene bibliche e le notti della        gnosi di confortarci a vicenda. Su que-     cessità di un forte e coraggioso “cam-
salvezza.                                   sta barca… ci siamo tutti. Come quei        biamento”, è il tempo di preparazio-
  Inoltre, non possiamo dimenticare         discepoli, che parlano a una sola vo-       ne di una persona o di un popolo per
le parole di Papa Francesco pronun-         ce e nell’angoscia dicono: “Siamo           dare una svolta decisiva al suo pro-
ciate la sera del 27 marzo scorso, in       perduti” (v. 38), così anche noi ci         cedere lento.
quella Piazza San Pietro deserta, in        siamo accorti che non possiamo an-             Nella Bibbia, ogni volta che appa-
quel silenzio incredibile, in quelle        dare avanti ciascuno per conto suo,         re il numero quaranta c’è un “cam-
immagini inedite:                           ma solo insieme».                           biamento” quindi se siamo in qua-
                                                                                                      rantena “obbligata”, go-
                                                                                                      diamocela, sarà di grande
                                                                                                      benedizione, e vedremo
                                                                                                      i cambiamenti che Dio
                                                                                                      farà nella nostra vita.
                                                                                                         Ma la storia biblica è
                                                                                                      fatta anche di notti stra-
                                                                                                      ordinarie!
                                                                                                         Immagine oscura e cu-
                                                                                                      pa se la accostiamo dal
                                                                                                      punto di vista umano,
                                                                                                      immagine carica di spe-
                                                                                                      ranza se la collochiamo
                                                                                                      all’interno della ricca sto-
                                                                                                      ria della spiritualità bi-
                                                                                                      blica e cristiana.
                                                                                                         La storia biblica e cri-
                                                                                                      stiana è costellata da
                                                                                                      «grandi notti» che pre-
                                                                                                      parano un «giorno glo-
                                                                                                      rioso e pieno di lucen-
                                                                                                      tezza»!
                                                                                                         Nella notte si compio-
                                                                                                      no gli avvenimenti più si-
                                                                                                      gnificativi e rilevanti del-
                                                                                                      la storia di un Dio che
                                                                                                      accompagna l’umanità
                                                                                                      passo dopo passo verso
                                                                                                      una nuova aurora: è nel-
                                                                                                      la notte che Dio mostra
                                                                                                      ad Abramo quello splen-
Vincent van Gogh: Notte stellata sul Rodano - La storia biblica e cristiana è          costellata     dido cielo stellato che
da «grandi notti» che preparano un «giorno glorioso e pieno di lucentezza»!                           rappresenta la speranza
                                                                                                      della nascita di un popo-
                                                                                                      lo nuovo; è nel passag-
   «Venuta la sera» (Mc 4,35). Così ini-       La storia biblica, e quindi la nostra    gio notturno del mare dei Giunchi
zia il Vangelo che abbiamo ascoltato.       storia, viene da ripetute quarantene:       che Dio regala a Israele la libertà e la
Da settimane sembra che sia scesa la        quaranta giorni è durato il diluvio,        dignità di ritornare ad essere popolo,
sera. Fitte tenebre si sono addensate       quarant’anni è durato l’Esodo dalla         popolo di Dio in cammino nelle
sulle nostre piazze, strade e città; si     schiavitù della terra egiziana, qua-        asperità e nelle bellezze del deserto;
sono impadronite delle nostre vite          ranta giorni il digiuno di Gesù nel         è nella notte, nell’ora più buia del-
riempiendo tutto di un silenzio assor-      deserto dove è stato tentato, quaranta      l’umanità che il Figlio di Dio diventa
dante e di un vuoto desolante, che          giorni sono durate le apparizioni di        carne e stabilisce definitivamente la
paralizza ogni cosa al suo passaggio:       Gesù ai suoi dopo la sua crocifissio-       sua dimora in mezzo a noi e in ogni
si sente nell’aria, si avverte nei gesti,   ne e resurrezione...                        uomo.
lo dicono gli sguardi. Ci siamo ritro-         Il numero quaranta nella Bibbia at-         La notte oscura è l’opportunità per
vati impauriti e smarriti. Come i di-       tira molte attenzioni, anche fino ad        la nascita di una fede più profonda e
scepoli del Vangelo siamo stati presi       oggi!                                       un amore più intenso.
alla sprovvista da una tempesta ina-           Appare evidente il suo carattere
spettata e furiosa. Ci siamo resi con-      simbolico, e nello stesso tempo rea-             la Vita consacrata in quarantena
to di trovarci sulla stessa barca, tutti    le: il quaranta richiama l’urgenza, il
fragili e disorientati, ma nello stesso     quaranta ci dice che «il tempo è com-         Ci sono stati momenti della storia
tempo importanti e necessari, tutti         piuto», che non c’è più tempo per ri-       in cui la vita consacrata per fragilità
chiamati a remare insieme, tutti biso-      tardare. Il quaranta ci richiama la ne-     o per distrazione, non è stata capace

 12    Eco dei Barnabiti 2/2020
"VENUTA LA SERA" PENSIERI SULLA VITA CONSACRATA IN TEMPO DI PANDEMIA - Barnabiti
VITA CONSACRATA

di fissare l’orizzonte, altri momenti,    soltanto, quel che oggi concretamen-       questioni su cui ci siamo azzannati
peggiori, in cui ha preferito perdersi    te prevediamo e domani realizzere-         per decenni.Un virus, invisibile e
in continui rimandi e attese mai          mo, disponendo di piani precisi e di       pervasivo, sta trasfigurando la quoti-
compiute, tempi in cui si è preferito     mezzi efficaci, che ci permetteranno       dianità, minando le sicurezze, stra-
guardare indietro piuttosto che pun-      di tradurlo in realtà. A voler essere      volgendo le relazioni, disvelando la
tare lo sguardo in avanti e in alto.      esatti tutto questo fa parte del pre-      fragilità dei sistemi, ponendo di fron-
  Ma ci sono stati tempi anche in cui     sente. È vero che anch’esso è attra-       te a noi un’urgenza che invoca lo
la vita consacrata ha riconosciuto il     versato da una segreta dimensione          sguardo di tutti, per intercettare il
Signore che passava in mezzo ad es-       futura, per lo più inavvertita o da noi    passaggio del Signore, per reinterpre-
sa, forse più simile a una «lievissima    censurata. Ma non si differenzia, es-      tare e riprogettare la vita.
brezza» che a un vento impetuoso,         senzialmente dal domani, che abbia-           Diventeremo più fragili e forse più
più vicina al viandante che si inseri-    mo già pianificato e su cui grava an-      poveri, e mentre dovremo imparare o
sce nel racconto di quello che appa-      cora l’incertezza. Forse un imprevisto     reimparare ad abitare virtuosamente
re più come fallimento, che a un pro-     scompaginerà i nostri progetti, forse      questa condizione difficile e liberan-
getto che si realizza.                    la morte, magari un infarto, ci impe-      te allo stesso tempo, sarà necessario
  Questo è il tempo in cui possiamo       dirà di portarli a termine».               riconoscere che abbiamo bisogno di
veramente comprendere se la vita con-        La profezia della vita consacrata       tutti in un mondo in cui l’intercon-
sacrata è davvero profezia, o se quan-    oggi ci richiama, quindi, l’urgenza di     nessione è una realtà, e dunque veri-
to ci siamo detti e ripetuti in questi    «reinventarci».                            ficarne operativamente le conse-
anni sono solo parole ridondanti.            Abbiamo spesso sentito ripetere che     guenze è una necessità.
  Oggi più che mai abbiamo bisogno        «nulla potrà essere come prima», e            Il tempo della nostra storia ha in-
di uno sguardo profetico per reggere      questo spero vivamente possa essere        contrato un nuovo spartiacque, vani-
al dolore nostro e di tutta l’umanità,    valido anche per la vita consacrata.       ficando qualsiasi illusione di conti-
abbiamo bisogno di profezia per ri-          Questo tempo deve poter essere          nuità. Esso non ammette successione
leggere nella storia i segni potenti      l’opportunità per accelerare i passi,      e mette fuori gioco il mero trascina-
della presenza di Dio Padre, per ri-      per togliere il torpore da vecchi ra-      mento cronologico della storia che ci
leggere il nostro futuro.                 gionamenti, per ripartire dalle istan-     ha plasmati.
  Abbiamo sempre immaginato il fu-        ze del Concilio che ci ha espressa-
turo come la somma dei nostri pro-        mente invitato a tornare con risolu-
                                                                                                      lo sguardo sul futuro
getti, dei nostri ragionamenti, delle     tezza al Vangelo. Sì, oggi è tempo di
nostre spinte in avanti, a volte dei      tornare al Vangelo, è tempo di torna-
nostri sogni. Oggi, siamo chiamati a      re alle “sane tradizioni”, quelle che        I giorni dell’emergenza sanitaria,
modificare il nostro concetto di futu-    anche in tempi non particolarmente         forse ormai sono alle nostre spalle e
ro in un tempo dove è difficile pro-      sereni, ci hannopermesso di esistere       lo sguardo si allunga verso un incerto
gettare, fare ragionamenti prospettici,   e di re-esistere.                          futuro. Nessuno sa ancora cosa ci
e la dico grossa, forse anche difficile      L’intruso invisibile del virus mostra   aspetta, ma di certo ci sarà da riorga-
pensare.                                  oggi la piccolezza e l’irrilevanza di      nizzare.
  In un tempo in cui è venuta meno
la parola, quella parola che è rela-
zione, incontro, scambio; forse dav-
vero è difficile pensare, e pensare in
grande.
  Abbiamo percepito tutta la fragilità
del nostro esistere, pensare, ragiona-
re, spingerci in avanti, a molti di noi
è mancato il respiro, elemento essen-
ziale per la parola e il pensiero.
  Oggi emerge un nuovo concetto di
futuro, o forse neanche tanto nuovo,
forse lo avevamo solo dimenticato in
mezzo al nostro correre e affannarci,
spesso in una corsa solitaria, senza
compagni di viaggio.
  In questo tempo di pandemia mi
sono ritrovato tra le mani un testo di
K. Rahner, contenuto nei “Nuovi
Saggi”, che mi ha molto colpito per
la sua lucida lungimiranza:
  «Ma che cosa è, a ben guardare, il
futuro? Ritengo che, di fronte a questa
domanda, si debba subito fare una
precisazione: il futuro non è, o non è    guardare al futuro per alimentare la speranza

                                                                                              Eco dei Barnabiti 2/2020   13
"VENUTA LA SERA" PENSIERI SULLA VITA CONSACRATA IN TEMPO DI PANDEMIA - Barnabiti
VITA CONSACRATA

   E riorganizzare è sempre                                                                                   E ancora, sarà importante
una buona occasione per ri-                                                                                investire nella cooperazione,
pensare. Ma come prepararci?                                                                               che in termini evangelici è la
   Anzitutto credo sia impor-                                                                              “Koinonia”, e in termini pa-
tante resistere all’idea di fare                                                                           storali e comunitari si chia-
subito qualcosa, di non scivo-                                                                             ma “lavorare insieme”.
lare nel voler dare risposte                                                                                  Bisogna cercare di non li-
concrete subito, perché voler                                                                              mitarsi a fare ognuno il pro-
dare risposte concrete subito                                                                              prio pezzo, ma investire nella
è una strada senza uscita. Per-                                                                            condivisione e nella proget-
ché appena hai dato una ri-                                                                                tazione comune del nostro
sposta salta fuori un’altra do-                                                                            futuro. Forse è il tempo per
manda.                                                                                                     superare antichi pregiudizi
   Piuttosto diventa importan-                                                                             che si sono sedimentati nel
te e centrale essere in grado,                                                                             corso del tempo, da etichet-
tutti insieme, di fare una map-                                                                            tature che vengono spesso
pa dei problemi prioritari.                                                                                poste nei confronti dei sin-
   Dobbiamo provare a “rico-                                                                               goli, antiche ruggini che oggi
struire la comunità”, e ri-                                                                                rischiamo di ossidare e bloc-
pensare l’essenziale riscrit-                                                                              care la ripartenza.
tura dell’esistere secondo la                                                                                 Se nella Vita Consacrata
trama del noi, riconciliando Michelangelo: il profeta Ezechiele - Oggi più che mai non ci si ricompatta, se non
le generazioni, le apparte- abbiamo bisogno di uno sguardo profetico per reggere si condividono le risorse
nenze, le identità, i generi, al dolore nostro e di tutta l’umanità                                        umane, ognuno investe nel-
le narrazioni, le idee, le ve-                                                                             la propria iniziativa, senza
rità, gli interessi. Dobbiamo avere il contagio globale di un individualismo generare il valore aggiunto per il be-
coraggio di andare oltre la pandemia fuori controllo, che trasmette un attac- nessere di tutti.
dell’individualismo!                              camento ossessivo ai propri egoismi, a           L’emergenza sanitaria, sicuramente
   C’è una analogia inquietante tra il quell’io autoreferenziale che nulla co- ci ha detto, che è finito il tempo di
contagio virale della pandemia e il struisce e risana.                                          inutili separazioni, è il tempo della
                                                                                                comunione e della condivisione, del-
                                                                                                la capacità di mettere insieme ener-
                         INTENZIONI DI PREGHIERA 2020                                           gie e forze per provare a ricostruire
                                                                                                un futuro possibile.
   Giugno – Perché la fraternità, nella condivisione di vita e di ideali, centrata sull’Eu-        Infine, fondamentale sarà provare
   caristia e nutrita da essa, impegni i membri della Famiglia Zaccariana a crescere nella      ad “allargare lo sguardo”.
   responsabilità e nell’unità, preghiamo.                                                         Tutto ciò richiede un grande in-
                                                                                                vestimento nella conoscenza e nel
   Luglio – Perché Barnabiti, Angeliche e Laici di S. Paolo siano sempre attenti e pronti a
                                                                                                pensiero; è una strada difficile per-
   dare testimonianza del primato della carità sia nella vita fraterna, sia nella disponibilità
   alle necessità del prossimo, preghiamo.
                                                                                                ché richiede la rottura di vecchi au-
                                                                                                tomatismi, di schemi precostituiti, a
   Agosto – Perché in ogni campo di attività in cui lavorano i barnabiti, si promuova           cui il tempo ci ha abituati. Non è
   l’impegno missionario in fedeltà al Vangelo e alla ricca e feconda tradizione della nostra   detto che il pensare sia solo per con-
   Congregazione, preghiamo.                                                                    cetti. Il pensiero è un’attività della
                                                                                                mente, è un mettere in moto la men-
   Settembre – Perché in un mondo agitato da continui cambiamenti l’attenzione dei              te attraverso dinamiche che aprono
   Barnabiti e delle Angeliche alle “periferie esistenziali” sia sentita e vissuta sempre più
                                                                                                alla creatività, che non sono ripeti-
   come manifestazione della propria identità di religiosi consacrati al servizio del Vangelo
   e impegnati a vincere alla radice ogni disuguaglianza, preghiamo.
                                                                                                tive.
                                                                                                   Il rischio dei concetti è quello di
   Ottobre – Perché i giovani Barnabiti, fin dai primi anni della formazione, accolgano         riferirsi a qualcosa di statico, a qual-
   con gioia il mandato del Signore di portare il vangelo fino ai confini della terra, sulle    cosa di depositato, mentre quello
   orme di Paolo Apostolo, di sant’Antonio Maria Zaccaria, di S. Francesco Saverio Maria        che oggi è richiesto è un pensiero
   Bianchi e di S. Alessandro Sauli, preghiamo.                                                 aperto, un pensiero capace di intra-
                                                                                                vedere possibilità, di cogliere segni
   Novembre – Perché la sete di evangelizzazione, sentita come dovere cristiano, e la
                                                                                                e dettagli.
   gioia di camminare insieme in fraternità siano per la Famiglia Zaccariana il nutrimento
                                                                                                   Solo pensieri che anzitutto rivolgo
   per la quotidiana meditazione, che è fonte di energia per poter vincere se stessi e
   correre come matti non solo verso Dio ma anche verso il prossimo, preghiamo.
                                                                                                a  me stesso, augurandomi che per
                                                                                                ognuno di noi sia davvero il tempo
   Dicembre – Perché Barnabiti, Angeliche e Laici di S. Paolo, animati e illuminati dalla       della conversione e dell’autentico
   luce dell’Emmanuele, il Dio con noi, si aprano a una dedizione completa e disinteressata     cambiamento.
  al servizio dei fratelli per la loro evangelizzazione e promozione umana, preghiamo.
                                                                                                                    Eugenio Brambilla

 14     Eco dei Barnabiti 2/2020
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